La scelta degli impollinatori per i nuovi impianti di nocciolo

DAI FRUTTETI PIEMONTESI
Necessaria un’attenta consociazione varietale
La scelta degli impollinatori
per i nuovi impianti di nocciolo
I
natori per la Tonda Gentile Trilobata, occorre tenere in
l momento ottimale per l’impianto degli astoni di
considerazione i seguenti aspetti.
nocciolo in collina è l’autunno (fine ottobre-novemCompatibilità genetica tra le cultivar. Le cultivar
bre) a completa caduta foglie, quando le piante
compatibili con TGT sono numerose. Le più interessanti
hanno raggiunto il riposo vegetativo. Se i terreni sono
sono Alcover, Camponica, Culplà, Daria, Mortarella,
impraticabili, si rimanda a marzo, prima della ripresa
Negret, Nocchione, Pauetet, Riccia di Talanico, San
vegetativa. Perché l’operazione riesca al meglio, occorGiovanni, Tonda Gentile Romana, oltre ad alcune selere seguire alcuni passaggi:
zioni ottenute dall’Università di Torino.
– aratura profonda (1 m) pre-impianto,
Contemporaneità dei periodi di fioritura. Per una
– effettuare una abbondante concimazione organica
buona impollinazione è necessario coprire l’interno
(400-600 q/ettaro di letame maturo),
periodo della fioritura femminile della TGT, che è
– utilizzare astoni di 1-2 anni che abbiano un apparato
piuttosto ampio (figura 3). Non si dispone di un’unica
radicale ben sviluppato,
cultivar con fioritura maschile così lunga e costante– prevedere l’inserimento di un’idonea quantità di immente contemporanea alla fioritura femminile della
pollinatori (8-10% del totale delle piante) per favorire
TGT. Occorre abbinare due
l’apporto pollinico incremenvarietà: una medio-precoce
tandolo rispetto a quello for+ una medio-tardiva. Tra le
nito da eventuali piante sponcv medio-precoci sono adattanee (‘selvatici’) presenti in
te: Daria e Camponica. Tra le
aree limitrofe agli impianti.
medio-tardive: Pauetet, NocL’importanza degli impollichione, Negret, Culplà, Alconatori per il nocciolo è legata
ver, Tonda Gentile Romana e
all’autoincompatibilità della
alcune selezioni.
pianta che, pur portando conAbbondanza e costanza di
temporaneamente fiori femmiemissione di polline da parte
nili e maschili (è una specie
degli amenti. Le varietà elenmonoica), richiede il polline
cate sono state valutate anche
di altre varietà per poter fruttiper l’abbondanza di emissione
ficare. L’impollinazione è anedi polline: sono stati compilati
mofila: il polline è trasportato
calendari di fioritura e la prodal vento. Per essere efficiente,
il polline deve essere abbon- Fig. 1 - Fiori femminili di Tonda Gentile Trilobata. duzione di polline.
Qualità delle nocciole
dante, l’atmosfera asciutta e il
della varietà impollinatrice.
vento a favore. Nei territori di
Per evitare che la produzione
coltura più tradizionali (Alta e
dell’impollinatore sia una tara
Bassa Langa) l’impollinazione
improduttiva, la sua qualità
è svolta spesso a sufficienza
merceologica deve essere il
dai noccioli selvatici, presenpiù possibile prossima a quelti in abbondanza nelle aree
la della Tonda Trilobata. Sotto
boscate o incolte intercalate
questo profilo sono risultate
ai noccioleti. Nelle aree dove
interessanti Daria, Pauetet e
la corilicoltura si è diffusa più
Tonda Gentile Romana. Culdi recente, sostituendo coltitivar più tardive della Tonda
vazioni di vite, prati e cereGentile Trilobata (maturazione
ali (aree di collina e pianura
nella seconda decade di agodell’astigiano e dell’alessandristo), ma di ottima qualità che,
no) è importante prevedere la
pur necessitando di una racmessa a dimora di impollinacolta e commercializzazione
tori che garantiscano il giusto
a parte, sono apprezzate dal
apporto pollinico.
Fig. 2 - Fiori maschili (amenti) di Tonda Gentile
mercato.
Nella scelta degli impolli- Trilobata.
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FRUTTICOLTURA - n. 11 - 2014
LEGENDA
Fenogramma fioritura nocciolo
2011
TGT
TONDA ROMANA
Inizio e fine fioritura
RICCIA DI TALANICO
PAUETET
NOCCHIONE
= TGT
= Impollinatore
NEGRET
Piena fioritura maschile
G1
Fig. 4 - Esempio di disposizione degli impollinatori nel noccioleto.
CULPLA'
Gli impollinatori consigliati per la
Tonda Gentile Trilobata
CAMPONICA
ALCOVER
Piena fioritura femminile
di TGT
3L
104E (DARIA)
119
1
gen
11
gen
21
gen
31
gen
10
feb
20
feb
2
12
mar mar
Fig. 3 - Fenogrammi di fioritura femminile e maschile delle cultivar risultate
potenziali impollinatori di Tonda Gentile Trilobata.
TAB. 1 - CARATTERI CARPOLOGICI E PRODUTTIVITÀ DELLE NOCCIOLE DI TGT
A CONFRONTO CON QUELLE DELLE CULTIVAR IMPOLLINATRICI
Calibro Spessore
Peso
Cultivar nocciola nocciola guscio
(mm)
(mm)
(g)
Peso
seme
(g)
Produzione
Resa Pelabilità (7° anno
Calibro
seme sgusciato (>75%) di im(%)
(%)
(mm)
pianto)*
kg/pianta
TGT
2,31
17,77
1,15
1,15
13,72
49,41
83,39
1,60
TONDA
ROMANA
2,36
18,84
1,27
1,11
13,86
45,45
43,62
0,78
DARIA
1,98
17,16
0,95
1,10
13,27
54,85
71,47
1,27
PAUETET
2,03
16,42
1,02
1,03
12,92
50,25
72,10
2,55
* valutazioni su prova varietale in corso presso Lu’ Monferrato (AL)
TAB. 2 - LE CULTIVAR CONSIGLIATE PER L’IMPOLLINAZIONE DI TGT
Cultivar
principale
Fase
di fioritura
prima fase di
fioritura (inizio
gennaio-inizio
febbraio)
Tonda Gentile
Trilobata (TGT)
Seconda parte
della fioritura
(metà-fine
febbraio)
Seconda parte
della fioritura
(metà-fine
febbraio)
Cultivar
impollinatrice
Descrizione
Note
Daria*
Elevata resa in
sgusciato (>50%);
buona pelabilità;
maturazione + 10gg
rispetto a TGT
Pianta sensibile ad
attacchi di eriofide
e balanino
Pauetet*
Ottima resa in
sgusciato (50%);
buona pelabilità del
seme alla tostatura
(intorno al 65%);
buona produttività;
maturazione + 15
gg rispetto a TGT;
scarsa attitudine
pollonifera
Peso e calibro
semi leggermente
inferiore rispetto a
TGT (12-13 mm)
Tonda Gentile
Romana*
Buona resa in
sgusciato (46-48%);
maturazione +15
gg rispetto a TGT;
scarsa attitudine
pollonifera
Scarsa pelabilità
alla tostatura
(intorno al 40%)
* Le tre varietà sono disponibili presso la maggior parte dei vivai piemontesi
Le indagini condotte in collaborazione tra Creso e Disafa
hanno permesso di individuare, tra le cultivar compatibili
con la TGT, gli impollinatori più performanti. In tabella 2
sono riportate le indicazioni per la scelta degli impollinatori.
Daria, pur avendo buone caratteristiche produttive e di
resa in sgusciato (> al 50%), a causa del guscio molto sottile (< a 1 mm di spessore), è particolarmente sensibile agli
attacchi di balanino, che lo fora con maggior facilità per
deporre l’uovo. L’impiego di Daria come impollinatore
espone maggiormente al rischio di infestare il noccioleto
di balanino. Si dovrà lavorare in due direzioni:
– in caso di scelta di Daria come impollinatore occorrerà
prevedere di impiantarla in unica fila per gestire a parte
la difesa dal balanino, che richiede una linea d’interventi
mirata rispetto al resto del noccioleto,
– individuare o diffondere l’impiego di altre cv o selezioni
(es. G1, 119, 3L) oggi non disponibili sul mercato vivaistico.
Nel periodo più tardivo di fioritura della TGT è possibile
scegliere tra la Pauetet (fioritura maschile tra gennaio-febbraio) e Tonda Gentile Romana (fioritura maschile seconda
decade di febbraio- inizio marzo). Per questo periodo sono
risultati buoni impollinatori anche Camponica e Nocchione,
ma la qualità delle nocciole è nettamente inferiore alla TGT.
Le cu spagnole Alcover e Culplà sono anch’esse buone impollinatrici, ma difficilmente reperibili sul mercato.
Distribuire correttamente gli impollinatori
A seconda delle dimensioni dell’impianto occorre prevedere almeno un 10% di piante impollinatrici. Ad esempio: per una superficie di 5000 m2 e un sesto di 5 x 5 m
occorre mettere a dimora 200 piante di nocciolo da suddividere in 180 della varietà principale e 20 di impollinatori.
La distribuzione a random è la più efficiente dal punto
di vista della dispersione del polline. Ma, considerato che
hanno esigenze agronomiche (trattamenti ed epoche di
raccolta) diverse da quelle della Tonda Gentile Trilobata,
è importante raggrupparli in una o più file. Altrettanto
importante è conoscere la direzione del vento dominante. Considerato che il trasporto del polline avviene per
via anemofila, occorre che le file degli impollinatori siano
■
disposte sopravento, come nella figura 4.
Maria Corte
Creso – Centro ricerca e sperimentazione
per l’ortofrutticoltura piemontese - Cuneo
FRUTTICOLTURA - n. 11 - 2014
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