Sussidio Scuola Educatori

AZIONE CATTOLICA ITALIANA
PARROCCHIA SANT’IPPOLISTO M.
L’abc
dell’ACR
……….e non solo……
SCUOLA per EDUCATORI ACR
Direi che essere educatori significa avere una gioia nel
cuore e comunicarla a tutti per rendere bella e buona
la vita; significa offrire la bellezza della persona di
Gesù e far innamorare di Lui, ... Significa soprattutto
tenere sempre alta la meta di ogni esistenza verso
quel “di più” che ci viene da Dio. Questo esige una
conoscenza personale di Gesù, un contatto personale,
quotidiano, amorevole con Lui nella preghiera, nella
meditazione sulla Parola di Dio, nella fedeltà ai
Sacramenti, all’Eucaristia, alla Confessione; esige di
comunicare la gioia di essere nella Chiesa, di avere
amici con cui condividere non solo le difficoltà, ma
anche le bellezze e le sorprese della vita di fede.
Voi sapete bene che non siete padroni dei ragazzi, ma
servitori della loro gioia a nome di Gesù, guide verso di
Lui. Avete ricevuto il mandato dalla Chiesa per questo
compito. ….Voi siete dei buoni educatori se sapete
coinvolgere tutti per il bene dei più giovani. Non
potete essere autosufficienti, ma dovete far sentire
l’urgenza dell’educazione delle giovani generazioni a
tutti i livelli. … La vostra presenza qui, stamattina, dice
non solo a me, ma a tutti che è possibile educare, che
è faticoso ma bello dare entusiasmo ai ragazzi e ai
giovanissimi. Abbiate il coraggio, vorrei dire l’audacia
di non lasciare nessun ambiente privo di Gesù,
… E vi invito, cari amici, a continuare nel vostro
cammino, ad essere fedeli all’identità e alla finalità
dell’Azione Cattolica. La forza dell’amore di Dio può
compiere in voi grandi cose
Benedetto XVI 30 ottobre 2010.
SCHEDA N.8
Settembre 2011
“In un contesto in cui la vita cristiana si svolge
spesso nella solitudine, la formazione ha bisogno di
incontri e di dialoghi in cui si impari a vivere da
cristiani
attraverso
articolata.
La
un’esperienza
formazione
necessita
formativa
di
una
comunicazione ricca come la vita: di annuncio, di
testimonianza, di riflessione sulla vita, sulla fede,
sul mondo; ha bisogno di progetti concreti di
missione, di servizio, di testimonianza.
Gli incontri formativi sono i momenti privilegiati di
questa comunicazione: incontri tra persone, con
cui, insieme, si affrontano gli interrogativi della
coscienza credente nel mondo di oggi, in un clima
di dialogo, di ricerca comune, in cui ciascuno è
testimone per tutti gli altri. L’incontro è il contesto
in
cui
la
comunicazione
acquista
quell’intenzionalità che la qualifica come educativa:
ci si incontra con l’esplicita finalità di aiutare e
aiutarsi a crescere nella fede e nella vita cristiana.”
(Perche Cristo sai formato in voi cap.6)
La proposta ACR:
un cammino in rete e con compagni di strada –
AC –ACR- famiglia
“La famiglia: è il luogo privilegiato dell’esperienza e della trasmissione
della fede per eccellenza: spetta dunque anzitutto alle famiglie
comunicare i primi elementi della fede ai propri figli, sin da bambini…”
(CVMC 52)
“Primi testimoni e annunciatori della fede, i genitori non sono però gli
unici, né sono da soli in questo compito che per quanto affascinante, non
è però facile. La parrocchia si affianca a loro, ma anche l’AC, con il
cammino formativo che si sviluppa entro la vita associativa e che
sempre più tende a coinvolgere anche i genitori.” (Perche Cristo sai formato
in voi 1, 3 p. 24)
“L’Azione Cattolica Italiana attraverso l’Azione Cattolica dei Ragazzi:
condivide con le famiglie e con la comunità ecclesiale l’impegno alla
formazione umana e cristiana dei bambini e dei ragazzi, attraverso
educatori, giovani e adulti di Azione Cattolica, specificamente preparati”
(Statuto art 16 comma 2, lettera c)
OBIETTIVO
• Riconoscere che il cammino formativo che
l’associazione offre ai ragazzi non si realizza in
forma solitaria
ma all’interno di una rete di
relazioni con i mondi vitali dei ragazzi e con il resto
dell’associazione
IDEA DI FONDO
L’appartenenza associativa offre ai ragazzi una esperienza
concreta di fraternità, di amicizia di legami con i coetanei,
persone e soci
In AC infatti i bambini e ragazzi scoprono di appartenere ad una
famiglia più grande e di essere accompagnati per mano da educatori
giovani e/o adulti che vivono con gratitudine e orgoglio il legame
associativo e fanno dono ai più giovani del loro tempo, dei loro
talenti, della loro testimonianza, della loro saggezza.
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L’associazione inoltre riconoscendo la famiglia come
primario ambiente di vita, di esperienza e di educazione
del ragazzo si pone accanto ai genitori offrendo
collaborazione nel delicato e difficile compito dell’ educare
PER APPROFONDIRE Statuto ACI; PF; Bella è l’ACR
PER APPROFONDIRE:VANGELO
– Progetto Formativo Perché
sia formato Cristo in voi
SCHEDA N.1
27 aprIle 2011
(Giovanna Accomando)
DOVE
LA MOTIVAZIONE EDUCATIVA –
DNA DELL’EDUCATORE/ANIMATORE AC
SCOPRIRE IL
“ Non basta una struttura rinnovata per creare educatori più adatti alle
esigenze dei ragazzi. Non basta neppure la generosità o l’entusiasmo di
qualcuno. Non basta neppure lamentarsi perché gli educatori non
mancano E’ necessario un lavoro serio di scoperta di vocazioni
educative, di formazione degli educatori. E’ questo un lavoro non solo
dell’ACR, ma, con essa, di tutta l’Azione Cattolica” (V. Bachelet
assemblea ACR 1971)
OBIETTIVO
• Comprendere che il servizio educativo all’interno
dell’AC nasce dalla chiamata a partecipare al fine
apostolico della Chiesa.
• Approfondire l’aspetto vocazionale dell’essere
educatore Acr.
IDEA DI FONDO: Essere educatori, non si tratta di ricoprire
dei vuoti pastorali o di sentirsi amici o portati per i ragazzi,
ma equivale a svolgere un servizio nella chiesa che
scaturisce da una vocazione.
L’educatore è un socio di AC che e’ chiamato dal Signore a
raccontare ad altri la sua esperienza di fede. Egli è
espressione viva della Chiesa, comunità educante e vive il
suo impegno educativo come laico di AC
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SCHEDA N.2
4 maggio 2011
SCHEDA N.7
Settembre 2011
(Giovanna Accomando)
GENERARE
A
SERVIZIO DEL COMPITO FORMATIVO:
L’EDUCATORE ACR/ANIMATORE/
I RESPONSABILI, L’ASSISTENTE
La nostra tradizione educativa ha conosciuto numerosi e qualificati
educatori, che hanno contribuito a formare generazioni di ragazzi e
giovani, adolescenti e bambini; la cui vita cristiana si deve all’intensa
dedizione di coloro che li hanno accompagnati per anni con fedeltà e
amore. Spesso persone semplici, hanno convinto per la forza della loro
testimonianza e per la fedeltà del loro stare accanto alle persone,
camminando con loro.
La storia dell’Azione Cattolica è segnata da uno straordinario legame
spirituale, di amicizia e di collaborazione con il ministero presbiterale,
legame inscritto nella natura stessa dell’Associazione, dal quale
presbiteri e laici insieme hanno ricevuto giovamento nella loro
maturazione umana e cristiana, ciascuno secondo la propria vocazione.
(Lettera del Consiglio Permanente della CEI alla Presidenza nazionale dell’Azione
Cattolica Italiana. N. 3)
OBIETTIVO
• scoprire che in AC si e’
educatori/animatori prima di fare l’educatore.
• comprendere che attraverso l’esercizio della
responsabilità
di
ciascuno
prende
risalto
l’originalità’
della
proposta
formativa
dell’associazione.
•
Il servizio formativo dell’AC ruota attorno a
tre importanti figure: educatori, responsabili, assistenti.
Ciascuno di essi ha un suo compito e svolge un particolare
servizio
IDEA DI FONDO
: Progetto Formativo Perché sia formato
Cristo in voi CAP. 7
PER APPROFONDIRE
ALLA VITA IN CRISTO
– L’ACR
A SERVIZIO DELL’IC
L’ ACR si colloca all’interno del progetto pastorale dei ragazzi della
parrocchia e della diocesi non come un cammino a se stante, o in
alternativa, ma come una delle proposte possibili per accompagnare i
bambini e i ragazzi nel loro cammino di fede.
La catechesi ACR non è altro che la mediazione, secondo uno stile
associativo proprio, dell’unico catechismo per l’IC dei fanciulli e dei
ragazzi.
“Di fronte a questa importante scelta si auspica che possano essere
superate quelle remore o difficoltà insorte in questi anni in qualche
comunità e riguardanti il rapporto tra i gruppi di catechesi cosiddetti
parrocchiali e quelli dell’ACR in modo che là dove la Chiesa particolare
ritenga pastoralmente opportuno avviare itinerari differenziati, anche per
l’IC, l’ACR possa riproporsi come uno di questi!” (UCN ,91.n.26)
OBIETTIVO
• Sapere che la proposta formativa dell’ACR è un
itinerario differenziato di IC riconosciuto dalla
chiesa italiana
IDEA DI FONDO
L’AC assume come proprie le scelte della Chiesa italiana
rispetto al rinnovamento della catechesi e all’IC dei
bambini e dei ragazzi. In questa prospettiva l’esperienza
formativa dell’AC a misura di ragazzi è pensata e realizzata
come itinerario di IC.
PER APPROFONDIRE Bella è l’ACR Nota CEI 1991, 7 e 26 nota
CEI 1999; orientamenti pastorali CEI CVMC n.59;
Generare alla vita e alla fede ACI p.48 e ss. Rinnovamento
della catechesi
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acquisire gli elementi minimi per saper programmare un
itinerario in Acr e dare vita alle pagine della Guida, per
evitare di far vivere un cammino frammentato e senza
organicità ai nostri Ragazzi!
PER APPROFONDIRE Guida di Arco – Bella è l’Acr! Appunti
per una proposta di fede dell’ACI ai bambini e ai ragazzi,
oggi” in “Sentieri di Speranza. Linee guida per gli itinerari
formativi”, in particolare cap CAP.4.
SCHEDA N.6
23 giugno 2011
LA
COSA
GUIDA
ACR
OVVERO:
DOVREBBE FARE UN EDUCATORE E UN
PER PROGRAMMARE IL CAMMINO
GRUPPO EDUCATORI
SCHEDA N.3
11 MAGGIO 2011
ACR
La catechesi esperienziale non vuole essere un bel giochino attraverso il
quale i ragazzi e i bambini “imparano” il catechismo ma vuole
promuovere anche attraverso il suo procedimento metodologico fatto di
analisi, confronto e celebrazione, quella mentalità di fede, quegli
atteggiamenti evangelici, l’integrazione tra fede e vita.
“Evangelizzazione nuova è parlare di una vita nuova e bella in molti
modi: tutti radicati nell’esperienza. Si rende ragione della propria
speranza, se la si sperimenta: allora anche le parole sono convincenti. Si
evangelizza raccontando una vita abitata dal Vangelo.. si può raccontare
una fede solo se si è vissuto con il Signore.( Perché Cristo sia formato in voi
3,3 p.43)
OBIETTIVO
• Aiutare gli Educatori a conoscere sempre meglio lo
strumento della Guida D’Arco e ad acquisire un
metodo per programmare l’Itinerario formativo per
ogni Fase.
IDEA DI FONDO:
“Com’è complicata questa guida! Non si capisce davvero
un bel niente…!”
Quante volte ci capita di sentire questa frase o di fare
questa affermazione.
E’ vero, a volte la Guida si presenta come uno strumento
ostico, complicato, solo per “addetti ai lavori”. Ma forse è
anche vero che gli Educatori Acr non sempre conoscono
per bene la struttura dell’Itinerario formativo in Acr; e ciò
che non si conosce, si sa, finisce sempre per essere
incomprensibile. E’ necessario allora che la guida venga
letta, studiata, fatta nostra; ma soprattutto è importante
(DON ALESSANDRO VALENTINO ASSISTENTE
PSICOLOGO)
I
REGIONALE
ACR
RAGAZZI
“Il fanciullo è un essere umano, che possiede sin dall’inizio questa
dignità …non è a poco a poco, lentamente, che egli diventa un essere
umano; egli lo è… Fin dall’inizio egli possiede un dono, un fardello e una
grazia e ciò perché gli viene da Dio.“ (Per una teologia dell’infanzia K.
Rakner)
“La Chiesa, infatti sa che ogni età della vita, anche quella dei bambini,
dei fanciulli e dei ragazzi, ha intrinseco valore nel piano di Dio.” (cfr EN 8;
nota UCN IC ’99).
OBIETTIVO
• scoprire che il ragazzo in forza del battesimo è
membro a pieno titolo e perciò protagonista
all’interno della chiesa
IDEA DI FONDO L’ACR guarda ai ragazzi non in funzione di
quello che saranno domani ma per quello che sono oggi,
perciò, ne promuove il protagonismo. Porre al centro i
ragazzi significa guardarli nella globalità della loro vita e
soggetti del cammino formativo. Attraverso un’esperienza
formativa adatta alla loro età, l’Ac rende concreta
l’attenzione alla singola persona che è la scelta costitutiva
dell’associazione. (cfr guida d’arco p.17)
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SCHEDA N.4
21 giugno 2011
PER APPROFONDIRE Bella è l’Acr! Appunti per una proposta di
fede dell’ACI ai bambini e ai ragazzi, oggi” in “Sentieri di
Speranza. Linee guida per gli itinerari formativi”, in
particolare cap. 1- -2 – GUIDA D’ARCO
LA
PROPOSTA
ACR
L’Azione Cattolica Italiana, …per corrispondere a specifiche esigenze
formative e pastorali, propone itinerari differenziati secondo le età e le
condizioni di vita. Riunisce i bambini e i ragazzi nell’Azione Cattolica dei
Ragazzi e i giovani e gli adulti in due Settori. (Statuto art 12 comma 4)
OBIETTIVO
• Conoscere la proposta formativa che l’AC propone ai
bambini e ai ragazzi e le finalità del cammino
dell’ACR
IDEA DI FONDO
“L’ACI attraverso l’Azione Cattolica dei Ragazzi offre ad
essi un’organica esperienza di vita ecclesiale e di
impegno missionario realizzata a misura delle varie età”
(statuto art 16)
PER APPROFONDIRE Statuto ACI; Progetto formativo 5,3; Bella
è l’ACR cap. 1
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SCHEDA N.5
22 giugno 2011
LA DINAMICA FORMATIVA OVVERO
LE
SCELTE
–
IL METODO
Dire catechesi esperienziale significa dire innanzitutto che l’ACR è
esperienza cristiana che vuole “aiutare i bambini e i ragazzi a scoprire
la presenza viva del Signore, aiutarli a vivere esperienze ricche di
significato, rielaborare le esperienze all’interno di un vissuto capace di
rinnovare la coscienza dilatando il cuore e la mente alla proposta sempre
attuale del vangelo di Gesù… Ridire oggi la scelta esperienziale deve
poter dire costruire percorsi belli coinvolgenti che abbiano inizio dalla
vita del ragazzo, ne favoriscano esperienze significative di fede
annunciata, celebrata e vissuta in un dinamismo non meccanico, ma
misterioso che scommette sulla persona del ragazzo e sulle sue
potenzialità”.
(ACI, A proposito di esperienza p. 83, AVE)
OBIETTIVO
• Comprendere che l’ACR non è un metodo ma ha un
metodo e pertanto non è possibile sganciare la
proposta
formativa
dell’ACR
dall’esperienza
associativa in cui essa è inserita.
IDEA DI FONDO L’esperienza formativa in ACR è vissuta dal
ragazzo secondo “una dinamica che parte sempre dalla
vita torna alla vita attraverso l’incontro salvifico e
trasformante con Dio, nella Parola, nei Sacramenti, nella
testimonianza (cfr Bella è l’ACR p. 63)
PER APPROFONDIRE Guida d’arco e Bella è l’Acr! Appunti per
una proposta di fede dell’ACI ai bambini e ai ragazzi, oggi”
in “Sentieri di Speranza. Linee guida per gli itinerari
formativi”, in particolare p.63 ss.
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