57. rassegna stampa 1 ottobre 2014

RASSEGNA
Stampa
1 ottobre 2014
SOMMARIO
GdS – App e aghi indolore, l’idea diventa… impresa
La Sicilia – Sanità, la ricerca aiuta chi vive disagi
La Sicilia – Palermo, vince bastone virtuale per ciechi
BlogSicilia – Bastone per non vedenti e ago indolore le rivoluzioni di “Start Cup”
SiciliaInformazioni – Il bastone virtuale per non vedenti premiato a Palermo
Ansa.it Sicilia – Bastone virtuale ciechi vince Start Cup
La Sicilia – Licata. Il Comune torna tra i soci del Cupa. Il tetto di spesa è di cinquemila
euro
LiveSicilia – Università di Palermo. Contento senatore accademico
GdS – Vie dei tesori. Laboratori e attività, weekend per bambini
Repubblica – Appuntamenti
La Sicilia – Catania. “Abbiamo dato un’anima a un robot per aiutare i bambini autistici”
La Sicilia – Laboratori senza risorse, lunga notte per la ricerca
Ufficio Comunicazione Istituzionale - Responsabile per la Rassegna stampa Giusi Inzinna - [email protected]
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Giornale di Sicilia
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Cronaca di Palermo
«START CUP 2014».
1/10/2014
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La gara è stata promossa dall'Università e dal Consorzio Arca. Il rettore Lagalla: «Abbiamo cercato di aprire un ponte fra l'Ateneo e il mondo produttivo»
App e aghi indolore, l ' i dea diventa... impresa
O II primo premio va ai creatori di un'applicazione interattiva perguidare i non vedenti in un percorso di navigazione assistita
I secondi classificati hanno brevettato un ago cannula per terapie
endovenose che riduce la sensazione di dolore del paziente. I due
vincitori parteciperanno al Premio nazionale per l'innovazione.
Giorgia Pacino
••• Percorsi interattivi per non vedenti e aghi meno dolorosi per il paziente. Sono le idee vincitrici di
«Start Cup Palermo 2014», la gara tra
i migliori progetti d'impresa promossa dall'Università di Palermo e
dal Consorzio Arca. La competizione, giunta alla decima edizione, per
la prima volta è uscita dai laboratori
accademici per aprirsi alla realtà imprenditoriale. Ieri mattina, la premiazione si è svolta infatti alla sede
della Camera di Commercio. «Abbiamo cercato di aprire un ponte che riteniamo indispensabile tra l'Ateneo
e il mondo della produzione - osserva il rettore Roberto Lagalla - per trasferire nelle sedi di impresa il know
how appreso nelle aule universitarie».
Innovazione scientifica e capacità di attrarre capitali sul mercato sono i criteri che hanno guidato il comitato tecnico-scientifico nella selezione dei cinque progetti finalisti.
Due i premi assegnati, rispettivamente di ottomila e quattromila euro. Il premio speciale «UK Trade &
Investments», istituito dall'organismo governativo inglese per gli investimenti esteri, è andato al primo
classificato, il progetto «InSight». Si
tratta di un'applicazione interattiva, che adopera la tecnologia degli
smartphone per guidare non vedenti e ipovedenti in un percorso di navigazione assistita. Ideato da un team
di ingegneri, si serve di nastri colorati e «QR code» per far vibrare il cellulare é indicare la giusta direzione.
Ideale nei musei e lungo i sentieri
montani, si candida a sostituire il sistema tattile Loges. «È la "soluzione
Arianna": un percorso in cui la tecnologia può mediare tra disabilità e
realtà», spiega Ilenia Tinnirello, fra
gli ideatori dell'applicazione insieme a Daniele Croce, Domenico Garlisi, Natale Galioto e Laura Giarrè. «Il
segreto per un'idea di successo? La
semplicità. Il nostro è un progetto
economico, con tempi di installazione veloci e facile da modificare».
Sfrutta invece l'esperienza maturata in reparto il secondo classificato, Riccardo De Stefano. Assieme a
Gessica Imbraguglio e Giuseppe Buscemi, ha brevettato un ago cannula
per terapie endovenose che riduce
la sensazione di dolore nel paziente.
«L'idea - racconta - è nata proprio
dalla difficoltà di trovare un accesso
venoso con un normale ago per adulti. È bastata una semplice modifica
con fori e fessure per incrementare
il flusso e ridurre al contempo le dimensioni dell'ago».
I due vincitori parteciperanno al
Premio nazionale per l'innovazione
che si terrà a Sassari il 4 dicembre.
Un altro candidato, in aggiunta a
quelli selezionati, verrà scelto quest'
anno dalla federazione che riunisce
le manifestazioni di Palermo, Catania, Enna e Messina, in occasione di
«Start Cup Sicilia», il prossimo 24 ottobre. «Siamo soddisfatti della continuità di un modello che finora ci ha
dato grandi soddisfazioni - dice Gio vanni Perrone, coordinatore di Start
Cup Palermo -. Le storie di successo
come queste insegnano ai giovani
che, mettendosi in gioco, è possibile
camminare sulle proprie gambe».
(*GIOPA*)
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
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LA SICILIA
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Palermo
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«START CUP». Inventati percorso virtuale per ipovedenti e cannula per iniezioni su pazienti oncologici
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Saluta, la ricerca a uta chi vive disagi
ANNA CLARA MUCCI
Si chiama «In. Sight» ed è stato realizzato da 5 giovani
ingegneri palermitani, il progetto che ha vinto il primo
premio della X edizione di Start Cup Palermo 2014. La
cerimonia di premiazione, che si è tenuta ieri presso la
Camera di commercio, ha visto protagonisti Daniele
Croce, Laura Giarrè, Natale Galioto, Domenico Garlisi e
Ilenia Tinnirello, ai quali è andato un assegno di 8 mila euro. Ai primi classificati è toccato anche il premio
speciale «UK Trade Investment», assegnato dalla Missione diplomatica britannica alle idee imprenditoriali
con maggiore propensione all'internazionalizzazione.
Il secondo premio, consistente in un assegno di 4 mila euro, è andato al gruppo «Ago cannula modificato»,
formato dai farmacisti Riccardo De Stefano e Gessica
Imbraguglio, e dall'ingegnere Giuseppe Buscemi.
L'idea imprenditoriale su cui si basa «In. Sight», chiamata «Arianna», è quella di migliorare l'inserimento sociale delle persone affette da disabilità visive, non vedenti e ipovedenti, favorendo la loro indipendenza e
mobilità, per esempio all'interno degli aeroporti, dei
musei e dei centri commerciali. Si tratta di sostituire i
percorsi tattili con nastri colorati, che possono essere
identificati scaricando un'applicazione sul proprio
smartphone e segnalati all'utente con dei segnali di vibrazione.
L'«Ago cannula modificato», che ha vinto il secondo
premio, punta invece a modificare la cannula per le terapie endovenose, con un sistema di fori e/o fessure tramite un raggio laser specifico, che permetterebbe così di diminuire le dimensioni dell'ago, importante soprattutto nei soggetti oncologici in cui c'è un'elevata
fragilità venosa.
12 progetti sono stati scelti all'interno di un gruppo
di 5 finalisti, tra cui il gruppo «Smart Diagnosis Disease System», consistente nello sviluppo di un software
per fare diagnosi sulla celiachia e malattie epatiche; il
team «New Digital Frontiers» riguardante la gestione
delle opere digitali e «Cruise2Sicily», sul turismo crocieristico in Sicilia.
Per il rettore, Roberto Lagalla, «in questa situazione
di disoccupazione che sta attraversando il nostro Paese e la nostra Isola, occorre non la bacchetta magica, ma
una nuova metodologia di affrontare i problemi».
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
LA SICILIA
Sez-
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i fatti
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START CUP 2014
PALERMO, VINCE BASTONE VIRTUALE PER CIECHI. Un bastone
virtuale per non vedenti e un ago-cannula indolore per le
endovenose: ecco i vincitori di Start Cup Palermo 2014, gara tra le
migliori idee d'impresa, promossa dall'università di Palermo e dal
suo consorzio Arca. In finale pure una società del turismo, una di ebook innovativi e un software perlOiagnosi. A vincere il primo
premio è stato il progetto In. Sight, dedicato allo sviluppo di
sistemi di navigazione con realtà aumentata, a basso costo e poco
invasivi sull'ambiente, il cui prototipo è Arianna, bastone virtuale
per non vedenti. Al secondo posto è arrivata l'idea d'impresa
basata sull'invenzione dell'ago-cannulla modificata, con il quale si
vuole ridurre al minimo il dolore causato dalla necessità di trovare
un accesso venoso nei pazienti ospedalieri grazie a un ago-cannula
neonatale dove sono stati praticati dei fori che incrementano il
flusso. Ai vincitori andranno rispettivamente premi da 8.000 e da
4.000 euro, oltre che la possibilità di partecipare al premio
nazionale per l'innovazione 2014. Ieri la premiazione alla Camera
di commercio con il rettore dell'università di Palermo, Roberto
Lagalla e il presidente della Camera di commercio di Palermo,
Roberto Helg.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
AI DUE VINCITORI 8000 E 4000 EURO
Bastone per non vedenti e ago indolore le rivoluzioni di “Start Cup”
30 settembre 2014
di Redazione
A vincere il primo premio è stato il progetto “In.Sight”, dedicato allo sviluppo di sistemi di navigazione con realtà aumentata, a basso
costo e poco invasivi sull’ambiente, il cui prototipo è Arianna, bastone virtuale per non vedenti.
Al secondo posto è arrivata l’idea d’impresa basata sull’ invenzione dell’ago-cannulla modificata, con il quale si vuole ridurre al
minimo il dolore causato dalla necessità di trovare un accesso venoso nei pazienti ospedalieri grazie a un ago-cannula neonatale dove
sono stati praticati dei fori che incrementano il flusso. Sono questi due i vincitori del Premio Start Cup, la competizione tra le migliori idee
d’impresa nate dalla ricerca scientifica, promossa dall’Università di Palermo e dal suo Consorzio Arca, l’incubatore che ha già traghettato sul
mercato trenta imprese.
Una di queste è Mosaicoon, la società d’eccellenza di video sul web dove è andato a fare visita il 15 settembre scorso il premier Matteo Renzi.
Ai vincitori andranno rispettivamente premi da 8.000 e da 4.000 euro, oltre che la possibilità di partecipare al Premio Nazionale per
l’Innovazione 2014.
Oggi la premiazione alla Camera di commercio con il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla e il presidente della Camera di
Commercio di Palermo, Roberto Helg, tra gli altri il presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese; l’assessore alle Attività produttive
del Comune Giovanna Marano; Alessandro Ciuro di UK Trade & Investment; Umberto La Commare del Consorzio Arca, il direttore generale
dell’impresa Wib Fabio Maria Montagnino.
“L’Università – dice il rettore Roberto Lagalla – continua a credere e investire nelle idee e nelle iniziative dei giovani che, attraverso la
creatività e la conoscenza, si aprono al lavoro non convenzionale, formulando progetti d’impresa”. “In un’area geografica in cui la
propensione all’imprenditorialità è tra le più basse del Paese – aggiunge Giovanni Perrone – la Start Cup Palermo dimostra come alcuni modelli
di creazione d’impresa innovativa possono diventare una realtà anche alle nostre latitudini”.
Le vincitrici sono state scelte dal Comitato scientifico tra 31 business idea in gara. Alla finalissima sono arrivate cinque imprese: oltre alle
due vincitrici, lo spin off accademico “New Digital Frontiers”, che intende inserirsi nel settore dell’informatica umanistica ideando e realizzando
sistemi e procedure per la creazione, l’archiviazione, la pubblicazione e la distribuzione di prodotti di editoria elettronica.
E poi ”Cruise2sicilY, un’impresa di servizi turistici che si colloca nel mercato crocieristico del Mediterraneo occidentale. E infine
“Smart Diagnosis Desease System”, un software per la diagnosi di alcune malattie basato sulle reti neurali e su altre tecniche di
clustering che suggerisce al medico la diagnosi corretta.
Il bastone virtuale per non vedenti
premiato a Palermo
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30 settembre 2014 - 18:54 di REDAZIONE
A vincere il primo premio è stato ilprogetto In.Sight, dedicato allo sviluppo di sistemi di navigazione con realtà
aumentata, a basso costo e poco invasivi sull’ambiente, il cui prototipo è “Arianna”, bastone virtuale per non
vedenti. Al secondo posto è arrivata l’idea d’impresa basata sull’invenzione dell’ago-cannulla modificata, con il
quale si vuole ridurre al minimo il dolore causato dalla necessità di trovare un accesso venoso nei pazienti
ospedalieri grazie a un ago-cannula neonatale dove sono stati praticati dei fori che incrementano il flusso.
Sono questi due i vincitori del Premio Start Cup, la competizione tra le migliori idee d’impresa nate dalla
ricerca scientifica, promossa dall’Università di Palermo e dal suo Consorzio Arca, l’incubatore che ha già
traghettato sul mercato trenta imprese. Una di queste è Mosaicoon, la società d’eccellenza di video sul web dove
è andato a fare visita il 15 settembre scorso il premier Matteo Renzi. Ai vincitori andranno rispettivamente premi
da 8.000 e da 4.000 euro, oltre che la possibilità di partecipare al Premio Nazionale per l’Innovazione 2014.
Oggi la premiazione alla Camera di commercio con il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla e il
presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg. L’occasione per una tavola rotonda dedicata
alle start up innovative come strumento di sviluppo del territorio alla quale hanno partecipato tra gli altri il
presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese; l’assessore alle Attività produttive del Comune
Giovanna Marano; Alessandro Ciuro di UK Trade & Investment; Umberto La Commare del Consorzio Arca, il
direttore generale dell’impresa Wib Fabio Maria Montagnino.
“L’Università – dice il rettore Roberto Lagalla – continua a credere e investire nelle idee e nelle iniziative dei
giovani che, attraverso la creatività e la conoscenza, si aprono al lavoro non convenzionale, formulando progetti
d’impresa”.
“In un’area geografica in cui la propensione all’imprenditorialità è tra le più basse del Paese – aggiunge
Giovanni Perrone – la Start Cup Palermo dimostra come alcuni modelli di creazione d’impresa innovativa possono
diventare una realtà anche alle nostre latitudini”.
Le vincitrici sono state scelte dal Comitato scientifico tra 31 business idea in gara. Alla finalissima sono
arrivate cinque imprese: oltre alle due vincitrici, lo spin off accademico New Digital Frontiers, che intende inserirsi
nel settore dell’informatica umanistica ideando e realizzando sistemi e procedure per la creazione, l’archiviazione,
la pubblicazione e la distribuzione di prodotti di editoria elettronica. E poi ”Cruise2sicilY, un’impresa di servizi
turistici che si colloca nel mercato crocieristico del Mediterraneo occidentale. E infine Smart Diagnosis Desease
System, un software per la diagnosi di alcune malattie basato sulle reti neurali e su altre tecniche di clustering che
suggerisce al medico la diagnosi corretta
Ansa.it Sicilia
Bastone virtuale ciechi vince Start cup
Al progetto premiato dall'ateneo di Palermo andranno 8000 euro
Redazione ANSAPALERMO30 settembre 201418:11NEWS
(ANSA) - PALERMO, 30 SET - Un "bastone virtuale" per non vedenti e un ago-cannula indolore per le endovenose: ecco i vincitori di Start Cup
Palermo 2014, gara tra le migliori idee d'impresa, promossa dall'università di Palermo e dal suo consorzio Arca. In finale pure una società del turismo,
una di e-book innovativi e un software per le diagnosi. Ai vincitori andranno rispettivamente premi da 8.000 e da 4.000 euro, oltre che la possibilità di
partecipare al premio nazionale per l'innovazione 2014.
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LA SICILIA
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Licata e hinterland
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CONSORZIO UNIVERSITARIO DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO
Il Comune torna tra i soci del Cupa
il tetto di spesa è di cinquemila euro
Il Comune di Licata aderisce al Cupa.
Sinergie propositive si uniscono e
dal prossimo mese di gennaio il vertice amministrativo tornerà a fare
parte del Consorzio Universitario
della Provincia di Agrigento, del quale, tra l'altro, risulta essere stato tra i
soci fondatori.
Una decisione in tal senso è stata
adottata lo scorso giorno dal commissario straordinario di Licata, Dario Cartabellotta, mediante l'emanazione di un'apposta direttiva indirizzata ai dirigenti dei dipartimenti
Affari generali e Finanze dell'Ente,
Pietro Carmina e Andrea Occhipinti,
disponendo la predisposizione degli
atti all'uopo necessari, fissando, altresì, che il tetto massimo di spesa,
per il raggiungimento dell'obiettivo, non dovrà superare l'importo di
5mila euro.
L'iniziativa scaturisce dalla considerazione del fatto che il Cupa «rappresenta — da come si legge testualmente della direttiva — un valido strumento per la promozione culturale,
l'interscambio delle conoscenze,
nonché lo sviluppo del territorio locale, con la creazione di nuove prospettive di lavoro e di crescita per i
servizi resi dallo stesso attraverso
progetti di formazione. Il Cupa quale
punto di riferimento per una nuova
concezione di istituzione scolastica
attraverso la presenza sul territorio di
valida offerta formativa, veicolo indispensabile di educazione e divulgazione culturale, rivolta a giovani e
non del territorio siciliano».
Il Comune di Licata nel 2012, per
effetto di quanto disposto dall'art. 10
della L R. 22 del 2008, al fine di realizzare economie di bilancio, ha dovuto procedere alla dismissione di
tutte le partecipazioni dell'Ente, compresa quella relativa al Cupa.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
GLORIA INCORVAIA
Università di Palermo
Contento senatore accademico
Martedì 30 Settembre 2014 - 15:02
Studente di Giurisprudenza, e componente della RUN, è già stato eletto rappresentante nella sua facoltà,
risultando il primo degli eletti nelle ultime competizioni per il rinnovo della componente studentesca
all’interno del proprio corso di laurea.
PALERMO - Alessandro Contento è il nuovo rappresentante della componente studentesca
all’interno del Senato Accademico dell’Università di Palermo. Si è insediato lunedì scorso, il nuovo
Senatore Accademico in rappresentanza della componente studentesca, Alessandro Contento, esponente
della Rete Universitaria Nazionale (RUN). Alessandro, studente di Giurisprudenza, e componente attivo
della RUN nella lotta e difesa dei diritti degli studenti, è già stato eletto rappresentante nella sua facoltà,
risultando il primo degli eletti nelle ultime competizioni per il rinnovo della componente studentesca
all’interno del proprio corso di laurea.
Il neo Senatore Accademico, è subentrato a Pasquale Pillitteri, risultato primo degli eletti nella
lista "RUN - Vivere Ateneo – Unixcento – Insieme Ateneo", durante le elezioni per il rinnovo delle
rappresentanze studentesche svoltasi nel maggio 2013 . In quella competizione il neo-senatore ottenne
circa 1700 preferenze piazzandosi dietro a Pillitteri nella competizione interna alla lista. Contento ha già
svolto la sua prima seduta in qualità di rappresentate il 22 settembre del 2014. Pronto a continuare il
lavoro svolto dal suo predecessore, l’esponente della RUN porrà la massima attenzione ai bisogni e alle
esigenze degli studenti di tutto l’Ateneo palermitano, dimostrando com’è ancora possibile svolgere una
sana e vera rappresentanza che pensi al bene degli studenti e non a quello particolare della propria
organizzazione di appartenenza.
“Sono pronto ad iniziare questa nuova sfida – dichiara il nuovo Senatore Accademico -.Cercherò
di proseguire nel miglior modo possibile l’ottimo lavoro svolto da Pasquale, avvalendomi della costante
collaborazione di tutte le associazioni che hanno sostenuto questo progetto. L’obiettivo del mio impegno
sarà il superamento di tutte le criticità che ogni giorno vivono i miei colleghi universitari. Una sfida
ambiziosa che mi pongo di superare tentando di coinvolgere gli studenti dell’Università di Palermo in un
percorso tangibile e concreto che porti ad un miglioramento della nostra condizione”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultima modifica: 30 Settembre ore 15:03
Giornale di Sicilia
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Cronaca di Palermo
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O Vie dei Tesori
Laboratori e attività
Weekend per bambini
e•e- I più grandi potranno irnparare a
realizzare un libro con la guida di artigiane della carta dell'associazione Libero, andare «a scuola di mummie» con
la giornalista e scrittrice Messia Franco
per conoscere tutti i segreti che vanno
dall'antica Egitto alla catacombe dei
Cappuccini. O, ancora, giocare al teatro
con l'associazione «Trequartidi maschera», lavorando sulla voce, sul movimento, sull'espressività. I più piccoli potranno invece andare all «Officina dell'antípaura» per superare, divertendosi, timori e ansie terribili. Un weekend denso di attività per bambini, quello de «Le
Vie dei Tesori» che si apre venerdì. Con tributo :3 euro. Cali center e prenotazioni: 09123893030. Informazioni: MIMI.
leviedeitesori it.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
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LA REPUBBLICA
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Appuntamenti
1/10/2014
XII
Aperitivo di inizio anno accademico
alle terrazze di Ingegneria (edificio 7
in viale delle Scienze). Alle 18 si
comincia con la presentazione del
progetto "UnipART— Arte e passioni
all'Università". A seguire stuzzichini e
musica a cura dell'Unione degli
universitari.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
LA REPUBBLICA
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Appuntamenti
1/10/2014
XII
A Palazzo Chiaramonte-Steri (piazza
Marina 61) è visitabile "Di caduche
bellezze efugaci forme'. In mostra 26
opere di Ilaria Caput°, artista che
coniuga innovazione etradizione.
Fino al 2 novembreda mercoledì a
domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16
alle 19. Ingresso libero.
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
LA SICILIA
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i fatti
1/10/2014
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«Abbiamo dato un'anima
a un robot per aiutare
i bambini autistici»
Il progetto della start-up catanese Behaviour Labs
LAVINIA D'AGOSTINO
Sembra una favola moderna, e forse per
certi versi lo è. E' la storia di Behaviour Labs, la
start-up catanese che si occupa di personal e social
robotica, terza classificata al Premio Scintille del
Consiglio nazionale degli ingegneri d'Italia. Alla base di questa storia c'è una passione, quella per la robotica, che ha portato i fratelli Daniele e Marco
Lombardo e il loro cugino Giuseppe Pennisi, fino in
America. Tutto è iniziato due anni fa, quando un
gruppo di amici, un po' per caso e un po' per gioco,
hanno dato vita a un progetto innovativo e ambizioso. «Nel 2012 ho comprato Nao - racconta Daniele Lombardo, perito informatico, fondatore e
team leader di Behaviour Labs - un robot costruito in Francia. Ho condiviso il mio "nuovo giocattolo" con gli amici e dopo aver valutato le sue potenzialità, abbiamo pensato che questo umanoide
potesse trovare un'applicazione concreta per il
trattamento dell'autismo, un disturbo che colpisce
un bambino ogni 150». Detto fatto. Il team di Behaviour Labs ha iniziato ad analizzare le problematiche legate all'autismo e a sviluppare dei software
che rendessero il robot capace di "giocare" in modo terapeutico. Così è nata la loro versione di Nao,
già un robot alla genesi, ma con un particolare in
più: la piattaforma roboMate, un software programmabile con un tablet, attraverso la quale l'umanoide è capace di eseguire terapie personalizzate per bambini autistici, ma che può svolgere anche
attività formative e di intrattenimento. Grazie a loro il robot Nao è in grado di parlare, interagire, riconoscere e localizzare la voce, vedere e riconoscere i volti.
«Quando ne ho parlato con la mia rete di contatti - continua Daniele Lombardo - ho subito riscontrato un grande entusiasmo, allora abbiamo
deciso di fare sul serio, abbracciando la vita da
start-upper».
.
.
_ Ma questo è_ solo l'inizio della storia
della piattaforma roboMate, il cuore siciliano del
robot francese Nao e del "fratellino texano" Zeno,
quest'ultimo capace di riprodurre anche le espressioni facciali. E i primi collaudatori sono stati, ovviamente, i bambini di una Onlus di Fiumefreddo.
«Insieme ai genitori, agli psicoterapeuti e agli psicologi - continua - abbiamo notato che il robot ha
un effetto calmante sui bambini autistici più aggressivi, diminuendo anche il loro fastidio alla
confusione. La nostra soluzione si differenzia dalCATANIA.
le altre perché offre uno strumento di diagnosi e
terapia insieme. Ci piacerebbe riuscire a far utilizzare questo robot nel maggior numero di strutture sanitarie possibili, ma sarebbe utile anche a domicilio, e le famiglie potrebbero bypassare le lunghissime liste d'attesa».
Sembra un miraggio, ma non lo è. La realizzazione di questo sogno potrebbe essere dietro l'angolo, oppure oltre oceano. Il progetto made in Catania, infatti, è entrato nella gamma dei prodotti RoboKind, azienda di Dallas leader nella fabbricazione di automi con espressioni facciali, e oggi partner
di Behaviour Labs. «Siamo partner per l'Europa ed
esclusivisti per l'Italia, sia per la distribuzione dei
robot sia per lo sviluppo congiunto di soluzioni
nell'ambito socio-assistenziale e didattico - aggiunge Lombardo - Abbiamo già venduto tre esemplari di Zeno al Cnr (Centro nazionale di ricerca) di
Lecce e un quarto esemplare a una Onlus di Bari, i
primi che utilizzeranno il nostro umanoide a scopo terapeutico. Con RoboKind svilupperemo contenuti e applicazioni, pensati non solo per l'autismo ma anche per la didattica. Grazie alla capacità
di intrattenimento educativo del dispositivo, infatti, già sei scuole texane hanno comprato Zeno».
Resta congelata, invece, l'intesa con l'Azienda sanitaria provinciale di Catania «almeno finché non
ci sarà un direttore generale - precisa Daniele
Lombardo», che prevederebbe l'utilizzo di un
esemplare di Nao al Centro diurno per il trattamento dell'autismo, che però non ha mai aperto.
«Adesso continueremo a far conoscere i vantaggi
dell'utilizzo di questi robot al servizio della sanità
- conclude -. A fine ottobre saremo allo Smau di
Milano e il 5 novembre al Tedx di iAllilk
,;.,_
Ginevra, il più importante
evento "futuriste sull'innovazione tecnologica. In- f .1.,-,, *".. ' 7; &
tanto siamo in fase di rac- ..':.-: ' `!'
40 - 1w
•
colta dati: l'ingegnere '', ..{:'. ,., :..4-.,.
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....,
Giulia Crifaci, ricercatrice ,..«...
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del Cnr e nostra collaboratrice , si trova in Texas
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, ,,`'..:` .,1,,,,,;,.::.,:: 11
dove sta raccogliendo i risultati dei test sperimentali sui bambini autistici, I.'. . : ? --‘'.,',.;. ••• .1,1.':n , ..:.
che diventeranno una '--:':.' la ..'" .. .A1111 • : pubblicazione scientifica la prossima primavera». •itiresg
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Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
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LA SICILIA
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Noi Oggi
1/10/2014
18
Laboratori senza risorse
lunga notte per la ricerca
Cervelli in fuga, e si capisce: perché dovrebbero restare?
GIUSEPPE GIARRIZZO
o provato a seguire con qualche
attenzione l'ennesima celebrazione (molti i ministri a catechizzare, pochi i devoti minori a far da
convertiti) deI culto pubblico della dea
Ricerca. Dati gli argomenti e la modesta
levatura dei soggetti, fu agevole capire
che era il solito appello a generosi donatori (inattuali) - visto che la Caritas, leggi il governo, troppo impegnata coi migranti non ha avuto tempo di chiarire se
si trattava dei devoti di una setta, ovvero
dei fin troppi elemosinanti, modello Cnr
che (pare) paga puntualmente lo stipendio ai suoi ricercatori ma non ha fondi
per le loro ricerche, buoni o cattivi che
siano i loro progetti. Potete star certi,
che i sindacati son pronti - come si è visto, nei mesi scorsi in Sicilia - a sostenere anche questi sprechi dal momento
che gli stipendi degli Enti inutili (Cnr,
lstat, eccetera.) "danno lavoro".
Diciamo le cose come vanno dette: da
almeno 10 anni in Italia la ricerca, e non
solo quella scientifico-naturalistica, sta
in notte fonda e non aspira a veder l'alba
di un nuovo giorno. Il poco denaro, locale nazionale europeo, è stato impiegato
per usi impropri, e i misuratori di produttività continuano a sfornare numeri e
tabelle inattendibili in una continua girandola di metodi e di materie. La premiata ditta Profumo-Gelmini ha portato
via dall'Università la ricerca, consegnata
per privilegio ad un Cnr impresentabile
alivello europeo, mentre i laboratori locali e nazionali (archivi, biblioteche, eccetera per la ricerca umanistica) mancano delle risorse - uomini e mezzi -necessari per assolvere le funzioni cui sono
stati chiamati.
Impazza la retorica del "rientro" dei
giovani e meno giovani scienziati: francamente non riesco a capire come un
ricercatore che si è formato "altrove",
potendo aver l'accesso a laboratori attivi,
a gestione scientifica e amministrativa
competente, possa scegliere di tornare in
un paese deserto da tempo che non ha
neppur tentato di calcolare o di annunciare la "ripresina". Il governo ha avviato
un processo di "normalizzazione" della
scuola, cui affidare in un decennio la rigenerazione dell'Italia finalmente euro-
H
L'università ,
"scippata" della ricerca. Il
deficit degli investimenti ,
europei, nazionali e locali
destinati al settore,
offuscato dalla retorica
I
Deserto Italia.
Sopra,
un laboratorio
di ricerca
in un'immagine
d'archivio
pea (leggi, competitiva): mi chiedo, io
che posso solo in idea vedere l'esito di un
processo siffatto, chi formerà i formatori in una realtà come l'attuale, obbligata
ad assumere anche per docenti e tecnici
della scuola nei vari ordini "la mobilità"
come condizione. Tra Tar e sindacati come render praticabile, in una società meritocratica quanto lo concede l'assunzione "a vita", una mobilità che comporta il mutar di competenze in un mondo in cui antiche discipline (metodi e
contenuti) muoiono e di nuove ne sorgono ogni giorno, in vitali adeguamenti?
Dati i precedenti, temo di sapere quel
che accadrà: ci terremo i vecchi Enti inu-
tili, e ne creeremo di nuovi chiamati a
ringiovanire il vecchio e a segnar il tracciato della "promessa". La turpe creatura
prodotta nel 2010 dalla genialità del legislatore berlusconico, l'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del Sistema universitario e della ricerca), col fine di sostenere gli atenei virtuosi (leggi, con più studenti e più laureati), in vista di "premiar"
le virtù del suo primo quadriennio ci ha
dato le statistiche del quinquennio 20062010, in un prodotto che il suo presidente vanta come un «modello scientifico
che il mondo ci invidia» ( ! ): Non sappiamo come sono andate le cose per il quinquennio successivo 2010-2014, ma sapremo come premiarne il merito! Per
contro l'Anvur ha trovato il tempo - con la
complicità opaca della solita burocrazia
ministeriale - di imporre un sistema scandaloso, nelle procedure e negli esiti, di
selezione della docenza pubblica in una
università da anni diventata (col ridicolo
sistema dei "crediti") un esamificio perenne governato attraverso certificazioni "digitali" da amministrativi alle prese nei
casi migliori con reti informatiche fragili
o inutilmente complicate.
Si annunciano, è vero, misure imminenti per la ricerca. Le misure previste o
annunciate (sgravi fiscali o incentivi alle
imprese che "fanno ricerca") escludono
però la ricerca pubblica - quella in atto affidata a strutture pubbliche, di varia
estensione. Le statistiche disponibili, che
inventano dati per la ricerca di impresa,
non ce ne danno per la pubblica: quanto
costa il Cnr, e cosa produce? quanto l'Infn
o l'Ingv o l'Istat, e che producono? E il dirigismo ministeriale, con le prove più recenti della tutela e gestione dei Beni culturali o dell'Ambiente?
Si dirà che son domande "inattuali", se
la politica ed i suoi attori (sindacalisti e
magistrati in testa) non sanno e non vogliono sapere, alle prese con una valanga
incontenibile di talk-show televisivi che
ha coperto di fango e cenere quel pochissimo che pur esisteva di giornalismo di inchiesta. Come può la "ricerca" sopravvivere in un contesto torbido come l'attuale,
incerto per l'Italia, l'Europa, l'Occidente?
La notte della ricerca si fà più fitta, e l'ipocrisia della lotta ai cervelli in fuga è senza
speranza. A quando in fondo al tunnel, se
ce n'è ancora uno, la lucetta della ripresa?
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa