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Parrocchia “S. Giovanni Battista” - FORNOVO S. GIOVANNI (BG)
FORUM NOVUM
LETTERA DEL PARROCO AI PARROCCHIANI— 25 GENNAIO 2015
Terza Domenica del Tempo Ordinario: …… Convertitevi……
Quando si fa la patente della macchina, c'è la teoria e poi la pratica. Anche nel Vangelo
di questa domenica è così: "Il regno dei cieli è vicino, convertitevi e credete al Vangelo", è la
teoria.
"Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini", è la pratica.
Certo, il Signore non dà nessuna patente né noi possiamo richiedere il foglio di via per
essere cristiani. Sicuramente tutto dipende dalle nostre scelte, quelle quotidiane e ripetitive, o
meglio, costanti e autentiche. E la conversione è la prima e irrinunciabile scelta per seguire
Cristo e diventare con Lui pescatori. Lo siamo tutti pescatori: importante è sapere cosa si
pesca. Molti vanno a pesca di denaro e non si preoccupano d'altro che di cogliere ogni buona
occasione per pescare. C'è chi pesca nel torbido per arrivare ad un posto, ad una poltrona, ad
un nome, con ogni mezzo. C'è chi pesca nella palude e nel fango per il piacere e muore invece di
tristezza e noia.
Io, cosa pesco? Fango, sabbia, molluschi? Pesco spine, rancori, invidie, delusioni? Forse
dobbiamo lasciare la nostra barca che fa acqua da tutte le parti e gettarci in questo oceano
dell'umanità, tra i flutti degli errori e gli scogli degli odi, fra le ondate della violenza e i vortici
del vizio. C'è gente che annega e che ci sta chiamando, sta chiamando proprio noi, i cristiani,
coloro che amano il grande Pescatore, il quale ci ha dato gli attrezzi giusti: la rete della fede,
l'esca della speranza e l'amo della carità.
Preghiera di un pagliaccio
“Signore, sono un fallito, però ti amo. Ti amo terribilmente, pazzescamente,
che è l’unica maniera che ho di amare, perché sono un pagliaccio.
Sono vari anni che sto nelle tue mani e verrà il giorno che verrò da Te,
perché Tu dal primo istante sei venuto da me.
La mia bisaccia è vuota, i miei fiori appassiti e scoloriti. Solo il mio cuore è
intatto.
Mi spaventa la mia povertà, mi consola la Tua tenerezza.
Sono davanti a Te come una brocca rotta e se Tu vuoi, però,
con questa creta puoi farne un’altra come ti piace.
Signore, accetta la mia offerta. La mia vita è come un flauto pieno di buchi.
Ma Tu prendila nelle Tue divine mani.
E che la Tua musica passi attraverso me, da pagliaccio che ama i miei fratelli
e sia per loro come un ritmo che accompagni il loro cammino:
allegria semplice dei Tuoi e loro passi”.