Rassegna_stampa_28_30_6_2014

Rassegna Stampa
Lunedì 30 Giugno 2014
Sommario
Testata
Data
Pag. Titolo
p.
1. Fondi pensione
Sole 24 Ore (Il)
28/06/2014
11 Commercialisti - I soci di Stp versano i contributi
alle Casse (Fe.Mi.)
1
Sole 24 Ore (Il)
29/06/2014
19 I professinisti non temono la «busta arancione»
2
(Prioschi Matteo)
Milano Finanza
28/06/2014
26 Quanto fruttano gli 80 euro di Renzi investiti nella
pensione di scorta (Valentini Paola)
3
PLUS 24 - supp. Il
Sole 24 Ore
28/06/2014
11 Grazie alla Covip nuovo slancio ai minibond
4
Libero
28/06/2014
3 Camporese (Adepp): «Giù le mani dal tesoro
delle casse»
5
Italia Oggi
30/06/2014
1 Assegni familiari a controllo (De Lellis Carla)
6
Italia Oggi
30/06/2014
1 Infortuni, rimborsi allargati (De Lellis Carla)
8
(Incorvati Lucilla)
2. Previdenza
Estratto da pag.
Sabato
28/06/2014
11
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Roberto Napoletano
233.997
Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG)
Commercialisti I soci
di Stp versano i
contributi alle Casse
Una soluzione previdenziale
per le società tra professionisti
è stata deliberata dalla Cassa
dei dottori commercialisti, la
Cnpadc. La soluzione proposta
ai ministeri vigilanti con
ragionieri e consulenti del
lavoro è quella di dare ai soci
della Stp la possibilità di
versare la contribuzione
soggettiva sui redditi che
spettano ai professionisti in
proporzione alla
partecipazione agli utili. In
pratica il reddito che il socio
professionista produce nei
confronti della società è
considerato "professionale" e
quindi su questo andrà
calcolato il contributo
soggettivo. Più complesso il
trattamento del contributo
integrativo: chi deve versarlo e
come ripartirlo data la
presenza del socio di capitale
non professionista? La
soluzione prospettata è quella
di ripartire la totalità
dell'integrativo incamerato in
proporzione e solo tra i soci
professionisti. Ogni socio poi,
come già accade negli studi
associati, dovrà riversare
l'integrativo all'ente
previdenziale a cui è iscritto.
«La tecnicalità studiata per le
Stp - spiega il presidente della
Cnpadc Renzo Guffanti copre un importante vuoto
normativo, dato che la norma
istitutiva delle Stp e il
regolamento attuativo non ne
disciplinavano gli aspetti
previdenziali oltre che fiscali.
La soluzione proposta ai
ministeri consente di
mantenere all'interno della
previdenza professionale i
redditi e i volumi di affari dei
liberi professionisti che
potranno così trarre il massimo
beneficio in termini
pensionistici». Fe.Mi.
©RIPRODUZIONE
RISERVATA
Fondi pensione
Pag.
1
Estratto da pag.
Domenica
29/06/2014
19
Direttore Responsabile
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Roberto Napoletano
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Festival del lavoro. Previdenza sotto esame la
«busta arancione» la «busta arancione»
MatteoPrioschi FIUGGI In attesa
che la "busta arancione" dell'Inps
contenente le principali
informazioni sul futuro
previdenziale del singolo cittadino
diventi realtà, le Casse di
previdenza dei professionisti
raccolgono i risultati di un lavoro
avviato qualche anno fa. Durante il
Festival del lavoro che si è chiuso
ieri a Fiuggi, PEnpacl ha
consegnato ai consulenti del lavoro
suoi iscritti oltre 1.2OO buste con
indicazioni sul montante
contributivo accantonato, l'età di
pensionamento e l'importo
dell'assegno previsti. È il risultato
di un « percorso iniziato tre anni fa
- ha commentato Alessandro anche
perché il passaggio al sistema
contributivo spinge gli iscritti a
essere soggetti attivi del sistema
previdenziale. Ma per fare ciò è
necessario che tutti assumano la
consapevolezza che la prestazione
dipende dai contributi versati». E se
l'Inps finora ha rinviato di anno in
anno la comunicazione informativa
sulle proiezioni pensionistiche, c'è
chi, come Inarcassa, ha messo
online un sistema che consente di
effettuare simulazioni modificando
diversi parametri, quali il reddito
futuro, gli scenari macroeconomici
e l'anno di pensionamento dato che
l'ente prevede un'uscita flessibile.
«È un sistema molto articolato e
apprezzato - ha dichiarato la
presidente Paola Muratorio nel
corso di una tavola rotonda che si è
svolta ieri su questo tema - tanto
che sono state fatte 287mila
simulazione da parte di 5omila
iscritti su un totale di iÓ7mi]a. E
posso dire che non c'è stata la
rivoluzione». Il riferimento è al
fatto che PInps finora ha rimandato
l'implementazione della "busta
arancione" temendo che, se non
adeguatamente comunicate, le
informazioni possano essere
interpretate erroneamente,
soprattutto dai più giovani con
pochi contributi che
Fondi pensione
prenderebbero atto di un basso
tasso di sostituzione da parte
dell'ipotetica pensione futura.
Certo è che le Casse possono
contare su un bacino di
riferimento ridotto e su un
pubblico più preparato rispetto
alla media generale, per cui il
percorso di informazione ed
educazione previdenziale
risulta agevolato. «Abbiamo
cercato di promuovere le
iniziative informative anche
tramite incontri con l'Adepp
(Associazione degli enti
previdenziali privati) - ha detto
Edoardo Gambacciani, diret
Pag.
2
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Sabato
28/06/2014
26
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Pierluigi Magnaschi
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Quanto Eruttano gli 80 euro di Renzi investiti nella pensione di scorta
Età Età LA RENDITA DAL FONDO PENSIONE SE SI VERSANO 80 EURO AL MESE VERSAMENTO 80 € AL
MESE, STIMA PROBABILISTICA EQUILIBRATA (50%) Efa pensione LINEA GARANTITA 2% LINEA
BILANCIATA VERSAMENTO 80 € AL MESE, STIMA PROBABILISTICA PRUDENZIALE (84%) Ba pensione
LINEA GARANTITA 2% LINEA BILANCIATA Ipotesi previdenza pubblica: - Scenano ISTAT previsionale medio Date di nascita e di inizio contribuzione-1" giugno - Età di inizio contribuzione- 25 anni - Continuità lavorativa dai 25
anni fino alila pensione - Assegno pensione > 2 8 volte assegno sociale (requisito pensione anticipata) FonteElaborazioni Progetica, società indipendente di consulenza m educazione e pianificazione finanziaria Ipotesi previdenza
complementare: - Crescita reale annua versamento- 0% - Stime calcolate al livello di probabilità 50% (equilibrata) ed
84% (prudenziale) su serie Proxyntetica® - Bilanciato- 30% JPM EMU, 70% MSCI World - Fiscalità m fase di
accumulo ed erogazione - Costi medi ISC (Fondi aperti) m funzione della durata - Coefficienti di conversione in rendita
IPS55TTO% - Reddito lordo- 20 000€ annui Tutti i valori sono espressi a parità di potere di acquisto (reali) GRAFICA
MF-MILANO FINANZA
di Paola Valentini R ù formiche o
cicale? Gli itaiani che da maggio
hanno iniziato a ricevere in busta
paga fino a un massimo di 80 euro
in più in base al provvedimento
voluto dal premier Matteo Renzi,
li spenderanno, come spera il
primo ministro, per rilanciare i
consumi? Oppure li metteranno
altrove? Qualche indicazione
arriva da Gfk Eurisko: «Pensiamo
che circa il 40% userà il bonus
mensile per concedersi qualche
acquisto in più», spiega Fabrizio
Fornezza, director Gfk Eurisko. In
attesa di verificare tra quakhe
mese le indicazioni dei dati
macroeconomici, per chi vuole
mettere da parte la cifra un
suggerimento può essere versare
gli 80 euro nei fondi pensione.
Proprio per capire quanto potrà
dare a fine carriera lavorativa un
versamento di quest'importo, MFMilano Finanza ha chiesto alla
società di consulenza finanziaria
indipendente Progetica una
simulazione per un lavoratore di
30-40 e 50 anni. Per le analisi è stato considerata
la nuova aliquota dell'11,5%, al posto dell'11%,
sulla tassazione del rendimento. «Abbiamo
stimato quanto si ottiene versando 80 euro mensili,
in termini di
rendita integrativa netta, e il relativo indice di
efficienza, cioè per ogni euro versato, quanti
ne ritornano a vita media, al netto del
beneficio fiscale», riepiloga Andrea Carbone
di Progetica. L'indice di efficienza è molto
utile per i 50enni, che vedono una
Fondi pensione
rendita apparentemente inferiore a quanto
versato. «L'indice è maggiore di uno per due
motivi: perché si riceve la rendita per un
numero di anni superiore a quelli nei quali si è
versato; e poi perché l'indice considera il
beneficio fiscale, quindi in realtà il
versamento è di fatto inferiore a 80
euro», spiega Carbone. Inoltre per la
prima volta le stime per cogliere
meglio le possibili evoluzioni, oltre
a essere differenziate tra bilanciato e
garantito, usano due modalità
probabilistiche differenti. «La prima,
quella tendenziale nel lungo periodo,
ha una probabilità che il risultato sia
nel 50% dei casi superiore a quello
riportato, ed è quella che solitamente
usiamo, la seconda, quella
prudenziale», avverte Carbone, «ha
una probabilità dell'84% che il
risultato sia superiore. La linea
bilanciata non a caso in questo
scenario da una prestazione inferiore
perché incorpora un maggior
numero di scenari negativi». I
risultati? Nella simulazione con lo
scenario al 50%, ad esempio, un
trentenne che versa oggi 80 euro al
mese in una linea bilanciata otterrà
una rendita netta mensile di 215
euro, in quello all'84% ___ otterrà
168 euro. Un quarantenne avrà,
rispettivamente, 118 e 96 euro. «Il
beneficio fiscale nel
versare 80 euro mensili per chi ha un
reddito lordo annuo di 20 mila euro è di
circa 22 euro mensili, pari all'aliquota
marginale del 27%», conclude Carbone,
(riproduzione riservata)
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Grazie alla Covip nuovo slancio ai minibond
dalla Covip postulano una revisione,
auspicata già da tempo, alla disci
plina degli investimenti dei fondi
pensione volta a promuovere e
favorire una più ampia
diversificazione dei portafogli
mediante un ampliamento
dell'universo investibile e allo stesso
tempo la rimozione di alcuni vincoli
e limiti per il gestore. «In tale ambito
- spiega Arcangeli - il superamento
del divieto di cumulo dei costi del
fondo pensione in caso di
investimento in Oicr alternativi deve
essere letto favorevolmente in
quanto consentirà di indirizzare una
parte delle risorse del risparmio
previdenziale verso gli strumenti
alternativi quali fondi di mini-bond,
fondi specializzati in securitisation e,
di non meno importanza, fondi e
veicoli di investimento immobiliari.
Ed è altrettanto vero che i pension
provider dovranno dotarsi di
strumenti, presidi e procedure idonei
ad assicurare la sana e prudente
gestione delle risorse investite,
avendo particolare cura alla tematica
dei conflitti di interesse nonché alla
trasparenza informativa nei confronti
degli investitori». Secondo l'esperto
sembra esserci, dunque, un'apertura
a romperà il luogo comune di
considerare gli strumenti alternativi
come forme di investimento
"opache" e perseguire, a parità di
gno scorso). I fondi pensione
rendimenpotranno caricare anche
commissioni di gestione di altri
to, la massimizzazione della
fondi (in passato potevano investire trasparenza nell'attività di
in altri fondi ma non potevano
investimento. Queste aperture
aggiungere costi gestione ulteriori
aiuteranno alla formazione di una
alla commissione di «Questo
domanda anche perché ricordiamo
consentirà ai fondi pensione di
che lo strumento mini-bond è diretto
comprare anche altri fondi
a investitori professionali «un
(immobiliari, minibond, etc) - spiega mercato che in Italia ha dimensioni
Fabrizio Vedana, vicedirettore
decisamente spiega Ciro Mongillo,
generale di Unione Fiduciaria -.
ad di Fysis Fund Sicav fondo
Anche i migliori, i più perf ormanti multicomparto che ha tra i suoi
che di solito hanno commissione
comparti Vesta Industriai che
gestione più alta e in qualche caso
investe in minibond - in Italia c'è
anche la commissione di incentivo. bisogno di un cambio di mentalità
Se i fondi sono della stessa Sgr o di che si sta realizzando ma ci vuole
Sgr dello stesso gruppo la
tempo perché quello dei minibond è
commissione di gestione va dedotta un mercato nuovo. I fondi pensione
da quella del fondo. Va detto che per italiani al momento investono in
poter godere delle deroghe sopra
titoli di debito comperate solo il 2%
dette il fondo pensione dovrà
contro i tedeschi e gli inglesi che
informare Covip e dare informativa investono il 20% e senza considerare
ai sottoscrittori. L'apertura
la dimensione dei fondi pensione
all'aumento dei costi è però
che nel Regno Unito è venti volte
finalizzata ad aumentare il
quella italiana. Fino ad oggi gli
rendimento, quindi ad optare per
investitori hanno ritenuto
prodotti di qualità». Dello stesso
eccessivamente rischioso investire
awico Andrea Arcangeli, legale di
direttamente nelle piccole aziende.
Simmons & Simmons, advisor
Con l'avvento di prodotti
legale di Crescltalia, secondo il
specializzati l'apertura sarà possibile
quale gli orientamenti forniti
perché
Vincoli meno rigidi per i fondi
pensione e maggior apertura a
strumenti alternativi Lucilia
Incorvati BS II cammino dei
minibond è più tortuoso di
quanto immaginato. A distanza
di due anni dal primo decreto
che ha aperto al mondo delle
imprese non quotate questa
possibilità, il numero delle
emissioni è ancora limitato (su
ExtraMot Pro sono quotati 45
strumenti, 27 dei quali
minibond). Non solo. Ad
eccezione di un solo caso
(Euregio Minibond), gli altri
fondi specializzati (sono oltre 20
quelli avviati da Sgr bancarie e
da società indipendenti) hanno
difficoltà a reperire risorse e non
procedono all'investimento. E
mentre è ormai imminente
l'avvio del Fondo Italiano
d'investimento che con l'avvallo
della Cassa Depositi e Prestiti,
investirà 250 milioni di euro nei
fondi specializzati in minibond,
comportandosi come un fondo di
fondi, un'altra apertura arriva da
Covip (contenuta nella circolare
del 13 giu
Fondi pensione
ovviamente sarà possibile diversificare
il rischio e anche l'iniziativa di Cdp va
in quella dirczione».
I bond delle Pmi I minibond sono le
obbligazioni emesse dalle piccole medie
imprese non quotate in Borsa. Secondo
alcune stime vrebbero dovuto
coinvolgere quasi 110 mila imprese per
un ammontare compreso tra i 50 e i 100
miliardi di euro l'anno. A due anni
dall'avvio, grazie a due decreti tesi a
snellire le pratiche, i risultati sono
ancora deludenti IL MONDO
MINIBOND IN PILLOLE I bond delle
Pmi I minibond sono le obbligazioni
emesse dalle piccole medie imprese non
quotate in Borsa. Secondo alcune stime
vrebbero dovuto coinvolgere quasi 110
mila imprese per un ammontare
compreso tra i 50 e i 100 miliardi di
euro l'anno. A due anni dall'avvio,
grazie a due decreti tesi a snellire le
pratiche, i risultati sono ancora
deludenti Gli investitori Sono strumenti
acquistabili solo da investitori
prtofessionali in grado di valutare la
solidità di ogni piccola media impresa e
di supportarne il realtivo rischio. Cassa
depositi e prestiti tramite il Fondo
Italiano d'investimento ha già deliberato
che investirà in prodotti specializzati in
minibond 250 milioni di euro nei
prossimi mesi. I bond delle Pmi I
minibond sono le obbligazioni emesse
dalle piccole medie imprese non quotate
in Borsa. Secondo alcune stime
vrebbero dovuto coinvolgere quasi 110
mila imprese per un ammontare
compreso tra i 50 e i 100 miliardi di
euro l'anno. A due anni dall'avvio,
grazie a due decreti tesi a snellire le
pratiche, i risultati sono ancora
deludenti G
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Sabato
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Maurizio Belpietro
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L'allarme di medici, avvocati e commercialisti «Giù le mani
dal tesoro delle casse» Camporese (Adepp): «La spending
grida vendetta, taglia chi non ha aiuti pubblici»
A. Camporese [Fotogr ]
sistema della previdenza privata
dimostra la sua tenuta con avanzi
digestione in crescita. È il frutto
della riforma che ci ha portato a
dover dimostrare una sostenibilità a
50 anni che ha comportato
modifiche e sacrifici. Tutto questo
non basta, il punto centrale resta il
lavoro, i redditi, i giovani». Le
vostre casse gestiscono anche
••• Cambiano i governi, si alternano ammortizzatori sociali di categoria.
Quanto vi riconosce lo Stato «Avere
le maggioranze ma, puntualmente,
un sistema in equilibrio, e il nostro
l'oggetto dei desideri resta il
tesoretto degli enti previdenziali dei lo è senza gravare di un euro sullo
Stato, risponde ad una domanda
professionisti. Medici, notai,
sociale di welfare sempre più
avvocati, giornalisti, architetti,
necessario, calibrato sulle necessità
commercialisti hanno
dei professionisti. Noi lo stiamo
prudentemente accumulato - nel
facendo investendo ogni anno oltre
corso degli ultimi decenni - un
250 milioni di euro. Assicurazioni
patrimonio di quasi 61 miliardi. E,
sanitarie, prestiti a
ciclicmente, con la scusa che
forniscono un servizio pubblico (ma
pagato dai privati), si tenta l'assalto basso tasso, aliquote agevolate per i
o si rosicchiano risorse preziose
giovani e molto, altro mentre i
(centinaia di muioni) ad un sistema precedenti governi ci applicavano la
in equilibrio finanziario. Il
spending review. Ecco, spero che ci
presidente delle Casse previdenziali sia una a diversa visione politica».
(Adepp), Andrea Camporese, è un
Perché degli enti privati devono
sottostare ai tagli alla spesa pubblica?
quarantenne che combatte per le
pensioni di oggi e del futuro. E non È forse una tassa mascherata «La
spending grida vendetta. È una forma,
vuole neppure sentir parlare di
possibili ulteriori scippi ai danni dei seppur limitata, di taglio delle
professionisti italiani. Ciclicamente pensioni di soggetti che non ricevono
aiuti pubblici. Questo non fa che
tornano gli appetiti sul patrimonio
delle casse professionali. Fanno gola allargare l'ingiustizia rispetto a chi è
iscritto alTInps. Lo stesso vale per un
i 60 miliardi di attivo «Serve un
codice degli appalti pubblici che oggi
chiarimento definitivo. Siamo
viene considerato del tutto inefficiente
privati, andiamo vigilati
e ci è stato applicato in base alla
attentamente ma non schiacciati da lettura di una norma europea a mio
norme burocratiche che riducono il parere troppo automatica». Avete
bene collettivo. Vogliamo essere
sventato l'aumento della tassazione
utili all'Italia con investimenti
per gli investimenti dei fondi
sull'economia reale
pensione. Però in Europa restiamo gli
unici a pagare due volte le tasse sugli
accantonamenti previdenziali e sui
efficienti, trasparenti e volontari.
rendimenti... «La scelta di questo
Siamo una forza positiva che
governo di non aumentare la
rappresenta oltre il 13%del Pil, non tassazione delle rendite finanziarie del
siamo perfetti, ma basta
patrimonio degli iscritti dal 20 al 26%.
strumentalizzazioni». A scorrere i
Così come l'impegno di ridurla
conti i problemi del sistema
ulteriormente il prossimo anno
pensionistico vengono dalle gestioni rappresenta un atto di giustizia rispetto
dipendenti pubblici, «Nonostante la a tutto il resto d'Europa. Dovremmo
tremenda crisi che in quattro anni ha andare a zero per essere finalmente
ridotto di oltre il 30 per cento il
allineati all'Inps e agli altri Paesi».
reddito di molte professioni, il
Fondi pensione
Pag.
5
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Lunedì
30/06/2014
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Pierluigi Magnaschi
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Previdenza - Assegni al nucleo familiare a
controllo: dal 1° luglio valgono i nuovi limiti di
reddito indicati aai P Inps De Lellis a pag. 19
I paletti al reddito sono quelli contenuti nelle tabelle allegate alla
circolare n. 76/14 Assegni familiari a controllo Dal 1° luglio
valgono i nuovi limiti indicati dalFInps
Pagina a cura DI CARLA DE
LELLIS Al via la verifica
dell'assegno al nucleo familiare.
Dal 1° luglio, infatti, per la
verifica del diritto e della misura
della prestazione valgono i nuovi
limiti di reddito indicati dall'Inps
nelle consuete tabelle allegate alla
circolare n. 76/2014. La
prestazione spetta ai dipendenti,
pensionati e iscritti in via
esclusiva alla gestione separata
Inps (La rivalutazione dei limiti di
reddito è stata operata sulla base
dell'indice Istat, aumentato dell'I,
1% tra il 2012 e 2013. I nuovi
valori resteranno validi fino al 30
giugno del 2015. Una prestazione
per la famiglia. L'assegno per il
nucleo familiare (in sigla Anf) è
una prestazione riservata ai
soggetti che percepiscono reddito
«da lavoro dipendente»; quindi,
non soltanto i lavoratori
dipendenti veri e propri (ossia i
titolari di un rapporto di lavoro
subordinato, ma anche
collaboratori, pensionati, e via
dicendo). La prestazione è
influenza dal reddito familiare il
quale ne determina il diritto e la
misura. Il nucleo familiare. Ai fini
dell'assegno familiare si prende in
considerazione il nucleo
composto dal lavoratore
richiedente, dal coniuge non
legalmente ed effettivamente
separato e dai figli anche
maggiorenni se inabili. In caso di
separazione, la legge n. 54/2006
stabilisce che nell'interesse
morale e materiale della prole i
figli devono essere affidati in via
prioritaria ad entrambi i genitori.
Ciascuno di essi ha pertanto titolo
ad ottenere l'assegno familiare.
Ovviamente soltanto uno dei due
può presentare, d'intesa con
Previdenza
l'altro, la relativa richiesta. In
mancanza di un accordo, la
prestazione verrà pagata al
genitore con il quale il figlio
risulta convivente. La misura
dell'assegno. A seconda del
numero dei componenti, viene
fissato come parametro di
riferimento un importo annuale
che diminuisce al crescere del
reddito. Per la famiglia tipo di
quattro persone (genitori e due
figli minori) si parte da 3.100
euro annui (258,33 euro
mensili) per redditi fino a
14.354,66 (14.198,48 fino al 30
giugno 2014; 13.784,93 euro
dal 1° luglio 2012 fino al 30
giugno 2013). Per ogni 114,83
euro in più al di sopra deila predetta soglia limite, si
formano tante classi/scalino di
reddito per ciascuna delle quali
l'importo dell'assegno scende
progressivamente di euro 1,08.
Una famiglia con due figli
minori e un reddito annuo di
25.000 euro ha diritto all'assegno
di 157,58 euro al mese (lo scorso
anno 154,33 euro; 148 euro al
mese nel 2013): a parità di
reddito, quindi, rispetto all'anno
scorso, può contare su 3,25 euro
in più al mese. L'assegno sale a
285,88 euro 283,00 euro al mese,
per la famiglia con quello stesso
reddito, ove i figli siano tre (283
euro al
mese fino al mese di giugno
scorso; 277,25 euro al mese nel
periodo da luglio 2012 a giugno
2013). Quali redditi
considerare. Per la concessione
dell'assegno, si valuta la
somma dei redditi conseguiti da
tutti i componenti il nucleo
familiare nell'anno solare
precedente il 1° luglio di
ciascun anno. Per il periodo 1°
luglio 2014-30 giugno 2015 si
dovrà tenere conto quindi del
reddito conseguito nel corso
dell'anno 2012. Anche se il
reddito della famiglia rientra
nei limiti
stabiliti dalle tabelle, l'assegno
spetta a condizione che sia
composto per almeno il 70% da
entrate di lavoro dipendente e
pensione. Ciò significa in altri
termini che se nel nucleo ci sono
redditi di lavoro autonomo,
professionale e di capitale
superiori al 30% non si ha diritto
alla prestazione. Nel computo del
reddito familiare sono
pochissime le entrate di cui non
si tiene conto. Sono esclusi
infatti soltanto i redditi derivanti
da trattamenti di fine rapporto, lo
stesso assegno familiare, le
rendite vitalizie corrisposte
dall'lnail, le pensioni di guerra e
le indennità di ac
compagnamento per gli
invalidi, le indennità ai ciechi
parziali, ai sordomuti e ai
minori mutilati e invalidi civili,
nonché le pensioni tabellari dei
militari di leva colpiti da
infortunio. Lavoro a part-time.
Ai lavoratori a part-time
l'assegno viene riconosciuto
con modalità diverse a seconda
del numero di ore lavorate
durante la settimana. Se sono
almeno 24, l'assegno spetta
nella misura intera per sei
giorni alla settimana, compreso
il sabato se viene fatta la
settimana corta. Qualora invece
le ore lavorate siano meno di
24, l'assegno spetta, sia in caso
di part-time verticale che
orizzontale, solo per le giornate
in cui vi è stata effettiva
prestazione lavorativa.
Collaboratori e professionisti.
Dell'assegno familiare possono
usufruire anche i collaboratori
e i professionisti, privi di altra
copertura, che sui compensi
ricevuti versano un'aliquota
aggiuntiva (0,72%) per le
prestazioni non pensionistiche.
L'assegno spetta anche se il
nucleo ha un reddito misto di
lavoro
Pag.
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II reddito familiare da prendere in considerazione è dato dalla somma dei redditi del richiedente e delle
persone componenti il nucleo. Concorrono i redditi assoggettabili a Irpef e i redditi di qualsiasi natura,
ivi compresi, se superiori a 1.032,91 euro annui, quelli esenti e quelli soggetti alla ritenuta alla fonte a
titolo di imposta o imposta sostitutiva Trattamenti di fine rapporto lavoro comunque denominati e
relative anticipazioni; trattamenti di famiglia; quote di indennità di trasferta entro il limite fissato per
l'assoggettamento al fisco; rendite vitalizie erogate dall'lnail; pensioni di guerra; assegni di
accompagnamento; indennizzi statali (legge n. 210/1992) Voci di reddito non rilevanti Voci di reddito
rilevanti I REDDITI DA CONSIDERARE Nel caso in cui il richiedente svolga attività lavorativa
dipendente, utilizzando il modello Anf/Dip. Il datore di lavoro deve corrispondere l'assegno per il
periodo di lavoro prestato alle proprie dipendenze, anche se la richiesta è stata inoltrata dopo la
risoluzione del rapporto nel termine prescrizionale di 5 anni Nel caso in cui il richiedente sia addetto ai
servizi domestici, operaio agricolo dipendente a tempo determinato, lavoratore iscritto alla gestione
separata, o abbia diritto agli assegni come beneficiario di altre prestazioni previdenziali All'lnps Ai
proprio datore di lavoro All'lnps Nel caso in cui il richiedente svolga attività lavorativa dipendente,
utilizzando il modello Anf/Dip. Il datore di lavoro deve corrispondere l'assegno per il periodo di lavoro
prestato alle proprie dipendenze, anche se la richiesta è stata inoltrata dopo la risoluzione del rapporto
nel termine prescrizionale di 5 anni Nel caso in cui il richiedente sia addetto ai servizi domestici, operaio
agricolo dipendente a tempo determinato, lavoratore iscritto alla gestione separata, o abbia diritto agli
assegni come beneficiario di altre prestazioni previdenziali I REDDITI DA CONSIDERARE Voci di
reddito rilevanti Voci di reddito non rilevanti II reddito familiare da prendere in considerazione è dato
dalla somma dei redditi del richiedente e delle persone componenti il nucleo. Concorrono i redditi
assoggettabili a Irpef e i redditi di qualsiasi natura, ivi compresi, se superiori a 1.032,91 euro annui,
quelli esenti e quelli soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva Trattamenti
di fine rapporto lavoro comunque denominati e relative anticipazioni; trattamenti di famiglia; quote di
indennità di trasferta entro il limite fissato per l'assoggettamento al fisco; rendite vitalizie erogate
dall'lnail; pensioni di guerra; assegni di accompagnamento; indennizzi statali (legge n. 210/1992) /. Qua/
siasi variazione (reddito e/o composizione nucleo familiare) va comunicata entro 30 giorni All'lnps Nel
caso in cui il richiedente svolga attività lavorativa dipendente, utilizzando il m Un aiuto alle famiglie
numerose dello Anf/Dip. Il datore di lav La Finanziaria per il 2007 (la legge n. 296/2006) ha operata un
aggiornamento della disciplina con alcune modifiche rilevanti. Tre le principali novità, tutte in vigore dal
1° gennaio 2007: • la rideterminazione dei livelli di reddito e degli importi dell'assegno con riferimento a
quei nuclei familiari con entrambi i genitori oppure con un solo genitore e con almeno un figlio minore,
in cui non siano presenti componenti inabili (si tratta delle tabelle 11 e 12); • un aumento dell'importo
dell'assegno del 15% per le altre tipologie di nuclei familiari con figli (si tratta delle tabelle dalla 13 alla
19); • la rilevanza, ai fini della determinazione dell'importo dell'assegno, anche dei figli o equiparati di
età superiore a 18 anni e fino a 21 anni compiuti, se studenti o apprendisti, ma nella sola ipotesi di nuclei
«numerosi» ossia di nuclei con ro deve corrispondere l'assegno per il periodo di lavoro prestato alle
proprie dipendenze, anche se la richiesta è stata inoltrata dopo la risoluzione del rapporto nel termine
prescrizionale di 5 anni Nel caso in cui il richiedente sia addetto ai servizi domestici, operaio agricolo
dipendente a tempo determinato, lavoratore iscritto alla gestione separata, o abbia diritto agli assegni
come beneficiario di altre prestazioni previdenziali I REDDITI DA CONSIDERARE Voci di reddito
rilevanti Voci di reddito non rilevanti II reddito familiare da prendere in considerazione è dato dalla
somma dei redditi del richiedente e delle persone componenti il nucleo. Concorrono i redditi
assoggettabili a Irpef e i redditi di qualsiasi natura, ivi compresi, se superiori a 1.032,91 euro annui,
quelli esenti e quelli soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo almeno quattro figli/equiparati di età
inferiore a 26 anni. In quest'ultimo caso, in sostanza, la novità sta nel fatto che possono essere
conteggiati nella numerosità del nucleo familiare (numerosità che rileva ai fini dell'importo dell'assegno)
anche dei figli/equiparati maggiorenni, quando invece la regola vuole che si tenga conto soltanto dei
figli/equiparati minori di età. Ecco come funziona. In primo luogo, occorre verificare se il nucleo
familiare è «numeroso»: per esserlo, in esso deve risultare la presenza di almeno quattro figli/equiparati
di età fino a 26 anni. Una volta appurato che il nucleo familiare è numeroso, si può determinare
l'importo dell'assegno spettante tenendo conto anche dei figli di età superiore a 18 anni e fino a 21 anni,
purché studenti o apprendisti. ———© Riproduzione riservata——| di imposta o imposta sostitutiva
Trattamenti di fine rapporto lavoro comunque denominati e relative anticipazioni; trattamenti di
famiglia; quote di indennità di trasferta entro il limite fissato per l'assoggettamento al fisco; rendite
vitalizie erogate dall'lnail; pensioni di guerra; assegni di accompagnamento; indennizzi statali (legge n.
210/1992) /. Qua/siasi variazione (reddito e/o composizione nucleo familiare) va comunicata entro 30
giorni All'lnps Nel caso in cui il richiedente svolga attività lavorativa dipendente, utilizzando il m Un
aiuto alle famiglie numerose dello Anf/Dip. Il datore di lav La Finanziaria per il 2007 (la legge n.
296/2006) ha operata un aggiornamento della disciplina con alcune modifiche rilevanti. Tre le principali
novità, tutte in vigore dal 1° gennaio 2007: • la rideterminazi
dipendente e collaborazioni, fermo
restando che, sommati, i due
importi devono essere almeno pari
al 70% del
2014 così via).
Pagamento dell'assegno. Ai
lavoratori dipendenti l'assegno
familiare è pagato per conto
reddito complessivo. Agli iscritti dell'Inps dal datore di lavoro. Ai
pensionati, ai lavoratori
alla gestione separata l'assegno
domestici e ai collaboratori
viene pagato direttamente
l'assegno viene, invece,
dall'Inps per i mesi dell'anno
corrisposto su domanda
coperti da contribuzione. La
domanda va presentata a partire direttamente dall'ente di
da febbraio per le prestazioni che previdenza. L'assegno può essere
si riferiscono all'anno precedente pagato anche direttamente
(nel 2015 per il
Previdenza
al coniuge del lavoratore avente
diritto. La domanda per il
pagamento separato dell'assegno va
al coniuge del lavoratore avente
diritto. La domanda per il
pagamento separato dell'assegno va
presentata al datore di lavoro del
coniuge se questi è un lavoratore
dipendente. Se il beneficiario
rientra, invece, nelle categorie
(pensionati, collaboratori ecc.) che
sono pagati direttamente dall'Inps il
coniuge deve presentare la richiesta
di pagamento disgiunto all'ente di
previdenza.
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Lunedì
30/06/2014
1
Direttore Responsabile
Diffusione Testata
Pierluigi Magnaschi
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Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG)
Impresa/2 - Infortuni, si allunga la lista dei
medicinali che si può presentare all'Inaii per il
rimborso delle spese De Lellis a pag. 18
Restituzioni anche per spese sostenute dopo la guarigione, purché
ritenute necessarie Infortuni, rimborsi allargati Si allunga la lista dei
farmaci presentabile all'Inaii
Pagina a cura DI CARLA DE
LELLIS Più lunga la lista dei
medicinali rimborsabili
dall'Inail. Colliri, creme e
ansiolitici entrano tra le spese
mediche il cui costo può essere
chiesto a rimborso all'Inaii.
Spese che peraltro possono
essere rimborsate anche se
sostenute dopo la guarigione, a
patto che i medicinali sia
ritenuti necessari per migliorare
lo stato psicofisico
dell'infortunato. Con circolare
n. 30/2014, l'Inaii ha rivisitato
le regole sul rimborso delle
spese dei farmaci a favore dei
lavoratori infortunati, in vigore
dal 13 novembre 2012. Ha
ampliato le tipologie di
medicinali rimborsabili ed ha
esteso il diritto al rimborso
anche durante il periodo
successivo alla stabilizzazione
dei postumi dell'infortunio. Le
nuove e più favorevoli
disposizioni si applicano dal 4
giugno 2014. Rimborso
farmaci. Il rimborso dei farmaci
è stato introdotto dall'Inail con
circolare n. 62/2012, come un
diritto a favore di infortunati e
tecnopatici, limitatamente al
periodo d'inabilità temporanea
assoluta al lavoro a decorrere (a
prescindere dalla data
dell'infortunio) dal 13
novembre 2012. Pertanto, la
data della prescrizione medica e
dello scontrino comprovante
l'acquisto del farmaco, ai fini
del rimborso, non può essere
antecedente al 13 novembre
2012. Dopo la sperimentazione
e in esito al monitoraggio degli
oneri sostenuti, con la recente
circolare n. 30/2014, l'Inaii ha
impartito nuove istruzioni
finalizzate all'estensione del
diritto al rimborso dei farmaci
anche successivamente alla
stabilizzazione dei postumi
dell'infortunio, all'ampliamento
delle specialità
Previdenza
farmaceutiche rimborsabili e al
flusso procedurale. Le spese
rimborsabili. Il rimborso spese
farmaci riguarda, ora, anche le
spese sostenute dopo il periodo
d'inabilità temporanea assoluta
al lavoro in presenza di
postumi stabilizzati, pur se non
indennizzabili, anche oltre la
scadenza dei termini
revisionali. Ai fini del
rimborso, l'Inaii valuta se il
farmaco è necessario per il
miglioramento dello stato
psico-fisico in relazione alla
patologia causata dall'evento
lesivo di natura lavorativa. La
procedura. Nel corso della
sperimentazione
(circolare 62/2012), spiega
l'Inaii, si è spesso evidenziato
che gli assicurati richiedono il
rimborso di farmaci che, pur
essendo compresi nell'elenco
allegato alla predetta circolare (si
veda tabella), non appartengono
alla branca medica di
riferimento. In merito, l'Inaii
precisa che provvede al rimborso
delle spese a prescindere dalle
branche di riferimento (di cui
alla circolare n. 62/2012), purché
i farmaci siano ritenuti necessari
per il miglioramento dello stato
psico-fisico dell'assicurato in
relazione alla patologia causata
dall'evento lesivo di origine
lavorativa, anche ai
fini del reinserimento
sociolavorativo, in relazione al
caso trattato. In tabella la nuova
lista delle specialità
farmaceutiche rimborsabili. Per
quanto riguarda il nuovo flusso
procedurale, il procedimento
prende avvio in seguito alla
presentazione della richiesta di
rimborso, redatta secondo un
nuovo modulo pubblicato
dall'Inail in allegato alla circolare
n. 30/2014 (rinvenibile sul sito
internet). La richiesta deve essere
completa di fotocopie delle
prescrizione mediche dei
medicinali e degli scontrini fiscali
intestati all'assicurato. A questo
punto gli
uffici Inail riscontrano la
regolarità della richiesta sia dal
lato amministrativo che da
quello sanitario e controllano
che la richiesta sia pervenuta
nel termine prescrizionale.
Dell'esito della verifica
(positivo o negativo) è
informato lo stesso richiedente.
In caso di carenza di
documentazione, gli uffici la
richiede all'assicurato dando un
termine di 15 giorni per
produrla. Se la documentazione
non perviene all'Inaii entro 15
giorni, gli uffici definiscono
negativamente la richiesta (cioè
la rigettano), dandone
comunicazione all'interessato.
Prescrizione decennale. Le nuove
regole, precisa infine l'Inaii, si
applicano, a prescindere dalla
data dell'evento, alle richieste di
rimborsi, per farmaci prescritti e
acquistati a decorrere dal 13
novembre 2012, ad oggi in
istruttoria e/o pervenute dal 4
giugno 2014 (data pubblicazione
circolare). Il termine
prescrizionale del diritto al
rimborso dei farmaci è decennale
a decorrere dal giorno in cui il
diritto stesso può essere
esercitato (cioè dalla data
riportata sullo scontrino
comprovante l'acquisto del
farmaco). ———©
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Direttore Responsabile
Diffusione Testata
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78.551
La lista dei medicinali rimborsabili Codice Inail 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28 29 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
29 La lista dei medicinali rimborsabili Specialità farmaceutiche rimborsabili Acido ialuronico per
infiltrazioni intrarticolari per il trattamento di condropatie e artrosi post traumatiche Ansiolitici e
ipnoinducenti Antibiotici per il trattamento topico di ferite o ustioni infette Antidolorifici per os
Antivertiginosi Attivanti cerebrali Colliri midriatici per processi flogistici del segmento anteriore e
posteriore dell'occhio Crema antibatterica per ustioni Farmaci ipotonizzanti (compresse) per il
trattamento dell'ipertono oculare Farmaci per il trattamento dei disturbi della motilità intestinale da
varie cause Farmaci per il trattamento dell'incontinenza urinaria in pazienti con vescica iperattiva
Farmaci per il trattamento dell'osteoporosi post-traumatica Farmaci per la disfunzione erettile, come
esito di gravi fratture del bacino, e di lesioni parziali midollari Farmaci per uso topico (pomate e/o
colliri) a base antibiotica, con o senza cortisonico per il trattamento di infezioni esterne di occhio ed
annessi Farmaci vasoprotettori e antitrombotici (compresse) per il trattamento di emorragie retiniche
Garze impregnate di antisettico per cute lesa Immunoterapia batterica per il trattamento delle
osteomieliti Miorilassanti Pomata antisettica Pomate per il trattamento di abrasioni, ferite e ustioni
corneo congiuntivali Preparati a base di acido ialuronico con e senza antibiotico, nelle diverse
formulazioni per favorire la riepitelizzazione della cute lesa Preparati cortisonici topici per il
trattamento di dermatiti da contatto Preparati per uso topico a base antibiotica con e senza cortisone
Preparati per uso topico a base di antinfiammatori in creme, pomate, gel, cerotti Preparati per uso
topico a base di eparina sodica Preparati per uso topico ad azione elasticizzante/barriera per il
trattamento di gravi ustioni Preparato per uso topico per ulcere croniche con tessuto fibrinoso o
necrotico Prodotti anticheloidi (in diversa formulazione), compresi i silicon! medicali Unguento per
detersione enzimatica di piaghe necrotiche con e senza antibiotico 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 La lista dei medicinali rimborsabili Specialità
farmaceutiche rimborsabili Acido ialuronico per infiltrazioni intrarticolari per il trattamento di
condropatie e artrosi post traumatiche Ansiolitici e ipnoinducenti Antibiotici per il trattamento
topico di ferite o ustioni infette Antidolorifici per os Antivertiginosi Attivanti cerebrali Colliri
midriatici per processi flogistici del segmento anteriore e posteriore dell'occhio Crema antibatterica
per ustioni Farmaci ipotonizzanti (compresse) per il trattamento dell'ipertono oculare Farmaci per il
trattamento dei disturbi della motilità intestinale da varie cause Farmaci per il trattamento
dell'incontinenza urinaria in pazienti con vescica iperattiva Farmaci per il trattamento
dell'osteoporosi post-traumatica Farmaci per la disfunzione erettile, come esito di gravi fratture del
bacino, e di lesioni parziali midollari Farmaci per uso topico (pomate e/o colliri) a base antibiotica,
con o senza cortisonico per il trattamento di infezioni esterne di occhio ed annessi Farmaci
vasoprotettori e antitrombotici (compresse) per il trattamento di emorragie retiniche Garze
impregnate di antisettico per cute lesa Immunoterapia batterica per il trattamento delle osteomieliti
Miorilassanti Pomata antisettica Pomate per il trattamento di abrasioni, ferite e ustioni corneo
congiuntivali Preparati a base di acido ialuronico con e senza antibiotico, nelle diverse formulazioni
per favorire la riepitelizzazione della cute lesa Preparati cortisonici topici per il trattamento di
dermatiti da contatto Preparati per uso topico a base antibiotica con e senza cortisone Preparati per
uso topico a base di antinfiammatori in creme, pomate, gel, cerotti Preparati per uso topico a base di
eparina sodica Preparati per uso topico ad azione elasticizzante/barriera per il trattamento di gravi
ustioni Preparato per uso topico per ulcere croniche con tessuto fibrinoso o necrotico Prodotti
anticheloidi (in diversa formulazi
Previdenza
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