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Autorità portuale: il Presidente Monti replica al consigliere
metropolitano del PD Michela Califano
23 gennaio 2015
Monti: “su di me solo fango per impedirne la conferma alla presidenza dell’Autorità
Portuale”.
CIVITAVECCHIA / FIUMICINO – «La signora Califano, nella sua foga di difendere la tesi
precostituita di chi ha il solo obiettivo di gettare fango sul sottoscritto per impedirne la conferma
alla presidenza dell’Autorità Portuale, mostra di non sapere neppure di cosa stia parlando».
Ad affermarlo è il Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta Pasqualino
Monti in risposta alle affermazioni dell’ex commissario del PD di Civitavecchia Michela Califano.
«Sulle assunzioni – prosegue Monti – ho già risposto al senatore Astorre, che nella sua
interrogazione ha fatto esplicito riferimento ad incarichi che avrei dato a mio fratello ed alla figlia
del Segretario Generale. Ora la signora Califano, nel maldestro tentativo di correggere il tiro,
essendosi evidentemente resi conto i suoi ispiratori di averla sparata grossa, parla di incarichi che
risalirebbero al periodo in cui ero direttore amministrativo dell’ente.
La signora dimostra tutta la sua ignoranza in materia: in un ente pubblico come l’Autorità Portuale è
solo il Presidente che nomina i collaboratori, su richiesta del RUP sulle opere, o firma le assunzioni.
Inoltre – aggiunge – il fratello del sottoscritto fu chiamato a collaborare con l’ente su uno specifico
progetto per un breve periodo dal Presidente di allora Fabio Ciani, che la signora Califano conosce
bene e sul cui operato all’epoca se non erro non ebbe nulla da ridire. Il rapporto di collaborazione
venne ovviamente interrotto dal sottoscritto subito dopo la mia nomina.
Condivido solo un pensiero della signora Califano: che la valutazione sul presidente dell’Autorità
Portuale vada fatta sul suo operato.
Per Fiumicino, in particolare, – afferma il n. 1 di Molo Vespucci – è stata ultimata la progettazione
del primo stralcio nuovo porto commerciale, un’opera da quasi 200 milioni di euro, per la quale
abbiamo anche richiesto, ed ottenuto un finanziamento dalla BEI, che forse la signora Califano non
sa neppure cosa sia e che tipo di progetti finanzi. Peccato però che ci sia, non certo da parte
dell’Autorità Portuale, una infrazione dell’Italia della direttiva Habitat e che per perfezionare il
finanziamento e cantierare l’opera si debba attendere che il Ministero dell’Ambiente risolva il
problema a Bruxelles. Per ottenere un finanziamento BEI occorre la progettazione, che abbiamo
messo in gara, affidato e realizzato durante il mio mandato, fare i sondaggi, che abbiamo fatto,
ottenere le autorizzazioni, come ben sanno i tecnici e gli amministratori del Comune di Fiumicino
che hanno partecipato alle numerose e frequenti riunioni in cui si sonno affrontati e risolti questi
problemi.
Dove era la signora Califano? Si occupava probabilmente di questioni di certo più importanti. Nel
frattempo – conclude Monti – abbiamo comunque messo in sicurezza le banchine del porto canale e
agito, peraltro in sintonia con l’amministrazione comunale, nella quale la signora Califano riveste un
ruolo non di secondaria importanza, con gli interventi di ordinaria – e in certi casi – straordinaria
amministrazione».