Relazioni e bilancio 2010 1 Indice Cariche Sociali al 10 marzo 2011........................................................................... 7 Convocazione Assemblea Ordinaria.................................................................... 9 RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2010 . ........................................ 13 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione del Gruppo..... 15 Bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 ......................................................... 48 Nota Integrativa Consolidata.............................................................................. 67 Relazione della Società di Revisione................................................................ 196 RELAZIONI E BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO 2010............................ 199 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ....................... 200 Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010.......................................................... 215 Nota Integrativa.................................................................................................. 233 Relazione del Collegio Sindacale...................................................................... 352 Relazione della Società di Revisione................................................................ 362 Bilanci delle Società Controllate e Collegate................................................... 364 Delibere Assemblea............................................................................................. 388 Cariche Sociali..................................................................................................... 390 Elenco Soci........................................................................................................... 391 3 4 Assemblea del 6 maggio 2011 5 Cariche Sociali al 10 marzo 2011 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Vice-Presidenti: ▪ Giovanni De Censi ▪ Roberto Romanin Jacur Fabrizio Viola Michele Stacca Consiglieri: Franco Baronio Giovanni Berneschi Luca Bronchi Miro Fiordi Divo Gronchi Victor Massiah Lorenzo Pelizzo ▪ ▪ ▪Fiorenzo Dalu ▪Eugenio Garavini ▪Giulio Magagni ▪Flavio Trinca ▪ Membri del Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE Presidente: Giuliano Buffelli Sindaci effettivi: Paolo Lazzati Giovanni Salsi Sindaci supplenti: Attilio Guardone Anselmo Pizzi DIREZIONE GENERALE Direttore Generale: Giuseppe Capponcelli Vice Direttore Generale Vicario: Pier Paolo Cellerino Vice Direttore Generale: Giovanni Damiani Vice Direttore Generale: Domenico Santececca 7 Convocazione Assemblea Ordinaria I Signori Soci sono convocati in Assemblea Ordinaria il giorno 29 aprile 2011 (alle ore 8.30) in prima convocazione in Milano, Via Verziere n. 11 e, occorrendo, il giorno 6 maggio 2011 (alle ore 10,30) in seconda convocazione in Milano, Via Verziere n. 11, per trattare il seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Bilancio al 31 dicembre 2010; relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione; relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione; proposta di destinazione dell’utile d’esercizio; deliberazioni relative. 2. Nomina del Consiglio di Amministrazione previa determinazione del numero e della durata in carica degli amministratori. Determinazione dei relativi compensi; deliberazioni relative. 3. Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente. Determinazione dei relativi compensi; deliberazioni relative. 4. Politiche di remunerazione del Gruppo ICBPI; deliberazioni relative. 5. Proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie; deliberazioni relative. 9 10 Relazioni e bilancio Consolidato 11 12 Relazioni e bilancio consolidato dell’esercizio 2010 STRUTTURA DEL GRUPPO Al 31 dicembre 2010 la composizione del Gruppo risulta essere la seguente: ▪ Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A., Capogruppo, iscritta all’albo delle Banche. ▪ CartaSi S.p.A., società finanziaria iscritta nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 del D.Lgs. 385/93, partecipata con una quota del 91,81% dalla Capogruppo e con una quota del 3,32% da Key Client. ▪ Key Client Cards & Solutions S.p.A., società finanziaria iscritta nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 del D.Lgs. 385/93, partecipata con una quota del 96,20% dalla Capogruppo. ▪ Help Line S.p.A., società strumentale, partecipata con una quota del 70% dalla Capogruppo. ▪ Oasi Diagram – Outsourcing Applicativo e Servizi Innovativi S.p.A., società strumentale, partecipata al 100% dalla Capogruppo. ▪ Centrosim S.p.A., società di intermediazione mobiliare, partecipata con una quota del 91,51% dalla Capogruppo. ▪ Iconcard S.p.A., società finanziaria iscritta nell’elenco speciale degli intermediari finanziaria ex art. 107 del D.Lgs. 385/93, controllata indiretta, partecipata con una quota del 100% da CartaSi. ▪ SIRE Business Service LTD, società strumentale controllata indiretta, partecipata con una quota del 100% da CartaSi. PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO Nell’area di consolidamento del bilancio del Gruppo ICBPI al 31 dicembre 2010 rientrano, oltre alle società del Gruppo, le seguenti società: 13 ▪ Equens SE, partecipata dalla Capogruppo con una quota del 20%. ▪ Hi-Mtf S.I.M. S.p.A., partecipata dalla Capogruppo con una quota del 20% e dalla controllata Centrosim S.p.A. con una quota del 20%. ▪ Siteba S.p.A., partecipata dalla controllata CartaSi con una quota del 46,64%. 14 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione del Gruppo Signori Soci, ECONOMIA INTERNAZIONALE il 2010 è stato un anno di moderata ripresa per l’economia internazionale. Le stime del Fondo Monetario Internazionale indicano che l’output mondiale nel 2010 è aumentato del 4,8%, coinvolgendo tutte le principali aree economiche del pianeta, con il PIL statunitense che è salito del 2,8%, quello giapponese del 4,3%, e quello dell’area euro dell 1,7%. Incrementi decisamente più sostenuti hanno interessato le economie emergenti e, in particolare, Cina, India e Brasile, dove il PIL è cresciuto rispettivamente del 10,5%, del 9,7% e del 7,5%. ECONOMIA ITALIANA L’andamento dell’economia italiana nel 2010 è stato più lento di quello registrato dall’economia internazionale. Le stime più recenti indicano una variazione del PIL dell’1,1%, causata da un aumento dei consumi dello 0,5%, e dal rafforzamento degli investimenti fissi lordi, che sono cresciuti del 5%, oltre al positivo andamento delle esportazioni. La situazione del mercato del lavoro permane delicata. Il tasso di disoccupazione è pari all’8,7%, in aumento dello 0,4%. Il dato è al di sotto di quello medio dell’area euro (10%). Il tasso di disoccupazione giovanile è al 28,9%, in crescita del 2,4 %. L’andamento dei prezzi al consumo è stato dell’1,9%, leggermente inferiore rispetto alla crescita del 2,2% registrata nell’area euro. Per quanto riguarda i conti pubblici il rapporto deficit/PIL nel 2010 dovrebbe attestarsi attorno al 5%, inferiore al valore medio dell’area euro del 6,3% ed in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2009. Il rapporto debito/PIL ha raggiunto il 118,9%, in crescita rispetto all’anno precedente di circa 3 punti percentuali. La dinamica è miglio- 15 re di quanto avvenuto nell’area euro, in cui tale rapporto è aumentato dal 79,1% all’84,1%. CREDITO POPOLARE Nel 2010 l’attività del Credito Popolare è cresciuta a ritmi superiori rispetto alla media nazionale. Continua a essere premiato lo sforzo di rimanere accanto alle famiglie e alle imprese sul territorio, in coerenza con il modello di intermediazione tipico della Banca Popolare. In termini di sportelli, la quota di mercato sale lievemente, portandosi al 28,3%. Nelle 110 province italiane la quota di sportelli del Credito è maggiore del 25% mentre in 39 risulta compresa tra il 10% e il 25%. Soltanto in 5 province tale quota è inferiore al 10%. Della categoria delle Banche Popolari fanno attualmente parte 99 aziende di credito. Di queste 38 hanno mantenuto la forma giuridica di società cooperativa e, tra esse, 16 sono a capo di gruppi bancari di matrice popolare ai quali sono riferibili 61 Banche controllate aventi forma giuridica di società per azioni. Sul versante degli impieghi, gli affidamenti sono saliti del 7%, contro una media di sistema del 3,6%. L’incremento è stato maggiore nel Nord rispetto al Centro e al Sud e continua a essere sostenuto dai mutui, saliti di oltre il 10%. La rischiosità, misurata dal rapporto sofferenze impieghi, è stata pari al 4,3% per le Banche Popolari e al 4,5% per il sistema bancario. Anche quest’anno il Credito Popolare è apparso in grado di coniugare il sostegno all’economia con il controllo della stabilità. La crescita delle sofferenze per il Credito Popolare si è mostrata più contenuta nel meridione, mantenendosi stabile nelle altre aree. La raccolta è cresciuta del 6% per le Banche Popolari a fronte del 2,8% del sistema bancario, con un incremento negli ultimi mesi dell’anno dei contratti pronti contro termine e delle obbligazioni, rispettivamente del 50% e del 9%. L’incremento della provvista è stato generalmente omogeneo nelle varie aree geografiche, a eccezione del NordEst dove si sono registrati gli aumenti più alti. Per quanto riguarda la componente a lungo termine, questa ha conosciuto una sostenuta crescita al Sud, specialmente nel corso degli ultimi mesi dell’anno. Il grado d’intermediazione, espresso dal rapporto impieghi provvista è cresciuto per le Banche Popolari in un anno di oltre 4 punti percentuali, dal 74,2% al 78,8%, una variazione più elevata di quella registrata per il sistema, il cui valore è aumentato dal 78,4% al 79,9%. La dinamica dei tassi d’interesse è stata stabile nella prima parte 16 dell’anno, con una leggera tendenza al rialzo nei mesi successivi. Le Banche Popolari hanno mostrato rispetto al sistema risultati più favorevoli per la clientela. Facendo riferimento alla raccolta, il tasso sui depositi alle famiglie è stato più alto per il Credito Popolare, con un valore medio dello 0,40% a fronte dello 0,29% del sistema bancario. Anche il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) per l’acquisto di abitazioni ha fatto registrare nello scorso anno un valore medio per le banche della Categoria del 2,73%, leggermente inferiore a quello del sistema bancario, pari al 2,80%. Le Banche Popolari praticano migliori condizioni anche guardando i tassi sui prestiti inferiori al milione di euro, che approssimano il costo del credito per le PMI. Il valore medio del tasso d’interesse è stato pari al 2,94% contro il 3,08% del sistema bancario; lo spread si è mantenuto stabilmente su un valore di 15 punti base più basso. Tale minor costo che il Credito Popolare offre alla propria clientela di PMI rappresenta un dato ormai consolidato da diversi anni. Le stime sui risultati di conto economico finora disponibili indicano risultati moderatamente positivi, grazie a una stabilità del margine d’intermediazione e al contenimento dei costi operativi. I corsi azionari delle Banche Popolari hanno registrato una minore perdita di valore, rispetto a quella riportata complessivamente dalla borsa italiana e dai titoli bancari. L’indicatore Assopopolari registra una volatilità media dei titoli delle Banche Popolari pari al 15,9%, inferiore a quella dell’indice FTSE MIB Italia (16,8%) e ancor più bassa rispetto a quella riportata dai titoli del settore bancario (21%) e dalle principali altre banche quotate (24,7%). 17 Signori Soci, EVOLUZIONE DEL GRUPPO L’anno 2010 ha visto il Gruppo ICBPI impegnato nella realizzazione del Progetto di integrazione del gruppo CartaSi, avviato nella seconda parte del precedente esercizio a seguito dell’acquisizione del controllo, e del conseguente inserimento nel Gruppo Bancario, di Si Holding S.p.A. e delle società che alla stessa facevano capo. Non sono, peraltro, mancate iniziative dirette a delineare e a realizzare nuove evoluzioni della struttura del Gruppo, in particolare nell’ambito delle attività riconducibili al ruolo di “Banca di sistema”; sono state infatti definite e perfezionate l’acquisizione del controllo di Centrosim S.p.A. e l’acquisizione delle attività di banca depositaria dei gruppi Banca Carige e Banca Sella, quali passaggi di un programma di sviluppo dell’attività dei Securities Services già avviato sul finire del precedente esercizio. Sempre in corso d’esercizio, è stato completato il percorso previsto dagli accordi di partnership stipulati nel 2008 con Equens S.E., attraverso la cessione della totalità della partecipazione detenuta da ICBPI in Equens S.p.A. (già Equens Italia) e il contestuale consolidamento della presenza nella compagine sociale di Equens S.E., ora partecipata da ICBPI con una quota del 20%, e negli organi di governo della medesima. Anche in tale contesto fortemente dinamico, le società del Gruppo hanno confermato, pur nel persistere di una delicata congiuntura macroeconomica, il proprio posizionamento e la capacità di competere sul mercato assicurando nel contempo servizi di qualità alla clientela e solidi ritorni economici agli azionisti. PIANO DI INTEGRAZIONE DEL GRUPPO CARTASI Gli obiettivi del Piano di integrazione del Gruppo CartaSi, approvato nel giugno 2009, sono stati traguardati attraverso l’omologo Progetto, avviato nella seconda metà del precedente esercizio e le cui attività si sono svolte regolarmente e nel rispetto dei tempi pianificati anche nell’anno 2010. Le attività dei cantieri del Progetto di integrazione erano dirette, in particolare, alla validazione bottom-up degli obiettivi di Piano, al disegno dei processi a regime, alla realizzazione del Percorso di riassetto del Gruppo e degli altri interventi individuati. Dalle attività progettuali è emersa la sostanziale conferma dei livelli di sinergie nette previste dal Piano di integrazione. Tenuto conto anche dei risultati conseguiti nell’esercizio 2009 e delle previsioni di evolu- 18 zione delle attività di business gestite dalle Società del Gruppo sono quindi state aggiornate le previsioni di risultato economico triennale del Gruppo. Il nuovo Piano economico 2010-2012 del Gruppo ICBPI, approvato dal Consiglio della Capogruppo in avvio d’esercizio, fissa obiettivi di Risultato operativo a fine triennio ancora più ambiziosi e sfidanti. Nel corso dell’esercizio è infine stato completato il Percorso di riassetto societario e industriale del Gruppo, approvato sul finire dell’esercizio 2009, ossia l’insieme sistemico di operazioni di natura “straordinaria” (societarie e partecipative) finalizzate a realizzare l’assetto obiettivo del Gruppo, quale delineato dal Piano di integrazione. L’avvio delle operazioni societarie è stato preceduto, in data 3 febbraio 2010, dall’accordo con le rappresentanze sindacali sul riassetto societario del Gruppo e sulla gestione delle eccedenze degli organici; tale accordo ha altresì disciplinato le modalità di accesso al Fondo di Solidarietà e Sostegno al Reddito. Le risorse interessate sono 175, la cui uscita è prevista in un orizzonte temporale triennale (fino al 30 giugno 2014). Dal punto di vista degli assetti industriali e societari, il Piano di integrazione prevedeva di strutturare il Gruppo in cinque società (una Capogruppo operativa e quattro società operative), perseguendo tre principali obiettivi: I. la concentrazione nella Capogruppo delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo, con accentramento in ICBPI anche delle attività di supporto amministrativo e di holding di partecipazione, già svolte da ICBPI e da Si Holding; II. la creazione di società specializzate che gestiscano il business della monetica del Gruppo, mediante la concentrazione presso CartaSi dei servizi di issuing e acquiring con licenza e presso Key Client dei servizi di issuing e acquiring servicing, gestione carte di debito, terminali ATM e POS; III. la creazione di un’unica struttura di help desk, mediante la concentrazione presso un’unica società di tutte le attività di call center del Gruppo. Per traguardare la creazione di un’unica Capogruppo sono state realizzate le seguenti operazioni societarie: I.1) Cessione del ramo d’azienda “Servizi” da Si Holding a ICBPI. L’operazione è stata perfezionata con efficacia dal 1° giugno 2010. Il ramo trasferito è composto da beni materiali e immateriali e rapporti giuridici (inclusi n. 154 rapporti di lavoro subordinato) organizzati per erogare servizi amministrativi (compresi i servizi di tesoreria), di occupancy e ICT, servizi già prestati da 19 Si Holding alle proprie controllate sulla base di contratti di servizio ceduti a ICBPI con il ramo. I.2) Fusione per incorporazione di Si Holding in CartaSi. L’operazione è stata perfezionata con efficacia civilistica dal 1° settembre 2010 (e retrodatazione contabile e fiscale al 1° gennaio 2010). Con la fusione (inversa) è in particolare stata traslata in CartaSi la compagine sociale dell’incorporata Si Holding (che controllava al 100% l’incorporante). I.3) Cessione del ramo d’azienda “Supporti amministrativi” da Key Client a ICBPI. L’operazione è stata perfezionata con efficacia dal 30 giugno 2010. Il ramo trasferito riguarda le attività, svolte da n. 39 risorse, di Amministrazione, Affari legali e societari, ICT e Servizi generali; a seguito della cessione tali attività sono svolte dalla Capogruppo in favore di Key Client sulla base di un nuovo rapporto di servizio. Per traguardare il riassetto delle società che gestiscono il business della monetica del Gruppo sono state realizzate le seguenti operazioni societarie: II.1) Conferimento del ramo d’azienda “Licenze internazionali” da Key Client a CartaSi. L’operazione è stata perfezionata con efficacia 1° ottobre 2010. Il ramo conferito riguarda le attività, svolte da n. 37 risorse, dirette a fornire alle banche clienti strumenti e servizi di pagamento relativi all’issuing e all’acquiring con licenza propria delle carte di credito e delle carte prepagate. II.2) Fusione per incorporazione di Carta Facile in CartaSi. L’operazione è stata perfezionata con efficacia civilistica dal 7 giugno 2010 (e retrodatazione contabile e fiscale al 1° gennaio 2010), senza impatti sulla compagine sociale dell’incorporante (essendo entrambe le società interamente partecipate, all’epoca, da Si Holding). II.3) Fusione per incorporazione di Si Servizi in Key Client. L’operazione è stata perfezionata con efficacia civilistica dal 31 dicembre 2010 (e retrodatazione contabile e fiscale al 1° gennaio 2010), consentendo di concentrare nell’incorporante Key Client tutte le attività di servicing carte e gestione terminali del Gruppo. Per traguardare la creazione di un’unica struttura di help desk di Gruppo sono state realizzate le seguenti operazioni societarie: III.1)Fusione per incorporazione di Help Phone in Si Call. L’operazione è stata perfezionata con efficacia civilistica dal 1° aprile 2010 (e retrodatazione contabile e fiscale al 1° gennaio 20 2010). La società ha quindi fissato la propria Sede sociale a San Giovanni al Natisone (UD) e la Direzione Generale a Milano ed ha assunto la nuova denominazione di Help Line S.p.A.. III.2)Conferimento del ramo d’azienda Help Desk da CartaSi a Help Line. L’operazione è stata perfezionata con efficacia dal 1° maggio 2010. Il ramo conferito riguarda le attività di contact center, svolte da n. 89 risorse a favore dei clienti CartaSi, ovvero, titolari di carte, esercenti convenzionati, banche partner. III.3)Cessione del ramo d’azienda “Call center Roma” da Help Line a società esterna al Gruppo. L’operazione è stata perfezionata con efficacia dal 1° maggio 2010 ed ha consentito di razionalizzare le sedi operative della società, le cui attività sono ora concentrate prevalentemente sui poli di San Giovanni al Natisone (UD) e di Cassina de Pecchi (MI). Il Ramo ceduto era comprensivo di n. 51 rapporti di lavoro subordinato. Il percorso di riassetto è stato completato attraverso operazioni di cessione a favore della Capogruppo delle partecipazioni detenute dalle società del Gruppo in altre società del Gruppo. La concentrazione nella Capogruppo di tutte le partecipazioni sulle società rientranti nel perimetro obiettivo del Gruppo ha consentito di razionalizzare la struttura partecipativa, favorendo l’attività di indirizzo, coordinamento e controllo. Tale azione di razionalizzazione è stata condotta anche con riferimento a partecipazioni detenute da altri soggetti nelle Società del Gruppo. ICBPI si è infatti reso disponibile, sempre in accoglimento di istanze originate dai soci delle società del Gruppo, a porre in essere operazioni di acquisizione e/o di cessione di quote di minoranza delle controllate. In tale contesto sono state perfezionate: - l’acquisizione, da parte di ICBPI, delle azioni detenute in Key Client da ICCREA Banca e da Banca Sella Holding, delle azioni detenute in CartaSi da UBI Banca e di parte delle azioni detenute in CartaSi da Banca Carige. L’uscita e/o il ridimensionamento della presenza nella compagine sociale delle controllate da parte di tali soggetti è stata posta in essere dagli stessi in quanto già presenti anche nella compagine sociale di ICBPI e/o in relazione al loro ingresso nella medesima, come meglio evidenziato nel prosieguo della presente relazione; - la cessione, per il tramite della controllata Key Client, di quote di minoranza di Help Line a Banca di Cividale e, in avvio 21 dell’esercizio 2011, di quote di minoranza di CartaSi a favore di Banca Popolare di Sondrio, Banca del Piemonte e Sofibar. Tutte le operazioni sono state poste in essere per consentire ai soggetti acquirenti di accrescere la propria partecipazione nelle citate società del Gruppo. Sono state parallelamente condotte le attività finalizzate all’uscita dai business del credito al consumo e della riassicurazione, non rientranti nelle linee strategiche del Gruppo. CartaSi Capital è stata ceduta a società terza nel luglio 2010, mentre per Sire Limited sono in via di definizione e attuazione, da parte della controllante diretta CartaSi, le modalità ottimali per dare corso al disimpegno delle attività. In corso d’anno è stata posta in essere l’acquisizione, attraverso CartaSi, della partecipazione totalitaria in Iconcard S.p.A. (in precedenza partecipata al 50%), società finanziaria nata da una joint venture con American Express, i cui presupposti originari sono venuti meno. La controllata, attualmente inattiva, non rientra nel perimetro obiettivo del Gruppo. Anche per tale società sono in via di definizione e attuazione le modalità ottimali per dare corso al disimpegno delle attività. Al completamento delle operazioni previste dal Percorso e del programma di dismissione delle attività delle partecipate Si.Re. e Iconcard, il Gruppo ICBPI dovrebbe risultare strutturato come segue: a) ICBPI S.p.A. (Banca), Capogruppo, concentra per il Gruppo le attività di Supporti amministrativi e l’attività Finanziaria e creditizia e svolge, per il mercato, Servizi di pagamento e Securities Services; b) CartaSi S.p.A. (Finanziaria ex Art. 107 TUB), svolge servizi di Issuing e Acquiring con licenza; c) Key Client S.p.A. (Finanziaria ex Art. 107 TUB) svolge servizi di Issuing e Acquiring servicing, gestione Carte di debito, terminali ATM e POS; d) Oasi Diagram S.p.A. (Strumentale), svolge servizi di Outsourcing sicurezza, segnalazioni e fondi; e) Help Line S.p.A. (Strumentale), svolge attività di call center per il Gruppo. SVILUPPO SECURITIES SERVICES 22 L’esercizio 2010 ha segnato il concreto avvio di un processo di evoluzione strategica del centro di competenza Securities Services, operante – anche nel ruolo di “banca di sistema”, definito dalla mission del Gruppo - attraverso una specifica direzione operativa di ICBPI. Le iniziative intraprese sono state in particolare finalizzate a completare la catena del valore dell’offerta nel comparto ed a dare un forte impulso alle attività di Banca depositaria, con l’obiettivo di posizionare il Gruppo fra i principali player di mercato. In chiusura dell’esercizio 2009 era già stata positivamente valutata la possibile acquisizione del controllo di Centrosim S.p.A., quale strumento per consentire a ICBPI di iniziare il suddetto percorso di sviluppo dei Securities Services e, nel contempo, per assicurare una prospettiva di evoluzione sostenibile delle attività della partecipata Centrosim (di cui ICBPI deteneva il 9,35% del capitale sociale), tramite la costituzione di un polo per l’offerta integrata di servizi (trading, settlement, custody). In tale contesto, nel mese di febbraio 2010 l’Istituto, completate le attività di due diligence, ha inviato a ciascuno dei soci di Centrosim un’offerta irrevocabile e vincolante avente ad oggetto l’acquisto delle partecipazioni dagli stessi detenute nella società. L’offerta è stata accettata da parte di soci titolari, nel complesso, di una partecipazione pari all’82,16% del capitale sociale di Centrosim. Completate le prescritte procedure di comunicazione e/o autorizzative nei confronti dell’Organo di Vigilanza e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in data 23 luglio 2010 ICBPI ha perfezionato l’acquisizione del controllo di Centrosim, divenendo titolare di una partecipazione complessivamente pari al 91,51% del capitale della società. Nelle more del processo di acquisizione del controllo, ICBPI ha avviato un progetto per l’integrazione di Centrosim in ICBPI, definendo le linee guida dell’integrazione (societaria, business, organizzativa, sistemi, risorse e controlli) e le correlate responsabilità di governo del Progetto medesimo. Sul fronte societario, in attuazione delle linee guida di progetto, nel mese di dicembre 2010 è stata deliberata, dall’Assemblea di Centrosim e dal Consiglio di Amministrazione di ICBPI (ai sensi dell’art. 2501-ter c.c.), la fusione per incorporazione di Centrosim in ICBPI. La fusione avrà efficacia civilistica dal 6 giugno 2011 (e retrodatazione contabile e fiscale al 1° gennaio 2011). L’integrazione viene realizzata sulla base del modello organizzativo già in uso nel Gruppo ICBPI, portando le risorse e le attività di controllo e supporto di Centrosim nelle strutture accentrate di Gruppo e riconducendo nell’ambito della Direzione Securities Services le attività di business dell’incorporanda, i cui servizi continueranno a essere erogati al mercato senza alcun impatto sui clienti. 23 Per effetto dell’acquisizione del controllo di Centrosim, il Gruppo è venuto inoltre a detenere complessivamente il 40% della società HiMtf, società che svolge attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione ai sensi dell’art. 1, comma 5, lettera g) del TUF. I rapporti tra i soci di Hi-Mtf (Centrosim, ICBPI, Iccrea Banca, Banca Aletti, Banca Sella, tutti detentori di una quota del 20%) sono regolati da un patto parasociale che prevede, tra l’altro, impegni relativi allo svolgimento dell’attività per Hi-Mtf da parte degli stessi. Considerato il convergente interesse dei soci ad assicurare l’operatività della società Hi-Mtf e dei mercati dalla stessa gestiti in continuità con la situazione attuale e con quanto previsto dagli accordi parasociali, si è perfezionato l’accordo tra i soci per il “riequilibrio” delle quote partecipative, attraverso la cessione proporzionale delle azioni detenuta da Centrosim. Ad esito della fusione tra ICBPI e Centrosim, la compagine sociale di Hi-Mtf sarà, quindi, composta da quattro soci, tutti detentori di una quota del 25% del capitale sociale della collegata. Il Consiglio di Amministrazione di ICBPI, nel mese di luglio 2010, ha preso in esame e approvato un piano di sviluppo delle attività di Banca depositaria, già svolte dal Gruppo attraverso le strutture della Direzione Securities Services di ICBPI. Il mercato dei Securities Services, e quello della Banca Depositaria in particolare, vivono un momento di particolare effervescenza e sono stati oggetto di numerose operazioni di consolidamento, legate anche al processo in atto di separazione tra produzione, distribuzione e amministrazione e controllo nel mercato dell’Asset Management. Attori di riferimento delle operazioni di consolidamento sono risultati i principali player internazionali, che detengono circa l’80% del mercato nazionale. Le valutazioni condotte hanno portato a ritenere che esista nel comparto della Banca depositaria lo spazio per la costituzione di un polo italiano a supporto dei clienti medio/piccoli e a definire, quindi, un piano di crescita, per linee interne ed esterne, che consenta a ICBPI di divenire il quarto operatore del mercato domestico e il primo di matrice italiana. In attuazione di tali linee di intervento, ICBPI ha, quindi, definito e concluso sul finire dell’esercizio 2010, due importanti operazioni di acquisizione di attività di banca depositaria. La prima ha avuto a oggetto il ramo di azienda che svolge le attività di banca depositaria di Banca Carige, cui sono riferibili circa 4 miliardi di Euro di Asset Under Management, in prevalenza gestite da Carige SGR. L’operazione è stata regolata mediante corrispettivo in denaro. 24 La seconda operazione ha riguardato il ramo di azienda di Banca Sella Holding che svolge l’attività di banca depositaria dei fondi gestiti da Sella Gestione SGR, cui sono riferibili circa 2 miliardi di Euro di Asset Under Management. Per il perfezionamento dell’operazione, è stato posto in essere un aumento di capitale di ICBPI riservato a Banca Sella Holding, da liberarsi mediante il conferimento del ramo di azienda (e della partecitazione dalla stessa detenuta in Key Client), come meglio specificato nel prosieguo della presente relazione. Le attività di sviluppo del comparto sono state perseguite anche attraverso accordi commmerciali, che hanno consentito, tra gli altri, di acquisire i contratti di servizio delle attività di banca depositaria dei Fondi Norvega, già svolte da Cassa di Risparmio di Ferrara e da Cassa di Risparmio di San Miniato (cui sono riferibili circa 2 miliardi di Euro di Asset Under Management). PARTNERSHIP CON EQUENS S.E. OPERAZIONI SUL CAPITALE, GOVERNANCE E COMPAGINE SOCIALE DI ICBPI Sul finire dell’esercizio 2010, ICBPI ed Equens S.E., in attuazione degli accordi sottoscritti nel 2008, hanno perfezionato il passaggio alla fase finale (c.d. “Fase II”) della partnership, in anticipo di nove mesi sul termine massimo triennale previsto dai citati accordi per la chiusura della fase iniziale (c.d. “Fase I”). Ciò ha comportato l’incremento dal 10% al 20% della quota azionaria detenuta da ICBPI nel capitale sociale di Equens SE (permettendo a ICBPI di divenire il secondo azionista della società dopo DZ Bank) e l’uscita di ICBPI dalla compagine sociale Equens Italia S.p.A., attraverso il conferimento della partecipazione ivi detenuta, pari al 50%, a Equens SE (che quindi ora detiene il 100% della società). A seguito di tale operazione, Equens Italia ha assunto la nuova denominazione di Equens S.p.A.. Per quanto concerne i diritti di governance, con il passaggio alla Fase II dell’operazione, ICBPI ha acquisito il diritto a designare due membri del Supervisory Board di Equens SE (in Fase I era presente un unico rappresentante di ICBPI) e un membro del Board of Directors di Equens SE (come in Fase I). Il Consiglio di Amministrazione di Equens S.p.A. è composto dai membri del Board of Directors di Equens SE e da due amministratori designati da ICBPI, che rimarranno in carica per due anni. Il perseguimento delle citate linee di sviluppo del Gruppo ICBPI ha portato al consolidamento di rapporti già intrattenuti con alcune realtà bancarie del mercato di riferimento, che ha favorito l’allargamento 25 della compagine sociale della Capogruppo ICBPI, nel solco di un processo di rafforzamento delle relazioni con soggetti espressione delle “banche del territorio”. L’esercizio 2010 ha infatti segnato l’ingresso nella compagine sociale di ICBPI di Banca Carige e di Banca Sella Holding. Nell’aprile 2010 il Consiglio di Amministrazione di ICBPI, avendo positivamente valutato l’istanza per l’ingresso nella compagine sociale avanzata da Banca Carige, ha deliberato di cedere alla stessa di n. 100 azioni, in attuazione della delega conferita dall’assemblea dei soci per l’alienazione, entro determinati parametri, di azioni proprie. Banca Carige ha successivamente perfezionato, con due primari azionisti di ICBPI, operazioni di acquisto che l’hanno portata a incrementare la propria quota nel capitale sociale di ICBPI sino al 2%. L’ingresso di Banca Sella Holding nella compagine sociale di ICBPI si è invece realizzato nell’ambito della citata operazione di acquisizione delle attività di Banca depositaria. L’assemblea dei soci di ICBPI, riunitasi in sede straordinaria il 23 dicembre 2010, ha, infatti, deliberato un aumento di capitale a pagamento, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2441, co. 4, cod. civ., per complessivi 7,728 milioni di Euro, mediante emissione di n. 135.549 azioni ordinarie, per un prezzo unitario di emissione pari a Euro 57,01, di cui Euro 54,01 a titolo di sovraprezzo, riservato a Banca Sella Holding S.p.A. (“BSH”), da liberarsi mediante il conferimento (i) del ramo di azienda che svolge l’attività di banca depositaria dei fondi gestiti da Sella Gestione SGR S.p.A.; e (ii) di n. 60.368 azioni, pari allo 0,39% del capitale sociale della società Key Client S.p.A.. L’operazione, perfezionata nell’esercizio 2010, ha consentito a Banca Sella Holding di divenire titolare di una quota pari allo 0,93% del capitale di ICBPI, quota incrementata a inizio del 2011 fino al 2% attraverso un’operazione di acquisto azionario da primario socio. Nel corso dell’esercizio 2010 è stata deliberata, ma non ancora perfezionata, un’ulteriore operazione incidente sul capitale sociale di ICBPI. Si tratta della già citata fusione per incorporazione di Centrosim in ICBPI, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di ICBPI (ai sensi dell’art. 2501-ter c.c.) in data 17 dicembre 2010. A servizio della fusione è infatti stato, contestualmente, deliberato un aumento del capitale sociale per massimi nominali Euro 57.750,00, mediante emissione di massime n. 19.250 azioni ordinarie, da nominali Euro 3,00 ciascuna, in applicazione del rapporto di cambio e delle modalità di assegnazione delle azioni individuate dal Progetto di fusione. Ai soci di Centrosim (tutti già azionisti anche di ICBPI) spetta 26 il diritto di recesso ai sensi degli articoli 2437 e seguenti del codice civile. ASSETTI DI GOVERNO E CONTROLLO In parallelo alla riorganizzazione societaria del Gruppo, nel mese di maggio la Capogruppo ha deliberato una profonda ristrutturazione del vertice esecutivo del Gruppo con l’obiettivo di impostare i processi decisionali e gestionali secondo criteri di massima efficienza. Risolto consensualmente il rapporto con l’Amministratore Delegato delle società Si Holding, CartaSi e Si Servizi, con contestuale abbandono di tutte le cariche all’interno del Gruppo, il Signor Natale Capone, già Vice Direttore Generale Vicario dell’Istituto e Amministratore Delegato di Key Client, ha assunto il ruolo di Amministratore Delegato delle stesse società. La direzione generale della Capogruppo è stata, quindi, rafforzata, attribuendo al Signor Pier Paolo Cellerino il ruolo di Vice Direttore Generale Vicario e assumendo due nuovi Vice Direttori Generali. Accanto, quindi, al Direttore Generale Signor Giuseppe Capponcelli e al Vice Direttore Generale Vicario, fanno parte della Direzione Generale il Signor Giovanni Damiani, che è stato altresì nominato Amministratore Delegato della controllata Key Client, e il Signor Domenico Santececca, incaricato di sviluppare e innovare l’area dei servizi di pagamento. Nel mese di aprile è stato istituito il Comitato Scientifico, composto da esponenti del mondo accademico e chiamato a svolgere l’importante compito di monitorare lo sviluppo tecnologico, la normativa bancaria e finanziaria e l’evoluzione organizzativa delle banche, promuovendo e partecipando a dibattiti e convegni e, in generale, intervenendo alle iniziative utili a tenere vivo il discorso attorno alle banche popolari e al loro divenire. Il Comitato nel corso dell’esercizio ha condotto una analisi approfondita sulle novità regolamentari previste dal Comitato di Basilea e gli impatti delle stesse sulle banche popolari. ASSETTI ORGANIZZATIVI DEL GRUPPO ICBPI Nell’ambito dei Cantieri del Progetto di Integrazione dei Gruppi ICBPI e CartaSi, nel primo semestre dell’anno è stata completata la revisione delle Funzioni di Supporto Accentrate in Capogruppo: sono stati, quindi, definiti il perimetro delle attività che ciascuna Funzione Accentrata svolge per la Capogruppo e per le Società del Gruppo, nonché la relativa struttura organizzativa. 27 In ragione della ristrutturazione societaria del Gruppo sono stati conseguentemente emanati il nuovo Regolamento di Gruppo e delle singole Società e sono stati definiti gli accordi intercompany dei servizi erogati dalle Funzioni Accentrate di Supporto e Controllo alle Società del Gruppo. E’ stata inoltre predisposta un’apposita procedura organizzativa che disciplina le modalità di monitoraggio e rendicontazione dell’erogazione dei servizi da parte della Capogruppo. In relazione al quadro legislativo e regolamentare in materia di Gruppi Bancari, è stato altresì emanato il Regolamento di Gruppo di Governance Operativa, contenente i principi e le regole generali volti ad assicurare il rispetto della citata regolamentazione, nonché la funzionalità operativa del Gruppo ICBPI nel suo insieme e nelle sue diverse espressioni societarie. Con riferimento all’integrazione con l’“ex Gruppo CartaSi”, nell’anno 2010 è stato, inoltre: ➢ portato a termine il progetto volto ad attivare le nuove modalità di gestione dei flussi finanziari di CartaSi e Si Servizi; ➢ avviato il progetto per la definizione del nuovo processo accentrato degli acquisti; ➢ realizzato un Progetto avente come obiettivo l’ottimale assolvimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela, di registrazione nell’Archivio Unico Informatico (AUI) e di segnalazione delle operazioni sospette, all’interno dell’operatività di CartaSi e in coerenza col modello di presidio dell’antiriciclaggio adottato dal Gruppo. Il progetto, che si è concluso il 31 dicembre 2010, ha portato al raggiungimento dei seguenti risultati: - il censimento delle problematiche relative alle registrazioni AUI del triennio 2007-2009 e la correzione delle stesse anche con il coinvolgimento delle banche collocatrici per il recupero dei dati errati o mancanti; - l’adeguamento delle procedure a supporto del presidio antiriciclaggio, l’adozione della procedura di diagnostico pre-AUI già utilizzata dalle altre società del Gruppo (PANTERA) e la migrazione dello stesso AUI CartaSi in ambiente BanKadati; - l’adozione di soluzioni organizzative atte a rinforzare il presidio antiriciclaggio, in particolare l’avvio di una Unità Operativa dedicata alla corretta tenuta dell’AUI di CartaSi che opera in stretta collaborazione con l’Ufficio Antiriciclaggio della Capogruppo; 28 - la predisposizione di un Regolamento Antiriciclaggio e Antiterrorismo aggiornato agli ultimi provvedimenti normativi. Le soluzioni tecnico organizzative adottate hanno consentito di migliorare la corretta registrazione delle informazioni relative ai nuovi rapporti accesi da CartaSi sia lato issuing che acquiring. Relativamente alle disposizioni attuative emanate da Banca d’Italia per la tenuta dell’Archivio Unico Informatico entrate in vigore il 1° giugno 2010, sono stati realizzati gli interventi di adeguamento tecnico-organizzativi per le società del Gruppo interessate. Sono state superate con esito positivo le verifiche per la conferma della Certificazione ISO 9001 per la Capogruppo e per le controllate Key Client, Help Line, CartaSi, Si Servizi e Oasi. STRUTTURA DEI CONTROLLI INTERNI DI GRUPPO Nel corso dell’anno, oltre a consolidare le nuove strutture accentrate di Gruppo di Audit, Compliance e Risk Management, sono proseguiti i lavori di ulteriore rafforzamento del Sistema dei Controlli Interni del Gruppo svolti in stretta collaborazione con il Collegio Sindacale e il Comitato per il Controllo Interno della Capogruppo. E’ proseguita la ricognizione dei processi operativi dell’Istituto e delle Società del Gruppo, che nell’ambito del presidio del Rischio Operativo è volta ad individuare eventuali criticità e a sollecitarne la rimozione con l’adozione di adeguate misure di mitigazione. Il Comitato Rischi, riunitosi cinque volte, ha analizzato i rischi cui è esposto il Gruppo, verificando la rispondenza dei presidi ovvero promuovendo azioni correttive. Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha inoltre approvato l’aggiornamento della Risk Policy per tenere conto del mutato perimetro societario e di business a seguito dell’acquisizione del controllo di Centrosim e in considerazione dell’avvio del servizio di Banca Depositaria per i Fondi Comuni. In merito ai presidi volti a garantire la trasparenza e correttezza delle operazioni con parti correlate, sono stati svolti approfondimenti da parte delle competenti funzioni di supporto e di controllo finalizzati ad analizzare gli impatti derivanti dall’introduzione delle nuove disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia, tuttora in corso di consultazione. 29 Inoltre, nel corso dell’anno è stato realizzato il documento di “liquidity policy” di Gruppo e allo stesso tempo è stato adottato un “Contigency Fund Plan” di Gruppo. Infine, in materia di Business Continuity, sono stati completati gli interventi di aggiornamento e revisione della continuità operativa della Capogruppo e sono state condotte puntuali azioni tese a ridefinire e coordinare i piani di continuità operativi delle controllate. RISORSE UMANE Sul fronte delle risorse umane, gli organici di Gruppo al 31 dicembre 2010 assommano a n. 1.846 risorse, a fronte delle 1.897 del 31 dicembre 2009, e sono così distribuiti tra le singole società: INFORMAZIONI ATTINENTI AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE Lo scostamento dal 31/12/2009 è di -51 risorse, ed è dovuto principalmente a: – uscita di 51 risorse in seguito alla cessione di ramo d’azienda Si Call sede di Roma alla società Bassnet; – 29 assunzioni; – 38 assunzioni a tempo determinato; – acquisizione di Centrosim (67 risorse); 30 – cessazioni con risoluzione incentivata di 52 dipendenti che hanno aderito all’Accordo sindacale stipulato il 3 febbraio 2010; – cessazione di 47 dipendenti aderenti al Fondo di Solidarietà e Sostegno al reddito, disciplinato dall’accordo citato; – 35 altre cessazioni. Al fine di dare attuazione ai piani di riassetto societario del Gruppo, in data 17 febbraio 2010 è stato siglato l’accordo sindacale relativo alla cessione del ramo d’azienda da Si Call Roma a favore di Bassnet. La cessione ha avuto decorrenza 1° maggio 2010. Nel mese di maggio 2010 è stato stipulato un accordo sindacale propedeutico al rimborso parziale, a carico del Fondo di Solidarietà e Sostegno al Reddito, delle spese per formazione effettuata negli anni 2007, 2008 e 2009. Nel mese di giugno e luglio 2010 sono state recepite le modifiche legislative intervenute relativamente alla disciplina pensionistica pubblica con appositi accordi sindacali. La formazione e lo sviluppo del personale hanno costituito una delle leve più importanti per supportare la riorganizzazione societaria del Gruppo. Obiettivo perseguito è stato lo sviluppo e la valorizzazione dei fattori distintivi del Gruppo consolidando il patrimonio di conoscenze esistente, riconvertendo le risorse e incrementando le competenze. In questa prospettiva, mediante il Piano di Formazione 2010, sono stati identificati tre importanti e prioritari ambiti di attività e intervento. La prima area di intervento riguarda il progetto formativo, approvato nel febbraio 2010, rivolto alle aree professionali e al middle management, e ha riguardato tutte le attività relative alla formazione obbligatoria, alla formazione specialistica e a quella manageriale. Sono stati identificati corsi/percorsi diretti a tutta la popolazione aziendale in ragione del ruolo, delle responsabilità, dell’attività svolta, delle priorità legate al contesto e all’aumento della complessità. Il secondo ambito di attività, ugualmente riservato alle aree professionali e al middle management, è stato caratterizzato da attività di training on the job e formazione per le risorse di Gruppo che - in seguito ai processi di riorganizzazione, ridisegno, razionalizzazione e fenomeni significativi di esodo di personale a fronte del Fondo di Solidarietà e Sostegno al Reddito – hanno cambiato mansione/attività/ ruolo. 31 Il terzo settore di intervento ha riguardato tutti i Dirigenti del Gruppo ICBPI e ha sensibilizzato il management sull’importanza dei valori di integrazione, comunicazione e innovazione come facilitatori e acceleratori di un processo di conoscenza interpersonale, di focalizzazione e governo delle trasformazioni avvenute e in divenire. Le attività formative hanno interessato complessivamente 7.700 risorse per un totale di 55.234 ore di formazione, di cui il 22 % di formazione obbligatoria, il 43% di formazione specialistica e il 35% di formazione manageriale, con una media di 4.1 giornate uomo su un totale di 1.779 dipendenti. Al fine di uniformare e armonizzare le attività di prevenzione e gestione, con decorrenza 1° aprile 2010 è stato istituito un unico Servizio Prevenzione e Protezione di Gruppo e si è provveduto alle nomine dei Datori di Lavoro, del Delegato Unico alla Sicurezza sul luogo di lavoro, del Medico Competente Unico di Gruppo e del Responsabile Unico del Servizio Prevenzione e Protezione. Inoltre, si è provveduto all’aggiornamento dei Documenti di Valutazione dei Rischi delle Società coinvolte nelle operazioni di riassetto del Gruppo ed è stato attuato il piano di interventi in conformità alle disposizioni del Decreto Legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le attività della banca hanno ridotti impatti ambientali. INVESTIMENTO NEL FONDO ITALIANO DI INVESTIMENTO Nel mese di marzo l’Istituto ha deliberato di aggregarsi a un progetto promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, a cui hanno aderito Intesa San Paolo, Unicredit Group, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Monte dei Paschi di Siena, ABI e Confindustria. L’iniziativa ha portato alla costituzione di una SGR per la gestione di un fondo finalizzato a sostenere, a condizioni di mercato, lo sviluppo delle imprese con ambizioni di crescita dotandole di patrimonializzazione sufficiente ad affrontare le sfide della competitività internazionale. Obiettivo dimensionale del Fondo è di 3 miliardi di Euro. L’Istituto si è impegnato a sottoscrivere quote del Fondo per 100 milioni di Euro. Nel mese di luglio anche alcune banche socie ICBPI (UBI Banca, Credito Valtellinese, Banca Popolare dell’Emilia, Banca Popolare di Milano e Banca di Cividale) hanno aderito al Fondo con una quota di 20 milioni di Euro cadauna. 32 L’investimento di ICBPI e delle banche indicate è stato accompagnato dal riconoscimento di adeguati presidi di governance, in particolare il diritto di nominare un amministratore nell’ambito del Consiglio di Amministrazione della SGR. Nel primo semestre 2011 l’Istituto, previa autorizzazione dalla Banca d’Italia, acquisirà una quota partecipativa pari al 12,50% del capitale sociale della SGR con un investimento di 500 mila Euro. MASTERCARD In relazione all’istruttoria avviata nel luglio 2009 dall’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato nei confronti di MasterCard e di alcune banche tra cui l’Istituto, l’Autorità con provvedimento del 3 novembre 2010 ha accertato a carico di tutte le parti del procedimento presunte violazioni delle disposizioni comunitarie in materia di intese restrittive della concorrenza, comminando sanzioni pecuniarie per un totale di Euro 6,03 milioni (la sanzione per l’Istituto ammonta a Euro 490 mila). L’Istituto è parte del procedimento in ragione della posizione di Capogruppo di CartaSi e Key Client, società licenziatarie Mastercard e che hanno in concreto posto in essere i comportamenti attualmente all’esame dell’Autorità. A fine dicembre Mastercard e le banche hanno presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio per l’annullamento del provvedimento previa sospensione del pagamento della sanzione comminata. In data 26 gennaio 2011 il TAR Lazio ha accolto la richiesta di sospensione, fissando al giugno 2011 l’udienza di trattazione della causa nel merito. RATING In data 3 dicembre 2010 l’agenzia Standard & Poor’s, confermando la valutazione del precedente esercizio, ha attribuito a ICBPI un rating pari a “BBB/A-2 con outlook stabile”. Stesso rating pari a “BBB/A-2 con outlook stabile” è stato attribuito alla controllata CartaSi. I rating attribuiti riflettono, come indicato dalla stessa società di rating, “...il ruolo centrale svolto da ICBPI nel prestare servizi a un numero elevato di banche italiane, in particolare banche popolari; la solida adeguatezza patrimoniale e la limitata propensione al rischio di credito”. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE I rapporti finanziari e commerciali intrattenuti tra la Capogruppo e le altre società del Gruppo rientrano nell’ambito della normale gestione e sono stati conclusi in linea con le condizioni di mercato esistenti al momento del loro perfezionamento. Gli organi amministrativi hanno adottato regole che assicurano tra- 33 sparenza e correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate. Nella nota integrativa (parte H) sono riepilogate le operazioni con parti correlate (intendendosi per “parti correlate” quelle previste dal principio contabile internazionale IAS n. 24) perfezionate nel corso dell’esercizio. COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Il Servizio Comunicazione accentrato nella Capogruppo ha operato nell’ambito delle seguenti aree: ▪ ▪ ▪ ▪ comunicazione istituzionale (corporate); comunicazione di marketing; comunicazione finanziaria; comunicazione interna. In coerenza con l’evoluzione del piano industriale, con la contestuale riorganizzazione interna del Gruppo e con le nuove operazioni societarie, sono state poste in essere attività di comunicazione funzionali al chiaro e corretto posizionamento del Gruppo e dell’offerta presso i diversi interlocutori esterni (azionisti, clienti, opinion leader, media) e interni. Si è dunque continuato a dare corso alla realizzazione del progetto di Immagine Coordinata (Corporate Identity) e brand promotion di Gruppo per: ▪ ▪ AZIONI PROPRIE ICBPI 34 legare con maggiore coerenza i contenuti alle forme di comunicazione/strumenti specifici, aumentando la credibilità e la forza di penetrazione della comunicazione del Gruppo nel suo complesso; essere visibili all’esterno, con uno stile coordinato e curato. Si informa che nel corso del 2010, in attuazione di delibera consiliare della Capogruppo del 23 aprile 2010 sono state alienate n. 100 azioni proprie. Alla data attuale residuano conseguentemente nel portafoglio dell’Istituto n. 75.291 azioni proprie, per un valore annuale unitario di E 3,00 che determinano una quota indispensabile della riserva pari ad E 32.239. ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO E DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO Di seguito vengono illustrate le risultanze di Bilancio e le iniziative della Capogruppo e delle Società controllate (CartaSi, Key Client, Help Line, Oasi, SIRE Business Service LTD, Iconcard, soggette all’attività di direzione e coordinamento dell’Istituto) e delle principali partecipate (Siteba, Hi-Mtf Sim ed Equens SE rientranti nel perimetro di consolidamento). ICBPI S.P.A. L’Istituto presenta un utile di esercizio pari a € 41,635 milioni. CARTASI S.P.A. La Società, di cui l’Istituto detiene il 91,81% del capitale sociale, ha chiuso l’esercizio con un Utile netto pari a € 45,479 milioni. Lo scorso anno il Risultato netto, peraltro influenzato da componenti straordinarie, era pari a € 71,719 milioni. L’esercizio appena concluso è stato caratterizzato dall’attività di implementazione di quanto previsto dal Piano Industriale di integrazione di Gruppo approvato nel corso del 2009. Nell’ambito di tale percorso la Società è stata coinvolta in numerose operazioni che hanno portato alla definizione dell’assetto attuale ed all’adozione, nel quarto trimestre, di una nuova struttura organizzativa, articolata in quattro Direzioni per consentire un adeguato presidio delle attività di sviluppo commerciale, di gestione del cliente, di comunicazione e relazione istituzionale, di relazione verso la Capogruppo e di supporto al business. Sul fronte dei risultati operativi, gli indicatori di business, che recepiscono gli effetti delle attività del ramo d’azienda acquisito da Key Client il 1° ottobre 2010, hanno registrato nell’esercizio 2010 le seguenti dinamiche: ▪ ▪ il parco carte ha mostrato una sostanziale stabilità rispetto al 2009 (-0,6%), attestandosi a fine anno a 6.520 mila unità. Nel corso dell’anno sono state emesse oltre 600 mila nuove carte. L’apporto del ramo d’azienda Key Client ha di fatto compensato la riduzione di stock derivante dalla migrazione verso prodotti proprietari dei Gruppi bancari che hanno ceduto la loro partecipazione nella Società; lo speso complessivo dei titolari ha registrato, rispetto al 2009, una flessione del 2,5%; lo speso medio per carta risulta tuttavia in cre- 35 ▪ ▪ scita (+1,8%), anche in conseguenza dell’attività di incentivazione all’utilizzo della carta effettuate sui titolari; i volumi di negoziato acquiring si sono attestati a quasi 29 miliardi di Euro, con un incremento del 5,4% rispetto al 2009. Anche in questo caso l’apporto del ramo d’azienda Key Client ha compensato la riduzione dei volumi dei Gruppi bancari che hanno ceduto la loro partecipazione nella Società; l’impatto dell’acquisizione del ramo d’azienda da Key Client si riflette anche in una decisa crescita (+13,7%) del numero delle transazioni gestite. Dagli indicatori economici emerge quanto segue: ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ i ricavi da servizi si sono attestati su un valore pari a 313 milioni di Euro, valore allineato a quello dello scorso anno; a seguito della contrazione dei costi variabili (-5,8%), dovuta ai processi di efficientamento che hanno portato alla riduzione dei costi operativi (-3,8%) e, soprattutto, al positivo andamento di frodi e perdite su crediti (-36,2%), il margine di contribuzione (153,4 milioni di Euro) si presenta con un miglioramento del 5,4% rispetto al 2009; l’EBITDA si attesta ad un valore di 67,8 milioni registrando una crescita rispetto all’anno precedente dell’8,5%; l’EBIT si attesta ad un valore di 63,1 milioni registrando una crescita rispetto all’anno precedente del 3,1%; il Risultato ante imposte è pari a 72,5 milioni di Euro, in flessione rispetto al valore dell’anno precedente condizionato da componenti straordinarie quali la plusvalenza di 26,4 milioni di Euro, al netto delle attività di negoziazione, realizzata dalla vendita delle partecipazioni detenute in Visa e MasterCard; nell’anno si registra anche l’impatto positivo del rilascio delle eccedenze dei “fondi outflow gruppi bancari” e dei “fondi di incentivazione”(15,5 milioni di Euro). Il confronto dei risultati economici 2010 con quelli previsti in sede di Piano Industriale, evidenzia un andamento decisamente migliorativo, con un EBIT superiore di circa il 29% (maggiori ricavi netti, +3,2%; minori costi variabili, -4,2%). Lo Stato Patrimoniale, il cui totale sull’attivo è pari a 3,411 mld € risulta influenzato dalle operazioni di riassetto societario avvenute nel corso del 2010; in particolare si segnala: 36 ▪ ▪ ▪ l’ingresso delle partecipazioni detenute in Siteba S.p.A., Iconcard S.p.A. e Si Reinsurance Limited precedentemente detenute da Si Holding; l’incremento delle attività materiali, per effetto dell’acquisizione degli immobili di Corso Sempione e di Assago, a seguito della fusione inversa per incorporazione di Si Holding; la riduzione complessiva dei Fondi per rischi ed oneri, per effetto dell’azzeramento dei fondi per incentivazioni ed Outflow gruppi bancari ricostituiti a debito, parzialmente compensato dall’incremento del Fondo rischi ed oneri. Nell’esercizio è stata posta particolare attenzione al posizionamento competitivo della Società che ha portato allo sviluppo di specifiche iniziative di sponsorizzazione e/o di comunicazione tese a valorizzare il brand della Società e a promuovere l’utilizzo di CartaSi facendo leva su vantaggi tangibili. Sul fronte strettamente operativo, nel corso del 2010 l’attività è stata focalizzata sulla riorganizzazione di alcuni processi operativi, con particolare riferimento alla gestione dei rischi di credito e frode, sul monitoraggio dei livelli di servizio e sulla relazione proattiva con la clientela. Attraverso l’attivazione di azioni di incentivazione, è stata rivolta particolare attenzione ai clienti (banche, titolari ed esercenti) compresi quelli acquisiti da Key Client, in relazione ai quali sono in corso le attività necessarie alla integrazione dei prodotti e dei processi informatici, operativi e di assistenza. KEY CLIENT S.P.A. La controllata Key Client S.p.A., di cui ICBPI detiene il 96,20% del capitale sociale, ha registrato al 31 dicembre 2010 un utile netto di € 30,6 milioni. Il Bilancio di esercizio evidenzia un margine di intermediazione di € 98,8 milioni, costituito da un Margine d’interesse negativo pari a € 0,9 milioni, da Commissioni nette attive per € 94,8 milioni, da Dividendi per € 4,5 milioni e da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita pari a € 0,4 milioni. Le Spese amministrative ammontano a € 153,1 milioni. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono pari a € 15,9 milioni, gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri sono negativi per € 2,7 milioni. Gli Altri proventi e oneri di gestione ammontano a € 117,1 milioni. Il 37 risultato netto della gestione operativa è di € 44,4 milioni. Considerando gli utili da cessione di investimenti per € 1,9 milioni, si perviene ad un Utile dell’operatività corrente, al lordo delle imposte, pari a € 46,2 milioni. Al netto delle imposte sul reddito dell’esercizio, pari a € 15,7 milioni, si perviene al richiamato Utile netto d’esercizio di € 30,6 milioni. Il totale dell’Attivo ammonta complessivamente a € 595,1 milioni. In particolare le attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a € 11,4 milioni, i crediti, strumentali alla operatività aziendale, a € 416,7 milioni, le attività materiali e immateriali a € 28,4 milioni, le altre attività € 138,6 milioni. Tra le passività, i debiti verso Banche (per la maggioranza debiti verso ICBPI) ammontano a € 248,6 milioni, le passività € 153,6 milioni, il fondo trattamento di fine rapporto per il Personale a € 2,0 milioni, il fondo per rischi e oneri a € 5,3 milioni. Il Patrimonio netto (prima dell’utile d’esercizio) ammonta complessivamente a € 154,9 milioni. Nel corso del 2010 tutte le aree di business hanno fatto registrare una costante crescita dei volumi, della redditività ed un progressivo incremento della clientela. Il perimetro societario è cambiato più volte nel corso dell’anno e pertanto l’andamento dei servizi non risulta facilmente comparabile con quello dell’anno precedente. Di seguito sono illustrati separatamente i risultati di Key Client e della Società Si Servizi incorporata il 31 Dicembre 2010. Carte di credito: issuing processing I volumi di spesa gestiti (carte emesse con licenza di altri issuer) sono stati 10,8 miliardi di euro, con un incremento del 14,2% rispetto al 2009. Le carte attive gestite sono 3.284 mila, con una crescita del 13,1% rispetto allo stock rilevato un anno fa. Le nuove carte emesse sono state 883 mila, con un incremento del 32% rispetto allo scorso esercizio. Carte prepagate Alla fine dell’esercizio, le carte attive prepagate emesse da altri issuer e gestite da Key Client ammontano a 920 mila. Carte di credito: acquiring e acquiring processing A tutto settembre 2010, prima della cessione del ramo acquiring diretto a CartaSi, sono stati gestiti volumi di spesa per 15 miliardi di euro, con un incremento del 7,5% rispetto al 2009. 38 I terminali attivi (numero medio dei terminali POS che hanno generato flussi di acquiring da inizio anno a tutto settembre 2010) sono stati 280.352, con un incremento del 4,9% rispetto ai valori riscontrati nello scorso esercizio. Per quanto riguarda l’attività di acquiring processing Key Client ha gestito nell’anno volumi di spesa per 2,2 miliardi con uno scostamento del 15,6% su base annua. Terminali POS I POS gestiti (ex-CIM) ammontano alla fine dell’esercizio a 379 mila. La crescita in dodici mesi è stata di 43 mila POS, pari al 12,6%. I POS a microchip ammontano ormai quasi alla totalità (99%) dei POS di proprietà. Terminali ATM Gli ATM gestiti alla fine dell’esercizio sono 10.002, con un incremento dello 0,3% rispetto al dato di fine 2009. Carte di debito nazionale Le transazioni per le carte di debito nazionali sono ammontate complessivamente nel 2010 a 734 milioni, con un incremento dell’8,6% sui volumi del 2009. Più in particolare, le transazioni Bancomat sono state 249 milioni, mentre le transazioni PagoBancomat sono state 486 milioni. e-Commerce I POS virtuali (e-Commerce) ammontano alla fine dell’anno a 3.045. Il loro numero è cresciuto del 31% rispetto alla fine dell’anno precedente. Frodi Le frodi riscontrate, al netto dei recuperi e con riferimento all’intero parco delle carte gestite, sono ammontate a 6,6 milioni di euro, con una riduzione del 3% rispetto alle frodi del 2009. L’ammontare delle frodi rapportato ai volumi di spesa gestiti (carte di credito), genera una incidenza di frode pari allo 0,059%, contro una percentuale dello 0,069% riscontrata nel 2009. Si Servizi Issuing processing Le carte gestite in full service sono state 290.579 superiori rispetto allo scorso anno dell’1,7%. Il numero di transazioni gestite è stato pari a 11,9 milioni (+7,0% rispetto al budget e + 13,4% rispetto al 2009). Acquiring processing L’attività di acquiring processing è focalizzata sulla gestione di American Express. 39 Sono state gestite 661.690 posizioni esercenti con una crescita del 6,3% rispetto al 2009. Il numero di transazioni è stato pari a 43,9 milioni sostanzialmente in linea con i valori del 2009. POS I POS gestiti ammontano alla fine di dicembre a 25.946, inferiori al 2009 del 7,9%. Attività di servicing L’attività di servicing ha presentato un buon andamento per quanto riguarda l’Area di personalizzazione carte e l’Area Contact Center grazie al prolungamento di alcuni contratti originariamente previsti in uscita nel corso del 2010. Anche l’Area Dispute presenta buoni risultati specialmente nel lato issuing; anche in questo caso la mancata dismissione di un importante cliente ha permesso il conseguimento dei risultati. L’Area Risk Management e l’Area Lavorazioni con OutBound presentano alcune criticità dovute ad una generale contrazione dei volumi e alla dismissione di un importante cliente a fine settembre. HELP LINE S.P.A. La controllata Help Line S.p.A., di cui ICBPI detiene il 70% del capitale sociale, ha registrato al 31 dicembre 2010 un utile netto di € 609 mila. Il risultato dell’attività corrente al lordo delle imposte è stato pari ad € 924 mila, ed evidenzia in particolare spese amministrative per € 33,6 milioni, ammortamenti per € 743 mila e proventi/oneri di gestione positivi per € 33,7 milioni. Le imposte sul reddito ammontano ad € 315 mila, per giungere ad un utile netto di € 609 mila. Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo, ammonta a € 5,3 milioni. Nell’esercizio si sono verificati eventi che hanno mutato la struttura della Società, sia dal punto di vista dimensionale che operativo, consolidando le posizioni acquisite e delineando importanti scenari di crescita ed evoluzione. La Società ha mantenuto sostanzialmente stabili i volumi inerenti ai servizi resi, nonostante la diminuzione dei volumi operativi relativi al comparto delle carte di credito gestite per il Gruppo Intesa Sanpaolo. I volumi sono rimasti relativamente costanti rispetto all’anno precedente soprattutto in relazione all’attività InBound. Il mix degli stessi ha subito alcune variazioni dovute all’uscita nel corso della seconda metà dell’anno dei clienti Amex e Mediaset. La riduzione dei volumi è stata compensata dall’incremento dei volumi generato dai clienti 40 CartaSi e del Gruppo Unicredit. Un significativo incremento dei volumi gestiti, soprattutto nel corso dell’ultimo trimestre, è legato al numero di e-mail ricevute, legate al cliente CartaSi. In relazione al servizio Prevenzione Frodi, rispetto all’esercizio 2009, si segnala un incremento della gestione delle pratiche. Una diminuzione significativa ha invece interessato, sia le attività di back office, che sono rientrate presso il cliente Key Client, sia quelle di OutBound. I costi sono stati tenuti costantemente sotto controllo e risultano essere in leggera diminuzione rispetto a quanto previsto nel budget del piano di Integrazione del Gruppo ICBPI. Gli investimenti fatti nel corso dell’anno sono stati proiettati all’omogeneizzazione dei due sistemi informativi che insistevano su diverse e non compatibili piattaforme hardware e software nell’ambito delle diverse Società che sono andate a costituire la nuova Help Line. Il nuovo assetto di Help Line S.p.A., all’esito delle operazioni societarie perfezionate nel primo semestre 2010, prevede la presenza di tre sedi operative: ▪ San Giovanni al Natisone (UD); ▪ Cassina de’ Pecchi (MI); ▪ Anzola dell’Emilia (BO). OASI - DIAGRAM S.P.A. La controllata Oasi S.p.A., di cui ICBPI detiene il 100% del capitale sociale, ha registrato un risultato operativo pari a € 6,032 milioni a fronte di € 5,713 milioni del precedente esercizio (+5,57%). Nel dettaglio, i ricavi operativi sono pari a € 24,586 milioni, maggiori di € 2,046 milioni (+9.08%) rispetto al 2009; mentre i costi operativi ammontano a € 18,554 milioni, contro € 16,827 milioni dell’anno precedente (+10,27%). Valori che portano il risultato operativo a € 6,032. Si evidenzia che nell’esercizio è stato attivato il fondo di sostegno al reddito che ha comportato un costo pari a € 1,141 milioni che oltre alle imposte correnti ed anticipate che impattano per € 1,942 milioni, portano a un utile netto di € 2,949 milioni. Con tale utile il patrimonio netto, comprensivo dell’utile del periodo, ammonta a € 15,291 milioni, rispetto agli € 14,142 milioni del 31 dicembre 2009. La Società, che opera a favore di Banche, Assicurazioni, Finanziarie, Sim, Sgr e altre imprese fornendo servizi e prodotti in materia di antiriciclaggio e compliance, segnalazioni di vigilanza e fondi pensione, ha conseguito un importante risultato nonostante i condizionamenti generati dalla crisi economica sugli investimenti e sui budget di spesa dei clienti. 41 In particolare: - sull’antiriciclaggio sono stati portati avanti significativi progetti speciali, è stato avviato lo sviluppo di un nuovo applicativo GIANOS per le imprese assicuratrici ed è stato realizzato il modulo GIANOS per i controlli interni che, nel completare la linea dei prodotti rivolti al monitoraggio della clientela, permette l’analisi dell’operatività interna; - sui fondi pensioni, dopo la messa a regime delle attività di service del Fondo aperto ARCA S.g.r., il più popolato del Paese, e il conseguente adeguamento degli organici e delle infrastrutture dedicate è stato ampliato il servizio con ulteriori attività e con l’estensione della scadenza contrattuale, realizzando così un completo ed efficace modello di servizio replicabile anche in altre realtà; - per le segnalazioni di vigilanza, oltre all’adeguamento dei prodotti alle normative, rilevante è stato l’impegno derivato dall’acquisizione in outsourcing di oltre cinquanta nuovi utenti. La Società, con le predette azioni, oltre a far registrare un ulteriore crescita in termini dimensionali ed economici, conferma la propria leadership in materia di antiriciclaggio, si colloca tra i gestori di fondi al terzo posto nelle graduatorie del Paese e aumenta la penetrazione nell’area delle segnalazioni posizionandosi saldamente come secondo operatore del mercato. CENTROSIM S.P.A. La Società, di cui l’Istituto detiene il 91,51% del capitale sociale, ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 1.643 mila Euro (-4.622 mila Euro nel 2009). Il risultato della gestione operativa è stato negativo di 1.538 mila Euro (-4.507 mila Euro nell’esercizio precedente), in parte per l’impatto di fattori non ricorrenti (svalutazione dell’avviamento del ramo d’azienda acquisito nel 2003 da BPL Santander Sim e accantonamento per incentivi all’esodo), ma soprattutto per l’evoluzione sfavorevole dello scenario di riferimento; la lentezza della ripresa economica, il timore di un possibile default di alcuni paesi europei, le incertezze sulla solidità delle banche hanno infatti inciso fortemente sui mercati in termini di quotazioni, volatilità e volume degli scambi. D’altra parte, in vista della fusione con ICBPI, che favorirà un miglioramento della redditività consentendo di realizzare importanti sinergie, sono state iscritte a bilancio imposte anticipate per 3.286 mila Euro. Detratti i 76 mila Euro dovuti per l’IRAP, le imposte sul reddito 42 dell’esercizio hanno registrato un saldo attivo di 3.210 mila Euro, che ha ampiamente controbilanciato la perdita operativa. L’evoluzione sfavorevole dei mercati ha influito negativamente su tutti i principali comparti di attività di Centrosim. Nel complesso, il margine di intermediazione è stato pari a 17.165 mila Euro, in calo del 13% rispetto al 2009. Le commissioni nette generate dalla negoziazione conto terzi, che costituisce il core business della Società, sono scese a 13.646 mila Euro, il 7,7% in meno rispetto all’anno precedente. Ha pesato la flessione del lavoro nel comparto azionario. L’attività di Capital Market ha fortemente risentito dello scarsissimo numero di operazioni di collocamento rivolte al pubblico indistinto. I proventi netti si sono ridotti a circa 225 mila Euro, a fronte dei 1.124 mila Euro incassati nel 2009. L’operatività in conto proprio ha fruttato 2.600 mila Euro (-13,3% rispetto all’esercizio precedente). La contrazione dei volumi intermediati, gli interventi di razionalizzazione degli applicativi informatici, nonché l’attenzione posta al contenimento dei costi, hanno determinato una riduzione delle spese amministrative, pari a 18.490 mila Euro, il 20,9% in meno rispetto all’esercizio precedente. E’ scesa soprattutto la spesa per il personale, che si è attestata a 6.515 mila Euro (in calo del 33,8%); hanno altresì registrato riduzioni significative la spesa per il sistema informatico utilizzato per le attività di front office (-29%) e, in misura minore, i costi direttamente inerenti l’attività effettuata sui mercati (execution, clearing, settlement, back-office). ICONCARD S.P.A. Nel corso dell’anno sono state valutate le prospettive di alcuni specifici business che prevedono l’emissione diretta di carte prepagate rivolte a target finalizzati e con canali di distribuzione ad hoc, differenti dalla rete bancaria. Sulla base delle prime stime disponibili è stata elaborata un’ipotesi di Business Plan a 5 anni (periodo 2011-2015) che ha evidenziato però un non soddisfacente ritorno economico. E’ in corso di valutazione l’operazione di fusione per incorporazione della Società nella controllante CartaSi S.p.A.. 43 SIRE BUSINESS SERVICE LTD Nel 2010 la Società ha conseguito un risultato di € 105.130 di perdita. ALTRE SOCIETÀ RIENTRANTI NEL PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO Di seguito vengono illustrate le risultanze di Bilancio delle altre società partecipate rientranti nel perimetro di consolidamento. EQUENS SE Il 2010 è stato per Equens SE, società partecipata dall’Istituto con una quota del 20% del capitale sociale, un anno di ulteriore crescita, tradottasi in volumi di processing che hanno sfiorato i 10 miliardi di transazioni di pagamento e i 4 miliardi di transazioni di carte di credito e debito, oltre ad un numero di terminali gestiti che ha raggiunto i 700.000 per i POS e i 21.000 per gli ATM. Sono in corso gli adempimenti finalizzati alla liquidazione della Società. I citati volumi afferiscono a una base clienti estesa su un perimetro geografico che ha raggiunto 11 paesi in Europa in aggiunta ai tre mercati domestici di Germania, Italia e Olanda. Da un punto di vista operativo, l’impegno progettuale è stato focalizzato sullo sviluppo delle soluzioni di processing richieste dai clienti, sulla implementazione di nuove soluzioni di prodotto/servizio da offrire ai propri clienti e sull’ottimizzazione delle componenti infrastrutturali e applicative presenti in Germania, Italia e Olanda a supporto delle attività di processing di pagamenti, carte e terminali, in ottica di ottimizzazione e ricerca di efficienza. Per l’Italia in particolare, si evidenziano, tra le altre, le seguenti attività progettuali condotte da Equens S.p.A. a beneficio del Gruppo ICBPI: - - 44 è stato avviato il programma di migrazione dei volumi di CartaSi (acquiring e issuing) sulle piattaforme di processing di Equens S.p.A.. Il programma, il cui completamento è previsto nel corso del prossimo triennio, ha visto nel 2010 l’avvio del gruppo di lavoro congiunto ICBPI (servizio ICT), CartaSi ed Equens S.p.A., sotto la supervisione del Comitato Guida e la definizione dell’approccio alla migrazione e dei requisiti di business; è stata completata la realizzazione della soluzione per il processing dei SEPA Direct Debit (SDD) originati da ICBPI e dalle banche sue clienti, per la quale Equens SE ed Equens S.p.A. hanno operato in via integrata. In aggiunta sono state sviluppate sia per il SEPA Cre- dit Transfer (SCT), sia per il SEPA Direct Debit (SDD) le evoluzioni delle procedure secondo il Rulebook 4.0; - dal punto di vista dell’infrastruttura tecnologica, nel corso dell’esercizio è stato completato, con l’integrazione degli ambienti nei siti di Settimo Milanese e Pero, il progetto di internalizzazione dell’infrastruttura mainframe precedentemente ospitata presso IBM Germania. Sul medesimo fronte, si è dato altresì avvio ad un progetto di completa revisione dell’architettura tecnologica IBM Mainframe, basato su componenti di nuova generazione. Tale intervento, il cui completamento è previsto per l’estate 2011, produrrà tra l’altro benefici in ordine alla performance degli ambienti di disaster recovery, riducendo in modo sensibile i tempi di ripartenza dei servizi. Quanto alle operazioni straordinarie, oltre alla anticipazione della Fase II della partnership con ICBPI che ha portato Equens SE ad acquisire il 100% del capitale di Equens S.p.A. (già Equens Italia S.p.A.), e ICBPI al 20% di Equens SE, nel corso del 2010, si segnala: − l’acquisizione da Commerzbank del 100% di Montrada, società attiva nel commercial acquiring e nella fornitura e processing di terminali POS che opera nel mercato domestico tedesco e nei mercati dell’est Europa; − la vendita delle attività di issuing di Paysquare e la successiva integrazione nel gruppo della società (in particolare le componenti riferibili all’attività di acquiring svolta sul mercato olandese). Tutto quanto sopra descritto ha consentito ad Equens SE di chiudere il bilancio 2010 con un utile netto di Euro 26.536.000, superiore rispetto alle stime di budget, e con un valore dell’equity che si attesta a Euro 346.911.000. HI-MTF SIM La Società è partecipata dall’Istituto al 20% del capitale (altri soci, con quote paritarie, sono Banca Aletti, Banca Sella Holding, Centrosim e Iccrea Banca) ed ha chiuso l’esercizio 2010 con un utile netto di Euro 546.910. Tra gli eventi di rilievo del 2010, che ha rappresentato il secondo anno di attività completa per il Mercato gestito da Hi – Mtf, si segnala quanto segue. ▪ E’ proseguito l’incremento del numero dei titoli quotati che a inizio 2010 erano 594 e sono diventati 615, di cui 97 titoli di Stato italiani. 45 ▪ ▪ ▪ 46 Il controvalore totale scambiato sul segmento “quote driven” è stato pari a 16.977,5 milioni di Euro raddoppiando il valore del 2009; in particolare il controvalore scambiato sulle obbligazioni societarie è stato pari a 4.502,6 milioni di Euro, con un incremento del 7% sul valore 2009, mentre particolarmente significativo è stato l’incremento per i titoli di Stato italiani pari al 186% per un controvalore totale di 12.474,8 milioni di Euro. Il numero dei contratti conclusi è passato da 171.348 a 372.116 pari al 117% di incremento anno su anno. Sul segmento “order driven” sono quotate a fine 2010 12 azioni, rispetto alle 10 di fine 2009 ed hanno concluso 9.504 contratti (con un incremento del 6%). Dal 29 aprile è attivo il segmento “order driven” obbligazionario; su tale segmento sono quotati, a fine 2010, 7 titoli che hanno prodotto un controvalore scambiato di 45,7 milioni di Euro corrispondenti a 1.668 contratti. Il 29 novembre la società Thomson-Reuters ha iniziato a diffondere alla propria clientela i prezzi del mercato Hi-Mtf in tempo reale, aggiungendosi in questa attività alla società Bloomberg. Si riporta di seguito una tabella rappresentativa dei principali indici riferiti al bilancio consolidato al 31 dicembre 2010. Consolidato ICBPI - Dati di sintesi e principali indicatori Anno 2010 Anno 2009 Dati patrimoniali di sintesi (migliaia di Euro) Crediti verso clientela 3.174.449 3.498.328 Crediti verso banche 1.852.594 2.101.718 Attività finanziarie 689.060 505.864 Immobilizzazioni (materiali, immateriali e finanziarie) 420.383 335.171 Totale dell’attivo 6.894.937 7.021.309 Raccolta diretta da clientela 1.831.050 1.578.141 Raccolta indiretta da clientela (risparmio amministrato) 7.808.710 7.210.579 Patrimonio netto di gruppo 617.860 544.186 Dati economici di sintesi (migliaia di Euro) (*) Margine d’interesse 21.533 15.614 Commissioni nette e ricavi per servizi 595.864 447.433 Proventi operativi 598.121 474.941 Costi del personale dipendente 127.047 99.841 Costi operativi 491.085 373.312 Risultato operativo 107.036 101.628 Utile d’esercizio 94.766 58.147 Indici di struttura (%) Crediti verso clientela/Totale attivo 46,0% 50,7% Crediti verso banche/Totale attivo 26,9% 30,5% Attività finanziarie/Totale attivo 10,0% 7,3% Raccolta diretta da clientela/Totale attivo 26,6% 22,9% Raccolta indiretta da clientela/Raccolta globale da clientela 81,0% 82,0% Indici di redditività (%) Utile netto/(patrimonio netto - utile netto) (ROE) 18,1% 12,0% Margine d’interesse/Proventi operativi 3,6% 3,3% Commissioni e ricavi per servizi/Proventi operativi 99,6% 94,2% Costi operativi/Proventi operativi (Cost income ratio) 82,1% 78,6% Indici di rischiosità del credito (%) Crediti deteriorati netti verso clientela/ Crediti netti verso clientela 0,0% 0,0% Rettifiche di valore su crediti clientela/ Esposizione lorda clientela attività deteriorate 94,4% 93,0% Attività deteriorate nette totali/Patrimonio netto 0,2% 0,3% Indici di produttività (migliaia di Euro) Numero medio dei dipendenti (unità) 1.693 1.333 Proventi operativi/Numero medio dei dipendenti 353 356 Risultato operativo/Numero medio dei dipendenti 63 76 Costo del personale dipendente/Numero medio dei dipendenti 75 75 Coefficienti patrimoniali (%) Patrimonio di Vigilanza 390.324 439.343 Attività di rischio ponderate 3.387.789 3.110.342 Patrimonio di base/totale attività ponderate (Tier 1 capital ratio) 10,9% 13,1% Patrimonio di vigilanza/totale attività ponderate (Total capital ratio) 11,5% 14,1% Var. % - 9,3% - 11,9% 36,2% 25,4% - 1,8% 16,0% 8,3% 13,5% 37,9% 33,2% 25,9% 27,2% 31,5% 5,3% 63,0% 27,0% - 0,8% - 17,1% 0,2% - 11,2% 8,9% (*) I dati economici si riscontrano nel Conto Economico gestionale riportato nella relazione sulla gestione. 47 Signori Soci, RISULTATI DI BILANCIO rappresentiamo in sintesi i risultati del bilancio consolidato al 31 dicembre 2010. Nel corso dell’esercizio è entrata nel perimetro di consolidamento del Gruppo Icbpi la partecipata Centrosim. Il contributo della società al conto economico consolidato è stato considerato dalla data di acquisizione del controllo (23 luglio 2010). STATO PATRIMONIALE (dati in mln di Euro) Attivo Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Partecipazioni Immobilizzazioni Altre attività Totale attivo 31/12/2010 679,3 162,6 9,7 31/12/2009 492,6 174,2 13,3 1.852,6 2.101,7 135,2 63,8 3.174,4 3.498,3 285,2 271,4 6.894,9 7.021,3 595,9 406,0 (dati in mln di Euro) Passivo Debiti verso banche Debiti verso clientela Passività finanziarie detenute per la negoziazione Titoli in circolazione Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi Patrimonio Patrimonio di terzi Risultato d'esercizio Totale passivo 48 31/12/2010 3.319,2 1.831,1 16,0 10,0 31/12/2009 4.055,9 1.578,1 10,1 0,0 1.016,1 675,0 42,2 79,9 19,8 23,5 523,1 486,0 94,8 58,1 22,7 6.894,9 54,5 7.021,3 Le consistenze patrimoniali al 31 dicembre 2010 evidenziano un “totale attivo” pari a € 6.894,9 milioni, contro € 7.021,3 milioni al 31.12.09. In particolare, dall’esame degli aggregati che concorrono alla formazione dell’attivo patrimoniale, risulta che: ▪ le “attività finanziarie detenute per la negoziazione” sono pari a € 679,3 milioni contro € 492,6 milioni al 31.12.09. La variazione è ascrivibile ad un maggiore impiego in titoli di proprietà rispetto alle giacenze di fine esercizio precedente oltre che all’apporto di attività finanziarie detenute per la negoziazione di Centrosim per € 9,6 milioni, entrata a far parte del perimetro di consolidamento; ▪ le “attività finanziarie detenute sino a scadenza” ammontano a € 162,6 milioni contro i € 174,2 milioni del 31 dicembre 2009 e sono rappresentate da titoli obbligazionari bancari. La variazione è ascrivibile all’effetto combinato di titoli che sono stati oggetto di rimborso oltre che all’apporto di titoli htm rivenienti dalla partecipata Centrosim per € 9,4 milioni; ▪ le “attività finanziarie disponibili per la vendita” ammontano a € 9,7 milioni, contro € 13,3 milioni del precedente esercizio. La variazione in diminuzione è ascrivibile alla vendita di Visa da parte di Icbpi e di Key Client oltre alla partecipazione in Centrosim che è entrata a far parte del Gruppo ed è stata consolidata col metodo integrale; ▪ i “crediti verso banche” sono pari a € 1.852,6 milioni, contro € 2.101,7 milioni del precedente esercizio. La variazione è ascrivibile principalmente a minori depositi della Capogruppo con banche; ▪ i “crediti verso clientela” ammontano a € 3.174,4 milioni, a fronte degli € 3.498,3 milioni dell’esercizio 2009; ▪ le “partecipazioni” si ragguagliano a € 135,2 milioni, contro € 63,8 milioni al 31.12.09. L’incremento delle partecipazioni è riferito all’acquisizione di un’ulteriore quota del 10% di Equens Se a fronte della cessione della partecipata Equens Italia. Nel dettaglio sono costituite da Equens SE per € 125,6 milioni, dalla partecipata Siteba per € 7,9 milioni, e dalla partecipata Hi-Mtf per € 1,7 milioni; ▪ le “immobilizzazioni materiali e immateriali” sono pari a € 285,2 milioni, a fronte di € 271,4 milioni al 31.12.09. L’incremento è riferito all’iscrizione di avviamenti per € 27,9 milioni per l’effettuazione di operazioni straordinarie riferite all’attività di banca depositaria; ▪ le “altre attività” assommano a € 595,9 milioni contro € 406,0 mi- lioni e sono rappresentate da “cassa e disponibilità liquide” per € 0,05 milioni, “attività fiscali” pari a € 47,2 milioni, di cui le attività 49 per imposte anticipate assommano a € 38,4 milioni, e “altre attività” pari a € 556,4 milioni. L’incremento delle altre attività è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi. Per quanto concerne le voci del passivo: ▪ i “debiti verso banche” sono pari a € 3.319,2 milioni, a fronte di € 4.055,9 milioni al 31.12.09. Il decremento si riferisce principalmente alla minore esposizione per debiti verso banche di CartaSi; ▪ i “debiti verso clientela” ammontano a € 1.831,1 milioni, contro € 1.578,1 milioni del precedente esercizio. La variazione in aumento è dovuta principalmente alla presenza di una maggiore raccolta sui conti correnti; ▪ le “passività finanziarie detenute per la negoziazione” sono pari a € 16,0 milioni contro gli € 10,1 milioni del 31.12.2009. Alla voce contribuiscono anche le passività finanziarie di negoziazione detenute da Centrosim entrata a far parte del perimetro di consolidamento; ▪ i “titoli in circolazione ” sono pari a € 10,0 milioni e si riferisce al prestito obbligazionario emesso e detenuto da Centrosim; ▪ le “altre passività” assommano a € 1.016,1 milioni, contro € 675,0 milioni del 2009, e sono composte da “passività fiscali” per € 24,5 milioni, di cui e 23,5 milioni da imposte differite; e da “altre passività” pari ad € 1.004,7 milioni. L’incremento delle altre passività è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi; ▪ il “trattamento di fine rapporto”ammonta a € 19,8 milioni contro € 23,5 milioni del precedente esercizio; ▪ i “fondi” sono pari a € 42,2 milioni, a fronte di € 79,9 milioni del 31.12.09. La diminuzione è relativa all’utilizzo dei fondi outflow; ▪ il “patrimonio di gruppo” ammonta a € 523,1 milioni, a fronte di € 486,0 milioni al 31.12.09. Tale variazione è riferita all’incremento delle riserve per l’utile dell’esercizio 2009 al netto della distribuzione dei dividendi; ▪ il “patrimonio di terzi” è pari a € 22,7 milioni contro € 54,5 milioni del 31.12.2009. A tali valori si cumula l’utile consolidato che è pari a € 94,8 milioni, la cui origine è dettagliata nei prospetti di “Conto Economico”. 50 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO I risultati economici gestionali consolidati vengono illustrati a partire dalle evidenze di Conto Economico gestionale di seguito riportato. Il comparativo dei risultati economici esposti al 31 dicembre 2010 è scarsamente significativo per effetto delle variazioni di perimetro avvenute nell’anno 2009 che ha visto il primo consolidamento di CartaSi, che ha contribuito al conto economico del Gruppo Icbpi a partire dal secondo semestre 2009. Gruppo ICBPI - Bilancio 2010 Voce C.E. Gestionale Gruppo Margine d’interesse Commissioni nette servizi bancari/finanziari Ricavi da vendite e prestazioni altri servizi Dividendi su partecipazioni e AFS Risultato attività di negoziazione/copertura Ricavi operativi Spese per il personale Spese di produzione Spese generali Spese amministrative Rettifiche di valore attività mat. e imm. Altri oneri/proventi di gestione Accantonamenti operativi netti a fondi Costi operativi Risultato operativo Utile (Perdita) su partecipazioni e AFS Altre componenti Utile (Perdita) al lordo delle imposte Imposte sul reddito Utile (Perdita) d’esercizio di terzi Utile (Perdita) di pertinenza del Gruppo (dati in migliaia di Euro) Anno 2010 Anno 2009 21.533 421.952 173.912 1.730 - 21.006 598.121 - 127.047 - 271.636 - 76.891 - 475.575 - 28.368 47.896 - 35.038 - 491.085 107.036 42.276 730 150.042 - 42.804 - 12.472 94.766 15.614 293.456 153.977 1.005 10.888 474.941 - 99.841 - 195.322 - 53.811 - 348.974 - 26.578 29.984 - 27.743 - 373.312 101.628 22.196 - 21.968 101.857 - 36.593 - 7.117 58.147 Variazione percent.le 37,91% 43,79% 12,95% 72,15% - 292,92% 25,94% 27,25% 39,07% 42,89% 36,28% 6,73% 59,74% 26,29% 31,55% 5,32% 90,46% - 103,32% 47,31% 16,97% 75,25% 62,98% 51 Il conto economico scalare consolidato al 31 dicembre 2010 presenta un utile netto di € 94,766 milioni, contro € 58,147 milioni del 31 dicembre 2009 (+62,98%). Dalle risultanze contabili, emerge in particolare: ▪ “margine di interesse” pari a € 21,533 milioni, rispetto a € 15,614 milioni alla stessa data dell’anno precedente (+37,91%); ▪ “commissioni nette servizi bancari/finanziari” ammontano a € 421,952 milioni rispetto a € 293,456 milioni del 31 dicembre 2009 (+43,79%). La variazione è dovuta alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009; ▪ “ricavi da vendite e prestazioni di altri servizi” ammontano a € ▪ 173,912 milioni rispetto a € 153,977 milioni del 31 dicembre 2009 (+12,95%); “dividendi e altri proventi” ammontano a € 1,730 milioni rispetto a € 1,005 milioni del 31 dicembre 2009 (+72,15%); ▪ “risultato attività di negoziazione/copertura” pari a negativi € 21,006 milioni contro i positivi € 10,888 milioni al dicembre 2009. La somma di tali poste determina un totale di “ricavi operativi” pari a € 598,121 milioni rispetto a € 474,941 milioni del 31.12.2010 (+25,94%). Di seguito: ▪ “spese amministrative” sono pari a € 475,575 milioni rispetto a € 348,974 milioni a dicembre 2009 (+36,28%). Nel dettaglio le “spese per il personale” sono pari a € 127,047 milioni, rispetto € 99,841 milioni alla stessa data dell’esercizio precedente (+27,25%). La variazione è dovuta alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009, oltre che all’apporto dei costi del personale di Centrosim. Le “spese di produzione” ammontano a € 271,636 milioni rispetto € 195,322 milioni al 31.12.2009 (+39,07%). La variazione è dovuta alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009, oltre che all’apporto delle spese di produzione di Centrosim; Le “spese generali” ammontano a € 76,891 milioni rispetto € 52 53,811 milioni al 31.12.2010 (+42,89%). La variazione è dovuta alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009, oltre che all’apporto delle spese generali di Centrosim. ▪ “rettifiche di valore attività materiali e immateriali”sono pari a € 28,368 milioni rispetto a € 26,578 milioni del 31 dicembre 2009 (+6,73 %). La variazione è dovuta alle rettifiche di valore su attività materiali e immateriali delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009, oltre agli ammortamenti di Centrosim; ▪ “altri oneri/proventi di gestione” ammontano a € 47,896 milioni ▪ rispetto a € 29,984 milioni a dicembre 2010 (+59,74%). La variazione è dovuta alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009; “accantonamenti operativi netti ai fondi” sono pari a € 35,038 milioni rispetto a € 27,743 milioni del dicembre 2010 (+26,29%). L’incremento si riferisce alle poste rettificative dei crediti e alle perdite su utilizzi fraudolenti dalle carte di credito relative principalmente alla società CartaSi. La somma di tali poste negative determina un totale “costi operativi” pari a € 491,085 milioni contro € 373,312 milioni del 31 dicembre 2010. Ricavi e costi operativi determinano il “risultato operativo” pari a € 107,036 milioni rispetto a € 101,628 milioni del dicembre 2010 (+5,32%). Al “risultato operativo” vanno ad aggiungersi le “altre componenti” per € 730 mila. Le “imposte sul reddito” pari a € 42,804 milioni e l’ “utile di terzi” pari a € 12,472 milioni portano a un “utile d’esercizio” pari ad € 94,766 milioni contro i € 58,147 milioni del dicembre 2009 (+62,98%). 53 Riconciliazione voci di patrimonio netto e di risultato d’esercizio della Capogruppo e voci di patrimonio netto e di utili consolidati Saldi al 31/12/2010 come da bilancio della Capogruppo Differenze di valutazione rispetto ai valori di carico: - Società consolidate con il metodo integrale o proporzionale - Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Dividendi incassati nell’esercizio Saldi al 31/12/2010 come da bilancio consolidato 54 Patrimonio netto di cui: utile d’esercizio 516.389 41.635 96.370 85.753 5.102 2.356 -34.978 617.860 94.766 PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE Pur in un contesto macroeconomico e finanziario che si prefigura ancora complesso per il settore bancario, nel 2011 il Gruppo ICBPI intende perseguire le proprie strategie di penetrazione di mercato e di incremento della redditività, rafforzando ulteriormente il posizionamento sui mercati di riferimento, nel rispetto delle politiche di rischio definite. DOCUMENTO CONGIUNTO BANCA D’ITALIA/ CONSOB / ISVAP N. 4 DEL 3 MARZO 2010 E N. 2 DEL 6 FEBBRAIO 2009 Si forniscono di seguito informazioni sulla continuità aziendale della Capogruppo e delle società del Gruppo, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell’utilizzo delle stime. CONTINUITÀ AZIENDALE Considerando i seguenti indicatori relativi alla Capogruppo e alle società del Gruppo: Indicatori finanziari ▪ non si è manifestata alcuna situazione di deficit patrimoniale o di capitale circolante netto negativo; ▪ non sussistono prestiti a scadenza fissa e prossimi alla scadenza senza che vi siano prospettive verosimili di rinnovo o di rimborso; non vi è eccessiva dipendenza da prestiti a breve termine per finanziare attività a lungo termine; ▪ non vi sono indicazioni di cessazione del sostegno finanziario da parte dei finanziatori e altri creditori; ▪ non vi sono bilanci storici o prospettici che mostrano cash flow negativi; ▪ i principali indici economico-finanziari non sono negativi; ▪ non vi sono consistenti perdite operative o significative perdite di valore delle attività che generano cash flow; ▪ non si è verificata alcuna mancanza o discontinuità nella distribuzione dei dividendi; ▪ sussiste la capacità di saldare i debiti alla scadenza; ▪ sussiste la capacità di rispettare le clausole contrattuali dei prestiti; Indicatori gestionali ▪ non si è manifestata alcuna situazione di deficit patrimoniale o di capitale circolante netto negativo; 55 ▪ non sussistono prestiti a scadenza fissa e prossimi alla scadenza senza che vi siano prospettive verosimili di rinnovo o di rimborso; non vi è eccessiva dipendenza da prestiti a breve termine per finanziare attività a lungo termine; Altri Indicatori ▪ non si è verificata riduzione del capitale al di sotto dei limiti legali o non conformità ad altre norme di legge; ▪ non sussistono contenziosi legali e fiscali che, in caso di soccombenza, potrebbero comportare obblighi di risarcimento che le società del Gruppo non sono in grado di rispettare; ▪ non vi sono modifiche legislative o politiche governative dalle quali si attendono effetti sfavorevoli alle società del Gruppo. Si ha la ragionevole aspettativa che il Gruppo continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile. Il bilancio consolidato è stato, quindi, predisposto nel presupposto della continuità aziendale; le eventuali incertezze rilevate, e indicate nei paragrafi successivi, non risultano essere significative e non generano dubbi sulla continuità aziendale. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI Si forniscono di seguito informazioni in merito alla natura e all’entità dei rischi finanziari cui il Gruppo è esposto. RIDUZIONE DI VALORE DELLE ATTIVITÀ Si specifica che nella nota integrativa sono esposte le informazioni richieste dal documento congiunto, riguardanti il processo di valutazione delle attività oggetto di verifica dell’eventuale perdita di valore (impairment test) in tema di assunzioni di base, metodologie e parametri utilizzati. Inoltre in tema di disclosure, sempre nella Nota integrativa, sono presenti informazioni fondamentali sui seguenti elementi: ▪ Definizione delle unità generatrici di cassa (CGU); ▪ Allocazione dell’avviamento alle singole CGU; ▪ Illustrazione del criterio di stima del valore recuperabile, quando questo si basa sul valore d’uso; ▪ Illustrazione del criterio di stima del valore recuperabile, quando questo si basa sul fair value; ▪ Descrizione dell’analisi di sensitività del risultato dell’impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base; 56 ▪ RISCHIO DI CREDITO Considerazioni in ordine alla presenza di indicatori esterni di perdita di valore in assenza di svalutazioni degli attivi a seguito della procedura di impairment. L’esposizione al Rischio di Credito è caratterizzata dalla peculiarità dell’Istituto quale banca di c.d. “secondo livello” e cioè una banca il cui “core business” è rappresentato dall’offerta di prodotti e servizi al sistema bancario e finanziario e a primaria clientela “corporate” essenzialmente nel comparto dei sistemi di pagamento e dei servizi amministrativi di custodia, amministrazione e regolamento titoli. Ne consegue che l’erogazione del credito è sempre strettamente strumentale all’erogazione di tale tipologia di prodotti e servizi e non costituisce una finalità di business a sé stante. Le metodologie di misurazione del rischio di credito adottate e il relativo processo di controllo sono caratterizzati da criteri di snellezza e semplicità in ragione del limitato numero di esposizioni. Sono state adottate precise norme organizzative per l’istruzione delle pratiche di affidamento e per la periodica revisione: le posizioni vengono esaminate dal Comitato Crediti ed autorizzate dal Consiglio di Amministrazione. Gli organi deliberanti, sulla base delle risultanze della relativa istruttoria, possono decidere di subordinare la concessione della linea di credito all’acquisizione di idonee garanzie. Non sono presenti posizioni in sofferenza, come peraltro registrato nei precedenti esercizi. Le posizioni a Rischio di Credito sono costituite per il 77% da depositi interbancari con intermediari vigilati ed il restante 3% a Società Corporate erogatrici di servizi pubblici: trattasi di linee di credito strumentali connesse all’esecuzione di disposizioni di incasso. RISCHIO DI MERCATO La “naturale” attività dell’Istituto ha determinato nel tempo la progressiva crescita dell’operatività sul mercato interbancario, comportando una crescita sia della raccolta che degli impieghi prevalentemente in depositi interbancari a breve e brevissima scadenza. Peraltro le attività finanziare dell’Istituto sono dipendenti dalle attività sui Sistemi di Pagamento e sulla Monetica; il Portafoglio Titoli è caratterizzato dalla presenza di norma di Titoli di Stato ed Obbligazioni Bancarie utilizzate per lo più per costituire le garanzie da detenere e vincolare al fine di poter operare sui Sistemi di Regolamento. 57 Nel periodo in esame si è provveduto a mantenere ridotta la durata dei depositi interbancari. I rischi di mercato sulla tipologia di portafoglio detenuta sono contenuti e misurati con un sistema VaR. RISCHIO DI LIQUIDITÀ E DI VARIAZIONE DEI FLUSSI FINANZIARI L’attività “core” dell’Istituto contribuisce di norma a generare liquidità a vista che viene impegnata in depositi interbancari con un orizzonte temporale che non supera il mese. Nel corso dell’esercizio la liquidità è stata soprattutto utilizzata per finanziare le esigenze delle Società del Gruppo che erogano servizi di monetica (KeyClient e CartaSi). La struttura dei flussi impiegati in scadenze e importi consente di limitare il rischio di liquidità con un equilibrato rientro delle posizioni in essere. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA FINE DELL’ESERCIZIO In avvio del 2011 la Banca d’Italia ha disposto nei confronti del Gruppo ICBPI un accertamento ispettivo mirato a verificare eventuali “rischi operativi, con particolare riferimento al rispetto della normativa antiriciclaggio - anche a seguito delle iniziative assunte in esito al precedente accertamento ispettivo presso la controllata CartaSi - nonché alle funzioni di banca depositaria e al comparto della monetica”. In data 31 gennaio 2011, è stata presentata, dalle controllate CartaSi e Key Client istanza alla Banca d’Italia per l’iscrizione all’Albo degli Istituti di Pagamento di cui all’art. 114-septies del T.U.B.. L’iter autorizzativo si è reso necessario al fine di proseguire le attività attualmente svolte in quanto il il Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 11, in attuazione della direttiva 2007/64/CE, ha modificato il T.U.B. riservando, ai sensi dell’art. 114 sexies, lo svolgimento dei servizi di pagamento alle banche, agli istituti di moneta elettronica e agli istituti di pagamento. Nessun socio di Centrosim ha esercitato il diritto di recesso ai sensi degli articoli 2437 e seguenti del codice civile né l’opzione di vendita prevista nel progetto di fusione e pertanto la misura dell’aumento del capitale sociale ICBPI al perfezionamento della fusione per incorporazione di Centrosim nella Capogruppo sarà pari a n. 19.241 azioni. Milano, 10 marzo 2011 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 58 Schemi di bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 59 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ATTIVO 31/12/2010 31/12/2009 10. 20. 40. 50. 60. 70. 100. 120. 130. 140. 150. 160. Cassa e disponibilità liquide 5.427 4.145 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 679.342 492.563 Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.718 13.301 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 162.588 174.198 Crediti verso banche 1.852.594 2.101.718 Crediti verso clientela 3.174.449 3.498.328 Partecipazioni 135.210 63.811 Attività materiali 172.158 185.014 Attività immateriali 113.015 86.346 avviamento 105.226 79.484 Attività fiscali 47.207 46.704 a) correnti 8.758 6.361 b) anticipate 38.449 40.343 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - 7.651 Altre attività 543.229 347.530 TOTALE DELL’ATTIVO 6.894.937 7.021.309 (dati in migliaia di Euro) 60 PASSIVO 10. 20. 30. 40. 80. 90. 100. 110. 120. 140. 170. 180. 190. 200. 210. 31/12/2010 Debiti verso banche 3.319.210 4.055.907 Debiti verso clientela 1.831.050 1.578.141 Titoli in circolazione 9.982 Passività finanziarie di negoziazione 15.983 10.072 Passività fiscali 24.542 35.937 a) correnti 850 12.324 b) differite 23.692 23.613 Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione - 755 Altre passività 991.605 638.340 Trattamento di fine rapporto del personale 19.800 23.487 Fondi per rischi ed oneri 42.197 79.939 a) quiescenza e obblighi simili 1.302 1.182 b) altri fondi 40.895 78.757 Riserve da valutazione 46.863 49.521 Riserve 285.521 253.536 Sovrapprezzi di emissione 148.242 140.921 Capitale 42.500 42.093 Azioni proprie (-) -32 -32 Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 22.708 54.545 220. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 31/12/2009 94.766 58.147 TOTALE DEL PASSIVO 6.894.937 7.021.309 (dati in migliaia di Euro) 61 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CONTO ECONOMICO 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 100. 120. 130. 140. 180. 190. 200. 210. 220. 230. 240. 260. 270. 280. 290. 300. 320. 330. 340. 2009 Interessi attivi e proventi assimilati 72.462 Interessi passivi e oneri assimilati -53.070 Margine di interesse 19.392 Commissioni attive 933.390 Commissioni passive -548.148 Commissioni nette 385.242 Dividendi e proventi simili 11.928 Risultato netto dell’attività di negoziazione -32.861 Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: 782 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 782 19.524 Margine di intermediazione 384.483 Rettifiche di valore nette per deterioramento di: -11.946 a) crediti -11.946 -16.214 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 -288 Risultato netto della gestione finanziaria 372.537 Spese amministrative: -539.472 a) spese per il personale -164.008 -101.302 b) altre spese amministrative -375.464 -227.547 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 18.481 Rettifiche di valore nette su attività materiali -23.252 Rettifiche di valore nette su attività immateriali -5.116 Altri oneri/proventi di gestione 284.118 Costi operativi -265.241 Utili (Perdite) delle partecipazioni 42.777 Rettifiche di valore dell’avviamento -54 Utili (Perdite) da cessione di investimenti -27 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 149.992 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente -42.754 Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 107.238 Utile (Perdita) d’esercizio 107.238 Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi -12.472 Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza della capogruppo 94.766 (dati in migliaia di Euro) 62 2010 69.758 -54.819 14.939 641.994 -367.967 274.027 482 -7.314 19.524 301.658 -16.502 285.156 -328.849 -3.620 -22.573 -4.005 172.166 -186.881 3.652 0 -80 101.847 -36.583 65.264 65.264 -7.117 58.147 Prospetto della redditività complessiva (in migliaia di euro) 2010 10. Utile (Perdita) d’esercizio 94.766 Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita -2.658 30. Attività materiali 110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte - 2.658 120. Redditività complessiva (Vove 10 + 110) 92.108 130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi -110 140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza del gruppo 91.998 2009 58.147 -4.371 -1.913 -6.284 51.863 148 52.011 63 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 2009 Capitale: a) azioni ordinarie 33.148 2.199 5.582 8.945 42.093 b) altre azioni - - - - Sovrapprezzi di emissione 18.974 782 121.947 140.921 Riserve: a) di utili 186.980 4.628 55.708 2.180 31.920 242.688 b) altre 10.848 - 10.848 Riserve da valutazione: a) disponibili per la vendita 7.377 - 12 - 4.371 133 3.005 b) copertura flussi finanziari - - - c) altre (da dettagliare) 48.429 - - 1.913 15 46.516 Strumenti di capitale - - - Azioni proprie - 32 - - 32 Utile (Perdita) di esercizio 66.757 3.164 - 55.708 - 11.049 - 2.180 - 984 58.147 7.117 58.147 Patrimonio netto 372.481 10.761 - - 11.049 - - 984 - 37.502 130.892 58.147 7.117 - 6.284 148 544.186 64 Patrimonio netto al 31.12.09 di terzi Patrimonio netto al 31.12.09 Redditività complessiva dell’esercizio 31.12.2009 di terzi Redditività complessiva dell’esercizio 31.12.2009 Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.09 di terzi Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.09 Operazioni sul patrimonio Emissione nuove azioni Variazioni di riserve di terzi Variazioni dell’esercizio Variazioni di riserve del gruppo Dividendi di terzi Riserve di terzi Dividendi e altre destinazioni del gruppo Allocazione risultato esercizio precedente Riserve del gruppo Patrimonio netto al 01.01.09 di terzi Pa trimonio netto al 01.01.09 del gruppo PATRIMONIO NETTO 31/12/2009 Variazioni dell’esercizio 7.781 782 38.728 121 15 7.117 54.544 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 2010 Capitale: a) azioni ordinarie 42.093 7.781 - 2.738 407 42.500 b) altre azioni - - Sovrapprezzi di emissione 140.921 782 - 518 7.321 148.242 Riserve: - a) di utili 242.688 38.728 45.281 4.109 - 13.296 - 37.934 274.673 b) altre 10.848 10.848 Riserve da valutazione: - a) disponibili per la vendita 3.005 121 - 2.658 - 99 347 b) copertura flussi finanziari - - c) altre (da dettagliare) 46.516 15 - 11 46.516 Strumenti di capitale - - Azioni proprie - 32 - 32 Utile (Perdita) di esercizio 58.147 7.117 - 45.281 - 12.866 - 4.109 - 3.008 94.766 12.472 94.766 Patrimonio netto 544.186 54.544 - - 12.866 - - 3.008 - 13.296 - 41.190 7.728 94.766 12.472 - 2.658 - 110 617.860 Patrimonio netto al 31.12.10 di terzi Patrimonio netto al 31.12.10 Redditività complessiva dell’esercizio 31.12.2010 di terzi Redditività complessiva dell’esercizio 31.12.2010 Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.10 di terzi Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.10 Operazioni sul patrimonio Emissione nuove azioni Variazioni di riserve di terzi Variazioni dell’esercizio Variazioni di riserve del gruppo Dividendi di terzi Riserve di terzi Dividendi e altre destinazioni del gruppo Allocazione risultato esercizio precedente Riserve del gruppo Patrimonio netto al 01.0110 di terzi Pa trimonio netto al 01.01.10 del gruppo PATRIMONIO NETTO 31/12/2010 Variazioni dell’esercizio 5.043 264 4.903 22 4 12.472 22.708 65 Rendiconto finanziario RENDICONTO FINANZIARIO A. ATTIVITÀ OPERATIVA Importo 2010 2009 1. Gestione 136.462 - risultato d’esercizio (+/-) 94.766 - plus/mininusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 23.673 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 11.946 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 28.368 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) -18.481 - imposte e tasse non liquidate (+) 42.754 - altri aggiustamenti (+/-) -46.564 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 406.448 - attività finanziarie detenute per la negoziazione -200.831 - attività finanziarie disponibili per la vendita 2.352 - crediti verso banche 465.349 - crediti verso clientela 320.256 - altre attività -180.678 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (+/-) -431.237 - debiti verso banche -791.686 - debiti verso clientela 87.560 - passività finanziarie di negoziazione 2.689,8 - altre passività 270.200 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa A (+/-) 111.673 B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da (+) (+) - dividendi incassati su partecipazioni 1.901 - rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 21.067 - vendite di attività materiali 0 2. Liquidità assorbita da (-) (-) - acquisti di partecipazioni -32.884 - acquisti di attività materiali -10.396 - acquisti di attività immateriali -3.174 - operazioni straordinarie -74.039 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento B (+/-) -97.525 C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA -12.866 - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità -12.866 LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO D=A+/-B+/-C1.282 -1.739 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 4.145 Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 1.282 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio G=E+/-D+/-F 5.427 66 137.433 58.147 -7.472 16.502 26.578 3.620 36.583 3.475 144.091 -99.137 84.587 700.475 -618.517 76.682 -264.389 -517.828 258.340 -19.620 14.719 17.136 1.156 20.541 80 0 -14.923 -2.960 -141.627 -137.734 118.859 0 130.892 -12.033 5.884 -1.739 4.145 Nota integrativa consolidata Parte A – Politiche contabili Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato Parte D – Redditività consolidata complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L – Informativa di settore 67 BILANCIO CONSOLIDATO Nota Integrativa Parte A - Politiche contabili A.1 - PARTE GENERALE SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI Il Gruppo Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 ha redatto il presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 predisposto sulla base delle “Istruzioni per la redazione del bilancio dell’impresa e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari” emanate dalla Banca d’Italia con Circolare 262/05. Queste Istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di contabilizzazione. SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è inoltre correlato da una Relazione degli amministratori sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Il bilancio è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto e i prospetti contabili sono espressi in migliaia di Euro, come i dati riportati nella Nota Integrativa. Il bilancio al 31 dicembre 2010 è redatto con l’applicazione dei criteri di iscrizione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea, nonché in aderenza con le assunzioni generali previste dal Quadro Sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio elaborato dallo IASB. I criteri di valutazione sono adottati nell’ottica della continuità dell’attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione degli IAS/IFRS. I Prospetti contabili e la Nota Integrativa presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2010. Nella relazione sulla gestione e nella Nota Integrativa, sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi e dalla Banca d’Italia, oltre ad altre informa- 68 zioni non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie per dare una rappresentazione corretta e veritiera della situazione del Gruppo. CONTENUTO DEI PROSPETTI CONTABILI Stato patrimoniale e conto economico e prospetto della redditività complessiva Gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e della redditività complessiva sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi. Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono preceduti da segno meno. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto riporta la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione ed il risultato economico. Le azioni proprie in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie. Altri aspetti L’acquisto della partecipazione di Centrosim avvenuta a fine Luglio da parte di Icbpi, si configura come una business combination e di conseguenza il rientra nell’ambito di applicazione dell’Ifrs 3. Le attività, passività e passività potenziali dell’entità acquisita sono state iscritte pertanto al loro fair value disponibile alla data di acquisizione, determinando così il valore dell’aggregazione aziendale. In fase di prima applicazione del suddetto principio contabile internazionale, è stato iscritto quindi un avviamento pari ad € 58 mila, derivante dal confronto tra il patrimonio rettificato alla data di acquisto della società acquisita e il costo sostenuto per l’acquisizione della partecipazione. Il principio contabile prevede inoltre che la contabilizzazione iniziale di un’aggregazione aziendale possa essere determinata provvisoriamente. Si potranno pertanto rilevare le rettifiche dei fair value delle attività e passività acquisite entro dodici mesi dalla data dell’acquisizione. Eventualmente entro i dodici mesi dall’acquisto tale importo verrà rettificato sulla base dell’eventuale disponibilità di nuovi elementi. In riferimento alla partecipazione in Equens Italia, di cui Icbpi deteneva il 50% ad inizio anno è stata ceduta in chiusura di esercizio, a fronte del perfezionamento dell’acquisto della seconda tranche di Equens Se, che ha portato all’acquisizione di un’ulteriore quota del 10% del capitale della società. Equens Italia ha contribuito con il metodo proporzionale al conto economico consolidato nel corso dell’esercizio ed è stata dismessa a fine esercizio. 69 RENDICONTO FINANZIARIO Il rendiconto finanziario riporta i flussi di cassa dell’esercizio ed è predisposto secondo il metodo indiretto. CONTENUTO DELLA NOTA INTEGRATIVA La nota integrativa comprende le informazioni previste dalla Circolare 262/2005 della Banca d’Italia e le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali. I criteri di valutazione di seguito descritti sono stati adottati per la determinazione di tutte le informazioni contenute nel presente Bilancio. SEZIONE 3 – AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO Per il consolidamento sono stati utilizzati i bilanci al 31 dicembre 2010 della Capogruppo e delle Società consolidate, opportunamente riclassificati ed adeguati per tener conto delle esigenze di consolidamento e per uniformarle ai principi contabili internazionali IAS/ IFRS. Società controllate Sono controllate quelle società nelle quali: 1) si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo; 2) si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha: a) il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori; b) il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto; c) il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio o organo; d) il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione. L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono presi in considerazione all’atto di valutare se una società ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie e gestionali di un’altra impresa. 70 Le partecipazioni controllate sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale che prevede l’aggregazione “linea per linea” degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle situazioni contabili delle società controllate. A tale fine sono apportate le seguenti rettifiche: (a) il valore contabile delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e la corrispondente parte del patrimonio netto sono eliminati; (b) la quota di patrimonio netto e di utile o perdita d’esercizio di pertinenza di terzi è rilevata in voce propria. Le differenze risultanti dalle rettifiche di cui sopra, se positive, sono rilevate – dopo l’eventuale imputazione a elementi dell’attivo o del passivo della controllata – come avviamento nella voce “130 Attività Immateriali” alla data di primo consolidamento. Le differenze risultanti, se negative, sono imputate al conto economico. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell’area di consolidamento sono elisi. I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. Le partecipazioni detenute in società a controllo congiunto sono rilevate sulla base del metodo proporzionale. Tale metodo prevede l’aggregazione “linea per linea” per la quota di propria pertinenza degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle situazioni contabili delle società controllate congiuntamente. Per controllo congiunto si intende la condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo su un’attività economica ed esiste unicamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Società collegate Le partecipazioni sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ossia sulle quali esercita il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali senza peraltro averne il controllo o controllo congiunto, sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Il metodo del patrimonio netto prevede l’iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento sulla base della quota di pertinenza nel patrimonio netto della partecipata. Il pro quota dei risultati d’esercizio della partecipata è rilevato in una specifica voce del conto economico consolidato. Al 31 dicembre 2010 la composizione del Gruppo Bancario risulta essere la seguente: 71 ▪ Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A., Capogruppo, iscritta all’albo delle Banche. Key Client Cards & Solutions S.p.A., Società finanziaria iscritta nell’elenco speciale ▪ degli intermediari finanziari ex art. 107 del D.Lgs. 385/93, partecipata con una quota del 96,20% dalla Capogruppo. ▪ Oasi Diagram – Outsourcing Applicativo e Servizi Innovativi S.p.A., Società strumentale, partecipata al 100% dalla Capogruppo. Help Line S.p.A., Società strumentale partecipata al 70 % dalla Capogruppo. ▪ ▪ CartaSi S.p.A., società finanziaria controllata indiretta iscritta nell’elenco speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 del TUB, partecipata con una quota del 91,81 % dalla Capogruppo e una quota del 3,32 % da Key Client. ▪ SIRE Business Service LTD, società strumentale controllata indiretta, partecipata con una quota del 100% da CartaSi. ▪ Iconcard S.p.A., società finanziaria iscritta nell’Elenco speciale ex art. 107 del TUB, partecipata con una quota del 100% da CartaSi. ▪ Centrosim S.p.A., società di intermediazione mobiliare, partecipata con una quota del 91,51% dalla Capogruppo. Nell’area di consolidamento del bilancio del Gruppo ICBPI al 31 dicembre 2010 rientrano, oltre alle società del Gruppo Bancario sopra elencate consolidate col metodo integrale, le seguenti società: ▪ Siteba S.p.A., partecipata da CartaSi con una quota del 46,64% (consolidata col metodo del patrimonio netto). ▪ HI-mtf S.p.A., partecipata dalla Capogruppo con una quota del 20% e da Centrosim con un’altra quota del 20% (consolidata col metodo del patrimonio netto). ▪ Equens SE, partecipata dalla Capogruppo con una quota del 20% (consolidata col metodo del patrimonio netto). A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO CRITERI DI VALUTAZIONE 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di classificazione: Un’attività finanziaria è classificata come detenuta per la negoziazione se: ▪ è acquisita sostanzialmente allo scopo di vendita nel breve termine; ▪ è parte di un portafoglio di specifici strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo; ▪ è un derivato (ad eccezione dei derivati che risultino essere efficaci strumenti di copertura). 72 I derivati sono inclusi fra le attività quando il loro fair value è positivo e fra le passività quando negativo. Criteri di iscrizione I titoli di debito e di capitale sono iscritti in bilancio alla data di regolamento mentre gli strumenti finanziari derivati alla data di negoziazione. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal costo dell’operazione, senza considerare i costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nella voce 80 del Conto Economico “Risultato dell’attività di negoziazione”. Gli interessi maturati sulle attività classificate in questa categoria, vengono rilevati nella voce 10 del Conto Economico “Interessi attivi e proventi assimilati”. Per la determinazione del fair value dei titoli quotati si rimanda alla sezione 17 – Altre Informazioni. I titoli di capitale e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile sono mantenuti al costo. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non costitute da strumenti derivate e non diversamente classificate come Crediti, Attività detenute fino a scadenza, Attività detenute per la negoziazione o Attività valutate al fair value. Criteri di iscrizione Sono rilevate inizialmente alla data di regolamento e misurate al fair value comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione della stessa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value, con rilevazione a conto economico del valore corrispondente al costo 73 ammortizzato e con imputazione degli effetti di variazione del fair value in una specifica riserva di patrimonio netto fino al momento in cui l’attività viene cancellata o viene rilevata una perdita di valore al momento della dismissione, le plusvalenze/minusvalenze iscritte a patrimonio netto vengono rilevate a conto economico. Le plusvalenze/minusvalenze realizzate, vengono rilevate nella voce 100 del Conto Economico “Utili/perdite da cessione o riacquisto”. Il fair value viene determinato in base ai criteri già illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione. I titoli di capitale inclusi in questa categoria e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in modo attendibile, sono mantenuti al costo. Ad ogni data di bilancio si procede a verificare l’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. In particolare se la riduzione di valore è significativa o permanente si procede a contabilizzare a conto economico la perdita di valore come differenza tra il valore di carico (costo di acquisto al netto di eventuali perdite per riduzioni di valore già in precedenza rilevate a conto economico) e il fair value. Le riduzioni di valore sono considerate significative se eccedenti il 20% del costo e prolungate se la durata eccede i 9 mesi. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico, ma direttamente a patrimonio netto. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di classificazione Sono classificati nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le attività disponibili per la vendita. 74 Criteri di iscrizione All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al costo, inteso come il fair value dell’importo scambiato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la vendita, ai sensi dell’Amendment del 2008 allo Ias 19, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili o le perdite riferiti alle variazioni del fair value delle attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico nel momento in cui le attività sono cancellate. In sede di chiusura del bilancio, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione durevole di valore. Se sussistono tali evidenze l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Al 31 dicembre 2010 e negli esercizi precedenti non sono stati rilevate perdite durevoli di valore. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. Le attività finanziarie detenute sino a scadenza iscritte in bilancio fanno riferimento principalmente a titoli obbligazionari bancari trasferiti in tale portafoglio dalla modifica apportata dall’Amendment allo las 39 del 2008 che aveva introdotto la possibilità di trasferire attività finanziarie dal portafoglio detenuto per trading ad altra categoria che prevedeva la valutazione al costo o al costo ammortizzato. 4 - Crediti verso Banche e verso Clientela Criteri di classificazione Sono attività finanziarie non costitute da strumenti derivati con pagamenti certi o determinabili e scadenza fissa che non sono quotate in un mercato attivo. Nella voce crediti, rientrano, inoltre, i crediti commerciali e le operazioni pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine. 75 Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi vengono rilevati nella voce 10 del Conto Economico “Interessi attivi e proventi assimilati”. Ad ogni data di bilancio si procede a verificare quali crediti, a seguito di eventi occorsi successivamente alla rilevazione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile “perdita di valore”. L’evidenza di perdita di valore deriva da uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività che comportano un impatto attendibilmente misurabile sulla stima dei flussi di cassa futuri dell’attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Rientrano tra i crediti assoggettati a valutazione analitica, gli strumenti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio o ristrutturato sulla base della normativa di Banca d’Italia. Le attività che sono state valutate individualmente e per le quali non siano state rilevate perdite di valore sono assoggettate a valutazione collettiva. Nella valutazione analitica la perdita è misurata dalla differenza fra il valore di carico e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati scontati al tasso di interesse effettivo originario sulla posizione. La stima dei flussi di cassa tiene conto delle garanzie che assistono l’esposizione debitoria e della probabilità della loro liquidazione. Nel caso in cui l’attivazione delle garanzie non sia probabile si fa riferimento al loro valore corrente, mentre se esiste la probabilità della loro attivazione tiene conto del loro valore di realizzo al netto delle spese da sostenere per il relativo recupero. La rettifica di valore è iscritta a conto economico, nella voce 130 “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze di perdita sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie omogenee in termini di rischio e le relative percentuali di perdita sono sti- 76 mate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latenti in ciascuna categoria di crediti. Nella valutazione si tiene conto, altresì, della rischiosità connessa con il paese di residenza della controparte. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 7 - Partecipazioni I criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni sono regolate dagli IAS 27 Bilancio consolidato e separato, 28 Partecipazioni in collegate e 31 Partecipazioni in joint ventures. Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures sono classificate quali attività finanziarie disponibili per la vendita e trattate in maniera corrispondente (si veda cap. 2). 8 - Attività materiali Criteri di classificazione Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Sono incluse in questa voce anche i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario. Criteri di rilevazione Le immobilizzazioni materiali acquistate sul mercato sono iscritte come attività nel momento in cui i principali rischi e benefici legati al bene sono trasferiti. L’iscrizione iniziale avviene al costo comprensivo di tutti gli oneri di diretta imputazione. I terreni sono rilevati separatamente anche quando acquistati congiuntamente al fabbricato adottando un approccio per componenti. La suddivisione fra il valore del terreno e quello del fabbricato avviene sulla base di perizie esterne. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali (strumentali e non strumentali) sono successivamente valutate al costo rettificato degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite e ripristini di valore. 77 Il valore ammortizzabile degli immobili, impianti e macchinari, pari al costo dei beni in quanto il valore residuo al termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo, è ripartito sistematicamente in quote costanti lungo la stimata vita utile secondo un criterio di ripartizione che riflette la durata tecnico - economica e la residua possibilità di utilizzazione dei singoli elementi. La vita utile con riferimento alle principali categorie di immobilizzazioni è la seguente: - mobili, macchine ordinarie d’ufficio, arredamento, impianti e attrezzature varie: 8 anni; - immobili strumentali: 33 anni; - immobili non strumentali: 33 anni. Non si procede ad ammortizzare i terreni, poiché hanno vita utile indefinita, e il patrimonio artistico in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo. L’impresa valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se esiste qualche indicazione che dimostri che le immobilizzazioni materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d’uso. Criteri di cancellazione Le immobilizzazioni materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall’utilizzo o dalla dismissione. 9 - Attività immateriali Criteri di classificazione Le attività iscritte tra le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie, prive di consistenza fisica, identificabili e in grado di generare benefici economici futuri controllabili dall’impresa. Criteri di rilevazione Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione nel momento in cui i principali rischi e benefici legati al bene sono trasferiti, solo se è probabile che i relativi benefici economici futuri si realizzino e se il costo può essere attendibilmente misurato. In caso contrario il costo viene rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è sostenuto. Criteri di valutazione Tutte le immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio diverse dall’avviamento sono considerate a vita utile finita e sono conseguentemente ammortizzate considerando il costo delle singole attività e la relativa vita utile. Il valore residuo delle varie attività è assunto pari a zero. 78 Criteri di cancellazione Un bene immateriale viene cancellato quando dismesso o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Avviamento L’avviamento sorto in occasione di operazioni di aggregazione aziendale rappresenta il differenziale fra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il fair value, alla data di acquisizione, delle attività e passività della società acquisita. Se positivo, è iscritto al costo come attività (avviamento) rappresentando un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Se negativo è rilevato direttamente a conto economico (eccedenza sul costo). L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento. Anche se non si rilevano indicazioni di riduzione di valore, l’avviamento viene annualmente sottoposto ad impairment. Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 260. “Rettifiche di valore dell’avviamento” e non sono eliminate negli esercizi successivi nel caso in cui si verifichi una ripresa di valore. 11 - Fiscalità corrente e differita Le imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio, in tutto o in parte, sono inserite tra le passività fiscali dello stato patrimoniale. Se il versamento per le imposte correnti dell’esercizio in corso o per quelli precedenti ha ecceduto il relativo debito di imposta, l’eccedenza deve essere inserita tra le attività dello stato patrimoniale. Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 290. “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono direttamente nelle riserve da valutazione al netto delle tasse. Le imposte anticipate e quelle differite vengono rilevate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla basse delle differenze temporanee tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Dato che la controllante e le Società del Gruppo hanno redatto il bilancio individuale in applicazione dei previgenti principi contabili italiani, le imposte anticipate e differite sono state calcolate considerando anche tutte le 79 differenze temporanee deducibili o imponibili derivanti dall’applicazione dei principi contabili internazionali ai fini del bilancio consolidato. Per le differenze temporanee deducibili che si riverseranno nei prossimi tre esercizi è stata rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 140.b)) in quanto si ritiene, anche sulla base dei piani strategici del gruppo, probabile che in tale arco temporale si realizzerà un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale attività. Le passività per imposte differite vengono calcolate su tutte le differenze temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto, considerando l’entità delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione, si ritiene che non saranno effettuate operazioni che ne comporteranno la tassazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore. Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive del Gruppo. 12 - Fondi per rischi e oneri Fondi quiescenza e per obblighi similari I fondi di quiescenza interni costituiti in attuazione di accordi aziendali si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale “Projected Unit Credit Method”, che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa. Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al totale netto fra il valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, la somma di eventuali profitti o perdite attuariali, dedotto ogni costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato e il valore corrente alla data di chiusura del bilancio d’esercizio di beni a servizio del programma, se presenti, che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati tutti immediatamente nel conto economico. 80 Fondo Tfr Per quanto concerne il trattamento di fine rapporto esso è una forma di retribuzione del personale a corresponsione differita alla fine del rapporto di lavoro. Esso matura in proporzione alla durata del rapporto costituendo un elemento aggiuntivo del costo del personale. Poiché il pagamento è certo, ma non il momento in cui avverrà, il TFR, al pari dei piani a prestazione definita, è classificato quale beneficio successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Dopo la riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturate a partire dal 1° gennaio 2007 vengono determinate senza applicare alcuna metodologia attuariale essendo l’onere a carico delle aziende limitato alla contribuzione a loro carico definita dalla normativa prevista dal Codice Civile (piano a contribuzione definita in base allo IAS 19). Il fondo di trattamento di fine rapporto maturato alla data del 31 dicembre 2006 continua invece ad essere trattato contabilmente come un piano a benefici definiti secondo quanto previsto dallo IAS 19. Altri fondi I fondi rischi ed oneri sono rilevati quando: ▪ l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; ▪ è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione e ▪ può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Laddove l’elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a conto economico. In particolare nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l’incremento del valore dell’accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo è rilevato fra gli interessi passivi. I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a conto economico. 13 - Debiti Criteri di classificazione Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell’accordo contrattuale, si detiene un’obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un’altra attività finanziaria ad un altro soggetto. 81 I debiti verso banche e verso clientela raccolgono la provvista effettuata sul mercato interbancario e con la clientela anche attraverso pronti contro termine e il collocamento di titoli obbligazionari e certificati di deposito. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal Gruppo in qualità di locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. Criteri di iscrizione Le operazioni con banche sono contabilizzate alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte e della emissione dei titoli di debito. Le passività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value, normalmente coincidente all’ammontare incassato o al prezzo di emissione, più i costi/proventi direttamente attribuibili. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi vengono registrati nella voce 20 del conto economico “Interessi passivi e oneri assimilati”. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie, o parti di esse, sono cancellate quando vengono estinte, ossia quando l’obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. Inoltre una passività finanziaria è cancellata in seguito al riacquisto della stessa sul mercato. La differenza tra il valore della passività estinta e l’ammontare corrisposto per l’acquisto viene registrato a conto economico. La successiva rivendita sul mercato di titoli propri è considerata come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento. 14 – Passività finanziarie di negoziazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading. Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel conto economico. I criteri di valutazione e di rilevazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle “Attività finanziarie di negoziazione”. 16 - Operazioni in divisa estera Rilevazione iniziale Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nel- 82 la moneta di conto applicando all’ammontare in valuta estera il cambio corrente alla data dell’operazione. Rilevazione successiva Al momento della rilevazione alla successiva data di bilancio: - gli elementi monetari sono convertiti al cambio corrente alla data di bilancio; - gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al cambio alla data dell’operazione; - gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti al cambio alla data di determinazione del fair value stesso. Le differenze di cambio relative ad elementi monetari sono iscritte nel conto economico nel momento in cui emergono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente. I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio. 18 - Altre informazioni Azioni proprie Le azioni emesse riacquistate sono portate a diretta riduzione del patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante dall’acquisto, dalla vendita, dall’emissione o estinzione di tali strumenti deve essere registrato a conto economico. Ogni importo pagato o ricevuto per tali strumenti è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Si procede comunque all’iscrizione della specifica riserva ex art. 2357 ter c.c.. Determinazione del fair value degli strumenti finanziari Il Fair value degli strumenti finanziari è stato determinato attraverso l’utilizzo di prezzi di acquisti dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari. Per mercato attivo si intende un mercato in cui i prezzi di quotazione, rappresentanti effettive e regoli operazioni di mercato verificatesi in un congruo periodo di riferimento, sono prontamente e regolarmente disponibili . Per gli strumenti quotati sui mercati attivi viene utilizzato il prezzo “corrente” di offerta (“denaro”) per le attività finanziarie e il prezzo corrente richiesto (“lettera”) per le passività finanziare, rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l’utilizzo del prezzo di recenti transazioni di mercato di strumenti con caratteristiche similari e attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull’attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo. A tal fine i modelli tengono 83 conto del valore finanziario del tempo al tasso privo di rischio quotato sul mercato, dei rischi di insolvenza, dei rischi di pagamento anticipato, della volatilità dello strumento nonché eventualmente dei tassi di cambio di valute estere. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento finanziario. Per i titoli obbligazionari ed i contratti derivati, sono stati definiti modelli valutativi basati su parametri desumibili dal mercato. Inoltre il modello di calcolo tiene conto della necessità di incorporare il rischio di credito della controparte. In particolare i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato. La stessa metodologia viene utilizzata per la valutazione dei derivati, costituti da Interest Rate Swap (IRS) e da Overnight Interest Rate Swap (OIS). Per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni significate sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l’applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Per i rapporti creditizi attivi e passivi rilevati in bilancio al costo o al costo ammortizzato il fair value riportato nella Nota Integrativa viene determinato secondo la seguente metodologia: - per le attività e passività a tasso fisso a medio lungo termine: attualizzazione dei flussi di cassa futuri ad un tasso desunto dal mercato e rettificato per includere il rischio di credito; - per le attività a tasso variabile, a vista o con scadenza nel breve termine, il valore contabile di iscrizione al netto della svalutazione analitica e collettiva è considerato una buona approssimazione del fair value in quanto incorpora la variazione dei tassi e la valutazione del rischio creditizio della controparte; - per le passività a tasso variabile e per quelli a tasso fisso a breve termine, il valore contabile è considerato una buona approssimazione del fair value per le ragioni sopra indicate; - per le passività a tasso fisso a medio lungo termine: attualizzazione dei flussi di cassa futuri ad un tasso desunto dal mercato. Non si tiene conto della variazione del proprio spread creditizio, in considerazione della scarsa rilevanza. Determinazione del fair value per le attività non finanziarie Per quanto riguarda gli immobili di investimento, il cui fair value è determinato solo ai fini dell’informativa in nota integrativa, si fa riferimento ad un valore determinato attraverso perizie esterne, considerando operazioni a prezzi correnti in un mercato attivo per attività immobiliari similari, nella medesima localizzazione e condizione nonché soggette a condizioni simili per affitti ed altri contratti. 84 Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività finanziarie disponibili per la vendita Le partecipazioni non significative (non inserite nel perimetro di consolidamento) sono classificate Available for sale (AFS) e, in quanto tali devono essere valutate al fair value (con impatti a Patrimonio netto e liberazione a Conto Economico al momento della vendita) ad ogni data di bilancio. Per quanto riguarda le regole di impairment si rimanda alla sezione 2- Attività finanziarie disponibili per la vendita. Il fair value della partecipazioni quotate in un mercato attivo è pari a quello corrispondente al prezzo corrente delle azioni. Per le partecipazioni valutate al costo (in quanto il fair value non è determinabile in modo attendibile) viene effettuato l’impairment test (IAS 36). In tali occasioni, ICBPI verifica se ci sono elementi indicativi della necessità di procedere (IAS 36) all’impairment dei suoi asset (un asset deve essere svalutato quanto il suo Valore di carico supera il Valore recuperabile) e in caso affermativo procedere alla stima del Valore recuperabile degli stessi (ove il valore di recupero è definito come il maggiore tra corrispettivo, teorico, netto di cessione - fair value less cost to sell - e valore d’uso stimato dal possessore – value in use). Ove il Valore di carico superi il Valore recuperabile, tale minor Valore viene iscritto a Conto economico tra le componenti negative di reddito, mentre il Valore recuperabile costituisce il nuovo valore a cui viene iscritta la partecipazione nell’attivo dello Stato patrimoniale. Modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento La modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento è il metodo finanziario del Discount cash flow. Garanzie rilasciate Il valore di prima iscrizione delle garanzie rilasciate e dei derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39, nonché le successive svalutazioni dovute al loro eventuale deterioramento, sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”. Conto economico Interessi attivi e passivi Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e a quelle valutate al fair value, alle attività finanziarie disponibili per la vendita, detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in circolazione. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Commissioni Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza. 85 In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi. Dividendi I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione. Altri proventi e oneri Gli altri proventi e oneri sono iscritti in base al criterio della competenza. In particolare i proventi derivanti dalla negoziazione di assegni circolari vengono rilevati alla prescrizione del diritto cartolare. In riferimento alle modalità di applicazione dei principi contabili utilizzati, si evidenzia che non stati riscontrati presupposti che implichino stime che potrebbero presentare un elevato rischio di dar luogo, entro il prossimo esercizio a significative rettifiche dei valori contabili delle attività e delle passività esposte in bilancio. Business combination Le attività e passività derivanti da business combination vengono iscritte al loro fair value al momento dell’acquisizione. Dopo aver allocato il costo dell’acquisizione su attività, passività e passività potenziali dell’impresa acquisita esprimendo il loro fair value, l’eventuale eccedenza positiva, viene rilevata come avviamento. Dopo l’iscrizione iniziale l’avviamento, viene sottoposto a impairment test. Se l’attribuzione del valore di acquisizione su le attività e passività (anche potenziali) dell’impresa acquisita, eccede il costo di acquisizione determina un’eccedenza negativa questa viene rilevata a conto economico. Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio Gli aggregati di bilancio sono valutati secondo i principi sopra indicati. L’applicazione di tali principi, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio senza che ne venga intaccata l’attendibilità, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni: ▪ valutazione di attività finanziarie non quotate sui mercati attivi; ▪ valutazione di attività intangibili e di partecipazioni; ▪ quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri; ▪ quantificazione della fiscalità differita. A tale proposito, si evidenzia, inoltre, come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti delle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuo- 86 ve informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. Il presente esercizio non è caratterizzato da mutamenti significativi nei criteri di stima già applicati per la redazione del bilancio al 31.12.2009. A.3.1 TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI Non sono stati effettuati trasferimenti nel corso del 2010 dal portafoglio di negoziazione a quello AFS o da questi al portafoglio Crediti. A.3.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE La scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli: ▪ Livello 1 – prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche; Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osserva▪ bili per l’entità o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi); ▪ Livello 3 – dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (dati non osservabili). A.3.2.1. Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value 31/12/2010 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la vendita Attività finanziarie sino alla scadenza Totale Passività finanziarie di negoziazione Totale 31/12/2009 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 651.418 25.329 2.595 435.363 57.200 - - 9.719 - - 13.301 - 9.354 149.215 - - 172.260 - 660.772 184.263 2.595 435.363 242.761 - 3.105 12.762 117 - 10.072 - 3.105 12.762 117 - 10.072 - 87 A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Attività finanziarie 1. 2. 2.1 2.2 2.2.1 Esistenze iniziali Aumenti Acquisti profitti imputati a: Conto economico - di cui plusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 3.3 Perdite imputate a: 3.3.1 Conto economico - di cui minusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 88 Attività finanziarie Attività finanziarie Attività finanziarie detenute per la disponibili per la detenute sino alla negoziazione vendita scadenza - 2.595 - - 2.595 - - A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3) Passività finanziarie Passività finanziarie detenute per la negoziazione 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1 Emissioni 2.2 perdite imputate a: 2.2.1 Conto economico - di cui minusvalenze 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1 Rimborsi 3.2 Riacquisti 3.3 Profitti imputate a: 3.3.1 Conto economico - di cui plusvalenze 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti ad altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali - 117 - 117 A.3.3 Informativa su cd. “day one profit/loss” Con riferimento a quanto previsto da IFRS 7 par. 28 e da IAS 39 AG 76, viene stabilito che uno strumento finanziario deve essere iscritto inizialmente per un valore pari al suo fair value che, salvo evidenze contrarie, è pari al prezzo pagato/incassato nella negoziazione. Nella pratica si riscontrano casi in cui i due valori divergono. Il sopra citato principio disciplina tali situazioni stabilendo che è legittima l’iscrizione dello strumento finanziario ad un fair value diverso dall’importo pagato/incassato solo se il fair value è determinato: ▪ facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili nel medesimo strumento; 89 ▪ attraverso tecniche di valutazione che utilizzano esclusivamente, quali variabili, sol- tanto dati derivanti da mercati osservabili. In altri termini, la presunzione dello IAS 39, secondo cui il fair value è pari al prezzo pagato/incassato, può essere superata solo nel caso in cui sussistano evidenze oggettive che il prezzo pagato/incassato non sia rappresentativo del reale valore di mercato dello strumento finanziario oggetto della negoziazione. Dette evidenze devono essere desunte unicamente da parametri oggettivi e non confutabili, eliminando in questo modo ogni ipotesi di discrezionalità in capo al valutatore. La differenza tra fair value e il prezzo negoziato, solamente al ricorrere delle condizioni sopra riportate, è rappresentativa del c.d. “day one profit” ed è iscritta immediatamente a conto economico. Non sono rilevabili operazioni ascrivibili alla fattispecie in parola. Sezione 4 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Peraltro non vi sono eventi successivi che possano generare impatti significativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo ICBPI o che comunque comportano aggiustamenti ai dati di bilancio. Sezione 5 – Altri aspetti Non ci sono aspetti significativi da segnalare. 90 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato ATTIVO Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31/12/10 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale 31/12/09 5.427 4.145 5.427 4.145 91 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci/Valori 31/12/10 L1 L2 31/12/09 L3 L1 L2 L3 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 651.199 8.421 2.595 435.363 47.087 1.1 Titoli strutturati - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 651.199 8.421 2.595 435.363 47.087 2. Titoli di capitale 82 905 - 0 - 3. Quote di O.I.C.R. 20 473 - - - 4. Finanziamenti - - - - - 4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - 4.2 Altri - - - - - Totale A 651.302 9.799 2.595 435.363 47.087 - B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 117 15.530 - - 10.112 1.1 di negoziazione 117 15.530 - - 10.112 - 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati su crediti: 2.1 di negoziazione - - - - - - - - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri - - - - - - - - 117 651.418 15.530 25.329 Totale B Totale (A+B) 92 - - - - - - - 10.112 2.595 435.363 57.200 - 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/10 31/12/09 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali 575.475 b) Altri enti pubblici 643 c) Banche 85.433 d) Altri emittenti 664 435.363 214 46.873 - 2. Titoli di capitale a) Banche 136 b) Altri emittenti: 851 - imprese di assicurazione - - società finanziarie - - imprese non finanziarie 851 - altri - - 3. Quote di O.I.C.R. - 493 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A 663.695 482.450 B. Strumenti derivati a) Banche 14.570 - fair value 14.570 b) Clientela 1.077 - fair value 1.077 10.111 10.111 1 1 Totale B 15.647 10.112 Totale (A + B) 679.342 492.563 93 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali 482.450 Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. - Finanziamenti - Totale - 482.450 B. Aumenti B1. Acquisti 4.221.092 1.329.188 62.286 - 5.612.565 B2. Variazioni positive di fair value 5.737 179 18 - 5.934 B3. Altre variazioni 205.856 3.059 693 - 209.608 C. Diminuzioni C1. Vendite 4.031.550 1.285.778 62.421 C2. Rimborsi 486 - - C3. Variazioni negative di fair value 24.855 45.056 78 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - C5. Altre variazioni 196.028 605 6 D. Rimanenze finali 94 662.216 987 492 5.379.749 486 69.988 196.639 - 663.695 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valori 31/12/10 L1 L2 31/12/09 L3 L1 L2 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati - - - - - 1.2 Altri titoli di debito - - - - - 2. Titoli di capitale - - - 2.1 Valutati al fair value - 9.719 - - 13.301 2.2 Valutati al costo - - - - - 3. Quote di O.I.C.R. - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - Totale - 9.719 - - 13.301 L3 - - La riduzione è connessa alla riclassificazione nelle partecipazioni della partecipata Centrosim di cui se ne è acquisito il controllo nel corso del 2010 ed è stata consolidata col metodo integrale oltre alla riduzione de fair value delle altre partecipazioni. 95 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/10 31/12/09 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali - b) Altri enti pubblici - c) Banche - d) Altri emittenti - - 2. Titoli di capitale a) Banche 154 b) Altri emittenti: 9.565 -imprese di assicurazione - -società finanziarie 2.466 -imprese non finanziarie 7.098 -altri - 154 3.974 9.173 - 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali - b) Altri Enti pubblici - c) Banche - d) Altri soggetti - - 3. Quote di O.I.C.R. Totale 96 - 9.719 - 13.301 4.5 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito Titoli di capitale A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti - B2. Variazioni positive di FV - B3. Riprese di valore - B4. Trasferimenti da altri portafogli - - attività finanziarie detenute per la negoziazione - - attività finanziarie detenute sino a scadenza - B5. Altre variazioni - C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali - - - - - - - - - - Quote di O.I.C.R. 13.301 1.591 881 - - - Finanziamenti Totale - - - - - - - - - - 13.301 1.591 881 - - - - - - 709 - - - - 709 - - 5.174 1.516 - 2.270 - - - - 1.388 9.718 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 5.174 1.516 2.270 1.388 9.718 Le altre variazioni in diminuzione sono dovute alla partecipazione in Centrosim che è entrata a far parte del Gruppo ed è stata consolidata col metodo integrale. 97 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica 31/12/10 VB L1 FV L2 31/12/09 L3 VB L1 FV L2 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti - - - - 162.588 9.354 149.215 - 174.198 - 172.260 - - Totale 162.588 9.354 149.215 - 174.198 - 172.260 L3 - 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti tipologia operazioni/valori 31/12/10 1. Titoli di debito a) Governi e Banche - b) Altri enti pubblici - c) Banche 153.131 d) Altri emittenti 9.457 2. Finanziamenti a) Governi e Banche - b) Altri enti pubblici - c) Banche - d) Altri soggetti - Totale 98 162.588 31/12/09 174.198 - 174.198 5.4 Attività detenute sino alla scadenza: variazioni annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali Finanziamenti 174.198 B. Aumenti B1. Acquisti - B2. Riprese di valore - B3. Trasferimenti da altri portafogli - B4. Altre variazioni 10.384 C. Diminuzioni C1. Vendite - C2. Rimborsi 21.994 C3. Rettifiche di valore - C4. Trasferimenti ad altri portafogli - C5. Altre variazioni - D. Rimanenze finali 162.588 Totale 174.198 10.384 21.994 - 162.588 Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31/12/10 31/12/09 A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati - 2. Riserva obbligatoria 354.952 3. Pronti contro termine attivi - 4. Altri - B. Crediti verso banche - 1. Conti correnti e depositi liberi 748.724 2. Depositi vincolati 292.538 3. Altri finanziamenti: 456.367 3.1 Pronti contro termine attivi 23.641 3.2 Locazione finanziaria - 3.3 Altri 432.726 4. Titoli di debito 13 4.1 Titoli strutturati - 4.2 Altri titoli di debito 13 308.353 1.360.524 415.782 17.040 17.040 19 19 2.101.718 Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 1.852.594 1.852.594 2.101.718 99 Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito 100 Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 31/12/10 Bonis Deteriorate 31/12/09 Bonis Deteriorate 127.914 48.606 - 108.376 241.829 - 399 - 137 3.054.235 - - - - 273 92.280 - - - - - - 807 402 - 2.808.912 - - 188.209 - - - 3.173.640 3.173.640 399 - - 809 3.496.720 809 3.496.720 1.608 1.608 Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni Tipo di Sede rapporto Rapporto di parteciopazione Impresa Quota % partecipante Disponibilità A. Imprese 1. Hi.Mtf Spa Milano 1 Icbpi/Centrosim 38 2. Equens SE Utrecht 1 Icbpi 20 3. Siteba Milano 1 CartaSi/Key Client 46,64 voti % 38 20 46,64 (1) Influenza notevole (2) Controllo congiunto 10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili Denominazioni Totale attivo Ricavi totali Utile (Perdita) Patrimonio netto A. Imprese valutate al patrimonio netto A.2 sottoposte ad influenza notevole 1. Hi.Mtf Spa 21.153 22 724 5.408 2. Equens SE* 379.006 288.924 34.256 276.658 3. Siteba* 26.213 14.443 1.081 17.572 Valore di bilancio consolidato 1.729 125.581 7.900 * I dati sono relativi al 31 dicembre 2009 101 10.3 Partecipazioni: variazioni annue 31/12/10 A. Esistenze iniziali 31/12/09 63.811 B. Aumenti B.1 Acquisti 70.776 B.2 Riprese di valore - B.3 Rivalutazioni - B.4 Altre variazioni 935 C. C.1 C.2 C.3 Diminuzioni Vendite - Rettifiche di valore - Altre variazioni 312 D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali 52.883 10.928 - 135.211 63.811 - - - - La variazione in aumento è dovuta principalmente all’acquisizione dell’ulteriore 10% di Equens SE a fronte della cessione del 50% di Equens Italia. Non sono state effettuate svalutazioni per perdite durevoli di valore. In particolare per le partecipazioni di importo più rilevante si è ricorso a valutazioni effettuate da periti esterni. 102 Sezione 12 - Attività materiali – Voce 120 12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo 31/12/10 Attività/Valori A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 28.738 b) fabbricati 53.685 c) mobili 1.138 d) impianti elettronici 23.322 e) altre 2.093 1.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni 3.136 b) fabbricati 11.108 c) mobili - d) impianti elettronici 7.385 e) altre - Totale A 130.605 B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni 22.926 b) fabbricati 18.042 2.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni 327 b) fabbricati 258 Totale B Totale (A + B) 41.552 172.157 31/12/09 28.737 55.993 1.351 26.035 5.176 3.136 11.514 10.822 - 142.764 22.926 18.730 327 268 42.251 185.015 103 12.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. Esistenze iniziali lorde A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette Fabbricati 31.873 80.092 - 12.666 31.873 67.426 Mobili Impianti elettronici 4.115 150.042 2.763 113.104 1.351 36.937 Altre Totale 16.377 282.497 11.200 139.734 5.176 142.764 B. Aumenti B.1 Acquisti - 38 11.547 613 12.198 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - B.3 Riprese di valore - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - a) patrimonio netto - - - - b) conto economico - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - B.7 Altre variazioni 177 275 - 452 - operazioni di aggregazione aziendale 322 - 1.050 1.372 C. Diminuzioni C.1 Vendite - 301 641 2.685 3.627 C.2 Ammortamenti - 1.535 406 16.880 2.004 20.825 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: 1.097 44 531 58 1.730 a) patrimonio netto - - - - b) conto economico - - - - C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - a) patrimonio netto - - - - b) conto economico - - - - C.5 Differenze negative di cambio - - - - C.6 Trasferimenti a: - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - b) attività in via di dismissione - - - - C.7 Altre variazioni - - - - - operazioni di aggregazione aziendale - - - - D. Rimanenze finali nette 31.873 64.794 D.1 Riduzioni di valore totali nette 14.201 D.2 Rimanenze finali lorde 31.873 78.996 1.138 30.707 3.169 129.985 4.307 160.691 2.093 130.604 13.204 160.559 15.297 291.164 E. Valutazione al costo - Nella voce operazioni di aggregazione aziendale rientrano le attività materiali della partecipata Centrosim. Gli incrementi sono riferiti principalmente agli acquisti di pos. 104 12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 C. C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 C.6 C.7 22.926 Aumenti Acquisti - Spese per migliorie capitalizzate - Variazioni positive di fair value - Riprese di valore - Differenze di cambio positive - Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - Altre variazioni - Diminuzioni Vendite - Ammortamenti - Variazioni negative di fair value - Rettifiche di valore da deterioramento - Differenze di cambio negative - Trasferimenti ad altri portafogli di attività - a) immobili ad uso funzionale - b) attività non correnti in via di dismissione - Altre variazioni - D. Rimanenze finali 22.926 fabbricati terreni Totale 18.729 687 - 18.042 105 Sezione 13 - Attività immateriali - Voce 130 13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Attività/Valori 31/12/10 Durata Durata definita indefinita 31/12/09 Durata Durata definita indefinita A.1 Avviamento 105.226 79.484 A.2 Altre attività immateriali A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività 7.789 6.862 A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale 7.789 105.226 Non vi sono impegni all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali. 106 6.862 79.484 Avviamento 13.2 Attività immateriali: variazioni annue Altre attività immateriali: generate internamente DEF INDEF A. Esistenze iniziali 79.484 A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette 79.484 Altre attività immateriali: altre DEF Totale INDEF 27.565 107.049 20.703 20.703 6.862 86.346 B. Aumenti B.1 Acquisti 27.895 6.399 34.294 B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - B.3 Riprese di valore - - B.4 Variazioni positive di fair value - - - a patrimonio netto - - - a conto economico - - B.5 Differenze di cambio positive - - B.6 Altre variazioni - - - operazioni di aggregazione aziendale 511 511 C. Diminuzioni C.1 Vendite - - C.2 Rettifiche di valore - - - Ammortamenti - 5.116 - Svalutazioni - - + patrimonio netto - - + conto economico - - C.3 Variazioni negative di fair value - - - a patrimonio netto - - - a conto economico - 320 C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - C.5 Differenze di cambio negative - - C.6 Altre variazioni 2.153 547 - operazioni di aggregazione aziendale 5.116 320 2.700 D. Rimanenze finali nette 105.226 - - 7.789 - 113.015 D.1 Rettifiche di valore totali nette 25.819 25.819 E. F. Rimanenze finali lorde 105.226 33.608 138.834 Valutazione al costo - Legenda DEF = a durata definita INDEF = a durata indefinita Nella voce operazioni di aggregazione aziendale rientrano le attività immateriali della partecipata Centrosim. 107 Impairment test Valore d’uso Gap valore d’uso/ avviamento Variazione perc. TdA (*) Tasso di crescita Valore d’uso Bdg 11 - Pagamenti 11,11% P.I. 10/12 1,00% 70.552 58.232 29,11% 162,0% Ramo E- Banking 1.418 Valore d’uso Bdg 11 - Pagamenti 10,63% P.I. 10/12 1,00% 3.569 2.151 24,62% 131,6% Ramo Euros - Out. Applicativo 1.582 Valore d’uso Bdg 11 - Outsourcing 10,63% P.I. 10/12 Applicativo 1,00% 17.196 15.614 76,52% 619,8% B. Depositaria B.ca Sella Holding 6.677 Fair value Securities services 6.677 0 B. Depositaria B.ca Carige 20.109 Fair value Securities services 20.109 0 59 Fair value Securities services 59 0 3.347 Fair value Monetica 83.790 80.443 Key Client 59.715 Fair value Monetica 93.767 34.052 Totale consolidato 105.226 Centrosim CartaSi Tasso di attual.ne 12.320 Settore Metodologia Ramo Pagamenti Oggetto Piani Avviamento Tasso di attual.ne (*) La tabella seguente sintetizza oltre al dettaglio degli avviamenti iscritti in bilancio, i dati di sintesi, i parametri e i risultati dei processi di determinazione del valore d’uso. (*) Variazione del tasso di attualizzazione che, utilizzato nella formula valutativa, rende il valore recuperabile della CGU pari al valore dell’avviamento iscritto a bilancio. Nel dettaglio, si precisa che per l’avviamento iscritto relativo: ▪ al Ramo Pagamenti la CGU è identificata dal settore di attività Pagamenti (come meglio descritta nella Parte L - Informativa di settore), nei suoi diversi comparti, riferibile al ramo di azienda acquisito da Banca Eurosistemi nel giugno 2004; ▪ al Ramo E-Banking la CGU è identificata dal settore di attività Pagamenti, in particolare dai servizi infrastrutturali per il collegamento delle banche e delle imprese attraverso strumenti di electronic banking, riferibile al ramo di azienda “E-banking” già di proprietà della controllata Cim Italia, di cui è stata acquisita la quota delle minoranze nel dicembre 2007; ▪ al Ramo Euros la CGU è identificata dal settore di attività Outsourcing applicativo, in particolare dalle attività e servizi per la gestione dell’antiriciclaggio, della sicurezza e dei controlli, riferibili al ramo d’azienda “Euros” acquisito dall’omologa società nel maggio del 2004; 108 ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ a Banca Depositaria B.ca Sella Holding la CGU è identificata dal settore di attività “Securities Services”, nei suoi diversi comparti, riferibile al ramo di azienda acquisito da Banca Sella Holding a dicembre 2010. Per tale comparto non è stato effettuato il test di impairment in quanto l’attività è stata acquisita a fine esercizio e per supportare i valori iscritti sono state utilizzate le valutazioni effettuate in fase di acquisto; a Banca Depositaria B.ca Carige la CGU è identificata dal settore di attività “Securities Services”, nei suoi diversi comparti, riferibile al ramo di azienda acquisito da Banca Carige a dicembre 2010. Per tale comparto non è stato effettuato il test di impairment in quanto l’attività è stata acquisita a fine esercizio e per supportare i valori iscritti sono state utilizzate le valutazioni effettuate in fase di acquisto; a Key Client la CGU è identificata dal settore di attività Monetica, nei suoi diversi comparti, riferibili alla società Key Client, il cui controllo è stato acquisito nel settembre 2006 e ampliato in successive operazioni sul capitale. Per tale comparto non è stato effettuato il test di impairment in quanto sono state utilizzate le fairness opinion effettuate in fase di realizzazione del progetto di ristrutturazione del Gruppo nel corso dell’esercizio; a CartaSi la CGU è identificata dal settore di attività monetica, nei suoi diversi comparti, il cui controllo è stato acquisito nel giugno 2009. Per tale comparto non è stato effettuato il test di impairment in quanto sono state utilizzate le fairness opinion effettuate in fase di realizzazione del progetto di ristrutturazione del Gruppo nel corso dell’esercizio; a Centrosim la CGU è identificata dal settore di attività “Securities Services”, in particolare da tutte le attività e i servizi offerti dalla controllata, di cui è stata acquisita la quota di maggioranza nel mese di luglio 2010. Per tale comparto non è stato effettuato il test di impairment in quanto sono state utilizzate le fairness opinion effettuate in fase di realizzazione del progetto di ristrutturazione del Gruppo nel corso dell’esercizio. I singoli avviamenti, allocati nelle relative CGU (vedasi tabella), sono riferibili ad operazioni straordinarie specifiche e pertanto sono allocati direttamente nelle singole CGU di appartenenza. A seguito del conferimento del ramo licenze avvenuto in data 1 ottobre 2010 l’avviamento esistente al 31 dicembre 2009 per € 1,747 milioni è stato considerato nelle attività trasferite a CartaSi. Esso infatti si riferiva al “Ramo Bes Monetica” la cui CGU era identificata dal settore di attività Monetica, in particolare nelle attività di issuing carte prepagate e processing carte di debito, riferibile al ramo di azienda acquisito da Banca Eurosistemi nel giugno 2004. La stima del valore d’uso è stata condotta, di regola, sulla base del cosiddetto “metodo reddituale” che esprime il valore del capitale economico in funzione dei redditi che la Cash Generating Unit appare in grado di produrre in futuro. Il metodo reddituale è stato applicato secondo un modello “levered”, nella formulazio- 109 ne a due fasi. La formula valutativa è risultata la seguente: W =∑ Va Rn + TV(1+i) -n dove i simboli hanno il seguente significato: - ∑ Va Rn = valore attuale dei redditi di piano per ciascuno degli “n” esercizi nei quali è articolato il piano; -n - TV(1+i) = valore attuale del Terminal Value (TV); il TV è a sua volta calcolato attualizzando su un orizzonte temporale infinito una figura di reddito normalizzato a regime stimato alla fine del periodo di piano. Ai fini della stima del tasso di attualizzazione – che nel modello “levered” esprime il costo del capitale azionario - si è operato seguendo l’approccio del CAPM (“Capital Asset Pricing Model”), con la nota relazione Ke = rf + β (rm - rf ), dove Ke è il costo opportunità del capitale azionario, rf il tasso di investimenti senza rischio, β il parametro indicatore del rischio sistematico e il differenziale (rm - rf ) misura il premio per il rischio di mercato (rm). I flussi di cassa sono stati determinati: - in maniera analitica sulla base delle evidenze del Piano economico di Gruppo 20102012 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, e per quanto di competenza, dai corrispondenti organi delle Società del Gruppo; - in maniera sintetica (sulla base di un tasso medio di crescita permanente applicato ai flussi finanziari dell’ultimo anno del Piano) con riferimento al c.d. terminal value, determinato su un orizzonte temporale infinito. I dati previsti dal Piano economico sono stati valutati, ed eventualmente rettificati in via prudenziale, alla luce delle evidenze derivanti dal processo di budget 2011. Per quanto attiene il Ramo Pagamenti, tenuto conto della natura “bancaria” del business di riferimento, e quindi dell’esigenza di assolvere agli obblighi regolamentari previsti dalla normativa di vigilanza in tema di rispetto dei requisiti patrimoniali minimi, il metodo reddituale è stato applicato nella variante DDM (Dividend Discount Model). Alla misura dei flussi reddituali è stata quindi correlata una stima dello sviluppo delle attività di rischio e, sulla base di un requisito obiettivo del 10,0% (PdV/RWA) è stato definita la misura del flusso reddituale distribuibile. Per tutte le valutazioni, quale risk free rate si è assunto il rendimento dei BTP con scadenza 10 anni; esso risulta pari, alla data di rilevazione, al 4,70%. Il premio per il rischio di mercato è stato considerato nella misura del 5,0%, secondo una diffusa prassi. Il Beta è stato posto pari alla media di un campione di società comparabili, identificate caso per caso in relazione alla natura del business gestito. E’ stata inoltre prevista, ove ritenuta necessaria in relazione in particolare della dimensione del business gestito, una maggiorazione per rischio specifico fissata in un range compreso tra l’1,00% ed il 2,00%. 110 Il flusso terminale è stato costruito considerando quale dato di riferimento iniziale il reddito previsto nell’ultimo anno di piano. Il tasso di crescita (g) è stato posto pari a 1,00%. Al termine di ogni valutazione è stata quindi condotta una analisi di sensitività diretta ad evidenziare: - l’eccedenza del valore recuperabile della CGU rispetto al valore contabile; - il valore assegnato agli assunti di base; - la variazione percentuale del tasso di attualizzazione dei flussi monetari che rende il valore recuperabile della CGU pari al valore dell’avviamento iscritto a bilancio, rispetto al tasso utilizzato nella determinazione del valore d’uso. Invece, per quanto concerne le metodologie valutative utilizzate in riferimento agli avviamenti iscritti in bilancio al fair value, vengono utilizzate le valutazioni effettuate dai periti al fine di supportare la consistenza dei valori iscritti. Si evidenzia che non sono presenti indicatori esterni che possano segnalare un’eventuale perdita di valore degli attivi oggetto di valutazione. 111 Sezione 14 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 140 dell’attivo e Voce 80 del passivo 14.1 Attività per imposte anticipate: composizione IRAP Accantonamenti per revocatorie fallimentari Perdite su crediti Ammortamenti Altre IRES Accantonamenti per revocatorie fallimentari Perdite su crediti Ammortamenti Altre 31/12/10 31/12/09 600 19 37.849 1.747 38.577 14.2 Passività per imposte differite: composizione IRAP Plusvalenze da realizzo Avviamento Altre IRES Plusvalenze da realizzo Avviamento Altre 112 31/12/10 31/12/09 2.748 2.204 20.943 1.213 20.196 14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 31/12/10 1. Importo iniziale 40.343 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi - b) dovute al mutamento di criteri contabili - c) riprese di valore - d) altre 13.825 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - 2.3 Altri aumenti 4.383 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio - a) rigiri 20.051 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - c) mutamento di criteri contabili - d) altre - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - 3.3 Altre diminuzioni 50 4. Importo finale 38.449 31/12/09 13.169 1.459 33.037 4.464 40.343 14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 31/12/10 1. Importo iniziale 23.563 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi - b) dovute al mutamento di criteri contabili - c) altre 531 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - 2.3 Altri aumenti - 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri 506 b) dovute al mutamento di criteri contabili - c) altre - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - 3.2 Altre diminuzioni 48 4. Importo finale 23.540 31/12/09 15.833 2.820 5.427 517 23.536 113 14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/10 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento dei criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri - b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale - 31/12/09 732 732 - 14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/10 1. Importo iniziale 51 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento dei criteri contabili c) altre 136 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri 35 b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 152 114 31/12/09 170 21 140 51 Sezione 15 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 150 dell’attivo e voce 90 del passivo 15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività 31/12/10 A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti Totale A - B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività Totale B - C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività Totale C - D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di trading D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Totale D - 31/12/09 - 7.651 7.651 - 755 755 115 Sezione 16 - Altre attività – Voce 160 16.1 Altre attività: composizione Crediti verso l’Erario per ritenute relative a interessi 31/12/10 31/12/09 a clientela e altri crediti verso l’Erario 35.016 98.156 Assegni negoziati da regolare 10.629 14.200 3.470 14.860 33.084 3.830 Commissioni e altri proventi da addebitare 157.850 72.254 Birel, bonifici, flussi Setif, messaggi pervenuti da addebitare 163.999 50.709 Partite diverse e poste residuali 139.180 93.521 Corrispondenti per titoli e cedole scaduti da incassare Scarti valuta su operazioni di portafoglio Totale 543.229 347.530 L’incremento delle altre attività è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi. 116 PASSIVO Sezione 1 – Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Componenti del gruppo 31/12/10 1. 2. 2.1 2.2 2.3 Debiti verso banche centrali 274.852 Debiti verso banche - Conti correnti e depositi liberi 2.570.804 Depositi vincolati 407.399 Finanziamenti 9.108 2.3.1 leasing finanziario 2.3.2 altri 59.352 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - 2.5 Altri debiti 6.802 Totale 3.319.210 Fair value 3.319.210 31/12/09 216.809 3.447.503 367.792 23.391 413 4.055.908 4.055.908 L’incremento della voce 2.5 è principalmente connesso ai depositi cauzionali. Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica 31/12/10 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 pronti contro termine passivi 3.2 altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Fair value 1.359.064 - - - - - 471.986 1.831.050 1.831.050 31/12/09 930.673 186.211 461.257 1.578.141 1.578.141 117 Tipologia titoli / Valore Componenti del gruppo Bilancio A. Titoli 1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 9.982 2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale 9.982 31/12/10 Fair value L1 L2 L3 Valore Bilancio 31/12/09 Fair value L1 L2 L3 9.982 - - 9.982 - - - - Legenda L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 I titoli in circolazione sono rappresentati dal prestito obbligazionario emesso da Centrosim. 118 Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia titoli / Componenti del gruppo VN A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela Gruppo bancario Gruppo bancario 31/12/10 31/12/09 L1 FV L2 L3 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2.1 Strutturati Totale A 1. Derivati finanziari 3.105 X 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi X X - 12.762 X 2.2 Connessi con la fair value option Totale B Totale (A + B) - L2 L3 FV* X X X X 117 X X - X X X X X 12.762 3.105 12.762 X X X - X X X X X - - X 2.1 Di negoziazione 2.3 Altri L1 FV X 3.2 Altri titoli B. Strumenti derivati VN 3.105 3. Titoli di debito 3.2.2 Altri FV* 117 117 X X X X 10.072 X - X - X - X X X X X X X X X X X - 10.072 10.072 - X X X Legenda: FV = fair value VN = valore nominale o nozionale FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80 Vedi sezione 14 dell’attivo. 119 Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90 Vedi sezione 15 dell’attivo. Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione 31/12/10 Debiti tributari, ritenute d’acconto da versare e altri debiti da versare Assegni, flussi check truncation da accreditare Operazioni in titoli, cambi e premi pagati per opzioni, da accreditare Scarti valuta su operazioni di portafoglio Debiti verso dipendenti Altri debiti per spese, commissioni interessi da pagare Monte moneta carte di debito Birel, bonifici, flussi di pagamento da accreditare Partite diverse e poste residuali Totale 7.836 17.067 104.240 - 34.721 130.564 28.177 400.071 268.930 991.605 31/12/09 4.825 15.221 14.322 - 5.675 78.123 136.618 293.533 90.024 638.340 L’incremento delle altre passività è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi. Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue 31/12/10 A. Esistenze iniziali 23.487 B. Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio 1.376 B.2 Altre variazioni in aumento 5.445 C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate 3.685 C.2 Altre variazioni in diminuzione 6.823 D. Rimanenze finali 19.800 120 Totale 19.800 31/12/09 14.958 1.094 10.703 2.199 1.069 23.487 23.487 Metodologia attuariale di valutazione Lo Ias 19 stabilisce che la passività da riconoscere in bilancio debba essere determinata sulla base di uno specifico metodo (il Projected Unit Credit Cost). Secondo tale metodo la passività è calcolata in misura proporzionale al servizio già maturato alla data di bilancio rispetto a quello che presumibilmente potrebbe essere prestato in totale. Tale metodo, inoltre, determina la passività senza considerare il valore attuale medio dei futuri contributi eventualmente previsti. La valutazione delle prestazioni secondo i principi IAS 19 si compone delle seguenti fasi: - proiezione sulla base di una serie di ipotesi economiche-finanziarie delle possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni, richiesta di anticipazione, ecc. La stima include anche i futuri accantonamenti annui e le future rivalutazioni; - calcolo alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni; - definizione della passività individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni riferita al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione; - individuazione, sulla base della passività determinata e della riserva accantonata in bilancio, della riserva riconosciuta valida ai fini IAS. In base alla Legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296/2006) che anticipa al 1° gennaio 2007 l’entrata in vigore del d.lgs. n. 252/2005 sulla disciplina le forme di previdenza per l’erogazione dei trattamenti pensionistici complementari e prevede la possibilità di destinare alle forme di previdenza complementare il TFR maturando, l’Ordine degli Attuari ha predisposto un documento tecnico “Nota dell’Ordine degli Attuari sulla valutazione del TFR secondo il principio contabile IAS 19” (di seguito Nota) in cui sono esaminati gli effetti della suddetta normativa sulle valutazioni attuariali del TFR secondo il Principio Contabile Internazionale IAS 19. E’ stato inoltre pubblicato dall’ABI un documento su “La modalità di contabilizzazione del TFR a seguito della riforma della previdenza complementare per le imprese che applicano gli IAS/IFRS” (di seguito documento ABI), in cui si affrontano alcune questioni relative al cambiamento del trattamento contabile da applicare al TFR a seguito della riforma per le banche e le altre imprese che applicano i principi contabili internazionali IAS/IFRS nella redazione del bilancio. In particolare, le tematiche affrontate riguardano il trattamento contabile da applicare alle quote di TFR maturate al 31.12.2006 e a quelle maturande dall’1.1.2007 (versate a forme di previdenza complementare ovvero destinate al Fondo di Tesoreria INPS), le modalità di contabilizzazione dell’impatto della riforma ed infine il trattamento contabile delle quote di TFR maturande dall’1.1.2007 fino al mo- 121 mento dell’eventuale scelta da parte del dipendente. Ai fini della valutazione attuariale della passività connessa all’erogazione del TFR in base al principio contabile IAS 19, nella Nota dell’Ordine sono fornite le seguenti indicazioni, diversificate a seconda della fattispecie da valutare. 1. destinazione del TFR maturando alla previdenza complementare: In tale situazione dovrà essere valutata ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda sarà periodicamente versata ad un’entità separata (forma pensionistica complementare) senza che tali versamenti comportino ulteriori obblighi a carico dell’azienda connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente. In base alle disposizioni dello IAS 19 riguardanti la specifica situazione, la passività connessa al TFR maturato dovrà essere attuarialmente valutata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, essendo la prestazione da valutare già interamente maturata; di conseguenza per il futuro il Current Service Cost è nullo. 2. mantenimento del TFR maturando in azienda (per aziende con meno di 50 addetti): In tale situazione dovrà essere valutata ai fini IAS la passività relativa a tutto il TFR (quota maturata e quota maturanda); la valutazione attuariale sarà effettuata in base agli usuali criteri previsti dallo IAS 19 e quindi non si verificano cambiamenti rispetto alle precedenti valutazioni attuariali effettuate fino al 31.12.2006. 3. trasferimento del TFR maturando al Fondo tesoreria dell’INPS (per coloro che pur avendo scelto di non destinare il TFR maturando alla previdenza complementare, lavorano presso un’azienda con almeno 50 addetti). Per tale situazione il quadro regolamentare non è ancora definito; gli operatori del mercato stanno completando gli approfondimenti necessari per delineare tutti gli aspetti giuridici e tecnico-contabili; allo stato dell’arte, da una lettura puramente tecnica della norma, tale fattispecie apparirebbe assimilabile a quella di cui al punto 1. e quindi richiederebbe l’applicazione degli stessi criteri metodologici ivi previsti. IPOTESI DEMOGRAFICHE - per le probabilità di morte del personale in servizio, quelle della popolazione italiana rilevate dall’ISTAT del 2000 ridotta del 25%, distinte per sesso; - per la probabilità di eliminazione per invalidità assoluta e permanente del lavoratore di divenire invalido ed uscire dalla collettività aziendale sono state utilizzate tavole di invalidità correntemente usata nella pratica riassicurative, distinte per età e per sesso; - per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l’ Assicurazione Generale Obbligatoria; 122 - per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per le cause di dimissioni e licenziamenti sono state stimate le frequenze annue, sulla base di dati aziendali e di mercato, su un periodo di osservazione dal 2003 al 2010 e fissate, in accordo con il management aziendale, pari al 3,50% annuo; - per la probabilità di richiesta di anticipazione, in base ai dati forniti dall’Azienda, si è supposto un valore annuo del 3,00%, con un’aliquota media di anticipazione pari al 50,00%. IPOTESI ECONOMICO-FINANZIARIE Lo scenario macroeconomico utilizzato per le valutazione viene descritto dalla seguente tabella: PARAMETRI Tasso di aumento delle retribuzioni Tasso di inflazione Tasso di attualizzazione IPOTESI DINAMICA 4,00% 2,00% 3,75% 123 Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Componenti 31/12/10 1. Fondi di quiescenza aziendali 1.302 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 2.3 altri 40.895 Totale 42.197 31/12/09 1.182 78.757 79.939 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Voci/Componenti 31/12/10 Fondi di Altri fondi quiescienza A. Esistenze iniziali 1.182 78.757 B. Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio 202 13.407 B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 88 B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - B.4 Altre variazioni - - C. Diminuzioni - C.1 Utilizzo nell’esercizio 82 48.193 C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - 2.346 C.3 Altre variazioni - 818 D. Rimanenze finali 1.302 40.895 31/12/09 Fondi di Altri fondi quiescenza 1.170 - 85 19.421 33.036 13 238 - - - 86 54.924 28.863 - - 1.182 78.757 L’utilizzo dei fondi deriva principalmente dal rilascio dei fondi outflow gruppi bancari iscritti. Nella voce accantonamenti dell’esercizio sono state iscritte le passività potenziali che si ritengono probabili dover essere pagate negli esercizi futuri. 124 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita 1. Illustrazione dei fondi Il fondo di quiescienza aziendale a prestazione definita è costituito dagli accantonamenti effettuati a fronte dell’impegno assunto dall’Icbpi nei confronti dei propri cessati. Il debito attuariale stimato al 31 dicembre 2009 è pari a € 1.182 mila. Il calcolo attuariale è stato effettuato avvalendosi della collaborazione professionale di un attuario. Si evidenzia inoltre, che tale piano è basato su un’unica retribuzione (retribuzione forfettaria)/sull’ultima retribuzione/su piani medici successivi alla fine del rapporto di lavoro. 2. Variazioni nell’esercizio dei fondi Il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti ammontava al 31 dicembre 2008 a € 1.170 mila. Nel corso dell’esercizio sono stati erogati benefici per un totale di € 86 mila, sono stati effettuati accantonamenti pari a € 85 e interessi d’attualizzazione pari ad € 13 mila che portano il fondo a € 1.182 mila. 3. Variazioni nell’esercizio delle attività a servizio del piano e altre informazioni 4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a servizio del piano e le attività e passività iscritte in bilancio 5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali Per le valutazioni attuariali sono state adottate le seguenti ipotesi demografiche ed economico - finanziarie: IPOTESI DEMOGRAFICHE: - per le probabilità di morte dei pensionati per anzianità o vecchiaia, quelle relativa alla popolazione italiana rilevate dalla Ragioneria Generale dello Stato sulla generazione dei nati nel 1948, distinte per sesso; - per le probabilità di morte dei pensionati per invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010, distinte per sesso; - per le probabilità di lasciar famiglia, quelle, distinte per sesso, pubblicate nei suddetti rendiconti degli Istituti di Previdenza; - per le probabilità di passaggio in seconde nozze dei vedovi e delle vedove, quelle dedotte dalle tavole di nuzialità 1960/62 dell’ISTAT; - per le probabilità di morte dei vedovi e delle vedove quelle della popolazione italiana rilevate dall’Istat nell’anno 1992, distinte per sesso, mentre per gli orfani minori si sono supposte nulle le probabilità di morte. 125 IPOTESI ECONOMICO - FINANZIARIE: Lo scenario macroeconomico utilizzato per le valutazione viene descritto dalla seguente tabella: PARAMETRI IPOTESI DINAMICA Tasso di aumento delle pensioni Fondo 1,50% Tasso di aumento delle pensioni Inps 1,50% Tasso di inflazione 2,00% Tasso di incremento del PIL 3,00% Con riferimento al tasso di attualizzazione adottato nelle valutazioni riconducibili sotto lo IAS 19, si è fatto riferimento alla struttura per scadenza dei tassi di interesse osservata al 30.12.2010 e derivata con metodologia di tipo bootstrap dalla curva dei tassi swap rilevata al 30.12.2010 (Fonte: il Sole 24 ore) e fissato rispetto ad impegni passivi con durata media residua pari a anni 14. Passività potenziali Procedimento avviato dall’Antitrust Con riferimento al procedimento avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle società MasterCard Incorporated oltre a primarie banche italiane tra cui l’Istituto quale Capogruppo di CartaSi e Key Client, inteso ad accertare se la definizione delle interchange fees domestiche per l’Italia da parte di MasterCard possa configurare un’intesa in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (“TFUE”) e se i contratti di licenza tra il circuito MasterCard e gli acquirer determinano una fattispecie restrittiva della concorrenza in violazione dell’articolo 101 TFUE, limitando il confronto competitivo nel mercato dell’acquiring. Si è provveduto ad accertare una sanzione nelle società interessate per un importo totale di € 478 mila. Processo verbale di constatazione Direzione Regionale Entrate Sulla base di parere richiesto al fine di verificare la necessità di effettuare accantonamento in bilancio in riferimento al processo verbale di constatazione notificato in data 12 giugno 2009, da parte della Direzione Regionale delle Entrate, si può evidenziare quanto segue: in riferimento ai rilievi mossi nel processo verbale di constatazione si è ritenuta probabile la definizione della controversia mediante accertamento con adesione parziale. Si è stimato un accertamento pari a € 912 mila sulla base della menzionata ipotesi. 126 Altri Fondi Tra gli altri fondi sono inclusi gli accantonamenti ai fondi rischi derivanti dalle perdite su transazioni anomale già perfezionate a tutto il 31/12/2010 e dalle transazioni fraudolente calcolate su base statistica rivenienti da CartaSi. Tra gli altri fondi sono incluse anche claim/cause per le quali si ritiene probabile il pagamento delle stesse. Sono state prese in esame passività potenziali per le quali l’Istituto Centrale delle Banche Popolari, sulla base anche di pareri esterni, ha valutato il rischio come possibile e per il quale non sono stati di conseguenza effettuati stanziamenti in bilancio. Tale rischio, che afferisce alla prestazione di uno dei servizi tipici dell’ICBPI, è stato stimato in un ammontare di E 1,0 milioni. Sezione 15 – Patrimonio del gruppo – Voci 140, 160, 170, 180, 190, 200 e 220 15.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione Voci/Valori 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 31/12/10 Capitale 42.500 Sovrapprezzi di emissione 148.242 Riserve 285.521 (Azioni proprie) a) capogruppo 32 b) controllate - Riserve da valutazione 46.863 Strumenti di capitale - Utile (Perdita) d’esercizio 94.766 Totale 617.860 31/12/09 42.093 140.921 253.536 32 49.521 58.147 544.186 127 15.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue A. Voci/Tipologie Ordinarie Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio - interamente liberate 14.031.000 - non interamente liberate - A.1 Azioni proprie (-) 75.391 A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 13.955.609 B. Aumenti - B.1 Nuove emissioni - - a pagamento: - - operazioni di aggregazioni di imprese - - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio - interamente liberate - non interamente liberate - - 135.549 - - - - - - - - 100,00 - - 14.091.258 75.291 14.166.549 14.166.549 - Altre - Le azioni in circolazione, tutte interamente liberate, sono pari al n. 14.166.549. Le azioni proprie in portafoglio sono pari al n. 75.291 128 Sezione 16 - Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 210 16.1 Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione Voci/Valori 1. Capitale 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione 6. Strumenti di capitale 7. Utile (Perdita) dell’esercizio di pertinenza di terzi Totale 31/12/10 5.043 264 4.903 31/12/09 7.781 782 38.728 26 136 12.472 7.117 22.709 54.544 Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 31/12/10 3.044 3.044 - 115 90 25 - - - - - - - 31/12/09 3.126 3.126 595 582 13 6.432 30 30 6.402 6.402 - - 52.551 55.710 10.153 129 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali 31/12/10 73.953 31/12/09 71.683 5. Gestione e intermediazione per conto terzi: gruppo bancario Tipologia servizi 31/12/10 1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi a) Acquisti 1. regolati 28.063.259 2. non regolati b) Vendite 1. regolate 24.883.234 2. non regolate 2. Gestioni patrimoniali a) individuali b) collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 9.336.025 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli 9.336.025 b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri 19.185.967 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli 19.185.967 c) titoli di terzi depositati presso terzi 28.498.477 d) titoli di proprietà depositati presso terzi 897.609 4. Altre operazioni - 130 31/12/09 - 4.104.081 4.104.081 20.129.209 32.922 20.096.287 24.108.262 584.796 - Parte C - Informazioni sul Conto economico consolidato Sezione 1 – Gli interessi - Voci 10 e 20 31/12/09 Totale Totale 31/12/10 Altre operazioni Finanziamenti Titoli di debito 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 8.593 8.593 5.829 2. Attività finanziarie valutate al fair value - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 2.688 2.688 4.701 5. Crediti verso banche 8.964 188 9.152 27.742 6. Crediti verso clientela 7.524 44.189 51.713 31.083 7. Derivati di copertura - - 8. Altre attività - 268 48 317 403 Totale 11.281 16.757 44.425 72.462 69.758 131 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 31/12/09 31/12/10 Altre operazioni Titoli Voci/Forme tecniche Debiti 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione - - 40.813 - 40.813 42.689 9.564 - 9.564 8.500 916 75 991 - 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - 6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - 7. Altre passività e fondi 827 143 732 1.701 3.631 8. Derivati di copertura - - Totale 52.121 143 807 53.070 54.819 132 Sezione 2 – Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Settori a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: ‘1. negoziazione di strumenti finanziari ‘2. negoziazione di valute ‘3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive ‘4. custodia e amministrazione di titoli ‘5. banca depositaria ‘6. collocamento di titoli ‘7. attività di ricezione e trasmissione di ordini ‘8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria ‘9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale 31/12/10 119 - - 2 0 - - - 7.193 2.756 - - - - - - - - - - - 915.210 - - - - - 8.109 933.390 31/12/09 149 1 6.483 2.453 623.701 9.206 641.994 133 2.3 Commissioni passive: composizione 31/12/10 Servizi/Settori a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale - - - 50 97 - - - 3.716 - - 542.094 2.193 548.149 31/12/09 69 88 3.987 - 362.984 838 367.967 Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Voci/Proventi 31/12/10 31/12/09 Proventi da Proventi da Dividendi quote Dividendi quote di O.I.C.R. di O.I.C.R. A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value D. Partecipazioni Totale 134 11.718 - 6 - 211 - - 11.928 - - - - 476 - - 482 - Sezione 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 Risultato netto [(A+B) - (C+D)] Perdite da negoziazione (D) Minusvalenze (C) Utili da negoziazione (B) Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 339 3.260 -23.947 -943 -21.292 1.2 Titoli di capitale - 299 - -31 268 1.3 Quote di O.I.C.R. 29 163 -121 -27.054 -26.983 1.4 Finanziamenti - - - - 1.5 Altre - - - - 2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - 2.1 Titoli di debito - - -8 - -8 2.2 Debiti - - - - 2.3 Altre - - - - 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 953 4. Strumenti derivati - - - - 4.1 Derivati finanziari: - - - - - Su titoli di debito e tassi di interesse - 612 - -638 -27 - Su titoli di capitale e indici azionari 86 20.407 -78 -6.189 14.227 - Su valute e oro X X X X - Altri - - - - 4.2 Derivati su crediti - - - - Totale 454 24.740 -24.153 -34.856 -32.861 135 Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 782 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività 782 - Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività - - 136 Risultato netto Perdite Utili 31/12/09 Risultato netto Utili Perdite 31/12/10 Voci/Componenti reddituali - - - - - 782 19.436 19.436 - 88 88 - - 782 19.524 - 19.524 - - - - - - - - Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Di portafoglio Altre Di portafoglio A A. Crediti verso banche B A (3)=(1)–(2) Specifiche (2) 31-12-09 (1) (3)=(1)–(2) Specifiche Cancellazioni Operazioni/Componenti reddituali Riprese di valore 31-12-10 Rettifiche di valore B - Finanziamenti - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - Finanziamenti - Titoli di debito C. Totale 11.946 16.214 11.946 - - - 11.946 - - - - 11.946 16.214 Legenda A = da interessi B = altre riprese Le rettifiche di portaglio si riferiscono principalmente alle svalutazioni operate da CartaSi con riferimento alle carte revolving e ai rischi di credito assunti. 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Operazioni/ Componenti reddituali A. Titoli di debito B. Titoli di capitale C. Quote OICR D. Finanziamenti a banche E. Finanziamenti a clientela F. Totale Rettifiche di valore (1) Specifiche Cancellazioni Riprese di valore (2) Specifiche Altre A B 0 - - - - Totale 31-12-10 Totale 31-12-09 (3)=(1)–(2) (3)=(1)–(2) 0 288 - 288 Legenda A = da interessi B = altre riprese 137 Sezione 11 - Le spese amministrative - Voce 180 11.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spesa/Settori 31/12/10 1) Personale dipendente a) salari e stipendi 96.584 b) oneri sociali 23.929 c) indennità di fine rapporto - d) spese previdenziali 795 e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 8.139 f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - a contribuzione definita 132 - a benefici definiti 2.263 g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 0 - a contribuzione definita 1.453 - a benefici definiti 347 h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti 24.869 2) Altro personale in attività 1.372 3) Amministratori e sindaci 4.126 4) Personale collocato a riposo Totale 164.008 31/12/09 68.104 22.055 748 1.170 2.452 1.008 288 1.293 616 3.568 101.302 11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria: 31/12/10 a)dirigenti b)quadri direttivi c)restante personale dipendente 138 60 488 1.145 31/12/09 52 362 920 11.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia di spesa - elaborazioni dati - postali, trasporto valori e corrieri - services esterni - traffico rete interbancaria - collegamenti telematici e costi per l’automazione - spese per servizi professionali - moduli assegni circolari in bianco - spese di manutenzione e locazione -spese condominiali, fitti, riscaldamento e illuminazione - cancelleria e stampati - assicurazioni - telegrafiche, telefoniche e telex - lavorazione carte - contributi associativi - vigilanza locali e pulizia uffici - altre spese - imposte e tasse Totale 31/12/10 36.929 37.405 5.684 18.704 11.610 9.907 295 34.867 5.077 4.973 3.106 8.602 62.924 595 985 56.746 77.154 375.463 31/12/09 18.136 21.891 5.165 8.875 11.744 7.197 342 27.996 3.074 1.603 1.947 5.455 64.506 471 1.827 31.405 15.912 227.547 La variazione è dovuta alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009 oltre che all’apporto dei costi di Centrosim. 139 Di seguito sono indicati i corrispettivi per i servizi resi alla Società di revisione: Servizi corrisposti alla Capogruppo Icbpi (importi in migliaia di €) Corrispettivi fatturati nel 2010 (incluse spese) Società di revisione KPMG S.p.A. 268 18 - Servizi di revisione contabile - Servizi di verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione (*) Servizi corrisposti alle Società controllate Società di revisione KPMG S.p.A. 259 46 - Servizi di revisione contabile - Servizi di verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione (**) Servizi corrisposti al Gruppo Icbpi Società appartenenti al network della società di revisione KPMG 994 - Consulenza fiscale - Altri servizi (***) * La voce include i corrispettivi per lo svolgimento delle attività di verifica connesse alle dichiarazioni fiscali, nonché i corrispettivi connessi a verifiche richieste dal CdA dell’Icbpi. ** La voce include i corrispettivi per lo svolgimento delle attività di verifica connesse alle dichiarazioni fiscali, nonché i corrispettivi corrisposti per il rilascio del parere di congruità (ex art.2437) *** La voce include principalmente i corrispettivi per lo svolgimento dei servizi di supporto all’implementazione del processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale oltre ad attività di assessment IT. Sezione 12 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 190 12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione Tipologia di spesa Accantonamenti ai fondi Totale 31/12/10 31/12/09 -18.481 3.620 -18.481 3.620 La voce è stata impattata positivamente dal rilascio dei fondi outflow dell’anno 2009 che in seguito alla conclusione dell’accordo sindacale sono stati iscritti a debito. Tale effetto positivo è stato compensato dagli accantonamenti delle passività potenziali effettuati che si ritengono probabili dover essere pagati negli esercizi futuri. 140 Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 200 13.1 Rettifiche di valore nette si attività materiali: composizione 13.1.1 di pertinenza del gruppo bancario Attività/Componenti reddituali Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a + b – c) 13.421 688 A. Attività materiali A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale 13.421 - Per investimento 688 A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale 9.133 - Per investimento 10 Totale 23.252 - - 9.133 10 23.252 Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 210 14.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione 14.1.1 di pertinenza del gruppo bancario Attività/Componenti reddituali Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall’azienda - Altre 5.116 A.2 Acquisite in leasing finanziario Totale 5.116 - - Risultato netto (a + b – c) 5.116 5.116 141 Sezione 15 – Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 220 15.1 Altri oneri di gestione: composizione Assegni circolari prescritti pagati Altri oneri Totale 31/12/10 31/12/09 31/12/10 31/12/09 17 33.169 33.186 21 59.211 59.232 15.2 Altri proventi di gestione: composizione Fitti attivi Proventi da servizi Recupero bolli da clientela e spese postali Altri proventi Totale 1.530 290.472 7.353 17.949 317.304 1.607 212.950 7.517 9.323 231.398 La variazione è dovuta principalmente alle componenti di conto economico delle società dell’ex Gruppo CartaSi che hanno contribuito al conto economico consolidato a partire dal 2° semestre 2009. 142 Sezione 16 – Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 240 16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione Componenti reddituali/Settori 31/12/10 1) Imprese a controllo congiunto A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione - 4. Altri oneri Risultato netto - 2) Imprese sottoposte a inflenza notevole A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 39.957 3. Riprese di valore 4. Altri proventi 2.820 B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto Totale 42.777 42.777 31/12/09 - - 3.652 3.652 3.652 La voce si riferisce quasi interamente alla vendita di Equens Italia a completamento della fase 2 del progetto Equens, come descritto nella relazione sulla gestione. 143 Sezione 18 – Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 260 18.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione Iconcard Totale 31/12/10 54 54 31/12/09 0 0 Sezione 19 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 270 19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione Componenti reddituali/Settori A. Immobili - Utili da cessione - Perdite da cessione B. Altre attività - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto 31/12/10 - - 27 - 27 31/12/09 27 - 107 - 80 Sezione 20 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 290 20.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Componenti reddituali/Settori Imposte di competenza dell’esercizio (-) 144 31/12/10 42.754 31/12/09 36.583 Sezione 22 – Utile (Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi - Voce 330 22.1 Dettaglio della voce 340 “utile d’esercizio di pertinenza di terzi” 31/12/10 Key Client Spa 2.594 Help Phone Help Line 135 Gruppo CartaSi CartaSi 9.546 Iconcard -8 Centrosim 222 Sire -19 Totale 12.472 31/12/09 2.470 133 4.514 7.117 145 Parte D – Redditività consolidata complessiva Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. 130. 140. 146 Importo lordo Imposta sul reddito Utile (Perdita) d’esercizio X X Altre componenti reddituali Attività finanziarie disponibili per la vendita a) variazioni di fair value -2.230 37 b) riigiro a conto economico: - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo -472 8 c) altre variazioni Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni Copertura dei flussi finanziari a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni Differenze di cambio a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni Attività non correnti in via di dismissione a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico: - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni Totale altre componenti reddituali -2.702 44 Redditività complessiva (Voce 10 + 110) -2.702 44 Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi -111 1 Redditività conolidata complessiva di pertinenza della capogruppo -2.813 45 Importo netto 94.766 -2.193 -465 -2.658 92.108 -110 91.998 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nel rispetto delle vigenti previsioni normative (in particolare di quelle emanate dalla Banca d’Italia), il Gruppo ICBPI si è dotato di un Modello di Governance che regola - in una visione integrata - le linee guida del sistema dei controlli interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico al fine di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo. La responsabilità del sistema dei controlli interni di ICBPI è affidata allo stesso Consiglio di Amministrazione, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento. Allo scopo di assicurare un ottimale espletamento da parte del Consiglio di Amministrazione dei compiti ad esso affidati, è stato inoltre costituto un Comitato per il Controllo Interno, composto da tre consiglieri e avente funzioni consultive e di proposta nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di controlli interni. Va segnalato il ruolo fondamentale rivestito dall’Area Auditing di Gruppo, posta a diretto riporto del Comitato per il Controllo Interno e del Collegio Sindacale, responsabile dei controlli di “terzo livello” e allo stesso tempo osservatore/verificatore dell’intero impianto dei controlli interni. Il Servizio Compliance di Gruppo effettua il costante presidio del Rischio Reputazionale. Infine, il presidio di secondo livello sulle diverse tipologia di Rischi, ad esclusione del Rischio Reputazionale, è esercitato dal Servizio Risk Management che è funzione accentrata per tutto il gruppo. La Capogruppo si è dotata di una Risk Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ICBPI e recepito da tutte le Società del Gruppo. La Policy viene aggiornata ogni volta che muta il profilo di Rischio del Gruppo. A livello di Gruppo, il capitale disponibile per l’allocazione viene definito come l’aggregato del patrimonio consolidato di base e supplementare (nonché del Tier 3 per la parte ammissibile a copertura dei rischi di mercato) detenuto a fronte dell’esposizione al rischio complessiva, con obiettivi di patrimonializzazione definiti sia in termini di Tier 1 che di “total capital ratio”. Tale capitale è destinato a coprire tutti i rischi identificati all’interno delle singole Società e a livello di Gruppo. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Per rischio di credito “si intende la possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio delle controparti affidate determini l’inadempienza delle controparti stesse, producendo perdite impreviste relativamente alle esposizioni per cassa o di firma”. 147 Le modalità di gestione del rischio di credito dipendono dalle politiche di erogazione e copertura adottate dalla banca. In tale contesto, è necessario inquadrare le stesse nell’ambito della più ampia “politica del credito” di una banca di c. d. “secondo livello” quale l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. Infatti, il “core business” dell’Istituto è rappresentato dall’offerta di prodotti e servizi al sistema bancario e finanziario e a primaria clientela “corporate” principalmente nel comparto dei sistemi di pagamento e dei servizi amministrativi di custodia, amministrazione e regolamenti titoli, oltre che garantire linee di credito specifiche verso le Società del Gruppo per sostenerne l’attività. Ne consegue che l’erogazione del credito non costituisce per il Gruppo un obiettivo principale di business, ma è strumentalmente e strettamente connessa all’erogazione di tale tipologia di prodotti e servizi. In altri termini, il Gruppo non svolge come ruolo primario quello di erogatore di finanziamenti, ma la concessione di linee di credito è indirizzata fondamentalmente alle terze parti che, in relazione ai prodotti/servizi loro erogati ed alle regole operative/economiche degli stessi, manifestano l’esigenza di usufruire di un affidamento nelle forme proprie dell’erogazione di denaro (fidi per cassa) o sotto forma di impegni (crediti di firma). Per le attività svolte da CartaSi il Rischio di Credito si può ricondurre a: ▪ Issuing Bancario: crediti verso i titolari, per movimenti successivi al quinto giorno rispetto al blocco “F” per insolvenza; ▪ Acquiring: crediti derivanti da anomalia operativa per i movimenti contestati dal titolare e quelli soggetti a charge-back a qualsivoglia titolo e che siano opponibili agli esercenti; ▪ Issuing Diretto dove scaturisce a seguito di inadempienza del titolare. Il Gruppo inoltre non opera in prodotti finanziari innovativi quali i derivati su crediti. Coerentemente con la predetta politica adottata in materia di concessione del credito, le metodologie di misurazione del rischio di credito adottate dal Gruppo ICBPI ed il relativo processo di controllo andamentale dei vari rapporti sono ispirati a criteri di snellezza e semplicità, anche in ragione del limitato numero di esposizioni normalmente assunte. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi La fase di gestione e monitoraggio del credito coinvolge tutta la struttura organizzativa dell’Istituto; particolare attenzione viene posta al monitoraggio dei crediti problematici. Dal punto di vista organizzativo interno, i rischi creditizi sono gestiti e presidiati, in accordo alle attribuzioni della normativa interna, da: 148 ▪ Consiglio di Amministrazione ▪ Direttore Generale ▪ Comitato Crediti ▪ Servizio Crediti e Sportelli 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo La politica di affidamento prevede l’effettuazione di un’analisi del merito creditizio che si basa principalmente sull’analisi dei bilanci, sulle informazioni presenti in Centrale Rischi, sull’analisi dell’andamento dei precedenti rapporti e sull’analisi e valutazione di eventuali garanzie. Sulla base di tali informazioni si provvede ad istruire la pratica di affidamento che viene successivamente sottoposta all’approvazione dell’organo competente. Al riguardo si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha fissato un sistema di delega che attribuisce l’onere di approvare l’affidamento a diversi soggetti in funzione dell’importo e della forma tecnica. Per le erogazioni di importo più significativo, la decisione finale spetta al Consiglio di Amministrazione. Il successivo processo di monitoraggio del rischio di credito è affidato al Servizio Crediti e Sportelli. L’attività di monitoraggio prevede che il Responsabile del Servizio prenda visione giornalmente delle posizioni in debordo e degli scoperti di conto verificatisi acquisendo tutti gli elementi conoscitivi sulla posizione. Tale attività viene svolta prendendo visione dei tabulati giornalieri prodotti dal Sistema Informativo. Accertata l’effettiva esistenza dello sconfino o dell’eventuale scoperto di conto, il Responsabile del Servizio relazioni procede alla immediata segnalazione dello stesso all’Organo facoltizzato competente per le relative autorizzazioni. Il monitoraggio del rispetto dei massimali operativi concessi alle banche viene eseguito giornalmente come controllo di secondo livello dal Servizio Risk Management. Periodicamente il Servizio Crediti e Sportelli procede alla verifica che i requisiti del soggetto richiedente siano in linea con quelli che hanno consentito inizialmente la concessione della linea di credito. A tal scopo, le Unità Organizzative competenti sulla clientela, qualora rilevino anomalie operative o acquisiscano informazioni negative che fanno ritenere di essere in presenza di un “aggravamento del rischio”, si attivano per sottoporre a riesame la posizione in oggetto. Data la dimensione e la natura del rischio di credito/controparte assunto dalla Banca, non sono utilizzati sistemi di scoring o sistemi basati su rating esterni e/o interni. Per quanto riguarda CartaSi il Rischio di Credito viene monitorato costantemente verificando che le esposizioni rientrino nei limiti di budget prefissati ad inizio di ogni esercizio. Viene inoltre espletato un attento scoring prima di effettuare ogni convenzionamento di un nuovo esercente o di un nuovo titolare per l’Issuing Diretto. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Al fine di mitigare il rischio di credito, gli organi deliberanti, sulla base delle risultanze della 149 relativa istruttoria possono decidere di subordinare la concessione della linea di credito all’acquisizione di idonee garanzie. Acquisite le garanzie richieste, prima del perfezionamento ed erogazione della linea, viene esperito un esame amministrativo e di merito delle garanzie acquisite. La banca non utilizza accordi di compensazione relativi ad operazioni in bilancio e “fuori bilancio”. La banca non utilizza strumenti derivati per la copertura del rischio di credito. Le garanzie acquisite sono costituite principalmente da: ▪ titoli in pegno (titoli governativi - sovranational area euro - obbligazioni eligible per B.C.E); ▪ contratto di garanzia finanziaria; ▪ fidejussione; ▪ lettere di patronage. Le garanzie acquisite non presentano particolari vincoli contrattuali che ne possano minare la validità giuridica. Non si segnalano significativi cambiamenti nella modalità di gestione delle garanzie rispetto all’esercizio precedente. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Periodicamente tutte le posizioni potenzialmente anomale sono esaminate analiticamente dal Comitato Credito che nell’ambito delle proprie attribuzioni delibera le azioni di recupero da intraprendere nonché i cambiamenti di status del credito, tenuto conto dell’andamento storico della posizione, dell’anzianità, delle informazioni qualitative e quantitative disponibili sul debitore. Tali deliberazioni sono periodicamente sottoposte all’esame del Consiglio di Amministrazione. La classificazione delle attività per qualità dei debitori avviene secondo le categorie previste dalla Banca d’Italia (sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e crediti in bonis). Per quanto riguarda le posizioni deteriorate sono state apportate le rettifiche di valore scaturite da una valutazione analitica delle singole posizioni. Per quanto riguarda le svalutazioni collettive si è proceduto alla stima delle perdite in base alle perdite storiche realizzate dall’ICBPI normalizzato dagli eventi straordinari. In base a tale analisi non si è rilevata nessuna necessità di effettuare rettifiche di valore per cui vi sia già obiettive evidenze di perdita. Per quanto riguarda CartaSi le rettifiche da apportare ai valori di bilancio vengono effettuate in base ad una valutazione collettiva; la valutazione avviene per categorie di credito omogenee e le percentuali di perdita sono stimate tenendo conto delle serie storiche che consentono di procedere alla stima delle perdite latenti. 150 SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. QUALITA’ DEL CREDITO A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziare in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009 Totale Altre attività Esposizioni scadute Esposizioni ristrutturate Incagli Portafogli/qualità Sofferenze A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) - - - - 679.342 - - - - - - 949 - - - - - - - 162.588 162.588 - 1.852.594 1.852.594 - 3.173.500 3.174.449 - - - - - - 949 399 - - - 203 - - 9.718 - 679.342 9.718 - - - 5.877.743 5.878.692 3.979.715 6.285.814 151 A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziare in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale (esposizione netta) - - - 679.342 679.342 - - - 9.718 - 9.718 9.718 - - - 162.588 - 162.588 162.588 - - - 1.854.347 1.753 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.689 3.086 16.954 16.005 Rettifiche di portafoglio 949 3.189.816 16.315 949 5.216.469 18.068 602 5.822.693 37.491 Esposizione netta - Esposizione lorda - Totale 31/12/2010 16.954 16.005 Totale 31/12/2009 152 Esposizione netta 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Esposizione lorda Portafogli/qualità In bonis Rettifiche specifiche Attività deteriorate 1.852.594 1.852.594 3.173.500 3.174.449 5.877.743 5.878.692 6.285.212 6.285.814 A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori A. ESPOSIZIONI PER CASSA Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione a) Sofferenze - - - - c) Esposizioni ristrutturate - - - - b) Incagli - d) Esposizioni scadute e) Altre attività - TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre - TOTALE B TOTALE A+B - 2.097.379 - - 2.095.626 - - 1.753 - - - - - X 2.115.083 - 17.704 - 1.753 2.097.379 17.704 - 2.095.626 - 17.704 1.753 2.113.330 Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Netta 17.704 A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli d) Esposizioni scadute B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre 16.005 - 949 - - - - - TOTALE A TOTALE B Rettifiche di valore specifiche 16.954 - c) Esposizioni ristrutturate e) Altre attività Esposizione 3.782.785 - - 3.766.470 - 16.005 16.315 - - - - - 1.102 X - 16.315 3.799.739 1.102 - - 3.767.419 1.102 1.102 153 A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da crediti in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso crediti in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni Sofferenze 24.516 Incagli 203 Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 999 5.887 1.339 - 13.606 1.144 C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 154 38 16.954 203 - - 999 - A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze 23.996 Incagli Esposizioni Esposizioni ristrutturate scadute 999 B. Variazioni in aumento B.1. rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3. altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione 5.615 C.1. riprese di valore da valutazione C.2. riprese di valore da incasso C.3. cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5. altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 73 13.533 16.005 999 155 A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Totale (1+2) Altri soggetti Governi e banche centrali Altri soggetti Banche Altri enti pubblici Governi e banche centrali CNL Altre garanzie reali Titoli Crediti di firma Banche Derivati su crediti Altri enti pubblici Garanzie personali (2) Altri derivati Immobili Valore esposizione Garanzie reali (1) 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 2.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 156 4.646 4.628 18 4.628 B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Società finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Altri enti pubblici Rettifiche valore di portafoglio Esposizioni/ Controparti Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Governi e Banche Centrali A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - 399 A.2 Incagli - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 575.475 - - 7.374 - - 313.835 TOTALE A 575.475 - - 7.374 - - 314.234 B. Esposizioni “fuori bilancio” 3.086 3.086 - - B.1 Sofferenze - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 89 - - 290 - - 121 - - TOTALE B 89 - - 290 - - 121 - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 575.564 - - 7.664 - - 314.354 3.086 - TOTALE (A + B) 31/12/2009 435.363 - - 119 - - 1.967.739 3.086 - 157 Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio 12.919 - - - - - - - - - - - - - - - A.1 Sofferenze - - - - - - A.2 Incagli - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - A. Esposizioni per cassa Esposizione netta Rettifiche valore di portafoglio Altri soggetti 550 Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Imprese non finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Esposizioni/ Controparti Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Imprese di assicurazione A.5 Altre esposizioni 5.859 - - 23.620 - - 2.840.307 TOTALE A 5.859 - - 23.620 - - 2.840.857 B. Esposizioni “fuori bilancio” - 16.315 12.919 16.315 B.1 Sofferenze - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni - - - 25 - - 578 - - TOTALE B - - - 25 - - 578 - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 5.859 - - 23.645 - - 2.841.435 TOTALE (A + B) 31/12/2009 16.773 - - - - 158 8.521 9.185 12.919 - 16.315 - B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valori di bilancio) A.1 Sofferenze A.2 Incagli - A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni 949 16.005 Rettifiche valore complessive Rettifiche valore complessive A. Esposizioni per cassa Esposizione netta Resto del mondo Asia Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Rettifiche valore complessive Esposizione netta America Esposizione netta Altri paesi europei Italia Esposizione netta Esposizioni/ Aree geografiche - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.646.973 16.315 86.849 - 32.549 - 99 - - - TOTALE 3.647.922 32.320 86.849 - 32.549 - 99 - - - - - - B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 1.012 - 2 - 89 - - - - - TOTALE 1.012 - 2 - 89 - - - - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 3.648.934 32.320 86.850 - 32.638 - - - - TOTALE (A + B) 31/12/2009 2.397.728 3.086 32.344 - 215 - - - - - - - - - - - 99 - 159 B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche valore complessive Resto del mondo Asia Rettifiche valore complessive Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta America Rettifiche valore complessive Altri paesi europei Italia Rettifiche valore complessive Esposizioni/ Aree geografiche A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 1.894.774 1.753 149.122 - 33.442 - 5.611 - 12.677 - TOTALE 1.894.774 1.753 149.122 - 33.442 - 5.611 - 12.677 - B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 16.353 - 1.351 - - - - - - - TOTALE 16.353 - 1.351 - - - - - - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 1.911.127 1.753 150.472 - 33.442 - 5.611 - 12.677 - TOTALE (A + B) 31/12/2009 1.489.779 - 32.666 - 1.076 - 14.021 - - 133.129 B.4 Grandi rischi 31/12/10 a) Ammontare b) Numero 160 31/12/09 538.532 10 44.662 1 D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO “Il rischio di mercato è di perdita generato dall’operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari (portafoglio di negoziazione), le valute e le merci, derivante dall’andamento dei fattori di mercato (tassi d’interesse e prezzi) o dalla situazione dell’emittente. Tale rischio risulta connaturato all’attività bancaria in quanto insito nel processo di trasformazione nel tempo, nello spazio e nella forma delle risorse finanziarie. La “naturale” attività dell’Istituto, ha determinato nel tempo la progressiva crescita dell’operatività sul mercato interbancario, comportando una crescita sia della raccolta che degli impieghi prevalentemente in depositi interbancari a breve e brevissima scadenza. Inoltre la banca svolge attività di trading su attività finanziarie. Si evidenzia che l’Istituto non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi. L’operatività in derivati riguarda essenzialmente attività di negoziazione pareggiata per conto della clientela ed ha per oggetto Interest Rate Swap. L’Istituto inoltre utilizza gli Overnight Interest Rate Swap per la copertura del rischio di tasso connesso ai depositi bancari a medio-lungo termine. L’operatività in valuta riguarda essenzialmente attività di negoziazione pareggiata per conto della clientela. Ne consegue che per le esigenze di controllo in questo ambito si focalizzano sul rischio derivante dall’operatività nei mercati monetari, mobiliari, delle valute e degli strumenti derivati, rappresentato dall’aleatorietà dei risultati futuri derivante da variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato. Le caratteristiche finanziarie (tasso variabile e duration limitata), la qualità del credito (titoli di stato e obbligazioni di emissione bancaria) e l’incidenza limitata degli investimenti nel comparto azionario delineano per definizione un profilo di rischio contenuto nel rispetto dei limiti e degli stop loss stabiliti dal Regolamento Interno. Il monitoraggio delle posizioni in Titoli e delle Operazioni in Cambi viene eseguito dal Servizio Risk Management tramite VaR correlato al 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, calcolato quotidianamente utilizzando un modello parametrico (metodologia Riskmetrics di JP Morgan, Varianza/Covarianza). Ulteriore controllo viene esercitato giornalmente sui limiti di detenibilità delle diverse tipologie di strumenti e sui limiti di stop-loss. 2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali Ai fini della compilazione della presente Parte, rientrano nel “portafoglio di negoziazione”, come 161 definito nella disciplina relativa alle segnalazioni di Vigilanza, il portafoglio degli strumenti finanziari soggetto ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato. Tutte le attività detenute dalla Banca rientrano nel “Portafoglio di negoziazione”. Tale portafoglio accoglie tutti gli strumenti finanziari soggetti ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato, come definito nella disciplina relativa alle segnalazioni di vigilanza. Non vi sono modifiche di impostazione rispetto all’esercizio precedente; il rischio di tasso permane estremamente limitato in considerazione del naturale matching tra poste dell’attivo e del passivo, derivante dall’attività tipica dell’ ICBPI. Gli obiettivi per i quali essi vengono acquistati sono stati illustrati in premessa. 162 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari 1. Attività per cassa durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia/durata residua a vista Valuta di denominazione: Euro Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - 200.588 221.263 206.931 318 17.767 7.538 4.599 - - - - - - - - - 2.1 P.c.t. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passivita - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - + posizioni lunghe - 184.922 375 - - - 28.933 - + posizioni corte - 369.466 374 - - - 28.933 - altri 1.2 Altre attivita 2 Passività per cassa 3 Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - Altri derivati 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni - Altri derivati 163 durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia/durata residua a vista Valuta di denominazione: altre divise Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato altri 1.2 Altre attivita 2 Passività per cassa 2.1 P.c.t. passivi 2.2 Altre passivita 3 Derivati finanziari - - - - - - - - 5 - - 19 77 120 3 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 75.301 384.294 - - - - - - - 492.517 - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 164 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo sul portafoglio bancario. Rappresenta il rischio di perdita di valore del portafoglio bancario derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse e di prezzo. Per valutare l’impatto di tale rischio viene utilizzata una metodologia basata sulle lineee guida nell’allegato C del Titolo III, Capitolo I della Circolare B.I. 263/2006 che valuta l’assorbimento in termini di capitale interno di una traslazione di 200 punti base della curva dei rendimenti sul portafoglio bancario, ponderando le varie esposizioni a seconda della loro vita residua. 165 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie 1 Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 64.013 76.707 - 6 7.610 14.264 1.2 Finanziamenti e banche 1.099.640 601.939 - - - - 1.3 Finanziamenti e clientela - - - - - - - c/c 117.969 - - - - - - Altri finanziamenti - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 2.625.158 104.557 83.005 114.250 51.236 3.337 2 Passività per cassa - - - - - - 2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - c/c 1.158.694 - - - - - - altri debiti - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 63.585 - - - - - 2.2 Debiti verso banche - - - - - - - c/c 2.382.808 - - - - - - altri debiti 475.805 321.809 - - 10.215 - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altre - - - - - - 3 Derivati finanziari - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - Opzioni - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - Opzioni - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - 166 Durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia / Durata residua a vista Valuta di denominazione: Euro 9.599 - - 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 1.2 Finanziamenti e banche 71.723 79.279 - - - - 1.3 Finanziamenti e clientela - c/c 2.979 - - - - - - Altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 14.858 - - - - - 2 Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c 182.476 - - - - - - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 14.368 - - - - - 2.2 Debiti verso banche - c/c 37.275 - - - - - - altri debiti - 75.240 67 69 - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 3 Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia / Durata residua a vista Valuta di denominazione: altre divise - - - - - - - - - - - 167 2.3 RISCHIO DI CAMBIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il Rischio di Cambio è determinato sulla base dei mismatch esistenti fra attività e passività in valuta (per cassa e a termine), riferiti a ciascuna divisa out. L’esposizione al rischio di cambio – determinata a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza – si attesta su valori trascurabili. B. Attività di copertura del rischio di cambio Il portafoglio di negoziazione risulta interamente coperto in modo puntuale con posizioni spot forexB. Il Rischio di Cambio viene in ogni caso monitorato giornalmente dal Sevizio Risk Management verificando che il VaR sulle posizioni in essere sia sempre entro il limite fissato dal Regolamento Finanza. Il VaR viene eseguito tramite VaR correlato al 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, calcolato quotidianamente utilizzando un modello parametrico (metodologia Riskmetrics di JP Morgan, Varianza/Covarianza). 168 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Voci Valute Dollari Usa A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito Franchi svizzeri Sterline 223 2 - A.3 Finanziamenti a banche 81.542 7.560 A.5 Altre attivita finanziarie - - A.2 Titoli di capitale A.4 Finanziamenti a clientela B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passivita E. Derivati finanziari - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio 5 11.068 0 1.517 Dollari Australiani Yen Altre valute - - 20.672 19.599 12.853 8.775 - - - - - 779 380 479 34 103.459 2.575 3.060 1 1.986 - 988 - 153 1.500 - 26 101 326 636 2.623 73.123 40.887 20.868 23.677 11.978 37.025 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 333.801 47.244 21.611 40.018 20.841 49.778 427.018 56.803 43.096 61.604 34.708 60.307 2.181 1.020 - 257.401 433.982 6.964 - - 20.016 21.189 63.478 45.118 6.675 2.022 - 39.781 63.784 - 23.114 35.728 - 26.186 65.834 5.527 169 2.4 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI A. DERIVATI FINANZIARI A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d’interesse a) Opzioni b) Swaps 31/12/10 Over the counter Controparti Centrali - - - - 163.104 c) Forward d) Futures - e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - c) Forward - - - e) Altri - 3. Valute e oro - a) Opzioni b) Swaps c) Forward d) Futures 4. Merci 5. Altri sottostanti Valori medi 170 - 679.854 - - - 6.318 374.141 - - 13 - - 894.226 - - Totale - - - e) Altri - - 51.165 - - 13 d) Futures Controparti Centrali 92.575 103 - Over the counter - a) Opzioni b) Swaps 31/12/09 27 - - 13 - - 473.034 - 13 A.3 Derivati finanziari: fair value Portafogli/Tipologie derivati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swaps 31/12/10 Over the counter Controparti Centrali - - - - 12.551 c) Cross currency swap d) Equity swap - e) Forward 2.291 31/12/09 Over the counter Controparti Centrali - - - - - 10.009 - - - - 2.055 600 89 100.813 780 di copertura - - - - b) Interest rate swaps - - - f) Futures - g) Altri B. Portafoglio bancario a) Opzioni - c) Cross currency swap - d) Equity swap - e) Forward - f) Futures - g) Altri - C. Portafoglio bancario altri derivati a) Opzioni c) Cross currency swap g) Altri Valori medi - - - - - - - Totale - - - - - f) Futures - - - - - e) Forward - - - - - d) Equity swap - - - b) Interest rate swaps - - - 15.441 - 89 - 112.877 - - 780 171 A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swaps 31/12/10 Over the counter Controparti Centrali 68 10 - - 12.550 c) Cross currency swap d) Equity swap - e) Forward 56 f) Futures - g) Altri 156 B. Portafoglio bancario - 31/12/09 Over the counter Controparti Centrali - - - - - 10.010 - - - 49 - 13 - - - di copertura - - - - b) Interest rate swaps - - - - a) Opzioni - c) Cross currency swap - d) Equity swap - e) Forward - f) Futures - g) Altri - C. Portafoglio bancario altri derivati a) Opzioni c) Cross currency swap g) Altri Valori medi 172 - - - - - - - Totale - - - - - f) Futures - - - - - e) Forward - - - - - d) Equity swap - - - b) Interest rate swaps - - 12.830 - 10 - 10.072 - 1) Titoli di debito e tassi di interesse Altri soggetti Imprese non finanziarie Assicurazioni Società finanziarie Banche Enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione - Valore nozionale - - 163.104 - - - - - Fair value negativo - - - - - - - Fair value positivo - - Esposizione futura 2) Titoli di capitale e indici azionari - - 12.551 - 868 12.550 - - - - - Valore nozionale - - - - - - - - Fair value negativo - - - - - - - - Fair value positivo - - Esposizione futura - 3) Valute e oro - Valore nozionale - - Fair value negativo - - Fair value positivo - - - 13.465 696.077 - 18.788 162 21 - - 6 119 2.326 - Valore nozionale - - - - - Fair value negativo - - - - - Fair value positivo - Esposizione futura - Totale - - - - 4) Altri valori - - - 2.019 - Esposizione futura - - 2.689 290 23 - - 89 - - 13.897 889.746 4 - - 2.713 - - 578 - 188 - - - - - - - - - 19.560 173 A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Fino a 1 anno Sottostanti/Vita Residua Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’interesse 105.237 - e indici azionari 117 - - - - - - - e tassi d’interesse - - - - e indici azionari - - - - B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - - A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. Portafoglio bancario B.1 Derivati finanziari su titoli di debito B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009 731.019 - - 836.373 415.167 57.867 - - - - - - - - 57.867 57.867 - - 894.240 473.034 A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il Rischio di Liquidità rappresenta il rischio di non essere in grado di fare fronte ai propri impegni di pagamento per l’incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) - a causa del fenomeno della trasformazione delle scadenze. La gestione della Liquidità è accentrata nella Capogruppo ICBPI. Le attività tipiche dell’Istituto quale Banca di Secondo livello generano una strutturale dispo- 174 nibilità di fondi, che, peraltro, vengono impegnati per finanziare alcune significative attività di business quali la Monetica. L’attività della Monetica ha un ciclo mensile, pertanto nel periodo di minor utilizzo ICBPI provvede a collocare la liquidità in depositi con durata a breve (massimo un mese). La struttura dei flussi impiegati in termini di scadenze ed importi consente di limitare il rischio di liquidità con un equilibrato rientro dalle posizioni in essere fermo restando la elevata capacità dell’Istituto di finanziarsi nel brevissimo periodo (1-3 giorni). La gestione del rischio di liquidità è principalmente affidata al Servizio Tesoreria e Finanza che effettua sul mercato operazioni di impiego e raccolta. ICBPI effettua un monitoraggio giornaliero della liquidità mediante la tecnica della Maturity Ladder costruita secondo le indicazioni dettate dalla Banca d’Italia nelle disposizioni di Vigilanza prudenziale e verificando che gli indici di equilibrio fissati dal Regolamento Finanza siano sempre rispettati. Tale monitoraggio è completato dall’applicazione di scenari di stress test definiti dalla normativa interna e svolti giornalmente dal Servizio Risk Management. E’ stato inoltre predisposto un documento di “Liquidità Policy e Contingency Funding Plan” finalizzato a definire tra l’altro le soglie di attenzione che segnalano il passaggio dal NORMALE CORSO DEGLI AFFARI ad una situazione di STRESS e di CRISI. Infine, con cadenza settimanale ICBPI predispone una segnalazione costruita secondo indicazioni della Vigilanza della Banca d’Italia e che tiene conto sia degli impegni in essere ma anche di previsionali in ingresso e in uscita. 175 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Attività per cassa a.1 Titoli di Stato - - a.3 Quote di O.i.c.r. - - a.2 Altri titoli di debito a.4 Finanziamenti banche clientela Passività per cassa b.1 Depositi e conti correnti banche - - - posizioni corte posizioni corte c.5 Garanzie finanziarie rilasciate 176 indeterminata 18 - - 4.406 19.764 - - - - - - - - 3.337 949 2.851.811 - - 321.809 - - - 10.215 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 354.952 - - 11.862 18.999 60.281 375 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.601 - - - - - - - - - - 124.577 - 14 - 47.941 51.236 7 - 162.796 114.250 47.505 - oltre 5 anni - 11.177 - a 5 anni - - - da oltre 1 anno fino da oltre 6 mesi fino a 6 mesi da oltre 3 mesi fino a 3 mesi da oltre 1 mese fino a 1 mese da oltre 15 giorni a 1 anno 158.673 83.005 12.639 12.550 - c.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe 416.802 104.532 2.751.777 c.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe - 106.983 174.906 c.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale Posizioni corte a 15 giorni - c.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe - 2.511 - 59.912 34.545 Posizioni corte - - - 10.010 b.3 Altre passivita posizioni lunghe - 70.081 1.181.560 Operazioni fuori bilancio - 1.099.640 clientela b.2 Titoli di debito da oltre 7 giorni a 7 giorni a vista Voci/scaglioni temporali da oltre 1 giorno Valuta di denominazione: Euro - - - - 11.885 - - - 91.991 - - - 12.778 - - - 374 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - A.3 Quote di O.i.c.r. - - - - - - A.2 Altri titoli di debito A.4 Finanziamenti - banche - clientela Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - banche - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passivita Operazioni fuori bilancio - - Posizioni corte Posizioni corte posizioni corte - indeterminata a 5 anni da oltre 1 anno fino a 1 anno oltre 5 anni - - - - - 19 77 129 - - - - 33.610 28 28 75.094 90 67 69 - - - - - - - - - - - - - 156.185 - 10.061 - - 344.400 1.846 1.582 - C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - - - - - - - - - - - - - - 34.649 - - - 3.947 16.321 - - - 1.687 C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe - - - 38.996 - - - - 11.738 94.376 13.043 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 293.356 C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe - - - 56.785 C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale posizioni lunghe - da oltre 6 mesi fino a 6 mesi da oltre 3 mesi fino a 3 mesi da oltre 1 mese fino a 1 mese da oltre 15 giorni a 15 giorni da oltre 7 giorni a 7 giorni a vista Voci/scaglioni temporali da oltre 1 giorno Valuta di denominazione: altre divise - - 11.739 - - 19.537 - - 60.811 - - - - - - - - - - - - - - - - - posizioni lunghe - - - - - - - - - - C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - posizioni corte - - - - - - - - - - 177 SEZIONE 4 - RISCHI OPERATIVI Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Il rischio operativo è il rischio di perdite generate da inefficienze nei processi aziendali, malfunzionamenti nei sistemi tecnologici, comportamenti delle risorse umane ed eventi che causano o potrebbero causare perdite oggettive misurabili per la banca tali per cui sia possibile rintracciarne l’impatto a conto economico. Tale definizione include il rischio legale, ma non considera quello reputazionale e strategico. Il presidio di tali rischi avviene attraverso: ▪ un’idonea organizzazione aziendale con linee di competenze e responsabilità definite assicurando la separazione dei ruoli tra le funzioni di controllo e quelle operative; ▪ l’adozione di controlli di primo livello per ogni processo al fine di: ▪ monitorare il corretto svolgimento delle attività; ▪ rilevare con tempestività eventuali anomalie e, se del caso, provvedere alla sollecita sistemazione; ▪ identificare difettosità tecnico-organizzative e chiederne una tempestiva analisi e correzione; ▪ il recepimento di un codice etico e di comportamento dei dipendenti; ▪ la normativa interna; ▪ la traslazione del rischio mediante coperture assicurative mirate; un processo di self-risk assessment (SRA). In merito agli aspetti inerenti la sicurezza del sistema informativo è stato predisposto un progetto di Disaster Recovery e di Business Continuity. In materia di rischi operativi, l’Istituto ha adottato, in conformità con quanto segnalato dalle disposizioni della Banca d’Italia in merito alla Vigilanza Prudenziale, una metodologia di identificazione e classificazione dei rischi operativi aziendali e dei relativi controlli sulla base di una mappatura di alcuni processi aziendali. A tale scopo, si è provveduto a pervenire ad una classificazione dei processi aziendali stessi e ad individuare le relative priorità di mappatura iniziando dai processi di business a più elevata esposizione. In particolare, per ognuno dei processi aziendali sottoposti ad analisi si è provveduto a: - definire e individuare l’evidenza dei vari contributi delle diverse Unità organizzative all’output intermedio/finale e censimento dei prodotti/servizi venduti sul mercato oppure forniti all’interno ad altre funzioni aziendali per consentirne il funzionamento; - individuare e misurare “qualitativamente” i rischi operativi insiti in ciascuna attività censita 178 nell’attività di mappatura dei processi. La tassonomia dei rischi in argomento e le tecniche di misurazione sono state realizzate secondo la metodologia adottata dal Servizio Risk Management ed in linea con i principi dettati da Basilea II. In particolare, per ognuna delle attività evidenziate, è stato rilevato il relativo “fattore di rischio” (risorse, sistemi, processi, eventi esterni) e il relativo “evento tipo”, nonché valutato il Rischio inerente così come definito dal predetto Modello di Auditing. Per ogni Fattore di Rischio è stata valutata la probabilità di accadimento e l’impatto, in termini di perdita di valore degli asset, secondo la seguente scala predisposta dall’Internal Audit: ▪ valore = 1 Rischio Basso ▪ valore = 2 Rischio Medio ▪ valore = 3 Rischio Alto ▪ valore = 4 Rischio Molto Alto ▪ valore = 5 Rischio Grave (potenzialmente catastrofico) - evidenziare per ciascun rischio il pressing di controllo effettuato dalle unità operative aziendali e l’allocazione dei controlli di I° livello (controlli di linea). Il pressing di controllo è stato valutato sulla base della seguente scala di valutazione: ▪ valore = 1 controllo di efficacia nulla (0%) ▪ valore = 2 controllo di efficacia scarsa (10%) ▪ valore = 3 controllo parzialmente efficace (30%) ▪ valore = 4 controllo efficace (60%) ▪ valore = 5 controllo molto efficace (90%) - esprimere, sulla base della misurazione del rischio inerente e del relativo pressing dei controlli, per ogni attività aziendale un giudizio “qualitativo” di sintesi sulla relativa rischiosità residua secondo una scala dei valori opportunamente allestita. Al termine di ogni analisi il Servizio Risk Management provvede a restituire un ‘feedback’ al process owner richiedendo di avviare azioni correttive finalizzate a mitigare le eventuali criticità emerse nel corso dell’assessment. I processi vengono risottoposti periodicamente ad una verifica di self assessment almeno ogni due anni. 179 Parte F – Informazioni sul patrimonio Sezione 1 – Il patrimonio consolidato A. Informazioni di natura qualitativa Si evidenzia che l’aggregato patrimoniale disponibile ai fini del processo di allocazione è quello di vigilanza. In quest’approccio le regole di vigilanza rappresentano un vincolo minimale. In particolare la politica del patrimonio adottata dal Gruppo ICBPI si fonda sul pieno rispetto dei requisiti dettati dalla normativa di vigilanza che individua nel patrimonio il principale presidio a fronte delle possibili perdite inattese originate dai diversi rischi (di credito, di mercato e operativi) assunti dalle banche. La disponibilità di patrimonio è quindi un indispensabile supporto ai progetti di sviluppo del Gruppo. Gli uffici preposti, in accordo alle previsioni delle procedure interne, rilevano periodicamente l’assorbimento patrimoniale ed il rispetto dei relativi requisiti patrimoniali. Tali informazioni, con diversa periodicità, sono riportate all’alta direzione ed al Consiglio di Amministrazione, soggetti deputati, in accordo alle deleghe di poteri, al governo delle modalità con cui il Gruppo ICBPI persegue i propri obiettivi di gestione del patrimonio. Parimenti, a fronte di nuove iniziative con potenziali impatti sull’assorbimento patrimoniale, si provvede a simulare in sede previsionale gli effetti sul patrimonio e la relativa adeguatezza. Si rileva, infine, che anche le politiche di destinazione degli utili di esercizio sono improntate a garantire un adeguato grado di patrimonializzazione, coerente con gli obiettivi di sviluppo. B. Informazioni di natura quantitativa 31/12/10 Riserve da valutazione 46.863 Azioni rimborsabili - Strumenti di capitale - 31/12/09 49.521 - Riserve 285.521 253.536 Capitale 42.500 42.093 Sovrapprezzi di emissione 148.242 Azioni proprie (-) Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 180 -32 Totale 94.766 617.860 140.921 -32 58.147 544.186 Capitale Sovrapprezzi di emissione Totale Elisioni e aggiustamenti da consolidamento Altre imprese Imprese di assicurazione Voci/valori Gruppo bancario B.1 Il patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa 47.543 47.543 148.506 148.506 Strumenti di capitale - Riserve (Azioni proprie) 290.425 290.425 -32 -32 369 369 - Attività immateriali - Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Attività materiali - Copertura di investimenti esteri - Copertura di flussi finanziari - Differenze di cambio - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quota delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (Perdita) d’esercizio del gruppo e di terzi Patrimonio netto 46.520 94.766 628.097 0 0 0 - - 46.520 94.766 628.097 181 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale 31/12/2009 Elisioni e Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva consolidamento 369 369 Totale Riserva negativa Altre imprese aggiustamenti da Riserva negativa Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa assicurazione Riserva positiva Imprese di bancario Riserva positiva Attività/valori Gruppo 369 - - - - - - - 369 - B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito 1. Esistenze iniziali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. 3.126 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiri a conto economico di riserve negative da deterioramento da realizzo 2.3 Altre variazioni 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiri a conto economico da riserve positive: da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali 182 2.757 369 Finanziamenti SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA BANCARI 2.1 - Ambito di applicazione della normativa In conformità a quanto disposto dalle Istruzioni di vigilanza, la composizione e la consistenza del patrimonio di vigilanza differiscono da quelle del patrimonio netto. Si richiamano brevemente le principali ragioni di tali differenze: - a differenza del patrimonio netto, il patrimonio di vigilanza non include la quota di utile da distribuire sotto forma di dividendi; - avviene la deduzione sia dell’avviamento, sia delle altre attività immateriali; - sono computabili, a condizione che siano rispettati i requisiti imposti dalla normativa prudenziale, i prestiti subordinati; - le plusvalenze nette su titoli di capitale disponibili per la vendita, contabilizzati alla voce 140 “Riserve da valutazione” sono computabili, nel patrimonio supplementare, per un ammontare limitato al 50% del controvalore; - vanno dedotte qualunque sia il portafoglio contabile di allocazione le partecipazioni in banche e società finanziarie. 2.2 - Patrimonio di vigilanza bancario A. Informazioni di natura qualitativa 1. Patrimonio di base Esso è costituito da: Elementi positivi: il patrimonio netto esclusi la riserva di valutazione e la quota di utili da distribuire sotto forma di dividendi. Elementi negativi: sono riferiti ad avviamento ed altre immobilizzazioni immateriali. Elementi da dedurre dal patrimonio di base: sono le interessenze azionarie e gli strumenti subordinati posseduti in banche e società finanziarie, qualunque sia il portafoglio contabile di allocazione (negoziazione, disponibile per la vendita ecc.) al 50%. 2. Patrimonio supplementare Gli elementi del patrimonio supplementare del Gruppo Icbpi si riferiscono alle riserve di valutazione computabili secondo la disciplina dei filtri prudenziali e dall’ulteriore 50% degli elementi da dedurre. 3. Patrimonio di terzo livello Il Gruppo ICBPI non ha strumenti finanziari computabili nel patrimonio di terzo livello. 183 B. Informazioni di natura quantitativa A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio base: B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 31/12/10 397.698 - - - 31/12/09 421.844 - C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 397.698 421.844 E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 367.659 406.546 -184 -1.563 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 30.039 52.889 - 184 15.297 49.657 - 1.563 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 52.705 48.094 L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 22.665 32.797 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 30.039 - 15.297 - N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 390.324 439.343 P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 390.324 439.343 O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - - 2.3 Adeguatezza patrimoniale A. Informazioni di natura qualitativa Per quanto concerne l’adeguatezza patrimoniale, va evidenziato come il Gruppo ICBPI disponga di una dotazione patrimoniale superiore ai requisiti regolamentari. 184 B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati 31/12/10 31/12/09 Importi ponderati/ requisiti 31/12/10 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 6.485.907 7.456.438 1.447.282 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte 115.783 B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 6.320 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo 1. Metodo base 74.460 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi di calcolo 74.460 B.6 Totale requisiti prudenziali 271.023 C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 3.387.789 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 10,85% C.3 Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3 Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 11,52% 31/12/09 1.157.729 92.618 2.553 76.828 76.828 248.827 3.110.342 13,07% 14,13% 185 Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Ifrs 3 sulla business combination relativa all’acquisizione della partecipazione in Centrosim L’operazione che ha visto Icbpi rilevare il pacchetto di controllo di Centrosim (91,51%), avvenuta in data 23 luglio, si configura come una business combination, e di conseguenza, nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 è stato applicato il principio contabile internazionale Ifrs 3. L’Ifrs 3 (nella versione del 2004, in vigore alla data di acquisizione) prevede che dopo aver determinato il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali dell’impresa acquisita, l’eventuale eccedenza positiva del costo rispetto a tale valore deve essere rilevata come avviamento. Dopo l’iscrizione iniziale non si può procedere all’ammortamento dell’avviamento, ma quest’ultimo dovrà essere sottoposto a impairment test (IAS 36 – Perdita di valore dell’attività). In fase di applicazione del suddetto principio contabile internazionale, si viene a determinare in Icbpi un avviamento pari ad € 59 mila, derivante dal confronto tra il patrimonio acquisito e il costo complessivo di acquisizione della partecipazione. L’importo riferito all’avviamento potrebbe subire variazioni nell’ipotesi in cui vengano revisionati i valori e gli assets patrimoniali acquisiti o vengano rilevate delle passività potenziali. Infatti, il principio contabile internazionale prevede che la contabilizzazione iniziale di un’aggregazione aziendale possa essere determinata provvisoriamente, in quanto possono determinarsi solo provvisoriamente i fair value da assegnare ad attività, passività o passività potenziali identificabili dell’acquisito ovvero il costo dell’aggregazione. Successivamente, così come disciplinato dall’Ifrs 3, l’acquirente deve rilevare le rettifiche di tali valori provvisori in seguito al completamento della contabilizzazione iniziale, entro dodici mesi dalla data di acquisizione e a partire dalla data di acquisizione. Al netto del patrimonio attribuibile alle minorities percepito emerge un patrimonio rettificato pari ad € 10,8 milioni da confrontare con un valore della partecipazione pari ad € 10,9 milioni. Pertanto, in fase di redazione del bilancio al 31 dicembre 2010 si procede ad iscrivere un avviamento pari ad € 59 mila; eventualmente entro i dodici mesi dall’acquisto tale importo verrà eventualmente rettificato sulla base della disponibilità di nuove evidenze. Come descritto nella relazione sulla gestione, a cui si rimanda per ulteriori dettagli, per effetto dell’acquisizione del controllo di Centrosim il Gruppo ha acquisito un’ulteriore quota partecipativa del 20% in Hi-Mtf. 186 Parte H – Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi degli dirigenti con responsabilità strategiche Nella tabella che segue sono riepilogati i compensi erogati dal Gruppo Icbpi agli amministratori, ai direttori e dirigenti con responsabilità strategica come definiti nella parte 2. Compensi ad amministratori Compensi ad altri dirigenti con funzioni strategiche e organi di controllo Totale 31/12/10 4.833 7.941 12.773 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate La finalità del Principio Contabile Internazionale n. 24 (Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate), è quella di assicurare che il bilancio di un’entità contenga le informazioni integrative necessarie ad evidenziare la possibilità che la sua situazione patrimoniale-finanziaria ed il suo risultato economico possano essere stati alterati dall’esistenza di parti correlate e da operazioni e saldi in essere con tali parti. In base a tali indicazioni, applicate alla struttura organizzativa e di governance del Gruppo Icbpi, sono considerate parti correlate: - le società collegate, società nelle quali la Capogruppo esercita direttamente o indirettamente influenza notevole, come definita dallo IAS 28; - i dirigenti con responsabilità strategiche e gli organi di controllo; - altre parti correlate: società che esercitano influenza notevole su Icbpi. Gli effetti delle operazioni poste in essere con le parti correlate come sopra definite sono rappresentati nella tabella riepilogativa seguente. Gli effetti relativi alle transazioni concluse con le società controllate non sono riportati in quanto il loro consolidamento integrale comporta l’elisione dei saldi e delle operazioni infragruppo. I rapporti con le altri parte correlate rientrano nella normale attività bancaria e sono di norma regolati a condizioni di mercato. 187 (dati in migliaia di €) transazioni con parti correlate voce di bilancio importo totale amministratori dirigenti e organi di controllo altre parti correlate 60. Crediti verso banche 1.852.594 8.425 10. Debiti verso banche 3.319.210 99.961 72.462 68 20. Debiti verso clientela 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati 180. Spese amministrative 220. Altri oneri/proventi di gestione 1.831.050 53.070 539.472 284.118 380 8.454 880 1.629 6 12.773 Si precisa che tali rapporti sono regolati sulla base di specifici accordi contrattuali che - fermo restando l’obiettivo di ottimizzare le sinergie e le economie di scale e di scopo - fanno riferimento a parametri oggettivi e costanti nel tempo improntati a criteri di trasparenza ed equità sostanziale. La quantificazione dei corrispettivi a fronte dei servizi erogati è definita e formalizzata secondo parametri che tengono conto dell’effettivo utilizzo da parte di ciascun utente finale. Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Non sono stati posti in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali. 188 Parte L – Informativa di settore L’informativa di settore è stata redatta in conformità alla direttiva IFRS 8, la cui introduzione non ha comportato cambiamenti sostanziali nell’individuazione dei segmenti operativi e nelle modalità di reporting dei dati alla Direzione rispetto a quanto precedentemente effettuato nel rispetto dello IAS 14. L’informativa per settore di attività riflette la struttura organizzativa e industriale con la quale il Gruppo ICBPI ha operato nel corso del 2010 in conformità a quanto indicato nel Piano industriale e previsto nel Regolamento del Gruppo. Non è stata presentata l’informativa relativa alla distribuzione geografica in quanto l’attività del Gruppo è svolta esclusivamente in Italia. Di conseguenza non risulta significativo presentare l’informativa sulla ripartizione territoriale dei dati economici e patrimoniali. Nell’informativa per settori di attività sono quindi previsti, in ordine di prevalenza, i centri di competenza individuabili nell’ambito dell’organizzazione di Gruppo, e quindi, in particolare: Settore di attività “Monetica” E’ operante attraverso le società CartaSi, Key Client, Help Line e si occupa in forma integrata: - dei servizi finanziari e operativi connessi all’emissione e all’accettazione delle carte di pagamento e dei connessi servizi di gestione; - dei servizi per la gestione dei terminali per l’accettazione delle carte di pagamento (POS e ATM). Settore di attività “Pagamenti” E’ operante attraverso una divisione operativa della Capogruppo, che si occupa in forma integrata: - dei servizi di pagamento di natura bancaria e dei connessi servizi di back-office a favore di Banche, Società ed Enti; - dei sistemi di pagamento interbancari per Società ed Enti e dei connessi servizi di gestione, oltre che dell’Electronic banking; - dei servizi di natura informatica e telematica connessi ai sistemi di pagamento. Settore di attività “Securities Services” E’ operante attraverso una divisione operativa della Capogruppo e la società Centrosim, che si occupa in forma integrata: - delle attività legate ai servizi di custodia e amministrazione di valori mobiliari; - delle attività legate ai servizi di investimento prestate a favore di controparti qualificate e clientela professionale; - delle attività legate ai servizi di Banca depositaria. Settore di attività “Outsourcing applicativo e servizi innovativi”: E’ operante attraverso la società Oasi, che sviluppa e governa in forma integrata i Sistemi: - informatici legati alle Segnalazioni di Vigilanza ed ai Sistemi di direzione; 189 - per la gestione dell’antiriciclaggio, della sicurezza e dei controlli; - per l’amministrazione dei Fondi e dei connessi servizi di gestione. Settore di attività “Altre attività di Gruppo”: Tale settore gestisce le attività diverse da quelle di servizio proprie delle Business Unit della Capogruppo. In particolare: ▪ Attività creditizia e finanziaria strumentale ai centri di competenza. ▪ Attività di gestione patrimonio immobiliare; ▪ Attività di gestione partecipazione; ▪ Attività di direzione e coordinamento del Gruppo; ▪ Altre attività di società consolidate e di società in dismissione. A.1 Distribuzione per settori di attività: dati economici Lo schema sottostante riporta il risultato economico riferito all’esercizio 2010 per ogni singolo settore di attività dianzi esposto. Bilancio consolidato Rettifiche di consolida.to Altre attività di Gruppo Securities Services Outsourcing applicativo Pagamenti (dati in migliaia di Euro) Monetica Bilancio consolidato 2010: informativa di settore Margine d’interesse - 8.408 2.572 1.013 - 30 26.386 - 21.533 Commissioni per servizi 378.455 35.277 11.102 -3 340 - 3.218 421.952 Ricavi vendite e servizi 110.949 41.436 1.089 24.637 27.448 - 31.648 173.912 Dividendi su partecipazioni 471 - - - 1.259 -0 1.730 Proventi su titoli e cambi 185 - 896 - - 22.086 - - 21.006 Ricavi operativi 481.651 79.285 14.101 24.604 33.346 - 34.866 598.121 Spese per il personale - 65.158 - 11.790 - 7.342 - 7.569 - 35.201 13 - 127.047 Altre spese amministrative - 307.493 - 38.003 - 9.465 - 9.429 - 41.046 56.908 - 348.528 Rettifiche su immobilizzazioni - 20.296 - 308 - 442 - 1.433 - 5.822 - 67 - 28.368 Altri oneri/proventi 46.368 - 12.971 - 1.581 - 96 38.165 - 21.988 47.896 Accant. operativi netti a fondi - 35.151 - - - 113 - - 35.038 Costi operativi - 381.730 - 63.072 - 18.829 - 18.528 - 43.791 34.866 - 491.085 Risultato operativo 99.920 16.214 - 4.729 6.076 - 10.445 0 107.036 Utile (Perdita) partecip. e altre - - - - 42.276 - 42.276 Altre componenti - - - - 730 - 730 Utile corrente lordo 99.920 16.214 - 4.729 6.076 32.561 0 150.042 Imposte sul reddito - 42.804 Utile (Perdita) d’eserc. di terzi - 12.472 Utile (Perdita) pert. Gruppo 94.766 (dati in migliaia di Euro) 190 Si evidenzia che quanto esposto sotto la voce Margine d’interesse rappresenta il contributo al margine di interesse aziendale da parte dei settori operativi quale risultante dalla somma algebrica degli interessi reali attivi e passivi, rilevati dal sistema contabile, e degli interessi figurativi, calcolati nell’ambito del sistema di Pianificazione e controllo, mediante la tecnica del “Pool centrale di tesoreria” e sulla base di un tasso interno di trasferimento (TIT). Il tasso utilizzato per il calcolo delle componenti figurative è unico per divisa e rilevabile direttamente sul mercato interbancario. Per completezza d’informazione si riporta, settore di attività, l’ammontare dei ricavi operativi riferiti ai clienti esterni e riferibili a transazioni con altri settori operativi appartenenti alla medesima entità. Pagamenti Securities Services Otsourcing applicativo - 5.108 - 253 39.443 44.804 - - - - 8.365 8.365 - - 18.550 - 14.531 598.121 126 - - - 51 - - - Altre attività di Gruppo - 20.410 1.089 - 337 1.108 Clienti esterni 501.935 73.037 24.940 12.740 Ricavi oper. vs altri settori Totale ricavi operativi Totale Gruppo Altre attività di Gruppo Outsourcing applicativo Pagamenti Monetica Monetica Securities Services Bilancio consolidato 2010: Ricavi Operativi - 20.284 481.651 6.248 79.285 - 337 24.604 1.361 14.101 69 - 47.878 33.346 196 51 34.866 632.987 (dati in migliaia di Euro) Riconciliazione schema gestionale e bilancio consolidato L’informativa di settore è stata predisposta in coerenza con i principi e le regole di funzionamento del Sistema di Pianificazione e Controllo di Gruppo, emanato dalla Direzione Generale diretto ad assicurare una rendicontazione gestionale omogenea delle diverse attività e strutture del Gruppo. Il Sistema in argomento è ispirato al principio di riconducibilità dei dati e delle rendicontazioni gestionali alle evidenze del Sistema di Contabilità Generale. Considerata la natura della Capo- 191 gruppo ed i connessi obblighi di redazione del Bilancio consolidato, il Conto economico gestionale di Gruppo assume l’impostazione generale di quello utilizzato nei Bilanci dei Gruppi bancari. Al fine di assicurare una migliore rappresentazione gestionale dell’attività e dei risultati del Gruppo, vengono adottate, nell’ambito del Sistema di P&C, alcune regole di aggregazione dei dati difformi da quelle del sistema di Contabilità Generale ed in deroga ai richiamati criteri generali di riconducibilità delle voci gestionali a quelle dei Bilanci individuali e consolidato. Le principali differenze nelle aggregazioni dei dati sono relative a: ▪ le componenti positive di reddito classificate contabilmente tra gli Altri proventi/oneri di gestione (voce 220 del Bilancio consolidato) e riconducibili all’erogazione di servizi (non bancari/finanziari) rientranti nell’attività tipica dei Settori in cui si articola il Gruppo, vengono gestionalmente inserite nella voce Ricavi da vendite e prestazioni altri servizi; ▪ la riconciliazione tra voci gestionali relative alle commissioni per servizi e le voci 40 e 50 del bilancio consolidato è volta ad uniformare dal punto di vista gestionale componenti positive e negative aventi caratteristiche comuni tra le Società del Gruppo; ▪ le componenti relative a Dividendi e proventi simili (voce 70 del Bilancio consolidato) percepiti su titoli azionari detenuti a fini di negoziazione vengono gestionalmente inserite nella voce “Risultato attività di negoziazione/copertura”. ▪ le componenti positive e negative di reddito riconducibili a sopravvenienze e insussistenze attive e passive, classificate nei bilanci delle società bancarie e finanziarie nella voce in cui si è generata la posta, vengono gestionalmente inserite nella voce Altri oneri/proventi di gestione; ▪ le componenti positive e negative di reddito riferibili ad eventi di natura straordinaria e/o ritenute gestionalmente non tipiche per il Gruppo ICBPI vengono ricondotte tra le Altre componenti pur se contabilizzate in altre voci nell’ambito del Sistema di contabilità generale. 192 Nella tabella seguente, viene riportato, lo schema del Conto economico gestionale consolidato di Gruppo, con evidenza dei criteri generali di riconducibilità delle voci gestionali a quelle del Bilancio Consolidato: Interessi attivi e proventi assimilati 72.462 Voce consolidato Civilistico 31/12/10 Riconciliazione Voce C.E. Gestionale Anno 2010 Gruppo ICBPI - Bilancio 2010 -0 72.462 10 19.392 30 Interessi passivi e oneri assimilati - 50.929 - 2.141 - 53.070 Commissioni attive servizi bancari/finanziari 936.367 - 2.977 933.390 - 36.710 385.242 10.198 11.928 Margine d’interesse Commissioni passive servizi bancari/finanziari Commissioni nette servizi bancari/finanziari Ricavi da vendite e prestazioni altri servizi Dividendi su partecipazioni e AFS Risultato attività di negoziazione/copertura Ricavi operativi 21.533 - 514.415 421.952 - 2.141 - 33.733 - 548.148 173.912 - 173.912 1.730 - 21.006 - 11.855 598.121 - 214.420 - - 32.861 383.701 Spese per il personale - 127.047 - 36.961 - 164.008 Spese amministrative - 475.575 - 63.897 - 539.472 Altre spese amministrative (*) Rettifiche di valore attività mat. e imm. Altri oneri/proventi di gestione Accantonamenti operativi netti a fondi Costi operativi Risultato operativo Utile (Perdita) su partecipazioni e AFS Altre componenti Utile (Perdita) al lordo delle imposte Imposte sul reddito Utile (Perdita) d’esercizio di terzi Utile (Perdita) di pertinenza del Gruppo - 348.528 - 28.368 47.896 - 35.038 - 491.085 107.036 - 26.936 - 375.464 -0 236.222 41.573 - 70 80 180a 180b 200-210 220 6.535 130a-190 - 811 - 81 260-270 50 - 42.754 290 0 94.766 - 50 94.766 60 106.514 150.042 - 12.472 50 - 522 1.283 - 42.804 284.118 40 213.898 - 277.187 42.276 730 - 28.368 20 -0 43.559 100b-240 149.992 - 12.472 330 (dati in migliaia di Euro) (*) Somma dei raggruppamenti gestionali “Spese di produzione” e “Spese generali” 193 Securities Services Pagamenti Outsorcing applicativo Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali Monetica A.2 (dati in migliaia di Euro) Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie Partecipazioni Attività materiali e immateriali Altre poste Totale Attivo Debiti verso banche Debiti verso clienti Fondi e altre passività Patrimonio Totale Passivo 194 2010 2009 2010 2009 649.911 666.131 605.713 599.627 11.510 1.737 - - 2.977.038 3.130.893 11.230 10.544 80.542 94.313 277.457 13.580 - 15.814 818.788 700.350 12.769 377.477 391.597 301.419 - 0 199.495 3.086.778 3.470.158 - 4.007.688 4.117.687 420.259 428.208 - 14.067 214.069 72.442 16.170 333.341 4.007.688 4.117.687 441.311 818.788 2010 1.929 5.356 2009 580.720 318.860 - 19.079 - - 775.493 367.071 - 582.998 352.749 14.301 14.631 - 0 - 700.350 15.287 22.611 - 20.202 - 7.324 1.000 33.351 27.729 15.284 308.753 135.986 3.326 15.325 - 2009 1.593 68.740 22.611 2010 5.901 20.202 10.979 54.989 122.875 775.493 - 14.860 - 14.322 367.071 Bilancio consolidato Rettifiche di consolida.nto Distribuzione per settori di attività: dati patrimoniali Altre attività di Gruppo A.2 (dati in migliaia di Euro) Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie Partecipazioni Attività materiali e immateriali Altre poste Totale Attivo Debiti verso banche Debiti verso clienti Fondi e altre passività Patrimonio Totale Passivo 2010 2009 2.218.047 1.818.665 - 2.170.201 - 1.500.751 516.193 318.953 - 393.213 - 265.686 95.852 66.106 62.056 285.172 271.360 48.251 831.797 91.372 109.308 517.264 678.325 102.137 2010 - 33.931 - 10.737 - 16.702 2009 2010 2009 - 1.757 1.852.594 2.101.718 -1 851.649 680.061 - 9.058 3.174.449 135.210 595.862 3.498.328 63.811 406.030 3.829.035 3.531.196 - 2.558.678 - 1.715.197 6.894.937 7.021.309 879.862 827.618 - 81.728 - 6.592 1.831.050 1.578.141 2.302.241 123.945 522.987 3.829.035 2.090.642 122.933 490.002 3.531.196 - 2.124.799 - 11.606 - 340.545 - 2.558.678 - 1.504.892 3.279 - 206.992 - 1.715.197 3.319.210 1.104.108 640.569 6.894.937 4.055.907 788.530 598.731 7.021.309 195 196 197 198 Relazioni e bilancio della Capogruppo 199 Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione Signori Soci, nel corso del 2010, l’Istituto ha confermato i positivi risultati economici degli ultimi esercizi e il forte impegno nell’attuazione e nel completamento del Piano di integrazione dell’ex Gruppo CartaSi. ASSETTI ORGANIZZATIVI In ragione della citata ristrutturazione societaria del Gruppo, è stata rivista la struttura organizzativa della Capogruppo che vede, oltre al citato accentramento nella Capogruppo delle Funzioni di Supporto: - una nuova distribuzione delle Aree di responsabilità fra i membri della Direzione Generale di ICBPI; - la revisione della struttura organizzativa della Direzione Securities Services, che ha portato alla eliminazione di sovrapposizioni operative e che risponde ai principali requisiti previsti dalla Banca d’Italia in termini di separatezza e autonomia delle strutture; - una più precisa definizione dei rapporti di dipendenza dei Servizi di Controllo. Nell’ambito della gestione della Continuità Operativa, in ICBPI è stata rivista la relativa struttura di presidio - costituita dal Comitato di Gestione della Crisi, dal Business Continuity Manager e dal Business Continuity Management Team – ridefinendo i ruoli e i compiti assegnati alle diverse funzioni. Al fine di presidiare con maggiore efficacia la realizzazione degli interventi correttivi conseguenti le verifiche effettuate dalle Funzioni di Controllo, è stato formalizzato un apposito processo organizzativo che prevede, tra l’altro, per gli interventi correttivi che assumono la caratteristica di progetto, il censimento degli stessi nel piano dei progetti “prioritari”, costantemente monitorati. Nel corrente anno sono stati avviati in ICBPI circa 40 progetti prioritari, di cui 21 risultano conclusi. 200 SISTEMA INFORMATIVO L’evoluzione del Sistema Informativo ha visto la messa in opera delle implementazioni necessarie a rispondere agli adempimenti normativi in materia di Antiriciclaggio quali la classificazione dei soggetti in base al nuovo codice ATECO e il trattamento del Titolare Effettivo del Rapporto. In ambito Risk Management sono state completate le attività per l’attivazione di nuove funzionalità atte a meglio gestire il rischio di tasso e la maturity ladder (determinazione degli sbilanci e della Posizione finanziaria Netta), e per la predisposizione del cruscotto di tesoreria per il controllo della liquidità del conto di gestione. Sul fronte Sistemi di Pagamento, le applicazioni dell’Istituto – che opera nella qualità di ACH SEPA Credit Transfer e SEPA Direct Debit sono state adeguate alla nuova Matrice Valutaria, alla normativa PSD, al nuovo Rule Book dell’EPC (European Payment Council). Sono stati inoltre completati una serie di interventi volti ad efficientare e automatizzare i processi operativi, anche attraverso lo sviluppo di funzionalità che consentiranno ai clienti di utilizzare i servizi dell’Istituto attraverso il canale WEB, a partire dai primi mesi del 2011. Inoltre, il servizio è stato dotato di una nuova applicazione – al momento utilizzata nell’ambito degli assegni circolari - a supporto del processo di fatturazione elettronica, che consente in automatico la collezione dei dati operativi e del calcolo delle commissioni. Per quanto concerne i servizi offerti dalla Direzione Securities Services, in ambito Banca Depositaria - Fondi Pensione, le applicazioni hanno visto importanti interventi finalizzati a rispondere al nuovo modello di servizio, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la tempestività e il grado di affidabilità dei controlli. Relativamente all’ambito Banca Depositaria - Fondi Comuni, si è proceduto ad aggiornare il Sistema Informativo con una nuova applicazione funzionale alla migrazione Fondi Comuni acquisiti nel corso dell’esercizio, le cui attività positivamente conclusa con l’avvio in produzione di tutti i fondi all’inizio del 2011. E’ stata inoltre attivata una nuova applicazione, finalizzata ad elevare la qualità e la completezza delle informazioni anagrafiche e di prezzo sugli strumenti finanziari, che sarà progressivamente estesa a supporto degli altri ambiti funzionali della Securities Services. In ambito Global Custody, sono state implementate nuove funzionalità in linea con le esigenze del mercato, si evidenzia in particolare la nuova gestione degli eventi amministrativi, un ampliamento delle funzionalità informative ed operative disponibili alla clientela e 201 l’integrazione diretta con il canale di comunicazione standard SWIFT che facilita l’apertura dei servizi dell’Istituto verso strutture extranazionali. Da ultimo si è dato corso ad un progetto di adeguamento del Sistema Informativo, sia nelle componenti applicative sia in quelle tecnologiche e infrastrutturali, coerentemente alle linee guida del progetto di integrazione dell’ex Gruppo CartaSi. ADEMPIMENTI NORMATIVI Nell’ambito delle iniziative definite dal Consorzio Patti Chiari: - il 1° Marzo ICBPI ha attivato - sia in veste di Banca “passiva” (Banca Originaria), sia in veste di Banca “attiva” (Nuova Banca) - il servizio “Trasferibilità automatica dei bonifici”, previsto dalla Fase 2 delle nuove iniziative “Impegni per la Qualità”. In relazione agli adempimenti previsti dall’adesione all’”Impegno”, sono state redatte specifiche istruzioni operative e attività info-formative rivolte ai dipendenti. - nel mese di dicembre è stato attivato, inizialmente con tre Banche Pilota, il servizio di SMS Alert sulle carte prepagate, previsto nell’ambito dell’iniziativa “Protezione utilizzi indebiti carte”. In coerenza con le disposizioni emanate da Banca d’Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e di corretta relazione tra gli intermediari e i clienti, sono stati aggiornati i contratti e i documenti relativi alla trasparenza per tutte le società del Gruppo. In ottemperanza all’entrata in vigore della Direttiva Europea sui Servizi di Pagamento (PSD) - recepita nell’ordinamento nazionale con l’emanazione del Dgls n° 11 del 27/01/10: - in data 1° Marzo sono stati attivati gli adeguamenti tecnicoorganizzativi inerenti le modifiche introdotte in materia di esecuzione dei bonifici. Sempre in tale ambito si é provveduto alla revisione della contrattualistica con la clientela ed alla produzione di apposita informativa; - in data 5 Luglio sono stati attivati gli adeguamenti tecnicoorganizzativi inerenti le modifiche introdotte sui servizi di incasso. In seguito alla emanazione da parte di Banca d’Italia delle nuove disposizioni di vigilanza in materia di modalità di registrazione in Archivio Unico Informatico di cui all’art. 37 del D.lgs. 231/2007, sono stati attivati e conclusi i progetti di adeguamento tecnico-organizzativo per le tre società del Gruppo interessate: ICBPI, CartaSi, Key Client. 202 In particolare: ▪ ▪ ▪ è stato attivato il processo di acquisizione dei dati sui titolari effettivi dei nuovi rapporti nei casi previsti dalla normativa; sempre relativamente ai titolari effettivi, è stato attivato il processo di recupero del pregresso (rapporti attivati tra il 29 dicembre 2007 e il 31 maggio 2010) per cui, a fronte dell’estrazione delle posizioni interessate, si è proceduto all’invio ai clienti e alle banche collocatrici delle richieste dei dati sui titolari effettivi. sono stati realizzati gli interventi sulle procedure (estrattori settoriali e diagnostico pre-AUI) necessari ad adeguare dal 1° giugno 2010 l’alimentazione degli AUI delle tre società secondo quanto richiesto dalla nuova normativa. Le principali novità introdotte riguardano la registrazione dei dati anagrafici dei titolari effettivi, la registrazione e gestione del codice Ateco per le persone giuridiche e la registrazione dettagliata dei movimenti finanziari relativi alla monetica. E’ stata completata la revisione del “Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/01”, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 ottobre 2010, che recepisce l’introduzione nella normativa di riferimento di nuove tipologie di reato. Il documento programmatico per la sicurezza, previsto dall’art. 34 del D. Lgs. 30/06/2003 n. 196 e dalla regola 19 del disciplinare tecnico – Allegato B – del suddetto D.Lgs., è stato aggiornato nei termini di legge. Si segnala, infine, che, conseguentemente alla nuova Delibera Consob n° 17297 del 28/04/10 sugli obblighi informativi dei soggetti vigilati, si é provveduto ad emanare apposita normativa interna, ridefinendo le attività e le funzioni di ICBPI competenti all’assolvimento dei relativi obblighi di informativa a Consob. STRUTTURA DEI CONTROLLI INTERNI Di seguito si riporta la sintesi delle attività svolte dal Comitato per il Controllo Interno e dall’Organismo di Vigilanza 231, rimandando alla corrispondente parte della relazione sul Bilancio Consolidato per le attività progettuali sviluppate. Il Comitato per il Controllo Interno, costituito in seno al Consiglio di Amministrazione e avente funzioni consultive e propositive nei confronti dello stesso in materia di controlli interni, si è riunito nel periodo 10 volte, incontrando esponenti della Direzione Generale e dei Servizi di Supporto e controllo della Capogruppo. Ai lavori 203 del Comitato ha partecipato un componente del Collegio Sindacale appositamente nominato e il Responsabile del Servizio Audit della Capogruppo. Inoltre, dal corrente anno, partecipano in veste consultiva ai lavori del Comitato due esponenti dei Consigli di Ammistrazione delle controllate CartaSi e Key Client. Le tematiche affrontate hanno riguardato l’analisi delle risultanze delle verifiche svolte dal Servizio Audit e dal Servizio Compliance nel corso del precedente esercizio, la verifica dei presidi volti a garantire la trasparenza e la correttezza delle operazioni con parti correlate, il monitoraggio dei lavori del cantiere “CartaSi-Antiriciclaggio”, l’esame del Contingency Funding Plan e della Liquidity Policy, il monitoraggio del progetto di sviluppo del Sistema dei Controlli Interni di Gruppo, il monitoraggio dell’evoluzione delle azioni correttive riguardo la normativa sulla privacy da applicare alle carte di credito, il monitoraggio del progetto di mappatura dei rischi operativi, la valutazione dell’adeguatezza del Servizio Compliance, l’esame della relazione di aggiornamento per la Banca d’Italia in ordine alle azioni correttive adottate per la ristrutturazione del Sistema dei Controlli Interni, il monitoraggio delle verifiche di Audit e Compliance in materia di usura e trasparenza bancaria applicata alle carte revolving in CartaSi e Key Client. Sono, inoltre, state condotte audizioni con la Società di revisione in merito alla valutazione dell’adeguatezza e correttezza dei criteri contabili utilizzati e della loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, con i responsabili dei Servizi Audit e Compliance in merito alle attività svolte nel corso del primo semestre del 2010, con il responsabile del Servizio Risk Management in merito alle attività di predisposizione del Resoconto ICAAP relativo all’anno 2009, con il Business Continuity Manager in merito allo stato di avanzamento del piano di continuità operativa. L’Organismo di Vigilanza 231 si è riunito nel periodo 7 volte. Ai lavori dell’Organismo ha partecipato un componente del Collegio Sindacale appositamente nominato e il Responsabile del Servizio Audit della Capogruppo. I principali argomenti esaminati sono stati i seguenti: monitoraggio dei lavori di aggiornamento del Modello Organizzativo 231 dell’Istituto e delle Società controllate, esame dei flussi informativi derivanti dalle diverse strutture aziendali e relativo adeguamento dei presidi 231, esame flussi informativi antiriciclaggio, esame degli adempimenti in merito alla diffusione del Modello Organizzativo 231 e sullo svolgimento del relativo Piano di Formazione, presa visione del Modello Organizzativo adottato dalle società controllate ed esame del flussi informativi da parte degli Organismi di Vigilanza delle stesse. 204 RISORSE UMANE L’organico della Capogruppo si attesta al 31 dicembre 2010 a n. 644 risorse. Dirigenti Quadri dir. Impiegati Tempi determinati Contratti Inserimento Totale teste dic-09 ICBPI 26 131 262 2 --- FTE 26,0 130,9 253,6 2,0 --- 421 412,5 teste dic-10 33 234 375 2 --- FTE 33,0 230,2 358,3 2,0 --- 644 623,5 L’incremento rispetto al precedente esercizio è dovuto prevalentemente all’acquisizione dei rami di azienda provenienti da Si Holding e Key Client relativi all’accentramento presso la Capogruppo delle attività di controllo e di supporto. Si è provveduto all’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi dell’Istituto e attuato il piano di interventi in conformità alle disposizioni del D. Lgs. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le attività della banca hanno ridotti impatti ambientali. ATTIVITÀ DI SVILUPPO COMMERCIALE La revisione della struttura organizzativa, conseguente alla ristrutturazione societaria, è stata finalizzata anche a migliorare l’efficacia dell’azione commerciale e a rilanciare l’azione di marketing per lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi, mantenendo al contempo un adeguato controllo dei costi. E’ stato avviato un progetto per l’evoluzione del posizionamento e dell’offerta ICBPI. Sono stati, quindi, focalizzati possibili nuovi servizi da sviluppare, riferiti a specifici clienti target, correlati alle funzionalità supportate dall’ICBPI. ATTIVITÀ DI MARKETING E INNOVAZIONE Nell’esercizio sono proseguite, quindi, le iniziative volte a sfruttare nuove opportunità di business potenziale. Sono state realizzate attività di promozione e supporto alla vendita per il servizio di fatturazione elettronica FAST.Invoice a cui si è cercato 205 di dare maggiore risalto e visibilità partecipando attivamente sia a convegni a livello nazionale ed europeo sia ad eventi come lo SMAU 2010. Il Servizio ha coordinato le attività di analisi, pianificazione e sviluppo con riferimento al lancio di nuovi servizi quali il Money Transfer e l’erogazione dei Voucher INPS per le prestazioni occasionali. Sono stati poi condotti studi di mercato e analisi delle innovazioni nell’ambito dei pagamenti e della monetica, avviando un percorso di sperimentazione e riqualificazione dell’offerta negli ambiti considerati più promettenti, incluso il mercato della Pubblica Amministrazione. ANDAMENTO DELLA GESTIONE I risultati dell’esercizio 2010 hanno potuto beneficiare dell’apporto dei singoli Servizi nei termini di seguito illustrati. DIREZIONE PAGAMENTI L’intera operatività della Direzione Pagamenti (Servizi di Pagamento e Servizi Banca – Impresa) ha contribuito in modo significativo alla determinazione dei ricavi dell’esercizio per circa 76,7 mln/euro. Rispetto al 2009 si è registrata una flessione complessiva dei ricavi pari a circa il 3,4%. Tale flessione sconta i previsti effetti di aggregazioni societarie avvenute all’interno di grandi gruppi non clienti dell’Istituto. SERVIZI DI PAGAMENTO Le attività relative ai Servizi di Pagamento sono state complessivamente, per volumi e per ricavi, stabili. Nel comparto dei pagamenti tradizionali si è registrata una flessione fisiologica in linea con i trend di mercato, dovuta al naturale progressivo calo delle forme tecniche di incasso e pagamento legate alla materialità a vantaggio di quelle più innovative basate sul concetto dello “Straight-through processing” che, peraltro, vedono il Gruppo leader di mercato. Proprio in questi nuovi ambiti e sulle soluzioni competitive offerte si è potuta registrare quella compensazione che ha permesso di mantenere i medesimi margini dell’esercizio precedente. Ad aprile 2010 è scaduta la convenzione triennale con INPS per il pagamento delle pensioni all’estero. Tuttavia, ICBPI continuerà ad erogare tutti gli attuali servizi su richiesta dell’INPS, fino a quando la nuova banca aggiudicataria non avrà completato le fasi di startup; al momento si prevede di erogare detti servizi almeno fino ad agosto 2011. Le operazioni trattate nel 2010 dal comparto delle Grandi Utenze (pagamento pensioni in Italia ed all’Estero, RID Telepass, Viacard, 206 Bonifici AGEA, ARBEA, ARCEA, Cash letter) ammontano a Euro 20,5 milioni contro i 22,5 milioni del 2009 con una diminuzione del 9%. La diminuzione è dovuta al minor numero di pagamenti INPS effettuati (- 1,5 milioni di rate pagate) a causa dell’uscita dal servizio di tramitazione ICBPI di banche controllate da un grande gruppo. Nel corso del 2010 è stata completata la revisione delle condizioni previste dall’ INPS sulle commissioni del servizio pagamento pensioni che ha comportato una riduzione delle commissioni lorde incassate dall’ INPS stessa. I volumi del comparto assegni bancari hanno avuto un incremento del 3,8%, dovuto all’ingresso di nuovi clienti. I volumi del comparto effetti hanno subito una flessione del 14,2%, per effetto dei richiamati processi di aggregazione in atto nei grandi gruppi bancari. A dicembre 2010 è stato attivato il servizio di gestione Caveau effetti (circa 400.000 effetti). Complessivamente gli assegni circolari emessi nel 2010 sono stati n. 2.540.079 con una flessione di n. 220.745 assegni pari all’8% rispetto all’anno precedente, dovuta, in larga misura, al forte decremento del servizio di pagamento delle prestazioni temporanee INPS. ICBPI eroga il servizio di tramitazione a 78 Banche per la procedura interbancaria degli Incassi Commerciali (ICI) e a 82 Banche per i Bonifici Ordinari (BON). Per i suddetti servizi, nel 2010, il comparto Pagamenti Elettronici ha registrato complessivamente un calo delle operazioni del 10,48% rispetto al 2009, con una diminuzione delle commissioni pari al 12,90%. Il numero delle operazioni in calo sugli Incassi Commerciali ammonta a 3,7 milioni, sui Bonifici a 3,4 milioni. Detta flessione va imputata, tra l’altro, anche al progressivo passaggio all’utilizzo del nuovo canale SEPA. Il Servizio Incassi Clientela (RID) ha invece registrato un aumento di circa 3,1 milioni di operazioni, pari al 19,00% rispetto al 2009 con un incremento di commissioni pari a 436 mila euro, pari all’8,47%. Detto aumento è riveniente soprattutto dall’integrazione di CartaSi e Si Servizi. Sul circuito Qui Multibanca, sezione telepagamenti tramite ATM e Home Banking, si è registrato un calo delle transazioni pari a 586 mila unità rispetto al 2009, con una riduzione del 3,6%. Il servizio di tramitazione Sepa Credit Transfer, ha riscontrato nel 207 2010 un notevole aumento dei volumi; rispetto al 2009 e le operazioni trattate sono passate da 2.846.000 a 6.736.000. In particolare sono aumentati i bonifici in ricezione - da 1.034.000 a 3.746.000 -, mentre quelli in spedizione sono incrementati da 1.812.000 a 2.989.000. Per la gestione di questo servizio si registrano ricavi pari a 515 mila euro dovute a canoni ed una tantum di attivazione. Il servizio di tramitazione SEPA Direct Debit non registra ancora volumi di esercizio degni di nota, tuttavia nel 2010 si è registrata l’adesione di 115 banche mandanti alle ACH ICBPI-ICCREA ed EBA Step2, a riprova di buone potenzialità del servizio. L’ammontare di commissioni, pari a 223 mila euro, è dovuto a canoni ed una tantum di attivazione. Da febbraio 2010 è stato avviato un nuovo servizio che fornisce un insieme di funzioni per la realizzazione delle fasi di Automated Payment Initiation e Payment Processing delle transazioni effettuate mediante carte presso le delegazioni ACI. Sui Servizi di Clearing si segnala una leggera flessione complessiva del traffico del Centro Applicativo compensato in parte da una notevole crescita di quello dell’ACH Sepa Compliant. Infatti, sul Centro Applicativo la procedura Bonifici ha registrato circa 263 milioni di operazioni e quella degli Incassi Commerciali circa 440 milioni, con una diminuzione media di circa l’1,8 % rispetto al 2009. Per contro le operazioni processate nel 2010 dall’ACH (Sepa Credit Transfert) ammontano a circa 8 milioni con una crescita di oltre il 170% rispetto al 2009. Si evidenzia per il mese di dicembre 2010 una media giornaliera di operazioni di circa 48.000 con un traffico cross border di circa 3.000 bonifici. Nel corso del 2010 sono proseguite le attività volte alla finalizzazione dell’accordo di interoperabilità con il CSM Bundesbank, il cui avvio operativo è previsto entro i primi mesi del 2011. Il traffico sull’ACH relativo ai Sepa Direct Debit è stato anche nel 2010 privo di nota. Si segnala l’incremento progressivo nel corso del 2010 del numero di aderenti che ammonta oggi a 12 partecipanti Diretti e 425 partecipanti Indiretti. Tale aumento è collegato anche all’obbligo normativo per le banche, della “raggiungibilità passiva” ovvero della gestione in ricezione dei Direct Debit Core Sepa a far data dal 1/11/2010. In merito agli interventi infrastrutturali effettuati sul comparto si ricordano: i) l’adeguamento del Centro Applicativo alle modifiche 208 decise in ambito interbancario per l’entrata in vigore dal 5/7/2010 della Direttiva sui Sistemi di Pagamento (PSD), ii) l’adeguamento conforme dell’ACH ai Rule Book SCT e SDD, predisposti dell’EPC con validità dal 1/11/2010, iii) l’attivazione dell’interoperabilità SDD con il CSM estero Equens SE a partire dal mese di giugno 2010. SERVIZI BANCA – IMPRESA Nel comparto Servizi Banca-Impresa, pur nelle difficoltà generali del mercato, i ricavi del 2010 si sono mantenuti complessivamente in linea con quelli dell’esercizio precedente. In quest’area, i ricavi attesi dalle nuove soluzioni realizzate in ambito Supply Value Chain non si sono ancora realizzati nella misura auspicata a causa del procrastinarsi dell’approvazione dell’impianto normativo da parte del Legislatore. I servizi di e-banking, che rappresentano il volume maggiore in termini di ricavi (circa il 60%) nel corso del 2010 si sono ulteriormente consolidati. In questo comparto ICBPI nel corso dell’esercizio in parola ha erogato il servizio ad oltre 60 banche mettendo a disposizione dei loro clienti circa 175.000 postazioni CBI. Nell’ambito di questa infrastruttura sono state gestite: i) circa 17 milioni di operazioni di pagamento (disposizioni ed esiti), ii) circa 37 milioni di operazioni di incasso, iii) oltre 390 milioni di disposizioni informative per un totale complessivo di oltre 444 milioni di disposizioni. A luglio è stato avviato il progetto “Nuova Rete CBI” che si è concluso a gennaio 2011, permettendo a ICBPI di rafforzare il proprio ruolo di struttura di riferimento nel mercato nazionale dei servizi CBI, divenendo, in particolare, il gestore delle anagrafiche di sistema che regolano la veicolazione delle disposizioni su tutta la rete CBI. Tutto il servizio, che vale complessivamente 3,6 milioni di Euro/anno per cinque anni, sarà quindi gestito attraverso l’accordo RTI con SIASSB e si appoggia per l’infrastruttura tecnologica a Equens SpA. Il servizio di “Nodo CBI” ICBPI, come componente sistemica della rete interbancaria CBI, nell’esercizio 2010 ha gestito complessivamente: i) circa 137 milioni di disposizioni relative a pagamenti e incassi con un incremento del 12% rispetto al 2009, ii) circa 870 milioni di disposizioni informative con un incremento di oltre il 9% rispetto al 2009, garantendo l’accesso al sistema a circa 300.000 aziende di oltre 100 banche clienti ICBPI. Il comparto del “Pagamento Pensioni e Riscossioni” ha mantenuto stabile il proprio mercato ed i relativi ricavi. Si ricorda che i Servizi offerti da ICBPI attraverso i prodotti PAPEN e GEPA per il pagamento 209 delle pensioni INPS sono utilizzati da 565 banche (delle quali circa 450 tra BCC e Raiffeisen). Le 20 banche alle quali ICBPI ha erogato il servizio diretto nel corso del 2010 hanno gestito circa 3,1 milioni di rate di pensioni. Nelle more dell’approvazione e revisione della normativa del comparto da parte del legislatore, il settore della fattura elettronica segna il permanere di una situazione di difficoltà dovuta allo scarso stimolo ad avviare il processo da parte delle industrie ed aziende commerciali, che si ripercuote nella stagnazione dei volumi e dei ricavi. Tuttavia, pure in questo contesto ancora poco positivo, è giunto un importante e significativo riconoscimento della competitività del servizio offerto da ICBPI, dovuto all’avvio di un importante operatore del settore della grande distribuzione organizzata. Nel corso dell’esercizio, tuttavia, le aziende che hanno aderito al servizio “in nuce” sono state oltre 25.000 portando complessivamente il portafoglio delle Aziende a circa 55.000. Le fatture gestite nel 2010 sono state circa 800.000 e quelle che hanno subito anche il trattamento di conservazione sostitutiva a norma di legge sono state oltre 710.000. UFFICIO GARE Nella seconda parte dell’esercizio è stato avviato il nuovo Ufficio Gare, con lo scopo di supportare, la ricerca e l’ampliamento degli sbocchi di mercato nell’ambito dei servizi offerti alla Pubblica Amministrazione (centrale e locale) e alle Large Corporate. La nuova struttura ha il compito di sistematizzare i processi di partecipazione alle gare e proporre/definire le collaborazioni e le cooperazioni propedeutiche alla partecipazione alle gare. Già in questa fase di avvio l‘unità operativa ha contribuito all’aggiudicazione della gara (in RTI) indetta dal Ministero per lo Sviluppo Economico per la gestione del Fondo di Garanzia per le PMI. DIREZIONE SECURITIES SERVICES Nell’area di business dei Securities Services (custodia, amministrazione e regolamento valori mobiliari, back-office titoli e banca depositaria) le attività erogate a favore di Banche, SIM, SGR e Fondi nel corso del 2010 hanno confermato il trend positivo che aveva caratterizzato il precedente esercizio, registrando una crescita sia dei volumi tramitati sia del patrimonio complessivo. Nel corso del 2010 con il potenziamento delle strutture di Global Custody e di Banca depositaria è proseguito il percorso di sviluppo del Centro di competenza dei Securities Services finalizzato a fare di ICBPI il primo player italiano del settore in grado di giocare un ruolo 210 primario nel processo di evoluzione verso Target 2-Securities. Al fine di offrire alla clientela l’intera filiera dei servizi di Global Custody l’offerta è stata integrata con i servizi di Negoziazione, attraverso l’acquisizione del controllo di Centrosim e l’avvio del relativo progetto di integrazione, mentre per la Banca depositaria si è perfezionato il completamento della catena del valore con l’ampliamento della gamma dei servizi offerti ai fondi comuni e con l’avvio dell’iter autorizzativo per il servizio di calcolo del NAV. GLOBAL CUSTODY I servizi di Global Custody, erogati a 72 Clienti Istituzionali rispetto ai 65 del 2009, hanno registrato una crescita significativa a livello di portafoglio amministrato, principalmente dovuta alle operazioni di acquisizione per linee esterne, ed una più contenuta a livello di servizi di regolamento. Il portafoglio dei titoli in custodia e amministrazione, nel suo valore nominale, si attesta a 30,1 miliardi di Euro, di cui quasi un terzo rappresentato da titoli esteri, con un incremento del 22,84% rispetto ai valori dell’esercizio precedente. La consistenza dello stesso al valore di mercato, pari a 35,29 miliardi di Euro, registra invece una crescita più significativa, pari al 26,04%. Nel segmento delle attività di regolamento, si continua a registrare la decisa crescita delle operazioni sui mercati esteri (+12,38%) a fronte di una sostanziale stabilità del numero delle operazioni liquidate in Express II. Complessivamente i volumi operativi in questo settore si attestano a più di 4 milioni di regolamenti, con una crescita del 2,18%. Nell’ambito del servizio di riscontro e rettifica giornaliero, si evidenzia una diminuzione delle operazioni del 5,60% mentre nel settore dei derivati il servizio di Clearing presenta una crescita del 7,52%. BACK OFFICE TITOLI Il Servizio Back Office Titoli registra una diminuzione complessiva delle operazioni del 10,47%, attestatesi su circa 8,3 milioni di registrazioni, dovuta alla minore operatività di Centrosim rispetto al 2009, in linea con l’andamento del mercato. BANCA DEPOSITARIA Il Servizio di Banca Depositaria Controlli ha registrato nel periodo un significativo incremento dei patrimoni, attestatisi a circa 17 miliardi di Euro rispetto ai 7 miliardi del 2009, per un totale di 112 fondi gestiti (rispetto ai 30 del 2009), a conferma del considerevole piano di sviluppo intrapreso nell’esercizio. 211 I fondi pensione gestiti sono 31 con un patrimonio totale di 9,4 miliardi di Euro (rispetto ai 28 fondi del 2009 con 7 miliardi di patrimonio), a riprova del ruolo di importante operatore di mercato rivestito dall’Istituto nel settore dei fondi pensione e delle casse di previdenza, ove l’Istituto si conferma leader di mercato per masse e numero di fondi gestiti. Gli accordi perfezionati nel corso dell’esercizio hanno consentito a ICBPI di acquisire a fine anno le attività di 5 nuove SGR, incrementando considerevolmente il portafoglio dei fondi armonizzati che conta ora 62 fondi comuni, 12 fondi di fondi e 7 fondi immobiliari. Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 sono stati trasferiti in ICBPI i titoli e la liquidità dei fondi Carige SGR (15 fondi comuni e 1 fondo pensione con 4 comparti), NorVega SGR (26 fondi comuni) e altre SGR minori (1 fondo comune e 6 fondi immobiliari) portando a oltre E 35 MLD le masse complessive amministrate dalla Direzione Securities Services di ICBPI, di cui oltre E 15 MLD le masse dei fondi pensione, comuni e immobiliari per le quali ICBPI svolge il servizio di banca depositaria. L’attività è stata condotta regolarmente, nei termini pianificati. SERVIZI TESORERIA E FINANZA Il portafoglio di proprietà della Capogruppo, costituito principalmente da titoli di Stato italiani e in minor misura da titoli obbligazionari di emittenti bancari italiani, ha fortemente risentito del clima di instabilità europeo, registrando nel corso del 2010 una consistente minusvalenza. In particolare, l’esercizio in parola ha registrato forti minusvalenze sui certificati di credito del tesoro a portafoglio. Il posizionamento sul comparto è stato comunque gradualmente incrementato in corso d’anno su livelli di mercato decrescenti e inferiori al prezzo di rimborso, al fine di beneficiare del positivo margine di interesse derivante dai flussi cedolari. Sono stati acquistati titoli di Stato a tasso variabile regolarmente impiegati sul mercato dei pronti contro termine con finalità di rifinanziamento e titoli “corporate” emessi da Istituti di Credito aventi rendimenti sensibilmente superiori ai tassi medi espressi dal mercato. Con il ritorno alla normalizzazione nella circolazione della liquidità, il Servizio Tesoreria e Finanza della Capogruppo ha adottato una politica di contenimento dei rischi volta a garantire il costante bilanciamento tra entrate e uscite in base monetaria mediante una gestione dinamica dei flussi di impiego e raccolta. 212 Il progressivo rafforzamento della presenza nel settore monetica, con l’ulteriore aumento delle linee di credito concesse a Società partecipate ha prodotto una sensibile diminuzione dei volumi intermediati sul mercato interbancario e-Mid. Ciononostante ICBPI si è confermato come uno dei principali contributori dell’e-Mid operando in prevalenza con finalità di raccolta a tassi competitivi rispetto a quanto espresso dal mercato. CREDITI L’esposizione al Rischio di Credito è caratterizzata dalla peculiarità della Capogruppo quale Banca di c.d. “secondo livello”, cioè una banca il cui “core business” è rappresentato dall’offerta di prodotti e servizi al sistema bancario e finanziario nonchè a primaria clientela “corporate” essenzialmente nel comparto dei sistemi di pagamento e dei servizi amministrativi di custodia, amministrazione e regolamento titoli. Ne consegue che l’erogazione del credito è strettamente strumentale all’erogazione di tale tipologia di prodotti e servizi e non costituisce una finalità di business a sé stante. Le metodologie di misurazione del rischio di credito adottate e il relativo processo di controllo sono caratterizzati da criteri di snellezza e semplicità in ragione del limitato numero di esposizioni. Le linee guida per la gestione del credito sono comunque improntate a principi generali di prudenza, di corretta ed accurata gestione e conformità delle disposizioni normative e regolamentari al momento vigenti. Sono state adottate precise norme organizzative per l’istruzione delle pratiche di affidamento e per la periodica revisione: le posizioni, istruite dall’Ufficio Crediti, vengono esaminate dal Comitato Crediti e deliberate dal Consiglio di Amministrazione o dal Comitato Esecutivo. Gli organi deliberanti, sulla base delle risultanze della relativa istruttoria, possono decidere di subordinare la concessione della linea di credito all’acquisizione di idonee garanzie. Non sono state utilizzate operazioni con strumenti derivati per la copertura del rischio di credito. Le posizioni in essere vengono monitorate quotidianamente ed eventuali debordi sono oggetto di immediate analisi ed azioni come stabilito nelle disposizioni e regolamenti interni. Nell’esercizio in corso non sono state classificate posizioni in sofferenza, 213 mentre è in corso di definizione la ristrutturazione del debito di un’unica posizione relativa ad una banca in stato di amministrazione controllata. A seguito dello sviluppo delle attività nel settore Banca Depositaria, si è avuto un incremento delle linee di credito concesse a fondi comuni di investimento nell’ambito della normativa di cui al Regolamento sulla Gestione Collettiva del Risparmio emanata con provvedimento della Banca d’Italia del 14 Aprile 2005. Le posizioni con Linee di Credito sono costituite per il 64% da linee di credito e massimali operativi con intermediari vigilati, il 29% da linee di credito concesse a Società appartenenti al Gruppo ICBPI, il 4% da linee di credito concesse a OICR e SIM ed il 3% da linee di credito concesse a Società Corporate erogatrici di servizi pubblici: trattasi quasi esclusivamente di linee di credito strumentali connesse all’esecuzione di disposizioni di incasso. Gli utilizzi complessivi ammontano a fine esercizio al 30% delle linee di credito in essere e sono rispettivamente ripartiti: 10% crediti verso banche e 20% crediti verso Clientela. 214 Si riporta di seguito una tabella rappresentativa dei principali indici riferiti al bilancio al 31 dicembre 2010. ICBPI - Dati di sintesi e principali indicatori Anno 2010 Anno 2009 Var. % 2.358.738 1.173.136 678.666 5.319.660 1.832.830 1.868.186 1.435.751 504.127 4.584.311 1.571.964 26,3% - 18,3% 34,6% 16,0% 16,6% 7.803.263 516.389 7.210.579 482.049 8,2% 7,1% Dati economici di sintesi (migliaia di Euro) (*) Margine d’interesse 30.016 Commissioni nette e ricavi per servizi 83.781 Proventi operativi 122.374 Costi del personale dipendente 43.627 Costi operativi 95.292 Risultato operativo 27.083 Utile d’esercizio 41.635 17.569 84.826 123.967 31.520 90.008 33.959 24.019 70,9% - 1,2% - 1,3% 38,4% 5,9% - 20,2% 73,3% Dati patrimoniali di sintesi (migliaia di Euro) Crediti verso clientela Crediti verso banche Attività finanziarie Totale dell’attivo Raccolta diretta da clientela Raccolta indiretta da clientela (risparmio amministrato) Patrimonio netto Indici di struttura (%) Crediti verso clientela / Totale attivo 44,3% Crediti verso banche / Totale attivo 22,1% Attività finanziarie / Totale attivo 12,8% Raccolta diretta da clientela / Totale attivo 34,5% Raccolta indiretta da clientela / Raccolta globale da clientela 81,0% Indici di redditività (%) Utile netto / (patrimonio netto - utile netto) (ROE) Margine d’interesse / Proventi operativi Commissioni e ricavi per servizi / Proventi operativi Costi operativi / Proventi operativi (Cost income ratio) 40,8% 31,3% 11,0% 34,3% 82,1% 8,8% 24,5% 5,2% 14,2% 68,5% 68,4% 77,9% 72,6% Indici di rischiosità del credito (%) Crediti deteriorati netti verso clientela / Crediti netti verso clientela 0,0% 0,0% Rettifiche di valore su crediti clientela / Esposizione lorda clientela attività deteriorate 88,6% 88,6% Attività deteriorate nette totali / Patrimonio netto 0,1% 0,1% Indici di produttività (migliaia di Euro) Numero medio dei dipendenti (unità) 503 Proventi operativi / Numero medio dei dipendenti 243 Risultato operativo / Numero medio dei dipendenti 54 Costo del personale dipendente / Numero medio dei dipendenti 87 Coefficienti patrimoniali (%) Patrimonio di Vigilanza Attività di rischio ponderate Patrimonio di base / totale attività ponderate (Tier 1 capital ratio) Patrimonio di vigilaza / totale attività ponderate (Total capital ratio) 334.075 1.084.273 394 27,9% 315 - 22,8% 86 - 37,7% 80 + 8,2% 395.409 921.916 - 15,5% 17,6% 30,8% 40,6% 30,8% 42,9% (*) I dati economici si riscontrano nel Conto Economico gestionale riportato nella relazione sulla gestione. 215 Signori Soci, RISULTATI DI BILANCIO i fatti aziendali illustrati trovano riscontro nelle risultanze di Stato Patrimoniale e di Conto Economico di seguito evidenziate. Risultati di Bilancio Stato Patrimoniale (dati in mln di Euro) Attivo Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Immobilizzazioni Passivo Trattamento di fine rapporto del personale Patrimonio Risultato d'esercizio Totale passivo 31/12/2009 492,6 11,6 174,2 1.173,1 1.435,8 516,2 319,0 5.319,7 Debiti verso clientela Fondi 153,1 307,5 Totale attivo Altre passività 8,9 132,3 Altre attività Debiti verso banche 669,7 2.358,7 Partecipazioni (dati in mln di Euro) 31/12/2010 31/12/2010 2.302,2 1.832,8 641,8 9,6 16,7 1.868,2 106,7 176,4 4.584,3 31/12/2009 2.090,6 1.572,0 414,0 8,4 17,2 474,8 458,0 5.319,7 4.584,3 41,6 24,0 Le consistenze patrimoniali al 31 dicembre 2010 evidenziano un “totale attivo” pari a E 5.319,7 milioni, contro E 4.584,3 milioni al 31.12.09. In particolare, dall’esame degli aggregati che concorrono alla formazione dell’attivo patrimoniale, risulta che: ▪ le “attività finanziarie detenute per la negoziazione” sono pari a E 669,7 milioni contro E 492,6 milioni al 31.12.09. La variazione è ascrivibile ad un maggiore impiego nella voce titoli di proprietà rispetto al precedente esercizio; 216 ▪ le “attività finanziarie disponibili per la vendita” ammontano a E 8,9 milioni, contro E 11,6 milioni al 31.12.09 ; la variazione è ascrivibile principalmente all’acquisto del pacchetto di controllo di Centrosim; ciò ha comportato il trasferimento del valore della partecipata nella voce Partecipazioni; ▪ le “attività finanziarie detenute sino a scadenza” ammontano a E 153,1 milioni contro E 174,2 milioni del 31.12.2009 e sono rappresentate da titoli obbligazionari bancari. La variazione è ascrivibile alla scadenza di titoli che sono stati oggetto di rimborso; ▪ i “crediti verso banche” sono pari a E 1.173,1 milioni, contro E 1.435,8 milioni del precedente esercizio. La variazione è ascrivibile principalmente a minori depositi con banche; ▪ i “crediti verso clientela” ammontano a E 2.358,7 milioni, a fronte degli E 1.868,2 milioni dell’esercizio 2009. L’incremento è relativo al finanziamento concesso alla partecipata CartaSi; ▪ le “partecipazioni” si ragguagliano a E 516,2 milioni, contro E 319,0 milioni al 31.12.2009. Le variazioni sono ascrivibili alle operazioni straordinarie e agli acquisti effettuati nel corso dell’esercizio che hanno portato Icbpi ad aumentare le proprie quote partecipative in Key Client e CartaSi, acquisire il controllo di HelpLine e Centrosim, oltre che all’acquisizione dell’ulteriore 10% di Equens Se a fronte della dismissione della partecipata Equens Italia; ▪ le “immobilizzazioni materiali e immateriali” sono pari a E 132,3 milioni, a fronte di E 106,7 milioni al 31.12.09. La variazione è ascrivibile all’acquisizione del ramo riveniente da Si Holding avvenuto in data 1° giugno 2010; ▪ le “altre attività” assommano a E 307,5 milioni e sono rappresen- tate da “cassa e disponibilità liquide” per E 1,2 milioni, “attività fiscali” pari a E 21,7 milioni, di cui imposte anticipate per E 10,3 milioni, oltre ad “altre attività” pari a E 284,5 milioni. L’incremento della voce è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi. Per quanto concerne le voci del passivo: ▪ i “debiti verso banche” sono pari a E 2.302,2 milioni, a fronte di € 2.090,6 milioni al 31.12.09. La variazione in aumento è dovuta a una maggiore giacenza sui conti correnti di corrispondenza con banche residenti; 217 ▪ i “debiti verso clientela” ammontano a E 1.832,8 milioni, contro € 1.572,0 milioni del precedente esercizio. La variazione in aumento è dovuta principalmente alla presenza di una maggiore raccolta sui conti correnti; ▪ le “altre passività” assommano a E 641,8 milioni, contro E 414,0 milioni del 2009, e si riferiscono a “passività finanziarie detenute per la negoziazione” per E 12,7 milioni, “passività fiscali differite” per E 17,6 milioni, e ad “altre passività” pari ad E 611,4 milioni. La variazione è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi; ▪ il “trattamento di fine rapporto”ammonta a E 9,6 milioni contro E 8,4 milioni del precedente esercizio. L’incremento è relativo alle operazioni straordinarie di acquisizione del Ramo Servizi da Si Holding e del Ramo Supporti da Key Client; ▪ i “fondi” sono pari a E 16,7 milioni, a fronte di E 17,2 milioni del 31.12.09. La diminuzione di tale voce è la risultante dell’effetto combinato del rilascio dei fondi riferiti agli oneri del personale iscritti in Icbpi e dall’accantonamento ai fondi rischi di passività potenziali; ▪ i “conti di patrimonio netto” si attestano a E 474,8 milioni, a fronte di E 458,0 milioni al 31.12.09. Tale variazione è riferita all’incremento delle riserve E 11,1 milioni derivanti dall’utile dell’esercizio 2009, dall’aumento di capitale a fronte dell’acquisizione del ramo banca depositaria di Banca Sella per E 7,7 milioni, oltre che dalla diminuzione della riserva delle attività finanziarie disponibili per la vendita per E 2,1 milioni e dall’utile di esercizio pari a E 41,6 milioni, la cui origine è dettagliata nei prospetti di “Conto Economico”. 218 Conto Economico I risultati economici gestionali di Icbpi vengono illustrati a partire dalle evidenze di Conto Economico gestionale di seguito riportato. I comparativi dei risultati economici esposti al 31 dicembre 2010 rispetto a quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente sono poco significativi, in quanto sono riferibili a perimetri di attività non omogenee, a seguito della realizzazione delle operazioni straordinarie di acquisizione da parte di Icbpi del Ramo Servizi di Si Holding con decorrenza dal 1° giugno 2010 e del Ramo Supporti di Key Client con decorrenza dal 30 giugno 2010. Dall’esame del Conto economico gestionale individuale, riportato nella tabella seguente, ICBPI presenta al 31 dicembre 2010 un Risultato operativo pari a € 27,083 milioni, inferiore rispetto a € 33,959 milioni del consuntivo al 31 dicembre 2009 (-20,2%) e un Risultato netto di € 41,635 milioni contro € 24,019 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Voce ICBPI - Conto economico scalare al 31 dicembre 2010 Margine d’interesse Commissioni nette servizi bancari/finanziari Ricavi da vendite e prestazioni altri servizi Dividendi e proventi simili su partecip.ni e AFS Risultato netto attività di negoziazione/copertura Ricavi operativi Spese per il personale Spese di produzione Spese generali Spese amministrative Rettifiche di valore su attività materiali e imm. Altri oneri/proventi di gestione Costi operativi Risultato operativo Utile (Perdita) su partecipazioni e AFS Altre componenti Utile (Perdita) al lordo delle imposte Imposte sul reddito Utile (Perdita) d’esercizio Anno 2010 Anno 2009 YTD YTD 30.016 17.569 41.256 42.190 42.526 42.635 30.663 10.701 - 22.086 10.871 122.374 123.967 - 43.627 - 31.520 - 42.686 - 37.316 - 27.544 - 24.577 - 113.857 - 93.413 - 4.522 - 3.122 23.087 6.526 - 95.292 - 90.008 27.083 33.959 30.098 - 102 - 18.323 2.348 38.859 36.205 2.777 - 12.186 41.635 24.019 Scost. % 70,9% - 2,2% - 0,3% 186,5% - 303,2% - 1,3% 38,4% 14,4% 12,1% 21,9% 44,9% 253,7% 5,9% - 20,2% - 29.659,8% - 880,2% 7,3% - 122,8% 73,3% 219 Con riferimento a tali evidenze, per quanto attiene le componenti che concorrono alla formazione dei Ricavi operativi, si sottolinea quanto segue: ▪ il Margine d’interesse si attesta a € 30,016 milioni, contro € 17,569 milioni del 31 dicembre 2009 (+70,9%). Nel dettaglio la contribuzione al margine di interesse deriva dal comparto sistemi di pagamento per € 1,926 milioni, dall’apporto di patrimonio banche e clientela per € 21,583 milioni e dal portafoglio titoli per € 6,507 milioni; ▪ le Commissioni nette per servizi bancari/finanziari risultano pari a € 41,256 milioni, contro € 42,190 milioni del 31 dicembre 2009 (-2,2%); ▪ i Ricavi da vendite e prestazione di altri servizi risultano pari a € 42,526 milioni, contro € 42,635 milioni del 31 dicembre 2009 (-0,3%); ▪ i Dividendi e proventi simili su partecipazioni e AFS risultano pari a € 30,663 milioni, contro € 10,701 milioni del 31 dicembre 2009 (+186,5%). L’incremento deriva dai maggiori dividendi erogati dalle società partecipate; ▪ il Risultato netto attività di negoziazione e copertura registra un risultato negativo pari a € 22,086 milioni, contro i positivi € 10,871 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente; il risultato esposto comprende utili su cambi per € 879 mila e proventi e oneri realizzati da negoziazione di attività finanziarie e risultato della valutazione al fair value delle stesse pari a negativi € 22,966 milioni. Il risultato dell’attività di negoziazione risente dell’andamento negativo dei mercati. Per quanto attiene le componenti che concorrono alla formazione dei Costi operativi, si evidenzia quanto segue: ▪ le Spese per il personale si attestano a € 43,627 milioni rispetto ai € 31,520 milioni del dicembre 2009 (+38,4%). L’incremento è relativo all’acquisizione del Ramo Servizi di Si Holding e del Ramo Supporti di Key Client oltre al potenziamento delle strutture di controllo e della Direzione aziendale; ▪ le Altre Spese Amministrative si attestano a € 70,230 milioni, risultano superiori rispetto a € 61,893 milioni del consuntivo dello stesso periodo dell’anno precedente (+13,5%). L’incremento è do- 220 vuto principalmente ai costi derivanti dall’acquisizione del Ramo Servizi di Si Holding; ▪ le Rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali sono pari a € 4,522 milioni, a fronte dei € 3,122 milioni del consuntivo al 31 dicembre 2009 (+44,9%). La voce si è incrementata per effetto degli ammortamenti relativi ai beni acquisiti dal Ramo Servizi di Si Holding e diminuita per il completamento del processo di ammortamento di alcuni beni di Icbpi; ▪ gli Altri oneri/proventi di gestione risultano pari a € 23,087 mi- lioni, rispetto ai € 6,526 milioni alla stessa data dell’esercizio precedente. I maggiori proventi derivano dall’acquisizione del Ramo Servizi che a partire dal mese di giugno presta i servizi centralizzati a favore delle società del Gruppo e dai servizi svolti dalle strutture di controllo di gruppo. I Costi operativi risultano quindi pari a € 95,292 milioni, rispetto ai € 90,008 milioni del dicembre 2009 (+5,9%). Tali fattori determinano un Risultato Operativo pari a € 27,083 milioni rispetto a € 33,959 milioni del consuntivo 2009 alla stessa data (-20,2%). Al risultato operativo vanno ad aggiungersi i componenti straordinari positivi per € 11,776 milioni, così suddivisi: ▪ utile derivante dall’iscrizione al fair value dell’ulteriore 10% di Equens SE a fronte della cessione della partecipata Equens Italia per € 29,870 milioni; ▪ utile derivante dalla cessione della partecipazione di Visa per € 118 mila, dalla liquidazione della società BP Invest per € 99 mila e per la liquidazione della società Euros per € 11 mila; ▪ oneri netti relativi all’adesione al fondo solidarietà per l’incentivazione all’esodo del personale per € 10,297 milioni; ▪ rettifica svalutazione crediti per € 1,753 milioni relativo all’esposizione di Ber Banca; ▪ rettifica avviamento E-Banking a fronte di impairment test negativi per € 2,718 milioni; ▪ oneri derivanti dall’accantonamento ai fondi rischi per € 2,948 mi- 221 lioni, a fronte delle passività potenziali che si ritiene probabile debbano essere pagate; ▪ proventi attuariali netti per € 91 mila riferiti al trattamento di fine rapporto e al fondo di quiescenza; ▪ oneri relativi al Long term incentive per € 658 mila; ▪ altre componenti negative ammontano ad € 39 mila. Tali fattori determinano un “utile ante imposte” pari a € 38,859 milioni che al netto delle imposte sul reddito pari a positivi € 2,777 milioni riportano al richiamato Utile netto di periodo di € 41,635 milioni. L’effetto positivo delle imposte è riferito all’iscrizione di imposte anticipate Ires sulla perdita fiscale maturata nell’esercizio per € 3.359 a fronte dei presupposti che ne assicurano la recuperabilità negli esercizi futuri. La perdita fiscale si è generata principalmente per l’esenzione per il 95% dei dividendi e delle plusvalenze da partecipazioni che godono della partecipation exemption oltre che dall’effetto combinato della movimentazione di fondi tassati e dall’iscrizione di oneri riferiti ad incentivazione all’esodo del personale interamente deducibili nell’esercizio. 222 PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE Si prevede per il 2011 un andamento economico-patrimoniale in linea con quello del 2010. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA FINE DELL’ESERCIZIO In avvio del 2011 la Banca d’Italia ha disposto nei confronti del Gruppo ICBPI un accertamento ispettivo mirato a verificare eventuali “rischi operativi, con particolare riferimento al rispetto della normativa antiriciclaggio – anche a seguito delle iniziative assunte in esito al precedente accertamento ispettivo presso al controllata CartaSi – nonché alle funzioni di banca depositaria e al comparto della monetica”. L’Istituto, nel suo ruolo di Capogruppo, continuerà ad essere impegnato nella direzione e nell’attuazione del riassetto organizzativo del Gruppo capitalizzando le scelte compiute negli ultimi due anni e proseguendo nell’adozione di politiche di bilancio rigorose in tema di valutazione dei rischi. Al fine di dare positivo riscontro all’invito, specificatamente formulato dalla Banca d’Italia, a modificare le previsioni statutarie in materia di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale con l’introduzione di soluzioni che conferiscano agli azionisti eventualmente interessati l’effettiva possibilità di esprimere propri esponenti negli organi sociali, sono state approvate in data odierna alcune modifiche statutarie volte a disciplinare la procedura di nomina di amministratori e sindaci attraverso il meccanismo del voto di lista. ALTRE INFORMAZIONI Si comunica che l’Istituto non è assoggettato ad attività di direzione e coordinamento da parte di un’altra società o ente, secondo quanto stabilito dagli artt. 2497-sexties e 2497-septies del codice civile. Si informa, inoltre, che nell’esercizio 2010 l’Istituto non ha effettuato attività di ricerca e sviluppo. AZIONI PROPRIE Si informa che nel corso del 2010, in attuazione di delibera consiliare del 23 aprile 2010, sono state alienate n. 100 azioni proprie. Alla data attuale residuano conseguentemente nel portafoglio dell’Istituto n. 75.291 azioni proprie, per un valore nominale unitario di € 3,00 che determinano una quota indisponibile della riserva pari a € 32.239. 223 Signori Soci, RIPARTO UTILE NETTO il bilancio che sottoponiamo al Vostro esame e che Vi invitiamo ad approvare riporta un utile netto di € 41.635.487,00. La proposta di destinazione dell’utile d’esercizio è stata elaborata all’esito di un attento processo di valutazione delle poste del bilancio e del profilo patrimoniale della banca, in ottemperanza alle prescrizioni della Vigilanza circa la necessità e opportunità di destinare una parte adeguata degli utili potenzialmente distribuibili al rafforzamento del patrimonio. Vi proponiamo, pertanto, di attribuire agli azionisti un dividendo unitario di € 1 per le azioni con godimento pieno n. 14.031.000 e, conseguentemente, di ripartire l’utile di esercizio come segue: -alla Riserva disponibile, per elevarla a € 184.886.774,21 € 27.604.487,00 -dividendo da assegnare agli azionisti € 14.031.000,00 Totale € 41.635.487,00 Milano, 10 marzo 2011 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 224 Schemi di Bilancio al 31 dicembre 2010 225 STATO PATRIMONIALE ATTIVO 31/12/2010 31/12/2009 10. Cassa e disponibilità liquide 1.237.288 4.093.587 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60. Crediti verso banche 1.173.135.599 1.435.750.995 70. Crediti verso clientela 2.358.737.548 1.868.186.182 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali avviamento 669.721.019 492.562.672 8.945.179 11.564.293 153.130.848 174.197.680 516.193.394 318.953.190 85.954.151 86.940.046 150. Altre attività 46.329.851 19.790.631 42.674.191 18.606.150 21.719.419 5.136.128 11.385.568 - 10.333.851 5.136.128 284.555.442 167.135.877 Totale dell’attivo 5.319.659.738 4.584.311.281 130. Attività fiscali a) correnti b) anticipate (Dati in Euro) 226 PASSIVO 31/12/2010 31/12/2009 10. Debiti verso banche 2.302.241.390 2.090.641.868 20. Debiti verso clientela 40. Passività finanziarie di negoziazione 12.761.942 10.072.049 80. Passività fiscali a) correnti b) differite 17.637.252 - 9.047.659 17.637.252 17.580.635 26.628.294 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 9.628.800 8.393.848 120. Fondi per rischi ed oneri a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 16.741.960 1.301.637 1.181.810 15.440.323 16.062.545 17.244.355 130. Riserve da valutazione 48.776.196 160. Riserve 170. Sovrapprezzi di emissione 180. Capitale 42.499.647 42.093.000 190. Azioni proprie (-) -32.239 -32.282 200. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 41.635.487 24.018.876 Totale del passivo e del patrimonio netto 5.319.659.738 4.584.311.281 1.832.829.758 1.571.964.474 611.429.816 377.317.776 46.616.675 237.427.078 226.271.656 148.242.172 140.921.171 (Dati in Euro) 227 CONTO ECONOMICO CONTO ECONOMICO 31/12/2010 10. Interessi attivi e proventi assimilati 31/12/2009 47.824.403 44.930.704 20. Interessi passivi e oneri assimilati -17.855.151 -27.019.018 30. Margine di interesse 29.969.252 17.911.686 40. Commissioni attive 67.155.191 70.213.898 50. Commissioni passive -25.747.495 -27.677.748 60. Commissioni nette 41.407.696 42.536.150 70. Dividendi e proventi simili 30.663.576 10.707.135 80. Risultato netto dell’attività di negoziazione -22.039.734 10.153.612 100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita 228.780 228.780 186.596 186.596 120. Margine di intermediazione 80.229.570 81.495.179 130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: -1.753.014 -288.418 a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita -1.753.014 - 140. Risultato netto della gestione finanziaria - -288.418 78.476.556 81.206.761 150. Spese amministrative: -132.916.718 -93.498.914 a) spese per il personale -64.210.577 -32.336.512 b) altre spese amministrative -68.706.141 -61.162.402 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 226.541 -1.402.016 170. Rettifiche di valore nette su attività materiali -2.427.536 -1.949.600 180. Rettifiche di valore nette su attività immateriali -2.094.535 -1.172.228 190. Altri oneri/proventi di gestione 70.440.229 53.015.149 200. Costi operativi -66.772.019 -45.007.609 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 29.869.604 0 230. Rettifiche di valore dell’avviamento -2.718.000 0 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 2.386 5.992 38.858.527 36.205.144 2.776.960 -12.186.268 al netto delle imposte 41.635.487 24.018.876 290. Utile (Perdita) d’esercizio 41.635.487 24.018.876 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente 270. Utile (Perdita) della operatività corrente (Dati in Euro) 228 Prospetto della redditività complessiva 2010 10. Utile (Perdita) d’esercizio Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita 30. Attività materiali 110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 120. Redditività complessiva (Voce 10 + 110) 2009 41.635.487 24.018.876 -2.159.521 -5.210.004 -1.912.588 -2.159.521 -7.122.592 39.475.966 16.896.284 229 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 2009 Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio netto al 31.12.09 Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.09 variazioni dell’esercizio Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 01.01.09 Allocazione risultato esercizio precedente Reddititvità complessiva dell’esercizio 31.12.2009 PATRIMONIO NETTO 31/12/2009 Variazioni dell’esercizio Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione: a) disponibili per la vendita b) copertura flussi finanziari c) altre (da dettagliare) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 230 33.148 8.945 42.093 0 0 18.974 121.947 140.921 0 0 176.376 39.049 215.425 10.848 10.848 0 0 7.470 -5.210 2.260 0 0 48.429 -1.913 46.516 0 0 -32 -32 50.098 -39.049 -11.049 345.311 0 -11.049 0 130.892 0 24.019 24.019 24.019 -7.123 482.050 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 2010 Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio netto al 31.12.10 Utile (Perdita) di Esercizio 31.12.10 variazioni dell’esercizio Variazioni di riserve Dividendi e altre destinazioni Riserve Esistenze al 01.01.10 Allocazione risultato esercizio precedente Reddititvità complessiva dell’esercizio 31.12.10 PATRIMONIO NETTO 31/12/2010 Variazioni dell’esercizio Capitale: a) azioni ordinarie b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione: a) disponibili per la vendita b) copertura flussi finanziari c) altre (da dettagliare) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di esercizio Patrimonio netto 42.093 407 42.499 0 0 140.921 7.320 148.241 0 215.425 11.153 0 2 226.580 10.848 10.848 0 0 2.260 -2.159 101 0 0 46.516 46.516 0 0 -32 -32 24.019 -11.153 -12.866 482.050 0 -12.866 0 7.727 2 41.635 41.635 41.635 -2.159 516.389 231 Rendiconto finanziario A. ATTIVITÀ OPERATIVA Importo 2010 1. Gestione 10.534 - risultato d’esercizio (+/-) 41.635 - plus/mininusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) 23.673 - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 1.753 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 7.240 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) -229 - imposte e tasse non liquidate (+) -2.777 - altri aggiustamenti (+/-) -60.762 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie -401.393 - attività finanziarie detenute per la negoziazione -200.831 - attività finanziarie disponibili per la vendita -578 - crediti verso banche 418.705 - crediti verso clientela -490.551 - altre attività -128.137 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (+/-) 459.677 - debiti verso banche 136.098 - debiti verso clientela 103.022 - passività finanziarie di negoziazione 2.690 - altre passività 217.867 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa A (+/-) 68.818 B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da (+) (+) - rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 21.067 - dividendi incassati su partecipazioni 30.664 - operazioni straordinarie 72.950 - vendite di attività materiali 2 2. Liquidità assorbita da (-) (-) - acquisti di partecipazioni -162.777 - operazioni straordinarie -20.109 - acquisti di attività materiali -146 - acquisti di attività immateriali -460 Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento B (+/-) -58.808 C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA -12.866 - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale 0 - distribuzione dividendi e altre finalità -12.866 LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO D=A+/-B+/-C -2.856 RICONCILIAZIONE Voci di bilancio Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 4.094 Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio -2.856 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio G=E+/-D+/-F 1.237 232 2009 22.647 24.019 -7.472 288 3.122 902 12.186 -10.398 -484.303 -105.523 14.701 1.071.123 -1.502.185 37.580 455.641 127.467 264.433 -6.973 70.713 -6.015 20.541 10.398 0 0 -145.977 0 -34 -540 -115.612 119.842 130.892 -11.049 -1.785 5.879 -1.785 4.094 Nota integrativa Parte A – Politiche contabili Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C – Informazioni sul conto economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 233 Parte A - POLITICHE CONTABILI A.1 - PARTE GENERALE Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali L’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane in ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 ha redatto il presente bilancio al 31 dicembre 2010 in osservanza degli IAS – IFRS, in applicazione di quanto previsto dalla Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 emanata dalla Banca d’Italia (primo aggiornamento di novembre 2009). Sezione 2 – Principi generali di redazione Il bilancio al 31 dicembre 2010 è redatto utilizzando l’Euro quale moneta di conto e i prospetti contabili sono espressi in migliaia di Euro, come i dati riportati nelle nota integrativa. Il bilancio al 31 dicembre 2010 è redatto con l’applicazione dei criteri di iscrizione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea, nonché in aderenza con le assunzioni generali previste dal Quadro Sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio elaborato dallo IASB. I criteri di valutazione sono adottati nell’ottica della continuità dell’attività aziendale e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione degli IAS/IFRS. I Prospetti contabili presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2009. Contenuto dei prospetti contabili Stato patrimoniale, conto economico e prospetto della redditività complessiva Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico e il prospetto della redditività complessiva sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi. Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono preceduti da segno meno. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto che riporta la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio al 31 dicembre 2010 è suddiviso tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione ed il risultato economico. Le azioni proprie in portafoglio sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie. 234 Rendiconto finanziario Il rendiconto finanziario riporta i flussi di cassa dell’esercizio ed è predisposto secondo il metodo indiretto. Contenuto della nota integrativa La nota integrativa comprende le informazioni previste dalla Circolare 262/2005 della Banca d’Italia (primo aggiornamento di novembre 2009) e le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali. I criteri di valutazione di seguito descritti sono stati adottati per la determinazione di tutte le informazioni contenute nel presente Bilancio. A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Criteri di valutazione 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di classificazione: Un’attività finanziaria è classificata come detenuta per la negoziazione se: ▪ è acquisita sostanzialmente allo scopo di vendita nel breve termine; ▪ è parte di un portafoglio di specifici strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo; ▪ è un derivato (ad eccezione dei derivati che risultino essere efficaci strumenti di copertura). I derivati sono inclusi fra le attività quando il loro fair value è positivo e fra le passività quando negativo. Criteri di iscrizione I titoli di debito e di capitale sono iscritti in bilancio alla data di regolamento mentre gli strumenti finanziari derivati alla data di negoziazione. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritte al fair value, rappresentato normalmente dal costo dell’operazione, senza considerare i costi di transazione direttamente attribuibili allo strumento. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valutate al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nella voce 80 del Conto Economico “Risultato dell’attività di negoziazione”. Gli interessi maturati sulle attività classificate in questa categoria, vengono rilevati nella voce 10 del Conto Economico “Interessi attivi e proventi assimilati”. 235 Per la determinazione del fair value dei titoli quotati si rimanda alla sezione 17 – Altre Informazioni. I titoli di capitale e gli strumenti derivati, che hanno per oggetto titoli di capitale per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non costituite da strumenti derivati e non diversamente classificate come Crediti, Attività detenute fino a scadenza, Attività detenute per la negoziazione o Attività valutate al fair value. Criteri di iscrizione Sono rilevate inizialmente alla data di regolamento e misurate al fair value comprensivo dei costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione della stessa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita, sono valutate al fair value, con rilevazione a conto economico del valore corrispondente al costo ammortizzato e con imputazione degli effetti di variazione del fair value in una specifica riserva di patrimonio netto fino al momento in cui l’attività viene cancellata o viene rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione, le plusvalenze/minusvalenze iscritte a patrimonio netto vengono rilevate a conto economico. Le plusvalenze/minusvalenze realizzate vengono rilevate nella voce 100 del Conto Economico “Utili/perdite da cessione o riacquisto”. Il fair value viene determinato in base ai criteri già illustrati per le attività finanziarie detenute per la negoziazione. I titoli di capitale inclusi in questa categoria e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in modo attendibile, sono mantenuti al costo. Ad ogni data di bilancio si procede a verificare l’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. In particolare se la riduzione di valore è significativa o permanente si procede a contabilizzare a conto economico la perdita di valore come differenza tra il valore di carico (costo di acquisto al netto di eventuali perdite per riduzioni di valore già in precedenza rilevate a conto economico) e il fair value. Le riduzioni di valore sono considerate significative se eccedenti il 20% del costo e prolungate se la durata eccede i 9 mesi. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo 236 successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico, ma a patrimonio netto. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di classificazione Sono classificati nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le attività disponibili per la vendita. Criteri di iscrizione All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al costo, inteso come il fair value dell’importo scambiato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la vendita, ai sensi dell’Amendment del 2008 allo Ias 39, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili o le perdite riferiti alle variazioni del fair value delle attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico nel momento in cui le attività sono cancellate. In sede di chiusura del bilancio, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione durevole di valore. Se sussistono tali evidenze l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Al 31 dicembre 2010 e negli esercizi precedenti non sono state rilevate perdite 237 durevoli di valore. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 4 - Crediti verso Banche e verso Clientela Criteri di classificazione Sono attività finanziarie non costituite da strumenti derivati, con pagamenti certi o determinabili e scadenza fissa e che non sono quotate in un mercato attivo. Nella voce crediti, rientrano, inoltre, i crediti commerciali e le operazioni pronti contro termine con obbligo di rivendita a termine. Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi vengono rilevati nella voce 10 del Conto Economico “Interessi attivi e proventi assimilati”. Ad ogni data di bilancio si procede a verificare quali crediti, a seguito di eventi occorsi successivamente alla rilevazione iniziale, mostrino oggettive evidenze di una possibile “perdita di valore”. L’evidenza di perdita di valore deriva da uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività che comportano un impatto attendibilmente misurabile sulla stima dei flussi di cassa futuri dell’attività finanziaria o di un gruppo di attività finanziarie. Rientrano tra i crediti assoggettati a valutazione analitica, gli strumenti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio o ristrutturato sulla base della normativa di Banca d’Italia. Le attività che sono state valutate individualmente e per le quali non siano state rilevate perdite di valore sono assoggettate a valutazione collettiva. Nella valutazione analitica la perdita è misurata dalla differenza fra il valore di carico e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati scontati al tasso di interesse originario effettivo sulla posizione. La stima dei flussi di cassa tiene conto delle garanzie che assistono l’esposizione debitoria 238 e della probabilità della loro liquidazione. Nel caso in cui l’attivazione delle garanzie non sia probabile si fa riferimento al loro valore corrente, mentre se esiste la probabilità della loro attivazione si tiene conto del loro valore di realizzo al netto delle spese da sostenere per il relativo recupero. La rettifica di valore è iscritta a conto economico, nella voce 130 “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze di perdita sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie omogenee in termini di rischio e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latenti in ciascuna categoria di crediti. Nella valutazione si tiene conto, altresì, della rischiosità connessa con il paese di residenza della controparte. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie o parti di esse vengono cancellate quando i diritti contrattuali sui flussi di cassa sono scaduti o trasferiti senza che questo comporti il mantenimento dei rischi e benefici ad essi associati. 7 - Partecipazioni Le partecipazioni in società controllate e collegate sono iscritte e valutate nel bilancio individuale al costo, pari al Fair value del corrispettivo pagato, salvo successive svalutazioni per perdite durevoli di valore. Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures sono classificate quali attività finanziarie disponibili per la vendita e trattate in maniera corrispondente. 8 - Attività materiali Criteri di classificazione Le attività materiali includono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Sono incluse in questa voce anche i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario. 239 Criteri di rilevazione Le immobilizzazioni materiali acquistate sul mercato sono iscritte come attività nel momento in cui i principali rischi e benefici legati al bene sono trasferiti. L’iscrizione iniziale avviene al costo comprensivo di tutti gli oneri di diretta imputazione. I terreni sono rilevati separatamente anche quando acquistati congiuntamente al fabbricato adottando un approccio per componenti. La suddivisione fra il valore del terreno e quello del fabbricato avviene sulla base di perizie esterne. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali (strumentali e non strumentali) a vita utile definita sono successivamente valutate al costo rettificato degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite e ripristini di valore. Il valore ammortizzabile degli immobili, impianti e macchinari, pari al costo dei beni in quanto il valore residuo al termine del processo di ammortamento è ritenuto non significativo, è ripartito sistematicamente in quote costanti lungo la stimata vita utile secondo un criterio di ripartizione che riflette la durata tecnico - economica e la residua possibilità di utilizzazione dei singoli elementi. La vita utile con riferimento alle principali categorie di immobilizzazioni è la seguente: - mobili, macchine ordinarie d’ufficio, arredamento, impianti e attrezzature varie: 8 anni; - immobili strumentali: 33 anni; - immobili non strumentali: 33 anni. Non si procede ad ammortizzare i terreni, poiché hanno vita utile indefinita, e il patrimonio artistico in quanto la sua vita utile non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo. L’impresa valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se esiste qualche indicazione che dimostri che le immobilizzazioni materiali possano aver subito una perdita di valore. In caso di evidenza di perdita si procede al confronto fra il valore contabile e il valore recuperabile inteso come il maggiore tra fair value e valore d’uso. Criteri di cancellazione Le immobilizzazioni materiali vengono cancellate quando sono dismesse o quando non ci si attendono benefici economici futuri dall’utilizzo o dalla dismissione. 9 - Attività immateriali Criteri di classificazione Le attività iscritte tra le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie, prive di consistenza fisica, identificabili e in grado di generare benefici economici futuri controllabili dall’impresa. 240 Criteri di rilevazione Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisizione nel momento in cui i principali rischi e benefici legati al bene sono trasferiti, solo se è probabile che i relativi benefici economici futuri si realizzino e se il costo può essere attendibilmente misurato. In caso contrario il costo viene rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è sostenuto. Criteri di valutazione Tutte le immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio diverse dall’avviamento sono considerate a vita utile finita e sono conseguentemente ammortizzate considerando il costo delle singole attività e la relativa vita utile stimata in tre anni. Il valore residuo delle varie attività assunto è pari a zero. Criteri di cancellazione Un bene immateriale viene cancellato quando dismesso o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. Avviamento L’avviamento sorto in occasione di operazioni di aggregazione aziendale rappresenta il differenziale fra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il fair value, alla data di acquisizione, delle attività e passività della società acquisita. Se positivo, è iscritto al costo come attività (avviamento) rappresentando un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Se negativo è rilevato direttamente a conto economico (eccedenza sul costo). L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento. Anche se non si rilevano indicazioni di riduzione di valore, l’avviamento viene annualmente sottoposto a verifica di impairment. Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 230. “Rettifiche di valore dell’avviamento” e non sono eliminate negli esercizi successivi nel caso in cui si verifichi una ripresa di valore. 11 - Fiscalità corrente e differita Le imposte correnti non ancora pagate alla data del bilancio, in tutto o in parte, sono inserite tra le passività fiscali dello stato patrimoniale. Se il versamento per le imposte correnti dell’esercizio in corso o per quelli precedenti ha ecceduto il relativo debito di imposta, l’eccedenza viene inserita tra le attività dello stato patrimoniale, nella voce 130 “Attività fiscali – a) correnti”. Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 260. “Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono imputate direttamente nelle riserve da valutazione al netto delle relative imposte. 241 Le imposte anticipate e quelle differite vengono rilevate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base alla previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Per le differenze temporanee deducibili che si riverseranno nei prossimi esercizi è stata rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 130.b)) in quanto si ritiene, sulla base dei piani strategici, probabile che in tale arco temporale si realizzerà un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale attività. Le passività per imposte differite vengono calcolate su tutte le differenze temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto, considerando l’entità delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione, si ritiene che non saranno effettuate operazioni che ne comporteranno la tassazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore. Le attività e passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della banca. 12 - Fondi per rischi e oneri Fondi quiescenza e per obblighi similari I fondi di quiescenza interni costituiti in attuazione di accordi aziendali si qualificano come piani a benefici definiti. La passività relativa a tali piani ed il relativo costo previdenziale delle prestazioni di lavoro corrente sono determinate sulla base di ipotesi attuariali applicando la metodologia attuariale “Projected Unit Credit Method”, che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media in linea con quella della passività stessa. Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al totale netto fra il valore attuale dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, la somma di eventuali profitti o perdite attuariali, dedotto ogni costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato e il valore corrente alla data di chiusura del bilancio d’esercizio di beni a servizio del programma, se presenti, che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni. 242 Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati tutti immediatamente nel conto economico. Trattamento di fine rapporto Per quanto concerne il trattamento di fine rapporto esso è una forma di retribuzione del personale a corresponsione differita alla fine del rapporto di lavoro. Esso matura in proporzione alla durata del rapporto costituendo un elemento aggiuntivo del costo del personale. Poiché il pagamento è certo, ma non il momento in cui avverrà, il TFR, al pari dei piani a prestazione definita, è classificato quale beneficio successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Dopo la riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, le quote del trattamento di fine rapporto del personale maturate a partire dal 1° gennaio 2007 vengono determinate senza applicare alcuna metodologia attuariale essendo l’onere a carico delle aziende limitato alla contribuzione a loro carico definita dalla normativa prevista dal Codice Civile (piano a contribuzione definita in base allo IAS 19). Il trattamento di fine rapporto maturato alla data del 31 dicembre 2006 continua invece ad essere trattato contabilmente come un piano a benefici definiti secondo quanto previsto dallo IAS 19. Altri fondi I fondi rischi ed oneri sono rilevati quando: ▪ l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; è ▪ probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione e ▪ può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Laddove l’elemento temporale sia rilevante, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a conto economico. In particolare nei casi in cui sia stato rilevato il valore attuale del fondo, l’incremento del valore dell’accantonamento iscritto in bilancio in ciascun esercizio per riflettere il passare del tempo è rilevato fra gli interessi passivi. I fondi accantonati, nonché le passività potenziali, vengono riesaminati a ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Qualora la necessità dell’impiego di risorse per adempiere all’obbligazione non sia più probabile, il fondo viene stornato con contropartita a conto economico. 13 - Debiti Criteri di classificazione Uno strumento finanziario emesso è classificato come passività quando, sulla base della sostanza dell’accordo contrattuale, si detiene un’obbligazione contrattuale a consegnare denaro o un’altra attività finanziaria ad un altro soggetto. 243 I debiti verso banche e verso clientela evidenziano la provvista effettuata sul mercato interbancario e con la clientela anche attraverso pronti contro termine e il collocamento di titoli obbligazionari e certificati di deposito. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti in qualità di locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. Criteri di iscrizione Le operazioni con banche sono contabilizzate alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte e della emissione dei titoli di debito. Le passività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value, normalmente coincidente all’ammontare incassato o al prezzo di emissione, più i costi/proventi direttamente attribuibili. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi vengono registrati nella voce 20 del conto economico “Interessi passivi e oneri assimilati”. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie, o parti di esse, sono cancellate quando vengono estinte, ossia quando l’obbligazione è adempiuta, cancellata o scaduta. 14 – Passività finanziarie di negoziazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading. Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel conto economico. I criteri di valutazione e di rilevazione sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle “Attività finanziarie di negoziazione”. 16 - Operazioni in valuta Rilevazione iniziale Le operazioni in valuta estera sono convertite, al momento della rilevazione iniziale, nella moneta di conto applicando all’ammontare in valuta estera il cambio corrente alla data dell’operazione. Rilevazione successiva Al momento della rilevazione alla successiva data di bilancio: - gli elementi monetari sono convertiti al cambio corrente alla data di bilancio; 244 - gli elementi non monetari valutati al costo storico sono convertiti al cambio alla data dell’operazione; - gli elementi non monetari valutati al fair value sono convertiti al cambio alla data di determinazione del fair value stesso. Le differenze di cambio relative ad elementi monetari sono iscritte nel conto economico nel momento in cui emergono, quelle relative ad elementi non monetari sono iscritte nel patrimonio netto o nel conto economico coerentemente con la modalità di iscrizione degli utili o delle perdite che includono tale componente. I costi ed i ricavi in valuta sono rilevati al cambio vigente al momento della contabilizzazione oppure, se in corso di maturazione, al cambio corrente alla data di bilancio. 17 - Altre informazioni Azioni proprie Le azioni emesse riacquistate sono portate a diretta riduzione del patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante dall’acquisto, dalla vendita, dall’emissione o estinzione di tali strumenti deve essere registrato a conto economico. Ogni importo pagato o ricevuto per tali strumenti è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Si procede comunque all’iscrizione della specifica riserva ex art. 2357 ter c.c.. Determinazione del fair value degli strumenti finanziari Il Fair value degli strumenti finanziari è stato determinato attraverso l’utilizzo di prezzi di acquisto dai mercati finanziari, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, o mediante l’utilizzo di modelli valutativi interni per gli altri strumenti finanziari. Per mercato attivo si intende un mercato in cui i prezzi di quotazione, rappresentanti effettive e regolari operazioni di mercato verificatesi in un congruo periodo di riferimento, sono prontamente e regolarmente disponibili. Per gli strumenti quotati sui mercati attivi viene utilizzato il prezzo “corrente” di offerta (“denaro”) per le attività finanziarie e il prezzo corrente richiesto (“lettera”) per le passività finanziare, rilevato alla chiusura del periodo di riferimento. Il fair value degli strumenti finanziari non quotati su mercati attivi è stato determinato attraverso l’utilizzo del prezzo di recenti transazioni di mercato di strumenti con caratteristiche similari e attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione basate prevalentemente sull’attualizzazione dei flussi di cassa. Le tecniche di valutazione utilizzate incorporano tutti i fattori che il mercato considera nello stabilire il prezzo. A tal fine i modelli tengono conto delle scadenze degli strumenti finanziari a tassi quotati sul mercato privi di rischio, dei rischi di insolvenza, dei rischi di pagamento anticipato, della volatilità dello strumento nonché eventualmente dei tassi di cambio di valute estere. Il metodo di valutazione definito per uno strumento finanziario viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento finanziario. Per i titoli obbligazionari ed i contratti derivati, sono stati definiti modelli valutativi basati su parametri desumibili dal mercato. Inoltre il modello di calcolo tiene conto della necessità di incorporare il rischio di credito della controparte. 245 In particolare i titoli obbligazionari vengono valutati con la metodologia dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti dal piano contrattuale del titolo, utilizzando a tal fine i tassi di mercato. La stessa metodologia viene utilizzata per la valutazione dei derivati, costituiti da Interest Rate Swap (IRS) e da Overnight Interest Rate Swap (OIS). Per i titoli azionari è prevista una gerarchia ed un ordine di applicazione dei metodi di valutazione che considera innanzitutto eventuali transazioni significate sul titolo registrate in arco temporale sufficientemente breve rispetto al periodo di valutazione, le transazioni comparabili di società che operano nello stesso settore e l’applicazione di metodi di valutazione analitici finanziari, reddituali e patrimoniali. Per i rapporti creditizi attivi e passivi rilevati in bilancio al costo o al costo ammortizzato il fair value riportato nella Nota Integrativa viene determinato secondo la seguente metodologia: - per le attività e passività a tasso fisso a medio lungo termine: attualizzazione dei flussi di cassa futuri ad un tasso desunto dal mercato e rettificato per includere il rischio di credito; - per le attività a tasso variabile, a vista o con scadenza nel breve termine, il valore contabile di iscrizione al netto della svalutazione analitica e collettiva è considerato una buona approssimazione del fair value in quanto incorpora la variazione dei tassi e la valutazione del rischio creditizio della controparte; - per le passività a tasso variabile e per quelle a tasso fisso a breve termine, il valore contabile è considerato una buona approssimazione del fair value per le ragioni sopra indicate; - per le passività a tasso fisso a medio lungo termine: attualizzazione dei flussi di cassa futuri ad un tasso desunto dal mercato. Non si tiene conto della variazione del proprio spread creditizio, in considerazione della scarsa rilevanza. Determinazione del fair value per le attività non finanziarie Per quanto riguarda gli immobili di investimento, il cui fair value è determinato solo ai fini dell’informativa in nota integrativa, si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne. Tale valore è stato determinato considerando operazioni a prezzi correnti in un mercato attivo per attività immobiliari similari, nella medesima localizzazione e condizione nonché soggette a condizioni simili per affitti ed altri contratti. Modalità di determinazione delle perdite di valore Attività finanziarie disponibili per la vendita Le partecipazioni non significative (non inserite nel perimetro di consolidamento) sono state classificate Available for sale (AFS) e, in quanto tali devono essere valutate al fair value (con impatti a Patrimonio netto e liberazione a Conto Economico al momento della vendita) ad ogni data di bilancio. Per quanto riguarda le regole di impairment si rimanda alla sezione 2 “Attività finanzia- 246 rie disponibili per la vendita”. Il fair value delle partecipazioni quotate in un mercato attivo è pari a quello corrispondente al prezzo corrente delle azioni. Per le partecipazioni non quotate in un mercato attivo il fair value è determinato in base ai criteri indicati in precedenza per gli strumenti finanziari. Ove il fair value risulti inferiore rispetto al valore di carico e ove tale riduzione di valore sia prolungata o significativa si procede a rilevare una svalutazione per la differenza tra i due valori. Modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento La modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento è il metodo finanziario del Discount cash flow. Garanzie rilasciate Il valore di prima iscrizione della garanzie rilasciate e dei derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39, nonché le successive svalutazioni dovute al loro eventuale deterioramento, sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”. Conto economico Interessi attivi e passivi Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, alle attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e a quelle valutate al fair value, alle attività finanziarie disponibili per la vendita, detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in circolazione. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Commissioni Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza. In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento della prestazione del servizio. Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi. Dividendi I dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione. Altri proventi e oneri Gli altri proventi e oneri sono iscritti in base al criterio della competenza. In particolare i proventi derivanti dalla negoziazione di assegni circolari vengono rilevati alla prescrizione del diritto cartolare. 247 Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio Gli aggregati di bilancio sono valutati secondo i principi sopra indicati. L’applicazione di tali principi, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio senza che ne venga intaccata l’attendibilità, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni: ▪ valutazione di attività finanziarie non quotate sui mercati attivi; ▪ valutazione di attività intangibili e di partecipazioni; ▪ quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi e oneri; ▪ quantificazione della fiscalità differita. A tale proposito, si evidenzia, inoltre, come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti delle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. Il presente esercizio non è caratterizzato da mutamenti significativi nei criteri di stima già applicati per la redazione del bilancio al 31.12.2009. A.3.1 Trasferimenti tra portafogli Non sono stati effettuati trasferimenti nel corso del 2010 dal portafoglio di negoziazione a quello AFS o da questi al portafoglio Crediti. A.3.2 Gerarchia del fair value La scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli: ▪ Livello 1 – prezzi quotati (non rettificati) su mercati attivi per attività o passività identiche; ▪ Livello 2 – dati di input diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l’entità o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi), sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi); ▪ Livello 3 – dati di input relativi all’attività o alla passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (dati non osservabili). 248 A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value 31/12/10 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 31/12/09 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 650.008 19.713 - 435.363 57.200 - per la vendita - 8.945 - - 11.564 - sino alla scadenza - 149.215 - - 435.363 172.260 - 12.762 - - 10.072 - Attività finanziarie disponibili Attività finanziarie detenute Totale Passività finanziarie di negoziazione Totale 650.008 - 177.873 12.762 - - 241.024 10.072 - - A.3.3 Informativa su cd. “day one profit/loss” Con riferimento a quanto previsto da IFRS 7 par. 28 e da IAS 39 AG 76, viene stabilito che uno strumento finanziario deve essere iscritto inizialmente per un valore pari al suo fair value che, salvo evidenze contrarie, è pari al prezzo pagato/incassato nella negoziazione. Nella pratica si riscontrano casi in cui i due valori divergono. Il sopra citato principio disciplina tali situazioni stabilendo che è legittima l’iscrizione dello strumento finanziario ad un fair value diverso dall’importo pagato/incassato solo se il fair value è determinato: ▪ facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili nel medesimo strumento; attraverso tecniche di valutazione che utilizzano esclusivamente, quali variabili, sol▪ tanto dati derivanti da mercati osservabili. In altri termini, la presunzione dello IAS 39, secondo cui il fair value è pari al prezzo pagato/incassato, può essere superata solo nel caso in cui sussistano evidenze oggettive che il prezzo pagato/incassato non sia rappresentativo del reale valore di mercato dello strumento finanziario oggetto della negoziazione. Dette evidenze devono essere desunte unicamente da parametri oggettivi e non confutabili, eliminando in questo modo ogni ipotesi di discrezionalità in capo al valutatore. 249 La differenza tra fair value e il prezzo negoziato, solamente al ricorrere delle condizioni sopra riportate, è rappresentativa del c.d. “day one profit” ed è iscritta immediatamente a conto economico. Non sono rilevabili operazioni ascrivibili alla fattispecie in parola. Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Peraltro non vi sono eventi successivi che possano generare impatti significativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo ICBPI o che comunque comportano aggiustamenti ai dati di bilancio. Sezione 4 – Altri aspetti Non ci sono aspetti significativi da segnalare. 250 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale ATTIVO Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31/12/2010 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali 31/12/2009 1.237 4.094 1.237 4.094 - Totale - 251 Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci/Valori 31/12/10 Livello 1 Livello 2 31/12/09 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 649.999 4.183 - 435.363 47.087 1.1 Titoli strutturati - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 649.999 4.183 - 435.363 47.087 2. Titoli di capitale 9 - - - - 3. Quote di O.I.C.R. - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - 4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - 4.2 Altri - - - - - Totale A 650.008 4.183 - 435.363 47.087 - - - B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: - 15.530 - - 10.112 1.1 di negoziazione - 15.530 - - 10.112 1.2 connessi con la fair value option - - - - 1.3 altri - - - - 2. Derivati su crediti: - - - - 2.1 di negoziazione - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - 2.3 altri - - - - Totale B - 15.530 - - 10.112 Totale (A+B) 650.008 19.713 - 435.363 57.200 - 252 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti 31/12/10 Voci/Valori 31/12/09 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici 574.051 435.363 79.878 46.873 253 c) Banche d) Altri emittenti 0 2. Titoli di capitale a) Banche 8 b) Altri emittenti: 214 0 - 1 0 - società finanziarie 0 - - altri - - imprese di assicurazione - - imprese non finanziarie 3. Quote di O.I.C.R. - 1 0 - - 4. Finanziamenti - a) Governi e Banche Centrali - - c) Banche - - b) Altri Enti pubblici d) Altri soggetti - Totale A - 482.450 14.570 10.111 - fair value 14.470 10.111 - fair value 960 1 b) Clientela - 654.191 B. Strumenti derivati a) Banche - 960 Totale B Totale (A + B) 15.530 669.721 1 10.112 492.563 Gli strumenti derivati sono prevalentemente interest rate swap di negoziazione pareggiati. 253 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue Titoli di Titoli di Quote di FinanziaVariazioni/Attività sottostanti debito capitale O.I.C.R. Totale menti A. Esistenze iniziali 482.450 B1. Acquisti 291.625 27.188 318.813 184 274 457 C1. Vendite 99.036 27.381 126.416 C3. Variazioni negative di fair value 23.632 42 23.673 2 31 34 0 - - 482.450 B. Aumenti B2. Variazioni positive di fair value B3. Altre variazioni 2.593 0 2.593 C. Diminuzioni C2. Rimborsi - C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali 654.182 9 - - 654.191 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica 31/12/10 Voci/Valori 31/12/09 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 8.945 11.564 3. Quote di O.I.C.R. 2.2 Valutati al costo 4. Finanziamenti 5. Attività deteriorate 6. Attività cedute non cancellate Totale - 8.945 - - 11.564 - La riduzione è connessa alla riclassificazione nelle partecipazioni della partecipata Centrosim di cui se ne è acquisito il controllo nel corso del 2010 e alla riduzione del fair value delle altre partecipazioni. 254 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti 31/12/2010 Voci/Valori 31/1/2009 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche 154 154 -imprese di assicurazione - b) Altri emittenti: -società finanziarie -imprese non finanziarie 1.733 7.058 -altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti - - 2.286 9.124 - a) Governi e Banche Centrali - c) Banche - b) Altri Enti pubblici d) Altri soggetti Totale 8.945 - 11.564 255 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali Titoli di capitale Finanziamenti Totale - 11.564 881 881 B3. Riprese di valore - B. Aumenti B1. Acquisti 11.564 Quote di O.I.C.R. 881 - B2. Variazioni positive di FV - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni C. Diminuzioni 3.500 881 - - 3.500 C2. Rimborsi - C1. Vendite - - 2.270 2.270 - imputate al conto economico - C3. Variazioni negative di FV C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali 256 1.231 8.945 - - 1.231 8.945 Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica 31/12/2010 VB 31/12/2009 FV L1 L2 L3 VB L1 FV L2 L3 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti Totale - - - - - - - - 153.131 149.215 153.131 - 149.215 - 174.198 - 172.260 - - 174.198 - 172.260 - Legenda FV = fair value VB = valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/2010 31/12/2009 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali - b) Altri enti pubblici - c) Banche 153.131 d) Altri emittenti - 174.198 Totale 174.198 2. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti 153.131 - 257 5.4 Attività detenute sino alla scadenza: variazioni annue A. Esistenze iniziali Titoli di debito Finanziamenti 174.198 Totale 174.198 B. Aumenti B1. Acquisti - B2. Riprese di valore - B3. Trasferimenti da altri portafogli - B4. Altre variazioni 927 927 C. Diminuzioni C1. Vendite - C2. Rimborsi 21.994 C3. Rettifiche di valore - C4. Trasferimenti ad altri portafogli - C5. Altre variazioni - 21.994 - D. Rimanenze finali 258 153.131 153.131 Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31/12/2010 31/12/2009 A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria - 354.952 308.353 3. Pronti contro termine - - 4. Altri - - B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi 501.522 702.182 2. Depositi vincolati 292.538 415.782 3. Altri finanziamenti: 24.111 9.415 3.1 Pronti contro termine attivi - - 3.2 Leasing finanziario - - 3.3 Altri 24.111 9.415 4. Titoli di debito 13 19 4.1 Titoli strutturati - - 4.2 Altri titoli di debito 13 19 Totale (valore di bilancio) 1.173.136 1.435.751 Totale (fair value) 1.173.136 1.435.751 259 Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito 31/12/2010 Bonis Deteriorate 2.243.423 47.501 - 937 - - 66.478 - - - 31/12/2009 Bonis Deteriorate 399 1.539.315 - 241.829 - - - 722 - - 85.921 - - - 399 - Totale (valore di bilancio) 2.358.339 399 1.867.787 399 Totale (fair value) 2.358.339 399 1.867.787 399 260 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti 31/12/2010 Bonis Deteriorate Tipologia operazioni/Valori 1. Titoli di debito a) Governi - b) Altri Enti pubblici - c) Altri soggetti - - imprese non finanziarie - - imprese finanziarie - - assicurazioni - - altri emittenti - - 31/12/2009 Bonis Deteriorate 2. Finanziamenti verso: a) Governi - - b) Altri Enti pubblici 6.731 - 0 c) Altri soggetti 2.351.607 399 1.867.787 - imprese non finanziarie 15.007 - 2.713 - imprese finanziarie 2.329.504 399 1.847.217 - assicurazioni 5.859 - 16.773 - altri 1.238 - 1.085 399 399 - 399 Totale 2.358.339 399 1.867.787 L’incremento della voce è relativo al finanziamento concesso alla partecipata CartaSI 261 Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazioni Quota di partecipazione % Sede A. Imprese controllate in via esclusiva 1. Oasi-Diagram SpA Milano 100,00 2. Key Client SpA Milano 96,20 3. CartaSi SpA Milano 91,81 4. Centrosim SpA Milano 91,51 5. Help Line SpA San Giovanni al Natisone 70,00 C. Imprese sottoposte ad influenza notevole 1. Hi.Mtf Sim SpA Milano 20 2. Equens SE Utrecht 20 Disponibilità voti % 100,00 96,20 91,81 91,51 70,00 20 20 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili Totale attivo Denominazioni A. Imprese controllate Utile (Perdita) Patrimonio netto in via esclusiva 1. Oasi-Diagram SpA 23.844 24.548 3. CartaSi SpA 3.413.596 236.428 5. Help Line SpA 21.153 22 Ricavi totali 2. Key Client SpA 4. Centrosim SpA C. Imprese sottoposte 595.076 78.642 2.944 15.287 262 2. Equens SE Totale 5.005 379.006 4.516.321 Fair value 5.675 X 250.204 X 98.966 30.567 185.428 120.248 17.129 1.648 14.645 10.903 X 1.000 X 45.479 724 237.487 5.408 ad influenza notevole 1. Hi-Mtf Sim Spa Valore di bilancio 2.633 288.924 547 34.256 668.650 116.165 4.514 276.658 739.428 7.262 120.902 516.193 X X X 10.3 Partecipazioni: variazioni annue 31/12/2010 A. Esistenze iniziali 318.953 B. Aumenti B.1 Acquisti 219.046 B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni 31/12/2009 172.976 145.977 C. Diminuzioni C.1 Vendite 21.806 C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali 516.193 318.953 E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali La variazione delle partecipazioni è connessa all’acquisto della nuova tranche in Key Client e CartaSi, all’acquisizione delle quote di controllo in Centrosim ed Help Line e alla cessione della partecipazione in Equens Italia a fronte di una maggiore partecipazione in Equens SE. Non sono state effettuate svalutazioni per perdite durevoli di valore. In particolare per le partecipazioni di importo più rilevante si è ricorso a valutazioni effettuate da periti esterni. 263 Sezione 11 - Attività materiali – Voce 110 11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 31/12/2010 31/12/2009 A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni 15.528 b) fabbricati 13.628 c) mobili 65 d) impianti elettronici 720 e) altre 216 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni 3.136 b) fabbricati 11.108 c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati 15.528 14.320 109 5 78 3.136 11.514 - 44.402 44.690 22.926 18.042 22.925 18.730 327 258 327 268 Totale B 41.552 42.250 Totale (A + B) 85.954 86.940 264 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre A. Esistenze iniziali lorde 18.664 36.570 2.076 2.826 9.014 A.1 Riduzioni di valore totali nette - 10.737 1.966 2.821 8.936 A.2 Esistenze iniziali nette 18.664 25.833 110 5 78 B. Aumenti B.1 Acquisti - - - 196 B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni - operazioni di aggregazione aziendale 1.246 C. Diminuzioni C.1 Vendite 1 C.2 Ammortamenti 1.097 44 531 58 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni - operazioni di aggregazione aziendale D. Rimanenze finali nette 18.664 24.736 66 720 215 D.1 Riduzioni di valore totali nette 11.834 2.010 3.352 8.994 D.2 Rimanenze finali lorde 18.664 36.570 2.076 4.072 9.209 Totale 69.150 24.460 44.690 196 1 1.730 44.401 26.190 70.592 Le altre variazioni si riferiscono ai beni acquisiti dal ramo Si Holding. 265 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue Totale terreni A. Esistenze iniziali fabbricati 23.252 B. Aumenti 18.998 B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti - C.3 Variazioni negative di fair value 698 C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali 23.252 18.300 Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quegli immobili posseduti (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito. Gli immobili detenuti dall’ICBPI a scopo d’investimento sono i seguenti: - immobile in via Verziere, 11 Milano e via Cavallotti, 14 Milano di proprietà di ICBPI, non strumentale all’attività del Gruppo è stato concesso in locazione operativa - immobile in via Broletto, 37 Milano di proprietà di ICBPI che è stato concesso in locazione operativa. 266 L’immobile in Via Broletto Milano deriva da un contratto di leasing finanziario. Alla data di riferimento non esistono: - restrizioni alla realizzabilità degli investimenti immobiliari o all’incasso dei canoni d’affitto - obbligazioni/impegni contrattuali all’acquisto, costruzione, sviluppo, riparazioni, manutenzioni degli immobili strumentali. Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività 31/12/2010 Attività /Valori Durata definita A.1 Avviamento A.2 Altre attività immateriali Durata indefinita 42.674 31/12/2009 Durata definita Durata indefinita 18.606 A.2.1 Attività valutate al costo: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività 3.656 A.2.2 Attività valutate al fair value: 1.184 a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale 3.656 42.674 1.184 18.606 Non vi sono impegni all’acquisizione di immobilizzazioni immateriali. 267 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente DEF A. Altre attività immateriali: altre INDEF DEF Totale INDEF Esistenze iniziali 18.606 10.422 29.028 A.2 Esistenze iniziali nette 18.606 1.817 19.791 B.1 Acquisti 26.786 992 27.778 B.3 Riprese di valore - - a patrimonio netto - B.5 Differenze di cambio positive - A.1 Riduzioni di valore totali nette B. 9.237 Aumenti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.4 Variazioni positive di fair value - a conto economico B.6 Altre variazioni - - - - 3.573 3.573 C.1 Vendite - C. - operazioni di aggregazione aziendale 9.237 Diminuzioni C.2 Rettifiche di valore - Ammortamenti - 2.094 2.094 + patrimonio netto - - Svalutazioni + conto economico - 2.718 2.718 - a patrimonio netto - C.3 Variazioni negative di fair value - a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette 42.674 - - E. Rimanenze finali lorde 42.674 D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 3.656 46.330 14.987 57.661 11.331 Legenda DEF = a durata definita - INDEF = a durata indefinita Le altre variazioni si riferiscono ai beni acquisiti dal ramo Si Holding. 268 - 11.331 Impairment test La stima del valore d’uso è stata condotta, di regola, sulla base del cosiddetto “metodo reddituale” che esprime il valore del capitale economico in funzione dei redditi che la Cash Generating Unit appare in grado di produrre in futuro. Il metodo reddituale è stato applicato secondo un modello “levered”, nella formulazione a due fasi. La formula valutativa è risultata la seguente: W = ∑ Va Rn + TV(1+i)-n dove i simboli hanno il seguente significato: - ∑ Va Rn = valore attuale dei redditi di piano per ciascuno degli “n” esercizi nei quali è articolato il piano; - TV(1+i) -n = valore attuale del Terminal Value (TV); il TV è a sua volta calcolato attualizzando su un orizzonte temporale infinito una figura di reddito normalizzato a regime stimato alla fine del periodo di piano. Ai fini della stima del tasso di attualizzazione – che nel modello “levered” esprime il costo del capitale azionario - si è operato seguendo l’approccio del CAPM (“Capital Asset Pricing Model”), con la nota relazione Ke = rf + β (rm - rf ), dove Ke è il costo opportunità del capitale azionario, rf il tasso di investimenti senza rischio, β il parametro indicatore del rischio sistematico e il differenziale (rm - rf ) misura il premio per il rischio di mercato (Rm). I flussi di cassa sono stati determinati: - in maniera analitica sulla base delle evidenze del Piano economico di Gruppo 20102012 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, e per quanto di competenza, dai corrispondenti organi delle Società del Gruppo; - in maniera sintetica (sulla base di un tasso medio di crescita permanente applicato ai flussi finanziari dell’ultimo anno del Piano) con riferimento al c.d. terminal value, determinato su un orizzonte temporale infinito. I dati previsti dal Piano economico sono stati valutati, ed eventualmente rettificati in via prudenziale, alla luce delle evidenze derivanti dal processo di budget 2011. Per quanto attiene il Ramo Pagamenti, tenuto conto della natura “bancaria” del business di riferimento, e quindi dell’esigenza di assolvere agli obblighi regolamentari previsti dalla normativa di vigilanza in tema di rispetto dei requisiti patrimoniali minimi, il metodo reddituale è stato applicato nella variante DDM (Dividend Discount Model). Alla misura dei flussi reddituali è stata quindi correlata una stima dello sviluppo delle attività di rischio e, sulla base di un requisito obiettivo del 10,0% (PdV/RWA) è stato definita la misura del flusso reddituale distribuibile. 269 Per tutte le valutazioni, quale risk free rate si è assunto il rendimento dei BTP con scadenza 10 anni; esso risulta pari, alla data di rilevazione, al 4,70%. Il premio per il rischio di mercato è stato considerato nella misura del 5,0%, secondo una diffusa prassi. Il Beta è stato posto pari alla media di un campione di società comparabili, identificate caso per caso in relazione alla natura del business gestito. E’ stata inoltre prevista, ove ritenuta necessaria in relazione in particolare della dimensione del business gestito, una maggiorazione per rischio specifico fissata in un range compreso tra l’1,00% ed il 2,00%. Il flusso terminale è stato costruito considerando quale dato di riferimento iniziale il reddito previsto nell’ultimo anno di piano. Il tasso di crescita (g) è stato posto pari a 1,00%. Al termine di ogni valutazione è stata quindi condotta una analisi di sensitività diretta ad evidenziare: - l’eccedenza del valore recuperabile della CGU rispetto al valore contabile; - il valore assegnato agli assunti di base; - la variazione percentuale del tasso di attualizzazione dei flussi monetari che rende il valore recuperabile della CGU pari al valore dell’avviamento iscritto a bilancio, rispetto al tasso utilizzato nella determinazione del valore d’uso. Invece, per quanto concerne le metodologie valutative utilizzate in riferimento agli avviamenti iscritti in bilancio al fair value, vengono utilizzate le valutazioni effettuate dai periti al fine di supportare la consistenza dei valori iscritti. Si evidenzia che non sono presenti indicatori esterni che possano segnalare un’eventuale perdita di valore degli attivi oggetto di valutazione. Tasso di attual.ne Tasso di crescita Valore d’uso Gap valore d’uso/ avviamento Tasso di attual.ne (*) Variazione perc. TdA (*) 12.319 Valore d’uso Bdg 11 - P.I. Pagamenti 10/12 11,11% 1,00% 70.552 58.233 29,11% 162,0% Ramo E- Banking 3.569 Valore d’uso Bdg 11 - P.I. Pagamenti 10/12 10,63% 1,00% 3.569 - 24,62% 131,6% B. Depositaria B.ca Sella Holding 6.677 Fair value Securities services 6.677 - B. Depositaria B.ca Carige 20.109 Fair value Securities services 20.109 - Totale 42.674 Settore Metodologia Ramo Pagamenti Piani Oggetto Avviamento Di seguito la tabella riepilogativa degli avviamenti. (*) Variazione del tasso di attualizzazione che, utilizzato nella formula valutativa, rende il valore recuperabile della CGU pari al valore dell’avviamento iscritto a bilancio. 270 Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione 31/12/2010 31/12/2009 IRAP Accantonamenti per revocatorie fallimentari Perdite su crediti Ammortamenti Altre IRES 2 9 49 462 Accantonamenti per revocatorie fallimentari Perdite su crediti Ammortamenti Altre 10.283 4.665 Sono iscritte imposte anticipate per € 3,359 milioni sulla perdita fiscale maturata nell’esercizio, in quanto sussistono i presupposti di recuperabilità negli esercizi futuri. Le altre differenze temporanee si riferiscono principalmente a stanziamenti effettuati al Fondo Rischi. 13.2 Passività per imposte differite: composizione 31/12/2010 31/12/2009 IRAP Plusvalenze da realizzo Avviamento Altre IRES Plusvalenze da realizzo Avviamento Altre 2.160 2.199 1.664 1.213 13.813 14.169 Le altre imposte differite si riferiscono principalmente alle imposte differite calcolate sulla rivalutazione degli immobili in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS-IFRS. 271 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 31/12/2010 1. Importo iniziale 31/12/2009 5.136 5.576 6.788 1.029 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi c) riprese di valore b) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri c) mutamento di criteri contabili b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 284 1.824 1.469 50 10.334 5.136 Le altre variazioni in aumento sono connesse principalmente alle perdite fiscali 2010 originatesi come indicato in relazione. Le altre variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente agli utilizzi del fondo rischi. 272 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 31/12/2010 1. Importo iniziale 31/12/2009 17.544 15.359 499 789 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi c) altre b) dovute al mutamento di criteri contabili 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 1.913 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio a) rigiri c) altre b) dovute al mutamento di criteri contabili 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.2 Altre diminuzioni 4. Importo finale 359 517 48 17.636 17.544 273 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/2010 1. Importo iniziale 31/12/2009 - 732 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio a) relative a precedenti esercizi c) altre b) dovute al mutamento dei criteri contabili 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio a) rigiri c) dovute al mutamento di criteri contabili 732 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 274 - - 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/2010 1. Importo iniziale 2. Aumenti a) relative a precedenti esercizi c) altre 31/12/2009 37 171 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio b) dovute al mutamento dei criteri contabili 7 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni a) rigiri c) altre 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio b) dovute al mutamento di criteri contabili 35 140 2 37 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 275 Sezione 15 - Altre attività – Voce 150 15.1 Altre attività: composizione 31/12/2010 Attività /Valori Crediti verso l’Erario per ritenute relative a interessi a clientela e altri crediti verso l’Erario Assegni negoziati da regolare 31/12/2009 34.147 33.399 781 14.860 10.622 Corrispondenti per titoli e cedole scaduti da incassare Scarti valuta su operazioni di portafoglio 33.084 Commissioni e altri proventi da addebitare Birel, bonifici, flussi Setif, messaggi pervenuti da addebitare Partite diverse e poste residuali Totale 14.187 3.831 46.252 13.531 16.629 45.436 143.040 284.555 41.891 167.136 L’incremento delle altre attività è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi. 276 PASSIVO Sezione 1 – Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica 31/12/2010 Tipologia operazioni/Componenti del gruppo 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 274.852 216.809 1.604.080 1.495.211 9.108 10.830 407.399 2.3 Finanziamenti 31/12/2009 2.3.1 pronti contro termine passivi - 2.3.2 altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - 9.108 10.830 6.802 - - 2.5 Altri debiti 367.792 - Totale 2.302.241 2.090.642 Fair value 2.302.241 2.090.642 1.5 Debiti per leasing finanziario Anno 2010 Canone leasing Interessi 2.022 Capitale 150 Debito leasing 1.872 9.108 I dati inseriti si riferiscono all’immobile in via Broletto, 37 Milano e all’immobile di Roma in via Chianesi 110/d; quest’ultimo è stato acquisito in seguito alla fusione con Seceti. L’ICBPI possiede i seguenti beni in leasing: - Immobile sito in via Broletto, 37 Milano, il cui acquisto avverrà al prezzo di riscatto di Euro 154 mila. Tale contratto prevede il pagamento di un canone mensile indicizzato al tasso Euribor a 3 mesi.L’immobile in leasing è vincolato a garanzia del rispetto delle obbligazioni derivanti dai contratti di leasing. - Immobile sito in via Chianesi,110/d Roma, il cui contratto d’acquisto scadrà nel 2014. Tale contratto prevede il pagamento di un canone mensile indicizzato al tasso Euribor a 3 mesi. L’immobile in leasing è vincolato a garanzia del rispetto delle obbligazioni derivanti dai contratti di leasing. 277 Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica 31/12/2010 Tipologia operazioni/Componenti del gruppo 1. Conti correnti e depositi liberi 1.358.991 2. Depositi vincolati - 3. Finanziamenti - 3.1 pronti contro termine passivi 3.2 altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti 278 31/12/2009 924.497 - - 186.211 - - 473.838 - 461.257 Totale 1.832.830 1.571.964 Fair value 1.832.830 1.571.964 Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia titoli / Componenti del gruppo 31/12/2010 VN L1 FV L2 31/12/2009 L3 FV* VN L1 FV L2 L3 FV* A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate X 3.1.2 Altre obbligazioni X 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati X 3.2.2 Altri X Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option X 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B Totale (A + B) X X X X X X X X X X X X X X X X X X 12.762 X - X X 10.072 1.3 Altri 2. Derivati creditizi X X X X X X 12.762 12.762 X X X X X X X X X X X 10.072 10.072 X Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione. VN = valore nominale o nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 279 Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80 Vedi sezione 13 dell’attivo. Sezione 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione 31/12/2010 Debiti tributari, ritenute d’acconto da versare e altri debiti da versare Assegni, flussi check truncation da accreditare Operazioni in titoli, cambi e premi pagati per opzioni, da accreditare Debiti verso dipendenti 5.383 2.720 16.864 14.994 26.495 4.526 104.240 Altri debiti per spese, commissioni interessi da pagare 31/12/2009 14.322 23.909 21.813 Birel, bonifici, flussi di pagamento da accreditare 393.304 282.783 Totale 611.430 377.318 Monte moneta carte di debito Partite diverse e poste residuali 28.177 13.059 27.645 8.515 L’incremento delle altre passività è ascrivibile alle maggiori giacenze sui conti transitori, nella giornata di fine anno, connesse all’esecuzione di disposizioni di pagamento che si sono poi regolate nei giorni successivi. Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue 31/12/2009 31/12/2009 A. Esistenze iniziali 8.393 7.901 B.1 Accantonamento dell’esercizio 258 190 B. Aumenti B.2 Altre variazioni in aumento - operazioni di aggregazione aziendale C. Diminuzioni 2.985 808 C.1 Liquidazioni effettuate 2.007 350 D. Rimanenze finali 9.629 8.393 C.2 Altre variazioni in diminuzione 154 L’incremento della voce è relativo alle operazioni straordinarie di acquisizione del Ramo Servizi da Si Holding e del Ramo Supporti da Key Client. 280 Metodologia attuariale di valutazione Lo IAS 19 stabilisce che la passività da riconoscere in bilancio debba essere determinata sulla base di uno specifico metodo (il Projected Unit Credit Cost). Secondo tale metodo la passività è calcolata in misura proporzionale al servizio già maturato alla data di bilancio rispetto a quello che presumibilmente potrebbe essere prestato in totale. Tale metodo, inoltre, determina la passività senza considerare il valore attuale medio dei futuri contributi eventualmente previsti. La valutazione delle prestazioni secondo i principi IAS 19 si compone delle seguenti fasi: - proiezione sulla base di una serie di ipotesi economiche-finanziarie delle possibili future prestazioni che potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente nel caso di pensionamento, decesso, invalidità, dimissioni, richiesta di anticipazione, ecc. La stima include anche i futuri accantonamenti annui e le future rivalutazioni; - calcolo alla data della valutazione, sulla base del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni; - definizione della passività individuando la quota del valore attuale medio delle future prestazioni riferita al servizio già maturato dal dipendente in azienda alla data della valutazione; - individuazione, sulla base della passività determinata e della riserva accantonata in bilancio, della riserva riconosciuta valida ai fini IAS. In base alla Legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296/2006) che anticipa al 1° gennaio 2007 l’entrata in vigore del d.lgs. n. 252/2005 sulla disciplina le forme di previdenza per l’erogazione dei trattamenti pensionistici complementari e prevede la possibilità di destinare alle forme di previdenza complementare il TFR maturando, l’Ordine degli Attuari ha predisposto un documento tecnico “Nota dell’Ordine degli Attuari sulla valutazione del TFR secondo il principio contabile IAS 19” (di seguito Nota) in cui sono esaminati gli effetti della suddetta normativa sulle valutazioni attuariali del TFR secondo il Principio Contabile Internazionale IAS 19. E’ stato inoltre pubblicato dall’ABI un documento su “La modalità di contabilizzazione del TFR a seguito della riforma della previdenza complementare per le imprese che applicano gli IAS/IFRS” (di seguito documento ABI), in cui si affrontano alcune questioni relative al cambiamento del trattamento contabile da applicare al TFR a seguito della riforma per le banche e le altre imprese che applicano i principi contabili internazionali IAS/IFRS nella redazione del bilancio. In particolare, le tematiche affrontate riguardano il trattamento contabile da applicare alle quote di TFR maturate al 31.12.2006 e a quelle maturande dall’1.1.2007 (versate a forme di previdenza complementare ovvero destinate al Fondo di Tesoreria INPS), le modalità di contabilizzazione dell’impatto della riforma ed infine il trattamento contabile delle quote di TFR maturande dall’1.1.2007 fino al mo- 281 mento dell’eventuale scelta da parte del dipendente. Ai fini della valutazione attuariale della passività connessa all’erogazione del TFR in base al principio contabile IAS 19, nella Nota dell’Ordine sono fornite le seguenti indicazioni, diversificate a seconda della fattispecie da valutare. 1. destinazione del TFR maturando alla previdenza complementare: in tale situazione dovrà essere valutata ai fini IAS solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda sarà periodicamente versata ad un’entità separata (forma pensionistica complementare) senza che tali versamenti comportino ulteriori obblighi a carico dell’azienda connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente. In base alle disposizioni dello IAS 19 riguardanti la specifica situazione, la passività connessa al TFR maturato dovrà essere attuarialmente valutata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, essendo la prestazione da valutare già interamente maturata; di conseguenza per il futuro il Current Service Cost è nullo. 2. mantenimento del TFR maturando in azienda (per aziende con meno di 50 addetti): in tale situazione dovrà essere valutata ai fini IAS la passività relativa a tutto il TFR (quota maturata e quota maturanda); la valutazione attuariale sarà effettuata in base agli usuali criteri previsti dallo IAS 19 e quindi non si verificano cambiamenti rispetto alle precedenti valutazioni attuariali effettuate fino al 31.12.2006. 3. trasferimento del TFR maturando al Fondo tesoreria dell’INPS (per coloro che pur avendo scelto di non destinare il TFR maturando alla previdenza complementare, lavorano presso un’azienda con almeno 50 addetti): per tale situazione il quadro regolamentare non è ancora definito; gli operatori del mercato stanno completando gli approfondimenti necessari per delineare tutti gli aspetti giuridici e tecnico-contabili; allo stato dell’arte, da una lettura puramente tecnica della norma, tale fattispecie apparirebbe assimilabile a quella di cui al punto 1. e quindi richiederebbe l’applicazione degli stessi criteri metodologici ivi previsti. IPOTESI DEMOGRAFICHE - per le probabilità di morte del personale in servizio, quelle della popolazione italiana rilevate dall’ISTAT del 2000 ridotta del 25%, distinte per sesso; - per la probabilità di eliminazione per invalidità assoluta e permanente del lavoratore di divenire invalido ed uscire dalla collettività aziendale sono state utilizzate tavole di invalidità correntemente usata nella pratica riassicurative, distinte per età e per sesso; - per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l’Assicurazione Generale Obbligatoria; - per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per le cause di dimissioni e licenziamenti sono state stimate le frequenze annue, sulla base di dati aziendali e di mercato, 282 su un periodo di osservazione dal 2003 al 2010 e fissate, in accordo con il management aziendale, pari al 3,50% annuo; - per la probabilità di richiesta di anticipazione, in base ai dati forniti dall’Azienda, si è supposto un valore annuo del 3,00%, con un’aliquota media di anticipazione pari al 50,00%. IPOTESI ECONOMICO-FINANZIARIE Lo scenario macroeconomico utilizzato per le valutazione viene descritto dalla seguente tabella: PARAMETRI IPOTESI DINAMICA Tasso di aumento delle retribuzioni 4,00% Tasso di inflazione 2,00% Tasso di attualizzazione 3,75% Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione 31/12/10 Voci/Componenti 1. Fondi di quiescenza aziendali 31/12/09 1.302 2. Altri fondi per rischi ed oneri 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 2.3 altri Totale 1.182 15.440 16.063 - - - 15.440 16.063 16.742 17.244 283 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Voci/Componenti A. Esistenze iniziali Fondi di quiescenza Altri fondi Totale 1.182 16.063 17.244 202 4.107 4.309 B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - B. Aumenti B.1 Accantonamento dell’esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 88 B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzo nell’esercizio 82 - 88 - 4.817 4.899 C.3 Altre variazioni - C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto D. Rimanenze finali 1.302 15.440 - 16.742 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita 1. Illustrazione dei fondi Il fondo di quiescienza aziendale a prestazione definita è costituito dagli accantonamenti effettuati a fronte dell’impegno assunto dall’Icbpi nei confronti dei propri cessati. Il debito attuariale stimato al 31 dicembre 2010 è pari a € 1.302 mila. Il calcolo attuariale è stato effettuato avvalendosi della collaborazione professionale di un attuario. Si evidenzia inoltre, che tale piano è basato su un’unica retribuzione (retribuzione forfettaria)/ sull’ultima retribuzione/su piani medici successivi alla fine del rapporto di lavoro. 2. Variazioni nell’esercizio dei fondi Il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti ammontava al 31 dicembre 2009 a € 1.182 mila. Nel corso dell’esercizio sono stati erogati benefici per un totale di € 82 mila. Nel corso dell’esercizio si è accantonato un importo pari ad € 202 mila che porta il fondo a € 1.302 mila. 5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali Per le valutazioni attuariali sono state adottate le seguenti ipotesi demografiche ed economico - finanziarie: IPOTESI DEMOGRAFICHE: - per le probabilità di morte dei pensionati per anzianità o vecchiaia, quelle relative alla 284 popolazione italiana rilevate dalla Ragioneria Generale dello Stato sulla generazione dei nati nel 1948, distinte per sesso; - per le probabilità di morte dei pensionati per invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010, distinte per sesso; - per le probabilità di lasciar famiglia, quelle, distinte per sesso, pubblicate nei suddetti rendiconti degli Istituti di Previdenza; - per le probabilità di passaggio in seconde nozze dei vedovi e delle vedove, quelle dedotte dalle tavole di nuzialità 1960/62 dell’ISTAT; - per le probabilità di morte dei vedovi e delle vedove quelle della popolazione italiana rilevate dall’Istat nell’anno 1992, distinte per sesso, mentre per gli orfani minori si sono supposte nulle le probabilità di morte. IPOTESI ECONOMICO - FINANZIARIE: Lo scenario macroeconomico utilizzato per le valutazione viene descritto dalla seguente tabella: PARAMETRI IPOTESI DINAMICA Tasso di aumento delle pensioni Fondo 1,50% Tasso di aumento delle pensioni Inps 1,50% Tasso di inflazione 2,00% Tasso di incremento del PIL 3,00% Con riferimento al tasso di attualizzazione adottato nelle valutazioni riconducibili sotto lo IAS 19, si è fatto riferimento alla struttura per scadenza dei tassi di interesse osservata al 30.12.2010 e derivata con metodologia di tipo bootstrap dalla curva dei tassi swap rilevata al 30.12.2010 (Fonte: il Sole 24 ore) e fissato rispetto ad impegni passivi con durata media residua pari a anni 14. Processo verbale di constatazione Direzione Regionale Entrate Sulla base di parere richiesto al fine di verificare la necessità di effettuare accantonamento in bilancio in riferimento al processo verbale di constatazione notificato in data 12 giugno 2009, da parte della Direzione Regionale delle Entrate, si può evidenziare quanto segue: in riferimento ai rilievi mossi nel processo verbale di constatazione si è ritenuta probabile la definizione della controversia mediante accertamento con adesione parziale. Si è stimato un accertamento pari a € 912 mila sulla base della menzionata ipotesi. 285 Altri Fondi Gli altri fondi si riferiscono principalmente a claim/cause per le quali si ritiene probabile il pagamento delle stesse. Sono state prese in esame passività potenziali per le quali l’Istituto Centrale delle Banche popolari, sulla base anche di pareri esterni, ha valutato il rischio come possibile e per il quale non sono stati di conseguenza effettuati stanziamenti in bilancio. Tale rischio, che asserisce alla prestazione di uno dei servizi tipici dell’ICBPI, è stato stimato in un ammontare di E 1,0 milioni. Sezione 14 – Patrimonio dell’impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 14.1 Capitale e azioni proprie: composizione 31/12/2010 Voci/Valori 1. Capitale 31/12/2009 42.500 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve 148.242 140.921 32 32 237.427 4. (Azioni proprie) 42.093 226.272 5. Riserve da valutazione 46.617 48.776 7. Utile (Perdita) d’esercizio 41.635 24.019 516.389 482.049 6. Strumenti di capitale - Totale 286 - 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali Ordinarie Altre 14.031.000 75.391 13.995.609 B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: 135.549 - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese 100 C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio - interamente liberate - non interamente liberate 14.091.258 75.291 14.166.549 14.166.549 Le azioni in circolazione, tutte interamente liberate, sono pari al n. 14.166.549. Le azioni proprie in portafoglio sono pari al n.75.291 287 Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni 31/12/2010 Operazioni 31/12/2009 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 126.451 121.305 123.407 118.179 90 582 a) Banche 3.044 b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 532 a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 2.524 442 1.942 - 30 - a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 6.432 30 - b) Clientela - - i) a utilizzo certo 6.402 - ii) a utilizzo incerto 6.402 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: 3.126 vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - - - - - 6) Altri impegni Totale 226.983 130.259 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. 4. 5. 6. 7. Attività finanziarie valutate al fair value 31/12/2010 73.953 31/12/2009 71.772 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività materiali Le attività costituite in garanzia sono costituite principalmente da titoli di stato posti a garanzia dell’operatività della banca sui mercati di riferimento. 288 4. Gestione e intermediazione per conto terzi: Tipologia servizi 31/12/2010 31/12/2009 1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi a) Acquisti 1. Regolati 2. non regolati b) vendite 1. regolate 2. non regolate 2. Gestioni patrimoniali a) individuali b) collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali) altri 9.336.025 4.587.180 - - 9.336.025 4.587.180 20.525.995 19.393.298 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 0 2. altri titoli 20.525.995 19.393.298 c) titoli di terzi depositati presso terzi 29.838.505 23.925.637 896.609 673.072 - - d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 289 Parte C - Informazioni sul conto economico Sezione 1 – Gli interessi - Voci 10 e 20 1. Attività finanziarie detenute 8.319 per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 2.688 5. Crediti verso clientela 7. Derivati di copertura 9. Altre attività 8.778 11.006 36.818 10.530 - - 8.778 27.049 - - 27.772 - 268 Totale 8.319 2.688 27.772 6. Attività finanziarie valutate al fair value Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2010 Altre attività Voci/Forme tecniche Finanziamenti Titoli di debito 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione - - 6.983 - 268 369 47.824 44.931 L’incremento degli interessi sui crediti verso la clientela è connesso principalmente al founding concesso alla partecipata CartaSi. 290 1. Debiti verso banche centrali 31/12/2009 31/12/2010 Altre passività Voci/Forme tecniche Titoli Debiti 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione - 2. Debiti verso banche 7.505 7.505 15.118 4. Titoli in circolazione 916 - 2.425 3. Debiti verso clientela 9.797 5. Passività finanziarie di negoziazione 9.797 - 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura Totale 18.219 - - 8.676 - 553 553 800 553 17.855 27.019 - - 291 Sezione 2 – Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione 31/12/2010 Tipologia servizi/Settori a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti 119 149 - - - c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: ‘1. negoziazione di strumenti finanziari 2 ‘3. gestioni patrimoniali - ‘2. negoziazione di valute 3.1. individuali 3.2. collettive ‘5. banca depositaria ‘7. raccolta ordini - - - - - 9.1. gestioni patrimoniali - 9.1.1. individuali - 9.1.2. collettive - 9.2. prodotti assicurativi - 9.3. altri prodotti - d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione g) esercizio di esattorie e ricevitorie Totale - - - j) altri servizi - - i) tenuta e gestione dei conti correnti - 59.797 - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio 2.453 56.313 - f) servizi per operazioni di factoring - 6.483 - ‘9. distribuzione di servizi di terzi - 7.193 - ‘8. attività di consulenza - 1 2.756 ‘6. collocamento di titoli - 0 - ‘4. custodia e amministrazione di titoli 292 31/12/2009 - 772 1.331 67.155 70.214 2.3 Commissioni passive: composizione 31/12/2010 Servizi/Settori a) garanzie ricevute 31/12/2009 - b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute - 50 69 - - 97 3. gestioni patrimoniali: 3.1 portafoglio proprio 88 - 3.2 portafoglio di terzi - - 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari - 3.716 3.987 - - - 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi - 21.262 22.698 25.747 27.678 623 Totale 836 Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione 31/12/2010 Voci/Proventi Dividendi A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione C. Attività finanziarie valutate al fair value B. D. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 203 - Partecipazioni 30.460 Totale 30.664 31/12/2009 Proventi Proventi da quote Dividendi da quote di O.I.C.R. di O.I.C.R. - 6 - - - - 996 - 9.706 - 10.707 - - L’incremento è connesso principalmente ai maggiori dividendi percepiti dalle società partecipate. 293 Sezione 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 258 1.2 Titoli di capitale 184 299 1.3 Quote di O.I.C.R. - 23.673 -2 - 31 Risultato netto [(A+B) - (C+D)] Perdite da negoziazione (D) Minusvalenze (C) Utili da negoziazione (B) Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) 4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione - 23.234 268 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti 2.3 Altre 3. Altre attività e passività finanziarie: X differenze di cambio X X X 953 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su valute e oro - 612 Su titoli di capitale e indici azionari X Altri X -638 X X - 27 - 4.2 Derivati su crediti Totale 294 258 1.094 - 23.673 - 672 - 22.040 Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/Componenti reddituali 31/12/2010 Utili Perdite Attività finanziarie - - 2. Crediti verso clientela - - 1. Crediti verso banche - 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale - 229 3.3 Quote di O.I.C.R. - 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività - - 31/12/2009 Risultato netto Utili Perdite - - - - - - - - - 229 - - - - 99 - 88 - - - - Risultato netto - - 99 - - - 88 - 229 0 229 187 0 187 Passività finanziarie - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 1. Debiti verso banche - 3. Titoli in circolazione Totale passività 0 0 0 0 0 0 Tale voce è determinata dalla cessione di Visa per € 118 mila, dalla liquidazione della Società BP Invest per € 99 mila e dalla liquidazione della Società Euros per € 11 mila. 295 Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Riprese di valore (1) Specifiche Altre Cancellazioni Componenti reddituali Rettifiche di valore A. Crediti verso banche - finanziamenti Specifiche Di portafoglio Operazioni / (2) Di portafoglio 31/12/10 31/12/09 (3)=(1)– (3)=(1)– (2) A B A B 1.753 - titoli di debito 1.753 - B. Crediti verso clientela - - finanziamenti - titoli di debito C. Totale - 1.753 - - - - Legenda A = da interessi B = altre riprese Tale voce è costituita dalla svalutazione del credito in Ber Banca. 296 (2) - 1.753 - Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione 31/12/2010 Tipologia di spesa/Settori 1) Personale dipendente a) salari e stipendi b) oneri sociali 31/12/2009 63.185 30.983 7.646 5.687 32.661 c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali 0 e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 112 f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - a contribuzione definita g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a prestazione definita 0 - strumenti patrimoniali 0 - 20.272 2) Altro personale 3) Amministratori e sindaci 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale 1.713 - 563 1.089 1.132 0 - 1.337 4) Personale collocato a riposo - 1.713 0 i) altri benefici a favore dei dipendenti - 2.237 2.237 h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri 78 215 0 - a contribuzione definita - 258 0 - a prestazione definita 22.726 1.430 -1.719 -1.427 64.211 32.337 319 218 L’incremento della voce è relativo all’acquisizione del Ramo Servizi di Si Holding oltre al potenziamento delle strutture di controllo e della Direzione Aziendale avvenuta nel corso del semestre, oltre che alla classificazione a costi del personale (voce i) dell’onere relativo alla procedura sindacale conclusasi nel 2010 il cui onere nel 2009 era contabilizzato a Fondo Rischi. 297 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria: 31/12/2010 Tipologia di spesa/Settori a) dirigenti 31/12/2009 27 b) quadri direttivi 24 178 c) restante personale dipendente 125 299 245 9.5 Altre spese amministrative: composizione 31/12/2010 Tipologia di spesa - elaborazioni dati - postali, trasporto valori e corrieri 31/12/2009 22.437 22.959 3.841 5.790 512 298 1.466 - services esterni - traffico rete interbancaria 8.920 - collegamenti telematici e costi per l’automazione 708 4.706 - spese per servizi professionali 5.065 5.639 - spese di manutenzione e locazione 5.392 2.094 251 176 - moduli assegni circolari in bianco 264 -spese condominiali, fitti, riscaldamento e illuminazione 2.632 - cancelleria e stampati - assicurazioni 274 - telegrafiche, telefoniche e telex 481 - lavorazione carte 1.319 - outsorcing back office - - contributi associativi - vigilanza locali e pulizia uffici - imposte e tasse Totale 1.367 297 386 - 572 457 2.307 3.455 625 - altre spese 342 610 12.348 11.878 68.706 61.163 L’incremento della voce è relativo all’acquisizione del Ramo Servizi di Si Holding oltre al potenziamento delle strutture di controllo e della Direzione Aziendale avvenuta nel corso del semestre. 298 Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione 31/12/2010 Tipologia di spesa Accantonamento per rischi ed oneri diversi Totale 31/12/2009 -227 1.402 -227 1.402 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette di attività materiali: composizione Ammortamento Attività/Componenti reddituali (a) A. Attività materiali - A.1 Di proprietà - - Ad uso funzionale 1.324 - Per investimento 688 A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale Totale - Riprese di valore (c) - 10 - - - - - - 2.428 - 1.324 - Risultato netto (a + b – c) - - 406 - Per investimento Rettifiche di valore per deterioramento (b) 688 - 406 - 2.428 10 299 Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione Attività/Componenti reddituali A. Attività immateriali Rettifiche di valore Ammortamento per deterioramento (a) (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a + b – c) A.1 Di proprietà - Generate internamente - Altre finanziario dall’azienda 2.095 A.2 Acquisite in leasing Totale 2.095 2.095 - - 2.095 Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione 31/12/2010 Oneri assegni circolari prescritti 31/12/2009 17 Altri oneri Royalties 2.579 1.535 5.892 4.852 3.296 Totale 21 3.296 13.2 Altri proventi di gestione: composizione 31/12/2010 Fitti attivi 3.232 31/12/2009 3.241 Ricavi da servizi 61.063 48.710 Altri proventi 10.822 4.541 Recupero bolli da clientela e spese postali 1.214 Totale 76.332 1.375 57.867 I maggiori proventi per servizi derivano dai servizi centralizzati svolti da ex Si Holding a favore delle società dell’ex Gruppo CartaSi oltre ai servizi svolti dalle strutture di controllo di gruppo. 300 Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione 31/12/2010 Componenti reddituali/Settori 31/12/2009 A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 29.870 - 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione - 4. Altri oneri Risultato netto 29.870 - Sezione 16 – Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione 31/12/2010 Componenti reddituali/Valori E-Banking Totale 31/12/2009 2.718 - 2.718 - Si tratta delle rettifiche dell’impairment test, avvenute in chiusura d’esercizio. 301 Sezione 17 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione Componenti reddituali/Valori 31/12/2010 31/12/2009 A. Immobili - - - Utili da cessione - - - Perdite da cessione - - - - - Utili da cessione 2 6 - Perdite da cessione - - 2 6 B. Altre attività Risultato netto Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Componenti reddituali/Settori 1. Imposte correnti 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 31/12/2010 31/12/2009 -745 -11.474 -309 0 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) 302 0 3.922 -440 -91 -272 2.777 -12.186 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio - IRES 31/12/10 Riconciliazione tra aliquota teorica e aliquota effettiva: aliquota teorica 27,50% 27,50% 8,82% 5,98% ricavi esenti e altre diminuzioni -47,23% aliquota effettiva -10,91% costi non deducibili 31/12/2009 -8,93% 24,55% I ricavi esenti si riferiscono principalmente a differenze permanenti relative a dividendi e a plusvalenze esenti. I costi non deducibili si riferiscono principalmente a oneri passivi e alla quota indeducibile degli interessi passivi. 18.3 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio - IRAP 31/12/10 Riconciliazione tra aliquota teorica e aliquota effettiva: aliquota teorica ricavi esenti e altre diminuzioni costi non deducibili aliquota effettiva 4,82% 31/12/2009 4,82% -11,22% -2,25% 3,77% 9,11% 10,17% 6,54% I ricavi esenti si riferiscono principalmente a differenze permanenti relative a dividendi esenti. I costi non deducibili si riferiscono principalmente ai costi del personale e ad altri oneri passivi e alla quota indeducibile degli interessi passivi. 303 Parte D – Redditività omplessiva Prospetto analitico della redditività complessiva Voci Importo Lordo Imposta sul reddito 10. Utile (Perdita) d’esercizio X X Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita a) variazioni di fair value -2.101.091 33.954 b) riigiro a conto economico: - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo -93.901 1.517 c) altre variazioni 30. Attività materiali 40. Attività immateriali 50. Copertura di investimenti esteri a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni 60. Copertura dei flussi finanziari a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni 70. Differenze di cambio a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni 80. Attività non correnti in via di dismissione a) variazioni di fair value b) riigiro a conto economico: c) altre variazioni 90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti 100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico: - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 110. Totale altre componenti reddituali -2.194.992 35.471 120. Redditività complessiva (Voce 10 + 110) -2.194.992 35.471 304 Importo Netto 41.635.487 -2.067.137 -92.384 -2.159.521 39.475.966 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nel rispetto delle vigenti previsioni normative (in particolare di quelle emanate dalla Banca d’Italia), l’ICBPI si è dotato di un Modello di Governance che regola - in una visione integrata - le linee guida del sistema dei controlli interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico al fine di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo. La responsabilità del sistema dei controlli interni di Icbpi è affidata allo stesso Consiglio di Amministrazione, che ne fissa le linee di indirizzo e ne verifica periodicamente l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento. Allo scopo di assicurare un ottimale espletamento da parte del Consiglio di Amministrazione dei compiti ad esso affidati, è stato inoltre costituto un Comitato per il Controllo Interno, composto da tre consiglieri e avente funzioni consultive e di proposta nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di controlli interni. Va segnalato il ruolo fondamentale rivestito dall’Area Auditing di Gruppo, posta a diretto riporto del Comitato per il Controllo Interno e del Collegio Sindacale, responsabile dei controlli di “terzo livello” e allo stesso tempo osservatore/verificatore dell’intero impianto dei controlli interni. Il Servizio Compliance di Gruppo effettua il costante presidio del Rischio Reputazionale. Infine, il presidio di secondo livello sui Rischi è esercitato dal Servizio Risk Management che è funzione accentrata per tutto il gruppo. ICBPI si è dotata di una Risk Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ICBPI. La Policy viene aggiornata ogni volta che muta il profilo di Rischio. SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Per rischio di credito si intende la possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio delle controparti affidate determini l’inadempienza delle controparti stesse, producendo perdite impreviste relativamente alle esposizioni per cassa o di firma. Le modalità di gestione del rischio di credito dipendono dalle politiche di erogazione e copertura adottate dalla banca. In tale contesto, è necessario inquadrare le stesse nell’ambito della più ampia “politica del credito” di una banca di c. d. “secondo livello” quale l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. Infatti, il “core business” dell’Istituto è rappresentato dall’offerta di prodotti e servizi al sistema bancario e finanziario e a primaria clientela “corporate” principalmente nel comparto dei sistemi di pagamento e dei servizi amministrativi di custodia, amministrazione e regolamenti titoli, oltre che garantire linee di credito specifiche verso le Società del Gruppo per sostenerne l’attività. Ne consegue che l’erogazione del credito non costituisce per l’Istituto un obiettivo prin- 305 cipale di business, ma è strumentalmente e strettamente connessa all’erogazione di tale tipologia di prodotti e servizi. In altri termini, l’Istituto non svolge come ruolo primario quello di erogatore di finanziamenti, ma la concessione di linee di credito è indirizzata fondamentalmente alle terze parti che, in relazione ai prodotti/servizi loro erogati ed alle regole operative/economiche degli stessi, manifestano l’esigenza di usufruire di un affidamento nelle forme proprie dell’erogazione di denaro (fidi per cassa) o sotto forma di impegni (crediti di firma). L’Istituto inoltre non opera in prodotti finanziari innovativi quali i derivati su crediti. Coerentemente con la predetta politica adottata in materia di concessione del credito, le metodologie di misurazione del rischio di credito adottate in ICBPI ed il relativo processo di controllo andamentale dei vari rapporti sono ispirati a criteri di snellezza e semplicità, anche in ragione del limitato numero di esposizioni normalmente assunte dall’Istituto. 2. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO 2.1 Aspetti organizzativi La fase di gestione e monitoraggio del credito coinvolge tutta la struttura organizzativa dell’Istituto; particolare attenzione viene posta al monitoraggio dei crediti problematici. Dal punto di vista organizzativo interno, i rischi creditizi sono gestiti e presidiati, in accordo alle attribuzioni della normativa interna, da: - Consiglio di Amministrazione; - Direttore Generale; - Comitato Crediti; - Servizio Crediti e Sportelli 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo La politica di affidamento prevede l’effettuazione di un’analisi del merito creditizio che si basa principalmente sull’analisi dei bilanci, sulle informazioni presenti in Centrale Rischi, sull’analisi dell’andamento dei precedenti rapporti e sull’analisi e valutazione di eventuali garanzie. Sulla base di tali informazioni si provvede ad istruire la pratica di affidamento che viene successivamente sottoposta all’approvazione dell’organo competente. Al riguardo si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha fissato un sistema di delega che attribuisce l’onere di approvare l’affidamento a diversi soggetti in funzione dell’importo e della forma tecnica. Per le erogazioni di importo più significativo, la decisione finale spetta al Consiglio di Amministrazione. Il successivo processo di monitoraggio del rischio di credito è affidato al Servizio Crediti e Sportelli. L’attività di monitoraggio prevede che il Responsabile del Servizio prenda visione giornalmente delle posizioni in debordo e degli scoperti di conto verificatisi acquisendo tutti gli elementi conoscitivi sulla posizione. Tale attività viene svolta prendendo visione dei tabulati giornalieri prodotti dal Sistema Informativo. Accertata l’effettiva 306 esistenza dello sconfino o dell’eventuale scoperto di conto, il Responsabile del Servizio relazioni procedere alla immediata segnalazione dello stesso all’Organo facoltizzato competente per le relative autorizzazioni. Il monitoraggio del rispetto dei massimali operativi concessi alle banche viene eseguito giornalmente come controllo di secondo livello dal Servizio Risk Management. Periodicamente il Servizio Crediti e Sportelli procede alla verifica che i requisiti del soggetto richiedente siano in linea con quelli che hanno consentito inizialmente la concessione della linea di credito. A tal scopo, le Unità Organizzative competenti sulla clientela, qualora rilevino anomalie operative o acquisiscano informazioni negative che fanno ritenere di essere in presenza di un “aggravamento del rischio”, si attivano per sottoporre a riesame la posizione in oggetto. Data la dimensione e la natura del rischio di credito/controparte assunto dalla Banca, non sono utilizzati sistemi di scoring o sistemi basati su rating esterni e/o interni. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Al fine di mitigare il rischio di credito, gli organi deliberanti, sulla base delle risultanze della relativa istruttoria possono decidere di subordinare la concessione della linea di credito all’acquisizione di idonee garanzie. Acquisite le garanzie richieste, prima del perfezionamento ed erogazione della linea, viene esperito da parte del Servizio Crediti e Sportelli un esame amministrativo e di merito delle garanzie acquisite. La banca non utilizza accordi di compensazione relativi ad operazioni in bilancio e “fuori bilancio”. La banca non utilizza strumenti derivati per la copertura del rischio di credito. Le garanzie acquisite sono costituite principalmente da: - titoli in pegno (titoli governativi - sovranational area euro - obbligazioni eligible per B.C.E); - contratto di garanzia finanziaria; - fidejussione; - lettere di patronage. Le garanzie acquisite non presentano particolari vincoli contrattuali che ne possano minare la validità giuridica. Non si segnalano significativi cambiamenti nella modalità di gestione delle garanzie rispetto all’esercizio precedente. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Periodicamente tutte le posizioni potenzialmente anomale sono esaminate analiticamente dal Comitato Credito che nell’ambito delle proprie attribuzioni delibera le azioni di recupero da intraprendere nonché i cambiamenti di status del credito, tenuto conto dell’andamento storico della posizione, dell’anzianità, delle informazioni qualitative e quantitative disponibili sul debitore. Tali deliberazioni sono periodicamente sottoposte all’esame del Consiglio di Amministrazione. 307 Per quanto riguarda le posizioni deteriorate sono state apportate le rettifiche di valore scaturite da una valutazione analitica delle singole posizioni. Per quanto riguarda le svalutazioni collettive si è proceduto alla stima delle perdite in base alle perdite storiche realizzate dall’ICBPI normalizzato dagli eventi straordinari. In base a tale analisi non si è rilevata nessuna necessità di effettuare rettifiche di valore per cui vi siano già obiettive evidenze di perdita. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. QUALITA’ DEL CREDITO A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziare in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009 308 Totale Altre attività Esposizioni scadute Esposizioni ristrutturate Incagli Portafogli/qualità Sofferenze A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) 669.721 - - - - 669.721 - - - - - - 399 - - - - 153.131 153.131 1.173.136 1.173.136 2.358.339 2.358.738 - - - - 399 399 - - - 203 - - - - 4.363.894 4.363.670 3.981.659 3.982.261 8.945 8.945 A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziare in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009 Totale (esposizione netta) - - - - 669.721 669.721 - - - 8.945 - 8.945 8.945 - - - 153.131 - 153.131 153.131 - - - 1.174.889 1.753 2.358.339 2.358.738 Rettifiche di portafoglio 3.086 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.689 3.086 3.086 399 3.695.303 602 3.489.300 - 1.173.136 1.173.136 3.485 3.485 399 2.358.339 Esposizione netta - Esposizione lorda Esposizione netta 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Esposizione lorda Portafogli/qualità In bonis Rettifiche specifiche Attività deteriorate 1.753 - 4.363.271 4.363.670 3.981.659 3.982.261 309 A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori A. ESPOSIZIONI PER CASSA Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Netta a) Sofferenze - - - - c) Esposizioni ristrutturate - - - - b) Incagli - d) Esposizioni scadute e) Altre attività - TOTALE A B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre - TOTALE B TOTALE A+B - 1.408.059 - 1.408.059 18.327 X 1.426.386 - 18.327 - 1.753 - 1.406.306 1.406.306 18.327 18.327 - 1.424.633 Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Netta - 399 - - A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Tipologie esposizioni/valori A. ESPOSIZIONI PER CASSA a) Sofferenze b) Incagli d) Esposizioni scadute B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre 310 3.086 - - - TOTALE A TOTALE B Rettifiche di valore specifiche 3.485 - c) Esposizioni ristrutturate e) Altre attività Esposizione lorda 2.941.435 - - - - - 2.944.920 3.086 124.809 X 124.809 - - 2.941.435 2.941.834 124.809 124.809 A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze 3.485 Incagli 203 Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da crediti in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso crediti in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate 3.485 203 - 311 A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze 3.086 B. Variazioni in aumento B.1. rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3. altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1. riprese di valore da valutazione C.2. riprese di valore da incasso C.3. cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5. altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate 312 3.086 Incagli Esposizioni Esposizioni ristrutturate scadute A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite: 2.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 4.646 4.628 Totale (1+2) Altri soggetti Banche Altri enti pubblici Governi e banche centrali Altri soggetti Banche Altri enti pubblici Governi e banche centrali Garanzie personali (2) Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati CNL Altre garanzie reali Titoli Immobili Valore esposizione Garanzie reali (1) 4.628 313 B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Società finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Altri enti pubblici Rettifiche valore di portafoglio Esposizioni/ Controparti Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Governi e Banche Centrali A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - 574.051 - - 6.984 - - 2.331.237 - - TOTALE A 574.051 - - 6.984 - - 2.331.636 A.5 Altre esposizioni B. Esposizioni “fuori bilancio” 399 3.086 3.086 - - B.1 Sofferenze - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 89 - - 290 - - 123.783 - - TOTALE B 89 - - 290 - - 123.783 - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 574.140 - - 7.274 - - 2.455.419 3.086 - TOTALE (A + B) 31/12/2009 435.566 - - 119 - - 1.967.739 3.086 - 314 Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Altri soggetti Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Imprese non finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Esposizioni/ Controparti Rettifiche valore specifiche Imprese di assicurazione A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 5.859 - - 22.066 - - 1.238 - - TOTALE A 5.859 - - 22.066 - - 1.238 - - B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni - - - 70 - - 578 - - TOTALE B - - - 70 - - 578 - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 5.859 - - 22.136 - - 1.815 - - TOTALE (A + B) 31/12/2009 16.773 - - - - 1.567 - - 8.521 315 B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valori di bilancio) A.1 Sofferenze A.2 Incagli - A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni 2.916.625 399 3.086 Rettifiche valore complessive Rettifiche valore complessive A. Esposizioni per cassa Esposizione netta Resto del mondo Asia Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Rettifiche valore complessive Esposizione netta America Esposizione netta Altri paesi europei Italia Esposizione netta Esposizioni/ Aree geografiche - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 24.555 - 253 - 1 - - - TOTALE 2.917.025 3.086 24.555 - 253 - 1 - - - B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 124.719 - 2 - 89 - - - - - TOTALE 124.719 - 2 - 89 - - - - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 3.041.743 3.086 24.557 - 342 - 1 - - - TOTALE (A + B) 31/12/2009 2.397.728 3.086 32.344 - 215 - - - - - 316 B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche valore complessive Resto del mondo Asia Rettifiche valore complessive Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta America Rettifiche valore complessive Altri paesi europei Italia Rettifiche valore complessive Esposizioni/ Aree geografiche A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - A.2 Incagli - - - - - - - - - - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - - A.5 Altre esposizioni 1.208.687 1.753 145.889 - 33.442 - 5.611 - 12.677 - TOTALE 1.208.687 1.753 145.889 - 33.442 - 5.611 - 12.677 - B. Esposizioni “fuori bilancio” B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Incagli - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - B.4 Altre esposizioni 16.353 - 1.974 - - - - - - - TOTALE 16.353 - 1.974 - - - - - - - TOTALE (A + B) 31/12/2010 1.225.040 1.753 147.863 - 33.442 - 5.611 - 12.677 - TOTALE (A + B) 31/12/2009 1.489.779 - 32.666 - 1.076 - 14.021 - - 133.129 B.4 Grandi rischi 31/12/10 a) Ammontare b) Numero 31/12/09 509.970 9 - 317 C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITA’ Il Gruppo non ha effettuato operazioni di cartolarizzazione e cessione di attività. D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO L’ICBPI in ragione del particolare profilo di Rischio di Credito non si è dotato di strumenti per la misurazione. SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO Il rischio di mercato è il rischio di perdita generato dall’operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari (portafoglio di negoziazione), le valute e le merci, derivante dall’andamento dei fattori di mercato (tassi d’interesse e prezzi) o dalla situazione dell’emittente. Tale rischio risulta connaturato all’attività bancaria in quanto insito nel processo di trasformazione nel tempo delle risorse finanziarie. La “naturale” attività dell’Istituto, ha determinato nel tempo la progressiva crescita dell’operatività sul mercato interbancario, comportando una crescita sia della raccolta che degli impieghi prevalentemente in depositi interbancari a breve e brevissima scadenza. Inoltre la banca svolge attività di trading su attività finanziarie. Si evidenzia che l’Istituto non detiene prodotti finanziari innovativi o complessi. L’operatività in derivati riguarda essenzialmente attività di negoziazione pareggiata per conto della clientela ed ha per oggetto Interest Rate Swap. L’Istituto inoltre utilizza gli Overnight Interest Rate Swap per la copertura del rischio di tasso connesso ai depositi bancari a medio-lungo termine. L’operatività in valuta riguarda essenzialmente attività di negoziazione pareggiata per conto della clientela. Ne consegue che per l’ICBPI le esigenze di controllo in questo ambito si focalizzano sul rischio derivante dall’operatività nei mercati monetari, mobiliari, delle valute e degli strumenti derivati, rappresentato dall’aleatorietà dei risultati futuri derivante da variazioni sfavorevoli delle condizioni di mercato. Le caratteristiche finanziarie (tasso variabile e duration limitata), la qualità del credito (titoli di stato e obbligazioni di emissione bancaria) e l’incidenza limitata degli investimenti nel comparto azionario di ICBPI delineano per definizione un profilo di rischio contenuto nel rispetto dei limiti e degli stop loss stabiliti dal Regolamento Interno. Il monitoraggio delle posizioni in Titoli e delle Operazioni in Cambi viene eseguito dal Servizio Risk Management tramite VaR correlato al 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, calcolato quotidianamente utilizzando un modello parametrico (metodologia Riskmetrics di JP Morgan, Varianza/Covarianza). Ulteriore controllo viene esercitato giornalmente sui limiti di detenibilità delle diverse tipologie di strumenti e sui limiti di stop-loss. 318 2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali Ai fini della compilazione della presente Parte, rientrano nel “portafoglio di negoziazione”, come definito nella disciplina relativa alle segnalazioni di Vigilanza, il portafoglio degli strumenti finanziari soggetto ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato. Tutte le attività detenute dalla Banca rientrano nel “Portafoglio di negoziazione”. Tale portafoglio accoglie tutti gli strumenti finanziari soggetti ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato. Non vi sono modifiche di impostazione rispetto all’esercizio precedente; il rischio di tasso permane estremamente limitato in considerazione del naturale matching tra poste dell’attivo e del passivo, derivante dall’attività tipica dell’ ICBPI. Gli obiettivi per i quali essi vengono acquistati sono stati illustrati in premessa. 319 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari. 1. Attività per cassa durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia/durata residua a vista Valuta di denominazione: Euro Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - 200.588 221.103 206.529 19 15.151 3.476 4.307 - - - - - - - - - 2.1 P.c.t. passivi - - - - - - - - 2.2 Altre passività - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - + posizioni lunghe - 184.922 375 - - - 28.933 - + posizioni corte - 369.466 374 - - - 28.933 - altri 1.2 Altre attività 2 Passività per cassa 3 Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - Altri derivati 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni - Altri derivati 320 durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia/durata residua a vista Valuta di denominazione: altre divise Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 Dic.2010 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato altri 1.2 Altre attività 2 Passività per cassa 2.1 P.c.t. passivi 2.2 Altre passività 3 Derivati finanziari - - - - - - - - 5 - - - - 44 2 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 75.301 431.475 407 - - - - - - 533.156 407 - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte 321 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo sul portafoglio bancario. Rappresenta il rischio di perdita di valore del portafoglio bancario derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse e di prezzo. Per valutare l’impatto di tale rischio viene utilizzata una metodologia basata sulle linee guida nell’allegato C del Titolo III, Capitolo I della Circolare B.I. 263/2006 che valuta l’assorbimento in termini di capitale interno di una traslazione di 200 punti base della curva dei rendimenti sul portafoglio bancario, ponderando le varie esposizioni a seconda della loro vita residua. B. Attività di copertura del fair value C. Attività di copertura dei flussi finanziari 322 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie Durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia / Durata residua a vista Valuta di denominazione: Euro 1 Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 64.013 76.707 - 6 6 12.410 1.2 Finanziamenti e banche 457.165 564.956 - - - - 1.3 Finanziamenti e clientela - - - - - - - c/c 2.240.443 - - - - - - Altri finanziamenti - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 41.088 77 77 150 2.515 - 2 Passività per cassa - - - - - - 2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - c/c 1.176.511 - - - - - - altri debiti - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 40.723 - - - - - 2.2 Debiti verso banche - - - - - - - c/c 1.750.358 - - - - - - altri debiti 99.802 321.809 - - 10.215 - 2.3 Titoli di debito - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altre - - - - - - 3 Derivati finanziari - - - - - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - Opzioni - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - Opzioni - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - 9.049 - 323 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 1.2 Finanziamenti e banche 71.723 79.279 - - - - 1.3 Finanziamenti e clientela - c/c 2.979 - - - - - - Altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 14.858 - - - - - 2 Passività per cassa 2.1 Debiti verso clientela - c/c 182.476 - - - - - - altri debiti - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri 14.368 - - - - - 2.2 Debiti verso banche - c/c 35.574 - - - - - - altri debiti - 75.240 67 69 - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - altri - - - - - - 3 Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - 324 Durata indeterminata oltre 10 anni da oltre 5 anni fino a 10 anni da oltre 1 anno fino a 5 anni da oltre 6 mesi fino a 1 anno da oltre 3 mesi fino a 6 mesi fino a 3 mesi Tipologia / Durata residua a vista Valuta di denominazione: altre divise - - - - - - - - - - - - 2.3 RISCHIO DI CAMBIO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il Rischio di Cambio è determinato sulla base dei mismatch esistenti fra attività e passività in valuta (per cassa e a termine), riferiti a ciascuna divisa out. L’esposizione al rischio di cambio – determinata a partire dalla posizione netta in cambi, attraverso una metodologia che ricalca la normativa di Vigilanza – si attesta su valori trascurabili. B. Attività di copertura del rischio di cambio Il portafoglio di negoziazione risulta interamente coperto in modo puntuale con posizioni spot forexB. Il Rischio di Cambio viene in ogni caso monitorato giornalmente dal Sevizio Risk Management verificando che il VaR sulle posizioni in essere sia sempre entro il limite fissato dal Regolamento Finanza. Il VaR viene eseguito tramite VaR correlato al 99% su un orizzonte temporale di 10 giorni, calcolato quotidianamente utilizzando un modello parametrico (metodologia Riskmetrics di JP Morgan, Varianza/Covarianza). 325 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale 5 - 1 Altre valute Franchi svizzeri Sterline Yen 51 Dollari Australiani Valute Dollari Usa Voci - - - 0 - - - 153 A.3 Finanziamenti a banche 81.542 19.599 7.560 20.672 12.853 8.775 A.5 Altre attivita finanziarie - - - - - - A.4 Finanziamenti a clientela B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati + Posizioni lunghe + Posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio 326 11.068 380 103.289 1.986 1.517 779 988 1.500 - 479 34 26 101 326 2.019 2.788 140 2.387 73.123 23.677 40.887 20.868 11.978 37.025 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 333.801 40.018 47.244 21.611 20.841 49.778 61.604 56.800 43.096 34.708 60.307 1.750 524 - - 257.401 39.781 433.812 63.784 426.847 6.966 2.181 - - 20.016 21.189 62.922 44.846 6.121 - 23.114 35.232 - 26.186 65.598 5.291 2.4 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI A. DERIVATI FINANZIARI A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swaps Over the counter Controparti Centrali - 163.104 c) Forward 31/12/09 Over the counter Controparti Centrali 92.575 - d) Futures - e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swaps - c) Forward - d) Futures - e) Altri - 3. Valute e oro - a) Opzioni - b) Swaps 51.165 c) Forward 679.854 d) Futures - e) Altri - 4. Merci 5. Altri sottostanti 31/12/10 Totale Valori medi - 894.123 6.318 13 13 374.141 473.034 13 13 327 A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni 31/12/10 Over the counter Controparti Centrali - b) Interest rate swaps c) Cross currency swap e) Forward f) Futures B. Portafoglio bancario di copertura Controparti Centrali - - - - 10.009 - - - 2.291 - 2.055 689 89 100.813 780 - g) Altri Over the counter 12.551 - d) Equity swap 31/12/09 - - - a) Opzioni - - - c) Cross currency swap - - - b) Interest rate swaps - d) Equity swap - - e) Forward - - f) Futures - - g) Altri - - C. Portafoglio bancario altri derivati - - a) Opzioni - - - c) Cross currency swap - - - b) Interest rate swaps - d) Equity swap - e) Forward - Totale Valori medi 328 - - f) Futures g) Altri - - 15.530 89 - 112.877 - 780 A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swaps 31/12/10 Over the counter Controparti Centrali - - - - 12.550 c) Cross currency swap d) Equity swap - e) Forward 56 f) Futures - g) Altri 156 B. Portafoglio bancario di copertura 31/12/09 Over the counter Controparti Centrali - - - - - 10.010 - - - 49 - 13 - - - a) Opzioni - - - - c) Cross currency swap - - - - b) Interest rate swaps - d) Equity swap - e) Forward - f) Futures - g) Altri - C. Portafoglio bancario altri derivati - - - a) Opzioni - - - - c) Cross currency swap - - - - b) Interest rate swaps - d) Equity swap - e) Forward - f) Futures g) Altri Totale Valori medi - 12.762 - - 10.072 - 329 Altri soggetti Imprese non finanziarie Assicurazioni Società finanziarie Banche Enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza : valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi di interesse - Valore nozionale - - 163.104 - - - - - Fair value negativo - - - - - - - Fair value positivo - - Esposizione futura 2) Titoli di capitale e indici 12.551 - 868 12.550 - - - - azionari - - - - - - - - Fair value positivo - - - - - - - - Valore nozionale - - Fair value negativo - - Esposizione futura - 3) Valute e oro - Valore nozionale - - Fair value negativo - - Fair value positivo - - - - 13.465 696.077 - 21 - - 6 - Valore nozionale - - - - - Fair value negativo - - - - - Esposizione futura Totale - - 162 2.326 - - - 18.788 119 - Fair value positivo - - - - - 4) Altri valori - - - 2.019 23 - 2.689 290 - Esposizione futura 330 - - - 88,62 - - 13.897 889.746 4 - - 2.713 - - 578 - 188 - - - - - - - - - - 19.560 A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sottostanti/Vita Residua Fino a 1 anno Olre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’interesse e indici azionari A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. Portafoglio bancario B.1 Derivati finanziari su titoli di debito 105.237 - 57.867 - - - - - - 731.019 - - - 163.104 - - 731.019 - - - e tassi d’interesse - - - - e indici azionari - - - - - - - - B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B.4 Derivati finanziari su altri valori Totale 31/12/2010 Totale 31/12/2009 - 836.256 415.167 - - - - 57.867 57.867 - 894.123 473.034 A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni B. DERIVATI CREDITIZI L’ ICBPI non presenta operatività in derivati creditizi al 31 dicembre 2010. C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI L’ ICBPI non presenta operatività in derivati creditizi al 31 dicembre 2010. 331 SEZIONE 3 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il Rischio di Liquidità rappresenta il rischio di non essere in grado di fare fronte ai propri impegni di pagamento per l’incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) - a causa del fenomeno della trasformazione delle scadenze. Le attività tipiche dell’Istituto quale Banca di Secondo livello generano una strutturale disponibilità di fondi, che, peraltro, vengono impegnati per finanziare alcune significative attività di business quali la Monetica. L’attività della Monetica ha un ciclo mensile, pertanto nel periodo di minor utilizzo ICBPI provvede a collocare la liquidità in depositi con durata a breve (massimo un mese). La struttura dei flussi impiegati in termini di scadenze ed importi consente di limitare il rischio di liquidità con un equilibrato rientro dalle posizioni in essere fermo restando la elevata capacità dell’Istituto di finanziarsi nel brevissimo periodo (1-3 giorni). La gestione del rischio di liquidità è principalmente affidata al Servizio Tesoreria e Finanza che effettua sul mercato operazioni di impiego e raccolta. ICBPI effettua un monitoraggio giornaliero della liquidità mediante la tecnica della Maturity Ladder costruita secondo le indicazioni dettate dalla Banca d’Italia nelle disposizioni di Vigilanza prudenziale e verificando che gli indici di equilibrio fissati dal Regolamento Finanza siano sempre rispettati. Tale monitoraggio è completato dall’applicazione di scenari di stress test definiti dalla normativa interna e svolti giornalmente dal Servizio Risk Management. E’ stato inoltre predisposto un documento di “Liquidità Policy e Contingency Funding Plan” finalizzato a definire tra l’altro le soglie di attenzione che segnalano il passaggio dal Normale Corso degli Affari ad una situazione di Stress e di Crisi. Infine, con cadenza settimanale ICBPI predispone una segnalazione costruita secondo indicazioni della Vigilanza della Banca d’Italia e che tiene conto sia degli impegni in essere ma anche di previsionali in ingresso e in uscita. 332 INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie Attivita per cassa a.1 Titoli di Stato - - a.3 Quote di O.i.c.r. - - a.2 Altri titoli di debito a.4 Finanziamenti banche clientela Passività per cassa b.1 Depositi e conti correnti - - - - 2.511 2.747.347 117.586 2.290.182 47.505 70.081 - - 416.802 157.249 - - - - - 11.016 4.004 19.465 10.016 59.927 70.052 77 150 2.515 7 14 52 77 150 2.515 - - - - 10.010 59.912 70.000 - indeterminata - - - oltre 5 anni a 5 anni da oltre 1 anno fino a 1 anno da oltre 6 mesi fino a 6 mesi da oltre 3 mesi fino a 3 mesi da oltre 1 mese fino a 1 mese - - 457.165 da oltre 15 giorni a 15 giorni da oltre 7 giorni a 7 giorni a vista Voci/scaglioni temporali da oltre 1 giorno Valuta di denominazione: Euro - 152.640 - 43.587 - - 354.952 - 354.952 - - - - 10.215 - - - - - 321.809 1.176.515 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 34.545 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - posizioni lunghe - 124.577 11.862 18.999 60.281 375 - - - - c.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - - - - - - - - - 12.550 - - - - - - - - - banche clientela b.2 Titoli di debito b.3 Altre passivita Operazioni fuori bilancio c.1 Derivati finanziari con scambio di capitale Posizioni corte posizioni lunghe Posizioni corte c.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte c.4 Impegni irrevocabili erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte c.5 Garanzie finanziarie rilasciate 1.843.358 - 12.639 - - 174.906 - 11.885 - 91.991 - - 12.778 - - 374 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.601 - - - - - - - - - - - 80.000 - - - - - - 333 Attivita per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - A.3 Quote di O.i.c.r. - - - - - - - - A.2 Altri titoli di debito A.4 Finanziamenti - banche - clientela Passività per cassa B.1 Depositi e conti correnti - banche - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passivita Operazioni fuori bilancio - - - - - 55.816 38.996 1.687 3.947 34.649 . . . . . 16.321 - - - - . - - - - - - - - - - - - indeterminata - - - - - - - - 69 10.061 - - 67 - - - - 90 - - 51 - 75.094 - - - - 28 - - - 28 - - . 33.610 156.185 oltre 5 anni a 5 anni da oltre 1 anno fino a 1 anno da oltre 6 mesi fino a 6 mesi da oltre 3 mesi fino a 3 mesi da oltre 1 mese fino a 1 mese da oltre 15 giorni a 15 giorni da oltre 7 giorni a 7 giorni a vista Voci/scaglioni temporali da oltre 1 giorno Valuta di denominazione: altre divise - - - - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - . . . . - - - - - Posizioni corte - 344.400 11.738 94.376 13.043 . - - - - 264 - - - - - - - - - 1.582 - - - - - - - - - posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale posizioni lunghe Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere posizioni lunghe posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi posizioni lunghe posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 334 1.846 - 293.356 - 11.739 - 19.537 - 60.811 - . - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 43.407 - - - - - - SEZIONE 4 - RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Il rischio operativo è il rischio di perdite generate da inefficienze nei processi aziendali, malfunzionamenti nei sistemi tecnologici, comportamenti delle risorse umane ed eventi che causano o potrebbero causare perdite oggettive misurabili per la banca tali per cui sia possibile rintracciarne l’impatto a conto economico. Tale definizione include il rischio legale, ma non considera quello reputazionale e strategico. Il presidio di tali rischi avviene attraverso: • un’idonea organizzazione aziendale con linee di comptenze e responsabilità definite assicurando la separazione dei ruoli tra le funzioni di controllo e quelle operative • l’adozione di controlli di primo livello per ogni processo al fine di: - monitorare il corretto svolgimento delle attività; - rilevare con tempestività eventuali anomalie, se del caso, provvedere alla sollecita sistemazione; - identificare difettosità tecniche -organizzative e chiederne una tempestiva analisi e correzione; - il recepimento di un codice etico e di comportamento dei dipendenti; - la normativa interna; - la traslazione del rischio mediante coperture assicurative mirate; - un processo di self-risk assessmente (SRA). In merito agli aspetti inerenti la sicurezza del sistema informativo è stato predisposto un progetto di Disaster Recovery e di Business Continuity. In materia di rischi operativi, l’Istituto ha adottato, in conformità con quanto segnalato dalle disposizioni della Banca d’Italia in merito alla Vigilanza Prudenziale, una metodologia di identificazione e classificazione dei rischi operativi aziendali e dei relativi controlli sulla base di una mappatura di alcuni processi aziendali. A tale scopo, si è provveduto a pervenire ad una classificazione dei processi aziendali stessi e ad individuare le relative priorità di mappatura iniziando dai processi di business a più elevata esposizione. In particolare, per ognuno dei processi aziendali sottoposti ad analisi si è provveduto a: - definire e individuare l’evidenza dei vari contributi delle diverse Unità organizzative all’output intermedio/finale e censimento dei prodotti/servizi venduti sul mercato oppure forniti all’interno ad altre funzioni aziendali per consentirne il funzionamento; - individuare e misurare “qualitativamente” i rischi operativi insiti in ciascuna attività censita nell’attività di mappatura dei processi. La tassonomia dei rischi in argomento e le tecniche di misurazione sono state realizzate secondo la metodologia adottata dal Servizio Risk Management ed in linea con i principi dettati da Basilea II. In particolare, per ognuna delle attività evidenziate, 335 è stato rilevato il relativo “fattore di rischio” (risorse, sistemi, processi, eventi esterni) e il relativo “evento tipo”, nonché valutato il Rischio inerente così come definito dal predetto Modello di Auditing. Per ogni Fattore di Rischio è stata valutata la probabilità di accadimento e l’impatto, in termini di perdita di valore degli asset, secondo la seguente scala predisposta dall’Internal Audit: ▪ valore = 1 Rischio Basso ▪ valore = 2 Rischio Medio ▪ valore = 3 Rischio Alto ▪ valore = 4 Rischio Molto Alto ▪ valore = 5 Rischio Grave (potenzialmente catastrofico) - evidenziare per ciascun rischio il pressing di controllo effettuato dalle unità operative aziendali e l’allocazione dei controlli di I° livello (controlli di linea). Il pressing di controllo è stato valutato sulla base della seguente scala di valutazione: ▪ valore = 1 controllo di efficacia nulla (0%) ▪ valore = 2 controllo di efficacia scarsa (10%) ▪ valore = 3 controllo parzialmente efficace (30%) ▪ valore = 4 controllo efficace (60%) ▪ valore = 5 controllo molto efficace (90%) - esprimere, sulla base della misurazione del rischio inerente e del relativo pressing dei controlli, per ogni attività aziendale un giudizio “qualitativo” di sintesi sulla relativa rischiosità residua secondo una scala dei valori opportunamente allestita. Al termine di ogni analisi il Servizio Risk Management provvede a restituire un ‘feedback’ al process owner richiedendo di avviare azioni correttive finalizzate a mitigare le eventuali criticità emerse nel corso dell’assessment. I processi vengono risottoposti periodicamente ad una verifica di self assessment almeno ogni due anni. 336 Parte F – Informazioni sul patrimonio Sezione 1 – Il patrimonio dell’impresa A. Informazioni di natura qualitativa La politica del patrimonio adottata da ICBPI si fonda sul pieno rispetto dei requisiti dettati dalla normativa di vigilanza che individua nel patrimonio il principale presidio a fronte delle possibili perdite inattese originate dai diversi rischi (di credito, di mercato e operativi) assunti dalle banche. La disponibilità di patrimonio è quindi un indispensabile supporto ai progetti di sviluppo. Gli uffici preposti, in accordo alle previsioni delle procedure interne, rilevano periodicamente l’assorbimento patrimoniale ed il rispetto dei relativi requisiti patrimoniali. Tali informazioni, con diversa periodicità, sono riportate all’alta direzione ed al Consiglio di Amministrazione, soggetti deputati, in accordo alle deleghe di poteri, al governo delle modalità con cui ICBPI persegue i propri obiettivi di gestione del patrimonio. Parimenti, a fronte di nuove iniziative con potenziali impatti sull’assorbimento patrimoniale, si provvede a simulare in sede previsionale gli effetti sul patrimonio e la relativa adeguatezza. Si rileva, infine, che anche le politiche di destinazione degli utili di esercizio sono improntate a garantire un adeguato grado di patrimonializzazione, coerente con gli obiettivi di sviluppo. B. Informazioni di natura quantitativa 31/12/10 Riserve da valutazione 31/12/09 46.617 48.776 Riserve 237.427 226.272 Capitale 42.500 42.093 Sovrapprezzi di emissione 148.242 Azioni proprie (-) Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) -32 Totale 41.635 516.389 140.921 -32 24.019 482.049 337 B.1 Composizione dell’impresa: composizione Importo 31/12/10 Voci/valori 1. Capitale 42.500 2. Sovrapprezzi di emissione 3. Riserve - di utili a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 5. (Azioni proprie) 6. Riserve da valutazione - Attività finanziarie disponibii per la vendita - Attività materiali 140.921 20.000 20.000 743 743 205.836 194.681 -32 -32 101 2.260 - Attività immateriali - - Copertura di flussi finanziari - - Differenze di cambio - - Attività non correnti in via di dismissione - - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali - a benefici definiti - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate - valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 338 10.848 - - Copertura di investimenti esteri 7. Utile (Perdita) d’esercizio 42.093 148.242 10.848 4. Strumenti di capitale Importo 31/12/09 Totale 46.516 46.516 516.389 482.049 41.635 24.019 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31/12/10 Riserva Attività/valori positiva 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 4. Finanziamenti Riserva negativa 101 3. Quote di O.I.C.R. Totale 31/12/09 - 101 - Riserva Riserva positiva negativa 2.260 - 2.260 - - - B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito 1. Esistenze iniziali Titoli di capitale 2.260 Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 0 2. Variazioni positive 2.1 Incrementi di fair value 2.2 Rigiri a conto economico di riserve negative da deterioramento da realizzo 2.3 Altre variazioni - 3. Variazioni negative 3.1 Riduzioni di fair value 2.067 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiri a conto economico da riserve positive: da realizzo 92 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali 101 - 339 SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 - Ambito di applicazione della normativa In conformità a quanto disposto dalle Istruzioni di vigilanza, la composizione e la consistenza del patrimonio di vigilanza differiscono da quelle del patrimonio netto. Si richiamano brevemente le principali ragioni di tali differenze: - a differenza del patrimonio netto, il patrimonio di vigilanza non include la quota di utile da distribuire sotto forma di dividendi; - avviene la deduzione sia dell’avviamento, sia delle altre attività immateriali; - sono computabili, a condizione che siano rispettati i requisiti imposti dalla normativa prudenziale, i prestiti subordinati; - le plusvalenze nette su titoli di capitale disponibili per la vendita, contabilizzati alla voce 140 “Riserve da valutazione” sono computabili, nel patrimonio supplementare, per un ammontare limitato al 50% del controvalore; - vanno dedotte qualunque sia il portafoglio contabile di allocazione le partecipazioni in banche e società finanziarie. 2.2 - Patrimonio di vigilanza A. Informazioni di natura qualitativa 1. Patrimonio di base Esso è costituito da: Elementi positivi: il patrimonio netto esclusi la riserva di valutazione e la quota di utili da distribuire sotto forma di dividendi Elementi negativi: sono riferiti ad avviamento ed altre immobilizzazioni immateriali Elementi da dedurre dal patrimonio di base: sono le interessenze azionarie e gli strumenti subordinati posseduti in banche e società finanziarie, qualunque sia il portafoglio contabile di allocazione (negoziazione, disponibile per la vendita ecc.) al 50%. 2. Patrimonio supplementare Gli elementi del patrimonio supplementare in Icbpi si riferiscono alle riserve di valutazione computabili secondo la disciplina dei filtri prudenziali e dall’ulteriore 50% degli elementi da dedurre. 3. Patrimonio di terzo livello ICBPI non ha strumenti finanziari computabili nel patrimonio di terzo livello. 340 B. Informazioni di natura quantitativa A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 31/12/10 409.411 B. Filtri prudenziali del patrimonio base: 31/12/09 400.616 B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 409.411 400.616 E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 334.075 374.189 -50 -1.130 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: 75.336 46.617 G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 50 26.426 48.776 1.130 46.566 47.646 - 21.220 N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 334.075 395.409 P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 334.075 395.409 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare L. Totale patrimonio supplemetare (TIER 2) (H-I) 46.566 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 26.426 2.3 Adeguatezza patrimoniale A. Informazioni di natura qualitativa Per quanto concerne l’adeguatezza patrimoniale, va evidenziato come il Gruppo ICBPI disponga di una dotazione patrimoniale superiore ai requisiti regolamentari. 341 B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati 31/12/10 31/12/09 Importi ponderati/ requisiti 31/12/10 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 6.404.798 5.037.771 1.038.219 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte 83.058 B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 5.478 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo 1. Metodo base 11.623 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi di calcolo -13.416 B.6 Totale requisiti prudenziali 86.742 C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 1.084.273 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.3 Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/ Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 342 30,81% 30,81% 31/12/09 853.591 68.287 2.553 11.785 -8.872 73.753 921.916 40,59% 42,89% Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda SEZIONE 1 - OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L’ESERCIZIO Nel corso dell’esercizio ICBPI ha effettuato le seguenti operazioni di acquisizione di rami d’azienda da società terze: - Acquisto ramo banca depositaria da Carige, che ha comportato la contabilizzazione di un avviamento pari a Euro 20,109 milioni rappresentato dalla differenza tra il corrispettivo pagato e fair value delle attività/passività acquisite. Il ramo è costituito da attività/passività e contratti di banca depositaria con i fondi del Gruppo Carige. Si evidenzia che, in considerazione della natura delle attività e passività costituenti il ramo, non è stato necessario rivalutare i valori degli stessi rispetto ai loro valori contabili. L’avviamento iscritto in sostanza rappresenta la redditività attesa generata dai contratti di banca depositaria inclusi nel ramo acquisito ed è identificato dal settore di attività “Securities Services” nei suoi diversi comparti. - Acquisto del ramo banca depositaria da Banca Sella. Tale operazione che ha comportato la contabilizzazione di un avviamento pari a Euro 6,677 milioni ed è rappresentato dalla differenza tra il corrispettivo pagato e fair value delle attività/passività acquisite. Il ramo “banca depositaria” è costituito da attività/passività e contratti di banca depositaria con i fondi del Gruppo Banca Sella. Si evidenzia che, in considerazione della natura delle attività e passività costituenti il ramo, non è stato necessario rivalutare i valori degli stessi rispetto ai loro valori contabili. L’avviamento iscritto in sostanza rappresenta la redditività attesa generata dai contratti di banca depositaria inclusi nel ramo acquisito ed è identificato dal settore di attività “Securities Services” nei suoi diversi comparti. - Acquisizione del controllo di Centrosim, tramite l’acquisizione del 91,51% del CS della stessa ad un prezzo pari al fair value della società. Si rimanda alla sezione G del bilancio consolidato per una spiegazione degli impatti di tale operazione. Come indicato nella relazione sulla gestione, le operazioni di acquisizione dei rami d’azienda sopra descritti, sono state realizzate nell’ambito del progetto di ICBPI di sviluppare le proprie attività di banca depositaria. Inoltre nel corso dell’esercizio sono state poste in essere le seguenti operazioni con società del Gruppo volte alla realizzazione del piano di riorganizzazione del gruppo ICBPI come meglio descritto nella relazione sulla gestione: - Acquisizione del ramo d’azienda servizi amministrativi da Si Holding (società incorportata in CartaSi) e da Key Client avvenute rispettivamente in data 1 giugno 2010 e 30 giugno 2010. Tali operazioni hanno comportato il trasferimento di personale oltre ad 343 attività e passività relative al ramo in oggetto ed hanno comportato la rilevazione di un avviamento pari a Euro 582 mila per Key Client ed Euro 2.780 mila per Si Holding pari alla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore netto contabile dei rami trasferiti. Tale avviamento risulta deducibile in 18 anni. - Acquisizione delle partecipazioni in società il cui controllo era detenuto indirettamente tramite controllate dirette di ICBPI. In particolare sono state acquisite le seguenti partecipazioni, contabilizzate in base al prezzo pattuito pari al fair value delle stesse: ▪ 16,57 % del capitale sociale di CartaSi in precedenza detenuto da Key Client; ▪ 70 % del capitale sociale di Help Line, in precedenza detenuto da Key Client e da Si Holding (poi fusa in CartaSi); ▪ 100 % del capitale sociale di Si Servizi (poi fusa in Key Client), in precedenza detenuto da Si Holding (poi fusa in CartaSi). Come indicato nella relazione sulla gestione, le operazioni sopra descritte rientrano nell’ambito del piano di riorganizzazione del Gruppo ICBPI ed hanno consentito di concentrare nella società le attività di issuing e acquiring diretto, attività che costituiranno il core business della società. Le operazioni sopra descritte, sono state contabilizzate, nel rispetto di quanto previsto dall’OPI 1 e all’OPI 2, in continuità di valore e non hanno comportato la contabilizzazione di avviamenti o rivalutazioni di attività. SEZIONE 2 – OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO Nei primi mesi del 2011 non sono state realizzate operazioni di aggregazione aziendale. SEZIONE 3 – RETTIFICHE RETROSPETTIVE Con riferimento alle operazioni sopra descritte di acquisizione di rami d’azienza “banca depositaria”, il contratto prevede dei meccanismi di aggiustamento prezzo nel caso in cui si realizzino determinati risultati a livello di NAV dei fondi o di commissioni da banca depositaria incassate da ICBPI. ICBPI ha valutato, come previsto dall’IFRS 3, il fair value di tali corrispettivi potenziali che sono stati inclusi nella determinazione del corrispettivo pagato. Il processo di determinazione di tali valori è sostanzialmente completato alla data di contabilizzazione delle operazioni stesse e di conseguenza eventuali successive revisioni della stima del corrispettivo potenziale, saranno contabilizzate a conto economico. Con riferimento agli avviamenti iscritti, si segnala che ai fini del bilancio 2010 non è stato ancora completato il processo di allocazione dello stesso alla customer list inclusa nel ramo acquisito. Tale processo verrà concluso nel 2011 quando si procederà ad ammortizzare lungo la durata dei contratti il valore attribuito alla customer list che si ritiene sia un’attività a vita utile definita pari alla durata dei contratti di banca depositaria acquisiti. 344 Tali ammortamenti decoreranno nel 2011 coerentemente con l’avvio delle attività di banca depositaria oggetto di acquisizione. Con riferimento alle operazioni under common control sopra descritte, si evidenzia che la contabilizzazione è da considerarsi definitiva, così come i valori degli avviamenti relativi ai rami d’azienda “Servizi amministrativi”. 345 Parte H – Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Nella tabella che segue sono riepilogati i compensi erogati da Icbpi agli amministratori, ai direttori e dirigenti con responsabilità strategica come definiti nella parte 2. 31/12/10 Compensi ad amministratori Compensi ad altri dirigenti con funzioni strategiche e organi di controllo Totale 1.184 2.995 4.179 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate La finalità del Principio Contabile Internazionale n. 24 (Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate), è quella di assicurare che il bilancio di un’entità contenga le informazioni integrative necessarie ad evidenziare la possibilità che la sua situazione patrimoniale-finanziaria ed il suo risultato economico possano essere stati alterati dall’esistenza di parti correlate e da operazioni e saldi in essere con tali parti. In base a tali indicazioni, applicate alla struttura organizzativa e di governance dell’ Icbpi, sono considerate parti correlate: - le società controllate, società sulle quali l’Icbpi esercita direttamente o indirettamente il controllo, come definito dallo IAS 27; - le società collegate, società nelle quali l’Icbpi esercita direttamente o indirettamente influenza notevole, come definita dallo IAS 28; - le società sottoposte a controllo congiunto, società sulle quali l’Icbpi esercita direttamente o indirettamente il controllo congiunto, come definito dallo IAS 31; - i dirigenti con responsabilità strategiche e gli organi di controllo. Gli effetti delle operazioni poste in essere con le parti correlate come sopra definite sono rappresentati nella tabella riepilogativa seguente. 346 Transazioni con parti correlate (dati in migliaia di €) 60.Crediti verso banche 70.Crediti verso clientela 150.Altre attività 10.Debiti verso banche 20.Debiti verso clientela Totale Voce di bilancio 1.173.136 Società controllate Altre parti correlate 8.425 2.358.738 2.122.474 2.302.241 6.824 99.961 9.755 - 284.555 639 Amministratori Dirigenti e organi di controllo - 1.832.830 27.176 47.824 21.150 68 20. Interessi passivi e oneri assimilati 17.855 249 398 6 40. Commissioni attive 50. Commissioni passive 67.155 150. Spese amministrative 25.747 3.932 132.917 2.368 16.908 4.179 70.440 21.688 1.759 100.Altre passività 10. Interessi attivi e proventi assimilati 190. Altri oneri/proventi di gestione 611.430 854 - 863 - Si precisa che tali rapporti sono regolati sulla base di specifici accordi contrattuali che - fermo restando l’obiettivo di ottimizzare le sinergie e le economie di scale e di scopo - fanno riferimento a parametri oggettivi e costanti nel tempo improntati a criteri di trasparenza ed equità sostanziale. La quantificazione dei corrispettivi a fronte dei servizi erogati è definita e formalizzata secondo parametri che tengono conto dell’effettivo utilizzo da parte di ciascun utente finale. I rapporti con le altri parte correlate rientrano nella normale attività bancaria e sono di norma regolati a condizioni di mercato. Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Non sono stati posti in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali. 347 Altre Proposte da sottoporre all’Assemblea Ordinaria NOMINA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PREVIA DETERMINAZIONE DEL NUMERO E DELLA DURATA IN CARICA DEGLI AMMINISTRATORI. DETERMINAZIONE DEI RELATIVI COMPENSI Con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010 vengono a scadere tutti gli amministratori nominati dall’Assemblea Ordinaria dei Soci del 9 maggio 2008. L’Assemblea è chiamata, quindi, a determinare il numero di componenti del Consiglio di Amministrazione e a eleggere gli stessi attraverso il voto di lista statutariamente previsto. L’Assemblea è chiamata altresì a determinare la durata in carica degli amministratori e il compenso spettante agli stessi. 348 NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE E DEL SUO PRESIDENTE. DETERMINAZIONE DEI RELATIVI COMPENSI Con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010 viene a scadere il Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea Ordinaria dei Soci del 9 maggio 2008. L’Assemblea è chiamata, quindi, a eleggere il Collegio Sindacale per gli esercizi 2011-2013 attraverso il voto di lista statutariamente previsto. L’Assemblea è chiamata altresì a determinare il compenso spettante al Presidente del Collegio Sindacale e ai Sindaci effettivi. 349 POLITICHE DI REMUNERAZIONE DEL GRUPPO ICBPI Vengono poste all’esame dei soci: - una informativa in merito all’attuazione nell’esercizio 2010 delle politiche approvate dall’Assemblea dei Soci del 7 maggio 2010; - gli esiti delle verifiche condotte dalla funzione di revisione interna in merito sulle modalità attraverso le quali viene assicurata la conformità delle prassi di remunerazione al contesto normativo; - la proposta di approvare le politiche di remunerazione del Gruppo ICBPI per il 2011. 350 PROPOSTA DI AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E ALLA DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE; DELIBERAZIONI RELATIVE Scade il mandato annuale conferito dall’Assemblea Ordinaria del giorno 7 maggio 2010 al Consiglio di Amministrazione per la gestione del fondo “Riserva per azioni proprie” procedendo, nel rispetto della prefissata soglia di € 774.685, all’acquisto, a un valore non superiore al valore di libro riferito all’ultima situazione trimestrale dei conti approvati e alla vendita, a un valore non inferiore al valore di libro riferito all’ultima situazione trimestrale dei conti approvati, delle azioni sociali. Si informa che nel corso del 2010, in attuazione di delibera consiliare del 23 aprile 2010, sono state alienate n. 100 azioni proprie. Alla data attuale residuano conseguentemente nel portafoglio dell’Istituto n. 75.291 azioni proprie, per un valore nominale unitario di € 3,00, che determinano una quota indisponibile della riserva pari a € 32.239. L’Assemblea è ora chiamata a rinnovare la delibera di autorizzazione al Consiglio di Amministrazione a gestire la “Riserva per azioni proprie”, ai sensi degli artt. 2357 e 2357/ter del Codice Civile, fino alla prossima Assemblea Ordinaria per l’approvazione del Bilancio dell’esercizio 2011, indicando le modalità che dovranno essere osservate. 351 Relazione del Collegio Sindacale Signori Soci, il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 e il bilancio consolidato completi della Nota Integrativa e accompagnati dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione sono stati dal Consiglio di Amministrazione approvati il 10 marzo 2011 e messi a disposizione del Collegio Sindacale in termini. ATTIVITÀ DI VIGILANZA DEL COLLEGIO SINDACALE: RIFERIMENTI NORMATIVI Nello svolgere l’attività di controllo il Collegio Sindacale si è attenuto alle norme dettate dal Decreto Legislativo n. 58/1998, dal Decreto Legislativo n. 39/2010, alle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca d’Italia con Circolare del 21 aprile 1999 e successivi aggiornamenti (Titolo IV, capitolo 11), alla comunicazione Banca Italia n. 264010 del 4/3/2008 e successivi aggiornamenti, alla comunicazione CONSOB del 6/4/2001 n. 1025564, alla comunicazione CONSOB del 4/4/2003 n. DEM302158 e alla comunicazione CONSOB n. DEM/6031329 del 7/4/2006 e successivi aggiornamenti, al documento congiunto Banca Italia, CONSOB, ISVAP n. 2 del 6/2/2009 e n. 4 del 3/3/ 2010, ai contenuti dell’art. 2429, comma 2 del Codice Civile e 153 comma 1 Decreto Legislativo n. 58/1998 nonché ai principi di comportamento raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. IN TERMINI DI SINTESI IL LAVORO SVOLTO SI PUÒ COSÌ RIASSUMERE: Il Collegio Sindacale, nominato il 9 maggio 2008, anche nell’esercizio 2010 ha assistito a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione. 352 In tali sedi ha ricevuto dagli Amministratori adeguate informazioni sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale. Il Collegio Sindacale dà inoltre atto di avere vigilato sul rispetto della legge, dello Statuto Sociale e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione. La partecipazione alle indicate riunioni ha assorbito l’esigenza dell’informativa almeno trimestrale da parte degli amministratori, come previsto dall’art. 150, 1° comma del Decreto Legislativo n. 58/1998 e dall’art. 23 dello Statuto Sociale. Il Collegio Sindacale fornisce qui di seguito le informazioni salienti riguardo all’attività di controllo svolta. Sia il bilancio ordinario che quello consolidato sono stati redatti conformemente ai criteri di valutazione e di rilevazione stabiliti dagli IAS e dagli IFRS, in ossequio alla circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Il bilancio al 31/12/2010 è comparabile con quello redatto al 31/12/2009 essendo entrambi i bilanci redatti applicando i principi contabili internazionali (si veda in prosieguo al n.4, il riferimento alle relazioni della società di revisione). Premesso quanto sopra vengono fornite specifiche informazioni: 1. Nel corso del 2010 il Collegio Sindacale ha acquisito adeguate informazioni sulle operazioni di maggior rilievo concluse dal Gruppo; trattasi in particolare delle operazioni attuative del Piano Industriale 2007-2010 del Gruppo ICBPI e del Piano di Integrazione del Gruppo CartaSi e le operazioni di sviluppo del comparto dei Securities Services, di seguito indicate: cessione del ramo d’azienda “Servizi” da Si Holding a ICBPI, effi▪ cace dal 1° giugno 2010; ▪ fusione per incorporazione di Si Holding in CartaSi, efficace dal 1° settembre 2010 (con retrodatazione contabile e fiscale al 1° gennaio 2010); conferimento del ramo d’azienda “Licenze internazionali” da Key ▪ Client a CartaSi, efficace dal 1° ottobre 2010; ▪ acquisizione dell’82,16% del capitale sociale di Centrosim dai soci della stessa Sim, con conseguente incremento fino al 91,51% della partecipazione detenuta dall’Istituto, e l’avvio dell’operazione di fusione per incorporazione di Centrosim nell’Istituto; ▪ acquisizione del ramo aziendale di Banca Carige relativo all’attività di banca depositaria; ▪ aumento di capitale per complessivi Euro 7,73 milioni diretto a realizzare l’acquisizione del ramo Banca depositaria da Banca Sella Holding e l’ingresso di quest’ultima nel capitale sociale ICBPI. 353 Il capitale sociale dell’Istituto al 31/12/2010 all’esito delle sopraindicate operazioni è di 42,5 milioni di Euro mentre il sovrapprezzo è di 148,24 milioni di Euro. Sulla base delle informazioni acquisite si è riscontrato che tali operazioni sono conformi alla legge e allo Statuto. 2. Non è emersa l’esistenza di operazioni che possano definirsi atipiche o inusuali né con soggetti terzi, né con società del Gruppo, né con parti correlate. Il Collegio Sindacale ritiene che le operazioni infragruppo e con parti correlate siano congrue e rispondenti all’interesse della banca e del Gruppo. 3. Il Collegio Sindacale giudica adeguata l’informativa data dagli Amministratori nella relazione sulla gestione e nella nota integrativa, anche con riferimento alle operazioni infragruppo o con parti correlate, come definite dal principio IAS 24. In particolare, il Collegio Sindacale segnala l’assenza di affidamenti e di utilizzi concessi dalla Capogruppo agli Amministratori, ai Dirigenti con responsabilità strategiche, ai Sindaci o alle persone fisiche o giuridiche ad essi collegate. Le operazioni poste in essere con le parti correlate sono rappresentate, per gruppi omogenei, nella tabella riepilogativa seguente; quelle relative alle transazioni concluse con le società controllate non sono riportate in quanto il loro consolidamento integrale comporta l’elisione dei saldi e delle operazioni infragruppo. I rapporti con le altre parti correlate rientrano nella normale attività bancaria e sono di norma regolati a condizioni di mercato. 354 TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE (dati in migliaia di E) voce di bilancio importo totale altre parti correlate amministratori dirigenti e organi di controllo 60.Crediti verso banche 1.852.594 8.425 10.Debiti verso banche 3.319.210 99.961 20.Debiti verso clientela 1.831.050 1.629 10.Interessi attivi e proventi assimilati 72.462 68 20.Interessi passivi e oneri assimilati 53.070 380 180.Spese amministrative 539.472 8.454 220.Altri oneri/proventi di gestione 284.118 880 6 12.773 Nella colonna “Importo totale” sono riportati i totali delle voci di bilancio, così come rappresentati negli schemi di bilancio, interessate da operazioni con parti correlate. Relativamente alle “Altre parti correlate” si fa riferimento ai saldi dei conti correnti intrattenuti dalle banche socie e ai relativi interessi attivi e passivi su questi maturati, oltre all’elisione dei rapporti infragruppo intrattenuti con la società Equens Italia (consolidata col metodo proporzionale) che per l’anno 2010 ha contribuito al conto economico di Gruppo. Relativamente agli “Amministratori, dirigenti e organi di controllo” si fa riferimento al saldo dei conti correnti e ai relativi interessi maturati da parte dei dirigenti del Gruppo aventi funzioni strategiche. Nella voce spese amministrative vengono ricompresi i compensi ad amministratori, dirigenti e organi di controllo della Capogruppo e delle società del Gruppo. Si precisa che tali rapporti sono regolati sulla base di specifici accordi contrattuali che, fermo restando l’obiettivo di ottimizzare le sinergie e le economie di scala e di scopo, fanno riferimento a parametri oggettivi e costanti nel tempo improntati a criteri di trasparenza ed equità sostanziale. La quantificazione dei corrispettivi a fronte dei servizi erogati è definita e formalizzata secondo parametri che tengono conto dell’effettivo utilizzo da parte di ciascun utente finale. 355 4. La società di revisione ha rilasciato la propria relazione senza rilievi e senza richiami d’informativa, sia con riferimento al bilancio individuale che al bilancio consolidato. 5. Non vi sono state denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. 6. Nel corso dell’esercizio 2010 non sono pervenuti esposti al Collegio Sindacale. 7. Oltre agli incarichi di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati conferiti sia dalla Capogruppo che da società controllate, alla Società di Revisione KPMG S.p.A. (per un’entità di compensi fatturati totali pari a 527 mila Euro di cui 269 mila Euro per la controllante ICBPI) sono stati attribuiti incarichi diversi a fronte dei quali nell’esercizio 2010 sono pervenute fatture per gli importi di seguito indicati: Entità KPMG Società KPMG S.p.A. Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A KPMG S.p.A. Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. KPMG S.p.A. Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. KPMG S.p.A. Oasi Diagram S.p.A. Descrizione Servizio Limite procedure di verifica sul Patrimonio di vigilanza al 31-12-2009 Limite procedure di verifica sul Patrimonio di vigilanza al 30-6-2010 Recupero spese per review dichiarazioni fiscali 2010 Recupero spese per review dichiarazioni fiscali 2010 KPMG S.p.A. Key Client Cards and Recupero spese per Solutions S.p.A. review dichiarazioni fiscali 2010 KPMG S.p.A. SI Holding S.p.A. Parere congruità art. 2437 ter c.c. TOTALE Corrispettivi fatturati nel 2010 (incluse spese) 7.600 7.700 2.600 1.550 2.600 41.800 63.850 8. Ad altri soggetti appartenenti al “network” della società di revisione indicata al precedente punto 7 la controllante e le società controllate hanno attribuito gli incarichi a fronte dei quali sono pervenute nell’esercizio 2010 le fatture per gli importi di seguito indicati: 356 Entità KPMG Società Descrizione Servizio Nolan, Norton Italia S.r.l. Istituto Centrale delle Banche Assessment nell’integrazione Popolari Italiane S.p.A. delle componenti ICT con il Gruppo Carta SI Nolan, Norton Italia S.r.l. Key Client Cards and Solutions S.p.A. Nolan, Norton Italia S.r.l. Corrispettivi fatturati nel 2010 (incluse spese) 403.000 Istituto Centrale delle Banche Assessment alla definizione Popolari Italiane S.p.A. metodologica di modelli di outsourcing IT 130.000 Nolan, Norton Italia S.r.l. CartaSi S.p.A. 120.000 KPMG Advisory S.p.A. Help Line Assessment nell’integrazione delle componenti ICT con il Gruppo Carta SI Assessment nell’integrazione delle componenti ICT con il Gruppo Carta SI 48.000 KPMG Advisory S.p.A. CartaSi S.p.A. KPMG Advisory S.p.A. Istituto Centrale delle Banche Assessment processo bilancio Popolari Italiane S.p.A. consolidato 40.630 KPMG Advisory S.p.A. Istituto Centrale delle Banche Assessment per governo accessi Popolari Italiane S.p.A. logici 18.000 KPMG Advisory S.p.A. 103.950 KPMG Advisory S.p.A. Istituto Centrale delle Banche Assessment e gap analysis del Popolari Italiane S.p.A. modello di governo del rischio reputazionale e del rischio strategico ai fini ICAAP 2010 Key Client Cards and Solutions S.p.A. Assessment per governo accessi logici KPMG Advisory S.p.A. SI Holding S.p.A. Assessment sicurezza dei sistema IT SI Servizi Assessment governo accessi logici Studio Associato Istituto Centrale delle Banche Tax due diligence - Centrosim Popolari Italiane S.p.A. KPMG Advisory S.p.A. Assessment per governo accessi logici 12.000 Assessment per governo accessi logici 16.000 TOTALE 7.000 72.800 2.000 20.000 993.380 357 È stata accertata l’esistenza dell’indipendenza del revisore legale ex art. 19 del Decreto Legislativo n. 39/2010 sulla base di specifica autocertificazione. 9. Il Collegio Sindacale ha rilasciato, nel corso dell’esercizio 2010, i di seguito indicati pareri ai sensi di legge: ai ▪ sensi dell’art. 2386 c.c. sulla nomina, in corso d’esercizio, dei consiglieri Signori Fabrizio Viola e Giovanni Alberto Berneschi, nominati dal Consiglio in sostituzione dei dimissionari Signori Donato Masciandaro e Piero Luigi Montani; ▪ sulla nomina del responsabile aziendale antiriciclaggio; ▪ ai sensi del disposto del co. 6 art. 2441 c.c. sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni da offrire in sottoscrizione a Banca Sella Holding S.p.A. con esclusione del diritto di opzione. 10. Il Collegio Sindacale durante l’esercizio 2010 ha partecipato a tutte le n. 10 riunioni del Consiglio di Amministrazione. Nel corso dell’esercizio 2010 il Comitato Esecutivo non si è riunito. Il Collegio Sindacale ha tenuto n. 17 riunioni e ha preso parte a n. 2 assemblee ordinarie e a n. 1 assemblea straordinaria. 11. Con riferimento ai principi di corretta amministrazione il Collegio Sindacale ritiene che gli stessi siano stati costantemente osservati. 12. Nel corso dell’esercizio l’Istituto ha proseguito con impegno e determinazione il processo di rafforzamento della struttura organizzativa. In particolare, in parallelo alla riorganizzazione societaria del Gruppo, nel mese di maggio 2010 l’Istituto ha deliberato una profonda ristrutturazione del proprio vertice esecutivo con l’obiettivo di impostare i processi decisionali e gestionali secondo criteri di massima efficienza. La Direzione Generale è stata quindi rafforzata con la nomina di un Vice Direttore Generale Vicario e l’assunzione di due nuovi Vice Direttori Generali. L’esercizio 2010 ha segnato anche il concreto avvio di un processo di evoluzione strategica del centro di competenza Securities Services, operante attraverso una specifica direzione operativa dell’Istituto, e in particolare del comparto di banca depositaria. Detto comparto è stato rafforzato attraverso l’inserimento di un nuovo dirigente responsabile e l’assunzione di ulteriori quattro risorse. 358 13. Con riferimento al sistema dei controlli interni il Collegio Sindacale, anche attraverso le notizie e informazioni acquisite dal Servizio Audit, dal Servizio Compliance e dal Servizio Risk Management e preso atto degli esiti delle attività svolte dal Comitato per il Controllo Interno e dall’Organismo di Vigilanza 231, considerato il lavoro di rafforzamento svolto nel corso dell’esercizio 2010, anche attraverso l’assunzione deliberata nel mese di ottobre 2010 da parte dell’organo consiliare della Capogruppo di un nuovo responsabile del Servizio Risk Management con effetti dal 1 gennaio 2011, ritiene di poter esprimere una valutazione di sostanziale adeguatezza del sistema dei controlli interni nel suo complesso, pur nella consapevolezza dell’esistenza di alcune aree di miglioramento. Si precisa che tale sistema verrà costantemente monitorato posti i programmi di crescita del Gruppo. 14. Il Collegio Sindacale, anche a seguito delle specifiche informazioni ricevute dal responsabile della pertinente Funzione, nonché delle attestazioni rilasciate dalla società di revisione, valuta il sistema amministrativo contabile sostanzialmente adeguato e affidabile per la corretta rappresentazione dei fatti di gestione anche se lo stesso dovrà considerare in proiezione futura i programmi di crescita del Gruppo. La società di revisione ha anche rilasciato relazione “sulle questioni fondamentali” ex comma 3 art. 19 del Decreto Legislativo n. 39/2010, relazione da cui non si evidenziano carenze significative nel sistema dei controlli interni. La società di revisione ha infine pubblicato sul proprio sito Internet la relazione di trasparenza ex art. 18 del Decreto Legislativo n. 39/2010. 15. Nel corso dell’esercizio e sino alla data di redazione della presente relazione il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente i responsabili della Società di Revisione con i quali ha avuto scambi di informazioni specie riguardo all’attività: di revisione legale, a quella finalizzata alla predisposizione del bilancio d’esercizio, del bilancio consolidato e della relazione semestrale. Il Collegio Sindacale, nell’ambito dei detti incontri, ha anche esaminato il piano di revisione predisposto da KPMG S.p.A., piano commisurato ai rischi tipici del Gruppo e sviluppato in coerenza ai principi contabili di revisione. Tale piano è finalizzato all’espressione del giudizio 359 professionale che KPMG S.p.A. ha emesso sul bilancio d’esercizio e consolidato del Gruppo. 16. Il Collegio Sindacale, per quanto specificato, non ha proposte da fare all’assemblea ai sensi dell’art. 153 c. 2 del Decreto Legislativo n. 58/1998. 17. Il Collegio Sindacale ha, nel corso dell’esercizio, scambiato informazioni con i corrispondenti organi delle controllate. 18. Fatti nuovi di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio. Ritiene il Collegio Sindacale di sottolineare, tra gli eventi successivi alla chiusura dell’esercizio e sino alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio, l’adozione di alcune modifiche statutarie volte a disciplinare la procedura di nomina di amministratori e sindaci attraverso il meccanismo del voto di lista. Le citate modifiche statutarie, richieste dall’Organo di Vigilanza, sono funzionali a conferire agli azionisti interessati la possibilità di esprimere propri azionisti negli organi sociali della banca. ATTIVITÀ DI VIGILANZA AI SENSI DELL’ART. 19 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 39/2010 Come è noto il Decreto Legislativo n. 39/2010 è intervenuto radicalmente in materia di revisione legale dei conti annuali e consolidati. In particolare, l’art. 19 ha individuato le funzioni di vigilanza spettanti al Collegio Sindacale, funzioni che possono essere ricondotte in quattro aree: l’informativa finanziaria; i sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio; la revisione legale dei conti e l’indipendenza del revisore. Anche se la relazione che precede in parte fornisce già le indicazioni richiamate dal citato art. 19, nello specifico si precisa che dall’attività di vigilanza riferita al processo di informativa finanziaria, al sistema dei controlli interni e di gestione del rischio, all’attività di revisione legale e all’indipendenza del revisore non sono emersi ulteriori elementi da segnalare. 360 CONCLUSIONI In relazione a tutto quanto sopra esposto, il Collegio Sindacale, viste le relazioni della Società di Revisione KPMG S.p.A. datate 14 aprile 2011 relative alla revisione legale dei conti dei bilanci dell’esercizio e consolidato 2010 e rilevato che nelle stesse è dichiarato che il bilancio dell’esercizio e consolidato sono conformi agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del Decreto Legislativo n. 38/05, che essi sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo, vista la proposta di distribuzione dei dividendi, ritiene che non rilevino motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio così come redatto dal Consiglio di Amministrazione. Milano, 14 aprile 2011 IL COLLEGIO SINDACALE Giuliano Buffelli Paolo Lazzati Giovanni Salsi 361 362 363 Bilanci delle Società Controllate e Collegate 364 KEY CLIENT S.p.A. 10 40 60 90 100 110 120 140 ATTIVO (valori in €) Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Partecipazioni Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività Totale dell’Attivo 10 70 90 100 110 120 150 160 170 180 PASSIVO (valori in €) Debiti Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi ed oneri: a) quiescenza ed obblighi simili b) altri fondi Capitale Sovrapprezzi da emissione Riserve Riserve di valutazione Utile d’esercizio Totale Passivo e Patrimonio Netto 31/12/2010 53.406 11.360.383 416.711.221 - 28.261.551 160.695 3.078.255 - 3.078.255 124.409.334 584.034.845 31/12/2009 1.616 1.580.377 384.243.723 1.019.673 34.535.530 2.040.480 2.834.123 2.834.123 77.336.392 503.591.914 248.653.557 680.904 428.924 251.980 141.989.180 1.997.680 5.285.605 - 5.285.605 16.037.900 5.885.550 122.800.236 10.137.680 30.566.553 584.034.845 258.725.936 348.803 237.842 110.961 143.966.858 2.630.838 3.543.031 3.543.031 15.630.500 5.885.550 51.360.784 1.879.676 19.619.938 503.591.914 365 KEY CLIENT S.p.A. 10 20 30 40 50 90 110 120 130 150 160 170 180 190 366 CONTO ECONOMICO (valori in €) Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Commissioni attive Commissioni passive Commissioni nette Dividendi e proventi simili Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) attività b) passività finanziarie Margine di intermediazione Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche di valore nette su attività materiali Rettifiche di valore nette su attività immateriali Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utili (Perdite) delle partecipazioni Utili (Perdite) da cessione di investimenti Utile dell’attività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile dell’attività corrente al netto delle imposte Utile d’esercizio 2010 1.030.562 -1.947.670 -917.108 178.107.047 -83.272.213 94.834.834 4.522.297 525.704 525.704 - 98.965.727 -153.134.158 -22.667.863 -130.466.295 -15.761.430 -144.261 -2.721.794 117.149.008 44.353.091 1.871.341 - 46.224.432 2009 945.492 -1.439.813 -494.321 209.447.176 -107.599.182 101.847.994 9.648 377.448 377.448 101.740.769 -130.248.091 -16.044.910 -114.203.181 -17.315.002 -372.022 -437.153 81.170.611 34.539.112 -86.484 34.452.628 -15.657.879 30.566.553 30.566.553 -14.832.690 19.619.938 19.619.938 CARTASI S.p.A. STATO PATRIMONIALE (valori in €) 31/12/2010 ATTIVO 10 Cassa e disponibilità liquide 6.844 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 149.348 60 Crediti altri 3.203.916.384 90 Partecipazioni 14.430.015 100 Attività materiali 49.509.961 110 Attività immateriali 196.322 120 Attività fiscali a) correnti 2.155.602 b) anticipate 19.324.541 140 Altre attività 121.772.488 TOTALE ATTIVO 3.411.461.505 PASSIVO 31.12.2010 10 Debiti altri 2.910.566.472 70 Passività fiscali a) correnti b) differite 3.920.544 90 Altre passività 239.195.001 100 Trattamento di fine rapporto del personale 4.102.924 110 Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 16.189.504 TOTALE PASSIVO 3.173.974.445 120 160 170 180 Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d’esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 35.526.316 156.406.564 74.950 45.479.231 237.487.060 3.411.461.505 31/12/2009 6.293 10 3.060.619.184 43.638 101.090 2.028.243 24.303.210 83.337.512 3.170.439.180 31.12.2009 2.854.178.820 89.763.249 5.743.576 34.180.467 2.983.866.112 27.000.000 87.854.282 71.718.785 186.573.067 3.170.439.180 367 CARTASI S.p.A. 10 20 30 40 50 60 90 100 110 120 130 150 160 190 368 CONTO ECONOMICO (valori in €) 31/12/2010 Interessi attivi e proventi assimilati altri 44.432.962 Interessi passivi e oneri assimilati altri -54.039.248 Margine di interesse -9.606.285 Commissioni attive 709.365.429 Commissioni passive -462.608.703 Commissioni nette 246.756.726 Dividendi e proventi simili 466.440 Risultato netto dell’attività di negoziazione - Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie - b) passività finanziarie Margine di intermediazione 237.616.881 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: a) attività finanziarie -10.139.292 b) altre operazioni finanziarie Spese amministrative: a) spese per il personale -37.677.771,37 b) altre spese amministrative altre -223.583.688 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali -2.663.860 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali -983.209 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 14.272.248,14 Altri proventi e oneri di gestione 95.640.033 Risultato della gestione operativa 72.481.342 Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 72.481.342 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente -27.002.112 Utile (Perdite) della operatività corrente al netto delle imposte 45.479.231 Utile (Perdita) d’esercizio 45.479.231 31/12/2009 49.976.082 -70.801.563 -20.825.482 740.329.698 -478.097.880 262.231.818 346.182 -26.197.403 52.619.772 268.174.888 -19.870.815 -24.532.418 -230.715.643 -100.484 -93.641 3.173.839 93.900.239 89.935.965 89.935.965 -18.217.180 71.718.785 71.718.785 OASI DIAGRAM S.p.A. STATO PATRIMONIALE (valori in €) PASSIVO Patrimonio netto Capitale 3.000.000 Riserva da sovrapprezzo delle azioni 2.578.492 Riserva legale 474.000 Altre riserve 966.850 Utili (perdite) portate a nuovo 5.323.451 Utile (Perdita) dell’esercizio 2.944.154 Totale Patrimonio netto 15.286.947 Passività non correnti Passività fiscali differite 205.330 Fondi per rischi ed oneri 192.736 Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 919.133 Totale Passività non correnti 1.317.199 Passività correnti Debiti Debiti verso fornitori 3.947.666 Debiti verso controllanti 611.849 Debiti tributari 286.960 Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 369.579 Altri debiti correnti 2.024.201 Totale Passività correnti 7.240.255 TOTALE PASSIVO 23.844.401 31/12/2010 ATTIVO Attività non correnti Attività immateriali 4.322.101 Immobili, impianti e macchinari 1.034.290 Altre attività finanziarie - Imposte anticipate 177.609 Totale Attività non correnti 5.534.000 Attività correnti Crediti Crediti verso clienti 14.947.180 Crediti verso controllanti 1.202.735 Crediti tributari 10.250 Altri crediti correnti 220.831 Disponibilità e mezzi equivalenti 1.929.406 Totale Attività correnti 18.310.401 TOTALE ATTIVO 23.844.401 31/12/2009 2.964.603 360.940 508.931 3.834.474 14.799.957 794.082 2.295 535.358 1.592.656 17.724.348 21.558.822 3.000.000 2.578.492 296.000 1.095.744 3.748.544 3.424.014 14.142.793 118.508 232.113 1.025.422 1.376.042 2.867.285 567.957 1.079.290 345.350 1.180.105 6.039.986 21.558.822 369 OASI DIAGRAM S.p.A. 370 CONTO ECONOMICO (valori in €) Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi di gestione Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Costi per servizi Costi per godimento beni di terzi Costi per il personale Ammortamenti e svalutazioni Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Oneri diversi di gestione Proventi (oneri) finanziari Risultato ante imposte Imposte a) Imposte correnti b) Variaz. Imposte anticipate c) Variaz. Imposte differite Risultato netto dell’esercizio 2010 24.547.947 1.006 -2.625.271 -6.612.325 -816.230 -8.081.213 -1.433.467 4.857 -116.628 -33.578 4.835.098 -1.890.944 -1.709.279 -157.476 -24.189 2.944.154 2009 22.457.362 5.516 -2.272.363 -6.153.718 -820.556 -6.229.831 -1.117.459 -129.382 -47.779 5.691.791 -2.267.777 -2.444.332 176.555 3.424.014 HELP LINE S.p.A. 10 60 100 110 120 140 STATO PATRIMONIALE (valori in €) ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività Totale attivo 31/12/10 10 70 90 100 110 120 150 160 180 PASSIVO Debiti 87 Passività fiscali 198.314 a) correnti b) differite 198.314 Altre passività 10.911.568 Trattamento di fine rapporto del personale 1.596.874 Fondi per rischi e oneri: 3.537.914 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 3.537.914 Capitale 2.116.000 Sovrapprezzi di emissione 135.789 Riserve 2.432.759 Utile d’esercizio 608.882 Totale passivo e patrimonio netto 21.538.187 981 6.321.625 1.488.171 924.950 1.550.258 114.522 1.435.736 11.252.202 21.538.187 31/12/09 381 950 950 6.814.677 6.816.008 0 20.885 20.885 4.840.267 249.043 1.000 1.000 708.000 354.130 642.683 6.816.008 371 HELP LINE S.p.A. CONTO ECONOMICO 2010 (valori in €) 10 Interessi attivi e proventi assimilati 20 Interessi passivi e oneri assimilati Margine di interesse Margine di intermediazione 110 Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative 120 Rettifiche di valore nette su attività materiali 130 Rettifiche di valore nette su attività immateriali 150 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 160 Altri proventi e oneri di gestione Risultato della gestione operativa Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 190 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile della operatività corrente al netto delle imposte Utile d’esercizio 372 2010 27.041 -5.374 21.667 21.667 -33.560.784 -19.698.754 -13.862.030 -200.836 -542.254 1.485.783 33.720.467 924.043 924.043 -315.161 608.882 608.882 2009 22.599 -23.468 -869 -869 -14.728.938 -7.631.550 -7.097.388 15.987.568 1.257.761 1.257.761 -615.078 642.683 642.683 ICONCARD S.p.A. 10 60 120 140 40 90 100 110 120 160 180 STATO PATRIMONIALE (valori in €) 31/12/2010 ATTIVO Cassa e disponibilità liquide 374 Crediti 3.330.839 ATTIVITA’ FISCALI (a) correnti 2.267 (b) anticipate Altre attività 254.308 TOTALE ATTIVO 3.587.788 PASSIVO Debiti - Altre passività 72.568 Trattamento fine rapporto personale 26.469 Fondo per rischi ed oneri (b) altri fondi - TOTALE PASSIVO 99.037 Capitale 3.301.759 Riserve 508.107 Utile (Perdita) d’esercizio -321.115 TOTALE PATRIMONIO NETTO 3.488.751 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 3.587.788 31/12/2009 845 3.952.430 358.764 4.312.039 190.642 186.511 21.294 103.727 502.174 3.301.759 508.106 3.809.865 4.312.039 373 ICONCARD S.p.A. 10 20 30 40 100 110 120 130 150 160 190 374 CONTO ECONOMICO (valori in €) 31/12/2010 Interessi attivi e proventi assimilati 15.325 Interessi passivi e costi assimilati -651 MARGINE DI INTERESSE 14.674 Commissioni attive -142 Commissioni passive 100.744 COMMISSIONI NETTE 100.602 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 115.276 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (a) attività finanziarie -54.035 Spese amministrative (a) spese per il personale -107.473 (b) altre spese amministrative -101.559 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 103.727 Altri proventi e oneri di gestione - RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA -44.064 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE -44.064 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente -277.051 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO -321.115 -321.115 31/12/2009 6.939 -14.334 -7.395 580.818 -141.771 439.047 431.652 -676.247 -139.176 -535.747 -408 -4.824 -33.014 141.105 -816.659 -816.659 1.324.765 508.106 508.106 SIRE BUSINESS SERVICE LTD BALANCE SHEET AS AT 31 DECEMBER 2010 31/12/2010 31/12/2009 ASSETS: INVESTMENTS Cash at bank 4.120.862 4.363.685 PREPAYMENTS AND ACCRUED INCOME Accrued interest 4.316 4.233 Other debtors including tax 2 2 Reinsurance balances due 387.717 406.697 TOTAL ASSETS 4.512.898 4.774.617 LIABILITIES: CAPITAL AND RESERVES Called-up share capital 3.200.000 3.200.000 Profit and loss account 937.430 1.028.246 TOTAL SHAREHOLDER’S FUNDS - EQUITY INTERESTS 4.137.430 4.228.246 TECHNICAL PROVISIONS Claims outstanding 80.988 193.565 Provision for unearned premium 994 CREDITORS: (Amounts falling due within one year) 294.480 351.812 TOTAL LIABILITIES 4.512.898 4.774.617 375 SIRE BUSINESS SERVICE LTD PROFIT AND LOSS ACCOUNT TECHNICAL ACCOUNT - NON - LIFE INSURANCE BUSINESS FOR THE YEAR ENDED 31 DECEMBER 2010 2010 Earned premiums Gross premiums written -14.319 Outward reinsurance premium - Gross premiums, net of reinsurance -14.319 Change in the gross provision for unearned premiums 994 Change in the provision for unearned premiums, reinsurer’s share - 994 Earned premiums, net of reinsurance -13.325 Allocated investment return transferred from the non-technical account 67.465 Total technical income 54.139 Claims incurred, net of reinsurance: Claims paid 79.210 Change in provision for claims - gross and net amount -112.577 Net operating expenses 191.297 Balance on the technical account for non - life insurance business 212.069 2009 1.999.568 1.999.568 -994 -994 1.998.574 43.866 2.042.440 -331.879 -193.565 -315.943 1.201.053 PROFIT AND LOSS ACCOUNT NON TECHNICAL ACCOUNT FOR THE YEAR ENDED 31 DECEMBER 2009 2010 2009 Balance on the technical account non - life insurance business -103.790 1.201.053 Investment income 67.465 43.866 Allocated investment return transferred to the non - life insurance business technical account -67.465 -43.866 PROFIT/(LOSS) ON ORDINARY ACTIVITIES BEFORE TAXATION -103.790 1.201.053 Taxation charge on profit/(loss) on ordinary activities 12.974 -147.179 PROFIT/(LOSS) ON ORDINARY ACTIVITIES AFTER TAXATION -90.816 1.053.874 376 HI-MTF SIM S.p.A. 10 60 100 110 120 140 STATO PATRIMONIALE ATTIVO (Valori in €) 31/12/2010 31/12/2009 Cassa e disponibilità liquide 350 137 Crediti 3.911.760 3.507.173 Attività materiali 54.841 49.596 Attività immateriali 38.582 20.000 Attività fiscali 143.519 38.086 a) correnti 15.892 20.000 b) anticipate 127.627 18.086 Altre attività 855.707 732.322 TOTALE ATTIVO 5.004.758 4.347.314 70 90 100 120 160 180 PASSIVO Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Capitale Riserve Utile (Perdita) d’esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 20.285 20.285 - 425.218 45.204 5.000.000 -1.032.858 546.910 5.004.758 32.391 32.391 319.423 28.358 5.000.000 -1.153.526 120.668 4.347.314 377 HI-MTF SIM S.p.A. 50 60 70 80 110 120 130 190 378 CONTO ECONOMICO (Valori in €) Commissioni attive Commissioni passive Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Margine di intermediazione Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali Risultato della gestione operativa Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (Perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 2010 2.660.994 -85.649 58.858 -1.097 2.633.105 -2.082.082 -862.839 -1.219.243 -17.390 -30.873 502.760 502.760 44.150 546.910 546.910 2009 2.051.842 -32.121 74.073 -347 2.093.447 -1.884.893 -788.140 -1.096.753 -13.494 -48.631 146.429 146.429 -25.761 120.668 120.668 CENTROSIM S.p.A. 10 20 40 50 60 90 100 110 120 140 STATO PATRIMONIALE ATTIVO (Valori in €) 31/12/2010 31/12/2009 Cassa e disponibilità liquide 2.387 4.146 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 9.621.479 13.876.606 Attività finanziarie disponibili per la vendita - 227.029 Attività finanziarie detenute fino a scadenza 9.457.346 9.251.201 Crediti 66.704.852 114.620.577 Partecipazioni 1.000.000 1.000.000 Attività materiali 773.870 915.930 Attività immateriali 110.681 511.226 Attività fiscali 4.253.568 1.379.416 a) correnti 154.831 566.355 b) anticipate 4.098.737 813.061 Altre attività 3.618.751 1.268.461 TOTALE ATTIVO 95.542.934 143.054.591 10 20 30 70 90 100 110 120 160 170 180 PASSIVO Debiti Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività fiscali a) correnti b) differite Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi Capitale Riserve Riserve da valutazione Utile (Perdita) d’esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 62.495.539 9.982.156 3.221.232 383.097 383.097411.783 - 3.133.904 1.527.722 168.027 - 168.027 20.000.040 -7.003.046 - 1.634.262 95.542.934 109.565.326 9.977.210 4.283.552 411.783 3.827.516 1.656.248 368.673 368.673 20.000.040 -2.381.246 -32.711 -4.621.800 143.054.591 379 CENTROSIM S.p.A. 10 30 50 60 70 80 90 110 120 130 150 160 170 180 190 200 380 CONTO ECONOMICO (Valori in €) Risultato netto dell’attività di negoziazione Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie Commissioni attive Commissioni passive Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati Dividendi e proventi assimilati MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese amministrative: a) spese per il personale b) altre spese amministrative Rettifiche di valore nette su attività materiali Rettifiche di valore nette su attività immateriali Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Altri proventi e oneri di gestione RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA Utili(Perdite) delle partecipazioni Utili(Perdite) da cessione di investimenti Utile (Perdita) dell’ attività corrente al lordo delle imposte imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente Utile (Perdita) dell’ attività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 2010 -28.739.510 27.688 27.688 18.057.315 -3.710.811 954.970 -1.216.058 31.791.086 17.164.680 -18.490.169 -6.788.889 -11.701.280 -263.647 -400.545 - 451.924 -1.537.756 - -29.131 -1.566.887 3.201.149 1.634.262 2009 -11.285.740 21.389.074 -4.993.382 2.110.566 -1.953.307 14.458.800 19.726.010 -23.370.170 -10.207.148 -13.163.022 -306.741 -86.432 -51.936 -418.037 -4.507.306 -789 -4.508.095 -113.705 -4.621.800 - 1.634.262 -4.621.800 SITEBA SISTEMI TELEMATICI BANCARI S.p.A. STATO PATRIMONIALE ATTIVO (Valori in €) 31/12/2010 31/12/2009 A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI I - Immobilizzazioni immateriali 2) Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità 14.400 123.700 3) Diritti di brevetto industr. e di utilizzo opero ingegno 49.050 96.975 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 746 834 Totale 64.196 221.509 II - Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e fabbricati 5.208.042 5.375.378 2) Impianti e macchinario 11.751 15.536 4) Altri Beni 1.293.117 1.471.044 Totale 6.512.910 6.861.958 III - Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in: d) altre imprese 52 9.622 Totale 52 9.622 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) 6.577.158 7.093.089 C) ATTIVO CIRCOLANTE I - Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie di consumo 342.024 303.586 Totale 342.024 303.586 II - Crediti 1) Verso clienti (entro 12 mesi) 1.278.801 1.515.038 4-bis) Crediti Tributari (entro 12 mesi) 379.921 781.336 4-ter) Imposte anticipate (entro 12 mesi) - 414.625 5) Verso altri: a) esigibili entro 12 mesi 1.046.200 1.880.153 a) esigibili oltre 12 mesi 1.220.703 903.657 Totale 3.925.625 5.494.809 III - Attività finanziarie non costituenti immobil. 6) altri titoli 7.775.267 7.850.903 Totale 7.775.267 7.850.903 IV - Disponibilità Liquide 1) depositi bancari e postali 1.070.843 1.541.112 3) denaro e valori in cassa 4.590 3.146 Totale 1.075.433 1.544.258 TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) 13.118.349 15.193.556 D) RATEI E RISCONTI ATTIVI Ratei Attivi 47.383 47.909 Risconti Attivi 52.896 40.878 TOTALE RATEI E RISCONTI (D) 100.279 88.787 TOTALE GENERALE ATTIVO 19.795.786 22.375.432 381 SITEBA SISTEMI TELEMATICI BANCARI S.p.A. STATO PATRIMONIALE PASSIVO (Valori in €) 31/12/2010 ) PATRIMONIO NETTO A I - Capitale Sociale 2.600.000 IV - Riserva Legale 942.844 VII - Altre Riserve: - Riserva adeguamento POS microcircuito 3.098.742 - Riserva Straordinaria 10.116.375 - Riserva arrotondamento euro -1 IX - Utile (perdita) dell’esercizio 521.059 TOTALE (A) 17.279.019 B) FONDI PER RISCHI E ONERI 3) altri - TOTALE (B) - C) TRATT. FINE RAPPORTO LAVORO SUB. 515.460 D) DEBITI 7) debiti verso fornitori 1.486.722 12) debiti tributari (entro 12 mesi) 91.645 13) debiti verso istituti previdenziali (entro 12 mesi) 179.428 14) altri debiti - altri debiti entro 12 mesi 220.643 - altri debiti oltre 12 mesi 10.000 Totale 14) 230.643 TOTALE (D) 1.988.438 E) RATEI E RISCONTI PASSIVI Ratei Passivi 4.386 Risconti Passivi 8.483 TOTALE (E) 12.869 TOTALE GENERALE PASSIVO 19.795.786 CONTI D’ORDINE Beni di terzi presso terzi in deposito 3.944.124 TOTALE 3.944.124 382 31/12/2009 2.600.000 942.844 3.098.742 10.050.864 -2 1.065.511 17.757.959 635.257 635.257 531.227 2.083.841 768.279 199.709 375.466 10.000 385.466 3.437.295 4.527 9.167 13.694 22.375.432 4.028.235 4.028.235 SITEBA SISTEMI TELEMATICI BANCARI S.p.A. CONTO ECONOMICO (Valori in €) 2010 ) VALORE DELLA PRODUZIONE A 1) Ricavi delle vendite e prestazioni 9.314.687 5) Altri ricavi e proventi 802.559 Totale (A) 10.117.246 B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materia prime, suss., di cons. e merci -271.809 7) per servizi -4.577.353 8) per godimento di beni di terzi -59.853 9) per il personale: a) stipendi -1.855.157 b) oneri sociali -604.356 c) trattamento di fine rapporto maturato -158.276 e) altri costi -38.673 10) ammortamenti e svalutazioni: a) amm.to imm.ni immateriali -183.973 b) amm.to imm.ni materiali -1.396.827 d) svalutazione dei crediti in att. circ. - 11) variazioni delle rimanenze: prodotti finiti 38.438 14) oneri diversi di gestione -81.627 Totale (B) -9.189.466 DIFFERENZA A-B 927.780 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 16) altri proventi finanziari: c) da titoli in attivo circol. non partecipaz. 374.518 d) diversi da precedenti 4) altri 27.198 17) interessi e oneri finanziari d) altri -456 17bis) utili e perdite sui cambi b) perdite sui cambi -8 Totale (C ) (16-17) 401.252 D) RETTIFICHE DI VALORE SU ATTIVITA’ FINANZIARIE 19) svalutazioni: c) di titoli iscritti nell’att. circol. -75.636 Totale rettifiche (D) -75.636 E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20) proventi straordinari b) differenza arrotondamento all’unità di euro 1 c) altri proventi straordinari 42.187 21) oneri: 2) imposte es. precedenti - 3) differenza arrotondamento all’unita euro - 4) varie -9.797 Totale partite straordinarie (E) (20-21) 32.391 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+-C+-D+-E) 1.285.787 22) imposte sul reddito d’esercizio di cui: a) imposte correnti -350.103 c) imposte anticipate -414.625 Totale -764.728 UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO 521.059 2009 11.965.662 1.054.052 13.019.714 -217.637 -6.127.960 -65.470 -2.231.180 -646.034 -157.930 -39.645 -214.979 -1.789.616 -100.000 13.050 -115.429 -11.692.830 1.326.884 269.645 86.701 -22 356.324 26.368 -6.752 -1 -40.435 -20.640 1.662.568 -678.713 81.656 -597.057 1.065.511 383 EQUENS ITALIA S.p.A. STATO PATRIMONIALE ATTIVO (Valori in €) 31/12/2010 31/12/2009 ATTIVITA’ NON CORRENTI Impianti, macchinari ed altri beni 15.434.250 8.536.270 Attività immateriali 1.810.959 1.333.850 Attività finanziarie non correnti 2.733.120 2.858.579 Imposte anticipate attive 125.394 77.254 Totale Attività non correnti 20.103.723 12.805.953 ATTIVITA’ CORRENTI Crediti commerciali 8.547.614 8.776.769 Crediti per imposte 1.169.412 Altre attività correnti 5.950.188 1.442.206 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.867.626 9.673.564 Totale Attività correnti 24.534.840 19.892.540 TOTALE ATTIVO 44.638.563 32.698.493 STATO PATRIMONIALE PASSIVO PATRIMONIO NETTO Capitale Sociale 5.702.000 5.702.000 Fondo sovrapprezzo azioni 5.069.085 5.069.085 Riserva Legale 257.130 16.430 Utili e (perdite) portati a nuovo 2.771.682 312.151 Utile (perdita) dell’esercizio 5.330.552 4.812.731 Totale Patrimonio Netto 19.130.449 15.912.397 PASSIVITA’ NON CORRENTI Trattamento fine rapporto 2.619.330 2.858.797 Totale Passività non correnti 2.619.330 2.858.797 PASSIVITA’ CORRENTI Finanziamenti a breve termine 5.734.689 Debiti Commerciali 13.930.528 8.335.928 Debiti per imposte 177.840 2.553.220 Altri debiti 2.756.900 2.839.717 Fondo reclami 288.827 198.434 Totale Passività correnti 22.888.784 13.927.299 Totale Passivo e Patrimonio Netto 44.638.563 32.698.493 384 EQUENS ITALIA S.p.A. CONTO ECONOMICO (Valori in €) 2010 icavi delle vendite e delle prestazioni R 54.805.953 Altri ricavi e proventi 296.681 Totale ricavi e proventi operativi 55.102.634 Costi per il Personale interno 13.967.189 Costi per il Personale esterno 1.884.216 Costi Immobili 1.554.640 Costi Impianti e Sistemi IT 21.172.437 Costi Distribuzione e Connessione 3.305.613 Costi Diretti Produzione 9.562 Altri costi operativi 813.600 Costi per reclami 192.323 Totale costi operativi 42.899.580 Risultato Lordo (EBITDA) 12.203.055 Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore, accantonamenti e Plusvalenze/Minusvalenze Ammortamento Immobilizzazioni Immateriali 616.994 Ammortamento Immobilizzazioni Materiali 3.223.931 Plusvalenze (minusvalenze) 80 Totale Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore, ccantonamenti e Plusvalenze/Minusvalenze 3.840.845 Risultato Operativo Lordo (EBIT) 8.362.210 Gestione finanziaria Proventi finanziari 36.237 Oneri finanziari 39 Totale gestione finanziaria 36.197 Risultato ante imposte 8.398.407 Imposte 3.067.855 Utile (perdita) dell’esercizio 5.330.552 2009 53.283.527 250.477 53.534.005 13.268.349 1.860.683 1.649.884 22.056.765 3.164.795 12.575 774.870 251.620 43.039.541 10.494.464 490.864 2.351.094 50 2.841.908 7.652.556 28.450 -0 28.450 7.681.006 2.868.275 4.812.731 385 EQUENS S.E. Consolidated statement of financial position ASSETS (In thousands of euro) 31/12/2010 31/12/2009 Property, plant and equipment 39,201 25,894 Intangible assets 233,844 153,272 Investments in investees 973 935 Other investments 4,410 4,936 Deferred tax assets 5,945 5,563 Total non-current assets 284,373 190,600 Inventories 1,855 4,127 Other investments 3,160 0 Current tax assets 5,124 7,189 Trade and other receivables 80,259 70,119 Cash and cash equivalents 177,659 152,096 Assets classified as held for sale 1,682 34,070 Total current assets 269,739 267,601 Total assets 554,112 458,201 EQUITY Ordinary equity 346,911 264,185 Class B equity 0 12,473 Class C equity 0 0 Priority shares equity 0 0 Total equity attributable to equity holders of the Company 346,911 276,658 Liabilities Loans and borrowings 4,675 2,445 Accrued personnel expenses 33,946 29,750 Provisions 734 460 Deferred tax liabilities 30,236 15,992 Total non-current liabilities 69,591 48,647 Bank overdrafts 3,247 16,475 Loans and borrowings 6,448 15,855 Accrued personnel expenses 10,350 10,497 Current tax liabilities 8,859 9,091 Provisions 2,728 4,397 Trade and other payables 105,978 74,343 Liabilities classified as held for sale 0 2,238 Total current liabilities 137,610 132,896 Total liabilities 207,201 181,543 Total equity and liabilities 554,112 458,201 386 EQUENS S.E. CONSOLIDATED STATEMENT OF COMPREHENSIVE INCOME (In thousands of euro) 31/12/2010 Continuing operations Revenue 336,055 Total income from operating activities 336,055 Cost of outsourced work and other external cost 135,436 Personnel expenses 142,860 Depreciation and amortization expense 19,900 Impairment of fixed assets 3,968 Other expenses 4,869 Total expenses 307,033 Results from operating activities 29,022 Finance income 4,082 Finance costs -192 Net finance income 3,890 Share of profit of equity accounted investees (net of income tax) 9 Profit before income tax 32,921 Income tax expense 9,425 Profit from continuing operations 23,496 Discontinued operation Profit from discontinued operation (net of income tax) 3,040 Profit for the year 26,536 Other comprehensive income Foreign currency translation differences for foreign operations 296 Net change in fair value of available-for-sale financial assets -1,163 Income tax on other comprehensive income 230 Other comprehensive income for the year (net of income tax) -637 Total comprehensive income for the year 25,899 31/12/2009 337,352 337,352 136,016 137,952 15,813 1,977 4,104 295,862 41,490 2,465 -668 1,797 114 43,401 9,210 34,191 65 24,256 -282 1,655 -286 1,087 35,343 * 2009: Re-presented for reason of comparison 387 Delibere dell’Assemblea del 6 maggio 2011 Si riportano di seguito, in sintesi, le deliberazioni adottate dall’Assemblea Ordinaria dei Soci tenutasi in seconda convocazione il giorno 6 maggio 2011. 1)Bilancio al 31 dicembre 2010; relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione; relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione; proposta di destinazione dell’utile d’esercizio; deliberazioni relative. L’Assemblea ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2010 come presentato dal Consiglio di Amministrazione e la relativa destinazione dell’utile d’esercizio. 2)Nomina del Consiglio di Amministrazione previa determinazione del numero e della durata in carica degli amministratori; determinazione dei relativi compensi; deliberazioni relative. L’Assemblea ha determinato in sedici il numero dei Consiglieri e ha nominato, per gli esercizi 2011/2012/2013, i Signori: 1) Giovanni Alberto Berneschi 2) Luca Bronchi 3) Vincenzo Consoli 4) Fiorenzo Dalu 5) Giovanni De Censi 6) Miro Fiordi 7) Eugenio Garavini 8) Divo Gronchi 9) Victor Massiah 10) Giulio Magagni 11) Mario Alberto Pedranzini 12) Lorenzo Pelizzo 13) Ottavio Rigodanza 14) Roberto Romanin Jacur 15) Pietro Sella 16) Fabrizio Viola 388 L’Assemblea ha inoltre deliberato in merito al compenso riconosciuto a ciascun Amministratore per l’espletamento del mandato. 2)Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente; determinazione dei relativi compensi; deliberazioni relative. L’Assemblea ha deliberato di nominare, per gli esercizi 2011/2012/2013, quali componenti del Collegio Sindacale i Signori: 1)Giuliano Buffelli 2)Paolo Lazzati 3)Vito Antonio Primiceri 4)Attilio Guardone 5)Marcello Priori Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente L’Assemblea ha inoltre deliberato in merito al compenso riconosciuto a ciascun Sindaco Effettivo per l’espletamento del mandato. 3)Politiche di remunerazione del gruppo icbpi; deliberazioni relative. L’Assemblea ha approvato le politiche di remunerazione del Gruppo ICBPI come proposte dal Consiglio di Amministrazione. 4)Proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie; deliberazioni relative. L’Assemblea ha deliberato di autorizzare il Consiglio di Amministrazione a gestire la riserva per l’acquisto e la vendita di azioni proprie, ai sensi degli articoli 2357 e 2357 ter del Codice Civile, fino alla prossima Assemblea ordinaria per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. 389 Cariche sociali al 6 maggio 2011 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ▪ Giovanni De Censi ▪ Roberto Romanin Jacur Fabrizio Viola Giovanni Alberto Berneschi Luca Bronchi ▪ Vincenzo Consoli ▪ Fiorenzo Dalu Miro Fiordi ▪ Eugenio Garavini ▪ Divo Gronchi ▪ Giulio Magagni Mario Alberto Pedranzini ▪ Victor Massiah Ottavio Rigodanza ▪ Lorenzo Pelizzo Presidente: Vice-Presidenti: Consiglieri: Pietro Sella ▪ Membri del Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE Presidente: Sindaci effettivi: Giuliano Buffelli Paolo Lazzati Vito Antonio Primiceri Sindaci supplenti: Attilio Guardone Marcello Priori DIREZIONE GENERALE Direttore Generale: Giuseppe Capponcelli Vice Direttore Generale Vicario: Pier Paolo Cellerino Vice Direttore Generale: Giovanni Damiani Vice Direttore Generale: Domenico Santececca 390 Elenco Soci Banca Popolare di ApriliaAprilia Banca Popolare dell’Etruria e del LazioArezzo Banca Popolare di Bari Bari Unione di Banche Italiane - UBI Banca Bergamo Banca Sella Holding Biella Banca Popolare dell’Alto Adige Bolzano Banca Popolare del CassinateCassino Banca Popolare di CividaleCividale del Friuli Banca di CividaleCividale del Friuli Banca Popolare di CortonaCortona Banca Popolare del MezzogiornoCrotone Banca Popolare di Fondi Fondi Banca Popolare del Frusinate Frosinone Banca CarigeGenova Banca Popolare di Lajatico Lajatico Banca Popolare di Lanciano e Sulmona Lanciano Banca Popolare Lecchese Lecco Banca Popolare di Sant’AngeloLicata Banca Popolare di MarosticaMarostica Banca Popolare di Puglia e BasilicataMatera Banca Popolare di Milano Milano Unione Fiduciaria Milano CentrobancaMilano Credito Artigiano Milano 391 EM.RO Popolare Modena Veneto Banca Holding Montebelluna Banca Cooperativa Cattolica Montefiascone Banca Popolare Valconca Morciano di Romagna Banca della CampaniaNapoli Credito Siciliano Palermo Banca Popolare Pugliese Parabita Banca di Piacenza Piacenza Banca Agricola Popolare Ragusa Banca Popolare di Ravenna Ravenna Banca Popolare di Roma Roma Cassa di Sovvenzione e Risparmio fra il Personale della Banca d’Italia Roma Associazione Nazionale fra le Banche PopolariRoma ICCREA Holding Roma Istituto Italiano di Credito Fondiario - Italfondiario Roma Banca Popolare di San Felice sul Panaro San Felice sul Panaro Banca Popolare Vesuviana San Giuseppe Vesuviano Credito Valtellinese Sondrio Banca Popolare di Sondrio Sondrio Banca Popolare di Spoleto Spoleto Banca di Credito Popolare Torre del Greco Banca Popolare del Lazio Velletri Banco PopolareVerona Holding di Partecipazioni Finanziarie Banco Popolare Verona Banca Cooperativa Valsabbina Vestone Banca Popolare di Vicenza Vicenza ICBPI Milano 392
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