Psicoterapia di gruppo a tempo definito per persone con Disturbi d’Ansia Irma Dessì, Antonella Porru, Marianna Melis, Alberto Santoru Premessa L’esperienza nasce all’interno del DSM della ASL 8 (Cagliari), con l’obiettivo di rispondere in modo calibrato ed efficace ai bisogni psicologici delle persone portatrici di un disagio psichico definito “minore”. In realtà essi rappresentano una forte domanda di salute nel panorama del nostro Servizio Sanitario regionale. Ci si riferisce a persone con Disturbo da Attacchi di Panico con o senza Agorafobia, con anni di fruizione dei servizi pubblici (soprattutto per farmacoterapia ma anche con esperienze di diversi trattamenti psicoterapeutici individuali), e pesanti ripercussioni nella sfera personale, sociale e lavorativa. Obiettivi L’obiettivo dell’intervento terapeutico è il favorire la nascita e il consolidamento di esperienze correttive. Sperimentarsi come persone “capaci” aiuta a sostituire i vecchi schemi interpretativi della realtà e delle relazioni con altri più adattivi. Gli autori si soffermano sugli elementi che innescano il processo di cambiamento: chiarezza su “cosa” accade a livello psicobiologico e su “come” funziona il disturbo d’ansia, successive esperienze di padronanza con l’utilizzo delle tecniche e delle strategie apprese, conseguente cambiamento delle convinzioni su di sé rispetto al problema. Metodo Il campione è costituito da 178 utenti, che hanno frequentato 18 gruppi psicoterapeutici a tempo definito, di ambo i sessi, con una leggera prevalenza del sesso femminile (67%) e una età media di 35 anni. Circa il 78% ha un grado di scolarità a livello di scuola superiore o universitario e il 67% risulta avere una occupazione lavorativa. Il protocollo è focalizzato su problemi specifici, concreti, che possano essere oggetto di contratto, negoziazione e verifica. Utilizza un programma articolato in 15 incontri, la co-conduzione di due terapeuti e la partecipazione di un operatore del CSM più un tirocinante psicologo. L’approccio è integrato e utilizza riferimenti e strategie che derivano da diverse scuole di psicoterapia tra le quali Cognitivo-comportamentale, con tecniche orientate a obiettivi specifici, Ericksoniana, quella della Gestalt e dell’Analisi Transazionale. Fondamentale è l'Analisi Transazionale sia nell'utilizzo del contratto terapeutico come strumento di accordo tra terapeuta e paziente, attraverso il quale si fissano gli obiettivi che si vogliono raggiungere durante il percorso, sia nell'approfondimento di alcuni aspetti delle relazioni interpersonali e delle dinamiche interne tipiche della persona in gruppo. Procedura Il Protocollo (breve sintesi) A seguito di invio (da parte dell’equipe di accoglienza del CSM, psichiatra o psicologo di riferimento, struttura ospedaliera) o dietro richiesta spontanea, alle persone che manifestano Attacchi di panico, Agorafobia e Condotte di Evitamento Fobico, viene proposto l’intervento psicoterapico di gruppo a tempo definito all’interno della seguente procedura: 1. Colloquio anamnestico e compilazione scheda informativa; 2. Presenza di criteri di inclusione secondo il DSM-IV, nello spettro dei disturbi d’ansia (Mini International Neuropsychiatric Interview); 3. Somministrazione test: IPAT-ASQ SAS (Self- Rating Anxiety Scale) di W. Zung DISS (Disability Scale di D. Sheehan) Questionario Psicofisiologico (scheda 6- CBA) Beck Depression Inventory Questionario di autovalutazione sui pensieri ansiogeni (elaborazione originale) Scala di valutazione sulla propria capacità percepita di gestione dell’ansia e dello stress (elaborazione originale). Al termine dell’intervento viene riproposta: 1. La scala di autovalutazione sulla propria capacità percepita di gestione dell’ansia e dello stress, 2. La valutazione dell’utente (in forma anonima), sul percorso psicoterapeutico effettuato in termini di: utilità, efficacia e soddisfazione (scala elaborata dai redattori). 1° seduta Breve autopresentazione dei partecipanti. Illustrazione e condivisione: del contratto, degli obiettivi (costruire aspettative realistiche) e delle regole. Vengono fornite informazioni ristrutturanti relative alla natura dello stress e dell’ansia. Conclusione in Ipnosi di gruppo secondo l’approccio ericksoniano, che ha come obiettivo: sperimentare la capacità di “controllo senza controllo” come apertura alle proprie risorse interne per alimentare aspettative e preparare esperienze di cambiamento. Percorso indicato: Ricalco e guida – dissociazione somatosensoriale – utilizzo di metafore. Nelle diverse sedute, durante le esercitazioni che hanno previsto l’ipnosi di gruppo, sono state utilizzate diverse metafore per guidare i processi associativi e rinforzare l’Io, per favorire : Speranza nel cambiamento, Fiducia e Costanza nel perseguimento degli obiettivi, Gradualità e possibilità di godere nel trarre gratificazione dai passi intermedi. Nessun controllo dell’ansia dunque! La parola giusta non è controllare l’ansia ma utilizzarne le potenzialità anticipatorie come una risorsa. Prima di utilizzare qualcosa è necessario però conoscere come funziona. Questo percorso conduce le persone ad entrare gradualmente dentro l’esperienza della propria ansia, sperimentando modalità differenti di reazione sulla base dell’acquisizione di conoscenze di come funziona e scoprendo di non averne più paura. 2° seduta Contrattazione individuale dell’obiettivo, espresso in termini comportamentali. 3° seduta Condivisione delle esperienze. Esercitazione individuale di Proiezione nel futuro (modalità utile per orientare il paziente verso il risultato anziché parlare del problema). Si tratta di costruire un ponte tra presente e futuro: il presupposto di questa esercitazione è che una volta che la persona ha definito l’obiettivo, il suo cervello organizzerà il comportamento inconscio, un ponte, un progetto che condensa le aspettative e mobilita le risorse per la sua realizzazione. 4° seduta IL CIRCOLO DELL’ANSIA Elementi che innescano e sostengono gli stati d’ansia: - ansia d’attesa; - auto-osservazione coatta; - attenzione selettiva a stimoli ambientali; - dialogo interno: pensieri catastrofici, stati emotivi, immagini mentali, stimoli sensoriali. Effetti maggiormente evidenti a livello esperienziale e comportamentale: - la paura fino al panico; - i sintomi neurofisiologici. Strategie comunemente utilizzate per fronteggiare gli stati d’ansia: - l’evitamento; - la ricerca di rassicurazione costituita da persone o da elementi ambientali. 5°seduta Dialogo sulle tematiche e sulle esperienze effettuate stimolate dal precedente incontro. Esposizione e tecniche paradossali: Entrare (sfida) paradossalmente in ciò che si teme (svuotare l’esperienza dai pensieri catastrofici e dalle componenti emotive irrazionali per verificarne la paradossale incapacità a provocare “ciò che si teme”) Uso dell’umorismo. Tecnica del posporre per l’ansia anticipatoria. 6°seduta Esperienze e feedback dei partecipanti. Generalmente, accanto ai “successi” di alcuni emergono le “resistenze” di altri, legate a possibili vantaggi secondari o, per meglio dire, al valore “comunicativo” del sintomo oppure emergono “convinzioni” su di sé e sul proprio problema che bloccano le esperienze di cambiamento. 7°- 8°-9° seduta Esercizio della” Linea del Tempo” : individuale in gruppo. Attraverso questa modalità si favorisce il lavoro di integrazione di convinzioni contrastanti rispetto alla propria identità e l’opportunità di “reincorniciare” imprint limitanti del passato. La tecnica della time-line (così definita da T.Jaems e R.Dilts) si rifà alle caratteristiche della mente umana per cui, per esempio, poi lo percepiamo spazialmente come davanti e prima come dietro. Sulla Linea del Tempo il soggetto manifesta un alto assorbimento attentivo e una focalizzazione sui propri processi interni e sull’esperienza che vive in quel momento. 10° seduta Riprendere il dialogo con ognuno: confrontare l’obiettivo con le esperienze, verificare se stia emergendo un cambiamento nelle convinzioni disfunzionali rispetto al problema indicato e quali strategie si stiano usando per fronteggiarlo. Soffermarsi sulle persone che sperimentano dei blocchi e rinforzare i successi e i processi di cambiamento in atto utilizzando le tecniche già presentate. 11° seduta Modello A B C – riflessione esperienziale in gruppo sulle implicazioni del ruolo delle B (interpretazioni) alla luce dei propri schemi di pensiero e dei vissuti emotivi sottostanti sugli eventi stressanti. Esemplificazione con qualche caso in particolare. Diagramma delle convinzioni positive e negative. 12° seduta Analisi dei diagrammi sulle convinzioni. Lavoro individuale sui pensieri e stati emotivi disfunzionali. Tecnica di fronteggiamento cognitivo ed esperienziale dello stress: 1° Mi rendo conto dello stress percependolo appena si manifesta (ricorda il “circolo dell’ansia”) 2° Penso al mio autodialogo e divento consapevole di immagini e proiezioni negative in atto 3° Mi autoistruisco per sostituire i pensieri e i sentimenti negativi (riconoscimento delle cognizioni negative su di sé e sostituzione) 4° Mi rilasso attivamente osservando l’effetto positivo . 13° seduta Tecnica delle forme mentali: gestione, eliminazione, intensificazione. 14° seduta Esercizio del “posto di potere personale” e ratifica del cambiamento (da ricalcare con attenzione alle nuove acquisizioni individuali e ai processi di cambiamento in atto). 15° seduta Lavoro su eventuali esperienze “ rimaste aperte”. Breve riepilogo dei contenuti, delle tecniche e del percorso effettuato. Verifica, ratifica e rinforzo del gruppo sulle competenze acquisite. Esperienze conclusive e compilazione questionari di verifica. Risultati I risultati sui livelli di soddisfazione dell’utente, rilevati attraverso un questionario anonimo di valutazione dell’intervento secondo la gradazione qualitativa: scarso, sufficiente, buono, ottimo, in termini di utilità, efficacia e soddisfazione, mostrano come circa il 98% dei partecipanti ha espresso valutazioni tra ottimo (preponderante) e buono (anche tra coloro che considerano comunque l’obiettivo non raggiunto). Escludendo i drop out (20% sul totale), considerato che il contratto prevedeva la frequenza di almeno 10 incontri e si riferiva ad obiettivi concreti, la quasi totalità dei partecipanti ha considerato molto o almeno abbastanza utile ed efficace l’intervento. I drop out (20% sul totale) si riferiscono quasi tutti ai pazienti con GAD, o con un disturbo da attacchi di panico in comorbidità con disturbo dell’umore per i quali probabilmente l’intervento non era quello indicato. Conclusioni Il Follow-up, effettuato a sei mesi dagli interventi (circa il 50% del campione) con la stessa modalità dell’autovalutazione, ma tramite contatto telefonico, i riscontri giunti dai colleghi invianti, la mancanza di ricadute a distanza ormai di oltre un anno sembrano confermare la stabilità dei risultati per quanto concerne la percezione sulla propria capacità di gestione dell’ansia. Benché i risultati siano molto incoraggianti, per una validazione scientifica del protocollo è in progetto una sperimentazione con gruppi di controllo e una maggiore attenzione alle variabili implicate nel processo. Bibliografia Berne E., Analisi Transazionale e Psicoterapia. Astrolabio- Roma, 1971. Dessì I., Montixi M.C., Santoru A. (2012), Intervento psicoterapico di gruppo a tempo definito per persone con disturbi d’ansia. Azienda U.S.L. N°8- Cagliari- Dipartimento di Salute Mentale. Dilts R., Halbom T., Smith S., Convinzioni, forme di pensiero che plasmano la nostra esistenza. Astrolabio- Roma, 1998. Erickson M.H., La comunicazione mente-corpo in ipnosi. Astrolabio- Roma, 1998. Frewen P.A, Dozois D.J, Lanius R.A (2008). Neuroimaging studies of psychological interventions for mood and anxiety disorders: empirical and methodological review. Clinical Psychology Review.28(2):228-46. Linden D.E.J. (2008), Brain imaging and psychotherapy: methodological considerations and pratical implications. European Archives of Psychiatry & Clinical Neuroscience 258: 71-75. Linden D.E.J., How psycotherapy changes he brain the contribution of functional neuroimaging” Molecular Psychiatry (2006) - University of Wales Bangor UK Loriedo C., Del Castello E., Tecniche dirette e indirette in ipnosi e in psicoterapia. Franco AngeliMilano, 1995. Prasko J. et al. (2004), The change of regional brain metabolism in panic disorder duringthe treatment with cognitive behavioural therapy or antidepressants. Neuroendocrinol Lett 25: 340348. Santoru A., Psicoterapia di gruppo a tempo definito per i disturbi d’ansia secondo un approccio integrato ipnotico ericksoniano. Ipnosi, rivista Italiana di Ipnosi Clinica e Sperimentale, Franco Angeli (2-2009): 45-61. Scilligo P., Analisi Transazionale Sociocognitiva. LAS- Roma, 2009.
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