International Master in Clinical Pharmacy Universidad de Granada Granada, 25 Marzo 2014 EDUARDO J. GUERRA HERNÁNDEZ Dpto. Nutrición y Bromatología Facultad de Farmacia Universidad de Granada España ALIMENTAZIONE IN: DISTURBI DIGESTIVI MINORI E FENILCHETONURIA ALIMENTAZIONE IN: DISTURBI DIGESTIVI MINORI E FENILCHETONURIA EDUARDO J. GUERRA HERNÁNDEZ Reparto di Nutrizione e Bromatologia Facoltà di Farmacia Università di Granada Spagna DISTURBI DIGESTIVI MINORI NEL LATTANTE Stipsi Gastroenterite acuta Coliche Reflusso gastroesofageo Bambini con disturbi lievi Esplorazione e sviluppo normale STIPSI Modifiche dietetiche nei lattanti con stipsi Lattanti di età inferiore ai 4 mesi 1.- Aumento di acqua Diluire biberon Acqua tra i biberon 2. - Cambio di formula Formule antistipsi Lattosio 100% GOS e FOS Effetto osmotico e prebiotico Migliore assorbimento del calcio Proteine (50/50 Supplementi di magnesio Beta-palmitato 40/60) Idrolizzati di proteine Stimola la colecistochina Non si formano saponi calcici STIPSI Se bambino fa < 3 defecazioni a settimana, feci dure e/o defecazione dolorosa Formule antistipsi • Inoltre: • Orari regolari per i pasti • Igiene corretta della zona del pannolino • Posture di stimolo: • flettere gli arti inferiori sull'addome o aiutandolo ad accovacciarsi sostenendolo dalle cosce e la fossa poplitea • Istruire il bambino nell'abitudine di defecare regolarmente e di non ritenere la voglia di andare in bagno STIPSI Modifiche dietetiche nei lattanti stitici Bambini maggiori di 4 mesi 1.- Cereali: no riso Mais e soia (no glutine < 4-6 mesi) 2. - Frutte: no banane né mele Sì: prugne, pere, uva, arance 3.- Purea di verdure: non carote 4.- Aggiustare appropriatamente le formule per il secondo semestre: •500 ml di formula di proseguimento •Pappa di verdure con carne e pesce •Pappa di frutte GASTROENTERITE ACUTA o Pricipalmente causa virale o Perdita di acqua e di elettroliti (meq/l) Diversa concentrazione a seconda della causa: virale, batterica, parassitaria GASTROENTERITE ACUTA Per scegliere la soluzione acquosa per idratare si deve considerare il tipo di diarrea Le formule sono: o Più ricche in elettroliti (sodio, cloro e potassio) o Contenuto più basso di materia grassa (TCM e TGCL) o Contenuto più alto di proteine, ma senza beta-lattoglobulina Proteine: contiene un rapporto caseina:proteine di riso di 90:10 o Carboidrati (amido di riso 22%, maltodestrina 51%, glucosio 7% e fruttosio 9,3%) Non lattosio, minor osmolarità e maggiore assorbimento di liquidi o Concentrato di pectine della banana e della mela Risultato incerto GASTROENTERITE ACUTA Le raccomandazioni generali dell'ESPGHAN • Il ricovero in ospedale si deve riservare per le procedure che non si possano fare ambulatorialmente, ad esempio la reidratazione endovenosa • La reidratazione è il punto chiave del trattamento e si deve cominciare sempre il più presto possibile. Si devono utilizzare soluzioni di reidratazione iposmolare e si devono offrire ad limitum • L’alimentazione orale non si deve interrompere e si deve proseguire immediatamente con la reidratazione. Le formule lattee (che contengono lattosio) sono adatte nella maggioranza dei casi • Generalmente i farmaci non sono necessari; tuttavia, alcuni probiotici selezionati possono ridurre la durata e l'intensità dei sintomi • La terapia antibiotica non è necessaria nella maggioranza dei casi, e può indurre lo stato di portatore nel caso dell'infezione da Salmonella. Il trattamento antibiotico è necessario pricipalmente nella Shighellosi e nelle fasi precoci dell'infezione dal Campylobacter COLICHE Sintomatologia Trattamento • > 3 ore pianto/dì o Modifiche delle abitudini nei confronti del bambino • >3 giorni a settimana • >3 settimane o Cambio di formula •Idrolizzati parziali •Rimozione parziale del lattosio •Uso del saccarosio (non usare a lungo termine) COLICHE o Le formule anticoliche cambiano il rapporto caseina/proteine del siero di latte (40:60) e parzialmente idrolizzate o 1/3 di lattosio e 2/3 di maltodestrina • Meno gas e minore irritazione o Profilo lipidico più simile a quello del latte materno • (beta-palmitato) o Fruttooligosaccaride o Aumento di alcuni elementi minerali • P, Na, K, Cl e Ca Risultato incerto REFLUSSO GASTROESOFAGEO REFLUSSO GASTROESOFAGEO (RGE) Passaggio involontario del contenuto gastrico all'interno dell'esofago Rigurgito e vomito, manifestazione finale Rigurgito postprandiale, fenomeno comune accettato come fenomeno fisiologico e che si verifica occasionalmente in tutti gli esseri umani, soprattutto nei lattanti. Rigurgito con complicazioni: esofagite, disfagia, anemia... Rigurgito senza complicazioni: possibile anoressia, irritabilità... Prevalenza nel 10% dei lattanti REFLUSSO GASTROESOFAGEO Il latte umano è evacuato più rapidamente rispetto alle formule Osmolarità Grassi Proteine •Dietetica Dieta frazionata Addensamento delle formule Formule antirigurgito Ritardo dello svuotamento gastrico REFLUSSO GASTROESOFAGEO Amido pregelatinizzato dell'amilopectina (riso e mais) (si ispessisce nello stomaco, non nel biberon) Alginati (Farina di semi di carrube) Grassi ↓(svuotamento gastrico più rapido) Caseina ↑ (caseina:sieroproteine 80:20) Fermenta nel colon: feci più morbide e accelerazione del transito intestinale REFLUSSO GASTROESOFAGEO PROBLEMI 1. Reduzione dell'assorbimento intestinale 2. Diarrea lieve e dolore addominale 3. Alterazione della flora batterica intestinale Indicato nei lattanti con ritardo della crescita causato dalla perdita eccessiva di nutrienti associata ai rigurgiti Devono usarsi soltanto sotto supervisione medica, insieme ad altre misure nel trattamento (farmacologiche e posture di stimolo) ALIMENTAZIONE NELLE IPERFENILANINEMIE o Alterazioni congenite del metabolismo della fenilalanina • Valori costanti nel sangue di fenilalanina superiori a 4 e 6 mg/dL (240-360 µmol/L) Epidemiologia: Incidenza Fenilchetonuria (PKU): 1/10.000 Neonati nati vivi caucasici e orientali Prevalenza Iperfenilalaninemia (HPA): 15-75/1.000.000 abitanti Gravità senza trattamento: Ritardo mentale (“IDIOZIA”) METABOLISMO DI FENILALANINA CLASSIFICAZIONE IPERFENILALANINEMIE (HPA) 1. FENILCHETONURIA (PKU) (Cr. 12q22-q240): Attività PAH molto ridotta: - Phe > 6 mg/dL (> 360 µmol/L); Tyr normale o bassa -Occorre restrizione dietetica di Phe e supplementata inTyr • PKU grave: (fenilchetonuria classica o PKU): < 1% attività PAH Phe > 30 mg/dL (> 1800 µmol/L); tolleranza Phe < 350 mg/dì • PKU moderata: attività residuale PAH 1-5 % Phe 20-30 mg/dL (1200-1800 µmol/L); tolleranza Phe 350-500 mg/dì • PKU lieve: 5-10% attività residua PAH Phe 6-20 mg/dL (360 a 1200 µmol/L); tolleranza Phe 500-1000 mg/dì 2. FENILCHETONURIA BENIGNA: - Deficienza parziale PAH (10-35% attività residuale) - Phe < 6 mg/dl (< 360 µmol/l) - Non occorre trattamento dietetico eccetto nelle donne incinte Deficienza di fenilalanina idrossilasi (il 98 % di tutti i casi) CLASSIFICAZIONE IPERFENILALANINEMIE (HPA) 3. IPERFENILALANINEMIA TRANSITORIA - RNPT, neonato di peso basso e/o con patologia epatica - Ritardo nella maturazione di PAH - Phe si normalizza quando il neonato matura o scompare la epatopatia 4. DEFICIT DI DIIDROPTERIDINA REDUTTASI (DHPR): - Enzima che agisce nel riciclaggio di BH4, cofattore dell'enzima PAH, che si trova nel gene in Cr. 4 (regione p15.1-p16.1) Restrizione dietetica + L-dopa o 5-hidrossitriptofano e acido folinico 5. ALTERAZIONE DELLA SINTESI DI BH4 DA ALTERAZIONI ENZIMATICHE: - GTPCH, gene probabilmente situato in Cr. 14q11 - Alterazione enzimatica del PPH4S Restrizione dietetica e si somministra BH4 per via orale OBIETTIVI TERAPEUTICI E NUTRIZIONALI a) Bisogni minimi giornalieri di Phe (amminoacido essenziale) - Apporto mediante il latte materno e, quando questo non sia possibile, si può utilizzare una formula normale - Una volta iniziata l'alimentazione complementare, l'apporto di Phe si deve ottenere attraverso gli alimenti abituali della dieta b) Somministrare la tirosina necessaria, poiché in questi pazienti diventa un amminoacido essenziale - Dosi più elevate di Tyr non sono efficaci per migliorare lo sviluppo dei pazienti CONSUMO MINIMO RACCOMANDATO DI FENILALANINA E TIROSINA IN PAZIENTI CON PKU O CON HFA OBIETTIVI TERAPEUTICI E NUTRIZIONALI c) Mantenere i livelli di Phe plasmatici sotto i livelli considerati patogenici a seconda dell'età - Non esiste consenso unanime su questo argomento - Tendenza universale a mantenere i livelli il più basso possibile - I livelli "ideali" oscillano tra i 60 e i 480 µmol/mL (1-8 mg/dL) in funzione dell'età e della situazione clinica - Sicuramente, molti adulti potrebbero tollerare livelli circa i 750 µmol/mL (rischio maggiore di disturbi cognitivi funzionali?) OBIETTIVI TERAPEUTICI E NUTRIZIONALI o CONTROLLO SANGUIGNO DELLA FENILALANINA • 8-10 anni (2,5-6 mg/dL) • 10-adolescenza 8-10 mg/dL • Adolescenza-adulti <12-15 mg/dL • Controllo speciale nelle donne incinte <3 mg/dL o Frequenza: • Settimanale < 6 mesi di vita e donne incinte • Ogni 15 giorni 6-12 mesi • Mensile fra 12-24 mesi • 2-3 mesi < 2 anni • 3-4 mesi in adulti Contenuto medio di Phe in proteine = 5% Per mantenere i livelli di Phe < 6 mg/dL consumo di proteina da 3 a 10 volte meno del normale OBIETTIVI TERAPEUTICI E NUTRIZIONALI d) Calorie e proteine necessarie per l'equilibrio metabolico positivo: - Polimeri di glucosio o di grassi nei primi mesi - Alimenti naturali senza proteine, ricchi di calorie (grassi, marmellate, ecc.) -Supplementi proteici senza Phe (biodisponibilità 15-20% minore delle proteine naturali, poiché sono sintetici) 1 g di aa equivale a 0,83 g di proteina • Apporto totale 20% maggiore del fabbisogno minimo • Assicurare 3 g di proteine/100 kilocalorie Dose totale distribuita nel maggior numero di volte possibili (3-5) nella giornata OBIETTIVI TERAPEUTICI E NUTRIZIONALI e) Apporto appropriato di carboidrati e grassi (quantità e qualità): - Distribuzione appropriata delle calorie della dieta - Rischio di deficienza di acidi grassi essenziali a catena lunga nelle diete iperproteiche Formule che includono AGP-CL f) Assicurare l'assunzione di vitamine, minerali e oligoelementi: Rischio elevato di deficienza di vitamine o minerali (ferro, selenio, vitamina B12, ecc.) ALIMENTAZIONE COMPLETA A partire dal primo anno di vita i bambini seguono una dieta in cui vi sono tutti i gruppi di alimenti, distribuiti in 4-6 assunzioni al giorno I genitori devono imparare a elaborare un menu quotidiano che sia il più "normale" possibile: • Non rendere difficile la vita sociale né la scolarità del bambino • Coinvolgerlo presto nell'elaborazione del menu ALIMENTAZIONE COMPLETA I. Alimenti naturali senza proteine o con un basso contenuto proteico: • Prodotti naturali con contenuto proteico molto basso (< 1%) • Gli alimenti di questo gruppo possono essere usati tutti i giorni • Verdure e frutte fresche (con contenuto inferiore a 75 mg di fenilalanina per 100 g di alimento) si possono utilizzare senza limiti (?) • NON aspartame (metil-N-aspartyl-Phe, che tramite l'idrolisi a livello intestinale libera fenilalanina e aumenta i livelli di Phe) II. Alimenti specialmente formulati senza fenilalanina o con un contenuto molto basso: sono fondamentali nell'elaborazione del menu quotidiano per le loro varietà e qualità II. Supplementi proteici senza fenilalanina, indispensabili per l'appropriato equilibrio nutrizionale ed il corretto apporto proteico del bambino: • Miscele di L-aminoacidi • A volte combinati con carboidrati o grassi e arricchiti con vitamine e minerali TABELLA DI CONTENUTO DI FENILALANINA DEGLI ALIMENTI IN BASE ALLE DIVERSE FONTI (mg/100g) ELABORAZIONE DELLA DIETA 1. Calcolare l'assunzione giornaliera di fenilalanina e di tirosina desiderata in funzione dell'età e dei valori plasmatici di Phe 2. Verificare la porzione proteica che suppone quella dieta e completare, se necessario, mediante l'assunzione di supplementi proteici senza fenilalanina, distribuite in quattro o cinque assunzioni al giorno 3. Aggiustare la porzione calorica mediante grassi o carboidrati e l'assunzione di acidi grassi polinsaturi a catena lunga (oli vegetali o di pesce) 4. Assicurare l'apporto necessario di vitamine e minerali ELABORAZIONE DELLA DIETA 1. Misurare la quantità esatta di Phe degli alimenti usati: Tabelle di composizione degli alimenti 2. Si può stabilire, per facilitare il lavoro di tutti i giorni, un sistema di "scambio di alimenti": • 1 g di proteine sono 50 mg di Phe circa: 100 g di albicocca fresca, 52 g di banano, 200 g di pesca sciroppate, 80 g di carote bollite, 200 g di zucchine bollite, 12 g di patate fritte, 100 g di pomodoro fresco... 20 mg di Phe Phe suppone un 5% del contenuto proteico degli alimenti MONITORAGGIO DEL PAZIENTE CON IPERFENILALANINEMIA Il successo del trattamento dipende dal monitoraggio rigoroso e del supporto dei parenti verso i pazienti in un centro medico specializzato Frequenza e tipo di controlli caratterizzati in ogni caso Controlli di fenilalanina e tirosina: -Inizialmente: settimanale -Infanzia: mensile -Adulto: 2 a 4 volte/anno Monitoraggio antropometrico: Peso, altezza e PC Indicatori migliori dello stato nutrizionale dei pazienti infantili Controllo dello sviluppo intellettuale. Identificare precocemente qualsiasi disfunzione perché possa essere corretta mediante un trattamento appropriato Controlli biochimici: Fondamentalmente verranno controllati proteine totali, albumine, ferro, vitamina B12, acido folico, acidi grassi essenziali e selenio MONITORAGGIO DEL PAZIENTE CON IPERFENILALANINEMIA Controllo della mineralizzazione ossea: Dieta di “rischio” per osteopenia/osteoporosi • Mineralometria ossea con ultrasonografia: possibile a partire dal primo anno di vita e si deve ripetere ogni 12-24 mesi a seconda dell'evoluzione Se esiste difetto del cofattore: livelli di HVA e folato in LCR (trimestrale inizialmente, e semestrale o annuale successivamente) o Controllo della qualità di vita associata alla salute. Più sensibile e specifico della maggior parte dei marcatori biologici usati o Monitoraggio delle donne con diagnosi di iperfenilalaninemia • È indispensabile il contatto con tutte le donne che vogliano avere figli GRAVIDANZA o Gradiente placentare di Phe di 1’5-2:1 o Nati da PKU non trattata • rischio del 92% di ritardo mentale • rischio del 73% di microcefalia • rischio del 12% di cardiopatia o Effetti analogi alla sindrome alcolica fetale, indipendentemente dalla genetica per PKU del feto o Dieta più restrittiva per la donna incinta (60-240 umol/l) HPA BENIGNA 1/19000 < 360 µmol/l (6 mg/dl) Asintomatici In principio, nessuna dieta Mutazione più tipica: IVS11+88delC Incidenza maggiore di: disturbi del sogno, deficit di attenzione, diminuzione del CI Gradiente di Phe in placenta è doppio nella faccia fetale TRATTARE LE DONNE INCINTE PRECOCEMENTE FATTORI DA CONSIDERARE Anche i bambini e gli adulti trattati correttamente possono presentare difficoltà di apprendimento e altri difetti neuropsicologici Diagnosi precoce Monitoraggio biochimico Formazione nutrizionale Lavoro interdisciplinare Trattamento appropriato e durante il tempo necessario Grazie per l’attenzione
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