dimensioneD Numero 12, 15 dicembre 2014, anno XII - Periodico mensile a diffusione gratuita - [email protected] Editoriale Ve le ricordate le dichiarazioni di chi diceva (o scriveva su FB): «Vergogna, a ogni immigrato vengono dati 30 euro al giorno mentre gli italiani fanno la fame». Ecco, ora si scopre che gli italiani, alcuni italiani, i peggiori italiani, esattamente come quelli che ridevano a poche ore dal terremoto dell’Aquila o che si sono arricchiti (era già successo anche questo) con l’alluvione di Firenze, traevano (traggono, perché il giro non si è fermato) i loro profitti dalla gestione dei campi profughi, dei campi Nomadi, dei centri di accoglienza. E quei famosi 30 o 20 o 50 euro che siano nessuno di quei poveri disgraziati li ha mai visti perché finivano quasi tutti nelle mani delle «caritatevoli» cooperative sociali del Buzzi di turno. Perché il Buzzi oggi sotto inchiesta sarà sicuramente uno dei tanti, magari più bravo e più intelligente di tanti, ma il sistema affaristico di sfruttamento di queste situazioni non lo ha sicuramente inventato lui (continua a pagina 2) Per la gioia degli avvocati crescono i contenziosi del Comune di Pomezia Ci vediamo in Tribunale L’amministrazione Cinque Stelle non perde occasione per ribadire che il debito del Comune sta diminuendo, grazie ovviamente alle tasse che pagano i cittadini. Ma quello che si rischia, a giudicare dai tanti contenziosi in atto, è di dover mantenere per gli anni a venire una pletora di avvocati che rappresenti il Comune nelle future cause, e conoscendo i tempi della giustizia italiana non c’è da essere ottimisti. Abbiamo già scritto della parcella milionaria (2,4 milioni di euro) (continua a pagina 2) Ardea senza Sindaco Il 1° dicembre il sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha rassegnato le dimissioni, lo ha fatto immediatamente prima del consiglio comunale che avrebbe potuto sfiduciarlo. «Ho voluto dare una sterzata a questo sistema che non può più funzioanre - ha dichiarato nel corso della conferenza stampa - e vorrei che questo gesto portasse ad una riflessione profonda da parte di quelli che non rispondono ai cittadini che li hanno votati». Il sindaco Di Fiori dice che stava maturando questo proposito da diverso tempo ma di aver voluto aspettare l’approvazione del bilancio. (continua a pagina 2) Auguri di Buone Costa 12-2014 100x70.indd 2 Feste 2-12-2014 20:58:1 2 dimensione D dicembre 2014 Ci vediamo in tribunale (continua dalla prima pagina) dello studio D’Angelo e Manauzzi relativa al contenzioso con la Pettirosso. Cosa ci abbia guadagnato il Comune e cosa ci abbiano guadagnato i cittadini non è chiaro. Adesso si pone il problema dei 100 vincitori di concorso a tempo indeterminato che chiedono di essere assunti. Già il giudice del lavoro del Tribunale di Velletri in primo grado ha dato ragione a sei agenti di polizia locale imponendo al Comune di Pomezia di assumerli e condannando l’ente al pagamento delle spese legali per circa 5000 euro per ogni causa. A seguire altri 28 dipendenti (continua dalla prima) Editoriale e non morirà con lui. Ne abbiamo avuto un piccolo esempio intorno a noi quando ad agosto sono arrivati un centinaio di profughi in un residence (non abitato) in località Santa Palomba. I rifugiati dopo alcuni mesi hanno addirittura inscenato una protesta per mancanza di cibo e di abiti pesanti: anche loro erano gestiti da una «cooperativa». Va detto però che i giornalisti ci avevano provato ad avanzare dubbi sulla gestione dei campi Nomadi e dei centri di accoglienza, almeno in qualche caso, prima ancora che arrivasse la magistratura. Era sufficiente fare un paio di conti per capire che qualcuno speculava pesantemente su questa povera gente e sono apparsi diversi articoli negli ultimi dieci anni. Ma il sistema è «sistema», e se non c’è la volontà di scoperchiare una pentola lo scandalo lo puoi scrivere a lettere cubitali ma non se ne accorge nessuno. E allora ci vuole la magistratura, e anche la volontà politica di sostituire il «sistema» con un altro. Le inchieste giudiziarie, per quanto ben strutturate, sono sempre funzionali a qualcosa nella loro tempistica. cosiddetti precari hanno presentato ricorso e altri si apprestano a farlo. Sulla sentenza dei sei il Comune ha deciso di presentare appello e ha già stanziato 50 mila euro per pagare gli avvocati nel 2014 e 89.506 per il 2015, stessa cifra per il 2016. I vincitori del concorso a tempo indeterminato, con una lettera protocollata il 4 dicembre hanno offerto all’ente di ritirare tutti i ricorsi in atto in cambio dell’impegno a essere assunti a tempo indeterminato. «Siamo pronti a rinunciare a tutte le azioni di natura giudiziaria o di tipo risarcitorio avviate o da avviare nei confronti del Comune di Pomezia scrivono i lavoratori - se il sindaco si impegna ad adottare, entro 7 giorni dalla data odierna, un atto formale con il quale l’Amministrazione disponga in autotutela la costituzione a favore dei vincitori di concorso - di un contratto a tempo indeterminato così come prevedeva la procedura concorsuale. Altri dipendenti hanno già presentato il ricorso al Giudice del lavoro e molti altri stanno valutando in maniera concreta di fare altrettanto». Secondo il comitato dei vincitori di concorso andando avanti con le cause legali si arriverà a un contenzioso di dimensioni «eccezionali», con effetti sul bilancio comunale che si aggirano intorno ai 4 milioni di euro, se calcoliamo le condanne di risarcimento a favore di ciascun lavoratore e le parcelle per gli avvocati che cureranno la difesa dell’ente per ogni grado di giudizio (primo grado, Appello e Cassazione). «Ci sembra chiaro che l’instaurarsi o il protrarsi di un contenzioso non risponde in alcun modo all’effettivo interesse pubblico, ma al contrario si traduce in un’azione che mina i principi dell’efficacia, dell’efficienza e soprattutto del buon andamento della Pubblica Amministrazione». Se il sindaco non risponderà entro sette giorni i contenziosi andranno avanti. Il contenzioso non sarà nell’interesse del cittadino ma a scorrere l’elenco delle determine dirigenziali dell’avvocatura comunale (dirigente avv. Giovanni Pascone) ci si rende conto che di Pomezia si parlerà spesso nelle aule di Velletri. Le società Edison, Enel, e Publistar hanno presentato ricorso al Tar per l’annullamento della delibera sul canone ricognitorio, la società New Poster sullo stesso argomento si è rivolta al giudice di pace. Diversi contenziosi sono stati proposti al Tar sui canoni demaniali. A novembre le aziende Solidarietà e Lavoro e Vivenda Spa, riunite in Ati classificata al secondo posto per l’appalto della mensa scolastica, hanno vinto il ricorso al Tar e sono per legge subentrate nell’appalto. E siamo solo ad un anno e mezzo di amministrazione. Ardea senza sindaco (continua dalla prima pagina) Ora il sindaco ha venti giorni di tempo per ritirare le dimissioni e i suoi appelli alla «riflessione» e al senso di responsabilità farebbero pensare che se cambia l’atteggiamento di esponenti della maggioranza le dimissioni verranno ritirate. Mentre si riflette il consigliere Luca Fanco il 5 dicembre ha protocollato il testo di un’interrogazione da presentare al sindaco dimissionario nel prossimo consiglio comunale chiedendo se sia vera la notiLuca Di Fiori zia di un provvedimento giudiziario proprio nei confronti di Di Fiori e riferito alla delibera Uno Light srl (Società Idea Linea Luce srl) la cui documentazione sarebbe stata sequestrata dalla Guardia di Finanza. 3 dimensione D dicembre 2014 Iniziativa cittadina di Sel Il sasso nello stagno Ci voleva il Movimento Cinque Stelle al governo della città per far tornare le varie componenti della sinistra a dialogare tra di loro. L’iniziativa è partita da Sinistra Ecologia e Libertà di Pomezia che dopo uno stallo di circa un anno e mezzo si è fatta promotrice di un progetto che nel futuro possa costituire un’alternativa per amministrare la città. Per adesso si inizia solo e anche molto timidamente a dialogare. L’hanno chiamata «Il sasso nello stagno: idee della città per il futuro di Pomezia» e l’invito era rivolto a cittadini, comitati di quartiere, associazioni e partiti politici. Forse inaspettatamente, l’incontro di Sel ha visto una folta rappresentanza di pubblico e soprattutto di esponenti di partiti e liste civiche. Hanno partecipato infatti il segretario del Pd Stefano Mengozzi e con lui la consigliera comunale Imperia Zottola, l’ex assessore Rosaria del Buono, l’avvocato Francesco Falco; Roberto Mambelli per il Psi; i comitati di quartiere Nuova Lavinium e Pratica di Mare; Stefano Ielmini e Angelo D’Avino, già candidati in liste civiche alle scorse elezioni; Rifondazione Comunista, l’ex sindaco Pietro Angellotto. L’incontro è stato aperto da Alba Rosa, membro della direzione nazionale di Sel, che dopo aver ringraziato tutti i partecipanti ha spiegato il senso dell’iniziativa: «dare nuovo slancio al dibattito politico nella nostra città, negli ultimi tempi soffocato da una certa inerzia - anche dovuta alla resistenza da parte dell’attuale governo locale ad un confronto aperto e paritetico - ponendo l’accento sulle problematiche più sentite dalla cittadinanza, sulle scelte dell’amministrazione locale e sulle prospettive per il futuro». La relazione programmatica è stata affidata ad Antonio Di Lisa che si è proposto di analizzare le problematiche della città e discutere le soluzioni. Di Lisa ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’amministrazione Fucci che dialoga solo con le associazioni e non con i partiti politici. «Abbiamo fatto pervenire al Comune alcune nostre proposte ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta e meno che mai un invito ad incontrarsi». Non ci sta Sel, che ricordiamo al ballottaggio aveva dato indicazioni di voto per Fucci, ad essere equiparata a «tutti quelli che hanno portato questo Comune al disastro». Non ci stanno, dopo essere usciti dalla maggioranza di centrosinistra nel 2009 in disaccordo con la politica del sindaco De Fusco. In alto da sin: Alba Rosa, Mario Borgo Caratti, Antonio Di Lisa, Stefano Mengozzi segretario del Pd. Ma nell’incontro dell’hotel Principe i toni sono più concilianti e il Pd è stato esortato a di tempo le componenti della sinistra fare autocritica sulle scelte politiche per trovare una piattaforma comune passate. Autocritica che è puntual- dato che, a meno di incidenti di permente arrivata da parte del giovane corso per i Cinque stelle, dovranno segretario Stefano Mengozzi che ha aspettare fino al 2018 per le prossime detto «abbiamo sbagliato», soprat- elezioni. tutto alla luce di ciò che ha prodotto Ma ha senso se a governare sono semla divisione della sinistra. Ne hanno pre gli stessi dirigenti? Possibile scissione dal M5S? Il sindaco Fucci alla Convention di Pizzarotti Sono arrivati a Parma da tutta Italia in quattrocento per partecipare alla convention convocata dal sindaco Federico Pizzarotti, da parecchi mesi in bilico tra espulsione e dichiarazioni di fedeltà al movimento. Tra i quattrocento ci sono molti «istituzionali», consiglieri comunali, qualche parlamentare, qualche espulso e tra loro anche il sindaco di Pomezia Fabio Fucci. Lo abbiamo visto su tutte le Tv nazionali a fianco di Pizzarotti. «Condivido l’iniziativa di Pizzarotti e andrò a Parma Federico Pizzarotti domenica, non ha mai avuto intenti di dividere o spaccare il Movimento. Tanto meno di creare correnti» ha dichiarato Fucci all’Adnkronos. Ma gli «istituzionali» di oggi, consiglieri, sindaci, parlamentari, guardano al futuro e quel regolamento Di Grillo e Casaleggio che impone «due mandati e a casa» a qualcuno non va più bene. A pensar male ... a qualcuno è scoppiata una passione «politica»? 4 dicembre 2014 dimensione D Sempre più cauti sul progetto autostradale L’autorità anticorruzione censura la Roma-Latina Ancora due mesi di proroga della gara tone, segnalando alcune criticità in che avrebbe dovuto ricevere le offerte merito al bando di gara per la Romaper la realizzazione della Roma Lati- Latina. na. La scadenza è stata spostata dal 10 L’Autorità, a seguito dell’esposto ha dicembre al 18 febbraio 2015 e si ha comunicato in data 4 novembre alla l’impressione che più i tempi si allun- società Autostrade del Lazio SpA i rigano più sarà difficile cantierare l’ope- lievi in merito alle procedure di gara e ra pensata con dei criteri che risalgo- la violazione di articoli del codice dei contratti. no a più di vent’anni fa. Ricordiamo che a giugno 2014 l’Asso- L’Ance Lazio e Acer fanno presente nell’esposto che mentre il ciazione costruttori edili di bando di gara risulta pubRoma e del Lazio, Ance blicato nel 2011, le lettere Acer, con l’ausilio di una di invito ai concorrenti predocumentata analisi della qualificati (sei aziende di situazione di crisi delle piccui alcune già consorziate cole e medie aziende, dei in Ati) sono state inoltrate costi autolievitanti delle in data 10 aprile 2014, dungrandi opere pubbliche e que dopo circa 28 mesi. Un dei relativi scandali dovuti comportamento che secona corruzione, chiedeva al Raffaele Cantone do i ricorrenti viola il pringoverno e alla Regione Lacipio di tempestività richiazio di utilizzare subito i 468 milioni di euro a disposizione del Ci- mato all’articolo 2 del codice dei conpe per mettere in sicurezza la Pontina tratti pubblici. Dopo 28 mesi altri e dare lavoro alla aziende edili del La- operatori potrebbero aver acquisito i requisiti per la qualificazione. Inoltre, zio. L’Ance Lazio e Acer contestualmente fa presente l’esposto, «non è prevista inviavano un esposto all’Autorità na- nel bando di gara la divisione in lotti zionale anticorruzione, alla cui guida per far accedere le piccole e medie imMatteo Renzi ha voluto Raffaele Can- prese». L’Autorità anticorruzione riconosce gli argomenti esposti dall’Ance Lazio e Acer attestando da parte di Autostrade del Lazio la violazione, art. 2 comma 1 del codice dei contratti, del «principio di tempestività, di libera concorrenza e di non discriminazione». L’Autorità attesta inoltre la violazione del comma 1 ter dell’art. 2 per la «mancata previsione di coinvolgimento di piccole e medie imprese». Questo comma, scrive l’Autorità, «è stato introdotto dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214 e mira ad incentivare la partecipazione di piccole e medie imprese nelle grandi opere». Secondo l’Autorità la società Autostrade del Lazio per non incorrere nella censura avrebbe dovuto ripetere la gara di prequalifica dando così modo ad eventuali altre aziende di partecipare. Tutto ciò che è scritto nella relazione dell’Autorità anticorruzione non è di per sé vincolante ai fini del prosieguo dell’opera: tutti i soggetti coinvolti potrebbero decidere di andare avanti comunque, forti anche del fatto che il Tar non ha ancora preso in esame il ricorso presentato da un’associazione ambientalista ma ha nel frattempo negato la sospensiva. Il parere non è vincolante ma si rifà a sentenze già espresse dal Tar quindi l’eventuale decisione di proseguire comunque con la gara darebbe modo ad Ance Lazio e Acer di presentare ricorso sulla base delle argomentazioni dell’Autorità anticorruzione. Come si evince non è una situazione destinata a sbloccarsi nel 2015. Nel frattempo sulla Pontina si continua a morire, basta un po’ di pioggia per bloccare tutto e ci sono 468 milioni non spesi da parecchi anni che potrebbero servire per la messa in sicurezza. (r.i.) 6 dimensione D dicembre 2014 Le mani sulla città… da tanti anni “Quei sindaci e prefetti che non vedevano e non sentivano” Esiste la mafia a Roma o esistono solo le mele marce? Una discussione che dopo i risultati dell’inchiesta «Mafia capitale» appassiona pochi politici televisivi e qualche giornalista. La mafia a Roma esiste. Il magistrato Luigi De Ficchy, nella sua permanenza alla Direzione distrettuale antimafia e poi come sostituto procuratore alla Direzione Nazionale ne ha sempre riferito (v. relazioni 2003 commissione antimafia) in termini allarmanti alla Commissione parlamentare di riferimento. Non è più la banda della Magliana come il procuratore l’ha conosciuta, indagata e condannata ma una sua derivazione. L’associazione Libera dal canto suo ha sem- Luigi De Ficchy pre parlato della cosiddetta Quinta mafia, la mafia della capitale. Ancora nel 2005 dalle pagine del Corriere della Sera il sostituto procuratore della Dna sosteneva che «le infiltrazioni della mafia nel Lazio vengono sottovalutate», scatenando un’aperta polemica con l’allora prefetto Achille Serra. Era la Roma di Veltroni, dimessosi poi da sindaco nel 2008. E nel 2010 il procuratore De Ficchy, in un incontro a Roma sosteneva che «il sindaco Alemanno sminuisce il pericolo di infiltrazioni mafiose a Roma. Inutile che poi si meravigli quando vengono alla luce casi come quello del sequestro del Cafè de Paris». È del 2011 il seminario dell’associazione Libera alla Sapienza di Roma sulla Mafia nel Lazio. «La Mafia nel Lazio - scrive Libera - non è interessata al controllo militare del territorio ma all’assoggettamento dell’economia legale e ai collegamenti col potere politico. La Quinta Mafia sembra disde- gnare la violenza, interessata com’è a fare affari lucrosi». Nello stesso seminario il procuratore De Ficchy affermava: «Già dagli anni Sessanta la mafia era presente nella capitale, una delle piazze commerciali e imprenditoriali di primo piano nel panorama nazionale». Con l’esplodere dell’attuale inchiesta nei confronti dell’ex Nar Carminati, già adepto della banda della Magliana fare una domanda al dott. De Ficchy è d’obbligo. Procuratore, si riparla della Banda della Magliana, lei che li ha conosciuti bene, che idea si è fatto? C’è il vizio in questo paese di non riconoscere le fasi storiche Evocare la Banda della Magliana può essere suggestivo ma con questa inchiesta non ha niente a che fare: la banda della Magliana finisce nel 1984. Finisce una Magliana prettamente dedita al crimine «spicciolo», il livello più basso di violenza esiste fino al 1991 quando si ammazzano tra di loro, e resiste una Magliana che ha legami con le realtà eversive e con i servizi segreti, con il mondo imprenditoriale. Da qui il ruolo di Massimo Carminati che va avanti, a latere della banda. Adesso evocare la Banda della Magliana è fuorviante perché ci troviamo di fronte al fenomeno di infiltrazione finanziaria, bancaria ed è più pericoloso di allora. Ma lei non si sarà stupito di questa inchiesta Io per 16 anni ho scritto queste cose, ma ho sempre incontrato un’enorme resistenza: per troppi anni sindaci e prefetti hanno minimizzato, sostenevano che la mafia a Roma non esiste, quasi che fosse una mia invenzione. C’era una resistenza a rendersi conto della presenza della criminalità che si interfaccia col mondo imprenditoriale e politico. A Roma ci sono i Casamonica, i Fasciani a Ostia, la ‘ndrangheta a Roma Nord, ma tutto questo è già noto agli inquirenti. Non si può parlare di legami strutturali con la politica ma di corruzione, e quindi della parte politica sensibile alla corruzione che è sia a destra che a sinistra. Questa del procuratore Pignatone è un’inchiesta ben strutturata ma quello che vediamo è il prosieguo di tante altre inchieste perché la DDA di Roma ha sempre lavorato molto bene. Quindi ci possiamo attendere minore corruzione nel prossimo periodo? Questa sarebbe un’illusione. Roma è una piazza enorme, un centro politico e decisionale in cui la Mafia vuole essere presente e non finisce tutto con un’inchiesta. Quello che oggi viene enfatizzato, a livello mediatico dura lo spazio di 2-3 giorni. Il Campo Nomadi di Castel Romano Nel 2005 viene sgomberato a Roma il campo di vicolo Savini, a settembre di quell’anno con un’operazione militare durata solo 3 giorni (Veltroni sindaco di Roma) vengono deportati a Castel Romano un migliaio di Rom tra cui 250 bambini. L’associazione 21 luglio, che riunisce le comunità Sinti e Rom in Italia, ha sempre denunciato lo sfruttamento affaristico dei campi nomadi e ha pubblicato il rapporto «Campi Nomadi spa» che dettaglia i costi abnormi per la gestione da parte del Comune di Roma. Per il campo di Castel Romano dove vivono 989 persone nel 2013 sono stati spesi 6.354.788 euro, 27 mila euro per ogni nucleo familiare. Ci sono sedici soggetti diversi operanti nel campo tra cooperative e fornitori e il 93,5 per cento degli affidamenti avviene in maniera diretta. Tutti questi soldi non vanno ai Rom ma alle organizzazioni «Buzzi style». La «21 luglio» ha proposte molto meno esose. 7 dimensione D dicembre 2014 Risponde l’Avvocato Lavoro: come cambia con il Jobs Act Egregio Avvocato, sono una giovane assistente al personale di una piccola azienda e vorrei sapere se Lei può gentilmente sintetizzare le novità del Jobs Act. Grazie Come tutti i lettori ben sapranno la Riforma del lavoro cosiddetta «Jobs Act» è stata approvata anche dal Senato, per cui è diventata Legge, ma per l’operatività si dovrà attendere che il Governo legiferi sulle 5 deleghe in materia di: 1) ammortizzatori sociali; 2) servizi per il lavoro e politiche attive; 3) semplificazione procedure e adempimenti; 4) riordino dei contratti; 5) conciliazione vita-lavoro. Dunque, il contratto a tempo indeterminato diviene economicamente più conveniente rispetto a quello a tempo determinato, tuttavia le tutele in esso previste sono «crescenti», in misura direttamente proporzionale all’anzianità di servizio. L’orientamento è quello di escludere, per i primi tre anni di assunzione, la protezione dell’articolo 18 (cioè il reintegro in caso di licenziamento illegittimo), sostituendolo con un indennizzo. Il problema sollevato è se tale previsione possa configurarsi come una «discriminazione», ovvero una violazione del principio di uguaglianza tra lavoratori, concedendo maggiori garanzie solo in base all’anzianità aziendale: in questo modo si penalizzano i più giovani, ma in sostanza si riducono le tutele di quasi tutti i lavoratori, visto che oggi quasi nessuno raggiunge tre anni di contratto a tempo indeterminato, sia perché si cambia spesso azienda, sia perché si entra in azienda molto tardi, sia perché la forma contrattuale più diffusa è ancora quella precaria. Tuttavia il criterio dell’anzianità di servizio resta un criterio obiettivo, non utilizzabile discrezionalmente. Sparisce l’articolo 18 per tutti i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, proseguendo la linea tracciata dalla Riforma del Lavoro Fornero 2012, che già limitava fortemente il ricorso all’articolo 18 per i licenziamenti economici. Anche questa previsione è stata oggetto di proteste, giacché la maggior parte delle aziende è interessata da crisi della produttività. Altra novità è la possibilità di demansionamento del lavoratore in caso di «processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale», che vanno «individuati sulla base di parametri oggettivi», e che devono tener conto dell’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale e di quello del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche. In pratica diventa possibile, con i paletti appena descritti, demansionare il lavoratore, modificandone l’inquadramento, in deroga al divieto di modifica della mansione espresso dall’art. 2103 cc. Si cambia lo Statuto dei Lavoratori anche in materia di controlli a distanza, rendendoli possibili, ma limitatamente agli impianti e agli strumenti di lavoro. Previsto infine un compenso orario minimo da applicare a tutti i rapporti di lavoro, anche ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, di cui è comunque previsto il superamento. Il lavoro accessorio viene esteso a tutti i settori. Viene limitata la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione, mentre si incentiva l’Aspi come ammortizzatore sociale universale e la si rimodula, rapportandone la durata alla storia contributiva del lavoratore. L’Aspi viene estesa anche ai lavoratori parasubordinati, ovvero ai contratti di collaborazione coordinata e continuativa, fino al loro superamento. La Riforma prevede che il Governo emani decreti che favoriscano il reimpiego di chi resta senza lavoro, ma non sarà più prevista la cassa inte- grazione se cessa l’attività aziendale. La cassa integrazione potrà essere riconosciuta solo se sono esaurite altre possibilità di riduzione dell’orario di lavoro (contratti di solidarietà). I commi 3 e 4 della delega prevedono incentivi per assunzione, autoimpiego e imprenditorialità, «anche nella forma dell’acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti». Sarà istituita un’Agenzia nazionale per l’occupazione e forme di incontro fra domanda e offerta di lavoro e di incentivo economico alle agenzie per il lavoro, a fronte dell’effettivo inserimento del lavoratore almeno per un congruo periodo. Verranno stabiliti percorsi di formazione e reinserimento per inoccupati e disoccupati. In materia di conciliazione vita-lavoro è prevista l’estensione della maternità a tutte le lavoratrici (non solo alle dipendenti), anche alle lavoratrici madri parasubordinate, anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro. Per incentivare il lavoro femminile sarà reso economicamente più conveniente e maggiormente flessibile il ricorso al telelavoro. Ci sarà la possibilità di cedere ad un collega le proprie ferie non godute e di ricorrere alle cure parentali ed a congedi dedicati alle donne vittime di violenza di genere. Infine, in materia di semplificazione è prevista una drastica riduzione degli adempimenti per la costituzione e la gestione del rapporto di lavoro e la promozione degli strumenti telematici per tutte le pratiche. La lotta al lavoro sommerso diventerà una priorità. (Avvocato Daniela Nazzaro) Studio Legale Nazzaro Avvocato Daniela Nazzaro Via Emilio Faà di Bruno 15, Roma L’Avvocato è disponibile a ricevere i quesiti dei lettori al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] 8 dimensione D dicembre 2014 A Roma la quarta edizione del Premio «Una donna che fa la differenza 2014» Differenti sì, ma con uguale grinta Nella splendida cornice della sala Carroccio al Campidoglio si è tenuta il 27 novembre scorso la quarta edizione del premio «Una donna» istituito dal Laboratorio Una Donna. La presidente Maricetta Tirrito aprendo la cerimonia ha sottolineato la scelta della data, in concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mentre gli anni precedenti il premio era stato consegnato l’8 marzo. Il Laboratorio Una donna, ha spiegato la presidente, individua su segnalazione di associazioni e istituzioni, un certo numero di donne che si sono particolarmente distinte nella società. «Grazie a tutte le donne che quest’anno hanno meritato questo premio» ha concluso Maricetta Tirrito. Di seguito l’elenco delle premiate, la categoria di appartenenza e la motivazione. Roberta Angelilli Parlamentare Europeo. Categoria: Politica. Motivazione: per il costante e proficuo impegno alla tutela dei minori nel ruolo di mediatore europeo. Silvia Bernardini Categoria: Medicina e ricerca. Motivazione: Per il costante impegno a favore di chi ha bisogno di cure «fisiche e spirituali» presso il Campus Bio-medico di Roma. Marinella Bocci Categoria: Associazionismo. Motivazione: Per il suo impegno pluriennale presso l’Associazione ANDOS (Donne operate al seno). Presidente di Distretto. Sempre energica e piena di iniziative. Michela Corvino Categoria: Imprenditoria Giovanile. Motivazione: una donna che si impone in un mondo imprenditoriale con fermezza e decisione raggiungendo grandi risultati in giovane età. Roberta Crescentini Atleta. Categoria: Sport. Motivazione: Con 18 titoli italiani, record Italiano 50 rana, 1ª classificata Tunisi 2001. Dal 2009 al suo attivo 9 titoli italiani, 2 mondiali e 3 europei. Mariella Fiorentino Avvocato. Categoria: Giustizia. Motivazione: per la costante opera nell’affermazione della verità e il trionfo della giustizia. In alto. tutte le donne che hanno ricevuto il premio. In basso la presidente Maricetta Tirrito premia Rosanna Impiccini Fiorenza Flavi Laura Morichetti Categoria: Famiglia. Motivazione: 15 figli. Categoria: Famiglia. Motivazione: Per il suo costante impegno per e nella famiglia. Pilastro e sostegno di «Luca» nostro Amico. Adriana Silvestri Anna Giugliano Stefania Strada Ing. Maria Cavaliere Ostetrica. Categoria: Società. Motivazione: Per il suo pluriennale impegno per la vita. Nel gestire l’accoglienza del nascituro curando centinaia di partorienti. Dirigente vigili del Fuoco. Categoria: Sicurezza. Motivazione: È intervenuta distinguendosi particolarmente nel corso del l’emergenza determinatasi lo scorso anno per la piena del fiume Tevere. Giornalista. Categoria: Giornalismo. Motivazione: per il suo raccontare la vita e le sue sfumature senza cedere ad alcun condizionamento. Categoria: Forze Armate. Motivazione: Per la sua esperienza e competenza pluriennale che l’ha portata al comando di numerosi reparti mobili dimostrando, forza, tenacia e instancabile forza d’animo, determinando successi e gratificazioni. Carlotta Bolognini Scrittrice e tecnico cinematografico. Categoria: Cultura. Motivazione: Per il suo impegno professionale a sostegno dell’arte cinematografica. Rosanna Impiccini Categoria: Politica. Motivazione: Miss Genzano e prima consigliere comunale donna. Carmela Striano Categoria: Lavoro. Motivazione: Mamma ed instancabile professionista. 9 dicembre 2014 dimensione D Contro gli stereotipi di genere Un bilancio dello sportello donne a Pomezia Il 29 novembre in aula consiliare a Pomezia le responsabili dello Sportello Donne (sportello di ascolto presso i servizi sociali del Comune) hanno organizzato un incontro per riflettere sul femminicidio e sull’attività dello sportello stesso. I lavori sono stati aperti dal vicesindaco Elisabetta Serra che ha ricordato le statistiche allarmanti di quest’anno: ogni due giorni viene uccisa una donna. «Forse perché c’è una coscienza al femminile che si risveglia - ha detto la Serra - e questo provoca reazioni». Quindi diventa prezioso il lavoro nelle scuole per una corretta educazione di genere. La coordinatrice dell’incontro Claudia Bruno ha fornito alcuni dati sull’operato dello sportello: si sono rivolte alle operatrici volontarie 57 donne di cui 20 hanno riportato casi di violenza (stalking, ma soprattutto violenza privata) per il resto si è trattato di casi di separazioni, divorzi, alcune donne con compagni tossicodipendenti. Serena Camilli, sociologa, ha illustrato l’attività svolta nelle scuole che tende soprattutto al superamento degli stereotipi di genere, cercando di insegnare fin da piccoli ai bambini il rispetto dell’altro. L’attività si è tenuta presso l’Istituto comprensivo di via della Tecnica che comprende scuola materna, elementare e media. «Le maestre hanno avuto un ruolo importante nel preparare il terreno, - ha affermato la psicologa Marina Landolfi, anch’ella parte attiva nel progetto che ha coinvolto la scuola - abbiamo raggiunto complessivamente tra materne elementari e medie circa 500 bambini». Landolfi ha spiegato come lo «stereotipo di genere» sia già radicato nelle menti giovanissime con cui hanno avuto a che fare. L’avvocato Sabrina Mercuri ha spiegato la giovane legge sul femminicidio, DL 14 agosto 2013 convertito poi nella legge 119/2013. La Convenzione di Istanbul del 2011 (a cui hanno partecipato tutti i paesi dell’Unione Europea) ha definito la violenza contro le donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione (Art. 3 lett. a). Eppure la convenzione stessa, aperta alla firma nel maggio del 2011 è stata ratificata all’unanimità da Camera e Senato solo nel giugno del 2013. E questo ci dovrebbe dare un’idea di come il superamento di certe discriminazioni sia lungo e difficile. L’avvocato Mercuri ha sottolineato che la legge 119 tra le altre cose prevede che i media propongano modelli diversi di donna. Ma qui siamo nel campo dell’utopia. L’incontro è stato chiuso da Laura Storti, psicoanalista, della Casa internazionale delle donne. La Stor- In alto: Claudia Bruno, Sabrina Mercuri, Daniela Hondrea, Laura Storti, Elisabetta Serra. In basso Serena Camilli, Marina Landolfi ti ha raccontato l’esperienza di un centro per «donne in difficoltà» nel quale ha lavorato dal 2005 al 2013 a Valmontone. «La cosa più importante - ha detto - è parlare con le donne senza inserirle in una categoria perché il primo pensiero che scatta di fronte al racconto è “a me non sarebbe mai successo”». Il centro ha ospitato 250 donne con figli minori. «Se ci si chiede da cosa dipende la violenza maschile contro le donne la risposta non è nella forza fisica - ha detto Storti - ma nella disparità ancora esistente tra uomini e donne». 10 dimensione D dicembre 2014 Dopo solo un mese il settanta per cento Cresce la raccolta porta a porta «Un risultato ottimo quello che esce fuori dai dati sul mese di novembre, primo mese di raccolta differenziata porta a porta, nei quartieri S. Palomba, S. Procula, Castagnetta, Cinque Poderi e Laurentina. Differenziato il 71,65% dei rifiuti totali», questi i risultati comunicati dal Comune di Pomezia «Un risultato eccezionale - ha dichiarato il sindaco Fucci. Il risultato registrato nei quartieri in cui il servizio è appena partito è un grande incoraggiamento per l’amministrazione e per i cittadini in vista della prossima estensione del Porta a Porta a tutto il territorio comunale». L’assessore Lorenzo Sbizzera dichiara che ha funzionato la campagna capillare di informazione e sensibilizzazione verso i residenti. Se gli abitanti di questi quartieri possono gioire altrettanto non si può dire di chi vive a Torvaianica dove la raccolta porta a porta esiste da più anni ma non è mai decollata e i secchi condominiali per la differenziata vengono utilizzati come cassonetti stradali. Non accenna neanche a diminuire il fenomeno dei rifiuti abbandonati, nonostante la notizia data dal Comune che «agenti della polizia locale in borghese» in un solo week end di novembre hanno accertato otto violazioni ed elevato multe per duemila euro. Ci sarebbe da chiedersi come mai questo tipo di controlli non venga intensificato, anche a beneficio delle casse comunali. Cerimonia al cimitero tedesco Il 16 novembre si è svolta presso il cimitero militare tedesco di Pomezia l’annuale cerimonia commemorativa ai caduti in guerra, che da anni rappresenta un importante momento di riflessione e confronto istituzionale sui grandi temi del recente passato. Erano presenti il sindaco di Pomezia Fabio Fucci e l’ambasciatore tedesco in Italia Reinhard Schafers. Presenti inoltre importanti autorità militari di tutti i corpi delle forze arma- Gloria Galante ha vinto il bando comunale per i prossimi due anni Direzione del museo Lavinium La dottoressa Gloria Galante è stata confermata alla direzione scientifica del Museo archeologico Lavinium per i prossimi due anni. Insieme all’ex direttrice Maria Cristina Zitelli Gloria Galante ha curato la Guida Tascabile del Museo. Ora, come ci ha anticipato, ci saranno altri progetti importanti che interesseranno il museo Lavinium. Per il mese di dicembre il Comune ha disposto che il museo resterà aperto dal martedì alla domenica. te italiane e tedesche, numerose associazioni militari del nostro territorio, il presidente regionale dei Bersaglieri Pasquali Luciano, oltre alla delegazione dell’Anb sezione di Albano Laziale. L’ambasciatore Schafers nel suo discorso ha ricordato gli eventi storici che hanno determinato lo scoppio delle due «grandi guerre» e ha espresso il suo più vivo entusiasmo per le sorti dell’Europa intera che oggi appare certamente più forte e unita di allora. Il nostro primo cittadino ha rimarcato l’onore per il nostro territorio di ospitare una simile giornata commemorativa, che rappresenta un importante momento di riflessione e condivisione per tutti. Noi, Bersaglieri della Sezione di Pomezia abbiamo reso onore al nostro corpo e alla nostra nazione, che abbiamo rappresentato di fronte al popolo tedesco, con il massimo rispetto e il più profondo senso dello Stato. (Emilio Dionisi) 11 dimensione D dicembre 2014 Ne parliamo con la psicologa Manuela Nicotra Outing e omosessualità Col nome di outing il movimento di liberazione omosessuale statunitense ha indicato la pratica politica di rivelare pubblicamente l’omosessualità di alcune persone segretamente omosessuali. In Italia spesso viene impropriamente, ma ormai comunemente, usato per indicare invece qualcuno che ha fatto questa rivelazione su se stesso (Wikipedia). In questo caso il termine adeguato è propriamente coming out, ma anche outing oneself. In Italia, dove l’omosessualità è ancora vista dai più come una vergogna, un qualcosa da nascondere, il movimento di liberazione omosessuale non ha mai fatto uso dell’outing, sia per ragioni politiche che per motivi legali, dato che per la legge italiana si potrebbe configurare il reato di diffamazione. Molti sono gli attori, cantanti, personaggi vari del mondo dello spettacolo, ma anche della politica e dello sport che, confessando pubblicamente la propria omosessualità, hanno dimostrato che non bisogna avere paura, non bisogna sentirsi «diversi». Il segnale comincia ad essere forte e deciso, un segnale contro le discriminazioni e le intolleranze. Uno fra gli ultimi, in ordine di tempo, è Tim Cook, che ha deciso di fare coming out, rivelando la sua omosessualità prima ai dipendenti e poi alla stampa: «sono orgoglioso di essere gay. Essere gay mi ha permesso di capire più profondamente cosa significhi far parte di una minoranza, ha fornito una finestra sulle sfide che le persone in altre minoranze devono combattere ogni giorno. Mi ha reso più empatico, un fatto che mi ha condotto a una vita più ricca. È stato a volte difficile e scomodo, ma mi ha donato fiducia in me stesso, la fiducia nel seguire il mio percorso, per risollevarmi dalle avversità e dal bigottismo». È tutto molto bello e tutto vero, ma è proprio questo il problema: se non è stata semplice per Tim Cook, uno degli uomini più famosi e potenti del mondo, come può esserlo per un giovane e soprattutto per un giovane italiano? È per questo che vorrei evitare di proporvi uno dei tanti articoli sull’omosessualità, spostando invece l’attenzione su qualcosa che sicuramente mi appartiene di più e che spero possa essere utile. La mia matrice di ricercatrice mi ha portato infatti a interessarmi al tema proprio in termini di studi empirici. In linea di massima la ricerca ha mostrato che fare coming out porta a dei benefici. Gli studi hanno dimostrato che l’apertura permette ai gay di sviluppare il loro senso d’identità; di contro è stato confermato che tenersi segreta la propria identità sessuale crea rischi psicologici seri (problemi nelle relazioni, stress e aumento delle tendenze suicide). Tuttavia, malgrado i costi e i rischi dello starsene nascosti e i benefici del fare coming out, i primi studi hanno riportato solo modesti aumenti del benessere psicologico. Nuove ricerche hanno infatti dimostrato che è «l’ambiente a giocare un ruolo fortissimo nel determinare quanto l’outing può rendere felici»: i benefici psicologici del rivelare la propria identità sessuale (meno rabbia, meno depressione e autostima più alta) sono circoscritti agli ambienti che danno sostegno. In altri termini chi fa coming out in un contesto ostile e giudicante rischia di non sentirsi meglio di quanti continuano a nascondersi. In una ricerca effettuata negli Stati Uniti 161 soggetti omo- e bisessuali sono stati intervistati sulle loro esperienze con i loro gruppi di appartenenza: amici, famiglia, lavoro, compagni di scuola e comunità religiosa. Per ognuno dei 5 contesti i partecipanti hanno indicato il loro livello di condivisione della loro identità sessuale, il senso di benessere e il livello percepito di accettazione e supporto. A livello globale nei 5 contesti i partecipanti hanno mostrato più chiusura riguardo alla propria identità sessuale negli ambienti che percepivano come controllanti e giudicanti, ovvero nelle comunità religiose (69 per cento)), nelle scuole (50 per cento) e al lavoro (45 per cento), mostrandosi invece più aperti in famiglia (36 per cento). Il gruppo degli amici ha rappresentato di gran lunga quello dov’era maggiore il livello d’accettazione e supporto. Lo studio includeva persone dai 18 ai 65 anni e non ha trovato differenze in base all’età. L’unico fattore chiave rilevato nel determinare il maggior benessere conseguente al coming out è stato l’accettazione e il supporto dell’ambiente. Un altro risultato interessante emerso dallo studio: gli uomini gay hanno riportato i livelli più bassi di benessere su tutte le misure, rispetto alle donne gay che hanno riferito i livelli più alti di supporto. Quindi se legittimati gli individui che svelano la propria identità e l’orientamento sessuale si sentono meglio e vivono in modo più armonico, in particolare quando questa legittimazione proviene dai propri familiari. Promuovere l’accettazione delle persone, in special modo quelle gay o bisessuali, negli ambienti di lavoro, scolastici, sociali e in prima linea familiari, diventa un obbligo per tutti noi, una forma di rispetto per noi stessi e per gli altri. Manuela Nicotra è disponibile a ricevere i vostri quesiti al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] 12 dimensione D dicembre 2014 Firmato il Protocollo d’intesa col Comune Salvare Tor Maggiore Si è chiusa ufficialmente il 29 novembre la «maratona» dell’associazione Latium Vetus, consistente nel raccogliere il maggior numero di firme possibili per segnalare Torre Maggiore al Fai come «luogo del cuore». Una campagna che è durata ben cinque mesi, iniziata il 24 luglio con il patrocinio del Comune di Pomezia. I dati definitivi ma ancora ufficiosi vengono comunicati dal presidente dell’associazione Giacomo Castro: sono state raccolte 4150 firme ma saranno sicuramente di più perché mancano ancora le firme degli studenti delle scuole che hanno aderito alla campagna. Il risultato più importante, al di là del numero delle firme che purtroppo non mette la Torre medievale nella condizione di ottenere dal Fai i finanziamenti per il restauro, è stato - come dice il presidente quello di aver fatto conoscere Tor Maggiore a tante persone che ne ignoravano l’esistenza, sia nel territorio che altrove. L’evento di «chiusura Da sin: Giacomo Castro, Daniela Esposito, Fabio Fucci della campagna firme per Tor Maggiore» è stato l’occasione per ascoltare un’inte- Nello stesso giorno il sindaco Fucci ha ressante lezione del prof. Luigi Cheru- firmato un Protocollo con il presidenbini, autore dell’«Atlante dell’Agro te Giacomo Castro e la direttrice della Romano», che attraverso le immagini Scuola di Specializzazione Arch. Dadi antiche mappe ci ha riportato al pa- niela Esposito che prevede l’avvio di esaggio di Roma Sud al tempo dei Ro- «un progetto di ricerca finalizzato a tumani e poi durante il Medioevo. Pae- telare e valorizzare Tor Maggiore, a saggio che non si vedrà mai più ma che partire da uno studio di fattibilità per si rischia di peggiorare con altre grandi il recupero e il restauro del monumenopere di cemento come l’autostrada to». Sul progetto di restauro si cercheRoma-Latina. ranno sponsor privati. La rubrica di Cuore d’Africa onlus Tutti i mercatini di beneficenza Questo mese è ricco di appuntamenti per l’associazione Cuore d’Africa Onlus. Abbiamo organizzato delle iniziative natalizie per le ultime raccolte fondi del 2014. I mercatini solidali partiranno il 5 dicembre presso la sede sociale di via Cesena 15 e saranno aperti ogni venerdì e sabato dalle 14 alle 22 e ogni domenica dalle 9 alle 17. Saranno allestiti con oggetti di artigianato kenyota provenienti da Nairobi, oltre alle numerose creazioni realizzate con tecnica Amigurumi dalle abili amiche Uncinettine (Maria Grazia, Pamela, Lina e Antonella). In calendario c’è anche il consueto incontro pre-natalizio aperto ai soci e ai nuovi amici che desiderano conoscerci più da vicino: un’apericena per lunedì 15 dicembre alle ore 19 sempre presso la nostra sede, contributo di partecipazione 10 euro. Oltre alle attività conviviali sarà possibile ascolta- re il racconto del presidente Fabio Caroli e della segretaria Pamela Tonelli sull’ultimo viaggio in Kenya e visionare alcuni dei filmati che hanno realizzato al Villaggio della Speranza. Sarà inoltre una data extra dei mercatini solidali per consentire l’accesso a chi fosse impossibilitato durante il fine settimana. Tutto il ricavato dei mercatini e dell’incontro di fine anno sarà destinato alle spese di gestione ordinaria del nostro orfanotrofio di Machakos: non siamo riusciti a coprire l’intero budget di 6.000 euro e contiamo sulla generosità di tutti per avvicinarci quanto più possibile al raggiungimento di questo obiettivo. Ricordiamo inoltre l’appuntamento con il Progetto Solidarietà degli studenti del Liceo Pascal: saranno nuovamente in prima linea per la vendita delle piantine sabato 13 dicembre in piazza Indipendenza dalle 9 alle 13 e presso il Cento Commerciale Sedici Pini dalle 10 alle 20. Il ricavato delle vendite sarà destinato alla costruzione della scuola professionale di informatica del Villaggio della Speranza, Pascal Machakos. Per ulteriori informazioni su queste iniziative potete consultare il sito www.cuoredafrica.org o scrivere a [email protected]. Con l’auspicio di incontrarvi tutti in questi ultimi appuntamenti del 2014, vi auguriamo un sereno Natale ed un felice anno nuovo! www.cuoredafrica.org (Morena Cassano) 13 dimensione D dicembre 2014 Mostra alla Galleria della Federlazio di Latina Contemporanea e femminile È stata inaugurata il 25 novembre scorso, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presso la Galleria della Federlazio a Latina la mostra: «Il valore del lavoro, il valore delle donne». Otto le artiste che hanno dato il loro contributo all’evento, organizzato da Mad (Museo d’arte diffusa): Paola Acciarino, pittura (Latina); Angela Maria Antuono, fotografia e video - (Caianello) (CE); Antonella Catini, pittura (Roma); Claudia Chittano, foto- grafia (Latina); Marianna Galati, pittura (Latina); Carola Masini, pittura (Pomezia); Simonetta Massironi, scultura (Latina); Gloria Sirabella, installazioni (Roma). Nel corso della serata è stato presentato il libro «Chat in rosa» di Maria Rosaria De Simone e Giovanna Ferrari, edizioni il Ciliegio. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2015 presso la Galleria della Federlazio in piazza Mercato 11. Maurizia Manganaro Personale d’arte Maurizia Manganaro all’inaugurazione della mostra. A sin: una delle sue opere dal titolo «Il battito d’ali». Nella sede dell’associazione Coloni di Pomezia il 15 novembre è stata inaugurata la mostra: «Immagini e Parole» di Maurizia Manganaro. La rassegna di un centinaio di opere tra sculture, disegni, pitture e poesie testimonia il dialogo e l’incessante esplorazione dell’artista di tematiche come il corpo umano e il mondo femminile. Manganaro è nata a Catania ed è vissuta per molti anni a Torino dove ha conseguito il diploma di ceramista. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali ottenendo sempre ottimi consensi. La parte più rilevante della mostra è stata senz’altro la scultura L’opera di Carola Masini tutta dedicata alla donna. Ciò che affascina in queste sculture è la complessità allusiva di sentimenti, sensazioni, provocazioni che attingono ad un mondo reale e che evocano situazioni e sofferenze sempre più ricorrenti nella vita della donna del nostro tempo. Si può dire pertanto che la caratteristica di questo artista è la capacità di interpretare con acutezza le problematiche del proprio tempo. Il suo percorso creativo pur subendo il fascino della classicità si realizza in una sintesi così personale che rende le sue opere moderne ed immediatamente riconoscibili. (Elena Claudiani) 14 dicembre 2014 dimensione D La voce dei Comitati di Quartiere CdQ Roma 2 Un luogo tutto per noi «La Repubblica riconosce il 21 novembre quale Giornata nazionale degli alberi al fine di perseguire, attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani». Ispirato da questo passo della Legge n.10 del 14 Gennaio 2013, anche quest’anno il Comitato di Quartiere di Roma 2, ha organizzato una festa che si è svolta domenica 23 novembre. L’evento La targa che ricorda Seveso ha visto protagonisti i bambini del quartiere, invitati a portare i loro disegni sul tema, consegnati ed esposti con il consueto entusiasmo. Poi giochi, palloncini, piantine da regalare alla mamma e buonissimi mandarini hanno fatto il resto: festa, schiamazzi e sorrisi. L’occasione è stata utile per constatare come i bambini amino gli spazi verdi e conoscano meglio degli adulti l’importanza degli alberi per la vita del pianeta e dell’uomo. L’industrializzazione, finalizzata all’inseguimento di una crescita economica e dell’urbanizzazione «infinita», infatti, non ha tenuto, e continua a non tener conto dei danni ambientali che subiamo e che iniziamo a percepire soprattutto a livello meteorologico e idrogeologico. Quest’anno l’evento si è arricchito di un nuovo filo conduttore. Infatti, nel piantare una bella quercia, è stata posata una targa in ricordo dell’incidente di Seveso del 10 luglio 1976, quando a seguito di una fuga di diossina da uno stabilimento, si generò uno dei più grandi disastri ambientali che l’Italia abbia conosciuto (e dimenticato). Siamo quindi andati a costruire un ponte ideale tra il nostro Quartiere e la città di Seveso, dove proprio sui luoghi della sciagura, dopo la bonifica, venne piantumato un bosco di querce, divenuto negli anni il luogo della memoria per le popolazioni colpite. Bambini che hanno partecipato alla «festa dell’albero» L’intento della targa era proprio quello di generare curiosità tra chi non segue le problematiche del quartiere, infatti la domanda, per molti, è sorta spontanea: «cosa vuol dire sabato 10 luglio 1976 a Seveso c’era il sole?». L’occasione è stata quindi utile per ricordare la presenza di industrie a rischio incidente rilevante presenti nella zona di Santa Palomba e come, degli errori del passato, come troppo spesso accade in questo Paese, non si sia fatto tesoro. (Il Presidente Diego Casubolo) CdQ Nuova Lavinium Servono nuove strade Il 27 novembre il comitato ha presentato al sindaco di Pomezia alcune richieste. La prima sulla rimodulazione dei canoni Peep ha già avuto una risposta. La seconda riguarda il miglioramento della viabilità, richiesta già presentata nel 2007: «Realizzazione di un raccordo stradale che collega il nostro quartiere alla parte est della Città (S.S. 148 Pontina nelle due direzioni, il cimitero e l’università) da via Pietro Nenni all’altezza del Palalavinium a via Cincinnato, nei pressi della strada che va al depuratore; tale arteria servirebbe anche a decongestionare il notevole traffico su via F.lli Bandiera, penalizzato ulteriormente dall’apertura del nuovo tratto che la collega alla via del Mare. Con la realizzazione di tale bretella-strada si possono fornire alla collettività ulteriori vantaggi: poter creare passaggi per accedere con percorsi sicuri e controllati al Sughereto - futura riserva naturale; poter creare un percorso ciclo pedonale per raggiungere comodamente Selva dei Pini e il cimitero; poter creare lungo il percorso degli orti urbani a salvaguardia dell’area perimetrale del bosco. 15 dimensione D dicembre 2014 Prolungati i termini per il riscatto delle aree Peep Con una delibera di giunta del 4 dicembre sono stati prolungati e modificati i termini di presentazione delle istanze per poter usufruire delle agevolazioni introdotte dalla delibera n. 151 del 22 luglio scorso sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà degli immobili di edilizia economica e popolare dei piani di zona 167 (Piano di zona G H, adottato con Delibera del C.C. n. 94 del 13.02.76; Piano di zona A, adottato con Delibera del C.C. n. 50 del 20.04.70; Piano di zona D, adottato con Delibera del C.C. n. 439 del 12.04.95). La delibera di luglio aveva ridotto il valore venale unitario al metro quadro del 13%, portandolo a 190,34 euro/ mq; quella del 4 dicembre prolunga i termini per usufruire delle agevolazioni e introduce la possibilità di rateizzare il 50% delle somme. Le modalità di pagamento del corrispettivo per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di piena proprietà sono: a) in un’unica soluzio- ne per la totalità dell’importo; b) mediante versamento del 50% dell’importo complessivo all’accettazione del corrispettivo e il restante 50% rateizzato, per un periodo di 24 mesi fino alla somma di 15.000 euro; 36 mesi fino alla somma di 30.000 euro. È specificato inoltre che «la stipula dei relativi atti di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà avverrà solo a seguito del pagamento delle somme dovute, complessivamente versate». Viene prorogata di tre mesi, fino al 31 marzo 2015, la scadenza per usufruire della riduzione del 50% sul valore da corrispondere al Comune. (Ufficio stampa) Vuoi una bella pubblicità su questo giornale? Tel/Fax 06.9107669 - Cell. 349.6594938 dimensioneD lo trovi anche in edicola Il 15 di ogni mese lo puoi trovare gratuitamente nelle seguenti edicole di Pomezia, Torvaianica e Ardea: ARDEA • Bar Caronti • Edicola Antonella e Tonino, Piazza del Popolo • Edicola Largo Genova • Edicola Centro commerciale via Laurentina 120 • Edicola Rio Verde • New Funny Shop, via Nuova Florida 66 TORVAIANICA • Edicola/libreria Pucci Angelo, Piazza Italia • Edicola Furini, via Danimarca snc (Martin Pescatore) • Edicola Galiè Lungomare delle Sirene ang. via Zurigo • Edicola Cerquetani L.mare delle Sirene Km. 15,000 • Edicola L.mare delle Meduse (Corsetti) • Edicola Rossella, (Campo Ascolano) POMEZIA • Edicola Micheli Sabrina, Via Roma • Edicola Via Copernico (di fronte Léon) • Ricevitoria Via Salvo d’Acquisto 68/72 • Edicola Viale Alcide De Gasperi (zona 167) • Edicola Via Orazio • Bar Tabacchi Via Castelli Romani 75 • Edicola Piazza Bellini • Edicola Di Giulio Maurizio, Via Naro 38 • Edicola di Santa Procula • Bar-Ristorante Scalella Via Laurentina Km 22 Pubblicità sul periodico dimensioneD Colori 1/8 di pagina. . . . . . . . . . . . 70 1/4 di pagina. . . . . . . . . . . 100 1/2 pagina. . . . . . . . . . . . . 160 Pagina Intera . . . . . . . . . . . 300 Bianco e nero 1/8 di pagina. . . . . . . . . . . . 40 1/4 di pagina. . . . . . . . . . . . 60 1/2 pagina. . . . . . . . . . . . . 100 Pagina intera . . . . . . . . . . . 150 Cell. 349.6594938 - Tel. e fax 06.9107669 e-mail [email protected] Non pubblichiamo inserzioni pornografiche né che offendano la dignità della donna. dimensioneD mensile di informazione a diffusione gratuita reg. Trib. Velletri n. 28 del 11/11/2002 - editore: Rosanna Impiccini Redazione/amministrazione: Via Berlinguer 7b, 00040 Pomezia tel. 06/9107669 - e-mail: [email protected] direttore responsabile: Rosanna Impiccini progetto grafico: Ettore G. Tovo - finito di stampare: 12 dicembre 2014 dalla Tipografia ADG Print - via delle Viti 1 - Albano Laziale WWW.POMEZIA.TV Il sito multimediale dove puoi vedere i filmati sul nostro territorio 16 dimensione D dicembre 2014 Un buon proposito per il nuovo anno: “diventare donatore” Calendario 2015 -A RD E A t I L’ Comunale di Pomezia OMEZIA MPIRI B VA SP NI t AV O I U - Ardea AUGURA alle cittadinanze di Pomezia e Ardea un felice 2015 a Comunale di Pomezia-Arde Pomezia (Rm) Via Boccaccio, 1/A - 00040 9,00) tel.: 06.9123007 (16,30-1 cell.: 334.7821775 [email protected] E-mail: avispomeziaarde eaavis.it sito: www.pomeziaard In questi tempi di crisi ci proponiamo di evitare gli sprechi e di spendere sempre il meno possibile, ma è Natale e alla fine il pensiero insistente è: «almeno un piccolo dono per tutti quelli a cui voglio bene non può mancare sotto l’albero» e via agli acquisti. Tra un pacchetto e un altro, entrando e uscendo dai negozi, lasciamo anche cadere una monetina nella lattina del mendicante infreddolito che se ne sta seduto sul marciapiede. Nel nostro cuore sappiamo bene che quello è il regalo più bello, il più importante perché lo facciamo a un estraneo che ne ha bisogno, perché doniamo senza aspettare niente in cambio, perché dopo che abbiamo sentito il suono della monetina il nostro cuore si sente più leggero, gonfio di gioia e di serenità. Perché? Perché il regalo più bello è veramente quello che fai a chi non conosci, ma sai che ha bisogno di te. Come quando vai a donare il tuo sangue, proprio la stessa sensazione! Ti privi di qualcosa di molto prezioso per te e lo doni a qualcuno di cui non conoscerai mai nemmeno il nome, quel qualcuno spesso ha bi- sogno disperato e comunque te ne sarà grato tutta la vita. Questo potrebbe essere un bel proposito per l’anno nuovo, una di quelle promesse che ci si fa la sera seduti sul divano sorseggiando una tazza di tisana calda con lo sguardo e i pensieri che si perdono fra i riflessi delle luci intermittenti e delle palline lucide dell’albero: «Quest’anno voglio fare qualcosa di bello, qualcosa di importante, un’esperienza nuova che mi faccia crescere e mi doni gioia e speranza!». Quest’anno potresti diventare donatore di sangue. L’Avis Pomezia-Ardea invita a riflettere sul fabbisogno di sangue e fare un pensierino, nel frattempo augura a tutti i cittadini di Pomezia e Ardea un Buon Natale e un Felice 2015. Chi lo desidera può ritirare presso la nostra sede il Calendario 2015 su cui sono riportate le date di raccolta. AVIS Pomezia.Ardea – Via Boccaccio1/A tel. 069123007 . Cell. 3347821775 Email:[email protected]: www.pomeziaardeaavis.it (Avis Pomezia-Ardea)
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