REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 03-11-2014 (punto N 33 ) Delibera N 956 del 03-11-2014 Proponente GIANFRANCO SIMONCINI DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE Pubblicita’/Pubblicazione Atto soggetto a pubblicazione su Banca Dati (PBD) Dirigente Responsabile PAOLO BALDI Estensore GIAN FRANCESCO FANGHI Oggetto Piano esecutivo regionale della Garanzia Giovani per i giovani - Regione Toscana. Approvazione degli aggiornamenti. Presenti ENRICO ROSSI GIANNI SALVADORI VITTORIO BUGLI EMMANUELE BOBBIO ANNA RITA BRAMERINI ANNA MARSON GIANFRANCO LUIGI MARRONI SIMONCINI VINCENZO STEFANIA SACCARDI CECCARELLI SARA NOCENTINI ALLEGATI N°2 ALLEGATI Denominazion A B Pubblicazione Tipo di trasmissione Riferimento Si Si Cartaceo+Digitale Cartaceo+Digitale ALLEGATO A ALLEGATO B LA GIUNTA REGIONALE Vista la Comunicazione della Commissione COM (2013) 144, relativa alla Youth Employment Initiative, che rappresenta un’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, aperta a tutte le Regioni con un livello di disoccupazione giovanile superiore al 25%; Vista la Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 pubblicata sulla GUE Serie C 120/2013 del 26 aprile 2013, che delinea lo schema di opportunità per i giovani, promosso dalla suddetta Comunicazione della Commissione COM (2013) 144, istituendo una “garanzia” per i giovani che invita gli Stati Membri a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale; Visto il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio che sostiene, all’art. 16, l’“Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile per la lotta alla disoccupazione giovanile”; Vista la proposta dell'Accordo di Partenariato, trasmesso dal Governo nazionale alla Commissione europea in data 22 aprile 2014, che individua il Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani” (cui in questo documento ci si riferisce con l’abbreviazione PON-YEI) tra i Programmi Operativi Nazionali finanziati dal FSE; Considerato che la Commissione europea ha preso atto con nota n. ARES EMPL/E3/MB/gc (2014) del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, inviato alla Commissione Europea il 23 dicembre 2013; Considerato che il “Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani” definisce le azioni comuni da intraprendere sul territorio italiano e il PON-YEI costituisce l’atto base di programmazione delle risorse provenienti dalla YEI e che in particolare al par. 2.2.1 “Governance gestionale” indica che l’attuazione della Garanzia Giovani venga realizzata mediante la definizione di un unico Programma operativo nazionale (PON YEI), che preveda le Regioni e le Province Autonome come organismi intermedi; Considerato che è data facoltà al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alle Regioni di anticipare la data di ammissibilità delle spese al 1° settembre 2013, ex art. 65 del Regolamento (UE) n. 1303/2013; Vista la Convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Toscana, relativa al Programma Operativo Nazionale per l’attuazione della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani, il cui schema è stato approvato con D.G.R. n. 296 del 7 aprile 2014 e sottoscritto in data 30 aprile 2014, che assegna alla Regione Toscana Euro 64.877.981,00, di cui Euro 48.658.486,00 a titolo di quota UE ed Euro 16.219.495,00 a titolo di quota Stato, a cui si aggiungono le risorse per gli adempimenti di assistenza tecnica, pari ad Euro 1.301.656,00, di cui Euro 976.242,00 a titolo di quota UE ed Euro 325.414,00 a titolo di quota Stato; Vista la Deliberazione della Giunta regionale n. 511 del 16 giugno 2014 che ha approvato: - il Piano esecutivo Regionale della Regione Toscana della Garanzia per i Giovani (allegato A); - la Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani (Allegato B) ; Preso atto che l'avvio del Piano di attuazione italiano della Garanzia giovani è avvenuto a livello nazionale il 1 maggio 2014; Vista la decisione di esecuzione della Commissione n. CCI 2014IT05M9OP001 dell’11 luglio 2014 che adotta alcuni elementi del programma operativo “Programma operativo nazionale Iniziativa Occupazione Giovani” per l’attuazione dell’iniziativa per l’occupazione giovanile in Italia in vista di un supporto del Fondo sociale europeo e dell’Iniziativa per l’occupazione giovanile ai fini dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione” per le regioni Piemonte, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Liguria, Lombardia, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio in Italia; Considerato che con DGR n. 591 del 14 luglio 2014 è stata approvata la nuova proposta di struttura e articolazione del Programma Operativo Regione Toscana 2014/2020 che prevede una molteplicità di interventi, finalizzati al miglioramento dell’accesso ai giovani nel mercato del lavoro, in complementarietà con quanto previsto dal Piano Esecutivo regionale della Garanzia per i Giovani; Considerato necessario rimodulare la programmazione finanziaria e modificare le schede di alcune misure del Piano Esecutivo regionale della Garanzia Giovani e del documento sulla Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, approvati con Deliberazione Giunta Regionale n. 511 del 16 giugno 2014; Viste le Decisioni di Giunta regionale n. 3 del 17.03.2014, n. 21 del 12.05.2014, n. 3 del 21.07.2014, nonché n. 4 del 20.10.2014, con le quali è stata avviata la gestione in anticipazione per l'anno 2014 dei Programmi regionali FSE, FESR, FEASR - Ciclo 2014-2020; Dato atto che, a titolo ricognitivo, nella Tavola 2 dell’Allegato A sono state riportate anche le risorse regionali che contribuiscono, nell’ambito di politiche regionali già avviate, al finanziamento delle iniziative previste dal Piano esecutivo della Garanzia per i Giovani: tali risorse, comprensive anche di quelle relative alla gestione in anticipazione del programma regionale FSE 2014-2020, risultano coerenti con gli stanziamenti dei pertinenti capitoli del bilancio di previsione 2014 e pluriennale 2014-2016, come precisato nel medesimo allegato A; Ritenuto, pertanto, di approvare, cosi come modificati gli aggiornamenti: del Piano Esecutivo regionale della Garanzia per i giovani, di cui all’allegato"A", parte integrante e sostanziale del presente atto, del documento sulla Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, di cui all’allegato"B"; parte integrante e sostanziale del presente atto. Visto il parere favorevole del CTD espresso nella seduta del 30 ottobre 2014; A VOTI UNANIMI DELIBERA di approvare, cosi come modificati, gli aggiornamenti : del Piano Esecutivo regionale della Garanzia per i giovani, di cui all’allegato"A", parte integrante e sostanziale del presente atto, del documento sulla Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani, di cui all’allegato"B"; parte integrante e sostanziale del presente atto. Il presente atto è pubblicato integralmente sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’art. 18 della L.R. 23/2007. SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL DIRETTORE GENERALE ANTONIO DAVIDE BARRETTA Il Dirigente Responsabile Paolo BALDI Il Direttore Generale ALESSANDRO CAVALIERI Allegato A Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani Piano esecutivo Regionale Regione Toscana Periodo di riferimento: 2014-2015 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Dati identificativi Denominazione del programma Garanzia Giovani Toscana Periodo di programmazione 2014-2020 Regione Toscana Periodo di riferimento del Piano esecutivo 2014-2015 Data della stipula della convenzione con l’Autorità di Gestione 30 aprile 2014 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana INDICE 1 Quadro di sintesi di riferimento ................................................................................. 4 2 Il contesto regionale..................................................................................................... 5 2.1 Il contesto economico ed occupazionale ................................................................. 5 2.2 Il quadro attuale: il Progetto Giovanisì e il nuovo POR FSE................................... 7 3 Attuazione della Garanzia a livello regionale .......................................................... 9 3.1 Principali elementi di attuazione della Garanzia Giovani a livello regionale.......... 9 3.2 Coinvolgimento del partenariato.............................................................................. 12 3.3 Destinatari e risorse finanziarie ............................................................................... 13 4 Misure ........................................................................................................................... 15 4.1 SCHEDA 1-A. Accoglienza e informazioni sul programma .................................. 15 4.2 SCHEDA 1-B. Accoglienza, presa in carico, orientamento .................................. 16 4.3 SCHEDA 1-C. Orientamento specialistico o di II livello ........................................ 17 4.4 SCHEDA 2-A Formazione mirata all'inserimento lavorativo.............................. 18 4.5 SCHEDA 2-B. Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi............ 19 4.6 SCHEDA 3. Accompagnamento al lavoro ............................................................. 20 4.7 SCHEDA 4-A. Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale ...... 21 4.8 SCHEDA 4-B. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere.......... 22 4.9 SCHEDA 4-C. Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca ........................... 23 4.10 SCHEDA 5. Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica............... 24 4.11 SCHEDA 6. Servizio civile..................................................................................... 26 4.12 SCHEDA 7. Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità...................... 27 4.13 SCHEDA 8. Mobilità professionale transnazionale e territoriale ....................... 28 4.14 SCHEDA 9. Bonus occupazionale ........................................................................ 29 5 Attività di assistenza tecnica.................................................................................... 30 3 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 1 Quadro di sintesi di riferimento Si descrive, in termini indicativi, la programmazione finanziaria del Piano regionale. Trimestri Misure 1-A Accoglienza e informazioni sul programma 1-B Accoglienza, presa in carico, orientamento 1-C Orientamento specialistico o di II livello 2-A Formazione mirata all'inserimento lavorativo 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi 2014- II 2014-III 2014-IV 2015- I 2014 - - - 400.000 600.000 600.000 1.600.000 400.000 600.000 600.000 1.600.000 4.000.000 7.500.000 3 Accompagnamento al lavoro - 4.110.000 11.610.000 800.000 1.300.000 - - - - 4-B Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere - - - - - - - 200.000 - - - - 6 Servizio civile 7. Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditoria lità 8. Mobilità professionale transnazionale e territoriale 9. Bonus occupazionale Totale 2015-IV 15.000 Totale 2015 - - - 600.000 600.000 600.000 600.000 2.400.000 4.000.000 600.000 600.000 600.000 600.000 2.400.000 4.000.000 - 4.000.000 4.000.000 500.000 15.000 2015-III - - 4-A Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale 4-C Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca 5 Tirocinio extracurriculare, anche in mobilità geografica 2015- II 600.000 - 20.000 - - - - 11.610.000 600.000 650.000 650.000 2.500.000 3.800.000 - 550.000 - 550.000 550.000 - - - - - 25.000 35.000 55.000 135.000 150.000 2.700.000 2.900.000 1.800.000 2.000.000 2.000.000 1.800.000 7.600.000 10.500.000 690.000 690.000 4.000.000 4.000.000 4.000.000 2.500.000 14.500.000 15.190.000 1.500.000 - - 1.500.000 1.500.000 - - - 577.981 577.981 577.981 - - 1.000.000 1.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 2.000.000 8.000.000 9.000.000 8.300.000 1.900.000 14.515.000 24.715.000 9.620.000 11.902.981 10.435.000 8.205.000 40.162.981 64.877.981 4 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 1 l contesto regionale 2.1 Il contesto economico ed occupazionale Pur nelle distinzioni necessarie rispetto ad altre regioni, e rispetto al comportamento medio del Paese, ancora oggi in Toscana la situazione economica resta critica. Il PIL si è ridotto di circa 6 punti percentuali negli ultimi sei anni (-1,3 per cento nel 2013), i consumi delle famiglie sono diminuiti di 4 punti, mentre il reddito ha subito una caduta quantificabile in oltre 7 punti percentuali. La fragilità del ciclo economico ha determinato inevitabilmente il ripiegamento del quadro occupazionale: rispetto al 2008 abbiamo oggi 21 mila occupati in meno ed oltre 65 mila disoccupati in più. Il tasso di disoccupazione è in crescita (di quasi 4 punti) e ormai oltre i valori osservati nel decennio precedente (8,7 per cento nel 2013). Il prolungato stress imposto dalla recessione economica e le politiche di austerità dei conti pubblici stanno indebolendo la capacità di resilienza del mercato del lavoro. Una misurazione diversa della disoccupazione rispetto a quella convenzionalmente adottata, ottenuta aggiungendo ai disoccupati “convenzionali” anche i lavoratori in cassa integrazione, i part time involontari, e quelli che non ricercano attivamente un impiego, pur desiderandolo, stima essere nell’ordine delle 340 mila unità l’ordine di grandezza del potenziale di lavoro inutilizzato. Questi sono in sintesi i dati di una caduta che, sebbene inferiore a quella delle altre regioni, resta pur sempre la più grave degli ultimi 50 anni. A pagare la crisi sono stati soprattutto i giovani. Il divario fra il tasso di occupazione giovanile e quello della popolazione adulta si è allargato in misura consistente ed oggi la probabilità di trovare un lavoro è per un giovane in età 15-29 anni la metà di quella osservata per i lavoratori più maturi; per ristabilire il rapporto generazionale antecedente la crisi il mercato del lavoro dovrebbe assorbire circa 54 mila occupati con meno di 29 anni. La contrazione della domanda di lavoro, oltre a ridurre le chance occupazionali, ha messo in moto un processo di scoraggiamento che tiene un numero crescente di ragazzi distanti dal mercato del lavoro: quasi 1 giovane in età 15-29 anni su 5 rientra infatti nella categoria dei Neet, coloro che non studiano e non lavorano né sono inseriti in un corso di formazione, un dato in forte accelerazione in questo ultimo periodo di crisi. I dati registrano infatti una perdita occupazionale complessiva, dal 2008 al 2013 , di 51mila occupati under 30 (-22%). Il tasso di disoccupazione giovanile è oggi -nel 2013pari al 22%, circa 10 punti percentuali oltre la soglia del 2008. I giovani nella fascia di età tra i 15 ed i 29 anni che sono nella condizione di NEET sono oltre 100 mila, e corrispondono al 20% dei loro coetanei. Peculiarità del caso italiano (e toscano) è l’entità della componente inattiva dei NEET, pari al 57% del totale e in crescita dal 2008 ad oggi. Distinguendo per fasce d’età giovanili, il fenomeno si concentra tra i 20-25enni, con un tasso di NEET al 28%; l’incidenza dei giovani che non studiano e non lavorano non è trascurabile nemmeno per gli over 25, con una probabilità del 23% di ricadere nella condizione di NEET. Ai problemi della avversa congiuntura si sommano, per i giovani, quelli relativi al nostro sistema formativo. Come l’Italia anche la Toscana soffre di uno skill gap nei confronti dei paesi che pongono la formazione al primo posto delle loro strategie di crescita economica e sociale. Nella nostra regione, sia i livelli di scolarizzazione della popolazione, quanto le misure relative al grado di apprendimento degli studenti, si collocano in una posizione intermedia fra i valori più elevati delle regioni settentrionali e quelli inferiori delle regioni del Sud. 5 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana La percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione (i cd early school leavers) è il 18 per cento, superiore alla soglia obiettivo indicata nella Strategia di Europa 2020 e pari al 10 per cento. Il dato toscano è allineato con quello dell’area meridionale e distante dalle altre regioni del centro, più prossime al raggiungimento dell’obiettivo europeo. Anche la percentuale di alunni toscani con competenze giudicate insufficienti nelle materie di base era nel 2012 insoddisfacente. Hanno competenze inadeguate: in matematica il 22 per cento degli studenti (25 per cento in Italia); in italiano il 21 per cento (20 per cento in Italia); il 17 per cento in scienze (19% in Italia). Rispetto alle altre regioni la Toscana mostra livelli dell’indicatore intermedi tra le più virtuose realtà del Nord e le regioni meridionali più in difficoltà. L’istruzione professionale, che raccoglie il 25% degli iscritti alla scuola secondaria, è l’anello debole del sistema formativo, come mostrano i 13 punti di differenza nel punteggio medio conseguito ai test Invalsi in Lettura e Matematica (64 nei licei, 41 nei professionali in un range da 0 a 100) Un’ulteriore anomalia si manifesta nel passaggio dalla scuola al lavoro. Abbiamo una elevata proporzione di lavoratori che svolgono professioni in cui le competenze sono diverse da quelle acquisite a scuola, e una fetta non trascurabile, sebbene in diminuzione durante crisi, di posti vacanti per mancanza delle professionalità richieste. Ciò è dovuto anche alla struttura per professioni della domanda di lavoro: la quota di questa ultima che riguarda i laureati rappresenta meno del 10% del totale, mentre ancora oggi oltre una assunzione su 3 non richiede alcun titolo di studio. Tutto ciò contrasta inevitabilmente con la crescente scolarizzazione delle forza lavoro. A questo si aggiunge il fatto che spesso i percorsi formativi non rispecchiano i reali fabbisogni delle imprese, in termini sia di figure professionali che di competenze. Esiste infatti un mismatch di fondo tra quelli che sono gli indirizzi preferiti dagli studenti o maggiormente diffusi sul territorio regionale e le figure professionali richieste dal mondo produttivo, sia a livello di titoli di studio secondari che terziari. Ma soprattutto le competenze possedute da chi conclude il percorso di studio e formazione sono acquisite in quota prevalente off the job, tanto che solo il 3,6% degli studenti toscani nella fascia di età 15-29 anni acquisisce una qualche esperienza lavorativa durante gli studi. Il rafforzamento dell’asse formativo che rientra nella cd. vocational education and training e più in generale il potenziamento delle occasioni di interazione ed integrazione con il sistema produttivo ed il mondo del lavoro rappresentano pertanto due linee di intervento che potrebbero aumentare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. 6 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 2.2 Il quadro attuale: il Progetto Giovanisì e il nuovo POR FSE A livello regionale, il Programma Regionale di Sviluppo 2011-2015 (PRS) e il Piano di indirizzo generale integrato 2012-15 su educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro, definiscono il quadro programmatico di riferimento per questo intervento: questi atti di programmazione sono stati elaborati ed implementati a partire dalle indicazioni presenti nella strategia di Europa 2020. In particolare, per la Toscana l'esperienza di riferimento è il Progetto GiovaniSi, attivato dal PRS, finalizzato a sostenere l’autonomia dei giovani nei loro percorsi di crescita e mobilità sociale, attraverso un pacchetto di opportunità finanziato da risorse regionali, nazionali e comunitarie, integrabile anche da ulteriori fondi di enti locali e soggetti pubblici e privati. Il Progetto Giovanisì è stato considerato una best practice a livello europeo. La strategia per i giovani della Regione Toscana, attivata con Giovanisì, ha come obiettivo principale quello di garantire dinamismo ed opportunità ad una generazione “a rischio di affermazione” in termini di sviluppo delle capacità individuali, di qualità e stabilizzazione del lavoro, di emancipazione e partecipazione sociale. Un punto nevralgico per il futuro della Toscana è “ridare un futuro” ai giovani che non sono soggetti da assistere, bensì una risorsa su cui investire. Per raggiungere questo scopo la Regione Toscana ha sistematizzato e integrato le politiche giovanili regionali già in vigore e le ha arricchite con nuove linee di intervento. Il Progetto Giovanisì – che promuove opportunità su Tirocini, Casa, Servizio Civile, Fare impresa, Lavoro, Studio e Formazione – comprende azioni di sistema e strumenti per la valorizzazione del merito, garantendo un diritto allo studio reale, una formazione professionalizzante, un’esperienza di servizio civile regionale, prestiti d’onore per ulteriori forme di specializzazione, strumenti per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e delle professioni, attraverso il tirocinio, l’accesso agevolato al credito e il sostegno all’avviamento di attività economiche. Cinque sono gli obiettivi principali del progetto: 1. promuovere l'emancipazione dei giovani dalla famiglia d'origine; 2.potenziare le opportunità legate al diritto allo studio, formazione, apprendimento e specializzazione; 3. costruire percorsi per l'inserimento nel mondo del lavoro; 4. facilitare l'avviamento d'impresa e l'attività imprenditoriale; 5. accrescere l'opportunità di sostenere esperienze formative e lavorative all'estero. Ricordiamo, come dati di sintesi delle linee principali di intervento, che ad oggi, con il progetto Giovanisì sono stati attivati oltre 12.000 tirocini. 539 sono stati i praticantati retribuiti. Oltre 1.250 le imprese di giovani finanziate dalle banche su garanzia regionale (di cui il 50% femminili). Il totale dei giovani beneficiari delle misure di “Studio e Formazione” sono stati oltre 70.000 (tra IeFP, IFTS, voucher e borse). Sempre dal 2011 ad oggi sono più di 4.000 i giovani che hanno svolto o stanno svolgendo il servizio civile regionale. In coerenza con il Piano nazionale della “Garanzia per i Giovani”, la Regione Toscana ha predisposto il presente Piano, nell'ambito della propria strategia per i giovani, che mira in particolare a promuovere i percorsi di avvicinamento al lavoro dei giovani NEET, facilitandone i processi di transizione scuola-lavoro e sostenendo l'ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro, in un'ottica di attivazione dei soggetti e prevenzione dei fenomeni di scoraggiamento, con sostegno prioritario nei confronti di specifiche componenti più vulnerabili della popolazione giovanile come i NEET. Accanto agli interventi previsti dalla Garanzia Giovani Toscana, continueranno ad 7 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana essere attivi gli altri interventi già programmati nell'ambito del Progetto Giovanisì, anche per target diversi (fino a 40 anni). La Garanzia Giovani Toscana 2014-2015 è strutturata in raccordo con i documenti di indirizzo definiti per il nuovo POR FSE della Regione Toscana, nell'ambito del quale saranno infatti finanziati, per il ciclo 2014-2020, tutti gli interventi di Garanzia Giovani Toscana, e altre misure complementari, con risorse aggiuntive a quelle del presente Piano. Di seguito, si fornisce una descrizione delle principali misure del nuovo POR FSE raccordate con Garanzia Giovani. Nell’Obiettivo tematico 8, è stata selezionata la Priorità 8.2 Integrazione sostenibile nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare quelli che non svolgono attività lavorative, non seguono studi né formazioni, inclusi i giovani a rischio di esclusione sociale e i giovani delle comunità emarginate, anche attraverso l’attuazione della Garanzia per i giovani. In questa Priorità saranno previste azioni per il rafforzamento delle misure attive e preventive sul mercato del lavoro, il contrasto al fenomeno dei NEET (in coerenza con la Raccomandazione europea sulla Youth Guarantee), il rafforzamento dell’apprendistato e altre misure di inserimento al lavoro, la promozione di autoimpiego e autoimprenditorialità. Saranno finanziati i tirocini, il servizio civile, gli interventi per l'apprendistato, nelle sue tre forme, gli incentivi per l'assunzione e la formazione a supporto per la creazione di impresa, percorsi formativi di IeFP, stage, anche transnazionali, laboratori, metodologie di alternanza scuola-lavoro, per migliorare le transizioni istruzione/formazione/lavoro. Nell'ambito della Priorità di investimento 8.7 Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, sarà prevista l'azione di integrazione e consolidamento della rete Eures, all'interno dei servizi per il lavoro e azioni integrate per la mobilità transnazionale e nazionale. Nella Priorità 10.1 Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce, saranno previste azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi formativi. Nella Priorità 10.2 Migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione superiore e di livello equivalente, saranno finanziati interventi per innalzare il livello di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente. Infine, nella Priorità 10.4 Migliorare l'aderenza al mercato del lavoro dei sistemi di insegnamento e formazione, saranno previsti interventi formativi, anche a domanda individuale, strettamente collegati alle esigenze di inserimento lavorativo, ed azioni per la qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale. 8 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 2 Attuazione della Garanzia a livello regionale 3.1 Principali elementi di attuazione della Garanzia Giovani a livello regionale Premessa Ormai da qualche anno la questione giovanile ha assunto un ruolo centrale all’interno del dibattito pubblico, entrando progressivamente a far parte dell’agenda politica europea, nazionale e regionale. Ciò è avvenuto in concomitanza con la crisi economica, che in gran parte dei Paesi europei ha accentuato le condizioni di maggiore criticità per le generazioni più giovani, in termini di contrazione delle opportunità occupazionali, incremento dei livelli di disoccupazione, ma anche di inattività. Il risultato è che una quota crescente di un’intera generazione non riesce a fare del lavoro un’occasione di crescita personale e di inclusione sociale, oltre che una necessaria fonte di reddito, condizione per una effettiva ricerca di autonomia dalla famiglia. Tre sono le determinanti possibili di una tale situazione, con l’aggiunta di una quarta del tutto specifica di questa fase, determinanti che in parte si sovrappongono, ma che è utile tenere concettualmente separate per individuarne le possibili aree di intervento: • Strutturale. La prima riguarda l’insufficienza della crescita economica strutturale rispetto all’offerta di lavoro da parte dei giovani: in altri termini non vi è sufficiente domanda aggregata per far fronte al livello, sempre aggregato, dell’offerta di lavoro, ai livelli di remunerazione consentiti dal processo di accumulazione. • Congiunturale. La seconda fa riferimento ad un ciclo congiunturale recessivo per cui, pur in presenza di un equilibrio di medio-lungo periodo, si attraversa una temporanea carenza di domanda che determina, a sua volta, una minore richiesta, inferiore all’offerta, di nuova occupazione giovanile. • Frizionale. La terza è dovuta al fatto che rigidità dal lato dell’offerta e della domanda e/o malfunzionamento istituzionale del mercato del lavoro rallentano l’incontro di aspiranti lavoratori e di datori di lavoro, facendo abbassare il tasso di occupabilità rispetto a quello potenziale consentito dalla crescita del PIL. • Generazionale. La quarta è del tutto specifica di questo periodo storico. La necessità di tenere sotto controllo l’equilibrio dei fondi pensionistici, in presenza di aumento dell’età media e di flessione dei livelli occupazionali, ha di fatto prolungato la permanenza al lavoro da parte dei “lavoratori maturi”. Questo, in presenza di una diminuzione del PIL, ha determinato un sostanziale turn over zero, determinando il blocco della “normale staffetta generazionale”. Le possibili soluzioni L’acutezza del problema, l’urgenza di un intervento forte di natura pubblica, le possibilità offerte dalla Garanzia per i Giovani europea, impongono la definizione di una complessiva strategia per l'occupazione giovanile in grado di raccogliere tutti gli interventi e le risorse finalizzate a mettere a punto un percorso procedurale, finanziario e operativo ed una serie di azioni che dovranno toccare tutti e quattro gli ambiti sopra richiamati della non occupazione giovanile, con un orizzonte che arriva al 2020. 9 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Nell'ambito di questa complessiva strategia, si colloca il Piano Garanzia Giovani Toscana, per il biennio 2014-2015. Per contrastare gli effetti negativi dell’attuale fase congiunturale sulla capacità di assorbimento di giovani, il Piano intende offrire un sostegno ai giovani fondato su politiche attive di istruzione, formazione ed inserimento nel mondo del lavoro; nello specifico; si tratta di immettere una domanda aggiuntiva rivolta a favorire un primo confronto della popolazione giovanile, con priorità per quella fino a 24 anni, con il mondo del lavoro, anche se temporaneo e non definitivo. Si prevede quindi di coinvolgere, nel complesso, circa 55.000 giovani toscani di età tra i 15 e i 29 anni. Questa stima si basa sul valore di NEET individuato dal Ministero per la Toscana, in base ad elaborazioni sulle Forze di lavoro Istat 2012 utilizzate per la quantificazione dei gruppi target nell'ambito del Piano nazionale. La Garanzia Giovani Toscana è dunque uno strumento di natura congiunturale ma si inserisce nell'ambito di una più complessiva strategia regionale per l'occupazione giovanile, già avviata con il Progetto GiovaniSi, che va oltre il 2015, in cui rientrano anche altri interventi non finanziabili con la YEI ma con il FSE ed altri fondi, come FESR e FEASR (es. start up e sviluppo imprese innovative di giovani). Gli ambiti d’intervento della strategia regionale Nel ciclo di programmazione comunitaria 2014-20, un ambito che rivestirà un’attenzione centrale è rappresentato dalla promozione dell'occupazione giovanile. Si tratta di un tema, presente come intervento prioritario e trasversale sin dalle Conclusioni del Consiglio del 17 giugno 2011, che due anni dopo ha portato alla definizione della Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una Garanzia per i giovani, sostenuta dal finanziamento proveniente dalla Youth Employment Initiative (YEI) e dal FSE. Nello specifico, attraverso la Garanzia per i Giovani la CE ha invitato gli Stati a garantire ai giovani con età inferiore a 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale. Tale iniziativa sollecita l’impegno dei Paesi membri ad adottare provvedimenti di natura preventiva, offrendo prioritariamente una risposta ai giovani che ogni anno si affacciano al mercato del lavoro dopo la conclusione degli studi, ma al contempo invita a prevedere anche azioni di sostegno ai giovani disoccupati e NEET fondate su politiche attive di istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro. A livello nazionale, l'attuazione della Garanzia per i Giovani è stata oggetto dei lavori della Struttura di Missione, istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (ai sensi del decreto legge n. 76/2013), che ha portato alla definizione del Piano di attuazione italiano della “Garanzia per i giovani”. 10 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Il Piano prevede un PON YEI, con le Regioni Organismi Intermedi e il Ministero del Lavoro Autorità di Gestione, che assicuri a tutti i giovani, rientranti nel target previsto, in tutto il territorio nazionale, i servizi, gli interventi, gli incentivi della Garanzia, valorizzando al contempo l’autonomia propria dei vari livelli di governo. Il sistema di misure rivolte ai giovani prevede, dopo la fase di accoglienza, presa in carico – con la stipula del “Patto di servizio”- e le necessarie attività di orientamento, la definizione di un percorso individualizzato e condiviso. In coerenza con le indicazioni dell’Unione Europea e con il Piano nazionale della “Garanzia per i Giovani”, per poter usufruire degli strumenti messi a disposizione dal Programma sarà obbligatorio iscriversi ad esso attraverso la registrazione presso un centro per l’impiego o presso il portale “cliclavoro” ovvero" presso i portali regionali che dialogano con “cliclavoro” attraverso il canale della cooperazione applicativa. Poiché la Raccomandazione 120/01 del 2013 prevede che i giovani siano introdotti nel sistema della Garanzia “entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale”, viene stabilito che i quattro mesi decorrono dalla data di stipula del patto di servizio presso il Centro per l’Impiego scelto dal giovane e che tale evento debba verificarsi, di norma, non oltre sessanta giorni dalla data di adesione alla Garanzia Giovani Toscana. Gli ambiti di intervento di Garanzia Giovani Toscana, in coerenza con la strategia nazionale, saranno i seguenti: - azioni di orientamento, accompagnamento e consulenza per l’inserimento lavorativo, per i giovani fino a 29 anni; - la promozione di tirocini, con rimborso delle spese, per offrire ai giovani la possibilità di prepararsi al mondo del lavoro con un’adeguata formazione; questa misura sarà offerta ai giovani fino a 29 anni; - la promozione di esperienze con il servizio civile, per i giovani fino a 29; - nell'ambito del prossimo POR FSE 2014-2020, sarà attivata una analoga misura per i giovani fino a 30 anni, anche impegnati in percorsi di studio, in coerenza con i contenuti della Legge regionale in materia; - l’apprendistato, sia di primo (acquisizione del titolo o qualifica, per giovani fino a 18 anni) che di terzo livello (per l’alta formazione e la ricerca, per giovani fino a 29 anni); nell'ambito del prossimo POR FSE 2014-2020 sarà attivato anche un intervento di apprendistato di secondo livello (professionalizzante); - l’inserimento o il reinserimento in un percorso di formazione o istruzione per completare gli studi o specializzarsi professionalmente, per giovani nella fascia 15-18; - il sostegno alla mobilità a fini professionali verso paesi esteri, finalizzata allo svolgimento di esperienze di lavoro all’estero, per giovani fino a 29 anni; - il sostegno alla creazione e all'avviamento d’impresa, per giovani fino a 29 anni; - la promozione dell’inserimento occupazionale dei giovani attraverso bonus rivolti ai datori di lavoro, per giovani fino a 29 anni. 11 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 3.2 Coinvolgimento del partenariato Il Piano di attuazione della Garanzia Giovani per la Toscana è stato oggetto di confronto con gli organismi di concertazione settoriale delle politiche dell’educazione, istruzione, orientamento, formazione e lavoro, previsti dalla L.R. 32/2002, e cioè: - il Comitato di coordinamento istituzionale, previsto dall’art. 24 della legge regionale 32/2002, composto dai Presidenti delle Province toscane o loro delegati, dal Presidente del Circondario Empolese – Valdelsa o suo delegato, da sette sindaci effettivi e sette sindaci supplenti e da tre Presidenti effettivi e tre supplenti delle Comunità Montane, designati dal Consiglio delle Autonomie Locali. - la Commissione regionale permanente tripartita, prevista dall’art. 23 della legge regionale 32/2002, composta dall’Assessore regionale competente in materia, sei componenti e relativi supplenti designati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro più rappresentative a livello regionale, sei componenti e relativi supplenti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori più rappresentativi a livello regionale, tre componenti effettivi e tre supplenti designati dalle associazioni dei disabili più rappresentative a livello regionale, il consigliere regionale di parità, due consiglieri regionali, di cui uno in rappresentanza delle minoranze. I suddetti organismi sono stati fin da subito coinvolti nel percorso di formazione del Piano regionale. Inizialmente le sedute, che si sono svolte a partire dal mese di ottobre 2013, con una cadenza quasi mensile, hanno avuto carattere informativo sui contenuti dell’intervento a sulle principali tappe del percorso intrapreso a livello nazionale. Successivamente la concertazione ha consentito di far emergere questioni pratiche legate all’applicazione dell’intervento, anche perché il Programma Operativo Nazionale per l’attuazione dell’Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani ha preso avvio in una fase in cui si stava riflettendo sul ruolo delle Province e dei centri per l’impiego, che sono i principali soggetti istituzionali coinvolti nell’attuazione dell'intervento. Tali questioni sono state affrontate in maniera più approfondita in specifiche riunioni tecniche con il coinvolgimento dei dirigenti provinciali al lavoro. In particolare è stato affrontato il problema delle risorse, umane e finanziarie, necessarie per implementare l’intervento della Garanzia Giovani, e le questioni organizzative per essere in grado di soddisfare le aspettative legate all’intervento e la campagna informativa finalizzata alla pubblicità dell’iniziativa. Più nello specifico gli organismi di concertazione sono stati coinvolti nella fase di formazione del Piano nelle seguenti sedute: Per il Comitato di Coordinamento Istituzionale: - 18 ottobre 2013 - 20 dicembre 2013 - 13 febbraio 2014 - 28 marzo 2014 - 16 aprile 2014 Per la Commissione regionale permanente tripartita: - 8 novembre 2013 - 20 dicembre 2013 - 13 febbraio 2014 - 28 marzo 2014 - 16 aprile 2014 12 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Il Programma YEI è stato inoltre presentato in occasione dell’evento annuale FSE svoltosi a Livorno in data 13 dicembre 2013 al quale hanno partecipato le parti sociali, componenti la Commissione regionale permanente tripartita, e i rappresentanti delle Province. Infine il Programma YEI è stato illustrato alle parti sociali, componenti la Commissione regionale permanente tripartita, e ai soggetti istituzionali, componenti il Comitato di Coordinamento Istituzionale, nell’ambito del percorso di confronto e partecipazione sul POR FSE 2014-2020 che si è svolto il 30 gennaio 2014. Per la realizzazione del Piano regionale Garanzia Giovani si sono svolti nel 2014 incontri tecnici con i dirigenti al lavoro delle Province in data 4 marzo, 3, 10 e 16 aprile ed incontri tecnici con i referenti del Sistema Informativo Lavoro delle Province per la messa a punto del sistema informativo, in linea con gli standard nazionali, per la gestione del Piano nelle seguenti date: 18 marzo, 9 e 16 Aprile. 3.3 Destinatari e risorse finanziarie Il Piano regionale si pone l'obiettivo di migliorare l'occupabilità dei giovani, sia di coloro che si affacciano sul mercato del lavoro dopo la conclusione degli studi, sia di coloro che si trovano già in una condizione di disoccupazione, offrendo percorsi di rafforzamento delle competenze o di inserimento nel mercato del lavoro. Il Piano regionale, in linea con il Programma Operativo Nazionale Occupazione Giovani, è destinato ai giovani nella fascia di età 15-29 anni, disoccupati e non impegnati in percorsi di istruzione e formazione; In ogni caso, come illustrato nel paragrafo 3.1, verrà garantita la continuità degli interventi attualmente previsti dalla Regione per i giovani nell’ambito del progetto “Giovani Sì”, con le risorse regionali in anticipazione del POR FSE 2014-20 e poi a regime con gli strumenti previsti dal nuovo POR FSE. 13 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Tavola 2: Finanziamento della Garanzia Giovani Nome della riforma/iniziativa 1-A Accoglienza e informazioni sul programma 1-B Accoglienza, presa in carico, orientamento 1-C Orientamento specialistico o di II livello 2-A Formazione mirata all’inserimento lavorativo Fonti e livelli di finanziamento altri POR FSE YEI (incluso Fondi Fondi Fondi 2014cofinanziamento Regionali/ nazionali privati 1 FS e nazionale) locali 2020 (PAC) N. di beneficiar i previsti Totale - - - 55.000 4.000.000 - 4.000.000 55.000 4.000.000 - 4.000.000 15.000 4.000.000 - 4.000.000 700 11.610.000 2.000.000 3.800.000 - 3.800.000 5.000 550.000 - 550.000 50 - - - - 150.000 - 150.000 40 5-Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica 10.500.000 8.800.000 19.300.000 7.360 6- Servizio civile 15.190.000 26.400.000 41.590.000 7.000 1.500.000 - 1.500.000 500 577.981 - 577.981 250 9.000.000 - 9.000.000 3.000 64.877.981 37.200.000 102.077.981 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi 3 -Accompagnamento al lavoro 4-A Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale 4-B Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere 4-C Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca 7- Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità 8- Mobilità professionale transnazionale e territoriale 9- Bonus occupazionale Totale 13.610.000 1.940 1 Il nuovo POR FSE 2014-2020 finanzierà con ulteriori risorse gran parte degli interventi del Piano regionale di Garanzia Giovani, con un'allocazione non ancora definita. Le iniziative 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi - e 5 - Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica – sono finanziate anche con risorse regionali in Anticipazione del POR FSE 2014/2020 (art. 71 della L.R. 77/2013) allocate sui capitoli 61765, 61766, 61767, 61768 e 61773. Per l’iniziativa n. 5 - Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica – saranno previste nell’ambito del nuovo bilancio di previsione 2015, in fase di predisposizione, ulteriori risorse in anticipazione per 6 Me. L’effettiva disponibilità di tali risorse è comunque subordinata all’approvazione definitiva della Legge finanziaria regionale per l'anno 2015 e della relativa Legge di bilancio da parte del Consiglio regionale. L’iniziativa n. 6 – Servizio Civile - è finanziata anche con risorse regionali allocate sui capitoli 13072, 13156 e 13157 del bilancio di previsione 2014 (Euro 17.400.000) e pluriennale 2014-2016, anno 2015 (Euro 9.000.000,00). 14 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Costo per beneficiario 3 Misure 4.1 SCHEDA 1-A. Accoglienza e informazioni sul programma Azioni previste L'obiettivo della misura è quello di facilitare e sostenere l'utente nell'acquisizione di informazioni, anche in auto consultazione, utili a valutare la partecipazione al Programma YG, a orientarsi rispetto ai servizi disponibili, alla rete dei servizi competenti, alle modalità di accesso e di fruizione dei servizi, agli adempimenti amministrativi relativi alla registrazione nel sistema informativo. Target: giovani 15-29 anni. Parametro di costo: nessuna riconoscibilità economica. Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego e soggetti autorizzati e/o accreditati ai servizi al lavoro in ambito regionale ed altri soggetti pubblici e privati presenti sul territorio maggiormente a contatto con la realtà giovanile. Modalità di attuazione: per le attività di informazione, non essendoci riconoscibilità economica, non è prevista nessuna particolare procedura di assegnazione ai vari attori coinvolti. L’intenzione è quella di creare una rete regionale di sportelli che, insieme al canale informatico ed alle campagne informative, riesca capillarmente a raggiungere ogni realtà locale. Quindi in prima fila ci saranno tutti gli sportelli dei Centri per l’Impiego, comprensivi delle proprie articolazioni territoriali, ma anche tutti gli sportelli del circuito GiovaniSi che oramai da anni sono diventati un punto di riferimento per le politiche regionali rivolte ai giovani. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 55.000 giovani nel biennio 20142015. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 15 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.2 SCHEDA 1-B. Accoglienza, presa in carico, orientamento Azioni previste Dopo la prima fase propedeutica volta a fornire ai giovani tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche del Programma, sui servizi e sulle misure previste, e di presa in carico del giovane, l'obiettivo sarà quello di definire il percorso individuale di accesso alle misure in funzione delle caratteristiche personali, formative e professionali del giovane (profiling), finalizzato al rientro nel circuito scolastico/formativo e/o all'inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro. Tale percorso verrà esplicitato con il Patto di Attivazione. A titolo esemplificativo le azioni previste in questa fase saranno: • compilazione/aggiornamento e rilascio della scheda anagraficoprofessionale; • informazione orientativa sul mercato del lavoro locale, con particolare attenzione ai settori trainanti e ai profili più richiesti e ai titoli di studio/formativi più funzionali alle esigenze del sistema produttivo locale; • valutazione delle necessità/ aspirazioni espresse dal giovane e individuazione del profiling del giovane; • definizione del percorso e delle misure attivabili, in relazione alle caratteristiche socio-professionali rilevate e alle opportunità offerte dalla Youth Guarantee; • stipula del Patto di Attivazione (Patto di servizio) e registrazione delle attività/misure/servizi progettati ed erogati; • eventuale invio ad altri operatori abilitati ad erogare i servizi successivi e a gestire le misure specialistiche; • assistenza tecnico-operativa per lo sviluppo di competenze quali ad esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale; invio del curriculum ecc. Target: giovani 15-29 anni. Parametro di costo: L'erogazione dei servizio è riconosciuta a costi standard sulla base delle attività realizzate. Sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 34,00 Euro/h. Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego. Modalità di attuazione: attraverso i Centri per l'impiego provinciali. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 55.000 giovani nel biennio 20142015. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da GaranziaGiovani. 16 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.3 SCHEDA 1-C. Orientamento specialistico o di II livello Azioni previste L’orientamento di II livello è rivolto soprattutto ai giovani più distanti dal mercato del lavoro ed è finalizzato a ricostruire l’esperienza professionale e personale del soggetto per sollecitarne maturazione, pro attività e autonomia nella ricerca attiva del lavoro. E’ riferito inoltre alle azioni di registrazione sul libretto formativo, alle azioni di tutoraggio per l’attività formativa e per il servizio civile. A sostegno del processo possono essere utilizzati una serie di strumenti. Tra i principali: • Colloqui individuali. Rappresentano lo strumento fondamentale di un’azione di orientamento di II livello e vanno condotti da un professionista esperto nel rispetto del setting, inteso non solo come luogo e spazio adatti, ma anche in relazione agli obiettivi condivisi. • Laboratori di gruppo. I laboratori possono prevedere una conduzione o una coconduzione in funzione delle esigenze dell’utenza e dell’equipe. • Griglie e schede strutturate. Tali strumenti vengono utilizzati sia nell’ambito del colloquio sia nei laboratori. • Questionari e strumenti di analisi validati e standardizzati. Si configurano come strumenti di supporto nella conduzione dei colloqui, qualora il consulente ne ritenga opportuno l’utilizzo al fine di ottenere informazioni piu puntuali. Si fa presente tuttavia che in genere gli strumenti standardizzati disponibili sul mercato possono essere utilizzati esclusivamente dagli operatori, nelle strutture che dispongono di professionalita adeguate, in ottemperanza a quanto raccomandato dai codici deontologici e dalle associazioni internazionali.. Target: tutti i giovani target. Parametro di costo: L'erogazione dei servizio è riconosciuta a costi standard sulla base delle attività realizzate. Sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 35,50 Euro/h. Durata Fino a 8 h. Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego. Modalità di attuazione: attraverso i Centri per l'impiego provinciali. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere circa 15.000 giovani nel biennio 2014-2015. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 17 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.4 SCHEDA 2-A Formazione mirata all'inserimento lavorativo Azioni previste Partecipazione del giovane ai seguenti corsi di formazione, con la finalità di trasmettere le conoscenze e le competenze necessarie a facilitarne l'inserimento lavorativo sulla base dell'analisi degli obiettivi di crescita professionale e delle potenzialità rilevate nell'ambito delle azioni di orientamento e di fabbisogno delle imprese: 1) corsi individuali nell'ambito delle botteghe scuola accreditate, con il fine della trasmissione al giovane delle conoscenze e competenze tipiche del maestro artigiano, supportando in tal modo il ricambio generazionale 2) corsi collettivi, di durata fino a 900 ore, finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale o di certificato di competenze in ambiti professionali nei quali sia maggiore la richiesta di occupazione. Target Giovani da 18 fino a 29 anni. Parametro di costo In caso di corso individuale presso una bottega scuola sarà attribuito un voucher. L'erogazione dei servizi è riconosciuta a costi standard sulla base delle attività realizzate e sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 40,00 Euro/h. E’ previsto un importo complessivo non superiore ai 4.000 Euro per ogni percorso individuale ed il rimborso avverrà fino al 70% a processo, mentre la restante percentuale, e cioè fino al 100%, a risultato conseguito ovvero in caso di occupazione del giovane entro 120 giorni dalla fine del corso. In caso di corso di formazione in aula: rendicontazione a costi standard con applicazione delle UCS nazionali: UCS ora/corso: € 73,13 (fascia C) o € 117 (fascia B) UCS ora/allievo: € 0,50 (fascia C) o € 0,80 (fascia B) Anche in tal caso il rimborso nei confronti dell'agenzia formativa avverrà fino al 70% a processo, mentre la restante percentuale, e cioè fino al 100% a risultato conseguito (ovvero in caso di occupazione del giovane entro 120 giorni dalla fine del corso). Per il contratto di lavoro conseguente compete il bonus di cui alla scheda 9, ove previsto. Principali attori coinvolti Botteghe Scuola e Agenzie formative accreditate. Modalità di attuazione Avviso pubblico per il finanziamento di corsi di formazione e per l'assegnazione di voucher. Il bando sarà emanato dalla Regione mentre le successive attività di gestione, controllo e rendicontazione saranno attribuite alle amministrazioni provinciali sotto il coordinamento e nell'ambito degli indirizzi regionali. L'avviso prevederà una riserva di risorse per le Botteghe Scuola. Risultati attesi/prodotti Formazione finalizzata all'acquisizione di competenze professionali nel comparto dell'artigianato artistico e tradizionale. Interventi formativi finalizzati all'acquisizione di competenze professionali non generaliste e rilascio di attestato di qualifica professionale/certificato di competenze. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 18 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.5 SCHEDA 2-B. Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi Azioni previste. Si prevede il finanziamento di percorsi formativi finalizzati alla acquisizione di una qualifica professionale biennale nell'ambito del sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale. L’obiettivo di questi percorsi realizzati dai soggetti del sistema della formazione, nell’ambito dell’offerta regionale pubblica di formazione è quello di sviluppare le competenze di base e tecnico-professionali dei ragazzi a rischio di dispersione sulla base delle esigenze del mercato del lavoro. I percorsi formativi devono rispondere a specifici avvisi provinciali e devono essere progettati sulla base degli standard di progettazione definiti dal Sistema Regionale delle Competenze ai sensi della DGR 532/2009 e s.m.i. La DGR 294/2013 e s.m.i. che approva gli indirizzi triennali dell'offerta regionale di istruzione e formazione professionale e prevede la progettazione di un percorso formativo di durata biennale pari a 2.100 ore, articolato secondo le percentuali sotto indicate: • 35% attività di lezioni teoriche, • 35% di attività laboratoriale coerente con la figura professionale di riferimento del Progetto, • 30% tirocinio formativo/stage aziendale. Target: giovani 15-18 anni, che assolto l’obbligo d’istruzione sono fuoriusciti dal sistema scolastico. Parametro di costo. Utilizzo delle UCS regionali (DGR 240/11) per la definizione del costo massimo dei percorsi della categoria CUP “Altra formazione all’interno dell’obbligo formativo” per la classe di ore >1.200: UCS SRP: Euro 76.80 UCS SFA: Euro 0,70. Principali attori coinvolti. Agenzie formative accreditate. Attività di informazione relativa alla misura a cura dei servizi. Modalità di attuazione. Avviso pubblico. Le amministrazioni provinciali/unione dei comuni Circondario Empolese Valdelsa emanano avvisi provinciali rivolti alle agenzie formative accreditate per la presentazione dei progetti formativi di durata biennale a seguito della emanazione degli indirizzi regionali e della assegnazione delle risorse da parte della Regione alle province. Risultati attesi/prodotti: si prevede l’inserimento di 1.790 giovani drop-out. A questi si potranno aggiungere altri 150 giovani, il cui inserimento sarà finanziato con risorse regionali. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 19 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.6 SCHEDA 3. Accompagnamento al lavoro Azioni previste Il servizio è finalizzato a progettare e attivare le misure di inserimento lavorativo, sostenendo il giovane nelle fasi di avvio e ingresso alle esperienze di lavoro, attraverso le seguenti azioni (a titolo esemplificativo): • • • scouting delle opportunità occupazionali; promozione dei profili, delle competenze e della professionalità dei giovani presso il sistema imprenditoriale; matching rispetto alle caratteristiche e alle propensioni del giovane. Target: giovani fino a 29. Parametro di costo: il servizio erogato sarà rimborsato al conseguimento del risultato, in maniera differenziata in funzione del profilo di occupabilità del giovane, della tipologia e della durata del contratto come indicato nella seguente tabella nazionale: BASSA Tempo indeterminato e Apprendistato I e III livello MEDIA ALTA MOLTO ALTA 1.500 2.000 2.500 3.000 Apprendistato II livello, Tempo determinato o di somministrazione maggiore o uguale a 12 mesi 1.000 1.300 1.600 2.000 Tempo determinato o di somministrazione 6 - 12 mesi 600 800 1.000 1.200 Principali attori coinvolti: Centri per l'impiego e soggetti autorizzati e/o accreditati ai servizi al lavoro in ambito regionale. Modalità di attuazione: attraverso i Centri per l'impiego provinciali e soggetti autorizzati e/o accreditati ai servizi al lavoro in ambito regionale. Per quanto riguarda i soggetti autorizzati e/o accreditati ai servizi al lavoro in ambito regionale, sarà emanato un bando pubblico, a loro esclusivamente rivolto, per raccogliere le dichiarazioni di interesse e dare modo agli stessi di operare utilizzando i sistemi informativi sui quali transitano le informazioni della Garanzia Giovani al pari dei Centri per l’impiego. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 5.000 giovani nel biennio 20142015. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 20 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.7 SCHEDA 4-A. Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale Azioni previste L'azione consente attraverso il contratto di apprendistato di completare l’obbligo di istruzione e di assolvere il diritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni. È una possibilità per acquisire una qualifica di operatore professionale dopo tre anni. Elementi prioritari per la realizzazione dell’azione sono la riduzione del costo del lavoro per l’azienda sulla base di un accordo con le PPSS, il finanziamento della formazione strutturata e la garanzia al giovane di una adeguata indennità collegata alla partecipazione alle attività formative. Questa misura verrà attuata attraverso: - progettazione del Piano Formativo Individuale ed erogazione della formazione strutturata da svolgersi all’interno dell’impresa o all’esterno, presso Organismi di Formazione; - erogazione di un’indennità di partecipazione a supporto del successo formativo in caso di modulazione della disciplina salariale connessa all’obbligazione formativa prevista da questa tipologia contrattuale; - misure di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato; - opportune attività di orientamento, da effettuare anche nelle scuole secondarie di II grado e nei centri formativi, rivolti ai giovani e tese a far conoscere il contratto di apprendistato come opportunità di ingresso nel mercato del lavoro. Parallelamente, sarebbe opportune realizzare, con il supporto dei CPI, campagne informative rivolte alle imprese, con particolare attenzione ai piccoli imprenditori. Target: giovani 15-25 anni. Parametro di costo: - contributo alla impresa di 7.000 €/anno per apprendista per 400 h/anno di formazione strutturata. È ipotizzabile che parte della formazione strutturata sia erogata presso le imprese; - indennità di partecipazione pari 2.000 €/ annui per apprendista minorenne; - indennità di partecipazione pari 3.000 €/anno per apprendista maggiorenne; In alternativa potrà farsi ricorso al costo standard eventualmente previsto a livello nazionale. Principali attori coinvolti. Agenzie formative accreditate, scuole secondarie di II grado, imprese che assumono apprendisti, datori di lavoro, Sviluppo Toscana S.p.a., Province. Attività di informazione e individuazione utenza da parte dei servizi per l'impiego territoriali. Modalità di attuazione. Avviso pubblico. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere circa 50 giovani. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 21 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.8 SCHEDA 4-B. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere Azioni previste L'azione è finalizzata a favorire l’inserimento professionale e il conseguimento di una qualificazione professionale attraverso un contratto di lavoro a causa mista, garantendo una formazione per l'acquisizione di competenze di base, trasversali e tecnico-professionali. Saranno incentivate, in particolare, le assunzioni nelle imprese dell’artigianato artistico e tradizionale (Bottega Scuola). Le Botteghe Scuola hanno l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni le conoscenze e il saper fare degli antichi mestieri al fine di preservarli, fornendo importanti opportunità lavorative. Target: giovani 18-29 anni. Parametro di costo. Al momento non è prevista nessuna riconoscibilità economica nel PON YEI. Principali attori coinvolti. Sviluppo Toscana S.p.a. Attività di informazione e individuazione utenza da parte dei servizi per l'impiego territoriali. Modalità di attuazione. Avviso pubblico. Risultati attesi/prodotti. Da stimare, in relazione alle risorse che saranno stanziate nel POR FSE 2014-2020. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. NOTA BENE Questa misura sarà finanziata nell'ambito del POR FSE 2014-2020 22 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.9 SCHEDA 4-C. Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca Azioni previste Le azioni sono finalizzate a sostenere esperienze di alternanza fra studio universitario e lavoro, mediante l’attivazione di percorsi di apprendistato in alta formazione per il conseguimento dei titoli di master e dottorato di ricerca. Al fine di promuovere tali percorsi saranno finanziati “voucher” per la copertura delle spese di iscrizione e frequenza ai corsi universitari di alta formazione finalizzati al rilascio del titolo e personalizzati con attività tutoriali e formative aggiuntive previste nel Piano Formativo Individuale dell’apprendista. Se previsto nel piano formativo potranno inoltre essere erogati “voucher” per soggiorni formativi (compresi stage) in Italia ed all’estero presso soggetti formativi esterni a quello che rilascia il titolo (Università, Agenzie formative ed Enti di ricerca) o presso imprese diverse da quella presso cui si è assunti, finalizzati alla piena qualificazione e personalizzazione del percorso. Tali voucher potranno essere finalizzati alla copertura non solo delle spese di iscrizione ma anche delle spese accessorie. Target: giovani 18-29 anni. Parametro di costo: 3000 Euro annui per i primi 3 anni di durata dell’apprendistato. Principali attori coinvolti: Università Toscane. Per l’attivazione di un percorso di apprendistato di alta formazione e ricerca si prevede che, previo contatto fra l’impresa intenzionata ad assumere l’apprendista e l’università, venga definito un piano formativo individuale secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dal protocollo di intesa siglato fra Regione Toscana, Università e parti sociali (DGR 737/2013). Se Il percorso dottorale o di master risulta inserito nel catalogo dell’offerta regionale alta formazione, in seguito descritto, l’apprendista potrà inoltrare agli uffici regionali apposita richiesta per usufruire di un voucher finalizzato alla copertura delle spese di iscrizione e dei servizi aggiuntivi di tutoraggio collegati al percorso alta formazione e ricerca. Modalità di attuazione. Saranno costituiti – tramite avvisi pubblici rivolti alle Università toscane – cataloghi dell’offerta regionale dei corsi di alta formazione in apprendistato (dottorati e master) e adottati successivamente bandi pubblici per l’assegnazione di voucher a favore dei soggetti in apprendistato iscritti ad uno dei corsi inseriti in catalogo. Risultati attesi/prodotti. Trattandosi di un’azione sperimentale ancora da attivare – ed in considerazione della natura dei corsi di riferimento - si ritiene che il numero dei giovani da coinvolgere nell’arco del 2014-15 sia 40. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 23 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.9 SCHEDA 5. Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica Azioni previste 1) Tirocini extra-curriculari Coerentemente con la Legge Regionale n.3 del 2012 (“Modifiche alla Legge Regionale n.32 del 2002 in materia di tirocini”), con la quale la Regione Toscana ha reso obbligatorio per l’azienda il rimborso di almeno 500 euro mensili lordi per l’attivazione di un tirocinio extra-curricolare, l'azione finanziata sul programma Garanzia Giovani prevede quanto segue: nel caso in cui il tirocinante abbia un’età compresa tra i 18 e i 29 anni, la Regione Toscana co-finanzia il tirocinio per 300 euro dei 500 previsti. Il rimborso spese di 500 euro mensili dovuti dal soggetto ospitante, sia in caso di soggetto svantaggiato (art. 17 ter comma 8) che in caso di soggetto disabile, è totalmente coperto dal contributo regionale. Il tirocinio in Toscana ha una durata, secondo i profili professionali, da un minimo di 2 mesi fino a 6 mesi, proroghe comprese, per arrivare a 12 mesi per i laureati disoccupati o inoccupati e per le categorie svantaggiate individuate dall’art 17 ter comma 8 della L.R. 3/2012. Per i soggetti disabili di cui alla legge 68/99 il tirocinio può essere esteso fino ad un massimo di 24 mesi. Il tirocinio è attivato da un ente promotore ed è svolto presso un soggetto ospitante, pubblico o privato. Se l’azienda, alla fine del tirocinio, decide di assumere il giovane con un contratto a tempo indeterminato, può accedere al bonus occupazionale; il datore di lavoro ha la possibilità di scegliere tra il bonus occupazionale di cui alla scheda della Garanzia Giovani e il bonus coperto dalla Regione (i due bonus non sono cumulabili). In quest'ultimo caso la Regione mette a disposizione un incentivo pari a 8 mila euro, che saranno elevati a 10 mila in caso di tirocinanti appartenenti alle categorie previste dalla legge sul diritto al lavoro dei disabili 68/99 e in caso di soggetti svantaggiati di cui all’art. 17 ter comma 8 della L.R. 3/2012. E’ inoltre possibile per l’azienda ospitante accedere ad un contributo di 4 mila euro se questa, al termine del tirocinio, assume il giovane con un contratto a tempo determinato di almeno 2 anni. Tale incentivo sarà elevato a 5mila euro in caso di assunzione di un soggetto iscritto alla L. 68/99 o di un soggetto svantaggiato di cui all’art. 17 ter comma 8 della L.R. 3/2012. 2) Tirocini in mobilità geografica Per promuovere azioni di mobilità verso Paesi esteri per fini formativi e professionali, la Regione Toscana finanzia progetti di mobilità che consentano ai giovani nella fascia d'età 18-29 anni la realizzazione di stage formativi in azienda, work experience, esperienze destinate a favorire l’acquisizione di competenze e l’inserimento lavorativo. La durata dello stage all'estero può variare da un minimo di 1 mese e massimo di 6 mesi. Si prevede l'uscita di un avviso pubblico di chiamata di progetti per il finanziamento di interventi finalizzati a favorire la partecipazione ai progetti di mobilità transnazionale dei giovani nella fascia d'età 18-29 anni. L'avviso sarà rivolto ad agenzie formative ed imprese chiamate a presentare progetti di mobilità che coinvolgano il target indicato. Target: giovani 18 - 29 anni. Parametro di costo 1) E' prevista la corresponsione di un contributo regionale a favore del soggetto ospitante pari a 300 euro mensili a fronte dell'indennità corrisposta al tirocinante da parte dell'impresa (pari ad almeno 500 euro mensili). 24 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 2) Le spese della mobilità saranno parametrate sulla base delle attuali tabelle CE dei programmi di mobilità. Principali attori coinvolti: Soggetti promotori previsti dalla L.R. 32/2002; soggetti ospitanti, pubblici e privati, presso i quali viene realizzato il tirocinio; agenzie formative accreditate e imprese per lo svolgimento di tirocini in mobilità geografica. Attività di informazione relativa alla misura a cura dei servizi. Modalità di attuazione. Avviso pubblico. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere complessivamente circa 8.000 destinatari di tirocinio e 250 giovani per l’azione di mobilità transazionale nel biennio 2014-2015. A questi si aggiungeranno ulteriori 1.100 giovani fino a 24 anni, il cui tirocinio sarà finanziato con risorse regionali. I risultati comprenderanno: 1) attivazione di tirocinio; registrazione delle competenze acquisite nel libretto formativo; inserimento in un posto di lavoro; 2) esperienze formative/professionali di giovani toscani presso imprese estere. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. Nota Bene La Regione continuerà a finanziare anche i tirocini per coloro che non sono destinatari di Garanzia Giovani, con un bando che attiverà risorse regionali per 8 milioni di euro. 25 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.11 SCHEDA 6. Servizio civile Azioni previste Per promuovere e valorizzare le esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva, la Regione Toscana mette a disposizione opportunità di Servizio civile in diverse aree tematiche, come la sanità, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, l’aiuto alla persona, la protezione civile, l’immigrazione, la tutela dei consumatori, le pari opportunità, il commercio equo e solidale, la cooperazione internazionale (Vedi Legge regionale 25 luglio 2006, n. 35 (Istituzione del servizio civile regionale) e s.m.i., finanziando progetti che danno la possibilità agli enti accreditati di ospitare giovani che svolgano un’esperienza della durata di dodici mesi, che comprende anche una attività formativa. La Regione mette a disposizione 433,80 € mensili per 12 mesi Target: giovani da 18 a 29 anni di età Parametro di costo: 433,80 € mensili per 12 mesi. Principali attori coinvolti: enti accreditati. Modalità di attuazione: Avviso pubblico. Risultati attesi/prodotti. Nel biennio 2014-15 si prevede di raggiungere circa 2.500 nuovi destinatari. Con ulteriori risorse regionali (D.D. n. 4220 del 26/09/2014, pubblicato sul BURT n. 40 parte III dell' 8/10/2014), sono state approvate le graduatorie dei progetti ed è stato emanato il relativo bando giovani per il servizio civile regionale per 2.460 posti. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 26 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.12 SCHEDA 7. Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità Azioni previste L'azione consiste nella predisposizione di interventi formativi e consulenziali a sostegno di percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo, compreso l'accompagnamento nella fase iniziale, in raccordo con gli strumenti regionali esistenti, (ad esempio: Legge regionale 29 aprile 2008, n. 21 “Promozione dell'imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali”2, bandi per l'imprenditoria agricola e altri strumenti), al fine di far acquisire ai giovani le competenze utili al loro progetto di avvio d'impresa e lavoro autonomo e alla gestione dell'attività. Ai giovani saranno proposti percorsi specialistici mirati, articolati nelle seguenti fasi: • formazione per il business plan; • assistenza personalizzata per la stesura del business plan; • accompagnamento all'accesso al credito e alla finanziabilità; • servizi a sostegno della costituzione dell'impresa; • supporto allo start up. Target: I destinatari dell'intervento sono i giovani fino a 29 anni. Parametro di costo. L'erogazione dei servizi è riconosciuta a costi standard sulla base delle attività realizzate e sarà utilizzata l’UCS nazionale pari a 40,00 Euro/h. Il rimborso avverrà fino al 70% a processo, mentre la restante percentuale, e cioè fino al 100%, a risultato conseguito (effettivo avvio dell'attività imprenditoriale). Principali attori coinvolti: agenzie formative accreditate. Attività di informazione relativa alla misura a cura dei servizi. Modalità di attuazione. Si prevede la pubblicazione di un avviso pubblico in raccordo con gli strumenti regionali di sostegno all'autoimpiego e all'autoimprenditorialità. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 500 giovani nel biennio 2014-2015. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previste da Garanzia Giovani. 2 Attualmente in corso di revisione. Le misure previste dalla l.r. 21/2008 sono gestite da raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) composto da Fidi Toscana S.p.A., capofila, e da Artigiancredito Toscano S.C., e Artigiancassa S.P.A., come da gara aggiudicata con decreto n.5725 del 20-12-2013, relativa al “Servizio di gestione degli interventi regionali connessi a strumenti di ingegneria finanziaria”. 27 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.13 SCHEDA 8. Mobilità professionale transnazionale e territoriale Azioni previste Per promuovere azioni di mobilità verso Paesi esteri per fini professionali, la Regione Toscana finanzia progetti di mobilità che consentano ai giovani nella fascia d'età 18-29 la realizzazione di esperienze lavorative presso imprese estere. La durata dell'esperienza all'estero può variare da un minimo di 1 mese e massimo di 6 mesi. Target: giovani 18-29 anni. Parametro di costo: le spese della mobilità saranno parametrate sulla base delle attuali tabelle CE dei programmi di mobilità. Principali attori coinvolti: imprese ed agenzie formative accreditate. Attività di informazione relativa alla misura a cura dei servizi. Modalità di attuazione. Si prevede l'uscita di un avviso pubblico di chiamata di progetti per il finanziamento di interventi finalizzati a favorire la partecipazione ai progetti di mobilità transnazionale dei giovani nella fascia d'età 18-29. L'avviso sarà rivolto ad agenzie formative ed imprese chiamate a presentare progetti di mobilità che coinvolgano il target indicato. Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 250 giovani nel biennio 2014-2015 che svolgeranno esperienze lavorative presso imprese estere. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previsto da Garanzia Giovani. 28 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4.14 SCHEDA 9. Bonus occupazionale Azioni previste Riconoscimento di un bonus ai datori di lavoro che, sulla base dell’intermediazione dei servizi competenti, assumano con il ricorso ai seguenti contratti: • tempo determinato o somministrazione superiore o uguale a 6 mesi • tempo determinato o somministrazione • 12 mesi • tempo indeterminato Il sistema di assegnazione dei bonus è diversificato in funzione della tipologia di contratto con cui avviene l’assunzione e del profiling. Il bonus è riconosciuto nei limiti previsti per gli aiuti di importanza minore (cd. de minimis) e non è cumulabile con altri incentivi. Target: giovani fino a 29 anni. Parametro di costo: tabella nazionale: BONUS ASSEGNATI IN BASE AL PROFILING DEL GIOVANE E DELLE DIFFERENZE TERRITORIALI BASS A MEDIA ALTA MOLTO ALTA Contratto a tempo determinato o somministrazione superiore o uguale a 6 mesi - - 1.500 2.000 Contratto a tempo determinato o somministrazione maggiore o uguale a 12 mesi - - 3.000 4.000 4.500 6.000 Contratto a tempo indeterminato 1.500 3.000 Principali attori coinvolti: datori di lavoro. Modalità di attuazione: come previsto dalla convenzione, la gestione della misura è a carico dell’INPS, sulla base delle specifiche procedure che saranno definite dalla Regione Toscana Risultati attesi/prodotti: si prevede di raggiungere 3.000 giovani nel biennio 20142015. A questi si potranno aggiungere circa 100 giovani, attraverso un bando finanziato con risorse regionali per incentivi giovani laureati. Interventi di informazione e pubblicità: indicazione degli strumenti e attività di comunicazione che verranno posti in essere. L'attività di informazione e pubblicità della misura rientra nell'ambito delle azioni di comunicazione generale previsto da Garanzia Giovani. 29 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana 4 Attività di assistenza tecnica In base all'art.11 1° comma lettera d) della convenzione sottoscritta con il Ministero del Lavoro, la Regione Toscana avrà a disposizione risorse di assistenza tecnica pari a euro 1.301.656 che saranno destinate a realizzare le attività di supporto alla programmazione e all’attuazione del programma, quali interventi di monitoraggio, valutazione di efficacia, implementazione dei sistemi informativi, controlli, informazione e pubblicità. In particolare le attività previste sono le seguenti: − Adeguamento del sistema informativo regionale ai fini della Garanzia Giovani − Attività di assistenza tecnica per supporto alla programmazione, monitoraggio, gestione e controllo della Garanzia Giovani in Toscana − Attività di informazione e comunicazione presso i beneficiari e gli enti attuatori − Rafforzamento delle strutture regionali maggiormente coinvolte attraverso l'organizzazione di giornate formative ad hoc e l'attivazione di un Progetto speciale Tempo determinato “Attuazione della GG in Toscana: monitoraggio e controllo” per 8 unità di personale. 30 Piano di attuazione italiano della Garanzia per i giovani - Piano esecutivo regionale Regione Toscana Governance del Piano di attuazione della Garanzia Giovani L’Organismo Intermedio per la Garanzia Giovani è la Regione Toscana a cui vengono delegate le funzioni proprie dell’AdG, previste dall’articolo 125 del Regolamento CE 1303/2013. L’Area di Coordinamento Formazione Orientamento e Lavoro svolge formalmente il ruolo di Organismo Intermedio che coordina l’attuazione delle varie misure e che si interfaccia con l’AdG del Piano. L’Organismo Intermedio Regione Toscana articola le proprie attività attraverso i settori regionali Responsabili di Misura. I settori sono responsabili dell’attuazione delle varie misure ed in alcuni casi si avvalgono in continuità con le normative vigenti e con le funzioni svolte nel 2007-2013, delle Province che assumeranno il ruolo di beneficiario con la facoltà di svolgere controlli di primo livello sulle operazioni. Quindi dovrà essere definita una sorta di atto di individuazione/ delega per lo svolgimento delle funzioni loro affidate . Di seguito è riportato l’organigramma Area FOL INPS Settore Lavoro Misura 9 Misura 3 Settore Formazione e orientamento Province Province Misura 1 – A Misura 1 – B Misura 1( – C) Misura 3 Misura 2 - A Misura 2 – B** Misura 4 - A Settore Diritto allo studio universitario e sostegno alla ricerca Settore Politiche di welfare regionale per la famiglia e cultura della legalità Sviluppo Toscana S.p.A Misura 4 – A* Misura 5*** Misura 7 Misura 8 Misura 4 – C Misura 6 O.I. Responsabile di Misura Beneficiari Misure * Limitatamente alle azioni di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato ** Per l’attuazione della misura 2B viene coinvolto anche l’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa *** Per la misura 5 sarà previsto il coinvolgimento dell’INPS in qualità di soggetto pagatore 1 Si descrivono, nella tabella seguente, i compiti dei vari soggetti coinvolti e nello specifico: Organismo Intermedio: Area di coordinamento Formazione, Orientamento e Lavoro – Regione Toscana; Responsabili di Misura: Settori regionali responsabili dell’attuazione delle Misure; Beneficiario: Province e Sviluppo Toscana S.p.A.; Ente erogatore: soggetto che attua l’intervento (ad esempio agenzie formative nella Misura 2B). Organismo intermedio Regione Toscana Compiti Settori Regionali Responsabili di Misura Beneficiari si impegna a presentare, entro 20 giorni dalla sottoscrizione della Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il Piano di attuazione regionale, qualora non allegato alla Convenzione stessa; tale Piano sarà coerente con le finalità e l’impianto metodologico del Piano Italiano di attuazione della Garanzia Giovani e del PON YEI e con le schede descrittive degli interventi si impegna ad adottare e inviare all’AdG il documento descrittivo del Sistema di gestione e controllo regionale 2014-2020, corredato delle procedure interne e della pista di controllo in coerenza con l’art. 72 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e dell’Allegato XIII al Regolamento (UE) n. 1303/2013 nelle more dell’adozione del suddetto Sistema, la Regione utilizza il Sistema di gestione e controllo regionale già in uso nella programmazione FSE 2007-2013 si impegna ad informare l’AdG in merito ad eventuali aggiornamenti del Sistema di gestione e controllo adottato, intervenuti a 2 seguito di cambiamenti del proprio contesto organizzativo e normativoprocedurale si impegna a tenere un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata a livello di O.I., nell’attuazione degli interventi fa ricorso alle opzioni di costi semplificati di cui all’art. 67 comma 1 (b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e all’art. 14 del Regolamento (UE) n. 1304/2013, come previsto nel Piano di attuazione regionale e può optare per le proprie procedure di semplificazione dei costi o per la metodologia nazionale per la rendicontazione si impegna a predisporre la dichiarazione delle spese sostenute in qualità di Organismo Intermedio, da inviare all’Autorità di Gestione e all’Autorità di Certificazione del PON YEI si impegna a: a) garantire la piena attuazione dei controlli di primo livello ex art. 125, Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, anche in loco presso gli enti erogatori delle operazioni, al fine di verificare la corretta applicazione del metodo di rendicontazione stabilito attraverso l’esame del processo o dei risultati del progetto, ad esclusione delle misure delegate all’INPS e nei casi pertinenti al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale; si impegnano a tenere un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata, nell’attuazione degli interventi fanno ricorso alle opzioni di costi semplificati di cui all’art. 67 comma 1 (b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e all’art. 14 del Regolamento (UE) n. 1304/2013, come previsto nel Piano di attuazione regionale, e adottano le procedure messe in atto dall’’Organismo intermedio Regione Toscana si impegnano a tenere un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata, nell’attuazione degli interventi fanno ricorso alle opzioni di costi semplificati di cui all’art. 67 comma 1 (b) del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e all’art. 14 del Regolamento (UE) n. 1304/2013, come previsto nel Piano di attuazione regionale, e adottano le procedure messe in atto dall’Organismo intermedio Regione Toscana si impegnano ad inviare all’Organismo intermedio Regione Toscana i dati per la dichiarazione delle spese sostenute, da inviare all’Autorità di Gestione e all’Autorità di Certificazione del PON YEI si impegnano a: a) • per i propri interventi ad eseguire i controlli di primo livello ex art. 125, Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, anche in loco presso gli enti erogatori delle operazioni, al fine di verificare la corretta applicazione del metodo di rendicontazione stabilito attraverso l’esame del processo o dei risultati del progetto, • per gli interventi per i quali si avvalgono dei beneficiari, si impegnano anche attraverso verifiche di rispondenza sull’operato degli stessi, a garantire la piena attuazione dei controlli di si impegnano ad inviare al Settore Regionale Responsabile di Misura i dati per la dichiarazione delle spese sostenute, da inviare all’Autorità di Gestione e all’Autorità di Certificazione del PON YEI si impegnano a: a) eseguire i controlli di primo livello ex art. 125, Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, anche in loco presso gli enti erogatori i beneficiari delle operazioni, al fine di verificare la corretta applicazione del metodo di rendicontazione stabilito attraverso l’esame del processo o dei risultati del progetto, 3 b) informare l’Autorità di Gestione e l’Autorità di Certificazione del PON YEI sui provvedimenti relativi al definitivo riconoscimento delle spese sostenute a fronte di eventuali controdeduzioni presentate dagli enti erogatori; c) informare l’Autorità di Gestione e l’Autorità di Certificazione in merito alle attività e agli esiti dei controlli effettuati, di cui al punto precedente, assicurando la registrazione degli stessi all’interno del sistema informatico dell’AdG – SIGMA, anche per tramite dei propri sistemi informativi; d) comunicare entro il mese successivo alla fine di ogni trimestre al MLPS DG Politiche Attive e Passive del Lavoro, tutte le irregolarità che sono state oggetto di un primo accertamento, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1303/2013; e) informare l’Autorità di Gestione e l’Autorità di Certificazione in merito a eventuali procedimenti di recupero, secondo la periodicità e i termini stabiliti, e tenere una registrazione dei dati e delle informazioni relativi agli stessi. si impegna a fornire la necessaria b) c) d) e) primo livello ex art. 125, Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, anche in loco presso gli enti erogatori delle operazioni, al fine di verificare la corretta applicazione del metodo di rendicontazione stabilito attraverso l’esame del processo o dei risultati del progetto, esaminare eventuali controdeduzioni presentate dagli enti erogatori ed emanare i provvedimenti relativi al definitivo riconoscimento delle spese sostenute e informare l’Organismo intermedio Regione Toscana; informare l’Organismo intermedio Regione Toscana in merito alle attività e agli esiti dei controlli effettuati, di cui al punto precedente, assicurando la registrazione degli stessi all’interno dei propri sistemi informativi; comunicare entro il mese successivo alla fine di ogni trimestre all’Organismo intermedio Regione Toscana tutte le irregolarità che sono state oggetto di un primo accertamento, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1303/2013; informare l’Organismo intermedio Regione Toscana in merito a eventuali procedimenti di recupero, secondo la periodicità e i termini stabiliti, e tenere una registrazione dei dati e delle informazioni relativi agli stessi. b) esaminare eventuali controdeduzioni presentate dagli enti erogatori i beneficiari ed emanare i provvedimenti relativi al definitivo riconoscimento delle spese sostenute e informare il Settore Regionale Responsabile di Misura c) informare il Settore Regionale Responsabile di Misura in merito alle attività e agli esiti dei controlli effettuati, di cui al punto precedente, assicurando la registrazione degli stessi all’interno dei propri sistemi informativi; d) comunicare entro il mese successivo alla fine di ogni trimestre al Settore Regionale Responsabile di Misura tutte le irregolarità che sono state oggetto di un primo accertamento, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1303/2013; e) informare il Settore Regionale Responsabile di Misura in merito a eventuali procedimenti di recupero, secondo la periodicità e i termini stabiliti, e tenere una registrazione dei dati e delle informazioni relativi agli stessi. 4 collaborazione all’Autorità di Certificazione per lo svolgimento dei compiti a questa assegnati dall’art. 126 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 si impegna a fornire la necessaria collaborazione all’Autorità di Audit per lo svolgimento dei compiti a questa assegnati dai regolamenti comunitari, in particolare la descrizione dei sistemi di gestione e controllo, l’esecuzione dei controlli di II livello e il rilascio della dichiarazione a conclusione del PON YEI si impegna ad esaminare le risultanze dei controlli effettuati dall’Autorità di Audit e dall’Autorità di Certificazione e a fornire tutte le informazioni e la documentazione necessarie a consentire un adeguato riscontro da parte del MLPS - DG Politiche Attive e Passive del Lavoro si impegna a fornire al MLPS - DG Politiche Attive e Passive del Lavoro tutta la documentazione relativa allo stato di avanzamento degli interventi, necessaria in particolare per l’elaborazione della Relazione annuale di attuazione e della Relazione finale di attuazione del PON YEI si impegna a fornire al Ministero, ai fini dell’aggiornamento del Comitato di Sorveglianza, gli elementi relativi ai progressi nell'esecuzione di misure intese a contrastare la disoccupazione giovanile ai sensi dell’art. 111 comma 4 lett. h) del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e ai sensi dell’art. 19 comma 4 del Regolamento (UE) n. 1304/2013. Con apposita richiesta e per particolari esigenze informative del Comitato di Sorveglianza, il Ministero può richiedere si impegnano a fornire la necessaria collaborazione all’Autorità di Audit per lo svolgimento dei compiti a questa assegnati dai regolamenti comunitari si impegnano a fornire la necessaria collaborazione all’Autorità di Audit per lo svolgimento dei compiti a questa assegnati dai regolamenti comunitari si impegnano a fornire all’Organismo intermedio Regione Toscana tutte le informazioni e la documentazione necessarie a consentire un adeguato riscontro da parte del MLPS - DG Politiche Attive e Passive del Lavoro si impegnano a fornire al Settore Regionale Responsabile di Misura tutte le informazioni e la documentazione necessarie a consentire un adeguato riscontro da parte del MLPS DG Politiche Attive e Passive del Lavoro si impegnano ad inviare all’Organismo intermedio Regione Toscana tutta la documentazione relativa allo stato di avanzamento degli interventi, necessaria in particolare per l’elaborazione, da parte del MLPS - DG Politiche Attive e Passive del Lavoro, della Relazione annuale di attuazione e della Relazione finale di attuazione del PON YEI si impegnano a fornire all’Organismo intermedio Regione Toscana ai fini dell’aggiornamento del Comitato di Sorveglianza, gli elementi relativi ai progressi nell'esecuzione di misure intese a contrastare la disoccupazione giovanile ai sensi dell’art. 111 comma 4 lett. h) del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e ai sensi dell’art. 19 comma 4 del Regolamento (UE) n. 1304/2013 si impegnano ad inviare al Settore Regionale Responsabile di Misura tutta la documentazione relativa allo stato di avanzamento degli interventi, necessaria in particolare per l’elaborazione, da parte del MLPS - DG Politiche Attive e Passive del Lavoro, della Relazione annuale di attuazione e della Relazione finale di attuazione del PON YEI si impegnano a fornire al Settore Regionale Responsabile di Misura ai fini dell’aggiornamento del Comitato di Sorveglianza, gli elementi relativi ai progressi nell'esecuzione di misure intese a contrastare la disoccupazione giovanile ai sensi dell’art. 111 comma 4 lett. h) del Regolamento (UE) n. 1303/2013 e ai sensi dell’art. 19 comma 4 del Regolamento (UE) n. 1304/2013 5 alla Regione, ulteriori elementi a scadenze diverse che saranno preventivamente comunicate assicura il collegamento del proprio sistema informativo con il sistema informativo SIGMA del MLPS DG Politiche Attive e Passive del Lavoro – SIGMA secondo il protocollo di colloquio. si impegna ad assicurare, anche presso i beneficiari e gli enti erogatori esempio coinvolti nell’attuazione degli interventi, una raccolta adeguata delle informazioni e della documentazione relative alle attività approvate, necessarie alla gestione finanziaria, alla sorveglianza, ai controlli di primo livello, al monitoraggio, alla valutazione delle attività, agli audit e a garantire il rispetto della pista di controllo del PON YEI, secondo quanto disposto dall’art. 140 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 si impegna a sostenere le spese relative alle misure erogate in altre Regioni italiane, nei confronti dei giovani residenti sul proprio territorio si impegna ad adottare le “Linee guida sulla piattaforma tecnologica di supporto alla Garanzia Giovani”, adottate nella seduta della Conferenza Stato- Regioni del 20 febbraio 2014 si impegna a predisporre monitoraggi semestrali sugli stati di avanzamento delle attività, contenenti anche informazioni qualitative nel primo anno di attuazione ovvero fino al 31 dicembre 2014. A partire dal 1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2018 la Regione si impegna a predisporre monitoraggi trimestrali sugli stati di avanzamento delle attività della Regione si impegnano a fornire all’Organismo intermedio Regione Toscana ad assicurare una raccolta adeguata delle informazioni e della documentazione relative alle attività approvate, necessarie alla gestione finanziaria, alla sorveglianza, ai controlli di primo livello, al monitoraggio, alla valutazione delle attività, agli audit si impegnano a fornire al Settore Regionale Responsabile di Misura ad assicurare una raccolta adeguata delle informazioni e della documentazione relative alle attività approvate, necessarie alla gestione finanziaria, alla sorveglianza, ai controlli di primo livello, al monitoraggio, alla valutazione delle attività, agli audit si impegnano a sostenere le spese relative alle misure erogate in altre Regioni italiane, nei confronti dei giovani residenti sul proprio territorio si impegnano a sostenere le spese relative alle misure erogate in altre Regioni italiane, nei confronti dei giovani residenti sul proprio territorio si impegnano a inviare all’Organismo intermedio Regione Toscana i monitoraggi semestrali sugli stati di avanzamento delle attività, contenenti anche informazioni qualitative nel primo anno di attuazione ovvero fino al 31 dicembre 2014. A partire dal 1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2018 i beneficiari si impegnano a predisporre monitoraggi trimestrali sugli stati di si impegnano a inviare al Settore Regionale Responsabile di Misura i monitoraggi semestrali sugli stati di avanzamento delle attività, contenenti anche informazioni qualitative nel primo anno di attuazione ovvero fino al 31 dicembre 2014. A partire dal 1 gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2018 gli gli enti attuatori i beneficiari si impegnano a predisporre monitoraggi trimestrali sugli stati di avanzamento delle attività 6 si impegna inoltre a: a) osservare nell’ambito del proprio ruolo e degli interventi in essere i dispositivi in materia d’informazione e pubblicità previsti dall’allegato XII del Regolamento (UE) n. 1303/2013; b) adeguarsi, nella progettazione e realizzazione delle azioni di comunicazione, a quanto previsto dalle Linee Guida per la comunicazione; c) stabilire procedure idonee ad assicurare che tutti i documenti relativi alle spese e agli audit necessari per garantire una pista di controllo adeguata siano conservati anche dai beneficiari e dagli enti erogatori sotto forma di originali o di copie autenticate, secondo quanto disposto dall’art. 140 indicato al punto precedente, per tre anni successivi alla chiusura del programma operativo o qualora, si tratti di operazioni soggette a chiusura parziale, per i tre anni successivi all’anno in cui ha avuto luogo la chiusura parziale; d) Osservare le disposizioni comunitarie in materia di aiuti di stato. avanzamento delle attività si impegnano a: si impegnano a: a) osservare nell’ambito del proprio a) osservare nell’ambito del proprio ruolo e ruolo e degli interventi in essere i degli interventi in essere i dispositivi in dispositivi in materia materia d’informazione e pubblicità d’informazione e pubblicità previsti previsti dall’allegato XII del Regolamento dall’allegato XII del Regolamento (UE) n. 1303/2013; (UE) n. 1303/2013; b) adeguarsi, nella progettazione e b) adeguarsi, nella progettazione e realizzazione delle azioni di realizzazione delle azioni di comunicazione, a quanto previsto dalle comunicazione, a quanto previsto Linee Guida per la comunicazione; dalle Linee Guida per la c) conservare i documenti relativi alle comunicazione; spese e agli audit sotto forma di originali c) conservare i documenti relativi alle o di copie autenticate, secondo quanto spese e agli audit sotto forma di disposto dall’art. 140 indicato al punto originali o di copie autenticate, precedente, per tre anni successivi alla secondo quanto disposto dall’art. chiusura del programma operativo o 140 indicato al punto precedente, qualora, si tratti di operazioni soggette a per tre anni successivi alla chiusura parziale, per i tre anni chiusura del programma operativo successivi all’anno in cui ha avuto luogo o qualora, si tratti di operazioni la chiusura parziale; soggette a chiusura parziale, per i d) osservare le disposizioni comunitarie in tre anni successivi all’anno in cui materia di aiuti di stato. ha avuto luogo la chiusura parziale; d) osservare le disposizioni comunitarie in materia di aiuti di stato. 7 Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani – Regione Toscana Di seguito si riporta la schematizzazione delle misure e dei soggetti che realizzeranno il Piano di attuazione della Garanzia per i Giovani. Scheda Misura Descrizione attività 1-A Accoglienza e informazioni sul programma *Nessuna riconoscibilità economica sul Programma YG Facilitazione e sostegno all'utente nell'acquisizione di informazioni, anche in auto consultazione, utili a valutare la partecipazione al Programma YG, a orientarsi rispetto ai servizi disponibili, alla rete dei servizi competenti, alle modalità di accesso e di fruizione dei servizi, agli adempimenti amministrativi relativi alla registrazione nel sistema informativo Settore Regionale Responsabile di Misura Beneficiario • 1 Accoglienza, presa in carico, orientamento 1-B Accesso alla garanzia (presa in carico, colloquio individuale e profiling, consulenza orientativa) 1- C Orientamento specialistico o di II livello Compilazione/aggiornamento e rilascio della scheda anagraficoprofessionale • Informazione orientativa sul mercato del lavoro locale, con particolare attenzione ai settori trainanti e ai profili più richiesti e ai titoli di studio/formativi più funzionali alle esigenze del sistema produttivo locale Valutazione delle necessità/ aspirazioni espressi dal giovane e individuazione del profiling del giovane • Definizione del percorso e delle misure attivabili, in relazione alle caratteristiche socio-professionali rilevate e alle opportunità offerte dalla Youth Guarantee • Stipula del Patto di Attivazione (Patto di servizio) e registrazione delle attività/misure/servizi progettati ed erogati; • eventuale invio ad altri operatori abilitati ad erogare i servizi successivi e a gestire le misure specialistiche • Assistenza tecnico-operativa per lo sviluppo di competenze quali ad esempio parlare in pubblico, sostenere un colloquio individuale; invio del curriculum ecc. Ricostruzione dell’esperienza professionale e personale del soggetto per sollecitarne maturazione, pro attività e autonomia nella ricerca attiva del lavoro Settore Lavoro Regione Toscana Province 8 2 -A Formazione mirata all’inserimento lavorativo 2 Formazione 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi 3 Accompagnamento al lavoro 4 Apprendistato 4-A Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale Partecipazione del giovane ai seguenti corsi di formazione: 1) corsi individuali nell'ambito delle botteghe scuola accreditate, con il fine della trasmissione al giovane delle conoscenze e competenze tipiche del maestro artigiano, supportando in tal modo il ricambio generazionale 2) corsi collettivi, di durata fino a 900 ore, finalizzati al rilascio di un attestato di qualifica professionale o di certificato di competenze in ambiti professionali nei quali sia maggiore la richiesta di occupazione. Realizzazione, attraverso avvisi pubblici provinciali, di percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di una qualifica professionale biennale nell'ambito del sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale Progettazione e attivazione di misure di inserimento lavorativo, sostenendo il giovane nelle fasi di avvio e ingresso nelle esperienze di lavoro, attraverso le seguenti azioni (a titolo esemplificativo): • scouting delle opportunità occupazionali; • promozione dei profili, delle competenze e della professionalità dei giovani presso il sistema imprenditoriale; • matching rispetto alle caratteristiche e alle propensioni del giovane. Completare l’obbligo di istruzione e assolvere il diritto-dovere di istruzione e formazione fino a 18 anni, attraverso il contratto di apprendistato. È una possibilità per acquisire una qualifica di operatore professionale dopo tre anni. Questa misura verrà attuata attraverso: - progettazione del Piano Formativo Individuale ed erogazione della formazione strutturata da svolgersi all’interno dell’impresa o all’esterno, presso Organismi di Formazione; - erogazione di una indennità di partecipazione a supporto del successo formativo in caso di modulazione della disciplina salariale connessa all’obbligazione formativa prevista da questa tipologia contrattuale; - misure di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato; - opportune attività di orientamento, da effettuare anche nelle scuole secondarie di II grado e nei centri formativi, rivolti ai giovani e tese a far conoscere il contratto di apprendistato come opportunità di ingresso nel mercato del lavoro. Parallelamente, sarebbe opportune realizzare, con il supporto dei CPI, campagne informative rivolte alle imprese, con particolare attenzione ai piccoli imprenditori. Settore Formazione e orientamento Regione Toscana Settore Formazione e orientamento Regione Toscana Settore Lavoro Regione Toscana Settore Formazione e orientamento Regione Toscana Province Province Province Sviluppo Toscana SpA (per le misure di incentivazione rivolte alle imprese per l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato) 9 4-C Apprendistato per l’alta formazione e la ricerca 5 Tirocini Sostegno alle esperienze di alternanza fra studio universitario e lavoro, mediante l’attivazione di percorsi di apprendistato in alta formazione per il conseguimento dei titoli di master e dottorato di ricerca. Al fine di promuovere tali percorsi saranno finanziati “voucher” per la copertura delle spese di iscrizione e frequenza ai corsi universitari di alta formazione finalizzati al rilascio del titolo e personalizzati con attività tutoriali e formative aggiuntive previste nel Piano Formativo Individuale dell’apprendista. Se previsto nel piano formativo potranno inoltre essere erogati “voucher” per soggiorni formativi (compresi stage) in Italia ed all’estero presso soggetti formativi esterni a quello che rilascia il titolo (Università, Agenzie formative ed Enti di ricerca) o presso imprese diverse da quella presso cui si è assunti, finalizzati alla piena qualificazione e personalizzazione del percorso. 1) Tirocini extra-curriculari 2) Tirocini in mobilità geografica 6 Servizio civile 7 Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità Promuovere e valorizzare le esperienze di partecipazione e cittadinanza attiva attraverso l’opportunità di Servizio civile in diverse aree tematiche, come la sanità, l’ambiente, l’istruzione, la cultura, l’aiuto alla persona, la protezione civile, l’immigrazione, la tutela dei consumatori, le pari opportunità, il commercio equo e solidale, la cooperazione internazionale, finanziando progetti che danno la possibilità agli enti accreditati di ospitare giovani che svolgano un’esperienza della durata di dodici mesi. Predisposizione di interventi formativi e consulenziali a sostegno di percorsi di creazione di impresa e lavoro autonomo, strettamente connessi agli strumenti regionali di sostegno alla creazione d'impresa a partire dalla LR 21/08, al fine di far acquisire ai giovani le competenze utili al loro progetto di avvio d'impresa e alla gestione dell'attività imprenditoriale. Ai giovani saranno proposti percorsi specialistici mirati, articolati nelle seguenti fasi: • formazione per il business plan; • assistenza personalizzata per la stesura del business plan; • accompagnamento all'accesso al credito e alla finanziabilità; • servizi a sostegno della costituzione dell'impresa; • supporto allo start up. Settore Diritto allo studio universitario e sostegno alla ricerca Regione Toscana Settore Formazione e orientamento Regione Toscana Settore Politiche di Welfare Regionale, per la famiglia e cultura della legalità Regione Toscana Settore Formazione e orientamento Regione Toscana ** ** ** ** 10 8 Mobilità professionale transnazionale e territoriale Promuovere azioni di mobilità verso Paesi esteri per fini professionali, la Regione Toscana finanzia progetti di mobilità che consentano ai giovani nella fascia d'età 18-24 la realizzazione di esperienze lavorative (da un minimo di 1 mese e massimo di 6 mesi) presso imprese estere. Settore Formazione e orientamento Regione Toscana ** Riconoscimento di un bonus ai datori di lavoro che, sulla base dell’intermediazione dei servizi competenti, assumano con il ricorso ai seguenti contratti: 9 Gestione INPS Bonus occupazionale •tempo determinato o somministrazione 6-12 mesi •tempo determinato o somministrazione > 12 mesi •tempo indeterminato ** Le misure indicate sono gestite direttamente dal settore regionale Responsabile di Misura che non si avvale di un beneficiario e svolge direttamente le funzioni previste ad eccezione della misura 5 per la quale sarà previsto il coinvolgimento dell’inps in qualità di soggetto pagatore. Le procedure che saranno utilizzate per l’attuazione della Garanzia saranno definite nella redazione dei Sistemi di Gestione e Controllo 11
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