Aggiornamento Sperimentazioni Cliniche Aggiornato il 22/01/2015 “Progetto di ricerca sugli effetti psicologici dell'esposizione ad amianto nei caregivers di pazienti affetti da mesotelioma pleurico o altra patologia oncologica asbesto correlata” Acronimo: AVPM caregiversi Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: osservazionale longitudinale, multicentrico, non commerciale Promotore: ASL AL - Centro Sanitario Amianto, che per la realizzazione del presente progetto ha dato mandato alla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica (SSPC), Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino, sotto la supervisione della Prof.ssa Antonella Granirei come coordinatore scientifico. ___________________________________________________________________________________ Nel territorio nazionale il problema delle patologie oncologiche correlate all’esposizione lavorativa e/o residenziale all’asbesto è quanto mai vivo e pregnante: sono sessantuno i comuni italiani nei quali sono stati riscontrati nell’arco temporale 1993-2008, seppur con diversi periodi di osservazione per Regione, almeno quattordici casi di mesotelioma pleurico (una neoplasia i cui unici agenti causali a oggi accertati sono l’amianto e altre fibre minerali anfiboliche), con un tasso grezzo di incidenza maggiore ai quattro casi per centomila abitanti. Nelle aree ad alta esposizione ad amianto, come Casale Monferrato, la frequenza può arrivare a essere oltre dieci volte superiore rispetto a quella osservata su scala nazionale (Ministero della Salute, 2012). La comunicazione di diagnosi di mesotelioma pleurico può avere un impatto traumatico sia per il paziente sia per coloro i quali si occupano di lui. Nello specifico, una precedente ricerca condotta a Casale Monferrato ha evidenziato che in seguito a tale diagnosi oncologica pazienti e familiari possono sperimentare livelli elevati di sconforto, insoddisfazione e infelicità, nonché una maggiore sensazione di scoraggiamento e demoralizzazione. Essi provano sensazioni di tensione e ansia marcata, preoccupazioni eccessive, impotenza e vulnerabilità maggiore a minacce reali o immaginarie. Questo può condurre a una forma di introversione che si esprime nella difficoltà a prendere decisioni in forma sia individuale sia gruppale. Emerge la sensazione di aver fallito nella propria storia di vita e di avere risorse insufficienti per affrontare le circostanze della quotidianità. I pazienti con mesotelioma sono caratterizzati da un minore livello di speranza e una bassa fiducia nella possibilità di risolvere i propri problemi. In definitiva, essi esperiscono un maggior senso di impotenza e una maggiore tendenza a ritenere che le proprie difficoltà siano insormontabili. Il risultato comportamentale è una tendenza a rivolgere richieste di aiuto ripetute – indifferenziate o più specifiche ai diversi servizi preposti all’aiuto, siano essi di natura sanitaria, sociale o a forme di volontariato. Il progetto di ricerca proposto consiste in uno studio longitudinale e si inserisce in un più ampio studio che prevede il reclutamento di tre gruppi sperimentali, così composti: - pazienti affetti da mesotelioma pleurico o altra patologia oncologica asbesto correlata (vedi news del 15/01/2015); - caregivers; Aggiornato il 22/01/2015 - gruppo di controllo Obiettivi: 1. Implementare la valutazione psicologico-clinica di coloro che si occupano di pazienti affetti da patologie asbestocorrelate (mesotelioma pleurico, asbestosi, tumore polmonare e così via), prestando particolare attenzione a dimensioni di personalità, depressione, aspetti socio-relazionali e di condotta, disturbo post-traumatico da stress (PTSD), strategie di coping, meccanismi di difesa. 2. Valutare se particolari configurazioni psicologiche incidano sulle strategie di coping. 3. Valutare l’impatto del carico assistenziale percepito. 4. Individuare un protocollo di presa in carico multidisciplinare (medico e psicologico) del paziente, prestando particolare attenzione alle difficoltà e ai bisogni mostrati a vari livelli dai caregivers. 5. Valutare l’impatto del protocollo sull’aderenza al trattamento e sulla spesa pubblica. 6. Promuovere cultura nell’ambito della presa in carico integrata del paziente affetto da patologia asbesto correlata e dei suoi caregivers. Popolazione in studio: Il reclutamento di pazienti e caregivers verrà effettuato presso l’A.O. di Alessandria e il P.O. Santo Spirito di Casale Monferrato (ASL AL), siti riconosciuti di interesse nazionale per la bonifica da presenza di amianto e nei quali si sono registrati incrementi significativi della mortalità per mesotelioma pleurico nella popolazione sia maschile sia femminile. Il gruppo di controllo verrà reclutato attraverso la collaborazione con i medici di base di Casale Monferrato e di Alessandria. La numerosità e le caratteristiche sociodemografiche (età, sesso, scolarità, stato civile) del gruppo di controllo dipenderanno dalle caratteristiche di pazienti che verranno arruolati, in modo da creare due gruppi omogenei. Il campionamento dei controlli verrà effettuato sulla base di un appaiamento individuale. In relazione al numero di nuove diagnosi per anno la numerosità campionaria attesa è di trenta soggetti circa. Pianificazione dello studio: Durata complessiva dello studio: 12 mesi. Durata complessiva dell’arruolamento: 5 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 72 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 15/01/2015 “Progetto di ricerca sugli effetti psicologici dell'esposizione ad amianto in pazienti affetti da mesotelioma pleurico o altra patologia oncologica asbesto correlata” Acronimo: AVPM pazienti Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: osservazionale longitudinale, multicentrico, non commerciale Promotore: ASL AL - Centro Sanitario Amianto, che per la realizzazione del presente progetto ha dato mandato alla Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica (SSPC), Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino, sotto la supervisione della Prof.ssa Antonella Granirei come coordinatore scientifico. ___________________________________________________________________________________ Nel territorio nazionale il problema delle patologie oncologiche correlate all’esposizione lavorativa e/o residenziale all’asbesto è quanto mai vivo e pregnante: sono sessantuno i comuni italiani nei quali sono stati riscontrati nell’arco temporale 1993-2008, seppur con diversi periodi di osservazione per Regione, almeno quattordici casi di mesotelioma pleurico (una neoplasia i cui unici agenti causali a oggi accertati sono l’amianto e altre fibre minerali anfiboliche), con un tasso grezzo di incidenza maggiore ai quattro casi per centomila abitanti. Nelle aree ad alta esposizione ad amianto, come Casale Monferrato, la frequenza può arrivare a essere oltre dieci volte superiore rispetto a quella osservata su scala nazionale (Ministero della Salute, 2012). La comunicazione di diagnosi di mesotelioma pleurico può avere un impatto traumatico sia per il paziente sia per coloro i quali si occupano di lui. Nello specifico, una precedente ricerca condotta a Casale Monferrato ha evidenziato che in seguito a tale diagnosi oncologica pazienti e familiari possono sperimentare livelli elevati di sconforto, insoddisfazione e infelicità, nonché una maggiore sensazione di scoraggiamento e demoralizzazione. Essi provano sensazioni di tensione e ansia marcata, preoccupazioni eccessive, impotenza e vulnerabilità maggiore a minacce reali o immaginarie. Questo può condurre a una forma di introversione che si esprime nella difficoltà a prendere decisioni in forma sia individuale sia gruppale. Emerge la sensazione di aver fallito nella propria storia di vita e di avere risorse insufficienti per affrontare le circostanze della quotidianità. I pazienti con mesotelioma sono caratterizzati da un minore livello di speranza e una bassa fiducia nella possibilità di risolvere i propri problemi. In definitiva, essi esperiscono un maggior senso di impotenza e una maggiore tendenza a ritenere che le proprie difficoltà siano insormontabili. Il risultato comportamentale è una tendenza a rivolgere richieste di aiuto ripetute – indifferenziate o più specifiche ai diversi servizi preposti all’aiuto, siano essi di natura sanitaria, sociale o a forme di volontariato. Obiettivi: 1. Implementare la valutazione psicologico-clinica di pazienti affetti da patologie asbestocorrelate (mesotelioma pleurico, asbestosi, tumore polmonare e così via), prestando particolare attenzione a dimensioni di personalità, depressione, aspetti socio-relazionali e di condotta, disturbo post-traumatico da stress (PTSD), strategie di coping, meccanismi di difesa, qualità della vita. 2. Valutare se particolari configurazioni psicologiche incidano sulle strategie di coping. Aggiornato il 15/01/2015 3. Individuare un protocollo di presa in carico multidisciplinare (medico e psicologico) del paziente. 4. Valutare l’impatto del protocollo sull’aderenza al trattamento e sulla spesa pubblica. 5. Promuovere cultura nell’ambito della presa in carico integrata del paziente affetto da patologia asbesto correlata. Popolazione in studio: Il reclutamento di pazienti verrà effettuato presso l’A.O. di Alessandria e il P.O. Santo Spirito di Casale Monferrato (ASL AL), siti riconosciuti di interesse nazionale per la bonifica da presenza di amianto e nei quali si sono registrati incrementi significativi della mortalità per mesotelioma pleurico nella popolazione sia maschile sia femminile. Il gruppo di controllo verrà reclutato attraverso la collaborazione con i medici di base di Casale Monferrato e di Alessandria. La numerosità e le caratteristiche sociodemografiche (età, sesso, scolarità, stato civile) del gruppo di controllo dipenderanno, dalle caratteristiche di pazienti che verranno arruolati, in modo da creare due gruppi omogenei. Il campionamento dei controlli verrà effettuato sulla base di un appaiamento individuale. In relazione al numero di nuove diagnosi per anno la numerosità campionaria attesa è di trenta soggetti circa. Pianificazione dello studio: Durata complessiva dello studio: 12 mesi. Durata complessiva dell’arruolamento: 5 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 71 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 08/01/2015 “Le credenze ossessive in infanzia e adolescenza: validazione italiana del test Obsessive Beliefs Questionnaire - Child Version (OBQ-CV)” Acronimo: CREDOS INFAD. Sperimentatore Principale: Dr.ssa Rossella Sterpone, S.S. Psicologia, in collaborazione con il Dr. G. Montobbio, Responsabile della S.S. Psicologia e con i Dr. E. Cassano, D. Giacobbe, I. Bella, V. Dealessi, V. Debandi, D. Leo, V. Manfredi, S. Rocco. Tipologia dello studio: osservazionale trasversale, di coorte caso-controllo, multicentrico, non commerciale Promotore: Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Firenze e Istituto Miller di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale di Firenze e Genova ________________________________________________________________________________ Secondo il modello cognitivo, le credenze ossessive sono fattori di maggior vulnerabilità per lo sviluppo di sintomatologia ansiosa e, in particolare, sono considerate un fattore di rischio e di mantenimento specifico per il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). Credenze ossessive possono consistere in modalità di pensiero a carattere perfezionistico (“Non piacerò alle persone se non farò un lavoro perfetto”) o in un eccessivo senso di responsabilità personale per qualsiasi evento negativo (“Se causassi anche un piccolo problema, sarebbe terribile e colpa mia”).Il modello cognitivo è stato supportato da numerose evidenze empiriche sia in studi su campioni di bambini/adolescenti che in studi su campioni di adulti di varie nazionalità, dai quali emerge che i soggetti con più forti credenze ossessive tendono ad avere maggior probabilità di sviluppare sintomi di ansia. Il ruolo delle credenze nella sintomatologia DOC è stato dimostrato anche dal fatto che la psicoterapia cognitivo-comportamentale per l’età evolutiva, che mira alla modificazione di queste ultime, si è dimostrata una forma di intervento efficace per soggetti con diagnosi di DOC. Considerata la loro importanza nell’eziopatogenesi e nel trattamento dei sintomi ossessivocompulsivi, la valutazione delle credenze ossessive attraverso strumenti affidabili ha assunto negli ultimi anni crescente importanza nel panorama scientifico. L’Obsessive Beliefs Questionnaire-Child Version (OBQ-CV; Coles et al., 2010) è un questionario autocompilato, che misura l’intensità delle credenze ossessive nei bambini e negli adolescenti. Attraverso una lista di affermazioni, il test si propone di valutare credenze di tipo perfezionistico (“Devo essere il migliore in ogni cosa che faccio”), credenze riguardanti una sovrastima dei pericoli (“Quando faccio qualcosa, penso a tutto ciò che potrebbe andare storto”), credenze legate a un eccessivo senso di responsabilità (“E’ colpa mia se non impedisco che una cosa veramente brutta possa accadere”), credenze legate all’intolleranza per l’incertezza (“Se non sono totalmente sicuro di qualcosa, probabilmente farò un errore”). Lo strumento è stato recentemente validato negli Stati Uniti e in Olanda su un ampio campione di bambini e adolescenti. Attualmente, in Italia la validazione dello strumento non è stata ancora condotta. Questo aspetto è da ritenersi importante in considerazione del fatto che nel Aggiornato il 08/01/2015 contesto italiano non disponiamo ancora di strumenti di valutazione dei fattori di vulnerabilità per sintomi ansiosi, strumenti che possano essere utilizzati dai professionisti a fini di ricerca e nella pratica clinica. Il Dipartimento di Psicologia della State University of New York (Prof. M.E. Coles) ha incaricato della standardizzazione italiana del test OBQ-CV, il gruppo di lavoro di ricercatori e psicologi che opera presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze e l’istituto Miller di Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale di Firenze e Genova. Obiettivo Primario: Il presente progetto di ricerca ha l’obiettivo di indagare differenze nell’intensità delle credenze ossessive misurate dall’OBQ-CV in tre gruppi di bambini/adolescenti. Popolazione in studio: Si prevede il reclutamento di un campione di 150 soggetti suddivisi in tre gruppi, un gruppo di 50 bambini/adolescenti con diagnosi primaria di DOC, un gruppo di 50 bambini/adolescenti con diagnosi primaria di un disturbo d’ansia e un gruppo formato da 50 soggetti non-clinici tratti dalla popolazione. generale. Sarà considerato un criterio di esclusione dallo studio la presenza di diagnosi di sindromi dello spettro autistico, ritardo mentale certificate da un professionista competente. I soggetti appartenenti al gruppo non-clinico saranno reclutati nei contesti scolastici. La compilazione dei questionari richiederà al soggetto circa 20 minuti. La somministrazione sarà effettuata dal professionista che ha in cura il paziente stesso. La partecipazione di ciascun soggetto allo studio sarà volontaria. Pianificazione dello studio: La durata di svolgimento del progetto è compresa tra aprile 2014 e maggio 2015. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 80 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 30/12/2014 “Studio Osservazionale retrospettivo su pazienti affetti da Linfoma T cutaneo o Linfoma T periferico ricaduti/refrattari che hanno ricevuto romidepsina secondo uso compassionevole” Acronimo: Romi-Oss-01-2014 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O.U. Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna ________________________________________________________________________________ I linfomi T cutanei sono linfomi rari e la forma più comune è la micosi fungoide. Gli stadi avanzati sono tipicamente trattati con bexarotene (un retinoide), alfa-interferone o agenti chemioterapici convenzionali, ma le ricadute sono inevitabili. Gli esiti associati alla chemioterapia convenzionale sono generalmente scarsi nella maggior parte dei pazienti. Nuovi approcci, che includono intensificazione delle dosi e agenti/farmaci con innovativi meccanismi di azione, sono necessari per migliorare gli esiti clinici in questa tipologia di pazienti. Gli inibitori dell’istone deacitilasi che modificano l’epigenoma sono un allettante nuovo arrivo nel setting farmacologico. Basandosi su 2 ampi studi di fase 2, l’FDA statunitense ha approvato la romidepsina intrevenosa per pazienti con linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari. La romidepsina offre la possibilità a un particolare subset di pazienti di ottenere risposte prolungate con un profilo tollerabile di effetti colletarali. Poiché entrambe le istologie sono rare, sono necessari più dati per documentare l’attività e tollerabilità di romidepsina in questi due particolari setting: nel 2011 in Italia è stato approvato l’uso compassionevole del farmaco e si stima che siano stati trattati circa 40 pazienti. Raccogliere i dati relativi al trattamento tramite uso compassionevole è utile a migliorare le informazioni sul farmaco. Obiettivo Primario: Obiettivo di questa raccolta osservazionale retrospettiva è elaborare i dati relativi all’efficacia nella coorte di pazienti che hanno ricevuto trattamento con romidepsina secondo uso compassionevole in pazienti con linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari. Obiettivi Secondari: Elaborare i dati relativi alla tollerabilità di romidepsina e valutare la sopravvivenza in pazienti con linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari trattati con romidepsina. Popolazione in studio: Verranno presi in considerazione tutti i pazienti (vivi, deceduti o persi al follow-up) con diagnosi di linfoma T cutaneo o a cellule T periferiche ricaduti/refrattari che siano stati avviati al trattamento con romidepsina in uso compassionevole. Verranno considerati, in ogni paziente, le seguenti variabili: sesso, età alla diagnosi, terapia di prima linea (tipo di terapia e risposta), eventuale radioterapia effettuata, chemioterapia prima del trapianto autologo di cellule staminali, eventuale trapianto e tipo di risposta, numero di terapie effettuate prima di romidepsina, presenza di malattia misurabile e di sintomi B. Il Centro di Alessandria contribuirà con i dati relativi a 4 pazienti. Aggiornato il 30/12/2014 Pianificazione dello studio: I dati saranno raccolti per i pazienti che abbiano firmato il consenso informato al trattamento con romidepsina in uso compassionevole a partire dall’1 giugno 2011 e fino al 30 settembre 2013. I dati di follow-up saranno raccolti retrospettivamente fino a dicembre 2013. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 81 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 24/12/2014 “Studio multicentrico, prospettico, randomizzato in aperto per valutare l’effetto di serelaxina rispetto allo standard di cura in pazienti con scompenso cardiaco acuto” Acronimo: CRLX030A3301 Sperimentatore Principale: Dr. Gianfranco Pistis, Direttore S.C. Cardiologia Collaboratori: Dr.ssa M.L. Buscemi - Dr.ssa E. Vitale, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: clinico interventistico di fase III b, multicentrico, prospettico, randomizzato in aperto, commerciale Promotore: Novartis Farma SpA Numero Eudract: 2013-002513-35 Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda USL 8 di Arezzo - Presidio Ospedaliero Area Aretina Nord S. Donato ________________________________________________________________________________ Lo scopo dello studio è di valutare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dell’infusione per via endovenosa di serelaxina alla dose di 30 μg/kg/die somministrata per 48 ore, in aggiunta alla terapia standard in pazienti ricoverati per scompenso cardiaco acuto (AHF). L’efficacia sarà determinata in base all’endpoint primario combinato di peggioramento dello scompenso cardiaco durante il ricovero ospedaliero che richiede terapia di emergenza e mortalità per qualsiasi causa fino al Giorno 5. I pazienti saranno sottoposti a follow-up per 30 giorni. Lo scopo di questo studio è di generare evidenze cliniche, specialmente a breve termine (in corso di ricovero e a 30 giorni) ad integrazione dei data set esistenti e futuri di serelaxina nell’AHF. Obiettivo Primario: L’obiettivo primario dello studio è di valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva allo standard di cura (Standard of Care – SOC), rispetto al solo SOC, nella riduzione del peggioramento dello scompenso cardiaco (WHF) in corso di ricovero che richiede terapia di emergenza o nel decesso per qualsiasi causa, dalla randomizzazione fino al Giorno 5. Obiettivi Secondari: - Valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel ridurre il WHF durante il ricovero che richiede terapia di emergenza o decesso per qualsiasi causa o nuovo ricovero per scompenso cardiaco, dalla randomizzazione fino al Giorno 14. - Valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel ridurre il numero di pazienti con segni o sintomi persistenti di HF/che non mostrano un miglioramento rispetto alle condizioni basali fino al Giorno 5 (necessità persistente di terapia endovenosa per HF). - Valutare l’effetto di serelaxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel ridurre il tasso di deterioramento renale (definito come un aumento ≥ 0.3 mg/dL della creatinina sierica), dalla randomizzazione al Giorno 5. - Valutare l’effetto di seleraxina come terapia aggiuntiva al SOC rispetto al solo SOC nel modificare la durata del ricovero indice (Length of Hospital Stay – LOS) per reparto (ad es. terapia Aggiornato il 24/12/2014 intensiva, unità coronarica, cardiologia) in giorni (e ore per la ICU). - Valutare la sicurezza e tollerabilità di serelaxina per via endovenosa in pazienti con AHF nel corso di un periodo di 30 giorni successivi all’esposizione. -Raccogliere dati di qualità della vita correlata alla salute (Health Related Quality of Life – HRQoL) e relativi al peso economico per fornire un’analisi più esaustiva del peso dell’HF, al di là degli esiti clinici. Popolazione in studio: La popolazione in studio consisterà di pazienti di sesso maschile o femminile (di età ≥18 anni), ricoverati in ospedale per AHF, con pressione sistolica ≥125 mmHg e insufficienza renale da lieve a moderata. Si prevede di randomizzare 2685 pazienti in circa 400 Centri di Sperimentazione (di cui 40 in Italia) situati principalmente in Europa. Il Centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: Inizio della sperimentazione a livello Nazionale ed Internazionale: 30/01/2014 Fine prevista del periodo di arruolamento: 30/04/2015 Fine prevista della sperimentazione: 02/06/2015 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 68 del 04.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 18/12/2014 “Romidepsina in combinazione con CHOEP come terapia di prima linea in preparazione al trapianto di cellule staminali emopoietiche nei pazienti giovani con linfoma a cellule T periferiche a localizzazione nodale: studio di fase I-II” Acronimo: FIL_PTCL13 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco, Dr. F. Zallio Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase I-II, multicentrico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2013-005179-41 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano ___________________________________________________________________________________ Si tratta di uno Studio multicentrico comprensivo di due fasi: 1. Studio di fase I finalizzato alla definizione della Massima Dose Tollerata (MTD) di Romidepsina in combinazione con CHOEP-21, e alla valutazione della tossicità e della fattibilità di CHOEP-21 in combinazione con dosi crescenti di Romidepsina (8, 10, 12, 14 mg). La dose di Romidepsina identificata come MTD verrà utilizzata per lo studio di fase II successivo. 2. Studio di fase II finalizzato alla valutazione di efficacia (percentuale di risposte ottenute, sopravvivenza libera da malattia e sopravvivenza globale) e di tossicità di Ro-CHOEP-21 incorporato in un programma terapeutico comprensivo di Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (SCT). Obiettivi studio fase I: Primario: Identificazione della Massima Dose Tollerata (MTD) di Ro-CHOEP-21; Secondario: Valutare la fattibilità di Ro-CHOEP-21 incorporato in un programma terapeutico comprensivo di SCT. Obiettivi studio fase II: Primario: Valutare l’efficacia di Ro-CHOEP-21 in termini di sopravvivenza libera da malattia (PFS); Secondari: · Valutare la percentuale di risposta globale (ORR) e in particolare la percentuale di risposta completa (CR) ottenuta prima e dopo il SCT · Valutare la sopravvivenza libera da eventi (EFS) e la sopravvivenza globale (OS) · Valutare la sicurezza del programma terapeutico · Valutare la sopravvivenza dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche (SCT) eseguito in pazienti in risposta parziale (PR) al termine della terapia di induzione · Valutare la mortalità correlata al trattamento (TRM) · Valutare l’incidenza di GvHD acuta e cronica nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico · Migliorare le nostre conoscenze nella diagnosi, classificazione e biologia dei PTCL Investigazionale: Aggiornato il 18/12/2014 · Valutare biomarkers di risposta (come mutazioni TET2). Popolazione in studio: Pazienti di nuova diagnosi con linfoma a cellule T periferiche ovvero: Linfoma a Cellule T Non Altrimenti Specificato (PTCL-NOS), Linfoma a Cellule T Angioimmunoblastico (AITL), Linfoma Anaplastico a Grandi Cellule ALK negativo (ALCL). Saranno arruolati, per lo Studio di fase I, 21-24 pazienti (si stima che il 50% di questi pazienti venga trattato con romidepsina alla dose identificata come MTD), mentre per lo Studio di fase II saranno 110 i pazienti inclusi, compresi i 12 trattati con romidepsina alla dose identificata come MTD nello studio di fase I. La Sperimentazione sarà eseguita in 30 Centri di Sperimentazione. Pianificazione dello studio: Durata arruolamento: 3 anni Durata del trattamento: 6-8 mesi Durata del follow up: 5 anni ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 82 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 11/12/2014 “Studio di fase II con Bortezomib, Rituximab e BendamustinaBRB- in pazienti affetti da Linfoma non Hodgkin linfoplasmocitico/Morbo di Waldenstrom alla prima recidiva” Acronimo: FIL_BRB Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase II, prospettico, multicentrico, a braccio singolo, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2013-005129-22 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’efficacia e la sicurezza della chemioimmunoterapia in combinazione con Bortezomib, Rituximab e Bendamustina (BRB). In particolare, determinare se il trattamento sperimentale BRB ottiene un aumento del tasso di PFS a 18 mesi dal 50 al 65% rispetto al trattamento standard. Obiettivi secondari: Valutare: - tasso di risposta globale (ORR) - la sopravvivenza globale (OS) - il profilo di tossicità Popolazione in studio: Pazienti affetti da linfoma linfoplasmocitico linfoplasmocitoide, macroglobulinemia di Waldenstrom alla prima recidiva. Saranno arruolati 61 pazienti su circa 40 Centri di Sperimentazione. La registrazione dei pazienti nello studio e la raccolta dei dati verranno eseguite online, tramite Electronic Case Report Forms (ECRFs). I pazienti registrati nello studio saranno identificati esclusivamente dal codice alfanumerico. Pianificazione dello studio: La durata dell’arruolamento è stimata in 2 anni e anche la durata del follow up prevista è pari a 2 anni. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 74 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 04/12/2014 “Studio prospettico di fase II di terapia mieloablativa ad alte dosi, con supporto di cellule staminali periferiche, in pazienti Anziani (>65 e <76 anni) affetti da linfoma non Hodgkin aggressivo recidivato o resistente alla terapia di prima linea” Acronimo: FIL_RecAnz Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr.ssa A. Baraldi, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase II, multicentrico, prospettico, non randomizzato, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2013-003256-20 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Istituto Clinico Humanitas ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare la tossicità e l’attività di un approccio terapeutico ad alte dosi con supporto di cellule staminali periferiche (PBSC) nei pazienti di età ³ 65 e ≤75 anni, chemiosensibili, recidivati o refrattari ad una terapia di 1° linea in termini di event free survival (EFS) e mortalità correlata al trattamento (TRM). Obiettivi secondari: - l’incidenza di eventi avversi di grado severo (SAE, di grado III o IV secondo la classificazione WHO) - il tasso di remissioni complete (CR). - la sopravvivenza globale (OS). - l’impatto della terapia ad alte dosi sulla Qualità della vita. - la valutazione immunologica di base e sei mesi dopo la terapia ad alte dosi. Popolazione in studio: si prevede l’arruolamento di 81 pazienti ma considerando un 15% di drop-out prima della terapia ad alte dosi dovranno essere arruolati 93 pazienti per avere 81 pazienti valutabili. È previsto l’arruolamento di tutti i pazienti affetti da linfoma non Hodgkin aggressivo, recidivato o resistente alla terapia di prima linea, risultati FIT in base alla valutazione geriatria multidimensionale (VGM) presso i centri clinici FIL che ne hanno richiesto l’adesione. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 10 pazienti. Disegno dello studio: disegno a due stadi di Simon. Lo studio viene monitorato anche per la tossicità all’interim ricavata da Simon. Il primo stadio si chiude dopo la valutazione di 30 pazienti, se ad un anno di osservazione si hanno meno di 9 casi liberi da evento, lo studio deve essere chiuso. In caso contrario l’arruolamento prosegue fino al raggiungimento di una dimensione campionaria pari a 81. La terapia risulterà efficace se si avranno almeno 27 pazienti liberi da evento ad un anno di osservazione dalla registrazione. Pianificazione dello studio: La durata dello studio prevede 4 anni di arruolamento (20 pazienti/anno) e 5 anni di Follow up. Una volta concluso il trattamento, i pazienti in remissione completa verranno seguiti ogni mese per i primi 6 mesi, poi ogni 4 mesi fino al termine del secondo anno ed ogni 6-8 mesi fino al 5° anno con esami ematochimici completi, TAC total body e altri esami strumentali. Dopo il 5° anno i pazienti saranno valutati annualmente. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 75 del 20.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 27/11/2014 “Studio di fase III randomizzato per valutare l’efficacia di Orasol Plus™ colluttorio associato ad igiene orale standard (vs igiene orale standard) nella prevenzione delle stomatiti da everolimus in pazienti affetti da carcinoma renale avanzato” Acronimo: STOP Sperimentatore Principale: Dr.ssa Pamela Francesca Guglielmini, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Silvia Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico non farmacologico, randomizzato, in aperto, di fase III, multicentrico, non commerciale Promotore: Gruppo Italiano di Oncologia Nefrologica (GION) Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia ________________________________________________________________________________ La stomatite da Everolimus rappresenta uno dei più frequenti eventi avversi correlati all’utilizzo di questo farmaco antitumorale appartenente alla classe degli inibitori di mTOR, utilizzato per il trattamento dei pazienti affetti da carcinoma renale avanzato, pre-trattati con farmaci antiangiogenici. Ad oggi, non esistono trattamenti in grado di prevenire (o di risolvere, una volta instauratasi), la stomatite da Everolimus. Orasol Plus™ è un integratore alimentare, disponibile in forma liquida, contenente una serie di componenti naturali il cui fine è quello di sostenere l’organismo nei processi di difesa, soprattutto a livello del cavo orale e del primo tratto delle vie aero-digestive, e di accelerare i fenomeni riparativi della mucosa in caso di alterazione della stessa a causa di trattamenti lesivi, come appunto i trattamenti antitumorali. Obiettivo primario: Valutare l’incidenza, il numero degli episodi e la durata della mucosite di ogni grado (valutata, sia secondo i criteri funzionali CTCAE v4.0, che secondo quelli morfologici) nei pazienti trattati profilatticamente con Orasol Plus™ (ed igiene orale standard) rispetto ad un gruppo di controllo trattato solo con igiene orale standard. Obiettivi secondari: Valutazione del dolore (mediante una scala visu-analogica – VAS) e del fabbisogno di antidolorifici (FANS, analgesici maggiori, cortisonici) per il trattamento del solo dolore orale; Valutazione dell’incidenza di episodi infettivi a carico del cavo orale e valutazione dello stato nutrizionale in base. Popolazione in studio: E’ previsto l’arruolamento di 62 pazienti (31 per ciascuno dei due bracci di trattamento) su 12 centri di sperimentazione. I pazienti coinvolti nello studio saranno affetti da carcinoma renale avanzato per cui è in previsione l’inizio di un trattamento con Everolimus. Il centro di Alessandria contribuirà con 5 pazienti. Aggiornato il 27/11/2014 Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 150 giorni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 09 ottobre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 73 del 14.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 19/11/2014 “Studio clinico randomizzato, a gruppi paralleli, in aperto, di fase II per la valutazione degli effetti immunologici di tre regimi di vaccino GX301 in pazienti con tumore della prostata resistente alla terapia ormonale che hanno ottenuto una risposta alla prima linea di trattamento chemioterapico.” Acronimo: MED-GX301-02 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Pamela Guglielmini, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Maura Vincenti, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico randomizzato, a gruppi paralleli, in aperto, di fase II, commerciale Promotore: Laboratoires Leurquin Mediolanum S.A.S. Numero Eudract: 2014-000095-26 Centro Coordinatore della sperimentazione: Clinica di Oncologia Medica (UOC Oncologia Medica B), IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria San Martino—IST, Genova. ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Confrontare tre diversi schemi di somministrazione di GX301 in pazienti con carcinoma della prostata resistente alla terapia ormonale, che hanno risposto al trattamento di prima linea con docetaxel, per i seguenti obiettivi co-primari: • efficacia nell’induzione di risposte immunologiche specifiche al vaccino, su un periodo di 6 mesi dopo la randomizzazione; • sicurezza e tollerabilità del trattamento nello stesso intervallo di tempo. Obiettivi secondari: • Confrontare i tre schemi di somministrazione di GX301 per i seguenti criteri di valutazione secondari: - andamento nel tempo del PSA; - sopravvivenza libera da progressione della malattia (valutata fino a 18 mesi dalla randomizzazione); - sopravvivenza generale (valutata fino a 24 mesi); - sicurezza e tollerabilità del trattamento nel periodo successivo ai primi 6 mesi dalla randomizzazione. • Valutare se l’ottenimento della risposta immunologica, indipendentemente dal regime di somministrazione di GX301, sia correlato alla sopravvivenza libera da progressione e/o alla sopravvivenza generale. Disegno dello studio: I pazienti ammessi allo studio saranno assegnati per randomizzazione a ricevere uno di tre possibili schemi di vaccinazione con GX301, consistenti rispettivamente in due, quattro od otto somministrazioni. Ogni schema verrà somministrato in un periodo fisso di 9 settimane. Il rapporto di randomizzazione sarà di 1:1:1. La randomizzazione sarà stratificata sulla base della precedente esposizione cumulativa al trattamento con docetaxel. Dopo la randomizzazione, le risposte immunologiche a GX301 saranno valutate su un periodo di 6 mesi. Tuttavia, l’osservazione dei pazienti ai fini dello studio continuerà fino alla comparsa di uno dei seguenti end-points: 1. progressione della malattia; 2. decesso; 3. conclusione di un periodo di osservazione di 18 mesi; 4. decisione del paziente di interrompere la sua partecipazione allo studio. Tutti i pazienti dimessi dallo studio per i motivi 1 o 3 saranno oggetto di un follow-up volto ad accertare la sopravvivenza fino a 24 mesi dalla randomizzazione. L’analisi dei risultati sarà svolta in due passi consecutivi: Aggiornato il 19/11/2014 • il primo passo sarà limitato ai criteri di valutazione co-primari e sarà pertanto svolto al completamento della raccolta dei dati di studio fino al mese 6; • il secondo passo integrerà i criteri di valutazione secondari e sarà pertanto svolto al completamento della raccolta di tutti i dati dello studio. Popolazione in studio: i pazienti ammissibili allo studio avranno una documentazione anamnestica di: - Diagnosi di carcinoma della prostata confermata istologicamente, con disponibilità di un punteggio di Gleason. - Diagnosi di carcinoma della prostata in progressione, e resistente alla terapia ormonale (castrationresistant prostate cancer, CRPC), che ha portato all’esecuzione di una chemioterapia di prima linea con un trattamento a base di docetaxel. - Completamento della chemioterapia con una dose cumulativa somministrata di docetaxel compresa fra 300 ed 825 mg/m2. Saranno arruolati 120 pazienti (40 x 3 gruppi di trattamento). Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Primo paziente ammesso allo studio: Giugno 2014 Ultimo paziente ammesso allo studio: Giugno 2015 Ultimo paziente completato – risposta immunologica e tollerabilità a 6 mesi: Dicembre 2015 Ultimo paziente completato – fine del periodo di osservazione: Dicembre 2016* Ultimo paziente completato – fine del follow-up: Giugno 2017* *Queste date dipendono dal decorso clinico della malattia, e pertanto potrebbero verificarsi prima di quando indicato. ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 11 settembre 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 66 del 04.11.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 13/11/2014 “Studio multicentrico osservazionale sulla arteriolopatia calcifica uremica (calcifilassi)” Sperimentatore Principale: Dr.ssa Valentina Vaccaro, Dirigente Medico S.C. Nefrologia e Dialisi Collaboratori: Dr. Marco Manganaro, Direttore S.C. Nefrologia e Dialisi Tipologia dello studio: osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: Presidio Ospedaliero Martini ASLTO1 Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Martini di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è di stimare l’incidenza della calcifilassi; stimare i fattori associati alla sua comparsa; descriverne le caratteristiche cliniche, strumentali e di laboratorio; descrivere gli atteggiamenti terapeutici e gli esiti clinici. Popolazione in studio: Si prevede l’arruolamento di tutti i pazienti consecutivi con diagnosi di arteriolopatia calcifica uremica (calcifilassi) nel periodo 2012-2016. Pianificazione dello studio: Tutti i dati specificati nella scheda di raccolta dati allegata verranno raccolti al momento della diagnosi; successivamente verrà effettuato un follow-up di almeno 6 mesi. I risultati preliminari e finali dello studio verranno raccolti ed elaborati dal Centro coordinatore. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 58 del 23.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 06/11/2014 “TRattamento del carcinoma mammariO avanzaTo: ProTocollo osservazionale sull’uso di ERibulina.” Acronimo: TROTTER Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr.ssa Vincenti, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: osservazionale, retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O. S. Croce e Carle di Cuneo Centro Coordinatore della sperimentazione: S. C. Oncologia Medica, A.O. S. Croce e Carle di Cuneo ________________________________________________________________________________ Il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nel sesso femminile; nel periodo 1998-2002 ha rappresentato il 24,9% del totale delle diagnosi tumorali. Rappresenta inoltre la prima causa di decesso per patologia neoplastica con il 17,1% del totale dei decessi neoplastici. Nell’area AIRT (Associazione Italiana Registro Tumori) sono stati diagnosticati in media ogni anno 152,0 casi di tumore della mammella ogni 100.000 donne. Le stime per l’Italia indicano un totale di 36.634 nuovi casi diagnosticati nel nostro paese, mentre per quanto riguarda la mortalità nel 2002 si sono verificati 11.251 decessi per tumore della mammella femminile. Il rischio di avere una diagnosi di tumore della mammella femminile nel corso della vita (fra 0 e 74 anni) è di 90,2‰ (1 caso ogni 11 donne), mentre il rischio di morire è di 19,8‰ (1 decesso ogni 50 donne). I tassi di incidenza sono abbastanza omogenei tra le varie aree italiane con un rapporto fra i tassi più elevati e quelli più bassi inferiore a 2. I tassi di incidenza più bassi si osservano, generalmente, nelle aree del Sud Italia. Una parte delle differenze che si osservano fra le aree può essere legata a una diversa diffusione dei programmi di screening mammografico. L’incidenza del tumore della mammella è in crescita nel corso del tempo, mentre la mortalità è in riduzione. Solo il 7% dei tumori si presenta all’esordio come malattia metastatica. Circa il 30% delle pazienti N- e il 70% delle pazienti N+ presenta a 10 anni una ripresa della malattia. Non ci sono dati riguardanti l’attività ed il posizionamento di eribulina nella pratica clinica. Lo studio vuole valutare come il farmaco sia stato utilizzato nella realtà piemontese, la correlazione con le caratteristiche biologiche e la PFS. Obiettivo primario: Valutare la PFS Obiettivi secondari: Valutare la correlazione tra la risposta e le caratteristiche biologiche e valutare la safety nella popolazione generale. Popolazione in studio: Pazienti con diagnosi di neoplasia mammaria metastatica. Trattamento con eribulina in una qualunque fase di malattia (dalla 3° linea di trattamento in poi) tra gennaio 2012 e luglio 2013 (18 mesi di osservazione). Pianificazione dello studio: L’inizio dello studio è previsto per luglio 2013. La durata prevista è di 6 mesi. La registrazione dei dati rilevati avverrà tramite la compilazione di un file di excel da parte di ogni centro partecipante. Il file debitamente compilato verrà inviato all’Oncologia dell’AO S. Croce e Carle di Cuneo, che inserirà tutti i dati in un database e produrrà le analisi relative. Aggiornato il 06/11/2014 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 marzo 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 64 del 23.10.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 30/10/2014 “Radioterapia con ipofrazionamento moderato nel trattamento del carcinoma della prostata rischio intermedio.” Acronimo: HYPOP I Sperimentatore Principale: Dr.ssa Paola Franzone, Direttore S.C. Radioterapia Collaboratori: Dr.ssa Berretta Laura, Dr.ssa Todisco Liana, Dirigenti Medici S.C. Radioterapia Tipologia dello studio: osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ________________________________________________________________________________ La radioterapia 3D-conformazionale a fasci esterni è una metodica di trattamento radioterapico utilizzata nel trattamento ad intento curativo del carcinoma della prostata a rischio intermedio, con risultati clinici (sopravvivenza libera da recidiva biochimica, sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale) sovrapponibili alla prostatectomia radicale e profili di tossicità acuta e cronica (genito-urinaria e gastro-intestinale) generalmente accettabili e ben tollerati. Lo studio prevede una raccolta dati con l’obiettivo di confermare, su un ampio campione, i tassi di tossicità acuta e tardiva e l’efficacia di un trattamento radioterapico con schedula di ipofrazionamento moderato (26 sedute di radioterapia invece delle 39 sedute con frazionamento convenzionale). Ciò è possibile in quanto in letteratura è dimostrato che il tumore della prostata è biologicamente molto sensibile alla “grandezza” della dose di ogni singola frazione e, inoltre, risente della dose per frazione più di quanto non lo facciano gli organi sani circostanti la prostata (vescica e retto). Questo ha come conseguenza il fatto che è possibile aumentare la dose per singola frazione riducendo contestualmente il numero di frazioni mantenendo la stessa efficacia sulla malattia e la stessa tossicità sugli organi a rischio rispetto ad un frazionamento standard. La minore durata complessiva del trattamento (5 vs 8 settimane) e durata di ogni singola seduta, tramite tecniche sofisticate consente una migliore compliance da parte del paziente oltre che una più ottimale qualità di vita. Obiettivo primario: Valutazione della sopravvivenza libera da recidiva biochimica e/o clinica Obiettivi secondari: Valutazione della tossicità gastro-intestinale e genito-urinaria acuta e cronica (scala RTOG/EORTC e SOMA /LENT) Popolazione in studio: Si prevede l’arruolamento di tutti i pazienti con carcinoma della prostata a rischio intermedio sottoposti a trattamento radioterapico con ipofrazionamento moderato. Aggiornato il 30/10/2014 Pianificazione dello studio: Previsti 12 mesi (gennaio 2014-dicembre 2014) per l’arruolamento e 3 anni per il completamento di un follow-up minimo di 36 mesi. I risultati preliminari e finali dello studio verranno raccolti ed elaborati dal Centro coordinatore che sarà responsabile della stesura di lavori scientifici per eventuali pubblicazioni dopo preventiva discussione interna tra i partecipanti allo studio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 53 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 23/10/2014 “Studio randomizzato multicentrico di fase III con combinazione di Rituximab e Lenalidomide vs. solo Rituximab come terapia di mantenimento dopo chemioimmunoterapia con Rituximab e Bendamustina per pazienti affetti da linfoma follicolare in recidiva/refrattari non elegibili per terapia ad alte dosi seguita da autotrapianto di cellule staminali” Acronimo: FIL_RENOIR12 Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr. F. Monaco, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico di fase III, multicentrico, randomizzato, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2012-003392-18 Centro Coordinatore della sperimentazione: Ematologia 2 - A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare nei pazienti responsivi alla terapia di induzione se il programma R2MANT possa migliorare la progression-free survival (PFS) rispetto ai pazienti trattati con R-MANT. Obiettivi secondari: Confrontare nei pazienti responsivi al programma di induzione la terapia R2MANT rispetto alla terapia R-MANT per: - Sicurezza, in termini di eventi avversi di grado III-IV - Efficacia, in termini di OS. Valutare l'attività del programma di mantenimento sulla malattia minima residua (MRD) valutata in termini di: tasso di conversione per la remissione molecolare, tasso di recidiva molecolare, la cinetica della malattia osservata in real time PCR nel midollo osseo (BM) e del sangue periferico (PB). Valutare l’impatto prognostico della persistenza molecolare e della recidiva molecolare su PFS e OS. Valutare la qualità della vita (QoL) all’ingresso in studio e confrontare QoL tra i bracci alla fine della fase di induzione, e al mese 6, 12 , 24 della fase di mantenimento, utilizzando il questionario EORTC QLQ-C30C. Al fine di comparare il costo-efficacia dei due bracci di trattamento si sviluppa un’analisi dei costi clinici diretti includendo la chemioterapia, il costo della lenalidomide, il monitoraggio del paziente, il management degli effetti collaterali e delle recidive attraverso la valutazione del costi sanitari complessivi e QALYs (Quality adjusted life years) utilizzando il questionario Euro-Qol (EQ-5D). Popolazione in studio: Pazienti affetti da linfoma follicolare in prima o seconda recidiva o progressione dopo R-chemioterapia non eleggibili per autotrapianto di cellule staminali (ASCT). Al fine di randomizzare 202 pazienti saranno arruolati 253 pazienti da circa 50 Centri Italiani. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 6 pazienti. Pianificazione dello studio: lo studio durerà 64 mesi di cui 36 mesi di arruolamento ___________________________________________________________________________________ Aggiornato il 23/10/2014 Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 61 del 03.10.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 16/10/2014 “Collaborative REsearch on ACute Traumatic brain Injury in intensiVe care medicine in Europe” Acronimo: CREACTIVE (FP7-HEALTH-2013-INNOVATION-1) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Nicoletta Vivaldi, Dirigente Medico Responsabile S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: Dr.ssa Silvia Scarrone, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Tipologia dello studio: osservazionale, multicentrico, non commerciale, di valutazione della qualità della cura e di descrizione dei profili assistenziali Promotore: GiViTi Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. S. Camillo Forlanini di Roma ___________________________________________________________________________________ Il trauma cranico è tra le principali cause di morte e disabilità nei paesi sviluppati e la principale causa di morte al di sotto dei 45 anni. La maggior parte dei pazienti affetti da trauma cranico di gravità medioalta viene ammessa in un reparto di terapia intensiva. Recentemente, attraverso un finanziamento dell’Unione Europea (PHEA 2.007.331), si è costituita la rete di ricerca collaborativa in terapia intensiva denominata “PROSAFE”, attualmente attiva in 6 paesi europei (Cipro, Italia, Polonia, Slovenia, Ungheria). Nel 2012, 242 reparti di terapia intensiva hanno aderito al progetto PROSAFE, reclutando un totale di 85.965 pazienti. Di questi reparti, 180 hanno ammesso almeno un paziente con trauma cranico, per un totale di più di 3.300 casi. Obiettivi: Il progetto CREACTIVE si propone di consolidare la rete già attiva per il progetto PROSAFE, al fine di descrivere meglio l'epidemiologia del trauma cranico moderato-grave in 7 paesi (Cipro, Grecia, Israele, Italia, Polonia, Slovenia, Ungheria); stabilire archivi centralizzati di campioni biologici e immagini cliniche, da analizzare a fini prognostici; costruire un modello prognostico basato su dati clinici e biologici per predire l'esito a breve e lungo termine dei pazienti; individuare gli interventi terapeutici più efficaci nei confronti del trauma cranico; individuare i centri di eccellenza nel trattamento dei pazienti con trauma cranico moderato-grave. Popolazione in studio: Nei centri partecipanti, tutti i pazienti affetti da trauma cranico, indipendentemente dalla loro gravità, saranno arruolati nello studio.. Sulla base dei dati raccolti, si prevede l’arruolamento di 7-9.000 pazienti con trauma cranico moderato-grave in circa 125 reparti, di cui almeno 80 italiani, entro la fine dello studio, prevista per settembre 2018.; il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 50 pazienti. Pianificazione dello studio:. I reparti di terapia intensiva (generali o specialistici) che già partecipano al progetto PROSAFE e ricoverano pazienti con trauma cranico sono invitati a Aggiornato il 16/10/2014 partecipare al progetto CREACTIVE. Per questo è sufficiente che sia compilata la scheda di raccolta dati. La scheda fa già parte del database PROSAFE all’interno del quale i centri partecipanti inseriscono abitualmente i dati relativi ai pazienti ricoverati. Le analisi dei dati saranno finalizzate a raggiungere gli obiettivi dello studio. Verrà preparato un report annuale sui risultati conseguiti, che sarà prodotto sia in forma aggregata sia personalizzata per ogni centro partecipante. I centri avranno quindi la possibilità di confrontare i propri dati con quelli dell’intero collettivo. Verranno a questo proposito sviluppati diversi indicatori di qualità dell’assistenza (SMR, Banda di calibrazione, VLAD) al fine di aggiustare statisticamente i confronti per le differenze nella gravità dei pazienti. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 57 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 09/10/2014 “Effetti a medio e lungo termine di imatinib rispetto a dasatinib sulla qualità di vita in pazienti con leucemia mieloide cronica” Acronimo: LEONIDAS (GIMEMA QoL-CML0713) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Catania, Dr. Pini, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, multicentrico, internazionale, (caso-controllo) con disegno cross-sezionale, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: GIMEMA Data Center ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario è di paragonare gli effetti della terapia con imatinib e con dasatinib sulla vita quotidiana di pazienti affetti da leucemia mieloide cronica in fase cronica e trattati in prima linea. Obiettivi secondari: ‐ Investigare le differenze nella qualità di vita e nei sintomi percepiti dal paziente tra il trattamento con imatinib e dasatinib; - Esaminare lo stato di aderenza alla terapia in base al tipo di farmaco somministrato; - Analizzare il rapporto tra livello di soddisfazione del paziente sull’informazioni ricevute dal medico, caratteristiche della qualità di vita percepita dal paziente e sua aderenza alla terapia; ‐ Confrontare i sintomi correlati al trattamento riferiti dal paziente con quelli percepiti dai loro medici curanti. Popolazione in studio: Secondo il disegno di studio e l’obiettivo primario, la dimensione effettiva del campione richiesto è di 128 pazienti per gruppo dasatinb e 351 pazienti per gruppo imatinib.; il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 15 pazienti. Pianificazione dello studio: Tutti i dati saranno raccolti ed analizzati centralmente presso il Data Center GIMEMA a Roma (Italia). La valutazione degli effetti sulla qualità di vita del trattamento sarà effettuata attraverso la compilazione da parte dei pazienti di questionari validati a livello internazionale (tra cui l'EORTC QLQ-C30 EORTC QLQ-CML 24 e EORTC QLQ-INFO 25). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 55 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 02/10/2014 “Studio randomizzato multicentrico di confronto tra erlotinib e monochemioterapia nel trattamento di terza linea del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con EGFR non-mutato o sconosciuto” Acronimo: CONFERMER Sperimentatore Principale: Dr. PierLuigi Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico farmacologico, multicentrico, randomizzato, non commerciale Promotore: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Numero Eudract: 2014-001207-42 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O.C. di Oncologia Medica - Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma ___________________________________________________________________________________ Nella pratica clinica circa un terzo dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato sono candidati a terapia di terza linea. Attualmente, solo un farmaco, l'inibitore di EGFR erlotinib, è registrato in seconda e terza linea sulla base di uno studio che ne ha dimostrato un beneficio medio di circa 2 mesi in sopravvivenza rispetto al placebo. Recenti studi hanno messo in dubbio l’efficacia di erlotinib in seconda linea in pazienti con tumore EGFR wild-type e suggerirebbero un’inferiorità rispetto alla chemioterapia con docetaxel. Per questo motivo, l’uso di erlotinib si sta progressivamente spostando verso la terza linea. E’ verosimile, tuttavia, che utilizzando farmaci chemioterapici, come gemcitabina o vinorelbina, si possano ottenere in terza linea risultati simili o superiori con tossicità contenute e con un costo molto inferiore. Obiettivo primario: Valutare l’efficacia di una chemioterapia (gemcitabina o vinorelbina a seconda dell’istologia) rispetto a erlotinib nel trattamento di pazienti con NSCLC avanzato EGFR wild-type o sconosciuto in progressione dopo 2 linee di chemioterapia. Popolazione in studio: Lo studio prevede l’arruolamento di 538 pazienti in 35 centri; il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 15 pazienti. Pianificazione dello studio:. I pazienti saranno randomizzati (secondo procedura web-based online) a ricevere trattamento standard con erlotinib per via orale o con chemioterapia (gemcitabina in caso di istologia non squamosa o vinorelbina in caso di carcinoma squamosi) per via endovenosa. Verrà garantita ad ogni paziente adeguata terapia di supporto. I pazienti, verranno assegnati mediante randomizzazione ad uno dei 2 bracci di trattamento con un rapporto di allocazione pari a 1:1. Durante la procedura di randomizzazione verranno utilizzati come fattori di stratificazione: il centro clinico di afferenza del paziente, l’istologia (istotipo squamoso vs non-squamoso), EGFR (wild type vs sconosciuto) e il PS (0-1 vs 2). All'inizio di ogni ciclo di terapia verranno raccolte le informazioni circa l'esame fisico, con valutazione del PS; verranno eseguiti esami del sangue (quale emocromo e funzionalità epatica renale); verranno raccolti gli eventi avversi eventualmente occorsi e verranno Aggiornato il 02/10/2014 somministrati i questionari di qualità di vita previsti dallo studio. Verranno, inoltre, raccolte le informazioni circa il numero di cicli eseguiti e i dati di risposta tumorale. Il periodo di tempo richiesto per completare lo studio è di circa 36 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 56 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 25/09/2014 “Studio retrospettivo osservazionale multicentrico sui criteri applicati nella pratica clinica per decidere la terapia di prima linea dei pazienti con leucemia linfatica cronica (CLL).” Sperimentatore Principale: Dr. Francesco Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo, multicentrico, non commerciale Promotore: Ospedale S. Raffaele di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Al momento non esiste un consenso unanime su come dovrebbero essere gestiti i pazienti affetti da CLL non in buone condizioni cliniche dal punto di vista medico e questa popolazione di pazienti è sotto-rappresentata negli studi clinici. Va infatti considerato che la maggior parte dei pazienti con CLL sono inizialmente asintomatici e vengono seguiti per diversi anni prima di richiedere trattamento, quindi, considerando l'età media alla diagnosi, più del 50% dei pazienti che necessita di trattamento ha più di 70 anni. Lo scopo di questo studio è quello di raccogliere dati in merito ai criteri attualmente applicati nella scelta del trattamento di prima linea per i pazienti affetti da CLL. Obiettivo: Definire i parametri più rilevanti applicati nella pratica clinica nella scelta della terapia di prima linea. Obiettivo secondario: Determinare la correlazione tra i parametri applicati nella pratica clinica nella scelta della terapia di prima linea e la tolleranza alla chemioterapia. Pianificazione dello Studio: Si tratta di uno studio spontaneo a carattere non-interventistico che consiste in una raccolta dati retrospettiva basata sulle informazioni registrate nella documentazione clinica di pazienti affetti da leucemia linfatica cronica mai trattata. Per consentire una valutazione statisticamente significativa saranno arruolati nel protocollo circa 700 soggetti, distribuiti su un massimo di 90 centri. La durata prevista dello studio è di circa 12 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 marzo 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 54 del 12.09.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 18/09/2014 “Esperienza a lungo termine con abatacept sottocute nella pratica clinica” Acronimo: ASCORE Sperimentatore Principale: Dr. Pier Andrea Rocchetta, Dirigente Medico Responsabile S.S.D. Reumatologia Collaboratori: Dr. P. Stobbione - Dr.ssa O. Rossi, Dirigenti Medici S.S.D. Reumatologia Tipologia dello studio: studio osservazionale non interventistico, internazionale, multicentrico, in 2 coorti prospettiche, commerciale Promotore: Bristol Myers Squibb Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento Reumatologia – IRCCS Policlinico San Matteo Pavia ________________________________________________________________________________ Obiettivo: Valutare il tasso di persistenza in terapia con abatacept sottocute nell’arco di 24 mesi nella pratica clinica in ciascun Paese partecipante e complessivamente, in 2 distinte coorti di pazienti affetti da artrite reumatoide: pazienti affetti da artrite reumatoide naïve al trattamento con farmaci biologici e pazienti affetti da artrite reumatoide il cui precedente trattamento con uno o più farmaci biologici è fallito. si desidera inoltre descrivere: come viene prescritto abatacept sottocute nei Paesi partecipanti per ciascuna popolazione di pazienti; le caratteristiche rilevanti dei pazienti nella vita reale al momento dell’inizio del trattamento con abatacept sottocute; valutare l’impatto del trattamento con abatacept sottocute sullo stato di salute dei pazienti di ciascuna popolazione in base ai criteri di morbilitàmortalità, incidenza delle reazioni locali nel sito di iniezione, incidenza degli eventi avversi (AE) a lungo termine, ritiro dallo studio a causa di eventi avversi e di eventi avversi seri (SAE). Popolazione in studio: la popolazione in studio è costituita da pazienti adulti (età maggiore o uguale a 18 anni) di sesso maschile o femminile con una diagnosi confermata di artrite reumatoide attiva da moderata a grave secondo i criteri ACR del 1987 e i criteri di classificazione dell’artrite reumatoide ACR/EULAR del 2010. I I pazienti saranno divisi in 2 coorti definite come segue: Pazienti naïve al trattamento con farmaci biologici e pazienti naïve al trattamento con abatacept il cui precedente trattamento con uno o più farmaci biologici è fallito. E’ previsto l’arruolamento di circa 2450 soggetti a livello internazionale. Saranno coinvolti circa 80 centri italiani. Presso ogni centro si richiede l’arruolamento di 6 soggetti, per un totale di circa 422 pazienti in Italia. Il periodo di arruolamento previsto è di 24 mesi e 24 mesi di follow up. I dati saranno raccolti utilizzando una scheda raccolta dati in occasione della visita, un diario del paziente per le auto-iniezioni e la tollerabilità locale a cura del paziente PRO come HAQ-DI, RADAI, PRO CLARA e WPAI:RA: saranno raccolti nel CRF in occasione della visita qualora facciano parte della pratica clinia locale e/o secondo i requisiti locali. Aggiornato il 18/09/2014 Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 aprile 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 50 del 13.08.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 11/09/2014 “Emicolectomia destra robotica vs laparoscopica: risultati perioperatori e sopravvivenza a medio termine” Sperimentatore Principale: Dr. Fabio Priora, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Collaboratori: Dr. Formisano, Dr. Lenti, Dr.ssa Marano, Dr. Ravazzoni, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo, non commerciale Promotore: S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ________________________________________________________________________________ L’approccio mini-invasivo per il trattamento del tumore del colon si è progressivamente diffuso nel corso delle ultime decadi. Esso offre molti vantaggi sui risultati a breve termine, come riduzione del dolore, degenza più breve, più rapido ritorno alle attività quotidiane, migliori risultati estetici e risultati oncologici paragonabili a quelli ottenuti con l'approccio open, come dimostrato da diversi studi randomizzati multicentrici. La piattaforma robotica (da Vinci Surgical System®, Intuitive Surgical Inc., Sunnyvale, CA) è stata introdotta c/o il nostro Dipartimento nel 2005 con l'obiettivo di migliorare i risultati della chirurgia mini-invasiva. Ad oggi, tuttavia, solo pochi studi sono stati pubblicati sulla emicolectomia destra robot-assistita su un numero limitato di pazienti. Obiettivo: Lo scopo dello studio restrospettivo è di paragonare i risultati a breve termine e quelli oncologici a medio termine della emicolectomia destra laparoscopica vs robotica in pazienti affetti da neoplasia del colon. Pianificazione dello Studio: Verrà condotta un'analisi comparativa retrospettiva sui dati dei pazienti affetti da neoplasia del colon destro operati c/o la S.C. Chirurgia Generale ad Indirizzo Oncologico dal 2005 al 2013. Verranno analizzate le caratteristiche demografiche, i risultati perioperatori e quelli oncologici a medio termine (3 anni). E’ prevista una dimensione del campione di circa 200 pazienti (100 per braccio). Il Progetto avrà una durata totale di circa 1 mese. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 47 del 04.08.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 04/09/2014 “Progetto per il monitoraggio dei tumori della prostata in Italia” Acronimo: Pros-IT CNR Sperimentatore Principale: Dr. Armando Serao, Dirigente Medico S.C. Urologia Collaboratori: Dr.ssa Fiorenza Cortese, Dirigente Medico S.C. Urologia Tipologia dello studio: studio osservazionale di coorte prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: CNR, Istituto di Neuroscienze Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como ________________________________________________________________________________ Il carcinoma prostatico rappresenta la terza causa di morte oncologica, in costante e moderata diminuzione da oltre vent’anni. La sopravvivenza dei pazienti che hanno avuto una diagnosi di carcinoma prostatico è in crescita e si attesta intorno all’88% a 5 anni dalla diagnosi. Alcuni ricercatori spiegano in parte questa tendenza al declino della mortalità per tumore della prostata come una conseguenza della diffusione dello screening per PSA e la possibilità quindi di trattare i tumori a uno stadio più precoce; tuttavia, un simile declino è stato riscontrato anche in aree con differente “intensità” di screening. Inoltre, studi recenti hanno dimostrato come la terapia chirurgica del carcinoma prostatico, ovvero la prostatectomia radicale, possa ridurre la mortalità (totale e per tumore) nei soggetti ai quali il tumore è stato individuato perché sintomatico o con rischio alto. Nei soggetti asintomatici o con tumore a basso rischio, è invece incerto il bilancio tra potenziali benefici in termini di riduzione della mortalità ed effetti avversi che possono influenzare pesantemente la qualità della vita. Emerge perciò l’importanza di monitorare in chiave epidemiologica questa patologia. L’ipotesi di ricerca è quindi che i profili terapeutici abbiano un’influenza diversa sulla qualità della vita. E’ importante, inoltre, analizzare la variabilità geografica in Italia nel ricorso alla prostatectomia radicale e alle altre tecniche di trattamento. Obiettivo: L’obiettivo del Progetto è di monitorare i tumori della prostata in Italia, raccogliendo sistematicamente informazioni sugli uomini con età maggiore o uguale a 18 anni che abbiano avuto una diagnosi di tumore incidente della prostata nei centri partecipanti, valutandone caratteristiche cliniche e demografiche, protocollo di cura e risultati in termini di qualità della vita. Popolazione in studio: Saranno eleggibili ai fini dello studio gli uomini afferenti ai centri ospedalieri partecipanti che abbiano avuto una diagnosi di tumore della prostata successiva alla data d’inizio dell’arruolamento (per essere certi di considerare solo casi incidenti), confermata dall’esame istopatologico. Il Progetto raccoglierà dati demografici e sui fattori di rischio, informazioni sul trattamento per il tumore, sulle complicanze e sulla qualità della vita, e dati sulla sopravvivenza. I centri che saranno coinvolti per la raccolta dati in questo Progetto sono 121, distribuiti su tutto il territorio nazionale. A ciascun centro verrà richiesto un arruolamento di almeno 20 pazienti consecutivi. Pianificazione dello studio: La data ufficiale d’inizio dell’arruolamento è l’1 settembre 2014. Aggiornato il 04/09/2014 E’ prevista una fase di studio pilota: i centri che avranno ottenuto l’approvazione del Comitato Etico competente prima dell’inizio ufficiale dell’arruolamento (1 settembre 2014), potranno arruolare un paio di pazienti per lo studio pilota, finalizzato a prendere pratica con il sito web per l’inserimento dei dati e con le scale utilizzate. E’ previsto un follow-up a 6 mesi, a 12 mesi e a 24 mesi dalla diagnosi. Il Progetto avrà una durata totale di 48 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 49 del 13.08.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 28/08/2014 “Studio osservazionale registro delle patologie pleuriche e del mesotelioma” Acronimo: REGCLIN-MM Sperimentatore Principale: dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio osservazionale di coorte prospettico Promotore: Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U “Maggiore della Carità” di Novara ________________________________________________________________________________ Obiettivo: raccogliere informazioni cliniche, prognostiche ed epidemiologiche sull’esposizione dei casi di Mesoteliona Maligno (MM) osservati presso i centri partecipanti al progetto “ Modello operativo per la presa in carico globale del paziente affetto da mesotelioma”, per contribuire ad organizzare l’offerta terapeutica in reti di centri ad alta specializzazione e per monitorare l’evoluzione clinica di questi pazienti. Lo studio è integrato con due progetti promossi dal Ministero della Sanità che mirano il primo a costituire una rete assistenziale integrata nelle aree di Casale Monferrato e Broni e, il secondo, a costruire una rete di centri di riferimento a livello italiano. Per i due progetti è in preparazione, presso il CED dell’A.O. di Alessandria, un prototipo di data base per raccogliere le informazioni cliniche dei casi di Mesotelioma Maligno, a cura dei sanitari che hanno la responsabilità clinica dei pazienti affetti da mesotelioma. Lo studio consentirà anche la messa a punto del data base al fine di una sua successiva estensione ad altri progetti. Endpoint Principale: proporzione dei casi di MM con descrizione sotto il profilo diagnostico, clinico, prognostico e di esposizione Endpoint Secondario: messa a punto del sistema di raccolta dati senza malfunzionamenti Popolazione in studio: la registrazione dei casi inizierà dai casi incidenti (di nuova diagnosi) dal 1.1.2014. Dimensione campionaria: attesi circa 50 casi/anno nella fase preliminare. La dimensione campionaria non è suscettibile di intervento da parte del ricercatore poiché corrisponde alla frequenza dei nuovi casi della malattia. I dati saranno progressivamente aggiornati, a ogni successivo ricovero (ordinario o di DH), inclusi gli eventuali ingressi per cure palliative, anche in DH o ambulatoriali. I dati saranno esaminati periodicamente dal coordinatore dello studio e dai medici collaboratori, con la preparazione di report a scadenza annuale. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014 Aggiornato il 28/08/2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 36 del 10.07.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi é in corso la messa a punto del sistema di raccolta dati utilizzando i dati relativi ai primi 20 casi incidenti dal 1.1.2014 rilevati presso il centro di Alessandria. Aggiornato il 14/08/2014 “Studio osservazionale finalizzato a valutare l’incidenza e le correlazioni degli eventi tromboembolici venosi in pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin (NHL) nei protocolli sperimentali della Fondazione Italiana Linfomi (F.I.L)” Acronimo: FIL_TVP Sperimentatore Principale: Dr. Roberto Santi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. di Ematologia Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Alessandria ________________________________________________________________________________ Le neoplasie, sia solide che ematologiche, e le terapie ad esse associate rappresentano un fattore di rischio per il tromboembolismo. Recentemente, per quanto riguarda la comparsa di eventi tromboembolici nei primi tre mesi di terapia dei linfomi non Hodgkin (NHL), è emersa un’incidenza superiore a quanto considerato nel passato. L’unico studio prospettico osservazionale recentemente pubblicato evidenzia un’incidenza globale ad un anno dall’inizio della terapia del 7,9% con tempo mediano di comparsa a 1,97 mesi dall’inizio terapia ed un’incidenza più elevata nei linfomi diffusi a grandi cellule (8,9%) (Park et al. Thrombosis Research 2012; 130,e6). Lo studio si configura come una metanalisi di dati riguardanti la safety di studi promossi dalla F.I.L. riguardanti linfomi a grandi cellule, linfomi follicolari e limfomi mantellari. Obiettivo primario: valutare l’incidenza cumulativa di tromboembolismo venoso nei pazienti con NHL arruolati nei protocolli considerati, nei primi 12 mesi di terapia Obiettivi secondari: valutare l’incidenza di eventi tromboembolici in specifici sottogruppi definiti in relazione al sottotipo di linfoma e alla tipologia della chemioterapia valutare la predittività dell’outcome in una casistica di LNH utilizzando lo score proposto da Khorana identificare i fattori maggiormente associati a eventi tromboembolici legati alle caratteristiche del paziente, del linfoma e del trattamento. Popolazione in studio: per questo studio è pianificata una dimensione del campione di circa 1650 pazienti inclusi in 12 protocolli. Saranno utilizzati i dati riguardanti i pazienti con NHL (grandi cellule B, mantellari, follicolari) secondo classificazione WHO, arruolati nei protocolli presi in considerazione e promossi dalla F.I.L nel periodo 2005-2013. Al fine dell’analisi saranno considerati eventi tromboembolici tutti i casi segnalati dagli sperimentatori come AE/SAE/SUSAR. ________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014 ________________________________________________________________________________ Aggiornato il 14/08/2014 Autorizzazione a condurre lo studio: determinazione Dirigenziale nr. 35 del 26.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 07/08/2014 “Studio di fase II, multicentrico, randomizzato, in aperto, di terapia prolungata con bortezomib sottocute somministrato due volte al mese in associazione a desametasone, in pazienti affetti da mieloma multiplo in recidiva o refrattari dopo trattamento di salvataggio contenente bortezomib.” Acronimo: 26866138-MMY-2084 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa D. Pietrasanta, Dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico farmacologico, multicentrico, randomizzato, non comparativo in aperto, non commerciale Promotore: FONESA Onlus Numero Eudract: 2013-000432-10 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali Centro di Riferimento Oncologico di Basilicata ___________________________________________________________________________________ Nonostante i progressi degli ultimi decenni ottenuti nel trattamento del Mieloma Multiplo (MM), esso rimane comunque una malattia ematologica incurabile e la maggior parte dei pazienti manifesta recidive di malattia. Il bortezomib è un nuovo inibitore del proteasoma approvato per il trattamento del MM. Numerosi studi hanno dimostrato la sua efficacia come terapia di prima linea del MM in recidiva o in progressione di malattia. Sono in corso numerosi studi per valutare l’utilizzo del bortezomib come terapia di mantenimento. I dati, preliminari e spesso presentati come abstracts, mostrano un possibile ruolo del bortezomib nel posticipare la recidiva di malattia e nell'aumentare il tasso di risposta ottenuto durante l’induzione. Il problema maggiore derivato da una prolungata somministrazione di bortezomib è rappresentato dalla neuropatia periferica. I nuovi schemi e la via di somministrazione permetteranno di somministrare il bortezomib per un periodo prolungato, senza comprometterne l’efficacia. Obiettivo primario: determinare l’efficacia del trattamento prolungato con bortezomib somministrato per via sottocutanea, in associazione con desametasone, dopo trattamento di salvataggio contenente bortezomib e.v. in pazienti affetti da mieloma multiplo in recidiva o refrattario. Di seguito valutare la sicurezza del trattamento prolungato con bortezomib s.c. e se l’inizio del trattamento in caso di recidiva biochimica può ritardare la progressione alla malattia clinica sintomatica. Popolazione in studio: é previsto il coinvolgimento nello studio di circa 40 centri per l’arruolamento di 216 pazienti; si prevede di arruolare 14 pazienti presso il centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: lo studio è composto da 3 fasi: pre-trattamento, trattamento e follow up. La durata del trattamento è di circa 12 mesi. La durata del periodo di follow-up è di circa 24 mesi. La progressione di malattia determinerà la durata del tempo di progressione (endpoint primario) e della sopravvivenza libera da malattia (endpoint secondario). Il verificarsi di decessi determinerà la durata della sopravvivenza globale (endpoint secondario). Il periodo di tempo richiesto per completare lo studio è di circa 36 mesi. Aggiornato il 07/08/2014 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 19.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono ancora stati arruolati pazienti. Aggiornato il 31/07/2014 “Studio di fase IIa sul ruolo di gemcitabina e romidepsina (regime GEMRO) nel trattamento di pazienti ricaduti/refrattari con linfoma T periferico” Acronimo: FIL_GEMRO Sperimentatore Principale: dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: fase IIa, multicentrico, non randomizzato, in aperto Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Numero Eudract: 2012-001404-38 Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto di Ematologia “Seragnoli” A.O.U. Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna ___________________________________________________________________________________ La romidepsina ha un’importante efficacia come agente singolo nel trattamento dei pazienti ricaduti/refrattari affetti da linfoma T periferico. La gemcitabina è un agente attivo nel trattamento sia dei linfomi T cutanei e T periferici. Obiettivo primario: valutare l’efficacia del regime di chemioterapia GEMRO (gemcitabina e romidepsina), in termini di RC, come trattamento di salvataggio nei linfomi T periferici Obiettivo secondario: valutare la sicurezza e la fattibilità di una terapia concomitante GEMRO in questa tipologia di pazienti Popolazione in studio: é previsto il coinvolgimento nello studio di 5 centri italiani per l’arruolamento di 20 pazienti; si prevede di arruolare 2 pazienti presso il centro di Alessandria Pianificazione dello studio: lo studio prevede 1 anno di arruolamento e due anni di follow up ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 58 del 06.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria é stato arruolato 1 paziente Aggiornato il 24/07/2014 “(Lombardy Rheumatology Network) Registro on line per lo studio dei pazienti affetti da artropatia infiammatoria in trattamento con farmaci biologici” Acronimo: LORHEN Sperimentatore Principale: dr. Pier Andrea Rocchetta, Responsabile S.S.D. Reumatologia Collaboratori: dr. P. Stobbione, dr.ssa P. Rossi, Dirigenti Medici S.S.D. Reumatologia Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, non commerciale Promotore: IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia __________________________________________________________________________________ Obiettivo: ottenere dati clinici relativi a pazienti affetti da artropatie infiammatorie in trattamento con farmaci biologici al fine di valutare il profilo di sicurezza e l’efficacia di questi farmaci attraverso l’utilizzo di un “database online” Popolazione in studio: pazienti affetti da AR, AP, SA, rispettivamente definite secondo i criteri diagnostici dell’ACR, di Moll & Wight, di New York modificati, in trattamento con farmaci biologici, secondo indicazione, a partire dal 1999 (parte retrospettiva dello studio) e pazienti che inizieranno il trattamento a partire dalla data di approvazione del protocollo (parte prospettica dello studio). E’ previsto l’arruolamento consecutivo di circa 1750 pazienti; prima dell’ingresso nello studio ogni paziente fornirà la propria adesione mediante firma del consenso informato. Presso il centro di Alessandria é previsto l’arruolamento retrospettivo di 140 pazienti e l’inserimento prospettico di 30 pazienti annui Pianificazione dello studio: la durata prevista dello studio é di 5 anni. I pazienti saranno sottoposti a valutazione clinica con scadenza semestrale da parte dello sperimentatore e/o dei suoi collaboratori. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 86 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati 82 pazienti Aggiornato il 17/07/2014 Studio registrativo di soggetti con osteonecrosi della mandibola e della mascella (ONJ) Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa M. Vincenti, Dirigente Medico S.C. Oncologia - Dr.ssa A. Fasciolo Dirigente Medico S.S.D. Chirurgia Maxillo Facciale Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale di post-marketing sulla sicurezza, multicentrico, commerciale Promotore: Amgen S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Spedali Civili di Brescia ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è quello di stimare il tasso e descrivere il periodo di risoluzione dell’ONJ. Popolazione in studio: la popolazione in studio sarà costituita da soggetti affetti da un tumore con ECOG >2, sopravvivenza attesa maggiore di 3 mesi e ONJ di recente insorgenza con diagnosi confermata. L’arruolamento proseguirà fino al raggiungimento di almeno 300 soggetti con ONJ accertata e un minimo di 75 soggetti esposti solo a denosumab (nessun trattamento con bifosfonati). Si prevede che circa 150 soggetti arruolati saranno stati esposti a denosumab. Il centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di circa 6 pazienti. Pianificazione dello studio: all’arruolamento saranno raccolti dati al basale, tra cui storia e trattamento del cancro, anamnesi medica generale e odontoiatrica e informazioni sull’evento di ONJ. Le visite di follow-up saranno effettuate da specialisti odontoiatrici dello studio ogni 3 mesi (±1 mese) per 2 anni e, successivamente, ogni 6 mesi (±1 mese) per 3 anni, per una durata totale di 5 anni, oppure fino al decesso, al ritiro del consenso o alla perdita al follow-up, qualunque di questi eventi si verifichi per primo. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 aprile 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 26 del 20.05.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 10/07/2014 Studio sul release delle troponine cardiache nei pazienti con sindrome coronarica acuta e in quelli con aritmie sopraventricolari di recente insorgenza Sperimentatore Principale: Dr. Michele C. Santoro, Dirigente Medico S.C. Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza Collaboratori: Dr.ssa P. Buzzi, Dr.ssa G. Ferrandu, Dirigenti Medici S.C. Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale, non commerciale, multicentrico Promotore: Dr. Ivo Casagranda – Direttore MCAU e DEA A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Medicina e Chirurgia d'Accettazione e d'Urgenza, A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: determinare la presenza in circolo delle diverse forme circolanti molecolari delle troponine cardiache I e T (trimero, dimero, monomero, prodotti di degradazione) per mezzo di una tecnica cromatografica specifica, nonché la loro cinetica di rilascio e degradazione, in campioni di plasma/siero di pazienti che giungono in Pronto Soccorso per dolore toracico con o senza elevazione del tratto ST o per tachi-artimie sopraventricolari. Popolazione in studio: Presso il Pronto Soccorso (Emergency Department) di Alessandria, a partire da Maggio 2014 verranno arruolati, senza i criteri della randomizzazione e della consecutività, 30 pazienti dai 18 ai 65 anni: 10 pazienti giunti per dolore toracico con evidenza di elevazione del tratto ST all’ECG, 10 pazienti giunti per dolore toracico senza evidenza di elevazione del tratto ST, 10 pazienti giunti per aritmie sopraventricolari di recente insorgenza con frequenza cardiaca ≥ 140 b/m (in particolare fibrillazione atriale, flutter atriale, TPSV). I pazienti con dolore toracico davranno avere un chest pain score ≥ 4 (30) e l’insorgenza del sintomo databile a non oltre 6 ore dall’arrivo in Pronto Soccorso. Ogni paziente verrà valutato mediante un’apposita scheda comprensiva dei criteri di inclusione e di esclusione. Pianificazione dello studio: Si stima che il raccoglimento di tutti i campioni richiederà circa 3 mesi ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 08 maggio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 27 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 03/07/2014 Progetto di ricerca epidemiologica con dati genetici MESOGENRISK “Modificatori su base genetica del rischio di mesotelioma " Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale epidemiologico, caso controllo con raccolta di dati genetici, multicentrico, non commerciale Promotore: Università del Piemonte Orientale - Dipartimento Medicina Traslazionale Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è quello di individuazione dei fattori che modificano il rischio individuale di mesotelioma pleurico dopo esposizione ad amianto, con particolare riferimento ai fattori genetici. Popolazione in studio: la popolazione in studio sarà costituita da casi di Mesotelioma Maligno e controlli sani (campione casuale della popolazione) che hanno partecipato alle raccolte dati per il Registro dei Mesoteliomi o per lo studio MISEM. Non sono previsti criteri di esclusione. Si stima che saranno raccolti i dati di circa 200 casi e 400 controlli. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 16 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 26/06/2014 Validazione psicometrica e clinica di uno strumento breve per la valutazione del paziente onco-ematologico anziano Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa DePaoli, Dr.ssa Pietrasanta, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: osservazionale, prospettico, multicentrico, a braccio singolo. E’ previsto un sottostudio di stabilità temporale (test-retest) rivolto a un sottogruppo di pazienti. Promotore: IRCCS in Tecnologie Avanzate e Modelli Assistenziali per Oncologia Azienda Ospedaliera ASMN di Reggio Emilia Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Careggi, Prof.ssa Valeria Santini ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: validazione interna (psicometrica) dello strumento MDS-GA nella sua versione italiana, comprensiva della descrizione delle modalità di costruzione degli scores (per raggruppamenti di scale e sintetico), delle valutazioni di attendibilità degli item, della verifica di stabilità temporale degli item e degli scores e, infine, della valutazione dell’eventuale ridondanza degli item. Popolazione in studio: Pazienti con MDS, con età uguale o superiore a 65 anni per i quali il medico reputa che sia necessario condurre una valutazione CGA-like. Si stima che i pazienti arruolati saranno 120 sulla base di considerazioni di fattibilità, opportunità e per riferimento a esperienze analoghe riportate in letteratura. Sulla base di considerazioni simili, si indica in 30 il sottoinsieme di soggetti da destinare alle verifiche di test-retest. Il centro di Alessandria contribuirà con 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Durata arruolamento: circa 9 mesi Follow-up minimo: 3 mesi ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 31 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 19/06/2014 Studio di fase II con SGN-35 (brentuximab vedotin) nel trattamento dei pazienti affetti da Linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino recidivante o refrattario (PMLBCL) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico S.C. Ematologia N. EudraCT: 2012-000735-27 Tipologia dello studio: Studio clinico a braccio singolo, in aperto, multicentrico, non commerciale Promotore: FIL - Fondazione Italiana Linfomi Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Prof. Pier Luigi Zinzani – Istituto di Ematologia “L. & A. Seràgnoli” di Bologna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Stabilire l’efficacia antitumorale del Brentuximab vedotin come agente singolo (1.8 mg/kg somministrato per via endovenosa ogni 3 settimane) misurata in base alla risposta obiettiva complessiva nei pazienti affetti da linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino recidivato o refrattario. Popolazione in studio: I pazienti eleggibili sono soggetti affetti da linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino recidivato o refrattario. I pazienti devono avere inoltre un linfoma CD30 positivo confermato istologicamente, malattia con elevato livello di captazione del fluorodeossiglucosio (FDG) ed una malattia misurabile di almeno 1.5 cm, con un ‘Performance Status’ dell’Eastern Cooperative Oncology Group (ECOG) pari a 0 o 1 e con funzionalità ematologica, renale ed epatica adeguate. I pazienti eleggibili non devono essere stati trattati in precedenza con Brentuximab vedotin o sottoposti ad trapianto allogenico. Inoltre, i pazienti non devono avere insufficienza cardiaca congestizia, provata malattia cerebrale/meningea o qualsiasi infezione virale, batterica o fungina attiva richiedente una terapia antimicrobica nel corso delle 2 settimane precedenti alla somministrazione della prima dose del farmaco dello studio. In questo studio saranno arruolati 20 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: Brentuximab vedotin sarà somministrato mediante infusione singola per via endovenosa il Giorno 1 di ciascun ciclo da 21 giorni. I pazienti potranno continuare il trattamento dello studio fino alla progressione della malattia o fino all’insorgenza di un livello di tossicità inaccettabile. I pazienti nei quali la malattia si stabilizza o migliora dovranno ricevere un minimo di 8 cicli di trattamento, ma non più di 16, con il farmaco dello studio. La durata complessiva dello studio è di 18 mesi per l’arruolamento e 2 anni per il Follow Up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 28 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti. Aggiornato il 12/06/2014 Studio osservazionale retrospettivo per l’analisi citofluorimetrica del liquido cerebrospinale vs metodo convenzionale per l’individuazione di cellule neoplastiche in pazienti affetti da linfoma non hodgkin aggressivo senza evidenza clinica di malattia leptomeningea. Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella De Paoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale, multicentrico, retrospettivo, non commerciale Promotore: Gimurell Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Scienza e della Salute di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutazione della concordanza diagnostica della citofluorimentria a flusso nella ricerca delle cellule linfomatose presenti nel liquido cerebro-spinale vs la morfologia cellulare. I 2 test verranno eseguiti in maniera indipendente e senza che il Citologo sia a conoscenza del risultato dell’analisi citofluorimetrica. Popolazione in studio: pazienti che alla diagnosi, indipendentemente dallo stadio e IPI, presentavano diagnosi istologica di linfoma non Hodgkin dei seguenti istotipi: a) linfoblastico b) Burkitt c) Mantellare variante blastoide d) Diffuso a grandi cellule HIV + Pazienti con Linfoma diffuso a grandi cellule B se presentavano uno dei seguenti fattori di rischio per coinvolgimento leptomeningeo: a) pazienti con interessamento di specifiche sedi extranodali quali testicolo, seni paranasali, palato duro, orbite, aree peridurali e midollo osseo b) pazienti con age-adjusted IPI score 2-3 con coinvolgimento di più di un sito extranodale e LDH aumentato Infine pazienti che abbiano eseguito prelievo di liquor alla diagnosi sul quale sia stata eseguito esame citologico e citofluorimetria. il centro di Alessandria contribuirà con 6 pazienti. Pianificazione dello studio: Trattasi di uno studio retrospettivo osservazionale. Il follow up dei pazienti verrà eseguito a 1 e 2 anni dalla fine della eventuale terapia eseguita o alla progressione di malattia. _____________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 05.06.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 05/06/2014 Studio di fase II di combinazione di Clorambucile con Rituximab sottocutaneo seguito da terapia di mantenimento con Rituximab sottocutaneo in pazienti affetti da linfoma marginale a cellule B extranodale del tessuto linfatico associato alle mucose (Linfoma tipo MALT) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Responsabile S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco e Dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia N. EudraCT: 2012-004896-38 Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, farmacologico, di fase II, in aperto, non commerciale Promotore: IELSG - FIL ONLUS Centro Coordinatore della sperimentazione: Ematologia Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare la sicurezza e l’efficacia della combinazione di clorambucile e rituximab per 6 mesi, seguita da una terapia di mantenimento per 2 anni con rituximab sottocutaneo nei pazienti con un linfoma di tipo MALT, in particolare il tasso di remissioni complete a 6 mesi di terapia. Popolazione in studio: Verranno arruolati pazienti con diagnosi istologica di linfoma non Hodgkin marginale tipo MALT CD20 positivo di nuova diagnosi, oppure in recidiva dopo terapia locale (chirurgia, radioterapia oppure antibioticoterapia per i pazienti con linfoma gastrico Helicobacter Pylori positivo) originato in qualsiasi sede extranodale, la cui malattia sia misurabile o valutabile e a tutti gli stadi secondo Ann Arbor (I-IV). il centro di Alessandria contribuirà con 4 pazienti su un totale di 112. Pianificazione dello studio: La durata dell’arruolamento è stimata in 2 anni. Tutti i pazienti saranno seguiti 10 anni dall’entrata nello studio e la durata totale prevista è pari a 12 anni. _____________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 marzo 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 25 del 09.05.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti. Aggiornato il 29/05/2014 Identificazione del linfonodo sentinella nei tumori del colon mediante l’uso del Sistema robotico di Imaging a fluorescenza Sperimentatore Principale: Dr. Giuseppe Spinoglio, Direttore S.C. Chirurgia Generale Collaboratori: Dr. Priora, Dr. Ravazzoni, Dr. Lenti, Dr.ssa Marano, Dr. Formisano, Dr.ssa Pagliardi, Dirigenti Medici S.C. di Chirurgia Generale e con la partecipazione del Dr. Mariani, Dr.ssa Re, Dr.ssa Barbieri, Dirigenti Medici della S.C. Anatomia Patologica Tipologia dello studio: si tratta di uno studio osservazionale, non commerciale, monocentrico Promotore: Dr. Giuseppe Spinoglio, Direttore S.C. Chirurgia Generale, A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Chirurgia Generale, A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo dello studio è quello di individuare in " tempo reale" il SLN in pazienti affetti da tumore del colon con il sistema di visualizzazione del robot da Vinci, basato sulla fluorescenza con verde indocianina (ICG), e di valutare istologicamente il/i SLN raccolto/i. Popolazione in studio: Pazienti di età superiore ai 18 anni con diagnosi di neoplasia colica istologicamente provata e indicazioni per la resezione colica robotica includendo la colectomia destra e sinistra, la colectomia del trasverso, la resezione della flessura splenica del colon. Si stima che i pazienti arruolati saranno circa 40. Pianificazione dello studio: L’arruolamento dei pazienti verrà completato entro 12 mesi dall’inizio dello studio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 23 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 22/05/2014 The impact of biological treatment on work ability in a cohort of Italian patients with Rheumatoid Arthritis Sperimentatore Principale: Dr. Pier Andrea Rochetta, Dirigente Medico Responsabile S.S.D. Reumatologia Collaboratori: Dr.ssa Rossi, Dirigente Medico S.S.D. Reumatologia – Dr.ssa Todoerti, Medico Specializzando Tipologia dello studio: Studio non-interventistico, di coorte, prospettico, esplorativo, multicentrico, no-profit Promotore: Prof. Sinigaglia Luigi, D.H. – U.O.C. di Reumatologia, Ospedale Gaetano Pini di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale Gaetano Pini di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’impatto della terapia biologica sulla produttività nel lavoro in una coorte di pazienti naive al biologico con AR attiva. Popolazione in studio: Essendo uno Studio esplorativo non è possibile valutare quale sarà l’ampiezza del campione, ad ogni modo ci si attende di arruolare un minimo di 150 pazienti. Ciascun paziente verrà arruolato dovrà avere diagnosi di AR definita in accordo con i nuovi criteri di classificazione EULAR/ACR, età da lavoro (compresa tra 18 e 65 anni), indicazioni per l’uso di un biologico in accordo alle linee guida della Società Italiana di Reumatologia, malattia attiva (misurata come DAS28 ≤ 3.2) e classificazione funzionale di Steinbrocker stato I-III. La schedula delle visite e la valutazione degli “outcomes” sarà effettuata secondo la normale pratica clinica. Si stima che i pazienti saranno valutati ogni 6 mesi. Il centro di Alessandria contribuirà con 8 pazienti. Pianificazione dello studio: Il piano dello studio prevede un periodo di arruolamento di circa 12 mesi ed un periodo di follow-up di ulteriori 12 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 11 del 20.02.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 16/05/2014 Studio randomizzato in doppio cieco e controllato verso placebo, per valutare l’efficacia di due livelli di dosaggio differenti di orvepitant (10 e 30 mg) rispetto al placebo su prurito intenso indotto da inibitori dell’EGFR in soggetti oncologici Sperimentatore Principale: Dr.ssa Pamela Guglielmini, Dirigente Medico S.C. Oncoologia N. EudraCT: 2013-002763-25 Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, farmacologico, di fase IIb, randomizzato, in doppio cieco, commerciale Promotore: NeRRe Therapeutics Ltd. Centro Coordinatore della sperimentazione: Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’efficacia di orvepitant (10 e 30 mg somministrati una volta al giorno per via orale per 4 settimane) in confronto a placebo nel ridurre il prurito intenso indotto dagli inibitori dell’EGFR. Popolazione in studio: Verranno identificati pazienti con diagnosi di tumori solidi confermata all’esame istologico in trattamento con uno degli inibitori dell’EGFR elencati (cetuximab (Erbitux®), panitumumab (Vectibix®), erlotinib (Tarceva®), gefitinib (Iressa®) e lapatinib (Tykerb®/Tyverb®)], e che hanno riferito prurito intenso dopo l’inizio della terapia con inibitore dell’EGFR. Il prurito intenso (associato o meno a rash) sarà definito come un punteggio NRS riportato dal paziente (NRS in occasione della visita in clinica) ≥ 7 (dove 0 corrisponde a nessun prurito e 10 al peggior prurito possibile) in occasione della Visita di Screening e in presenza dello Sperimentatore. La randomizzazione si baserà sull’intensità del prurito valutata mediante NRS in occasione della visita in clinica (NRS alla visita presso il centro ≥ 7) registrata dal paziente in presenza dello Sperimentatore alla visita Basale. Approssimativamente 120 pazienti saranno screenati per includere almeno 90 pazienti. Le informazioni relative ai pazienti inclusi, così come quelle relative ai pazienti screenati e non randomizzati (Screening failures) saranno registrate nella Scheda di Raccolta Dati elettronica (eCRF – electronic Case Report Form) e nei documenti sorgente. Al fine di garantire che 23 pazienti per braccio completino le somministrazioni e le valutazioni critiche, verranno arruolati 30 pazienti per braccio. il centro di Alessandria contribuirà con 30 pazienti. Pianificazione dello studio: Numero di pazienti randomizzati: 90 (3 bracci di trattamento con 30 soggetti ciascuno) Braccio 1: orvepitant (10 mg per via orale) una volta al giorno per 4 settimane Braccio 2: orvepitant (30 mg per via orale) una volta al giorno per 4 settimane Braccio 3: placebo corrispondente per via orale una volta al giorno per 4 settimane _____________________________________________________________________________ Aggiornato il 16/05/2014 Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 14 del 07.03.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 08/05/2014 Studio prospettico multicentrico, non interventistico, per la valutazione del rischio infettivo in pazienti affetti da sindrome mielodisplastica: utilità della profilassi antimicrobica e dei fattori di crescita granulocitari Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Flavia Salvi, Responsabile S.C. Ematologia e Dr.ssa Lorella Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Policlinico "A. Gemelli" di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutazione dell’incidenza e dello spettro delle infezioni nelle SMD. Popolazione in studio: Tutti i pazienti adulti (≥18 anni) affetti da sindrome mielodisplastica seguiti presso il centro che, a partire dall’apertura dello studio, ricevano una nuova diagnosi di mielodisplasia o eseguano una rivalutazione midollare di malattia. La dimensione del campione non è specificata, saranno inseriti tutti i soggetti eleggibili con diagnosi di SMD arruolati in un intervallo di tempo di 2 anni dalla data di inizio dello studio. Stimando che le complicanze infettive rappresentano la causa di morte in circa il 20% dei pazienti affetti da SMD (Della Porta, Hematol 2010) è previsto nell’arco di 3 anni la raccolta di informazioni relativa ad un numero approssimativo di circa 1000 eventi infettivi. Pianificazione dello studio: tre anni (due anni di arruolamento e uno di follow up). . ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 20 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti. Aggiornato il 02/05/2014 Studio prospettico sulle infezioni gravi in pazienti giovani inclusi in uno studio multicentrico sulla terapia della leucemia mieloide acuta all’esordio basata sulla determinazione della malattia minima residua Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, prospettico, multicentrico, non commerciale Promotore: GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’impatto dei vari tipi di infezione grave sulla sopravvivenza globale a 24 mesi di pazienti giovani con una diagnosi di leucemia mieloide acuta all’esordio in trattamento con una strategia terapeutica antileucemica prestabilita. Popolazione in studio: Tutti i pazienti che ricevono la chemioterapia d’induzione, di consolidamento e di induzione e il trapianto autologo o allogenico di cellule staminali secondo la strategia definita nel protocollo GIMEMA AML1310, saranno osservati prospetticamente per le infezioni gravi (batteriemie, micosi invasive, altre infezioni microbiologicamente documentate, polmoniti, altre infezioni tissutali invasive e patologie virali) durante ogni chemioterapia e trapianto e l’impatto di queste infezioni sulla sopravvivenza sarà valutato fino a 24 mesi dalla diagnosi di leucemia mieloide acuta. E’ previsto l’arruolamento un massimo di 237 pazienti, previsti nell’arruolamento dello studio GIMEMA AML1310, il centro di Alessandria contribuirà con 15 pazienti. Pianificazione dello studio: (arruolamento + durata della terapia + follow-up): la durata dello studio è stimata in 4 anni come specificato nello studio GIMEMA AML1310. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 17 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 24/04/2014 Terapia adattata al rischio genetico/citogenetico e basata sulla determinazione della malattia minima residua per pazienti giovani (≤ 60 anni) affetti da leucemia acuta mieloide di nuova diagnosi Sperimentatore Principale: Dr.ssa Lorella Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia N. EudraCT: 2010-023809-36 Tipologia dello studio: Studio clinico, multicentrico, non commerciale Promotore: GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare la strategia del trattamento in termini di sopravvivenza globale (OS: overall survival) a 24 mesi. Popolazione in studio: lo studio è condotto su pazienti di età compresa tra i 18 ed i 60 anni affetti da leucemia mieloide acuta non precedentemente trattata con radioterapia, più di sette giorni di corticosteroidi o altri agenti chemioterapici (con l’eccezione di non più di sette giorni di idrossiurea); Diagnosi inequivocabile di leucemia mieloide acuta all’esordio non trattata, secondo i criteri diagnostici WHO (almeno il 20% di blasti nel midollo osseo), con classificazione FAB oltre M3 (leucemia acuta promielocitica), documentato da aspirato midollare (o biopsia in caso di punctio sicca), non sopraggiunta dopo altre patologie mieloproliferative o sindromi mielodisplastiche di durata maggiore di sei mesi; Performance status WHO 0-3 e appropriata funzionalità renale (creatinina sierica < = 2 x ULN) ed epatica (bilirubina sierica totale < = 2 x ULN; ALT e AST sieriche ≤ 3 x ULN), se non considerate come dovute al coinvolgimento della leucemia; Frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) > = 50%, determinata con ecocardiogramma; Assenza di gravi patologie psichiatriche o neurologiche concomitanti e insufficienza cardiaca congestizia o infezione attiva non controllata e assenza di qualsiasi condizione psicologica, familiare, sociologica e geografica che potenzialmente ostacoli l’aderenza al protocollo di studio ed al programma di follow up. E’ previsto l’arruolamento di 515 pazienti e il centro di Alessandria contribuirà con 15 pazienti. Pianificazione dello studio: Si stima che lo studio durerà 6 anni (4 anni di arruolamento + 6 mesi di terapia + 18 mesi di follow-up). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 gennaio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 21 del 20.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 17/04/2014 Farmaci anti-angiogenetici e rischio osteonecrosi dei mascellari. Progetto multicentrico su dati retrospettivi, ottimizzazione della farmacovigilanza e della prevenzione secondaria, studi genetici Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, multicentrico, retrospettivo, non commerciale Promotore: A.O.U. Policlinico Paolo Giaccone di Palermo ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutazione del rischio associato all’uso di farmaci anti-angiogenetici usati da soli o in associazione ai BF, in relazione all’evento ONJ (Osteonecrosi dei mascellari). Popolazione in studio: lo studio è condotto su popolazioni di pazienti oncologici (nelle Regioni Sicilia, Piemonte e Val d'Aosta), esposti a terapia con farmaci anti-angiogenetici (come bevacizumab, sunitinib, sorafenib, talidomide, lenalidomide, taxani, bortezomib, inibitori di mTOR), da soli o in associazione a bisfosfonati (BF) o altri farmaci contro il riassorbimento osseo (come denosumab). Pianificazione dello studio: Lo studio avrà una durata di 2 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 febbraio 2014. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 18 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 10/04/2014 Terapia di prima linea della Leucemia Mieloide Cronica (LMC) BCR-ABL+ con dasatinib. Studio multicentrico osservazionale Acronimo: CML1113 Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale, multicentrico, prospettico, post-marketing, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina di laboratorio Ospedale Universitario S.Orsola-Malpighi Bologna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: descrivere, nella pratica clinica, la percentuale di eventi che portano alla definitiva interruzione, dopo due anni di trattamento, di dasatinib come terapia di prima linea nei pazienti con CML di nuova diagnosi. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da soggetti maggiorenni con diagnosi confermata citogenetica e/o molecolare di LMC Ph+ e/o BCR-ABL+ in fase cronica precoce, meno di 6 mesi dalla diagnosi. È permesso un precedentemente trattamento con idrossiurea o anagrelide. Il centro di Alessandria arruolerà circa 8 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio richiede 24 mesi per l’arruolamento dei pazienti, 24 mesi per la fase core, più 36 mesi di osservazione/follow-up; durata totale dello studio: 7 anni. Successivamente, solo le informazioni sulla sopravvivenza saranno raccolte per altri 3 anni. L’analisi principale sarà effettuata quando tutti i pazienti arruolati saranno valutabili per la variabile osservazionale principale (24 mesi). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 19 del 02.04.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S. ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 03/04/2014 Valutazione della sicurezza e della tollerabilità di Bionect Start (acido ialuronico sale sodico – collagenasi) nella gestione delle ulcere cutanee Acronimo: BIONECT-START (EQC6-13-01) Sperimentatore Principale: Dr. Renzo Panizza, Direttore S.C. Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Collaboratori: Dr.ssa Emanuela Grosso, Dr. Giacomo Robello, Dr. Enrico Zingarelli, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Tipologia dello studio: Studio sperimentale, multicentrico, prospettico in aperto, non controllato Promotore: Fidia Farmaceutici S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica del Policlinico Umberto I di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare la sicurezza a breve termine e la tollerabilità di Bionect Start applicato una volta al giorno in soggetti affetti da ulcere cutanee con tessuto non vitale. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da soggetti con diagnosi clinica di ulcera cutanea con presenza di tessuto devitalizzato/fibrinoso/slough che impedisce o rallenta il processo di guarigione. Lo studio prevede di valutare circa 200 pazienti e il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio proseguirà fino a chiusura della ferita o fino al completo sbrigliamento (debridement) del tessuto non vitale o per un massimo di 30 giorni. Quando il soggetto raggiunge la chiusura della ferita o il completo sbrigliamento, (in qualsiasi momento dovesse accadere) sarà effettua la visita finale. Il periodo stimato di arruolamento sarà di 12 mesi, la durata complessiva dello studio sarà di 13 mesi, ovvero 12 mesi di reclutamento e 30 giorni di follow-up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 4 del 22.01.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 2 pazienti Aggiornato il 27/03/2014 Studio prospettico, multicentrico di sorveglianza delle gravi infezioni da batteri gram negativi in pazienti sottoposti a trapianto autologo ed allogenico di cellule staminali emopoietiche. Acronimo: SIGNB-GITMO-AMCLI SURVEY Sperimentatore Principale: Dr.ssa Maria Teresa Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Pini, Dr. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio prospettico, multicentrico, osservazionale, spontaneo, non interventistico Promotore: GITMO Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma _______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario del presente studio è valutare l’incidenza delle gravi infezioni causate da batteri gram negativi (SIGNB) insorte in pazienti sottoposti a trapianto autologo o allogenico dei cellule staminali emopoietiche (CSE) durante il periodo di attecchimento del trapianto. Popolazione in studio: Tutti i pazienti sottoposti a trapianto autologo o allogenico di CSE per qualsiasi malattia di base saranno monitorizzati per l’insorgenza di SIGNB durante il periodo di attecchimento post trapianto. Il follow up dei pazienti si concluderà a 4 mesi dal giorno del trapianto. Sono previsti circa 50 centri partecipanti allo studio e un campione di 1500 trapianti allogenici e 2000 trapianti autologhi. Il centro di Alessandria contribuirà con 50 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio è stimata in 16 mesi con inizio dell’arruolamento il 1 Gennaio 2014 e fine dell’arruolamento il 31 Dicembre 2014, oltre un follow up di 4 mesi dal trapianto. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 dicembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 8 del 13.02.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 20/03/2014 Studio interventistico, multicentrico, prospettico, in aperto, con un solo gruppo di trattamento, della durata di 12 mesi per valutare la sicurezza e la tollerabilità di ranibizumab 0.5 mg in pazienti affetti da wAMD mono/bilaterale in occhi con BCVA inferiore a 2/10 e/o patologia del secondo occhio Acronimo: CRFB002AIT02 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Dolcino, Direttore S.C. Oculistica Collaboratori: Dr. Coggiola, Dr. Sferra, S.C. Oculistica Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, multicentrico, interventistico, in aperto, di fase IV Promotore: Novartis Farma SpA Numero Eudract: 2013-003333-15 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario del presente studio è valutare l’incidenza annuale di eventi avversi farmaco-relati a livello oculare e sistemico a seguito del trattamento con ranibizumab in pazienti con diagnosi di wAMD e BCVA <2/10 e/o patologia del secondo occhio, indipendentemente dalla BCVA riportata. Popolazione in studio: Lo studio comprenderà 5000 occhi di pazienti affetti da wAMD che soddisfano i criteri secondo lo schema seguente: - Occhi con BCVA <2/10 (20/100 equivalenti Snellen) a causa di wAMD, in pazienti con affezione monolaterale o bilaterale. - Occhio adelfo, senza limiti di visus, in pazienti con wAMD bilaterale, in cui il primo occhio sia in trattamento (corrente o pregresso) con ranibizumab. In questa categoria rientreranno anche i pazienti che sviluppano patologia (di nuova diagnosi) a carico del secondo occhio durante la conduzione dello studio. Il centro di Alessandria contribuirà con 4 pazienti. Pianificazione dello studio: In linea con gli accordi presi con le Autorità Sanitarie, saranno coinvolti nel presente studio circa 150 centri italiani e 5000 occhi di pazienti affetti da AMD umida. Il periodo totale di arruolamento sarà di 18 mesi. La durata dello studio è di 12 mesi per occhio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 13 novembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 87 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 13/03/2014 A randomized, double-blind, placebo-controlled, phase 3 study of brentuximab vedotin and CHP (A+CHP) versus CHOP in the frontline treatment of patients with CD30 positive mature T-cell lymphomas Acronimo: SGN35-014 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa F. Salvi, Responsabile S.C. Ematologia e Dr.ssa A. Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, di fase III Promotore: Seattle Genetics Inc. Numero Eudract: 2012-002751-42 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Confrontare la sopravvivenza senza progressione (progression-free survival, PFS), come determinato da una struttura di revisione indipendente (independent review facility, IRF), tra i 2 bracci di trattamento. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da Pazienti con età di almeno 18 anni con linfomi a cellule T mature CD30-positivi di nuova diagnosi secondo la classificazione europeaamericana sui linfomi modificata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel 2008 e in base a valutazione locale. Pazienti con malattia avida di fluorodeossiglucosio (FDG) determinata con PET e malattia misurabile di almeno 1,5 cm con TAC, in base a valutazione dal radiologo del centro e stato di validità inferiore o uguale a 2, secondo il Gruppo cooperativo orientale di oncologia (Eastern Cooperative Oncology Group, ECOG). In questo studio saranno randomizzati circa 300 pazienti (approssimativamente 150 pazienti per braccio di trattamento). Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: Il trattamento in studio consta di 6-8 cicli di chemioterapia con agenti multipli. Lo durata complessiva massima della terapia è di 8 cicli, pari a circa 6 mesi. Lo studio avrà una durata totale di 7 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 10 del 20.02.2014 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 06/03/2014 STUDIO RETROSPETTIVO FINALIZZATO A VALIDARE I CRITERI GITMO PER L’IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI POOR MOBILIZER (PM) NEL SETTING DEL MIELOMA MULTIPLO E DEI LINFOMI Acronimo: POOR MOBILIZER Sperimentatore Principale: Dr. Francesco Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. F. Monaco, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale non commerciale, retrospettivo, multicentrico Promotore: GITMO Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Studio retrospettivo multicentrico per validare i criteri proposti dal GITMO per l’identificazione dei pazienti PM attraverso la creazione di un database nazionale di pazienti con linfoma/mieloma, già sottoposti a mobilizzazione di CSE, comprendente informazioni relative alla malattia, alla storia terapeutica precedente (comprese eventuali precedenti mobilizzazioni fallite), al tipo di mobilizzazione (schema, dose e durata di somministrazione del fattore di crescita, picco di cellule CD34+ circolanti), all’esito (fallimento o successo, con la quantità di cellule CD34+ raccolte, nonché dati relativi all’eventuale esecuzione della successiva procedura trapiantologica. Popolazione in studio: Allo studio parteciperanno Pazienti affetti da Mieloma Multiplo o da Linfoma che hanno eseguito almeno un tentativo di mobilizzazione a partire dal 1-1-2009 fino al 31-8-2012. Il centro di Alessandria contribuirà con 100 pazienti. Pianificazione dello studio: Inizio studio: Gennaio 2013 Fine studio: Settembre 2013 Report preliminare dello studio: Dicembre 2013 Chiusura studio: Dicembre 2014 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 82 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Aggiornato il 27/02/2014 Studio osservazionale, a braccio singolo, multicentrico, di un giorno in pazienti con Sclerosi Multipla Recidivante-Remittente (RRMS) per caratterizzare (in termini demografici, clinici e di stato neurovegetativo) la popolazione per la quale è stata necessaria l’estensione del monitoraggio dopo la prima somministrazione di fingolimod (Gilenya®) Acronimo: CFTY720DIT08 (BEAT) Sperimentatore Principale: Dr. Maurizio Melato, Dirigente Medico S.C. Neurologia Collaboratori: Dr.ssa Mascolo, Dirigente Medico S.C. Neurologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale commerciale, prospettico, multicentrico, a braccio singolo Promotore: Novartis Farma SpA Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS AOU S. Martino - IST di Genova ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: caratterizzare la popolazione per la quale è stata necessaria l’estensione del monitoraggio dopo l’assunzione della prima dose di fingolimod in accordo con l’EMA e la pratica clinica. La caratterizzazione della popolazione avverrà considerando le seguenti variabili: - variabili demografiche (genere, età); - durata di malattia e gravità per la Sclerosi Multipla alla visita basale (EDSS- Expanded Disability Status Scale, ARRs-Annualized Relapse rates); - utilizzo concomitante di farmaci che possono alterare la frequenza cardiaca o la conduzione atrio-ventricolare (AV); - stato neurovegetativo (tono vagale basale, determinato attraverso la valutazione di HRV- Heart Rate Variability) - presenza di qualsiasi condizione medica (come malattie cardiache ischemiche, malattie cerebrovascolari, storia di infarto del miocardio, scompenso cardiaco, storia di arresto cardiaco, ipertensione non controllata, apnea notturna non trattata grave) che possa essere considerata possibilmente associata all’estensione del monitoraggio. Popolazione in studio: Allo studio parteciperanno 800 pazienti con diagnosi di RRMS. La decisione di iniziare il trattamento con fingolimod 0,5 mg/die deve essere stata presa in precedenza rispetto al momento dell’inclusione nello studio, sulla base della pratica clinica, delle indicazioni d’uso del prodotto e dei criteri di inclusione AIFA per l’inserimento nel registro nazionale e indipendentemente dalla decisione di arruolare il paziente nello studio. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio è di un giorno con un periodo massimo di osservazione di 24 ore dopo l’assunzione di fingolimod. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Aggiornato il 27/02/2014 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 84 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 20/02/2014 Trapianto allogenico dopo condizionamento con thiotepa, busulfano e fludarabina per il trattamento di linfomi diffusi a grandi cellule b in recidiva precoce o refrattari: studio multicentrico di fase II Acronimo: TBF2012 EudraCT n. : 2012-005378-73 Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Zallio, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico non commerciale, di Fase II, Multicentrico, Prospettico, Non Randomizzato Promotore: Fondazione Neoplasie Sangue Onlus (FO.NE.SA Onlus) Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Scienza e della Salute di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo di questo studio è quello di valutare l’ipotesi che i pazienti affetti da DLBCL refrattari o recidivati precocemente (entro 12 mesi) dopo terapia standard, possano beneficiare di terapia di salvataggio seguita da trapianto allogenico di cellule staminali. Popolazione in studio: Pazienti affetti da DLBCL con malattia refrattaria/recidiva precoce (entro 12 mesi) dopo terapia di prima linea, con malattia stabile, PR, CR (PET-negative) dopo terapia di salvataggio (escluso trapianto autologo), di età 65 anni e disponibilità di donatore consanguineo HLAmatched o di donatore MUD (secondo criteri I.B.M.D.R.). La numerosità complessiva prevista è di 42 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 1 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di 5 anni con 3 anni di arruolamento. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 83 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 13/02/2014 Raccolta prospettica di dati di pazienti anziani (>65 aa) con DLBCL sottoposti al momento della diagnosi a Valutazione Geriatrica Multidimensionale (VGM). Acronimo: Elderly Project Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: Studio osservazionale non commerciale, multicentrico, prospettico di raccolta dati Promotore: FIL Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: Oncologia Medica A, Centro di Riferimento Oncologico (Aviano) ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo studio si pone l’obiettivo di valutare in maniera prospettica il ruolo della valutazione multidimensionale geriatrica in una serie consecutiva di pazienti anziani con linfoma a grandi cellule B. La registrazione dei dati verrà effettuata con modalità elettronica in schede raccolta dati denominate ‘Piattaforma Anziani’ appositamente predisposte nell’area riservata del sito web della Fondazione Italiana Linfomi. Popolazione in studio: A questo studio parteciperanno soggetti con diagnosi di Linfoma a Grandi Cellule B di età >= 65 anni. Lo studio si pone l’obbiettivo di raccogliere dati su circa 600 pazienti su tutto il territorio nazionale. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata della fase di registrazione dei pazienti sarà di 3 anni, cui segue una fase di follow up di 5 anni, per una durata totale dello studio di 8 anni.. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 ottobre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 81 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 06/02/2014 Studio randomizzato, in doppio cieco, di fase 2, per confrontare tremelimumab rispetto al placebo nella terapia di seconda e terza linea in soggetti affetti da mesotelioma pleurico o peritoneale maligno non resecabile Acronimo: D4880C00003 EudraCT n. : 2012-003524-21 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr. Dr.ssa Zai, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio clinico commerciale, multicentrico, randomizzato in doppio cieco, di fase II Promotore: MedImmune LLC Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Senese - U.O.C. Immunoterapia ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: confrontare la sopravvivenza complessiva (OS) tra 2 bracci di trattamento (Tremelimumab e placebo) in soggetti affetti da mesotelioma maligno non resecabile. Popolazione in studio: soggetti adulti di entrambi i sessi con mesotelioma pleurico o peritoneale maligno non resecabile, trattati in precedenza con non più di 2 regimi chemioterapici sistemici per mesotelioma maligno avanzato. La numerosità complessiva prevista è di circa 180 pazienti in circa 150 centri sperimentali distribuiti in diversi paesi. Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 15 mesi più 10 mesi di follow-up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 88 del 31.12.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi ha arruolato 2 pazienti. Aggiornato il 30/01/2014 Utilità del Multidimensional Prognostic Index (MPI) nel valutare il rapporto beneficio/rischio del trattamento medico in anziani ospedalizzati Acronimo: SIGOT Sperimentatore Principale: Dr.ssa Maria Moscato, Dirigente Medico S.C. Geriatria Tipologia dello studio: Studio osservazionale, multicentrico, non interventistico, non commerciale Promotore: SIGOT - Societa Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O.C. Geriatria - Ospedale Sant’Antonio di Padova ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L'obiettivo principale dello studio è quello di valutare l'utilità clinica del MPI, un indice prognostico di mortalità a breve e lungo termine, basato su VMD e validato nella pratica clinica, nell’identificare i pazienti anziani che possono beneficiare dai trattamenti medici ospedalieri in termini di aumento della sopravvivenza (a 12 mesi). Popolazione in studio: Verranno inclusi nello studio tutti i pazienti consecutivi, afferenti alla Geriatria con età ≥65 anni, ricoverati in ospedale per malattia acuta o di riacutizzazione di malattia cronica. La numerosità complessiva prevista è di circa 3.300 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 100 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 15 mesi, assumendo: - un periodo di arruolamento di 3 mesi; - una raccolta di informazioni a distanza di 12 mesi dalla dimissione. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 73 del 05.11.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 23/01/2014 Studio multicentrico di fase II per valutare efficacia e sicurezza della chemioimmunoterapia di prima linea con fludarabina, ciclofosfamide e ofatumumab (FCO2) in pazienti giovani (≤65 anni) con leucemia linfocitica cronica (CLL) Acronimo: LLC0911 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa F. Salvi, Responsabile S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio di fase II, multicentrico, non comparativo, farmacologico, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Numero Eudract: 2011-005329-27 Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Biotecnologie Cellulari ed Ematologia Università degli Studi “Sapienza” di Roma. ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’efficacia del trattamento di prima scelta FCO2 in termini di percentuale di remissione completa (linee guida IWCLL 2008). Popolazione in studio: Pazienti con diagnosi di B-LLC secondo i criteri IWCLL (2008) con i requisiti per il trattamento secondo i suddetti criteri, assenza di precedente trattamento, età ≥18 anni e ≤ 65 anni, ECOG performance status 0-1 all’entrata nello studio e CIRS score ≤6, adeguata funzionalità renale (clearance della creatinina ≥60 ml/min stimata mediante equazione di CockcroftGault). Per i soggetti maschi e per le femmine potenzialmente fertili, consenso all’uso di una contraccezione efficace. Il numero totale di pazienti da arruolare sarà 80. Il centro di Alessandria contribuirà con 23 pazienti. Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 50 mesi, assumendo: - un periodo di arruolamento atteso di 18 mesi; - una durata del trattamento di 6 mesi (6 cicli da un mese); - valutazione della risposta dopo 2 mesi dall’ultima somministrazione del farmaco in studio; - una durata del follow-up di 24 mesi dall’ultimo paziente arruolato. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 71 del 17.10.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha arruolato pazienti. Aggiornato il 16/01/2014 Rete Italiana dei registri regionali delle sindromi mielodisplastiche (MDS) Acronimo: FISM-Rete Italiana MDS Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: multicentrico osservazionale prospettico di registro non commerciale Promotore: FISM ONLUS (Fondazione Italiana Sindromi Mielodisplastiche ONLUS) Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria _______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Indagine epidemiologica sulle MDS su scala nazionale e collaborazione con altri registri nazionali per indagini epidemiologiche rivolte alla produzione di nuovi score prognostici.. Popolazione in studio: Pazienti adulti affetti da Sindrome mielodisplastica (MDS) di nuova diagnosi. Lo studio prevede l’arruolamento di 1000 pazienti ed il centro di Alessandria contribuirà con 50. Pianificazione dello studio: Lo studio avrà una durata complessiva di 6 anni (4 di arruolamento + 2 di follow up minimo) ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 78 del 28.11.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S. Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi ha arruolato 4 pazienti. Aggiornato il 09/01/2014 Studio epidemiologico osservazionale di popolazione per la valutazione della gestione delle pazienti con nuova diagnosi di carcinoma epiteliale dell’ovaio nell’ambito della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Acronimo: COROP Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Aguggia, Dirigente Medico S.C. Ginecologia e Ostetricia Collaboratori: Dr. Cosma, Dr. Prigione, Dirigenti Medici S.C. Ginecologia e Ostetricia Tipologia dello studio: multicentrico osservazionale retrospettivo di popolazione, non commerciale Promotore: Rete Oncologica del Piemonte e della Valle D'Aosta Centro Coordinatore della sperimentazione: AO Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio Ostetrico Ginecologico Sant’Anna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Rilevare le modalità di trattamento delle pazienti con nuova diagnosi di carcinoma epiteliale maligno dell’ovaio in Piemonte, al fine di valutare l’adesione della pratica alle raccomandazioni delle linee guida esistenti, la variabilità di trattamento e l’effetto delle diverse modalità di trattamento sulla sopravvivenza e sui costi assistenziali. Popolazione in studio: Saranno arruolate tutte le pazienti residenti in Piemonte con una nuova diagnosi di carcinoma ovarico nel 2009. Sulla base dell’applicazione dell’algoritmo si stima di identificare un campione di circa 450 casi incidenti e un totale di circa 1500 ricoveri nel biennio successivo al ricovero indice. Il centro di Alessandria contribuirà con 13 pazienti. Pianificazione dello studio: Attraverso la lettura delle cartelle cliniche, per tutte le pazienti identificate saranno raccolte le informazioni relative a: 1. diagnosi e trattamento iniziale; 2. recidive e trattamenti nei 2 anni successivi al primo ricovero; 3. trattamento di complicanze nei 2 anni successivi al primo ricovero; 4. tipologia e dosi dei farmaci chemioterapici somministrati. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 71 del 17.10.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 02/01/2014 Sicurezza e attività della trabectedina, come prima linea di trattamento nei pazienti affetti da sarcoma dei tessuti molli (STS) con malattia avanzata/non operabile non idonei a ricevere la chemioterapia standard con antraciclina e/o ifosfamide: studio prospettico di fase II con correlati clinici e molecolari Acronimo: TR1US Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr.ssa Zai, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio di fase II non randomizzato multicentrico, farmacologico, non commerciale, in due fasi secondo Bryant & Day Promotore: Italian Sarcoma Group Numero Eudract: 2013-001467-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Oncologia - A.O. di Alessandria ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l'attività della trabectedina come trattamento di prima linea nei pazienti con STS localmente avanzato/metastatico non idonei a ricevere il trattamento standard. Popolazione in studio: Pazienti affetti da STS metastatici o localmente avanzati non idonei a ricevere la chemioterapia standard con doxorubicina/epirubicina e/o ifosfamide. Sulla base del calcolo della dimensione campionaria, il numero totale di pazienti da arruolare sarà di massimo 24. Il centro di Alessandria contribuirà con 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Il soggetti effettueranno un esame clinico ed un esame ematico completo ogni 21 giorni durante il periodo di trattamento e fino a progressione di malattia. La prima TAC di rivalutazione sarà eseguita dopo il 2 ° ciclo e poi ripetuta ogni 3 cicli. I pazienti in risposta o stabili, in assenza di effetti collaterali gravi che possano determinare il ritiro dallo studio, potranno proseguire il trattamento fino alla progressione. Il periodo di reclutamento avrà una durata di 18 -24 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 04 settembre 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 74 del 05.11.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 26/12/2013 Studio osservazionale italiano, multicentrico, prospettico, di coorte, della durata di 3 anni, per la valutazione della gestione farmacologica dei pazienti con BPCO Acronimo: MISTRAL Sperimentatore Principale: Dr. Gabriele Ferretti, Direttore S.C. Malattie Apparato Respiratorio Collaboratori: Dr. B. Polla, Dirigente Medico S.C. Malattie Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: Studio osservazionale commerciale, multicentrico, prospettico, di coorte. Promotore: Novartis Farma SpA Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Descrivere in due coorti di pazienti con BPCO (esacerbatori frequenti e esacerbatori non frequenti) l’approccio terapeutico in accordo con le linee guida GOLD 2011, nel corso di 3 anni di osservazione. Le coorti saranno definite come segue: 1) Coorte di esacerbatori frequenti: pazienti con una storia di 2 o più esacerbazioni nel corso dell'anno precedente al momento dell'inclusione, in accordo con le linee guida GOLD 2011 2) Coorte di esacerbatori non frequenti: pazienti con una storia di 0 o 1 esacerbazione nel corso dell'anno precedente al momento dell'inclusione, in accordo con le linee guida GOLD 2011 Popolazione in studio: Lo studio si svolgerà in 75 centri italiani (cliniche ambulatoriali di pneumologia). 1500 pazienti saranno arruolati consecutivamente, al fine di avere 750 pazienti in ogni coorte (esacerbatori frequenti vs esacerbatori non frequenti). I soggetti scelti saranno pazienti con almeno 40 anni di età, con BPCO, arruolati in cliniche ambulatoriali, divisi in due coorti in un rapporto di 1:1. Il centro di Alessandria contribuirà con circa 20 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio sarà composto da 7 visite: 1 visita di arruolamento e 6 visite di Follow Up (1 visita ogni 6 mesi per i 3 anni del periodo di osservazione). Lo studio durerà 54 mesi, inclusi 18 mesi di arruolamento e 36 mesi di periodo di osservazione prospettico. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 66 del 10.09.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 19/12/2013 Studio in doppio cieco, randomizzato, di fase II, multicentrico, di Nintedanib in combinazione con Pemetressato/Cisplatino seguito da monoterapia con Nintedanib verso Placebo in combinazione con Pemetressato/Cisplatino seguito da monoterapia con Placebo per il trattamento dei pazienti con mesotelioma pleurico maligno non resecabile Acronimo: BI1199.93 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Piovano, Dr.ssa Zai, Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio di fase II, randomizzato, in doppio cieco, due bracci, controllato verso placebo, multicentrico, commerciale. Promotore: Boehringer Ingelheim Italia S.p.A. Numero Eudract: 2012-005201-48 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario dello studio è di valutare la sicurezza e l’efficacia in termini di sopravvivenza libera da progressione di nintedanib + pemetressato/cisplatino seguito da nintedanib (braccio A) verso placebo + pemetressato/cisplatino seguito da placebo (braccio B) come trattamento di prima linea, per il trattamento dei pazienti con mesotelioma pleurico maligno non resecabile. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti con Mesotelioma Pleurico Maligno, istologicamente confermato e non resecabile con un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi, in base al giudizio dello sperimentatore. Il campione sarà costituito da 86 pazienti, di cui 43 pazienti randomizzati nel braccio di trattamento con nintedanib e 43 pazienti randomizzati nel braccio di trattamento con placebo. In Italia saranno coinvolti 3 centri e arruolati 9 pazienti. Il centro di Alessandria contribuirà con 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Nintedanib o il corrispondente placebo saranno somministrati in associazione a pemetressato e cisplatino per un massimo di 6 cicli di 21 giorni. Per i pazienti che non andranno in progressione, nintedanib o placebo continuerà ad essere somministrato per via orale su base giornaliera fino alla progressione di malattia, tossicità non gestibile, ritiro del consenso o decesso. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 59 del 20.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 12/12/2013 Studio di Fase II sull’attività della trabectedina in pazienti con mesotelioma pleurico maligno di tipo epitelioide pretrattato o con tipo sarcomatoide/misto Acronimo: ATREUS (IRFMN-MPM-6077) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Federica Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio di fase II non randomizzato multicentrico, farmacologico, non commerciale. Promotore: Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” Numero Eudract: 2011-006330-16 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. Oncologia Medica dell’A.O. San Gerardo di Monza ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’attività di trabectedina in pazienti con MPM di tipo epitelioide in ricaduta dopo trattamento con pemetrexed e derivati del platino. Popolazione in studio: Questo studio arruolerà pazienti con mesotelioma pleurico maligno (MPM) inoperabile di tipo epitelioide pretratti con pemetrexed e platino derivati, o con istotipo sarcomatoide o bifasico naive oppure pretrattati. Sulla base del calcolo della dimensione campionaria, il numero totale di pazienti da arruolare sarà 79. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. Pianificazione dello studio: luglio 2013 – luglio 2016. Il periodo di reclutamento dei pazienti avrà una durata attesa di circa 12 mesi. Al fine di valutare la sopravvivenza globale, si prevede un follow-up della durata di almeno 2 anni. La durata totale massima dello studio sarà quindi di circa 3 anni e mezzo. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 62 del 20.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 4 pazienti Aggiornato il 05/12/2013 Studio Multicentrico, di fase II, in aperto, sul trapianto allogenico di cellule staminali da donatore non consanguineo, da cordone oppure da familiare aploidentico, in pazienti con leucemia acuta attiva Acronimo: GANDALF Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr.ssa Corsetti, Dr. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, prospettico, di fase II, multicentrico, non-randomizzato, non controllato, in aperto. Promotore: G.I.T.M.O. Numero Eudract: 2012-004008-37 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Aumentare la sopravvivenza globale nei pazienti con leucemia acuta attiva con un trapianto da donatore non consanguineo (MUD), da sangue da cordone (CB) oppure da familiare aploidentico (HAPLO). Popolazione in studio: lo studio arruolerà pazienti con leucemia acuta attiva con un campione di 80 pazienti trapiantati con donatore MUD, CB o HAPLO. Il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 24 mesi di arruolamento più 2.5 anni di follow-up dall’ultimo paziente arruolato. Ciò consentirà di valutare due anni di follow-up dopo il trapianto in tutti i pazienti arruolati ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 24 luglio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 68 del 13.09.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi il centro di Alessandria ha arruolato un paziente. Aggiornato il 28/11/2013 Studio Internazionale Prospettico di fase 2 per valutare il ruolo di una terapia prolungata di prima linea eradicante l’infezione da CHLAMYDOPHILA PSITTACI, seguita da monitoraggio dell’eradicazione e ripetizione della terapia antibiotica nei pazienti con re-infezione, in pazienti affetti da linfoma degli annessi orbitari di nuova diagnosi. Acronimo: IELSG39 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale, prospettico, multicentrico, di fase II Promotore: FIL Onlus Numero Eudract: 2012-005702-22 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Ospedale S. Raffaele di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Stabilire in uno studio prospettico, multicentrico, di fase 2 l’efficacia di una terapia di prima linea eradicante l’infezione da Chlamydophila psittaci (Cp), con una somministrazione prolungata di doxiciclina seguita da monitoraggio dell’avvenuta eradicazione e ri-trattamento antibiotico in caso di reinfezione. L’endpoint primario è la sopravvivenza libera da progressione (PFS) a 2 anni nei pazienti con OAMZL stadio IEA di nuova diagnosi che ricevono il trattamento sperimentale. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti > 18 anni con diagnosi istologica di OAMZL, lesione singola o bilaterale (stadio IE) localizzata agli annessi oculari, assenza di sintomi B, ECOG PS 0-2, sierologia negativa per infezione da HIV, HBV e HCV, assenza di neoplasie pregresse o concomitanti con l’eccezione di carcinoma in situ della cervice, carcinoma della cute e cancro della prostata chirurgicamente asportati, o altre neoplasie in assenza di malattia nei 5 anni precedenti. I pazienti dovranno essere non pretrattati, non aver assunto terapia antibiotica nei 3 mesi precedenti l’arruolamento, avere adeguata funzionalità midollare, renale ed epatica e non avere alcuna condizione familiare, sociologica o geografica che possa condizionare la compliance con lo studio e il follow-up. Verranno arruolati fino a 34 pazienti, in circa 20 centri in Italia. Il centro di Alessandria contribuirà con 1 paziente. Pianificazione dello studio: La durata prevista dello studio è di 8 anni: 3 anni di arruolamento e 5 di follow-up. La conclusione della sperimentazione è definita come LPLV (ultima visita dell'ultimo soggetto) ovvero la visita al 60° mese di follow up dell'ultimo soggetto arruolato. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 19 giugno 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 52 del 25.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti. Aggiornato il 21/11/2013 Studio in aperto con afatinib nel trattamento di pazienti naïve (in prima linea) o precedentemente trattati con chemioterapia affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico portatore di mutazioni EGFR. Acronimo: BI1200.55 Sperimentatore Principale: Dr. Pierluigi Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, in aperto, multicentrico, a singolo braccio, di fase IIIb Promotore: Boehringer Ingelheim Italia S.p.A. Numero Eudract: 2009-017661-34 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. S. Camillo - Forlanini di Roma ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare sicurezza, tollerabilità ed efficacia di afatinib in pazienti, con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico, portatori di mutazioni EGFR che non siano mai stati trattati con EGFR-TKI. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti maschi o femmine di età ≥18 anni con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) localmente avanzato o metastatico, positività del test di mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) effettuato con metodica standard del centro, funzionalità degli organi adeguata, conta piastrinica >75.000/mm3, creatinina serica < 1.5 volte il limite superiore di normalità, bilirubina totale < 1.5 volte il limite superiore di normalità del centro, Aspartato Amino Transferasi (AST) o Alanina Amino Transferasi (ALT) < tre volte il limite superiore di normalità (ULN) del centro (se correlato a metastasi epatiche < cinque volte ULN) e punteggio ECOG tra 0 - 2. Verranno arruolati fino a 500 pazienti, di cui 160 arruolati in circa 50 centri in Italia. Il centro di Alessandria contribuirà con almeno 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Trattamento cronico in assenza di progressione di malattia o altri criteri di interruzione dello studio. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 19 giugno 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 54 del 25.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Aggiornato il 21/11/2013 Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 2 pazienti Aggiornato il 14/11/2013 Studio osservazionale, multicentrico in due fasi, su pazienti con asma allergico grave per la determinazione, nella fase trasversale, della prevalenza di asma perenne vs asma stagionale e per la valutazione, nella fase longitudinale, del controllo dell'asma e dell'aderenza al trattamento dopo 12 mesi, in pazienti trattati con Xolair: lo studio PROXIMA - Esiti riportati dal paziente e Xolair nella gestione dell'asma Acronimo: PROXIMA (CIGE025AIT05) Sperimentatore Principale: Dr. Biagio Polla, Dirigente Medico S.C. Malattie Apparato Respiratorio Collaboratori: Dr.ssa P. Omodeo, Dirigente Medico S.C. Malattie Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: studio osservazionale, trasversale, di coorte e prospettico, multicentrico, commerciale Promotore: Novartis Farma SpA Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS San Martino di Genova ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: nella fase trasversale, determinare la prevalenza dei pazienti con diagnosi positiva ad un aeroallergene perenne, in un campione di pazienti con diagnosi di asma allergico grave in step 4 che necessitano di uno step up terapeutico, come definito dalle linee guida internazionali GINA; nella fase longitudinale, determinare la proporzione di pazienti che raggiungono il controllo della malattia dopo 6 mesi di trattamento e lo mantengono a 12 mesi in un campione di pazienti che iniziano la terapia con omalizumab alla visita basale sulla base del giudizio clinico. Popolazione in studio: Lo studio coinvolgerà pazienti con una diagnosi di asma allergica grave, che sono in step 4 e che hanno bisogno di uno step up terapeutico, come definito dalle linee guida internazionali GINA. Per la fase trasversale saranno coinvolti circa 30 centri italiani (ospedali e centri universitari specializzati nel trattamento dell'asma) e 600 pazienti. Tra questi si prevede di osservare circa 180-240 pazienti che iniziano una terapia con omalizumab alla visita basale secondo il giudizio clinico. Questi pazienti parteciperanno alla fase longitudinale. I pazienti saranno inclusi consecutivamente sulla base delle visite pianificate nella pratica clinica giornaliera. Il centro di Alessandria contribuirà con circa 20 pazienti. Pianificazione dello studio: 12 mesi di osservazione (visita basale – 6 mesi – 12 mesi). ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 19 giugno 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 56 del 31.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 07/11/2013 Mitroflow Real Life Registry Acronimo: RLR001 Sperimentatore Principale: Dr. Domenico Mercogliano, Responsabile S.C. Cardiochirurgia Tipologia dello studio: studio osservazionale prospettico, commerciale, multicentrico internazionale Promotore: Sorin Group Italia Srl Centro Coordinatore della sperimentazione: Policlinico Sant’Orsola – Malpigli di Bologna ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Lo scopo del registro Real Life per la valvola Mitroflow è di collezionare i dati di sicurezza ed efficacia della valvola stent ed in pericardio bovino Mitroflow.Tale iniziativa osservazionale si propone di non introdurre alcuna deviazione allo standard di cura applicato nei centri impiantatori, quindi non sottoponendo i pazienti ad alcun trattamento od esame che discostino dalla pratica clinica di ogni centro. L’obiettivo primario è di valutare la sicurezza della valvola Mitroflow in termini di mortalità e morbidità. La valutazione verrà articolata in un arco temporale di tre anni dopo l’impianto di una valvola Mitroflow. Popolazione in studio: Tutti i pazienti che ricevano una valvola Mitroflow, senza limitazioni in termini di sesso, comorbidità o caratteristiche personali possono essere inclusi nel registro, sempre che siano rispettate le indicazioni previste per il dispositivo. Lo studio prevede un valore soglia di 200 pazienti da arruolare. Il centro di Alessandria contribuirà con circa 25 pazienti. Pianificazione dello studio: Il registro osservazionale rimarrà aperto per tre anni dall’inizio dell’iniziativa nel singolo centro, posto che il tasso di arruolamento sia considerato sufficiente a garantire un adeguato livello scientifico. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 67 del 13.09.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 31/10/2013 Studio prospettico randomizzato di fase III sull’efficacia della pleurectomia/decorticazione nel trattamento del mesotelioma pleurico maligno Acronimo: PASS Trial Sperimentatore Principale: Dr. Maurizio Mancuso, Direttore S.C. Chirurgia Toracica Collaboratori: Dr. Fausto Pernazza, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Toracica Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale, multicentrico di fase III Promotore: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Analizzare la differenza in termini di sopravvivenza tra il gruppo di pazienti in studio che verranno sottoposti ad intervento di pleurectomia e decorticazione ed il gruppo di controllo di pazienti seguiti con follow-up al termine del trattamento chemioterapico esclusivo. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti con diagnosi istologica di mesotelioma pleurico maligno epitelioide o misto potenzialmente resecabile. Lo studio prevede di valutare circa 300 pazienti con versamento pleurico maligno al fine di arruolarne 120. Pianificazione dello studio: Il periodo di reclutamento dei pazienti ha una durata attesa di 24 mesi. Al fine di valutare l’ OS, si prevede un follow-up della durata di tre anni. La durata totale massima dello studio sarà quindi di circa 60 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 51 del 12.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 2 pazienti Aggiornato il 24/10/2013 Studio a singolo braccio, multicentrico, di fase IIIB per valutare la sicurezza, l'efficacia e il profilo farmacocinetico (PK) di rituximab sottocute (SC), somministrato durante la fase di induzione o di mantenimento, in pazienti precedentemente non trattati con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20+ o linfoma follicolare (FL) Acronimo: ML28881 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr. M. Pini, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale, multicentrico, a singolo braccio, di fase IIIb Promotore: Roche SpA Numero Eudract: 2013-000647-12 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Pisana di Pisa ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare l’incidenza di reazioni associate alla somministrazione (AAR) dopo dosi multiple di rituximab sottocute (SC) durante la terapia di induzione e/o di mantenimento in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20+ o linfoma follicolare (FL), che hanno precedentemente ricevuto almeno una dose di rituximab per via endovenosa (EV). Si definiscono AAR tutti gli eventi avversi (EA) che si verificano entro 24 ore dalla somministrazione di rituximab SC e che sono considerati correlati al farmaco in studio. Gli AAR comprendono le reazioni correlate all’infusione/iniezione (IIRR), le reazioni nel sito di iniezione, le condizioni relative alla sede di somministrazione e tutti i sintomi conseguenti. Popolazione in studio: La popolazione dello studio sarà costituita da pazienti adulti con DLBCL CD20+ o FL di grado 1, 2 o 3a secondo il sistema di classificazione della World Health Organization (WHO), precedentemente non trattati, che hanno già ricevuto almeno una dose piena di rituximab IV durante la fase di induzione o di mantenimento. Verranno arruolati complessivamente 160 pazienti. Di questi, i primi 100 pazienti randomizzati saranno valutati per i parametri di PK. Il centro di Alessandria contribuirà con almeno 3 pazienti. Pianificazione dello studio: Considerando un periodo di reclutamento di circa 18 mesi, un periodo massimo di trattamento con il farmaco in studio di 30 mesi e un periodo di follow-up post-trattamento di massimo 24 mesi, si prevede che la durata dello studio sarà di massimo 6 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013. Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 60 del 20.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Aggiornato il 24/10/2013 Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 4 pazienti Aggiornato il 17/10/2013 VALUTAZIONE DEL RUOLO PROGNOSTICO-PREDITTIVO DEGLI AUTOANTICORPI ANTI ALFA-ENOLASI (ENOA) NEI PAZIENTI AFFETTI DA ADENOCARCINOMA DEL PANCREAS (PDAC) Acronimo: ENOAPA Sperimentatori Principali: Dr. Giuseppe Spinoglio, Direttore Dipartimento Oncoematologico - Dr.ssa Giovanna Bellotti, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: Dr. Lenti, Dr.ssa Macagno, Dr.ssa Nota, Dr. Pappalardo, Dr. Piscioneri, Dr. Priora, Dr. Ravazzoni, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Generale a indirizzo Oncologico - Dr.ssa Gulielmini, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: Studio esplorativo di fase pre-clinica, policentrico, prospettico, no-profit Promotore: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Giovanni Battista di Torino ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Valutare il significato prognostico indipendente di livelli differenti di autoanticorpi anti-ENOA sulla sopravvivenza. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti con nuova diagnosi istologica o citologica di Adenocarcinoma pancreatico (è ammesso l’arruolamento per i pazienti chirurgici resecabili in primis senza conferma cito/istologica nei quali sia stato effettuato almeno un tentativo di ago aspirato con esito negativo e l’imaging e la clinica siano fortemente suggestivi per diagnosi di adenocarcinoma), con ECOG Performance Status 0-2 e con assenza di precedenti trattamenti chemio/radioterapici. I pazienti saranno stratificati in tre sottogruppi: resecabili chirurgicamente , border –line e non resecabili con malattia localmente avanzata /metastatica da sottoporre a chemioterapia. Pianificazione dello studio: 5 anni. Durata arruolamento: fino al raggiungimento di 400 casi complessivi (4 anni). Durata follow up minimo di 1 anno dall’arruolamento dell’ultimo paziente. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.48 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S Aggiornato il 03/10/2013 Nilotinib in prima linea nel trattamento della Leucemia Mieloide Cronica BCR-ABL+ in fase cronica. Acronimo: CML0912 Sperimentatore Principale: dr. M. Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, prospettico Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. di Bologna, Policlinico Sant’Orsola Malpighi ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: descrivere la percentuale di risposte molecolari confermate con Nilotinib come terapia frontline nei pazienti con CML in fase cronica di nuova diagnosi. Popolazione in studio: Saranno arruolati pazienti maggiorenni con CML Ph+ e/o BCR-ABL+, in fase cronica, di nuova diagnosi (meno di 6 mesi). Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: due anni per l’arruolamento dei pazienti e cinque anni di follow-up. Un’analisi ad interim sarà effettuata quando la metà dei pazienti sarà valutabile per l’endpoint primario (24 mesi). ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.49 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 19/09/2013 "Studio osservazionale in pazienti adulti con Leucemia Mieloide Cronica (CML) resistente o intollerante ad Imatinib trattati con Nilotinib: Follow up dei pazienti italiani" Acronimo: CML0609 Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale retrospettivo, spontaneo, multicentrico. Promotore: GIMEMA Onlus _______________________________________________________________________________ Obiettivi: Questo studio contribuirà alla definizione delle line guida per la gestione della terapia con Nilotinib in ciascuna fase della Leucemia Mieliode Cronica. L’obiettivo primario consiste nel descrivere la popolazione osservata in termini di sopravvivenza globale (OS) Popolazione in studio: Saranno arruolati tutti i pazienti che abbiano iniziato un trattamento con Nilotinib nel periodo compreso tra Gennaio 2005 e Dicembre 2012.. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: Lo studio prevede un periodo di reclutamento di 24 mesi. I pazienti saranno osservati per 4 anni dall’inizio del trattamento. Dopo questo tempo saranno registrati ad intervalli di 6 mesi i dati di sopravvivenza, lo stato di malattia ed il trattamento. La durata dello studio prevista è di 12 mesi. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 35 del 03.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 12/09/2013 "Studio retrospettivo sul Trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche nella Leucemia Mielomonocitica Cronica" Acronimo: ALLO - LMMCr Sperimentatore Principale: Dr. Massimo Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: Dr. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: Studio osservazionale retrospettivo, non interventistico, spontaneo, multicentrico di raccolta dati. Promotore: Dipartimento di Ematologia - Unità di Terapia Intensiva Ematologica per il Trapianto Emopoietico -Azienda ASL n°105 - Pescara, Presidio Ospedaliero Spirito Santo ________________________________________________________________________________ Obiettivi: Sopravvivenza globale e libera da leucemia, incidenza di mortalità trapianto correlata (Transplant Related Mortality, TRM), recupero emopoietico incidenza di Graft versus Host Disease (GvHD) acuta e cronica, incidenza di ricaduta. Popolazione in studio: Verranno raccolti i dati dei pazienti sottoposti a primo TCSE allogenico da donatore familiare identico aploidentico o da donatore non consanguineo nel periodo compreso dal 1995 al 2012 per Leucemia Mielomonocitica Cronica (LMMCr) nei centri aderenti allo studio. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio prevista è di 12 mesi. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 maggio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 57 del 31.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 05/09/2013 "Studio per osservare efficacia e sicurezza di ranibizumab tramite trattamento personalizzato del paziente e relativi risultati" Acronimo: RFB002A2406 - LUMINOUS Sperimentatore Principale: Dr.ssa Daniela Dolcino, Direttore S.C. Oculistica Collaboratori: Dr. Coggiola, Dirigente Medico S.C. Oculistica Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, prospettico. Promotore: Novartis Pharma Services AG Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Pisana ________________________________________________________________________________ Obiettivi: - Descrivere la sicurezza per tutte le indicazioni approvate incluse nella documentazione locale del prodotto in base alle osservazioni effettuate nel corso dello studio di durata quinquennale e valutate in base al tipo, frequenza, gravità e rapporti di tutti gli eventi avversi sistemici e oculari Descrivere l'efficacia di ranibizumab nella pratica clinica di routine per tutte le indicazioni approvate incluse nella documentazione locale del prodotto in base alle osservazioni effettuate nel corso dello studio di durata quinquennale e valutate in base alla variazione media dell'acutezza visiva nel tempo e la variazione media dello spessore retinico centrale (CRT) nel tempo, se i dati lo consentono. Popolazione in studio: Lo studio includerà pazienti consenzienti trattati in precedenza, attualmente in trattamento o che stiano per iniziare il trattamento con ranibizumab per qualsiasi indicazione approvata inclusa nella documentazione locale del prodotto. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 20 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio prevista è di 5 anni, con un periodo minimo di follow-up di 1 anno per paziente. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 55 del 07.08.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 29/08/2013 Studio retrospettivo sul trapianto di cellule staminali emopoietiche autologhe nei linfomi della zona marginale Acronimo: MZL13 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr. Catania, Dr. Monaco, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo non interventistico, spontaneo, multicentrico di raccolta dati. Promotore: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara ________________________________________________________________________________ Obiettivi: Obiettivi dello studio sono la definizione dell’ambito di applicazione di ASCT nei MZL, la definizione delle caratteristiche clinico-patologiche dei pazienti affetti da MZL sottoposti a ASCT, la definizione dei fattori prognostici al momento di ASCT e l’identificazione dei risultati conseguiti dopo ASCT in una serie retrospettiva multicentrica. Popolazione in studio: Pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin a cellule B della zona marginale, comprendenti il linfoma extranodale di tipo MALT, il linfoma splenico e il linfoma nodale, sottoposti a reinfusione di cellule staminali emopoietiche autologhe (CSE), dopo regime di condizionamento mieloablativo chemio/radioterapico, a partire dal 1995. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 5 pazienti. Pianificazione dello studio: Dal momento che i pazienti considerati per questo studio saranno reperiti dal registro Italiano trapianti di midollo a partire dal 1995 e in parte da un raccolta condotta ad hoc nei centri coinvolti, non sarà richiesto alcun esame aggiuntivo e tali informazioni verranno inserite in un database costruito a questo scopo. La durata dello studio varierà a seconda delle tempistiche di inserimento dati dei vari centri coinvolti, che dovranno tutti terminare la raccolta dati prima che lo studio possa dirsi concluso. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 47 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 22/08/2013 Studio di fase III multicentrico, in aperto, randomizzato per confrontare l'efficacia di GA101 (RO5072759) in combinazione a CHOP (G-CHOP), rispetto a Rituximab e CHOP, (R-CHOP) in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) CD20positivo non trattati in precedenza. Acronimo: BO21005 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Baraldi, Dr. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico, randomizzato, in aperto, con due gruppi di trattamento Promotore: Roche S.p.A Numero Eudract: 2010-024194-39 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Maggiore della Carità di Novara ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L’obiettivo primario di questo studio è quello di dimostrare la superiorità in termini di sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS), sulla base della valutazione dello sperimentatore, del trattamento GA101 più chemioterapia CHOP (G-CHOP) rispetto al trattamento rituximab più chemioterapia CHOP (R-CHOP) in pazienti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B (diffuse large B-cell lymphoma, DLBCL) CD20-positivo non precedentemente trattati. Popolazione in studio: Circa 1400 pazienti dovranno essere reclutati e randomizzati in rapporto 1:1 nei due bracci di trattamento (R-CHOP e G-CHOP).; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 4 pazienti. La popolazione in studio sarà costituita da pazienti di età >= a 18 anni con Linfoma CD-20 positivo diffuso a grandi cellule B (DLBCL) non trattato in precedenza con diagnosi istologica documentata e una delle seguenti categorie di rischio IPI: alto, alto-intermedio o basso-intermedio. I pazienti con malattia a basso rischio sono eleggibili se hanno IPI 1, indipendentemente da malattia bulky, o IPI 0 con malattia bulky (definita come una lesione ≥ 7.5 cm). Gli arruolati dovranno avere almeno una lesione misurabile bi-dimensionalmente (> 1.5 cm nella dimensione maggiore in base alla TAC), ECOG performance status di 0,1o 2 (fare riferimento all’appendice G), frazione di eiezione LVEF ≥ 50 %, misurata tramite MUGA o ecocardiogramma, profilo ematologico adeguato. Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase III Pianificazione dello studio: la fine dello studio sarà definita dall’ultima visita dell’ultimo paziente ed è prevista a circa 5 anni dall’inizio dell’arruolamento per permettere a tutti i pazienti arruolati di avere un minimo di 3 anni di follow-up. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Aggiornato il 22/08/2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 53 del 25.07.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 16/08/2013 A prospective, randomized, open label two arm Phase III study to evaluate treatment free remission (TFR) rate in patients with Philadelphia-positive CML after two different durations of consolidation treatment with nilotinib 300mg BID Acronimo: CAMN107AIC05 Sperimentatore Principale: dr. M. Pini, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr. G. Catania, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico, prospettico, randomizzato, in aperto, con due gruppi di trattamento Promotore: Novartis Farma S.p.A Numero Eudract: 2012-005124-15 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. di Bologna, Policlinico Sant’Orsola Malpighi ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: il presente studio mira a valutare la durata ottimale del trattamento di consolidamento con nilotinib 300 mg BID, in modo che i pazienti rimangano in remissione libera da trattamento (≥MR 4.0 ) per 12 mesi dopo l’inizio della fase di Remissione Libera da Trattamento (TFR) dello studio Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in 51 centri italiani presso i quali è previsto l’arruolamento competitivo di 170 soggetti; in Europa saranno arruolati 1058 pazienti; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 2 pazienti La popolazione in studio sarà costituita da pazienti adulti (di sesso maschile e femminile) con diagnosi confermata di leucemia mieloide cronica Ph+ e/o BCR-ABL+ che sono stati trattati in prima linea con imatinib per un minimo di 2 anni di calendario. I pazienti non devono aver ottenuto ≥MR MR 4.0 al momento dell’ingresso in studio, ma devono essere almeno in CCyR. Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase III Pianificazione dello studio: l’inizio dell’arruolamento in Italia è previsto per il 15.07.2013; il termine dello stesso é previsto per il 15.02.2014. La fine della sperimentazione è prevista per il 15.02.2019 ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 17 aprile 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.45 del 28.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 08/08/2013 Identificazione dei meccanismi alla base della risposta eritroide nei pazienti affetti da mielodisplasia sottoposti a terapia ferrochelante Acronimo: FISM-BIOFER12 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio osservazionale, prospettico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Sindromi Mielodisplastiche (FISM) Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano ________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: scopo del progetto è valutare il meccanismo molecolare alla base della risposta eritroide (incremento dei valori emoglobinici e riduzione o eliminazione del fabbisogno trasfusionale) che si osserva in alcuni pazienti affetti da mielodisplasia, mielofibrosi e anamia aplastica sottoposti a terapia ferrrochelante con deferasirox e deferoxamina. Popolazione in studio: lo studio prevede l’inclusione di circa 100 pazienti i cui campioni biologici dovranno essere raccolti pre e post terapia ferrochelante. Il centro di Alessandria contribuirà con 10 pazienti. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 marzo 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 31 del 09.05.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 01/08/2013 Studio di fase 2 con RDHAP +/- bortezomib nella terapia di induzione preconsolidamento ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali in linfomi diffusi a grandi cellule B recidivati-refrattari : BR-DHAP + ASCT versus R-DHAP + ASCT Acronimo: FIL_VERAL12 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Pietrasanta, Dr. Zallio Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico di fase 2, randomizzato, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino ________________________________________________________________________________ La probabilità di ottenere la remissione completa con chemioterapia e rituximab in pazienti pretrattati con rituximab è alquanto ridotta, soprattutto nei pazienti con profilo molecolare “non GCB”. Lo studio “bioCORAL” suggerisce infatti che il sottogruppo non GCB presenti una prognosi infausta indipendentemente dal regime di induzione utilizzato; si può quindi ipotizzare che l’aggiunta di nuove molecole attive al regime RDHAP possa essere interessante. Bortezomib appare il miglior candidato in questo senso poichè il sottogruppo ABC esprime costituzionalmente NFkb , cioè il bersaglio del bortezomib medesimo. La letteratura scientifica suggerisce risultati incoraggianti dall’associazione chemioterapia + rituximab + bortezomib nei DLBCL di derivazione non – GCB, anche se in casistiche limitate. Pertanto l’aggiunta del bortezomib è giustificata dalla necessità di superare la resistenza costituzionale alla chemioterapia. L’associazione tra bortezomib e citarabina risulta interessante dai dati della letteratura e con tossicità cumulative accettabili. Obiettivo primario: valutare se l’aggiunta di bortezomib al RDHAP sia più attivo rispetto a R-DHAP nella fase di induzione pre-consolidamento ad alte dosi con ASCT in termini di risposta e di sicurezza. Popolazione in studio: Lo studio arruolerà circa 54 pazienti in ogni braccio, per un totale di 108 pazienti arruolati. Questo tipo di disegno consente esclusivamente di valutare se il braccio sperimentale ottiene un’incidenza di RC sufficientemente più elevata rispetto al braccio standard con un profilo di tossicità accettabile, tali da giustificare un successivo studio randomizzato di fase III confermatorio con un obiettivo primario clinico definitivo. Il centro di Alessandria contribuirà con 5 pazienti. Pianificazione dello studio: Si prevede di arruolare l’ultimo paziente nel settembre del 2015. Dopo una durata minima del follow-up di 24 mesi dalla data di arruolamento dell’ultimo paziente, lo studio sarà concluso nel febbraio 2018. ______________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 marzo 2013 Aggiornato il 01/08/2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 32 del 09.05.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 25/07/2013 Studio di fase 3, randomizzato, in aperto su A+AVD rispetto ad ABVD come terapia di prima linea in pazienti affetti da linfoma di Hodgkin classico in stadio avanzato Acronimo: C25003 Sperimentatore Principale: dr. F. Zallio, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa Salvi Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico di fase 3, randomizzato in aperto, commerciale Promotore: Millennium Pharmaceuticals Inc. Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Orsola-Malpighi di Bologna ________________________________________________________________________________ Per questo studio, la definizione di PFS è stata modificata per includere il ricevimento della chemioterapia o radioterapia antitumorale per i pazienti non in remissione completa (CR) dopo il completamento della terapia di prima linea come evento di progressione oltre agli eventi ordinari di progressione della malattia o di decesso dovuti a qualsiasi causa. La tomografia computerizzata (TAC) e le scansioni PET per la valutazione della malattia mPFS saranno lette da una struttura di revisione indipendente (IRF) in cieco. Obiettivo primario: Confrontare la sopravvivenza senza progressione modificata (modified progressionfree survival, mPFS) ottenuta con brentuximab vedotin (ADCETRISTM) più AVD (doxorubicina [Adriamicina], vinblastina e dacarbazina; A+AVD, in forma abbreviata) rispetto a quella ottenuta con ABVD (doxorubicina (Adriamicina), bleomicina, vinblastina e dacarbazina) per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin (LH) classico in stadio avanzato Popolazione in studio: Lo studio arruolerà circa 1040 pazienti; si prevede che l'arruolamento duri 2 anni. Tutti i pazienti arruolati devono presentare una diagnosi confermata istologicamente di LH classico di Stadio III o IV che non sia stato trattato precedentemente con chemioterapia o radioterapia sistemica. I pazienti saranno stratificati per area (Americhe rispetto a Europa rispetto ad Asia) e per numero dei fattori di rischio secondo l'International Prognostic Factor Project (IPFP) (0-1 rispetto a 2-3 rispetto a 4-7). I pazienti saranno randomizzati 1:1 in 1 dei 2 bracci di trattamento, per un totale di circa 520 pazienti per braccio. Il centro di Alessandria contribuirà con 6 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata dello studio sarà di circa 60 mesi per raggiungere l'analisi finale dell'endpoint basato su mPFS (circa 24 mesi di arruolamento più 36 mesi di follow-up aggiuntivo dopo che l’ultimo paziente è stato randomizzato). I pazienti saranno seguiti per la sopravvivenza fino al decesso o alla fine del follow-up a lungo termine (quando si verificheranno 112 decessi, a circa 5 anni dalla data dell'ultimo paziente randomizzato), qualunque avvenga per primo. La durata complessiva dello studio è di circa 7 anni. ________________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Aggiornato il 25/07/2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 40 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 18/07/2013 Studio di fase 3, multicentrico, randomizzato, in doppia cecità, che si propone di confrontare l'efficacia e la sicurezza dell'azacitidina orale somministrata insieme alla miglior terapia di supporto con il placebo somministrato insieme alla migliore terapia di supporto a soggetti con anemia trasfusione-dipendente e trombocitopenia causate da sindromi mielodisplastiche a più basso rischio secondo l'IPSS Acronimo: AZA-MDS-003 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Depaoli, Dr.ssa Pietrasanta, Dr. Catania, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico di fase 3, randomizzato in doppia cecità, commerciale Promotore: Celgene Corporation Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Careggi di Firenze ________________________________________________________________________________ Lo studio riguarda il trattamento delle sindromi mielodisplastiche (SMD) a più basso rischio secondo il sistema di punteggio prognostico internazionale (IPSS) con anemia dipendente da trasfusioni di globuli rossi (GB) e trombocitopenia. Prevede 3 fasi: screening, trattamento in doppio cieco e follow-up. Obiettivo primario: valutare l’indipendenza da trasfusioni di globuli rossi nei 2 bracci di trattamento (azacitidina orale associata alla miglior terapia di supporto rispetto a placebo associato alla miglior terapia di supporto) in soggetti con anemia dipendente da trasfusioni di globuli rossi e trombocitopenia (n. piastrine <= 50 x 109/l) a causa della SMD a più basso rischio secondo l’IPSS. Popolazione in studio: Saranno randomizzati nello studio circa 386 soggetti (circa 193 per ogni braccio di trattamento) che soddisfino tutti i criteri di inclusione. Il centro di Alessandria contribuirà con 5 pazienti. Pianificazione dello studio: 60 mesi. 26 mesi di arruolamento e 34 mesi di trattamento e/o osservazione del soggetto. Lo studio si concluderà al raggiungimento del numero totale di eventi (n= 250 decessi) necessario per un’analisi completa della sopravvivenza globale, atteso presumibilmente 60 mesi dopo la randomizzazione del primo soggetto nello studio. ________________________________________________________________________________ Parere Favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 37 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora arruolato alcun paziente Aggiornato il 04/07/2013 Analisi integrata dell’influenza della terapia con telbivudina nell’epatite cronica B sull’assetto funzionale della risposta immune (cellule NK, linfociti CD8 e CD4): Possibili implicazioni dell’individuazione di marcatori immunologici precoci o predittivi di risposta virologica per il trattamento e management clinico prospettico Acronimo: Telbivudina Sperimentatore Principale: Dr. Eugenio Mantia, Responsabile S.C. Malattie Infettive Collaboratori: Dr. R. Carbone, Dr. C. Nebbiolo - Dirigenti Medici S.C. Malattie Infettive Tipologia dello studio: studio osservazionale di coorte prospettico Promotore: Celgene Corporation Centro Coordinatore della sperimentazione: IST di Genova ______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L'obiettivo primario dello studio è valutare se la terapia con Telbivudina modula l’immunità innata o adattativa. In particolare: Analisi dell’asse CD40/CD40L tra linfociti B e T prima e durante terapia con telbivudina ed il ruolo rivestito dall’asse nel determinare il successo o il fallimento terapeutico. Determinare se il controllo di HBV-DNA tramite Telbivudina è associato alla modulazione dell’attivazione cellulare dei NK, con il fenotipo/funzione delle cellule NK, con il KIRotype/immunogenotipo HLA-C . Determinare se uno specifico fenotipo/funzione di specifiche cellule CD8+ citotossiche è influenzato positivamente dal controllo viremico tramite Telbivudina Popolazione in studio: Verranno arruolati almeno 24 pazienti con infezione cronica da HBV. L’IRCCS AOU San Martino – IST-Genova Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro non arruolerà pazienti, ma svolgerà analisi immunologiche e coordinamento. E’ previsto l’arruolamento di 8 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: I pazienti saranno monitorati clinicamente per 24 mesi. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 gennaio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 38 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti. Aggiornato il 27/06/2013 Studio di fase 3, randomizzato, in doppia cecità, controllato con placebo, che si propone di confrontare l’efficacia e la sicurezza dell’azacitidina orale, somministrata insieme alla miglior terapia di supporto, versus la migliore terapia di supporto come trattamento di mantenimento a soggetti con leucemia mieloide acuta che hanno raggiunto una riposta completa Acronimo: CC-486-AML-001 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr. Catania, Dr.ssa Depaoli, Dr.ssa Pietrasanta - Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico, multicentrico randomizzato, controllato con placebo, in doppia cecità, di fase III. Promotore: Celgene Corporation Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) ______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: L'obiettivo primario dello studio è dimostrare se la terapia di mantenimento con azacitidina orale migliora la sopravvivenza globale (Overall Survival - OS) rispetto al placebo nei soggetti con LAM, di età ≥ 55 anni, che hanno raggiunto la prima remissione completa (RC) o la remissione completa con recupero ematologico incompleto (RCi) dopo la chemioterapia intensiva di induzione con o senza chemioterapia di consolidamento. Popolazione in studio: Nello studio saranno arruolati circa 460 soggetti, di età pari o superiore a 55 anni, con una diagnosi di de novo LAM o LAM secondaria a una precedente sindrome mielodisplastica e che hanno raggiunto una prima RC/RCi dopo la terapia di induzione con o senza chemioterapia di consolidamento. I soggetti che hanno precedentemente raggiunto una RC/RCi dopo il trattamento con un agente ipometilante saranno esclusi dallo studio. Lo studio verrà condotto approssimativamente in 150 centri in tutto il mondo. E’ previsto l’arruolamento di 23 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: Lo studio prevede 3 fasi: fase di pre-randomizzazione, fase di trattamento e fase di follow-up. Sarà chiuso al verificarsi del numero totale di eventi (n=330 decessi) necessario per un'analisi completa della sopravvivenza globale. La durata prevista è di 60 mesi e comprende un periodo di arruolamento di 36 mesi, seguito da un periodo di altri 24 mesi di trattamento e/o osservazione. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 11.06.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti. Aggiornato il 20/06/2013 Bendamustina e Rituximab per il trattamento del Linfoma zona marginale splenica: IELSG-36, studio prospettico di fase II Acronimo: IELSG36 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Daniela Pietrasanta, Dr. Francesco Zallio - Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico, multicentrico, prospettico, in aperto a due stadi, di fase II. Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus - IELSG Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte di Messina ______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Efficacia della combinazione R-Bendamustina valutata in termini di percentuale di remissioni complete. Il tasso di risposta completa è definito come: regressione alla dimensione normale tramite CT dell’organomegalia (milza, fegato, linfonodi), normalizzazione dei valori del sangue, nessuna evidenza di cellule circolanti clonali e un esito nullo o minore (≤ 5%) dell’infiltrazione del BM rilevata mediante immunoistochimica. Popolazione in studio: Pazienti con diagnosi di linfoma della zona marginale splenica sintomatico, non precedentemente trattati (fatta eccezione per la splenectomia e/o terapia antivirale per infezione da HCV). E’ previsto l’arruolamento di 4 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: 2 anni per reclutare i pazienti 5 anni di follow-up dal trattamento dell’ultimo paziente per la valutazione degli obiettivi durata totale: 7 anni ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 28 del 22.04.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti. Aggiornato il 13/06/2013 Studio multicentrico in pazienti affette da carcinoma ovarico, stadio III-IV, trattate con Carboplatino-Paclitaxel e Bevacizumab in prima linea:VALUTAZIONE DI MARCATORI PROGNOSTICI CLINICI E MOLECOLARI Acronimo: MITO-16 / MaNGO-OV2 Sperimentatore Principale: Dr. Vittorio Fusco, Responsabile S.C. Oncologia Collaboratori: Dr.ssa Giovanna Paola Bellotti, Dr.ssa Pamela Francesca Guglielmini - Dirigenti Medici S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico, multicentrico, a singolo braccio, in aperto, non comparativo, di fase IV. Promotore: MITO (Istituto Nazionale Tumori di Napoli) / MaNGO (Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano) Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Napoli ______________________________________________________________________________ Obiettivo primario: Verificare il ruolo potenziale che taluni fattori, clinici e molecolari, possono avere nell’identificare, nell’ambito di pazienti trattate con bevacizumab associato ad un regime chemioterapico, un sottogruppo a prognosi migliore, sia in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS) che di sopravvivenza globale (OS) Popolazione in studio: saranno arruolati pazienti di sesso femminile con età ≥18 anni, diagnosi istologica di carcinoma epiteliale dell’ovaio oppure delle tube di Falloppio o carcinoma primitivo del peritoneo, inclusi i tumori Mulleriani misti oppure recidiva in stadio precoce di carcinoma epiteliale dell’ovaio o delle tube di Falloppio trattata con sola chirurgia. Altri criteri di inclusione saranno: - FIGO stadio IIIB & C o IV - Performance Status 0–2 secondo ECOG - Aspettativa di vita di almeno 12 settimane - Consenso informato firmato ottenuto prima dell’inizio di qualsiasi procedura studio specifica e del trattamento quale conferma della volontà della paziente di partecipare allo studio e della consapevolezza da parte della paziente di dover rispettare le procedure previste dal protocollo - Disponibilità di campioni di tessuto tumorale per analisi molecolari. E’ previsto l’arruolamento di 6 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: 24 mesi di arruolamento. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 33 del 24.05.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Aggiornato il 13/06/2013 Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti. Aggiornato il 06/06/2013 Ciclo breve di Bortezomib in pazienti anemici con crioagglutinemia refrattaria Acronimo: CAD0111 Sperimentatore Principale: Dr.ssa Flavia Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: Dr.ssa Anna Baraldi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico farmacologico multicentrico di fase II Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Ematologia e Dipartimento di Oncologia Medica Spedali Civili – Brescia ______________________________________________________________________________ La crioagglutinemia (CAD, Cold agglutinin disease) è una patologia cronica che determina la distruzione dei globuli rossi (emolisi) causata dalla presenza di un autoanticorpo, l’immunoglobulina M, specifico per gli antigeni dei globuli rossi. L’autoanticorpo è prodotto da un clone di cellule linfatiche di tipo B, che può essere spesso riconoscibile con gli esami diagnostici standard, incluso l’esame del midollo osseo. Alcuni pazienti affetti da CAD richiedono delle trasfusioni per compensare la distruzione dei globuli rossi. Ci sono poche terapie di comprovata efficacia che riducano l’emolisi e/o la necessità di una trasfusione: queste includono agenti alchilanti, in particolare il clorambucile, il rituximab e l’associazione di fludarabina e rituxiab.. Obiettivo primario: valutare il raggiungimento dell’indipendenza da trasfusione dopo terapia con Bortezomib o di un aumento significativo della concentrazione di emoglobina in pazienti con anemia da moderata a grave correlata a criogglutinemia (CAD, cold agglutinin disease). Popolazione in studio: saranno arruolati pazienti con patologia di crioagglutinemia che richieda una trasfusione o con una concentrazione di emoglobina al di sotto di 10g/L determinata almeno mensilmente durante i due mesi precedenti l’entrata nello studio; altri criteri di inclusione saranno il fallimento di un precedente tentativo di trattamento o almeno un precedente tentativo di trattamento, la valutazione dei livelli di emoglobina e il titolo della crioagglutinina a 4°C ≥ 64 E’ previsto l’arruolamento di 2 pazienti presso il Centro di Alessandria. Pianificazione dello studio: 30 mesi. 18 mesi di arruolamento a partire dall’inserimento del primo paziente e 12 mesi per il completamento del follow up. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 gennaio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 22.04.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti. Aggiornato il 24/04/2013 Efficacia e sicurezza della CPFA ad alte dosi (plasmafiltrazione associata ad adsorbimento) nello shock settico in Terapia Intensiva Acronimo: COMPACT 2 (NCT01639664) Sperimentatore Principale: Dr.ssa Silvia Scarrone, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: Dr.ssa Nicoletta Vivaldi Responsabile S.C. Anestesia e Rianimazione, Dr. Marco Manganaro Direttore S.C. Nefrologia e Dialisi - Dr.ssa V. Bonato, Dr. C. Caria, Dr.ssa I. Minardi, Dr.ssa A. Nava, Dr.ssa C. Robba, Dr.ssa M. Rosa, Dirigenti Medici S.C. Anestesia e Rianimazione – Dr.ssa B. Brezzi, Dr.ssa C. Calvi, Dr. G. Demicheli, Dr. C. Lubatti, Dr. P. Odone, Dr. A. Ortensia, Dr. E. Turello, Dr.ssa V. Vaccaro, Dirigenti Medici S.C. Nefrologia e Dialisi Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico su dispositivo medico, non commerciale Promotore: GiViTI – Gruppo Italiano per la Valutazione degli Interventi in Terapia Intensiva Centro Coordinatore della sperimentazione: Servizio di Anestesia e Rianimazione B-DEA dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino ______________________________________________________________________________ CPFA® è un trattamento extracorporeo per pazienti con shock settico attuato utilizzando una cartuccia sorbente dedicata. La resina messa a punto per questa specifica indicazione consente di adsorbire i principali mediatori infiammatori coinvolti. La tecnica, mediante un plasmafiltro, separa dal sangue il plasma, e questo attraversa successivamente una cartuccia in grado di adsorbire un ampio range di mediatori pro e antiinfiammatori. Il plasma così purificato viene restituito al paziente. A questo primo stadio segue, in serie, un emofiltro che provvede alla depurazione per convezione e al bilancio idrico e a quello dell’equilibrio acido-base. Obiettivo primario: Chiarire se l'applicazione della CPFA ad alte dosi, ossia garantendo un elevato volume di plasma trattato, in aggiunta alla pratica clinica corrente, ha o meno la capacità di ridurre la mortalità del paziente con shock settico ricoverato in TI. Popolazione in studio: L’inclusione nello studio è prevista per tutti i pazienti che all’ammissione in Terapia Intensiva o durante la degenza in TI presentino uno stato di shock settico, definito secondo i criteri riportati in letteratura e illustrati nel protocollo. I pazienti sono considerati eleggibili solo se il tempo fra la diagnosi di shock settico e la possibilità di iniziare la CPFA non è superiore a 12 ore. I pazienti eleggibili saranno randomizzati a due bracci: pratica clinica corrente per il trattamento dello shock settico (braccio di controllo) e pratica clinica corrente associata a CPFA ad alte dosi (braccio sperimentale). E’ previsto l’arruolamento di 350 pazienti totali presso tutti i Centri ed il Centro di Alessandria contribuirà con l’arruolamento di 20 pazienti. Pianificazione dello studio: La durata prevista è di 3 anni, indicativamente da marzo 2013 a marzo 2016 ________________________________________________________________________________ Aggiornato il 24/04/2013 Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 24 del 26.03.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti, in attesa di potersi coordinare con tutti i Centri partecipanti alla sperimentazione. Aggiornato il 11/04/2013 Sindrome d'astinenza dopo analgosedazione in terapia intensiva pediatrica: studio multicentrico Acronimo: WAT - 1 Sperimentatore Principale: Dr. Fabrizio Racca, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Collaboratori: Dr.ssa J. Gualino, Dirigente Medico S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica Tipologia dello studio: studio osservazionale, prospettico, non commerciale Promotore: Terapia Intensiva Pediatrica, Dipartimento di Pediatria – A.O.U. di Padova Centro Coordinatore della sperimentazione: Terapia Intensiva Pediatrica – A.O.U. di Padova ________________________________________________________________________________ I pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva ricevono spesso prolungate terapie analgo-sedative, tuttavia si è visto che questo comporta, nella maggior parte dei casi, un prolungamento del tempo di degenza del soggetto in terapia intensiva e talvolta la comparsa di sintomi da astinenza nel momento in cui si iniziano a scalare i farmaci anche se lo svezzamento da questi viene fatto seguendo correttamente le indicazioni della letteratura. L’astinenza complica in maniera importante la gestione del paziente ed è motivo di stress per il bambino e per questo è fondamentale un corretto e regolare monitoraggio dei sintomi da astinenza che possono sopravvenire durante lo svezzamento dai farmaci. Obiettivo primario: valutare l’incidenza della sindrome da astinenza da analgo-sedativi in Terapia Intensiva Pediatrica. Popolazione in studio: Sono inclusi nello studio tutti i pazienti pediatrici ricoverati in reparto di terapia intensiva e sottoposti a terapia analgo-sedativa continuativamente per un periodo di tempo ≥ 5 giorni e per cui si inizia lo svezzamento dai farmaci (oppioide o benzodiazepina), secondo il protocollo di scalo consigliato dalle Raccomandazioni per l’analgo-sedazione in terapia intensiva pediatrica (sito SARNePI): riduzione del dosaggio dei farmaci del 10 – 20 % al giorno. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 30 gennaio 2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 23 del 26.03.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S __________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora reclutato pazienti. Aggiornato il 04/04/2013 Outcome clinico dei pazienti affetti da sindrome mielodisplastica sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo: impatto della disponibilità del donatore e del timing della procedura trapiantologica Acronimo: GITMO_MDS_ricerca MUD Sperimentatore Principale: dr. Massimo Pini, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio osservazionale, retrospettivo, non commerciale Promotore: GITMO (Gruppo Italiano Trapianti di Midollo Osseo, Cellule Staminali emopoietiche e terapia cellulare) Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia ________________________________________________________________________________ Le sindromi mielodisplastiche sono neoplasie ematologiche caratterizzate da emopoiesi inefficace e da un rischio variabile di evoluzione leucemica. Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche è ad oggi l’unico trattamento curativo per questi pazienti. Circa un terzo dei pazienti eleggibili alla procedura trapiantologica ha un donatore HLA-identico familiare. Nei restanti casi, in circa il 50% la ricerca nei registri internazionali consente di trovare in tempi estremamente variabili e non prevedibili un donatore HLA-identico. Negli ultimi anni molti studi hanno comparato l’outcome clinico di pazienti con neoplasie ematologiche sottoposti a trapianto allogenico da donatore familiare nei confronti si soggetti trapiantati da donatore da registro. Tali studi tuttavia sono estremamente eterogenei in termini di patologie ematologiche considerate e non considerano l’impatto clinico del tempo intercorrente tra l’avvio della ricerca nei registri internazionali e il reperimento del donatore. Obiettivo primario: confrontare l'outcome clinico dei pazienti affetti da sindrome mielodisplastica che hanno ricevuto un trapianto allogenico di cellule staminali da donatore familiare, con quello dei pazienti che attivano una ricerca di donatore non familiare nei registri donatori di cellule staminali internazionali. L’end point primario dello studio è la sopravvivenza globale a partire dal momento della decisione di trapiantare. Si vuole quindi confrontare la sopravvivenza globale nei pazienti con donatore familiare e in quelli che attivano la ricerca di donatore non consanguineo, tenendo conto del tempo che intercorre tra l’inizio della ricerca del donatore e l’effettuazione del trapianto. Popolazione in studio: verranno raccolti i dati dei pazienti affetti da sindrome mielodisplastica sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo trattati dal 1997 al 2010 nei centri GITMO partecipanti allo studio. Il centro di Alessandria contribuirà con 4 pazienti ________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 27 febbraio 2013 Aggiornato il 04/04/2013 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 25 del 26.03.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria ad oggi non ha ancora raccolto i dati di alcun paziente Aggiornato il 21/03/2013 Phase II study of age-adjusted R-BAC (Rituximab, Bendamustine, Cytarabine) as induction therapy in older patients with Mantle Cell Lymphoma (MCL) Acronimo: FIL - RBAC500 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr. A. Levis Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Leucemie ONLUS Numero Eudract: 2011-005739-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: Ospedale San Bortolo di Vicenza __________________________________________________________________________________ Lo studio nasce a seguito di una sperimentazione multicentrica di fase 2 che utilizza dosi standard di RBAC sia su pazienti con MCL non trattati che precedentemente trattati. Un'analisi ad interim condotta su 30 pazienti ha dimostrato infatti che la combinazione di Rituximab + bendamustina + Ara-C esplica una buona attività clinica, ma con una tossicità ematologica piuttosto elevata, specialmente in pazienti precedentemente trattati e anziani. Al fine di ridurre la tossicità ematologica e di migliorare la fattibilità e la sicurezza della terapia R-BAC, specialmente nei pazienti anziani, con questo studio è stato implementato un nuovo schema terapeutico in cui si ha una riduzione del dosaggio di Ara-c. adattato all’ età. Obiettivo primario: determinare l’attività (in termini di remissione completa secondo i criteri di Cheeson 2007) e la sicurezza del trattamento con rituximab-bendamustina-citarabina (RBAC500), aggiustato per età, nei pazienti anziani con MCL non trattati precedentemente, al termine della fase di trattamento. Popolazione in studio: alla sperimentazione parteciperanno centri onco-ematologici dislocati su tutto il territorio ed è previsto l’arruolamento di 57 pazienti totali. Il centro di Alessandria contribuirà con 3 pazienti Pianificazione dello studio: la durata prevista è di 4 anni. ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 62 del 23.07.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 14/03/2013 Studio di fase III multicentrico, randomizzato, controllato, per valutare l'efficacia e la sicurezza di ON 01910.Na somministrato come infusione endovenosa continua per 72 ore a settimane alterne a pazienti con sindrome mielodisplastica (MDS, Myelodisplastic Syndrome) con eccessivi episodi di ricadute successive, o refrattari o intolleranti ad azacitidina o decitabina Acronimo: 04-21 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta, dr.ssa V. Primon, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale Promotore: Onconova Therapeutics Inc. Numero Eudract: 2010-019755-21 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Careggi di Firenze __________________________________________________________________________________ Lo studio è multi-nazionale in quanto coinvolgerà, oltre all'Italia, i seguenti paesi: Belgio, Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, USA, Svezia e Israele. Obiettivo primario: confrontare la sopravvivenza globale in pazienti che ricevono 1800mg/24 ore di ON 0191O.Na somministrato come infusione endovenosa continua per 72 ore a settimane alterne in aggiunta alla miglior terapia di supporto (BSC) rispetto alla sopravvivenza globale di pazienti con sindrome mielodisplastica e blasti in eccesso che non hanno risposto al trattamento con azacitidina e decitabina e che ricevono BSC Popolazione in studio: lo studio includerà 270 pazienti randomizzati in 50 centri su scala mondiale e il centro di Alessandria contribuirà con 2 pazienti Pianificazione dello studio: la durata prevista va da dicembre 2010 a marzo2013; i pazienti saranno comunque trattati fino ad un eventuale progresso della malattia o fino ad eventuale decesso Sottostudio Opzionale ECG/Farmacocinetica: obiettivi del sottostudio sono: - per l’elettrocardiogramma (ECG), evidenziare potenziali anomalie nell’ECG dei pazienti che ricevono ON 0191O.Na; - per la farmacocinetica, osservare il modo in cui il corpo elimina il farmaco ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 29 del 22.03.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 07/03/2013 Valutare con uno studio pilota, l’efficacia dell’estratto di Alga Klamath (Klamin®) contenente PEA (β- feniletilamina) che è anche un precursore del metilfenidato , e le ficocianine che hanno attività anti MAO-B reversibile, in bambini con ADHD Acronimo: KLAMIN-ADHD Sperimentatore Principale: dr. M. Cremonte, Responsabile S.C. Neuropsichiatria Infantile Collaboratori: dr.ssa I. Maraucci, Dirigente Medico S.C. Neuropsichiatria Infantile Tipologia dello studio: studio clinico non farmacologico monocentrico, commerciale Sponsor: Alderman Pharma S.r.l. _______________________________________________________________________________________ Obiettivo dello studio: valutare, con uno studio pilota, l’efficacia dell’estratto di microalghe Klamath (Klamin®) contenente PEA (β-feniletilamina) e ficocianine che hanno attività anti monoaminossidasi-B (MAO-B) reversibile, in bambini con Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività (ADHD). Da una microalga del lago Klamath (Oregon – USA), da sempre apprezzata non solo per le sue singolari proprietà nutrizionali ma anche per i suoi sensibili effetti positivi su energia mentale, attenzione, umore e ansia, è stato possibile ricavare uno specifico estratto, Klamin®, che contiene elevate concentrazioni di βfeniletilamina, unitamente ad AFA-Ficocianine ed ad altre molecole (AFA-fitocromo e Micosporine algali) anch’esse dotate di azione di inibizione selettiva di MAO-B. Popolazione in studio: 33 soggetti di età compresa tra 6 e 17 anni con diagnosi di ADHD (effettuata secondo la batteria di valutazione indicate nelle linee guida SINPIA 2002), già noti e seguiti presso il Centro di Riferimento regionale dell’ADHD della S.C. Neuropsichiatria Infantile da almeno tre mesi, con caratteristiche omogenee per gruppi di età e sintomatologia. Pianificazione dello studio: la durata prevista dello studio è pari a 12 mesi; l’arruolamento dei pazienti avverrà non oltre i primi sei mesi dello studio, la partecipazione allo studio per ogni paziente è di 6 mesi. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale n. 13 del 22.02.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 28/02/2013 SAVING - Le implicazioni del sotto o non ottimale trattamento della BPCO nella fase di stabilità clinica Acronimo: SAVING - ARC207 Sperimentatore Principale: dr. G. Ferretti, Direttore S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Collaboratori: dr. B. Polla e dr.ssa P. Omodeo, Dirigenti Medici S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: studio osservazionale caso-controllo, multicentrico Promotore: AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri Sponsor: A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite S.r.l. Centro Coordinatore della sperimentazione: Unità di Terapia Intensiva Pneumologica e Fisiopatologia Toracica, A.O.U. Careggi di Firenze Studio inserito nel Registro degli Studi Osservazionali (RSO) attivato da AIFA _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’associazione causale fra episodi di riacutizzazione di malattia che determinano la necessità di un ricovero ospedaliero e modalità di trattamento farmacologico per la patologia di base utilizzata nei tre mesi precedenti la riacutizzazione Popolazione in studio: circa 1400 soggetti afferenti a 50 centri di pneumologia sul territorio nazionale dotati di letti di monitoraggio o di TSIR o UTIR Casi: pazienti con BPCO in fase di riacutizzazione che necessitano di ricovero ospedaliero durante la fase di arruolamento dello studio, reclutati prospetticamente Controlli: soggetti con diagnosi di BPCO che ad una determinata visita di controllo, in condizioni di stabilità di malattia, sono risultati liberi da riacutizzazione nei tre mesi precedenti; i controlli sono identificati in modalità retrospettiva all’interno del database BPCO 3 del Centro Studi AIPO. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di almeno 15 soggetti Pianificazione dello studio Durata dello studio: 10 mesi Data inizio arruolamento: dicembre 2012 Data chiusura arruolamento: luglio 2013 Periodo di valutazione dell’esito clinico: 3 mesi Fine studio: 31 ottobre 2013 _______________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale n. 05 del 06.02.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 21/02/2013 Studio di fase 3, randomizzato, controllato, in aperto dell'inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (Btk), Ibrutinib, verso Temsirolimus in soggetti affetti da linfoma mantellare (MCL) recidivo o refrattario che hanno ricevuto almeno una precedente terapia Acronimo: PCI32765 MCL3001 - RAY Sperimentatore Principale: dr. F. Zallio, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa F. Salvi e dr. M. Pini, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico multicentrico, commerciale Numero Eudract: 2012-000601-74 Promotore: Janssen-Cilag S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Città della Salute e della Scienza Presidio Molinette __________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare se il trattamento con ibrutinib, confrontato con temsirolimus, sia in grado di prolungare la sopravvivenza libera da progressione (PFS) in soggetti affetti da linfoma mantellare (MCL) recidivo o refrattario, che abbiano ricevuto almeno un precedente regime chemioterapico contenente rituximab. Obiettivi secondari: valutare - il tasso di risposta; - la sopravvivenza generale; - il tasso di sopravvivenza ad 1 anno; - la durata della risposta; - la sicurezza di ibrutinib in confronto a temsirolimus; - la caratterizzazione del profilo farmacocinetico di ibrutinib Popolazione in studio: saranno arruolati circa 280 soggetti eleggibili (140 per braccio) al fine di poter osservare 178 eventi di PFS. L’arruolamento è di tipo competitivo e prevede l’inclusione presso il centro di Alessandria di un minimo di 2 pazienti ritenuti idonei Pianificazione dello studio: questo studio è diviso in tre fasi: screening, trattamento e follow-up Durata dello studio: 4 anni Data inizio arruolamento: 30 dicembre 2012 Data chiusura arruolamento: marzo 2017 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale n. 06 del 06.02.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 14/02/2013 Studio osservazionale trasversale mulricentrico "PREFER - PREvalenza delle comorbidità della COPD nel FEnotipo Riacutizzatore" Acronimo: PREFER Sperimentatore Principale: dr. G. Ferretti, Direttore S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Collaboratori: dr.ssa S. Ravera, Dirigente Medico S.C. Malattie dell’Apparato Respiratorio Tipologia dello studio: studio osservazionale trasversale multicentrico, commerciale Promotore: Nycomed S.p.A. Centro Coordinatore della sperimentazione: Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano __________________________________________________________________________________ Obiettivi: - stabilire la prevalenza di comorbidità in 3.000 pazienti italiani “frequenti riacutizzatori” (definiti come pazienti con sintomi di bronchite cronica, FEV-1 < 50% del valore teorico, > 2 riacutizzazioni moderate/severe negli ultimi 12 mesi); - documentare, in questi pazienti, l’appropriatezza dei test diagnostici strumentali, come la spirometria; secondo un rapporto pubblicato di recente questi test sono raramente eseguiti in Italia Popolazione in studio: si prevede di coinvolgere circa 100 centri italiani di pneumologia, si stima che sia realistico un reclutamento di 1.5 paziente/mese/centro. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 30 pazienti Pianificazione dello studio: - Reclutamento: marzo 2012 - dicembre 2013 - Analisi ad interim: marzo 2013 - Analisi Finale: marzo 2014 - Report: dicembre 2014 Ogni paziente sarà oggetto di una sola visita durante la quale saranno raccolti anche dati dalle cartelle cliniche; non è previsto un follow-up ________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 14 novembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 93 del 21.12.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 31/01/13 Long-term quality of life in patients with acute promyelocytic leukemia: a follow-up observational study of patients enrolled in the GIMEMA AIDA 0493 and AIDA 2000 Acronimo: QoL-APL0512 Sperimentatore Principale: dr.ssa L. Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale multicentrico, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus __________________________________________________________________________________ Obiettivo principale: investigare alcuni aspetti inerenti la qualità di vita, nel lungo periodo, in pazienti ai quali era stata diagnosticata una leucemia acuta promielocitica (LAP) ed erano stati arruolati negli studi GIMEMA AIDA 0493 e AIDA 2000. La comparazione del loro profilo di qualità di vita con quello dei loro pari nella popolazione generale italiana rappresenta la finalità primaria dello studio Obiettivi secondari: - valutare l’associazione eventualmente esistente tra variabili socio-demografiche (ad es. età, educazione, stato occupazionale), variabili medico/cliniche e variabili riportate dai pazienti (ad es. qualità della vita legata allo stato di salute, fatigue e comorbidità); - identificare sottogruppi di pazienti affetti da LAP con particolari limitazioni in termini di qualità di vita percepita Pianificazione dello studio: il periodo di reclutamento è stimato in circa 12 mesi, il follow-up non è stato pianificato ________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 14 novembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 90 del 12.12.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 24/01/13 Studio multicentrico randomizzato di fase III per valutare l'efficacia di una strategia di mantenimento modulata sulla base della risposta al trattamento di induzione con chemioimmunoterapia standard in pazienti con Linfoma Follicolare in stadio avanzato Acronimo: FIL_FOLL12 Sperimentatore Principale: dr. F. Zallio, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta, dr.ssa F.Salvi, Dirigenti Medici Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi Onlus Numero Eudract: 2012-003170-60 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte __________________________________________________________________________________ Si tratta di uno studio multicentrico di superiorità, randomizzato, di fase III che prevede una strategia di mantenimento modulata sulla base della risposta al trattamento di induzione Obiettivo primario: valutare, in termini di Progression Free Survival (PFS), se una terapia di mantenimento basata sulla risposta alla PET e sulla valutazione della malattia minima residua è più efficace rispetto ad una terapia di mantenimento standard con Rituximab in pazienti con nuova diagnosi di linfoma follicolare in stadio avanzato Popolazione in studio: si prevede di arruolare 602 pazienti, 10 dei quali presso il centro di Alessandria, al fine di averne 546 valutabili considerando un drop out del 10% circa. Alla sperimentazione parteciperanno 80 centri onco-ematologici dislocati su tutto il territorio nazionale Pianificazione dello studio: il protocollo prevede 4 anni per completare l’arruolamento e 3 anni di follow-up a partire dalla registrazione dell’ultimo paziente per la valutazione dell’endpoint primario (PFS) Studi biologici: sono pianificati 2 differenti tipi di indagini - la revisione centralizzata del prelievo istologico - l'analisi centralizzata di biologia molecolare ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 12 dicembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 2 del 16.01.2013 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 10/01/13 L'influenza della fluorescenza sul punto di sezione dell'intestino in corso di chirurgia robotica del colon sinistro e del retto Acronimo: FIRE FLY COLORECTAL Sperimentatore Principale: dr. G. Spinoglio, Direttore Dipartimento Chirurgico Collaboratori: dr. D. Agoglitta, dr. L.M. Lenti, dr.ssa V. Maglione, dr. A.G. Pappalardo, dr. D. Piscioneri, dr. F. Priora, dr. F. Ravazzoni, Dirigenti Medici S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico Tipologia dello studio: studio osservazionale, commerciale Promotore: Intuitive Surgical Operations, Inc. Centri in cui viene svolta la sperimentazione: University of California, Irvine, California - Wright State Department of Surgery, Dayton, Ohio - Roper ST Francis Hospital, Charleston, South Carolina - Dipartimento Chirurgico, S.C. Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico, A.O. “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” __________________________________________________________________________________ Lo studio è di coorte, prospettico Obiettivo dello studio: valutare l’impatto del sistema di visualizzazione della perfusione intestinale in fluorescenza nel cambiamento della posizione delle linee di sezione del colon e del retto, durante le resezioni del colon sinistro e del retto rispetto alla posizione delle linee di sezione scelte in luce bianca. Popolazione in studio: si prevede di arruolare fino a 40 pazienti, 5 dei quali presso il centro di Alessandria Pianificazione dello studio: l’arruolamento dei pazienti verrà completato entro 6 mesi dall’avvio dello studio. La durata della partecipazione per singolo soggetto è di circa 4 settimane ___________________________________________________________________________________ Parere unico favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 10 ottobre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 84 del 26.10.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 4 pazienti Aggiornato il 03/01/13 BE-Positive: Beyond progression after tki in Egfr-Positive NSCLC patients Acronimo: BE-POSITIVE Sperimentatore Principale: dr. P.L. Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio osservazionale, non commerciale Promotore: Divisione di Chirurgia Oncologica Toracica Università di Torino, A.O.U. S. Luigi Gonzaga di Orbassano Centro Coordinatore della sperimentazione: Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche Università di Torino, S.C.D.U. Malattie dell’Apparato Respiratorio ad indirizzo oncologico AOU San Luigi, Orbassano ___________________________________________________________________________________ Lo studio è multicentrico, retrospettivo Obiettivo dello studio: raccogliere i dati relativi alle scelte terapeutiche e all’outcome di pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato con mutazione attivante dell’Epidermal Growth Factor Receptor (EGFR), in progressione dopo la prima linea con inibitore tirosino kinasico di EGFR. Oggetto dell’analisi sarà valutare in una “real life population”: - la proporzione di pazienti che non riceve una seconda linea di terapia, descrivendone i motivi; - il tipo di trattamento di seconda linea scelto; - l’attività, in termini di risposta obiettiva secondo criteri RECIST 1.1; - l’outcome del paziente in termini di sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in diversi centri italiani, presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 3 pazienti Pianificazione dello studio: la durata prevista dello studio sarà di circa 1 anno ___________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 05 settembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 81 del 18.10.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria si sta valutando l’idoneità di 3 pazienti all’arruolamento nello studio Aggiornato il 20/12/12 Open label multicenter study of Eltrombopag for the treatment of Immune Thrombocytopenia (ITP) secondary to Chronic Lymphoproliferative Disorders (LPDs) Acronimo: VI-PLT-01 Sperimentatore Principale: dr. R. Santi, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Fondazione Progetto Ematologia Numero Eudract: 2011-004657-11 Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. di Ematologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza ___________________________________________________________________________________ Lo studio è prospettico, multicentrico, in aperto, a braccio singolo Obiettivo principale: determinare la percentuale di soggetti che rispondono a Eltrombopag come definito dai cambiamenti della conta piastrinica, dalla necessità di trasfusioni di piastrine e/o dai sintomi emorragici durante i 6 mesi di trattamento. Obiettivo secondario: valutare il profilo di sicurezza di Eltrombopag nei pazienti con LPDs utilizzando i criteri CTCAE Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in diversi centri italiani, da 6 a circa 20; è previsto l’arruolamento di 26 pazienti, 5 dei quali presso il centro di Alessandria. Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase II Pianificazione dello studio: la durata dello studio sarà di circa 3 anni; si prevede di chiudere l’arruolamento a giugno 2014 Supplier: Glaxo Smithkline ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 05 settembre 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 83 del 18.10.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 13/12/12 Studio di fase III randomizzato, aperto, multicentrico, comparativo per valutare il ruolo della radioterapia mediastinica dopo regimi di chemioterapia contenente Rituximab in pazienti con una nuova diagnosi di linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino Acronimo: IELSG 37 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi, Dirigente Medico Dipartimento Oncoematologico e Medicina Specialistica Collaboratori: dr.ssa D. Pietrasanta – dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico non farmacologico, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi (FIL ONLUS) Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Policlinico Umberto I di Roma ___________________________________________________________________________________ Lo studio è randomizzato, multicentrico, in aperto a due bracci comparativo per valutare il ruolo della radioterapia mediastinica dopo regimi di chemioterapia contenente Rituximab in pazienti con una nuova diagnosi di linfoma a grandi cellule B primitivo del mediastino. Obiettivo principale: valutare la sopravvivenza libera da progressione della malattia (progression free survival, PFS) a due anni dalla fine della chemio immunoterapia. Obiettivo secondario: valutare la sopravvivenza mediana a 5 anni dalla registrazione nello studio (overall survival, OS at 5 years from registration) Popolazione in studio: lo studio sarà condotto in diversi centri localizzati nel mondo; l’arruolamento totale sarà di circa 700 pazienti al fine di randomizzarne al termine della chemioimmunoterapia un numero di almeno 376. In Italia é prevista la partecipazione di circa 150 pazienti; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 10 pazienti Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase III Pianificazione dello studio: l’inizio dell’arruolamento è previsto per il primo trimestre di 2012; la durata complessiva dell’arruolamento é di circa 3 anni ed il termine dello stesso é previsto per il secondo trimestre del 2015. Lo studio prevede 2 anni di follow-up al termine dell’arruolamento ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 luglio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 75 del 17.09.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria si sta valutando 1 paziente per verificarne l’idoneità all’arruolamento Aggiornato il 06/12/12 Studio di fase II con "rechallenge" di sunitinib come trattamento di terza linea del carcinoma renale metastatico Acronimo: RETRY Sperimentatore Principale: dr.ssa S. Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dr.ssa F. Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: Gruppo Italiano di Oncologia Nefrologica (GION) Numero Eudract: 2012-000473-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: determinare l’attività antitumorale di Sunitinib in termini di libertà da progressione di malattia (in accordo con i criteri RECIST v. 1.1) valutata a sei mesi dall’arruolamento Obiettivi secondari: - valutare l’attività di Sunitinib in termini di tasso di risposte obiettive (risposte complete + risposte parziali in accordo con i criteri RECIST v. 1.1); - verificare l’efficacia in termini di progression free survival (PFS) ed overall survival (OS), entrambe stimate con metodo di Kaplan & Meier; - valutare il profilo di tollerabilità del Sunitinib, in accordo con il CTC-AE v. 3.0 Popolazione in studio: lo studio prevede l’arruolamento, in 9 centri del Nord Italia, di 38 pazienti affetti da carcinoma renale metastatico. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 5 pazienti Fase della sperimentazione clinica: trattasi di studio di fase II Pianificazione dello studio: la durata dello studio è pari a 2 anni Supplier: Pfizer Italia srl ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 luglio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 76 del 17.09.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria non sono stati arruolati pazienti Aggiornato il 22/11/12 NILS Study: curve di referenza nei neonati late preterm e a termine fisiologici: studio osservazionale prospettico multicentrico Acronimo: NILS Study Sperimentatore Principale: dr. D. Gazzolo – Direttore S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale TIN Collaboratori: personale medico della S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale - TIN Tipologia dello studio: studio osservazionale prospettico, non commerciale Promotore: S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale - TIN Azienda Ospedaliera di Alessandria Centro Coordinatore della sperimentazione: S.C. Neonatologia Terapia Intensiva Neonatale - TIN Azienda Ospedaliera di Alessandria ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: fornire indicazioni sullo stato di ossigenazione cerebrale (COS) dei neonati fisiologici late preterm (LP) e dei neonati fisiologici a termine (T) nelle prime 72 ore di vita mediante attrezzatura NILS. L’obiettivo verrà raggiunto mediante la creazione di curve di riferimento alle diverse età gestazionali Obiettivi secondari: verificare le correlazioni tra COS ed i parametri standard di monitoraggio utilizzati in terapia intensiva neonatale (NICU) quali la saturazione arteriosa sistemica, la frequenza cardiaca e respiratoria. L’obiettivo verrà raggiunto registrando i parametri di monitoraggio sopra citati in contemporanea a quelli del COS. Popolazione in studio: 100 neonati per ogni settimana di monitoraggio per un totale di 800 casi nel periodo 34+0-41+6 settimane. E’ previsto il monitoraggio di almeno 24 ore nelle prime 72 ore di vita. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 50 pazienti Pianificazione dello studio: la durata dello studio è pari a 2 anni ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 luglio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 74 del 17.09.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria sono stati arruolati 10 pazienti Aggiornato il 15/11/12 Confronto tra radioimmunoterapia con ibritumomab Tiuxetan marcato con Ittrio-90 (zevalin) e trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) nei pazienti giovani (18-65 anni) con linfoma follicolare in recidiva: uno studio multicentrico di fase III Acronimo: FIL FLAZ-12 Sperimentatore Principale: dr.ssa F. Salvi – Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: FIL Onlus Numero Eudract: 2012-000251-14 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. San Giovanni Battista di Torino Lo studio è risultato vincitore del bando AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) 2009 ___________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: confrontare la RIT con Ittrio-90 ibritumomab tiuxetan (Zevalin®) e ASCT in termini di Progression Free Survival (PFS), dalla randomizzazione Lo studio non contempla l’utilizzo di un farmaco sperimentale. Popolazione in studio: saranno arruolati 265 pazienti di età compresa tra 18-65 anni con linfoma follicolare in prima o seconda recidiva affinché 210 pazienti (80%) possano essere randomizzati alla fine della fase di induzione. Presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di 10 pazienti (l’arruolamento è competitivo) Fase della sperimentazione clinica: si tratta di un trial randomizzato multicentrico Open Label di fase III Pianificazione dello studio: la durata attesa dello studio per raggiungere l’obiettivo primario è di 5 anni: 3 anni di arruolamento, 2 anni di follow-up Sottostudi: è contemplata l’effettuazione di uno studio biologico che prevede nello specifico 3 differenti tipi di indagini: la revisione centralizzata del prelievo istologico, l'analisi centralizzata di biologia molecolare e gli studi biologici ancillari ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 70 del 16.08.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria è stato arruolato 1 paziente Aggiornato il 07/11/12 Studio di fase II sull’uso combinato di bendamustina, lenalidomide e rituximab (R2-B) come seconda linea di terapia nei pazienti affetti da linfoma mantellare refrattari o in prima recidiva Acronimo: FIL R2-B Sperimentatore Principale: dr. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dr.ssa F. Salvi, dr.ssa D. Pietrasanta, dr. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: FIL Onlus Numero Eudract: 2011-005461-21 Centro Coordinatore della sperimentazione: A. O. U. Santa Maria della Misericordia di Udine _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: valutare - la sicurezza e l’attività della combinazione di bendamustina, lenalidomide e rituximab (R2-B) in pazienti affetti da linfoma a cellule del mantello (MCL) in prima recidiva o refrattari; - l'efficacia e la sicurezza del mantenimento con lenalidomide che verrà somministrata per successivi 18 mesi (dal mese 7 al mese 24) nei pazienti che rispondono alla terapia di induzione e consolidamento Obiettivi secondari: valutare - il profilo di sicurezza; - la risposta molecolare (MR); - la risposta globale (OR); - l’effetto del trattamento sulla Progression Free Survival (PFS); - l’effetto del trattamento sulla Overall Survival (OS); - l’incidenza di neoplasie secondarie (ematologiche e non) Popolazione in studio: dovranno essere arruolati 42 pazienti affetti da MCL in prima recidiva o refrattari alla prima linea di trattamento; è previsto l’arruolamento competitivo Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio prospettico, multicentrico, non randomizzato di fase II Pianificazione dello studio: durata dello studio 60 mesi (18 mesi per l’arruolamento dei pazienti + 24 mesi di trattamento e 18 mesi di follow up). Lo studio prevede una fase di induzione, una fase di consolidamento, una fase di mantenimento e una fase di follow up. Supplier: Celgene ______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 69 del 16.08.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi presso il centro di Alessandria è stato arruolato 1 paziente Aggiornato il 30/10/12 An open-label, multi-center, expanded access study for postmenopausal women with estrogen receptor positive locally advanced or metastatic breast cancer who have progressed following prior endocrine therapy, investigating the treatment of everolimus (RAD001) in combination with exemestane Acronimo: CRAD001YIC04 Sperimentatore Principale: dr. P.I. Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dr. V. Fusco, Responsabile f.f. S.C. Oncologia, dr.ssa M. Vincenti, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: studio clinico, commerciale Promotore: Novartis Farma Spa Numero Eudract: 2012-000073-23 Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: lo scopo del presente studio di accesso allargato è stabilire dati aggiuntivi di sicurezza per everolimus (RAD001) in donne in post-menopausa con carcinoma mammario positivo per il recettore degli estrogeni, localmente avanzato o metastatico, refrattario agli inibitori dell’aromatasi non steroidei (NSAI) Obiettivo secondario: valutare gli eventi avversi di grado 3 e 4 nella pratica di routine Obiettivo secondario esplorativo: valutare la tollerabilità del trattamento concomitante di acido zoledronico in formulazione pronta all’uso (Ready To Use – RTU) nelle pazienti che riceveranno tale trattamento in base alla pratica clinica Popolazione in studio: è prevista la partecipazione di un massimo di 2200 pazienti in un massimo di 500 centri europei. I centri partecipanti in Italia sono circa 140; presso il centro di Alessandria è previsto l’arruolamento di nr. 3 pazienti Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio europeo di fase IIIb, multicentrico, in aperto, a braccio singolo Pianificazione dello studio: - inizio della sperimentazione a livello internazionale: 30.04.2012 - inizio previsto della sperimentazione in Italia: 30.06.2012 - fine prevista del periodo di arruolamento: 31.12.2013 - fine della sperimentazione: 31.01.2014 ______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 77 del 17.09.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: il centro di Alessandria è stato aperto in data 23 ottobre 2012, ad oggi non è ancora stato possibile arruolare pazienti Aggiornato il 25/10/12 Studio prospettico, randomizzato e controllato, multicentrico, singolo cieco sulla sedazione enterale vs endovena in pazienti critici ad alto rischio in Terapia Intensiva Acronimo: SEDA-EN (WP1) Sperimentatore Principale: dr.ssa N. Vivaldi, Responsabile f.f. S.C. Anestesia e Rianimazione Collaboratori: dr.ssa A. Nava, dr.ssa V. Bonato, dr. P.P. Bertorino, Dirigenti Medici S.C. Anestesia e Rianimazione Tipologia dello studio: studio clinico, non commerciale Promotore: U.O. Anestesia e Rianimazione A.O. S. Paolo di Milano Centro Coordinatore della sperimentazione: U.O. Anestesia e Rianimazione A.O. S. Paolo di Milano Lo studio rappresenta la parte più importante del progetto di ricerca “Strategie innovative per la sedazione dei pazienti ad alto rischio in terapia intensiva”, che è stato valutato positivamente dalla Regione Lombardia tanto da ricevere un finanziamento per la Ricerca Indipendente (Decreto DGS 13465 del 22/12/2010). _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: confrontare l’efficacia e la fattibilità di due metodi di somministrazione dei sedativi (endovena vs enterale) nel mantenere costante, nei pazienti ad alto rischio in Terapia Intensiva, il livello di sedazione opportuno ( RASS misurato = RASS desiderato ±1 ), avendo sempre l'obiettivo di conservare nei pazienti un livello di sedazione "cosciente", compatibilmente con cure necessarie, invasività e sorveglianza del personale. Ipotesi di studio secondarie: - fattibilità di entrambi i protocolli; - giorni liberi da delirium e da coma; - i giorni liberi da ventilazione; - la valutazione infermieristica dell’adeguatezza; - la mortalità ospedaliera e a un anno dalla dimissione; - il costo ospedaliero per i farmaci sedativi; - la rilevazione di markers indiretti di inefficacia; - la percentuale di tempo di degenza con somministrazione di antipsicotici; - la presenza di altri indicatori di fallimento dell’obiettivo sedativo Popolazione in studio: è necessario arruolare 141 pazienti per gruppo (power 80%); considerando i missing, si prevede di arruolare 300 pazienti in tutto. Dopo aver arruolato 70 pazienti per gruppo è prevista un’analisi ad interim. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 20 giugno 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 66 del 31.07.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Aggiornato il 25/10/12 Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati presso il centro di Alessandria 6 pazienti Aggiornato il 18/10/12 Valutazione dei livelli di 25(OH) vitamina D nei casi di mesotelioma pleurico maligno (MPM) e nei relativi controlli inclusi nello studio caso-controllo condotto nella ASL Alessandria (ex ASL 21) Acronimo: Meso ViD Sperimentatore Principale: dott.ssa F. Grosso, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori interni all’A.O.: dr.ssa M. Bertolotti (SSA S.P.S.), dott.ssa V. Bianchi (SC Laboratorio Analisi), dott. R. Guaschino, dott.ssa L. Mazzucco (SC Medicina Trasfusionale), dott.ssa R. Libener, dott.ssa S. Orecchia (SC Anatomia Patologica), dott.ssa S. Zai, dott.ssa I. De Martino, dott.ssa A. Roveta (SC Oncologia) dott. M. Leporati. Collaboratori esterni all’A.O.: prof. C. Magnani - SCDU Epidemiologia dei Tumori dell’AOU Maggiore della Carità di Novara - CPO Piemonte, dott. M. Botta (SC Oncologia ospedale S. Spirito di Casale Monf.), dr.ssa Daniela Degiovanni (SC Cure Palliative ospedale S. Spirito di Casale Monf.), dott. M. Pavesi (SC Anatomia Patologica ospedale S. Spirito di Casale Monf.) dott. E. Piccolini (SC Pneumologia ospedale S. Spirito di Casale Monf.) Tipologia dello studio: studio osservazionale, non commerciale, monocentrico Promotore: Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare il livello sierico di Vitamina D in casi di mesotelioma maligno (MM) della pleura e nei rispettivi controlli Materiali e metodi: il progetto si avvale di dati e campioni biologici raccolti in occasione di uno studio epidemiologico caso - controllo condotto nel periodo 2001-2006 nell’area della ex ASL di Casale Monferrato. I casi erano i casi incidenti (di nuova diagnosi) di MM della pleura; i controlli sono stati selezionati casualmente dalla popolazione generale residente nella stessa area ed appaiati ai casi per età e sesso. Casi e controlli sono stati invitati ad aderire allo studio epidemiologico che prevedeva un’intervista ed un prelievo di sangue. I campioni di sangue sono stati conservati presso la banca biologica del MM presso l’A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. Le informazioni sull’esposizione ad amianto fornite all’intervista sono state codificate e archiviate presso la SCDU Epidemiologia dei Tumori dell’AOU Maggiore della Carità di Novara - CPO Piemonte. I campioni saranno processati per la valutazione del livello di 25(OH) vitamina D in modo anonimo ed in cieco rispetto allo stato di caso/controllo. Popolazione in studio: i soggetti per i quali è disponibile un campione di siero (91 casi e 195 controlli) _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Aggiornato il 18/10/12 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 44 del 30.05.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi è stato possibile avviare il dosaggio della Vitamina D in campioni di siero provenienti sia da casi che da controlli Aggiornato il 11/10/12 Observational study on number and outcome of pregnancy in childbearing age female patients treated with chemotherapy for APL (studies AIDA0493, AIDA2000) Acronimo: APL0511 Sperimentatore Principale: dott.ssa L. Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa M.T. Corsetti, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: studio osservazionale retrospettivo, non commerciale Promotore: Fondazione GIMEMA Onlus Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. “Ospedale Policlinico Consorziale” di Bari _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: descrivere l’eventuale insorgenza di gravidanze in pazienti di sesso femminile precedentemente arruolate negli studi clinici AIDA0493, AIDA2000. Obiettivi secondari: descrivere la popolazione osservata in termini di evoluzione della gravidanza, salute del bambino e dati di follow-up in accordo con le strategie terapeutiche dei protocolli AIDA0493 e AIDA2000. Popolazione in studio: pazienti di sesso femminile in età fertile, precedentemente trattate con chemioterapia per APL; queste pazienti erano state precedentemente arruolate negli studi AIDA0493, AIDA2000 ed erano in remissione completa. Il disegno dello studio prevede l’inclusione di tutte le pazienti eleggibili osservate tra quelle arruolate negli studi AIDA0493, AIDA2000; nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 2 pazienti Durata dell’osservazione: 24 mesi _______________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 49 del 04.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: le pazienti arruolabili nello studio sono 2: sono state entrambe contattate ma nessuna ha avuto figli dopo la malattia Aggiornato il 27/09/12 Studio clinico con elettrocatetere SonRtip ed algoritmo di ottimizzazione automatica AVVV nel dispositivo CRT-D PARADYM RF SonR Acronimo: RESPOND-CRT (ITSY06) Sperimentatore Principale: dott. G. Pistis, Direttore della S.C. Cardiologia Collaboratori: dott. R. Massa, dott.ssa A.P. Scopinaro, dott.ssa M.G. Giglio, dr.ssa A.M. Costante, dott.ssa F.P. Provera, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: studio su dispositivi medici, commerciale Promotore: Sorin CRM SAS Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Niguarda Ca' Granda di Milano _______________________________________________________________________________________ Obiettivi: l'obiettivo dello studio è valutare sicurezza ed efficacia dell'algoritmo di ottimizzazione automatica dei ritardi atrioventricolare (AV) e interventricolare (VV), utilizzato nel dispositivo CRT PARADYM RF SONR con defibrillatore (CRT-D) (modello 9770), quando sia impiantato nella camera atriale destra l’elettrocatetere SonRtip, completo di sensore SonR realizzato nella sezione distale dell’elettrocatetere, ed in presenza di software compatibile di programmazione SmartView per la gestione telemetrica del sistema CRT-D. Questo studio valuterà l'efficacia dell'algoritmo di ottimizzazione automatica nell'incrementare la percentuale di pazienti che rispondono alla terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT), rispetto ad un metodo di ottimizzazione ecocardiografico una-tantum. Lo studio valuterà inoltre la sicurezza e l'efficacia dell’elettrocatetere di stimolazione atriale modello SonRtip. Popolazione in studio: si tratta di uno studio multicentrico, randomizzato, a due bracci, prospettico ed in doppio-cieco. Almeno 582 pazienti saranno arruolati presso centri di sperimentazione in Europa e NordAmerica (con un massimo di 350 pazienti negli Stati Uniti). I pazienti saranno così suddivisi: 388 nel gruppo di terapia e 194 nel gruppo di controllo. Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 10 pazienti all’anno. I pazienti saranno considerati arruolati dopo avere firmato il consenso informato ed avere soddisfatto tutti i criteri di eleggibilità. Pianificazione dello studio: durata dello studio riferita al singolo paziente e comprensiva di tutte le fasi (reclutamento, trattamento, follow-up): 24 mesi. _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 72 del 16.08.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria Aggiornato il 20/09/12 Valutazione retrospettiva dell’efficacia di Bendamustina nei pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin refrattari e/o recidivati dopo chemioterapia ad alte dosi o trapianto allogenico: esperienza dei Centri FIL Sperimentatore Principale: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico Collaboratori: dott. F. Zallio, Dirigente Medico Tipologia dello studio: osservazionale di coorte retrospettivo, non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Linfomi ONLUS Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Clinico Humanitas di Rozzano Lo studio è stato inserito nel Registro degli Studi Osservazionali sui farmaci che si svolgono in Italia, istituito da AIFA _______________________________________________________________________________________ Obiettivi: lo studio intende valutare retrospettivamente l’efficacia di Bendamustina nei pazienti affetti da Linfoma di Hodgkin refrattari/recidivi alla chemioterapia ad alte dosi o a trapianto allogenico. In particolare, lo studio si propone di: - Valutare la percentuale di pazienti che ottengono la remissione completa (CR) - Valutare la percentuale di risposte globali (ORR) - Valutare la sopravvivenza libera da malattia (PFS) - Valutare la sopravvivenza globale (OS) - Valutare la tossicità ematologica ed extraematologica di Bendamustina Popolazione in studio: pazienti affetti da LH refrattari/recidivi alla chemioterapia ad alte dosi o a trapianto allogenico; tutti i pazienti trattati con Bendamustina dopo chemioterapia ad alte dosi compresi i pazienti che abbiano effettuato la terapia con Bendamustina dopo trapianto allogenico. Il numero di casi disponibili per l’analisi statistica dovrebbe essere almeno 50; non è stato definito il contributo richiesto al centro di Alessandria Pianificazione dello studio: durata dello studio 1 anno (fine studio previsto per febbraio 2013) _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 57 del 28.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: sono stati arruolati presso il centro di Alessandria 6 pazienti, non si prevede di arruolare ulteriori soggetti Aggiornato il 13/09/12 Studio di fase II in aperto, multicentrico, a singolo braccio per indagare l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di Gefitinib 250 mg (IRESSA™) come terapia re-challenge in pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule NSCLC localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) che hanno risposto a precedente terapia con Gefitinib e ricevuto una successiva chemioterapia o un altro trattamento anti-tumorale ad esclusione degli inibitori di tirosina chinasi dell’EGFR Acronimo: ICARUS - D7913L00138 Sperimentatore Principale: dott. P.L.Piovano, Dirigente Medico S.C. Oncologia Collaboratori: dott.ssa S.Zai, Dirigente Medico S.C. Oncologia Tipologia dello studio: clinico commerciale, di fase II Promotore: AstraZeneca S.p.A Numero di Eudract: 2011-005157-31 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. San Camillo - Forlanini, Roma _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: valutare il tasso di controllo di malattia (DCR; risposta completa (CR) o risposta parziale (PR) o malattia stabile (SD)) a gefitinib utilizzando i criteri di valutazione “Response Evaluation Criteria in Solid Tumours” (RECIST) versione 1.1 nei pazienti con NSCLC EGFR M+ Obiettivi secondari: - valutare il tasso di risposta obiettiva (ORR; risposta complete (CR) o risposta parziale (PR)), sopravvivenza libera da progressione in accordo ai RECIST, sopravvivenza libera da progressione in accordo ai criteri clinici, durata della terapia e sopravvivenza in pazienti con EGFR M+ NSCLC - valutare il profilo di sicurezza di gefitinib in pazienti con EGFR M+ NSCLC Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento di 92 pazienti con NSCLC localmente avanzato o metastatico positivo alla mutazione attivante il recettore per il fattore di crescita epidermico (EGFR) (EGFR M+) che hanno precedentemente risposto al trattamento con gefitinib nello stadio avanzato di malattia, seguito da un successivo trattamento antitumorale (escludendo gli inbitori tirosin chinasici dell’EGFR) come ultimo trattamento; nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di almeno 3 pazienti (arruolamento competitivo) Pianificazione dello studio: periodo di arruolamento 12 mesi; la fine dello studio corrisponde a 6 mesi dopo che l’ultimo paziente ha iniziato il trattamento. Sottostudi: è contemplata l’effettuazione di una ricerca opzionale sui biomarcatori, per la quale è previsto uno specifico consenso, che necessita di un prelievo di plasma/siero e del prelievo di tessuto tumorale _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 23 maggio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 60 del 11.07.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria Aggiornato il 31/08/12 Eltrombopag for the treatment of thrombocytopenia due to low-and intermediate risk myelodysplastic syndromes Acronimo: Eqol-MDS Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico – dott.ssa D. Pietrasanta, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: Associazione QOL-ONE Numero di Eudract: 2010-022890-33 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria ________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: valutare tra i pazienti che ricevono eltrombopag rispetto a quelli che ricevono placebo: - il tasso di risposta come proporzione di pazienti che ottiene una risposta completa (CR) o (R) secondo i criteri di Cheson (Cheson BD, et al. Blood, 2006) nel periodo di 6 mesi di trattamento; - la tossicità e la tolleranza in termini di frequenza di eventi avversi. Popolazione in studio: pazienti adulti affetti da sindrome mielodisplastica con piastrinopenia e rischio IPSS basso o intermedio-1; è previsto l’arruolamento di 69 pazienti (46 trattati con Eltrombopag; 23 con placebo). Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 2 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase III Pianificazione dello studio: durata 42 mesi ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 26 del 07.03.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria Aggiornato il 31/08/12 Studio osservazionale di coorte prospettico GISE Network – Registro Italiano di cardiologia invasiva Acronimo: GISE Network Sperimentatore Principale: dott. G. Taverna, Dirigente Medico S.C. Cardiologia - Responsabile S.S. Emodinamica Collaboratori: dott. G. Ballestrero e dott. M. Reale, Dirigenti Medici S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: osservazionale non commerciale Promotore: Società Italiana di Cardiologia Invasiva – SICI GISE Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi ________________________________________________________________________________ Obiettivi: il Registro GISE Network viene attivato per - ottenere un quadro aggiornato e completo della Cardiologia Invasiva Italiana in termini di numero, tipologia e principali caratteristiche cliniche e tecniche delle procedure eseguite nei Laboratori di Emodinamica italiani; - consentire una visione continuativa della realtà della Cardiologia Invasiva italiana, dalle indicazioni alle modalità di esecuzione delle procedure, dai device utilizzati agli esiti a distanza dell’angioplastica coronarica. Struttura del Registro e raccolta dati: la struttura del Registro è costituita da tre livelli operativi - livello base, rappresentato dai database dei Centri in cui vengono inseriti i dati - livello intermedio di ricezione, filtro e controllo dei dati - livello del Database centrale GISE, livello di analisi ed elaborazione I dati sono inviati in forma anonima, con le garanzie necessarie per la tutela della privacy dei pazienti, a partire dalla richiesta del consenso al trattamento dei dati sensibili, pur se anonimi. Popolazione in studio: tutti i pazienti che vengono sottoposti a procedura diagnostica e/o interventistica nel Laboratorio di Emodinamica dell’Azienda Ospedaliera ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 febbraio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 37 del 04.05.2012 adottata dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: l’inserimento dei dati è avvenuto a partire dal 11.06.2012 e interessa circa 40 pazienti a settimana; ad oggi si attende la validazione dei dati da parte del GISE nazionale Aggiornato il 23/08/12 Studio randomizzato di fase III di confronto tra la resezione polmonare sublobare versus lobectomia per il trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule in stadio IA Acronimo: IEO S638/311 Sperimentatore Principale: dott. Mancuso, Direttore S.C. Chirurgia Toracica Collaboratori: dott. S. Meda, Dirigente Medico S.C. Chirurgia Toracica Tipologia dello studio: non commerciale, prevede un confronto tra due metodiche chirurgiche Procedura sperimentale: resezione polmonare sublobare + o – sampling linfonodale Procedura standard: lobectomia polmonare + linfadenectomia ilo-mediastinica radicale Promotore: Istituto Europeo di Oncologia (IEO) Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Europeo di Oncologia (IEO) _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutazione della mortalità globale a 5 anni per qualsiasi causa Obiettivi secondari: valutare - la differenza in percentuale tra i due bracci della recidiva; - la qualità di vita (valutata tramite questionario); - la funzione respiratoria (valutata a 6 mesi con spirometria); - le complicanze Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento di 810 pazienti con sospetto tumore polmonare (NSCLC) stadio iniziale 1A; nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 5 pazienti (arruolamento competitivo) Pianificazione dello studio: durata 7 anni (2 anni di arruolamento + 5 anni di follow-up) Valutazione complessiva del rapporto rischio beneficio: ridotta invasività chirurgica a parità di risultato oncologico a distanza Sottostudi: è contemplata l’effetttuazione di uno studio biologico, per il quale è previsto specifico consenso, che prevede il prelievo di tessuto sano e tumorale per eventuali future analisi biomolecolari _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 22 febbraio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 54 del 27.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria; si prevede l’arruolamento di un paziente nel prossimo mese di settembre Aggiornato il 23/08/12 Studio in aperto, multicentrico, di accesso allargato a INC424 in pazienti con mielofibrosi primaria (PMF) o mielofibrosi post-policitemia vera (PPV MF) o mielofibrosi posttrombocitemia essenziale (PET-MF) Acronimo: CINC424A2401 Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa D. Pietrasanta, dott.ssa L. Depaoli, dott. G. Catania Tipologia dello studio: clinico commerciale Promotore: Novartis Farma S.p.A. Numero di Eudract: 2010-024473-39 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O.U. Careggi di Firenze _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: raccogliere dati aggiuntivi di sicurezza sull’utilizzo di INC424 (ruxolitinib) in pazienti con PMF, PPV MF o PET-MF che siano stati sottoposti a trattamento precedente con farmaci disponibili in commercio o che non abbiano mai ricevuto alcun trattamento. Questo studio di accesso allargato è stato disegnato per affrontare un’esigenza clinica non soddisfatta mettendo a disposizione INC424 a pazienti con PMF, PPV MF o PET-MF che non hanno alternative terapeutiche soddisfacenti, prima che sia disponibile in commercio. La richiesta di autorizzazione alla commercializzazione di INC424 è stata presentata alle autorità regolatorie statunitensi e all’Agenzia europea a metà del 2011. Popolazione in studio: il numero di pazienti pianificato per essere trattati nel presente protocollo, che sarà condotto a livello internazionale con l’eccezione degli Stati Uniti, è 950. Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 3 pazienti (numero centri partecipanti in Italia circa 60) Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase IIIb, multicentrico, singolo braccio, in aperto Pianificazione dello studio: inizio previsto della sperimentazione in Italia 31.12.2011, termine previsto del periodo di arruolamento 07.07.2013, fine della sperimentazione 07.07.2014 ________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 18 aprile 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 41 del 18.05.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria Aggiornato il 08/08/12 Combinazione Rituximab-Bendamustina per il trattamento di I linea in soggetti anziani (>70 anni) “fragili” affetti da Linfoma non Hodgkin a grandi cellule B: studio multicentrico di fase II della Fondazione Italiana Linfomi (FIL) Acronimo: FIL_R-BENDA FRAIL Sperimentatore Principale: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico Collaboratori: dott.ssa D. Pietrasanta - Dott. F. Zallio, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Limfomi Onlus Numero di Eudract: 2011-001421-24 Centro Coordinatore della sperimentazione: Istituto Nazionale dei Tumori di Aviano _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: determinare l’efficacia e la sicurezza della combinazione Bendamustina e Rituximab in pazienti anziani (>70 anni) e con diagnosi di Linfoma non Hodgkin diffuso a grandi cellule B e definiti fragili in accordo con i criteri CGA. Lo studio si prefigge di valutare: - l’efficacia della combinazione Rituximab-Bendamustina in termini di percentuale di risposta completa (CR); - la tossicità e la tollerabilità della combinazione Rituximab-Bendamustina in termini di percentuale di eventi avversi Popolazione in studio: 49 pazienti, nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 3 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase II Pianificazione dello studio: durata 4 anni Supplier: Mundipharma Pharmaceuticals srl ___________________________________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 27 del 07.03.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria Aggiornato il 08/08/12 Studio multicentrico sull’ottimizzazione della terapia per il trattamento del linfoma nonHodgkin e delle leucemia acuta linfoblastica tipo Burkitt (LAL-B) in pazienti adulti (da età 15 anni) Acronimo: GMALL-B-ALL/NHL 2002 Sperimentatore Principale: dott.ssa L. Depaoli, Dirigente Medico S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: NILG – National Industry Liaison Group Numero di Eudract: 2009-012950-19 Centro Coordinatore della sperimentazione: A.O. Ospedali Riuniti di Bergamo _______________________________________________________________________________________ Obiettivi primari: verificare: - la tollerabilità e l’efficacia di un nuovo schema terapeutico per il miglioramento della percentuale di remissione, sopravvivenza globale e durata della remissione; - la stratificazione della terapia adattata all’età secondo l’età biologica (</> 55 anni); - definire i fattori di prognosi Popolazione in studio: 150 pazienti, nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 10 pazienti. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase IV Pianificazione dello studio: durata 5 anni ___________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 36 del 23.04.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria Aggiornato il 12/07/12 Il ruolo della capacità di agency, dei tratti di personalità e della regolazione emozionale dello stress nella FA a cuore sano e nella TPSV: uno studio osservazionale caso-controllo Sperimentatore Principale: dott.ssa S. De Virgilio, C.P.S.I. presso la S.C. Cardiologia Collaboratori: dott.ssa M. Ferrero Dirigente Medico S.C. Cardiologia Tipologia dello studio: osservazionale non commerciale Promotore: Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Psicologia Clinica _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: lo studio si prefigge di indagare il possibile ruolo eziopatogenetico assolto da specifiche variabili psicologiche nello strutturarsi di alcune patologie cardiache in assenza di comorbilità cardiache di altra natura. Nello specifico si ipotizza che la capacità di agency, specifici tratti di personalità, l’incapacità di regolare autonomamente il proprio stato emozionale e variabili situazionali, quali la presenza nell’esistenza del soggetto di eventi di vita stressanti, possano incidere sull’insorgenza di patologie cardiache quali la Fibrillazione Atriale (FA) a cuore sano e la Tachicardia Parossistica Sopraventricolare (TPSV) Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento di 120 soggetti che verranno invitati alla compilazione della batteria testistica psicologica, dopo aver sottoscritto il previsto consenso informato Pianificazione dello studio: lo studio monocentrico coinvolgerà i pazienti afferenti alla S.C. Cardiologia dell’A.O. negli anni 2009-2010-2011-2012 ________________________________________________________________________________ Presa d’atto del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.30 del 28.03.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi sono stati arruolati 8 pazienti presso il centro di Alessandria ed è prevista l’estensione dello studio alla S.C. Cardiologia dell’ospedale di Asti Aggiornato il 12/07/12 Studio prospettico multicentrico di fase II con R-CHOP-14 e radioterapia di consolidamento PET oriented in pazienti con Linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) a profilo clinico sfavorevole Acronimo: FIL_DLCL10 Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico Tipologia dello studio: clinico non commerciale Promotore: Fondazione Italiana Limfomi Onlus Numero di Eudract: 2011-003769-14 Centro Coordinatore della sperimentazione: ospedale Businco di Cagliari _______________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare se una chemioterapia dose-dense + Rituximab (R-CHOP-14) +/- una radioterapia di consolidamento sulla massa residua PET-TC positiva determini un miglioramento della prognosi (PFS a due anni) rispetto ad un confronto storico in pazienti trattati con R-CHOP-21 e radioterapia eseguita sulla malattia bulky indipendentemente dalla valutazione PET-TC. Lo studio non contempla l’utilizzo di un farmaco sperimentale Popolazione in studio: è previsto l’arruolamento competitivo di 112 pazienti, 10 dei quali presso l’A.O. di Alessandria Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase III Pianificazione dello studio: durata dello studio 4 anni (2 anni di arruolamento + 2 anni di follow-up) Sottostudi: è contemplata l’effetttuazione di uno studio biologico, per il quale sono previsti specifica informativa e consenso, il cui scopo è identificare sottogruppi di pazienti sulla base di analisi genetiche eseguite sulla biopsia del linfoma _______________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr.34 del 23.04.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S _______________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi sono stati arruolati 3 pazienti, nessuno dei quali presso l’A.O. di Alessandria. Aggiornato il 12/07/12 Uno studio in tre parti con Eltrombopag in soggetti Trombocitopenici con Sindromi Mielodisplastiche o Leucemia Mieloide Acuta (Parte I: in aperto; Parte II: randomizzata, in doppio cieco; Parte III: di estensione) Acronimo: TRC114968 Sperimentatore Principale: dott. A. Levis, Direttore del Dipartimento Onco-Ematologico e della S.C. Ematologia Collaboratori: dott.ssa F. Salvi, Responsabile della S.S.D. Day hospital Onco-Ematologico - dott.ssa D. Pietrasanta - Dott.ssa L. Depaoli, Dirigenti Medici S.C. Ematologia Tipologia dello studio: clinico commerciale Promotore: GlaxoSmithKline Numero di Eudract: 2011-000114-19 Centro Coordinatore della sperimentazione: Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze _________________________________________________________________________________________ Obiettivo primario: valutare l’effetto di eltrombopag in soggetti con sindrome mielodisplastica (MDS) e leucemia mieloide acuta (AML), con trombocitopenia dovuta ad una insufficienza del midollo osseo causata dalla malattia o da una precedente chemioterapia. Questo obiettivo verrà valutato sulla base della proporzione di eventi avversi di grado > 3 o la conta piastrinica < 10 Gi/L o le trasfusioni piastriniche. Lo studio è composto di 3 parti sequenziali: i soggetti arruolati nella Parte 1 non possono essere arruolati nella Parte 2 dello studio; tuttavia i soggetti che completano il periodo di trattamento per la Parte 1 o la Parte 2 possono passare alla Parte 3 nella quale tutti i soggetti ricevono eltrombopag. Popolazione in studio: durante la Parte 1 verranno arruolati 6-10 soggetti con MDS (IPSS a rischio intermedio-2 o alto) o AML; nella Parte 2, 140 soggetti verranno randomizzati in rapporto 2:1; tutti i soggetti che completano la Parte 1 o la Parte 2 sono eleggibili per partecipare alla Parte 3 dello studio. Nel centro di Alessandria é previsto l’arruolamento di 1 paziente. Fase della sperimentazione clinica: si tratta di uno studio di fase II Pianificazione dello studio: durata 2 anni Sottostudi: è contemplata l’effetttuazione di uno studio di farmacogenetica, i cui obiettivi sono studiare l’influenza di varianti genetiche sull’efficacia, sulla farmacocinetica, sulla sicurezza e tollerabilità di eltrombopag ___________________________________________________________________________________________________________ Parere favorevole del Comitato Etico Interaziendale A.O. SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in data 25 gennaio 2012 Autorizzazione a condurre lo studio: Determinazione Dirigenziale nr. 46 del 04.06.2012 adottato dalla S.C. G.A.A.S ___________________________________________________________________________________________________________ Stato di avanzamento dello studio: ad oggi non sono stati arruolati pazienti presso il centro di Alessandria, si è conclusa la parte I dello studio relativamente alla quale sono in corso le valutazioni statistiche; a settembre si prevede di avviare la parte II del protocollo con eventuale presentazione di emendamento
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