a. it ol st isc u ro f es sio ni Un piccolo cambiamento w .p Tratto da: -w w “Il Sé sinaptico” Va le ria Fa m à di Joseph LeDoux (6° capitolo) a. it ol st isc u ni ro f es sio La vita è cambiamento……. Va le ria Fa m à -w w w .p ……..E IL CERVELLO E’ IL DISPOSITIVO PER REGISTRARE I MUTAMENTI a. it es sio ni st isc u ol La maggior parte dei neuroscienziati ritiene che Va le ria Fa m à -w w w .p ro f LE MODIFICAZIONI NELLA CONNETTIVITA’ SINAPTICA SOTTENDONO L’APPRENDIMENTO E CHE LA MEMORIA RAPPRESENTI IL CONSOLIDAMENTO DI QUESTI CAMBIAMENTI NEL TEMPO st isc u ol a. it MA ALLORA… Va le ria Fa m à -w w w .p ro f es sio ni In che modo l’esperienza modifica effettivamente le sinapsi e cosa fa si che i cambiamenti perdurino? a. it ol st isc u Donald Hebb2 ro f es sio ni Teoria dello “scarica e connetti” .p QUANDO GLI IMPUT DEBOLI E FORTI VERSO w w UNA CELLULA SONO ATTIVI NELLO -w STESSO MOMENTO, LA VIA DEBOLE RISULTA Fa m à POTENZIATA GRAZIE ALLA SUA 2 Va le ria ASSOCIAZIONE CON LA VIA FORTE Psicologo canadese a. it st isc u ol LA CONNESSIONE TRA LA CELLULA W e LA CELLULA A E’ DEBOLE ANCHE SE A RICEVE STIMOLI DA S. SE W STIMOLA A CONTEMPORANEAMENTE A S, LA RISPOSTA DI A a W NE RISULTERA’ POTENZIATA. .p ro f es sio ni A Va le ria Fa m à -w w w S W LeDoux J. “Il sé sinaptico” Raffaello Cortina Editore Milano 2002 pag.190 st isc u ol a. it ECCONE UN ESEMPIO: le ria Fa m à -w w w .p ro f es sio ni SE PASSEGGIAMO SU UN MARCIAPIEDE DI FRONTE STIMOLO DEBOLE L’ABITAZIONE DEL NOSTRO VICINO E IL SUO CANE CI MORDE STIMOLO FORTE ASSOCIEREMO IL MARCIAPIEDE DOVE ABBIAMO AVUTO IL MORSO AL CANE E SICURAMENTE PASSEGGEREMO DI MENO PER QUELLA STRADA! Va LeDoux J. “Il sé sinaptico” Raffaello Cortina Editore Milano 2002 pag.189 st isc u ol a. it Per chi vuole sapene ancora un pochino…. es sio ni IN CHE MODO Fa m à -w w w .p ro f IL CERVELLO Va le ria Donald Hebb REALIZZA UNA PLASTICITA’ HEBBIANA? a. it ol st isc u ni es sio ro f .p w w -w à m Fa le ria P OTEN ZI ALE D’AZI ON E Va Il glutammato si lega ai recettori AMPA e innesca un potenziale d’azione a. it ol st isc u ni es sio ro f .p w w -w à m Fa le ria P OTEN ZI ALE D’AZI ON E Va Il glutammato si lega anche ai recettori NMDA ma non c’è alcun effetto poichè il canale recettoriale è bloccato dal magnesio a. it ol st isc u ni es sio Fa m à -w w w .p ro f P OTEN ZI ALE D’AZI ON E Va le ria Tuttavia quando la cellula postsinaptica scarica il potenziale d’azione, il blocco del magnesio viene rimosso e il calcio può fluire attraverso il canale NMDA. Nasce la PLASTICITA’ SINAPTICA Va le ria Fa m à -w w w .p ro f es sio ni st isc u ol a. it Neurotrasmettitori come il glutammato sono considerati messaggeri primari responsabili della comunicazione tra neuroni. I messaggeri secondari intervengono laddove vengono meno i messaggeri primari. La loro funzione è avviare reazioni chimiche all'interno della cellula sulla base dell'informazione fornita dall'esterno della cellula durante la neurotrasmissione a opera dei messaggeri primari. Va le ria Fa m à -w w w .p ro f es sio ni st isc u ol a. it Il calcio è uno dei principali messaggeri secondari. Come abbiamo visto, quando il glutammato si lega ai suoi recettori NMDA, il calcio fluisce all’interno di una cellula (dopo che il blocco è stato rimosso). Una volta avvenuto ciò, il calcio controlla e indirizza le reazioni chimiche che potenziano le connessioni sinaptiche sia a breve termine sia a lungo termine. Cruciali per l'intero processo sono degli enzimi chiamati proteinchmasi, che attivano specifiche proteine. Il loro compito è fosforilare determinate proteine. Tecnicamente, ciò significa che aggiungono un gruppo fosfato alle proteine. La fosforilazione attiva le proteine, convertendole da stato inerte a stato attivo.
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