Autorizzazione_unica_ambientale_27_5_2014

Il DPR 13.3.2013 n. 59
Grosseto, 27.5.2014
Dott. Ing. Leonardo Benedusi
[email protected]
1
Semplificazioni
DL 112/08 conv. con L. 133/08
DPR 160/10
DL 78/10 conv. con L. 122/10
DPR 227/11
DL 5/12 conv. con L. 35/12
DPR 59/13
2
D.L. 25 giugno 2008, n. 112 convertito con L.
6 agosto 2008 n. 133
!
“Disposizioni urgenti per lo sviluppo
economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione Tributaria”
3
estratto Art. 38 comma 3 DL 112/08 convertito con L. 133/08
Emanazione regolamento semplificazione e
riordino
disciplina SUAP di cui al regolamento DPR 20.10.1998, n.
447, in base ai seguenti principi e criteri:
•
SUAP unico punto di accesso per il richiedente per tutte le
vicende amministrative riguardanti l’attività produttiva
•
SUAP fornisce risposta unica e tempestiva in luogo di tutte
le pubbliche amministrazioni comunque coinvolte
•
le disposizioni si applicano sia a prestatori di servizi, sia a
realizzazione e modifica di impianti produttivi di beni e
servizi
4
D.L. 31 maggio 2010, n. 78 convertito con L.
30 luglio 2010 n. 122
!
“Misure urgenti in materia di stabilizzazione
finanziaria e di competitività economica”
5
Art. 49 comma 4-bis del DL 78/10 convertito con L. 122/10
Introduzione SCIA tramite sostituzione art. 19 della L. 241/90
• Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva,
permesso o nulla osta comunque denominato il cui rilascio dipenda
esclusivamente dall’accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla
legge o da atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto
alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di
programmazione settoriale per il rilascio degli atti, è sostituito da una
segnalazione dell’interessato
•
esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o
culturali
• esclusione degli atti rilasciati da amministrazioni preposte a difesa
nazionale, ...,
• Esclusione atti previsti dalla normativa per le costruzioni in zone sismiche
e di quelli imposti dalla normativa comunitaria.
6
Art. 49 comma 4-quater del DL 78/10 convertito con L. 122/10
Per promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle
imprese, il Governo è autorizzato ad adottare regolamenti, volti a
semplificare e ridurre gli adempimenti amministrativi gravanti sulle PMI, in
base ai seguenti principi e criteri direttivi:
a) proporzionalità adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione
dell'impresa e al settore di attività;
b) eliminazione di autorizzazioni, licenze, permessi, ovvero di dichiarazioni,
attestazioni, certificazioni, comunque denominati, … in relazione alla
dimensione dell'impresa ovvero alle attività esercitate;
c) estensione utilizzo autocertificazione, attestazioni e asseverazioni dei
tecnici abilitati;
d) informatizzazione adempimenti e delle procedure;
e) soppressione autorizzazioni e controlli per le imprese in possesso di
certificazione ISO o equivalente
f) coordinamento attività di controllo per evitare duplicazioni e
sovrapposizioni
7
!
DPR 7 settembre 2010, n. 160
“Regolamento per la semplificazione e il riordino della
disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai
sensi dell’art. 38, comma 3 del decreto legge 25 giugno
2008. n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133”
!
In vigore dal 15 ottobre 2010
abroga il DPR 20 ottobre 1998 n. 447
8
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
•
comma 1 art. 2: SUAP unico soggetto pubblico di riferimento
territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto
l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e
quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione,
trasformazione, ristrutturazione o riconversione,
ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o
riattivazione di tali attività
•
comma 2 art. 2: Le domande, le dichiarazioni, le
segnalazioni e le comunicazioni ed i relativi elaborati tecnici
e allegati sono presentati esclusivamente in modalità
telematica al SUAP
9
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
comma 4 art. 2: esclusioni
impianti e infrastrutture
energetiche
attività connesse all'impiego di
sorgenti di radiazioni ionizzanti
e di materie radioattive
no
impianti nucleari
!
impianti di smaltimento di rifiuti
radioattivi
SUAP
attività di prospezione, ricerca
e coltivazione di idrocarburi
infrastrutture strategiche e gli
insediamenti produttivi artt. 161
e seguenti D.Lgs. 163/2006
10
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
comma 13 art. 4: oneri istruttori
richiedente
spese e diritti istruttori
SUAP
amministrazioni coinvolte
11
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
procedimenti
automatizzato
(SCIA)
art. 5
ordinario
art. 7
12
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
iter procedimento ordinario art. 7
istanza richiedente
SUAP
30 gg
verifica completezza
indizione CDS ex artt.
14-14quinquies L. 241/90
conclusione
procedimento
conclusione
procedimento
13
30 gg
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
iter procedimento ordinario art. 7
quando occorre acquisire
intese, nulla osta,… di
diverse amministrazioni i
cui procedimenti hanno
durata > 90 gg
anche su istanza
richiedente, quando
occorre acquisire intese,
nulla osta,… di diverse
amministrazioni
obbligatoria
possibile
indizione CDS ex artt. 14-14quinquies L.
241/90
14
principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160
Conclusione procedimento ordinario
Scaduto il termine per la conclusione, ovvero in caso di mancato
ricorso alla conferenza di servizi, si applica l’art. 38, comma 3,
lettera h), del DL 112/08 convertito con L. 133/08:
“in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, scaduto il
termine previsto per le altre amministrazioni per pronunciarsi
sulle questioni
di
loro
competenza,
l'amministrazione
procedente conclude in ogni caso il procedimento prescindendo
dal loro avviso; in tal caso, salvo il caso di omessa richiesta
dell'avviso, il responsabile del procedimento non può essere
chiamato a rispondere degli eventuali danni derivanti dalla
mancata emissione degli avvisi medesimi”.
15
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
!
“Regolamento per la semplificazione di adempimenti
amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese a
norma dell’art. 49 comma 4-quater del decreto legge 31
maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazione, dalla legge
30 luglio 2010, n. 122”
in vigore dal 18 febbraio 2012
16
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE
• si applica alle PMI
• le
imprese attestano di rientrare tra PMI
tramite dichiarazione sostitutiva di
certificazione ex art. 46 del DPR 445/00
17
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
CAPO II - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SCARICHI DI ACQUE REFLUE
ART. 2: CRITERI DI ASSIMILAZIONE ALLE
ACQUE REFLUE
DOMESTICHE
quindi:
assimilate alle reflue domestiche
art. 101 del
D.Lgs. 152/06
acque
caratteristiche
quali/quantitative
tab. 1 All. A prima
del trattamento
art. 2 DPR 227/11
acque insediamenti per attività
produzione beni e prestazione
servizi con scarichi
esclusivamente da servizi
igienici, cucine e mense
18
acque da attività
tab. 2 All. A
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
NB: i criteri di assimilazione alle acque reflue
domestiche si applicano in assenza di
disciplina regionale
19
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
CAPO II - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SCARICHI DI ACQUE
REFLUE
ART. 3: RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI DI
ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
no sostanze pericolose
art. 108 del D.Lgs.
152/06
no modifiche rispetto a
situazione autorizzata
richiesta rinnovo autorizzazione
almeno sei mesi prima della
scadenza
20
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
CAPO III - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INQUINAMENTO
ACUSTICO
ART. 4: SEMPLIFICAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI
IMPATTO ACUSTICO
agevolazioni
esclusioni
autocertificazione
21
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
ART. 4 comma 1: attività a bassa rumorosità
ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense,
attività ricreative, agrituristiche, culturali e di
spettacolo, sale da gioco, palestre
stabilimenti balneari dove non sono usati
impianti di diffusione sonora o non sono
svolte manifestazioni ed eventi con
diffusione musica o uso strumenti musicali
altre attività All. B
esclusione da obbligo presentazione documentazione impatto
acustico art. 8 commi 2 e 4 e valutazione previsionale clima
acustico art. 8 comma 3
22
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
ART. 4 comma 1
ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività
ricreative, agrituristiche, culturali e di spettacolo, sale da
gioco, palestre stabilimenti balneari dove sono usati
impianti di diffusione sonora o sono svolte manifestazioni
ed eventi con diffusione musica o uso strumenti musicali
possibilità dichiarazione
sostitutiva atto notorietà se non
sono superati limiti
classificazione o DPCM
14.11.1997
obbligo “predisporre” adeguata
documentazione impatto acustico
art. 8 comma 2 L. 447/95
23
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
ART. 4 comma 2: attività non a bassa rumorosità
non sono superati limiti
classificazione o DPCM 14.11.1997
documentazione “può essere resa”
mediante dichiarazione sostitutiva atto
notorietà
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DPR 19 ottobre 2011 n. 227
ART. 4 comma 3: OBBLIGO PRESENTARE
DOCUMENTAZIONE IMPATTO ACUSTICO
“in tutti i casi in cui le attività
comportino” superamento limiti
classificazione o DPCM 14.11.1997
obbligo “presentare” documentazione
impatto acustico art. 8 comma 6 L. 447/95
25
Anche per quelle a
bassa rumorosità?
DPR 19 ottobre 2011 n. 227
ART. 5 SUAP: OBBLIGO TELEMATICA PER PMI
!
1.le imprese (intendersi PMI) presentano le istanze di
autorizzazione, la documentazione, le dichiarazioni e
le altre attestazioni richieste in materia ambientale
ESCLUSIVAMENTE PER VIA TELEMATICA al SUAP
2.con apposito decreto previsto un modello semplificato
di dichiarazione
26
Come si arriva all’AUA?
!
DL 5/12 convertito con modifiche con L. 35/12
27
Inquadramento normativo AUA
AUA nasce con art. 23 “Autorizzazione unica ambientale per le
piccole e medie imprese” D.L. 9.2.2012 n. 5 (in vigore dal
10.2.2012) convertito con L. 4.4.2012 n. 35 (entrata in vigore il
7.4.2012)
“Ferme restando le disposizioni in materia di autorizzazione
integrata ambientale di cui al titolo 3-bis del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152, al fine di semplificare le procedure e ridurre gli
oneri per le PMI e per gli impianti non soggetti alle citate
disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale, ..., il
Governo è autorizzato ad emanare un regolamento ..., volto a
disciplinare l’autorizzazione unica ambientale e a semplificare gli
adempimenti amministrativi delle piccole e medie imprese e degli
impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione
integrata ambientale, ..."
28
sempre l’art. 23 del DL 5/12 prevede che:
a) AUA sostituisce ogni atto di comunicazione, notifica ed
autorizzazione previsto dalla legislazione ambientale;
b) AUA rilasciata da un unico ente;
c) il procedimento improntato al principio di proporzionalità degli
adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione
dell’impresa e al settore di attività ed all’esigenza di tutela interessi
pubblici e non dovrà comportare maggiori oneri a carico delle
imprese;
!
• regolamento emanato entro sei mesi dalla data di entrata in
vigore del DL 5/12 (ossia 10.8.2012)
• da entrata in vigore del regolamento identificate le norme dei
relativi procedimenti che sono abrogate
29
DPR 13.3.2013 n. 59
Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica
ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in
materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli
impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a
norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35
30
Contenuti del DPR 59/13
DPR 59/13
regolamento
AUA
ACG ex art. 272
del D.Lgs.
152/06
31
modifiche alla
parte Quinta del
D.Lgs. 152/06
Ambito di applicazione - art. 1
DPR 59/13
PMI
impianti non
soggetti ad AIA
non AIA
ricordare il DL 5/12: “Ferme restando le disposizioni in materia di
autorizzazione integrata ambientale di cui al titolo 3-bis del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152…”
ricordare la circolare MATTM del 7.11.2011: “un impianto produttivo
non soggetto all’AIA è soggetto all’AUA anche quando il gestore sia
una grande impresa”
32
Ambito di applicazione - art. 1
DPR 59/13
non si applica
Esclusioni
progetti
sottoposti a VIA
impianti
soggetti ad AIA
laddove la normativa disponga che
il provvedimento di VIA comprende
e sostituisce atti assenso ex art. 26
del D.Lgs. 152/06
33
Ambito di applicazione - art. 1
Precisazioni sulla VIA
art. 26 comma 4 del D.Lgs. 152/06:
“Il provvedimento di valutazione dell'impatto
ambientale sostituisce o coordina tutte le
autorizzazioni, intese, concessioni, licenze,
pareri, nulla osta e assensi comunque
denominati in materia ambientale, necessari
per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o
dell’impianto”.
34
Regolamento AUA - definizioni
AUA - art. 2
AUA: provvedimento rilasciato dal SUAP
che sostituisce gli atti di comunicazione,
notifica ed autorizzazione in materia
ambientale di cui all’art. 3
35
Regolamento AUA
Autorizzazioni sostituite: art. 3
autorizzazione agli
scarichi
(art. 124 D.Lgs.
152/06)
comunicazione in
materia di rifiuti
(art. 215 e 216 D.Lgs.
15/06)
autorizzazione alle
emissioni in atmosfera
(art. 269 D.Lgs. 152/06)
AUA
autorizzazione
all’utilizzo dei fanghi
in agricoltura
(art. 9 D.Lgs. 99/92)
nulla osta rumore
(comma 6 art. 8
L. 447/95)
altri titoli ambientali
(Regioni)
comunicazione
preventiva utilizzazione
agronomica effluenti
allevamento ecc.
(art. 112 D.Lgs. 15/06)
autorizzazione
generale emissioni
(art. 272 D.Lgs.
152/06)
36
comunicazione
rumore
(comma 4 art. 8 L.
447/95)
Regolamento AUA: DPR 59/13
Soggetti coinvolti - art. 2
SUAP: unico punto di accesso per il richiedente
in relazione
a tutte le vicende amministrative
riguardanti la sua attività produttiva che fornisce
una risposta unica e tempestiva
in luogo di
tutte le p.a. comunque coinvolte nel
procedimento ai sensi del DPR 160/2010
37
Regolamento AUA: DPR 59/13
Soggetti coinvolti - art. 2
Autorità competente: la Provincia o la diversa
autorità indicata dalla normativa regionale
quale competente ai fini del rilascio, rinnovo e
aggiornamento dell'AUA
38
Regolamento AUA: DPR 59/13
Soggetti coinvolti - art. 2
• Soggetti competenti in materia ambientale:
pubbliche amministrazioni ed enti pubblici che,
in base alla normativa vigente, intervengono
nei procedimenti sostituiti dall'AUA
• gestore: la persona fisica o giuridica che ha
potere decisionale circa l'installazione o
l'esercizio dello stabilimento e che è
responsabile dell'applicazione dei limiti e delle
prescrizioni disciplinate dal D.Lgs. 152/06
39
Regolamento AUA
Autorizzazioni sostituite: art. 3
autorizzazione agli
scarichi
(art. 124 D.Lgs.
152/06)
comunicazione in
materia di rifiuti
(art. 215 e 216 D.Lgs.
15/06)
autorizzazione alle
emissioni in atmosfera
(art. 269 D.Lgs. 152/06)
AUA
autorizzazione
all’utilizzo dei fanghi
in agricoltura
(art. 9 D.Lgs. 99/92)
nulla osta rumore
(comma 6 art. 8
L. 447/95)
altri titoli ambientali
(Regioni)
comunicazione
preventiva utilizzazione
agronomica effluenti
allevamento ecc.
(art. 112 D.Lgs. 15/06)
autorizzazione
generale emissioni
(art. 272 D.Lgs.
152/06)
40
comunicazione
rumore
(comma 4 art. 8 L.
447/95)
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Autorizzazione agli scarichi, capo II titolo IV sezione II parte terza D.Lgs. 152/06
• Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati
• In deroga a quanto sopra, gli scarichi di acque reflue domestiche in reti
fognarie sono sempre ammessi nell'osservanza dei regolamenti fissati dal
gestore del servizio idrico integrato ed approvati dall'Autorità d'ambito
• regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti
fognarie definito dalle regioni ex art. 101, commi 1 e 2 (obiettivi di qualità corpi
idrici)
• regime autorizzatorio scarichi di acque reflue termali definito dalle regioni; tali
scarichi ammessi in reti fognarie nell'osservanza dei regolamenti emanati dal
gestore del servizio idrico integrato ed in conformità all'autorizzazione
rilasciata dall'Autorità d'ambito
• Salvo diversa disciplina regionale, la domanda è presentata alla Provincia o
all'Autorità d'ambito se lo scarico è in pubblica fognatura
• L'autorità competente provvede entro 90 giorni dalla ricezione della domanda
41
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Autorizzazione agli scarichi, capo II titolo IV sezione II parte terza D.Lgs. 152/06
• Durata autorizzazione 4 anni
• Domanda rinnovo 1 anno prima della scadenza (vedere anche DPR 227/11)
• Possibilità di continuare lo scarico nelle more della risposta se nello scarico
non vi sono sostanze pericolose ex art. 108
• Con sostanze pericolose ex art. 108 la risposta sul rinnovo deve avvenire entro
e non oltre 6 mesi dalla scadenza; trascorso il quale lo scarico deve cessare
• Le regioni possono prevedere forme tacite di rinnovo acque reflue domestiche
qualora soggette ad autorizzazione
• In caso di ampliamento o ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente
caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello
scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione. Nelle
ipotesi in cui lo scarico non abbia caratteristiche qualitative o quantitative
diverse, deve essere data comunicazione all'a.c., che verifica compatibilità con
il corpo recettore e adotta i provvedimenti eventualmente necessari
42
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.Lgs. 152/06 utilizzazione
agronomica effluenti di allevamento, acque di vegetazione dei frantoi oleari e acque
reflue provenienti da aziende ivi previste
obbligo comunicazione all'a.c. art. 75 D.Lgs.152/06 utilizzazione agronomica di:
• effluenti di allevamento
• acque di vegetazione dei frantoi oleari, in base a L. 11.11.1996 n. 574
• acque reflue provenienti dalle aziende art. 101, comma 7, lett. a), b) e c)
(assimilate alle domestiche):
A. Imprese dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla
silvicoltura
B. Imprese dedite ad allevamento di bestiame
C. Dedite ad attività punti precedenti che effettuano trasformazione o
valorizzazione della produzione agricola, inserita con carattere di normalità
e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia
prima lavorata proveniente in misura prevalente dall'attività di coltivazione
dei terreni di cui si abbia, a qualunque titolo, la disponibilità
43
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.Lgs. 152/06 utilizzazione
agronomica effluenti di allevamento, acque di vegetazione dei frantoi oleari e acque
reflue provenienti da aziende ivi previste
• acque reflue da piccole aziende agroalimentari (vedasi art. 17 del DM
7.4.2006, riferito al D.Lgs.152/99):
A. settori lattiero-caseario, vitivinicolo e ortofrutticolo che producono
quantitativi di acque reflue non superiori a 4000 m3/anno e quantitativi di
azoto, contenuti nelle acque a monte della fase di stoccaggio, non
superiori a 1000 kg/anno e qualora le acque reflue contengano sostanze
naturali non pericolose
B. Altre aziende agroalimentari individuate dalle Regioni nel rispetto delle
disposizioni di cui al D.Lgs. 22/97 (sui rifiuti) e delle norme tecniche di cui
al Titolo III, capo I del DM 7.4.2006
44
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.Lgs. 152/06
• Art. 18 del DM 7.4.2006:
1. la comunicazione ad a.c. almeno 30 giorni prima inizio attività;
2. validità della comunicazione <=5 anni da data presentazione
3. obbligo segnalare tempestivamente modifiche riguardanti tipologia,
quantità e caratteristiche effluenti e acque reflue, nonché i terreni
destinati all'applicazione
• Previsto anche il PUA nei seguenti casi:
• aziende soggette ad AIA (art. 19 del DM 7.4.2006)
• allevamenti bovini con più di 500 UBA (Unità di Bestiame Adulto),
determinati conformemente alla tabella 4 dell'allegato I del DM 7.4.2006
(art. 19 del DM)
• zone vulnerabili (artt. 28 e 29 del DM 7.4.2006) - ricordare L. 221/12 di
conversione del DL 178/12 (art. 36)
45
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per stabilimenti art. 269 D.Lgs. 152/06
• Autorità competente ex art. 268: Regione e Province autonome
• autorizzazione rilasciata per stabilimento, i singoli impianti non possono
essere oggetto di distinte autorizzazioni (eccezione ACG)
• Per nuovi stabilimenti o trasferimenti obbligatoria CDS
• Per modifiche sostanziali sufficiente autonomo procedimento previo
coinvolgimento Comune
• Termine rilascio autorizzazione: 120 gg o 150 gg (integrazioni)
• Durata autorizzazione 15 anni
• Modifiche sostanziali: rinnovo o aggiornamento (non cambia scadenza)
• Modifiche non sostanziali: comunicazione preventiva con possibilità di
effettuare gli interventi 60 gg dopo comunicazione (mancano criteri per
qualificare le modifiche)
• Rinnovo da chiedere almeno un anno prima della scadenza. Nelle more del
rinnovo l'esercizio può essere continuato se si è chiesto di provvedere al
soggetto art. 2 comma 9-bis L. 241/90
46
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Adesione all'autorizzazione di carattere generale art. 272 D.Lgs. 152/06
• Autorità competente ex art. 268 Regione e Province autonome
• Durata adesione 10 anni
• Adesione da presentarsi almeno 45 giorni prima dell'installazione
degli impianti
• Obbligo rispetto comma 4 art. 272
• Possibilità dell'a.c. di negare l'adesione in determinati casi
(mancato rispetto limiti e prescrizioni anche dei piani, situazioni di
rischio sanitario o particolare tutela ambientale)
47
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazione art. 8 comma 4 L. 447/95
domande rilascio
concessioni edilizie
relative a nuovi impianti ed
infrastrutture adibiti ad
attività produttive, sportive
e ricreative e a postazioni
di servizi commerciali
polifunzionali
domande rilascio
provvedimenti comunali che
abilitano alla utilizzazione
immobili per attività
produttive, sportive e
ricreative e a postazioni di
servizi commerciali
polifunzionali
documentazione previsione impatto acustico
48
domande di
licenza o di
autorizzazione
all'esercizio di
attività produttive
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Nulla osta art. 8 comma 6 della L. 447/95
• La domanda di licenza o di autorizzazione all'esercizio delle
attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di
servizi commerciali polifunzionali, che si prevede possano
produrre valori di emissione superiori ai limiti deve indicare
le misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore
• La relativa documentazione va inviata all'ufficio competente
per l'ambiente del comune per rilascio nulla-osta
49
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazione utilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura art. 9 D.Lgs. 99/92
• i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue sono rifiuti (art. 127 del D.Lgs.
152/06) tuttavia godono di uno speciale regime in base al D.Lgs. 99/92
• chi intende utilizzare in attività agricole proprie o di terzi, i seguenti fanghi intesi come
residui derivanti dai processi di depurazione delle acque reflue provenienti:
1.esclusivamente da insediamenti civili come definiti dalla lettera b), art. 1-quater, L.
690/1976;
2.da insediamenti civili e produttivi (tali fanghi devono possedere caratteristiche
sostanzialmente non diverse da quelle possedute dai fanghi di cui al punto 1)
3.esclusivamente da insediamenti produttivi,
come
definiti dalla L. 319/76 e
successive modificazioni ed integrazioni (tali fanghi devono essere assimilabili per
qualità a quelli di cui al punto 1)
deve:
a) ottenere un'autorizzazione dalla Regione
b) notificare, con almeno 10 giorni di anticipo, alla Regione, alla Provincia ed al
comune di competenza, l'inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi.
• autorizzazione durata massima di 5 anni
50
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazioni in materia di rifiuti artt. 215 e 216 del D.Lgs. 152/06
autosmaltimento rifiuti (art. 215)
non pericolosi:
DM 5.2.1998
pericolosi:
DM 12.6.2002 n. 161
recupero rifiuti (art. 216)
pericolosi provenienti
da navi:
DM 17.11.2005 n. 269
51
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazioni autosmaltimento rifiuti art. 215 D.Lgs. 152/06
• nel rispetto delle norme tecniche e le prescrizioni specifiche art.
214, commi 1, 2 e 3 (NON ANCORA DISPONIBILI), e siano tenute
in considerazione le MTD, le attività di smaltimento di rifiuti non
pericolosi effettuate nel luogo di produzione possono essere
intraprese decorsi 90 gg dalla comunicazione di inizio di attività alla
Provincia
• la Provincia dispone il divieto di inizio o di prosecuzione dell’attività
se non sono rispettate le norme tecniche e le condizioni previste
• la comunicazione deve essere rinnovata ogni 5 anni;
• la comunicazione va rinnovata in caso di modifica sostanziale delle
operazioni di smaltimento
52
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazioni recupero rifiuti art. 216 D.Lgs. 152/06
• nel rispetto delle norme tecniche e delle prescrizioni specifiche
art. 214, commi 1, 2 e 3, l’esercizio delle operazioni di
recupero dei rifiuti può essere intrapreso decorsi 90 giorni dalla
comunicazione di inizio di attività alla Provincia
• per rifiuti elettrici ed elettronici, veicoli fuori uso e impianti di
coincenerimento, l'avvio delle attività è subordinato
all'effettuazione di una visita preventiva della Provincia, da
effettuarsi entro 60 giorni dalla comunicazione
• la Provincia dispone il divieto di inizio o di prosecuzione
dell’attività se non sono rispettate le norme tecniche e le
condizioni previste
53
Regolamento AUA: DPR 59/13
titoli sostituiti
Comunicazioni recupero rifiuti art. 216 D.Lgs. 152/06
•
la comunicazione deve essere rinnovata ogni 5 anni
•
la comunicazione va rinnovata in caso di modifica sostanziale delle
operazioni di recupero
•
messa in riserva dei rifiuti pericolosi individuati ai sensi dell’art. 216
sottoposte alle procedure semplificate di comunicazione di inizio di
attività solo se effettuate presso l'impianto dove avvengono le
operazioni di riciclaggio e di recupero punti da R1 a R9
dell'Allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/06
•
La procedura semplificata sostituisce, limitatamente alle variazioni
qualitative e quantitative delle emissioni, l'autorizzazione di cui
all'art. 269 in caso di modifica sostanziale dell'impianto
54
DPR 13.3.2013 n. 59
Procedure per il rilascio dell’AUA
55
Regolamento AUA: DPR 59/13
Obbligatorietà AUA
Comma 1 art. 3:
"Salvo quanto previsto dall'articolo 7, comma
1, i gestori degli impianti di cui all'articolo 1
presentano domanda di autorizzazione unica
ambientale nel caso in cui siano assoggettati,
ai sensi della normativa vigente, al rilascio,
alla formazione, al rinnovo o
all'aggiornamento di almeno uno dei seguenti
titoli abilitativi:..."
56
Regolamento AUA: DPR 59/13
Quando presentare AUA: art. 3
titoli abilitativi
rilascio
formazione
aggiornamento
57
rinnovo
Quando presentare l’AUA?
nuovi
stabilimenti
modifiche non
sostanziali
modifiche
sostanziali
aggiornamento
rilascio
AUA
58
rinnovo
scadenza titoli
posseduti
Regolamento AUA: DPR 59/13
Quando chiedere l’AUA?
per impianti già in esercizio “può essere chiesta
alla scadenza del primo titolo abilitativo da essa
sostituito” (comma 2 art. 10)
59
Regolamento AUA: DPR 59/13
AUA e verifica assoggettabilità alla VIA: comma 4 art. 3
AUA può essere richiesta dopo eventuali procedure di
screening ed è stata disposto di non assoggettare a VIA
il progetto
60
Regolamento AUA: DPR 59/13
Quando AUA non è obbligatoria? comma 3 art. 3
“attività” soggette solo a
autorizzazioni di
carattere generale
comunicazioni
l’istanza settoriale va comunque presentata al SUAP
NB la facoltà data dal DPR ad “attività”, nella circolare MATT
7.11.2013 viene data ad “impianto”
61
Regolamento AUA: DPR 59/13
Quando AUA non è obbligatoria? comma 3 art. 3
NB: agevolazione circolare 7.11.2013 su AUA
punto 4 fornisce interpretazione “particolare”:
possibilità di presentare il rinnovo dell’ACG ex
art. 272 D.Lgs. 152/06 anche se si è in
presenza di altre autorizzazioni senza chiedere
in prima battuta AUA
AUA andrà però chiesta alla scadenza di una
delle autorizzazioni sostituite da AUA
62
Regolamento AUA: DPR 59/13
comma 3 art. 10: modello istanza
• Con decreto MATTM … è adottato un modello
semplificato e unificato per la richiesta di
autorizzazione unica ambientale
• Sino all’adozione del decreto le domande di
AUA sono comunque presentate nel rispetto
delle normative di settore
63
Regolamento AUA: DPR 59/13
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4
elenco degli atti di
comunicazione notifica ed
autorizzazioni per cui si chiede
AUA
documentazione prevista da
norme di settore
contenuto domanda
64
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
Tempi ottenimento AUA
tempi
procedimenti
sostituiti
<=90 gg
> 90 gg
autorizzazione emissioni
art. 269 D.Lgs. 152/06
120 gg
o
150 gg
90 gg
65
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
Tempi ottenimento AUA = 90 gg
soggetti
competenti
altri titoli
soggetti
competenti
in materia
ambientale
gestore
SUAP
co
ord
ina
me
nto
Provincia
richiesta
“integrazioni” +
termine X prorogabile,
trascorso invano
archiviazione
30 gg
correttezza
formale
90 gg + X
CDS
adozione AUA
SUAP
66
gestore
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
richiesta
“integrazioni” +
termine X prorogabile,
trascorso invano
archiviazione
domanda incompleta - “correttezza formale”
• nel caso in cui la domanda sia da completarsi
(“necessario integrare”), la Provincia lo comunica
tempestivamente al SUAP “precisando gli elementi
mancanti”
• si applica art. 2 comma 7 L. 241/90
67
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
richiesta
“integrazioni” +
termine X
prorogabile,
trascorso invano
archiviazione
art. 2 comma 7 L. 241/90:
“Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 17, i termini di cui ai
commi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo possono essere
sospesi, per una sola volta e per un periodo non
superiore a trenta giorni, per l’acquisizione di informazioni
o di certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in
documenti già in possesso dell’amministrazione stessa o non
direttamente acquisibili presso altre pubbliche
amministrazioni. Si applicano le disposizioni dell’articolo 14,
comma 2”.
68
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
tempi = 90 gg opportunità/necessità CDS
CDS
norme
regionali e di
settore
obbligatoria
quando amministrazione
procedente deve acquisire
intese, concerti, nulla osta o
assensi comunque
denominati di altre
amministrazioni pubbliche e
non li ottenga, entro 30 gg
dalla ricezione della richiesta
(comma 2 art. 14 L. 241/90)
facoltativa
SUAP: opportuno
effettuare un esame
contestuale di vari
interessi pubblici
coinvolti
(c. 1 art. 14 L. 241/90)
69
quando entra 30 gg
dalla richiesta è
intervenuto il dissenso
di una o più
amministrazioni
interpellate
(c. 2 art. 14 L. 241/90)
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
Tempi ottenimento AUA = 120-150 gg - Solo AUA in procedura SUAP
gestore
soggetti
competenti
in materia
ambientale
SUAP
co
richiesta
“integrazioni” +
termine X prorogabile,
trascorso invano
archiviazione
30 gg
ord
ina
me
nto
Provincia
correttezza
formale
120 gg + X
oppure
150 + X se
CDS chiede
integrazioni
adozione AUA
CDS
SUAP
70
gestore
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
Tempi ottenimento AUA = 120-150 gg - AUA e altri titoli in procedura SUAP
soggetti
competenti
altri titoli
gestore
soggetti
competenti
in materia
ambientale
SUAP
co
richiesta
“integrazioni” +
termine X prorogabile,
trascorso invano
archiviazione
ord
30 gg
ina
me
nto
Provincia
correttezza
formale
120 gg + X
oppure
adozione AUA
CDS
150 + X se
CDS chiede
integrazioni
SUAP
71
gestore
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
tempi = 120-150 gg (commi 5 e 7 art. 4) opportunità/necessità CDS
• SUAP indice CDS ex art. 7 del DPR 160/10 entro 30 gg salvo
quanto disposto da comma 7 art. 4 DPR 59/13 (però art. 7 DPR
160/10: CDS sempre indetta nel caso in cui i procedimenti
necessari per acquisire le intese, nulla osta, concerti o assensi nel
procedimento unico SUAP hanno durata > 90 gg o nei casi previsti
da discipline regionali)
• CDS convocata da Provincia solo quando è necessaria solo AUA e
CDS già resa necessaria da norme di settore ("ove previsto”)
72
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
tempi = 120-150 gg (commi 5 e 7 art. 4) opportunità/necessità CDS
possibile interpretazione
AUA + altri assensi
CDS indetta
da SUAP
solo AUA
CDS obbligatoria
se prevista da
norme settore
73
CDS ove
opportuno
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
tempi = 120-150 gg (comma 5 art. 4)
male formulata la disposizione su come la Provincia deve
adottare AUA:
• come atto proprio
• nella “determinazione motivata di cui all’art. 14-ter,
comma 6-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241”
74
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
CDS indetta da SUAP (comma 5. art. 4)
comma 6-bis, art. 14-ter L. 241/90:
“All'esito dei lavori della conferenza, … l’amministrazione
procedente, … valutate le specifiche risultanze della
conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti
espresse in quella sede, adotta la determinazione
motivata di
conclusione
del
procedimento
che
sostituisce a tutti gli effetti,
ogni
autorizzazione,
concessione, nulla osta o atto di assenso comunque
denominato di competenza
delle amministrazioni
partecipanti, o comunque invitate a partecipare ma risultate
assenti, alla predetta conferenza…”
75
Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13
Cosa succede in caso di inerzia? art. 10
si applica art. 2 commi da 9-bis a 9-quinquies della L. 241/90:
• enti individuano nelle figure apicali dell’organo il soggetto a cui
attribuire il potere sostitutivo, nominativo pubblicato sul web
• decorso il termine, il gestore può rivolgersi a tale soggetto che
entro la metà del termine originariamente previsto conclude
• avvio di procedimento disciplinare nei confronti del
responsabile del ritardo
• nei provvedimenti rilasciati in ritardo sono riportati i termini di
76
Regolamento AUA: DPR 59/13
Contenuto dell’AUA (comma 5 art. 3)
tutti elementi previsti
da normative settore
titoli sostituiti
modalità
autocontrollo
valutare
dimensione
impresa e settore
attività
AUA
dura 15 anni a decorrere dal rilascio da parte del SUAP
77
Regolamento AUA: DPR 59/13
Contenuto dell’AUA (comma 5 art. 3)
scarichi di sostanze pericolose di cui
all’art. 108 del D.Lgs. 152/06
comunicazione esito
autocontrolli ogni 4 anni
Provincia
ok
aggiornamento
prescrizioni
78
Regolamento AUA: DPR 59/13
modifiche da effettuarsi una volta ottenuta AUA
come qualificare le modifiche?
art. 2
non
sostanziali
sostanziali
79
Regolamento AUA: DPR 59/13
come qualificare le modifiche - art. 2
• modifica: “ogni ogni variazione al progetto, già autorizzato,
realizzato o in fase di realizzazione o dell’impianto, che
possa produrre effetti sull’ambiente”
• modifica
sostanziale di un impianto: “ogni modifica
considerata sostanziale ai sensi delle normative di settore
… in quanto possa produrre effetti negativi e significativi
sull'ambiente”
80
Regolamento AUA: DPR 59/13
come qualificare le modifiche - art. 2
nel rispetto delle norme di settore vigenti (in tema di emissioni
in atmosfera, ad es., spetta al MATTM) Regioni e Province
Autonome possono:
• definire
ulteriori criteri per qualificazione modifiche
sostanziali
• indicare
modifiche non sostanziali per le quali non vi è
l'obbligo di effettuare la comunicazione di cui al comma 1
dell’art. 6
81
Procedura per modifiche - art. 6 del DPR 59/13
comunicazione gestore
60 gg
30 gg
Provincia
(no SUAP?!)
possibile
espressione
modifica
sostanziale
ordine
presentazione
istanza ex art. 4
esecuzione modifica
eventuale
aggiornamento AUA
82
Regolamento AUA: DPR 59/13
Rinnovo alla scadenza dell’AUA - art. 5
istanza
>= 6 mesi
SUAP
scadenza
Provincia
procedura art. 4
83
solo
documentazione
da aggiornare
Regolamento AUA: DPR 59/13
Rinnovo alla scadenza dell’AUA - art. 5
se la richiesta di rinnovo è presentata nel termine previsto,
l’esercizio dell’attività o dell’impianto può continuare sulla
base della precedente autorizzazione, ma fatta salva
diversa previsione contenuta nella specifica norma di
settore
Attenzione a:
•
comma 7 art. 269 del D.Lgs. 152/06
•
comma 7 art. 124 del D.Lgs. 152/06
84
Regolamento AUA: DPR 59/13
Rinnovo/revisione unilaterale dell’AUA - art. 5
Provincia
impone rinnovo/
revisione
le prescrizioni dell’AUA
impediscono o pregiudicano
conseguimento degli obiettivi di
qualità stabiliti da pianificazione/
programmazione
nuove disposizioni legislative
comunitarie, statali o regionali
85
Regolamento AUA: DPR 59/13
Oneri istruttori e tariffe - art. 8
€ AUA
<=
€ titolo 1
€ titolo 2
86
€ titolo n
DPR 59/13 capi III e V
Disposizioni in materia di emissioni in atmosfera
autorizzazioni di
carattere generale
(ACG)
esercizio
potere
sostitutivo
prosecuzione
esercizio in caso
di mancata
pronuncia
abrogazioni per
adeguamenti
art. 7
allegato I
art. 11 comma 2
art. 11 comma 4
art. 11 comma 3
art. 11 comma 4
art. 11 comma 4
87
DPR 59/13 art. 7 e allegato I
!
autorizzazioni di carattere generale
88
Autorizzazioni di carattere generale
Impianti e attività
Altre categorie specifiche
parte II all. IV a parte quinta
del D.Lgs. 152/06
Regioni
autorizzazione di
carattere generale
(ACG)
All. I DPR 59/13
89
MATTM
Autorizzazioni di carattere generale
in mancanza di ACG regionali, si può usufruire di
quelle adottate con il DPR 59/13, fermo restando
il potere dell’AC di adottare a sua volta ACG
L’adesione a quelle emanate dallo Stato resta
valida fino alla loro scadenza, anche se
sopraggiungessero ACG regionali (comma 2 art.
7 del DPR 59/13)
Non è obbligatorio aderire all’ACG, in alternativa
istanza ex art. 269
90
ACG di cui all’allegato I del DPR 59/13
Attenzione!
• nell'allegato I del DPR 59/13 non sono state predisposte
ACG per tutte le attività e gli impianti riportati in parte II
allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/06. Non
analizzati:
• Impianti termici civili (3<=P<10 MWt) - lettera ll)
• Allevamenti in ambiente confinato ... - lettera nn)
• le attività conseguenti l’entrata in vigore del DL 69/13
converti con L. 98/13
91
Abrogazione parziale art. 272 comma 2 D.Lgs. 152/06
per effetto lett. b) comma 3 art. 11 del DPR 59/13
“…All’adozione di tali autorizzazioni generali l'autorità competente deve
in ogni caso procedere, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore
della parte quinta del presente decreto, per gli stabilimenti in cui sono
presenti esclusivamente gli impianti e le attività di cui alla parte II
dell'Allegato IV alla parte quinta del presente decreto. … In caso di
mancata adozione dell'autorizzazione generale, nel termine prescritto, la
stessa è rilasciata con apposito decreto del Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e i gestori degli stabilimenti interessati comunicano la
propria adesione all'autorità competente o ad altra autorità da questa
delegata; è fatto salvo il potere di tale autorità di adottare
successivamente nuove autorizzazioni di carattere generale, l'adesione
obbligatoria alle quali comporta, per il soggetto interessato, la decadenza
di quella adottata dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio.
…”
92
Autorizzazioni di carattere generale
Autorizzazione di carattere generale
Concetto di stabilimento:
Comma 2 art 272: se in uno stabilimento “sono
presenti anche impianti o attività a cui l'autorizzazione
generale non si riferisce, il gestore deve presentare
domanda di autorizzazione ai sensi dell'articolo 269”
comma 2 art. 7 del DPR 59/13
Ossia:
ACG + ACG = ACG
ACG + ordinario = ordinario
93
Autorizzazioni di carattere generale
comma 4 art. 272 del D.Lgs. 152/06
adesione ACG non è possibile in caso di:
1.emissione di sostanze cancerogene, tossiche per la
riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e
cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla
parte II dell'Allegato I alla parte V del D.Lgs. 152/06 (che
riprende quanto già stabilito in precedenza dal D.M.
12.7.1990);
2.utilizzo di sostanze o i preparati classificati dal D.Lgs. 52/97
come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a
causa del loro tenore di COV, e ai quali sono state assegnate
etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R 61.
94
Autorizzazioni di carattere generale
commentiamo i contenuti delle ACG riportate
nell’allegato I del DPR 59/13
Qualcuno le conoscerà bene...
...cugine del decreto 532/09 Lombardia
95
Autorizzazioni di carattere generale
modalità per nuovo e modifiche se non si è in AUA
presentazione a SUAP domanda adesione ACG
possibile valutazione
45 gg
accettata
inizio lavori
negata
96
Autorità
competente
• non sono rispettati:
A. requisiti ACG
B. requisiti piani aria
• in presenza di
situazioni di rischio
sanitario
• in presenza di zone
degne di particolare
tutela ambientale
DPR 59/13 art. 11
!
potere sostitutivo
!
prosecuzione esercizio in caso di mancata pronuncia
97
DPR 59/13
esercizio potere sostitutivo
art. 11
soggetto art. 2 comma 9-bis L. 241/90
potere sostitutivo
procedimenti
art. 269 comma 3
D.Lgs. 152/06
(stabilimenti nuovi,
trasferimenti,
modifiche sostanziali)
art. 281 comma 1
D.Lgs. 152/06
(esercizio stabilimenti
anteriori al 1988 e
2006)
98
art. 281 comma 3
D.Lgs. 152/06
(esercizio stabilimenti
non disciplinati da
DPR 203/88, ma da
titolo I parte quinta)
Dal 13.6.2013 in vigore DPR 59/2013
cambiato art. 281 comma 1 del D.Lgs. 152/06
“… Se la domanda è presentata nei termini, l'esercizio
degli stabilimenti può essere proseguito fino alla
pronuncia dell'autorità competente; in caso di mancata
pronuncia entro i termini previsti, l'esercizio può essere
proseguito fino alla scadenza del termine previsto per la
pronuncia del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare a cui sia stato richiesto di provvedere ai
sensi dell'articolo 269..."
99
Dal 13.6.2013 in vigore DPR 59/2013
cambiato art. 281 comma 3 del D.Lgs. 152/06
“…Se la domanda è presentata nel termine previsto, l'esercizio
può essere proseguito fino alla pronuncia dell'autorità
competente; in caso di mancata pronuncia entro i termini previsti,
l'esercizio può essere proseguito fino alla scadenza del termine
previsto per la pronuncia del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare a cui sia stato richiesto di provvedere ai sensi
dell'articolo 269. … La procedura prevista dal presente articolo si
applica anche in caso di stabilimenti in esercizio alla data di entrata
in vigore della parte quinta del presente decreto che ricadevano nel
campo di applicazione del decreto del Presidente della Repubblica
24 maggio 1988, n. 203, ma erano esentati dall'autorizzazione ivi
disciplinata e che, per effetto di tale parte quinta, siano soggetti
all'autorizzazione alle emissioni in atmosfera."
100
DPR 59/13
esercizio in caso di mancata pronuncia
art. 11
"Per la prosecuzione dell'esercizio degli stabilimenti di cui
all’art. 281, commi 1 e 3 in caso di mancata pronuncia entro i
termini previsti, l'esercizio degli stessi può essere
proseguito fino alla scadenza del termine previsto per la
pronuncia del soggetto di cui all'articolo 2, comma 9-bis,
della legge 7 agosto 1990, n. 241, a cui sia stato richiesto di
provvedere ai sensi dell’art. 269” (Comma 3 art. 11 del DPR
59/13)
101
DPR 59/13 art. 11
!
altre abrogazioni
102
Dal 13.6.2013 in vigore DPR 59/2013
cambiato art. 269 comma 3 del D.Lgs. 152/06
“…, il gestore può, entro i successivi sessanta giorni,
richiedere al Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio di provvedere, notificando tale richiesta anche
all'autorità competente. Il Ministro si esprime sulla
richiesta, di concerto con i Ministri della salute e delle attività
produttive, sentito il comune interessato, entro novanta giorni
o, nei casi previsti dall'articolo 281, comma 1, entro
centocinquanta giorni dalla ricezione della stessa; in caso di
richiesta di integrazioni tali termini sono sospesi fino alla
ricezione delle stesse e, comunque, per un periodo non
superiore a trenta giorni; decorsi tali termini, si applica
l'articolo 2, comma 8, della legge 7 agosto 1990, n. 241”.
103
abrogato art. 281 comma 8 del D.Lgs. 152/06
disposizione non più pertinente perché il potere sostitutivo è
affidato a soggetto diverso dal MATTM
L'adozione, da parte dell'autorità competente o della regione
che abbia delegato la propria competenza, di un atto
precedentemente omesso preclude la conclusione del
procedimento con il quale il Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio esercita i poteri sostitutivi previsti dal
presente titolo. A tal fine l'autorità che adotta l'atto ne dà
tempestiva comunicazione al Ministero
104
abrogato art. 281 comma 11 del D.Lgs. 152/06
disposizione non più pertinente perché il potere sostitutivo è
affidato a soggetto diverso dal MATTM
Per l'esercizio dei poteri sostitutivi previsti dal presente titolo,
il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio si può
avvalere dell'ISPRA ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del
decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 2009, n.
140, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello
Stato
105
Altre autorizzazioni/procedure uniche
106
Cosa succede se non si può accedere al SUAP?
Si può parlare di AUA?
comma 4 art. 2 del DPR 160/10: esclusioni da SUAP
impianti e infrastrutture
energetiche
attività connesse all'impiego di
sorgenti di radiazioni ionizzanti
e di materie radioattive
no
impianti nucleari
!
SUAP
impianti di smaltimento di rifiuti
radioattivi
attività di prospezione, ricerca
e coltivazione di idrocarburi
107
Per impianti alimentati a fonti rinnovabili:
!
D.Lgs. 387/03
D.Lgs. 115/08
DM 10.9.2010
D.Lgs. 28/11
Per impianti di gestione rifiuti
!
D.Lgs. 152/06 art. 208
Per impianti cogenerativi con fonti fossili
!
D.Lgs. 115/08
…
108