Regione Lombardia I)ELIBER.ZIONE N. FrBBP1O )14 DEL. OGGETTO: Approazione del Documento di Programmazione e Coordinamento dei Serizi Sanitari e Socio Sanitari Anno 2h14. ‘\ttuazione l).(ì.R. n. X 1185 del 20dicembre 2013. 6 [‘anno 2014 il giorno dcl mese di in I ecco nella sede dell’Azienda Sanitaria I ocale. il Direttore (ienerale Dott. Fnzo Lucchini prende in esame l’argomento in oggetto e delibera quanto segue Il. DIRETTORE GENERAL.E VISTE: - la D G R n. X 11 85 deI 20 dicembre 2013 ad oggetto “Determinazioni in ordn selxizio Socio Sanitario Regionale per l’esercizio 2014’ con la quale son regole di goerno per Fesercizio 2014: la nota regionale plot n 1-1L2014 00044l del 2 gennaio ‘014 ad determinazioni in merito all’attuazione della DGR n i l8S del 20 dicembic ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario per l’esercizio 2014”: alla gestione del state definite le oggetto Prime cterminaziom in DATO ATTO che i suddetti documenti stabiliscono che le -\Sl predispongan adottino con atto aziendale anche per l’anno 2014 un documento programmatico denomintc “Documento di Programmazione e coordinamento dei ser\ izi sanitari e sociosanitari”. che eovr CSSCI’C trasmesso alla Direzione Generale Salute e alla Direzione Generale iamiglia. Sic. riei Sociale e Volontariato entro il 15 febbraio 2)14: CO%IIM R&[O che e ornpelcnti articolazioni deir \S I L eco hann i lato le spettic proposte per la redazione del Documento di proerammazione e coordmame t e ‘i scr ui sanitari iut ea i airi 2 4 I) 1 ( (4 il e D r ii ii : I : •1 \redieucL PRF( IS T() $ì ind izzeidc 1CL a \ rda RITI ) r rI; . it \:7;{ 54 or zci n r\ azi ni b,er s o e e zi pr LIìO: h. J prc iL i tI z C. O. anno r itr a i ai aanitarì deil \Sl d i parte nterante e sostanziale: i — Fr”. i 4. all eato . al presente edimento quale A(QU ISI[I i jnireri favorevoli espressi dal Direttore Amministrativo. dal Direttore Sanitario e dal Direttore SociaD DE [.1 BL RA per le motivazioni citate in premessa che qui si intendono integralmente richiamate: • di approvare il “Documento di programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e socio sanitari anno 2014” predisposto sulla scorta delle indicazioni di cui alla DGR n. Xl 185 del 20 dicembre 2013 e alla successia nota regionale del 22 gennaio 2014, allegato al presente provvedimenin cuale parte integrante e sostanziale: • di trasmettere copia del presente provvedimento alla Direzione Generale Salute e alla Direzione Gneraie Fa ig Solidaiiet i ‘oua{e e \ oloni ii iato dLIla Regione L omb iidi i entio il febbraio 2014: • di dare atto che ai sensi della L).GR. della Regione Lombardia n. VI’16086 del 17/7/1996 il presente provvedimento non è soggetto a controllo e che il medesimo è immediatamente esecutivo giusta art, 18, comma 9, LR. n. 33/09 • di disporre ai sensi deH’art, 1 8. comma 9, della L R. 33/09 la pubblicazione del presente provvedimento alCalbo on line delEEnte: • di disporre Lnvio della presente deliberazione ai Settori e Uffici interessati. IL DIRETTOkE GENERALE (Dott 1ryo I uch1P1) 151/1/ L 0: // o 11 DIRETTORE (Dr Da S: v \MI ISTRA I \ () DFi1’ppo, FESTA LA LEG001] d DELL’K Responsabile del procedimento: dr, (Do o orno Gattin no il D I I ORE SOCI \I I (Dg \Iosnno (Ilupporo O PRFSLN TA1.O: Fabri7.io Limonta Responsabile della prarica: dotLssa t)iana Magg.ion( CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Copia della prvscarte deliberazione è stata pubbi lenta ali Albo on li o del I’ Ente giorni quindici arnsc-cutivi dal ai inclusi. Lecco. per la durata di Il Funzionario addetto I Regione Lombardia Documento di programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e socio sanitari Anno 2014 d 3 X d Premess Quadro socio-demografico ed epidemiologico 5 Li Indicatori demografici 5 L2 Dati di mortalità 6 L3 Prevalenza delle patologie croniche L4 Invalidità civile 7 L5 Andamento infortunistico e malattie professionali 7 L6 Incidenza delle malattie infettive 8 2 — la BDA 6 L’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari 21. 9 2 1 2 2 La prevenzione medica e veterinaria Dipartimento di Prevenzione Medica Dipartìmento dì Prevenzione Veterinario 9 9 11 2 2 3 Le cure primarie Medicina Generalc e Pediatr a di Famiglia Assistenza farmaceutica Assistenza protesica 14 14 1S 16 2 2 1 2 L’assistenza sanitaria specialistica Attivita di ricovero Specialistica ambulatoriale i6 16 18 22 23 24 2 2 1 2 I assistenza sociosanitaria L assistenza residenziale semiresidenziale, domiciliare Le cure palliat ve genatriche nabilitative onsultor farril a edipenderzc le prestazioni riabilitative Gli esiti della programmazione 2013 r reo one della al te o evei one red 19 19 2 2z 24 e 4 30 3 Cure pnmarie e Assistenza Sanitar a Specialistica u ar ssister za pec al st a 3 3 3 Assistenza socio samtaria lI governo della ret€ l programrT azione ntegrata e I accesso ai sersiz La famiglia protagonista dei Servizi lI sistema dei servizi alla persona fragile 33 33 3 3 34 36 Semplificazione delle procedure e miglioramento dell’accessibilità grazie alla carta SISS 3.5 3.5.1 Carta 5155 38 Organizzazione aziendale 3.6 38 Organizzazione, risorse umane e formazione I processi tecnico-amministrativi 3.6.1 3.6.2 38 39 La comunicazione interna ed esterna 3.7 4 39 La programmazione 2014 40 40 Impegni strategici e operativi del “piano aziendale della performance” 41 41 41 4.1,1 Accanto al malato fragìle e alla sua famiglia: cure centrate sui bisogni 4.1.2 Personalizzare e incrementare l’offerta di prestazioni specialistiche di primo livello delle cure primarie 42 Più qualità nei servizi erogati 43 Burocrazia “no grazie”: semplificazione e trasparenza nelle attività di prevenzìone 43 Far crescere insieme la qualità dei servizi sociosanitari 44 Genitori si cresce 44 Latuaaslìnun”click’ 45 .. 4.1.3 4.1.4 4.1.5 4.1.6 4.1,7 4.2 , Macro obiettivi di sistema L’ambitosanitario 45 La prevenzione medica la promozione della salute e gli screening 45 La prevenzione veterinaria 50 Cure Primarie e assistenza sanitaria specialistica 51 Semplificazione delle procedure e miglioramento dell’accessibilità cra:e alla carta SISS..52 52 4.2.1.6 La rete territoriale delle cure palliative e della cronicità 52 4.2.1.7 La rete d’offerta per l’assistenza specialistica: programmazione e negoziazione............... 54 4.2.1.8 Latuteladellasalutementale 55 4.2..i.9 L’accreditamentoed il controllo 56 L’ambito socio sanitario...............................,.,..,.,,,,,,,,,,,,,,,....,,,,,. 4.2.2 57 4.2.2.1 Integrazione sociale e socio sanitaria 4.2.2.2 Riorganizzazione della rete socio sanitaria 59 4.2.2.3 Accreditamentoecontroilo 60 4,2,2.4 Programmazione e negoziazi-one .60 Miglioramento dell’efficienza aziendale,,,,,,,,,,,..,.,,,,,. 4.2.3 61 4.2.3.4 Lerisorseunane........... 4.2.3ZLa cestiore- degli apørov’3gionamenti.. 4.2.1 4.2.1.1 4.2.1.2 4.2.1.3 4.2.1.4 4.2.1.5 .. ..... .... - Assistenza farmaceutica e protesica .................... ....... ........ ...... ..........,.. .............,.......................... ,,,,,,,.,,.,,,.,.,,. .......,,,,,,.,,,,,. ................................ ,,,,.,,,,,,,..,,,. - - ,,,.,,,,,,,,,. ,,,,,,.,,,,,,,.,,. .........................,,,,,,,............,.,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,. - ..................,..,.......... ....,..,,. .,,.,.,.,..,,,,,.,.,,,.,,,, ............. . .... ................ . ...,,,.,,,,,...,., ................... ................... ,_,,,.._ ... ... .,.. .......... Premessa lI Docurnento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio-Sanitari” costituisce lo strumento di irdirizzo con cui annualmente l’Azienda Sanitaria Locale di Lecco individua macro-obiettivi, progetti e le azonì prioritarie che orienteranno Vattività dei professionisti e dei servizi del territorio, in risposta ai bisogni dei cittadini ed in coerenza con le indicazioni regionali. La prograrmazione è un “percorso” articolato che partendo dall’individuazione degli impegni strategici azienda e dalla declinazione in sede locale degli indirizzi regionali sì conclude con la definizione di specifici obiettii operativi sia per le strutture organizzative aziendali sia per la rete dei servizi sanitari e socio sanitari, Nei suo divenire è costantemente valorizzato il contributo dei professionisti dell’azienda e di tutti i “portatori d’interesse” istituzionali e sociali, Il percorsc nasce dall’analisi delle condizioni socio-demografiche ed epidemiologiche della popolazione resicerte, dalla lettura della domanda di salute dei cittadini e dei livelli di assistenza offerti nelle aree della erevenzione, delle cure primarie, della specialistica e dell’assistenza socio sanitaria; particolare attenzone è dedicata alla verifica dei risultati ottenuti rispetto alla programmazione dell’anno precedente per ua coerente e mirata individuazione delle necessarie azioni di miglioramento. lI documento svil;;ppa pertanto i seguenti contenuti: • • • un’analisi di contesto che delinea il “Quadro socio-demografico ed epidemiologico” e “L’offerta dei servizi sanitai e socio sanitari”; la valutazione degli “Esiti della programmazione 2013’; a presentaz: me degli “Impegni strategici” e dei Macro—obiettivi di sistema” per il 2014 Come già accennato, la predisposizione del presente documento non esaurisce tuttavia il percorso di programmazione deiizenda che si completerà nel corso dell’anno, anche alla luce delle ultenori indicazioni regionali, con la definizione degli obiettivi annuali di budget delle singole articolazioni organizzative aziendali e degli obiettivi contrattuali che saranno negoziati con le Strutture d’offerta sanitarie e socio sanitarie. La realizzazione degli impegni programmati e la verifica dei relativo stato di avanzamento sarà oggetto di un accurato mcntoraggio mens.ìe che condurrà alla ‘mndìcontazione ci; uanto effettivamente attuato ai a Dcc oa “cc den ale altre ìstituzion ci n;iff ,D:ze SociaiL Tutto questo con la finalità di promuovere lo sviluppo dì una rete dì servizi capace di “prendersi cura” delle persone e ;.ceìle famiglie in condizioni di fragilità, con la collaborazione di tutti soggetti e delle strutture dei comparti socio-assistenziali, socio sanitari e sanitari, che operano dei territorio prc.vinciale. 0; rettore nenerale Dott. Enzo Lucchini i Quadro socio-demografico ed epidemiologico L’analisi degli indicatori sociodemografici ed epidemiologici riferiti alla popolazicne residente nelle diverse aree territorali consente di leggere la realta locale rispetto a trend regionali e rzionali e quindi di contestualzzare nell’ambito provinc’ale gli indirizzì di programmazione e le lìnee di s iluppo dei servizi definite nei provvedimenti normativi di sistema. Tale lettura costituisce pertanto per l’Azienda Sanitaria Locale strumento essenziale per la programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari, la definizione delle priorità di itrvento, il governo delle risorse nell’attuale contesto caratterizzato dall’aumento delle fasce di poocazione anziana in condizioni di fragilità e dalla prevaenza delle patologie croniche di lunga durata c determinano un costante incremento della domanda di prestazioni sanitarie ed assistenziali. 1.1 Indicatori demografici POPOLAZIONE RESIDENTE PERIODO 2007 2012 2007 2008 2009 2011 2010 - BELLANO LECCO MERATE TOTALE ASI.. 52.699 162.853 53.204 164.408 53476 116 169 117 760 165.459 118.989 331 721 335.372 337 924 53848 166.541 53970 167109 2012 53.789 167553 119.803 120.339 120.600 340 192 341.418 341.942 Psidenti totali A fronte di un territorio provinciale di 814 kmq, l’ultimo dato di popolazione re’zid e di 341942 con una densità media di 420,1 abitanti per Kmq. Si evidenzia una stabilizzazione del trend di crescita della popolazione residente 2011 2012 pan al 1,5 x 1.000, dato inferiore rispetto ai valori registrati nel quinquennio Gli indici di invecchiamento confermano anche localmente l’incremento costatc anziana sia nella fascia di eta >= 65 anni sia in quella >= ai 75 anni. Rispetto a quanto is precedent questi indici evidenziano ad oggi valori complessivamente prossimi alle re regionali ndice di veccniaa 2012 — 147,6, popolazione ultra 65 21,1%): INDICI DI INVECCHIAMENTO 2007 2008 — iiTho20 HH i v - ASSO D NATALITA 2007 2012 200’ 2008 2010 — — J * — - * —±----..--,)f fljl .J’ fl. 1 Nata1a ‘ nte al 31/12/2012 on un incremento recedente, della popolazione ontrato negli anni e regionali (valori 1.2 Dati di rr,rtalità ;nea cc iO indicazion della Direzione Generae Sanita e stato adottato stema ICDIO, per di codifi ceHe cause di morte a partire dal 1 gennaio 2010. L’archivio è informatizzato ed è stato reso disponibile s server aziendale. PFir E seguente riporta Vandamnto de a mortalità per cause principali al aeriodo 2004 2012 sulla base ci i dat derivanti dal :. + registro delle ca se di morte che, come previsto dalla normativa, rileva sistematicd ne nte le notifiche :: effettuate su rociello ISTAT dai medici curanti. Il dato 2012 conferma quant osservato negli 4:z scorsi anni circa e cause di morte prevalenti (siste na circolatorio e tumori), senza evidenza di :i__ -u--— 3 sostanziali variaz n t 9 ‘attività La tabella — . . zZ : , — ————4-J--—— — - 1.3 Prevalena delle patologie croniche — la BDA La banca i ti assistiti (BDA) costituisce uno strumento consolidato di lettura dei bisogni di salute della popolazion residente sia in termini di prevalenza delle patologie croniche di lunga durata sia in termini di risorse cooomiche impiegate per la cura delle stesse ne principali livelli di assistenza: assistenza ospedaliera in re me di ricovero, assistenza farmaceutica, assistenza specialistica ambulatoriale. Questo strumento e cern ate sulla storia c inica del singolo paziente e consente quindi oltre al monitoraggio degli 1 indicatori sinteti. opra descritti analisi più dettagliate su percorsi diagnostico terapeutici riferiti a pecifiche condiz w c iniche, a particolari ambiti territorial o a modelli assistenziali integrati d raccordo ggett erog tnri della rete te r toriale (percorsi diagnosti o te apeutic assistenz al (PDI/ dat epidc r ilogici e di ncor o a serviz di arsistenza spcc al t a onferma io a iche a I ve calo un rilevante incre nonto della domanda di prestazioni di ricovero e cura nella fase di fine vita con r tasso r d i vi ie I u n-o anno di v ta delle persone deced te ie I 383 OOh br r o cd I luovere re o ce 00 ( , i .“gc g e ‘ .ecot i. d0 te : D.era” ,R:. ‘ie’a Prii’ic .ggiOr9 e!a t 0 2O cee -ercmano a:eu de ca rd ova scolar, oatoiog o ce n particolare del di bete e delle patologie o cci ogiche, i costi espressi in euro sono atgcr i d aggregati PC d’ gn t’ h 4900 202 or, 0’ DECEDU 02.TRAPN’A’ ‘44 deile 8a”o Jat ASsStt -I03 .nreyo c .‘cc jF’CE’ RE VNOSvOED4JOSCONCLAA7C 0 O. NEOPLASTiC 107 CARO1OVAECUL0001IO BRON”OPN” 0? 09 NASTROENTEROPA 10. CONSUMA1ORE soa p4toiog [IS NON CONSUMA ORE 8 4 — S4 1.4 Invalidità civile Pur essendo in aumento il numero di richieste di riconoscimento di invalidita crile, è comunque assìcurato al cittadino il contenimento dei tempi di attesa al di sotto degli standard regionali, mediante una ottimizzazione delle rsorse. Nel corso degli anni e stato progressivamente aumentato numero totale di sedute della commissione di prima istanza, anche al fine di valutare comunque la situaz one di liandicap” 0, n relazione all’età del richiedente, la situazione di disabilità ai fini dell’inserimento avorativo. Inoltre, sono state inserite delle sedute di visita per adempire l’obbligo normativo (L.80/06) che prevede la convocazione in tempi molto brevi (massimo 15 giorni) dei pazienti affetti da partico a e gravi patologie. Infine, è stato incrementato il numero di pratiche evase per seduta, consentendo nell uft mo biennio di non aumentare i tempi di attesa senza incrementare, anzi riducendo, il numero di sedute. Quanto sopra è riassunto nelle tabelle e nel grafico, che descrivono l’attività della Commissione lnvalid, l’andamento dei tempi di attesa e l’andamento della percentuale di riconoscimento di invalidità civile di disabilità e di Handicap sulla popolazione residente Tempi di attesa in giorni Riconoscimenti di invalidit, disabilità ed handicap x 100 res denti • EE EEiZ iEEEi 2008 2009 2009 2010 2011 2009 2010 2011 2012 2012 1.5 Andamento infortunistico e malattie professionali r Prov icia di ecco I tasso di cidenza globale degli nfortu nel corso degli anni i cont r ostar e decrerT e to g ua C rilevato :ØDC:C maggio CLC r o c zo r’V Nuec 2007 1 68E ‘ii di e e . L 2008 e 3SEO E 20W] 201Q4L2011 5IT 4 :t o L 0 ‘ 20 da ogrsa 3 de o ode e o d’iOO”e t i de noc. ,o,Y a m ctehe eemeo O-’C o’m sostanzialme te stabii zzato fino a re 01 mta t f 3t3 O 020 e nostra 301 re r casitica J L L C!L___ strumenti viLranti Altro Broncopneumopatte Asbestos Qermatite Tumori Pat, Rachkledammc Sovracc, Artosup Ipoacusia totale 1 4 j Ej I r; 8J’Jòi 2Oi1 i 2 : 6 ‘i s i_iiI_ 4151 2j j 4f 144 6 8 7 20 jj 9 i[ 34’ 351 3 18 iO lQz 9 La valutazione epidemioIogca della casistica 237 231 194 211 161 cvidenzi la prosecuzione della netta riduzione del numero di casi di ipoacusia profersionale, del forte ncremento del numero di cisi di patologia mucoIo scheletricI da movmentazionc r n de dr ‘eh de movimnti rpctuti 1.6 lncidenz delle malattie infettive rapporti ultirr Gli de Il ‘Organizzazio e Mondiale Sanità de a confermano che e malattie infettive a cont ‘i ra no rappresentare un importante di pr..oVcma sanità pubblica ance nel Paesi industrializ at a causa loro del sulla imr tto popolazione ger rale, sia in termini di morb sra che di mortalità. Pe questo motivo, è attiva tali a una rete di sorveg anza delle malattie diffusiL li, stituita di dall’Istituto su eriore Sanità con Vo iettivo di valuta re a nda mento delle epidemiologico malattie diagne ti ate sul territorio, r del la ai programmazione di interventi provata d efficacia per a ec’e9zione delle malatte ste:sc. Nella nostr 3rovinca, di e ore IOrt ntervento ono l attività 8 a rappresentate nchieste e da la c;aemrog chr pe enzior e. r’dar attl 120041 2005J 20061 20]8 20091 20 Jzoiij 20121 2013 Malatte eist’,atichc d i’,g5iore r scontro o eta pedatr 461 431 122641 770 180 164 scaattnt varicella . j 284 1143311.2911131611.2251 709 400 j 323 j 339 j 276 373 502 112331L054 423 1 511 Malattie infettive dell appar.to gastrontestinale 229 194 218 223 epatite virale 6 5 6 3 13 febbretivmde 0 0 o diarree infettise infezioni toss,nfezioni e intossicazioni alimentari parassitosi intestinali od. n.d 2 229 249 o od. 9 6 3 84 salmonellosi non tifoidee 113 86 75 73 sbigellosi n.d. ud. o d. i 2 72 33 67 191 159 3 11 o 0 18 2 2 5 54 57 0 1 Malattie di interesse cutaneo dermatofitosi 4 12 15 23 37 33 19 £5 22 22 16 24 31 8 9 17 19 17 18 19 17 12 13 8 3 2 I 2 2 o I. 3 2 4 6 6 4 4 1 3 2 li i 4 rMalattie infettive a trasmissione ematica e a trasmissione AllIS 5. 12 44 18 sle 18 blenorragia epatitevirale 6 10 epatite viraie C 4 sifilide 3 6 3 3 4 2 1 i 3 4 2 6 8 6 Malattie infettive invasive e meningiti meningo encefalite virale 4 2 2 7 7 3 5 i encefalitebatterica 0 0 0 0 0 0 0 i 0 0 malattie invasive batteriche 9 10 5 li 18 16 19 23 24 33 4 17 16 14 9 7 15 9 14 10 2 2 5 3 4 3 6 3 24 21 29 28 10 20 11 • Malattie dell’apparato respiratorio legionellosi micobatteriosi non tdaerc. tubercolosi polmonare tubercolosi eu trapolmonare tubercolosi disseminata 15 15 21 9 20 16 8 19 12 15 8 10 12 ,td 3 2 4 5 9 3 2 2 0 Malattie trasmesse da vettori aree o chikungunya Ieishmanios, viscerale EE4iEETE’i 13 malaria malattia di Lyrie pvt 13 gna u) o O abei’a flu’1e o L ..egPaiazioni parc deie da r’covero e cura ca Medci eroro de j c;.’Zc’ 8 p pvrtoss r,ckctt,c’s o ‘ 1 toxopiasmos 2 TOTAIF 89 0 0 1 2.019 1354 20°5 2025 2355 zgSC a iiVCO regioflai’ e d:iOnae Per l’in irma7ione alla popolazione generale sui tema delle maiattìe infettive e vaccinazioni è inoite attivo, n ciorni lavorativi, il numero verde aziendale 800512 328. 2 L’offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari 2.1 La prevenzione medica e veterinaria 2.1.1 Dipartimento di Prevenzione Medica Nel 2013 sono state consolidate le collaborazioni con soggetti istituzionali e sociali che operano nel campo della promozione della salute e della prevenzione, rivolta ai cittadini, ai consurratcri ed ai lavoratori. La promozione della salute prevede il concorso di tutti i soggetti che a vario tito o si occupano del benessere della popolazione L’ASL di Lecco, oltre ad una costante pianificazione aziendale integrata sanitaria e sociale, ha costruito e mantenuto negli anni una rete solida d’integrazore e progettazione partecipata con Amministrazioni, Enti. Istituzioni ed Associazioni locali. In particolare, a collaborazione con gli Assessorati Provinciali, le Amministrazioni comunali, la Prefettura, l’Ufficio Scolastica Territoriale e le Direzioni scolastiche, le associazioni di volontariato e gli esponenti delle categorie p ofessionali hanno permesso di analizzare congiuntamente e discutere le proposte, sulla base di comuni in eressi e nel segno della condivisione delle risorse disponibili. Grazie a tale approccio si sono sviluppati dei progetti di Rete che prevedono fin dalla fase progettuale la partecipazione di Amministrazioni locali ( Gr ppi di Cammino e Piedibus), Prefettura, Polizia Locale e FF0, ACI ( Consulta della Sicurezza Stradale), stituti scolastici e Ufficio Scolastico Territoriale (Rete de/le Scuole che promuovono Salute e LSTP). A:i da Ospedaliera e strutture sanitarie, MMG e PdF, Federfarma( Health Promoting Hospital & Health Srvices, couselling antitabagico e stili di vita), Amm.ne Provinciale, Delegazione CONI, Ass.ne Giretto, Sccic:à sportive( Pillole di Salute> In collaborazione con le componenti istituzionali imprenditoriali e sindacali del Comitato provinciale di Coordinamento cx art 7/81 nel 2013 è stato sviluppato il progetto WHF attivando la Rete delle aziende che promuovono la salute Numerose associazioni di volontariatc offrono la loro collaborazione e sostegno ai progetti. Tale patrimonio umano viene valorizzato a raverso azioni di potenziamento delle conoscenze di salute (empowerment), al fine di garantire la scst:nibilità stessa dei progetti e l’azione di testimoniai di salute nella comunità, perché le scelte di salute rian siano opportunità temporanee, ma strutturalmente sostenute, ove ruolo dell’ASL diviene la sistematica ma utenzione. Si proseguito nel percorso metodologico per lo wluppo d progetti basati sule e idenze d’ efficacia tenrica l.iddove dspnnbil. e sull efficacia pratica correlata alle best practire”, pe rantire I metodo entif iegli inte vent ricercando att averso ndicator d’ efficien a ed effica ur ulteriore dr mp o i cost ia ir pro t ) C 1 alut J e iome mmer se are mgg.cr d -‘cacer prcv e ec-a ss a c em mcc c ma j :Cj ator J eardme a r•r :;:e r’etcaa p d-er ce’ scdra cui ‘e “re? a’ ‘r’ c:» aa mmca r mccc .ir’.:ma.,i;.‘,em-; “a’’ A c’ . , A uro ‘‘ - d ìm -cc ng e a ab rìz o J ut cgato oggm v o arc as:eec re c Acrmr.. s’ioc .c’. e eec soczo ‘o ce:a ro re. s. caed de:;e mc d mg’or?mcn:c de ddCs ce g Os aecae’m, 2C1 a mogrr s,z cDc..a7,L,m d eco cc a de a cdn m m»ee ntc’resat modo ign’Scdt a partita de eteg m oca loca c tra ent d istitcz 1 con i’ portanb ambiament amministrativi ocal (chiusura della Sezione Prov nc a e de ONI 1 uta Delegaz one a i r evd ‘sadu le pa hp di su MSL deve e ìc certo Anch€ e Associa on’ non sono sempre in grado di far fronte alle pregresse collaborazioni ri considerazone dei mentata richiesta di contributi da parte delle Amministrazioni, ‘ , , Le iniziativ ci prevenzione rivolte alla popolazione generale riguardano la salubrità e la sicurezza negi’ ambienti di ita e le prestazioni erogate alle persone Per la prevenzione negli ambienti di vita sono in atto collabora or con la Prefettura e le Amministrazioni Comunal’ per le Commissioni di Vigilanza sul pubblico spettac lo, congiuntamente a Prefettura, VV.P,, ARPA sono stati redatti protocolli sulle radiazioni ionizz8 ti e a relativa gestione delle emergenze; in sinergia con l’Amministrazione Provinciale, ‘ARPA e con l Amministrazioni Comunali vengono garantiti gli interventi e la partecipazione alle conferenze di Se iizi cer Piani di Governo del Territorio, Valutazioni di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Stratiea e bonifica di siti contaminati. Per a pre ncne dei rischio di esposizione ai gas Radon sono state attuate iniziative congiunte con l’Amministrazion Provinciale finalizzate ad informare le Arnmnistrazioni Comunali e ad introdurre nel Regolamento Loc de d Igiene le relative norme di prevenzione. Esiste una re attenzione alla baineazione per la valenza strategica legata alla salute e all’economia locale in particoL e riguardo al turismo. Il Laboratorio di Prevenzione è stato classificato come centro di riferimento regie ae per la determinazione dei cianobatteri nelle acque ed inoltre è coinvolto nella costruzione della ete regionale dei Laboratori di Prevenzione. L’ASL parti ipa inoltre alla Cabina di Regia coordinata dalla Camera di Commercio Provinciale in materia di sempl cezione amministrativa ed applicazione coordinata delle norme in materia di SCIA. In attuazic e del POA, è stata attivata una specifica struttura per la prevenzione delle malattie nfettive che nel 9nbito degli interventi di profilassi vaccinaie pratIca una costante collaborazione con i Medici di Medici a 3enerale ed i PediatH di Libera Scelta. ;n particoiare nelia realizzazione delle campagne annuaii di vaccin- iene antinfluenzale Sono in cese iniziative mirate verso fasce di popolazione a particolare fragilità quale quella dei migranti ed e in ato la costruzione di una rete di collaborazione che coinvolge Istituzioni, Prefettura, Provincia e mono associativo e della mediazione culturale Un ambito o attività che coinvolge sia la sicurezza della popolazione generale che quella dei lavoratori è costi iito dalla vigilanza e controllo dell’applicazione del Regolamento della Comunità Furopea REACH CLP in quanto detto Regolamento riguarda la corretta gestione delle sostanze chimiche lungo l’intera filiera che comprende produzione, importazione e commercializzazione or CiJc, m’n st z on che oltre a \S o an e ‘i o ‘i de I s m su lav NAIL Direzinne ‘nciale dl I voro (DPI Vigil dnl F in’c Prfpttur Sd tnrritnrin lerchese Ui c.inPrgia a qUeste lst tuz r d anche or le ParL Soc al è att va da anni ed ha conse tito d ealizzarc o ogetti ed ‘ c’ )Str3.r etf ‘ .0 o Je i da ,eccro cc cm TI TI ‘soe or o e i colabor oro ostdnt n o orgiu carne 1 ‘ e &JdiL.ar o su t o orarnen”u du “erve v nd è c’ cmec- s TIrcsa,tc coccsa’e:e CI Scce’astco PrcvcoJ!c sono seatereazeam . ve. g or d ecr. cccc Cc scuoa , o -. #,r I r o’ I cO Ti 10,11 0 amrrei tt Ico ot o son atiche rUiet 0 3 Od toS i con p’o d.namcne i e è. sec cOvo :1 rflar3 ‘i a:joro. 0,0” “zatvs •...0, ,,”,,rp7c’—e 1 ,r•. -m3E’:dS,,’d cenc amoco de. Corctato 0 ”ovncaie d Ccc a camentu cx ar’ 7 5) LS 8i’Oé cre riunisce di normc con frequenza mensile dove tutte le Istituzioni ed Associazioni hanno sempre assicurato una fattiva collab razione con una presenza tanto costante quanto attiva e Nel campo della sicurezza alimentare sono garantiti gli interventi per la tute a della salute del consumatore in coordinamento e collaborazione con il Dipartimento Prevenzione Veterinario. i principali interventi consistono in: controlli per la verifica della sicurezza igieWca degr alimenti di origine non an male nelle fasi dl produzIone, trasformazione e dIstribuzione; campionamentl dl alimenti; controlli e campionamenti acqua destinata al consumo umano. Sono in atto collaborazioni con diverse associazioni di categoria oltre che cor Amministrazioni del territorio per la promozione dl una corretta alimentazione, In particolare per la promczlone del consumo di pane a ridotto contenuto dl sale. Con I PedIatri dl Ubera Scelta e In atto la collaborazio e per un lavoro dl sorveglianza nutrizlonale sul dati auxologlcl del loro assistiti. Sempre per la promozion dl corretti stilI dl vita è in corso un progetto che coinvolge anche lo SPSAL su dipendenti di struttura 3rcduttive/di servizio del territorio. Nell’ambito della medicina legale sono in atto fattive collaborazioni coi Ispettorato della MotorIzzazIone in materia dl rilascio e rinnovo patenti dl guida e con l’INPS per quanto guarda le pratiche di invalidità civile. 2.1.2 DIpartimento dl Prevenzione VeterinarIo Il Dipartimento dl Prevenzione Veterinario garantisce la definizione e l’attuazio e degli interventi Inerenti le attività di prevenzione neile aree dlpartimentah di sanità pubblica veterinar a ie vengono svolte sul territono, assicurandone gli indirizzi tecnico professionali ed i contenuti scientifici Sono garantiti gli interventi relativi a: verifica della sicurezza del prodotti di origine animale; prevenzione delle malattie animali; controllo delle malattie a carattere zoonosico; promozione dei benessere e l’Interazione uomo-anlmaie tutela della sicurezza ambientale; promozione della sostenibilità e della competlt’vità delle produzioni agro zootecn ch Farte delle at”ività d ontrollo soi svoit in u a forrr di fo te lntegr zio ra evlz de 3ipart mentn ‘ anche •n roiiabnra’ion r.erv,zi ti, altri dipartimenti; inoit e ‘ene garantita 1 a coilaborazior c tra i diversi soggetf 0w costituiscoro 1 sistema sanitario omba dc. irezione Generaic Sa,pta, altra ASe. ARPA IjcO’s. .ZSLER, Snte’ra .,n.a’:tanc Reg.onaie. NAS. 001., a • 5ato, :FS Gd-, . 0 Ctntr. d rifc-:rteqtc ra;’unal CdP (.erit’. ri’ r,carr t Opertor a cno e — , ..r, t’w v 3l 1 qc a V 0»d t:r3 zitr. Z.Y ‘tg ‘t cr e’ 4, :t’ a a —n ,.‘ .fi% n.• •t MflS 4)1 • . ‘.9 hJ a ( r-’ ‘ c I i ira arerc ais, 4.08 dcin .e’c 3”edate c dsl: ,x/og.a I a’esa’nentc • spa’ ca’r a namerocitar a cons stenta oe cap a,meno dei c p na. oal specie i n asse zootecnico otaebovn 1.01i4 totalebufaln 3 otaieovin 10500 roale apin 7000 T a eq 1980 31 o’ un ‘CO 21 To ‘ Il O .nrJ. •‘r.po.tjnac’ ø.un’s . ge.tc ‘c de’ a ‘4flL nt. ktgona;e ton e reg- azca o tuttr .0 movimentazioni degli animali: VieTa !a —o’’p’ev’a 4 I 104304134 101441111 14 16 03 4111 I 4111 1441034434 j 4(eusI41o1) 1%lROlXlflO( 443)131110 34 1431’0%1’, 4(Qtl%141OD 1316113110 111110 ea,re 1 411 4 1 L4IIQIISI 4103)441 i 4 4(1I 414101)41415 11 1131411)0 [14 144(01(3 41431 113 40 111 444334 1(3 ‘4 1413 44(3 EiTR41okTE 4 14 44 1X,321110[1111k 0441411111433411) 14(1114)414(1110 LS(11441R4041411 43) 50434 (14lk0l)1R401 34 14(1 4 4 416,1 310 P1104 431) 44141141411141140 41110431140351111111 H 1,6310411640 li 411440 2] [ls14Io».’,14ll 43) 40414 (l41R0D1R401 14 ÷ 1146310434150 L’4114 4433,3 ap fl43)MO)41Ø 43) 43)4)4 43 313 )1’40%4113 441’l1411l141l40 15(114413340145(00 2 47 * 11867 TOTALE In particolare è st ta controllata la presenza di alcune malattie nei seguenti allevamenti e capi: CONTROLLI PER BRUCELLOSI BOVINA controllati per bonifica sanitaria t1e aziende on ASL Capi oiiate LECCO 147 on rollatl LECCO 2416 46 CONTROLU PER BRUCELLOSI OVICAPRINA CapI controllati per bonifIca sanitaria llev:ment, ASI 407 Lf2 1 C api controllati per compravendita Aziende controllatre per compravendita allevamenti controllati per compravendIta 5910 PIANO BLUETONGUE Totale capI controilat3 227 2643 contollati]ot 1 vendiaì_jsont!ollatI 2 c _i 2 — ALLEVAMENTI SUINI Prevenzione del raridagismo: la registrazione dei cani nella BDR e il primo e fondamentale gesto per contrastare il fe ameno del randagismo e dell’abbandono dei cani, con tutte le ripercussioni che tale fenomeno comp ta n termini di sofferenza degli animali e di pericolo per i cittadini. Nella tabella seguente sono riportat i d’ i del n di registrazioni effettuate neI 2013 ISCRIZIONI ANIMALI D AFFEZIONE PER ASL DI LECCO 1 Numero iscrizioni Solo tatuati Solo microchippati Z’icie I 2013 CANLL TOTILE I 621 “24 1347 I J 4 621 ““18 4 1341 or’ AN E RIFU ,i SSNE AFHD ,1<S 1’ 4 I STERILIZZAZIONE GATTI ANNO 2013 N° STERILIZZAZIONI EN MASCH CANI FEMMINE GATTI MASCH GATTI FEMMINE N I 44 1 30 114 377 ] “9 7 ANIMALI MORSICATORI MORSICATURE j ‘* :zT.ilG 24 —— 781 Le sterilizzazioni delle gatte vengono effettuate in tutti e tre i distretti; attività siee svolta in stretta collaborazione con le associazioni protezionistiche o direttamente con i privati cittad:n, Grande importanza riveste il PIANO NAZIALE REZSIDUI (PNR) e il Piano Naziona o Alimenti Animali (PNAA) che con campioni mirati su animali e alimenti per animali ricerca sostanze o rincipi attivi per i quali ne è vietato l’utilizzo, Per il PNR nel 2013 sono stati controllate 310 matrici con I r scontro di O illeciti Per il PNAA nel 2013 sono stati controllate 106 matrici con il rìscontro di O illeciti L attivita di controllo sulle imprese del settore degli alimenti di origine animlc ha riguardato sia stabilimenti riconosciuti che stabilimenti soggetti a registrazione il cui numero s e sostanzialmente, mantenuto uniforme rispetto agli anni passati: 140 (141 nel 2012) i primi e 1318 (1309 ne 2012) i secondi. Per quanto riguarda l’attività di ispezione presso gli impianti di macellazione, r:unero degli impianti in attività è rimasto invariato così come è rimasta sostanzialmente invariata l’entità de le macellazioni. Presso gli impianti soggetti a vigilanza sono state effettuate diverse modal:à d controllo ufficiale (audit, ispezioni, ecc.) con rilievo di varie non conformità che hanno dato or gVe all’adozione di provvedimenti di natura amministrativa (sanzioni, prescrizioni ecc ) o, in un numero nitato di rasi d’ carattero penale ( ({ rr, 4[.IFR1L’OI I Perenute 1 %.ttr’ate j Totale I 1zt 2.2 Le cure irimarie 2.2.1 Medicina Generale e Pediatria di Famiglia Nella nostre ASL si è ulteriormente accresciuto il numero di pazienti in forma associativa (gruppo e rete) di medici che esercitano la professione in forma associata raggiungendo quasi il 90%. lI dato del personale di studio (43% degli assistiti) e dell’infermiere (39% I ll(IÌC.ltOlt \l1l, degli assistiti) è anch’esso in incremento; questo dato di fatto oc llFlO ne le te 2 PP° a’’ — .‘ è una conseguenza dell’applicazione dell’accordo regionale 2Ot I 5. i I.-’ 2013 che d’intesa con i rappresentanti dei MMG ha 2flIU i” i 2’ 201 I privilegiato ulte1omente lo sviluppo dell’associazione; o,, i i’ 5 j.j. c’o.. 2(112 l’acquisizione de oersonae ci riconsegna una medicina i’ in I 2(113 pronta ad erogare seizi sempre più complessi. Ne è una riprova la partecipazione di più di un terzo dei MMG alla sperimentazione del progetto CReG nelle forme previste dai provvedimenti regionali che hanno ottenuto dei buoni risultati nella capacità di presa in carico dei pazienti cronici. Per quanto riguarda il carico medio assistenziale nella medicina generale (nel 2013 a 1342 per medico) non si rilevano differenze rispetto agli anni passati. La politica nella medicina generale in questa ASL ha teso verso l’inserimento del preventivo di nuovi professionisti a copertura dei soggetti Questo consente di dare stabilità ai medici assicurando comunque un sufficiente numero potenziale di scelte e mantenendo per i cittadini a oossib lita di sceltà all interno , ‘‘ \ di residenza. Gli indicatori sui livelli organizzativi della medicina generale (forme assocìative e personale) rappresentano l’evoluzione, peraltro presente in tutto il territorio regionale, dell’offerta della medicina generale che organizzativamente tende ad essere sempre di più associata e che si prepara ad affrontare nel prossimo biennio la riorganizzazione prevista dai recenti provvedimenti nazionai (Aggregazic’ni furzionali e unità complesse) che tenderanno a favorire una sempre cerectà “-as 0dD CC e32 nzee: :e e3eJ cee inn0’: n 3er’ u ni’ c-c s,,P crc n “Cs c ce tà 1urlic90 gemre c r’ ce ener “-v’ osoeQaliero. Sul versante deHa pediatria di famiglia ii dato più significativo dei 2013 è risultat.o essere Vulteriore incremento delle attivitd di self help da parte dei pediatri 903 singoli e/o n assoc azione con la dirt isione di ura serie di accertamenti ocr aeor re anticipo dagnostico da oate del pediatra nel caso di acuzie Questo ha influito parzialmente ii i anche sugli accesa pmnto soccorso che aumentano nelle C09 2310 2O1 2 o nate di sabat 0 omeoica qoande oedmtra d gz non e o attività, carro di bambini ner pediatra d famieia è attualmente di 331 con una leggera deflessione (15 unità) rispetto all’anno precedente. La copertura dei bambini 0 6 anni è pressoché totale mentre quella tra 6 e 14 anni è dell’82%. La pediatra di famiglia ese e c% ene rr eg ato o a o cem rmnzoe ie ‘r e ouesa a I I I • i r ‘ 2.2.2 Assistenza farmaceutica dati relativi alla spesa farmaceutica convenzionata, consultabili online col programma “Farmavision”, sono desunti dalle Distinte Contabili Riepilogative delle Farmacie convenzionate dell’ASL di Lecco. Tali dati mostrano come l’andamento della spesa farmaceutica per assistibili dell’ASL di Lecco si mantenga in linea con l’andamento dell’offerta regionale, pur mantenendosi ad un livello di spesa costantemente più basso e soprattutto con una spesa per assistibile che a novembre 2013 è la più bassa regionale. ‘: 05 A.SL. 05 Lecco REGIOìE Spesa f*AssH pes. # Ricette / *1o()() Assii pes. Spesa I Ass h pes. # Ricette - - Jan-Nov-13 - - 3iJ OCR TOTALE 15 OCR Speciahta+Genenci+Ossigeno 1443 DCRSpeciaiit+Generc+Oss,+DPC ‘51 6 83693[ 4(A q’, eCr ‘- r a’ d ghe te o i isLar r rnpo a t dei p t a.cun upp terape pa e sta e gh ono 2’ihP ine a:: da Qa’”’ ?t 5 rCOertistcC 5Ji m’x orescrittiv Che viene nviata ìensmene a med;c d medicna eenera e e cnr cedenze 1 o dal 1 n r tr 16’ 34: 16522 La proiezione dei dat per l’anno 2013 indica chiaramente che le politiche di governo della farmaceutica coavenzionata hanno condotto ad un aumento de la percentuale di spesa a carico dei farmaci generici arrivata al 42% ( con DDD superiori a 6%) e quindi sopra le medie regionali L’asae ro critico tuttora presente è esempiificato dalla successh,a tabella he confronto e di ernze tra spesa netta e spesa per equivalen (ASL vs Regione) addo e evidenzia F’-’ duesta differenza rrc pare oc c no C e’-’ l000Assji pes. 155 spcsae000la,n,ac qu vae Olrta efa,maceuo R3e,,,,,en,,,ni, Sette,rb,o 20’2 Seit,,,b,,,2 13 - 168 ere reg’reansi ndcaz oni o sede d conferenza prov nciae J he str itture 2.2.3 Assistenza protesica In generale a situazione del 2013 presenta, salvo che in qualche caso, minori difficoltà di tenuta rispetto al consur:ivo 2012 rispetto alle assegnazioni dell’esercizio in corso. La dinamica della spesa è stata oggetto di una valutazione approfondita da parte del Servizio che ha fatto emergere alcune criticìtà da ascrivere: • alle indicazioni di sistema; • al volume dei pazienti legato anche agli update professionali; • ai comportamenti dei prescrittori. - - Nello speci°cc: Dietetica il aumero di celiaci è in costante crescita riguardano anche e soprattutto nella fascia adulta; l’apertura di alcuni esercizi commerciali specializzati nella fornitura di alimenti per celiaci ovviamente è il risultato dall’attenzione al problema che però, incrociato con il numero di pazienti in aumento, fa crescere la scesa. Diabetica il dato della diabetica per il 2013 è ipotizzato in incremento annuale di circa € 130000, A seguito delie approfondite analisi si è verificato che il dato pur essendo annualmente in incremento è invero legato all’incremento del numero dei pazienti, ovvero ai criteri di inclusione soprattutto ai - livelli inferiori della scala dove il numero di persone reclutate e sottoposte all’automonitoraggio tende a crescere; ma proprio perché li numero è legato alle situazione meno problematiche, si sono evidenziate aree di possibile miglioramento della fornitura che dovrebbero ridurre questa tendenza alla crescita costante il prossimo anno. Protesica micore li costo mensile per gli ausili per l’assorbenza registra un incremento legato ad un incremento :ei pazienti. Protesica mcgiore il settore quest’anno ha mantenuto ii suo punto di equilibrio rispetto all’anno precedente. — - 2.3 - L’assistenza sanitaria specia’istica 2.3,1 Attività di ricovero li quadro d’offerta relativo alle strutture e attività di ricovero e cura e dì specialistica ambulatoriale, consolidatosi nei primi anni 2000 sia per volumi che per tipologia, è stato interessato, nell’ultimo ouinquennio, da un processo di urofonda riqualifl cazione orientato da un lato all’ottimizzazione •deìH’efficien.za org.ani zzadva e dell’anoroorlatezza delle .nrestazioni e dall’altro ai; ciigliorar,,erto del oercorsi cura in. raocno’ro ala prevalenza dei.le condi;’ion d’ cronicità. romuc’vendo la continuata deiie cure. l’integrazione cnr’ le cure primarie edornicillari, lo svllu•cmo dl settinrtr, assistenziali differenziati In funzione cd eocce o’cc a organizzazione dccl c’sedai ner lntenstà di cure e rjer aree dìoardmentali, svilu o deHe cure Intermedie ovvero delle attività di tioo sub acuto, trasferimento dl restazlonl dal regime di ricovero (principalmente day hospital e ciay surgery) al regime ambulatoriai.e attraverso la definizione di pacchetti articolati di prestazioni (chirurgia am bulatoriale a bassa complessità operativa e assistenziale (BIC) e macroattività ambulatoriali complesse (MAC)), sviluppo di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali condivisi tra specialisti, medici di medicina generale, servìzi di cure domìcilìari (scompenso cardiaco cronico, BPCO e ventilo terapia domiciliare, ictus, malattia renale cronica)’. Tra le innovazioni e trasformazioni organizzative che hanno ìnteressato le strutture di ricovero e cura 001 terrono nei cui nquennio 2009 .aOv3 si sottoineano in particolare le seguenti: organizzazione ocr Aree/Dipartimenti, ai sens della DGR m Viil/9014/2009, con trasformazone d una quota di post letto ordinari per acuti a favore di posti di DH/DS e riorganizzazione delle unita operative secondo la logica della gestione del percorso di cura per intensità ciinico-’assistenziale: attivazione a.j’cessiva messa a regime delia dO d Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera accreditata e a contratto’ dal dicembre 2009: -. - attivazione, nel corso del 2010, di complessivi o. 29 posti tecnici di Chirurgia Ambulatoriale a Bassa Complessità Operativa ed Assistenziale per l’effettuazione in regime ambulatoriae delle procedure chirurgiche di cui all’Allegato A della DGR n. VII /10804/2009 e smi. L’attivazione di questa nuova tipologia d’offerta è avvenuta con trasformazione in rapporto 1:1 dì altrettanti osti letto ordinari provenienti dalle UU.00. afferenti ai Dipartimenti Chirurgici dell’Azienda Ospedaiera e delle due Case di Cura “Beato Luigi Talamoni” e “GB. Mangioni Hospital”; attivazione presso a Casa di Cura “GB. Mangioni Hospital”, nell’ambito del dipartimento chirurgico ex DGR o. Vlll/9014/2009, di una U,O, di Urologia con o. 2 pI. ordinari (anno 2009) e di una UO, di Ortopedia con n. 2 pl, ordinari (anno 2011>, con trasformazione in rapporto 2:1 di rsl. già a contratto; attivazione nel 2011 di una U.O. di Attività di Cure Subacute sia presso il Pres’dio “San Leopoldo Mandic” di Merate che presso il Presidio “A. Manzoni” di Lecco dell’AO, rispettivamente dotate di n. 10 e o. 16 posti tecnici derivanti dalla trasformazione di altrettanti pI. ordira provenienti dalle UU.00. di Medicina Generale dei medesimi Presidi, secondo le indicazioni della DGR n. iX/1479/2011 e smi.; attivazione nel 2011 della Macroattività Ambulatoriale ad Alta Complessità Ass’stenziale (MAAC) con trasformazione complessivamente per l’intera provincia di n. 130 posti letto di JH di area medica in altrettanti posti ecnici presso le Strutture: AO. della Provincia di Lecco Presidi di Lecco, Bellano e IRCCS “E. Medea”, Casa di Cura “GB. Mangioni Hospital” e Presicie riabilitativo “Villa Merate Beretta”; messa a regime e consolidamento, nel corso del 2012 delle nuove tipologie d’offeca Attività di cure subacute’ e “MAAC” con sviluppo dei relativi protocolli tecnico professionali, mo9itJraggio e controllo delle attività erogate in termini di appropriatezza e volumi di prestazioni, veri ca degli standard — , assistenziali secondo i criteri di accreditamento, attività di formazione rivolta a p Dfessionisti ed agli operatori interessati in collaborazione con le Strutture di riferimento; attivazione nel 2013 di una U.O di 10 posti per Attività di cure sub acute per t’ssDrmazione di posti letto accreditati a contratto presso la Casa di Cura Lecco BL, Talamoni; attivazione di una UO. di Chirurgia Plastica per trasformazione di posti letto a c ditati a contratto presso il presidio A. Manzoni dell’A O. della Provincia di Lecco; completamento nel 2013 deIi’attivazone degl ambulatori dedicati ai codici mno. i presso Pronto Soccorso de residi di Lecco e d Merate dell’A O Le seguenti tabelle riportano a dotazione di posti letto per acuti rabiItativi. cd ari e day hospital, agg rnata al di embre 2013 sulla base degh assetti accreditati dellc strutture ubicatc w’ territorio L De$ riz,on 2008 Acuti OH Ordinari 20’1’OtiT 2012 2013 20121 2 2008 G’r’ —-“--366 -; —__ -- . ‘--“ . - ‘ -‘ - .—-— —-H t-—-4 —- — . ‘. e’ --- ——---÷ :- J !!. i i7 t SOj 98 8 oS reac o r: OtL 6 P % — - -‘. ‘‘-‘ - ‘,‘6—‘——— tel tet 2011 2012 05 326 — tel 2013 — - — — 605 326 603 326 ‘ ‘‘ 2 32 22 32 32 I 32 — 2 32 - J 2 Sl8z — —.- ‘ — -j-4-r- 4- 4- 4- ‘ 2 _L_L 32 ____ 6 412 32 3C ±± ± 180 , — — 85 ,. E2 J - 2C 3 tt — ‘ 20(9 150 — 32 125 12 125 32 32 32 — 2 83 so 89 89 416 357 357 347 con prestazìoni di regime ordinarie hospital, risultanc decremento, evidenziato da: ricovero compl raggiunge nel 26 Jrii di covero, in Tasso di ricovero ordinario e dh (x 1.000) e. in day ir costante come asso d ss vo che 2 il valore di 138,6 per 1.Cro residenti (153,1 nell’a no 2011), largamente al d sotto della soglia di 160 per ci e fissata dalla normativa azionale in materia di rev io ìe della spesa pubblica Come si evidenzia dal figura, l’ulteriore riduzic e del tasso avvenuta tra l’ar o 2011 ed Tasso o. nco’o otaie 100 —Tasso ncoro ordnano 80 i 60 i Tasso d ricoero n dh I 40 i 20 .‘‘ 2008 2009 2010 2011 2012 il 2012 è ricon ur bile essenzialmente ad una diminuzione del tasso di day hospital derivante principalmente. o’ne sopra richiamato, dal trasferimento a livello ambuiatoriale di prestazioni precedente ment erogate in regime di ricovero. li ricorso a strutture di ricovero extraprovinciali presenta una Mobilità extraprovincia per ricoveri ordinari (%) sostanziale stabilizzazione nell’ultimo periodo; si confermano nel 2012 le differenze nscontrate tra le tre aree dstrettuaL con aaiO; O elevati nel distretto di Bellano che comunque re. ra a partre dal’anno 2008, valse decamcnte “if. or spetto q’eui. arecedenti. Le srestazio’ ce’ o.ai’ r.e”anc ,iaicr a ‘evao aL ‘oe ‘t ,onc ‘:a’t- aa nt’aent o p BELLANO LECCO MERATE TOTALE ASL 3 , 2007 40.5 27.0 34.6 31.9 Speca st a \c’ a”a’ 2008 37,3 27,3 35,1 31 6 a 2’ ,, a ‘e:azon sa’ itrrade ‘‘i e an’ a nt è IL nr a flr e da a og ess igLo n’ert dela aopropriatezza ricorso iei al covero oo,dCo a’c gu.”e de’arfe’1enta e rr a’ v ed ct d or j e chrurgiche, Le n precedenza erano erogate in day oso tal, rame previsto dalle 1 regole di sistema a 2012 37.5 25.2 35.6 30.8 r ce ‘ite. sec a.s 2011 37.3 25,8 35,5 31.0 ‘ aad a ua 2010 37,9 25.9 34.6 30.9 ia at ‘b r’ 2009 37.3 26 6 35.8 31,5 r fZ ,n’ c,t ir fl”(S”]5i5 rofld, . ‘ ‘ 165 o “55° 2008 2009 2010 2011 2012 del progetto, previsto dalla DGR 351 del 4/7/2013 per rerogazione d’ prestazioni aggiuntive finallzzate al miglioramento del tempi d’attesa die ha coinvolto la rete territoriale delle strutture accreditate a contratto e non a contratto. L’intervento ha consentito dl realizzare un incremento dell’offerta dl isite specialistiche e d’ specifiche prestazioni dl diagnostica strumentale quali RMN, TAC, ed ecografie, per le quali si sono registrate particolari criticità di accessibilità sulla base dei dati dl monltoraggio elaborati dall’ASL 2.4 L’assIstenza sodoesanltarla Il consolidamento della rete delle UDO sta ormai concludendosi (a dIcembre 2013 sono solo due I piani programma ancora aperti) e gli standards dl qualità del sistema delle strutture soclosanitarle stanno costantemente crescendo dl anno in anno. Se per la gran parte delle strutture la situazione dei posti letto è sostanzialmente rimasta stabile, si deve segnalare che: dal confronto tra i dati consolidati 2011 e quelli relativi alranno 2012, contenuti in a’ sintesi nella tabella dl Sai riportata, si fianco 4a 1e jq % d.’flO ,a %,.. weflz Ja. già un “MS Dt’ a’. evidenzia I, pft %n 1# taub’ apprezzabile ; .flaca posti incremento dei r .ra a -aaes, letto accredltati In RSA (i 114 posti letto) che aumenta ulter ormente a i 63 post etto) se si considera che a marzo embre 2013. s; e 2013 sono ctat, accreditaV n 15 post’ letto nuovi nef.a RSA IRAM di Lecco e d roqc ‘so cr. ‘e orocadure oar • accredamento i1 oiar’o programma de’ RSA i ,rpn di Gaib’ate ..on u,tenor n 48 oo.t etto C;o aete’mina cne a 31,12,7013. po:’ ‘ero a. .4 at: ne’la °ovnc a ,cetto & 2011 1’, o’• O’ a-c» ..: pn: n• 2.108 n,.e r.Jo. r tu ‘vcc•”’ 01 dc..’ t’aar ec M, ‘C’\.:O , —e . I. L: e pstaz de aledor lar sid zale nr raop tar r’a ‘I r’c. ‘lesi ngon. Ti p.l q i, bis% a per oac na . E n zar e c .— gara’t’%cJro a anz.a i., b t anO’: on. a ‘ ‘.a. soc!a pe’maneta a aor&c.!.e. Nei 2012 I eta r’ed,a degi ospt, zalco’ata sj”e d’ c:rca 82.5 an& £ :a c’asse SOSiA g•omdta di e’fettiva prtjn_ SØi’: or otre 63L leI: cias. 1 2. 3. ..ia b.’staz•one deg A z cioè queile che necessitano maggio impegno dal punto di sta dettag’ de graf.co f o ripor’ si eiiq i n’i- lc 4 asst a tat v . iO -I cvidenzia che 1125,5% è stato dassificato in SOSIA 1- 2 Aiz, il 47% è stato dassificato in SOSIA 3—45 6 (la sola classe 3 e pari a oltre il 37% de totale degli ospiti), J7.S ‘ stato c’asicato “ SOS’A 7 8. I Il ricorso ho SA evidenzia a livello ASL una sostanziale stabi zzezìone sia dei tassi di ricovero (cfr. 21 grafico sotto rip rtato) sia dei consumi. Le differenze rilevate a livello Wstrettuale relative al ricovero in RSA s sono ascrivibihi c tre che alla differente struttura della popolazione ad u n aggiore utilizzo delle UDO domiciiiari, in particolar mod per I distretto di Merate. Nelle RS registra una s’ complessiva stabilizzazione d la valorizzazione procapite rispetto 2 Li i; all’anno precede:e considerato che le regole di sistema hanno consentito ur-i assestamento e la “standardizzazione” dell’assistenza alle persone che richiedono una maggiore cor pessità di assistenza come i pazienti affetti da SLA o in stato vegetativo permanente. - Per quanto attene gli istituti di riabilitazione (l.D.R.) non vi sono stati significativi cambiamenti nel panorama dell’o 7 erta del territorio provinciale dove sono presenti 3 Enti che erogano, in 5 presidi, prestazioni riabi .:ave diversificate. L’incremento evidenziato nei tasso di giornate di ricovero 2012 (riferito esclusive neate alla degenza ordinaria), nel grafico sotto riportato, per il distretto di Bellano è conseguente alle sce ta di inserire anche il dato dell’ Istituto Sacra Famiglia per una piu completa visualizzazione di utta l’offerta territoriale Nelio specifico degh IDR L Associazione La Nostra Famiglia assiste prevalentemente utenza in età evolutiva in tre presidi. Oltre all’attività 4 ordinaria nel luglio 2013 è stato concluso il progetto sperimentale 2 finanziato dalla DGR 3239/2012 finalizzato alla diagnosi precoce e azioni tempestive p r minori e famiglie con difficoltà linguistiche che ha coinvolto su 4 ASL oltre 650 bambini; L’lsttuto Sac arnighia sede d: Perledo ha attivo in modulo d riabilitazione generaie geriatrica regime d rrc vco di 15 post etto e voium di attivrtà arnbuatorìaie/domiciiare errore ett vo progetto fina Zia LO dalla DGR 3239/2012 di residenziahita leggera L’istituto Frrs o Merate (Pio Albero Trivulzio di Milano) wolge artvtà d ricovero erdrr.arc. estnata CrevaIpntem,’rtr ad utenza geratrea E ancore artvo arogetto fna”zatc oaa DGP 3e39.2012 a a pe rs n po a t -r .e er er e o d nc d an an ‘e s or ‘ . - :‘c--oc’ 3LC’’ e.e-’ae:rrv.’, r ‘e a e o g ,e nane ha cet at ve & eroor o dom’ei o nuadn e- e enta dcffera r.ne frar. daat. m sto Ci 12 a s r f re no dat ott rip a ì 00 t 1 ettocoree rì Jc o. Lindice di atJraz:one media 2012 deie struttum ocr - I -on d,raCw re n e . uaor gra o i rm re orE ez e e E e e e t da 66 74 ce 2011) ali 80,42 (ne 2012). Tale ncremento, calcolato con riferimento alle sEe giornate remunerate, è da ascriversi al progressivo com le amento delle attività di 3 strutture mese a ccnt itt er. 2010. r portate . o e e • d e Crnz&mc 2U d :e 10 Il consumo di prestazioni si è sostanzialmente stabilizzato rispetto agli anni precedenti come si evince dal grafico riportato a fianco. Il lieve decremento dei consumi per le RSD tra l’anno 2011 ed il 2012 e imputabile alle fisiologiche dinamiche legate alle prese9ze/assenze degli utenti. 2.4.2 Le cure palliative, geriatriche e riabilitative I servizi sanitari e di welfare si confrontano con la necessità di fornire risposte nu.: ve ed adeguate ai bisogni di una popolazione crescente di malati sempre più anziani con prevalenza delle malattie croniche, in condizioni cliniche di estrema fragilità, di grave sofferenza o in fase di fine vita. L ia delle sfide più importanti che i servizi sanitari e sociali stanno affrontando è pertanto quella di assister malati ad elevata complessità assistenziale che richiedono cure intense e specifiche diverse da quelle pe fase acuta perché diversa è la natura dei bisogni che stanno progressivamente cambiando. Un cambamento che riguarda anche ‘a relazione con il malato, il ruolo dei care-givers, la prospettiva e I, organizzazione dei servizi chiamat sempre più a garantire cure efficaci e proporzionate capaci di incontrarc gradimento delle persone assistite e delle loro famiglie. In questo contesto si inquadra il lavoro sviluppato dal Dipartimento Interazier dze della Fragilità e dalla Rete Provinciale di Cure Palliative che, privilegiando la gestione dell’intero perco’ so assistenziale, la continuità della cura e l’integrazione tra i diversi livelli della rete, rispondono attraverse équipe dedicate e specialistiche alle necessità cliniche, sociali, relaz!onali ed etiche dei malati considerè, ido anche le loro aspettative e preferenze. tasso assstti a domicibo 6574 anni tasso assistiti a domi d o 20’z 2908 2009 2010 2011 29i2 75 anni 2C’2 c I Tasso giornate rìcovero in Hospice (giorna ocr 1000) i zn 2.4.3 I consuIto f3miliari Vi è stata r di Lecco. Nonostant (circa 12%) i integrazione psicologiche e d complessivamen 2012 una contrazione del numero di utenti che si è rivolta ai consultori familiari dellASL c è si conferma invece stabiie apporto tra attività ad alta so: o-sanitaria (prestazione assistenza sociale) e l’attività svolta il 2013 vsto la conclusione della sperimentazione Jello “Sportello di ascolto’, la co proficua espe e za e confluita nell’istituzmne nei Centro p a Famigl a voluzionc nnovativa del s te na onsultori luogo ocr la famiglia orientat all a colto, all’orientamento al suppo tr rspet o alle p ohImati Aia e de 2013 tao stutr arm Cenm ià u’cso r,s:oo p Crsc ic I IO r •rz- : e e. se’ia pu ‘- a’ ar prog tt ccc: ea a alleanze ocai r pOh one v’:c ocr ‘ a a un rie t gI : acmozoe d famiglia attraverso CiC “rSCro 0 d de az ‘cr2 aft 1 do con il Tavolo Ter to’ a e della Conciliazione che ha visto crescere negli anni la partecipazione de var attori socI c on e ::o’ de tità -, CC i” j 2011 r 1 O. - UC6O st tr” tfcar e ‘e13 Id e2 - I eS’2fl nr i aca - dCs a’, u’es e ad cs a attine — C’ 24.4 Le dipendenze Nel 2013 il Dipartimento Dipendenze si è riorganizzato secondo le md cazioni del POA nelle seguenti strutture: Struttura Prevenzione e Cura Tossicodipendenze Lecco e Merate, Struttura Prevenzione e Cura Nuove Dipendenze Lecco mantenendo le attivita erogative gia in essere; invariata rimane [‘offerta degli Enti Accreditati: 5Ml, CT (Atipica Il Gabbiano CAL— Relazione Impresa Sociale). I tasso degli utenti afferenti ai Servizi risulta in linea con gli anni precedenti, I’ncdenza degli utenti tossicodipendenti inseriti in Comunità Terapeutiche risulta in lieve decremento. Un’ attenzione particolare e rivolta a contenere il fenomeno dell’abuso giovanile e a supportare le famiglie nel compito educativo anche attraverso l’integrazione con i Consultori Prefettura, 5Ml attivando percorsi specifici. I progetti sperimentali (DGR 3239/2012) attivati neI 2013 e prorogati fino a gennaio 2014, si sono dimostrati efficaci nel rispondere a bisogni specifici del Territorio nelle seguenti aree: Dipendenza Cronicità (ReStart); Prevenzione selettiva e riduzione del rischio (Cambio di Rotta); Nuove forme di abuso/dipendenza (Oltre l’azzardo c’è di più) — — — — La Struttura Rete Dipendenze si occupa della governance del Territorio e aegi Enti Accreditati, gestisce attraverso un Gruppo Tecnico le attività di Prevenzione, monitora e analzz3 il fenomeno dei comportamenti di abuso/dipendenza per mezzo dell’Osservatorio. Tasso utenti SerT 2’Oa ‘OO 20J’ OI1 Incidenza soggetti Tossicodipendenti ìn CT Tasso utenti Alcologia 3 3.1 Gli esiti Iella programmazione 20132 Promoz’one della salute, prevenzione medica e veterinaria 3.1.1 Interven di promozione della salute Obiettivo n. 3.1. .1. Programmazione e attuazione degli interventi integrati sanitari e sociosanitari di promozione delle. salute, al fine di ridurre lincidenza di patolagie cronico-degenerative attraverso la prevenzione dei ‘arori di rischio comportamentali, la scelta attiva di stili di vita salutari e la promozione di ambienti favor’voli. Nel 2013 si sonc reahzzati 25 progetti inseriti sul portale regionale BDPROSAL, pari al’83% dei progetti programmati ne PiL 2013”, approvato. Significativo l’incremento (÷94%) delle azioni di promozione attività fisica con 8 Gruppi di Cammino, 145 linee di Piedibus e lotta al tabagismo con “Mamme libere dal fumo”, analogar- arte con la Rete HPH&HS, con counselling breve su stili di vita nel Dipartimento Cardiovascolare e d’sassuefazione fumo con recall telefonico, analogamente nel Dipartimento Oncologico. Particolare succesc ha registrato il progetto innovativo Pillole di Salute che ha stimolato oltre 1650 persone a sperim ntare l’attività fisica offerta, Prosegue la rete di sorveglianza/prevenzione obesità con i PdF con circa 16. DC report peso/altezza, il progetto di incremento dell’offerta di pane a ridotto contenuto di sale l’offerta d snack salutari presso i distributori automatici Incremento degli Istituti aderenti alla Rete SPS (da 2 a 7) gerantendo 415 azioni nel setting scuola, compreso il programma Life skills training program Le espcrienze di promozione stili di vita presso dipendenti ASL e un progetto presso una struttura produtt ‘a esterna sono confluite nella Rete provinciale WHP attiva per le aziende interessate con ASL e AO già adrenti. Iniziative nelle nuove dipendenze (azzardo), e percorsi con formatori/decisori, affiancano cor DI dati interventi su alcol e guida e dipendenze da fumo o sostanze. Nei settore sociosanitario so o aeive iniziative per famiglie e prossimità, oltre ad interventi consultoriali rivolti ai benessere della rsona e della famiglia. — Obiettivo n 3,1. -2: Sviluppo della collaborazione multidisciplinare per la valutazione delle ricadute sulla salute de proget in VIA e degli strumenti di governo del territorio S è verificata ia osibilita e la modalità di accesso ai dati oresenu nelle banche dat de registro tumori registro di mor alità egistro acque potabili ndi Ju d i che a o s b i d ut f ,ettc J°i e vc agh s nfortu ii covc ri ospedalier’ one d da i Cover d ‘o o . onsum’ far ria euti ar:e. 3 1 2 Prograrvu dl screening Obiett’vo o. 3 1 1 Mantenmenta delle oerformance d’ quaita e d “suftato raggiunte ,eil’offerta d sreeoing oncoiolc mammella, COiOfl retto e cervice uterina, ue: °S 3r 3 1 3 3 oCC0 3 VC ‘1 “ 3 CC .3 -3’ 2 3 n33’ :3, ‘h—t. ont ia 5L t pet deg standd err qoat2 c2 ora nd ‘rnr o atts Nt no 2C3, s ‘enrg cc te inìatc e enz cnr d e c’rre r e dror a 18 304 6’3 a ° 2 ) e p ne de Jei 47) o E. de e 213 g uc o agg ode i te a e p oo a i’ a d ree deila r a n id a e a p g de e i del ca cinoma d i cervice uter na si è ich’esto alle strutture ogatnci d effettua una e retta compIe ‘t one crea g ed StdtL rto ch ta gC0 de 3 3033 aZ.01( re mene o soetcoe Ttcne on ncmento ie 8.2 00’ 030 te< test ‘do erogati in arnbitc ‘o sultoriale. ‘ . ‘‘ Np rior mePO 201 Ci ,3hettìvi erano est ne c3oitOiO 4 3.1.3 Sorveglianza delle malattie infettive e vaccinazioni Obiettivo n. 3.1.3-1: Mantenimento dei requisiti di qualità del sistema informativo regionale Mainf e mantenimento delle attività per la sorveglianza e la prevenzione della malattia tubercolare e dell’infezione da HIV. Nel corso deI 2013 si è consolidato il monitoraggio del f usso di segnalazione delle malattie infettive da parte delle Strutture di ricovero e cura e dei Medici del territorio, al fine di rendere ott male l’utilizzo del sistema informativo regionale e perfezionare gli interventi per la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive stesse in collettività. In particolare, per la prevenzione della malattia tubercolare è proseguita la ricerca delle sinergie con l’Azienda Ospedaliera e con i Medici di Famiglia, ai fini del a puntuale adesione alla terapia da parte dei pazìenti e alla sorveglianza sanitaria sui contatti. Per la promozione dell’ambulatorio “Punto Salute”, presso il quale si esegue il prelievo per il test di scree ng per l’infezione da HIV, è proseguita l’attività di sensibilizzazione promossa in sinergia con diverse Associazioni del territori o. Obiettivo n. 3.1.3-2: Mantenimento di elevate coperture per le vaccinazioni rac omandate in età pediatrica, garantendo la completezza dell’anagrafe vaccinale. Per tutte le vaccinazioni raccomandate in età pediatrica si sono confermati gli elevati iv li di copertura già raggiunti negli anni passati, grazie al puntuale aggiornamento dell’anagrafe vaccinal’ alle procedure di convocazione attiva dei soggetti target Si è confermata la stretta collaborazione con Pediatri di Libera Scelta, soprattutto ai fini dell’adesione consapevole delle famiglie all’offerta di v3ccinazioni in età pediatrica. E’ proseguita, per tutto il 2013, la richiesta di vaccinazioni da parte di adult prevalentemente nell’ambito dell’attività dell’ambulatorio di prevenzione delle malattie infettive legate ai iaggi 3,1.4 Attività di prevenzione e controllo negli ambienti di vita e di lavoro applicazione del Obiettivo n. 3.1.4-1: Attuazione delle attività di controllo negli ambienti di lavoro regolamento reach/clp” in materia di classificazione e valutazione del rischio tossicolo ico atti gli obiettiv relativ alie attività di controllo sono stat ragg unt sia per qua iO iguarda I eolumc curnplessvo de wntroll ed I numero delle mprese cuntrollate ton criteno della g duatlone de isch, aotier oritrol,ati anche n oordi arnento ce a D re ic Pr inciale d’al he pe qu it iguarda r d te ìut te or d t t r iìaggior r sch o per O t c d M re p g d3dc 3 483 L con umator utt zzatr aoc or r mor r d g r dati del att v ta di controllo agg g ert degl b tt v i \ po e a a at g s at car at ul atrc irt o azio ii dO ASI che Enti esternr il LP nei 2013 ha rendicontato la propria attvta analitca nel sistema impres@ dopo i est avone dei dati dal proprio LIMS Obiettivo ti. 3.1. 3: Promozione di azioni dirette a ottenere l’applicazione nelle aziende delle linee di indirizzo regiona sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e verificare la loro efficacia E stata attuata e verficata l’applicazione in una azienda produttr ce d laminati plastici la Linea Guida Regionale su la peenzione nell’industria delle materie plastiche, con l’obiettivo di ottenere la riduzione 1 nell’ambiente di avaro della concentrazione media di vapori di ‘Formaldeide”, rispetto a quella misurata nel 2012 e rìsulta 3 pari a 0,20 mg/mc con alcuni valori prossimi al TLV di 0,37 mg/mc. Nel corso del 20 3 la concentrazione media sì e ridotta prima a 0,10 mg/mc e successivamente a 0,09 mg/rnc. Obiettivo n. 3.1.4 4: Supporto a Comuni e province nell’ambito del procedimento istruttorio in materia di bonifica siti con aminati e per l’inserimento nei Regolamenti edilizi Comunali di norme tecniche specifiche per la :revenzione dell’esposizione al gas radon negli edifici. Si è partecipato 12 conferenze dei servizi inerenti siti contaminati. Dal 2012 si sono espressi pareri su regolamenti edili. etc. riguardanti 2/ Comuni in cui sono state formulate osservazioni sull’adozione delle linee guida regio al inerenti la prevenzione all’esposizione al radon E’ stata adottata la Deliberazione di integrazione del i aer l’inserimento di norme per la prevenzione dell’esposizione al gas radon negli edifici. - , Obiettivo n. 3.1. 5: Definizione di un programma coordinato con ARPA per l’attività di controllo sulle aziende che svolgono attività che impattano sull’ambiente. Nel mese di mar:a r stato stilato un programma coordinato con ARPA e sono state effettuate le ispezioni alle 5 ditte previr e. Obiettivo n. 3.1.4 6, Gestione dell’attività relativa alle acque di balneazione, Gli esiti dei carr ic namenti, durante la stagione balneare, sono stati tempestivamente trasmessi alle Amministrazioni omunali ed agli organi di stampa. Per ogni punto destinato alla balneazione è stata stilata una griglia afarmativa pubblicata sul portale acque ministeriale Obiettivo ti. 3.1A7 Messa a regime/implementazione dei supporti tecnico/organizzativi ed informatici per la realizzaziore del sistema integrato dei laboratori di prevenzione. in inea con iO cazron regionali ii LP delASL di Lecco s e fatto parte tt:va ne’ tavo’o ccnco prev to dalla D g r. per ere a regime gli obiettivi organizzativi t)urante le riunioni tenutesi nel corso del 2013 cono stati affro ati diversi argomenti e in oarticolare. I accreditamento fiessible. 13 drc one dr ndduam ‘“nt CO-iCrOa J DeCcflC r:vta anaO ch e di arocedere 33 cr0 .donfca7;ooe come L ntr O rn oe rto terrItoriO Lg c’i e a ev o de nome 3 ito ta°a’ o - 3 area -o lrS’ e - a acii rr. e’ o re or t. fr’• or r .1 o N °rec a: 3:ta. d o L’re - :-- --‘m:- --c t o ‘or G ano So e :dereitoaz ore O re i00 nre rencre arered me’mc dolo $rcvc , ,rcdo’ de :s,aAS ma-o- a co’-re -d’v re -ore a re e g aud 315 Sicurezza aumentare EXPO 2015 Obiettivo ti 5 1: Predisposizione, attivazione e rendicontazione di progetti nel campo della prevenz one veto ira ia nell ambito dell EXPO 201 r te de o ana aro dcr’vant da fond tJnzi ir e ppIcazionr de D Lgs R4/2008 sono state utilizzate per l’as •jnzione di un dirigente veterinario a tempo determinato le cui procedure di assunzone s sono completate 02/2/20I3. . Per quanto riguarda l’attuazione del piano di controllo dei prodotti lattiero caseari tradzionali ri alpeggio, sono stati effettuati tutti i controlli negli 11 alpeggi individuati come a “maggior rischio anche con verifica della risoluzione delle non conformità rilevate nel corso dell’attività degli a9nì precedet. Obiettivo n. 3.1.5.2: Sicurezza igienico-sanitaria nella preparazione e somministrazione di alimenti tipici locali nell’ambito delI’EXPO 2015. Obiettivo non realizzato a seguito di indicazioni regionali. 3.1.6 Attività di prevenzione veterinaria Obiettivo n. 3.1.6-1: Predisposizione, approvazione attuazione, rendicontazione e comunicazione del piano aziendale e dei controlli in materia di sanità pubblica veterinaria per il 2013. Nel corso del 2013 è stato programmato e realizzato un Programma di audit interno che ha riguardato alcune procedure dei tre Servizi del Dipartimento di Prevenzione Veterinario fina zzato alla verifica dell’appropriatezza dell’attività di controllo ufficiale, In particolare l’audit ha riguarda o le procedure di campionamento sua del SIAOA che del SIAPZ, di ispezione al macello, di attuazione d I Piano Nazionale Residui, di ispezione su benessere animale e alimentazione animale, di controllo deilanagrafe bovina e di controllo dell’anagrafe canina. E’ stato predisposto il Piano aziendale della prevenzione veterinaria il cui contenuto e s ato pubblicato sul sito aziendale congiuntamente alla rendicontazione dell’attività svolta nel 2012 Sono stati organizzati 3 eventi per la condivisione di varie attività con gli stakeholders, , Obiettivo n. 3.1.6-2: lmplementazione e aggiornamento dei sistemi informativi veterinari. L’attività di controllo ufficiale svolta dai Servizi del Dipartimento di Prevenzione Veteinario nel settore della sanità animale e della sicurezza alimentare è stata complessivamente rend contata mediante inserimento nel Sistema informativo Veterinario 3.2 Percorsi dlagnostcoterapeutci per e patologae croniche e c ntrnuita deDe cure 3 2 Per rsi diagnostic terapeutici popoaz one carco “vderza na ‘redor nanz J sJggtr an’ian o tre apprcsenta utenza delle cure prima e ded anr che ne ai Oltre at generali rappresentati r—lla successiva tabella occorre s gnalare i dato del Centro Serv I del quale si 1 sottolinea la cre :ita progressiva delle chiamate icvute il che dimostra come servizio, inizialmente nn conosciuto dall’utenza, ha p ogressivamente conquistato la dducia degli assistiti che ne hanno sperimentato u lità come supporto alla ges one del proprio percorso di salutE 4. —i li centro servizi a eFettuato altresì su un campione dì 3.358 pazienti in carico una rilevazione della percezione dello :ao di salute generale rilevando alla domanda 1 delI’SF12 come oltre il 70% degli assistiti in condizioni di bse si consideri soggettivamente in buona salute Questo a maggior ragione depone per l’utilità del proge to di presa in carico e gestione del paziente cronico. Infine i risultati della valutazione di base dei pazient effettuata dal case manager in teleassistenza rileva una proporzione significativa di soggetti sovrapp so (56%) e di sedentari (48%) meritevole di interventi mirati di educazione sanitaria propri della miss n delle cure primarie e potenzialmente utili a ottenere risultati importanti in termini di prevenzione del ishio cardiovascolare e metabolico consentendo un migliore controllo dello stato dì salute con un po nzìale risparmio sulla terapia farmacologica e sulla spesa per accertamenti strumentali. Da questo punto i sta, è da notare anche una quota del 18% di fumatori (indice pack-years medio 33). Quale ulteriore iiijpo futuro è stata predisposta l’integrazione della scheda dell’SE 12 con alcune domande volte ri evare i soggetti a rischio potenziale o meglio prossimo di permanenza a domicilio e conseguente bis’3rc di cure dornicilari; anche se numero non e particolarmente alto è importante segmentar la po o azione per meglio rispondere ai bisogn di attivazione delle care domicilian Obiettwo o 3 2 1! Implementazione “percorsi diagnostici terapeutici assstenziah’ della medicina specialistca e medie na generale Nel od e a I ai deU de g zza r g cronc e r a ‘or o 0 cc oe a o cs d’ purecb ‘oEt 4d dO 3 CdflC dE O E . ca:o9n,r E’’ . ro. ‘J3.’.E 2 g(3s j c’secaoto to 3 r’.74 E ue.tr urz E 4 e .-’’,E .so com :4.’ 3r:a.z r “E •‘ 32EtR “ r’drs$ c—’1 s’ Ot’i ’ 1 vI 3,2 2 Continu a de le cure alla persona fragile Obiettivo r 3 2 1 Strument di governo della continuita assistenziale Nel 013 o o st e adottate e 3d azio o tenute 3elIa OCR 461 de 28/12 0 2 or to al a resa raricod t c’Rte o cpuroPro CPn at soe d ari a criaf ‘ij Ii ur i e’c zz” co 2 ospeda e a Ret oocumertazone a pctc de. pocess d LOfltflUitd e stata n:egrata da una check iist di attivazione e oresa in carico che ha definito i passaggi relativi alle fasi di accesso o alla fase di accesso? alla R te valutazione comprensiva della declinazione dei criteri generaI e specifici d eiigibiit/esciusi ìC, stting assistenziale. assistenza dmissione supoorto ai lutto Laggornamento delie procedure organizzat’ve, gestionali e dei percorsi diagnostici-terapeutici è stato spportato da un programma dl formazione con iniziative specifiche secondo le direttive contenute nel orc’,vedimento. Obiettivo n. 3.22-2: SvIluppare la “rete dl cure palllatlve”. La gestione dei percorsi di cura ed assIstenza rivolti al malati fragili con malattie inguaribili e che necess’tano di cure di fine vita è stata sviluppata attraverso Il consolidamento della Rete provinciale e Cure Palliative adeguata al requisiti previsti dalla DGR IX/4610/2012, coordinata da un organ’smo Interaziendale rivisto nella sua composizione. Sono stati raggiunti gli standard programmatori pre Asti per il malato oncologico sia rispetto alla risposta al bisogno di cure palliative che rispetto alla cope-tura dei servizi in ambito territoriale ed ospedaliero. L’umanlzzazlone delle cure non può prescindere dallo sviluppo dl una modalità dl ai,oro In rete, da un modello di continuità assistenziale e di presa In carico multldlsdplinare, da una collaborazione convinta tra operatori dl diversa professionalità, sanitaria, sodale e assistenzlaie, dalla partecipazione del malato e della sua famiglia alle scelte che lo riguardano nel fine vita, dal coinvolglmento dei volontariao. Temi sviluppati in questi anni dalla Rete Provinciale di Cure Pailiative gestita dal DIFRA e attuaiizzati ,el.a nuova procedura di Gestione della Continuità della Cura concordata con il Dipartimento PAC e la Direzion2 Sanitaria deil’A.O di Lecco. Obiettivo n. 32.2-3: Sviluppo dell’Integrazione ospedale terrltodo e della continuItà delle cure In ambito pedlatrlco. Nei 2013 è proseguito il supporto deli’ASL ai due reparti ospedalieri di Pediatria dell -‘ O.assicurando la presenza di un medico il venerdl 5 ore e il sabato e domenica 9 ore. In sede dl valutazi3re si rimarca li fatto che i ‘esperienza condotta sino ad oggi ha avuto un ritorno positivo sul versante ospeda ero ed ha di fatto ridotto il tempo di attesa dei pazienti nelle giornate dl sabato e domenica, oltre cli nella giornata dl venerdi. L esperienza si e rivelata assolutamente utile e Importante ed ha contrlbt to alla continuità assistenziale con I pediatri di famiglia durante I giorni festivi e prefestivi e nei giorni festA infrasettimanali. Riuscire a “scaricare” durante i week end di una quota pari a circa il 35% degli accessi del Pronto Soccorso pediatrico è un contributo significativo alla sicurezza dei pazienti L’attività di contin.. ità assistenziale è stata nei torso dei primi 11 mesi dei 2013 con 1,85% dl attivita fornita dai professionlst. deii’ASL sono stati vlsitat il 1.3°o dci pane t i pediatri di famiglia s sono nostrati attent rispetto alla i cc. sita di aumc.ntarc le prestazioni erogate ai propr assistiti seif help per ontnbuire ulteriormente d n’a enere i.ostante i ilveilo di accessi ai PS Dal progetto s nt e,e possa derivare un inc ementc. della re’c zi- ne tra Ospedale ‘ itrr:orio un m.gi.ore cono’ ensone del’c etivita v cendevoi “,oltr. - Obiettivo n 3224 Partecipaz one della medicina generale al sistema delle reti da p tc ogia 1€ ‘G c c ti C. i • • —r o’ i ‘e 31 •1 CbLi tS) eC’” ’ 4 LtSi t j” ‘in, r d en -a gcnc- i3 irscn- 3 r- aee ..z;’-rs ..c’s n s ‘ar’t ,. -nuto 3T :•, 1J?’ t ‘3crr . ccfltn.rc to”o J :rprp h3 J.%,t-. %rfl%r ‘i rantr: c;.c.! ‘:c roit ii a i ,oat.. a fe il .ort nw c ore tIMG c nc ‘g fibor co te: ..i a i tc vi,, i 4 , ’i t i J —‘ ,- ‘te rr ‘o O adit Chi ta & da drp OiOL di sta. ott deiOpdaed o ‘i —2 33 Cure pr marie e Assistenza Sanitaria Specialistica 3.3.1 Cure primarie, assistenza farmaceutica e assistenza protesica Obiettivo n. 3.3.1 1: Governo della mobilità sanitaria internazionale. Le indicazioni mir stanati e regionali hanno portato il fuicro della gestione amministrativa diretta o indiretta presso l’ASL che oLre a garantire la fatturazione alla prefettura della farmaceutica relativa agli STP, sorveglia il buon ‘sito delle attività di ricovero da parte delle strutture a contratto. Accanto a questo stanno consolidando (con integrazioni) le norme rispetto ai cittadini comunitari. Questo ha portato il corr oetente servizio ad ampliare la parte descrittiva su requisiti e “diritti” presente sul sito aziendale ad uso 2e1 oersonale di front office che si trova ad affrontare le richieste di iscrizione al SSN. Nel 2014 questo arocesso avviato nel 2013 troverà ulteriore esplicitazione in particolare per i cittadini comunitari a segt to dell’approvazione il 3 dicembre u.s. da parte dei Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministro della sa ite e del Ministro per gli affari europei, del testo del Decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE sull’assistenza sanitaria transfrontaliera in ambito UE. Il perfezionamento del decreto avverrà ‘opo il parere della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni Parlamentari Nei fatti con ‘entrata in igore del provvedimento prendera avvio l’attivita del “Punto di contatto nazionale’ sull’assistenza tra9sfrontaliera Obiettivo n. 3.3 .-2: Aumento dell’offerta da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia. Dal mese di april- è stato portato a sistema l’incremento dell’offerta prevalentemente a carico delle forme associative della cestione da parte del MMG della terapia anticoagulante Nel nostro territorio il ruolo svolto da qualche ar no dai Centri Trombosi ospedalieri in collaborazione con la Medicina Generale, grazie alla organizzazio a de servizi territoriali (alta prevalenza di forme associative complesse e significativa presenza di pers ale), ha infranto questa regola; t’offerta da parte della medicina generale assicura una risposta efficiente ed efficace alla domanda di servizio assicurando un più attento monitoraggio della compliance. Que o ha portato nei 2012 il totale dei pazienti attivi nell’archivio generale dell’AO. al valore di 6400 pazienti pazienti seguiti da altre unita d offerta sono una quota irrilevante) con un ncremento nedio da 2005 2012 del 7 6%/anno La medicina generale noltre ha ass curato sultati qualitativi (oazienti in range sovrapponibili ai (SA Il percorso di decentralizzazione ha preso avvio seppur in forma erimenta e nei O 8 graie ad r roget o ‘gona e x D.G 9 743 200 ier ia ccc r ntc ori a de era sg Jest’etir de 9 8 90 de 22 2Ju$ oett. a cc d c er 0 ci de’ ‘a n’.’ e 3 1’ i’e’ 009 ia:p cr ‘cì r, C’ ‘C 1 e” fl C?0.’ d’ eaee. c3Crieeee, ‘:‘‘-‘2’”3.‘e” -‘.:r0n’- ecei’ )3,,. r r ‘z e osce Cs tc 28 c ‘—‘ :‘ - ‘ Obettvo Aumento dell offert da part delle fo n- assoc at e dei 33 dicina edici di generale. i omgetr 1. ge o de pce”c or carcoma mam,rare a an” ,n-zCtucc’ ne fd1’ “cemen5c 1el nferr cnn •3 agg;ungn”-’ arno imcr e’rn e’ st e acJr’ d oarrn deie CSSOCCL o rnedci 0’ ìsedc nera e he ronsert000 0 da isposce noe 20 a ticOd5e 3egg ad esempio m medicaz’on om iesse) agli assistit Le forme associat ve assicurano anche ur a copertura dei paz’enti in r or az o LE a ce f c Accanto a queste unst anno e cresciuto il numero d forme associative che s sono impegnate a gestre la campagna di imrnjrizzazone contro 3 virus antinfluenzale assicurando anche la gestione degli ambulator comunali L’accen o su appuntamento assicurato dalle forme associative ha migliorato anche la percezione 3 r’e’ie”:o ‘:o ag !. Obiettivo n. 3.3.1-4: Aumento dell’appropriatezza ed efficacia della prescrizione farmaceutica. I dati relativi alla spesa farmaceutica convenzionata evidenziano per iASL di Lecco mediamente rispetto al 2012, un limitato incremento percentuale del numero delle ricette, a fronte di na più importante diminuzione sia della spesa lorda che di quella netta. I valori rilevati confermano un comportamento positivo dei prescrittorì con un orientamento verso i farmaci a basso costo. Per la farmaceutica territoriale, in applicazione alla D.G,R. lX/4334 del 26/10/2012 e all’obiettivo fissato dalla Regione relativo ai farmaci a brevetto scaduto per l’ASL di Lecco (DDD brevetto scaduto/totale DDD pari ai 72%) ‘utimo dato rilevato per questo indicatore è del 66,90%, più alto della media regionale e tra i primi neha Regione. Del resto anche il dato del rapporto della spesa per farmaci a brevetto scaduto sul totale della spesa farmaceutica è superiore alla media regionale e si attesta attorno al 44%. lI risultato è frutto di una costante attività di reporting nei confronti non solo dei MMG ma anche dei medici specialisti con incontri soecifici con questi ultimi e successivi momenti di formazione condivisi e rivolti aì medici di medicina genen e. Quale ulteriore misura si è data continuità all’informazione ai MMG del mix prescrittivo per i gruppi erapeutici previsti dalla Regione. Obiettivo n. 3.3.1-5: Riorganizzazione delle attività di governo relative allassistenza prctesica. Sul versante economico le differenze significative rispetto all’anno precedente larno riguardato in particolare la celiachia (soprattutto legata all’incremento significativo dei pazienti ) e a Jabetica. Le azioni finalizzate al miglioramento governo dell’assistenza protesica hanno riguardato: 1. rjdefinizione dell’elenco dei prescrittori autorizzati con riduzione del loro numero ver icando che questi ultimi siano legati ad una struttura e ne condividano linee guida e piano formativo; 2 obbligo della prescrizione on line a far data dal 1 dicembre pv; 3 confronto plunmo con le strutture accreditate a contratto e le RSA operanti sul territorio sui report delle prescrizioni; verifica 4. della dotazione di ausili standard delle RSA al fine di contenere la prescri one utilizzando ii canale esterno; 5. predisposizione ed invio delle indicazioni prescrittive per gli ausili della dearnilazione, plantari, calzature: 6 definizione della dotazione mensie di presidi per ‘autocontroiio giicemco n rea:ic e aila tipologia d terap a tdiabetica 3,3,2 assi tenza speciahstca Obettivo i. 3 3,2 1: Programmazone negoziazone e momtoraggo delle sors strutture accreditate per attwità d ricovero e cura e specalistc ambulatoriale rriac b: te e a’ at c —.‘- g Id udtC ri c na. ne i ato oe’ ganr cc -“i Id dr a ea buk. ra rpie ggluir rr aeg ob t e MA oe rei amb o deIa (or F’rov Coord iento dt a Jttrr A e a de e nomc acre er: r create oe’ oge d o agg corc da• attraeersc a000sit steo e indicatori ai vautazone de v i cond cnzzazìor cc Obietiuc 3322 CortroPo dei!’approprateza delle orestazioni e dei matenne o de requsit d accreditamento. Il Piano dei controlli delle strutture sanitarie 2013 e stato sviluppato come di consueo nell’ambito de 1 controllo degli eventi ricovero, della specialistica ambulatoriale e dell’accreditamento Ir ottemperanza alle indcazon regionali per le SDO è stata rispettata la suddivisione percentuale tra le verse tipologie di ontroilo 7% per 1 a tipologia congruenza gud-’a 4% per ‘autocontroIIo di cnr nza -i cano agl - erogatori e 3% per l’autocontrollo di completezza documentale della cartella clinica. Relativamente alla specialistica amb toriale è stato programmato il controllo del 3.5% dei record. Nella sopra citata attività del NOC, oltre controllo secondo gli indicatori regionali, è stato dato rilievo all’analisi dei dati di produzione delle :irgo.e strutture, con verifiche anche negli ambiti di erogazione delle attività sub acute e MAC. Per raccrec’itamento sono state processate le Istanze Inoltrate dagli Enti e sono stati effettuati sopralluoghi di v ;lbnza presso tutte le strutture dl ricovero e cura accreditate a contratto e presso le strutture ambul tor a I e dl residenzialità pslch’atrlca accredltate. ubicate nel territorio provindale In collaborazione co i i, DPM. Tutta l’attivita d ct’ sopra e stata espletata e rendicontata nel rispetto della tempistica prevista dalle norme e dal fluss eglonaIl. Il Piano del con-oIl delle strutture soclosanitarie 2013 è stato sviluppato nell’ambito dei controlli di appropriatezza cc.,) come definiti nella DGR 4980/2012. In ottemperanza alle indicazioni regionali è stato garantito, su tutte le tipologie di unità d’offerta, Il campionamento e la verifica dl almeno il 15% del fascicoli socio-assistenzial e sanitari (FaSAS). In realtà, la necessità di avere un campione sufficientemente rappresentativo r determinato, in alcune tipologie di unità d’offerta, l’incremento della percentuale di controllo che co’ lsoonde, quindi, al 24 % del FaSAS. In riferimento alla verifica del mantenimento del requisiti dl esercaio ed accreditamento, è stato garantito, secondo le indicazioni regionali, il controllo nei 50% delle unità ‘offerta. Tutta l’attività dl controllo è rendicontata, nei tempi e nel modi previsti dalla regione Lombard Obiettivo n. 3.3.2-3: Monltoraelo e governo del tempi d’attesa. Con provvedimer o aziendale n. 43 del 30 gennaio 2013 è stato aggiornato Il “Plano Attuativo Locale per il Governo del Ten’ci d’Attesa” per l’anno 2013; li documento evidenzia In particolare: I risultati delle attività di monitoraggio pe(odico per la valutazione del rispetto degli standard e l’individuazione delle prestazioni critiche, gli inter ‘erti di programmazione / negoziazione mirata delle risorse sulla base della domanda locale, gli inter erti dl miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva anche ai fini della corretta applicazione dei ri-er’ dl priorità clinica per l’accesso alle prestazioni, le iniziative di comunicazione ai cittadini ed ai pre essionisti in merito alle modalità di accesso ai servizi. Nei corso dell’an o stato inoltre attuato il progetto regionale di cui alla DGR 351/2013 con assegnazione mirat li sorse aggiuntive alle Strutture. Acc editate per wogazioie delle p e taz ori di spc ialistic ambulatonaie ne rispthtto dei tempi di attesa e de’la accessibilita ai servizi sanitar. A seguito di avviso oubbl c ivolto € 5 utture. accreditate a rontratto e nor sono stati ottoscntt on soggetti erogator rat, £ “tt 5 og one d°c. zion. gj e idica uila a” ‘oma ion”oragg o’ su ‘,gne 3 ierti in r pr duz e. o e ii .r :zzo d i ..e d ooni ‘a’ egg’.ing r ieg: nnda asi -. 33.3 Saiute b nita’e psichiatria e neuropsichiatria infantile Obiettivo vi. 3.3.3 1 innovazione e sviluppo dell’offerta territoriale in psichiatria. a.orr 3’ sonfroqto crcwg .•t. re a n’ r% Qø•:C. rtd.r, ti DS’v’ Qae a vr aic’w stato abo 3t0 °31’A ni• i twb nntiv. ci”a.r tg O’d ‘I flflygp %l tro r’ffc :la consur d a J -‘ntide r de pdliP de ‘n.d’c’ di med nera’ re.o d t li €3 ‘t €stu ag e cq 1 d pe.rc d es dtt ‘e I.” qa & ied d cdi ag e o e i ‘su a’cdiffeei t nedc iedco 6 stcs da sonosta fo i t a OSM per e leva’ oni de aso a verific d quant Ifarito dal T ed’co d med c n generale Q’ e te fo mazioni o t i- iola basc cr orr sopinia pr’, an ‘ ‘ .01’ % 18k upp 1 e ir F igg settimanat’nente ted’co psichiatra dei DSM — . - _‘-‘ . ‘- Nel corso del 202.3 ..ono proseguite e si sono consolidate le attività sviluppate nell’ambito dei programmi innovativ n sai ‘e mentale assegnati con aiiposito finanziamento al Dipartimento di Salute Mentale deii’Anenda Osp:d,.,iiera Coiiaborazione con ti Medico d’ Medcina Generale cee i! trattamento dei disturbi emotivi comuni”, Una rete per il lavoro, Intervento orecoce nei pazienti giovani con disturbo mentale grave. Il monitoraggio degli intervent realizzati in tale ambito è stato condotte attraverso analisi e la vaiutazione di un set di indicatori di strattura, di processo e di esito sulla base delle indicazioni regionali; i risultati sono stati condivisi nell’ambito di un apposito incontro de!lOCSM e sono stati altresì trasmessi alla Direzione Generale Salute come previsto. In occasione dello stesso incontro, i responsabili dei suddetti programmi hanno inoltre relazionato in merito agli obiettivi di cura e di assistenza che sono stati raggiunti nelle tre aree di intervento evidenziando il progressivo coinvolgimento e la collaborazione con i MMG, il mantenimento della rete di soggetti del settore produttivo coinvolti nei programmi di inserimento lavorativo dei pazienti in carico al DSM pur nelle difficoltà contingenti, la crescente domanda derivante dalla fascia giovanile con elevato impegno dei servizi dedicati. Obiettivo n. 3.3.3-2: Innovazione e sviluppo delle attività territoriali in neuropsichiatria infantile. I progetti innovativi in Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza (NPIA) sono orienta:i a promuovere lo sviluppo di modelli e soluzioni innovative nella gestione dei percorsi di cura rivol :lle problematiche emergenti sviluppando l’integrazione degli interventi della rete territoriale costituita •ia Servizi ASL, UO NPIA, Dipartimento di Salute Mentale, associazione La Nostra Famiglia e Gestioni Associace, L’anno 2013 ha visto la prosecuzione ed il consolidamento delle attività finanziate attraverso i progettì nnovativi biennali approvati con decreto D.G Sanità n. 2639 del 28 marzo 2012: “Modello integrato di presa in carico neuropsichìatrica e psicologica di adolescenti con quadri cImici acuti e subacuti”; “Percorsi riabilitativi precoci nei disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento” “Percorsi terapeu ci nel disturbo di perattivita e disattenzione (ADHD)”; “Sostegno psicologico per gruppi di genitori di paz enti con patologie croniche di interesse neuropsichiatrico”; “Costituzione di una Rete integrata di patologia (Rete Autismo) tra Pediatri di famiglia e strutture di NPIA: individuazione precoce dei disturbi dello spet:”o autistico e loro presa in carico”. Il monitoraggio e la valutazione del raggiungimento degli obiettiv atcsi è stata condotta nell’ambito dell’OCSM unificato che a partire dal corrente anno ha assunto encie le funzioni di coordinamento delle attività di NPIA anche in coerenza con il nuovo POA dell A.C che ha previsto l’inserimento della NPIA all’interno del DSM e come definito nel provvedimento ASL di a3giornamento della composizione dello stesso organismo. Gl obiettivi qualificanti raggiunti sec appresentati dai consolidamento deliequipe integrata per la presa n canco dei pazienti in eta adolesc nziaie, la presa n carico precoce de disturbi specifici di linguaggio e apprendmento I avvio di grupp te a outic pe bambini con disturbi di iperattività e disattenzione i,adhd) l’avvio di gruppi di genitori di pazienti, le iniziative di fo a on v ltc ai pedatr ull’autisrno 3,4 Assistenza socio sanitaria 3,4 1 N governo deIa rete, la programmazione integrata e l’accesso a serv’z Obiettivo n. 3 4.11 Programmazione, nego7iazone e monitoraggio delie risorse e ‘* d’offerta Nre re anno 2013 oceduto dalle .goc a ali a deter deile 8 dO/strutt e osanitarc d tate e e o trat Tae budg te re a re ald ra e d€t a Ne me d ap e egu t ci ettv con ‘e unita buaget d g ato re r t re e az one g ra e e le ass g a i de SO € 2 nda e o ovv.duto a a ciete mi azm t izione de budge def nitivi che complessivamente ammontano a oltre € 58 milioni Nel mese di iovem e a seguito della “nf e fcttva p d di gn d ar ie tu. ti e d o a rieego uza ne ‘a drta p e. ca buigt mcd de bta.e e e e ae st a con consstente ovra produzone. Sono stat successivamente ndeterrninatt e o .oscrtt i budget definitivi Sono stati inoltre sottoscritti contratci n. 9) e monitorate mensilmente e ‘:tività relative alla sOerimentazione ADI. Nel rispetto delle varie scadenze regionali sono stati sottoscr’tti un totaie di re 198 deii’appreurtazza co ta defeit e truturat at: neccz. A °u dei!e eer nnmatc stab; con i Scrz o VEJanza e Contrclo . Si è inoltre proc:dito, ove necessario, ad acquisire la certificazione antimafia rilasciata dalla Prefettura competente ai se si della normativa vigente. Sono stati verific ti requsti soggettivi nella misura del 2,5% del totale all’interno del 50% delle Unita d’Offerta esistenr così come prevsto dalla DGR 3540/2012, Obiettivo n. 3.4.1 2: Gestione e monitoraggio delle sperimentazioni di nuove forme di unità d’offerta. Sono stat monite ati costantemente nel corso dell’anno 2013 tutti i n. 9 progetti sperimentali f’nanzianti ai sensi della DGR 333/2012. Due progetti sono stati conclusi nella prima fase, cioe entro il 31/07/2013 (n.1 per rinuncia e n 1 per completamento dei casi previsti) mentre gli altri n. 7 progetti i di cui uno e monitorato in co aborazione con L’ASL di Milano) sono stati ulteriormente finanziati e ammessi alla fase di miglioramento a sensi della DGR 499/2013 che si concluderà il 31/01/2014 in modo da consentire la eventuale messa s stema già a partire dall’anno 2014. Sono stati effettc ti per 5 progetti sperimentali i controlli di appropriatezza tramite la misura del 18% dei FaSAS prodotti d le Unità d’Offerta coinvolte dai predetti progetti Per le stesse strutture sono stati inoltre effettuati control su requisiti strutturali e organizzativigestionali, Obiettivo n. 3.4.1 3 Razionalizzazione, sviluppo e consolidamento dei flussi informativi afferenti all’area socio sanitaria. A partire dal mese di gennaio 2013 sono state definite e comunicate alle UDO/Strutture sociosanitarie interne (n 4) ed sterr’e (n.75) le procedure, le modalità e i tempi per l’inoltro all’ASL dei flussi informativi previsti dal debit informativo regionale in modo da rispettare la normativa vigente. Si proceduto inoltre alla formazione cl personale delle predette strutture al fine di migliorare la qualità dei dati forniti. Ogni singolo invio è 5tcO coordinato sia con le articolazioni organizzative interne che con le strutture esterne. Il costante monitor ggio ed i controlli effettuati hanno consentito di individuare e correggere gli errori e le anomalie evidenz ate dal sistema regionale. Obiettivo n. 3.41.4: Attuazione e sviluppo di una programmazione integrata con tutti gli attori locali. Nei mese di genric 2013 si è concretizzato il lavoro avviato l’anno precedente (con l’attivazione dei gruppi d lavoro sui Pian. ài Zona), avente come obiettivo un coinvoigimento nella programmazione locale di tutt soggetti del ti: rrit ri pubblici e privati) ed una sempre maggio e tegrazionc fra ire Ambit Distrettual d Sellano, ecco e lerate 1 n data 24 gennaio soggetti del territorio hanno sottoscnitto un documento con aroposte progett a pr nterventi sovra distrettuali e e Istituzion ocal hanno forma izzato impegno a 1 - Iupp Ne’ cors crcors terie 2( 3 d t stat’ rafT e:a ‘b’? te-d ale r -i-.: E e st j rteg r’;? t itr rrc IL cLc wammazo ‘ntgr ‘ ‘‘c’:3,-..--D ‘- - gr cr -‘ -, ers cN c , tu ore ‘ - c Obettivo 1 5 A ompagname to delle ur ta d offerta oc r tar e p tt zza mnimzzare cos re processi di approvvgonamento e ogstici Si oro cd u s ue deiie aoulicat a prov re da d t t d Lecco da Pe’dr-’nze un t As-ste’uL pc- 3731’ DOoict s to de LCLC statc ce d so’o ndivduate la re- -a minma e la retta massrma e sono state rcavate a retta media per ognr R 5 e a mtta niiejao che media orovrncial nalizzando p informazion concernenti -I mese dr ottobe 2011 ! r u’o et; jiraemc --c tcus e 5140 Je Il aia retta me a uperrore, ed i a a retta •n inca con a retta media prov c de Ana zando dat forniti dalle 25 R-A autorizzate ed accreditate presenti sull’intero territorio della Provincia di Lecco sono stati inoltre pre n esame 20 servizi aggiuntivi, classificabili come alberghiero assistenziali, aggregati e riassunti come rv zi mensa (bevande ai pasti e merenda) servizi lavanderia personale (indumenti c biancheria intim s ireria rammendil servi7i per la ur c-leiid persona manicure pediriir podologra ,- ‘ parrucchiere, barbiere) impiantistica (riscaldamento invernale e condizionamento estivo) servizi di trasporto sanitari o sociali (con mezzi propri della struttura o esterni) uscite (gite. varanze). L’analisi di tali servizi aggiuntivi presenti nelle singole RSA prese in esame ha evdenziato che in 14 strutture vengono garantiti all’interno della retta dai 13 a 19 servizi, mentre le restanti 11 RSA assicurano dai 4 agli 11 servizi. - - - Obiettivo n. 3.4,1-6: Sviluppo delle connessioni informatiche fra le banche dati socio-sanitaria e sociale per il governo della domanda ed il coordinamento delle risposte ai bisogni. Sono stati effettuati incontri con gli Uffici di Piano di Lecco, Merate e Bellano all’interno della Cabina di Regia, allo scopo di identificare i dati ricavabili dai flussi sociosanitari dell’ASL e dai flussi sociali dei Comuni, utili per sviluppare una programmazione integrata. Gli incontri sono stati allargati ai Servzi di Tutela Minori dei tre Ambiti distrettuali di Lecco, Merate e Bellano, con cui sono state concordate modalità omogenee di raccolta dei dati riguardanti i minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziacia. ivi compresi i dati relativi ai procedimenti penali a carico di minori. È stata quindi acquisita la collaborazione del Servizio Famiglia dell’ASL che permetterà di procedere in tal senso, utilizzando le modalftà ci raccolta dei dati definite insieme, I dati condivisi saranno utili per orientare le opportune progettaz:oni territoriali dei Comuni e dell’ASL. 3.4.2 La famiglia protagonista dei Servizi Obiettivo n. 3.4.2-1: Gestione di processi di governance per dare continuità al e reti territoriali di conciliazione. Nell’anno 2013 oltre la raccolta delle nuove domande di Dote Conciliazione Serv i alla Persona, è proseguita la consulenza ai potenziali beneficiari e attraverso l’attività del Tavjlo Territoriale la divulgazione della cultura della conciliazione. Si sono avviati gruppi di lavoro coordinati da promotori ed aderenti al Tavolo Te-ri:oriale, che hanno affrontato le seguenti macroaree: contrattazione di lI livello, rete dei servizi e Sperimentazioni e innovazioni delle politiche di conciliazione famiglia- lavoro. Sono proseguite anche le iniziative di formazione/informazione e si è data continui:à a: a realizzazione del Secondo Osservatorio del Mercato del Lavoro Femminile in provincia di Lecco. Si e inoltre attivato un lavoro di revisione delle azioni attivate dalla sottoscrizione “ai primo Accordo Terr to iale della concilazi ne a f ne di indi izzare lavori de 2014 pe la sottoscnz ore al nuovo accordo lI confronto fra le diverse realta ha permesso di valutare il lavoro svolto, coliegandolo a tto do che e nato sul territorio Obiettiv 3.4.2 2’ Messa a regime e sviluppo della sper me tazione della fu accompagramento pscopedagogico nel consultorio, in rete cor gi erogatori temto ai fl( ‘C : ‘• “':. ‘_.,—_ a a:c c” ‘fl”.’’: i ci ar aca ., .r”(r, . ‘ i —-.‘- “•‘. ‘rc’ tagìL O ffre-tarea e p lerntc”' o”i evoluv un oro vinte ver e r erazione ci g eg azone cc rtimento 0 ar tche d a i’r giiec p b d e e Jg o do o q e ci are r a le rniglie tutto l ic O di v ta ed nter e ie rdo a favore de i suo eomponeot p u e ccc d nar de gli inter ent dei consuitor cor a tre realta de Dc ao Sodale or cc t op; ci Jd u..r i iet igul d ize ‘ìeaa ag r e o agard (disab I e anzian i territe i I —“' Obiettivo n. 3.4.2-3: Coordinamento della rete a sostegno dei minori con famiglie con isogni complessi, sottoposti a provvedimento dell’autorità giudiziaria. Sono proseguti iavon nel Tavolo tecnico affidi e d raccordo :stituzonaie tra serz eclaistc sociah rn s; ocrupano di minori ‘on famigii muitiriroblematche A tale SL000 e stata sv.ita un’mnortante iniziativa di form ione rivolta a tutti gli operatori dei consultori e delle Gestioni Associate sull’impiego del modello deVa Fa ii Goup Conference. Sono stat 1 attuat rjppi di dscussione e sostegno a favore di minor sottoposti a procedura penale inviati dagli Ambiti Distr tt ali Nel corso del 2C. 3 inoltre ha preso avvio il progetto COAZIONE finanziato dal Dipartimento delle Pari opportunita, che ha coinvolto l’Azienda Ospedaliera, le Forze dell’Ordine, la Prefettura, le Gestioni Assocate distrett a a Procura. In continuita con uanto gia in atto si è dato avvio al lavoro di 3 gruppi, con i seguenti specifici obiettivi: 1. informazione fcrmazione e sensibilizzazione operatori e società civile con la realizzazione di 2 seminari: “Uno sguardo a’l’infanzia: riconoscere, proteggere, intervenire’, “Dall’abuso sui minori alla violenza sulle donne Rompiamo il silenzio organizzato da Lions Club in collegamento con il Progetto “Un rifugio per Daahne” —Ass. L’altra metà del cielo (Merate) e Retesalute (Merate). lnoltre sono tati realizzati interventi di prevenzione nelle scuole primarie introducendo il progetto “Porcospini”; 2 valutazione c le casistica e raccolta dati finalizzati alla puntualizzazione di strumenti di lavoro condivisi e alla ricerca; 3. analisi degli “lementi finalizzati alla rìduzìone del rischio di vittimizzazione secondaria; analisi delle procedure, p assi e dei protocolli operativi e della casistica finalizzati alla modellizzazione degli interventi , -“ Obiettivo n. 3 5.24: Implementazione delle azioni di sostegno alla famiglia in presenza di minore/giovane cisabile. In attuazione de orogetto “Sostegno al minore/giovane disabile e alla sua famiglia” finanziato con FNA sono state attivaa convenzioni con strutture che operano nell’area della disabilità per sostenere i minori disabili e le loro a niglie nei compiti di assistenza sono stati realizzati progetti con interventi di tipo educativo e di so e”o. , 3.4.3 li sistemo dei servizi alla persona fragile Obiettivo n 3,4, 1: Approccio strutturato alla terminalità non oncologica. Le curt palI ative stanro progressivamente ivolgendo anche alle malatte progressive non once ogiche Un percorso corrlesso che richiede di essere stuttuato dttrdverso l’acquiszione di nuove competenze, abil ta tecniche ument di aaalis crn n’caziore e I attiva ore di rodelli iteg a d ur ed as te za un capa o ‘li e g e sg’ì de rape alat ion ,serse a tt crrnnah 1ciogica j(r ie 0 ‘eto d D EF ì cø:t»zaz e e J sre iue ce orm 300u ‘0._ce. -o pc.. ‘r rr dc o, re’oac’ J :itrora-e;.L d»o r’riz c:tc reo o-r. or’gc 2 i .da’’ aai v”’a1o - or ra’dm ttiv i Cor g o i u inte ero cu pa a ‘e ‘rei p.’op r o ut d erge qe da D RA a d d to r ‘d a e t ap fs ero’ stagcr de t,ra d n uff e e ve d rgano t e -je r. ,.‘ J r c o -“r’ n onoi d q a Ora ha d T o r 4 3 2 Soste e e a famiglia nel Obettvo a del malate f gile domue rappr nEc certamente I uogo prregiato dove Raantre u’’. ed dsssrenza a. rnaato fra:e complesso; quesa-. scelta della famiglia deve essere supportata da una organizzazione che garantisca cure di elevata qualit: non lasciandola sola di fronte alla difficoltà La presa in carico di queste situazon 1 convoige ‘nterc s:tema famghare e Oiu in articolare care gver. i DIFRA del 2013 r è corso orgnzzato per :e rare gi ntervent cantar cnr’ quell d natura uscoioen-a o sociale decodifcendo e 5 . complessa domanda di aiuto del familiare/caregiver e sostenendolo emotivamente nelle diverse fasi del percorso. Nel corso del 2013 sono stati inoltre attivati percorsi sperimentali domiciliari a favore di anziani con patologie dementigene, mirati al sostegno psico-socio-educativo del nucleo familiare. Obiettivo n, 34.33: Pianificazione degli interventi nell’area delle dipendenze a partire dal bisogno. Per meglio analizzare il bisogno dei pazienti con problemi di dipendenza e attivare quindi PAI più efficaci, si è continuato ad applicare alla nuova utenza tutte le procedure diagnostiche indicate nella sperimentazione regionale. Si è cercato in particolare uno strumento che potesse fungere da indicatore di efficacia degli interventi e si è deciso di utilizzare a tale proposito l’ASl, un questionario articolato su diverse aree problematiche correlate alle dipendenze ( condizione medica, situazione occupazionale, uso di alcol e altre sostanze psicoattìve, situazione legale .) che, potendo essere ripetuto a distanza di tempo, si presta per rilevare cambiamenti più o meno significativi della situazione clinica. L’obiettivo da raggiungere era quello di valutare l’efficacia dei PAI attivati nel periodo maggio-settembre 2013, mediante una verifica a cadenza trimestrale, Sono stati somministrati nel periodo indicato 80 ASI (51 nuovi casi e 29 rientri), di cui 31 al SERT di Lecco/Bellano, 28 al Servizio Alcologia e 21 al SERT di Merate. Tutti sono stati verificati entro il dicembre 2013. L’iniziativa si è rivelata sicuramente utile e positiva anche se lo strumento adottato (ASI ridotto> sì è mostrato un p0’ limitativo, Obiettivo n. 3.4.34: Attivare la funzione di governance e promuovere il potenziamento della rete nelle attività di prevenzione e cura delle dipendenze. Per quanto attiene alla prevenzione diverse iniziative del dipartimento hanno contribuito a consolidare la Rete Locale Prevenzione. Ampio spazio in particolare è stata data alla formazione degli operatori dei servizi territoriali, alla formazione degli insegnanti (life skills traìning), all’interazione cooperativa con altri servizi della ASL in progetti specifici per i giovani (consultorio adolescenti) e per la Rete WHP-Aziende (Servizio Medicina Preventiva di Comunità). Rispetto all’area trattamentale si sono intensificati i rapporti con il Dipartimento di Salute Mentale ai fini di una miglior gestione dei pazienti in doppia diagnosi, affinando in particolare un nuovo strumento informatico per lo scambio di consulenze tra i servizi e il monitoraggio delle prese in carico. Altrettanto significativo ai fini della governance e del lavoro di rete è stato il coinvolgimento dei dipartimento nel progetto Restart, in chiave non solo di supporto alla progettazione, ma anche nell’integrazione operativa con gli Enti Accreditati aderenti all’iniziativa. Obiettivo n. 3,43-5: Nuove tipologie di offerta (gioco d’azzardo) li progetto “Oltre l’azzardo c’è di più” (approvato con Decreto 6964 dell’1/8/2013 ) che aveva tra i suoi obiettivi quello di allargare l’offerta trattarnentale già erogata dai Dipartimento Dipendenze delhASL con interventi di tipo formatiuo/informativo itineranti nei diversi comuni della Provincia, ha avuto inizio nel mese di agosto 2012 e sono tuttora in corso le azioni migliorative in attesa di indicazioni regionali in merito. i comuni coìnvolti nel progetto, sono stati complessivamente 18 con una copertura provinciale del 0%. L9ntervento si è articolato in percorsi per area tematica (legale, sessuale, relazionale, economico, gioco), ogni percorso prevedeva un ciclo di 3/4 incontri. Il target considerato è stato la popolazione generale: giocatori, familiari, operatori sociali, amministratori e persone che a vario titolo sono interessati a tematiche direttamente correlate al gioco d’azzardo; hanno partecipato 185 persone (185% del target previsto). Al termine del progetto è stato prodotto un documento con contenuti, indicatori e proposte migliorative. Obiettivo n. 3.4,3-6: Sviluppo del CEAD per il governo della complessità di cura ed assistenza, La disabilità nei suoi diversi livelli di gravità rappresenta per le famiglie un consistente impegno assistenziale. La popolazione disabile è stimata nel 3.1% della popolazione 0-65 aa. L’obiettivo ha inteso realizzare, come per altri soggetti fragili, percorsi di valutazione del bisogno del soggetto disabile e della sua famiglia. ln questo senso è stato avviato un confronto con rappresentanti delle strutture sociosanitarie e sociali /residenziali e semiresidenziali dedicate ai disabiii ed ambiti di zona per definire strumentì di Valutazione del bisogno standardizzati (scale valutative) e modalità di coinvolgimento delle famiglie e delle strutture. In particolare in applicazione della DGR 740/13 sono state definite e procedure per a valutazione multidimensionale integrata. Obiettivo n. 3A<3-7: Qualificazione della rete di assistenza domiciliare attraverso l’innovazione e lo sviluppo dell’offerta territoriale. A sostegno delle %miglie con al proprio interno anziani con patologie dementigene ma non già in carico a strutture sociosa%tarie, sono stati previsti interventi di sostegno psicologico e socioeducativo rivolti alle famiglie. Sono stasi sottoscritti protocolli che hanno coinvolto gli ambiti di zona e con Enti rogatori di cure domiciliari. Sono state seguite 33 famiglie con diverse tipologie di intervento, Obiettivo n. 3.4.38: Semplificazione e definizione di nuove modalità d’accesso ai servizi ed implementazione di progetti relativi al piano di azione per la disabilità con particolare attenzione ai percorsi ospedalieri (progetto Enea codice Azzurro/Argento). in applicazione delle indicazioni regionali “Piano d’azione regionale per le politiche a favore delle persone con disabilità” è stata consolidata la collaborazione fra ASL e Azienda Ospedaliera, predisponendo percorsi dedicati/facilitati per la fruizione delle prestazioni sanitarie (es. PS.). Sono stati realizzati percorsi, considerando le sDecifiche condizioni, a favore di persone fragili, gravi disabili, gravi ritardi mentali e gravi disturbi psicopatoogici. — 3.5 Semplificazione delle procedure e miglioramento dell’accessibilità grazie alla carta SSS Carta SISS Obiettivo n. 3.5.14: Rispetto delle attività 2013 previste dal “piano SISS”. Il piano annuale dcl è stato sostanzialmente rispettato. Numerose sono state le realizzazioni effettuate che testimoniancd i un’attività sempre più consolidata, nonostante la complessità del progetto e anche una serie di probiemasiche tecniche emerse. Nello specifico giova ricordare alcune di queste realizzazioni: 1. nibilità nitarìo Eiettronico’Cittadinì che hanno rilasciato il consenso ai trattamento atìjgjituazìone dei consensi in linea con l’obiettivo che ci si era proposto ( 70%) e comunque sopra la media regionale. 2. Prescrittvità cu parte di MMG/PDF: anc[.e in questo caso il numero di medici soorasogila (oW: dei 80% di prescrizione cc.n Il SISS ) ha superato i 95% nell’ultmo mese ed anche in ciuesto caso con un valore sopra la media, regionale. 3. L’ASL di Lecco è uno dei 3 luoghi di sperimentazione della ricetta elettronica per la farmaceutica (completa dematerializzazione della ricetta). Sono per il mon-ento coinvolte 7 farmacie e 5 medici destinate nel vissimo a crescere come numero: numero lfl valore assoPito non sono aflCfma ari. ma nonomante le difficoisà una 5PCT ota ove che st2 crescendo e che avra uiter:ore imeulso nel 2014. 4. Pur non essendo il luogo privilegiato dove effetiuarle, le gnotazioni Jn farmacia sono di m-olto cresciute in valore assoluto ed anche come numero di farmacie che hanno eseguito almeno cna orenotazione. E’ ovvio che puesta Azienda cerca dl orivilegiare il Pro•vlder del CReG come .spazio organizzativo. cc accompagnamento alla prenotazione. 3.5.1 16 Organizzazione aziendale 3.6.1 Organizzazione, risorse umane e formazione Obiettivo n. 3.6.1-i: Razionalizzazione organizzativa, con semplificazione e ottimizzazione dei servizi attraverso l’attuazione del POA. La Regione Lombardia ha approvato il Piano di Organizzazione Aziendale dell’ASL nel mese di febbraio 2013; il Piano prevedeva, anche a seguito di indicazioni regionali e nazionali, la riduzionn del numero delle strutture complesse ed ha comportato a ridefinizione della struttura aziendale; nel corso dei 2013 si è data attuazione a quanto previsto nei Piano procedendo anche alla effettiva riassegnazione di tutto il personale dipendente ai servizi come ridefiniti. Obiettivo n. 3.6.1-2: Predisposizione, realizzazione e rendicontazione del “piano di formazione aziendale. Le iniziative contenute nel Piano di formazione per l’anno 2013 sono state realizzate e nel corso dell’anno sono stati aggiunti ulteriori eventi al fine di rispondere alle esigenze formative del personale e del territorio. 2014 verrà realizzato un nuovo Piano di formazione aziendale che vedrà i’ASL affrontare temi Per strategici (come gli adeguamenti normativi, gli stili di vita e la continuità assistenziale) con il coinvolgimento di professionisti e di altre aziende ed enti del territorio. 3.6.2 I processi tecnico-amministrativi Obiettivo n. 3.6.2-1: Sistema acquisti. Le linee di indirizzo delineate negli ultimi anni da Regione Lombardia, finalizzate allo sviluppo del processo di governo degli acquisti delle Aziende Sanitarie, sono particolarmente orientate all’ottimizzazione e razionalizzazione della spesa, enfatizzando il ruolo delle centrali acquisti nazionale CONSIP e regionale ARCA (Agenzia Regionale Centrale Acquisti), per i molteplici vantaggi derivanti dall’utilizzo ditali strutture; in tale ambito l’ASL di Lecco ha sempre aderito alle convenzioni attivate da CONSIP (telefonia fissa e mobile, carburanti, connettività) e da ARCA (energia elettrica, farmaci e vaccini, ausii per incontinenza domiciliari, cancelleria). Con riferimento alla gestione degli appalti in forma aggregata, l’accordo con le ASL di Como, Monza e Brianza, Varese e Bergamo e Sondrio (nato nel 2003) è stato rafforzato, definendo una programmazione biennale che ha visto lo svolgimento di circa 46 gare aggregate nel 2013; ciò ha consentito una più efficiente allocazione delle risorse umane destinate agli approvvigionamenti e un sicuro risparmio in termini di prezzi di aggiudicazione. Tutte le procedure di approvvigionamento vengono ormai espletate con I ricorso alle piattaforme elettroniche, con evidenti benefici in termini di dernaterializzazione ed efficienza. - - - Obiettivo n. 3,6,2-2: Progetti di razionalizzazione, In questo ambito I’ASL ha aderito ad un progetto sviluppato da alcune Aziende Sanitarie (San Gerardo, Vimercate, Monza e Brianza, Sondrio) per la razionalizzazione dell’attività relativa alla gestione dei contenziosi legali in materia sanitaria; sono state condivise le modalità. procedurali per affrontare IC principali tematiche anche tramite l’utilizzo di un database condiviso di sentenze. il progetto prosegue. 3,7 La comunicazione interna ed esterna Obiettivo n. 3.7,1-1: Predisposizione del “piano di comunicazione aziendale” ed realizzazIone delle azioni previste comprese quefle in sin.ergia con l’Azienda Ospedaliera di Lecco. Gli eventi orevistr nel Piano di comunicazione per l’anno 2013 sono stati tutti reai7za ed inoltre nel corso jc:c ea ce a’-’ro d or-o cea na’- d a cnc c” ce’e c’e c o completate entro a fine deiVanno. 4 La programmazIone 2014 Introduzione Nel contesto socio-demografico ed epidemiologico caratterizzato anche a livello locale dal progressivo Invecchiamento della popolazione e dalla prevalenza delle condIzioni di cronicità e disabilità lo scenario evolutivo del sistema sanitario e socio-sanitario richiede una profonda rielaborazione delle strategie programmatorle e dei modelli dl organizzativi e gestionali orIentati allo sviluppo dl un sistema a rete per l’assistenza ospedalIera, allo spostamento dell’asse dl cura dall’ospedale al territorio, alla promozione della prevenzione e dei corretti stili dl vita, al miglioramento dell’efficIenza ed al razIonale utilizzo delle risorse. La complessità e la multidimensionalità dei bisognI richiedono In tutti i settori di intervento la capacità di presa In cura della persona e la continuità dell’assistenza, l’integrazione professionale e istituzionale dei servizi territoriali sanitari, socio-sanitari e sociali, l’approccio multidlsdplinare, lo sviluppo delle funzioni di lettura della domanda e di valutazione dell’offerta in terminI dl processi e di esiti. In questa direzione l’ASL della provinda dl Lecco nella rielaborazione e aggiornamento del piano delle perfomances aziendali ha Individuato gli impegni strategici che coinvolgono trasversalmente tutte le strutture aziendali anche in raccordo con la rete dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali presentI nel territorio e che, nell’arco temporale di un triennio, si tradurranno in obiettivi operatM specifici per la direzione e per le articolazioni organizzative. Nella seguente sezione (4.1) sono riportate le schede dei sette impegni indMduatl che descrivono sinteticamente i risultati attesi, gli elementi di contesto ed I dati di riferimento, gli obiettM operatM ed I relativi Indicatori definiti per I singoli anni. Nella sezione successIva (4.2) sono sinteticamente descritti i macro-oblettivi dl sistema per l’anno in corso che traducono nei contesto locale I risultati attesi e le azioni dl massima derivanti dal provvedimenti regionali in ordine alla gestione del servizIo socio-sanitario. 40 4.1 Impegni strategici e operativi del “piano aziendale della performance” L’AsI di Lecco con il “documento della performance” ha individuato triennale di seguito riportatì e li ha articolati in “impegni operativi annuali”. 4,1.1 7 impegni strategici a valenza Accanto al malato fragile e alla sua famiglia: cure centrate sui bisogni i an tar e d we f*r. se e r tr r tare a r ‘ce a ta i dOver f n sposte tu d s a it errpre p u ar ar arre’t cc pato o d estrema frag ta o g arde soffe e za. Per ques o fase avarza:a n od t a’ model o centrato su una nuova or da ta d presa n caro noegrata de a persona c’a gr ha ‘g IMPEGNO STRATEGICO dewizione impegno datidi nfertmento IMPEGNI OPERATIVI d or nopo ai one re ocr cont nuita ass stenz a e ‘ra servz ape a sto ospeda o serv i terr toria ed cure pr ass stenza soc o sanitar a e so a e In questo contesto d zenta pnoritar o mp er’e a aro va u azione muitidirrensiona de b sogn del mal ‘t corr plesso con attenzione al t ne amiiiar e o iupparo io ‘un or o Care Manag rrentfinaiiuatc cc rdivdu re ano nvolt re procesa di presa n car ad a oromuozere r tvgra e d tu’t ,oggett ancf e ut zardo tormor t ‘o dat u a CT d persab e ron torare e valuta e e ntegrat att vat e promuovere ia comun az one a ra at fan g a agI operato eri ai enti o a e a terzo settore ig noto crescente mpegno d cura e di ass stenza der vante dalla prevalenza e da a prr pato ogie croniche di lunga dorata i oari o are nelle cond z on d omorb ita e re e epdemiologici e dir corso ai serv i d ass sterza specialistica confermano anche a ve n rene sto dai a aomanda d presta o d r er e ura nel alt mo nodi vi ‘o anno rifeto a paz ent deceduti par a’ 383*1 000 ed ur a’soro men di sors p a superore spettoa va orerfe itoallappo ai onege e a e ‘lede ala reces t I svlupno d modell innovat v d gestione de percors d cura orientati ad ass curare r sp proporzionate rispetto alla omples”ta dei bi*ogn corre at da le patologie prevalen neurologiche progressive onco og che ‘espratorie) attraverso I estensione dell app o d alutazione muit d ma sionale a 100 de pci ent or dm siono protetta canI d dii 50 o) num mpegnò anno desoizione impegno operativo indicator” formare care manager ndv duat da AlLe tdvu Icla ti’ deg t o u’dir i o a f I ra o a a a o an ta Istiec ali’t ce a r 2015 2016 ta r 9 t ed adeguate a re egereratsc nd persab e ar ti caurareae ane servz O istem ond v s di attese ed a quelle opr aro mode io d ‘a e ass sterza tode percc. 5 ofess onist ag ‘ti essione delle dinevta da’ oca e ‘ti r evante 1 tasso ti e e o re a 16 volte rnuo e e te approp’ ate e docerebro as oari one deg i strumen t’m attuale o r a 4.1.2 Persona zzare e incrementare l’offerta di prestazioni specialistiche di primo livello delle cure prirr arie Pe’:e IMPEGNO STRATEGICO dccrizione impegno ‘oei,’oa t g e t o’ e de a erte ‘-or a p se s de a a e te caia Jf arIa v a o c”eo ae’ aa r r a ,zet a st tt ia o fferea 4’ to 1 e a fe a—porearaeu -or e a aff s I me ire’ ge’ e e-te e ua’Ooa’— a, o, e’ep—”sa ,‘-‘tore-zoe’co’ot,’rma us d abete 2013€ 3 re reo enei Spes 3.5. ano beaa 2 13 -€1 81.000 0€ Ispesacoa: a 2013- €62000000,o,a o ano re 2013€a51 p’ocapte € 18b de’ di rifmi#rento opro ana 0 €25 per est ,o’ 0000 p’estazo’- 11 ‘a -c’Scorre ‘-ca aree,i 3300 , reo-a -to agate a attern,,i—te DOD 85 non brevetto scaduto fmedia mens e DDD 85/non brevetto scaduto 1 med e me os e 000 RSJr’nn brevetto ,red,jtcs irnel’-, rnensiip num impegno 54 —aeap s’a- 2013’f2:00000G,a,a Segsaiazloni spontanee evenb avversi ‘armac 2013 MMGe P00 bet e 2013 14050d Ci. w presid e ‘ca 11000 paze”t O es’ a,-— E 000 per ent d € i. -sreg i. 2013 ACEINIBITORI 24’ 2013 SA INC 44 Xtlli ANTIflFPRFSSIVI SSRI 44 descrizione impegno operativo indicatore reafzzazione da parte dei team delL’ mcd 1 I n’a genera e de a strat f caz.o se dei pazient a” b-sog de pareer’r cc’ Oabeae e 8PCO iJass: d’ gras’ta od dore e im te) personahzaazone detofferta d ausili pe’ 80 r,cb autocontiul o a paz e ste diabetico ‘ramite offerta di -ofo’reazione ndp’-deote MMC da parte dcli ASL ocr un gruppo pazic 4 - 2014 MMC — Se la esata p ‘a ert tarLe’ 00— - pea erti target’lOO> - persoral zzat — — — - Ci tana,, a farmac l)DDD brevett- ‘caduto, DOD ‘o’. eie”te la twa ocHe pato ogia a brevetto soaduto lantipertensisi) 2014 -‘sdie cronica jpertensione) e sens b izzazione ad 2013 > p50 segnalaz di reaz on a serse a effettuare la segnalaziora di reazooi ‘arm sci 2014 2011111) 1 050) 1000 nO farroa4 terapeutico ir - as,ere a1 - m.o’I, J, te e “g t le’ -‘o ai ‘re a - ‘ce o -g-m rea - -t mmc a’ MM’- ‘ I’ ird aro i’- c, a- - PI ‘.t a 4’ rei on e-sta e s st e agare da MM J i. e 4’e- ai’,t Fe nd r’uase 100 “90 -— IMPEGNI OPERATIVI 2016 Ra—e-su, £n-’ 5 c re i - — - sega ao rea’ n. c’ree 2015 Sp G lfOpurt f ma 2C1b 4.1.3 Più qualità nei servizi erogati ,tc cv eee’ift’ ss lec>itE de rg ‘c’te’ o e teffa az d do pproc perp O CS i’apqr” essa: ore de’ p cess r ‘ori> i dese 0-va e g fe nd v ouaz ore.’ ‘cvi: e d ro ator d p oees’ saIo e arai de O r i’ 0-o eod e et’;o %ppa do re e tepo ra s e 5 m era’ o de e aee’e d e’ ers oe’ de eormcczend pe’r •1MpgGNc STRATEGtCØ dtX’kGfl - de 31,12 13 te’te zee ‘da pr s’e ea POI z s’ogal; s.ad’et’e’e-e’ee =:e0- -ss Dpo’lde:-o-oost:t’e”-” C-e_e-- azeda’c e’>em 16C -:::a e e 274 cetuC-eess O oe,’ ce li asse’ i> -i *oec’ e 5 o’oe0e’e e perlanto ‘appree’ìtai> ‘o’na Oe=e’ tt a e o g—a’ Ca 5006 3>.6 2 pe oca e stata —va :i>te a—a-- ce a a::az’o’-e ce —c o ce e:cm smO -=s Cc ,O’io a ocr oua at:ca’r-ae--t--esat i e.es:sncDg’ ‘-c.eto- oid e’e’2bc uttQs—c p’oesseso’-o3. zte datidi rifenmento 0r z e’ e 5 . . . (201= 4e -t s, o o . - . - orso de 2013 un progetto piota rea) zzato t:am.te uno spee f ce ps orso formativo e coirvolgmerto di alcune st’utture azienda na permesso o un periodo di 3-ne: d pred spo’o’ Ce - - spee fede procedure pe6 processi az’enda MACRO OBIETHVI OPERA11V num Impegno anno ti aud 6 rea’ zzat sono staI descrbone irnpegro operathe indicatore estensione del gruppo di referent a a qual ta e realizzaz ore sperfie percors -eferenti qua I> 1001= formatv 2014 ncrementooe ‘urne’odi proeess raporesentat 2 ai f- ne -‘5cr o codice etico) estensione de’ gruqpn d’ aidito’ nts-r; ‘ auditor formati/da f ire’ ,s’e realizzazione spee fe peicorsi formativi ementodel rucerodi proeess rappresentaI monitorat a Ove o Id iziendale e ana zzat ai 5 iru del r sch o (codice etico) estensione del p ano degli audit ìtern -icmmento del u’nero d processi i5 2016 iQfl livello raporesentati az endale e analzzat a f n dei r’schr’ (codiceetico) - tomt 8 - 100 100— 100’— )procedure/process 080” I p40 indcator processo oro —ssi * 100 80% 4 p 30 arsalis’ real’zate/o realizzare*100 >80’ 4p30[ lOOpunti audit 2016/2013° lCD 30°6 )procedure!process 0 100’-a--3p60— indicator cmce’so/orc-ass 100— 100°- -3 p 20 ana)-s rezlzzte Ca ‘ea’zzare’100 100% -3 o 20] 106 e ìc 2015 d’ formare ‘O’ le’ [procedure 2014/203° 20°-5 p30 ndieatori d processo 2 24/2003°100 20% —3 p 30— ala’ ‘a 2014/21 13 00> 23% —s o 30) 100 punti a Ove o torat azendae e ara ee-l-. ‘3 4.L4 rion 7. a = Burocrazia “no grazie”: semplificazione e trasparenza nelle attwità di prevenzione ot d kMPEGN0 5TRATEGCO descrizIone :iea impegno °m tikhod f o i’- =‘ a o a s or ra ‘e a’ e p ag de se’ ‘i i: 5- g,-,- - ..-it t =r datidr rìferjrnerstc 0- IMPEGNI OPERAIIVI anno i n$m descrtatone tmpegno ape ratvo ImpegnoJ 4 -* L , lndrca re ‘a I 2014 ‘‘a -‘ ‘ cee’- . ce’— ‘s - 2018 a —1-)tar zza’c te I ndiv s - reo io p nb= r ‘a te. att,s i I ti’ ccc t vo ‘r’re’eedu’e do 0000it 4 me do e a01, 3 p I —O. ‘ -r’,t ce dii at iìe e i I ci e’ i t 0- 2 -3 p2>’ e sI e ° 106 4.1.5 Far crescere insieme la qualità dei servizi sociosanitari Ce e € cv on e ‘1 ep i 1 IMPEGNO STRAThGICO cescrizione pegno OPERATIVI 4 ,,J i 33’,Z 3’3$ e e a c’. ,2,35 2 ‘e re atta 3 O’C’t’ -r, 3 3’ eeec 33,333 o : o ati di UJ ferimento a stemcf e con e UDO so ee 1 I num 4 e gno anno -3’ -ret - -°‘--e” 33.J--.,’s3’a O’” - jIMPEGNI o’ a’ ett 3 e _3 Oo Uco ‘o a 36 3 e a 214 e O ‘ato o In3 pe L. Cee a r€g a’ ur a cor In strutterate teae d i’ app op ‘tezza ‘1 “ala 20 I descrizione impegno operativo indicatore Inffo’za-ra-’to eh ‘3e9t 3’ i prog’amnIedo”e n:eg&e Iran te a 51, r,3 p-o:oco o 33303310 dt ur Orotoco od 3 urz onamerlo de a e 2014 e 2 3 2015 tra-3-In a -tesme In - e ‘ocosa tar e preo spo’ e m’e d& regolamento d fu Zionamento formaoone de persona e delle ce te d offerta soc osanitane sug ndcaton di appropr atezza rafforzamento a’ea ‘omn-e d gosernar-ce “ 3o3. ‘ie’Ìto l’ego-a’rer t app-ovato edo for ate/da torna e 100 -1009- j 03-a -nO a dea gi vspng’ condiens l’a 1SL e Lomur naezat cab a d -agU aterura condmsa di protoroli In creta d’offerta soceali e soc osan tare 2016 otto’critr: ‘2 migloramento dell appropr atez7a delle nappropnaezza riievata(201b prestaz or soc osan tar e erogate da e ur ta 2013) approp9ae’za le ala 2013 6 O offerta 4.1.6 protocoli j d 6 cre crei Genitori ej cresce IMPEGNO STRATEGICO zte irraegrwa - ‘-err’ - IDatiESPADpi-ovrncia2øl2 rr’ rr’c, 3 pr 53 d o-. ‘ioe,rt ERAT V a re cm na o e lapegno o0er 2016 n ae 31 09 zd 1 3 33 15 4.1.7 La tua asl in un “click”. ienza de ASL deve p te frute ce ere nda ta per iart o e ac es o suo tutte e fa dove qe t “ori e tmttamerte rece r o ro re oeve pote’ d f care sto fett t nterret de API come ur e st’u’rentc per reper re riformai or s a a se d egge Itrasparenza ert corruz ore etc s a comunque Lt pr m g o’are a qa ta e v ta acces o dovra Ltvn ad ‘t€rag ‘eco” AS ace ‘ram te ut ziO ot p i. n’ den st’ ment con ent re rfor cia” v ri IMPEGNO STRATEGIcO 1 rri seng no ari ‘a pbb cate tutte e n’urm ore ce este da e 5 a momento si. a to rterret A var e normat ve gert e f nz or o por o i. sto ASLror ‘ono ari ora State d segnate per ze como ,t ‘t (noovamerto acevo a’e a m ,‘i, mo acre so de te r ce e a tre Pi ra ae ,ers tecno og ode programmj “forrrat” o evanza anmristra” va (c lo dcc cie ae e de bere retnbuz or fasc co o persona e e dossierformat so IMPEGNI OPERATIVi num anno descrizione impegno operativo Impegno i 1014 2015 2016 4 ademp merit di pubb c te a seris de e leggi/rego ament sulla trasparenza come da Piano Trierira e T’asparenza e irtegrta rcognzione de patrmoro nformativo gestto su 1 attuale s to azienda e de e moda ta d uti zio e de e esigenze non a momento sodd sfatte report al Col eg od fpirezione con proposte operative implementazione d soluz ori m glorament tecnologic per la gsst or e del to e de 1 freat v contenuti Jonamentoae 4.2 Macro obiettivi di sistema 4.2,1 L’ambito sanitario indicatore element pubb cati API ri elementi r tre per 2Oi4*iOOilJC o s fo nternet dal peno tr ennale ri report —s collaudo postizo 4 nuovo sto ASLa re di accessi/ri o i” e precedente*iOO ico anno ri 4 2.1.1 La prevenzione medica la promozione della salute e gli screening Sicurezza_alimentare e nutrizionale 4 2 1 1 a Predisposizione o pubbhcazione de Macro obiettivo eport annua deile attivita d Macro obiettivo n 4.2.1 1 b. Programmazione e attuazione delle attività di controllo negli ambienti di vita e di lavoro e per la sicurezza alimentare Fralt s ltat tt c ttadino, del avo”atorc o dcl consumatoro attravorso ia programmazione o attuai o coordnata degl I la condivisione con soggetti istituzionali associativi interventi e interessati. e Azioni di massima: redarre entro il 2802 2014 il Piano integrato di prevenzione e contro o triennio 2012 2014. Programmazione anno 2014, orientato alla individuazione delle priorita dr terrìtorio e alla pianfcazone dgii rterventi adottando i rteri di graduazione del ri”chio a tiare le attivita d ‘ prevenzione e c9tollo pianificate e gli interventi di competenza in relazione all’evento EXPO 2015. Sostenere e coor mare con gli Enti preposti e condividere con le parti sociali le attività di controllo per a tutela e la sicurez a del lavoratore, del consumatore, del cittadino attraverso l’istituzione di tavoli tematici relativ alle aree irtevento. c Macro-obiettivo n.4.2.1.Lc: Mantenimento degli standard quali quantitativi nei controlli sul rischio chimico e sull’apolicazione dei Reg CE n. 1907/2006 e n. 1272/2008. Finalità/risultati at esi: miglioramento nelle aziende del grado di consapevolezza sulla necessità di prevenzione del scho chimico in tutte le fasi di produzione, importazione, commercializzazione, e della capacita di ges’or’e del rischio e delle modalita applicative dei Regolamenti; miglioramento nei consumatori del c adc di consapevolezza relativamente al rischio e alle possibilità di autotutela. Azioni di massima: realizzare almeno intervento un di vigilanza un’azienda in produttrice/impc’tatrice/utilizzatrice a valle, e verificare almeno una restrizione su un articolo commercializzato, realizzare un evento informativo pubblico in collabora7ionP con le parti sociali e associative intere sate: reaiizzare una specifica sezione informativa sul sito internet aziendale. Macro-obiettivo 4.2.1.1.d: Attuare le indicazioni regionali finalizzate al consolidamento degli interventi in situazioni di emergenza. Finalità /risultati attesi: migliorare la prevenzione e la gestione delle emergenze sia straordinarie (ad es. eventi terroristic r schio idrogeologico e sismico, ecc.) che ordinarie negli ambienti di lavoro (danni da impianti produtt i, ncidentalità nei luoghi di lavoro/infortuni e malattie lavorocorrelate ad evoluzione acuta occorsi a I accratori,, compresi i volontari) e di vita (cluster di malattie infettivo-diffusive e focolai epidemici, allerta per non conformità di alimenti e bevande, insorgenza di sintomi e segni obiettivabili ascrivibili a non orformità di un articolo/prodotto sostanze chimiche pericolose/Regolamento REACH (Registartion, Evauation and Authorisation of Chemicals), ecc) individuando e pianificando le misure di orevisione, preve zi;ne e fronteggiamento dei rischi. Azioni di massima: adottare protocolli di intervento in materia di emergenza di sanità pubblica condivisi con tutte le strutare operative interessate; attuazione delle indicazioni regionali in ordine al rafforzamento della Guardia Igie ica Permanente del Dipartimento di Prevenzione Medico delle ASL. in collaborazione con le strutture dei tema regione’ coinvolte. ‘ Macro-obiettivo 421.1.e. Consolidare l’uso dello strumento nformatiuo gestionale MaP I (acronimo di malattie Profesionali ed Infortuni) per la conoscenza del fenomeno tecnopatico e infortunistico ai fini del loro contenir-ento. Fmalita/risultati ttesi: rn:goraorncn r’p cado ci. cosce a’ °‘te-nna’ ‘Q . azv A or d massrr r ., r.r13ga ‘CO’ •ce’- e Or tE es v’i -1 g ‘‘ ci. i ai v j’O . d c j- r aa Lp tes a Macro obett vo i. 4 2,1 1 f: P edspo e percorsi d adozione efficace da parte delle aziende del territono, delle I iee Guida/Atti di Indirizzo regionali ai fim del loro riconoscimento quali “buone prassi” da parte della Co-missione Consultiva nalita/risultati ttesi io r mcrt del a er i az de at a o a An ci idir,zzo reg hred o ed ne g o a rduz o e td fifarra NA L ai se s dele or e v ge st. Azioni di massima: drvrduare, nell’ambrto de! Comitato Pro’ o crale ci Coordinamento ‘e Linee Gurda, &tt cli odirLzv gro a. ci ntease sccafnc o :ocac, co-oivder gn : j:.caL c accHan;. zu’ o prorno or e aoc coi de iOC uoa fcnurc azronr ai mo ì tcraggo r r Cia sul Vetficacia dell az oni di promozione e adozione delle Linee Guida da parte delle aziende, realizzare formazione speccH ca, trasferimento dell’esperienze di buona pratica alla Regione ai fini del riconoscimento da parte della Cormssione Consultiva . - Macroobiettivo n. 4.2LLg: Attuare le indicazioni regionali finalizzate all’introduzione nei curricula scolastici delle competenze in materia di salute e sicurezza del lavoro Finalità/risultati attesi: incremento nella popolazione giovanile del grado di cultura e delle competenze relative alla tutela della propria salute e sicurezza nelle attività lavorative. Azioni di massima: condividere, nell’ambito del Comitato Provinciale di Coordinamento, con l’Ufficio Scolastico Territoriale e la Direzione territor’ale del Lavoro, il percorso definito nelle indicazioni regionali. Realizzare una iniziativa informativa sull’attuazione locale delle indicazioni regionali, nei confronti dei Dirigenti scolastici dei vari gradi di istruzione; elaborare un documento condiviso con le parti sociali, l’Ufficio Scolastico e la Direzione Territoriale dei Lavoro contenente l’articolazione delle esperienze di alternanza scuola lavoro, e finalizzato al riconoscimento formale da parte della Regione ditali esperienze quale formazione ai sensi dell’art.37 DLgs. 81/08. Macro-obiettivo n. 4.2.L1.h: adottare un appropriato modello organizzativo in grado di supportare le imprese del territorio nell’utilizzo della trasmissione telematica dei Piani di l.avoro e notifiche per la bonifica di manufatti contenenti amianto. Finalità/risultati attesi: semplificazione rispetto agli adempimenti a carico delle imprese; semplicità e completezza nella costituzione di anagrafi delle imprese e dei soggetti esposti. Azioni di massima: redarre un protocollo operativo per: l’analisi dei piani di lavoro e notifiche telematiche ai fini di una graduazione del rischio per le attività di controllo; elaborazione de dati ai fini della costituzione delle anagrafi locali Condividere il protocollo nell’ambito del Comitato Provinciale di Coordinamento ai fini d la trasparenza dei criteri di graduazione; realizzare in accordo e collaborazione con parti sociali interessate iniziative di informazione alle imprese del territorio sull’utilizzo del sistema telematico. Macro-obiettivo n. 4.2.1.1.i: assicurare la collaborazione richiesta dal gruppo AUDIT regionale in materia di alimenti non di origine animale ai sensi del Reg CE 882/2004. Finalità/risultati attesi: miglioramento degli standard di efficacia, appropriatezza ed efcienza dell’azione di prevenzione e controllo in materia di sicurez7a alimentare, attraverso l’acquisizione e la diffusione delle migliori pratiche d controllo, Azioni di massima’ predisporre a documentazione necessara e eaizzare quanto ‘ir iesto ocr i’AUDiT interno, finalizzato all’ottemperanza al Reg CE 882/04 art 4 comma 6. come prmc passaggio per la valutazIone de s’sterni organizzattv 421,1l’ adottare ur appropriato modello organizzativo in graco di soddisfare le Macroobiettiv esigenze d tute a de ittadmo e del onsuiratare che si presenta o r occasione dell e ento EXPO l’ughor ne e iti ‘i’ a Finalit’ tat tt uc’rd Oar So e ne e d a t v’te i d o or’ quel d a a t z outa p cnmun,c u o e uriSujE3le, p t pa e e dl corsentr’le Onu e rve donea carte ‘,rìad’gianza su o, dcc. soer ico. att,ea a, o Co’r’nss:or. PrC n a e armen:e eganza uaesnmento degu spettacoli. oreveder nei Piano de Conroi adeguate ez cm di vg’anza per garantire ‘a sicurezza nei servo alla persona e a scurezza cImentare con narticolare if drnnto alle filiere H’ rova abr’ez;cn on crvd’ge’dc. ouet 1 c agi ?ertJr: g Tecn,co con g er e e AssLc,az,on att d nd,rizzc. regionea. costturo un dVOiO Dv. d apcce’do interessate anche per favorire iniziative di promozione dell’attrattività turisti ;a del territorio in collaborazione con gI Enti preposti (Provinca, Comun, ARPA, Az!enda Turistica Lecchese ecc> tare e dere tempest’v d fo Azioni d massima r” a tr . dat Macro-obiettivo r. 4.2.1.1.m: Sviluppare la collaborazione multidisciplinare per la valutazione delle ricadute sulla salute dei progetti nei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e degli stru menti di governo del territorio. Finalità/risultati attesi: sistematico affronto e maggior attenzione a problematiche sanitarie nella valutazione di imeatto ambientale. Azioni di massima: assistere l’apparato tecnico dei Comuni nell’applicazione del documento regionale sulle linee guida per la valutazione delle ricadute sulla salute dei progetti in VIA e documenti di Piano e di governo del territorio; realizzare iniziative di confronto con Comuni e Associazioni per la diffusione delle Linee Guida; pubelicare le Linee Guida sui sito internet aziendale. Prevenzione delle malattie infettive Macro-obiettivo n. 4.2.1.1.n: miglioramento delle attività per la sorveglianza e la prevenzione delle malattie infettive trasmissibili, con particolare riguardo al morbillo, alla malattia tubercolare e all’infezione da I-NV, Finalità/risultati attesi: miglioramento dell’efficacia degli interventi di prevenzione dei casi secondari di malattie infettive, soprattutto in ambito di collettività; miglioramento della consapevolezza dei cittadini sulle modalità di rasmissione delle malattie infettive e sulle relative misure di prevenzione. Azioni di massima: revisione e aggiornamento delle procedure per la gestione delle inchieste epidemiologiche; potenziamento delle sinergie in essere con organi istituzionali e associazioni del territorio attraverso l’attivazione di tavoli tematici. Macro-obiettivo n. 4.2.1.1.o: mantenimento delle elevate coperture per le vaccinazioni raccomandate in età pediatrica, e offerta di vaccinazioni ai soggetti appartenenti a specifici gruppi ad alto rischio. Finalità/risultati attesi: elevati tassi di copertura per le vaccinazioni raccomandate in età pediatrica; qualità dei dati dell’anagrafe vaccinale; contenimento della diffusione delle malattie infettive, e dei rischio di contrarre mala:tie infettive in soggetti di qualsiasi età portatori di patologie. Azioni di massima: monitoraggio dei risultati di copertura raggiunti in età pediatrica; revisione delle procedure per la convocazione attiva e per la classificazione del motivo della mancata adesione alla proposta vaccina:e; definizione di modalità operative di collaborazione con Medici di Famiglia, Pediatri di Libera Scelta e istizuti di Ricovero e Cura, per l’offerta attiva di vaccinazioni in soggetti ad alto rischio. Macro»obiettivo n. 4,2LLp: adempimento ai debiti informativi, Finalità/risultati attesi: martenimento dei requisitr di qualità dei ostemi informativi per a raccolta de dati epidemioiogìci e dei dati vaccinali. Azioni di massima: potenziamento del raccordo con strutture e medici del territorio nella gestìone delle inchieste epidemiolopiche, ai fini dell’adeguato utilizzo del sistema informativo di rilevazione notifiche di az e fe ‘‘s a::eeeo:uc n deì dati vaccinaii iCEV). Ce icazion_ e ali er invalid ità atenti di uida vite fiscali ed aftre Macroobjettivo n. 4,2,1,1,q: Cooperazione applicativa dei sistemi informativi A5L/iNPS afferenti le attività di accertamento dell’invalidità civile, Finalità/risultati attesi: incremento del volume e della pualità dei dati oggetto di debito informativo; semplificazione amministrativa e rìduzione dei tempi dì attesa per l’utente; migliore valutazione dei dati quaLi quantttativi deiie urestazioni svolte Azioni di massima: impiernentare entro il 30/06/2014 il software di collegamento in modalità di cooperazione applicativa con la procedura informatica INPS; formazione del personale per l’utilizzo dello stesso. Verifica analitica su matricicampionate nel corso dei controlli, e su matrici biologiche per la ricerca di 4gbuso Macroobjettivo n. 42,L1,r: Completa attuazione della rete dei Laboratori di Prevenzione. Finalità/risultati attesi: garantire alle altre ASL le analisi per le quali Il Laboratorio di Prevenzione dell’ASL di Lecco e stato individuato dalla DGR n. X/1103/2013 come laboratorio di riferimento regionale accreditamento: mantenimento dei metodi analitici già accreditati e ottenimento di nuovi metodi di prova; completo allineamento nel sistema informativo fra i referti analitici e le attivta di controllo e campionamento. Azioni di massima: garantire, ove richiesto dalla Direzione Generale Salute, la propria collaborazione al gruppo d approfondimento tecnico; implementare il proprio pacchetto di offerta su prestazioni ancora non fornite da altri laboratori in regime di accreditamento; organizzare i flussi per l’accettazione di campioni provenienti da altre ASL; garantire la trasmissione sistematica degli esiti analitici a Dipartimento di Prevenzione Medica in modo che possano essere caricati nel Sistema Informativo Regionale IMPRES@; proporsi come centro di riferimento per metodi accreditati che non contravvengano a sovrapposizione delle prove con altri laboratori (E. coli produttori di tossine e analisi dell’aria indoor). Promozione della salute Macroobiettivo n. 42.L1.s : Pianificazione integrata degli interventi di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, per prevenire patologie non trasmissibili intervenendo sui fattori di rischio modificabili ( scorretta alimentazione, sedentarietà, tabagismo). Finalità/risultati attesi: riduzione del rischio di obesità, sedentarietà, tabagismo, dipe9denza e incremento di scelte attive per la salute nelle popolazioni target d’intervento, anche attraverso dinarr che di Rete. Azioni di massima: redazione entro i 31/01/2014 del Piano integrato locale degli interVEnti di promozione Triennio 20122014: Programmazione 2014 coerente con il contesto locale e secondo della salute standard qualitativi validati, prevedendo indicatori di processo, impatto e risultato (guadagno di salute); prosecuzione attività di sostegno Rete “Scuole che promuovono Salute SPS” e sete “Aziende che Promuovono Salute WHP” e mantenimento/incremento delle azioni secondo Evidenc Based Prevention (EBP) o “buone pratiche” per la promozione di stili di vita per la scelta dell’attività fisca (gruppi di cammino, piedibus. pillole di salute), di una corretta alimentazione (consumo regolare di frutta e verdura, pane a ridotto contenuto di sale), cessazione/astensione dal fumo di tabacco nella iDpolazione target d’intervento, secondo tecniche di counselling motivazionale breve antitabagico in antto opportunistico: mantenimento della rete di sorveglianza/prevenzione obesità con i Pediatri di FamigIi prosecuzione nel settore dipendenze del Lite skills training program e iniziative ul(a ludopatia aster iune dai fumo i gravidanza e la pratica dell allattamento al seno promosse dai consultori; rendicontaz ne finale di tutti p ogetti 2014 attraverso i sistema regionale Banca ‘)at Promozione Sa(ut (BDProS’I) ollaborazione nel nark oroce g iaie d ha u(Ie a i dete ii a ad oc b vsc a ) e co c — — — Cur’ e!’ e neia sp r r cro :;‘a i;l i: rrr entaz,on d n e c n rnco, d 4 a ìstem’co p’rc’ ‘ 1 :j s i vre ,noc a 3 !ntegrat a et d ffara mn Screen inggrprevenzioneofloioca Macroobiettivo a. 4 2 1 Lt: Marte imerito de le performa e di quahta e d sultato raggiunte ieN’nffprt? il scrPn’ng ncolngu r r orng rim (manmIb olor ptt rr gi n m’riti Il prevenzione del cervicocarcinoma Finahta/risultati attesi qu te ne f cc d orga us at d a ci’ a i I aae d cnr 0 b gi scre ig rrg(or o de o steso d adesor o re de ‘a cerv atena •dante moementaz de h;a1idta C’ Azioni di massima: programmare g( nviu agi sceenmg organzzata garantenda an astensione atta ai raggiungimento degli obettv: di adesione rich,est dalla egone mantenere e o 3borazon ccn e cederL-a «.e— ecord rapo t dei Gruppc ita’iano Scrrening Mammografico (GiSMA a c trdrca:c Gruppo ttanano Screening ColoRettale (GISCOR), nel rispetto delle indicazioni della Direzione Gene ale Salute e deeli Osservatori Nazionali Individuare la casstica dei cancri intervallo alla mammella ce 2010 e dei cancri intervallo del roion retto 2007 con ncrocio dei dati tra sistema informativo screen’ng flussi informativi correnti, sulla base dei risultati deiio studio di fattihht etfettuato adottare n ar ropriato modello organizzativo in :rado di consentire l’attivazione della chiamata attiva per le donne in fascia di età compresa tra i 2’29 anni per le quali non è possibile identificare una prestazione di Pap Test nei flussi previsti dalle Circ lan regionali 28SAN e 13 FAM nei tre anni precedenti; definire un percorso di valutaz’one dei cancri screer detected e non, attraverso l’integrazione dei programmi di screening con altri sistemi informativi dell’ ASL quali il Registro Tumori. NB: Relativament alla prevenzione del carcinoma della cervice uterina, considerata la nuova indicazione d chiamata attiva, ir corso di valutazione da parte della Direzione Aziendale l’individuazione della struttura organizzativa pre:osta alla gestione, nonché l’appostamento delle relative risorse. Orvenzione Medica pone a disposizione le competenze gestionali ed organizzative Il Dipartimento nonché le risulta’ ze dello studio di fattibilità 2012. 4.2.12 La preverzione veterinaria Macro-obiettivo 42 L2a: Piano Integrato Aziendale di Prevenzione Veterinaria (PIAPV) Finalità/risultati attesi: individuare, in base al livello di rischio, gli obiettivi strategici aziendali in materia d sanità veterinaria e di sicurezza degli alimenti di origine animale per programmare i controlli sulla filiera agroalimentare e ootecnica e assicurare la verificare dell’appropriatezza, dell’efficacia e dell’efficienza dei controlli ufficiali conformità al documento “Standard di funzionamento delle Aziende Sanitarie Locali, in attuazione del P ano Regionale della Prevenzione Veterinaria (PRPV) e in conformità alle indicazioni regionali in mate a ai formazione. Azioni di massima’ predisposizione Piano Integrato Aziendale della Prevenzione Veterinaria entro il 28/02/2014 e pia o audit interni entro il 31/01/2014 - Macro-obiettivo i, 42L2,b: Standardizzazione delle attività di controllo in ambito di prevenzione veterinaria. Finalità/risultati attesi: uniformare e rendere omogenee le modalità di controllo ufficiale conformandole al principio di trasp’ ‘enza dell’azione e dei risultati del controllo, secondo procedure e istruzioni codificate. Azioni di massima: ierifica positiva degli audit effettuati da enti esterni. Macro-obettivo i. 4,2L2,c: ottimizzazione utdizzo delle risorse e razionalizzazione delle modalita operative; coordinamento delle diverse Autorità competenti coinvolte. Finalità/risultati attese ottimizzazione delle isorse per i ontrolli attrave so a azionalizzazione delle odata ope at e oresso d I fne d everere dutase iuohca a se ur coordina to d e d s ucrta ‘petent o vclt Azoni di massim aao a cjr.r m..oe ‘,:d .5 ,.,.r C_r 3”’ a. tti:_;r ‘aa e’’’a’. , pproer e o Macro obiettvo i ad’fae re r uan g “'‘ ‘ ornae.n Eroe 4 2 1 2 d Semplificaz one degh adempiment a carie ntrt i9”E I degli operator de setto e veterinano Finalita/risultat degI adempmer certficazcnc de a d’sao r,nm ‘av sta o’ ‘og ala a “rate-a d S,mO.:Z:e d autoccntroiio. ci documentazione reatva i trasporto de oovnj, d’ iatene orme moegate oe arodort’ aimeatar a base d att’ detirat a ekoort zttesi’ a:e’a’‘ matena Azioni d massima: attuare le indicazioni egional Macro-obiettivo o 4,2 1,2e: Sistema informativo Veterinario Integrato (SIVI). Finalità/risultati attesi: assolvimento e rendicontazione dei debiti informativi necessari zer il governo delle attività di competenza della Santà Pubblica Veterinaria tramite il Sistema Informativo Veterinario Integrato. Azioni di massima: aggiornamento costante di SIVI. Macro-obiettivo ti. 4.2.1.2.f: Valorizzare i prodotti italiani in tema di sicurezza alimentare. Finalità/risultati attesi: valorizzare i prodotti alimentari itaIan di origine animale migliorare in modo trasparente l’informazione sui contenuti e le proprietà degli alimenti, diffondere la conoscenza dei processi di produzione e intensificare e razionalizzare l’attività di controllo per la sicurezza alimentare in vista dell’evento EXPO 2015. Azioni di massima: secondo le indicazioni regionali i DPV avviare collaborazioni su soecifici progetti di ricerca in coordinamento con Enti, Associazioni dei produttori e Istituti scientifici; Attuazione degli step previsti dalla UO Veterinaria per la realizzazione del progetto regionale “ARS-Al mentana”; garantire secondo quanto codificato da un apposito Piano in coordinamento col Ministero della Salute, l’intensificazione dell’attività di controllo integrata tra le diverse AC sul settore agrolimentare in vista dell’evento EXPO 2015. 4.2.1.3 Cure Primarie e assistenza sanitaria specialistica Macro-obiettivo n. 4.2.1.3.a: Attuazione del progetto CReG (Chronic Related Group). Finalità/risultati attesi: la sperimentazione del CReG è attiva dal 2012 e proseguirà con-e sperimentazione per un altro anno. Nel 2014 si prevede una modifica ai sistemi di valutazione dei risitati introducendo ulteriori criteri di qualità e attivando in maniera sistematica gli strumenti controllo da pate delle ASL. Azioni di massima: prosecuzione del progetto sul versante provider, sigla nuovo contrtto a valere per il 2014 con indicatori di processo e di esito, attivazione nucleo di controllo ASL. Macro-obiettivo ti. 4.2.1.3.b: Applicazione della direttiva UE 24/2011 e gestione dei a: enti stranieri. Finalità/risultati attesi: applicazione dell’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 20 dicembre 2012 quattro gli obiettivi principali che riguardano i serv z he interessano la sanita internazionale, i cittadini lombardi che usufruiranno di prestazioni sanitarie a estero i cittadin: stranie i che usufruiranno di prestazioni sanitarie erogate dalle strutture del servizi i initano d Regione iombardia Aziom di massima. appiicazion c co a i egional i rnat a p viste pe 2014 Ma obiettivo 4 2.1.3.c Sv luppo della governa nce da pa te dell di famigha Fina t at attesi. ogao zio. Je i medicina gei r . zi(?--i t,(cc c’ Azioni di massima: e a:cv:a prueooc iec .oedtco r- I)) r ed della pediatria d d : - ‘ -cc. . seguto o m—c eeda 2O1 oa jfl orogerc Macroobiettivo n, 42.1 3c: Supporto alle reti di patologia. Finalità/nsultati attesi: ‘ìerc de atta7onp de aercors, ‘iag ot ce zeraoeutc -m meoce crse’e. a:tua:azeoe dcc ingcazc’i :‘soccc zio cc- a-mc bo rn a’ (e:e RENEi. Azioni di massima: rea1zzazlone di Corsi di forrnazone, revisione dei percorso di c’ c,v up da carte de 1 1 MMC della mammella avv a 2013 Macroobtetttvo n 421.3d Invio telematico dei certificati d’infortunio sul lavoro dai generale ad inail e all’ASL Finalità/risultati attesi: invio telematico dei certificati medici d’infortunio sul lavoro d p dei Medici Ospedalier e di Medicina Generale (dgr 12 luglio 2013 n X/390 e dgr 12 uglic Azioni di massima attuazione ;ndicaioni regionali n materia econdo specifica calcnda medici di medtcina rte 2013 n X 391) 1 zdcne 4.2.1.4 Semplificazione delle procedure e miglioramento dell’accessibilità grazie alla carta SISS Macro-obiettivo a. 4.2,L4a: Realizzazione Piano annuale SISS. Finalità/risultati attesi: piena attuazione del piano annuale che riguarda in particolare a pubblicazione incrementale dei referti degli EEPA (strutture sanitarie di diritto privato a contratto), la ricetta elettronica e lo sviluppo ulterice dell’accesso ai referti dei cittadini attraverso password. Azioni di massima: attuazione piano annuale concordato entro marzo 2014. 4.2.1.5 Assistenza farmaceutica e protesica Macro-obiettivo a, 4.2.1.5.a: Utilizzo farmaci a brevetto scaduto. Finalità/risultati attesi: % DDD 3 farmaci a brevetto scaduto/DDD totali > 72% monitoraggio mix ottimale tra principi attivi aopartenenti a categorie che includono specialità a brevetto scaduto. Azioni di massima: prosecuzione iniziative per la promozione della prescrizione dei farmaci a brevetto scaduto, sia di natura chimica che biotecnologica: eventi, newsietter, trasmissione report a MMG/PDF (medici di medicina cienerale e pediatri di famiglia), analisi dei dati relativi al mix ottimale per singola categoria terapeutica, assunta come benchmark di riferimento, da condividere con gli operatori interessati (MMG/PDF ma anche specialisti ospedalieri> al fine di migliorare la performance aziendale, Macro-obiettivo 4.2.1.5.b: Governo della politica del farmaco ospedale territorio. Finalità/risultati attesi: aggiornamento del Prontuario alle Dimissioni realizzazione di due protocolli condivisi con l’AO. per la prescrizione alla dimissione di farmaci biotecnologici. Azioni di massima: aggiornamento del Prontuario alla Dimissioni in coerenza con l’aggiornamento dei Prontuari Ospedaiieri per la parte dei medicinali che contribuiscono ad un’induzione territoriale e in un’ottica di promozione dell’uso e della prescrizione dei farmaci a brevetto scaduto anche di origine biotecnologica. realizzazione di almeno due percorsi condivisi con l’AO. ,specifici nell’area della Nefrologia, Ematologia e Oncologia, per la prescrizione alla dimissione di farmaci biotecnologici per tutti i pazienti di nuova diagnosi. Macro-obiettivo o. 4.2.1.5.c: Politica del farmaco. Modalità di distribuzione. Finalità/risultati attesi: consolidamento DPC (distribuzione per conto,), Azioni di massima: consolidamento della modalità distributiva dei farmaci di cui al PHT (prontuario osoedole territorio). Macroobiettivo o, 4.2. 1.5.d: Gestione dell’offerta di assìstenza protesica. Finalità/risultati attesi; risoetto dei Vobiethvo defin;to dalla Regione. Azioni di massima: cirosecuzione deile attv:ta di rc’naiyrazicrie e 0 personau:zzaz lone dell’offerta noste in essere nei 2013, Le attivit3 principali riguarderanno la persona%zzazione deHofferta di ausili pe.r H diabete e la definizione deiLofferta interna delle RSA (case di riposa) in particoiar e per gli ausili di mobilità, 42.i.6 La rete territoriale delle cure palliative e della cronicità Macro-obiettivo a, 4.2.1,6.a: li governo della rete di Cure pailiative; integrare i professionisti nella cura di fase end stage delle grandi insufficienze d’organo. m oc&e E, e cn at a .p ao ciroc n” o p a ‘4E0 2’2 a Cci applicazione della Legge 38 del 15 marzo 2010” Disposizioni per garantire i’accesso aile cure paìliative e aLa terapia del dolore” e ai successivi provvedimenti attuativi, opera attraverso un Organismo di Coordinamento che garantisce l’unitarietà dell’accesso ai sistema dei servizi domiciliari, ospedalieri e residenziali in Hospic.e. La numerosità dei professionisti coinvolti e la complessità dei problemi trattati in La defined daily dose (DDO a dose definita giornaliera I l’unità ai m’suro standard delta amscrz,one farmaceurca, def,nna dail’Grcur:izccconc rrcime dIci cc’cOro como la dose d’ ‘ronrer;imeriro qiornoliera utedio di tiri farmaco ut,/tzzaro per fa sua ‘ “ci . C,F”””Qr medicina palliativa richiede una costante condivisione ed aggiornamento de; processi e delle modalità di cura ed assistenza che prevedono la presa in carico globale della persona malata e della sua famiglia, Il passaggio dalle cure palliative oncologiche, che in provincia di Lecco da anni superano gli standard programmatori previsti dalla normativa, alle cure palliative non oncologiche, richiede una stretta collaborazione tra specialisti in medicina palliativa, cardiologi, pneumologi, neurologi, intensivisti e medici di famìglia. Finalità/risultati attesi: condividere tra i professionisti ospedalieri e territoral il significato di appropriatezza clinica ed etica del trattamento nelle situazioni in cui il processo di cura richiede una presa in carico globale della persona con problemi cronici e ingravescenti di grado avanzato D terminale (fasi di fine vita). Si tratta di favorire, durante i ricoveri nei reparti di cure intensive, l’equiLbro :ra appropriatezza, proporzionalità, beneficialità e giustizia distributiva dei trattamenti. L’obiettivo verrà perseguito attraverso lo sviluppo nei reparti ospedalieri delle cure simultanee e delle cure di fine vita nelle fasi end stage delle grandi insufficienze d’organo. L’affiancamento dei medici palliativisti agli specialisti d’organo e ai medici dì medicina generale consentìrà di migliorare l’informazione, la comunicazione e la relaio e con il malato al fine di permettergli una scelta informata e condivisa delle alternative terapeuticie e a formulazione dì direttive anticipate nell’ambito di una relazione di cura fondata sull’ascolto attivo dei suo bisogni razionali decisioni ) e sulla gestione di quelli emotivi. Azioni di massima: istituzione di un “GAT End Stage” (Gruppo di approfondimento tec-Ìicj multidisciplinare ed interaziendale) per la stesura di una procedura condivisa e l’avvio di un percoro di formazione professionale rivolto ai professionisti ospedalieri e territoriali. Attivazione delle cons enze di medicina palliativa nei reparti di cure intensive dell’A.O di Lecco, Macro-obiettivo n 4.2.1.6.b: Presa in carico integrata della fragilità: contirw tà delle cure e appropriatezza con il supporto di soluzioni ICT validate e mobile. Finalità/risultati attesi: lo sviluppo della rete integrata di cura tra ospedale e territoro, riconduzione alle Centrali Operative del DIFRA della funzione di care-case management, la continuità d cura ed assistenza tra i servizi a maggiore intensità e specializzazione e le diverse forme di assistenza territo-iee nonche l’utilizzo appropriato delle risorse di sistema (sostenuto da strumenti valutativi multidimensiona. utili a prefigurare sia le esigenze di cure generali che quelle specifiche collegate con e diverse variabi c niche funzionali prognostiche e bio-psico sociali) richiedono l’adozione di nuovi s rumenti ecno og cemente avanzati ir 1 grado di supportare e decisioni clinico assistenziali nell’ambito dei percorsi di cura attivati, Si rende oertanto necessario svilupparc un sistema di ìnterscambio ra la piattaforma v b dell applicativo i estir I RA e p che ppo g app di VMD RAf pe ivarne c ado:tar zone ce a sper’n eg cee aria VA E e da IO CPrD CD MrsrrD S cgrfleri OcrCriC.D e Cisrerna ‘‘ì. CA’bi. r.c7r 1a . . .- ni-’ zio rC e A : ona d t d J d rf assima zione d .. utt s’r. E o r ot z ce— e a r Macro-obettivo n. 4.2,1.6.c: I! Progetto Teseo-Arianna: studio osservazionale su!l’aoplicazione di un modello integrato di cure palliative darnicdiar’ nell’ambito della rete locale di assr enza a favore d persone con patoogie evolutive con limitata aspettaùva di vta ( Ricerca corrente Agenas-Ministero Salute). Finalità/risultati attesi: I aumento della durata media della vita ed il conseguente aumento di persone jnzianc affette da patologie cronico degeneratve caratterizzatu da bisogni assistcnz ali di complessità crescente, determinano la necessita di organiz7are modelli ntegrat dì Progazione d ic Curt Palliative capaci di assicuare una efficace continuità di assistenza nei diversi setting di cura. La precoce identificazione d qjesti malati e la puntuale valutazione dei loro bisogni permetterà di raggiungere molteplici vantaggi, tra i quali un miglior controllo dei sintomi e delle cause di sofferenza legate alla malattia e un’adCgLata pianificazione dei percorsi di cura che sappiano rispondere anche ai desideri del malato e della su famiglia, in linea con la Legge 38/2010 e l’intesa Stato Regioni del Luglio 2012. Azioni di massima: al primo marzo 2014 e per un anno, dieci Medici di medicina generale partecipanti al progetto e le UC-’ del DIFRA recluteranno, in base a specifici indicatori cinici previsti dal protocollo di ricerca, una popo z one di malati con bisogni di cure palliative. Questi malati verranno presi in carico dalle UCP nei setting ss senziali ADI CP e STCP ( cure domiciliari di base o specialistiche) in relazione alla complessità clin co assistenziale. Durante il periodo di presa in carico attraverso le procedure informatizzate wco Mìllewin e Atlante interRAl PC) verranno monitorati: l’attività del medico di medicina generale, il funzicnamento delle UCP, il coordinamento tra le strutture della Rete Locale di Cure Palliative, il soddisfacimento ei bisogni del malato e l’assorbimento delle risorse, I dati raccolti nella nostra provincia integrati a quelli iegli altri centri nazionali partecipanti al progetto permetteranno di rendere disponibili alla comunità s entifica ed alle Istituzioniindicazioni utili alla pianificazione di adeguati percorsi assistenziali per questa tipologia di malati, li Progetto di ricerca prevede uno specifico percorso di formazione e foll w up. 4.2.1.7 La rete c offerta per l’assistenza specialistica: programmazione e negoziazione Macro-obiettivo 4.2.1.7.a: Programmazione, negoziazione e monitoraggio delle risorse e obiettivi con le strutture accrecitate. Finalità/risultati attesi: la negoziazione e la contrattualizzazione delle risorse e degli obiettivi con le strutture accred ate è strumento di governo della rete d’offerta che nel tempo ha consentito il mantenimento dell equilibrio economico di sistema ed il miglioramento della qualità dei servizi, dell’appropriateza delle prestazioni e dell’ìntegrazione tra i soggetti erogatori operanti nella rete territoriale in arr iito sanitario e socio-sanitario, Nell’attuale contesto tale strumento diventa elemento essenziale anche ne” orientare il cambiamento e la riorganizzazione complessiva della rete d’offerta in funzione delIe r oc esigenze d sistema attraverso: i aliocazione mrata di risorse finaii7zata ai niglloramento C l’aporopriatczza e alla duzione dei temp d attesa, a hconsersione di attivita assistenziali e di abitazione dal regime d ucovero d quello ambulatoriale ‘offerta di prestazon mirate alla gestione dei azierti inseriti PDTA ordi ‘isi e approvat dal Azienda nse rnento d nuov soggett ogato gg ac i ati ma contr a e ficazio la re la r:a[ ocr i scviz re,cdp e dc c et “‘ac te zae:c ocec:e ‘ff AS Hì 9 entc dD o o de cgramm-zor na aiDz’ra .rrsj ‘l J S:Rli1 ‘rtr),,Cr3o nome i DC S-te ,f’’rm . . o’’’c Jr J’E Azion d massiTi raI te Ctria e comp s C” ‘lc ‘I’ en t t oo rCS 0 ta ed 91 crocI ft delle do ,serse r ndc T atrr C 9 C JC I itCri soor espcrt 0 ac eroposel ‘osnturn a iarn deg ncontr. “arerei: trC e Strjttnre re5sD i DC Sa’ute ccc s. :er “o entro 3G ao’e. UI C’Uc de. qua on;udern a 6S& di .egOUazoe 9 ‘OCUIflZI era id e d° e na:azo i u: aa DDe. I cJr3U’ .j9’i 2D13 ara 9 —S seC d Tonitoraggo de e att vita e deg obiettv ontrattuali zat’ cor perodico ritorno dei suitat ir ede d 1 Corfererza o 0V dei’e t re A “ed tate va te ne co dm r gg rgirrit degli t a e c ‘ Macro-obiettivo ri• 4.2.1.7.b: Riordino della rete locale dofferta di assistenza specialistica. Finalità/risultati attesi: l’obiettivo di sistema d riorganizzazione complessiva della rete d’offerta di futura programmazone regionale. s traduce a iivplln locale nell tta;one degli ntervepti d riordino dei’e aftivita di riabilitazione e de punti nascita in assistenza speca st ce. che costituisce Dunto focjie della coerenza con gli standard di qualità riconosciuti e con le indicazioni normative nazonali e regionali. Nel ‘area delle attivta della medicina riabilitativa le evidenze emergenti e le indicazio programmatorie sono orientate ad una riorganizzazione dell’offerta per livelli di complessita in risposta a bìsogni diversificati ed identificabili all interno di categorie di funzioni descritte nella classificazione internazionale (ICF) non riconducibili esclusivamente a diagnosi nosologiche. Ciò comporta l’articolazione di ana rete integrata di servizi sanitari e sociosanitari in grado di offrire programmi e progetti rìabilitativi personalizzati attraverso l’attivazione di settings di cura ospedalieri, ambulatoriali e domiciliari diversificati in “alta complessità rabilitativa”, “riabilitazione intensiva’, “riabilitazione estensiva”, “cure intermedie ex specialistica, generale e geriatrica, mantenimento’. Nell’ambito della rete di strutture dedicate alla gestione del percorso nascita sono in atto a livello regionale una serie di interventi di riorganizzazione finalzzati a migliorare ulteriormente i livelli di qualità dei servizi in termini di efficacia, efficienza e sicurezza atrraverso l’adozione di standard quali quantitativi delle attività svolte dalle unità d’offerta dedicate, A ivello locale è da prevedere, sulla base dei criteri sopra citati ed in coerenza con le indicazioni normative lo sviluppo di una progettualità finalizzata alla riorganizzazione dell’unità d’offerta con volumi di attività nferiori alla soglia strutture e dei dei 500 parti/anno, valutando l’impatto nel territorio e coinvolgendo la rete del professionisti con l’obiettivo di assicurare i livellì di servizio oggi resi ai cittadini. Azioni di massima: queste le principali azioni finalizzate alle realizzazione di quanto previsto: analisi clinico-epidemiologica dei percorsi riabilitativi attualmente offerti in ambito sanitario socio-sanitario; attuazione dei provvedimenti regionali previsti in materia di accreditamento e contra ualizzazione delle strutture interessate; condivisione di progetti e programmi riabilitativi con le stru ure del territorio secondo criteri di appropriatezza e di continuità assistenziale, analisi locale di impatt dei Punti Nascita presenti in ambito provinciale; elaborazione entro 31 marzo di un progetto di roroanizzazione con il coinvolgimento della rete dei servizi e dei professionisti; attuazione delle success ve determinazioni regionali in merito. - - 4.2.L8 La tutela della salute mentale Macroobiettivo n. 4.21.8a: Programmazione e innovazione in psichiatria e infantile FinaIità/risuItat attesi. la programmazione e la realizzazione de percors d cura nell area della psichiatria che della neuropsichiatr a infantile richiede necessariament complessità dei bisogni ed alla molteplicità degli attori coinvolti, elevati livelli di integraz orofes”oale r grado d assi urare r approccio riultidiscplinare a problemi ‘“ne f pp d de ua a deg t de a a programm irnovativi nell’offerta dei DSM h t o r ì d ag a t I e T rt grad le ssc e neuropsichiatria lute mentale, sia ir relazione alla one istituzionale e gent d carattere Ti eg Tiet d i t e t de e strutture accreditate di NPIA e di nabilitazione per la rilevazione e ia progetta io e dei percorsi di diagnosi e cura rivolti alla gestione dei disturbi neuropsichici in eta evolutiva con paricolare attenzione ai criteri di priorita clinica per la presa in carico ed ai tempi d attesa esistenti Azioni di massima’ condivs one in sede di Organismo inf cato per ia Salute M’”r t e la NPIA delle r tor’o p ‘or degli ob’ett’vi d’ m’gi’oramento uiia ba e delle e ‘enze de tà d’ ‘iter ert 1 de’ progett avviati e delle in cazioni di sistema; negoziazione con l’AO. e con le Strutture accreditate delle risorse dedicate e degli c iettivi di qualità; monitoraggio e valutazione delle attività di residenzialità psichiatrica e dei CPS; mon oraggio delle attività residenziali, semiresidenzial e ambulatorial i in NPIA; formulazione alla DOS delle pronoste di prosecuzione dei programmi innovativi ìn salute mentale e dei progetti innovativi in NPIA e succes;iva contrattualizzazione; - monitoraggio e valutazione dei programmi e dei progetti innovativi attraverso ndicatori validati condivisi dall’Organismo di Coordinamen to unìficato. 4.2.1.9 L’accred”a”nento ed il controllo Macro-obiettivo ‘i, 4,2.1.9.a: Controllo dell’appropriatezza delle prestazioni e del manteniment o dei requisiti di accreditamento. Finalità/risultati dttesi: la pianificazione locale delle attività di controllo attraverso la lettura della domanda e dell’offerta de e prestazioni e l’analisi dei dati derivanti dai flussi informativi (ricoveri, specialistica ambulatoriale, ps ch atria e neuropsìchiatria infantile> è orientata, in coerenza con le regole di sistema, ad ottimizzare e conzol.dare l’attività di vigilanza da parte del Nucleo Operativo di Controllo (NOC) aziendale, finalizzata alla ve’ fica del mantenimento dei requisiti di accreditamento strutturali ed organizzatìvi ed alla valutazione dell’ ppropriatezza delle prestazioni erogate; per il 2014 è previsto in particolare il mantenimento d le tipologie e dei volumi di controllo delle prestazioni di ricovero nella misura del 14% complessivo e pe la specialistica ambulatorìale nella misura del 3,5% della produzìone posta a carico del SSR nell’anno pr cedente, La programmazione delle attività del nucleo operativo aziendale è pertanto finalizzata ad as curare il razionale utilizzo delle risorse disponibili in funzione delle criticità e delle problematiche ev cicoziate sia dagli esiti delle attività di vigilanza sia dall’analisi degli specifici indicatori di monitoraggio inf rratizzati pubblicati sul portale regionale di governo della rete d’offerta, In questo ambito si rende r acassario inoltre consolidare l’attività di verifica degli standard strutturali ed assistenziali riferiti ai modelli organizzativi di recente introduzione sia nell’area delle prestazioni di ricovero e cura sia nell’ambito della spec alistica ambulatoriale’ attivita di tipo sub acuto, chirurgia ambulatorial e a bassa complessità ope tva ed assistenziale (BIC), macroattività ambulatoriale complessa (MAC). Nell’area dell’accreditamer:o istituzionale l’attività sarà rivolta alla verifica periodica dei requisiti strutturali generali e alla valutazione dei nuovi standard / requisiti previsti per le strutture riabilitative, per i punti nascita e per i servizi trasfusioraii con adozione dei conseguenti provvedimenti autorizzat’ai e d accreditamento Azioni di massir’a adozione entro .‘ 31 gennaio dei Piano dei Controil annuale comn”endentc a programmazione Jel’e attivita di vigilanza e valutazione delle prestaLon arogate nelle aree delle Cure Primarie, Assist nz Parmaceutca, Assistenza San-tara Specahseca Assistenza Soco-Sanita’ia. fettuazone d vita di ‘igianza prcgramn-are f’31 o’ cem,be iozone de arov’riime’ or cg ì m t rg o od o r tr rcg r 0 0 5 n’ . a o era ao 1. Co’d’a’t ‘o ad noc ;to’ ‘ ‘ ,,‘. ‘. ‘ Macro-obiettivo ,2 1 9 b; Monitoraggio e governo dei tempi d’attesa i” sultat ( n r 00 er’ aro eva o ct o o .onno Jc N ava e ar ‘vie sa i’ r,ure ‘inaoproorateiza dee prta,,!on o’gare d n-’den- coaren”e ion”d’ ‘i reaz o e s z d ster Jtoq r e d lupa en-te tto”z corTpiesse c1 a ate L e e,noia c tatu n- r,tf0r. d astema. irambtv a Otes !nn e be vrganizzatvc. bn- zzate aliaoplcazione d ngoros c’ter di appropriatezza e di pronta vinica, - alla orogrammazione a locaz one mirat delle i orse dirporib ij funz one de bisogni del r rater st he oca de a r nif raspo ’ 1 p de ve ta .n’ rciì’ott,a dei miS o arìento contnuo .-rS access’bta a sev7’ e dei’ ean-ta de s:stema Azioni di massima: adozione entro il 31 gennaio dell’aggiornamento al Piano Attuativo Locale per il Governo dei Thm d d’Attesa; negoziazione con le strutture erogatrici accreditate del territorio, in coerenza con le ndicazion in! Piano Attuativo Locale, di risorse dedicate alierogazi000 delle orestazloni a maggiore crltiLita e di obie v di aualita finalizzati al migiioramentn dcii appropratezza ed 1 all’a i cazion pp e dei rriter IiraIità r ‘ ,. -. ‘ . . di priorita clinica; monitoraggio dei tempi d’attesa secondo la metodologia regionale exante (RL_MTA) ed expost attraverso l’analsi dei dati 28 SAN; ritorno dei risultat nell’ambito della Conferenza provinciale di coordinamento ed alle Strutture interessate ed avvio delle eventuali azioni di miglioramento. 4.2.2 L’ambito socio - sanitario 4.2.2.1 Integrazione sociale e socio - sanitaria Macro-obiettivo n. 4.2.2.1.a: attivazione degli interventi a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili ai sensi della DGR 116/2013. Finalità/risultati attesi: definizione del quadro locale e messa a regime dell’erogazione delle misure a sostegno della famiglia previste dalla nuova programmazione regionale, con I coinvoigimento della rete delle unità d’offerta e dei medici di medicina generale. Azioni di massima: controllo requisiti strutturali organi77ativi delle unità d’offerta candidate, sottoscrizione dei contratti/convenzioni, strutturazione del sistema d valutazione multidimensionae e voucherizzazione, controllo di appropriatezza. Macro-obiettivo n. 4,2.2,1.b: Sviluppo di un fascicolo individuale elettronico integrato. Finalità/risultati attesi: a supporto della valutazione multidimensionale integrata è ne essario che siano predisposti tutti gli strumenti che consentono la ricostruzione della storia del malato, ermetta ai diversi attori (ASL, Comuni, MMG Strutture sociosanitarie e sociali) di disporre un comune database informativo. Si intende realizzare un software che consenta di inserire tutte le informazioni relative ai soggetti valutati sulla base delle dgr 740 e 856, che dialoghi i software già esistenti per le cure domiciliari ed il software Creg. Azioni di massima: definizione e sperimentazione di un modello di fascicolo integrato; verifica con i diversi attori delle informazioni accessibili nel rispetto della privacy; approfondimento tecn informatico di compatibilità dei diversi software, formazione del personale e sperimentazione di un ges onale. Macro-obiettivo n. 4.2.2.1.c: Dalle reti territoriali di conciliazione alla costruzione di alleanze locali Finalità/risultati attesi: nel 2014 prosegue e s rinnova il lavoro del Tavolo Territoriala er la Conciliazione Famiglia Lavoro ,attraverso la sottoscrizione di un nuovo Accordo Territoriale, che nace dal avoro dei suo soggetti promotori ed aderent nelle due annuahtà precedent ma anche dal conf o to dal raccordo continuo con Regione Lombardia Le nuove linee guida regionali evidenziano coe arà necessaria la ostruz one di Alleanze Territor,ali tra soggetti pubblic e privati fondamental per gara’ re cont nuita e ur nvoig r aggo. to di tut ogget t rritr co:ru fne d ,, .,ro,. onc at ul na: da; ae sogno dPi; Co’t’V n ama d cc c’az ‘mga e ea ossio e .o o nosa og en c. pporto pc’ n.a-’ errt dverarc as o s J mento anche a! :ne J. guantn a LOfltflUtO S nomnera, eguando i ;ndcazon regionai un Com;rLO d va:utazore con omotc d drhn’ qua oroger: att veanno sc ento’c e n grado d mopresma a cabna d ‘ega Tr.tora.e OaLo; de; a ne d Yon;torat o ne le a, con azone a oiig!a u O ‘OVflCd d cco E prevista attività di formazione per personale tecnico e per la popolazione g. a s t:Jt,.. ‘ 3 2 2 1.d Fa ero b e vo azio e de acce o de cittad de le aii glie a Zi att ave so i potenziamento del Portale Più e l’attivazione di uno Sportello Umco Welfare “. Finalità/risultati attesi: Io Sportello Unico Welfare. di ce SOnO state date prime ed eer iali indicazioni nei PRS per la X Legislatura 2013/2018 e nella cd delibera delle regole (DELIBERAZIONE / 1185 del 20-122OIDETEM;NA?!ON tN ORDN ALLA GESTONF DEL SFRV7O SOCIO SANT.’ REGONALc OER ° L’ESERCZlO 2014 cnstituisce un’evoluzione interessante del modello organizzativo lombardo in tema di informazione, ori nta mento, accompagnarnento all’accesso ai servizi LAsl di Lecco, d ne aver avviato in collaborazione con i Comuni una sperimentazione nel territorio di Merate si propor, attraverso il raccordo istituzionale tra ASL e Comuni/Ambiti territoriali e la partnership con alcuni soggei del privato sociale, di estendere tale sperimentazione a tutto il territorio lecchese. In questa direzioa, e necessario rivedere e potenziare il Portale Più, quale strumento informatico in grado di mettere in ret i soggetti aderenti allo Sportello Unico Welfare. con particolare riguardo allo sviluppo degli ambiti lega a informazione, ala valutazione, all’accesso ai servizi e alla presa in carico unitaria ed integrata della pescna e della sua famiglia. Azioni di massima: ir raccordo con le Asl che stanno sperimentando modelli analoghi di Sportello e in seguito alle indi azioni che verranno date da Regione Lombardia, si ipotizza di procedere con il potenziamento d I Portale Più, attraverso l’incremento delle informazioni in esso contenute e l’attivazione di link di collegamerto a portali regionali o e locali, prevedendo anche una amministrazione condivisa per la gestione dei contenuti presenti sul Portale Più. Sono previste a tale scopo: Individuazione di altri soggetti potenzialmente aderenti al progetto di Sportello Unico Welfare; Stipula di protocolli di intesa per la partnership con ,ogetti pubblici e del no profit, aderenti alla rete dello Sportello Unico Welfare; Formazione degl oneratori; Attività di comunicazione e promozione dello Sportello Unico Welfare nei confronti dei cittE 1iri oer far conoscere questo nuovo servizio. Macro-obiettivo 4.2.2.Le: Diffusione territoriale del modello “Centro per la Famiglia”. L’ambito sociale socio-sanitario costituiscono un settore di particolare strategicità nell’impostazione delle politiche regiona l’allungamento dell’aspettativa di vita e il perdurare della crisi economica richiedono un intervento strao linaro nei confronti della famiglia e dell’assistenza, a partire dalle fragilità e dalle condizioni di non uosufficienza. Finalità/risultati ttesi: seguendo le indicazioni della DGR 116 14 maggio 2013 saranno promossi interventi, anche di natura eocmico finanziaria, finalizzati a valorizzare i compiti che già la famiglia svolge, offrendo ad essa una rete d supporto e aiuto, in un’ottica sussidiaria, al fine di tutelare il benessere di tutti i componenti della famiglia, agevolando e sostenendo armoniose relazioni, pur in presenza di problematiche complesse deriva ti da fragilità diverse Emerge non più u sa domanda sanitaria e prettame ste del i sgo o (massimamente il orr ponente femminileì m u a domanda di salutp ampia r’ £ompIPta del nuclo familiare nel sio complesso che entra a pieno titolo ne a ‘a di integrazione socio sanitaria in particolare s sono delineate le seguent’ aree di se e aiuto d e g e d ff ta che i t a e i or p e du neì ce tab sgoe cc J cfgovar s un p g O( ìO b [ ieste n’a t e or 1 d co to i sostae a r e ìi d or dc cic’cod o ci d ee so -i-,•C,is- e c,-c o r ampe cc an ne LOC. cot ccc oiamen:o no cacce nc.c e: :dO o ceci fa ogr. :co.es a’ O Azioni di massbra: cOst tum dee Ce’s; e tarngie su teoeorc cco 2ttevre ei.e uneon: de ccrsJtcir fagca- e ecco E 0 d.vengano i.onic d rfenmencc ne fagi i famiae e perscna accng rE nsogn e accompagnare ee ete de s’mz e pemciìe e famge -petto ji rtrta rd.da. e e.a:;onai : cc ccs j’- nercors nd:duaoar ceie r .tuazcE.; d ag i. d preveda addo e itcie e possbie atcivaz:one ci prgtt. egoed: n corresponsabutà .LC benetcar Nasko Cresco, Dtc concihazione SoStengo): sostenere e orientare donne vittime di vioien a ntegrandos - n’un e P o 5 sk gge ci stigmatìzzante e o ‘sto 1 seci e , so sì aci een.to’ aff ch p ci ffncarsi posIuvaTes e a ong unto r un frontare le ripercussioni che la problematica ha indotto. àd cc. t ad sera non Macro obiettivo 4,2 2,1,f: La rete di servizi a sostegno dei minori con famiglie con bisogni complessi, sottoposti a prov edimento deN autonta gudaztana. , Finalità/risultati attesi: gli interventi effettuati nel 2013 hanno confermato come buona prassi l’attiva ricerca di momenti di incontro strutturati per addivenire ad azioni sinergiche fra enti d.versi, che fra loro collaborano e concorrono allo stesso progetto di aiuto alla famiglia, valorizzando ed investendo sulle capacità dell’interlocutore. Azioni di massima: partecipazione attiva ai tavoli fra entì della provincia (Tavolo lnteristituzionale UONP1A Azienda Ospedaliera Lecco, Gestioni Associate Ambiti Distrettuali, La Nostra Famigia per l’esame di stuazioni di minori sottoposti a decreto della Autorità Giudiziaria che coinvo gono diversi servizi specialistici socio sanitari e socio assistenziali; tavolo tecnico affidi per la gestione dei casi di competenza; micro equipe sulla “Inclusione Sociale” per la programmazione e il monitoraggio degli :nterventi a favore persone (adulti o minori), sottoposte a regime d limitazione della libertà personale e lco famiglie; tavolo tecnico di confronto con le Gestioni Associate degli Ambiti Distrettuali per affrontare oercorsi relativi al penale minorile; raccordo con i Consultori accreditati, le Associazioni Familiari che operano sul tema dell’affido e dell’adozioni, con particolare attenzione ai bisogni espressi anche in tutto l’arco della età evolutiva: ingresso nella scuola, adolescenza. costruzione di relazioni affettive); prosecLzione del progetto “Abuso ai minori: dalla COAZIONE che costringe alla CO—AZIONE che costruisa” finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, avente l’obiettivo della informazione, formazone e sensibilizzazione degli addetti ai lavori e della società civile, con coinvolgimento delle istituzioni per la gestione dei crimini sessuali a danno dei minori e messa in rete organica delle risorse professionali chiamat a operare in caso di abusi. 4.2.2.2 Riorganizzazione della rete socio sanitaria - Macro-obiettivo ti. 4.2.2.2.a: Migliorare, attraverso l’empowerment organizzativo, appropriatezza ed efficacia degli interventi nel campo delle dipendenze patologiche. Finalità/risultati attesi: nel settore delle dipendenze patologiche la necessità di intervenire sul poliabuso, sulle forme di “dipendenza immateriale” (Gioco d’azzardo, nuove dipendenze comnc.tamentali,.), sulla cronicità, suggerisce l’impostazione di servizi flessibili e adattabili alle molteplici :spressioni di tale patologia e alla multiproblematicità correlata. in tal senso la “crescita organizzativa’ c’ai servizi, con una loro profonda revisione metodologica e funzionale, rappresenta un passaggo prescindibile per rispondere ai mutati bisogni del territorio nonche all’indicazione di semplificare e o imizzare l’offerta Pertanto i risultati attesi sono. servizi piu flessibili e adattabili alle diverse espressioni della dipendenza patologica. ‘ntPrVeflt cl!nci e pceventv. ow appropriati ed efficac sempiifcazone O r aggior run7onalta dee poceure, ‘r’cduzo9e d nuov strumerir: clnc; d ieuazone di «r-. a rienro dei’reriz adez d ruc tument fnr’’r ocr a ‘a a d d ac’r: aa.p a 7 ‘T0 c’’ r a. - 2CCC 0 00 s’aizzaco va p e ce acoag -amene c -fcrm fcrm :ctri e 7cr re r’go t::c (i1r n.re ccrres;e :dcpo.a ageus, 5 ’ouo7t 700 ao. ìrrior CarIddmert. a Rc’r cocae Prevenzione iaggiornamento dei Piano LocaIe Prevenzone e mplementazc e delle attività deH’Dsseruatoir Doatmentae ri acre d’ e ntegrazirn :o’ e ridC27Ofi dei Ta,.’.ia. fc’c’ ‘c’ Regio&e sensi della L R 8/2013 d intesa con la Conferenza dei Sindaco 42.2.3Accreditamento e controllo Macro-obiettivo o. 42,23a: Controllo e dei mantenimento dei requisiti di accreditamento ed dell’appropriatezza delle prestazioni. Finalità/risultati ‘ttesi: la pianificazione locale delle attività di controllo ha come finalità la verifica del mantenimento ei requisiti di accreditamento e organizzativi, attraverso l’ottimizzazione e il consolidamento col ‘attività di vigilanza e la verifica della qualità dell’intervento e dell’appropriatezza dei percorsi assistenza erogati. Il Servizio di vigildnza e controllo, attraverso l’integrazione della funzione di verifica con quella di stimolo alla correzione degli elementi critici ha reso prioritaria la finalità di un accompagnamento delle strutture al miglioramento cc ‘itinuo della qualità e allo sviluppo del concetto di autovalutazione. La funzione di vig anza, attraverso l’analisi dei dati derivanti dai flussi informativi, la lettura della domanda e dell’offerta de le prestazioni, la verifica diretta per mezzo delle visite ispettive, rende possibile comunicare al sis:ema aziendale e alle Unità d’offerta le eventuali criticit rilevate e permette di porre le basi per una riIet:ira globale del sistema domanda offerta. Per quanto rigua da il sistema aziendale di vigilanza e controllo socio-sanitario, l’anno 2014 prevede non solo il completa” e ‘to della vigilanza sul restante 50% delle Unità d’offerta, così come da indicazioni regionali, ma anche il controllo sulle Unità d’offerta coinvolte nelle sperimentazioni previste della Dgr 856/2013 Azioni di massi”ia entro il 31 gennaio stesura del Piano dei Controlli annuale comprendente la programmazione dele attività di vigilanza e valutazione delle prestazioni erogate nell’area dell’Assistenza Socio-Sanitaria. Effettuazione del o ttvità di vigilanza, programmate entro il 31 dicembre e adozione dei provvedimenti conseguenti; mcr itoraggio periodico attraverso reportistica regionale; ritorno periodico dei risultati nell’ambito del Thio o delle Strutture Socio Sanitarie Il controllo di app opriatezza, con la revisione degli indicatori sperimentali introdotti con la DGR 4980/2013 e in attesa delle iter ori modifiche regionali previste, evidenzia la necessità di moment’ formativi. con le unità d’offerta, gL revisti nel Piano di formazione aziendale. Nel 2014 sarà p ‘tnto a termine ii definitivo completamento dell’equipe di vigilanza integrando con le adeguate profesoraità le equipe, per poter effettuare u”' conttnuo e approfondito montoraggio dei equisiti possedu’ dal e Unta d offerta, cosi come previsto dalla DGR 3540/20i2 — 4 2 24 Programmz one e negoziazione Macro obettivo 4 2.2.&a: Programmazione negoziazione e monitoraggio deVe rsose e obeettiv con c strutture accre itate per le attività domiciliari, residenziali e serniresidenziali, inat/rsultati tt2 ‘T’Z’””’ J:’- ‘j’C i ce’o n o er “a Azoni d i-a sni‘or r o c •“‘‘‘ - d o r o crod g de a 1 dete”cazore ssceamcnic de oadgef az or ie 30 ‘o’iemo ‘i osdn c 3 uas Macro obiettivo i. 4 22.4.b: Garantire l’assoivimento dei debito informativo regionale attraverso il coordinamento o’-’i flussi informativi afferenti all’area socio sanitana. Finalità/risultati attesi garantire I acquisizione la ve ifica e la trasmissione oordinata de flussi infor nativi “nd e e go Az oni d a si a oo ecif r n Tcrt coi ndicazione de emp e delle modahta di invio, controllo dei fluss pervenuti ed inoltro in Regione. disposizion alle ‘retture sociosanitarie per a risoluzione degli error segnalati dalla Regione, controllo di appropriatezza 4.2.3 Miglioramento dell’efficienza aziendale 4.2.3.1 Le risorse umane Macro-obiettivo n. 4.2.3.1.a: Gestione delle risorse umane. Finalità/risultati attesi: razionalizzazione e contenimento dei costi del personale, volti a garantire il complessivo equilibrio economico. Azioni di massima: nel corso del 2014 Regione Lombardia provvederà a definire indcatori di efficacia, efficienza ed economicità tramite rilevazioni specifiche, anche previa modifica dei flussi informativi esistenti, con riferimento a tutte le tipologie di figure professionali per identificare l’ottimale dimensionamento numerico del personale delle diverse Aziende al fine di contribue a renderlo più omogeneo. Si valuterà la possibilità di gestire eventuali procedure concorsuali in forma aggregata con altre Aziende Sanitari li costo relativo agli incarichi libero professionali, esclusivamente relativi a persona:e sanitario per la conduzione dell’iter diagnostico terapeutico, non potrà essere superiore a quello del 2.313. 4.2.3.2 La gestione degli approvvigionamenti Macro-obiettivo n. 4.2.3.2.a: Il sistema degli acquisti. Finalità/risultati attesi: rafforzamento della funzione acquisti aziendale, anche con il supaorto regionale, al fine di costruire un corretto rapporto tra costi e servizi erogati Azioni di massima: l’Agenzia Regionale Centrale Acquisti (ARCA) intensificherà la propra attività in modo da poter offrire un supporto operativo alle Aziende Sanitarie, anche con la realizzazione di una serie di procedure per l’acquisizione di prodotti di interesse comune al sistema sanitario regionae, Nel corso del 2014 verrà ulteriormente rafforzata l’operatività del Raggruppamento di acquisto che vede da alcuni anni l’ASL di Lecco operare congiuntamente alle ASL di Bergamo, Como, Monza Brianza, Sondrio e Varese nelle procedure di acquisto. La programmazione dei raggruppamenti di acquisto (5 in tutta la Regione), sarà soggetta ad aggiornamenti periodici a regime già dal 2012, per consentire una reciproca collaborazione tra di ossi e on ARCA. utte le procedure di acquisto di beni e servizi sono ormai usualmente svolte trae te a piattaforma telematica regionale SINTEL o nazionale L’obiettivo regionale per il 2014 è quello di incrementare la spesa effettiva operata att auerso procedure 500 ontral zz’te/aggregate per rnggiungere lmcno del aggregato ber ggett d amb z g 05 3 3 Eq 4 ta se iassima zion d fi azione, comuncaz one t aspa erz AaL, ai a 0 Pano i e J a ti r o ‘i or a de Macroobiettvo n. 42,33,b: Prevenz!one della corruzione Finalità/risultati attesi: corretta applcazone della egge 6 ‘cvmore 2012 n 19( ThØosi7ion; ocr oreodc .nn: eg ne vuboca oc dea c cj; c d an runo rcn;o o-enzcne de: fenomeno onu:gmentc a :uttc e ‘gire a genza azenda alle quali è demandata l’applicazione delle misure di prevenzione della corruzione. Azioni di massima: il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione, che inclue anche il Piano Triennale per a Yrasparenza e i’integrtà documento di programmazione coordriato con il Piano delle rerrormane, preedera per anno ,n corso impie meneazone d quantu o eso prev.Aa per a custruzone L A ( _L i-.DL O’ O’ - ;. J_- ‘t’Hd UtHd td’IW
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