I motivi privilegiati della pittura paesaggistica della Valposchiavo sono il passo del Bernina, l'Alp Grüm, il Sassalbo e il lago di Poschiavo: paesaggi alpini con ghiacciai, laghi e montagne in ogni stagione, foreste e pascoli, fantasie ispirate dalle nuvole, dal vento e dalla meteorologia. Molto meno frequenti sono le vedute con accenti architettonici. Com'è il caso per l'Engadina, anche per la Valposchiavo la pittura è una realtà fittizia, uno spazio più mentale che non reale. La mostra evidenzia come la rappresentazione e la concezione del paesaggio si siano cambiate nel corso dei secoli; ambiti ricchi di tensione fra il sud e il nord, meno frequentemente fra l'est e l'ovest, fra il centro urbanizzato e la periferia d’impronta rurale. L'apertura della mostra è stata prolungata fino al 13 aprile 2014 Info: Museo d'Arte Casa Console Via da Mez 32, 7742 Poschiavo Tel. +41 81 844 00 40 [email protected] www.museocasaconsole.ch www.museen-graubuenden.ch In copertina: Heinrich Naegeli (1841-1936) Poschiavo e il suo paesaggio dal Seicento al Novecento Con il contributo del Comune di Poschiavo, del Canton Grigioni e della Banca Cantonale Grigione Dipinti, acquarelli e fotografie della Fundaziun Capauliana di Coira Clara Porges (1879-1963) Bernina ca. 1910/1920 I Poschiavo e il suo paesaggio dal Seicento al Novecento L'esposizione in Casa Console offre per la prima volta, sulla scorta di esempi scelti che vanno dal 1630 al 1960, una panoramica multiforme dei vari modi in cui è stato raffigurato Poschiavo con il suo affascinante paesaggio; le opere esposte provengono dalla vasta raccolta della Fundaziun Capauliana di Coira, la mostra è curata da Gian Casper Bott. La maggior parte di esse non è mai stata mostrata al pubblico, né tantomeno data alle stampe. Fra di esse si trovano due vedute del Borgo di Poschiavo risalenti al 1867, che possono essere considerate come delle preziose rarità e rappresentano pertanto delle sorprendenti scoperte. Albert De Meuron (1823-1897) Bernina, 1880 Johann Heinrich Bleuler d.Ä. (1758-1823) (da Ludwig Hess) Lago di Poschiavo, ca. 1790 In una scelta rappresentativa e adeguatamente equilibrata sono esposte in totale 45 opere: 21 dipinti a olio, 12 disegni ad acquarello, 8 incisioni e 4 fotografie. I quadri e le tele, create nei vari periodi che vanno dai tempi dei Torbidi grigioni fino alla Seconda guerra mondiale – in particolare negli anni fra il 1860 e il 1920 – permettono di gettare uno sguardo su epoche storiche ben diverse l'una dall'altra. Gli esempi della pittura paesaggistica in Valposchiavo si situano fra il romanticismo poetico-pastorale e un elevato realismo; talora rappresentano lo sfondo per la proiezione dei sentimenti umani, dei timori e delle gioie, talora sono testimonianze del desiderio di assimilare il paesaggio in una dimensione scientifica. Ulrich Weidmann (1840-1892) La Valposchiavo vista da Alp Grüm I Se gli uni affascinano mediante la rappresentazione di un paesaggio interiorizzato e con il loro carattere di veri e propri paesaggi dell'anima, gli altri s'impongono per il loro intenso sguardo analitico. Con l'attenzione rivolta alle regioni confinanti a nord e a sud, quali punti di riferimento geografico e di messaggio pittorico, la cornice tematica è definita e delineata da un dipinto con il ghiacciaio del Morteratsch e da un disegno a inchiostro di china con la Madonna di Tirano. La basilica della vicina Valtellina, meta di frequenti pellegrinaggi, rivela in un affresco dell'Apparizione creato nel 1513 da un artista lombardo, la rappresentazione più antica di un paesaggio con lo sguardo rivolto alla Valposchiavo.
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