Commento flash aggiornamento mercati 03122014

Commento Flash
Aggiornamento mercati: focus sui dati in attesa della BCE
3 dicembre 2014
Temi della giornata
- Macro: attesa per i PMI servizi in Europa e per gli occupati ADP negli Stati Uniti.
- Azionario: Wall Street nuovamente in rialzo con il Dow Jones che rinnova in corso di seduta i
massimi storici.
Intesa Sanpaolo
Direzione Studi e Ricerche
- Titoli di Stato: al via l’operazione di buyback per il Tesoro italiano.
Macroeconomia
Dopo le sorprese negative emerse dalla revisione dei PMI manifatturieri in Europa, i dati relativi
alla fiducia nel settore dei servizi dovrebbero confermare i livelli già indicati dalle stime flash per
novembre. Se da un lato l’indice tedesco è atteso ancora a 52,1 punti, in calo rispetto ai 54,4
punti di ottobre, per il dato francese il consenso anticipa una conferma a 48,8 dopo che la stima
flash aveva segnalato un miglioramento dai 48,3 punti del mese precedente. Rimane ad ogni
modo un quadro d’insieme piuttosto debole per le imprese europee con la stima finale del PMI
composito per la zona euro che dovrebbe fermarsi a 51,4 punti in novembre, in linea col dato
preliminare, ma in calo dal 52,1 di ottobre. Alla dinamica degli indici europei si dovrebbe
allineare anche la prima stima del PMI servizi italiano che in novembre è atteso in calo da 50,8 a
50,2 punti.
Negli Stati Uniti invece, dopo diversi interventi di esponenti del FOMC che hanno dato lettura
delle implicazioni legate al calo del prezzo del petrolio per la politica monetaria della Fed,
l’attenzione si concentra oggi sulle statistiche ADP che anticipano di qualche giorno il rapporto
ufficiale sul mercato del lavoro di novembre e che dovrebbero indicare, per le imprese del
settore privato, l’aggiunta di 222 mila nuovi posti di lavoro. Qualora confermato, il numero di
consenso implicherebbe un modesto rallentamento rispetto alle 230 mila buste paga aggiunte in
ottobre, ma confermerebbe ad ogni modo la robustezza della crescita per la dinamica
occupazionale. Sul fronte invece delle indagini di fiducia, sono attesi in serata sia la
pubblicazione dell’indice ISM non manifatturiero (visto in marginale accelerazione a novembre)
che del Beige Book relativo all’attività nei vari distretti, che dovrebbe essere ancora una volta
positivo, con indicazioni di espansione moderata e ripresa dei consumi.
Azionario
Chiusura positiva per Wall Street, dopo le prese di beneficio della giornata precedente, in scia
anche ai deboli dati relativi alle vendite dei primi giorni di avvio della stagione natalizia. A
sostenere i listini nella giornata di ieri sono stati soprattutto gli acquisti sui titoli legati alle
biotecnologie e all’Energia. Un contributo importante è arrivato anche dal settore Auto, grazie ai
dati relativi alle vendite di vetture di novembre, che hanno sorpreso al rialzo battendo le attese
di mercato; il dato è stato spinto verso l’alto da incentivi in aumento e da fondamentali positivi
dei bilanci delle famiglie. A tali fattori si sono aggiunti anche nuove indicazioni sul fronte macro
che confermano ulteriormente la solidità della crescita economica negli USA. In tale contesto, il
Dow Jones ha rinnovato il massimo storico durante la seduta a 17.897 punti.
Quarta seduta consecutiva in rialzo per il Nikkei, con gli acquisti favoriti anche dalla ulteriore
debolezza dello yen. L’indice torna in tal modo sui livelli di luglio 2007, anche se hanno
cominciato a prevalere le prese di beneficio visti i guadagni delle precedenti settimane.
Titoli di Stato e tassi
Giornata priva di spunti quella di ieri per il mercato dei titoli di Stato, in cui prevale il clima di
attesa per la riunione della BCE in calendario domani. Sul secondario i BTP si confermano sui
Ricerca per Investitori
privati e PMI
Team Retail Research
Analisti Finanziari
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3 dicembre 2014
livelli di chiusura del giorno precedente, con il titolo a 2 anni che archivia gli scambi poco al di
sopra della soglia di 0,5% e il decennale rimane di pochi centesimi oltre il livello del 2% con lo
spread rispetto ai titoli tedeschi in area 127pb. Sul fronte del mercato primario prende il via oggi
l’operazione di buyback annunciata dal Tesoro italiano nei giorni scorsi: ad essere riacquistati
saranno i BTP marzo 2015, maggio 2016, maggio 2017, ai quali si aggiungeranno i CCT
settembre 2015 e luglio 2016. Attive anche con nuove emissioni la Germania (3 miliardi di titoli
quinquennali) e il Portogallo, con carta a 3 e 12 mesi.
Corporate
In una seduta caratterizzata da una modesta correzione sul comparto dei titoli governativi i
corporate europei con rating IG hanno registrato un ritorno totale negativo, -0,1% circa; sui
titoli HY, strutturalmente meno sensibili alle variazioni dei tassi core, la performance è stata
marginalmente positiva (+0,02%). Segnali interessanti arrivano nel frattempo dal mercato
primario, in particolare denominato in dollari, che continua a evidenziare una sorprendente
vitalità. Nel giro di poche settimane sono state, infatti, portate a termine parecchie operazioni di
dimensioni rilevanti tra cui Alibaba, Medtronic e da ultimo Amazon, con un bond da 6 mld di
dollari. Gli investitori continuano a mostrare forte interesse per la carta a spread, sia pure con
qualche modesta concessione di rendimento in fase di primario.
Cambi
Si rafforza il dollaro che ha toccato un nuovo massimo a sette anni contro yen, a 119,44, grazie
al rialzo dei rendimenti dei Treasury e sui commenti abbastanza ottimisti della Fed, circa la
ripresa dell'economia statunitense anche in relazione al calo dei prezzi energetici. Il cambio
euro/dollaro resta stabile sotto 1,24 in attesa della riunione BCE di domani in cui Draghi,
sperano gli operatori, possa dare maggiori dettagli sulle future mosse dell'Istituto centrale, in
termini di acquisto dei titoli governativi. Permangono le turbolenze sulle valute emergenti
particolarmente esposte al prezzo del petrolio, prima fra esse il rublo, il cambio USD/RUB è a
ridosso di 55, mentre non mancano le attese di possibili interventi da parte della Banca centrale.
Risorse di base
Blando recupero per il petrolio, dopo un inizio di settimana all'insegna dei forti ribassi generati
dalla decisione OPEC, della scorsa settimana, di non tagliare la produzione in un mercato già
eccessivamente rifornito di materie prima. In rialzo anche l'oro sopra 1.200 dollari l'oncia, ma
pesa sugli operatori lo scenario di minima inflazione che non consente, in alcun modo,
aspettative di rialzo delle quotazioni dei Metalli Preziosi. Sul fronte cinese, il PMI dei Servizi
(statistica ufficiale) indica per novembre un'espansione e un leggero rialzo a 53,9 dal precedente
53,8 di ottobre, nonostante i dati macro indichino un oggettivo rallentamento per la seconda
maggiore economia mondiale, che si riflette nella domanda di commodity.
Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche
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3 dicembre 2014
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Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche
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3 dicembre 2014
Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse
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Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice
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Mario Romani
Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche
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