Il DPR 13.3.2013 n. 59 Grosseto, 27.5.2014 Dott. Ing. Leonardo Benedusi [email protected] 1 Semplificazioni DL 112/08 conv. con L. 133/08 DPR 160/10 DL 78/10 conv. con L. 122/10 DPR 227/11 DL 5/12 conv. con L. 35/12 DPR 59/13 2 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 convertito con L. 6 agosto 2008 n. 133 ! “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria” 3 estratto Art. 38 comma 3 DL 112/08 convertito con L. 133/08 Emanazione regolamento semplificazione e riordino disciplina SUAP di cui al regolamento DPR 20.10.1998, n. 447, in base ai seguenti principi e criteri: • SUAP unico punto di accesso per il richiedente per tutte le vicende amministrative riguardanti l’attività produttiva • SUAP fornisce risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni comunque coinvolte • le disposizioni si applicano sia a prestatori di servizi, sia a realizzazione e modifica di impianti produttivi di beni e servizi 4 D.L. 31 maggio 2010, n. 78 convertito con L. 30 luglio 2010 n. 122 ! “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” 5 Art. 49 comma 4-bis del DL 78/10 convertito con L. 122/10 Introduzione SCIA tramite sostituzione art. 19 della L. 241/90 • Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti, è sostituito da una segnalazione dell’interessato • esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali • esclusione degli atti rilasciati da amministrazioni preposte a difesa nazionale, ..., • Esclusione atti previsti dalla normativa per le costruzioni in zone sismiche e di quelli imposti dalla normativa comunitaria. 6 Art. 49 comma 4-quater del DL 78/10 convertito con L. 122/10 Per promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e la competitività delle imprese, il Governo è autorizzato ad adottare regolamenti, volti a semplificare e ridurre gli adempimenti amministrativi gravanti sulle PMI, in base ai seguenti principi e criteri direttivi: a) proporzionalità adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell'impresa e al settore di attività; b) eliminazione di autorizzazioni, licenze, permessi, ovvero di dichiarazioni, attestazioni, certificazioni, comunque denominati, … in relazione alla dimensione dell'impresa ovvero alle attività esercitate; c) estensione utilizzo autocertificazione, attestazioni e asseverazioni dei tecnici abilitati; d) informatizzazione adempimenti e delle procedure; e) soppressione autorizzazioni e controlli per le imprese in possesso di certificazione ISO o equivalente f) coordinamento attività di controllo per evitare duplicazioni e sovrapposizioni 7 ! DPR 7 settembre 2010, n. 160 “Regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell’art. 38, comma 3 del decreto legge 25 giugno 2008. n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” ! In vigore dal 15 ottobre 2010 abroga il DPR 20 ottobre 1998 n. 447 8 principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 • comma 1 art. 2: SUAP unico soggetto pubblico di riferimento territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione di tali attività • comma 2 art. 2: Le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni ed i relativi elaborati tecnici e allegati sono presentati esclusivamente in modalità telematica al SUAP 9 principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 comma 4 art. 2: esclusioni impianti e infrastrutture energetiche attività connesse all'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e di materie radioattive no impianti nucleari ! impianti di smaltimento di rifiuti radioattivi SUAP attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi infrastrutture strategiche e gli insediamenti produttivi artt. 161 e seguenti D.Lgs. 163/2006 10 principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 comma 13 art. 4: oneri istruttori richiedente spese e diritti istruttori SUAP amministrazioni coinvolte 11 principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 procedimenti automatizzato (SCIA) art. 5 ordinario art. 7 12 principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 iter procedimento ordinario art. 7 istanza richiedente SUAP 30 gg verifica completezza indizione CDS ex artt. 14-14quinquies L. 241/90 conclusione procedimento conclusione procedimento 13 30 gg principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 iter procedimento ordinario art. 7 quando occorre acquisire intese, nulla osta,… di diverse amministrazioni i cui procedimenti hanno durata > 90 gg anche su istanza richiedente, quando occorre acquisire intese, nulla osta,… di diverse amministrazioni obbligatoria possibile indizione CDS ex artt. 14-14quinquies L. 241/90 14 principali aspetti del DPR 7 settembre 2010, n. 160 Conclusione procedimento ordinario Scaduto il termine per la conclusione, ovvero in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, si applica l’art. 38, comma 3, lettera h), del DL 112/08 convertito con L. 133/08: “in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, scaduto il termine previsto per le altre amministrazioni per pronunciarsi sulle questioni di loro competenza, l'amministrazione procedente conclude in ogni caso il procedimento prescindendo dal loro avviso; in tal caso, salvo il caso di omessa richiesta dell'avviso, il responsabile del procedimento non può essere chiamato a rispondere degli eventuali danni derivanti dalla mancata emissione degli avvisi medesimi”. 15 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 ! “Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese a norma dell’art. 49 comma 4-quater del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazione, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122” in vigore dal 18 febbraio 2012 16 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE • si applica alle PMI • le imprese attestano di rientrare tra PMI tramite dichiarazione sostitutiva di certificazione ex art. 46 del DPR 445/00 17 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 CAPO II - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SCARICHI DI ACQUE REFLUE ART. 2: CRITERI DI ASSIMILAZIONE ALLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE quindi: assimilate alle reflue domestiche art. 101 del D.Lgs. 152/06 acque caratteristiche quali/quantitative tab. 1 All. A prima del trattamento art. 2 DPR 227/11 acque insediamenti per attività produzione beni e prestazione servizi con scarichi esclusivamente da servizi igienici, cucine e mense 18 acque da attività tab. 2 All. A DPR 19 ottobre 2011 n. 227 NB: i criteri di assimilazione alle acque reflue domestiche si applicano in assenza di disciplina regionale 19 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 CAPO II - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SCARICHI DI ACQUE REFLUE ART. 3: RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI no sostanze pericolose art. 108 del D.Lgs. 152/06 no modifiche rispetto a situazione autorizzata richiesta rinnovo autorizzazione almeno sei mesi prima della scadenza 20 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 CAPO III - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INQUINAMENTO ACUSTICO ART. 4: SEMPLIFICAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO agevolazioni esclusioni autocertificazione 21 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 ART. 4 comma 1: attività a bassa rumorosità ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività ricreative, agrituristiche, culturali e di spettacolo, sale da gioco, palestre stabilimenti balneari dove non sono usati impianti di diffusione sonora o non sono svolte manifestazioni ed eventi con diffusione musica o uso strumenti musicali altre attività All. B esclusione da obbligo presentazione documentazione impatto acustico art. 8 commi 2 e 4 e valutazione previsionale clima acustico art. 8 comma 3 22 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 ART. 4 comma 1 ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, mense, attività ricreative, agrituristiche, culturali e di spettacolo, sale da gioco, palestre stabilimenti balneari dove sono usati impianti di diffusione sonora o sono svolte manifestazioni ed eventi con diffusione musica o uso strumenti musicali possibilità dichiarazione sostitutiva atto notorietà se non sono superati limiti classificazione o DPCM 14.11.1997 obbligo “predisporre” adeguata documentazione impatto acustico art. 8 comma 2 L. 447/95 23 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 ART. 4 comma 2: attività non a bassa rumorosità non sono superati limiti classificazione o DPCM 14.11.1997 documentazione “può essere resa” mediante dichiarazione sostitutiva atto notorietà 24 DPR 19 ottobre 2011 n. 227 ART. 4 comma 3: OBBLIGO PRESENTARE DOCUMENTAZIONE IMPATTO ACUSTICO “in tutti i casi in cui le attività comportino” superamento limiti classificazione o DPCM 14.11.1997 obbligo “presentare” documentazione impatto acustico art. 8 comma 6 L. 447/95 25 Anche per quelle a bassa rumorosità? DPR 19 ottobre 2011 n. 227 ART. 5 SUAP: OBBLIGO TELEMATICA PER PMI ! 1.le imprese (intendersi PMI) presentano le istanze di autorizzazione, la documentazione, le dichiarazioni e le altre attestazioni richieste in materia ambientale ESCLUSIVAMENTE PER VIA TELEMATICA al SUAP 2.con apposito decreto previsto un modello semplificato di dichiarazione 26 Come si arriva all’AUA? ! DL 5/12 convertito con modifiche con L. 35/12 27 Inquadramento normativo AUA AUA nasce con art. 23 “Autorizzazione unica ambientale per le piccole e medie imprese” D.L. 9.2.2012 n. 5 (in vigore dal 10.2.2012) convertito con L. 4.4.2012 n. 35 (entrata in vigore il 7.4.2012) “Ferme restando le disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale di cui al titolo 3-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, al fine di semplificare le procedure e ridurre gli oneri per le PMI e per gli impianti non soggetti alle citate disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale, ..., il Governo è autorizzato ad emanare un regolamento ..., volto a disciplinare l’autorizzazione unica ambientale e a semplificare gli adempimenti amministrativi delle piccole e medie imprese e degli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale, ..." 28 sempre l’art. 23 del DL 5/12 prevede che: a) AUA sostituisce ogni atto di comunicazione, notifica ed autorizzazione previsto dalla legislazione ambientale; b) AUA rilasciata da un unico ente; c) il procedimento improntato al principio di proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazione alla dimensione dell’impresa e al settore di attività ed all’esigenza di tutela interessi pubblici e non dovrà comportare maggiori oneri a carico delle imprese; ! • regolamento emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del DL 5/12 (ossia 10.8.2012) • da entrata in vigore del regolamento identificate le norme dei relativi procedimenti che sono abrogate 29 DPR 13.3.2013 n. 59 Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35 30 Contenuti del DPR 59/13 DPR 59/13 regolamento AUA ACG ex art. 272 del D.Lgs. 152/06 31 modifiche alla parte Quinta del D.Lgs. 152/06 Ambito di applicazione - art. 1 DPR 59/13 PMI impianti non soggetti ad AIA non AIA ricordare il DL 5/12: “Ferme restando le disposizioni in materia di autorizzazione integrata ambientale di cui al titolo 3-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152…” ricordare la circolare MATTM del 7.11.2011: “un impianto produttivo non soggetto all’AIA è soggetto all’AUA anche quando il gestore sia una grande impresa” 32 Ambito di applicazione - art. 1 DPR 59/13 non si applica Esclusioni progetti sottoposti a VIA impianti soggetti ad AIA laddove la normativa disponga che il provvedimento di VIA comprende e sostituisce atti assenso ex art. 26 del D.Lgs. 152/06 33 Ambito di applicazione - art. 1 Precisazioni sulla VIA art. 26 comma 4 del D.Lgs. 152/06: “Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale sostituisce o coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o dell’impianto”. 34 Regolamento AUA - definizioni AUA - art. 2 AUA: provvedimento rilasciato dal SUAP che sostituisce gli atti di comunicazione, notifica ed autorizzazione in materia ambientale di cui all’art. 3 35 Regolamento AUA Autorizzazioni sostituite: art. 3 autorizzazione agli scarichi (art. 124 D.Lgs. 152/06) comunicazione in materia di rifiuti (art. 215 e 216 D.Lgs. 15/06) autorizzazione alle emissioni in atmosfera (art. 269 D.Lgs. 152/06) AUA autorizzazione all’utilizzo dei fanghi in agricoltura (art. 9 D.Lgs. 99/92) nulla osta rumore (comma 6 art. 8 L. 447/95) altri titoli ambientali (Regioni) comunicazione preventiva utilizzazione agronomica effluenti allevamento ecc. (art. 112 D.Lgs. 15/06) autorizzazione generale emissioni (art. 272 D.Lgs. 152/06) 36 comunicazione rumore (comma 4 art. 8 L. 447/95) Regolamento AUA: DPR 59/13 Soggetti coinvolti - art. 2 SUAP: unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva che fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le p.a. comunque coinvolte nel procedimento ai sensi del DPR 160/2010 37 Regolamento AUA: DPR 59/13 Soggetti coinvolti - art. 2 Autorità competente: la Provincia o la diversa autorità indicata dalla normativa regionale quale competente ai fini del rilascio, rinnovo e aggiornamento dell'AUA 38 Regolamento AUA: DPR 59/13 Soggetti coinvolti - art. 2 • Soggetti competenti in materia ambientale: pubbliche amministrazioni ed enti pubblici che, in base alla normativa vigente, intervengono nei procedimenti sostituiti dall'AUA • gestore: la persona fisica o giuridica che ha potere decisionale circa l'installazione o l'esercizio dello stabilimento e che è responsabile dell'applicazione dei limiti e delle prescrizioni disciplinate dal D.Lgs. 152/06 39 Regolamento AUA Autorizzazioni sostituite: art. 3 autorizzazione agli scarichi (art. 124 D.Lgs. 152/06) comunicazione in materia di rifiuti (art. 215 e 216 D.Lgs. 15/06) autorizzazione alle emissioni in atmosfera (art. 269 D.Lgs. 152/06) AUA autorizzazione all’utilizzo dei fanghi in agricoltura (art. 9 D.Lgs. 99/92) nulla osta rumore (comma 6 art. 8 L. 447/95) altri titoli ambientali (Regioni) comunicazione preventiva utilizzazione agronomica effluenti allevamento ecc. (art. 112 D.Lgs. 15/06) autorizzazione generale emissioni (art. 272 D.Lgs. 152/06) 40 comunicazione rumore (comma 4 art. 8 L. 447/95) Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Autorizzazione agli scarichi, capo II titolo IV sezione II parte terza D.Lgs. 152/06 • Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati • In deroga a quanto sopra, gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie sono sempre ammessi nell'osservanza dei regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato ed approvati dall'Autorità d'ambito • regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie definito dalle regioni ex art. 101, commi 1 e 2 (obiettivi di qualità corpi idrici) • regime autorizzatorio scarichi di acque reflue termali definito dalle regioni; tali scarichi ammessi in reti fognarie nell'osservanza dei regolamenti emanati dal gestore del servizio idrico integrato ed in conformità all'autorizzazione rilasciata dall'Autorità d'ambito • Salvo diversa disciplina regionale, la domanda è presentata alla Provincia o all'Autorità d'ambito se lo scarico è in pubblica fognatura • L'autorità competente provvede entro 90 giorni dalla ricezione della domanda 41 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Autorizzazione agli scarichi, capo II titolo IV sezione II parte terza D.Lgs. 152/06 • Durata autorizzazione 4 anni • Domanda rinnovo 1 anno prima della scadenza (vedere anche DPR 227/11) • Possibilità di continuare lo scarico nelle more della risposta se nello scarico non vi sono sostanze pericolose ex art. 108 • Con sostanze pericolose ex art. 108 la risposta sul rinnovo deve avvenire entro e non oltre 6 mesi dalla scadenza; trascorso il quale lo scarico deve cessare • Le regioni possono prevedere forme tacite di rinnovo acque reflue domestiche qualora soggette ad autorizzazione • In caso di ampliamento o ristrutturazione da cui derivi uno scarico avente caratteristiche qualitativamente e/o quantitativamente diverse da quelle dello scarico preesistente, deve essere richiesta una nuova autorizzazione. Nelle ipotesi in cui lo scarico non abbia caratteristiche qualitative o quantitative diverse, deve essere data comunicazione all'a.c., che verifica compatibilità con il corpo recettore e adotta i provvedimenti eventualmente necessari 42 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.Lgs. 152/06 utilizzazione agronomica effluenti di allevamento, acque di vegetazione dei frantoi oleari e acque reflue provenienti da aziende ivi previste obbligo comunicazione all'a.c. art. 75 D.Lgs.152/06 utilizzazione agronomica di: • effluenti di allevamento • acque di vegetazione dei frantoi oleari, in base a L. 11.11.1996 n. 574 • acque reflue provenienti dalle aziende art. 101, comma 7, lett. a), b) e c) (assimilate alle domestiche): A. Imprese dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura B. Imprese dedite ad allevamento di bestiame C. Dedite ad attività punti precedenti che effettuano trasformazione o valorizzazione della produzione agricola, inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima lavorata proveniente in misura prevalente dall'attività di coltivazione dei terreni di cui si abbia, a qualunque titolo, la disponibilità 43 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.Lgs. 152/06 utilizzazione agronomica effluenti di allevamento, acque di vegetazione dei frantoi oleari e acque reflue provenienti da aziende ivi previste • acque reflue da piccole aziende agroalimentari (vedasi art. 17 del DM 7.4.2006, riferito al D.Lgs.152/99): A. settori lattiero-caseario, vitivinicolo e ortofrutticolo che producono quantitativi di acque reflue non superiori a 4000 m3/anno e quantitativi di azoto, contenuti nelle acque a monte della fase di stoccaggio, non superiori a 1000 kg/anno e qualora le acque reflue contengano sostanze naturali non pericolose B. Altre aziende agroalimentari individuate dalle Regioni nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 22/97 (sui rifiuti) e delle norme tecniche di cui al Titolo III, capo I del DM 7.4.2006 44 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazione preventiva di cui all'art. 112 del D.Lgs. 152/06 • Art. 18 del DM 7.4.2006: 1. la comunicazione ad a.c. almeno 30 giorni prima inizio attività; 2. validità della comunicazione <=5 anni da data presentazione 3. obbligo segnalare tempestivamente modifiche riguardanti tipologia, quantità e caratteristiche effluenti e acque reflue, nonché i terreni destinati all'applicazione • Previsto anche il PUA nei seguenti casi: • aziende soggette ad AIA (art. 19 del DM 7.4.2006) • allevamenti bovini con più di 500 UBA (Unità di Bestiame Adulto), determinati conformemente alla tabella 4 dell'allegato I del DM 7.4.2006 (art. 19 del DM) • zone vulnerabili (artt. 28 e 29 del DM 7.4.2006) - ricordare L. 221/12 di conversione del DL 178/12 (art. 36) 45 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Autorizzazione alle emissioni in atmosfera per stabilimenti art. 269 D.Lgs. 152/06 • Autorità competente ex art. 268: Regione e Province autonome • autorizzazione rilasciata per stabilimento, i singoli impianti non possono essere oggetto di distinte autorizzazioni (eccezione ACG) • Per nuovi stabilimenti o trasferimenti obbligatoria CDS • Per modifiche sostanziali sufficiente autonomo procedimento previo coinvolgimento Comune • Termine rilascio autorizzazione: 120 gg o 150 gg (integrazioni) • Durata autorizzazione 15 anni • Modifiche sostanziali: rinnovo o aggiornamento (non cambia scadenza) • Modifiche non sostanziali: comunicazione preventiva con possibilità di effettuare gli interventi 60 gg dopo comunicazione (mancano criteri per qualificare le modifiche) • Rinnovo da chiedere almeno un anno prima della scadenza. Nelle more del rinnovo l'esercizio può essere continuato se si è chiesto di provvedere al soggetto art. 2 comma 9-bis L. 241/90 46 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Adesione all'autorizzazione di carattere generale art. 272 D.Lgs. 152/06 • Autorità competente ex art. 268 Regione e Province autonome • Durata adesione 10 anni • Adesione da presentarsi almeno 45 giorni prima dell'installazione degli impianti • Obbligo rispetto comma 4 art. 272 • Possibilità dell'a.c. di negare l'adesione in determinati casi (mancato rispetto limiti e prescrizioni anche dei piani, situazioni di rischio sanitario o particolare tutela ambientale) 47 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazione art. 8 comma 4 L. 447/95 domande rilascio concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali domande rilascio provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione immobili per attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali documentazione previsione impatto acustico 48 domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Nulla osta art. 8 comma 6 della L. 447/95 • La domanda di licenza o di autorizzazione all'esercizio delle attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, che si prevede possano produrre valori di emissione superiori ai limiti deve indicare le misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore • La relativa documentazione va inviata all'ufficio competente per l'ambiente del comune per rilascio nulla-osta 49 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazione utilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura art. 9 D.Lgs. 99/92 • i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue sono rifiuti (art. 127 del D.Lgs. 152/06) tuttavia godono di uno speciale regime in base al D.Lgs. 99/92 • chi intende utilizzare in attività agricole proprie o di terzi, i seguenti fanghi intesi come residui derivanti dai processi di depurazione delle acque reflue provenienti: 1.esclusivamente da insediamenti civili come definiti dalla lettera b), art. 1-quater, L. 690/1976; 2.da insediamenti civili e produttivi (tali fanghi devono possedere caratteristiche sostanzialmente non diverse da quelle possedute dai fanghi di cui al punto 1) 3.esclusivamente da insediamenti produttivi, come definiti dalla L. 319/76 e successive modificazioni ed integrazioni (tali fanghi devono essere assimilabili per qualità a quelli di cui al punto 1) deve: a) ottenere un'autorizzazione dalla Regione b) notificare, con almeno 10 giorni di anticipo, alla Regione, alla Provincia ed al comune di competenza, l'inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi. • autorizzazione durata massima di 5 anni 50 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazioni in materia di rifiuti artt. 215 e 216 del D.Lgs. 152/06 autosmaltimento rifiuti (art. 215) non pericolosi: DM 5.2.1998 pericolosi: DM 12.6.2002 n. 161 recupero rifiuti (art. 216) pericolosi provenienti da navi: DM 17.11.2005 n. 269 51 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazioni autosmaltimento rifiuti art. 215 D.Lgs. 152/06 • nel rispetto delle norme tecniche e le prescrizioni specifiche art. 214, commi 1, 2 e 3 (NON ANCORA DISPONIBILI), e siano tenute in considerazione le MTD, le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate nel luogo di produzione possono essere intraprese decorsi 90 gg dalla comunicazione di inizio di attività alla Provincia • la Provincia dispone il divieto di inizio o di prosecuzione dell’attività se non sono rispettate le norme tecniche e le condizioni previste • la comunicazione deve essere rinnovata ogni 5 anni; • la comunicazione va rinnovata in caso di modifica sostanziale delle operazioni di smaltimento 52 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazioni recupero rifiuti art. 216 D.Lgs. 152/06 • nel rispetto delle norme tecniche e delle prescrizioni specifiche art. 214, commi 1, 2 e 3, l’esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti può essere intrapreso decorsi 90 giorni dalla comunicazione di inizio di attività alla Provincia • per rifiuti elettrici ed elettronici, veicoli fuori uso e impianti di coincenerimento, l'avvio delle attività è subordinato all'effettuazione di una visita preventiva della Provincia, da effettuarsi entro 60 giorni dalla comunicazione • la Provincia dispone il divieto di inizio o di prosecuzione dell’attività se non sono rispettate le norme tecniche e le condizioni previste 53 Regolamento AUA: DPR 59/13 titoli sostituiti Comunicazioni recupero rifiuti art. 216 D.Lgs. 152/06 • la comunicazione deve essere rinnovata ogni 5 anni • la comunicazione va rinnovata in caso di modifica sostanziale delle operazioni di recupero • messa in riserva dei rifiuti pericolosi individuati ai sensi dell’art. 216 sottoposte alle procedure semplificate di comunicazione di inizio di attività solo se effettuate presso l'impianto dove avvengono le operazioni di riciclaggio e di recupero punti da R1 a R9 dell'Allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/06 • La procedura semplificata sostituisce, limitatamente alle variazioni qualitative e quantitative delle emissioni, l'autorizzazione di cui all'art. 269 in caso di modifica sostanziale dell'impianto 54 DPR 13.3.2013 n. 59 Procedure per il rilascio dell’AUA 55 Regolamento AUA: DPR 59/13 Obbligatorietà AUA Comma 1 art. 3: "Salvo quanto previsto dall'articolo 7, comma 1, i gestori degli impianti di cui all'articolo 1 presentano domanda di autorizzazione unica ambientale nel caso in cui siano assoggettati, ai sensi della normativa vigente, al rilascio, alla formazione, al rinnovo o all'aggiornamento di almeno uno dei seguenti titoli abilitativi:..." 56 Regolamento AUA: DPR 59/13 Quando presentare AUA: art. 3 titoli abilitativi rilascio formazione aggiornamento 57 rinnovo Quando presentare l’AUA? nuovi stabilimenti modifiche non sostanziali modifiche sostanziali aggiornamento rilascio AUA 58 rinnovo scadenza titoli posseduti Regolamento AUA: DPR 59/13 Quando chiedere l’AUA? per impianti già in esercizio “può essere chiesta alla scadenza del primo titolo abilitativo da essa sostituito” (comma 2 art. 10) 59 Regolamento AUA: DPR 59/13 AUA e verifica assoggettabilità alla VIA: comma 4 art. 3 AUA può essere richiesta dopo eventuali procedure di screening ed è stata disposto di non assoggettare a VIA il progetto 60 Regolamento AUA: DPR 59/13 Quando AUA non è obbligatoria? comma 3 art. 3 “attività” soggette solo a autorizzazioni di carattere generale comunicazioni l’istanza settoriale va comunque presentata al SUAP NB la facoltà data dal DPR ad “attività”, nella circolare MATT 7.11.2013 viene data ad “impianto” 61 Regolamento AUA: DPR 59/13 Quando AUA non è obbligatoria? comma 3 art. 3 NB: agevolazione circolare 7.11.2013 su AUA punto 4 fornisce interpretazione “particolare”: possibilità di presentare il rinnovo dell’ACG ex art. 272 D.Lgs. 152/06 anche se si è in presenza di altre autorizzazioni senza chiedere in prima battuta AUA AUA andrà però chiesta alla scadenza di una delle autorizzazioni sostituite da AUA 62 Regolamento AUA: DPR 59/13 comma 3 art. 10: modello istanza • Con decreto MATTM … è adottato un modello semplificato e unificato per la richiesta di autorizzazione unica ambientale • Sino all’adozione del decreto le domande di AUA sono comunque presentate nel rispetto delle normative di settore 63 Regolamento AUA: DPR 59/13 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 elenco degli atti di comunicazione notifica ed autorizzazioni per cui si chiede AUA documentazione prevista da norme di settore contenuto domanda 64 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 Tempi ottenimento AUA tempi procedimenti sostituiti <=90 gg > 90 gg autorizzazione emissioni art. 269 D.Lgs. 152/06 120 gg o 150 gg 90 gg 65 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 Tempi ottenimento AUA = 90 gg soggetti competenti altri titoli soggetti competenti in materia ambientale gestore SUAP co ord ina me nto Provincia richiesta “integrazioni” + termine X prorogabile, trascorso invano archiviazione 30 gg correttezza formale 90 gg + X CDS adozione AUA SUAP 66 gestore Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 richiesta “integrazioni” + termine X prorogabile, trascorso invano archiviazione domanda incompleta - “correttezza formale” • nel caso in cui la domanda sia da completarsi (“necessario integrare”), la Provincia lo comunica tempestivamente al SUAP “precisando gli elementi mancanti” • si applica art. 2 comma 7 L. 241/90 67 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 richiesta “integrazioni” + termine X prorogabile, trascorso invano archiviazione art. 2 comma 7 L. 241/90: “Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 17, i termini di cui ai commi 2, 3, 4 e 5 del presente articolo possono essere sospesi, per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni, per l’acquisizione di informazioni o di certificazioni relative a fatti, stati o qualità non attestati in documenti già in possesso dell’amministrazione stessa o non direttamente acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni. Si applicano le disposizioni dell’articolo 14, comma 2”. 68 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 tempi = 90 gg opportunità/necessità CDS CDS norme regionali e di settore obbligatoria quando amministrazione procedente deve acquisire intese, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati di altre amministrazioni pubbliche e non li ottenga, entro 30 gg dalla ricezione della richiesta (comma 2 art. 14 L. 241/90) facoltativa SUAP: opportuno effettuare un esame contestuale di vari interessi pubblici coinvolti (c. 1 art. 14 L. 241/90) 69 quando entra 30 gg dalla richiesta è intervenuto il dissenso di una o più amministrazioni interpellate (c. 2 art. 14 L. 241/90) Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 Tempi ottenimento AUA = 120-150 gg - Solo AUA in procedura SUAP gestore soggetti competenti in materia ambientale SUAP co richiesta “integrazioni” + termine X prorogabile, trascorso invano archiviazione 30 gg ord ina me nto Provincia correttezza formale 120 gg + X oppure 150 + X se CDS chiede integrazioni adozione AUA CDS SUAP 70 gestore Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 Tempi ottenimento AUA = 120-150 gg - AUA e altri titoli in procedura SUAP soggetti competenti altri titoli gestore soggetti competenti in materia ambientale SUAP co richiesta “integrazioni” + termine X prorogabile, trascorso invano archiviazione ord 30 gg ina me nto Provincia correttezza formale 120 gg + X oppure adozione AUA CDS 150 + X se CDS chiede integrazioni SUAP 71 gestore Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 tempi = 120-150 gg (commi 5 e 7 art. 4) opportunità/necessità CDS • SUAP indice CDS ex art. 7 del DPR 160/10 entro 30 gg salvo quanto disposto da comma 7 art. 4 DPR 59/13 (però art. 7 DPR 160/10: CDS sempre indetta nel caso in cui i procedimenti necessari per acquisire le intese, nulla osta, concerti o assensi nel procedimento unico SUAP hanno durata > 90 gg o nei casi previsti da discipline regionali) • CDS convocata da Provincia solo quando è necessaria solo AUA e CDS già resa necessaria da norme di settore ("ove previsto”) 72 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 tempi = 120-150 gg (commi 5 e 7 art. 4) opportunità/necessità CDS possibile interpretazione AUA + altri assensi CDS indetta da SUAP solo AUA CDS obbligatoria se prevista da norme settore 73 CDS ove opportuno Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 tempi = 120-150 gg (comma 5 art. 4) male formulata la disposizione su come la Provincia deve adottare AUA: • come atto proprio • nella “determinazione motivata di cui all’art. 14-ter, comma 6-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241” 74 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 CDS indetta da SUAP (comma 5. art. 4) comma 6-bis, art. 14-ter L. 241/90: “All'esito dei lavori della conferenza, … l’amministrazione procedente, … valutate le specifiche risultanze della conferenza e tenendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede, adotta la determinazione motivata di conclusione del procedimento che sostituisce a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti, o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti, alla predetta conferenza…” 75 Procedura per il rilascio dell’AUA - art. 4 del DPR 59/13 Cosa succede in caso di inerzia? art. 10 si applica art. 2 commi da 9-bis a 9-quinquies della L. 241/90: • enti individuano nelle figure apicali dell’organo il soggetto a cui attribuire il potere sostitutivo, nominativo pubblicato sul web • decorso il termine, il gestore può rivolgersi a tale soggetto che entro la metà del termine originariamente previsto conclude • avvio di procedimento disciplinare nei confronti del responsabile del ritardo • nei provvedimenti rilasciati in ritardo sono riportati i termini di 76 Regolamento AUA: DPR 59/13 Contenuto dell’AUA (comma 5 art. 3) tutti elementi previsti da normative settore titoli sostituiti modalità autocontrollo valutare dimensione impresa e settore attività AUA dura 15 anni a decorrere dal rilascio da parte del SUAP 77 Regolamento AUA: DPR 59/13 Contenuto dell’AUA (comma 5 art. 3) scarichi di sostanze pericolose di cui all’art. 108 del D.Lgs. 152/06 comunicazione esito autocontrolli ogni 4 anni Provincia ok aggiornamento prescrizioni 78 Regolamento AUA: DPR 59/13 modifiche da effettuarsi una volta ottenuta AUA come qualificare le modifiche? art. 2 non sostanziali sostanziali 79 Regolamento AUA: DPR 59/13 come qualificare le modifiche - art. 2 • modifica: “ogni ogni variazione al progetto, già autorizzato, realizzato o in fase di realizzazione o dell’impianto, che possa produrre effetti sull’ambiente” • modifica sostanziale di un impianto: “ogni modifica considerata sostanziale ai sensi delle normative di settore … in quanto possa produrre effetti negativi e significativi sull'ambiente” 80 Regolamento AUA: DPR 59/13 come qualificare le modifiche - art. 2 nel rispetto delle norme di settore vigenti (in tema di emissioni in atmosfera, ad es., spetta al MATTM) Regioni e Province Autonome possono: • definire ulteriori criteri per qualificazione modifiche sostanziali • indicare modifiche non sostanziali per le quali non vi è l'obbligo di effettuare la comunicazione di cui al comma 1 dell’art. 6 81 Procedura per modifiche - art. 6 del DPR 59/13 comunicazione gestore 60 gg 30 gg Provincia (no SUAP?!) possibile espressione modifica sostanziale ordine presentazione istanza ex art. 4 esecuzione modifica eventuale aggiornamento AUA 82 Regolamento AUA: DPR 59/13 Rinnovo alla scadenza dell’AUA - art. 5 istanza >= 6 mesi SUAP scadenza Provincia procedura art. 4 83 solo documentazione da aggiornare Regolamento AUA: DPR 59/13 Rinnovo alla scadenza dell’AUA - art. 5 se la richiesta di rinnovo è presentata nel termine previsto, l’esercizio dell’attività o dell’impianto può continuare sulla base della precedente autorizzazione, ma fatta salva diversa previsione contenuta nella specifica norma di settore Attenzione a: • comma 7 art. 269 del D.Lgs. 152/06 • comma 7 art. 124 del D.Lgs. 152/06 84 Regolamento AUA: DPR 59/13 Rinnovo/revisione unilaterale dell’AUA - art. 5 Provincia impone rinnovo/ revisione le prescrizioni dell’AUA impediscono o pregiudicano conseguimento degli obiettivi di qualità stabiliti da pianificazione/ programmazione nuove disposizioni legislative comunitarie, statali o regionali 85 Regolamento AUA: DPR 59/13 Oneri istruttori e tariffe - art. 8 € AUA <= € titolo 1 € titolo 2 86 € titolo n DPR 59/13 capi III e V Disposizioni in materia di emissioni in atmosfera autorizzazioni di carattere generale (ACG) esercizio potere sostitutivo prosecuzione esercizio in caso di mancata pronuncia abrogazioni per adeguamenti art. 7 allegato I art. 11 comma 2 art. 11 comma 4 art. 11 comma 3 art. 11 comma 4 art. 11 comma 4 87 DPR 59/13 art. 7 e allegato I ! autorizzazioni di carattere generale 88 Autorizzazioni di carattere generale Impianti e attività Altre categorie specifiche parte II all. IV a parte quinta del D.Lgs. 152/06 Regioni autorizzazione di carattere generale (ACG) All. I DPR 59/13 89 MATTM Autorizzazioni di carattere generale in mancanza di ACG regionali, si può usufruire di quelle adottate con il DPR 59/13, fermo restando il potere dell’AC di adottare a sua volta ACG L’adesione a quelle emanate dallo Stato resta valida fino alla loro scadenza, anche se sopraggiungessero ACG regionali (comma 2 art. 7 del DPR 59/13) Non è obbligatorio aderire all’ACG, in alternativa istanza ex art. 269 90 ACG di cui all’allegato I del DPR 59/13 Attenzione! • nell'allegato I del DPR 59/13 non sono state predisposte ACG per tutte le attività e gli impianti riportati in parte II allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/06. Non analizzati: • Impianti termici civili (3<=P<10 MWt) - lettera ll) • Allevamenti in ambiente confinato ... - lettera nn) • le attività conseguenti l’entrata in vigore del DL 69/13 converti con L. 98/13 91 Abrogazione parziale art. 272 comma 2 D.Lgs. 152/06 per effetto lett. b) comma 3 art. 11 del DPR 59/13 “…All’adozione di tali autorizzazioni generali l'autorità competente deve in ogni caso procedere, entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della parte quinta del presente decreto, per gli stabilimenti in cui sono presenti esclusivamente gli impianti e le attività di cui alla parte II dell'Allegato IV alla parte quinta del presente decreto. … In caso di mancata adozione dell'autorizzazione generale, nel termine prescritto, la stessa è rilasciata con apposito decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e i gestori degli stabilimenti interessati comunicano la propria adesione all'autorità competente o ad altra autorità da questa delegata; è fatto salvo il potere di tale autorità di adottare successivamente nuove autorizzazioni di carattere generale, l'adesione obbligatoria alle quali comporta, per il soggetto interessato, la decadenza di quella adottata dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. …” 92 Autorizzazioni di carattere generale Autorizzazione di carattere generale Concetto di stabilimento: Comma 2 art 272: se in uno stabilimento “sono presenti anche impianti o attività a cui l'autorizzazione generale non si riferisce, il gestore deve presentare domanda di autorizzazione ai sensi dell'articolo 269” comma 2 art. 7 del DPR 59/13 Ossia: ACG + ACG = ACG ACG + ordinario = ordinario 93 Autorizzazioni di carattere generale comma 4 art. 272 del D.Lgs. 152/06 adesione ACG non è possibile in caso di: 1.emissione di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla parte II dell'Allegato I alla parte V del D.Lgs. 152/06 (che riprende quanto già stabilito in precedenza dal D.M. 12.7.1990); 2.utilizzo di sostanze o i preparati classificati dal D.Lgs. 52/97 come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a causa del loro tenore di COV, e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R 61. 94 Autorizzazioni di carattere generale commentiamo i contenuti delle ACG riportate nell’allegato I del DPR 59/13 Qualcuno le conoscerà bene... ...cugine del decreto 532/09 Lombardia 95 Autorizzazioni di carattere generale modalità per nuovo e modifiche se non si è in AUA presentazione a SUAP domanda adesione ACG possibile valutazione 45 gg accettata inizio lavori negata 96 Autorità competente • non sono rispettati: A. requisiti ACG B. requisiti piani aria • in presenza di situazioni di rischio sanitario • in presenza di zone degne di particolare tutela ambientale DPR 59/13 art. 11 ! potere sostitutivo ! prosecuzione esercizio in caso di mancata pronuncia 97 DPR 59/13 esercizio potere sostitutivo art. 11 soggetto art. 2 comma 9-bis L. 241/90 potere sostitutivo procedimenti art. 269 comma 3 D.Lgs. 152/06 (stabilimenti nuovi, trasferimenti, modifiche sostanziali) art. 281 comma 1 D.Lgs. 152/06 (esercizio stabilimenti anteriori al 1988 e 2006) 98 art. 281 comma 3 D.Lgs. 152/06 (esercizio stabilimenti non disciplinati da DPR 203/88, ma da titolo I parte quinta) Dal 13.6.2013 in vigore DPR 59/2013 cambiato art. 281 comma 1 del D.Lgs. 152/06 “… Se la domanda è presentata nei termini, l'esercizio degli stabilimenti può essere proseguito fino alla pronuncia dell'autorità competente; in caso di mancata pronuncia entro i termini previsti, l'esercizio può essere proseguito fino alla scadenza del termine previsto per la pronuncia del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a cui sia stato richiesto di provvedere ai sensi dell'articolo 269..." 99 Dal 13.6.2013 in vigore DPR 59/2013 cambiato art. 281 comma 3 del D.Lgs. 152/06 “…Se la domanda è presentata nel termine previsto, l'esercizio può essere proseguito fino alla pronuncia dell'autorità competente; in caso di mancata pronuncia entro i termini previsti, l'esercizio può essere proseguito fino alla scadenza del termine previsto per la pronuncia del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a cui sia stato richiesto di provvedere ai sensi dell'articolo 269. … La procedura prevista dal presente articolo si applica anche in caso di stabilimenti in esercizio alla data di entrata in vigore della parte quinta del presente decreto che ricadevano nel campo di applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203, ma erano esentati dall'autorizzazione ivi disciplinata e che, per effetto di tale parte quinta, siano soggetti all'autorizzazione alle emissioni in atmosfera." 100 DPR 59/13 esercizio in caso di mancata pronuncia art. 11 "Per la prosecuzione dell'esercizio degli stabilimenti di cui all’art. 281, commi 1 e 3 in caso di mancata pronuncia entro i termini previsti, l'esercizio degli stessi può essere proseguito fino alla scadenza del termine previsto per la pronuncia del soggetto di cui all'articolo 2, comma 9-bis, della legge 7 agosto 1990, n. 241, a cui sia stato richiesto di provvedere ai sensi dell’art. 269” (Comma 3 art. 11 del DPR 59/13) 101 DPR 59/13 art. 11 ! altre abrogazioni 102 Dal 13.6.2013 in vigore DPR 59/2013 cambiato art. 269 comma 3 del D.Lgs. 152/06 “…, il gestore può, entro i successivi sessanta giorni, richiedere al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio di provvedere, notificando tale richiesta anche all'autorità competente. Il Ministro si esprime sulla richiesta, di concerto con i Ministri della salute e delle attività produttive, sentito il comune interessato, entro novanta giorni o, nei casi previsti dall'articolo 281, comma 1, entro centocinquanta giorni dalla ricezione della stessa; in caso di richiesta di integrazioni tali termini sono sospesi fino alla ricezione delle stesse e, comunque, per un periodo non superiore a trenta giorni; decorsi tali termini, si applica l'articolo 2, comma 8, della legge 7 agosto 1990, n. 241”. 103 abrogato art. 281 comma 8 del D.Lgs. 152/06 disposizione non più pertinente perché il potere sostitutivo è affidato a soggetto diverso dal MATTM L'adozione, da parte dell'autorità competente o della regione che abbia delegato la propria competenza, di un atto precedentemente omesso preclude la conclusione del procedimento con il quale il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio esercita i poteri sostitutivi previsti dal presente titolo. A tal fine l'autorità che adotta l'atto ne dà tempestiva comunicazione al Ministero 104 abrogato art. 281 comma 11 del D.Lgs. 152/06 disposizione non più pertinente perché il potere sostitutivo è affidato a soggetto diverso dal MATTM Per l'esercizio dei poteri sostitutivi previsti dal presente titolo, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio si può avvalere dell'ISPRA ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 3 agosto 2009, n. 140, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato 105 Altre autorizzazioni/procedure uniche 106 Cosa succede se non si può accedere al SUAP? Si può parlare di AUA? comma 4 art. 2 del DPR 160/10: esclusioni da SUAP impianti e infrastrutture energetiche attività connesse all'impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e di materie radioattive no impianti nucleari ! SUAP impianti di smaltimento di rifiuti radioattivi attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi 107 Per impianti alimentati a fonti rinnovabili: ! D.Lgs. 387/03 D.Lgs. 115/08 DM 10.9.2010 D.Lgs. 28/11 Per impianti di gestione rifiuti ! D.Lgs. 152/06 art. 208 Per impianti cogenerativi con fonti fossili ! D.Lgs. 115/08 … 108
© Copyright 2025 ExpyDoc