MACROREGIONE ALPINA Con il Trattato di Lisbona (2009) la coesione territoriale all’interno dell’Unione europea è diventata un importante obiettivo per la comunità di Stati. L’idea che ne nasce è quella di riunire le Regioni d’Europa in aree caratterizzate da problemi e potenzialità simili. Le macroregioni potrebbero offrire soluzioni a problemi che un singolo Stato non è in grado di affrontare. Ciò che connota in maniera specifica la strategia macro-regionale è l’azione tesa al risultato senza ricorrere a nuovi fondi, nuove normative e nuove istituzioni, ma migliorare il coordinamento delle risorse, attuare in modo coerente misure normative esistenti, utilizzare strutture già istituite ed esistenti. Attualmente esistono già due Macroregioni in Europa e sono : la macroregione dei Paesi Baltici e quella del Danubio. Già nel marzo 2011 La Presidenza slovena della Convenzione delle Alpi decide di creare un gruppo di lavoro presieduto da Svizzera, Italia e Slovenia che contribuisca al dibattito in corso sulle strategie macroregionali europee, utilizzando il contesto di riferimento della Convenzione delle Alpi, il suo approccio equilibrato tra crescita e salvaguardia, l’ambito di attività geografico tematico e l’esperienza in tema di cooperazione transazionale nelle Alpi. Successivamente nel 12 maggio 2011 si riunisce a Zurigo il Comitato permanente della Convenzione delle Alpi. In questa occasione viene approvata la formazione del Gruppo e viene adottato il mandato per una “Strategia macroregionale per le Alpi”. Nel luglio 2011 viene approvata una “Risoluzione” sulla Macroregione alpina. I capi di Governo dell'ARGE ALP salutano con favore il dialogo su una strategia macroregionale per l'arco alpino“. Essi ritengono che anche per l'arco alpino sia necessario favorire e portare avanti il processo di sviluppo di macroregioni avviato dalla Commissione Europea. Dal punto di vista storico, geografico, economico, ecologico e sociale l'interazione fra le regioni ha sempre giocato un ruolo fondamentale. Molte sono state le iniziative che a livello politico, economico o scientifico hanno affrontato temi e finalità comuni all'arco alpino o ad ampie parti di esso. Tra queste, la Convenzione delle Alpi e il programma INTERREG Spazio alpino occupano senza dubbio una posizione di primo piano. Su impulso della Baviera l’8 novembre 2011 le Regioni interessate si riuniscono a Bruxelles sul tema “Verso una strategia europea per l’arco alpino”. In quella sede viene adottata una proposta di “road-map” che individua le tappe per l’elaborazione della Strategia e la sua presentazione ai governi nazionali ed alla Commissione europea entro il 2012. Hanno preso parte ai lavori oltre alla Baviera e alla Lombardia: Province Autonome di Bolzano e di Trento, Rhone Alps, Convenzione delle Alpi, AEM, Tirol, Comunità di lavoro Arge Alp, Spazio Alpino, Vorarlberg, Salzburg, Oberösterreich, Assemblea delle Regioni Europee, Provence – Alps - Côte d’Azur, Franche - Comté, Friuli – Venezia Giulia, Regione Veneto, Valle d’Aosta, rappresentanti della Slovenia. A Parigi il 20 dicembre 2011 si è tenuto il Consiglio Direttivo di AEM – Associazione europea degli Amministratori di Montagna, al fine di orientare questo organismo all’interno della nuova strategia. A seguito di quell’incontro la Francia ha ufficialmente appoggiato, a livello di Governo, l’iniziativa delle Regioni sulla Strategia della Macroregione alpina. Il 13 gennaio 2012 a Grenoble si è tenuto un ulteriore appuntamento con una conferenza ospitata dalla regione francese del Rhone - Alps (in collaborazione con Associazione Eletti Montagna AEM e supporto del Programma Spazio Alpino), in cui sono stati discussi contenuti portanti e possibile governance della Strategia. A seguito di questo incontro si è condiviso un appello alle Istituzioni dell’Unione europea e agli Stati a favore di una strategia europea per le Alpi, che indica tre assi tematici principali: il primo è energia, clima e ambiente; il secondo è accessibilità e trasporti; infine, è stato inserito su proposta di Regione Lombardia, un asse innovazione e competitività, che prenda in considerazione tutto il tema delle attività produttive. L’Associazione Europea degli Amministratori di Montagna ha inoltre presentato un "documento di posizione", in cui si esprime che la Strategia macroregionale non deve essere incentrata solo sulla montagna, ma deve anche interessarsi delle relazioni con le grandi aree metropolitane come Milano, Torino, Lione, Monaco e le loro economie di pianura. Ed infine il 29 e 30 giugno 2012 a BAD RAGAZ, in appendice alla 43^ Conferenza dei capi di Governo di Arge Alp, si è tenuta la conferenza delle regioni alpine in occasione della quale, con il coinvolgimento di tutti i Länder, le Regioni e i Cantoni interessati dell’arco alpino, è stato licenziato il documento d’iniziativa per una “strategia macroregionale alpina” . Le Regioni coinvolte sono 46. Nel documento vengono fissati gli orientamenti della strategia da elaborare. Al contempo, con esso si chiede sostegno e collaborazione ai governi nazionali a promuovere l’elaborazione di una strategia macroalpina europea per le Alpi. Questi sono invitati a impegnarsi affinché il Consiglio europeo incarichi la Commissione europea di elaborare una strategia per l’intero arco alpino che includa anche gli Stati non membri, quali la Svizzera e il Liechtenstein. Nella “strategia macroregionale alpina” le regioni coinvolte vedono un’opportunità per affrontare in modo più efficace le sfide comuni e per sfruttare meglio i potenziali dell’arco alpino. Con piani coordinati tra loro, in determinati settori è possibile ottenere più di quanto si possa ottenere con soluzioni individuali degli Stati. Secondo il documento d’iniziativa, i punti chiave si trovano in particolare nei seguenti settori: . competitività e innovazione; . agricoltura . silvicoltura . acqua, energia, ambiente e clima; . accessibilità, comunicazione e trasporti. Alla Macroregione alpina sarà affidato il compito di coordinamento delle politiche già esistenti su temi di interesse comune e per l’uso più efficiente delle risorse a disposizione su priorità selezionate e condivise e con la piena collaborazione di tutti i livelli secondo il principio di multilevel governance. Il coinvolgimento non sarà solo delle aree montane ma anche dei territori circostanti per uno sviluppo pienamente integrato. A settembre a Poschiavo si è tenuta la Conferenza delle Alpi Il 12 ottobre 2012 a Innsbruck è stato fatto un incontro per illustrare il progetto ai rappresentanti della Commissione europea e dei Governi nazionali e per sollecitare l’adozione di tutti i passi necessari per l’elaborazione di una strategia macroregionale. Il 23 maggio 2013 il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza, una risoluzione (2013/2549 (RSP) di sostegno ad un piano strategico macroregionale per le Alpi. Con la risoluzione i parlamentari europei chiedono alla Commissione europea di elaborare “un piano di azione specifico” per la regione alpina, basandosi sulle esperienze positive avviate negli scorsi anni con il Baltico e il Danubio. Una strategia che dovrebbe puntare sui fondi europei esistenti. In particolare quelli relativi alla politica di coesione, per realizzare progetti comuni legati alla protezione dell’ambiente, al miglioramento della mobilità, alla sicurezza energetica e agli investimenti nella competitività e nell’innovazione. Il 18 ottobre 2013 a Grenoble, Regione Lombardia ha firmato con gli altri rappresentanti delle Regioni e dei sette Stati interessati – oltre all’Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia -, la risoluzione politica per richiedere l’adozione della Strategia dell’Unione Europea per la regione alpina, uno strumento di coordinamento delle politiche e dei fondi nazionali e europei per garantirne la crescita e lo sviluppo sostenibile. Nel documento, i firmatari esprimono la loro comune volontà di sostenere l’iniziativa, raccomandando al Consiglio Europeo di approvarla e, successivamente, di richiedere alla Commissione Europea di avviare il processo di elaborazione della Strategia e del Piano d'Azione, in modo che questi testi vengano adottati durante la Presidenza italiana del Consiglio Europeo nel 2014. Dopo aver confermato che l'obiettivo è quello di favorire uno sviluppo armonioso e sostenibile della Regione Alpina, con l'ambizione di aumentare la solidarietà reciproca nella macro-regione, tra le zone di montagna e le aree urbane, tra le Alpi e le regioni vicine, tra le regioni in fase di rallentamento e le aree più dinamiche, tra territori fornitori di servizi e le aree che ne beneficiano, i firmatari considerano che il miglioramento dell'attrattività e della competitività della Regione Alpina e la riduzione delle disuguaglianze sociali e territoriali andranno a vantaggio dell’intera area europea, essendo la Regione stessa un territorio chiave in Europa, crocevia di molteplici culture, tradizioni e risorse. Il documento propone che la Strategia si orienti su tre direttrici: garantire una crescita sostenibile e promuovere la piena occupazione, la competitività e l'innovazione attraverso il consolidamento e la diversificazione delle attività economiche specifiche, al fine di rafforzare la solidarietà tra le zone di montagna e le aree urbane; promuovere uno sviluppo territoriale basato su una politica di mobilità che rispetti l'ambiente, rafforzando la cooperazione universitaria e lo sviluppo di servizi e infrastrutture di trasporto e di comunicazione; valorizzare una gestione sostenibile delle risorse energetiche, naturali e culturali, nonché tutelare l'ambiente attraverso la conservazione della biodiversità e delle aree naturali. I firmatari propongono infine un modello di governance della Strategia che assicuri che essa si realizzi mediante il ricorso a diversi programmi e strumenti che organizzino e definiscano le azioni degli Stati membri e delle Regioni Alpine, compresa la cooperazione transfrontaliera e transnazionale. Si sottolinea poi la necessità di coinvolgere tutti i soggetti interessati nella definizione degli obiettivi e nell'attuazione dei progetti selezionati, in questo, anche mobilitando le autorità regionali, nazionali e locali, nonché le istituzioni esistenti e le organizzazioni della società civile. Questo soprattutto per garantire l'attuazione di ogni azione al livello appropriato, sotto il coordinamento strategico e generale della Commissione Europea. L'attuazione della Strategia si basa sul principio secondo il quale non saranno necessari nuovi fondi UE, nessuna struttura ufficiale supplementare come nessuna nuova legislazione dell’UE, in quanto si farà ricorso a un approccio coordinato delle sinergie e un uso più efficiente dei fondi UE e di altri fondi e strumenti finanziari. La strategia interessa territori tra i più sviluppati d’Europa, per un’area di 70 milioni di abitanti su più di 450mila chilometri quadrati. Le Regioni e Province autonome italiane interessate abbracciano la quasi totalità del versante sud delle Alpi e rappresentano da sole un terzo delle popolazioni del territorio interessato dalla Strategia. Il 7 novembre 2013 la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato l’Ordine del giorno proposto da Regione Lombardia sulla strategia per la Macroregione alpina. Questo ordine del giorno consente a Regione Lombardia di avviare nell’immediato un tavolo politico con le Regioni coinvolte per rendere operativa la struttura e velocizzare l’iter di riconoscimento definitivo in sede europea. Nel dicembre 2013 il Consiglio europeo dei Capi di Stato e di Governo ha dato formalmente mandato alla Commissione europea di “elaborare una Strategia dell’Unione Europea per la Regione alpina entro il giugno 2015”. Per la prima volta le Regioni e gli Stati, pariteticamente, elaboreranno una Strategia dell’Unione Europea, che si chiamerà EUSAR (European Union Strategy for Alpine Region). Regione Lombardia coordinerà il gruppo di lavoro EUSAR presso la Conferenza delle Regioni, composto da sette Regioni e province autonome italiane (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige), e rappresenterà le Regioni italiane nel Comitato paritetico Stati-Regioni che a Bruxelles, presieduto dalla Commissione Europea, elaborerà il Piano d’Azione di EUSAR basato su tre pilastri: - Sviluppo economico, innovazione e competitività; - trasporti, infrastrutture anche immateriali e servizi, - ambiente, acqua e energia. Il 10 febbraio 2014 il commissario europeo per la Politica regionale Hahn ha incontrato, a Bruxelles, i ministri degli Esteri e degli Affari europei dei sette Paesi coinvolti nella Macroregione alpina – tra cui l’Italia – per discutere la strategia del progetto che partirà nel 2015. A luglio e a settembre 2014 la Commissione europea lancerà rispettivamente una consultazione pubblica online e un sondaggio sui singoli pilastri tematici. I risultati saranno discussi a novembre 2014 in occasione di una conferenza che farà anche il punto sullo stato dell’arte della strategia. La proposta della Commissione è attesa per la metà del 2015, mentre il via libera del Consiglio e il lancio ufficiale dovrebbero arrivare nell’autunno del 2015. Il Consiglio regionale della Lombardia ha confermato, con 48 voti a favore, l’approvazione unanime della risoluzione Macroregione alpina Eusalp. L’aula ha approvato i contenuti della risoluzione inerente la partecipazione dello stesso Consiglio alla consultazione pubblica”Una strategia UE per la regione alpina EUSALP”. L’1 e 2 dicembre a Milano i risultati della consultazione saranno presentati alla Conferenza internazionale degli stakeholders e andranno a definire il Piano d’Azione della Macroregione Alpina che sarà presentata al Consiglio Europeo entro giugno 2015. Aggiornato 15 ottobre 2014 Documentazione utile: Ordine del giorno 7/11/2013 della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla Strategia Macroregionale Alpina La risoluzione politica per l’attuazione della strategia dell’Unione Europea per la Regione Alpina del 18 ottobre 2013 il documento di interpello del 18 ottobre 2013 Delibera della Giunta regionale 11 ottobre 2013 n. X/808 “Presa d’atto della comunicazione del Presidente Maroni di concerto con il Sottosegretario Parolo avente per oggetto “Strategia Macroregionale Alpina – Stato di attuazione e prospettive” Delibera della Giunta regionale 1 luglio 2014 n. X/2094 “Presa d’atto della comunicazione del Presidente Maroni di concerto con il Sottosegretario Parolo avente per oggetto” Strategia macroregionale alpina- Stato di attuazione e prospettive”. Risoluzione concernente la partecipazione del Consiglio regionale alla consultazione pubblica “Una strategia UE per la Regione alpina (EUSALP) – Deliberazione n. x/483 14 ottobre 2014
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