Semestrale 2014 - Cassa di Risparmio di San Miniato

La situazione semestrale, predisposta esclusivamente per la
determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo dei
fondi propri della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e
del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato, sulla base
delle Istruzioni di Vigilanza contenute nelle Circolari della
Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013 e
successivi aggiornamenti (rispettivamente le "Disposizioni di
vigilanza per le banche" e le "Istruzioni per la compilazione
delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di
intermediazione mobiliare"), è stata assoggettata a revisione
contabile limitata da parte della società KPMG S.p.A., al fine
di verificare che la stessa sia stata redatta, in tutti gli aspetti
significativi, in conformità ai criteri di redazione descritti
nella relazione semestrale.
SITUAZIONE
SEMESTRALE
30 GIUGNO 2014
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Sede sociale: via IV Novembre, 45 - 56028 San Miniato (PI)
Is ritta all’Al o delle Ba he al . 5181 e Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di
“a Mi iato is ritto all’Al o dei Gruppi Ba ari
Capitale sociale 159.824.088,00 euro
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Pisa 01217600509
Codice fiscale e partita I.V.A. 01217600509
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
www. carismi.it
tel. 05714041 fax. 0571404310
swift address CRSM IT 3S
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
CONTENUTI
PAG.
Cariche sociali e Direzione Generale
2
Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato
3
Principali indicatori della Cassa e del Gruppo
5
Relazione sulla gestione relativa al bilancio separato
6
Scenario economico e sistema creditizio
Linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica
Struttura operativa
La struttura organizzativa e le risorse tecnologiche
Le risorse umane
Il patrimonio clienti e l'azione commerciale
Impieghi
Raccolta
Investimenti finanziari e rapporti interbancari
Risultati economici
Mezzi patrimoniali e Fondi propri ( uo a de o i azio e he sostituis e l’e Pat i o io di Vigila za
Azioni proprie in portafoglio
Operazioni di maggior rilevanza con parti correlate
Principali fatti riguardanti società del Gruppo
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2014
7
10
13
13
15
17
20
23
27
30
31
32
32
33
34
Schemi del bilancio separato
35
Politiche contabili
41
Relazione sulla gestione relativa al bilancio consolidato
67
Andamento delle società del Gruppo
Andamento delle società collegate consolidate con il metodo del patrimonio netto
Gli aggregati patrimoniali e i risultati economici del bilancio consolidato
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2014
68
69
71
73
Schemi del bilancio consolidato
74
Allegati
80
1
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Cariche sociali e Direzione Generale
Consiglio di Amministrazione
Presidente
Dott. Alessandro Bandini
Vice Presidente
Dott. Alberto Lang
Amministratore Delegato
Dott. Divo Gronchi
Consiglieri
Sig. Giampiero Bachini
Prof.ssa Elena Cenderelli
Rag. Antonio Crisafulli
Dott. Moreno Menichetti
Dott. Sandro Quagliotti
Rag. Adriano Tomba
Dott.ssa Barbara Tosi
Avv. Giovanni Urti
Segretario del Consiglio di Amministrazione
Dott. Alfredo Cariello
Collegio Sindacale
Presidente
Dott. Enzo Sollini
Sindaci Effettivi
Ing. Giangaetano Bissaro
Dott. Massimo Melai
Sindaci Supplenti
Dott. Andrea Dante
Dott. Stefano Petrucci
Direzione Generale
Vice Direttore Generale
Staff al Vice Direttore Generale
Rag. Alberto Silvano Piacentini
Dott. Cosimo Mario Patera
Responsabile Area Affari
Responsabile Area Amministrativa
Responsabile Direzione Affari Societari e Legali
Responsabile Direzione Audit
Responsabile Direzione Bilancio
Responsabile Direzione Controlli
Responsabile Direzione Finanza
Responsabile Direzione Mercato
Responsabile Direzione Monitoraggio e Crediti Problematici
Responsabile Direzione Organizzazione
Responsabile Direzione Personale e Legale
Rag. Fabrizio Carmassi
Dott. Paolo Palliola
Avv. Anna Fenzi
Sig.ra Antonella Bonistalli
Dott. Giovanni Landi
Rag. Daniele Bigi
Dott. Riccardo Bertolini
Sig. Daniele Puccioni
Dott. Andrea Alderighi
Ing. Pasquale Di Iorio
Dott. Raffaello Ramella
2
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato
Il Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di San Mi iato stato ostituito o l’is izio e, i data
ell’Al o dei G uppi Ba a i ai se si dall’a t. del D.Lgs.
/ .
/
/
,
Il Gruppo, con riferimento alle società esistenti al 30 giugno 2014, risulta così composto:
-
Capogruppo: Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.;
Componenti: Fiducia S.p.A. (società finanziaria fiduciaria), San Genesio Immobiliare S.p.A. (società
immobiliare strumentale) e San Rocco Immobiliare S.r.l. (società immobiliare strumentale).
L’Assetto p op ieta io
ostituito da: Fo dazio e Cassa di Rispa
Società Cattolica di Assicurazione e Altri soci privati.
io di “a Mi iato, G ifo i CR“M “.p.A.,
Di seguito si riporta la rappresentazione grafica della struttura del Gruppo:
Fondazione Cassa di
Risparmio di San Miniato
14,0545%
Grifoni CRSM S.p.A.
46,6789%
Società Cattolica di
Assicurazione Soc. Coop.
25,0662%
Altri (soci privati
e in portafoglio)
14,2004% (quote inf. 2%)
Cassa di Risparmio di San Miniato S. p. A.
San Genesio Immobiliare
S.p.A.
98,50%
Fiducia S.p.A.
100%
San Rocco Immobiliare
S.r.l.
100%
Il socio Grifoni CRSM S.p.A. pur possedendo il 46,679% delle azioni della Cassa non svolge attività di
di ezio e e oo di a e to se o do ua to sta ilito dall’a t.
se ies e
septies del odi e i ile,
osì o e ipo tato ell’atto ostituti o della società stessa.
3
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Inoltre, co e si e i e dalla app ese tazio e g afi a sop a ipo tata, il o t ollo sull’E itte te ese itato
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, tramite la partecipazione detenuta direttamente (n.
2.807.817 azioni, pari al ,
% del apitale so iale dell’E itte te e la pa te ipazio e dete uta dalla
società interamente posseduta Grifoni CRSM S.p.A. (n. 9.325.515 azioni, pari al 46,6789% del capitale
so iale dell’E itte te .
Ciò posto, il o t ollo di di itto sull’E itte te o i pli a l’ese izio di atti ità di di ezio e e oo di a e to
ex art. 2497 sexies c.c. da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, essendo alla stessa
p e luso l’ese izio di etto e i di etto dell’atti ità a a ia. La Fo dazione Cassa di Risparmio di San
Miniato, infatti, ai sensi di quanto disposto dalla disciplina civilistica e fiscale delle fondazioni di origine
bancaria di cui al d.lgs 17 maggio 1999, n. 153, è tenuta a perseguire esclusivamente scopi di utilità sociale
e di promozione dello sviluppo economico, indirizzando la propria attività esclusivamente nei settori
ammessi ed operando in via prevalente nei settori rilevanti.
La Banca non è pertanto soggetta a poteri di indirizzo e coordinamento da parte della Fondazione Cassa di
Risparmio di San Miniato. Ciò è ulteriormente dimostrato dal fatto che la Fondazione Cassa di Risparmio di
“a Mi iato o i t attie e o l’E itte te al u appo to di teso e ia a e t ata
i pa tis e di etti e
all’E itte te edesi o.
Le società controllate non detengono azioni della Cassa di Risparmio di San Miniato.
Nella tabella che segue, si riportano le società (in attività al 30 giugno 2014) non rientranti nel Gruppo in cui
la Cassa detiene, direttamente o indirettamente, una partecipazione rilevante e che, pertanto,
rappresentano società collegate da consolidare, nel bilancio del Gruppo CARISMI, con il metodo del
patrimonio netto.
Partecipazioni rilevanti (percentuale di possesso pari o superiore al 20% o influenza dominante)
Percentuale
Società
Sede
Attività
diretta
indiretta
Vegagest SGR S.p.A.
Milano
Gestione del Risparmio
23,51%
Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A. Volterra
Bancaria
20,00%
Energetic S.p.A.
San Miniato
Servizi energia
22,06%
Soprarno SGR S.p.A.
Firenze
Gestione del Risparmio
45,00%
4
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Principali indicatori della Cassa e del Gruppo
CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO - BILANCIO SEPARATO
Principali dati e indicatori patrimoniali
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Prodotto bancario
Raccolta totale
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Impieghi con clientela
Totale attivo
Patrimonio netto
Impieghi con clientela / Raccolta diretta (% su valori netti)
Totale attivo / Patrimonio netto
Attività deteriorate / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Sofferenze / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Rapporto di coperura attività deteriorate ( con perdite anticipate) (%)
Principali dati e indicatori economici
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche nette per deterioramento crediti
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (perdita) al lordo delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
Utile netto / Patrimonio netto (%)
Costi operativi / Margine di intermediazione (%)
(indice come definito dal FITD)
GRUPPO CARISMI - BILANCIO CONSOLIDATO
Principali dati e indicatori patrimoniali
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Prodotto bancario
Raccolta totale
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Impieghi con clientela
Totale attivo
Patrimonio netto del Gruppo
Impieghi con clientela / Raccolta diretta (% su valori netti)
Totale attivo / Patrimonio netto
Attività deteriorate / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Sofferenze / Impieghi con clientela (% su valori netti)
Rapporto di coperura attività deteriorate ( con perdite anticipate) (%)
Principali dati e indicatori economici
(stock in milioni di euro, indicatori in %)
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Rettifiche nette per deterioramento crediti
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (perdita) al lordo delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
Utile netto / Patrimonio netto del Gruppo (%)
30/06/2014
8.014
5.485
2.755
2.730
2.529
3.772
232
91,8%
16,3
14,7%
7,0%
36,5%
30/06/2014
31/12/2013
8.188
5.717
2.722
2.995
2.471
3.698
223
90,8%
16,6
13,8%
7,1%
36,6%
30/06/2013
28,41
19,94
83,31
20,57
61,99
46,60
14,09
5,76
2,5%
26,54
18,16
67,30
20,39
46,65
36,61
9,39
3,97
1,8%
52,03%
57,06%
30/06/2014
8.000
5.484
2.754
2.730
2.516
3.775
236
91,4%
16,0
14,8%
7,1%
36,5%
30/06/2014
28,26
20,06
83,14
20,57
61,81
47,52
15,07
6,71
2,8%
31/12/2013
8.176
5.717
2.722
2.995
2.459
3.702
225
90,3%
16,5
13,9%
7,1%
36,6%
30/06/2013
26,28
18,20
66,79
20,39
46,150
37,54
8,46
3,04
1,4%
variazione annuale
assoluta
%
-174
-2,1%
-232
-4,1%
33
1,2%
-265
-8,8%
58
2,3%
74
2,0%
9
4,0%
1,0
n.s
-0,3
-2,0%
0,9
n.s
-0,1
n.s
-0,1
n.s
variazione annuale
assoluta
%
1,9
7,0%
1,8
9,8%
16,0
23,8%
0,2
0,9%
15,3
32,9%
10,0
27,3%
4,7
50,0%
1,8
45,2%
0,7
n.s
-5,03
n.s
variazione annuale
assoluta
%
-176
-2,2%
-233
-4,1%
32
1,2%
-265
-8,8%
57
2,3%
73
2,0%
11
4,9%
1,0
n.s
-0,5
-2,8%
0,9
n.s
0,0
n.s
-0,1
n.s
variazione annuale
assoluta
%
2,0
7,5%
1,9
10,2%
16,4
24,5%
0,2
0,9%
15,7
33,9%
10,0
26,6%
6,6
78,1%
3,7
120,7%
1,5
n.s
5
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Cassa di Risparmio di
San Miniato S.p.A.
Relazione sulla gestione
relativa al
bilancio separato
6
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Scenario economico e sistema creditizio
Internazionale e nazionale
Nei primi mesi del 2014 a livello internazionale si conferma la tendenza, già in atto per il terzo anno
consecutivo, di contrazione del PIL e del commercio mondiale. Da un lato la lenta progressione del ciclo
economico mondiale è stata appesantita da fattori di natura temporanea (condizioni climatiche avverse nei
esi i e ali he ha o alle tato l’e o o ia degli U“A , da ele e ti he o pote a o esse e p e isti
(conflitto tra Russia e Ucraina) e dalla fragilità del ciclo economico dei paesi emergenti.
Dall’alt o lato il PIL ha mantenuto lo stesso ritmo di espansione del quarto trimestre del 2013 (0,2% sul
precedente) con una forte decelerazione delle esportazioni, facendo segnare una performance alquanto
delude te pe l’Uem.
Negli USA si è assistito a una contrazione del PIL, causata in particolar modo da un calo significativo delle
esportazioni ( -3,5%) e da un incremento delle importazioni. Le maggiori difficoltà per i prodotti USA si sono
manifestate sul mercato cinese, mentre sono risultate in ripresa in Europa.
I BRIC, ad e ezio e dell’I dia, ha o egist ato u a iduzio e del it o di es ita del PIL ispetto alla
hiusu a del
. I pa ti ola e Russia e B asile, osì o e l’I dia, ha o seg ato u alo dell’esportazioni
di merci e servizi.
Significativa dunque è questa divergenza tra importazioni e esportazioni mondiali.
Le i po tazio i o diali isulta o stag a ti e t e le espo tazio i so o alate dell’ , % e l’Asia, ad
eccezione del Giappone, è la regione con la peggior performance negli scambi commerciali.
Nei paesi o aluta elati a e te fo te, o e l’Eu opa, te de i e e a p e ale e la de olezza della
do a da i te a, he, a o pag ata all’ele ata diso upazio e, ai i oli alla es ita della politi a di
bilancio e ad un mercato del credito frammentato, contribuisce a rallentare la ripresa.
Dal punto di vista finanziario, i mercati azionari extraeuropei hanno mostrato gli andamenti migliori
soprattutto nei paesi emergenti e negli USA che hanno assorbito l’i patto delle politi he di tapering
poste in essere dalla FED.
In Europa invece i mercati azionari sono in maggiore difficoltà: la Germania, prima motore trainante
dell’UE, i o t a o po hi p o le i a o segui e u a ip esa e o o i a soddisfa e te, paventando così il
manifestarsi di uno scenario deflazionistico. Si registra di conseguenza, stanti queste considerazioni, un
aumento del premio per il rischio dei titoli del settore bancario europeo.
In Italia la crescita del PIL oscilla intorno allo zero ormai da tre trimestri, con settori in recupero e altri in
recessione. Da registrare è comunque un lieve miglioramento dei consumi delle famiglie, degli investimenti
in macchinari e impianti e delle esportazioni. La forte riduzione delle scorte si presta invece a una duplice
interpretazione: negativa se espressione di mancanza di domanda, positiva se premessa per un avvio del
ciclo nei prossimi mesi.
Una crescita italiana così contenuta è dovuta sia al ciclo economico mondiale più lento del previsto sia al
problema di dover scontare componenti strutturali come la crescente sfiducia delle famiglie e la
disoccupazione ormai a livelli record (3 milioni 220 mila senza occupazione).
7
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Per quanto riguarda lo scenario finanziario, si evidenziano due aspetti significativi nel Paese: il
consolidamento del riequilibrio dei saldi finanziari settoriali e i nuovi strumenti di politica monetaria sugli
investimenti finanziari delle famiglie, che ha comportato una diminuzione degli investimenti in titoli
pubblici e del settore bancario a favore dei prodotti di risparmio gestito.
Nella p i a pa te dell’a o i olt e o ti uata la iduzio e del edito al setto e p i ato, i pa ti ola e a
quello delle imprese (-2,8% Europa e - . % i Italia . Pe l’a o i o so p e ista u a crescita moderata
della domanda di prestiti da parte del settore privato, con criteri di offerta meno restrittivi per le famiglie
rispetto alle imprese, a causa della loro elevata rischiosità.
Il mercato della raccolta bancaria continua ad essere caratterizzato, nonostante la crescita delle
o po e ti più li uide dei depositi, da u a o t azio e della a olta o plessi a sull’i te o e da u
o t i uto a o a egati o della p o ista sull’este o.
Nel primo semestre, i principali gruppi bancari italiani hanno fatto ricorso a consistenti interventi di
rafforzamento patrimoniale che ha incrementato, in particolare per i gruppi di medie dimensioni, la
apa ità di asso i e gli effetti dell’AQR (Asset Quality Review) e degli stress test e colmare i gap rispetto ai
grandi gruppi sui requisiti patrimoniali.
Nel primo trimestre del 2014 i risultati economici dei gruppi bancari quotati registrano una modesta ripresa
dei margini di interesse, una crescita delle commissioni nette, ma un margine di intermediazione ancora in
flessio e i i tù del i o o t i uto elati o all’atti ità di egoziazio e titoli. Il iglio a e to dell’utile
netto è stato conseguito grazie alle minori rettifiche sui crediti e alla riduzione dei costi operativi.
Nel corso del 2014 e negli anni successivi della previsione le banche non potranno che intensificare le azioni
gestio ali di iduzio e dei osti ope ati i e di ist uttu azio e del odello di usi ess o l’o ietti o di
ritornare agli azionisti una remunerazione del capitale più vicina al costo dello stesso.
Toscana
Il perdurare della solidità del cambio Euro/Dollaro ha condizionato in positivo il risultato della Toscana in
termini di esportazioni internazionali.
Secondo le pre isio i IRPET la do a da p o e ie te dai paesi dell’U io e Eu opea es e à el
-2015
i to o al %, a te e do lo stesso it o a he l’a o su essi o, e t e uella p o e ie te dal esto
del mondo au e te à t a il , -7,5%.
Vista la lenta fase co giu tu ale pe l’Eu opa, i si atte de he la di a i a dei p ezzi sia o te uta e
o u ue se p e al di sotto dell’o ietti o posto dalla BCE. I pa ti ola e, si ipotizza u tasso di es ita
dell’i flazio e pa i all’ %.
I consumi turistici in Toscana fanno segnare un progresso attorno al 4% in termini nominali rispetto al 3%
del o pa to italia o, e t e pe l’a o p ossi o i si atte de u it o legge e te più o te uto %
Toscana e 2% Italia).
Viste le attese inflazionistiche su scala globale è logico ipotizzare una fase di perdurante moderazione della
dinamica dei prezzi che si rifletterà sul prezzo implicito delle importazioni, ipotizzate in crescita del 2%
ell’a o.
8
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Il PIL regionale dovrebbe replicare lo stesso valore osservato nel 2013, facendo registrare così una
variazione che, a prezzi costanti, sarebbe sostanzialmente nulla.
L’ IRPET p e ede he il
app ese te à il e o o e to di i te uzio e di u lu go pe iodo di
e essio e he ha i estito l’e o o ia egio ale. Il PIL do e e to a e a es e e dell’ , % ispetto a
+1,5% Italia. Continueranno a diminuire sia il consumo interno della regione ( -0,9% rispetto al calo più
o te uto dell’Italia -0,3%) sia gli investimenti (- , % ispetto al + , % dell’Italia , e t e i a à positi o il
contributo della domanda estera.
La disoccupazione continuerà a crescere e si attesterà al 10,9% per la regione (13% Italia). Solo una forte
correzione al rialzo dei livelli di produzione consentirà di iniziare un percorso di riassorbimento che si
presenta comunque lungo e difficoltoso.
A evidenziare la condizione di difficoltà intervengono ulteriori previsioni che evidenziano come il potere di
acquisto delle famiglie continuerà il trend in discesa nel 2014 (-0,2%) dopo il crollo di 8 punti percentuali
registrato nei precedenti 2 anni (10% Italia).
In sintesi, la situazione che si prefigura per il 2014, è ancora lontana dal favorire la nascita di aspettative
circa il ritorno di queste variabili ai livelli osservati prima della crisi.
9
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica
Dal mese di fe aio sul sito
. a adi a i a.it atti a l’offe ta, o il a hio BancadinAmica , nata
ell’otti a di fornire u ’offe ta a a ia glo ale desti ata ai lie ti he p ediligo o l’utilizzo di mezzi di
comunicazione a distanza. Il p ogetto di Banca on-line stato i fatti app o ato all’i izio dell’ese izio da
parte del Consiglio di Amministrazione in base alle li ee guida diseg ate ell’a ito del Pia o I dust iale
2013/2017.
Al fine di assicurare alla Cassa una ancor più proficua continuità operativa, in piena autonomia, per
assistere al meglio la propria clientela, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 3 marzo 2014, ha
deli e ato di p opo e all’Asse lea “t ao di aria dei Soci operazioni sul Capitale Sociale e di
rafforzamento patrimoniale da effettuarsi, previo rilascio delle necessarie autorizzazioni, entro il mese di
dicembre 2014.
La realizzazione delle operazioni prospettate, nel complesso, comporteranno a CARISMI un introito
massimo di capitale proprio per euro 48.000.000,00, attraverso:
a) un aumento scindibile di Capitale Sociale a pagamento, per un importo nominale massimo di euro
17.391.304,00 da effettuarsi mediante emissione di numero massimo 2.173.913 di nuove azioni ordinarie al
valore nominale di euro 8,00 oltre ad un sovrapprezzo di euro 3,50 per azione e quindi per un importo
complessivo di euro 25.000.000,00 da effettuarsi ex art. 2439 comma 2° del Codice civile, da offrire in
opzione agli azionisti - ai se si dell’a t.
. . - in ragione di n. 1 nuova azione ogni n. 9 azioni possedute
ante aumento;
b) l’e issio e di u p estito su o di ato dell’i po to assi o di eu o .
.
, da off i si i opzio e
agli azio isti he sottos i e a o l’Aumento di Capitale sopra citato, nel rapporto di n. 23 obbligazioni ogni
n. 25 azioni sottoscritte. Detta emissione obbligazionaria avrà una durata di 5 anni dalla data di emissione,
sa à i o sa ile a s ade za o azio i o pe assa e l’e itte te, de o si almeno 24 mesi dalla data di
emissione, avrà facoltà di rimborsare il prestito in unica soluzione, mediante conversione di n. 1 azione
o di a ia pe og i o ligazio e e essa. A se izio dell’e issio e e à p oposto di deli e a e u ulte io e
aumento di Capitale Sociale al servizio del prestito obbligazionario, per un importo complessivo di euro
23.000.000,00.
Con tali operazioni CARISMI intende aumentare la propria capacità patrimoniale anche per il mantenimento
dell’adeguatezza pat i o iale i hiesta dalle nuove e più stringenti regole di vigilanza prudenziale previste
da Basilea 3. La più ampia dotazione patrimoniale consentirà, oltre alla più proficua continuità operativa
nelle logiche e con gli obiettivi previsti dal Piano Industriale 2013-2017, il rafforzamento del ruolo della
Cassa e del Gruppo nello scenario competitivo.
Le ope azio i sop ades itte so o state app o ate, all’u a i ità, dall’Asse lea degli azio isti del ap ile
2014.
Nella seduta del 13 marzo 2014 il Consiglio di Amministrazione, in conformità alle Disposizioni di Vigilanza
i
ate ia di O ga izzazio e e Go e o so ieta io delle Ba he e a ate dalla Ba a d’Italia i data
gennaio 2012, ha approvato il documento di autovalutazione del proprio sistema di corporate governance.
10
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Inoltre, nella stessa seduta, l’O ga o di supe isio e st ategi a ha approvato, in conformità alle vigenti
Disposizioni di Vigilanza, il documento di A alisi p e e ti a sulla o posizio e uali-quantitativa del
Consiglio di A
i ist azio e e sul p ofilo teo i o dei a didati alla a i a di Co siglie e ; la pubblicazione di
tale documento p i a dell’Asse lea O di a ia degli Azionisti - alla luce delle caratteristiche operative e
dimensionali della Cassa, quali è dato di prevedere anche in base al vigente piano strategico triennale - ha
consentito di rappresentare agli Azionisti il profilo quali-quantitativo ritenuto ottimale per la composizione
del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Al fine di rafforzare le opportunità di funding della Banca – assicurando, nel rispetto della Policy di liquidità
approvata dal Consiglio di Amministrazione, un adeguato governo e gestione del rischio di liquidità - è in
fase di chiusura una operazione di cartolarizzazione (la seconda di CARISMI) di un portafoglio di crediti
originati da finanziamenti chirografari ed ipotecari, in bonis, erogati a piccole e medie imprese (PMI).
L’ope azio e, deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 24 aprile 2014 e fi alizzata all’i izio del
secondo semestre del 2014, si inquadra in un contesto in cui le autorità monetarie stanno attuando
interventi volti al rilancio del credito; insieme al taglio dei tassi di interesse viene infatti i di ato l’o ietti o
di rilanciare il mercato dei titoli cartolarizzati. In particolare la Banca Centrale Europea e la Banca
d'Inghilterra hanno individuato una serie di misure per rilanciare il mercato delle cartolarizzazioni in
Europa, con l'obiettivo di far ripartire il credito alle piccole e medie imprese.
Con tale operazione CARISMI si po e l’o ietti o di mantenere un adeguato livello di attività prontamente
liquidabili. Infatti l’operazione, strutturata nella forma della auto-cartolarizzazione, ha visto in data 24
aprile 2014 (con effetti economici decorrenti dal 1 marzo 2014) la cessione a titolo oneroso e pro soluto di
un portafoglio di crediti da parte della Banca Cedente ad una società veicolo per la cartolarizzazione dei
crediti denominata Carismi Finance S.r.l., la stessa utilizzata nel 2011 nella precedente operazione di
cartolarizzazione, per un ammontare complessivo pari ad Euro 400,9 milioni, selezionati sulla base di criteri
che perseguono l'omogeneità dei crediti a PMI.
In data 28 aprile 2014 si
te uta l’Assemblea degli Azionisti, avente all’o di e del gio o, In sede
straordinaria, le menzionate operazioni di aumento di capitale sociale per un importo complessivo di euro
ilio i e le odifi he all’a t. dello “tatuto so iale. Le operazioni sopradescritte sono state approvate
all’u a i ità.
L’Asse lea ha alt esì deli e ato, in sede ordinaria, l’app o azio e del ila io elati o all’ese izio
,
l’auto izzazio e all’a uisto ed alla disposizio e di azio i p op ie, l’attuazio e e e ifi a di adeguatezza
delle politiche di remunerazione adottate dalla Cassa, nonché il rinnovo degli organi sociali.
Stante la scadenza del mandato degli Amministratori e dei Sindaci in carica, in data 22 aprile gli Azionisti
Finanziaria CRSM S.p.A., Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e Società Cattolica Assicurazioni - ai
se si dell’a t
dello Statuto - hanno provveduto al deposito, presso la sede sociale, di una lista unitaria
per la nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale.
In sede assembleare si è dunque provveduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Collegio
Sindacale per gli esercizi 2014-2015-2016, in conformità alle previsioni degli artt. 10 e 16 dello Statuto
sociale.
11
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Per quanto riguarda la determi azio e delle politi he di e u e azio e, l’Asse lea ha adottato,
e ifi a do e l’adeguatezza alle ige ti disposizio i di Vigila za, le politi he di e u e azio e elati a gli
organi sociali, al personale e ad altri soggetti contemplati quali destinatari di tale normativa.
I fi e l’Asse lea, su p oposta del Co siglio di A
i ist azio e, ha auto izzato l’a uisto e la disposizio e
di azioni proprie ai sensi di legge, fissandone il presso unitario in Euro 15,00.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 30 aprile 2014, ha provveduto a nominare tra i
propri componenti un Amministratore Delegato, confermando in tale carica il Dott. Divo Gronchi.
Nella stessa seduta, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il rinnovo della composizione
dell’Organismo di Vigilanza ex d. lgs. 231/2001.
Al fine di adeguare i Comitati endo consiliari alle Disposizioni di Vigilanza in tema di governo societario delle
banche (Cfr. Circolare Ba a d’Italia . 285 del 17.12.2013 - Titolo IV, Capitolo 1, emanata in data 6 maggio
2014), il Consiglio di amministrazione in data 28 maggio 2014 ha nominato un Comitato Rischi, quale
o ga o e do o silia e, asseg a do, t a l’alt o, allo stesso le competenze già attribuite al Comitato per il
Controllo Interno. Il Comitato Rischi - composto da 3 Consiglieri non esecutivi e per la maggior parte
indipendenti - è chiamato a svolgere fu zio i di suppo to all’O ga o di supe isio e st ategi a in materia di
rischi, sistema di controlli interni, nomine, remunerazioni, parti correlate e soggetti collegati.
I olt e, ell'a ito delle atti ità i hieste dalla Ba a d’Italia ell’a ito del ° aggio a e to della
circolare n. 263 del 2 luglio 2013 in tema di "Nuove Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le Banche", al
fine di re epi e i uo i o piti asseg ati dall’Auto ità agli o ga i so ieta i ed alle fu zio i di o t ollo,
stata effettuata una significativa attività di revisione sul corpo normativo di competenza del Consiglio di
Amministrazione. Il documento inerente il Risk Appetite Framework e gli ulteriori Regolamenti e Policy
richiesti dalla richiamata normativa, sono stati quindi sottoposti all’app o azio e del Co siglio di
Amministrazione nella seduta del 24 giugno 2014. Con l'occasione si è provveduto ad effettuare u ’atti ità
di razionalizzazione e di semplificazione della normativa interna esistente.
Nella stessa data il Consiglio di Amministrazione ha assunto dete i azio i i
e ito all’O ga is o di
Vigilanza ex D.lgs. 231/2001, mantenendone inalterata la composizione, lo stesso, costituito presso la
Capogruppo, rimane infatti composto da due componenti esterni, di cui uno con funzioni di Presidente, e
da un Consigliere indipendente. Gli Organismi di Vigilanza delle controllate Fiducia S.p.A. e San Genesio
Immobiliare S.p.A. confluiranno invece nei rispettivi Collegi Sindacali.
Il 28 maggio 2014, il Consiglio di Amministrazione ha deli e ato di app o a e odifi he all’a ti olazio e
organizzativa della Direzione Generale. Con decorrenza 3 giugno 2014 è stata creata, con riporto gerarchico
all’A
i ist ato e Delegato, la Direzione Affari Societari e Legali e sono state altresì costituite una funzione
di Staff al Vice Direttore Generale e la Direzione Monitoraggio e Crediti Problematici (Cfr. pa ag afo La
struttura organizzativa e le risorse tecnologiche della p ese te elazio e . Nella stessa seduta l’O ga o di
supervisione strategica ha provveduto a designare il Dott. Alfredo Cariello quale Segretario del Consiglio di
Amministrazione.
12
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Struttura operativa
La struttura organizzativa e le risorse tecnologiche
Nel o so del p i o se est e
so o stati u e osi gli i te e ti he ha o i te essato l’atti ità
organizzati a; olt e all’adegua e to operativo delle procedure connesso alle importanti normative in
avvio, l'attenzione ha continuato a concentrarsi sul raggiungimento degli obiettivi di efficientamento dei
processi operativi.
Il modello organizzativo della Cassa si è ulteriormente evoluto sia in Direzione che in Rete.
E’ stato infatti adottato u uo o o ga ig a
a azie dale he ha isto l’i t oduzio e di u a fu zione di
Staff alla Vice-Direzione Generale ed una riorga izzazio e dell’A ea Affa i: il Servizio Concessioni Crediti,
quello Corporate ed Estero ed il Servizio Grandi Clienti, sono stati posti a riporto diretto del Responsabile
dell’A ea Affari; è stata inoltre costituita la Direzione Monitoraggio e Recupero Crediti. Il Servizio Banca
Dinamica è stato allocato nella Direzione Mercato. È stata infine creata la Direzione Affari Societari e Legali.
Relativamente alla Filiali, sempre ell’otti a di u o ti uo effi ie ta e to della Rete dist i uti a, so o
stati atti ati i osiddetti “po telli Legge i , io dipe de ze agg egate ad u a apofila, he sosta zial e te
13
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
svolgono operatività transazionale. Alcuni di questi sportelli hanno orario part-time e alla data del 30
giugno gli sportelli leggeri sono 12, di cui 4 con orario part-time.
Nel corso del primo semestre 2014 è inoltre proseguita l'azione di efficientamento dei processi e del
sistema informativo. In questo contesto si segnalano, oltre a numerose implementazioni di minore entità, i
seguenti interventi di adeguamento tecnologico e di processo finalizzati al miglioramento delle
performance ed alla riduzione di rischi operativi:
 Banca Dinamica. E’ stata esa ope ati a la uo a Banca on line del Gruppo CARISMI: i clienti, senza
doversi recare in filiale, possono svolgere le principali operazioni di conto corrente e di
investimento in titoli, attraverso un nuovo sito internet, specificamente pensato per gli utenti
remoti.
 Attivazione Nuovo Controllo di Gestione. Co l’a io i ope ati o del uo o siste a o so tile del
Controllo di Gestione sono stati implementati una serie di report, che consentono valutazioni
andamentali dettagliate e più tempestive. Inoltre sono stati integrati diversi flussi informativi,
aumentando la completezza del patrimonio informativo e dunque la qualità delle analisi possibili.
 Revisione del comparto Condizioni. si
o lusa u ’i po tante revisione della procedura
Co dizio i, all’i te o della uale so o state ealizzate al u e fu zio i i g ado di se plifi a e
l’ope ati ità della Rete e di ga a ti e u
i o is hio di e o i. I pa ti ola e stata i ple e tata
la gestione automatica delle condizioni per i clienti potenziali, in modo da consolidarle
automaticamente, ualo a il lie te a etti l’offe ta.
 Gestione progetti. Al fine di ga a ti e all’Alta Di ezio e il governo delle iniziative, attraverso
u ’a alisi Costi e Benefici, e assicurare una gestione integrata e coerente della progettualità
azie dale ed effettua e osta te e te l’a alisi dello stato avanzamento dei progetti e dei relativi
costi, è stato definito un modello integrato di attivazione, categorizzazione e monitoraggio di tutte
le attività progettuali.
 Smaterializzazione della busta di cassa. È stata avviata in operativo sulla filiale di Empoli la
sperimentazione del processo di firma delle contabili da parte del cliente attraverso tablet
grafometrico. L’o ietti o dell’atti ità di eli i a e i do u e ti o ta ili a ta ei; i fatti il lie te
che aderisce al servizio può avere la contabile in formato elettronico sul proprio Internet Banking o
sulla sua posta elettronica (è naturalmente sempre possibile la stampa cartacea del documento). Il
assie e i e e t o a i suoi do u e ti o ta ili i u a usta di assa i tuale se p e a edi ile,
con un risparmio sia in termini di carta che di tempo per le consuete attività di quadratura e
controlli. A partire dal mese di settembre il sistema verrà esteso gradualmente a tutte le filiali.
Con riferimento agli adeguamenti normativi, nel corso del primo semestre 2014 i principali interventi sono
stati uelli o essi al p ogetto “EPA ed all’appli azio e della Circolare della Ba a d’Italia . 263/2006 15°
aggiornamento.
Relativamente al progetto SEPA (Single Euro Payments Area - area unica dei pagamenti in euro), la Cassa è
stata tra le prime che hanno correttamente gestito fin dal 1° febbraio 2014, data di avvio stabilita da Banca
14
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
d’Italia, la
Situazione semestrale 30 giugno 2014
ig azio e degli st u e ti di i asso e paga e to do esti i ai o ispo de ti st u e ti SEPA.
Per quanto igua da l’appli azio e dell’ aggiornamento della Circolare 263/2006 sono state definite ed
approvate nei tempi le policy previste dalla normativa, tra cui, in ambito organizzativo, si citano la policy
i e e te il p o esso di ealizzazio e di uo i p odotti e la poli elati a al p o esso di este alizzazio e. E’
stato inoltre definito il Referente per le Attività Esternalizzate.
Le risorse umane
L’e e to he ha p i ipal e te a atte izzato gli o ga i i azie dali el o so del p i o se est e dall’a o
corrente è stata la cessazione dal servizio, in via volontaria, di n° 33 dipendenti, in larga parte assegnati alla
ete o
e iale, a seguito dell’atti azio e, da pa te dell’Azie da, delle p o edu e o t attuali p e iste
dalla contrattazione collettiva in materia di gestione delle eccedenze.
Più in particolare, a seguito della sottosc izio e dell’A o do del 19 marzo 2014, e del successivo Verbale di
verifica in data 15 maggio 2014, n° 31 dipendenti sono cessati dal servizio con accesso alle prestazioni
st ao di a ie e ogate dal Fo do esu e i di setto e, e ° dipe de ti ha o i e e avuto immediato
diritto ai trattamenti pensionistici a carico AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria). Le cessazioni hanno
avuto decorrenza dal 1° luglio 2014, fatta eccezione per un dipendente, il cui rapporto di lavoro cesserà il
prossimo 1° ottobre 2014.
A fronte della cessazione in via volontaria dal servizio, gli a o di si da ali ha o p e isto l’e ogazio e, a
titolo di i de ità di uo us ita , di u a so
a di i po to da a
e silità dell’ulti a et i uzio e
lorda percepita, variabili in funzio e del pe iodo di pe a e za al Fo do .
Il costo o plessi o dell’ope azio e ammonta a 4,8 mln, di cui 4,2 mln per il finanziamento degli assegni
erogati dal Fo do al pe so ale essato e ,
l pe l’e ogazio e delle i de ità o isposte a titolo di
uo us ita , i te a e te ile ato el o to e o o i o al giug o
.
Alla fine di giugno 2014 il numero dei dipendenti con contratto di lavoro in essere con la banca (al netto dei
contratti a tempo determinato e di apprendistato professionalizzante) è di 676 unità, invariato rispetto
all’a alogo dato del giug o
.
15
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Si riporta di seguito la situazione degli organici aziendali alle diverse date di fine periodo:
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO
30/06/2014 30/06/2013
Dirigenti
12
10
Quadri 4° livello
37
38
Quadri 3° livello
21
20
Quadri 2° livello
48
48
Quadri 1° livello
102
102
3° area professionale
444
447
2° area professionale
12
11
Totale
676
676
Lavoratori con contratto di apprendistato prof.te
4
Lavoratori a tempo determinato
24
11
Totale dipendenti
704
687
Lavoratori esterni (somministrati)
7
Totale complessivo
704
694
Età media
47,7
47,33
Donne
364
353
Uomini
340
334
Presso strutture di rete
492
483
Presso strutture di sede
212
204
% presso strutture di rete
69,89%
70,31%
% presso strutture di sede
30,11%
29,69%
Var.ass.
2
-1
1
0
0
-3
1
0
4
13
17
-7
10
0,37
11
6
9
8
-0,42%
0,42%
Var.%
20,00%
-2,63%
5,00%
0,00%
0,00%
-0,67%
9,09%
0,0%
COMPOSIZIONE DELL'ORGANICO
30/06/2014 31/12/2013
Dirigenti
12
10
Quadri 4° livello
37
38
Quadri 3° livello
21
18
Quadri 2° livello
48
47
Quadri 1° livello
102
104
3° area professionale
444
448
2° area professionale
12
11
Totale
676
676
Lavoratori con contratto di apprendistato prof.te
4
Lavoratori a tempo determinato
24
15
Totale dipendenti
704
691
Lavoratori esterni (somministrati)
Totale complessivo
704
691
Età media
47,7
47,1
Donne
364
356
Uomini
340
335
Presso strutture di rete
492
492
Presso strutture di sede
212
199
% presso strutture di rete
69,89%
71,20%
% presso strutture di sede
30,11%
28,80%
Var.ass.
2
-1
3
1
-2
-4
1
0
4
9
13
13
0,6
8
5
0
13
-1,31%
1,31%
Var.%
20,00%
-2,63%
16,67%
2,13%
-1,92%
-0,89%
9,09%
0,0%
(unità)
(unità)
-
118,2%
2,5%
1,4%
0,78%
3,12%
1,80%
1,86%
3,92%
-
-
60,0%
1,9%
1,9%
1,27%
2,25%
1,49%
0,00%
6,53%
-
16
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Per quanto concerne la formazione erogata nel corso del I semestre 2014, parte del piano di formazione
complessivo approvato in data 28 febbraio 2014, essa si compone di un totale di 2.044 giornate delle quali
il 62% in aula, il 7% presso società esterne, il 13% attraverso corsi on line ed il 18% con affiancamento e
stage. I principali interventi sono stati effettuati per la formazione di tipo commerciale, con particolare
ife i e to all’aggio a e to delle o pete ze pe la e dita dei p odotti assi u ati i e pe i pe o si
professionali del personale inserito nei piani di sviluppo individuali.
Sono state inoltre mantenute, tramite interventi mirati, le competenze prescritte dalle normative vigenti
o pa ti ola e ife i e to al te a dell’A ti i i laggio.
Per quanto concerne i finanziamenti alla formazione, la Cassa ha ricevuto la liquidazione del Piano
Fo ati o elati o all’a o
e t e, per quanto riguarda quello 2013, la liquidazione è subordinata
all’esito della e ifi a ispettiva prevista nei prossimi mesi. Si è infine presentato la richiesta di
finanziamento del piano di formazione 2014-2015.
Il patrimonio clienti e l'azione commerciale
La Cassa di Risparmio di San Miniato è presente con almeno uno sportello in tutte le provincie toscane e
nelle città di Milano e Roma. Il territorio a più alta intensità di filiali è il Valdarno Inferiore e nelle provincie
di Firenze e Pisa si concentrano i due terzi degli sportelli della banca che complessivamente ne conta 87.
(unità)
Arezzo
Firenze
Grosseto
Livorno
Lucca
Massa Carrara
Pisa
Pistoia
Prato
Siena
Totale Toscana
Milano
Roma
Totale
SPORTELLI RIPARTITI PER PROVINCIA
30/06/2014
Peso %
30/06/2013
2
2,30
2
31
35,63
31
1
1,15
1
6
6,90
6
5
5,75
4
2
2,30
2
27
31,03
27
5
5,75
5
3
3,45
3
2
2,30
2
84
96,55
83
1
1,15
1
2
2,30
2
87
100,00
86
Peso %
2,33
36,05
1,16
6,98
4,65
2,33
31,40
5,81
3,49
2,33
96,51
1,16
2,33
100,00
Continua anche nel primo semestre 2014 il trend di crescita sia del numero dei conti correnti, sia del
numero dei clienti della banca, a conferma di una sempre maggiore presenza commerciale sul territorio di
riferimento.
Lo stock dei conti correnti rispetto a dicembre 20
i fatti
es iuto dell’ , % (+1.049 unità)
attesta dosi a
.
u ità; l’au e to ha igua dato sia i o ti o e ti dei p i ati + , 4%), che
rappresentano il 69,5% dei conti correnti totali, sia quelli delle imprese (+1,06%), come di seguito meglio
specificato:
17
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(unità)
Privati
Imprese
Totale conti correnti
(unità)
Privati
Imprese
Totale conti correnti
Situazione semestrale 30 giugno 2014
NUMERO CONTI CORRENTI
30/06/2014
30/06/2013
62.240
60.715
27.295
26.836
89.535
87.551
Var.ass.
1.525
459
1.984
Var.%
2,51%
1,71%
2,27%
NUMERO CONTI CORRENTI
30/06/2014
31/12/2013
62.240
61.477
27.295
27.009
89.535
88.486
Var.ass.
763
286
1.049
Var.%
1,24%
1,06%
1,19%
Il numero complessivo di clienti, rispetto al 31 dicembre 2013, è aumentato di 652 unità (+0,55%)
attestandosi a 118.426 (di cui 93.788, ovvero il 79,2%, clienti retail e 20.946, ovvero il 17,69%, clienti
corporate). Ricordiamo che il patrimonio clienti nel corso del 2013 è stato ridefinito depurandolo di quei
soggetti irreperibili da tempo.
In dettaglio, la dinamica relativa alla consistenza del portafoglio clienti:
(unità)
Privati
Imprese
Altri
Totale clienti
PATRIMONIO CLIENTI
30/06/2014 30/06/2013 (*)
93.788
93.023
20.946
20.731
3.692
3.492
118.426
117.246
Var.ass.
765
215
200
1.180
Var.%
0,82%
1,04%
5,73%
1,01%
PATRIMONIO CLIENTI
30/06/2014
31/12/2013
93.788
93.218
20.946
20.930
3.692
3.626
118.426
117.774
Var.ass.
570
16
66
652
Var.%
0,61%
0,08%
1,82%
0,55%
(*) dato riesposto
(unità)
Privati
Imprese
Altri
Totale clienti
L’atti ità di a keti g, oe e te e te alla a ata o otazio e te ito iale della Cassa, stata a o a
i di izzata sul ta get fa iglie o la p o ozio e dell’offe ta o ti o e ti pe p i ati, edia te sop attutto
il p odotto di pu ta Co to )e o Da e o , ed u a sig ifi ati a i isitazio e dell’offe ta utui, uest’ulti a
a partire dal mese di giugno, assistita da u ’a ti olata a pag a di o u i azio e.
A he el
la Cassa sta po ta do a a ti il p ogetto Più alo e allo studio pe p e ia e le eccellenze
nei risultati scolastici dei figli e nipoti dei Soci Carismi con delle borse di studio ed è continuata la redazione
del magazine QuiCarismi, l’i fo azio e del G uppo Ca is i pe i “o i o ui la Cassa o u i a al p op io
azionariato le p i ipali atti ità e le i iziati e he igua da o l’azie da.
L’atti ità di s iluppo sul o pa to i p ese ha i te essato sia il seg e to corporate sia lo small business,
mediante attività di contatto su clientela potenziale supportata anche con banche dati esterne, e
monitorata tramite CRM (customer relationship management).
18
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
“ig ifi ati i i e e ti pe uel he igua da l’i stallazio e di PO“ p esso gli ese izi o
e iali, soste uta
anche dalle novità legislative al riguardo, e carte di credito e di debito presso la clientela privata.
In aumento anche le carte di credito / debito e i rapporti di internet banking censiti.
Di seguito il dettaglio quantitativo e la relativa dinamica in forma tabellare.
(unità)
ATM
POS
Carte di credito
Carte di debito
Internet banking
(unità)
ATM
POS
Carte di credito
Carte di debito
Internet banking
SERVIZI TELEMATICI
30/06/2014
30/06/2013
105
107
2.478
2.081
29.030
28.355
50.495
48.256
46.092
40.878
Var.ass.
-2
397
675
2.239
SERVIZI TELEMATICI
30/06/2014
31/12/2013
105
105
2.478
2.165
29.030
28.487
50.495
49.019
46.092
40.817
Var.ass.
313
543
1.476
5.214
5.275
Var.%
-1,87%
19,08%
2,38%
4,64%
12,76%
Var.%
14,46%
1,91%
3,01%
12,92%
Con riferimento al processo di razionalizzazione della rete, è stato chiuso lo sportello di Uzzano, i cui clienti
sono confluiti nella nuova vicina filiale di Montecatini Terme.
Ottimo il riscontro sulla clientela della riorganizzazione del Servizio Private su 6 Unit (Firenze, Pisa,
Ponsacco, Santa Croce, Empoli e Lucca), i o o ita za o l’a plia e to del pe i e to dell’offe ta o
un approccio di architettura aperta che contempla oggi molte fra le migliori case di investimento quali Arca
SgR, Eurizon Capital SgR, Ubi Pramerica SgR, Anima SgR, JP Morgan Funds, JP Morgan Investment Funds,
Franklin Templeton Inv. Funds, M&G Investments, Schroder International Selection Fund, Nordea 1, Sicav,
Soprarno SgR, Invesco ecc.
Lato impieghi è stata sottoscritta un accordo con Cassa depositi e prestiti, che fa parte della Misura Beni
Strumentali (ex Sabatini) e mira ad accompagnare e scandire la crescita del tessuto economico produttivo
mediante la messa a disposizione delle PMI di finanziamenti agevolati e a tassi ridotti.
Un capitolo a parte merita il lancio della Banca on-line a marchio BancadinAmica, partita in effettivo a
febbraio 2014; molte sono state e sono tuttora in corso le iniziative volte sia a rendere competitiva
l’offe ta, sia ad a plia e la ga
a di p odotti dispo i ili
sulla piattaforma on-line, sia a diffondere e valorizzare il
nuovo brand. I conti aperti a giugno 2014 ammontano a
213, ma soprattutto dal mese di luglio si sta registrando un
notevole incremento dei nuovi clienti: fra i rapporti già aperti e quelli in fase di apertura si contano già oltre
500 unità. Sono previste per i prossimi mesi implementazioni della piattaforma on-line funzionali al
collocamento di prodotti quali ad esempio strumenti finanziari, mutui, carte di credito.
19
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Impieghi
Al 30 giugno 2014 il valore complessivo dei crediti verso clientela si è attestato a 2,53 miliardi di euro
registrando un aumento del 4,38% su giugno 2013 e del 2,35% su dicembre 2013.
La componente principale degli impieghi continua ad essere costituita dai mutui i quali, in un contesto che
vede perdurare la non positiva congiuntura economica, riescono a rimanere sostanzialmente in linea con i
precedenti periodi. Le alt e fo e te i he el lo o i sie e es o o dell’ , % ispetto al
giug o
e del 5,4% rispetto al 31 dicembre 2013 trainate dai pronti contro termine attivi, mentre le difficoltà del
sistema economico, della Toscana e in generale del territorio nazionale, si iflette sull’i e e to delle
attività deteriorate (+ 9,13% rispetto a dicembre 2013).
L’a da e to del o pa to a te di edito e editi pe so ali i iduzio e del 32,98% su giugno 2013) è
i flue zato dall’a o do stipulato dalla Cassa o u p i a io ope ato e di edito al o su o cui è stato
interamente trasferito sia il rischio di credito che le connesse necessità di funding.
(migliaia di euro, valori netti)
Conti correnti
Mutui
Pronti contro termine attivi
Carte di credito e prestiti personali
Altre operazioni
Titoli di debito
Attività deteriorate
Totale crediti verso clientela
(migliaia di euro, valori netti)
Conti correnti
Mutui
Pronti contro termine attivi
Carte di credito e prestiti personali
Altre operazioni
Attività deteriorate
Totale crediti verso clientela
CREDITI VERSO CLIENTELA
30/06/2014
30/06/2013
373.805
414.304
1.265.038
1.264.971
73.362
10.925
16.301
433.565
392.442
391
372.404
334.606
2.529.099
2.423.015
Var.ass.
-40.499
67
73.362
-5.376
41.123
-391
37.798
106.084
Var.%
-9,78%
0,01%
n.s.
-32,98%
10,48%
n.s.
11,30%
4,38%
CREDITI VERSO CLIENTELA
30/06/2014
31/12/2013
373.805
404.071
1.265.038
1.283.888
73.362
10.925
13.081
433.565
428.860
372.404
341.250
2.529.099
2.471.150
Var.ass.
-30.266
-18.850
73.362
-2.156
4.705
31.154
57.949
Var.%
-7,49%
-1,47%
n.s.
-16,48%
1,10%
9,13%
2,35%
Il valore contabile, al 30 giugno 2014, dei crediti deteriorati, al netto delle svalutazioni ha evidenziato
crescite di 37,8 e 31,2 milioni di euro rispettivamente sul 30 giugno 2013 e sul 31 dicembre 2013.
Anche gli impieghi in bonis aumentano, in particolare di 68,3 e 26,8 milioni di euro rispettivamente sul 30
giugno 2013 e sul 31 dicembre 2013.
Seguono, in forma tabellare, i dati quantitativi contabili dei crediti verso clientela suddivisi per grado di
rischio, nonché il confronto con la chiusura dei periodi precedenti.
20
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
CREDITI VERSO CLIENTELA PER GRADO DI RISCHIO
30/06/2014
30/06/2013
(migliaia di euro, valori netti)
Sofferenze
177.792
161.067
Incagli
108.973
101.229
Esposizioni ristrutturate
33.547
43.390
Esposizioni scadute deteriorate
52.092
28.920
Totale crediti deteriorati
372.404
334.606
Impieghi in bonis
2.156.695
2.088.409
Totale crediti verso clientela
2.529.099
2.423.015
Var.ass.
16.725
7.744
-9.843
23.172
37.798
68.286
106.084
Var.%
10,38%
7,65%
-22,68%
80,12%
11,30%
3,27%
4,38%
CREDITI VERSO CLIENTELA PER GRADO DI RISCHIO
30/06/2014
31/12/2013
(migliaia di euro, valori netti)
Sofferenze
177.792
175.635
Incagli
108.973
87.182
Esposizioni ristrutturate
33.547
35.655
Esposizioni scadute deteriorate
52.092
42.778
Totale crediti deteriorati
372.404
341.250
Impieghi in bonis
2.156.695
2.129.900
Totale crediti verso clientela
2.529.099
2.471.150
Var.ass.
2.157
21.791
-2.108
9.314
31.154
26.795
57.949
Var.%
1,23%
24,99%
-5,91%
21,77%
9,13%
1,26%
2,35%
La Cassa ha o ti uato u ’a o ta e p ude te politi a di ila io a he o ife imento al portafoglio
crediti. I livelli di copertura risentono, come nei precedenti periodi, della compensazione di perdite lorde
relative a posizioni in procedure concorsuali (c.d. perdite anticipate le uali consistono in cancellazioni dal
bilancio della parte di credito ritenuta non recuperabile, afferente posizioni classificate a sofferenza anche
in esercizi precedenti, per le quali si sono manifestati eventi estintivi che hanno permesso, da un lato
l’a atti e to delle soffe e ze lo de e, dall’alt o, la iduzio e pe pa i i porto dei fondi di svalutazione,
me t e l’effetto di suddetti a atti e ti
is o t a ile sulla di a i a delle soffe e ze lo de, esso o
impatta sulla dinamica delle sofferenze nette già al netto dei fondi rettificativi).
In particolare la copertura sulle posizioni classificate a sofferenza è del 36,6% al 30 giugno 2014 (+1,1 punti
percentuali rispetto a dicembre 2013 e + 6,3 punti percentuali rispetto a giugno 2013), la medesima
ope tu a o p e si a dell’a
o ta e delle perdite anticipate (pari a 77,26 milioni di euro circa al 30
giugno 2014) sale al 50,3%.
Per quanto concerne gli altri comparti che compongono il credito deteriorato si nota un incremento delle
coperture sia per gli incagli, sia per le posizioni ristrutturate ed un dato sostanzialmente lineare per le
posizioni scadute deteriorate.
I ge e ale l’i di e di ope tu a delle atti ità dete io ate el o plesso isulta del , % + , pu ti
percentuali rispetto a dicembre 2013 e + 3,1 punti percentuali rispetto a giugno 2013) e sale al 36,5% se si
considerano le perdite anticipate.
21
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Di seguito, per maggiore trasparenza, vengono rappresentati nel dettaglio gli indici di copertura con e senza
la compensazione sopra descritta.
INDICI DI COPERTURA
Var. p.p.
30/06/2014 31/12/2013 30/06/2013 30/06 - 31/12 30/06 - 30/06
(%)
Fondi svalutazione / Sofferenze
36,6%
35,5%
30,3%
1,1%
6,3%
Dubbi esiti / Partite incagliate
18,0%
15,5%
19,4%
2,5%
-1,4%
Fondi rettificativi / Esposizioni ristrutturate
20,3%
17,9%
16,5%
2,4%
3,8%
Fondi rettificativi / Esp. scadute deteriorate
2,6%
2,8%
2,8%
-0,2%
-0,2%
Totale fondi rettificativi / Attività deteriorate
26,8%
26,3%
23,7%
0,5%
3,1%
INDICI DI COPERTURA CON PERDITE ANTICIPATE
Var. p.p.
30/06/2014 31/12/2013 30/06/2013 30/06 - 31/12 30/06 - 30/06
(%)
Fondi svalutazione / Sofferenze
50,3%
49,5%
47,1%
0,80%
3,2%
Dubbi esiti / Partite incagliate
18,0%
15,5%
19,4%
2,53%
-1,4%
Fondi rettificativi / Esposizioni ristrutturate
20,3%
17,9%
16,5%
2,40%
3,8%
Fondi rettificativi / Esp. scadute deteriorate
2,6%
2,8%
2,8%
-0,2%
-0,2%
Totale fondi rettificativi / Attività deteriorate
36,5%
36,6%
34,6%
-0,1%
1,9%
Segue infine l’i di azio e del peso di ias u o pa to i ui si suddi idono i crediti verso clientela,
precisando che le soffe e ze elati e all’ope azio e di auto-cartolarizzazione ammontano a 3,7 milioni di
euro (n. 32 posizioni).
INDICI DI QUALITA' DEL CREDITO
30/06/2014
(% su valori netti)
Sofferenze / Crediti verso clientela
7,0%
Incagli / Crediti verso clientela
4,3%
Esposizioni ristrutturate / Crediti verso clientela
1,3%
Esp. scadute deteriorate / Crediti verso clientela
2,1%
Crediti deteriorati netti / Crediti verso clientela
14,7%
Impieghi in bonis /Crediti verso clientela
85,3%
31/12/2013
7,1%
3,6%
1,4%
1,7%
13,8%
86,2%
30/06/2013
6,6%
4,2%
1,8%
1,2%
13,8%
86,2%
22
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Raccolta
La raccolta complessiva da clientela, al 30 giugno 2014, si è attestata a 5,48 miliardi di euro, in aumento
rispetto al 30 giugno 2013 dell’ , %, in particolare la raccolta diretta aumenta del 4,24% e quella indiretta
decrementa dello 0,91%.
Si riporta di seguito una tabella sintetica che espone i dati quantitativi riferiti alla raccolta diretta e
indiretta, nonché il raffronto con i periodi precedenti.
(migliaia di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Raccolta indiretta
Totale raccolta
(migliaia di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Raccolta indiretta
Totale raccolta
RACCOLTA DA CLIENTELA
30/06/2014
30/06/2013
2.754.588
2.642.497
1.818.099
1.991.762
912.073
763.615
2.730.172
2.755.377
5.484.761
5.397.874
Var.ass.
112.091
-173.663
148.459
-25.204
86.887
Var.%
4,24%
-8,72%
19,44%
-0,91%
1,61%
RACCOLTA DA CLIENTELA
30/06/2014
31/12/2013
2.754.588
2.722.318
1.818.099
2.166.876
912.073
827.981
2.730.172
2.994.857
5.484.761
5.717.175
Var.ass.
32.270
-348.777
84.093
-264.684
-232.414
Var.%
1,19%
-16,10%
10,16%
-8,84%
-4,07%
La raccolta diretta si attesta a 2,75 miliardi di euro, in crescita rispetto ai precedenti periodi (+1,19%
rispetto al 31 dicembre 2013 e +4,24% rispetto al 30 giugno 2013), incremento trainato dall’a da e to dei
conti correnti e depositi liberi.
Si riporta di seguito una tabella esplicativa delle componenti della racconta diretta da clientela rapportate
ai medesimi saldi del 30 giugno 2013 e del 31 dicembre 2013 al fine di evidenziarne la dinamica.
(migliaia di euro)
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine passivi
Altri debiti
Totale debiti verso clientela
Obbligazioni
Altri titoli
Totale obbligazioni ed altri titoli
Totale raccolta diretta
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA
30/06/2014
30/06/2013
1.635.524
1.335.362
165.649
257.326
24.165
64.577
9.538
8.822
1.834.876
1.666.087
909.900
962.861
9.812
13.549
919.712
976.410
2.754.588
2.642.497
Var.ass.
300.162
-91.677
-40.412
716
168.789
-52.961
-3.737
-56.698
112.091
Var.%
22,48%
-35,63%
-62,58%
8,12%
10,13%
-5,50%
-27,58%
-5,81%
4,24%
23
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(migliaia di euro)
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine passivi
Altri debiti
Totale debiti verso clientela
Obbligazioni
Altri titoli
Totale obbligazioni ed altri titoli
Totale raccolta diretta
Situazione semestrale 30 giugno 2014
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA
30/06/2014
31/12/2013
1.635.524
1.342.902
165.649
198.948
24.165
182.710
9.538
26.574
1.834.876
1.751.134
909.900
959.421
9.812
11.763
919.712
971.184
2.754.588
2.722.318
Var.ass.
292.622
-33.299
-158.545
-17.036
83.742
-49.521
-1.951
-51.472
32.270
Var.%
21,79%
-16,74%
-86,77%
-64,11%
4,78%
-5,16%
-16,59%
-5,30%
1,19%
La componente a vista, continuando ad essere la principale fonte di raccolta diretta da clientela, è cresciuta
del 21,79% dal 31 dicembre 2013 e del 22,48% dal 30 giugno 2013.
Tra le variazioni maggiormente rilevanti si nota che, rispetto al 31 dicembre 2013, i PCT passivi registrano
un decremento di 158.545 migliaia di euro: in particolare il saldo di fine 2013 include il controvalore di
162.948 migliaia di euro, decisamente superiore se posto a confronto con le date di chiusura degli altri due
periodi esposti e riferito a operazioni di raccolta effettuate sul mercato interbancario dei pronti contro
termine (mercato MTS Repo) con controparte Cassa di Compensazione e Garanzia.
Depurando il dato 2013 dalla componente dei suddetti PCT passivi, il confronto fra fine giugno 2014 e fine
dicembre 2013 vede una crescita della raccolta diretta complessiva da clientela del 7,6%.
Il comparto obbligazionario, che costituisce la seconda componente per peso sulla raccolta diretta
complessiva, al 30 giugno 2014 ha un valore che si attesta a circa 910 milioni di euro.
Il contributo prevalente deriva, come nei precedenti periodi, dalla clientela retail che continua a detenere
la pa te p epo de a te dello sto k di o ligazio i e esse dalla Ba a, e t e se o da io l’appo to
derivante dalla clientela Istituzionale. Per le obbligazioni di propria emissione la Cassa opera attivamente
sul mercato secondario, monitorando ed intervenendo opportunamente sul mercato Hi-Mtf, al fine di
assicurare il massimo grado di liquidabilità possibile.
Le altre forme tecniche (altri debiti e altri titoli) continuano a rappresentare una percentuale marginale
rispetto al totale della raccolta diretta della banca (0,7% al 30 giugno 2014, 0,8% al 30 giugno 2013 e 1,4%
al 31 dicembre 2013; fra gli altri debiti di fine 2013 rientravano le operazioni di deposito effettuate sul
Me ato I te a a io Collate alizzato – NEWMIC poste i esse e pe il t a ite della Cassa di
Compensazione e Garanzia per 15 milioni di euro).
L’agg egato della a olta i di etta al 30 giugno 2014 ammonta a 2,73 miliardi di euro.
Si riporta di seguito una tabella esplicativa delle componenti della racconta indiretta da clientela rapportate
ai medesimi saldi del 30 giugno 2013 e del 31 dicembre 2013 al fine di evidenziarne la dinamica.
24
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
RACCOLTA INDIRETTA PER TIPOLOGIA
30/06/2014
30/06/2013
(migliaia di euro)
Titoli di Stato
1.431.808
1.091.738
Azioni
64.402
62.534
Obbligazioni ed altri titoli
321.889
837.490
Totale raccolta indiretta amministrata
1.818.099
1.991.762
Fondi comuni di investimento
341.723
175.341
Gestioni di patrimoni mobiliari
210.053
246.725
Prodotti assicurativi e finanziari
360.297
341.549
Totale raccolta indiretta gestita
912.073
763.615
Totale raccolta indiretta
2.730.172
2.755.377
Var.ass.
340.070
1.868
-515.601
-173.663
166.382
-36.672
18.748
148.459
-25.204
Var.%
31,15%
2,99%
-61,57%
-8,72%
94,89%
-14,86%
5,49%
19,44%
-0,91%
RACCOLTA INDIRETTA PER TIPOLOGIA
30/06/2014
31/12/2013
(migliaia di euro)
Titoli di Stato
1.431.808
1.371.327
Azioni
64.402
60.168
Obbligazioni ed altri titoli
321.889
735.381
Totale raccolta indiretta amministrata
1.818.099
2.166.876
Fondi comuni di investimento
341.723
236.714
Gestioni di patrimoni mobiliari
210.053
235.369
Prodotti assicurativi e finanziari
360.297
355.898
Totale raccolta indiretta gestita
912.073
827.981
Totale raccolta indiretta
2.730.172
2.994.857
Var.ass.
60.481
4.234
-413.492
-348.777
105.009
-25.316
4.399
84.093
-264.684
Var.%
4,41%
7,04%
-56,23%
-16,10%
44,36%
-10,76%
1,24%
10,16%
-8,84%
Al 30 giugno 2014 la raccolta indiretta ammonta a 2,73 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con il dato
del
giug o
e i de e e to dell’ , % circa rispetto a fine anno 2013. Complessivamente alla fine
del primo semestre 2014 la distribuzione della raccolta indiretta è molto equilibrata tra clientela retail ed
istituzionale, che, rispettivamente, rappresentano il 51% ed il 49% del totale.
Raccolta indiretta da
clientela
(migliaia di euro)
30 giugno 2014
Retail
Istituzionale Totale
315.305
1.116.503 1.431.808
51.696
12.706
64.402
128.641
193.248
321.889
495.642
1.322.457 1.818.099
332.553
9.170
341.723
210.053
210.053
358.297
2.000
360.297
900.903
11.170 912.073
Titoli stato
Azioni
Obbl. e altri titoli
Totale amministrata
Fondi comuni di inv.to
Gest. di patrim. mob.
Prodotti ass.vi e finanz.
Totale gestita
Totale raccolta
1.396.545
indiretta
31 dicembre 2013
Retail
Istituzionale Totale
315.177
1.056.150 1.371.327
50.164
10.004
60.168
141.272
594.109
735.381
506.612
1.660.263 2.166.876
226.566
10.148
236.714
235.369
235.369
353.898
2.000
355.898
815.833
12.148 827.981
1.333.627 2.730.172 1.322.445
30 giugno 2013
Retail
Istituzionale Totale
323.226
768.512 1.091.738
47.896
14.639
62.534
149.339
688.151
837.490
520.461
1.471.302 1.991.762
165.009
10.332
175.341
246.725
246.725
339.549
2.000
341.549
751.283
12.332 763.615
1.672.411 2.994.857 1.271.744
1.483.633 2.755.377
Entrando più nel merito delle principali tipologie di raccolta indiretta e dei segmenti di clientela ad esse
associati, emerge un trend in crescita della raccolta gestita (+10,16% circa rispetto a fine 2013 e + 19,44%
25
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
circa rispetto a fine giugno 2013) ed u a sua se p e aggio e o elazio e o l’i e e to della a olta
indiretta della clientela retail (+5,6% rispetto a fine anno 2013, + 9,81% rispetto a fine giugno 2013) la quale
orienta, in modo sempre più evidente, le proprie scelte di investimento verso gli strumenti di risparmio
gestito (+10,4% circa rispetto a fine anno 2013, +19,92% circa rispetto a fine giugno 2013). A dimostrazione
di ciò basti pensare che, a fine giugno 2014, la raccolta di tipo gestito, che con 912 milioni di euro
costituisce il 33% della raccolta indiretta totale (era il 28% circa a fine anno 2013 pari a 827,9 milioni di
euro), rappresenta il 64,5% circa delle masse della clientela retail, era il 61,7% circa a fine 2013 ed il 59,1%
circa a fine giugno 2013. Di particolare rilievo il contributo dato al fenomeno da parte dei prodotti di
risparmio gestito, quali ad esempio gli O.I.C.R. ed i prodotti assicurativi, in costante evoluzione. A fine
giug o
t a l’alt o essi, el o plesso, so o p ati a e te e uidist i uiti all’i terno della raccolta
indiretta gestita della clientela retail.
A giugno 2014 la raccolta amministrata vede un trend in diminuzione evidenziando un -8,72% circa rispetto
a fine giugno 2013 ed un – 16,10% rispetto a fine dicembre 2013. La raccolta amministrata, che costituisce
il 67% circa della raccolta indiretta totale attestandosi a 1,82 miliardi di euro circa, continua ad essere
estremamente rappresentativa della raccolta di tipo istituzionale che ne detiene la parte preponderante,
pari al 72,74% circa (73,87% circa a fine giugno 2013, 76,62% circa a fine dicembre 2013) e della quale
spiega la quasi totalità degli investimenti. In particolare, entrando più nel dettaglio dei singoli aggregati
dell’a
i ist ata, si può de ota e he le dinamiche principali dipendono da una minore incidenza delle
componenti obbligazionarie di tipo corporate, in calo sia rispetto al 30 giugno 2013, sia rispetto a fine anno
2013 ed in diminuzione sia in riferimento alla quota parte detenuta dalla clientela retail che dalla
istituzionale. La raccolta amministrata continua invece ad essere ben sostenuta dai titoli di Stato, in crescita
sia rispetto a fine giugno 2013 che rispetto a fine anno 2013, soprattutto presso la clientela Istituzionale per
la quale essi spiega o, a fi e giug o
, l’ % i a della p op ia a olta i di etta.
26
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Investimenti finanziari e rapporti interbancari
Il primo semestre 2014 è stato caratterizzato dalla tendenza rialzista, sia per i mercati azionari che
obbligazionari; la volatilità delle quotazioni si è progressivamente ridotta, mentre la liquidità offerta dalle
Banche Centrali è rimasta il driver principale dei mercati, in un quadro caratterizzato da segnali di ripresa
a o a o t asta ti e dalla iduzio e del li ello di i flazio e ell’A ea Eu o.
Nel primo semestre ha quindi trovato confermato la forza del trend ascendente dei prezzi degli asset
finanziari. I rendimenti dei titoli governativi americani, tedeschi ed italiani hanno recentemente segnato
uo i i i i dell’a o, o t a ia e te alle p e isio i delle aggio i ase di a alisi he e sti a a o u
rialzo, soprattutto sulle scadenze più lunghe.
La ricerca di rendimenti ha guidato i flussi di capitale, olto più della si u ezza dell’i esti e to, a tutto
vantaggio dei paesi periferici, come dimostra la contrazione degli spread tra Paesi sovrani pur in presenza di
livelli di rating molto diversi.
La Banca Centrale Europea ha recentemente annunciato nuovi provvedimenti espansivi di politica
monetaria, quali una nuova riduzione dei tassi ufficiali, il lancio delle operazioni di TLTRO (Targeted long
term refinancing operations) a sostegno dell'economia, l'adozione della remunerazione negativa sulle
eccedenze di liquidità depositate dalle banche, il p osegui e to del full allotment soddisfa i e to
completo della domanda) nelle aste di rifinanziamento e la possibile rivitalizzazione del mercato delle
a tola izzazio i, allo s opo di fa o i e u a iglio i olazio e del edito all’i te o dell’A ea Eu o
o t asta do le spi te deflazio isti he legate all’e essi a iduzio e del tasso di i flazio e.
Il portafoglio di proprietà della Cassa al 30 giugno 2014 ammonta a 782,8 milioni di euro ed è costituto per
il 96% da titoli dello Stato italiano classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
(migliaia di euro)
BOT
CCT
BTP
Altri titoli di Stato (CTZ)
Titoli di Stato
Obbligazioni ordinarie
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Totale portafoglio di proprietà
PORTAFOGLIO DI PROPRIETA'
30/06/2014
Peso %
30/06/2013
87
69.781
550.157
70,28%
561.006
201.618
25,76%
14.264
751.775
96,03%
645.138
7.217
0,92%
7.634
7.217
0,92%
7.634
5.579
0,71%
1.244
18.257
2,33%
14.491
782.828
100,00%
668.507
Peso %
0,01%
10,44%
83,92%
2,13%
96,50%
1,14%
1,14%
0,19%
2,17%
100,00%
Var.ass.
-87
-69.781
-10.849
187.354
106.637
-417
-417
4.335
3.766
114.321
Var.%
-100,00%
-100,00%
-1,93%
1313,47%
16,53%
-5,46%
-5,46%
348,47%
25,99%
17,10%
27
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
(migliaia di euro)
BOT
CCT
BTP
Altri titoli di Stato (CTZ)
Titoli di Stato
Obbligazioni ordinarie
Titoli di debito
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Totale portafoglio di proprietà
Situazione semestrale 30 giugno 2014
PORTAFOGLIO DI PROPRIETA'
30/06/2014
Peso %
31/12/2013
0,00%
0,00%
30.334
550.157
70,28%
613.480
201.618
25,76%
158.512
751.775
96,03%
802.326
7.217
0,92%
6.620
7.217
0,92%
6.620
5.579
0,71%
3.007
18.257
2,33%
16.018
782.828
100,00%
827.971
Peso %
0,00%
3,66%
74,09%
19,14%
96,90%
0,99%
0,80%
0,36%
1,93%
100,00%
Var.ass.
-30.334
-63.323
43.106
-50.551
597
597
2.572
2.239
-45.143
Var.%
-100,00%
-10,32%
27,19%
-6,30%
9,02%
9,02%
85,53%
13,98%
-5,45%
Il portafoglio titoli della banca, al 30 giugno 2014, presenta quindi un valore di 782,8 milioni di euro che è in
aumento del 17,1% rispetto al 30 giugno 2013 e in diminuzione del 5,45% rispetto agli 827,9 milioni di fine
anno 2013.
Come sopra accennato, la o po e te Titoli di “tato Italia i ha app ese tato il p i ipale o pa to di
investimento (incidenza sul totale del 96% al 30 giugno 2014, del 96,5% al 30 giugno 2013 e del 96,9% al 31
dicembre 2013), in funzione del rapporto rischio/rendimento e delle prospettive di restringimento degli
sp ead t a i titoli go e ati i dei paesi pe ife i i e uelli dei paesi o e .
I uest’otti a, so o stati a o a p i ilegiati gli i esti e ti i st u e ti fi a ziari a tasso fisso rispetto alle
obbligazioni indicizzate anche se lo stock complessivo dei BTP è diminuito, passando dai 613,5 milioni di
euro del 31 dicembre 2013 ai 550,2 milioni di fine giugno 2014, continuando comunque a rappresentare la
componente più rilevante del portafoglio.
Gli investimenti in obbligazioni ordinarie sono rimasti su livelli estremamente contenuti, visto il basso livello
di rendimento e, conseguentemente, la bassa remunerazione del rischio offerta da questa tipologia di
investimento.
E’ stato au e to o plessi a e te l’i esti e to el o pa to azio a io, sia t a ite i esti e ti di etti
che tramite la sottoscrizione di OICR, viste le interessanti prospettive offerte dal settore, anche se, in
termini percentuali, le posizioni continuano a rappresentare un parte marginale del complesso delle
attività finanziarie detenute.
Al
giug o
l’i esti e to di etto i titoli di apitale al
giug o
a
o ta a ,
ilio i di
euro, mentre le quote di partecipazione in O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del risparmio)
ammontano a 18,3 milioni di euro circa, entrambi sono in aumento rispetto al 31 dicembre 2013
ispetti a e te dell’ , % e del , %.
Per quanto riguarda la gestione della tesoreria, in data 2 aprile 2014 è stato dato corso al rimborso parziale
di una delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) in essere con la Banca Centrale, in
pa ti ola e so o stati i o sati o i ali eu o
ilio i dell’ope azio e s ade te il ge aio
.
Al 30 giugno 2014 risultavano quindi in essere operazioni di rifinanziamento a lungo temine in Banca
Centrale (LTRO) accese tra fine 2011 ed inizio 2012 per complessivi 325 milioni di euro, di cui 200 milioni in
scadenza il 29 gennaio 2015 e 125 milioni scadenti il 26 febbraio 2015. Erano inoltre in essere ulteriori
28
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
operazioni ordinarie di rifinanziamento presso la Banca Centrale (MRO) per circa 220 milioni, con scadenza
entro il mese di luglio 2014.
La gestione della liquidità aziendale è stata effettuata utilizzando gli strumenti tipici di tale mercato,
privilegiando la forma tecnica del pronti termine ed utilizzando a tale scopo la piattaforma MTS-Repo, vista
l’ele ata li uidità he a atte izza tale e ato.
(migliaia di euro)
Debiti verso banche centrali
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine e altri debiti
Totale interbancario passivo
Riserva obbligatoria
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
Totale interbancario attivo
Saldo interbancario
(migliaia di euro)
Debiti verso banche centrali
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Pronti contro termine e altri debiti
Totale interbancario passivo
Riserva obbligatoria
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Altri finanziamenti
Totale interbancario attivo
Saldo interbancario
RAPPORTI INTERBANCARI
30/06/2014
30/06/2013
549.976
490.123
39.143
37.382
30.000
1
619.119
527.506
11.331
12.812
94.195
65.064
26.465
23
23
132.014
77.899
-487.105
-449.607
RAPPORTI INTERBANCARI
30/06/2014
31/12/2013
549.976
605.922
39.143
33.793
30.000
5.000
10
619.119
644.725
11.331
12.212
94.195
80.666
26.465
23
24
132.014
92.902
-487.105
-551.823
Var.ass.
59.853
1.761
30.000
-1
91.613
-1.481
29.131
26.465
-
54.115
-37.498
Var.ass.
-55.946
5.350
25.000
-10
-25.606
-881
13.529
26.465
-1
39.112
64.718
Var.%
12,21%
4,71%
-
-100,00%
17,37%
-11,56%
44,77%
-
0,00%
69,47%
-8,34%
Var.%
-9,23%
15,83%
500,00%
-100,00%
-3,97%
-7,21%
16,77%
-
-4,17%
42,10%
11,73%
I rapporti interbancari al 30 giugno 2014 registrano un saldo netto passivo di 487,1 milioni di euro con una
variazione di 64,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (quando il saldo netto era passivo per 551,8
milioni di euro) e di 37,5 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2013 (quando il saldo netto era passivo per
449,6 milioni di euro).
29
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Risultati economici
Il primo semestre 2014 chiude con un risultato netto positivo di 5.761 migliaia di euro, registrando un
+45,19% ispetto al isultato dello stesso pe iodo dell’a o p e ede te.
CONTO ECONOMICO
30/06/2014 30/06/2013
(unità di euro)
Margine di interesse
28.416.911 26.548.565
Commissioni nette
19.942.523 18.164.474
Margine di intermediazione
83.318.523 67.288.965
Rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie (21.329.193) (20.637.754)
Risultato netto della gestione finanziaria
61.989.330 46.651.211
Costi operativi
(46.602.638) (36.607.803)
Utile operatività corrente al lordo imposte
14.088.151
9.390.848
Utile (Perdita) attività in via di dismissione
Utile (Perdita) d'esercizio
5.760.967
3.967.773
Var.ass.
1.868.346
1.778.049
16.029.558
(691.439)
15.338.119
(9.994.835)
4.697.303
-
1.793.194
Var.%
7,04%
9,79%
23,82%
3,35%
32,88%
27,30%
50,02%
-
45,19%
L’a alisi dei p i ipali a gi i eddituali rispetto a giugno 2013 evidenzia un margine di interesse che,
attestandosi a 28,4 milioni di euro, registra un aumento del 7,04% per effetto di una diminuzione degli
interessi passivi più che proporzionale rispetto al decremento degli interessi attivi. Il margine di
intermediazione chiude a 83,3 milioni di euro con una crescita del 23,82% rispetto al giugno 2013 (in valore
assoluto l’au e to di
ilio i di eu o ; in particolare tale andamento positivo è legato al portafoglio
titoli la cui gestione ha portato nel primo semestre 2014 maggior utile per 13,3 milioni di euro circa
ispetto al o ispo de te pe iodo dell’ese izio p e ede te. Un contributo positivo al margine di
intermediazione proviene anche dal comparto dei servizi, che ha prodotto commissioni nette per 19,9
milioni di euro (+9,79%); tale dinamica complessiva riflette in particolare l’au e to del , % dei se izi di
gestione, intermediazione e consulenza – el ui a ito pa ti ola e ile a za i este l’appo to del
risparmio gestito – e dell’ , % di alt i se izi uali la te uta e gestio e dei o ti o e ti.
Il risultato netto della gestione finanziaria si attesta a 61,9 milioni di euro incrementando del 32,88%
rispetto al primo semestre 2013 pur contenendo rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie per
21,3 milioni di euro (+691,4 migliaia di euro) di cui 20,6 milioni di euro circa (+185,8 migliaia di euro) relativi
ai crediti. Il isultato dell’ope ati ità orrente al lordo delle imposte ammonta a 14 milioni di euro circa con
un + 50,02% rispetto al medesimo risultato del corrispondente periodo precedente. Tra le variazioni
maggiormente rilevanti che caratterizzano tale dinamica si segnalano, oltre al già commentato incremento
del risultato della gestione finanziaria, maggiori costi operativi (+9.995 migliaia di euro) su cui incide
l’i e e to delle spese pe il pe so ale (+4.181 migliaia di euro) che incorpora i costi straordinari
dell’operazione Fo do esu e i cfr. paragrafo “truttura operativa – Le risorse umane della presente
relazione), nonché 984 migliaia di euro di maggiori perdite su partecipazioni.
L’utile etto al
giugno 2014, scontati i necessari accantonamenti per le imposte sul reddito nel pieno
rispetto della normativa fiscale - quantificate in 8.327 migliaia di euro e comprensive di 2.208 migliaia di
euro per la maggiorazione et oatti a dell’imposta sostitutiva sulla differenza fra valore fiscale e nuovo
valore contabile iscritto nel bilancio 2013 con riguardo alla partecipazione detenuta nel capitale della Banca
d’Italia -, ammonta ad euro 5.760.967,09 evidenziando una maggiore redditività (+ 45,19%) sullo stesso
pe iodo dell’ese izio p e ede te.
30
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Mezzi patrimoniali e Fondi propri (nuova denominazione che sostituis e l’ex Patri o io di Vigila za )
Con decorrenza 1° gennaio 2014, è applicabile la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di
investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV").
La Banca d'Italia, con Circolare n. 286, ha dato esecuzione alle disposizioni in materia di segnalazioni
prudenziali del citato Regolamento e agli Implementing Technical Standards (ITS) predisposti dall'Autorità
Bancaria Europea (EBA) e adottati dalla Commissione dell'Unione Europea (c.d. "schemi COREP").
Si precisa che, rispetto alle precedenti segnalazioni prudenziali, in vigore fino al 31 dicembre 2013, la prima
segnalazione con i dati al 31 marzo 2014 è stata differita al 30 giugno 2014. La nuova segnalazione riferita al
giug o
ha i e e a uto il suo te i e di t as issio e l’ agosto
.
Tale normativa ha introdotto, tra l'altro, la nuova segnalazione dei Fondi Propri, strutturata sulla base di
diverse sezioni e tra queste, la principale, è denominata "elementi costitutivi dei fondi propri" e risulta
composta da tre aggregati che sono nell'ordine:
- Capitale primario di classe 1 (Common Equity tier 1 - CET1);
- Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional tier 1 - AT1);
- Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2).
Le soglie minime regolamentari prevedono, pe l’a o 2014, un Common Equity Tier 1 pari ad almeno il
4,5%, un Tier 1 Ratio pari ad almeno il 5,5% ed un Total Capital Ratio pari ad almeno l'8%; coefficienti da
incrementare con il Capital Conservation Buffer che per i gruppi bancari è da subito pari al 2,5%. Con
riferimento all'innalzamento dei requisiti patrimoniali, previsti dalla disciplina di vigilanza prudenziale (c.d.
Basilea III), è prevista una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione crescenti. Dal 1° gennaio
2015, fermi restando gli altri due coefficienti, il Tier 1 Ratio dovrà infatti essere pari ad almeno l' 8,5% delle
Attività di rischio ponderate, percentuale già comprensiva del Capital Conservation Buffer, ovvero un
"cuscinetto" di ulteriore capitalizzazione obbligatoria.
Si riportano di seguito i dati e agli indici relativi ai Fondi propri della Cassa al 30 giugno 2014:
(stock, migliaia di euro)
Patrimonio netto
Capitale di classe 1
Capitale di classe 2
Totale fondi propri
30/06/2014
232.453
203.499
47.085
250.584
(indicatori, %)
Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1)
Tier1 Ratio (T 1)
Total Capital Ratio (TCR)
Attività di rischio ponderate (RWA) su Totale Attivo (%)
30/06/2014
8,06%
8,06%
9,92%
66,96%
A tal p oposito si i o da he il p ossi o
sette
e a à te i e l’ope azio e di rafforzamento
patrimoniale, avviata il 14 luglio 2014, che prevede un introito massimo di 48 milioni di euro; i ratio
pat i o iali, al olati ipotizza do l’i teg ale sottos izio e e fermi restando gli stock patrimoniali al 30
giugno 2014, risultano: Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1) e Tier1 Ratio (T 1) pari al 9,05% (i due
coefficienti coincidono in quanto la Cassa non possiede strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di
classe 1), Total Capital Ratio (TCR) pa i all’ , %.
31
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Azioni proprie in portafoglio
Sono state portate in deduzione del patrimonio netto, nel passivo del bilancio, azioni proprie per un valore
di 1.629.255 euro. Le azioni proprie in portafoglio - le cui modalità di acquisto e detenzione sono tempo per
tempo deliberate dall’Asse lea O di a ia dei Soci - nel semestre di riferimento hanno determinato una
perdita pari a 204.564 euro (imputata a riserve).
Rimanenze finali
al 31/12/2013
Descrizione
CR San Miniato S.p.A.
Ordinarie
Acquisti nel corso Vendite nel corso
del I sem 2014
del I sem 2014
Rimanenze finali
al 30/06/2014
numero
77.661
230.542
198.244
109.959
o t o alo e €
1.349.484
3.345.295
3.065.524*
1.629.254
* L'importo delle vendite include l'utile/perdita dell'attività di negoziazione
Operazioni di maggior rilevanza con parti correlate
Nel corso del primo semestre del 2014 non sono state compiute operazioni di maggiore rilevanza con parti
correlate.
32
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Principali fatti riguardanti società del Gruppo
In data 16 maggio 2014 la San Genesio Immobiliare S.p.A., società controllata al 100% dalla Cassa, ha
stipulato gli atti di acquisto dello 0,20% del capitale sociale di San Rocco Immobiliare S.r.l., società
controllata indiretta della Cassa, ottenendo così il 100% del capitale sociale della partecipata.
Tale e e to fu zio ale all’oppo tu ità di pote p o ede e alla fusio e di “a Ro o i “a Ge esio, i
Consigli di Amministrazione delle due società hanno infatti approvato il progetto di fusione in data 8
maggio 2014 sulla base dei bilanci al 31 dicembre 2013, con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° gennaio
2014, nonché convocato le Assemblee Straordinarie dei soci.
L’Asse lea Straordinaria si è quindi regolarmente costituita, in forma totalitaria, in data 2 luglio 2014; il
progetto di fusione, illustrato e approvato in Assemblea, attesta he l’incorporazione della San Rocco nella
San Genesio trova valide ragioni economiche nell'esigenza di razionalizzare il sistema organizzativo
aziendale sia in termini amministrativi che in termini gestionali, in quanto le due società svolgono la
medesima attività e la società incorporanda è interamente posseduta dalla società incorporante. Con
l’o asio e, stato i olt e i isto l’a t. dello “tatuto so iale Oggetto dell'i o po a te, pe
eglio
rappresentare le nuove attività svolte da San Genesio relativamente ai contratti di service stipulati con la
Cassa.
33
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale 30 giugno 2014
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2014
Co ife i e to all’ope azio e di a tola izzazio e des itta el pa ag afo elati o alle linee di sviluppo ed
attività di rilevanza strategica della Cassa nella presente relazione, si fa presente che, a fronte della
cessione dei finanziamenti, sono stati emessi i titoli in virtù dei contratti sottoscritti in data 4 luglio 2014.
Questi titoli sono stati interamente sottoscritti dalla Banca cedente ed in particolare, quelli dotati di rating
classe A per un ammontare di 252,6 milioni di euro (equivalente al 63% del valore nominale del portafoglio
di crediti cartolarizzati), saranno utilizzati quali riserva di liquidità.
L’ope azio e p e ede la facoltà in capo alla Cassa di procedere con cessioni ulteriori di crediti aventi le
stesse a atte isti he del po tafoglio i iziale fi o al fe aio
, e de do l’ope azio e più effi ie te sia
in termini di mantenimento dei livelli di liquidità per un periodo più lungo, sia in termini di ammortamento
dei osti fissi g a a ti sull’ope azio e di funding.
Co ife i e to all’ope azio e di au e to di apitale e affo za e to pat i o iale, a h’essa des itta nel
paragrafo relativo alle linee di sviluppo ed attività di rilevanza strategica della Cassa nella presente
relazione, è pervenuta, in data 11 luglio 2014, l’app ovazione da parte della Consob del relativo Prospetto
Informativo ; il 14 luglio ha così avuto inizio:
- l’offe ta i opzio e agli azio isti di massime 2.173.913 azioni ordinarie di nuova emissione al prezzo
unitario di Euro 11,50 del valore nominale di Euro 8 con sovraprezzo di Euro 3,50 le Azioni ;
- la contestuale offerta in opzione ai soci, sottoscrittori delle nuove Azioni, di massime n. 2.000.000
obbligazioni subordinate al prezzo unitario e valore nominale di Euro 11,50, le Obbligazioni ), rimborsabili
a ti ipata e te da pa te dell’E itte te.
Co e da ale da io pu li ato all’i te o del P ospetto, il
agosto te i e à l’ope azio e ei o f o ti
dei soci e, se del aso, i izie à l’offerta al pubblico indistinto delle eventuali Azioni e Obbligazioni rimaste
inoptate e non prelate.
L’offerta complessiva avrà termine in data 12 settembre 2014.
34
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
Schemi del bilancio separato
STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2014 (Attivo)
Voci dell'attivo
30/06/2014
31/12/2013
10. Cassa e disponibilità liquide
15.983.571
21.422.508
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
20.403.084
17.217.586
806.106.067
854.441.094
137.214.719
97.999.745
2.529.098.672
2.471.150.151
100. Partecipazioni
69.056.248
70.150.808
110. Attività materiali
42.369.059
42.542.263
188.498
370.125
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
120. Attività immateriali
di cui :
avviamento
207.083
130. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
51.523.131
16.394.078
35.129.053
31.755.122
66.260.234
31.017.301
35.242.933
30.783.068
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
99.583.635
56.111.556
3.771.526.684
3.697.666.070
35
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
STATO PATRIMONIALE AL 30 GIUGNO 2014 (Passivo e Patrimonio Netto)
Voci del passivo e del patrimonio netto
30/06/2014
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
40. Passività finanziarie di negoziazione
50. Passività finanziarie valutate al fair value
31/12/2013
619.119.386
644.724.670
1.834.875.843
1.751.134.082
567.132.663
522.920.968
24.202
357.434
352.579.025
448.263.274
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
80. Passività fiscali
a) correnti
b) differite
10.930.896
8.374.232
2.556.664
19.548.224
18.239.346
1.308.878
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
132.157.299
72.498.355
110. Trattamento di fine rapporto del personale
11.434.187
10.857.202
120. Fondi per rischi ed oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
10.819.963
4.779.588
10.819.963
130. Riserve da valutazione
4.779.588
3.752.638
(841.676)
32.584.289
26.066.539
32.160.492
32.365.056
159.824.088
159.824.088
(1.629.254)
(1.349.484)
5.760.967
6.517.750
3.771.526.684
3.697.666.070
140. Azioni rimborsabili
150. Strumenti di capitale
160. Riserve
165. Acconti su dividendi (-)
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
190. Azioni proprie (-)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
Area Amministrativa
Paolo Palliola
L'Amministratore Delegato
Divo Gronchi
Il Presidente
Alessandro Bandini
I Sindaci
Enzo Sollini
Massimo Melai
Giangaetano Bissaro
36
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2014
Voci
30/06/2014
10. Interessi attivi e proventi assimilati
30/06/2013
53.342.750
54.468.594
(24.925.839)
(27.920.029)
30. Margine di interesse
28.416.911
26.548.565
40. Commissioni attive
20.527.114
18.706.212
(584.591)
(541.738)
19.942.523
18.164.474
20. Interessi passivi e oneri assimilati
50. Commissioni passive
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
1.525.471
881.867
632.400
(133.205)
32.744.039
20.206.010
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
32.741.099
20.098.157
2.940
107.853
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
57.179
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1.621.254
83.318.523
67.288.965
(21.329.193)
(20.637.754)
(20.575.669)
(20.389.846)
(607.935)
(250.000)
(145.589)
2.092
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Spese amministrative :
61.989.330
46.651.211
(45.374.508)
(40.595.748)
a) spese per il personale
(29.258.760)
(25.077.476)
b) altre spese amministrative
(16.115.748)
(15.518.272)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
190. Altri oneri/proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni
(5.919.812)
(379.973)
(674.101)
(508.224)
(70.509)
(62.016)
5.436.292
4.938.158
(46.602.638)
(36.607.803)
(1.094.560)
(110.353)
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
230. Rettifiche di valore dell'avviamento
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
(207.083)
3.102
(542.207)
14.088.151
9.390.848
(8.327.184)
(5.423.075)
5.760.967
3.967.773
5.760.967
3.967.773
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
290. Utile (Perdita) d'esercizio
37
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
CONTO ECONOMICO AL 30 GIUGNO 2014 (con variazioni assolute e percentuali)
Voci
10. Interessi attivi e proventi assimilati
30/06/2014
30/06/2013
VAR. ASS.
VAR %
53.342.750
54.468.594
(1.125.844)
-2,07%
(24.925.839)
(27.920.029)
2.994.190
-10,72%
30. Margine di interesse
28.416.911
26.548.565
1.868.346
7,04%
40. Commissioni attive
20.527.114
18.706.212
1.820.902
9,73%
(584.591)
(541.738)
(42.853)
7,91%
19.942.523
18.164.474
1.778.049
9,79%
1.525.471
881.867
643.604
72,98%
632.400
(133.205)
765.605
574,76%
32.744.039
20.206.010
12.538.029
62,05%
32.741.099
20.098.157
12.642.942
62,91%
2.940
107.853
(104.913)
-97,27%
20. Interessi passivi e oneri assimilati
50. Commissioni passive
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
57.179
1.621.254
(1.564.075)
-96,47%
83.318.523
67.288.965
16.029.558
23,82%
(21.329.193)
(20.637.754)
(691.439)
3,35%
(20.575.669)
(20.389.846)
(185.823)
0,91%
(607.935)
(250.000)
(357.935)
143,17%
(145.589)
2.092
(147.681)
n.s.
61.989.330
46.651.211
15.338.119
32,88%
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
150. Spese amministrative :
(45.374.508)
(40.595.748)
(4.778.760)
11,77%
a) spese per il personale
(29.258.760)
(25.077.476)
(4.181.284)
16,67%
b) altre spese amministrative
(16.115.748)
(15.518.272)
(597.476)
3,85%
(5.919.812)
(379.973)
(5.539.839)
n.s.
(674.101)
(508.224)
(165.877)
32,64%
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
190. Altri oneri/proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (Perdite) delle partecipazioni
(70.509)
(62.016)
(8.493)
13,69%
5.436.292
4.938.158
498.134
10,09%
(46.602.638)
(36.607.803)
(9.994.835)
27,30%
(1.094.560)
(110.353)
(984.207)
891,87%
(207.083)
n.s.
220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
230. Rettifiche di valore dell'avviamento
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
(207.083)
3.102
(542.207)
545.309
100,57%
14.088.151
9.390.848
4.697.303
50,02%
(8.327.184)
(5.423.075)
(2.904.109)
53,55%
5.760.967
3.967.773
1.793.194
45,19%
5.760.967
3.967.773
1.793.194
45,19%
250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
290. Utile (Perdita) d'esercizio
38
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Variazioni dell'esercizio
Patrimonio netto al 30.06.2014
Redditività complessiva esercizio 2014
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capitale
Distribuzione straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissioni nuove azioni
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze al 01.01.2014
Modifica saldi di apertura
Esistenze al 31.12.2013
Allocazione
risultato esercizio
precedente
Capitale
a) azioni ordinarie
159.824
159.824
159.824
Sovrapprezzi di emissione (*)
32.365
32.365
Riserve
26.066
26.066
6.518
32.584
26.066
26.066
6.518
32.584
b) altre azioni
a) di utili
(205)
32.160
b) altre
Riserve da valutazione
(842)
(842)
(1.349)
(1.349)
6.518
6.518
222.582
222.582
4.595
3.753
Strumenti di capitale
Azioni proprie (**)
Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio netto
3.065
(3.345)
(6.518)
-
(1.629)
5.761
-
(205)
3.065
(3.345)
5.761
10.356 232.453
(*) L'importo di cui alla colonna "Variazioni di riserve" si riferisce alla perdita conseguita sulla negoziazione delle azioni proprie;
(**) La movimentazione dell'anno è riferita alla negoziazione sulle azioni proprie che incrementa e/o decrementa il patrimonio netto.
39
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio separato
PROSPETTO DELLA REDDITIVIT À COMPLESSIVA
Voci
10. Utile (Perdita) d'esercizio
30/06/2014
30/06/2013
5.760.967
3.967.773
(390.012)
217.309
4.984.326
(15.296.466)
4.594.314
(15.079.157)
10.355.281
(11.111.384)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico
20.
Attività materiali
30.
Attività immateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
70.
Copertura di investimenti esteri
80.
Differenze di cambio
90.
Copertura dei flussi finanziari
100.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
110.
Attività non correnti in via di dismissione
120.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140. Redditività complessiva (voce 10 + voce 130)
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Politiche contabili
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
La relazione semestrale della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. al 30 giugno 2014 e la relazione
semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato al 30 giugno 2014 sono state redatte
applicando i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali – IAS/IFRS –
ige ti alla data del
giug o
e a ati dall’I te atio al Accounting Standards Board (IASB) e le
relative interpretazioni dell’I ter atio al Fi a cial Reporti g I terpretatio s Co
ittee (IFRIC) omologati
dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002,
e epito i Italia all’a t. del De eto Legislati o fe aio
. .
La relazione semestrale, in quanto redatta ai soli fini di determinazione dei Fondi Propri, così come richiesto
dalle ist uzio i di Ba a d’Italia, o i lude tutte le i fo azio i i hieste dai suddetti p i ipi o ta ili
i te azio ali ed, i pa ti ola e, uelle i hieste dallo IA“
Bila i I te edi .
Per quanto riguarda gli schemi la semestrale è redatta facendo riferimento alla Circolare n. 262 del 22
di e
e
della Ba a d’Italia, odifi ata dal se o do aggio a e to del
ge aio
di seguito
la Ci ola e
aggio ata .
A decorrere dai bilanci degli esercizi con inizio dal 1° gennaio 2014 trovano applicazione i seguenti
regolamenti omologati dalla Commissione Europea ed interpretativi dei principi contabili IAS/IFRS:
-
-
Reg. CE n. 1254/2012 – IFR“
Bila io o solidato ; IFR“
; IFR“
, e l’i t oduzio e di
modifiche a standard già esistenti (IAS 27 e IAS 28). Le disposizioni in tema di consolidamento
introdotte dal Regolamento 1254/2012 sono state integrate da successivi Regolamenti (n. 313 e n.
del
, a h’essi i igo e a pa tire dal 1° gennaio 2014.
Reg. CE n. 1256/2012 – Modifi he all’IFR“
I fo azio i i teg ati e – Compensazione delle
attività e delle passività finanziarie.
Reg. CE n. 1375/2013 Modifiche allo IAS 39.
L’i t oduzio e dei suddetti p i ipi, e e da e ti ed interpretazioni non ha comportato alcun effetto sul
risultato della semestrale. Ad eccezione di quanto sopra richiamato, i principi contabili utilizzati per la
redazione della semestrale sono gli stessi adottati per il bilancio separato e consolidato al 31 dicembre
2013, a cui si rimanda per maggiori dettagli.
La p ese te se est ale
aziendale.
stata edatta ite e do app op iato l’utilizzo del p esupposto della o ti uità
Co ife i e to alle i di azio i fo ite ell’a ito del Do u e to . del febbraio 2009, emanato
o giu ta e te da Ba a d’Italia, Co so e Is ap e su essi i aggio a e ti, la Cassa ha la agio e ole
aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed ha, pertanto, redatto la
semestrale nel presupposto della o ti uità azie dale. Le i e tezze o segue ti all’attuale o testo
e o o i o o ge e a o du i sulla apa ità della so ietà di o ti ua e ad ope a e o e u ’e tità i
funzionamento.
Di seguito si riportano integralmente le politiche contabili adottate per la redazione della relazione
semestrale rimaste invariate rispetto a quelle già adottate per il bilancio annuale chiuso al 31 dicembre
2013.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Sezione 2 – Principi generali di redazione
La semestrale è redatta con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale,
finanziaria e il risultato economico al 30 giugno 2014 ed è costituita dallo stato patrimoniale, dal conto
economico, dal prospetto della redditività complessiva e dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto
della Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. e del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato.
La semestrale è corredata dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione della Cassa e
del Gruppo.
Di seguito vengono indicati i principi generali che hanno ispirato la redazione dei conti di bilancio
semestrale:
le alutazio i so o effettuate ella p ospetti a della o ti uazio e dell’atti ità;
i costi ed i ricavi sono rilevati secondo il principio della contabilizzazione per competenza
economica;
- la semestrale è redatta privilegiando la prevalenza della sostanza sulla forma e nel rispetto del
p i ipio di ile a za e sig ifi ati ità dell’i fo azio e;
- per assicurare la comparabilità dei dati negli schemi di bilancio semestrale, le modalità di
rappresentazione e di classificazione vengono mantenute costanti nel tempo a meno che il loro
a ia e to o sia di etto a e de e più app op iata u ’alt a esposizio e dei dati;
- ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente negli schemi di stato patrimoniale e
conto economico; le voci aventi natura o destinazione dissimile sono rappresentate separatamente
a meno che siano state considerate irrilevanti;
- nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano
importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente;
- le attività e le passività, i costi e i ricavi non sono fra loro compensati, salvo nei casi in cui sia
espressamente ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle disposizioni
o te ute ella Ci ola e
aggio ata .
I o fo ità a ua to disposto dall’a t. del D.Lgs. .
del
fe aio
, la se est ale
edatta
utilizza do l’eu o o e o eta di o to, o e o di e sa ente indicato.
-
Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale delle atti ità fi a zia ie a ie e alla data di egola e to pe i titoli di de ito e di
capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie dete ute pe la egoziazio e so o ile ate al lo o fair
value che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi e proventi di
transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che sono invece imputati direttamente a conto
economico.
In tale voce vengono classificati eventuali derivati impliciti presenti in strumenti finanziari strutturati non
strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato
e go o s o po ati dal o t atto ospite ed is itti al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio
contabile proprio di riferimento.
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Politiche contabili
b) Criteri di classificazione
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione comprendono i titoli di debito e di capitale acquisiti al
fine di ottenere profitti nel breve periodo derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali strumenti.
Figura in questa voce anche il valore positivo dei contratti derivati di negoziazione, inclusi quelli incorporati
in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al fair value. La variazione del fair value è rilevata in contropartita nel conto economico.
Per gli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, il fair value è pari alla quotazione di riferimento del
mercato alla data di bilancio.
Per gli strumenti finanziari negoziati in un mercato non attivo, il fair value viene determinato utilizzando
metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato,
quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche,
attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in
recenti transazioni comparabili, tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti stessi.
I titoli di capitale e i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in
maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo rettificato a
fronte di perdite per riduzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti
dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i is hi e
benefici ad essa connessi.
I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p evede la successiva vendita e i titoli
o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto, non sono,
rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo
di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so lie tela o a he, e t e el
caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche o verso
clientela.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli i te essi e i di ide di dei titoli e go o is itti ispetti a e te ella o e di o to e o o i o I te essi
atti i e p o e ti assi ilati e ella o e di o to e o o i o Di ide di e p o e ti si ili ; gli utili o le
perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla variazione di fair value sono
ile ate ella o e di o to e o o i o Risultato etto dell’atti ità di egoziazio e , ad eccezione di quelli
relativi a strumenti derivati attivi connessi con la Fair Value Option che sono classificati nella voce di conto
economico Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value .
2 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DI“PONIBIILI PER LA VENDITA
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a zia ia a ie e alla data di egola e to pe i titoli di de ito e di apitale
e alla data di e ogazio e i aso di editi. All’atto della ile azio e i iziale le atti ità so o o ta ilizzate al
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Politiche contabili
loro fair value che corrisponde normalmente al costo di acquisto, comprensivo dei costi e proventi di
transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
“e l’is izio e a ie e a seguito di i lassifi azio e dalle atti ità dete ute si o alla s ade za, il alo e di
iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito
l’e e tuale diffe e za t a il alo e i iziale e il alo e di i o so ie e ipa tita lu go la ita del titolo o il
metodo del costo ammortizzato.
b) Criteri di classificazione
Questa categoria residuale accoglie le attività finanziarie non derivate, che non sono classificate fra le
attività finanziarie detenute per la negoziazione o attività finanziarie detenute sino alla scadenza, ovvero
nel portafoglio crediti.
Sono classificate in questa voce anche le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e
non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto e i titoli obbligazionari che non sono
oggetto di attività di trading.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair
value con imputazione degli utili/perdite derivanti dalla variazione di fair value in una apposita riserva di
patrimonio netto ad eccezione delle perdite per riduzione di valore.
Per gli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, il fair value è pari alla quotazione di riferimento del
mercato alla data di bilancio.
Per gli strumenti finanziari negoziati in un mercato non attivo, il fair value viene determinato utilizzando
metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato,
quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche e
attualizzazione di flussi di cassa attesi, tenendo conto dei diversi profili di rischio insiti negli strumenti
stessi.
I titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono
mantenuti al osto, ettifi ato a f o te dell’a e ta e to di pe dite pe iduzio e di alo e.
Il valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita è inoltre sottoposto a test di verifica (impairment)
qualora ricorrano obiettive evidenze di riduzione di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità
degli e itte ti e dagli alt i i di ato i p e isti dallo IA“ . L’a
o ta e della e e tuale pe dita ie e
determinata come differenza tra il valore contabile ed il fair value corrente.
In particolare, per i titoli di capitale quotati in un mercato attivo una riduzione del fair value al di sotto del
costo superiore al 20% o prolungata per oltre 9 mesi è ritenuta una evidenza obiettiva di riduzione di valore
alla quale, quindi, consegue la rilevazione di una rettifica di valore come nel seguito indicato.
Le rettifiche di valore derivanti dal test di impairment vengono contabilizzate interamente nel conto
economico, comprese quelle cumulate nella riserva di patrimonio netto direttamente attribuibile al singolo
strumento finanziario oggetto di svalutazione.
Le successive riprese di valore effettuate, qualora i motivi che hanno originato precedenti rettifiche di
valore per impairment siano venuti meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla loro
rilevazione, vengono contabilizzate in contropartita:
- della riserva di patrimonio netto, per gli strumenti rappresentativi di capitale;
- del conto economico, per gli strumenti di debito e per i crediti.
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d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti
dalle attività stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i is hi e
benefici ad essa connessi.
I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la su essi a e dita e i titoli
o seg ati ell’ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto, non sono,
rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo
di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ilancio come credito verso clientela o banche, mentre nel
caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche o verso
clientela o tra le altre passività.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli i te essi e i di ide di su titoli e go o is itti ispetti a e te elle o i I te essi atti i e p o e ti
assi ilati e Di ide di e p o e ti si ili ; gli utili o le pe dite ealizzati o la e dita o il ia uisto so o
ile ate ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita ; le
plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli disponibili per la vendita
e go o i putate al pat i o io etto ella o e ise e da alutazio e e so o i e sate al o to
economico al momento della dismissione o in presenza di una perdita di valore rilevata in seguito al test di
impairment ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di atti ità dispo i ili pe la
e dita .
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla
rilevazione della riduzione di valore vengono effettuate riprese di valore. Tali riprese di valore sono
imputate a conto economico nel aso di titoli di de ito o di editi alla o e Rettifi he/ ip ese di alo e
ette pe dete io a e to di atti ità dispo i ili pe la e dita , e e go o i putate a pat i o io etto el
aso di titoli di apitale ella o e Rise e da alutazio e e i ersate al conto econo i o all’atto della
cessione
3 - ATTIVITA’ FINANZIARIE DETENUTE “INO ALLA “CADENZA
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale dell’atti ità fi a zia ia a ie e alla data di egola e to.
All’atto della ile azio e i iziale le atti ità finanziarie classificate nella presente categoria sono
contabilizzate al fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, comprensivo degli
eventuali costi e proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Se la ile azio e i uesta atego ia a ie e pe i lassifi azio e dalle Atti ità dispo i ili pe la e dita , il
fair value dell’atti ità alla data di i lassifi azio e ie e assu to o e uo o osto a
o tizzato
dell’atti ità stessa.
b) Criteri di classificazione
Nella presente categoria sono classificate le attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o
dete i a ili e s ade za fissa he la Cassa ha l’oggetti a i te zio e e apa ità di dete e e si o alla
scadenza.
Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un
i esti e to o e dete uto si o a s ade za, uesto ie e i lassifi ato t a le Atti ità dispo i ili pe la
e dita .
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Politiche contabili
Ogniqualvolta le vendite o le riclassificazioni risultano non irrilevanti sotto il profilo quantitativo e
qualitativo, qualsiasi investimento detenuto fino alla scadenza che residua deve essere riclassificato come
disponibile per la vendita.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al
costo ammortizzato determinato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato per tenere
in considerazione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni.
I titoli detenuti sino alla scadenza sono inoltre sottoposti a test di verifica (impairment) qualora ricorrano
ele e ti o ietti i i a l’esiste za di pe dite di alo e dipe de ti dal dete io a e to della sol i ilità degli
emittenti e dagli altri indicatori previsti dallo IAS 39.
L’i po to della e e tuale pe dita di alo e ie e dete i ato o e diffe e za t a il alo e o ta ile
dell’atti ità e il alo e e upe a ile pa i al alo e attuale dei futu i flussi fi a zia i attesi, s o tati al tasso di
interesse effettivo originario.
L’i po to delle pe dite di alo e ie e ile ato el o to e o o i o.
Qualora siano venuti meno i motivi che hanno originato le rettifiche di valore a seguito di un evento
verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore
con imputazione a conto economico.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati
dalle attività stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i is hi e
benefici ad essa connessi.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Il isultato de i a te dall’appli azio e del ite io del osto a
o tizzato ie e is itto ella o e I te essi
atti i e p o e ti assi ilati , e t e gli utili e le pe dite ealizzati o la e dita o il ia uisto so o ipo tati
ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di atti ità fi a zia ie dete ute si o alla s ade za ; le
perdite di valore derivanti dal test di impairment e le eventuali riprese di valore vengono registrate nella
o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di atti ità fi a zia ie detenute sino alla
s ade za .
4 - CREDITI
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale di u
edito a ie e alla data di e ogazio e, o e o, el aso di u titolo di de ito, alla
data di regolamento, sulla base del fair value dello st u e to fi a zia io, pa i o al e te all’a
o ta e
erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi e proventi di transizione direttamente
att i ui ili al si golo st u e to e dete i a ili si dall’o igi e dell’ope azio e, a o h li uidati i u
momento successivo.
Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono inquadrabili tra i costi interni di
carattere amministrativo o sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine sono iscritti
in ila io o e ope azio i di i piego. I pa ti ola e, le se o de so o ile ate o e editi pe l’i po to
corrisposto a pronti.
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Politiche contabili
b) Criteri di classificazione
Nel portafoglio crediti sono classificati gli impieghi con banche e con clientela, non derivati, sia erogati
direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non
so o uotati i u
e ato atti o e o so o stati lassifi ati all’o igi e t a le Atti ità fi a zia ie di
egoziazio e o t a le Atti ità fi a zia ie dispo i ili pe la e dita .
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine, i crediti
originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato,
con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.
c) Criteri di valutazione
Dopo l’is izio e i iziale, i editi so o alutati al osto a
o tizzato, pa i al alo e di is izio e i iziale
diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle ettifi he/ ip ese di alo e e dell’a
o ta e to –
determinato con il metodo del tasso di interesse effettivo – della diffe e za t a l’a
o ta e e ogato e
quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi e proventi imputati direttamente al
singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del
edito, pe apitale ed i te esse, all’a
o ta e e ogato o p e si o dei osti e p o e ti i o dotti al
edito. L’effetto e o omico dei costi e dei proventi viene così distribuito finanziariamente lungo la vita
residua attesa del credito.
Il etodo del osto a
o tizzato o ie e utilizzato pe i editi a e e te i e, pe i uali l’effetto
dell’appli azio e della etodologia descritta risulta trascurabile. Tali crediti sono valutati al costo storico.
Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca.
Almeno ad ogni data di bilancio i crediti sono valutati (impairment test) pe e ifi a e l’esiste za di
eventuali riduzioni di valore a seguito di eventi successivi alla rilevazione iniziale e dipendenti dal
deterioramento della solvibilità dei debitori. Rientrano in questo ambito i crediti deteriorati ai quali è stato
attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato e crediti scaduti.
Sono oggetto di un processo di valutazione analitica le sofferenze, gli incagli e i crediti ristrutturati.
L’a
o ta e delle ettifi he di alo e di ias u
edito pa i alla diffe e za tra il valore di bilancio dello
stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei flussi di cassa ritenuti
recuperabili, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono
conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei
osti he si itie e e a o soste uti pe il e upe o dell’esposizio e editizia.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico.
I crediti ad andamento regolare per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di
perdita (di norma i crediti in bonis, e o u ue i editi i i i ge e ale), ivi inclusi quelli verso
o t opa ti eside ti i paesi a is hio e i editi scaduti sono sottoposti a valutazione collettiva. Questa
valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e viene effettuata
utilizzando percentuali di perdita stimate tenendo conto di serie storiche, opportunamente rettificate per
eut alizza e l’effetto di e e ti o o di a i, fo date su ele e ti ile a ili alla data della alutazio e, he
consentano di stimare il valore della perdita latente insita in tale gruppo di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate al conto economico. Ad ogni data di
chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore
e go o i al olate i
odo diffe e ziale o ife i e to all’i te o po tafoglio di editi in bonis alla stessa
data.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi che ne
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Politiche contabili
hanno determinato la rettifica purchè tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento
verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non
può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti
rettifiche.
d) Criteri di cancellazione
I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il
sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi.
Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad
essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata
effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono
cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario,
la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura
pari al coinvolgi e to esiduo, isu ato dall’esposizio e ai a ia e ti di alo e dei editi eduti ed alle
variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti
contrattuali a i e e e i elati i flussi di assa, o la o testuale assu zio e di u ’o ligazio e a paga e
detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi sui crediti vengono iscritti nella o e I te essi atti i e p o e ti assi ilati , e t e le pe dite
de i a ti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a impairment test) sopradescritti e le eventuali
ip ese di alo e so o egist ate ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette per deterioramento di
editi . Gli utili o le pe dite da essio e so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essione o riacquisto di
editi .
5 - ATTIVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale dell’atti ità finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale
ed alla data di erogazione nel caso di crediti.
All’atto della ile azio e i iziale le atti ità fi a zia ie alutate al fair value vengono rilevate al loro fair value
che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico.
L’appli azio e della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che,
diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del
isultato e o o i o e pat i o iale e a tutti gli st u e ti he so o gestiti e isu ati i u ’otti a di fair
value.
b) Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le attività che si intende valutare al fair value con impatto a conto
economico (ad eccezione degli strumenti di capitale che non hanno un fair value attendibile) quando:
1. la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure
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Politiche contabili
2. la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto
e o o i o
oe e te o u a st ategia di isk a age e t o d’i esti e to do u e tata su tale ase
anche alla Direzione aziendale; oppure
3. si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i
flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività sono valorizzate al fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate le quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente
accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali : metodi basati sulla valutazione di strumenti
quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di
determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
d) Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati
dalle atti ità stesse o ua do l’atti ità fi a zia ia ie e eduta t asfe e do sosta zial e te tutti i
rischi/benefici ad essa connessi.
I titoli i e uti ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede la su essi a e dita e i titoli
o seg ati ell’a ito di u a ope azio e he o t attual e te p e ede il su essi o ia uisto, non sono,
rispettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo
di i e dita l’i po to pagato ie e egist ato i ila io o e edito e so lie tela o a he, e t e el
caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche o verso
clientela o tra le altre passività.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce di
o to e o o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value .
6 - OPERAZIONI DI COPERTURA
a) Criteri di iscrizione- Finalità
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un
determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili
su un diverso elemento o gruppo di elementi nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente
manifestarsi.
b) Criteri di classificazione
La Cassa ha adottato la tecnica della Fair Value Option (FVO) di coperture naturali in alternativa all’Hedge
Accounting nella gestione contabile delle coperture specifiche del passivo.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Gli strumenti derivati che sono considerati di copertura da un punto di vista economico essendo
gestionalmente collegati a passività finanziarie valutate al fair value (Fair Value Option) sono classificati tra i
derivati di negoziazione; i relativi differenziali o margini positivi e negativi maturati sino alla data di
riferimento del bilancio, nel rispetto della loro funzione di copertura, sono registrati tra gli interessi attivi e
passivi, e t e i p ofitti e le pe dite da alutazio e so o ile ati ella o e di o to e o o i o Risultato
netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value .
7 - PARTECIPAZIONI
a) Criteri di iscrizione
Nella relazione semestrale di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A., la voce comprende le partecipazioni
detenute in società controllate, collegate ed in quelle soggette a controllo congiunto; tali partecipazioni
all’atto della ile azio e i iziale so o is itte al osto di a uisto, i tegrato dei costi direttamente
attribuibili.
I criteri di consolidamento sono immutati rispetto ai criteri utilizzati al 31 dicembre 2013, cui si rinvia. Nella
relazione consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato la voce comprende le partecipazioni
detenute in società collegate.
b) Criteri di classificazione
Ai fini della classificazione in tale voce, sono considerate controllate le entità per le quali si detiene il potere
di determinare le politiche finanziarie e gestionali al fine di ottenere benefici. Ciò avviene quando è
detenuta, direttamente e/o indirettamente, più della metà dei diritti di voto ovvero in presenza di altre
condizioni di controllo di fatto, quali ad esempio la nomina della maggioranza degli Amministratori.
Sono considerate entità a controllo congiunto quelle per cui vi sono accordi contrattuali, parasociali o di
alt a atu a pe la gestio e pa iteti a dell’atti ità e la o i a degli A
i ist ato i.
Le entità collegate sono quelle in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società
che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbano considerarsi
sottoposte ad influenza notevole.
Nell’a ito di tali lassifi azio i si p es i de dall’esiste za o e o di pe so alità giuridica e nel computo
dei diritti di voto sono considerati anche i diritti di voto potenziali correntemente esercitabili.
c) Criteri di valutazione
Nella relazione semestrale di Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. le partecipazioni sono valutate al
osto. Ad og i data di ila io ie e a e tata l’e e tuale e ide za he la pa te ipazio e a ia su ìto u a
riduzione di valore.
Qualora emergano evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subìto una riduzione, si procede
alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, rappresentato dal maggiore tra il fair value al
etto dei osti di e dita ed il alo e d’uso. Quest’ulti o il alo e attuale dei flussi fi a zia i futu i he la
partecipazione potrà generare, incluso il alo e di dis issio e fi ale dell’i esti e to. “e il alo e
recuperabile risulta inferiore al valore contabile la relativa differenza è rilevata a conto economico.
Per le svalutazioni effettuate, qualora siano venuti meno i motivi che le hanno generate a seguito di un
evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono eseguite le riprese di
valore con imputazione a conto economico.
Nella relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato le partecipazioni in
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto, mentre le società controllate sono
consolidate secondo il metodo integrale.
d) Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle
attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I dividendi riferiti alle società parte ipate so o ile ati alla o e Di ide di e p o e ti si ili
e te
e e tuali pe dite e/o ip ese di alo e de i a ti dall’appli azio e dei p o edi e ti di e ifi a impairment
test so o egist ati alla o e Utili/pe dite delle pa te ipazio i . Le e e tuali riprese di valore vengono
imputate alla stessa voce.
I proventi relativi a tali investimenti sono contabilizzati a conto economico indipendentemente dal fatto
che siano stati generati dalla partecipata anteriormente o successivamente alla data di acquisizione.
Qualora a seguito della contabilizzazione di un dividendo il valore contabile della partecipazione nel bilancio
sepa ato supe i il alo e o ta ile el ila io o solidato dell’atti o etto della edesi a pa te ipazio e,
incluso il relativo avvia e to, la Cassa aluta se esiste u ’i di azio e he la pa te ipazio e a ia su ìto
una riduzione di valore.
Ai fini della relazione semestrale consolidata del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato, le differenze
negative di patrimonio netto emergenti all’atto della p i a is izio e delle pa te ipazio i, le a iazio i
successive corrispondenti alla quota di pertinenza dei risultati economici di periodo delle società collegate
o h e e tuali pe dite/ ip ese di alo e de i a ti dall’appli azio e dei p ocedimenti di verifica
(impairment test so o egist ati alla o e di o to e o o i o Utili/pe dite delle pa te ipazio i .
8 - ATTIVITA’ MATERIALI
a) Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto comprensivo degli eventuali oneri
a esso i di etta e te i puta ili all’a uisto ed alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri
vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti. I costi di manutenzione ordinaria vengono imputati
a conto economico.
Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento previsto
dallo IA“ e ui di ile ati o e osto ell’ese izio i ui essi so o soste uti.
b) Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, i mobili, gli arredi, gli impianti tecnici e
gli altri beni destinati ad essere utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per fini
amministrativi. Le attività materiali comprendono inoltre gli investimenti immobiliari che sono quelli
posseduti al fi e di is uote e a o i di lo azio e e/o dete uti pe l’app ezza e to del apitale i estito.
Sono inoltre iscritti in questa voce anche le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi
quando relative ad attività materiali identificabili e separabili.
In relazione agli immobili, le componenti riferite ai terreni ed ai fabbricati costituiscono attività separate ai
fini contabili e vengono distintamente rilevate all’atto dell’a uisizio e.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
c) Criteri di valutazione
Le attività materiali ad uso funzionale sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati
e di eventuali svalutazioni per perdite di valore.
Le attività materiali ad uso funzionale sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile,
adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione dei terreni e
delle ope e d’a te he ha o ita utile illi itata e o so o a
o tizzati. Nel caso in cui il valore
del te e o sia i luso i uello dell’edifi io so asta te, lo s o po o a ie e sulla ase di u a
perizia effettuata da tecnici del settore.
La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica;
in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota
d’a
o ta e to.
Ad ogni chiusura di bilancio, deve essere verificata la presenza di eventuali segnali di impairment, ovvero di
indi azio i he u ’atti ità possa a e su ìto pe dite di alo e.
In presenza dei suddetti segnali, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di
recupero, pari al minore tra il fair value, al netto di eventuali costi di vendita, ed il elati o alo e d’uso del
bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite; le eventuali rettifiche vengono
rilevate a conto economico.
Le attività materiali detenute a scopo di investimento sono valutate al fair value, periodicamente
determinato ricorrendo ad apposite stime peritali effettuate da tecnici del settore.
d) Criteri di cancellazione
U ’atti ità ate iale eli i ata dallo stato pat i o iale al o e to della dis issio e o ua do
il cespite è permanentemente inutilizzato e dalla sua dismissione non sono attesi rischi o benefici
economici futuri.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli ammortamenti periodici e le eventuali perdite di valore delle attività materiali ad uso
funzionale sono iscritti ella o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità ate iali , e t e
le svalutazioni e le rivalutazioni determinate in base alla valutazione al fair value delle attività
ate iali dete ute a s opo di i esti e to so o ile ate alla o e Risultato netto della
valutazione al fair value delle atti ità ate iali e i
ate iali
9 - ATTIVITA’ IMMATERIALI
a) Criteri di classificazione
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica
possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Esse comprendono
l’a ia e to, gli i ta gi ili identificati nel processo di purchase price allocation del prezzo pagato per
l’a uisizio e di pa te ipazio i e/o a i di azie da, i di itti di utilizzazio e delle ope e dell’i geg o, le
o essio i e le li e ze d’uso soft are aventi utilità pluriennale.
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Politiche contabili
b) Criteri di iscrizione e valutazione
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è
p o a ile he i futu i e efi i e o o i i att i ui ili all’atti ità si ealizzi o e se il osto dell’atti ità
stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contra io il osto dell’atti ità i
ate iale
ile ato a o to e o o i o ell’ese izio i ui soste uto.
L’a ia e to is itto t a le atti ità uale e ede za esidua t a il osto soste uto pe l’ope azio e di
aggregazione di impresa e il fair value netto degli elementi patrimoniali acquisiti. Qualora tale differenza
risulti negativa viene iscritta direttamente a conto economico.
Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti sulla base della
relativa vita utile.
L’a ia e to e le atti ità i
ate iali o ita utile i defi ita o so o a
o tizzate, a so o soggette a
test di verifica (impairment dell’adeguatezza del alo e di is izio e o ade za a uale e i og i aso el
o e to i ui i sia u ’i di azio e he possa aver subìto una riduzione di valore.
A tal fi e l’a ia e to ie e allo ato alle u ità ge e at i i di flussi fi a zia i ad esso ife i ili e l’a
o ta e
dell’e e tuale pe dita di alo e
dete i ato sulla ase della diffe e za t a il alo e di is rizione
dell’a ia e to ed il suo alo e di e upe o, se i fe io e. Il alo e di e upe o pa i al aggio e t a il fair
value dell’u ità ge e at i e di flussi fi a zia i, al etto degli e e tuali osti di e dita, ed il elati o alo e
d’uso app ese tato dal alo e attuale dei flussi di assa sti ati pe gli ese izi di ope ati ità dell’u ità
generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Le conseguenti
rettifiche di valore sono imputate al conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali
successive riprese di valore.
c) Criteri di cancellazione
U ’atti ità i
ate iale eli i ata dallo stato pat i o iale al
siano attesi benefici economici futuri.
o e to della dis issio e e ualo a o
d) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli a
o ta e ti pe iodi i e go o ile ati alla o e Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità
i
ate iali , e t e le pe dite di alo e ife ite all’a ia e to e alle atti ità i
ate iali o ita utile
i defi ita so o i putate, ispetti a e te, alle o i Rettifi he di alo e dell’a ia e to
e
Rettifi he/ ip ese di alo e ette su atti ità i
ate iali .
10 - ATTIVITA’ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE
a) Criteri di iscrizione
Le atti ità ed i g uppi di atti ità o o e ti i ia di dis issio e so o alutati, al o e to dell’is izio e
iniziale, al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
a) Criteri di classificazione
Vengono classificate nella presente voce le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione
quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una operazione di vendita ritenuta
altamente probabile a zi h o l’uso o ti uati o.
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Politiche contabili
c) Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione
sono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione. I relativi proventi
ed o e i al etto dell’effetto fis ale so o esposti el o to e o o i o alla o e Utile/pe dita dei g uppi
di atti ità i ia di dis issio e al etto delle i poste ua do so o elati i ad u ità ope ative dismesse o in
via di dismissione.
Al o e to di lassifi azio e di u ’atti ità o o e te t a le atti ità o o e ti i ia di dis issio e,
l’e e tuale p o esso di ammortamento viene interrotto.
d) Criteri di cancellazione
Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al
momento della dismissione
11 - FI“CALITA’ CORRENTE E DIFFERITA
a) Criteri di classificazione
Le attività fiscali correnti sono rappresentate dagli acconti per
o e ti a olgo o l’a
o ta e delle i poste sul eddito ife i
ai debiti per imposte indirette.
Le attività e le passività fiscali anticipate e differite sono
te po a ee t a il alo e att i uito ad u ’atti ità o ad u a
corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.
imposte dirette, mentre le passività fiscali
ili al eddito i po i ile dell’ese izio olt e
determinate sulla base delle differenze
passi ità se o do i ite i i ilisti i ed i
b) Criteri di iscrizione e valutazione
Gli effetti relativi alle imposte correnti e differite, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale,
sono rilevati in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione
in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate
od accreditate direttamente a patrimonio netto.
L’a a to a e to pe i poste sul eddito dete i ato i
fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.
ase ad u a p ude ziale p e isio e dell’o e e
Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro
recupero, valutata sulla base della capacità della Cassa di generare con continuità redditi imponibili positivi.
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in
sospe sio e d’i posta, i ua to la o siste za delle ise e dispo i ili già assoggettate a tassazione
o se te agio e ol e te di ite e e he o sa a o effettuate d’i iziati a ope azio i he e o po ti o
la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate nello stato patrimoniale, includendo le prime
ella o e dell’atti o Atti ità fis ali e le se o de ella o e del passi o Passi ità fis ali .
Le attività e le passività per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tener
conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
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Politiche contabili
La consistenza del fondo imposte viene, inoltre, adeguata per far fronte ad eventuali oneri che potrebbero
derivare da contenziosi con le autorità fiscali.
c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Qualora le attività e le passività fiscali anticipate e differite si riferiscano a componenti che hanno
i te essato il o to e o o i o la o t opa tita
app ese tata dalla o e I poste sul eddito
dell’ese izio dell’ope ati ità o e te .
Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il
patrimonio netto senza influenzare il conto economico le stesse vengono iscritte in contropartita del
patrimonio netto interessando le specifiche riserve.
12 - FONDI PER RISCHI ED ONERI
a) Criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione
Altri fondi
Gli alt i fo di pe is hi ed o e i a olgo o gli a a to a e ti he e go o is itti ua do i o o o le
seguenti contestuali condizioni:
 esiste u ’o ligazio e attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;

p o a ile he pe ade pie e all’o ligazio e si e de à e essa io u i piego di iso se
economiche;
 può esse e effettuata u a sti a atte di ile dell’i po to e essa io all’ade pi e to
dell’o ligazio e.
Gli a a to a e ti so o is itti al alo e app ese tati o della iglio e sti a dell’a
o ta e he la Cassa
do e e soste e e pe esti gue e l’o ligazio e, o e o pe t asfe i la a te zi alla data di hiusu a del
periodo.
Qualo a l’ele ento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi
correnti di mercato.
A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene
fornita informativa in nota integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia remota.
b) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli a a to a e ti effettuati a f o te di tali fo di so o i putati alla o e A a to a e ti etti
ai fo di pe is hi ed o e i , mentre quelli relativi alle obbligazioni connesse al rapporto di lavoro
so o ile ate ella o e “pese pe il pe so ale . Nella o e A a to a e ti etti ai fo di pe
is hi ed o e i so o ile ati a he gli i te essi passi i atu ati sui fo di he so o stati oggetto di
attualizzazione.
13 - DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE
a) Criteri di iscrizione
La p i a is izio e di tali passi ità fi a zia ie a ie e all’atto della i ezio e delle so
e a olte o della
emissione dei titoli di debito.
Al momento della prima iscrizione tali passività finanziarie sono rilevate contabilmente al fair value,
normalmente rappresentato dal corrispettivo ricevuto o dal prezzo di emissione, rettificato degli eventuali
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Politiche contabili
costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non
rimborsati alla controparte creditrice. Il fair value delle passività finanziarie eventualmente emesse a
condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo
incassato è imputata direttamente a conto economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le
condizioni previste dallo IAS 39.
Le passività finanziarie di tipo strutturato, costituite dalla combinazione di un titolo e di uno o più strumenti
derivati incorporati, sono disaggregate e contabilizzate separatamente dai derivati impliciti, se questi
presentano caratteristiche economiche e di rischio differenti da quelle dei titoli sottostanti e se sono
configurabili come autonomi contratti derivati.
b) Criteri di classificazione
I debiti verso banche, i debiti verso clientela e i titoli in circolazione accolgono sia le tipiche forme
di provvista interbancaria e con clientela che la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito
e titoli obbligazionari in circolazione al netto degli eventuali ammontari riacquistati.
Ve go o lassifi ati t a i titoli i i olazio e tutti i titoli he o so o oggetto di ope tu a
atu ale t a ite de i ati, i uali so o lassifi ati t a le passi ità alutate al fair value.
c) Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le suddette passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato in base
al metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono
iscritte per il valore incassato.
Per gli strumenti strutturati, qualora vengano rispettati i requisiti previsti dallo IAS 39, il derivato
incorporato è separato dal contratto ospite e rilevato al fair value come attività o passività di negoziazione.
I uest’ulti o aso il o t atto ospite is itto al osto a
o tizzato.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dallo stato patrimoniale quando risultano scadute o estinte. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra il
alo e o ta ile della passi ità e l’a
o ta e pagato pe a uista la ie e egist ata a o to e o o i o.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come nuova
emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi vengono iscritti nella o e I te essi passi i e o e i assi ilati , e t e gli utili e le pe dite
de i a ti dal ia uisto di passi ità so o ipo tati ella o e Utili/pe dite da essio e o ia uisto di
passi ità fi a zia ie .
14 - PA““IVITA’ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale delle passi ità fi a zia ie a ie e alla data di e issio e pe i titoli di de ito,
contratti derivati alla data di sottoscrizione.
e t e pe i
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Politiche contabili
All’atto della ile azio e i iziale le passi ità fi a zia ie di egoziazione sono rilevate al fair value che
normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, senza considerare i costi e proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati direttamente a conto economico.
In tale voce vengono classificati i derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati
agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato vengono scorporati dal
contratto ospite e valutati al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di
riferimento.
b) Criteri di classificazione
La voce include i titoli di debito emessi principalmente al fine di ottenere profitti nel breve periodo.
Figura in questa voce anche il valore negativo dei contratti derivati di negoziazione, inclusi quelli incorporati
in strumenti finanziari complessi che sono stati oggetto di rilevazione separata.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita a conto economico.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e
modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, quali: metodi
basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di
flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni
comparabili.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dallo stato patrimoniale quando risultano scadute o estinte o
quando siano trasferiti a terzi tutti i rischi e benefici ad esse connessi. La cancellazione avviene anche in
presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e
l’a
o ta e pagato pe a uista la ie e egist ata a o to e o o i o.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella voce
Risultato etto dell’atti ità di egoziazio e , ad e ezio e di uelli elati i a st u e ti de i ati passi i
connessi con la Fair Value Option he so o lassifi ati ella o e Risultato etto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value .
15 - PA““IVITA’ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE
a) Criteri di iscrizione
L’is izio e i iziale delle passi ità fi a zia ie a ie e alla data di e issio e pe i titoli di de ito. All’atto
della rilevazione iniziale le passività finanziarie valutate al fair value vengono rilevate al loro fair value che
corrisponde normalmente al corrispettivo incassato, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico.
L’appli azio e della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che,
diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del
risultato economico e patrimoniale e a tutti gli strumenti che sono gestiti e misurati in u ’otti a di fair
value. In particolare sono stati iscritti tra le passività al fair value gli strumenti di raccolta a tasso fisso e
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Politiche contabili
strutturati il cui rischio di mercato è oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti derivati. Il fair
value delle passività finanziarie eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto
di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto
economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 39.
b) Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con impatto
a conto economico quando:
1. la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure
2. la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto
econo i o
oe e te o u a st ategia di isk a age e t o d’i esti e to do u e tata su tale
base anche alla Direzione aziendale; oppure
3. si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i
flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
I pa ti ola e i tale o e so o state lassifi ate le passi ità fi a zia ie oggetto di ope tu a atu ale
tramite strumenti derivati. Si tratta delle obbligazioni e dei certificati di deposito a tasso fisso e strutturati il
cui rischio di mercato è oggetto di sistematica copertura per mezzo di contratti derivati, ad eccezione dei
titoli emessi a tasso variabile che sono invece classificati tra i titoli in circolazione.
c) Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value.
Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono
utilizzate le quotazioni di mercato.
In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente
accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti
quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di
determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.
d) Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione
avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore
o ta ile della passi ità e l’a
o ta e pagato pe a uista la ie e registrato a conto economico.
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nella voce
di o to e o o i o Risultato etto delle atti ità e passi ità fi a zia ie alutate al fair value ; so o is itti
nella stessa voce anche gli effetti economici relativi a strumenti derivati passivi connessi con la Fair Value
Option.
16 - OPERAZIONI IN VALUTA
a) Criteri di iscrizione e cancellazione
Al momento della rilevazione iniziale le operazioni in valuta estera sono registrate in euro, applicando
all’i po to i aluta este a il tasso di a io i igo e alla data dell’ope azio e.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
b) Criteri di classificazione e valutazione
Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale le attività e le passività in valuta estera vengono
valorizzate in euro in base ai seguenti criteri:



gli elementi monetari sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in vigore alla data di chiusura;
gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti ai tassi di cambio in essere alla
data dell’ope azione;
gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti utilizzando i tassi di cambio in essere
alla data di chiusura.

c) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi
monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono
rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la
diffe e za a io elati a a tale ele e to ile ata a h’essa a pat i o io. Pe o t o, ua do u utile o
una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza
cambio.
17 - ALTRE INFORMAZIONI
17.1 - Altre attività
In questa voce sono ricondotte anche le spese incrementative sostenute su immobili di terzi adibiti a sedi di
filiali.
Tali spese sono ammortizzate per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto e gli
a
o ta e ti so o ile ati a o to e o o i o ella o e Alt i o e i/p o e ti di gestio e .
17.2 - Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto del personale si configura come prestazione successiva al rapporto di lavoro
a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima del suo valore attuariale.
Tale stima, determinata tenendo anche conto delle variazioni normative apportate dal Decreto Legislativo
n. 252/2005 in materia di previdenza complementare, è determinata utilizzando il metodo della
p oiezio e u ita ia del edito he p e ede la p oiezio e degli es o si futu i sulla ase di a alisi sto i he
statisti he e della u a de og afi a e l’attualizzazio e fi a zia ia di tali flussi in base ad un tasso di
interesse di mercato.
I osti atu ati ell’a o pe il se izio del pia o so o o ta ilizzati a o to e o o i o alla o e
“pese pe il pe so ale o e a
o ta e etto di o t i uti e sati, o t i uti di o pete za di esercizi
precedenti non ancora contabilizzati.
Gli utili e le perdite attuariali, che si originano per effetto di aggiustamenti delle precedenti ipotesi attuariali
formulate, sono imputati in contropartita di una riserva di patrimonio netto. Tali utili e perdite sono
oggetto di app ese tazio e el P ospetto della edditi ità o plessi a se za t a sita e dal o to
economico.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre
2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono presso la Banca,
mentre le quote di TFR maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono destinate a scelta del
59
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
dipendente a forme di previdenza complementare ovvero sono mantenute presso la Cassa, la
quale provvede a trasferire le quote di TFR al Fondo di Teso e ia gestito dall’INP“.
17.3 - Azioni proprie
Le eventuali azioni proprie detenute sono iscritte in bilancio a voce propria e portate in diretta riduzione
del patrimonio netto.
Il costo originario di tali azioni e gli utili e le perdite derivanti dalla successiva vendita sono rilevati come
movimenti di patrimonio netto.
17.4 - Dividendi e riconoscimento ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque, nel caso di vendita di beni o prodotti, quando
è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo
attendibile, nel caso di servizi, quando gli stessi sono prestati.
In particolare, i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la
distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.
I i a i de i a ti dall’i te ediazio e o dall’e issio e di st u e ti fi a zia i, dete i ati dalla diffe e za
tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto economico in
sede di ile azio e dell’ope azio e se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni
recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato, altrimenti sono distribuiti nel
tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento.
Gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello
effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato.
Le commissioni di gestione dei portafogli sono riconosciute in base alla durata del servizio.
17.5 - Utilizzo di sti e e assu zio i ella predisposizio e del ila io d’eser izio. Principali cause di
incertezza (con specifico riferimento a quanto previsto dallo IAS 1 paragrafo 116 e dai documenti n. 2 del
6 fe raio
9 e . 4 del arzo
e a ati o giu ta e te da Ba a D’Italia/Co so /Isvap).
La crisi finanziaria che si è progressivamente sovrapposta a una crisi economica comporta molteplici
conseguenze per le società con particolare impatto sui piani finanziari (letteralmente sui piani di attività dei
loro finanziamenti). La grande volatilità dei mercati finanziari rimasti attivi, la diminuzione delle transazioni
sui mercati finanziari divenuti inattivi così come la mancanza di prospettive per il futuro creano delle
o dizio i spe ifi he/pa ti ola i he i fluis o o sulla p edisposizio e dei ila i dell’ese izio appe a
chiuso, con particolare riguardo alle stime contabili richieste dall’appli azio e dei p i ipi o ta ili he
possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico,
o h sull’i fo ati a elati a alle atti ità e passi ità pote ziali ipo tate i ila io. L’ela o azione di tali
sti e i pli a l’utilizzo delle i fo azio i dispo i ili e l’adozio e di alutazio i soggetti e. Pe lo o atu a le
stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che
negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a
seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e
portano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Le p i ipali fattispe ie pe le uali
aggio e te i hiesto l’i piego di alutazio i soggetti e da pa te
della direzione aziendale sono:

l’utilizzo di odelli alutati i pe la ile azio e del fair value degli strumenti finanziari non quotati
in mercati attivi;
60
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili

la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività
finanziarie;
 la valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali e
immateriali.
Per ciascuna fattispecie si riporta di seguito in modo più dettagliato quali sono le problematiche qualitative
più rilevanti e significative soggette ad elementi di discrezionalità.
Contabilizzazione delle operazioni di copertura – adozione della Fair Value Option (FVO)
Nella politica di gestione dei rischi finanziari, relativamente agli strumenti finanziari inclusi nel banking
ook, la Cassa ha p i ilegiato l’utilizzo della te i a o ta ile della Fair Value Option rispetto alle modalità
alternative di copertura previste dal principio IAS 39 ed in particolare Fair Value Hedge e Cash Flow Hedge.
Più in dettaglio la Fair Value Option è stata adottata per rappresentare contabilmente coperture gestionali
realizzate attraverso la negoziazione di strumenti finanziari derivati a copertura dei certificati di deposito
emessi a tasso fisso e dei prestiti obbligazionari emessi a tasso fisso o strutturato. Tale gestione può essere
fedelmente rappresentata sotto il profilo contabile o l’adozio e della Fair Value Option introdotta dai
nuovi Principi Contabili Internazionali, designando un gruppo di attività finanziarie o di passività finanziarie
gestite a fair value con impatto a conto economico.
Il perimetro di applicazione della Fair Value Option riguarda sostanzialmente tre tipologie di strumenti
finanziari di debito:


emissioni plain vanilla rappresentate da prestiti obbligazionari e certificati di deposito a tasso fisso;
emissioni strutturate rappresentate da prestiti obbligazionari il cui payoff è legato ad una
componente equity;
 emissioni strutturate rappresentate da prestiti obbligazionari il cui payoff è determinato da derivati
legati al tasso d’i te esse, al tasso di a io o al saggio d’i flazio e.
L’utilizzo della Fair Value Option, pu app ese ta do al eglio l’atti ità di ope tu a eseguita dalla Cassa,
ha introdotto alcuni elementi di maggiore complessità rispetto alle altre forme di coperture previste dal
principio IAS 39 quali la e essità di gesti e il e ito di edito dell’e itte te e di defi i e ed app ofo di e
le metodologie per la determinazione del fair value dei titoli emessi.
“ulla ase di ua to p e isto dallo IA“
l’adozio e della Fair Value Option implica che le passività devono
necessariamente essere valorizzate al fair value tenendo conto anche delle variazioni di valore registrate
sul proprio merito creditizio quando presenti. Tale elemento viene considerato nel processo di valutazione;
a tal fine il portafoglio di strumenti finanziari designato ai fini della Fair Value Option è stato determinato
con modalità coerenti con quelle adottate per tutti gli altri strumenti finanziari valutati a fair value di
proprietà della Cassa, più diffusamente illustrate nel paragrafo successivo.
Fair Value
Co e e ide ziato ell’a ito della “ezio e , a pa ti e dal ° ge aio
o ligato ia l’appli azio e del
principio contabile IFRS 13 che disciplina la misurazione del fair value e la relativa disclosure.
Il nuovo standard non estende il perimetro di applicazione della misurazione al fair value. Con esso, infatti,
si sono volute concentrare in un unico principio le regole per la misurazione del fair value al momento
presenti in differenti standard, talvolta con prescrizioni non coerenti tra loro.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Il fair value alo e e uo
defi ito dall’IFR“
o e il p ezzo he si pe epi e e pe la e dita di
u ’atti ità o e o he si paghe e e pe il t asfe i e to di u a passi ità i u a egola e ope azio e t a
operatori di mercato alla data di valutazione.
Per gli strumenti finanziari il fair value ie e dete i ato att a e so l’utilizzo di p ezzi a uisiti dai e ati
fi a zia i, el aso di st u e ti uotati su e ati atti i, o edia te l’utilizzo di odelli alutativi interni
per gli altri strumenti finanziari.
Mercati Attivi
L’esiste za di uotazio i uffi iali i u
e ato atti o la p o a iglio e del fair value e, quando
esisto o, so o utilizzate pe aluta e l’atti ità o la passi ità fi a zia ia.
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono
prontamente e regolarmente disponibili in un listino o autorità di regolamentazione e tali prezzi
rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali
contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento
finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair
value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Considerando gli elementi identificativi dei mercati ufficiali italiani e dei mercati attivi così come
individuabili attraverso lo IAS 39, è possibile ritenere, in linea di principio, che i mercati regolamentati,
ide tifi ati ell’apposito ele o te uto dalla Co so , posso o esse e o side ati e ati atti i .
Mercati non attivi
Se uno strumento finanziario non è negoziato su un mercato attivo ai fini della determinazione del fair
value è necessario fare ricorso a:
1) utilizzo dei prezzi relativi a recenti transazioni di mercato tra parti consapevoli ed indipendenti;
2) riferimento a valori correnti di mercato di strumenti sostanzialmente identici;
3) tecniche di valutazione coerenti con le metodologie di pricing comunemente utilizzate nella prassi di
mercato.
Se il fair value ie e dete
-
-
i ato utilizza do u a te i a di alutazio e, uesta ha l’o ietti o di:
assi izza e l’utilizzo di pa a et i di
i put e tit spe ifi ;
e ato spe ifi i
i i izza do, el o te po, l’utilizzo di
incorporare tutti i fattori che i partecipanti al mercato considererebbero al fine della determinazione
del prezzo.
In particolare il fair value di uno strumento finanziario si basa sui seguenti fattori, laddove significativi:
-
il alo e te po ale del de a o, io l’i te esse al tasso ase p i o di is hio;
il rischio di credito;
i tassi di cambio delle valute estere;
i prezzi dei beni;
prezzi di strumenti rappresentativi di capitale;
62
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
-
Politiche contabili
la dimensione delle variazioni future nel prezzo di uno strumento finanziario, cioè la
olatilità di uest’ulti o;
il rischio di rimborso anticipato e di riscatto;
i osti di se izio di u ’atti ità o di una passività finanziaria.
E’ e essa io e ifi a e e testa e pe iodi a e te la alidità della te i a di alutazio e utilizza do i p ezzi
di correnti transazioni di mercato aventi ad oggetto il medesimo strumento o sulla base di osservabili e
disponibili prezzi di mercato.
Gerarchia del fair value
Nella determinazione del fair value di u o st u e to fi a zia io, l’IFR“
sta ilis e u a ge a hia di ite i
asata sull’o igi e, la tipologia e la ualità delle i fo azio i utilizzate el al olo. Tale classificazione ha
l’o ietti o di sta ili e u a ge a hia i te i i di affida ilità del fair value in funzione del grado di
dis ezio alità appli ato dalle i p ese, da do la p e ede za all’utilizzo di pa a et i osse a ili sul e ato
che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing)
dell’atti ità/passi ità. O ietti o della ge a hia
a he uello di i e e ta e la oe e za e la
comparabilità nelle valutazioni al fair value.
Si distinguono i seguenti livelli della gerarchia del fair value:
-
-
-
livello 1 : il fair value degli strumenti finanziari classificati in questo livello è determinato utilizzando
prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche alle quali si può
accedere alla data di valutazione;
livello 2 : in questo livello sono classificati gli strumenti finanziari per la cui valutazione vengono
usati input – differenti dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 – che siano osservabili direttamente
(prezzi) o indirettamente;
livello 3 : uno strumento finanziario è incluso in questo livello quando per la valutazione dello
stesso vengono utilizzati dati di mercato non osservabili; la Cassa ha classificato nel livello 3 le
interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo,
collegamento e controllo congiunto.
La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine
gerarchico: è attribuita assoluta priorità ai prezzi ufficiali disponibili su mercati attivi per le attività e
passività da valutare (livello 1) ovvero per attività e passività misurate sulla base di tecniche di valutazione
che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario (livello 2) e priorità più bassa ad attività e passività il cui fair value è calcolato sulla base di
tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato e, quindi,
maggiormente discrezionali (livello 3).
Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed
odifi ato solo a seguito di a iazio i ile a ti elle o dizio i di e ato o soggetti e dell’e ittente lo
strumento finanziario.
Modalità di determinazione delle perdite di valore dei crediti e delle altre attività finanziarie
Ad ogni data di bilancio le attività finanziarie non classificate nella voce attività finanziarie detenute per la
negoziazione o attività al fair value sono valutate al fine di verificare se esistono obiettive evidenze di
63
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
deterioramento che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di carico delle attività
stesse.
U ’atti ità fi a zia ia ha su ìto u a iduzio e di alo e e le pe dite pe iduzio e di alo e de o o esse e
contabilizzate se e soltanto se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a
quelli originariamente stimati, a seguito di uno o più specifici eventi che si sono verificati dopo la
rilevazione iniziale; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad
eventi attuali.
La iduzio e di alo e può a he esse e ausata o
combinato di diversi eventi.
da u
si golo e e to sepa ato
a dall’effetto
L’o ietti a e ide za he u ’atti ità fi a zia ia o u g uppo di atti ità finanziarie ha subìto una riduzione di
alo e i lude dati ile a ili he giu go o all’atte zio e i
e ito ai segue ti e e ti:
a sig ifi ati e diffi oltà fi a zia ie dell’e itte te o del de ito e;
b) violazione del contratto, per esempio un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del
capitale;
o essio e al e efi ia io di u ’age olazio e he la Cassa ha p eso i o side azio e p e ale te e te
per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe
concesso;
d) ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari il fallimento o altre procedure di ristrutturazione
finanziaria;
e s o pa sa di u
e ato atti o di uell’atti ità fi a zia ia do uta a diffi oltà fi a zia ie. Tutta ia, la
scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono più
pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;
f dati ile a ili he i di hi o l’esiste za di u a di i uzio e se si ile ei futu i flussi finanziari stimati per
un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la
diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi:
-
cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel Gruppo; oppure
condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività
all’i te o del G uppo.
L’o ietti a e ide za di iduzio e di alo e pe u i estimento in uno strumento rappresentativo di capitale
include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati
ell’a ie te te ologi o, di e ato, e o o i o o legale i ui l’e itte te ope a e i di a he il osto
dell’i esti e to può o esse e e upe ato.
La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano
obiettive evidenze di perdite per riduzione di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali
non sussistono tali evidenze obiettive o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettifica
di valore.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Con riferimento ai crediti verso clientela e verso banche, sono sottoposti a valutazione analitica i crediti ai
quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato secondo le definizioni della Banca
d’Italia. L’a
o ta e della pe dita pa i alla diffe e za t a il alo e di ila io del edito al o e to della
valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il
tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi,
del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti
pe il e upe o dell’esposizio e editizia. L’i po to della pe dita ie e ile ato ella o e di o to
e o o i o
a Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di editi .
I crediti ad andamento regolare per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di
perdita (di norma i crediti in bonis, e o u ue i editi i i i ge e ale), ivi inclusi quelli verso
o t opa ti eside ti i paesi a is hio e i editi s aduti so o sottoposti a alutazio e olletti a. Questa
valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e viene effettuata
utilizzando percentuali di perdita stimate tenendo conto di serie storiche, opportunamente rettificate per
eut alizza e l’effetto di e e ti o o di a i, fo date su ele e ti ile a ili alla data della alutazio e, he
consentano di stimare il valore della perdita latente insita in tale gruppo di crediti.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nella voce di conto economico 130 a)
Rettifi he/ ip ese di alo e ette pe dete io a e to di editi .
Per quanto attiene le attività finanziarie dispo i ili pe la e dita, l’impairment viene contabilizzato a conto
economico quando una riduzione di fair value è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto e
sussisto o le e ide ze o ietti e sop a i hia ate. I tali asi, la pe dita u ulati a che è stata rilevata
di etta e te el pat i o io etto de e esse e sto ata e ile ata a o to e o o i o a he se l’atti ità
fi a zia ia o
stata eli i ata. L’i po to della pe dita o plessi a he ie e sto ata dal pat i o io
netto e rilevata nel conto economico è data dalla differenza tra il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi
rimborso in conto capitale e ammortamento) e il fair value corrente, dedotta qualsiasi perdita per riduzione
di alo e su uell’atti ità fi a zia ia ile ata p e ede temente nel conto economico. Le perdite per
riduzione di valore rilevate a conto economico per un investimento in uno strumento rappresentativo di
capitale classificato come disponibile per la vendita non devono essere stornate con effetto rilevato nel
conto economico.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito classificato come disponibile per la
e dita au e ta e l’i e e to può esse e o elato oggetti a e te a u e e to he si e ifi a dopo he
la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore
de e esse e eli i ata, o l’i po to sto ato ile ato a o to e o o i o.
Di o t o, l’esiste za di u a ise a egati a o
svalutazione a conto economico.
di pe s suffi ie te a dete
i a e l’is izio e di u a
La natura e la nume osità delle assu zio i utilizzate ell’i di iduazio e dei fatto i di dete io a e to e elle
quantificazione delle svalutazioni e delle riprese di valore, costituiscono elementi di incertezza della stima.
Per quanto concerne comunque i titoli di capitale quotati in mercati attivi, è considerata evidenza obiettiva
di riduzione di valore la presenza di un prezzo di mercato alla data di Bilancio inferiore rispetto al costo
originario di acquisto di almeno il 20% o la presenza prolungata per oltre 9 mesi di un valore di mercato
inferiore al costo. Qualora si verifichino ulteriori riduzioni negli esercizi successivi queste vengono imputate
direttamente a conto economico.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Politiche contabili
Valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali ed immateriali
Partecipazioni
Il processo di impairment prevede la determinazione del valore recuperabile, rappresentato dal maggiore
tra il fair value al etto dei osti di e dita e il alo e d’uso. Il alo e d’uso il alo e attuale dei flussi
finanzia i attesi i e ie ti dall’atti ità oggetto di impairment; esso riflette la stima dei flussi finanziari attesi
dalla atti ità, la sti a delle possi ili a iazio i ell’a
o ta e e/o ella te pisti a dei flussi fi a zia i, il
valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità della attività ed altri fattori che
possa o i flue za e l’app ezza e to, da pa te degli ope ato i di e ato, dei flussi fi a zia i attesi
i e ie ti dall’atti ità. Pe ta to, pe sti a e la o g uità del alo e di iscrizione delle partecipazioni, sono
necessarie numerose assunzioni; ne consegue che il risultato di tale verifica sconta inevitabilmente un certo
livello di incertezza.
Per quanto concerne i metodi di valutazione utilizzati per la determinazione del fair value, si rimanda a
quanto riportato nei precedenti capitoli.
Attività materiali ed immateriali
Le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono soggette a test di impairment se esiste
u ’i di azio e he il alo e o ta ile del e e o può più essere recuperato. Il valore recuperabile viene
determinato con riferimento al fair value dell’atti ità ate iale o i
ate iale al etto degli o e i di
dis issio e o al alo e d’uso se dete i a ile e se esso isulta supe io e al fair value.
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Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
Cassa di Risparmio di
San Miniato S.p.A.
Relazione sulla gestione
relativa al
bilancio consolidato
67
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
Richiamando il pa ag afo Struttura del Gruppo Cassa di Risparmio di San Miniato alla pagi a della
presente relazione per la descrizione e la rappresentazione grafica della struttura del Gruppo, si significa
che data la differenza dimensionale delle realtà appartenenti al Gruppo CARISMI, i dati e gli andamenti
consolidati sono fortemente indirizzati dalla Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A..
Nel seguito si riporta quindi un commento di sintesi circa la situazione semestrale consolidata , rinviando
alla situazione semestrale della Capogruppo per gli approfondimenti.
Andamento delle società del Gruppo
Fiducia S.p.A.
Sede Legale: Viale Marconi 24 - San Miniato (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 100%
Valore di bilancio: 181.774,95 euro
Attività svolta: Fiducia svolge attività di intestazione fiduciaria di rapporti per conto della clientela private, si
tratta della società fiduciaria di amministrazione statica del Gruppo CARISMI.
Alla fine del primo semestre 2014 la so ietà p ese ta u alo e totale dell’atti o di ila io pa i a 351.515
euro, un patrimonio netto di 229.924 euro, un risultato prima delle imposte pari a 33.309 euro e un utile
netto di periodo pari a 23.492 euro.
San Genesio Immobiliare S.p.A.
Sede Legale: Piazza Grifoni 10 - San Miniato (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 98,5%
Valore di bilancio: 8.368.577,83 euro
Attività svolta: opera nel settore immobiliare ed esercita in via p io ita ia l’atti ità di a uisto, lo azio e e
vendita di immobili. Alla San Genesio Immobiliare S.p.A., inoltre, sono stati affidati gli incarichi di
manutenzione e gestione degli immobili di proprietà o a qualsiasi titolo condotti in locazione dalla Cassa.
In data 16 maggio 2014 la San Genesio Immobiliare S.p.A., società controllata al 100% dalla Cassa, ha
stipulato gli atti di acquisto dello 0,20% del capitale sociale della sua società controllata San Rocco
Immobiliare S.r.l. ottenendo così il 100% del capitale sociale della partecipata.
Tale e e to fu zio ale all’oppo tu ità di pote p o ede e alla fusio e di “a Ro o i “a Ge esio, i
Consigli di Amministrazione delle due società hanno infatti approvato il progetto di fusione in data 8
maggio 2014 sulla base dei bilanci al 31 dicembre 2013, con effetti contabili e fiscali a partire dal 1° gennaio
2014, nonché convocato le Assemblee Straordinarie dei soci.
L’Asse lea “t ao di a ia si
ui di egola e te ostituita, i fo a totalita ia, i data luglio 2014; il
progetto di fusione, illustrato e approvato in Assemblea, riporta come la fusione per incorporazione della
San Rocco nella San Genesio trovi valide ragioni economiche nell'esigenza di razionalizzare il sistema
organizzativo aziendale sia in termini amministrativi che in termini gestionali, in quanto le due società
svolgono la medesima attività e la società incorporanda è interamente posseduta dalla società
i o po a te. Co l’o asio e,
stato i olt e i isto l’a t.
dello “tatuto so iale
Oggetto
dell'incorporante, per meglio rappresentare le nuove attività svolte da San Genesio relativamente ai
contratti di service stipulati con la Cassa.
San Genesio Immobiliare S.p.A. ha chiuso il primo semestre 2014 con una perdita di euro 1.008 migliaia di
euro, un totale attivo di 15.378 migliaia di euro e un patrimonio netto di 8.961 migliaia di euro.
68
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
San Rocco Immobiliare S.r.l.
Sede Legale: Piazza Grifoni 10, San Miniato - PI
Controllante: San Genesio Immobiliare S.p.A.
Percentuale partecipazione di San Genesio Immobiliare sul capitale sociale: 100,00%
(equity ratio Cassa: 98,50%)
Valore di bilancio: 3.787.823,43 euro (quota di pertinenza della Cassa: 3.617.371,38 euro)
Attività svolta: opera nel settore immobiliare ed esercita in via p io ita ia l’atti ità di a uisto, lo azio e e
vendita di immobili. Come indicato nel paragrafo sopra dedito alla San Genesio, è stato approvato il
progetto di fusione per incorporazione nella controllante con effetto contabile 1° gennaio 2014.
La società ha chiuso il primo semestre 2014 con una perdita di 819.322 euro.
Andamento delle società collegate consolidate con il metodo del patrimonio netto
Cassa di Risparmio di Volterra S.p.A.
Sede Legale: Piazza dei Priori 16 - Volterra (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 20%
Valore di bilancio: 56.269.927,94 euro
Atti ità s olta: la Cassa di Rispa io di Volte a “.p.A. s olge l’atti ità di a olta di ispa io ed ese izio
del edito p i ilegia do l’a ito te ito iale lo ale (le filiali sono localizzate nelle province di Firenze,
Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa e Siena). La Cassa partecipa la Cassa di Risparmio di Volterra dal 2004 quando
ha acquisito la partecipazione del 20% mentre una quota corrispondente ad un ulteriore 5% è stata
acquistata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
Il bilancio del primo semestre 2014 si è chiuso con un risultato positivo di 1.522 migliaia di euro. La Banca
presenta un totale attivo di 2.642 milioni di euro e un patrimonio netto di 183.048 migliaia di euro.
Soprarno SGR S.p.A.
Sede Legale: Via Teatina 1 - Firenze
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 45%
Valore di bilancio: 3.750.498,2 euro
Attività svolta: Soprarno è una società di gestione del risparmio specializzata in fondi comuni di
investimento di natura mobiliare. Con riferimento alla compagine sociale, nel corso del primo semestre
2014, ha t o ato ese uzio e l’us ita del so io DeA Capital he dete e a il % del apitale so iale .
Soprarno S.p.A. ha conseguito un risultato positivo nel primo semestre 2014 per 1.722 migliaia di euro, con
u alo e dell’atti o di .
igliaia di eu o. Le masse al 30 giugno sono pari a euro 256.450 mila per gli
OICR e a euro 239.190 mila per le GP. Il totale gestito è quindi di 495 milioni di euro.
Vegagest SGR S.p.A.
Sede Legale: Via della Posta, 10 - Milano
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 23,507%
Valore di bilancio: interamente svalutata
Attività svolta: è una società di gestione collettiva del risparmio partecipata, in prevalenza, da banche e
i p ese di assi u azio i. La so ietà ope a attual e te, ell’a ito del se izio di gestio e olletti a del
risparmio, nel comparto dei fondi chiusi mobiliari e immobiliari.
Durante il primo semestre 2014 è continuata la difficoltà della collegata, generata da una situazione
economica compromessa.
69
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
I data
ap ile
l’asse lea o di a ia dei so i ha app o ato il ila io di ese izio
di Vegagest
SGR S.p.A., che ha chiuso con una perdita di euro 6.569 migliaia di euro. Il risultato negativo di periodo è
comprensivo sia dell'effetto direttamente ricollegabile alla gestione di Vegagest SGR, sia dell'effetto
derivante dalla gestione di Vegagest Immobiliare SGR, società controllata che è stata fusa per
incorporazione nella capogruppo con decorrenza 15 giugno 2013. Nella stessa data del 29 aprile 2014
l’asse lea st ao di a ia dei so i ha deli e ato l’asso i e to della ise a dispo i ile di eu o .
migliaia di euro, emergente dal bilancio 2013, portando così la perdita da euro 6.569 migliaia di euro a
3.831 migliaia di euro, nonché la riduzione del capitale sociale per un importo corrispondente a detta
perdita (il capitale sociale è così passato da 9.602 migliaia di euro a 5.771 migliaia di euro, mediante
riduzione proporzionale del numero delle azioni da ciascun socio possedute).
Il Consiglio di A
i ist azio e della so ietà ha app o ato ei p i i esi dell’a o l'aggio a e to degli
scenari strategici previsionali per gli anni 2014-2016. Tale aggiornamento evidenzia il rispetto dei requisiti
patrimoniali di vigilanza e la presenza della liquidità idonea a sorreggere la gestione ordinaria e la
o ti uità azie dale al e o ell’otti a dei
esi.
Si ricorda infine che sono tuttora in corso le procedure di liquidazione della controllata di Vegagest, Vega
Asset Ma age e t “ l so ietà i atti a e già a ellata dall’al o delle “GR dall’i izio del
.
Energetic S.p.A.
Sede Legale: Via Marco Polo 5, San Miniato (PI)
Percentuale partecipazione Cassa sul capitale sociale: 22,063%
Valore di bilancio: 485.469,22 euro
Atti ità s olta: E e geti ha o e oggetto so iale la e dita all’i g osso ed ai lie ti fi ali di gas atu ale,
energia elettrica, nonché la produzione, vendita e distribuzione di energia termica mediante utilizzazione di
vettori energetici; inoltre si occupa anche di progettazione e realizzazione di reti distributive di gas, energia
elettrica, trasmissione dati e fibre ottiche.
Alla data di predisposizione della presente semestrale non sono pervenuti i dati relativi al bilancio 2013; la
o o azio e dell’Asse lea dei so i pe l’app o azio e del p ogetto di ila io
stata fissata –
previa proroga – per il 13 ottobre 2014. Non sono pervenuti dati relativi al 1° semestre e – data la natura
non finanziaria della partecipazione detenuta e gli obiettivi strategici della banca – sono in atto iniziative
olte alla dis issio e dell’i te a i te esse za.
70
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
Gli aggregati patrimoniali e i risultati economici del bilancio consolidato
Date le caratteristiche dimensionali delle società componenti il Gruppo, i valori degli aggregati patrimoniali
riflettono pressoché integralmente le dinamiche della Capogruppo.
Raccolta e impieghi
La raccolta complessiva da clientela, al 30 giugno 2014, si è attestata a 5,48 miliardi di euro in aumento,
dell’ , % ispetto al
giug o
. La raccolta diretta, pari a 2,75 miliardi di euro al 30 giugno 2014,
incrementa del 4,24% rispetto al 30 giugno 2014 e la raccolta indiretta, complessivamente pari a 2,73
miliardi di euro in diminuzione dello 0,91% rispetto al 30 giugno 2013.
A fine primo semestre 2014, gli impieghi con clientela a livello di Gruppo si attestano a 2,52 miliardi di euro
circa, in aumento del 4,53% su giugno 2013 e del 2,33% su dicembre 2013.
(migliaia di euro)
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Totale Raccolta
Impieghi con clientela
(migliaia di euro)
Raccolta diretta da clientela
Raccolta indiretta amministrata
Raccolta indiretta gestita
Totale Raccolta
Impieghi con clientela
AGGREGATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI
30/06/2014
30/06/2013
2.754.355
2.642.261
1.818.099
1.991.762
912.073
763.615
5.484.527
5.397.638
2.516.738
2.407.636
Var.ass.
112.094
-173.663
148.458
86.889
109.102
Var.%
4,24%
-8,72%
19,44%
1,61%
4,53%
AGGREGATI PATRIMONIALI CONSOLIDATI
30/06/2014
31/12/2013
2.754.355
2.722.117
1.818.099
2.166.876
912.073
827.981
5.484.527
5.716.974
2.516.738
2.459.323
Var.ass.
32.238
-348.777
84.092
-232.447
57.415
Var.%
1,18%
-16,10%
10,16%
-4,07%
2,33%
Risultati economici
Anche il conto economico di Gruppo è fortemente indirizzato dalle dinamiche reddituali della Capogruppo
ed il primo semestre 2014 ha chiuso con un risultato netto di 6.726 migliaia di euro, con un incremento del
98,88% rispetto a quello conseguito nello stesso periodo del 2013.
L’a alisi dei p i ipali a gi i eddituali e ide zia, come per la Cassa, un incremento del margine di
interesse (che si è attestato a 28,26 milioni di euro) del 7,51% rispetto a giugno 2013, dinamica positiva
anche per il margine di intermediazione che chiude a 83,14 milioni di euro (+24,48% rispetto al primo
semestre 2013).
Nel primo semestre 2014 le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ed altre attività
finanziarie ammontano a 21,33 milioni di euro.
71
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
Il isultato dell’ope ati ità o e te al lordo delle imposte, pari a 15 milioni di euro circa, aumenta del
78,12%.
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
30/06/2014 30/06/2013
Margine di interesse
28.259
26.284
Commissioni nette
20.065
18.197
Margine di intermediazione
83.138
66.790
Rettifiche nette su crediti e altre attività finanziarie
(21.329)
(20.638)
Risultato netto della gestione finanziaria
61.809
46.152
Costi operativi
(47.521)
(37.542)
Utile operatività corrente al lordo imposte
15.069
8.460
Utile (Perdita) attività in via di dismissione
Utile (Perdita) d'esercizio
6.711
3.044
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della Capogruppo
6.726
3.399
(migliaia di euro)
Var.ass.
1.975
1.868
16.348
-691
15.657
-9.979
6.609
Var.%
7,51%
10,27%
24,48%
3,35%
33,92%
26,58%
78,12%
-
-
3.667
3.327
120,47%
97,88%
Mezzi patrimoniali e Fondi propri del Gruppo
Ri a da do, pe la t attazio e teo i a e o ati a, al pa ag afo Fo di p op i uo a de o i azio e he
sostituis e l'e Pat i o io di Vigila za
della pa te della p ese te elazio e elati a alla situazio e
semestrale separata, si riportano di seguito i dati e agli indici relativi ai Fondi propri del Gruppo al 30 giugno
2014:
(stock, migliaia di euro)
Patrimonio netto
Capitale di classe 1
Capitale di classe 2
Totale fondi propri
30/06/2014
236.335
191.747
56.118
247.865
(indicatori, %)
Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1)
Tier1 Ratio (T 1)
Total Capital Ratio (TCR)
Attività di rischio ponderate (RWA) su Totale Attivo (%)
30/06/2014
7,53%
7,53%
9,73%
67,46%
Al 1° gennaio 2014 il Gruppo aveva un TIER 1 capital ratio pro-forma Basilea III del 7,39% circa e un Total
Capital Ratio pro-forma del 9,70% circa.
Si i o da he il p ossi o
sette
e a à te i e l’ope azio e di affo za e to pat i o iale, a iata il
14 luglio 2014, che prevede un introito massimo di 48 milioni di euro; i ratio patrimoniali del Gruppo,
al olati ipotizza do l’i teg ale sottos izio e e fermi restando gli stock patrimoniali al 30 giugno 2014,
risultano: Common Equity Tier 1 Ratio (CET 1) e Tier1 Ratio (T 1) pa i all’ , 1% (i due coefficienti coincidono
in quanto la Cassa non possiede strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1), Total Capital
Ratio (TCR) pa i all’11,62%.
72
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Situazione semestrale consolidata 30 giugno 2014
Eventi di rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2014
Non si sono verificati fatti o eventi di rilievo, tra la data di riferimento del presente documento (30 giugno
2014) e la data di approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Amministrazione (7 agosto 2014), che
abbiano mutato la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica delle società del Gruppo Cassa di
Risparmio di San Miniato come rappresentata nel presente documento.
73
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
Schemi del bilancio consolidato
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2014 (Attivo)
Voci dell'attivo
30/06/2014
31/12/2013
10. Cassa e disponibilità liquide
15.984
21.424
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
20.403
17.218
806.106
854.441
137.215
98.000
2.516.738
2.459.323
63.824
62.425
56.488
56.140
247
429
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60. Crediti verso banche
70. Crediti verso clientela
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
100. Partecipazioni
110. Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
120. Attività materiali
130. Attività immateriali
di cui :
- avviamento
58
140. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
b1) di cui alla Legge 214/2011
266
52.559
17.210
35.349
31.755
67.400
31.924
35.476
30.783
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Altre attività
Totale dell'attivo
105.769
65.034
3.775.333
3.701.834
74
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2014 (Passivo e Patrimonio Netto)
Voci del passivo e del patrimonio netto
30/06/2014
10. Debiti verso banche
20. Debiti verso clientela
30. Titoli in circolazione
40. Passività finanziarie di negoziazione
50. Passività finanziarie valutate al fair value
31/12/2013
619.119
644.725
1.834.643
1.750.933
567.133
522.921
24
357
352.579
448.263
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
80. Passività fiscali
a) correnti
b) differite
11.842
8.395
3.447
20.610
18.252
2.358
90. Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
131.118
72.796
110. Trattamento di fine rapporto del personale
11.449
10.869
120. Fondi per rischi ed oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
10.957
5.259
10.957
5.259
130. Riserve tecniche
140. Riserve da valutazione
5.738
598
170. Riserve
33.516
26.238
180. Sovrapprezzi di emissione
32.160
32.365
159.824
159.824
(1.629)
(1.349)
134
159
6.726
7.266
3.775.333
3.701.834
150. Azioni rimborsabili
160. Strumenti di capitale
190. Capitale
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
Area Amministrativa
Paolo Palliola
L'Amministratore Delegato
Divo Gronchi
Il Presidente
Alessandro Bandini
I Sindaci
Enzo Sollini
Massimo Melai
Giangaetano Bissaro
75
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2014
Voci
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Premi netti
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Spese amministrative :
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell 'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo
30/06/2014
30/06/2013
53.184
(24.925)
28.259
20.646
(581)
20.065
1.381
632
54.227
(27.943)
26.284
18.741
(544)
18.197
615
(133)
32.744
20.206
32.741
20.098
3
108
57
83.138
(21.329)
(20.576)
(608)
1.621
66.790
(20.638)
(20.390)
(250)
(145)
2
61.809
46.152
61.809
(45.528)
46.152
(40.880)
(29.633)
(15.895)
(25.227)
(15.653)
(5.920)
(745)
(71)
4.743
(47.521)
985
(380)
(512)
(62)
4.292
(37.542)
392
(207)
3
(542)
15.069
(8.358)
8.460
(5.416)
6.711
3.044
6.711
15
6.726
3.044
355
3.399
76
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 30 GIUGNO 2014 (con variazioni assolute e percentuali)
Voci
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
230.
240.
250.
260.
270.
280.
290.
300.
310.
320.
330.
340.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di :
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Premi netti
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Spese amministrative :
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell 'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al
netto delle imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo
30/06/2014 30/06/2013
VAR ASS.
VAR%
53.184
(24.925)
28.259
20.646
(581)
20.065
1.381
632
54.227
(27.943)
26.284
18.741
(544)
18.197
615
(133)
(1.043)
3.018
1.975
1.905
(37)
1.868
766
765
-1,92%
-10,80%
7,51%
10,16%
6,80%
10,27%
124,55%
-575,19%
32.744
20.206
12.538
62,05%
32.741
20.098
12.643
62,91%
3
108
(105)
-97,22%
57
83.138
(21.329)
(20.576)
(608)
1.621
66.790
(20.638)
(20.390)
(250)
(1.564)
16.348
(691)
(186)
(358)
-96,48%
24,48%
3,35%
0,91%
143,20%
(145)
61.809
2
46.152
(147)
15.657
n.s.
33,92%
61.809
(45.528)
(29.633)
(15.895)
(5.920)
(745)
(71)
4.743
(47.521)
985
46.152
(40.880)
(25.227)
(15.653)
(380)
(512)
(62)
4.292
(37.542)
392
15.657
(4.648)
(4.406)
(242)
(5.540)
(233)
(9)
451
(9.979)
593
33,92%
11,37%
17,47%
1,55%
n.s.
45,51%
14,52%
10,51%
26,58%
151,28%
(207)
3
(542)
(207)
545
n.s.
-100,55%
15.069
(8.358)
8.460
(5.416)
6.609
(2.942)
78,12%
54,32%
6.711
3.044
3.667
120,47%
6.711
15
6.726
3.044
355
3.399
3.667
(340)
3.327
120,47%
-95,77%
97,88%
77
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
Patrimonio netto di terzi al 30.06.2014
Stock options
Derivati su proprie azioni
Variazione strumenti di capitale
Distribuzione straordinaria dividendi
Acquisto azioni proprie
Emissioni nuove azioni
Variazioni di riserve
Dividendi e altre destinazioni
Riserve
Esistenze al 01.01.2014
Modifica saldi di apertura
Operazioni sul patrimonio netto
Redditività complessiva esercizio 2014
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al 31.12.2013
Patrimonio netto del gruppo al 30.06.2014
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Capitale
a) azioni ordinarie
159.984
159.984
(10)
159.824
150
Sovrapprezzi di emissione (*)
32.365
32.365
(205)
32.160
Riserve
26.256
26.256
7.247
12
33.516
(1)
26.256
26.256
7.247
12
33.516
(1)
598
598
(1.349)
(1.349)
7.247
7.247
224.942
224.942
-
(193)
159
159
-
(10)
b) altre azioni
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
5.140
5.738
Strumenti di capitale
Azioni proprie (**)
Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio netto del gruppo
Patrimonio netto di terzi
3.065
(3.345)
(7.247)
3.065
(3.345)
(1.629)
6.711
6.726
11.866
236.335
(15)
(15)
134
(*) L'importo di cui alla colonna "Variazioni di riserve" si riferisce alla perdita conseguita sulla negoziazione delle azioni proprie;
(**) La movimentazione dell'anno è riferita alla negoziazione sulle azioni proprie che incrementa e/o decrementa il patrimonio netto.
78
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Schemi del bilancio consolidato
PROSPETTO DELLA REDDITIVIT À COMPLESSIVA CONSOLIDATA
(dati in migliaia di euro)
Voci
10.
Utile (Perdita) d'esercizio
30/06/2014
30/06/2013
6.711
3.044
(390)
217
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
20.
Attività materiali
30.
Attività immateriali
40.
Piani a benefici definiti
50.
Attività non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
7
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
70.
Copertura di investimenti esteri
80.
Differenze di cambio
90.
Copertura dei flussi finanziari
100.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
110.
Attività non correnti in via di dismissione
120.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto
130.
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
140.
Redditività complessiva (Voce 10+130)
150.
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
160.
Redditività complessiva consolidata di pertinenza della capogruppo
4.984
(15.296)
539
(2.716)
5.140
(17.795)
11.851
(14.751)
15
355
11.866
(14.396)
79
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
Allegati
Allegati
PARTECIPAZIONI DELL’ISTITUTO AL
GIUGNO
Denominazione
Società controllate
FIDUCIA S.p.A. - San Miniato (Pi)
SAN GENESIO IMMOBILIARE S.p.A. - San Miniato (Pi)
Società collegate
CASSA DI RISPAMIO DI VOLTERRA S.p.A. - Volterra (Pi)
ENERGETIC S.p.A. - Ponsacco (Pi)
SOPRARNO SGR S.p.A. - Firenze
VEGAGEST S.p.A. - Milano
Altre
BANCA D'ITALIA - Roma
C.S.E. CONSORZIO SERVIZI BANCARI Scrl - Bologna
EUTELIA S.p.A. - Arezzo
FIDI TOSCANA S.p.A. - Firenze
(al fair value )
AFFITTO FIRENZE S.r.l. - Firenze
CARICESE S.r.l. - Bologna
CENTROFIDI TERZIARIO Scpa - Firenze
CITYPOST S.p.A. - Pisa
CONSORZIO CENTO PERCENTO ITALIANO - Scandicci (Fi)
ECOFOR SERVICE S.p.A.- Pontedera (Pi)
E.S.CO PISA S.r.l. - Pisa
GEOFOR S.p.A. - Pontedera (Pi)
IMMOBILIARE OASI NEL PARCO S.r.l. - Milano
ISTITUTO CENTRALE BANCHE POPOLARI ITALIANE SPA - Roma
MEDIAT S.r.l. - Roma
NODALIS S.p.A. - Pisa
NOVASIM S.p.A. - Roma
P. B. S.r.l. - Milano
PROMO DESIGN Scrl - Calenzano (Fi)
S.I.A. SSB S.p.A. - Milano
S.I.C.I. SGR S.p.A. - Firenze
SINTESIS S.r.l. - Livorno
SOCIETA' INFRASTRUTTURE TOSCANE S.p.A. - Firenze
SUTOR MANTELLASSI HOLDING S.p.A. - Firenze
S.W.I.F.T. - BRUXELLES
TARGETTI POULSEN S.p.A. - Firenze
TERRE DELL'ETRURIA S.c.r.l. - Castagneto Carducci (Li)
(al costo)
TOTALE
GENERALE
Quota
percentuale
Valore
Nominale
Valore
di Bilancio
100,0000
98,5000
130.000,00
9.850.000,00
9.980.000,00
181.774,95
8.368.577,83
8.550.352,78
20,0000
22,0632
45,0000
23,5072
14.460.880,00
300.060,00
1.800.000,00
1.356.593,00
17.917.533,00
56.269.927,94
485.469,22
3.750.498,20
60.505.895,36
0,2173
4,0000
1,4083
1,5915
16.300.000,00
2.000.000,00
479.077,04
2.548.936,00
21.328.013,04
16.300.000,00
5.267.999,84
2.743.799,59
24.311.799,43
9,0900
2,7678
7,4027
10,4264
1,3333
0,8462
10,0000
0,8462
19,9900
0,2000
7,0169
2,6130
7,9907
2,2600
5,0000
0,0245
10,0000
13,0000
1,5000
2,0000
0,0081
4,3778
2,8317
10.453,50
44.980,47
1.194.064,00
265.874,00
258,23
9.900,00
2.500,00
22.880,00
199.900,00
85.116,00
8.420,31
17.833,00
67.048,00
2.689,40
5.500,00
5.404,62
516.460,00
39.000,00
450.000,00
2.327,00
1.125,00
4.507.934,00
149.773,40
7.609.440,93
431.789,93
231.012,87
1.560.476,23
195.255,72
5.658,23
9.900,00
1.326,90
224.592,17
4.526.450,00
1.829.994,00
6.620,31
6.935,56
5.934,08
586.618,84
56.893,32
225.081,08
7.876,40
149.773,40
10.062.189,04
56.834.986,97
103.430.236,61
80
Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A.
I for ativa ai se si della Circolare . 8 /
Allegati
della Ba ca d’Italia
I otte pe a za alla i hiesta d’i fo ati a ai se si della Ci ola e
del
di e
e
e su essi i
aggio a e ti, ell’a ito della elazio e sulla gestio e, si pu li a l’i di ato e elati o al e di e to
delle attività (cd. Public Disclosure of Return on Assets) calcolato come il rapporto tra gli utili netti e il totale
attivo del bilancio.
Dati in migliaia di euro
Indicatore relativo al rendimento delle attività
Utile (Perdita) d'esercizio (voce 290 di CE) (*)
Totale Attivo
Indicatore relativo al bilancio separato
Utile (Perdita) d'esercizio (voce 320 di CE consolidato) (*)
Totale Attivo
Indicatore relativo al bilancio consolidato
(*) l’utile indicato el calcolo dell’i dicatore al giug o
semestrale.
30/06/2014
5.761
3.771.527
0,15%
30/06/2013
3.968
3.481.924
0,11%
31/12/2013
6.518
3.697.666
0,18%
6.711
3.775.333
0,18%
3.044
3.481.873
0,09%
7.247
3.701.834
0,20%
e al giug o
corrisponde al risultato di periodo
81