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Sagra, la scommessa del noi
O
gni tanto, presi dalla voglia di fare, dall'entusiasmo di realizzare progetti ambiziosi, e anche dalla foga di competere e di superare l'altro,
ci lasciamo sopraffare dall'“io”, perdendo di vista il valore del “noi”. E
allora è necessario fermarsi a riflettere, bisogna riprendere in mano gli obiettivi e ripeterci ancora una volta qual è la nostra meta e come vogliamo arrivarci tutti insieme, in compagnia.
Noi del CoPAG, tutti noi delle associazioni, dei gruppi, facciamo parte di
un'unica grande macchina, non semplice alla vista; un meccanismo complicato pieno di ingranaggi, grandi e piccoli, di ruote, rotelle, pistoni, viti. A
guardarlo è meraviglioso. Tutto funziona, tutto gira in modo armonico. Un'invenzione complicatissima come un antico disegno di Leonardo da Vinci (si
perdoni l’azzardo) che ancora adesso riesce a stupirci.
Tutto funziona a meraviglia finché non accade un imprevisto. Basta, a
volte, un sassolino, una cosa piccola che si metta di traverso e le viti si allentano, gli ingranaggi si inceppano e, se non si interviene subito a togliere
l'intruso, c'è il rischio che la macchina intera si distrugga senza speranza di
rimetterla in sesto. Ognuno di noi deve avere le qualità di un bravo artigiano,
esperto in aggiustaggio e capace di inventare al momento il sistema per ripristinare il grande marchingegno.
Possediamo una macchina speciale, unica, fabbricata nel passato, aggiustata più volte, aggiornata con continue manutenzioni, veloce, ergonomica,
al passo con i tempi moderni. Un meraviglioso aggeggio, una ricchezza per
l'intera comunità.
Fermiamoci a rileggere le parole di Italo Calvino, prese in prestito in una
sagra precedente, e ripensiamo a ciò che di bello abbiamo e alla responsabilità che ci è data.
“Le associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone e danno la gioia che raramente si ha restando
per proprio conto, di vedere quanta gente c'è onesta e brava e capace e per
cui vale la pena di volere cose buone, mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario: di vedere l'altra faccia della gente, quella per cui
bisogna tener sempre la mano alla guardia della spada”.
È con questo messaggio che vogliamo dare inizio alla nostra nuova sagra.
Una vetrina per le associazioni, per la scuola, per la circoscrizione, per il
paese intero; un modo per comunicare agli altri la nostra idea di volontariato,
di solidarietà, di collaborazione, di bene comune, di bella convivenza.
Grazie a tutti di cuore e buona sagra.
Alessandro Nicolli e Lorenza Nardelli
1
2
Il saluto del Sindaco di Trento
M
usica, gastronomia, giochi,
spettacoli, rievocazioni storiche, sport: sfogliando il
ricco programma della tradizionale
sagra dei Santi Anzoi l'unico rischio che
corre il lettore è quello di non sapere
cosa scegliere.
Qualunque sia la scelta, è assicurato
il clima di festa e di incontro che questo appuntamento puntualmente offre
alla città ogni anno. Perché è vero che
la sagra dei Santi Anzoi è una tradizione legata al sobborgo di Mattarello,
ma è innegabile che negli anni questa
ricorrenza ha saputo ritagliarsi uno
spazio di rilievo negli appuntamenti
dell'estate trentina, richiamando ospiti
e simpatizzanti.
Nella vita di un paese, di una città le tradizioni svolgono un ruolo importante e risultano vincenti quando, pur rimanendo fedeli alle proprie radici, riescono a cambiare per adattarsi ai
cambiamenti che ogni comunità, piccola e grande, è chiamata ad affrontare nel tempo.
I Santi Anzoi hanno vinto questa sfida grazie all'operosità e alla vivacità di un sobborgo che
si è rapidamente ingrandito e continua ad allargarsi accogliendo nuovi abitanti ma che ha saputo mantenere nel tempo le sue peculiarità, arricchendo di conseguenza la comunità cittadina
più grande a cui appartiene. Lo dimostrano le tante associazioni attive sul territorio, l'impegno
costante dei volontari che si impegnano tutto l'anno per rendere Mattarello un luogo dove è
bello vivere, e anche questi caleidoscopici giorni di inizio settembre, dove gli sforzi vengono
coronati dalla festa e da un successo che si ripete puntuale ogni anno.
Un successo che sono convinto sia legato non solo all'impeccabile organizzazione e alla varietà degli eventi proposti, ma anche a questa capacità di fare comunità che impreziosisce la
festa e la fa diventare occasione per aggiungere un altro piccolo ma importante tratto di strada
al cammino che la città sta percorrendo.
È quindi con gratitudine verso la comunità di Mattarello che invito tutti a visitare questo angolo di Trento nei giorni della sagra dei Santi Anzoi, per fare il pieno di energia per un altro
anno di impegno e di sfide da affrontare e da vincere, insieme.
Buona festa a tutti!
Alessandro Andreatta
Sindaco del Comune di Trento
3
4
Il saluto del Presidente della Circoscrizione
D
ifficile dire ogni anno qualcosa di nuovo!
Troppe parole si sprecano in questi tempi.
La Sagra dei Santi Anzoi è certamente uno
di quei momenti attraverso i quali una comunità si
sente unita e la convinzione, fortissima a Mattarello,
di sentirsi comunità è una delle cose più belle per
ognuno di noi.
La Sagra dei Santi Anzoi anche quest’anno riserva
delle novità, sia nell’organizzazione che nella gestione della festa stessa, e per questo un grazie va
rivolto al CoPAG e ai suoi componenti.
Vi invito quindi a venire a vederla: venite numerosi, come sempre, venite in mezzo alla nostra gente
con lo spirito di sempre.
Grande successo per la festa, dunque, e rivolgo a tutti il più grande augurio di buon lavoro,
oltre ad esprimere un grazie a coloro che nella festa mettono, oltre alla braccia, il loro cuore e
un amore intenso nei confronti della propria comunità. Buona festa a tutti!
cav. Bruno Pintarelli
Presidente della Circoscrizione di Mattarello
Il saluto al nostro Parrocco
Grazie, don Antonio,
per il bene che hai seminato
fra di noi ed auguri per il tuo
nuovo ministero pastorale.
Il Comitato Permanente Associazione e Gruppi
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6
Il vecchio e il nuovo
C
'è, a scuola, un luogo dove i bambini e le bambine possono
portare i loro preziosi “bottini”, catalogarli, dividerli per
forma, colore... Un posto dove si può trovare di tutto,
dalle cannucce allo scatolone, dal tappo alle stoffe, dal vasetto dello yogurt alla carta delle uova di Pasqua, dall'ingranaggio di un vecchio orologio alla scheda di un
computer, dai bottoni della nonna ai tovaglioli della
zia, dalle cialde del caffè ai rullini fotografici scaduti,
dagli scarti dei pneumatici alle vecchie diapositive.
Un posto favoloso, come una vecchia soffitta, una
stanza delle meraviglie, stimolante, affascinante.
È qui che i bambini “Giocando, rigiocando, riciclando” hanno scoperto che c'è un modo nuovo
di approcciarsi alla realtà, che anche gli oggetti
“rifiutati” hanno una loro bellezza, che non dipende dal loro valore, ma dall'atteggiamento con
il quale li osserviamo. È così che, nelle loro mani
creative, anche le cose da buttare si trasformano
in qualcosa di estremamente prezioso.
Se ci mettiamo in ascolto mentre disegnano, dipingono, tagliano e incollano, si possono percepire
messaggi sinceri, senza limiti e pregiudizi.
Tra le tante opere d'arte, abbiamo scelto questa “spirale” colorata, gioiosa, un turbine variopinto che nel suo
vorticoso girare, assume un unico, splendido colore.
Un tassello di uno dei tanti quadri di Friedrich Hunterwasser che riesce, come i bambini, a dare un tocco di magia anche
alle città più austere con le sue case matte e le torri originali. Una
girandola, giocattolo d'altri tempi, che ci riporta alle sagre passate,
quando l'unica bancarella davanti alla chiesa era l'unica attrazione per i
più piccoli, assieme alla giostra.
Una giostra che gira sempre più forte da riuscire a dare l'emozione di volare
per qualche minuto. Un ingranaggio, un meraviglioso ingranaggio.
Come il meccanismo di un orologio fantastico che segna inesorabile il tempo che passa, colorato con le tinte della pace.
Come un vecchio carillon che spande intorno la sua musica dolce, delicata, armoniosa, facendo girare
ballerine che danzano leggere sulle punte dei piedi.
Come la ruota gigantesca che fa muovere una grande macchina, capace di trasformare il lavoro di tante
associazioni, di artisti, dei bambini delle scuole, della circoscrizione, di tanta gente volonterosa, in un
grande evento, una festa di tutta la comunità, la sagra dei Santi Anzoi.
Lorenza Nardelli
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appuntamenti
Suoni e voci dal Fort
e di Mezzo
Il Coro ANA di Trento
Giochi degli alunni della scuola primaria durante la Festa degli Alberi 2014
Perini
Foto: Marco
Foto: Marco Per
Forte di Mezzo, particolare
12
ini
Domenica
agosto
31
ezzo
Troviamoci al Forte di M
ore 10
Sale ex Circoscrizione
Apertura della mostra di pittura “Arte tra il vecchio e il nuovo”
orario: 10-12 / 16-22 fino a domenica 7 settembre
(in collaborazione con il Gruppo “Amici del Colore”)
ore 11
Forte di Mezzo
Giochi del XXIX Palio delle Contrade: gara di fionda gigante
ore 12
Apertura punto di ristoro: piatto in tavola, polenta cónza
(in collaborazione con Associazione “Mattarello Feste”,
Club 3P, Gruppo “Le Contrade”)
ore 13.30 Piazza Q. Perini
Da Mattarello al Forte, una camminata in compagnia
(in collaborazione con il Gruppo SAT)
ore 14.30 Forte di Mezzo
• Giochi del XXIX Palio delle Contrade:
gara di morra e gara di staffetta
(in collaborazione con il Gruppo “Le Contrade”)
ore 17
• 1° Festival dei Matarei, concorso canoro tra nove concorrenti
(under 18, over 18 e over 30)
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
guerra
Ricordando la Grande
ore 19
ore 21
ore 23
• Apertura punto di ristoro: in tavola, panino “Mattarello Feste”
• Concerto del Corpo Bandistico di Mattarello
diretto dal maestro Maurizio Peterlana
• Concerto del Coro ANA di Trento
diretto dal maestro Aldo Fronza
• Letture sul tema della guerra
con gli attori della Filodrammatica “Arca di Noè”
• Falò
(in collaborazione con il Corpo dei Vigili del fuoco volontari)
Chiusura
Data la carenza di parcheggi nell’area del Forte di Mezzo, si sconsiglia l’utilizzo
dell’automobile. Dalle ore 17 fino al termine della manifestazione, è disponibile un bus
navetta con partenza ed arrivo in piazza Q. Perini.
I partecipanti sono invitati a munirsi di coperta, torcia o pila o frontalino.
In caso di maltempo la manifestazione si effettuerà presso il Centro civico San Vigilio.
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14
Lunedì
Sala della Meridiana
Apertura della mostra “Pittura che passione”
orario: fino a venerdì 5 : 18-20
sabato 6 : 17-22
domenica 7 : 10-22
lunedì 8 : 18-22
(in collaborazione con l’Associazione “ArteInsieme”)
Centro civico San Vigilio
15° Recital di poesia dialettale
“Fiori de Setembre” - Dedicato ad Eduino Gerola
Presenta Dorotea Masè Pasqualini
a seguire La dolcezza della tradizione, rinfresco con torta de péri
(in collaborazione con il Gruppo “Vozi 'n dialet”
e con il patrocinio della Circoscrizione di Mattarello)
ore 21
Foto: Giuliano Tamanini
settembre
1
ore 18
Masè
Tomasi e Dorotea
Giovanni Battista
15
i ‘n dialet”
ri del Gruppo “Voz
Pasqualini animato
38123 MATTARELLO - TRENTO - loc. le Basse, 2/3
Tel. 0461/942092 - Fax 0461/946854 - E-mail: [email protected]
16
Martedì
settembre
2
ore 21
Centro civico San Vigilio
‘l sagrestan de don Albino, di Luciano Zendron,
commedia brillante in due atti, in dialetto trentino,
da un lavoro di Dino Belmondo,
nell’allestimento della Filodrammatica “Arca di Noè”
ha portato in scena
“Arca di Noè”che
o Belmondo
La Filodrammatica
da un lavoro di Din
tto
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Ze
no
cia
Lu
n Albino di
‘l sagrestan de do
17
18
Mercoledì
settembre
3
ore 21
Centro civico San Vigilio
Il Moonlight Ensemble presenta “Visione Porteña”, un ritratto di
due grandi protagonisti della letteratura (J. L. Borges e A. Piazzolla) racchiuso nella malinconica armonia dell'anima argentina.
Gli archi cantano la poesia esaltando la struggente atmosfera
porteña, mentre le parole abbracciano la partitura danzando
sulla pulsazione del tango.
(in collaborazione con Circolo ACLI e AVIS di Base Mattarello)
Moonlight Ensemble riunisce artisti accomunati dalla curiosità di ricercare, sperimentare e valorizzare il binomio Musica - Parola. Ogni evento
artistico si caratterizza per la fusione di suono, voce ed immagine. La
scelta di un repertorio ricercato e l’ecletticità dell’ensemble, che da alcuni anni collabora anche con altre formazioni, permettono la realizzazione di progetti artistici aperti ed innovativi richiesti e proposti in
Stagioni concertistiche e Festival di prestigio. Il Moonlight Ensemble è
composto da: concertina inglese Gianfranco Grisi, violini Nadia Carli
e Marica Anderle, viola Desy Rossi, violoncello Giovanna Trentini,
pianoforte Gaia Zeni, voce Chiara Turrini, regia Sonia Carli.
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STUDIO CONSULENZA AUTOMOBILISTICA
PASSAGGI DI PROPRIETÀ IN TEMPO REALE
IMMATRICOLAZIONI - REIMMATRICOLAZIONI - COLLAUDI E REVISIONI:
AUTOVEICOLI - MOTOCICLI
MACCHINE AGRICOLE - MACCHINE OPERATRICI
VEICOLI PROVENIENTI DALL’ESTERO
LICENZE CONTO PROPRIO/TERZI
PAGAMENTO TASSE AUTOMOBILISTICHE
RICHIESTE CARTE TACHIGRAFICHE
RICHIESTE CARTE DI QUALIFICAZIONE DEL CONDUCENTE
TRENTO - LOC. SPINI - Via Loghet, 14 - Tel. 0461/955014 - Fax 0461/955156
e-mail: [email protected]
20
Giovedì
settembre
4
ore 12
Campanile della chiesa parrocchiale
El campanò con Fausto Tamanini & C.
(in collaborazione con il Circolo Oratorio Santi Anzoi)
ore 17.30 Valsorda
Apertura punto ristoro
ore 20.30 ”Sentire medievale”, un percorso tra immagini, parole e musica
alla scoperta di idee e personalità dell'età di mezzo, presentato
da La Gualdana del Malconsiglio di Trento e da Hortus Musice di
Bolzano
(in collaborazione con il Circolo culturale “San Valentino”)
ore 21
Chiesa parrocchiale
16° Festival Organistico Internazionale "Città di Trento": concerto
del maestro Marco Fracassi
(in collaborazione con Associazione Organistica Trentina
"Renato Lunelli" e Parrocchia di San Leonardo)
cassi
Il maestro Marco Fra
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Foto: Francesca Tamanini
appuntamenti
Onore ai
vincitori!
La squadra di Valsorda
vincitrice del Palio dell’Oca
2014: Andrea, Armando,
Emanuele, Emiliano (capo
zattera), Lorenzo, Mauro
(attracco) Ferrari (Luigi
Gaspari, Ezio e Giacomo
Ferrari, riserve)
A Valsorda, sentire medievale
Gli Hortus Musice Massimo Leonardo Prandini e Simona Nardi
La Gualdana di Trento e Hortus Musice di Bolzano presentano “Sentire medievale”, un percorso che attraversa grandi dimensioni del mondo medievale (ma anche del nostro): il sacro, la guerra, l'amore e il gioco
passando per figure (e scritti) emblematiche come Innocenzo III, san Francesco, i trobadori, i clerici vaganti... Sarà un "sentire" inteso come ascoltare, perché saranno proposte musiche medievali e letture di fonti originali
ma anche come scoperta del "sentire", cioè della sensibilità medievale.
22
23
Mattarello (TN) - Via Nazionale, 88 - Tel. 0461.931359 - Cell. 349.2910815
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Foto: Giuliano Tamanini
gio
g
la
il
V
l
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c
ic
P
e
a
nd
Spazio Te
Piatti in tavola
polenta cónza
churrasco
patate Macario
würstel mit kartoffelsalat
piatti vegetariani e vegani
Foto: Giuliano Tamanini
appunta
I volontari del tendone della Sagra 2013
strauben e torte
e altre specialità
Uno stand del Picciol Villaggio 2013
28
Venerdì
settembre
5
ore 12
Campanile della chiesa parrocchiale
El campanò con Fausto Tamanini & C.
(in collaborazione con il Circolo Oratorio Santi Anzoi)
ore 18
Spazio Tenda
• Apertura gazebo informativo AVIS di Base di Mattarello
e Associazione OIPA
• Manovriamo vele e timone, per aspiranti marinai
(in collaborazione con Lega Navale Italiana
e AVIS di Base di Mattarello)
• El spritz dei Anzoi, l’ora dell’aperitivo
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
ore 19
Spazio Tenda e Picciol Villaggio
Apertura stand gastronomici
(in collaborazione con Associazione “Mattarello Feste”, Gruppo “Le
Contrade”, Gruppo Oratorio Santi Anzoi, Gruppo Donne, Gruppo
Alpini, Corpo Vigili del Fuoco volontari, Associazione OIPA • Associazione “Amici di Ergolding”, Verein “Ergolding-Mattarello”, Club 3P)
ore 20
Spazio Tenda
Baby Dance: animazione in musica per bambini
con Trucchetta & Palloncio
(in collaborazione con l’Associazione “Mamme Insieme”)
ore 20.45 Centro civico San Vigilio
Concerto di canti folcloristici e della montagna con:
• Coro Torre Franca diretto dal m.o Giacomo Dossi
• Coro Soldanella di Brentonico diretto dal m.o Andrea Schelfi
• Coro Martinella di Serrada diretto dal m.o Gianni Caracristi
Presenta Antonio Maule
(in collaborazione con il Coro Torre Franca e con il patrocinio
della Circoscrizione di Mattarello)
ore 21
Spazio Tenda
• Concerto del Gruppo Seven Deadly Folks
• Concerto del Gruppo (eravamo) Sunday Drivers
(in collaborazione con l’Associazione“Mattarello Feste”)
ore 24
Chiusura
29
appunt
Venerdì 5 settembre alle ore 20.45, presso il Centro civico San Vigilio,
Il Coro Torre Franca, qui ritratto in piazza San Marco a Venezia, organizza
il concerto di canti folkloristici e della montagna
con i cori Martinella di Serrada e Soldanella di Brentonico
Coro Martinella di Serrada ▼
30
Venerdì 5 settembre allo Spazio Tenda concerto del Gruppo Seven Deadly Folks ▲
e del Gruppo (eravamo) Sunday Drivers ▼
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appuntamenti
Coro Soldanella di Brentonico ▲
Foto: Giuliano Tamanini
Cerchiamo collezionisti per allestire una mostra
in occasione della Sagra dei Santi Anzoi 2015
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34
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V I VA I
BRUGNA
Piante ornamentali e da frutto
Progettazione e realizzazione giardini e fioriere
Vivai: TRENTO - Loc.Centa di Vela,12 (laterale Via Druso)
Tel. e Fax 0461/829662
36
Sabato
settembre
6
ore 8
a seguire
ore 10.30
ore 12
ore 12.30
ore 14
ore 16.30
ore 17
Laghetto del parco di Aldeno
XXIX Palio delle Contrade: gara di pesca sportiva
Spazio Tenda
• Degustazione di pesce
(in collaborazione con il Gruppo “Le Contrade”)
• Apertura dello stand informativo e del mercatino
del Fondo Progetti di Solidarietà
Picciol Villaggio
Apertura dell’accampamento storico del Gruppo “Arcieri di Castel
Thun”con giochi e divertimento dal Rinascimento e laboratorio
di monili in materiali naturali per bambini
(in collaborazione con il Gruppo “Il Ritrovato Tesoro”)
Campanile della chiesa parrocchiale
El campanò con Fausto Tamanini & C.
(in collaborazione con il Circolo Oratorio Santi Anzoi)
Spazio Tenda
Incontriamo il Mozambico: musica con Jo Choneca e pranzo
etnico mozambicano
(in collaborazione con il Fondo Progetti di Solidarietà)
Spiaz dei Bianchini
Attività di campo con la Gualdana del Malconsiglio
Picciol Villaggio
“Costruiamo la leggenda delle Torre Franca”,
grande gioco animato per bambini
(in collaborazione con il Gruppo “Il Ritrovato Tesoro”)
Centro civico San Vigilio - Inaugurazione delle mostre
Sala di Lettura
• Trento e il Trentino nella cartografia antica
(in collaborazione con Michele Ravagni e Sala di Lettura)
Sala polivalente “A. Perini”
• 25 anni di gemellaggio nelle fotografie di Giuliano Tamanini
(in collaborazione con l’Associazione “Amici di Ergolding”)
• I nostri quadri Tinga-Tinga, mostra di opere degli alunni della
Classe 3ª B della Scuola Media “A. Fogazzaro”
(in collaborazione con l’Associazione “Docenti senza Frontiere”)
• “Un punto dopo punto... nel magico mondo del patchwork”,
creazioni di Oliva Tamanini in mostra
37
38
Sabato
settembre
6
ore 17
• “Pezzettino colorato”, creazioni patch dei bambini
del laboratorio di Oliva Tamanini
(in collaborazione con l’Associazione “Mamme Insieme”)
Sale ex Circoscrizione
Mostra di pittura “Arte tra il vecchio e il nuovo”
(in collaborazione con il Gruppo “Amici del Colore”)
Sala della Meridiana
Mostra di pittura “Pittura che passione”
(in collaborazione con l’Associazione “ArteInsieme”)
ex Officina Dematté in via Catoni
Mostra “Artigiani per passione”
Casa Poli in via Catoni
Collettiva di artisti locali
(in collaborazione con Cristina Mayr)
Vetrine Cassa Rurale Aldeno e Cadine
“Giocando, rigiocando, riciclando”, creazioni degli alunni
delle Classi 2ª A e B della Scuola Primaria di Mattarello
(in collaborazione con la Scuola Primaria di Mattarello)
ore 18
Spazio Tenda
• Apertura gazebo informativo AVIS di Base di Mattarello e
Associazione OIPA
• Manovriamo vele e timone, per aspiranti marinai
(in collaborazione con Lega Navale Italiana
e AVIS di Base di Mattarello)
• El spritz dei Anzoi, l’ora dell’aperitivo
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
ore 19
Spazio Tenda e Picciol Villaggio
Apertura stand gastronomici:
piatti in tavola, Churrasco e polenta cónza
(in collaborazione con Associazione “Mattarello Feste”, Gruppo “Le
Contrade”, Gruppo Oratorio Santi Anzoi, Gruppo Donne, Gruppo
Alpini, Corpo Vigili del Fuoco volontari, Associazione OIPA • Associazione “Amici di Ergolding”, Verein “Ergolding-Mattarello”, Club 3P)
ore 19.30 Spazio Tenda
Zumba party aperto a tutti, con i ragazzi di Zumba
Crew Rovereto: Debora, Ylenia, Eleonora e Andrea
(in collaborazione con l’Associazione X Dance)
39
40
Sabato
settembre
6
ore 20
ore 21
ore 24
Picciol Villaggio
Proclama della “Disfida dei zóni de oro”
con magie di fuoco e giocoleria
(in collaborazione con il Gruppo “Il ritrovato Tesoro”)
Piazza Q. Perini
XXIX Palio delle Contrade: gara di staffetta
(in collaborazione con Gruppo “Le Contrade”)
Spazio Tenda
Concerto del Gruppo Articolo 3ntino
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
Chiusura
Sabato 6 settembre gli Articolo 3ntino allo Spazio Tenda
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appuntamenti
ArteInsieme nella Sala della Meridiana
Artisti
in mostra
▲ Quadri
Tinga Tinga nella Sala Polivalente • Foglie bianche di Daria Bassi ▲
▲ Tre
persone nel tempo di Clara Lunardelli, collettiva in Casa Mayr
42
Santi
Anzoi
2014
Santi
Anzoi
2014
appuntamenti
Nel magico mondo del patchwork,
creazioni di Oliva Tamanini
e dei bambini del laboratorio
nella Sala Polivalente
AmiciAmici
del colore
del colore
Mostra:
IL VECCHIO
E ILENUOVO
Mostra:
IL VECCHIO
IL NUOVODaniele
Vivaldi - Mattarello
Daniele Vivaldi - Mattarello
Mostra “Il vecchio e il nuovo” degli Amici del Colore presso le sale ex Circoscrizione
▲ Paesaggio
del Lago di Garda
Paesaggio
del Lago
diLago
Garda
Paesaggio
del
diMidolo
Garda
di Luciano
Fassanella
LucianoLuciano
Frassanella
MidoloMidolo
Frassanella
▲ Storica
Città di Trento
Storica
città dicittà
Trento
Storica
di Trento
di Alessandro
Ziglio
Alessandro
Ziglio Ziglio
Alessandro
43
appuntamenti
Trento e il Trentino
nella cartografia antica
L
e carte esposte, una selezione delle opere di alcuni tra i più importanti cartografi europei edite tra i primi anni del 1600 e la fine del
1700, sono pezzi originali provenienti da antiquari austriaci e tedeschi, più raramente italiani, in qualche caso statunitensi. Molte delle
stampe, inoltre, realizzate in origine solo con inchiostro nero, vengono qui
esposte nelle versioni acquerellate il cui effetto decorativo consente alla
cartografia di fondersi con l’arte. Talvolta, infatti, i toponimi e le informazioni passano in secondo piano davanti alla bellezza dei cartigli minuziosamente decorati ed agli splendidi colori.
Michele Ravagni
Martedì 9 settembre 2014, alle 20.30, presso la Biblioteca di Mattarello Elena Dai Prà,
professore associato di Geografia storica presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia
dell’Università degli Studi di Trento parlerà su: «La cartografia storica corografica del
Trentino in una collezione privata: prime analisi e valutazioni scientifiche»
Orari mostre
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Sabato 6 settembre: 17-22
Domenica 7 settembre: 10-22
Lunedì 8 settembre: 18-22
Per gli aspiranti marinai
L
a Lega Navale Italiana, fondata nell'anno 1897, é un
Ente associativo patrocinato dal Presidente della Repubblica e sottoposto alla vigilanza del Ministero
della Difesa e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Articolata in 230 sezioni (tre in Trentino) e 60.000 soci,
favorisce la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne e sviluppa le
iniziative promozionali, culturali, naturalistiche, sportive e didattiche nell’ambito del diporto, della cultura nautica e degli sport acquatici in genere.
La Sezione di Trento, seppur con solo tre anni di vita, conta quasi cento soci
e ha già svolto, con passione, numerose attività nell'ambito dell'attività velica/diporto, della formazione, dell'informazione/divulgazione scientifica
(esempio: meteorologia, astronomia, primo soccorso, antincendio, ecc.) e
nel campo delle attività a favore di persone diversamente abili. Fra le attività più qualificanti, anche grazie alla presenza di quattro soci abilitati alla
docenza a seguito di specifici corsi/esami, vi è l’organizzazione di corsi di
patente nautica “senza limiti” (con inizio in autunno) presso la nostra sede
di via Grazioli 54 a Trento. Grazie alla collaborazione con AVIS di Base di
Mattarello, con cui condivide valori del volontariato e della solidarietà, la
Sezione LNI di Trento sarà presenti alla Sagra con un simulatore di vela (una
vera e propria barca a vela che può essere manovrata rispetto al vento “simulato” da un ventilatore) con cui bambini e ragazzi potranno provare a timonare e manovrare le vele “senza rischiare di fare il bagno”, avvicinandosi
così a questo sport molto diffuso in Trentino.
45
ntamenti
La Compagnia Nasoallinsù ▲ si esibisce presso il Picciol Villaggio nella disciplina
dei Tessuti Aerei, eseguendo, su teli sospesi, acrobazie, giravolte e cadute,
al fine di creare posizioni complesse e spettacolari.
appuntamenti
I ZONI
DE ORO
Rievocazione storica
della leggenda
del castello
della Torre Franca
…le dame, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie,
l’audaci imprese io canto,
che furo al tempo dei castellani,signori della Torre Franca,
i Trautmannsdorf gran vanto.
…ai bambini quest’anno rivolgo l’invito,
uditemi bene, ch’io non sia tradito:
al Picciol Villaggio gran sorpresa vi aspetta,
voi, costruirete la leggenda in diretta…
S
ì, cari bambini avete capito bene: il nostro menestrello vi annuncia il grande gioco preparato proprio per voi, sabato 6 settembre al Picciol Villaggio, dove troverete, nella festosa cornice
d’altri tempi, fra dame, cavalieri, giullari e musicanti, una porta incantata che si aprirà sul magico passato della leggenda del castello
della Torre Franca. Fate ancora attenzione: cercate il nome e il colore della contrada in cui abitate, vi sarà molto utile! A presto!...
Ecco dunque gettato il ponte fra passato e futuro, fra vecchio e
nuovo con la proposta “Costruiamo la leggenda della Torre Franca”,
nell’ambito della rievocazione storica del nostro castello, rivolta al
pubblico più piccolo che si divertirà e sarà incuriosito anche dai giochi di legno e dalla realizzazione di piccoli monili con materiale naturale come si faceva in epoca rinascimentale.
Lorenza Fontanari - Gruppo “Il Ritrovato Tesoro”
46
Album dalla rievocazione storica
durante la Sagra 2013
47
appuntamenti
Domenica 7 settembre al Picciol Villaggio il Gruppo “Arcieri di Castel Thun”
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49
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50
Domenica Santi Anzoi
dei
settembre
7
ore 9
Piazza Q. Perini
Apertura del vaso della fortuna
(in collaborazione con il Gruppo Oratorio Santi Anzoi)
Piazzale della Scuola primaria
Ever green car 2.0, raduno di macchine d'epoca
(in collaborazione con Andrea e Nicolas Fronza)
ore 10
Spiaz dei Bianchini
Attività di campo con la Gualdana del Malconsiglio
Chiesa parrocchiale
Santa Messa solenne con la partecipazione del Coro Torre Franca
a seguire “Un saluto musicale a don Antonio”, con brindisi in piazza,
all’organo Stefano Rattini
(in collaborazione con Associazione “Don Dario Trentini” e Club 3P)
Spazio Tenda
• Apertura dello stand informativo e del mercatino
del Fondo Progetti di Solidarietà
• Apertura gazebo informativo AVIS di Base di Mattarello
e Associazione OIPA
• Manovriamo vele e timone, per aspiranti marinai
(in collaborazione con Lega Navale Italiana
e AVIS di Base di Mattarello)
Picciol Villaggio
Apertura dell’accampamento storico del Gruppo “Arcieri di Castel Thun”
(in collaborazione con il Gruppo “Il Ritrovato Tesoro”)
ore 11
Palestra comunale
XXIX Palio delle Contrade: gara di arrampicata
(in collaborazione con Gruppo “Le Contrade” e Gruppo SAT)
Spazio Tenda
El spritz dei Anzoi, l’ora dell’aperitivo
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
Campanile della chiesa parrocchiale
El campanò con Fausto Tamanini & C.
(in collaborazione con Circolo Oratorio Santi Anzoi)
Spazio Tenda e Picciol Villaggio
Apertura stand gastronomici:
piatti in tavola, piatto Sagra e polenta cónza
(in collaborazione con Associazione “Mattarello Feste”, Gruppo “Le
Contrade”, Gruppo Oratorio Santi Anzoi, Gruppo Donne, Gruppo
Alpini, Corpo Vigili del Fuoco volontari, Associazione OIPA • Associazione “Amici di Ergolding”, Verein “Ergolding-Mattarello”, Club 3P)
51
52
Domenica Santi Anzoi
dei
settembre
7
ore 15
Chiesa parrocchiale
Vespri e processione con la statua dei Santi Angeli Custodi, portata dai Coscritti del 1996, lungo il percorso: chiesa, via G. Poli,
via della Torre Franca, via G. Catoni, chiesa
a seguire Piazza Q. Perini
Do note ‘n piaza con il Corpo Bandistico di Mattarello
ore 16.30 Corte Dalprà in via della Decima
Partenza del corteo storico dei figuranti della leggenda “I zóni
de oro” lungo il percorso: via della Decima, via Villa Vecchia, via
Poli, via del Castel, via della Torre Franca, parco
a seguire Picciol Villaggio
• Arrivo del corteo e “Disfida dei zóni de oro”, spettacolo rievocativo in costume dell’antico gioco dei birilli d’oro, con la
partecipazione dei “Musici e Sbandieratori Borgo Valsugana”,
dei figuranti del “Palio dela Brenta” e del Gruppo “Le danze
alla corte di Messer Nicolò”
• XXIX Palio delle Contrade: gioco “passa la mela”
• Assegnazione del XXIX Palio delle Contrade 2014
Presenta Antonio Maule
(in collaborazione con Gruppo “Il Ritrovato Tesoro”
e Gruppo “Le Contrade”)
ore 18
Spazio Tenda
El spritz dei Anzoi, l’ora dell’aperitivo
(in collaborazione con Mattarello feste)
Spazio Tenda e Picciol Villaggio
Apertura stand gastronomici:
piatti in tavola, churrasco e polenta cónza
ore 20
Baby Dance: animazione in musica per bambini
con Trucchetta & Palloncio
(in collaborazione con l’Associazione “Mamme Insieme”)
ore 21
Picciol Villaggio
Esibizione della Compagnia Nasoallinsù
Spazio Tenda
“Liscio in pista” con l’Orchestra “Gigio Valentino”
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
ore 24
Chiusura
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appuntamenti
I
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R
A
E
A
Cancellate nello schema le parole sotto elencate, scritte in orizzontale, verticale, diagonale e anche da
Cancellate nello schema le parole sotto elencate, scritte
destra a sinistra o dal basso in alto; alcune lettere si sovrappongono. Le lettere restanti danno la soluzione.
ANGELI
* ANSELMO
* BENEFICENZA
* BIGLIETTO
BUONO *aCAMPEGGIO
verticale,
diagonale
e anche
da *destra
sinistra *oDOMEdal basso
NICA
*
ECUADOR
*
GIOIA
*
GIOVANI
*
GRAZIE
*
ORATORIO
*
PROCESSIONE
lettere si sovrappongono. Le lettere restanti
danno* la soluz
SANTI * SOLIDARIETÀ * TORTE * TUO * VOLONTARIATO
ANGELI
* ANSELMO
* BENEFICENZA
* BIGLIETTO
Il vecchio
e il nuovo;
è il tema ricorrente
per questa Sagra dei Santi
Anzoi, e
anche
noi
dell’oratorio
che
organizziamo
il
Vaso
della
Fortuna,
vogliamo
CAMPEGGIO * DOMENICA * ECUADOR * dire
GIOIA
la GRAZIE
nostra! Se avessimo
voluto seguire*laPROCESSIONE
strada del vecchio… avremmo
solo * SO
* ORATORIO
* SANTI
scritto
un articolo.
Ma noi* giovani
dell’oratorio conserviamo e rivalutiamo
TORTE
* TUO
VOLONTARIATO
tutto quello che dai vecchi ci è stato tramandato. La struttura del vaso della
fortuna non è stata ancora sostituita ma è sempre efficiente.
Il vecchio e il nuovo; è il tema ricorrente per questa S
Il modo di registrare i premi è rimasto ancora quello d’allora, manuale, come
Anzoi , e anche noi dell’oratorio che organizziamo il Vaso
il modo d’ infilare i biglietti negli anellini, per il trasporto delle torte, molto
vogliamo
direusano
la tuttora
nostra!
Secarretto
avessimo
seguire
gradite,
i più giovani
il vecchio
a mano…voluto
ma non crevecchio…
solo
un articolo.
diate
che i nostri avremmo
ragazzi abbiano
ideescritto
vecchie! Infatti
ogni anno si sbizzarriMa nella
noi scelta
giovani
dell’oratorio
conserviamo
rivalutiamo
tu
scono
dei premi
più importanti,
e per questa e
sagra
hanno
dai vecchi
ci diè nuovo:
stato «Perché
tramandato.
La struttura
del vaso
suggerito
qualcosa
non proponiamo
un passatempo
che della
stata
ancora
sostituita
è sempre
nelle
nostre
case possa
incuriosirema
i vecchi,
gli adulti,efficiente.
i giovani e i bambini?».
NoiIlcimodo
siamo divertiti
a
prepararlo,
ora
tocca
a
voi
trovare
parole chiave.
di registrare i premi è rimastole ancora
quello d’a
come il modo d’ infilare i biglietti negli anellini, per il
torte, molto gradite, i più giovani usano tuttora il vecc
mano… ma non crediate che i nostri ragazzi abbiano idee v
Infatti ogni anno si sbizzarriscono nella scelta dei premi pi
per questa sagra hanno suggerito qualcosa di nuovo:
proponiamo un passatempo che nelle nostre case poss
vecchi, gli adulti, i giovani e i bambini?». Noi ci sia
prepararlo, ora tocca a voi trovare le parole chiave.
54
Buona Sagra!
Foto: Giuliano Tamanini
Album dalla Sagra 2013
55
Antonio Maule
▲
appuntamenti
Il concerto della tradizione con il Corpo Bandistico di Mattarello
Sagra dei
i
Santi Anzolin
I burattini di Luciano Gottardi
Ennio Bailoni in concerto
56
Lunedì Santi Anzolini
dei
settembre
8
ore 10
Chiesa parrocchiale
Santa Messa con la partecipazione del Coro del Circolo Pensionati e Anziani “A. Pomini”
ore 12
Spazio Tenda
Apertura stand gastronomici
Il pranzo dei Anzolini per i pensionati e gli anziani
a seguire Musica e balli
(in collaborazione con Circolo Pensionati e Anziani “A. Pomini”)
ore 15
Centro civico San Vigilio
“Il bandito Polenta”, spettacolo per i bambini
con i burattini di Luciano Gottardi
(in collaborazione con Scuola provinciale dell’Infanzia “Il Castello”)
ore 18
Spazio Tenda
El spritz dei Anzoi, l’ora dell’aperitivo
(in collaborazione con l’Associazione “Mattarello Feste”)
ore 19
Spazio Tenda e Picciol Villaggio
Apertura stand gastronomici
Piatto in tavola: patate Macario
(in collaborazione con Associazione “Mattarello Feste”, Gruppo “Le
Contrade”, Gruppo Oratorio Santi Anzoi, Gruppo Donne, Gruppo
Alpini, Corpo Vigili del Fuoco volontari, Associazione OIPA • Associazione “Amici di Ergolding”, Verein “Ergolding-Mattarello”, Club 3P)
ore 20
Spazio Tenda
Baby Dance: animazione in musica per bambini
con Trucchetta & Palloncio
(in collaborazione con l’Associazione “Mamme Insieme”)
ore 21
Palestra comunale
“Il Concerto della Tradizione” del Corpo Bandistico di Mattarello
dirige il maestro Maurizio Peterlana
Presenta Antonio Maule
(con il patrocinio della Circoscrizione di Mattarello)
ore 21
Spazio Tenda
“Musica per tutti” con il Complesso Bailon’s Band
(in collaborazione con Associazione “Mattarello Feste”)
ore 23
Il CoPAG saluta la Sagra dei Santi Anzoi 2014
ore 24
Chiusura
57
58
Un progetto comune
I
l Consiglio di Circoscrizione sostiene la richiesta del CoPAG di poter costruire nell’area di piazzale Ergolding nel parco una struttura stabile da adibire a cucine e l’ha inserita nell’elenco delle priorità recentemente approvate. Il progetto, in gestazione da alcuni anni, ripreso dall’ex presidente del
Comitato Riccardo Tamanini e fatto proprio dal nuovo direttivo guidato da Alessandro Nicolli, persegue
l’obiettivo di collocare al chiuso e in modo fisso tutto l’occorrente per l’allestimento degli appuntamenti
conviviali organizzati in occasione di manifestazioni pubbliche, ovvero per non dover ogni volta montare
e smontare tettoie, attrezzature e accessori (fornelli, frigo, bistecchiere, forni, affettatrici, friggitrici, cucine,
lavastoviglie, casse ecc …), attività che richiedono tempo e forze che non tutte le associazioni interessate
possono mettere in campo. Per Nicolli, in un contesto normativo sempre più esigente, la struttura agevolerebbe e stimolerebbe il volontariato locale con l’effetto di «aumentare le occasioni di incontro e di
socializzazione – che sono la caratteristica del nostro paese – e di migliorare la frequentazione e la vivibilità del parco».
Nel 2012 le associazioni aderenti al CoPAG avevano condiviso la proposta di destinare gli utili della Sagra
dei Santi Anzoi alla realizzazione della struttura; nel 2013 hanno attivato incontri con l’amministrazione
comunale per individuare le modalità per farla maturare; quest’anno hanno messo nero su bianco una
bozza di massima sulla tipologia di struttura ipotizzata e sul suo posizionamento.
L’elaborato, presentato da Andrea Ferrari, è stato sottoposto alla Commissione Urbanistica che, fin dagli
inizi, aveva espresso l’auspicio che lo spazio-cucine fisso fosse opportunamente inserito nell’area e non
compromettesse l’utilizzo del piazzale Ergolding per le consuete attività ludico-sportive. Nella bozza di
progetto si ipotizza come posizione ottimale per la struttura la fascia di terreno tra la torretta-magazzino
Sud e la palestra del centro sportivo, area ora tradizionalmente occupata dalle cucine mobili allestite durante la Sagra. La Commissione ha valutato la proposta e l’ha ritenuta conforme ai criteri che aveva a suo
tempo suggerito e l’ha approvata, aprendo la strada al voto del Consiglio.
Forte di questo parere, il CoPAG, a questo punto, può avviare le pratiche e sottoporre il progetto al vaglio
degli uffici competenti chiamati a verificarne la concreta fattibilità, tenendo conto della destinazione urbanistica dell’area e dell’eventuale impatto ambientale del manufatto. Una volta ottenuta l’autorizzazione
alla realizzazione e alla successiva gestione, il CoPAG s’impegna ad assumersi in carico tutte le spese relative alla progettazione, costruzione, allestimento e manutenzione della struttura.
59
60
61
Il vecchio e il nuovo è il tema scelto
per questa edizione della Sagra: chi,
meglio delle persone, può testimoniare il cambiamento ma, nello
stesso momento, gli elementi di continuità tra epoche, stili di vita, situazioni economiche e sociali diversi? Ed
è dunque alle persone - di diverse
generazioni, alcune nate e vissute
sempre a Mattarello, altre arrivate qui
da altri luoghi del Trentino o da altri
Paesi - che affidiamo il ‘racconto’, appunto del ‘vecchio’ e del ‘nuovo’.
Luigi Baldi
«
Lavoravo a Rovereto e abitavo a Trento. Tutti i
giorni passavo da via Nazionale e vedevo nascere
questo nuovo quartiere. Mai avrei immaginato che
un giorno ci sarei venuto ad abitare». Luigi Baldi, 66
anni, sorriso generoso, stretta di mano dalla franchezza
antica, è il presidente dell’Associazione “Amici di via
Pomeranos”. La sua storia corre in parallelo con quella
di un quartiere di Mattarello che racconta come negli
anni il paese sia cresciuto e cambiato.
Per cominciare, qualche dato: nel 1900 gli abitanti di
Mattarello sono – curiosa coincidenza – circa 1.900; nel
1972 superano di poco quota 3.000; nel 1989, in occasione della revisione del Piano regolatore generale del
Luigi Baldi
Comune, il Consiglio di Circoscrizione individua in 5.0005.500 persone la soglia di espansione da non superare; oggi Mattarello conta oltre 6.000 abitanti.
La prima consistente ondata di immigrazione (da “Storie di cento anni di storia” di Luciano Ducati) si
registra fra il 1981 e il 1986, con la realizzazione dei condomini lungo via della Torre Franca (condomini
Pisetta, cooperativa San Rocco, case ITEA): sono un centinaio di nuove famiglie che scelgono di vivere a
Mattarello. L’espansione edilizia, sia privata che pubblica, è in costante aumento: in particolare così viene
urbanizzata la zona delle Regole, oggi via Pomeranos. Nel 1990 sono 112 i minori di 14 anni, che vivono
in questa area, che frequentano la scuola e la catechesi.
Ma torniamo a Luigi Baldi. Nato a Scurelle, capotecnico Telecom, dal 1975 vive a Trento con la moglie
Liana e i figli Stefano ed Anna. Nel 1989 la famiglia Baldi riceve lo sfratto. Dove andare? In città non è
facile trovare un altro alloggio e allora perché non pensare di trasferirsi fuori da Trento? Perché, per esempio, non interessarsi di quel quartiere che ogni giorno vede, passando per Mattarello?
«L’abbiamo preso al volo, sono stato l’ultimo assegnatario dei cento alloggi». È il maggio 1989 quando
la famiglia Baldi apre la porta della sua nuova casa: «Era meravigliosa – racconta – grande, luminosa, con
un bel giardino…». Luigi, ben disposto al dialogo e alla socialità, non è altrettanto disinvolto se gli si
chiede di ricordare le emozioni di allora. Ma alla domanda se abbia mai avuto rimpianti per quella scelta,
risponde un ‘no’ sorridente e senza esitazioni.
All’epoca nel quartiere ITEA delle Regole vive una sola famiglia di Mattarello. Della piccola comunità
fanno parte anche un gruppo di Sinti e uno di giostrai. Con questi ultimi, in particolare, nascono problemi
di convivenza: schiamazzi notturni, qualche rissa… qualche preoccupazione c’è. E del resto, una comunità
di nuovo insediamento richiede una gestione attenta e responsabile. È il 1990 quando ITEA convoca la
prima assemblea degli inquilini delle Regole: in quell’occasione si decide di costituire il Comitato di quartiere, composto da quattro capiscala (oggi referenti condominiali). Luigi Baldi è uno dei quattro.
Ma com’è che località Regole diventa via Pomeranos? «Eh, non tutti lo sanno» commenta Baldi, poggiando sul tavolo un fascio di documenti e libri. C’è piacere in questo suo raccontare, ricordare, informare.
E c’è anche senso di appartenenza a quello che è diventato un modo di essere, di vivere.
Dunque, è il 1991 quando il Consiglio di Circoscrizione decide che località Regole sarà via Pomeranos.
Le radici di quella scelta stanno nel sud del Brasile, nello stato di Santa Caterina: lì, nel 1875, un gruppo
di trenta famiglie emigrate da Mattarello si insediò, facendo nascere la cittadina di Rio dos Cedros. Ma i
primi insediamenti in quella vasta area vanno attribuiti ai ‘pomerani’, abitanti della Pomerania (antica
62
provincia del nord della Germania). Da loro,
da quegli uomini che a braccia si erano
aperti una strada nella foresta, la zona
ebbe il nome di Pomeranos Santo Antonio.
Quando le famiglie di Mattarello arrivarono
a Pomeranos, incontrarono appunto alcune
famiglie tedesche della Pomerania che, a
poco a poco, si stavano ritirando nell’area
intorno a Timbò.
In ricordo di quelle trenta famiglie di Matarèi, è nata via Pomeranos.
Torniamo a Mattarello. È il marzo 1993
quando il Comitato di quartiere diventa
Via Pomeranos, benedizione delle famiglie 2013
l’Associazione “Amici di via Pomeranos”:
soci di diritto sono tutti gli inquilini ITEA di quell’area, presidente è Luigi Baldi. Le idee sono tante e la voglia di fare anche. Ma senza una sede diventa tutto più complicato. Al civico 145 c’è un calzolaio: gli
affari sono pochi e così l’artigiano dovrà andarsene. Le buone occasioni vanno prese al volo e così, in accordo con ITEA che affitta al Comune, lì si insedia la sede dell’Associazione. Che è ancora lì, aperta tutti i
giorni, punto di raccordo per gli inquilini ma, ormai, anche per associazioni e gruppi dell’intero paese.
Oggi, con i tagli di fondi, il Comune non può più pagare l’affitto. E allora? «E allora la gestiamo noi» risponde Baldi.
L’Associazione, in sostanza, è referente di ITEA, in tutte le attività condominiali, dalla manutenzione
alla gestione di eventuali problemi. Ma non solo: gli “Amici di via Pomeranos” sono collegati alle altre
associazioni del paese (fanno parte, tra l’altro, anche del CoPAG, il comitato tra associazioni e gruppi di
Mattarello). Negli anni, l’Associazione ha inventato anche molte iniziative di animazione del quartiere,
dal Natale (addirittura previsto dallo statuto) alle feste in giardino, proprio quello davanti alla sede.
Negli anni… e oggi? «Purtroppo si sta invecchiando – sospira Baldi – e molti frequentano il Gruppo anziani…». Come dire che la ‘pattuglia’ iniziale di animatori si sta assottigliando. Il ricambio generazionale,
per ora, non c’è stato in maniera significativa… «Ma nonostante tutto – ecco tornare il sorriso di Luigi –
noi andiamo avanti».
Si torna ai ricordi, alle prime difficoltà subito dopo l’insediamento: Mattarello aveva accolto con diffidenza i nuovi arrivati, tanto più con quegli iniziali problemi di ordine pubblico. Ma poi, come spesso accade, con la conoscenza reciproca il dialogo è diventato più facile, fino a diventare una naturale convivenza
civile e amicale. Ed è motivo di orgoglio ricordare come il Consiglio di Circoscrizione, allora presieduto da
Aldo Tamanini, volle incontrare (si era da poco costituita l’associazione) con un riconoscimento ‘formale’,
quei ‘nuovi cittadini’ di Mattarello. D’altro canto, aggiunge Baldi, anche i parroci (don Renzo Agostini e
don Antonio Brugnara) aiutarono la ‘contaminazione’ tra diverse realtà del paese.
La carica vitale di Luigi Baldi e, forse, anche le sue origini venete (per via della mamma di Bassano)
che lo rendono ciarliero e socievole, hanno senz’altro facilitato l’incontro tra realtà sociali – quella
‘storica’ e quella ‘nuova’ – che non si poteva dare per scontato. Oggi Luigi e Liana abitano da soli: Stefano e Anna si sono sposati, lui vive a Padergnone ma Anna… «Sono riuscito a tenerla qui a Mattarello» dice papà Baldi.
E domani? Luigi si guarda attorno, nella sede ordinata anche se ingombra di pacchi di carta («sono per
la scuola» spiega)… uno sguardo al giardino, al di là della vetrata… e domani, si vedrà. Intanto, gli amici
di Pomeranos sono qui, con la generosità di sempre.
Milena Di Camillo
63
Alfonso e Anna Maria Tamanini
C
hi, direttamente o per sentito raccontare,
conosce la storia di Mattarello degli ultimi
cent’anni, sa chi è Alfonso Tamanini. Perché el Fonso, qualche bella pagina della storia
del paese e della sua comunità, l’ha proprio
scritta.
Andiamo per brevi cenni, a beneficio di chi
non abbia ancora avuto la fortuna di conoscerlo.
Nato a Mattarello il 2 settembre di 89 anni fa,
qui abita e vive. Frequenta la scuola elementare
e poi – allora era così – il biennio ad indirizzo
agrario. Figlio di contadini (e anche migranti), il
suo destino sembra già tracciato. Però, fin da
bambino, mostra una particolare attitudine: gli
piace aggiustare le cose, soprattutto quando abAnna Maria e Alfonso Tamanini
biano a che fare con elettricità e meccanica. È
proprio una passione – immutata – che bene si accompagna a curiosità, pragmatismo e capacità intuitiva. Ma non solo: a furia di mettere il naso dentro quei meccanismi che tanto lo affascinano, prova
a costruire da sé qualche oggetto. Come quei giochi – piccole giostre azionate dall’acqua – che gli attirano l’ammirazione di piccoli e adulti (più tardi saranno oggetti più impegnativi come, ma è solo
un esempio, quei due ferri da stiro che ora stanno su uno scaffale, nell’atrio di casa).
Una passione che diventa professione. A 14 anni entra in officina: i suoi datori di lavoro (lui li
chiama ancora ‘padroni’, parlandone con grande affetto) capiscono subito che hanno a che fare con
un ragazzo capace e affidabile. E infatti con loro Alfonso lavorerà finché non si metterà in proprio.
È il 1949: qualche soldo da parte Alfonso è riuscito a metterlo ma ce ne vogliono di più per ‘aprire
bottega’. In paese, però, è chiaro a tutti chi è el Fonso e quelli sono tempi nei quali la stima non ha
bisogno di grandi discorsi né di carte bollate. Basta una stretta di mano per dire ‘di te mi fido e voglio
aiutarti’. «Ho sempre trovato gente disposta ad aiutarmi – commenta Alfonso – e mica mi chiedevano
gli interessi…». Così, in via Catoni (ex via Garibaldi) apre il primo negozio di Alfonso Tamanini: lì si
trova materiale elettrico ma, anche, si trova el Fonso che sa riparare tutto. Quelli erano anni nei quali
un oggetto aveva diritto di sopravvivenza finché poteva essere ancora utilizzato.
Anno importante, quel 1949, nella vita di Alfonso e di Anna Maria. Qualche volta si erano già incontrati quando tutti, grandi e piccoli, erano impegnati a scorzàr (a togliere le foglie alle pannocchie).
Lui, bravo ragazzo, anche bello o comunque corteggiato – sottolinea Anna Maria – lei, minuta, dall’aspetto tenero e delicato ma dal carattere tosto (lo ammette lei stessa)… Si scelgono e nell’agosto
1953 si sposano. Nascono tre figlie, Chiara, Sara e Monica. Anna Maria continua a dedicarsi a casa e
famiglia. «Non so – dice oggi Alfonso – se lei sia stata proprio contenta di fare sempre la casalinga».
Del resto Anna Maria, la seconda di una nidiata di figli, era stata ‘destinata’ a quello e quello aveva
fatto fin da ragazza: «Ma da allora è così cambiata l’educazione delle donne – commenta oggi – e
questo è un successo».
Torniamo però alla bottega del Fonso. Lui lavora senza tregua e i risultati arrivano. Nel 1951 un
64
nuovo ‘evento’: Alfonso compera l’automobile (è una Balilla poi sostituita da una Belvedere Giardinetta). È un evento per tutti: in paese di macchine ce ne sono solo tre. E così l’auto del Fonso diventa
ben presto una sorta di ‘mezzo pubblico’ (naturalmente gratuito). C’è un’emergenza? Una donna che
deve partorire, un ammalato da portare in ospedale? Il campanello di casa Tamanini suona a qualunque ora, del giorno e della notte. Anche quando – ricorda Alfonso in punta di sorriso – chi doveva
andare a lavorare in città alla Michelin perdeva la corriera.
Si avvicinano gli anni Sessanta, il boom economico, l’arrivo di televisione, lavatrice ed elettrodomestici che cambieranno la qualità della vita della gente. Alfonso, capace di vedere lontano
(ad esempio, accantona dei risparmi per garantire ad Anna Maria una pensione, quando tutti pensavano che il benessere sarebbe stato per sempre e gli dicevano ‘guarda che la pensione ce
l’avremo tutti’ …), è pronto ad accogliere le novità. Il negozio si ingrandisce e si trasferisce nella
casa dove oggi c’è la farmacia. Ma il dinamismo e il coraggio imprenditoriale di Alfonso non si fermano lì. Passo dopo passo, scommessa dopo scommessa, sempre nella stessa area, fa nascere quello
che è stato, fino all’arrivo dei supermercati, il primo centro commerciale di Mattarello, strada e marciapiedi inclusi.
Sono successi costruiti su tenacia, coraggio, capacità e un particolare senso civico. Alfonso, pioniere
di tecnologia, acquista degli altoparlanti che mette a disposizione delle manifestazioni del paese:
dalle processioni ai comizi e alle gare sportive. È ‘dentro’ la comunità, a disposizione di chiunque ne
chieda l’aiuto. Così, tra l’altro, si impegna nella sezione della SAT per la ristrutturazione del rifugio
Paludei, punto di arrivo della oramai nota “Marcia dei Matarei”, di cui, era il 1971, el Fonso è stato
ideatore e finanziatore.
Finché arriva il 1992: Alfonso ha 67 anni quando ha l’occasione di vendere il suo negozio. Che fare?
Le figlie hanno scelto altre strade e lui sa guardare in faccia la realtà. Vende, va in pensione: «Quel
giorno ho pianto» ricorda oggi.
Non è difficile crederlo. Ma la malinconia dura poco: nella vita di Alfonso e Anna Maria l’ozio non
ha diritto di cittadinanza. Figlie, generi, nipoti: lei non si dà tregua. E lui? Continua a riparare, inventare, incuriosirsi delle novità. E con il computer? «Bah, lo uso poco» dice. E quando si guasta, ripara
anche quello? «No, perché me ne regalano subito uno nuovo» aggiunge sorridendo.
Altri tempi, certo, ma Alfonso e Anna Maria ci sanno stare dentro, senza sentirsi ‘esclusi’ o ‘superati’.
Hanno visto cambiamenti sostanziali, nell’economia, nella cultura, nel costume, nel senso dello stare
al mondo… non ci stanno a dire se sia meglio o peggio di allora. E Anna Maria, che ha la vivacità
mentale per rifiutare sbrigativi schematismi, commenta «è difficile giudicare… è cambiato tanto
anche nelle relazioni tra persone ma poi… dipende da chi si incontra».
È bello ascoltare Alfonso e Anna Maria: hanno un modo semplice di dire e una sorta di riserbo
come se si scusassero di avere così tanto da comunicare. Certamente sono riservati quando si parla
della loro storia di coppia: un aneddoto, qualche ricordo particolare? «Eccola, la nostra storia, è tutta
qui»: si intenerisce, Anna Maria, quando mostra l’album fotografico che figlie, generi e nipoti, hanno
regalato loro per il sessantesimo anniversario di matrimonio. Una sequenza di immagini che, dalla
prima in bianco e nero (una giovane coppia che aveva deciso di camminarsi a fianco) ritrova volti,
accadimenti, emozioni di una bella storia di famiglia, fino a quell’immagine che chiude l’album: «Mi
fa sempre emozionare – sussurra Anna Maria, mentre Alfonso la osserva in silenzio – perché è la nostra storia… siamo così…». Sono loro due, camminano lungo un sentiero di montagna, si tengono
per mano: è il loro oggi, uno accanto all’altro… come hanno sempre fatto.
mdc
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Doina Mihali
C
he lei sia quel tipo di persona che tutti vorrebbero come vicina di casa è raccontato dal suo
sorriso generoso e dal fatto che, quando ti parla, ti guarda dritto negli occhi. Ed è una persona
che trasmette positività. Eppure la sua vita (oggi ha 36 anni) non è stata proprio sempre
semplice.
Perché Doina Mihali aveva poco più che vent’anni quando decise di partire dalla Romania, lasciando lì il marito e i due figli, per cercare lavoro in Italia. I motivi sono gli stessi delle moltissime
persone che, da ogni parte del mondo meno fortunato, meno ricco, meno sicuro, meno privilegiato,
emigrano verso un’Europa che, spesso, rappresenta l’unica speranza di affrancare la vita della propria
famiglia da un cammino segnato, senza apparente possibilità di riscatto.
Arrivata in Trentino, Doina cerca subito un lavoro. Anche grazie all’aiuto di un’amica viene assunta
al Bar Groff di viale Verona e trova alloggio in un appartamento poco distante che l’azienda mette
a disposizione dei dipendenti.
«Pensavo di fermarmi due-tre anni – ricorda ora – e poi di tornare in Romania. E invece…». E
invece Doina si trova subito bene, si integra senza difficoltà nella nuova realtà, impara velocemente
l’italiano e così nel 2003 si fa raggiungere dai figli (allora avevano 4 e 6 anni) e da sua madre. Nel
frattempo lascia il Bar Groff e l’alloggio di via Marighetto e inizia a lavorare al Bar Ronchi di Mattarello, trovando casa a Cristo Re a Trento. Dopo un anno, ancora cambiamenti: il titolare del Bar Ronchi
le propone di entrare in società per la gestione del locale e trova casa a Mattarello, in via delle Regole: «Ero vicina al lavoro e poi Mattarello mi è sempre piaciuto».
Al Bar Ronchi rimane sette anni ma poi le cose non vanno più così bene come all’inizio e quindi
si decide la chiusura del locale. È il 2010. «Sono rimasta senza lavoro un mese – racconta Doina – e
poi una sera Maddalena Tavonatti mi telefona e mi propone di lavorare nel suo panificio-bar».
Tornare in Romania? «Forse è brutto dirlo – commenta
questa giovane donna che, con coraggio e determinazione,
quando era poco più che un’adolescente, ha preso in mano
la propria vita – ma non ci penso nemmeno. Qui sto troppo
bene, non mi manca niente».
Ed è così anche per i suoi ragazzi che, a partire dalla scuola
elementare, non hanno avuto difficoltà a inserirsi in questa
realtà così diversa da quella fin lì vissuta. «All’inizio ero piena
di ansie – racconta mamma Doina – giravo intorno alla
scuola, avevo sempre paura che non si trovassero bene… ma
un giorno le bidelle mi hanno detto ‘signora, stia tranquilla,
vedrà che in due mesi avranno imparato l’italiano’…». Forse
non sono bastati due mesi ma certo è che i bambini non
hanno avuto difficoltà né hanno subito fastidi da alcuno.
Anzi, a Mattarello stanno proprio bene, la loro vita è questa. E Doina, ha mai avuto rimpianti? «No – eccolo ancora
quel sorriso luminoso – qui mi sento amata… vado al supermercato e incontro molte persone che mi salutano, mi chieDoina Mihali
dono come sto… i vicini mi regalano l’insalata, mi vengono
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a trovare… mi sento nata qua». Forse tutto questo è dovuto anche alla sua solarità e al suo gusto
della socialità? «Sì, può essere… ma qui vedo la simpatia delle persone che mi sembrano molto
unite, molto solidali…». Che Doina sia ‘innamorata’ di Mattarello a questo punto è innegabile. C’è
forse qualche episodio particolare che può spiegare questo ‘innamoramento’? «No… è un insieme
di cose che fanno la gioia».
Salutiamo Doina, la sua cordialità, il coraggio di sognare che le ha permesso di ricostruire la sua
vita affettiva. Una stretta di mano, un sorriso… mentre dal giardino entra la gattona di casa… Sarà
un caso, ma si chiama Coccola.
mdc
Giocando, rigiocando, riciclando, Volti
(Alunni delle Classi 2^ A e B della Scuola primaria di Mattarello - Docenti Daniela Zendri e Lorenza Nardelli)
67
Agnese e Bruno Giuliani
H
anno finito di pagare il
mutuo nel 2010: con
quei soldi hanno comperato la campagna e hanno costruito la casa. Per la prima rata
– era il 1970 – hanno pagato
1.170.000 lire: una cifra
enorme, salti mortali per riuscire a pagarla. Mutuo quarantennale, a tasso fisso: nel 2010
la rata è stata di poco più di 500
euro, una cifra gestibile. Ma
quando «è arrivata la carta che
il mutuo è estinto» Bruno e
Agnese hanno brindato, come si
usa per un evento importante.
Lei è Agnese Tomaselli, lui
Bruno Giuliani. Vivono in via
Menestrina, alle Novaline. AcBruno e Agnese Giuliani con la nipote Anna Paola
canto a loro abitano i tre figli,
Dario, Francesca, Chiara e i cinque nipoti.
Bruno, oggi ha 85 anni, è nato a Mattarello e quando aveva 7 anni la sua famiglia si è trasferita
alle Novaline. Era il 1936: un ‘viaggio’ che sapeva di avventura.
Agnese, nata a Strigno, lavorava a Trento quando ha conosciuto Bruno: «Io ho visto lui, lui ha visto
me» dice lei con un sorriso di tenerezza e pudore d’altri tempi.
Nel 1970 si sposano. Chiediamo di raccontarci qualcosa della cerimonia: la sposa, com’era vestita?
«Ero bella» risponde con vivacità Agnese. Ed era bello anche Bruno, aggiunge lei. Anna Paola, la nipotina – occhi azzurri spalancati sul mondo – che segue la nostra conversazione, corre a prendere
l’album delle fotografie. Quante volte, in questi quasi cinquant’anni di vita insieme, l’avranno sfogliato?
O forse no, anche perché di tempo per fermarsi a ricordare o per riposare un po’ non ce n’è stato
tanto. Lui faceva il contadino ma allora non c’era il trattore: compagni di lavoro erano il bue, il carro
e il lavoro di braccia. Per un po’ di anni Bruno era stato mezzadro ma poi, era appunto il 1970, il
proprietario voleva vendere la terra. Che fare? L’unico modo per poter acquistare era chiedere il
mutuo. Detto, fatto. Un sacrificio, perché i redditi dal lavoro dei campi non sono sempre abbondanti
né garantiti. Però ce l’hanno fatta.
«Vara che sen stadi bravi, sat… – commenta lei – l’Agnese la le féva nar le manòte… e quela lì
l’era sempre en movimento…». ‘Quela lì’ è la macchina da cucire che campeggia nella grande cucina
della loro bella casa. Una casa, conferma il papà di Anna Paola, che è riferimento per tutti loro.
I figli lavorano, i nipoti vanno a scuola ma non passa giorno senza che si affaccino alla porta dei
‘nonni’ per un saluto, per chiedere come va, magari per mangiare una fetta di crostata che, a quanto
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pare, Agnese sa fare molto bene. «Hanno tutti la testa a posto – commenta con efficace semplicità
Agnese – non ci fanno sentire isolati».
Certo, la vita è cambiata: «Loro stanno meglio, oggi c’è più benessere» dice lei. «Noi avevamo
solo la salute – aggiunge Bruno – e con quella abbiamo fatto fronte a tutto».
Una vita solida di cose semplici ma importanti. Qualche rimpianto? «No – risponde Agnese – è la
vita che va avanti così». Uno sguardo a Bruno: «Sono ancora contenta di averlo sposato… siamo
stati fortunati». Lui conferma: «La salute e andare d’accordo…». Come dire, che si può chiedere di
più? Sono passate le 11, Agnese parla ma tiene d’occhio il fornello dove bolle l’acqua. Dovrà preparare da mangiare per quattro-cinque persone… È una brava cuoca? «Bruno mi ha fatto un complimento, mi ha detto che sono brava a cucinare come sua madre».
E questo, nella letteratura delle storie di coppia, verrebbe registrato come un piccolo fatto rivoluzionario. Ma qui, nella casa di Bruno e Agnese, è solo un caldo motivo in più per sorridere.
mdc
Giocando, rigiocando, riciclando, Volti
(Alunni delle Classi 2^ A e B della Scuola primaria di Mattarello - Docenti Daniela Zendri e Lorenza Nardelli)
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Fabrizia Di Nardo
L
e manca il mare con quella brezza che stempera le giornate più calde e talvolta le piglia lo struggimento
quando pensa alla sua famiglia di origine, alle amiche
con le quali ha condiviso infanzia e giovinezza, che non sono
qui con lei… forse per questo un giorno – magari in vecchiaia
- tornerà a Pescara… Fabrizia Di Nardo ci pensa quando arriva
la malinconia… come a Natale, quando vorresti avere accanto
tutti i tuoi riferimenti affettivi, quelli che sanno di radici e di
ricordi che scolpiscono una vita.
Ma sono momenti perché, in realtà, la dottoressa Di Nardo,
medico di famiglia, suo marito Hamid Reza Sadri, chirurgo al
Santa Chiara, e il loro figlio tredicenne Danial, a Mattarello vivono bene. «Il paese è ben servito – commenta lei – relazioni
personali ce ne sono in abbondanza, c’è la possibilità di fare
Fabrizia Di Nardo
qualche passeggiata, il paese è vivace anche culturalmente».
E poi, vicina c’è Trento che «è una città bellissima e quando ci vado mi sento turista» anche se, sia
per mancanza di tempo sia perché a casa sua sta bene, non ci va così spesso.
A Pescara Fabrizia vive fino a 27 anni, finché si laurea. Subito dopo, con guardie mediche e turistiche, inizia la sua vita da pendolare che la porta in Trentino. Nel 1990 arriva l’amore. Fabrizia e Hamid
Reza si incontrano su una pista di go-kart: sono lì per lavoro, fanno gli assistenti medici… Due anni
dopo si sposano e così, per un po’, la vita da pendolari la fanno in due. Finché decidono di stabilirsi
in Trentino. Vogliono comprare una casa, l’agenzia alla quale si rivolgono propone Mattarello: lui lavora già al Santa Chiara, quella casa in via Nazionale è comoda.
È una palazzina nuova, tra l’altro ci abitano anche altri meridionali, non ci sono problemi di inserimento. Fabrizia, che oggi oltre che a Mattarello ha un ambulatorio a Villazzano, è contenta della
scelta fatta: «È stata da subito un’esperienza positiva» commenta. E quattro anni fa, la nuova casa
vicino al castello. Lei abruzzese, lui iraniano, entrambi medici: «Forse è stato questo, il fatto che tutti
e due fossimo medici, a colpire di più le persone – spiega Fabrizia – intorno a noi c’era un po’ di curiosità ma siamo stati accolti molto bene». E si trova molto bene anche Danial che a Mattarello è
cresciuto: «Abbiamo cercato la seconda casa qui per lui – commenta Fabrizia – sarebbe un problema
portarlo via da Mattarello».
E in ambulatorio? Nessuna difficoltà, nemmeno all’inizio, quando molti pazienti le parlavano in
dialetto: «Il dialetto trentino non è difficile da capire» commenta Fabrizia. Poi, un ricordo la fa sorridere: torna l’immagine di quella signora anziana che le disse «dotorésa, gò mal ale noséte…». Qualche attimo per collocare anatomicamente le noséte e poi… via, verso quella cordialità di cui è
impreziosita anche la loro vita di relazioni.
Fabrizia ha colto da subito una caratteristica dei ‘Matarèi’ (dei trentini?), quella ‘prudenza’ iniziale
che scompare quando il ‘ghiaccio è rotto’: «Una volta sancita la vicinanza – commenta – mi sono sentita circondata anche dall’affetto dei miei pazienti. Sono loro che si preoccupano di me, mi chiedono
come sto, dove vado in vacanza… questo non succede in altre zone».
mdc
70
Mohammed Torchane
P
otrebbe a buon titolo essere un testimonial della globalizzazione, nella sua accezione più nobile e cioè di incontro tra i popoli del mondo. Non è solo per la sua vita avventurosa che,
quando era ancora ragazzo, l’ha fatto partire dall’Algeria in cerca di lavoro in quell’Europa da
cartolina, tutta lusso e libertà… E non basta sapere della sua voglia di fare, di badare a se stesso, di
giocare la scommessa della sua dignità sulla capacità di fare… Sarebbe un testimonial, sorridente
nella sua concretezza, per quel suo modo di parlare, fantasioso incontro tra un italiano veloce e disinvolto, il dialetto trentino della sua quotidianità, qualche elegante intonazione francese… e chissà
cosa ancora custodito nella sua memoria e nel suo personale diario di viaggio. Mohammed Torchane,
oggi quarantesettenne, vive con la moglie Katia Boni, trentina di Trento, e i loro tre figli di 15, 13 e
10 anni, in un alloggio ITEA di via Pomeranos.
Dall’Algeria era partito dopo aver “bussato a tutte le porte” per trovare lavoro. In tasca aveva il
diploma di congegnatore meccanico, ottenuto da studente-lavoratore, ma era disposto a fare qualsiasi lavoro. Ma la sua disponibilità non bastava a dargli una prospettiva accettabile.
E così, è il 1987, Mohammed sbarca nell’Italia del sud, di quel sud che, lo scopre presto, non offre
le possibilità sperate o immaginate. Fa di tutto fino a entrare in un circo della famiglia Orfei. Lui è il
“riparatore” ma poi si sperimenta anche come clown. È divertente, sicuramente non noioso ma,
dice oggi «era una vita da vagabondi, da avventura e io, invece, volevo farmi una famiglia». Il ricordo
più bello di quel periodo? «Quando facevo il clown, anche se ero triste o avevo qualche dolore, con
il travestimento facevo ridere gli altri…».
Dunque lascia il circo e dalla Grecia dove si trovavano ritorna in Italia. E’ nella stazione di Napoli.
Ha 24 anni, non sa dove andrà né cosa farà. D’improvviso butta lo sguardo sul pavimento, vede un
biglietto ferroviario usato: è di qualcuno che da Trento è arrivato fin lì. Gli sembra un segnale. Non
ha mai sentito nominare
Trento, non sa nemmeno
dove sia ma è in quella città
che andrà.
È ottobre 1990. All’ufficio di
collocamento gli propongono
il lavoro in una cava di porfido
a Lavis. Si presenta ma
quando dice di non aver mai
fatto quel lavoro, lo «rispediscono indietro». Torna all’ufficio di collocamento: in quello
stesso momento arriva un fax
dalla ditta Tamanini Idro di
Mattarello che cerca un operaio saldatore. Il lunedì fa una
prova, il martedì comincia a
lavorare lì. E lì sta ancora laMohammed Torchane con la moglie Katia (a destra) e i figli
vorando. Mohammed ha vo71
glia di lavorare, non si risparmia ed è molto preciso. Una risorsa preziosa per qualunque azienda. Si
fa apprezzare anche per la sua serietà, in molti cercano di aiutarlo a sistemarsi.
E poi un giorno sull’autobus… Quel giorno la vita di Mohammed imbocca la strada che sognava.
Su quell’autobus c’è Katia, anche lei lavora a Mattarello. Lei è molto timida ma, quando lo si vuole
veramente, si può dialogare anche con lo sguardo. I due giovani si conoscono, si piacciono, decidono
che sì, vogliono mettere su famiglia. Nel 1999 si sposano.
A Mattarello sono accolti bene, qui non c’è, intorno a una donna trentina che sposa un algerino,
quella curiosità invadente che Katia registra altrove. Lui, del resto, è bene inserito e non solo sul lavoro. Anche grazie a Gianni, il suo migliore amico che come lui gioca a calcio, ‘entra’ nella comunità
locale. Perché, commenta Mohammed, a Mattarello sono tutti buoni e disponibili ma, all’inizio e
finché non conoscono una persona, tendono a «guardare fuori ma non lasciano entrare». Una sensazione, comunque, che dura poco. Mohammed sa farsi volere bene. E la passione per il calcio fa il
resto: quando smette di giocare, supera due esami e diventa allenatore. Oggi segue i Pulcini di Mattarello.
Mentre Mohammed racconta, Katia segue in silenzio: «Lei è la persona ideale per me…». E poi
c’è l’amore per i suoi bambini, «la cosa più bella della vita»: sono loro che fanno tornare il sorriso
quando il pensiero torna all’Algeria, alla mamma e ai fratelli che sono rimasti lì. Rimpianti? No davvero: Mohammed, qui, ha messo radici.
mdc
Giocando, rigiocando, riciclando, Volti
(Alunni delle Classi 2^ A e B della Scuola primaria di Mattarello - Docenti Daniela Zendri e Lorenza Nardelli)
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Carmen Bridi Ferrari
H
a 73 anni, è nata a Valsorda, è «felicemente sposata con un Valsórdo» (Eligio Ferrari) e a
Valsorda vive da sempre. Accanto alla porta di casa una targhetta avverte che “Qui si coccolano i nipoti”. Carmen ed Eligio Ferrari hanno tre figli, Paola, Ilaria e Lorenzo e, in totale, cinque nipoti. Insomma, di coccole ne servono molte ma l’impressione è che ce ne siano per tutti.
È piacevole parlare con Carmen: garbata, attenta, curiosa, vivace, di una saggezza cresciuta anche
nell’abitudine di osservare il mondo intorno a sé. Quel mondo annotato con piccole frasi su un quaderno: è la prima cosa che fa, Carmen, quando si alza al mattino. A quel quaderno affida gli avvenimenti del giorno, dai più importanti a quelli ‘minori’. Poche righe per ciascuno: giusto un appunto
ma che basta per tessere il racconto di affetti, delusioni, speranze che si intrecciano e scandiscono
la vita, così come il sole che ogni giorno
Carmen Bridi Ferrari
nasce, nutre, affatica, rincuora, tramonta.
Fino al nuovo giorno, pronto a ricominciare.
Proprio come Carmen che, come tutti i
Valsórdi, non ha avuto vita facile. «Da bambini – racconta – eravamo tutti poveri. Magari qualcuno lo era un po’ meno ma di
ricchi non ce n’erano. Siamo stati allevati a
mòsa e trisa… La nostra vita di gioventù
era semplice ma anche gioiosa… non si
giocava molto, e comunque i giochi ce li costruivamo noi, perché, finita la scuola, bisognava aiutare in campagna o in casa…
c’era sempre qualcosa da fare».
Una vita che allena alle sfide: «I m’ha
ensegnà a farme el fil dela schéna…» commenta Carmen che volentieri ricorda il forte
senso di comunità di allora: «Si condividevano momenti felici e dolorosi… ma veramente questo
succede anche oggi, si vede che c’è nel nostro Dna, di gioire o soffrire con gli altri». Però Carmen
sottolinea come la povertà renda più solidali ma, in qualche caso, possa diventare “pelosa”: insomma, qualcuno che non perdeva occasione per chiedere c’era. Ma non dà giudizi: «La situazione
era tale che bisognava cercare di sopravvivere anche con le unghie».
Oggi a Valsorda abitano circa 135 persone, prima della Grande Guerra erano oltre 250 («le case
– ricorda Carmen – erano abitate tutte, anche negli avvolti»): emigrazione e calo della natalità rischiavano di spopolare il piccolo borgo. E invece da qualche anno c’è un’inversione di tendenza. Nel
1999 un gruppo di giovani del posto decide di costituire una cooperativa edilizia per la ristrutturazione degli edifici: mettono su famiglia, vogliono vivere proprio lì, a Valsorda. E nel 2011 viene assegnato l’ultimo lotto di case nuove: «È gente venuta da fuori – spiega Carmen – che, con nostro
grande piacere, qui si trova benissimo». Una comunità che si allarga ma che mantiene la coesione:
«È anche merito del nostro parroco don Livio Sparapani che è con noi dal 1980… lui è stato molto
importante per la nostra comunità e noi siamo diventati la sua famiglia… quando viene da noi si
sente a casa».
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E come sono i
rapporti di Valsorda con Mattarello? «Oggi sono
buoni – risponde
Carmen – ma non
sempre sono stati
così». Non ha voglia, però, di rimestare nel passato,
non ha più molto
senso.
«Anche
grazie alle nuove
generazioni i malumori si sono
stemperati».
Carmen Bridi Ferrari e il marito Eligio “Cittadini dell’Anno 2012”
Dal ‘vecchio’ al
con il presidente della Circoscrizione Bruno Pintarelli (al centro)
‘nuovo’:
cos’è
cambiato a Valsorda? «Dal punto di vista economico non c’è più la povertà, oggi stiamo tutti molto
meglio…». Ma… lo sguardo assorto di Carmen annuncia un ‘ma’. «Dopo la guerra del ’45 – racconta
– quelli che hanno potuto, hanno cercato di dare la luna ai figli, come una specie di rivalsa rispetto
a quello che loro non avevano avuto… l’hanno fatto senza chiedersi se questo fosse davvero il bene
del figlio». Come dire che «quei giovani non hanno avuto l’allenamento alla vita». Un problema diffuso, questo, non è certo solo di Valsorda. «I giovani hanno tante cose ma sono più inquieti, come
se avessero un vuoto dentro. Anche se – precisa però Carmen – i nostri ragazzi sono sani ma… una
volta che sono fuori di casa, sono alla mercé del mondo…». Un attimo di silenzio e poi: «Però i
nostri ragazzi hanno la fortuna, quando tornano qui, di trovare la casa calda che li accoglie e allora
non cercano vie di fuga».
E degli anziani, che dire? «Noi abbiamo la tentazione di dire ‘ai miei tempi’ ma ogni generazione
ha del buono e del cattivo… noi dobbiamo cercare di essere propositivi e non sempre lagnosi». Però
poi si torna a parlare dei giovani: «Io direi loro di non sfuggire le difficoltà perché la sofferenza non
abbrutisce, anzi, arricchisce. Affrontare la battaglia della vita con rabbia non risolve e, in più, ti ruba
la serenità».
Che Carmen abbia una riserva di ricordi inesauribile si scopre dopo pochi minuti che si parla con
lei e dove la memoria avesse qualche cedimento, ci sarebbe il suo quadernone a colmare le lacune.
Dal quadernone, tra l’altro, è potuto nascere il libro “Valsorda, la sua chiesa e la sua gente” che Carmen ha pubblicato nel 2013. Prima di salutarla le chiediamo di raccontarci un fatto, un aneddoto,
qualcosa che l’abbia particolarmente colpita.
Ci pensa un attimo e poi: «Ricordo una persona, la maestra Adriana Zardini». Era il 1954, ultimo
anno della scuola elementare: «Ci ha aperto una finestra sul mondo, ci sapeva incuriosire, ci ha insegnato anche a recitare… più che nozioni abbiamo imparato ad affrontare quello che sarebbe venuto dopo con disinvoltura ma anche senso di responsabilità… Per me, quello, è stato un passaggio
importante».
mdc
74
Maria Talano e Andrea Caroppo
L
ei ha 36 anni, è ragioniera ed è di Fondi, in provincia di Latina. Anche lui è ragioniere
(oggi però lavora come informatico), di anni ne ha 37, è nato a Romagnano. Vivono a
Mattarello dal 2005: ad accoglierci, nel loro luminoso soggiorno, ci sono anche Sebastian di 3 anni e Benedetta di 1 anno.
Lei è Maria Talano e lui è Andrea Caroppo.
È il 2000: a Fondi, dove Maria vive con la famiglia e lavora, Andrea capita in vacanza. Si
conoscono, si piacciono: «All’inizio – spiegano – ci siamo tenuti in contatto come amici». Ma,
evidentemente, di sola amicizia non si tratta…
Tanto che Andrea (all’epoca lavorava alla COFRUT) decide di comprare casa: Mattarello gli
piace, gli sembra un bel posto per mettere su famiglia, è un paese ben servito, se un giorno
arrivassero bambini… La casa – nel complesso edilizio di via delle Regole – è ancora in costruzione ma il progetto piace e così la decisione è presa.
Nel 2005, Maria lascia Fondi, la famiglia, gli amici. Non è una scelta facile ma l’amore, si
sa… Andrea e Maria si sposano, si trovano bene nella loro bella casa… anche se, in verità,
lavorano tutto il giorno e a Mattarello tornano solo alla sera. È con l’arrivo dei bambini che,
soprattutto Maria, conosce di più il paese: «Questa è una zona dove si sta bene – conferma
– e le persone qui sono abbastanza socievoli, a dispetto di quanto si dice dei
Maria Talano e Andrea Caroppo
trentini…».
Capita mai di avere nostalgia? «Beh sì,
qualche volta sì – ammette Maria, con
un sorriso dolce come dire ‘è logico’ – mi
mancano la mia famiglia e gli amici di
laggiù ma due-tre volte l’anno andiamo
a Fondi».
Quali sono le differenze tra queste
due realtà che l’hanno colpita di più?
«“All’inizio il fatto che non si usciva di
sera, alle sette i negozi erano chiusi…
questo a Fondi non succedeva. Ma, invece, qui ci sono servizi e qualità della
vita senz’altro migliori, soprattutto per i
bimbi».
Quindi, niente rimpianti? No, rispondono convinti Andrea e Maria. Tanto è
vero che stanno pensando di cercare
una casa un po’ più grande: la loro speranza è di trovarla a Mattarello.
mdc
75
Bruna e Silvio Moratelli
N
umeri importanti quelli che si portano sulle spalle Bruna Faes e Silvio
Moratelli: 1914 la data che li ha visti
nascere e nella quale è scoppiata una delle
più devastanti guerre del secolo, 1946
l’anno del matrimonio a pochi mesi dalla
fine della guerra che per sette anni aveva
portato lontano Silvio, 1949 la nascita dell’unico figlio, Silvano. Un secolo, quello che
hanno vissuto e che si portano ancora sulle
spalle. Date uniche, incredibili, sia per la
longevità che per la casualità con la quale
si sono sovrapposte ad importanti eventi
storici che hanno cambiato radicalmente il
mondo.
Silvio Moratelli e Bruna Faes
Ad entrare nella loro casa sembra di essere come Biancaneve alla scoperta della casetta dei sette nani, tutto pare essere in miniatura. Una
stretta scaletta che sale ripida, un orticello sul balcone, uno stretto corridoio che porta ad una piccola
cucina dove ti accolgono con un enorme affetto due “vecchietti”. Questi sono Bruna e Silvio che,
con la loro importante presenza, sono in grado di riempire ogni angolo di questa casa nella quale
sono cresciuti insieme.
Si capisce subito quanto affetto si respiri fra queste mura. Silvio è ancora un gran chiacchierone,
sempre pronto alla battuta, intraprendente nei discorsi e curioso su tutti i fatti e le trasformazioni
del suo paese. Bruna regala grandi sorrisi, non dice molte parole ma dalla dolcezza nel suo sguardo
si capisce la serenità con la quale vive. La vecchiaia non li ha segnati per nulla, hanno visi distesi e
una pelle diafana e vellutata, sembrano quasi essere di cristallo ma si sente che portano dentro di
sé un’anima di ferro.
Capiamo subito che sarà Silvio a raccontarci quello che più avrà voglia di dire. Sarebbe bello conoscere la vita, le difficoltà e i retroscena di chi ha vissuto in fasce la Prima guerra mondiale e in
prima linea la Seconda, ma questi ricordi sembrano non voler riaffiorare, forse anni troppo duri e
faticosi che lasciano il passo a aneddoti più gioiosi della vita recente.
Silvio, nel 1915, a solo un anno di vita in braccio alla mamma parte per un viaggio interminabile
di due giorni e due notti su un treno merci chiuso insieme a sei sorelle e tre fratelli destinati ad essere smistati nei villaggi del distretto di Wischau in Moravia. Al ritorno a Mattarello la famiglia trova
tutto distrutto e con grande sforzo deve ripartire da zero e ricostruire una vita intera. E poi un’altra
guerra, partito nel 1935 per la naja e poi fino al 1945 peregrino tra Albania, Grecia, Jugoslavia e in
Sud Italia con lo sbarco degli Alleati. Un viaggio che sembrava essere senza fine tra spostamenti in
treno, a piedi, in nave, in autostop e con qualsiasi mezzo di fortuna potesse trovare per riuscire
anche di tanto in tanto a ritornare a casa, dove lo aspettava con grande ansia Bruna.
Sì, perché Bruna è stata una vita ad aspettarlo, dieci anni per riuscire a sposare il suo Silvio. Un
amore iniziato all’incirca nel 1935 quando lei andava ad ascoltare questo bell’uomo dai baffi folti e
76
dal volto vispo che suonava
il suo mandolino e lui, da
perfetto corteggiatore, racconta che per conquistare la
sua amata «avevo consumà
tuti i paracari davanti a casa
dela Bruna a forza de sentarme zó a farghe le serenade». Poi la partenza e al
suo ritorno il matrimonio celebrato a Mattarello nel
1946 e il successivo viaggio
di nozze nella città degli innamorati per eccellenza: Venezia.
Bruna Faes e Silvio Moratelli, sposi nel 1946
Da qui in poi, dopo le fatiche di anni duri, di separazione e lontananza, una vita sempre insieme, uniti dall’affetto di due persone che si sono tanto aspettate e dalla voglia di trovare una serenità nella semplicità del vivere.
Sfogliando con il figlio Silvano gli album fotografici che li ritraggono vedo spensieratezza: Silvio
sguardo sorridente, gote rosse e i suoi baffi impeccabili come carattere distintivo, Bruna donna elegante, composta e con una grande dolcezza negli occhi.
Due persone apparentemente così diverse ma capaci di compensarsi al meglio. Lei più tranquilla,
calma, che per tutta la vita ha accudito la casa, con l’hobby del ricamo e l’abilità di tessere bellissimi
arazzi; lui, impiegato in Comune, frizzante, pieno di energie a cavallo della sua bicicletta, nei boschi
a raccogliere funghi ma soprattutto con mani capaci di far suonare mandolini, chitarre, ottoni con
grande maestria. Silvio, infatti, la passione della musica l’ha sempre avuta: a partire dal 1954 passava tre o quattro sere della sua settimana a fare prove musicali con la Banda e dal 1970 circa si è
aggiunto anche il Gruppo Mandolinistico “G. Sartori”, conosciuto come I Fil de Fèr. Per non parlare
poi delle serate in musica, dei concerti e dei concorsi che gli hanno fruttato la vincita di coppe e
trofei in bella vista nella tavernetta di casa. E poi ancora fotografie di viaggi al mare, in montagna,
alla scoperta di città italiane ed estere e come comune denominatore le mani strette l’uno all’altro
o l’abbraccio protettivo di Silvio alla sua Bruna.
Questi sono loro, due persone semplici che hanno fatto della normalità uno stile di vita e nella
loro normalità hanno raggiunto un traguardo da record.
Il 16 agosto e poi il 20 settembre in questa bella casetta di via Catoni si soffieranno ben duecento
candeline e di nuovo il 17 settembre consacreranno i loro 68 anni di felice matrimonio. Con l’augurio
dell’intera comunità.
Silvia Mosna
77
Andrea Holzer
S
i chiama backpacker, termine inglese
che, per dirla in immagine, sta per uno
che si mette lo zaino in spalla e gira il
mondo, mantenendosi con le opportunità di
lavoro che capitano. È quello che hanno fatto
tre giovani di Mattarello: Andrea Holzer,
Marco Daldoss e Mario Ferrari. È Andrea che
racconta com’è andata.
È il 2007, Marco e Mario propongono ad
Andrea (diploma di geometra, professione
mai esercitata) un viaggio in Australia: lui ha
23 anni, Mario è coetaneo, Marco ha un anno
in meno. All’inizio Andrea rifiuta la proposta,
poi ci ripensa. «Mia madre – ricorda – non era
Andrea Holzer, a sinistra, con l’amico Marco Daldoss
molto contenta, mio padre invece mi ha incoraggiato a fare questa esperienza».
Partono in settembre, destinazione Sidney. Un mese e mezzo di studio intensivo di inglese, poi i
tre amici si dividono: Marco e Mario vanno in Tasmania, Andrea rimane a Sidney e trova lavoro alla
Fox Studios Television. Un lavoro semplice (cura la manutenzione di strade e parcheggi) con bei
vantaggi: 6-7 ore al giorno, pomeriggi e sabato liberi, stipendio buono, costo della vita basso che
permette di accantonare qualche soldo. «E poi – aggiunge Andrea – andavo al lavoro in bici e questo
era bello».
All’inizio si vive in ostello ma in stanze da sei-otto letti la convivenza non è sempre facile. Così,
dopo un paio di mesi, Andrea si sistema in una bella casa assieme ad altri giovani, un canadese, un
australiano e una brasiliana. A Sidney rimane sette mesi. Poi raggiunge Marco e Mario a Perth: l’idea
è di risalire la costa e puntare al nord, dove si prepara la stagione secca, quella buona per lavorare
la campagna. Comperano una macchina e partono: dopo alcune tappe (si dorme in campeggio o,
quando capita, sulla spiaggia) raggiungono una piccola cittadina e trovano lavoro.
Dunque, in Australia è così facile trovare un’occupazione? «Sì, ci sono uffici specializzati per i backpacker – spiega Andrea – funzionano come agenzie interinali». Anche gli aspetti burocratici sono
minimi: «Basta avere il visto lavorativo, aprire un conto corrente in Australia e in un giorno puoi essere assunto così come in un giorno puoi andartene». Il biglietto aereo che i tre amici avevano fatto
sta però per scadere e così bisogna decidere cosa fare: Marco e Mario rientrano in Italia, Andrea decide di rimanere nella città di Kunnunurra. Lo può fare, usufruendo di una possibilità prevista in Australia: se il giovane ha un lavoro, il visto work in holiday può essere prorogato di dodici mesi purché
entro il trentesimo anno di età.
Andrea lavora in una grande azienda che coltiva alberi di sandalo per l’estrazione di olio: lì si
trova bene, gli piacerebbe rimanerci. Una possibilità teorica c’è: se un’azienda apprezza il lavoratore
straniero, può ‘sponsorizzarlo’, rinnovandogli il contratto di lavoro e appoggiando la sua pratica per
ottenere la cittadinanza. Tutto questo, nel giro di quattro anni. Ma c’è un limite: ogni azienda ha un
numero chiuso di situazioni di questo tipo che non può ‘sforare’. In quella dove lavora Andrea i posti
78
assegnati sono quattro e sono occupati. Così, non c’è niente da fare. A fine dicembre 2009 Andrea
lascia l’Australia e torna a Mattarello.
Con quale spirito? «Non ero contento di tornare. Sarei stato lì 4-5 anni; guadagnavo bene, potevo
risparmiare… e poi le persone che incontri… nella mia squadra eravamo in trenta, di quindici nazionalità diverse».
Da un anno Andrea lavora in un magazzino di materiale elettrico; anche Marco è a Mattarello,
Mario invece vive in Canada con una ragazza francese.
Torneresti in Australia? «Se ci fosse la possibilità di lavorare sì – risponde Andrea – ma non so se
la situazione sia cambiata anche lì». «L’Australia è bella anche per lo stile di vita – aggiunge – lì la
gente è ospitale ed è tollerante, all’insegna del ‘vivi e lascia vivere’… Lì non si giudicava la gente».
E poi quel viaggiare di avventura ma anche di possibilità: grazie a facebook, per esempio, non è
stato difficile trovare chi era disponibile ad ospitarlo per una notte… È successo anche con una coppia
che viaggiava in camper: «Avevano l’età dei miei genitori – ricorda Andrea – e mi hanno ospitato
senza problemi».
E ora? questa realtà ti sta stretta? «Mah, dopo cinque anni ti abitui…».
Da ‘grande’, cosa pensi di fare? «Non è ho idea, per ora l’obiettivo è trovare un lavoro fisso».
Cosa ti ha dato l’esperienza in Australia? «A 23 anni esci di casa, senza sapere la lingua… hai
paura… Ma riesci a conoscere te stesso, a capire quanto vali. Nella nostra piccola realtà i ragazzi
crescono con la compagnia e tu resti sempre lo stesso… lì puoi re-inventarti, puoi scoprire qualcosa
di te che qui non riuscivi a tirar fuori. E poi devi gestirti… se le cose ti vanno male non c’è nessuno
che ti dà pacche sulle spalle, devi mantenerti, se non hai voglia di lavorare te la devi far venire… È
un’esperienza che ti matura, ti fa crescere».
Se avrai un figlio, gliela consiglierai? «Sì certo… mio padre l’ha fatto con me».
Ma comunque, aggiunge Andrea, sono già diversi i giovani di Mattarello partiti per ‘scoprire il
mondo’, e magari se stessi… zaino in spalla.
mdc
Giocando, rigiocando, riciclando, Volti
(Alunni delle Classi 2^ A e B della Scuola primaria di Mattarello - Docenti Daniela Zendri e Lorenza Nardelli)
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80
81
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83
84
Amici del Presepio
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via della Torre Franca 73, 38123 Mattarello - Trento
0461.945110 - 347.4639986
[email protected]
Promuovere l’arte del presepio, conservarne la tradizione
Diego Tomedi
Anno di fondazione: 1989
Primo presidente: Pio Gadler
Numero soci: 150
Presidente: Diego Tomedi
Vice presidente: Luigi Baldi • Segretario: Elena Bridi
Associazione ArteInsieme
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Cese Longhe 23, 38123 Mattarello - Trento
347.0739001
[email protected]
Promuovere e diffondere attività artistiche e culturali
Loredana Giovanetti
Anno di fondazione: 2008
Numero soci: 10
Presidente: Remo Largaiolli • Cassiere: Licia Marinchel
Club 3 P Mattarello
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
349.5746643
[email protected]
Confronto, sostegno, solidarietà, Festa del Ringraziamento.
Dario Giuliani
Anno di fondazione: 1957
Numero soci: 17
Presidente: Dario Giuliani • Segretario: Fabio Comai
Cassiere: Alessandro Tamanini • Tesoriere: Guido Bridi
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86
Amici di Via Pomeranos
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Pomeranos 145, 38123 Mattarello - Trento
346.0872500
[email protected]
Promuovere e favorire l’aggregazione ed il
coinvolgimento della gente; impegnarsi nella
valorizzazione dell’ambiente e della vita comunitaria
Luigi Baldi
Anno di fondazione: 1993
Primo presidente: Giuseppe Tamanini
Numero soci: 100 (numero dei nuclei familiari
dei lotti A e B ITEA di Via Pomeranos)
Presidente: Luigi Baldi • Segretario: Maria Rosa Decarli
Cassiere / Tesoriere: Michele Totaro
Consiglieri: Giuseppe Sebastiani, Annamaria Temporin
Attività: è in contatto con l’Unione Famiglie Trentine nel Mondo e con
Oscar Lenzi di Rio dos Cedros, brasiliano, di origini trentine.
Gruppo “Le Contrade”
INDIRIZZO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
393.0381983 (Loris) – 333.2417468 – 349.8644315
[email protected]
[email protected]
Associazione sportiva e del tempo libero, organizza il “Palio delle Contrade” alla Sagra dei Santi Anzoi, la Festa di Primavera, l’incontro per
gli “Auguri in piazza” la Notte di Natale
Loris Carlini
Anno di fondazione: 1984
Presidente: Giulio Moratelli
Vice presidente: Tamanini Stefano * Cassiere: Loris Carlini * Segretario: Grisenti Luca * Magazziniere: Tamanini Andrea
Capicontrada
Regole: Loris Carlini (capo) • Michele Baldo (vice, 340.4742452)
Dèzima: Stefano Tamanini (capo, 333. 2417468);
Andrea Tamanini (vice, 338.3093460)
Castèl: Nicola Perazzolli (capo, 338.5879556);
Luca Grisenti (vice, 347.1565809)
Masét: Massimo Tambosi (capo, 347.2324437);
Giorgio Bridi (vice, 347.8319904)
Attività: L’Associazione compie 30 anni di attività
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Impianti elettrici civili - industriali
Impianti fotovoltaici
38123 MATTARELLO (TN) Via della Cooperazione, 31 - Tel. 0461.945708 - Fax 0461.942885
88
Associazione “Amici di Ergolding”
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via G. Poli 4, 38123 Mattarello - Trento
0461.945433 - 335.446393
[email protected]
Ha come scopo la valorizzazione e il potenziamento dell’accordo di
gemellaggio fra Mattarello ed Ergolding sancito in forma ufficiale il
29 settembre 1989.
In concreto si propone di:
• favorire attività culturali, sportive, di studio, di ricerca, di scambio di
esperienze e di informazioni volte a creare uno stretto legame fra le
due comunità;
• attività e iniziative tese a promuovere gli scambi commerciali, in
particolar modo nel settore artigianale e agricolo;
• organizzare e partecipare a convegni, congressi ed altre manifestazioni e celebrazioni che perseguano le finalità statutarie;
• valorizzare e sostenere le iniziative promosse dai gruppi e dalle associazioni dei due paesi gemellati, purché perseguite con metodo
democratico e con obiettivi di solidarietà tra i popoli;
• favorire rapporti con analoghi comitati e/o associazioni operanti sul
Comune, in Provincia o in Regione;
• favorire, mediante scambi di visite fra scolari, studenti e giovani,
tutte le iniziative tese alla comprensione delle reciproche identità
culturali;
• attivarsi per accedere a contributi per l’acquisto, la pubblicazione e
la traduzione di monografie, di studi e di opere aventi interesse per
Mattarello ed Ergolding, nonché per sostenere premi e sussidi di studio per opere concernenti argomenti di comune interesse fra i paesi.
Aldo Tamanini
Anno di fondazione: 1997
Primo presidente: Aldo Tamanini
Numero soci: 45
Presidente: Aldo Tamanini
Segretario: Lorenza Nardelli
Cassiere: Sonia Tambosi
Consiglieri: Giuliano Tamanini (vicepresidente), Nilde Valenari,
Laura Romelli, Luigi Baldi, Emiliano Ferrari, Maurizio Coser, Bruno
Pintarelli (presidente della Circoscrizione, membro di diritto)
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MATERIA
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Via Poli, 13 - 38123 Mattarello - Trento
[email protected]
www.mamme-insieme.it
Promozione di iniziative a favore delle famiglie di Mattarello, con
particolare attenzione ai progetti di conciliazione lavoro/famiglia
Anno di fondazione: 10 novembre 2010
Primo presidente: Filomena (Minella) Chilà
Numero soci: 40
Presidente: Federica Zecchini
Vice presidente: Walkiria Maria Argento
Segretaria: Silvja Tondi • Cassiera: Mariella Costanzo
Consiglieri: Marialucia Armanini, Minella Chilà, Alessia Di Gesaro,
Elena Pitton, Rossana Diodato e con il prezioso e costante contributo di Lorena Bridi e Francesca Tamanini
Attività: - anticipo e posticipo per i bambini della scuola primaria;
- Campus Biancarosa nei mesi di luglio e agosto presso Forte di
Mezzo, per i bambini della scuola dell’infanzia; - attività estiva,
per i bambini della scuola primaria e per i più grandi della scuola
dell’infanzia presso la sede, con orari flessibili e pacchetti ore;
- organizzazione di servizi sostituivi durante il periodo di vacanze
scolastiche, scioperi e assemblee; - laboratori didattici, feste "a
tema", corsi ed eventi.
Partecipa alle attività della Rete Intrecci del Comune di Trento ed
è membro del Tavolo Permanente degli Enti e delle Associazioni
che si occupano di famiglia sempre del Comune di Trento
Matarèl,
el paés
dei Ànzoi
Sono ancora disponibili
copie dell’opuscolo
“Matarèl el paés dei Ànzoi”
pubblicato dal CoPAG in
occasione della Sagra 2013
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di Odorizzi Damiano
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PNEUMATICI AGRICOLI
AVIS di Base di Mattarello
INDIRIZZO
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E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Poli 11/13, 38123 Mattarello - Trento
340.8668776 - Ufficio di Trento: 0461.916173
[email protected]
www.avismattarello.it
Promozione del dono del sangue come attività volontaria, gratuita,
periodica e anonima. Inoltre collabora con gli enti locali per garantire l’autosufficienza locale, il buon uso del sangue e una corretta regolamentazione e tutela dei donatori e pazienti. AVIS è
un’associazione apartitica, aconfessionale, senza discriminazione di
razza, sesso, religione, lingua, nazionalità, ideologia politica ed
esclude qualsiasi fine di lucro e persegue finalità di solidarietà
umana. Vi possono aderire gratuitamente sia coloro che donano volontariamente e anonimamente il proprio sangue sia coloro che, pur
non potendo per motivi di inidoneità fare la donazione, collaborano
però gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.
Valentina Maffei
Anno di fondazione: 1971
Primo presidente: Luigi Sacchettin
Numero soci: 214
Presidente: Valentina Maffei • Vice presidente: Matteo Perini
Segretaria: Rita Csako • Cassiera: Lucia Csako
Consiglieri: Alessandro Modena, Ivano Facchinelli,
Giorgio Corradini, Livio Avi, Luciano Barberi,
Rolando Tomasi, Rudj Calliari
Gemellata con AVIS Comunale di Borgomeduna (Pordenone)
DOMENICA 21 SETTEMBRE
BICICLETTATA ANNUALE
in collaborazione con
(in caso di maltempo rinviata alla domenica successiva)
Programma:
• Ore 9.30: ritrovo sul piazzale Ergolding.
• Ore 10: partenza ognuno a bordo della propria due ruote con destinazione nuovo Bici Grill
di Trento Sud (il percorso sarà lungo la pista ciclabile)
• Ore 11.30 circa: rinfresco nei pressi del nuovo Bici Grill di Trento Sud con giochi per i più piccoli.
Rientro a Mattarello in bicicletta o con mezzi propri.
Un'occasione per condividere insieme la gioia di far parte dell'AVIS!
93
ISPIRATI DALLA NATURA CREATI DA SILVESTRI
PERGOLE - GAZEBO - FIORIERE - GRIGLIATI - RECINZIONI
TAVOLI - PANCHE - GIOCHI - COMPLEMENTI D’ARREDO
ARREDO
URBANO-CONSULENZA
ED
INSTALLAZIONE
Mattarello - Via della Gotarda,7
www.silvestrilegnami.com
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Tel.0461 945 392
[email protected]
Associazione “Don Dario Trentini”
INDIRIZZO
TELEFONO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Località i Carozeti 18, 38123 Mattarello -Trento
0461.945433
Diffondere e promuovere iniziative o svolgere attività culturali e sociali rispondenti ai bisogni, ai valori, alle tradizioni e alle prospettive
della comunità e della più ampia società civile
Lorenza Fontanari
Anno di fondazione: 1997
Primo presidente: Rosa Malfatti
Numero soci: 9
Presidente / Cassiera: Lorenza Fontanari
Segretario: Marco Bridi
Consiglieri: Vanda Faes, Renato Mazzetti, Oreste Tamanini
Attività: Gestione dal 1997 al 2006 dell’Asilo
nido comunale “La mongolfiera” • Organizzazione nel 2009 e 2012
del Concorso organistico regionale “Don Dario Trentini” • Organizzazione dal 2007 dei concerti “Trilogia per organo, strumenti e
voci” • Organizzazione nel 2011 e 2012 del progetto “VocInGioco”
per l’avvicinamento alla musica della prima infanzia
Associazione A.S.D. Olympus
INDIRIZZO
TELEFONO
EMAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Nazionale 84, 38123 Mattarello - Trento
0461.944224
[email protected]
Promozione e pratica dell’attività sportiva, in particolare della pallavolo
Sonia Tambosi
Anno di fondazione: 2000
Primo presidente: Corrado Tamanini
Numero soci: 20
Presidente / Cassiera: Sonia Tambosi
Segretario: Graziano Tamanini
Consiglieri: Corrado Tamanini, Diego Tomasi
Attività: Campione provinciale CSI “Amavolley” 2014
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Circolo Acli Mattarello
INDIRIZZO
TELEFONO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Poli 4, 38123 Mattarello - Trento
347.2950615
Il Circolo fonda sul messaggio evangelico e sull'insegnamento della
chiesa la propria azione per la promozione dei lavoratori e opera per
una società in cui sia assicurato, secondo democrazia e giustizia, lo
sviluppo integrale di ogni persona.
Andrea Slomp
Anno di fondazione: 1953
Primo presidente: Guido Agostini
Numero soci: 160
Presidente: Andrea Slomp
Segretari: Massimiliana Dalprà, Elena Bridi
Cassiere: Edo Pedron
Consiglieri: Dario Pedrotti, Marisa Ferrari,
Silvia Mazzetti, Antonio Zuccaro
Coro Torre Franca
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Poli 7, 38123 Mattarello - Trento
0461.945833
[email protected]
www.torrefranca.it
Promuovere la passione per il canto corale in un contesto amatoriale,
ma musicalmente impegnato
Alessandra Demozzi
Anno di fondazione: 1971
Primo presidente: Don Ettore Pederzolli
Numero soci: 30
Presidente: Alessandra Demozzi
Segretario: Stefano Tomasi
Cassiera: Giuseppina Pescador
Consiglieri: Pietro Dalprà, Nicola Boniatti
Attività:
Gemellato con il Männerchor di Ergolding (D)
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98
Coro Torre Franca Junior
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
345.6951378
[email protected]
www.torrefranca.it
Il Coro non si propone lo scopo di creare mini professionisti, tende ad
aggregare i bambini ed i ragazzi dell'oratorio, ad offrire loro momenti
di svago e di cultura musicale, ma anche di condivisione e di socializzazione; accompagna la Messa con i canti, aiuta i fedeli ad una partecipazione più attiva nella preghiera.
Alessia Filippi
Anno di fondazione: 1997
Promotore: don Antonio Brugnara (presidente statutario)
Primo presidente: Bruno Pasqualini
Presidente: don Antonio Brugnara (ff Alessia Filippi)
Segretario: Silva Modena
Cassiere: Othmar Segreto
Consiglieri: Eliana Boccher, Antonio La Rosa, Leonardo Panetta,
Germano Pasqualini, Anna Scafura, Francesca Zanella
Attività: ha sostituito il coro parrocchiale - il Torre Franca - anche
negli appuntamenti più importanti della liturgia, specie a Pasqua,
Natale e Prime Comunioni. Il Coro Torre Franca è direttamente interessato a questo progetto, con i due coristi Lamberto Tamanini, maestro, e Marco Copat, tastiera, alla direzione del Coro Torre Franca
Junior dalla sua fondazione. Trasferte: • Ergolding (D), 19-20 dicembre 1998 • Chiampo [VI] santuario della Madonna di Lourdes,
11 giugno 1999, • Ergolding e Landshut (D), 18-19 dicembre 2004
Gruppo “Vozi ‘n dialet”
INDIRIZZO
TELEFONO
EMAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Salita ai Dossi 29, 38123 Mattarello - Trento
0461.944197
[email protected]
Organizzazione del recital di poesia dialettale“Fiori de setembre”,
dedicato a Eduino Gerola, in occasione della Sagra dei Santi Anzoi
Giovanni Battista Tomasi
Anno di fondazione: 2000
Promotore: Giovanni Battista Tomasi
Organi sociali: Giovanni Battista Tomasi, Dorotea Masè
99
seguici su facebook
100
Corpo Bandistico di Mattarello
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Guido Poli 15, 38123 Mattarello -Trento
347.4824613
[email protected]
[email protected]
www.corpo-bandistico-mattarello.it
Istituire e sostenere un complesso musicale per promuovere ogni
azione volta a favorire la diffusione della musica nel campo sociale,
giovanile e nel lavoro
Antonio Francescon
Anno di fondazione: 1898
Numero soci: ca. 100
Presidente: Antonio Francescon
Vice presidente: Gianluca Zorzi
Segretario: Elisa Morganti
Cassiere / Tesoriere: Maria Rosaria Sarpedone
Consiglieri: Rino Bridi, Valentina Dalsass, Valentina Dematté, Giorgio Santolini, Giordano Tamanini
Pubblicazione: Luciano Ducati, La Banda di Mattarello (18981998): storia, cronaca, immagini, Mattarello 1998
Filodrammatica “Arca di Noè”
INDIRIZZO
TELEFONO
EMAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Strada delle Novaline 10, 38123 Mattarello - Trento
0461.945542
[email protected]
http://cofas.alfait.org/dettagliCompagnia.php?lingua=it&pagina=155
Attività teatrale, promozione e salvaguardia della cultura sul territorio
Luciano Zendron
Anno di fondazione: 1995
Numero soci: 11
Presidente: Maurizio Francescon
Segretario: Renata Baldo
Cassiere: Nicoletta Nardelli
Consiglieri: Sergio Bisesti, Elena Bridi, Milena Di Camillo,
Lorenza Nardelli, Marisa Postal, Fabiano Specchia,
Sandra Tamanini, Alessandro Zendron, Luciano Zendron
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Giocando, rigiocando, riciclando, Convivialità
(Alunni delle Classi 2^ A e B della Scuola primaria di Mattarello, Docenti Daniela Zendri e Lorenza Nardelli)
102
Circolo Oratorio Santi Anzoi
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Guido Poli 7, 38123 Mattarello - Trento
335.5605364
[email protected]
Sostenere, promuovere e valorizzare uno stile educativo che diventi
testimonianza di vita cristiana, dove la partecipazione, l’accoglienza e
la condivisione di ciascun ragazzo, sia motivo di gioia; proporre l'oratorio, anche come momento ludico ed esempio di comunione sociale;
creare un ambiente sicuro che permetta ai ragazzi di crescere, condividendo esperienze, impegnandosi nell’organizzazione di giochi, attività adatte e partecipando a manifestazioni per la comunità
Antonella Heger
Anno di fondazione: 2001
Primo presidente: Daniele Postal
Numero soci: 65
Presidente: Antonella Heger
Vice presidente: Daniele Postal
Segretario: Alessandro Coser
Cassiere / Tesoriere: Flavia Borzaga
Consiglieri: don Antonio Brugnara, Lorenza Parisi, Maria Pia Trenti,
Domenico Augurio, Roberto Bridi, Alfredo Ciech, Roberto Giarolli
Attività: Animazione festa di Carnevale, Mini grest, Festa di don
Bosco, pellegrinaggio al Santuario della Comparsa di Pinè, Sagra
dei Santi Anzoi, Strozega di Santa Lucia
Associazione “Mattarello Feste”
TELEFONO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
329.1369948
Organizzare e partecipare ad eventi per la comunità di Mattarello:
El Carneval dei Matarei e ritrovi al Forte di Mezzo
Marco Tessadri
Anno di fondazione: 2007
Primo presidente: Gianluca Ferrari
Numero soci: 6
Presidente: Marco Tessadri
Vice presidente: Damiano Odorizzi
Segretario: Alessandro Tamanini
Consiglieri: Simone Brugna, Stefano Tomasi
Responsabile attrezzature: Andreas Ganthaler
103
L’erboristeria TERRA di HARA nasce nel 1988, fondata da Mascia Dorigoni diplomata presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Urbino. Un’erboristeria professionale dove la
competenza del personale specializzato ed una esperienza
più che ventennale, offre ai suoi clienti l’opportunità di avvalersi della conoscenza erboristica e quindi di poter trovare una
risposta individuale per ogni esigenza.
La nostra erboristeria ripercorre l’antica tradizione dell’uso
delle piante officinali per rimedi semplici ed efficaci, ma è attenta anche nel saper proporre prodotti naturali all’avanguardia, con concetti rivoluzionari di nuova generazione.
Negli anni abbiamo operato delle scelte molto rigorose per
quanto riguarda l’assortimento del nostro negozio, sia per
quanto concerne le erbe e le tisane, sia per i prodotti già
pronti delle migliori marche presenti sul mercato. Integratori
naturali con composizioni collaudate e sicure, che danno il
massimo dei risultati con la più alta affidabilità.
Giocando, rigiocando, riciclando, Convivialità
(Alunni delle Classi 2^ A e B della Scuola primaria di Mattarello, Docenti Daniela Zendri e Lorenza Nardelli)
104
Gruppo Alpini Mattarello
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Catoni 81/A, 38123 Mattarello - Trento
335.6787510
[email protected]
www.ana.tn.it/it/details-groups/mattarello
Organizzazione di assemblee, manifestazioni patriottiche, riunioni
conviviali, feste campestre; cura rapporti di amicizia e collaborazione
con le associazioni combattentistiche, d’arma, sportive e culturali del
sobborgo; interviene in aiuto di soci bisognosi, di solidarietà in casi di
eventi calamitosi
Paolo Tamanini
Anno di fondazione: 1935, intitolato alla memoria
della M.O. Tenente Alpini Guido Poli
Primo capogruppo: Matteo Perini (1935-1943)
Numero soci: 225
Presidente: Paolo Tamanini
Segretario: Roberto Cagol
Cassiere: Carlo Giovanetti
Consiglieri: Riccardo Tamanini (vice capogruppo), Egidio Malfatti,
Maurizio Boschi, Gianni Calliari, Ermanno Dallago, Paolo Garbari,
Dario Giuliani, Lorenzo Graizzaro, Giovanni Guglielmi, Luca Menegatti, Bruno Mosna, Giobatta Tomasi, Paolo Mosna
Mattarello Calcio A.S.D.
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Piazza Quintilio Perini 1, 38123 Mattarello -Trento
347.7968319 - 0461.944020 (fax)
[email protected]
Promozione gioco calcio
Sergio Galvagni
Anno di fondazione: 1993
Numero giocatori: ca. 200, a partire dagli otto anni
Dirigenti: 12
Presidente: Sergio Galvagni
Segretario: Emilio Molinario
Colori sociali: rosso - nero • Campo sportivo “Orlando Mantovan”
Attività: Realtà in forte espansione nel panorama calcistico provinciale. Punto di aggregazione giovanile per il sobborgo. In forte
espansione il numero di adesioni
105
106
Circolo Pensionati “A. Pomini”
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via G. Poli 4, 38123 Mattarello - Trento
0461.945880
[email protected]
Promozione di iniziative sociali, culturali, assistenziali, ricreative, turistiche, sportive, religiose, di volontariato… anche in collaborazione con
associazioni, enti e gruppi del volontariato che operano con gli stessi
fini; promozione di soggiorni marini e montani; gestione della sede del
Circolo come luogo di ritrovo per il tempo libero.
Marco Perini
Anno di fondazione: 1995
Primo presidente: Vittorio Gadotti
Numero soci: ca. 1000
Presidente: Marco Perini
Vicepresidenti: Franco Tavonatti, Carla Tommasi
Segretario: Marzia Chistè • Cassiere: Luigi Pasqualini
Consiglieri: Elena Bridi, Aldo Faes, Enzo Grott, Lino Masini, Norbert
Penner, Pia Perini
Revisori dei conti: Bruno Pintarelli, Paolo Tamanini, Giovanni B. Tomasi
Attività: organizza corsi di ginnastica dolce, acquagym, ballo, e informatica; promuove incontri di prevenzione sanitaria; organizza incontri e visite culturali. Al suo interno operano il Gruppo “Mattarello
solidale” e il Coro sociale.
Gruppo “Il Ritrovato Tesoro”
TELEFONO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
0461.945433
Promuovere, diffondere e valorizzare la ricca storia del castello la
Torre Franca di Mattarello, attraverso il progetto della rievocazione
della sua affascinante leggenda I zóni de oro.
Lorenza Fontanari con la collaborazione di Lorenza Nardelli
Anno di fondazione: 2004
Aderiscono un gran numero di appassionati, nonché varie associazioni, che con il loro contributo arricchiscono la manifestazione. È, quindi, un libero gruppo che si costituisce per realizzare
lo spettacolo della rievocazione “la disfida dei zóni de oro” con il
corteo storico la domenica della Sagra e, recentemente, le attività ludiche al “Picciol Villaggio”. E qui sta il senso del nome del
Gruppo: l’unione e il lavoro di tante persone, “ritrovato tesoro”,
recuperano il “perduto tesoro” dei birilli d’oro!
107
108
Corpo Vigili del Fuoco Volontari
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Guido Poli 9, 38123 Mattarello - Trento
0461.944433 - 333.7720002
[email protected]
www.vvfmattarello.it
I Vigili del Fuoco costituiscono un’organizzazione di soccorso al servizio dei cittadini, avente lo scopo di salvaguardare la vita delle persone e la conservazione dei beni e del territorio.
Daniele Postal
Anno di fondazione: 1897
Primo comandante: Valentino Bridi
Numero soci: 25 vigili più 8 vigili allievi
Comandante: Daniele Postal • Vice comandante: Manuel Ferrari
Capoplotone: Andrea Tamanini • Segretario: Alessio Buffa Simoni
Cassiere: Marco Baldessari • Magazziniere: Graziano Ferrari
Capisquadra: Roberto Clementi, Marco Tomassini
Responsabile gruppo allievi: Enrico Tomassini
Vice responsabile Gruppo Allievi: Fabrizio Micheli
Attività: Gemellaggio con i Vigili del Fuoco Volontari di Ergolding
Confraternita della Misericordia
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Catoni 80, 38123 Mattarello - Trento
347.0994106
[email protected]
www.misericordie.it
Solidarietà internazionale – Protezione civile
Nicolas Fronza
Anno di fondazione: 2000
Numero soci: 56
Presidente: Nicolas Fronza • Segretario: Stefania De Vitis
Cassiere: Antonella Facci Bacchi Mellini • Tesoriere: Mario Garavelli
Consiglieri: Diego Bortolon
Attività: Vari interventi durante calamità nazionali. Intervento a
supporto di vari missionari nel mondo (Colombia, Romania, Armenia, Mozambico, Hong Kong). Collaborazione con la Fondazione ong
Prosa di Milano. Inquadramento di due squadre operative in seno
alla colonna nazionale di protezione civile delle Misericordie d’Italia
109
AUTOTRASPORTI
di Menegatti Luca e Marco & C. s.n.c.
38123 MATTARELLO (TN)
Via Torre Franca, 67
Tel. 0461 945384
Fax 0461 942857
110
La Gualdana del Malconsiglio
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via G. Poli 13, 38123 Mattarello - Trento
0464. 461817 - 339.3436102
[email protected]
www.laguadana.com
Ricerca, ricostruzione e divulgazione della storia materiale medievale
in particolare negli ambiti della arceria e della scherma storica
Andrea Rossini
Anno di costituzione: 2010
Primo presidente: Stefano Turreni
Numero soci: 31
Presidente: Andrea Rossini
Vice-presidente: Stefano Turreni
Segretario: Concetta Inga
Cassiere / Tesoriere: Stefania Rossi
Consiglieri: Guido Piffer
Attività: L’Associazione partecipa e organizza numerosi eventi in
accordo con le finalità associative: interventi nelle scuole, conferenze, partecipazione ad eventi ricostruttivi e rievocativi dentro e
fuori la Provincia
Gruppo Donne Mattarello
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Guido Poli 12, 38123 Mattarello - Trento
328.2707621 - 333.7688485
[email protected]
Volontariato
M. Agnese Fiamozzi
Anno di fondazione: 1984
Prima presidente: Maddalena Leonardelli
Anno di rifondazione: 1999
Prima presidente: Fiamozzi M. Agnese
Numero socie: 125
Presidente: M. Agnese Fiamozzi
Vice presidente / Cassiera: Patrizia Michelini
Consigliere: Nerella Caobelli, Cristina Nicoletti, Giovanna Piffer
Attività: Carnevale; 8 Marzo Festa della Donna; gite varie;
Sagra dei Santi Anzoi; Festa del Ringraziamento; 8 Dicembre;
anniversari di matrimonio; mostra missionaria; pigotte per l’UNICEF
111
Via delle Cese Longhe, 3
38123 Mattarello (TN)
Uff. Via Matteotti 2/2 - 38100 Trento
Tel. & Fax 0461/912111
Cell. 335/265909
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Fondo Progetti di Solidarietà
INDIRIZZO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Guido Poli 4, 38123 Mattarello - Trento
[email protected]
http://fondoprogettisolidarieta.it
Promuovere e realizzare opere di solidarietà nei confronti di persone o
comunità in situazione di bisogno con iniziative di cooperazione solidale rivolte alle aree impoverite del pianeta; in particolare mirate a
promuovere l’autosviluppo locale; educare le nuove generazioni alla
condivisione, al riconoscere che il benessere non è solo il soddisfare i
propri bisogni, ma anche un “debito” verso chi è meno fortunato; promuovendo l’educazione alla cooperazione, alla mondialità e alla solidarietà per agevolare e promuovere la convivenza e lo sviluppo di una
società multietnica e multiculturale.
Vittorio Lorenzini
Anno di fondazione: 2000
Primo presidente: Vittorio Lorenzini • Numero soci: 60
Presidente: Vittorio Lorenzini • Vice presidente: Giuliano Bortolotti
Segretaria: Flavia Trotter • Cassiere: Marco Perini
Consiglieri: Enzo Casagranda, Marcella Concli, Sonia Giuliani, Dario
Pedrotti, Bruno Pintarelli
SAT- Società Alpinisti Tridentini
INDIRIZZO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Catoni 77/A, 38123 Mattarello - Trento
[email protected]
www.satmattarello.it
Promozione dell’alpinismo in ogni sua manifestazione; conoscenza e studio delle montagne, soprattutto trentine; tutela dell’ambiente naturale
Luca Tamanini
Anno di fondazione: 1946
Primo presidente: Armirio Cappelletti • Numero soci: 411
Presidente: Luca Tamanini • Segretario: Eliana Gozzer
Cassiere: Giorgio Tamanini • Revisori: Mariano Ferrari, Mara Nicolodi
Consiglieri: Enrico Ferrari (vice presidente), Franco Tessadri, Maurizio Orlandi, Roberta Faes, Giulia Franceschini, Stefano Tamanini,
Stefano Fedel, Roberto Decarli, Emiliano Tomasi, Marco Tessadri
Attività: Ritrovo (prima domenica di luglio) al Becco Ceriola; Trofeo
Paludei e Marcia dei Matarei; Fiaccolata notturna a Valsorda. Di particolare rilievo ed interesse tutta l'attività svolta nell'ambito giovanile con corsi ed uscite alpinistiche mensili
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Studio dentistico
DEPaOLI dott. MaRCO
Medico chirurgo - odontoiatra
Conservativa - protesica - implantologia
trattamenti laser
MaTTaRELLO (TN) - Via della Torre Franca, 28 - Tel. 0461 944816
PUNTO 3C
s.r.l
Cosmetic Coiffeur Center
Distributore di prodotti ed arredamenti
per parrucchiere ed estetica
Via della Cooperazione, 113 - 38123 Mattarello - Trento
Tel. e Fax 0461/945077 - mail: [email protected]
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Organizzazione Internazionale
Protezione Animali
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via Francesco Menestrina 25, 38123 Mattarello - Trento
349. 3829916
[email protected]
www.oipa.org
Scopo dell’OIPA è la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, l’abolizione della vivisezione nei vari paesi del mondo e la difesa degli animali da qualsiasi forma di maltrattamento: caccia, circhi
con animali, corride, feste popolari con animali, randagismo, pellicce,
traffico di animali esotici, zoo, allevamenti intensivi, macelli e per una
diffusione dell’alimentazione vegetariana/vegana
Delegata OIPA Italia - Sezione Trento e provincia: Ornella Dorigatti
L’OIPA è stata fondata nel 1981 a Lugano da Milly Schar Manzoli,
animalista e autrice di numerose pubblicazioni antivivisezioniste, e
da altri sei soci fondatori; è la prima confederazione internazionale
di associazioni animaliste e protezioniste di tutto il mondo.
Numero soci OIPA - Sezione Trento e provincia: ca. 150
Attività
2007 - 2008: campagna contro la strage delle foche in Sudafrica.
2009: avvio delle guardie eco-zoofile sul territorio nazionale, missioni di aiuto per i randagi vittime del terremoto in Abruzzo e
dell’alluvione a Messina.
2010: OIPA e LIMAV lanciano una petizione contro la vivisezione affinché il Parlamento Italiano inasprisca le norme che regolano gli
esperimenti sugli animali.
2011: le guardie zoofile OIPA, a Green Hill, entrano dentro l’allevamento di cani beagle, utilizzati nei laboratori di vivisezione; OIPA
chiede al Parlamento Europeo lo stop alle soppressioni dei randagi
nella UE.
2013: OIPA monitora, segnala in Italia e interviene direttamente
sul massacro dei randagi in Ucraina in occasione della manifestazione sportiva Euro 2012.
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Studio Tecnico ing. Arnaldo Ferrari
Progettazione impiantistica civile e industriale - Pratiche VVF
Certificazioni energetiche
Ufficio: 38123 Mattarello (TN) - Via delle Fratte, 30 - Tel. e Fax 0461-944819
Cell. 3339180988- E-mail: [email protected]
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Docenti senza frontiere
INDIRIZZO
TELEFONO
E-MAIL
SITO
MATERIA
REFERENTE
SCHEDA
Via G. Poli 13, 38123 Mattarello - Trento
0461 945376 - Fax: 0461 945376
[email protected]
www.docentisenzafrontiere.org
L’idea di costituire un’associazione nazionale che possa essere di supporto a realtà scolastiche svantaggiate sia nei nostri territori sia nei
Paesi in via di sviluppo nasce da un confronto aperto tra un gruppo di
docenti all’interno dell’Istituto Comprensivo Aldeno Mattarello
(Trento). L'associazione Docenti Senza Frontiere infatti è impegnata
nel dare concretezza a progetti di cooperazione e solidarietà internazionale e locale in difesa del diritto allo studio, è incisiva in ambito
educativo e favorisce nelle classi di intervento le condizioni per un ripensamento dei curricoli disciplinari in chiave interculturale. Attua la
sua azione attraverso tre dimensioni:
• promuove progetti di Solidarietà mettendo a disposizione la professionalità dei docenti per favorire il cambiamento sociale attraverso
l'istruzione in zone svantaggiate;
• mette a disposizione di altre scuole i suoi insegnanti, per integrare i
progetti che supporta o progetti allineati con le finalità dell'Associazione, nei curricoli disciplinari al fine di promuovere Educazione Globale;
• supporta i propri progetti fornendo agli alunni il fabbisogno di quaderni per l'intero anno scolastico. I quaderni sono etici (veicolano processi di sensibilizzazione e informazione sui temi di rispetto
dell'ambiente, razzismo, diritti umani...) e neutri, privi di pubblicità.
Michele Toccoli
Anno di fondazione: 2011
Primo presidente: Danila Buffoni
Numero soci: 50
Presidente: Danila Buffoni • Cassiera: Rosanna Soncini
Segretario: Denise Filippi
Consiglieri: Lucia Celeste, Carmelo Cannizzo, Rita Palma, Mirella
Rospocher, Rosalba Salvo, Giuseppe Sorce, Michele Toccoli, Gianni
Tonielli, Daniela Zendri
Attività:
Progetti di Solidarietà Internazionale in Angola, Ecuador, Tanzania,
Kenya, Serbia. Progetti di Solidarietà Locale: Bolzano.
Attività Educative e Formative in moltissime scuole trentine collegate a tre progetti principali di Educazione Globale sugli Obiettivi
del Millennio.
117
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CoPAG: i soci del 2014
SOCI E
REFERENTI
Amici del Presepio / Diego Tomedi
Amici di Via Pomeranos / Luigi Baldi
Associazione “ArteInsieme” / Loredana Giovannetti
Associazione “Amici di Ergolding” / Aldo Tamanini
Associazione “Don Dario Trentini” / Marco Bridi
Associazione “Mamme Insieme” / Francesca Tamanini
Associazione “Mattarello Feste” / Marco Tessadri
Associazione “Tamburo del Sole” / Ivano Chistè
Associzione A.D.S. Olympus / Sonia Tambosi
AVIS di base Mattarello / Valentina Maffei
Circolo ACLI Mattarello / Andrea Slomp
Circolo culturale “San Valentino” Valsorda / Emanuele Ferrari
Circolo Oratorio Santi Anzoi / Antonella Heger
Circolo Pensionati e Anziani “A. Pomini” / Enzo Grott
Club 3 P / Mauro Comai
Club Fotoamatori / Marino Trentini
Comitato Gestione Parco / Enzo Mazzucchelli
Confraternita della Misericordia di Trento / Nicolas Fronza
Coro Torre Franca / Alessandra Demozzi
Coro Torre Franca Junior / Alessia Filippi
Corpo Bandistico di Mattarello / Antonio Francescon
Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari / Daniele Postal
Danza & Movimento / Cinzia Leonardi
Docenti senza Frontiere / Michele Toccoli
Filodrammatica “Arca di Noè” / Maurizio Francescon
Fondo Progetti Solidarietà / Vittorio Lorenzini
Gruppo “Amici del Colore” / Iginio Depedri
Gruppo “Il Ritrovato Tesoro” / Lorenza Fontanari
Gruppo “Le Contrade” / Giulio Moratelli
Gruppo “Vozi ‘n dialet” / Giovanni Battista Tomasi
Gruppo Alpini / Gianni Calliari
Gruppo Bocce Torre Franca / Adriano Dematté
Gruppo Donne Mattarello / Maria Agnese Fiamozzi
La Gualdana del Malconsiglio / Andrea Rossini
Mattarello Calcio A.S.D. / Sergio Galvagni
O.I.P.A. Sezione Trento / Ornella Dorigatti
Parrocchia di San Leonardo / Lucia Csako
Polisportiva Torre Franca / Fabrizio Dalprà
SAT / Giorgio Tamanini
119
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122
L’organo Agostini ha 160 anni
T
ra tutti gli strumenti che costruì o restaurò nella nostra diocesi l’organaro padovano Angelo
Agostini (1803-1890), attivo in Trentino a partire dal 1848, solo l’organo della parrocchiale di
Mattarello (1854) ci è stato tramandato quale unica e preziosa testimonianza del suo operato.
Tale strumento fu collocato sopra il portale maggiore al centro della cantoria appositamente realizzata, in una cassa monumentale decorata con fregi a motivo floreale e musicale e munita di chiusura
a tenda: realizzato con una tastiera e pedaliera, quasi trenta registri per un totale di un migliaio di
canne, lo strumento si presenta di impianto ottocentesco e serassiano: accanto al ripieno classico
italiano (sulla base di sedici piedi) convivono molti registri ad imitazione della banda come le
Trombe. Fu inaugurato il 10 settembre 1854 presenti Francesco Ferrari di Rovereto e Bartolomeo
Chiappani di Trento che ne elogiarono il Ripieno, i registri di Flauto e Violoncello. In seguito ai conflitti
mondiali ci furono interventi consistenti: quello del 1936, ad opera di Domenico Farinati di Verona
che integrò le canne di facciata, requisite nel periodo bellico, e sostituì la manticeria, e quello degli
anni Cinquanta della Famiglia organaria Mascioni che a causa dei forti spostamenti d’aria per le incursioni aeree del 1944 e 1945 dovette rimettere in sesto ciò che era andato in rovina. L’organo, fra
il 1998 e 1999, con il contributo della Provincia autonoma di Trento, fu sottoposto ad importanti
lavori di restauro, di pulizia e di assestamento, condotti da Bianca Maria Graifas e Monica Bassi per
la cassa ed ancora dalla Famiglia Mascioni per lo strumento e risuona ancora nella navata per cui
era stato edificato.
Foto Marco Perini
L’organo Angelo Agostini (1854) nella chiesa parrocchiale di Mattarello
123
Cartolina postata Kufstein 3 dicembre 1915 e inviata dal soldato imperiale Giuseppe Berti
alla sorella Anna Maria sfollata in Moravia, Post 71
La guerra di casa nostra
Q
uest’anno sono iniziante le cerimonie celebrative del centenario dell’inizio della Grande Guerra
1914-1918. Nella circostanza l’attenzione mediatica sarà focalizzata principalmente, come
sempre accade, sui luoghi, sugli alti ufficiali e personaggi che hanno segnato il funesto periodo
storico. Messaggi di pace e immancabili polemiche nazionaliste si alterneranno nelle celebrazioni,
tralasciando di ricordare coloro che hanno vissuto la guerra tra le mura domestiche con l’angoscia
per i propri cari al fronte e le difficoltà quotidiane del sostentamento della famiglia. Ovvero quella
storia fatta di piccoli tasselli che la storiografia ufficiale ha quasi sempre ignorato.
Il Trentino, in particolare, ha conosciuto anche la contrapposizione di fratelli combattenti su fronti
opposti e l’esodo delle popolazioni in territori lontani.
Di queste complesse e dolorose vicende umane, noi alpini di Mattarello vorremmo occuparci per
ricordarle con una mostra del Centenario “La guerra di casa nostra”. Per fare ciò abbiamo bisogno
del contributo e dei suggerimenti di coloro che hanno tra le “carte di casa” materiale utile allo studio
e, successivamente, utilizzabile per l’evento programmato nell’autunno del 2016.
Saremmo felici se potessimo individuare il luogo ove è sepolta Caterina Teresa Perini morta in
Moravia nel 1916; o il nome dei numerosi giovani ritratti in uniforme imperiale impiegati in Galizia
o sul Col di Lana; oppure ulteriore documentazione della presenza e logistica dei militari austroungarici sul territorio di Mattarello. Questo sarebbe l’ambizioso desiderio e il contributo che il Gruppo
Alpini vorrebbe dare per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Aiutateci a realizzarlo
fornendoci materiale e suggerimenti!
Il Gruppo Alpini di Mattarello
124
El Momi e la famiglia Poli a Mattarello
N
el 1997 avevo la necessità di trovare una casa dove risiedere. Mio zio, l’avvocato Ivo Gerola,
figlio di Bice Poli, “custode delle memorie di Casa Poli”, mi offrì la possibilità di abitare nella
antica casa di famiglia. Fin da piccola quella vecchia grande casa mi sembrava un po’ inquietante; venivamo ogni tanto a trovare l’anziana zia Carmen Poli, sorella della mia nonna paterna
Laura Poli. Fino agli anni Settanta viveva da sola nell’appartamento al primo piano che noi bimbi,
in modo piuttosto irriverente, chiamavamo “il Museo”. Carmen Poli era stata la moglie del veterinario del paese, il dott. Massari.
Accettai di venire ad abitare a Mattarello e piano piano, iniziai ad interessarmi della storia della
famiglia. Come viene descritto nel libro “Storie di sobborghi” di Renzo Francescotti, edito da U.C.T.
Trento nel 1993, su testimonianza di Laura Poli Mayr, «uno dei personaggi più attivi del paese di
Mattarello fu Gerolamo Poli, detto “Momi”, nato nel 1854, padre di otto figli. I Poli a Mattarello avevano molte campagne, alcune delle quali arrivavano sino ad Aldeno. Erano una antica famiglia di
possidenti venuti da Albiano verso al metà del 1600 (una chiave di volta murata sul muro nord
della loro casa, recuperata da un portale che dava sulle loro campagne, porta l’iscrizione “Famiglia
Poli. 1774”). Abitavano a Mattarello di Sopra e trafficavano anche in vino. Ancora oggi si legge sull’architrave in pietra dell’arco di ingresso al cortile il nome della famiglia Poli. Nel 1890 la loro casa
bruciò. Così Ermenegildo, nell’anno 1900, cominciò a costruire una grande casa a Mattarello di Sotto,
poco distante dalla chiesa, sullo Stradón, ovvero l’antica via Imperiale che attraversa Mattarello [attuale via Giulio Catoni al civico 57]. I lavori erano avanzati quando piovve per alcuni giorni e tutto
crollò. Allora furono rifatte le fondamenta e finalmente, nel 1903, la grande casa signorile, con
un’ampia terrazza, fu terminata.
Lì accanto “Momi” costruì un altro edificio el bóidór (o bollivino), dove c’era la distilleria dell’acquavite e veniva torchiata l’uva: soprattutto “Negrar, Vernaccia o Marzemino” che arrivava dalla
zona di Besenello. Sotto l’edificio furono costruite cisterne in vetro e cemento, all’avanguardia per
i tempi. Le cantine Poli furono quindi le prime a Mattarello. Esportavano vini e mosti in Austria e
Svizzera. “Momi” era un uomo
molto attivo; aprì nella casa
anche un albergo, l’Albergo “Europa”, con sua moglie Giulia, che
trovava il tempo, con otto figli, di
mandarlo avanti, aiutata da una
cameriera e poi dalle figlie. La
casa era composta anche da altri
edifici accessori quali la stalla, la
legnaia, la lisciaia, una grande
tettoia con vasconi per contenere le vinacce, un ampio cortile
orti e giardini.
Girolamo Poli aveva anche
forti sentimenti italiani: era
L’Albergo “Europa”, che diventerà poi Albergo “della Città di Trento” e, alla fine, Albergo “Trento”
iscritto alla Lega Nazionale e fu
(da Luciano Ducati, Storie di cento anni di storia – Mattarello 1900-1999, Mattarello, 2000)
125
uno dei pionieri del ciclismo a Mattarello,
componente del “Velo
club” del paese.
Scoppiò la guerra e
noi, come quasi tutti in
paese, fummo sfollati
a Schwaz – racconta
Laura Poli, sposata
Mayr, figlia di “Momi”,
nata nel 1908. I miei
due fratelli, Gino che
era del 1893 e Lionello
del 1894, partirono
per
il fronte in divisa
Mentre Gerolamo Poli detto “Momi” era internato a Katzenau, la moglie Giulia ed alcuni suoi figli servivano il vino
austroungarica. Mio
ai militari austriaci sulla terrazza di casa Poli (da sinistra, Carmen, Giulia, Dario, un soldato, Ilda, Laura e altri avventori)
padre per il suo irredentismo fu mandato nel campo di concentramento di Katzenau, tornò nel 1918 malato e morì due
mesi dopo. Solo mia madre rimase per sorvegliare la casa, i locali per la vendita dei vini e l’albergo
dove venivano a mangiare ufficiali austroungarici».
Anche il nipote di “Momi”, Guido Poli, nutriva sentimenti profondamente italiani e si arruolò tra
gli alpini dell’esercito italiano. Morì combattendo eroicamente sul Monte Ortigara il 20 giugno 1917
ed alla sua memoria fu attribuita la medaglia d’oro.
In epoca fascista, tra le due guerre, ricominciò a Mattarello l’emigrazione, partirono in molti,
anche tre figli di “Momi” Poli, cha mal sopportavano il regime e se ne andarono in Cile: Valerio, ingegnere partì nel 1930, Dario, geometra, nel ’34 e Lionello, elettrotecnico, nel ’37. Fecero fortuna
fabbricando lucchetti, serrature e casseforti e mettendo su fabbriche a Santiago e Buin.
Molte sono le foto custodite nella casa che ritraggono momenti di vita familiare, ritratti dei numerosi parenti, figli, nipoti, mentre non si trovano immagini delle varie attività imprenditoriali e
commerciali di “Momi”.
Una delle figlie, Ilda, la maggiore, da me conosciuta, che si sposò con il capostazione austriaco di
Mattarello, ha scritto un diario nel quale narra la sua esperienza familiare e che varrebbe la pena
di trascrivere per mantenere la memoria di un pezzo di vita di Mattarello.
La mia cara nonna Laura e mio padre parlano sempre con grande nostalgia dei vecchi tempi, dello
numerose esperienze vissute nella grande casa, di aneddoti, di tragedie vissute con grande dignità,
tanto grande era il desiderio di mantenere unita la famiglia e di ritrovarsi nelle grandi occasioni.
Ricordo la commozione di mia nonna Laura quando venivano dal Cile i suoi fratelli Dario e Valerio
con mogli e nipoti ed i racconti delle loro esperienze oltreoceano.
La famiglia Poli era orgogliosa del suo passato borghese e benestante e non lo nascondeva, ma
le due guerre hanno colpito duramente i loro beni e le loro vite. Di tutto ciò rimane però quasi
intatta la memoria e la vecchia dimora, provata dal tempo ma che varrebbe la pena di conservare
per mantenere un pezzo di storia del paese come tanto avrebbe desiderato il mio caro compianto
zio Ivo Gerola.
Cristina Mayr
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Foto: Giuliano Tamanini
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La staffetta delle Contrade 2013
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dal 1984...
Le prime leve
Anni ‘90 - uno dei nostri viaggi
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Oggi
Alla Sagra non
manchiamo
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i nostri lavori
Ieri
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25°
di gemellaggio
fra Mattarello ed Ergolding
24, 25, 26 ottobre 2014
Foto: Giuliano Tamanini
Ergolding
Iscrizioni presso la Circoscrizione
e Aldo Tamanini (0461.945433 – Cell.335.446393)
La comunità è invitata
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Direttivo
Il Comitato Permanente Associazioni e Gruppi
Presidente: Alessandro Nicolli
Direttore artistico: Lorenza Nardelli
Segretaria: Marisa Postal • Tesoriere: Cristina Girardi
Consiglieri: Marco Bridi • Valentina Maffei • Alex Tomasi • Damiano Odorizzi
Alessia Di Gesaro • Antonella Heger
Revisori dei conti: Marco Tessadri • Fabrizio Dalprà
Membri di diritto: Bruno Pintarelli (presidente della Circoscrizione)
Don Antonio Brugnara (parroco della parrocchia di San Leonardo di Mattarello)
Mariano Turrini (responsabile della Sala di Pubblica Lettura)
Katia Righi (Scuola dell’Infanzia “Il Castello”)
Daniela Zendri (IC Aldeno-Mattarello)
Magazziniere: Maurizio Boschi
Collaboratori: Enrico Brugna • Giuliano Tamanini • Milena Di Camillo
Marco Perini • Lorena Bridi • Aldo Tamanini • Rino Sbop • Nicola Perazzolli
Marco Cagol • Roberto Fellin • Andrea Nicolini
Questo opuscolo è consultabile sul sito www.santianzoi.it
sul quale si potranno trovare altre informazioni sui singoli eventi della Sagra
aggiornati anche sulla pagina Facebook: www.facebook.com/SantiAnzoi
La Sagra dei Santi Anzoi 2014, a cura del CoPAG, Mattarello, agosto 2014 - Stampa Grafiche Futura
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