CONVEGNO AGRIFIDI UNO – EMILIA ROMAGNA Nuova PAC - Politica Agricola Comunitaria 2014 - 2020 «Il punto di vista del sistema bancario: analisi del contesto, credito all’agricoltura, il rapporto con i Confidi» Ruolo dei Confidi nella realizzazione dei piani di Sviluppo Rurale Marco Barbi Commissione Regionale ABI – Emilia Romagna Bologna - 15 maggio 2014 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 1. Contesto macro-economico ed andamento del credito 1.1 L’erogazione del credito 1.2 Le condizioni economico-finanziarie delle imprese e i riflessi sulla qualità del credito 1.3 Le iniziative del sistema bancario. 2. Il credito all’agricoltura 2.1 L’andamento dei finanziamenti all’agricoltura 2.3 Il grado di rischiosità 2.4 Il rapporto utilizzato/accordato 3. Le banche e l’agricoltura 3.1 Misure a sostegno del settore 3.2 Il progetto speciale “Banche 2020” 4. Ruolo dei Confidi e il rapporto con il sistema bancario 2|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 1. Contesto macro – economico e andamento dell’attività bancaria L’Italia, nonostante il perdurare della crisi, ha trovato un’industria bancaria sana, fondata sull’erogazione di credito all’economia reale e sulla raccolta di impieghi finanziari, prevalentemente in titoli di Stato. Tuttavia, nonostante i perduranti elementi di solidità, la crisi di questi anni, accoppiata con forti cambiamenti regolamentari e normativi, nazionali e internazionali, ha posto e pone in seria difficoltà l’attività di erogazione del credito la quale è naturalmente condizionata dalla quantità e qualità della domanda (per investimenti, ristrutturazioni, ecc), dalle dinamiche della raccolta, dall’andamento del grado di rischiosità dei prenditori. 4|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 1.3 Le iniziative del sistema bancario ACCORDI ABI : Le diverse moratorie del pagamento delle rate di mutui, che ha consentito di lasciare nel sistema imprenditoriale circa 20 miliardi di euro. Le diverse convenzioni con la CDP per la concessione di finanziamenti utilizzando la provvista della Cassa per circa 11 miliardi di euro. L’accordo denominato “Plafond Progetti Investimenti Italia”, ha consentito di finanziare nuovi investimenti per circa 2,8 miliardi. 6|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 2. Il credito all’agricoltura 2. 1 L’andamento dei finanziamenti all’agricoltura Il trend degli ultimi anni ha visto crescere progressivamente il credito (stock) all’agricoltura fino ai circa 44 miliardi di euro del 2013. Pur tuttavia, negli ultimi mesi in un contesto di recessione economica e di elevata incertezza sulle prospettive delle attività produttive, i finanziamenti al settore hanno manifestato un rallentamento della dinamica, anche se in misura minore rispetto agli altri settori produttivi. Le motivazione di tale maggiore resistenza nei primi anni della crisi sono diverse. In particolare: • la domanda delle famiglie di prodotti alimentari ha tenuto, nonostante la contrazione del reddito disponibile la domanda internazionale dei prodotti alimentari, dopo una fase iniziale di forte contrazione (2008 – 2009), ha ripreso a crescere, sebbene a tassi modesti.; • la ristrutturazione delle imprese del settore primario, conseguente alla riforma delle politiche comunitarie e nazionali che ha puntato sulla crescita internazionale ed innovativa delle imprese. • Al contrario, negli ultimi anni della crisi, il Rapporto INEA 2012 (Istituto Nazionale di Economia Agraria) evidenzia, infatti, risultati preoccupanti in termini di caduta sia della produzione (-3,3%), sia, soprattutto, del valore aggiunto, la cui flessione in questo anno (-4,4%) è quasi il doppio di quella, pur molto negativa, verificata per il PIL (-2,4%). 7|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 FINANZIAMENTI BANCARI ALL'AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA milioni di euro milioni di euro tassi di crescita tendenziali % 15,0 55.000 +1% il tasso di crescita annuo a fine febbraio 2014 44,3 miliardi 13,0 45.000 11,0 35.000 9,0 20 miliardi 7,0 25.000 5,0 15.000 3,0 5.000 1,0 -1,0 feb-14 dic-13 dic-12 dic-11 dic-10 dic-09 dic-08 dic-07 dic-06 dic-05 dic-04 dic-03 dic-02 dic-01 dic-00 dic-99 dic-98 -5.000 A partire dai dati di giugno 2010 i prestiti e le sofferenze di famiglie produttrici e società non finanziarie distinti per branche di attività economica sono definite in base alla nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, che ha sostituito la precedente classificazione ispirata all'Ateco 1981. L'Ateco 2007 costituisce la versione nazionale della Nace Rev. 2, la nomenclatura europea adottata con regolamento (CE) n. 1893/2006. I dati si riferiscono a 25 branche che sono definite sulla base del livello più aggregato della classificazione Ateco 2007 (cosiddette sezioni). Per la sola branca "Attività manifatturiere", corrispondente alla sezione C dell'Ateco 2007, si fornisce la disaggregazione in 11 raggruppamenti. Tale modifica comporta una discontinuità nelle serie storiche (anche per il comparto dell'agricoltura, Silvicoltura e Pesca) che non permette la costruzione delle dinamiche su base annuale; pertanto i tassi di crescita da giugno 2010 sono stimati. Fonte: Elaborazioni ABI su dati Banca d'Italia. 8|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 FINANZIAMENTI OLTRE IL BREVE TERMINE ALL'AGRICOLTURA milioni di 18.000 % 10,0 TASSO AGEVOLATO TASSO NON AGEVOLATO Quota % sul totale finanziamenti agevolati 9,0 16.000 8,0 14.000 7,0 12.000 6,6 6,0 10.000 4,8 8.000 4,8 4,6 5,0 4,4 4,3 4,1 3,9 3,8 4,0 3,6 6.000 3,6 3,6 3,5 3,6 3,6 3,6 3,6 3,7 3,7 3,0 4.000 2,0 2.000 1,0 0,0 dic-08 mar- giu-09 set-09 dic-09 mar- giu-10 set-10 dic-10 mar- giu-11 set-11 dic-11 mar- giu-12 set-12 dic-12 mar- giu-13 09 10 11 12 13 Fonte: Elaborazioni Direzione Strategie e Mercati Finanziari su dati Banca d'Italia. 9|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 PRESTITI BANCARI ALL'AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA IN RAPPORTO AL PIL Giugno 2013 % 8,0 6,82 7,0 6,0 5,10 5,0 3,07% media nazionale 4,57 4,17 4,35 4,00 4,0 3,47 2,89 2,77 2,70 2,92 2,93 2,97 SARDEGNA 3,0 3,41 SICILIA 4,12 2,23 1,20 1,24 CAMPANIA 1,14 LAZIO 2,0 0,96 CALABRIA BASILICATA PUGLIA MOLISE ABRUZZI UMBRIA TOSCANA MARCHE EMILIA-ROMAGNA FRIULI-VENEZIA GIULIA VENETO TRENTINO-ALTO ADIGE LOMBARDIA LIGURIA VALLE D' AOSTA - PIEMONTE 1,0 I dati del PIL regionale si riferiscono al 2011. Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi economicyhe su dati Banca d'Italia e Istat. 10|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 2.2 Il grado di rischiosità Il grafico sottostante mostra un peggioramento di tutti gli indicatori di rischiosità creditizia. In particolare, il rapporto tra sofferenze lorde ed impieghi, ha evidenziato un progressivo peggioramento della qualità del credito per il settore agricolo (+11,2% a febbraio 2014), che tuttavia è minore rispetto a quello calcolato per il complesso delle attività economiche (13,5% circa). RAPPORTO SOFFERENZE LORDE/PRESTITI PER BRANCHE DI ATTIVITA' ECONOMICA AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA - valori % % 15 14 13 12 11 10 9 8 10,410,4 10,110,3 9,8 9,9 10,0 9,5 9,6 9,4 8,9 9,0 9,0 9,1 8,6 8,7 8,8 8,8 8,3 8,4 8,5 8,6 8,1 7,8 7,9 7,5 7,6 7,6 7,7 10,610,7 11,111,111,2 7 6 5 4 3 2 fe b -1 4 d ic -1 3 g e n -1 4 n o v -1 3 o tt-1 3 s e t-1 3 a g o -1 3 lu g -1 3 g iu -1 3 m a g -1 3 a p r-1 3 m a r-1 3 fe b -1 3 g e n -1 3 d ic -1 2 n o v -1 2 o tt-1 2 s e t-1 2 a g o -1 2 lu g -1 2 g iu -1 2 m a g -1 2 a p r-1 2 m a r-1 2 fe b -1 2 g e n -1 2 d ic -1 1 o tt-1 1 n o v -1 1 s e t-1 1 a g o -1 1 lu g -1 1 g iu -1 1 0 m a g -1 1 1 Fonte: Elaborazioni Ufficio Analisi Economiche ABI su dati Banca d'Italia. 11|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 2.3 Il rapporto utilizzato/accordato Il rapporto tra ammontare utilizzato e accordato dei finanziamenti bancari per cassa all’Agricoltura, Silvicoltura e Pesca non ha mostrato sostanziali differenze negli ultimi anni, oscillando sul periodo intorno all’85,5-89,5%, un valore comunque superiore al totale settori produttivi (tra il 67,5 ed il 71,5%). Rapporto finanziamenti utilizzati su accordati alle società non finanziarie ed alle famiglie produttrici per branca produttiva* (dati in %) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 AGRICOLTURA,SILVICOLTURA E PESCA 50,0 40,0 30,0 TOTALE SETTORI 20,0 10,0 0,0 mar- giu09 09 set09 dic09 mar- giu10 10 set10 dic10 mar11 giu11 set11 dic11 mar12 giu12 set12 dic12 mar13 giu13 mar- giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar- giu- set- dic- mar- giu09 09 09 09 10 10 10 10 11 11 11 11 12 12 12 12 13 13 AGRICOLTURA,SILVICOLTURA E 85,9 85,6 85,8 86,1 86,5 85,9 86,3 87,0 87,6 87,8 88,2 88,4 89,0 88,8 89,0 89,5 89,4 89,3 PESCA TOTALE SETTORI 67,8 67,7 67,5 67,5 67,6 68,0 68,7 68,7 70,0 70,7 71,1 70,6 70,9 71,5 71,0 71,3 71,4 71,0 * L'aggregato di riferimento son i finanziamenti per cassa. A partire dai dati di giugno 2010 i prestiti di famiglie produttrici e società non finanziarie distinti per branche di attività economica sono definite in base alla nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, che ha sostituito la precedente classificazione ispirata all'Ateco 1981. L'Ateco 2007 costituisce la versione nazionale della Nace Rev. 2, la nomenclatura europea adottata con regolamento (CE) n. 1893/2006. I dati si riferiscono a 25 branche che sono definite sulla base del livello più aggregato della classificazione Ateco 2007 (cosiddette sezioni). Per la sola branca "Attività manifatturiere", corrispondente alla sezione C dell'Ateco 2007, si fornisce la disaggregazione in 11 raggruppamenti. Tale modifica comporta una discontinuità nelle serie storiche che non permette la costruzione delle dinamiche su base annuale. Fonte: Elaborazioni ABI su dati Segnalazioni di Vigilanza. 12|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 BANCHE E AGRICOLTURA • Il processo di trasformazione in atto del settore agricolo ha influenzato notevolmente anche il rapporto delle imprese operanti in questo comparto con il settore bancario • L’agricoltura ha rappresentato storicamente il perno principale della nostra economia • La legislazione sul credito agrario ha giocato un ruolo determinante per la sostenere la crescita delle imprese operanti in quest’ambito: la banca non risente più di segmentazioni fondate sulla durata delle operazioni di prestito ammesse (di breve periodo per le banche e di lungo periodo per gli Istituti di credito speciale), sulla tipologia di servizi erogabili (di credito ordinario da un lato e di credito speciale dall’altro) o sulla configurazione giuridica assunta (società per azioni, istituti di credito di diritto pubblico, società cooperative, etc.). • Si è modificato il target di riferimento: tra i clienti non sono più ricompresi unicamente gli agricoltori, ma tutti i professionisti coinvolti nelle diverse fasi della filiera agro – alimentare. 13|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 EVOLUZIONE SCENARIO A FRONTE PAC 2014-2020 • Questo «nuovo» modello di banca, a venti anni di distanza, ha reso più dinamico il settore bancario e ha consentito di evolvere sotto la spinta del mercato e della concorrenza: in questo processo si è sviluppata spesso una “volontaria” specializzazione creditizia • Il rapporto tra impresa agricola e mondo bancario è oggi in piena evoluzione, caratterizzato da un rinnovato interesse nei confronti del settore primario da parte del comparto creditizio • Il settore bancario ha mantenuto strumenti e “protezioni” che fanno riferimento a retaggi storici cui si sono però affiancate nuove modalità di intervento più vicine alle esigenze del mercato ( es. il Fondo Interbancario di Garanzia e la sua evoluzione in ISMEA) 14|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 EVOLUZIONE SCENARIO A FRONTE PAC 2014-2020 Esistono però tuttora problemi strutturali • base produttiva estremamente frammentata, con un basso grado di patrimonializzazione, derivante anche da fattori di natura fiscale; • un significativo grado di “confusione” tra patrimonio aziendale e patrimonio personale dell’imprenditore - anche in relazione alla propensione a costituire un’impresa di tipo essenzialmente “familiare”. L’evoluzione positiva del settore primario conseguente alla riforma delle politiche comunitarie e nazionali (crescita dimensionale delle imprese e innovazione di prodotto e di processo) - che pure aveva dato dei risultati - non ha esplicato pienamente i suoi effetti in conseguenza della crisi. Occorre proseguire in quell’approccio: l’unica possibilità è quella di sfruttare meglio e di più le risorse che, per tali finalità, vengono messe a disposizioni dall’Europa 15|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 EVOLUZIONE SCENARIO A FRONTE PAC 2014-2020 • Nella programmazione ancora in corso (2007 – 2013) rimangono risorse importanti ancora da utilizzare • Le risorse del nuovo settennato: budget complessivo di 20,85 miliardi euro, di cui 10,42 miliardi messi a disposizione dall’Europa e la restante parte incrementata da fondi nazionali e regionali. • La nuova programmazione prevede un salto di qualità negli strumenti di aiuto alle imprese agricole, che richiederà anche un cambiamento di mentalità da parte delle imprese e maggiore professionalità da parte degli intermediari creditizi nella loro gestione. 16|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 EVOLUZIONE SCENARIO A FRONTE PAC 2014-2020 Nel ciclo di programmazione 2007 -2013, gli aiuti erano prevalentemente nella forma di sovvenzioni a fondo perduto. Non hanno funzionato (puntando tutto sul contributo pubblico non si è pensato a progetti sostenibili da punto di vista finanziario; il tema delle Amministrazioni che hanno richiesto fideiussioni incompatibili con l’operatività bancaria (mantenimento a tempo indeterminato delle garanzie). La nuova programmazione punta invece con decisione sugli strumenti finanziari innovativi, in particolare, sui fondi di garanzia, i fondi rotativi di finanziamento e i fondi per l’acquisizione di capitale di rischio per le imprese. 17|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 EVOLUZIONE SCENARIO A FRONTE PAC 2014-2020 Per ABI è fondamentale che gli Organismi attuatori nazionali e locali avviino un confronto con il settore bancario ai fini della definizione dei singoli interventi già nella fase di definizione di ciascun programma operativo, evitando che le banche siano chiamate a fornire il proprio contributo “a valle” Il coinvolgimento del settore bancario nella programmazione degli strumenti è funzionale ad evitare anche una ingestibile proliferazione sul territorio di interventi, con modalità operative e requisiti di accesso diversificati, che creano una diseconomia generale per le banche (molte volte di livello nazionale) che li devono gestire e per le imprese che devono acquisire le necessarie informazioni per accedervi. 18|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 MISURE E STRUMENTI A FAVORE DELL’AGRICOLTURA • nuovo Fondo Credito dell’ISMEA • il set regolamentare ABI e CDP per la gestione dei Contratti di filiera agroalimentari e di distretto (che prevedono la concessione di un finanziamento agevolato con provvista CDP, necessariamente accompagnato da un finanziamento bancario concesso dalle banche convenzionate a condizioni di mercato) • “Nuova Legge Sabatini” (art. 2 del “Decreto del fare”). 19|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 INIZIATIVA «BANCHE 2020» Iniziativa del sistema bancario per dare il proprio contributo al miglior utilizzo delle risorse comunitarie del settennato 2014-2020 Il Progetto Banche 2020 si articola su tre finalità: creare una piattaforma informativa e formativa per le banche italiane, al fine di favorire un maggiore consapevolezza di queste ultime sulle opportunità derivanti da un impiego diretto dei fondi europei e di promuovere una loro partecipazione ai bandi di gara; • mettere in condizione le banche di organizzare un servizio di supporto specializzato alle imprese con progetti finanziabili attraverso le risorse comunitarie (sia risorse gestite direttamente dalla Commissione che cofinanziate con risorse nazionali e gestite a livello locale) • partecipare in maniera più attiva al processo di strutturazione delle misure di intervento agevolativo a livello nazionale e locale; • svolgere un’attività di servizio nei confronti della Pubblica Amministrazione nella gestione degli strumenti di ingegneria finanziaria. • 20|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 IL RAPPORTO BANCHE - CONFIDI I Confidi sono stati fondamentali partner delle banche e delle imprese in questi anni di crisi. E’ fondamentale lo sviluppo di questi soggetti, in un contesto resosi più difficile per tutti. Per far ciò è necessario mettere in campo due diverse tipologie di misure: misure di natura emergenziale, che evitino di disperdere il patrimonio di professionalità e di collante sociale che essi rappresentano. • • • predisporre una rete di sostegno per i Confidi in difficoltà da parte di tutti i diversi soggetti interessati (cfr. recenti previsioni normative che istituiscono fondi per la patrimonializzazione dei Confidi sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia ovvero per quelli che avviano operazioni di fusione finalizzate all’iscrizione nell’Elenco speciale dei soggetti vigilati). misure più strategiche che valorizzino il loro ruolo di garanti nello scenario che abbiamo davanti • Accrescere la capacità del Confidi di ridurre le asimmetrie informative tra la banca e l’impresa • Acquisire livelli di professionalità più elevanti, che gli consentano di impegnarsi su schemi operativi più complessi, o meno tradizionali, come ad esempio le garanzie di portafoglio, anche in collaborazione con intermediari nazionali e internazionali. • Sviluppare al massimo il rapporto con il Fondo centrale di garanzia 21|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 IL RAPPORTO BANCHE - CONFIDI Fondamentale rafforzare la collaborazione tra il mondo delle banche e quello dei Confidi, andando anche oltre la tradizionale relazione di garanzia Protocollo ABI-Assoconfidi, fortemente voluto anche dalla Banca d’Italia, che riguarda la standardizzazione dei flussi informativi tra banche e Confidi. In particolare, il Protocollo d’Intesa mira sottoscrivere mira a favorire lo scambio di flussi informativi tra le banche e i Confidi 107, secondo modalità e tempistiche di trasmissione che consentano a questi ultimi di quantificare adeguatamente la propria esposizione al rischio di credito ed effettuare correttamente le relative segnalazioni di vigilanza e alla Centrale dei Rischi. 22|16 Convegno Agrifidi Uno – Bologna – 15 maggio 2014 In conclusione: Più le aziende agricole vedranno crescere una cultura d’impresa e di management, più sarà possibile favorire l’ulteriore crescita di una seria e trasparente collaborazione fra banche e imprese agricole in una fase in cui queste stesse, sono spesso protagoniste di nuovo interesse. 23|16
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