Orientare la scelta di un nuovo impianto: multi-purpose o dedicato? TITOLO PRESENTAZIONE Dr. Fulvio CARLOTTI, GNOSIS SpA, Corporate QA Director 9 Aprile 2014 Come orientare la scelta di un nuovo impianto Partiamo dalle definizioni… Definizioni Impianti DEDICATI: sono richiesti per determinate classi di prodotti (es. antibiotici non β-lattamici, antibiotici β-lattamici sia penicilline, che cefalosporine, high potent drug, stupefacenti, etc.) Possono essere: 1. impianto mono-prodotto; 2. impianto mono-categoria (produzione di molecole diverse appartenenti alla stessa classe terapeutica: es. solo antibiotici βlattamici penicilline); 3. linea produttiva dedicata (nel contesto di un impianto multipurpose). Definizioni Impianti MULTI-PURPOSE: sono usati per la produzione di molecole diverse appartenenti a diverse classi terapeutiche (es. Ca-antagonisti, FANS, β-bloccanti) o per la produzione di molecole ottenute da reazioni chimiche diverse. Si distinguono vari casi: 1. l’intero processo produttivo si svolge nel contesto multi-purpose, 2. parte del processo si svolge in macchinari multi-purpose e parte in macchinari dedicati, 3. un’intera linea produttiva viene dedicata a uno specifico processo produttivo. Multi-purpose o dedicato? Di seguito sono elencati i principali criteri per orientare la scelta di un nuovo impianto: 1. rischio di cross-contamination come evidenziato dal RISK ASSESSMENT (ICH Q9 «Quality Risk Management»); 2. costi di gestione dell’impianto / economicità del processo; 3. valore commerciale del prodotto fabbricato; 4. volumi di vendita. Cross contamination «Poison is in everything, and no thing is without poison. The dosage makes it either a poison or a remedy» Paracelsus 1493-1541 CROSS CONTAMINATION Identificazione del rischio (ICH Q9) Cause frequenti di cross-contamination sono: 1. Mix-up dovuti principalmente a errore umano (uso di attrezzature contaminate, non pulite; frammischiamento di prodotti spesso indistinguibili perché polveri bianche con caratteristiche simili); 2. Residui di prodotto della precedente produzione lasciati nei macchinari (es. manifold, filtri, sacchi centrifughe) a causa di una inadeguata pulizia; 3. Carry-over di prodotto e/o contaminati per trascinamento meccanico es. da superfici non pulite o da indumenti (in sale pesate e campionamento). 4. Aria (prodotto in sospensione che può depositarsi su attrezzature, materiale di confezionamento, etc.) Identificazione del rischio (ICH Q9) Caso 2: Old Piping Manifold Design Concept: Horizontal Design – not fully drainable Identificazione del rischio (ICH Q9) Caso 2: New Piping Manifold Design Concept: “Christmas tree” design concept – full drain ability Pump head is only equipment requiring disassembly and manual cleaning. Identificazione del rischio (ICH Q9) A seconda della tipologia di operazioni eseguite, il livello di rischio cambia come illustrato dal seguente schema: Analisi e Valutazione del Rischio (ICH Q9) In accordo ai dettami delle linee guida più recenti, l’analisi e quindi la valutazione del rischio prendono le mosse da: 1. la disponibilità dei dati di tossicologia e quindi la possibilità di definire la «Acceptable Daily Exposure» (ADE), cioè la dose giornaliera al di sotto della quale non si manifestano eventi avversi per un periodo di tempo pari alla durata della vita e indipendentemente dalla via di somministrazione (approccio scientifico); 2. la struttura dell’impianto e quindi dalla facilità o meno di eseguire le attività di pulizia secondo le modalità previste dalle SOP e opportunamente convalidate; Analisi e Valutazione del Rischio (ICH Q9) 3. l’efficacia delle procedure di pulizia e dei metodi analitici usati per la determinazione dei potenziali contaminati (es. residui di API, prodotti di degradazione, sanitizzanti, contaminazione microbiologica, presenza di endotossine batteriche). Il grado di approfondimento dell’analisi del rischio in termini di controlli sperimentali da effettuare e documentazione da formalizzare è direttamente proporzionale al livello di rischio e legato alla Acceptable Daily Exposure, come indicato dal diagramma della diapositiva: Analisi e Valutazione del Rischio (ICH Q9) Low ADE: High Hazard, High Toxicity Poor Cleanability, Low CpK Hard to Detect Legenda: ADE = Acceptable Daily Exposure High ADE: Low Hazard, Low Toxicity Easy Cleanability, High CpK Easy to Detect Visually Come diminuire il Rischio La diminuzione del rischio di cross contamination può essere ottenuta mediante: 1. frequenti verifiche delle operazioni di pulizia, 2. documentazione più dettagliata delle medesime, 3. miglioramento delle l’efficacia, operazioni di pulizia per aumentarne 4. sviluppo di tecniche analitiche sempre più sensibili in grado di rilevare minimi residui di prodotto soprattutto se molto pericoloso, 5. particolare attenzione alle procedure di vestizione, 6. lavaggio delle superfici esterne dei macchinari prima che vengano spostati da un area all’altra del Reparto Produzione. Quali criteri per la scelta? La scelta dell’impianto deve essere orientata in base: 1. al risultato emerso dal RISK ASSESSMENT, come si evince dal diagramma riportato nella diapositiva seguente: Quali criteri per la scelta? sì C’è un’esigenza specifica di fabbricare il prodotto in un impianto dedicato? Le attività di cleaning sono in grado di soddisfare i requisiti di pulizia richiesti? sì SOP, controlli, impianto sono stati pensati per evitare mix-up? no I criteri di accettabilità sono soddisfatti solo in alcuni step del processo? sì SOP, controlli, impianto possono essere modificati per evitare mix-up? sì no sì SOP, controlli, impianto possono essere modificati per evitare mix-up in alcuni step del processo? sì no no no E’ possibile isolare i macchinari non puliti per evitare crosscontamination? sì Il potenziale trascinamento meccanico del prodotto è sotto controllo? Il potenziale trascinamento meccanico può essere evitato con adeguate SOP? Il potenziale trascinamento meccanico può essere evitato con adeguate SOP in alcuni step del processo? Anche la potenziale contaminazione derivante dall’aria? Fissare i criteri di accettabilità per la cleaning sì no sì no sì no La potenziale contaminazione derivante dall’aria può essere evitato con adeguate SOP? sì no sì La potenziale contaminazione derivante dall’aria può essere evitato con adeguate SOP in alcuni step del processo? sì no Impianto MULTI-PURPOSE con linee dedicate o macchinari dedicati: Impianto DEDICATO Attrezzature monouso per alcuni step del processo Macchinari dedicati per alcuni step del processo Impianto MULTI-PURPOSE Intera linea dedicata Quali criteri per la scelta? 2. costi di gestione dell’impianto / economicità del processo: «Lean Manufacturing»? Il concetto di Lean Manufacturing si applica in genere a piccole produzioni in continuo realizzate su impianti flessibili per rendere snella la struttura aziendale e diminuire il valore di magazzino delle materie prime. In quest’ottica, e in prima analisi, il multi-purpose si sposa perfettamente. In realtà anche impianti dedicati in continuo per prodotti ad alto valore aggiunto possono comunque sposare questa filosofia. Quali criteri per la scelta? Il margine tra costi di produzione e valore commerciale del prodotto è basso? SI Il rapporto costo/rischio contaminazione è a favore del costo? SI NO Il costo di produzione incide anche sui costi delle strutture esistenti? NO La produzione prevede impianti o tecnologie specifiche? NO SI SI Il prodotto appartiene a una classe «critica» dal punto di vista regolatorio (Decreto 27/05/1999)? E’ prevista produzione a tempo pieno? NO SI SI Impianto DEDICATO Impianto MULTI-PURPOSE NO Quali criteri per la scelta? 3. valore commerciale del prodotto fabbricato: nuovo brand con brevetto alto valore commerciale impianto dedicato 4. economie di volume: - grandi volumi di vendita di un unico prodotto impianto dedicato - piccoli volumi di vendita uniti ad alti costi di gestione multi-purpose 5. impianto necessità di affiancare a molecole che si sono svalutate nel tempo, nuove molecole di maggiore interesse commerciale per sostenere i costi di gestione multi-purpose Quali criteri per la scelta? 6. In caso di acquisto di un impianto e del suo portafoglio prodotti, lo scenario può variare come segue: a) b) PMI acquista da BIG PHARMA da impianto dedicato (anche mono-prodotto) a impianto multi-purpose BIG PHARMA acquista da PMI da impianto multipurpose a impianto dedicato (per ottimizzare produzione e qualità) Come orientare la scelta di un nuovo impianto? Come orientare la scelta di un nuovo impianto? Alla luce delle considerazioni esposte….. ……non esiste una ricetta preconfezionata, ……una soluzione universale. La valutazione deve essere fatta «case by case» in base ai possibili rischi (quality standard) e ai costi di gestione che si intendono sostenere (due diligence). Come orientare la scelta di un nuovo impianto? Grazie a tutti per l’attenzione. l’attenzione. …..Domande? …..Dubbi? ?
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