Continua a leggere - Brain Refresh Lab

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VOLETE
ECCELLERE?
Ecco itrucchi
per nusctnct
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Scopriamo
se siamo bravi
in qualcosa e poi
lavoriamo sodo:
cominciando il più
presto possibile,
imitando buoni
modelli, tenendo
un diario e stando
spesso da soli
diAndreaPorta
n'energia creativa che
tutti possiamo scoprire
di avere: questo è il talento.
"Contesto sociale e famiglia possono far molto per aiutare il
giovane talentuoso a trovare Ia strada
giusta per crescere>, dice Alessandro
Rosina, docente di demografia e statistica sociale all'Università Cattolica di
Milano. "Possono però avere anche
un ruolo limitante se non gli fomiscono gli stimoli e gli strumenti giusti
o lo caricano di eccessive aspettative".
Niente sprechi
Chi usa male il proprio talento è
ad esempio chi pensa di conoscersi
a fondo e dà per scontate le proprie
abilità. Rischia di sprecarle anche chi
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ANNI D'ORO L'infan"ia
è certamente il periodo
migliore per coltivare il talento: ricordiamolo se
abbiamo figli entro i dodici armi di età, insegnando
loro come farne tesoro e sostenendoli.
si
giudica con sicurezza o con ecces-
siva severità: la conseguenza è
infatti
quella di arrorellarsi in asu-usi ragio
namenti per tentare di cogliere ,/
I'essenza della propria bra'u'ura. /
Meglio invece à lasciare che /
I
essa si
esprirna
libera- /
a /
mente, dando spazio
istinto ed emozioni.
I
Infine, sostengono
gli psicologi, è
fondamentale
i'
/''
vivere nel
presen-
,i*
i,'f.
GUARDIAMO AVANTI
Chi è eccessivamente legato
agfi affetti e ai ricordi rischia
di essere troppo condizionato
dal passato e di non avere
zufficienti risotse per guadare
con fiducia al futuro.
&*l-Pess'-e-l?l
Prima di dormire, visualizziamo
le nostre prcstazioni migliori
I Molte persone che fanno lavori creativi o di grande impegno psicofisico,
come attori o atleti, appena prima di addormentarsi riperconono nella
loro mente quella che ritengono la loro prcstazione migliore.
"Un ampio
corpo di ricerche", afferma il formatore americano Daniel Coyle, "sostiene
questa idea, legando lavisualizzazione al miglioramento della performance,
della motivazione, della foaa mentale e della fiducia. Già alcuni anni fa,
scienziati della Northwestern University (Usa) avevano dimostrato che alcunisoggetti sottoposti a prove di memoria imparavano più facilmente certe
associazioni tra immagini e suoni se questi ultimi erano fatti ascoltare loro
poco prima dell'addormentamento. Allo stesso modo, ripensare alle nostre
pedormance aiuta a memorizzarle meglio, riperconendo eventuali enori, ed
è un modo per tenere in allenamento il cervello in modo inconscio:
"Così",
aggiunge Coyle, "spenderà più tempo lavorando per ivostri obiettivi".
La rcgola aurea
del 3 per 10
sità di Pavia, "è ùna logica creativa che
gioca su associazioni, raggruppamenti
e memoriavisiva". Il talento però va
di
passo con la capacità di uscire
!l
dagli schemi anche quando riguarda
abilità non artistiche. Un esempio
p-i
Douglas Fields degli lnstitutes
of health di Bethesda (Usa) ha
illustrato in uno studio di alcuni
anni fa che il nostro cervello
è in grado dicostruire connessionipiù fortiquando viene stimolato tre volte con un periodo
è il talento matematico: uno studio
di riposo di dieci minutitra uno
stimolo e I'altno. Per imparare
qualcosa (suonare il pianoforte
o parlare una lingua straniera) nel
modo più efficace è quindi utile
fare pratica tre volte con dieci
minuti di intervallo tra una ripetizione e I'altra. "Applico sempre
questo metodo per imparare nella
mia vita', sostiene lo studioso.
nPer esempio, per padroneggiare
un brano musicale difficile sulla
chitara faccio pratica, poi faccio
qualcos'altro per dieci minuti,
e poifaccio pratica di nuovo".
lL CAOS lN TESTA Glisdremi
mentali rigidi sono nemici della
creatività e quindi del talento: ciò
significache esso emerge anche
e soprattutto dalla libertà mentale.
te, più che nel passato: chi si lega
eccessivamente agli affetti e ai ricordi
non sa guardare avanti verso il futuro.
Giadinieri di noi stessi
Gli schemi mentali rigidi sono i primi
nemici della creatività: per questo
il talento può emergere solo se facciamo spazio a un po' di sano caos.
I-a conf.rsione infatti non è necessariamente segno di una mente disordinata. Nel proprio disordine, creativi
e talentuosi si trolano a loro agio:
*La loro,, spiegava diversi anni fa in
un'intervista al Canine delln SeraErNy
cesco Rovetto, ordinario presso il dipartimento di Psicologia dell'Univer-
t16
tutto italiano, condotto da tre studiosi
delle Università di Firenze e di Pisa
e pubblicato quest'anno dalla rivista
Ptoaedings of tfu Royl Socitg B, mostra
infatti che "esiste una correlazione tra
i meccanismi che portano a codificare
in maniera astratta le quantità numeriche e le strutture di calcolo su cui si
basano le competenze matematiche",
come dicono gli autori della ricerca
RobertoArrighi, Irene Togoli e David
Burr. In altre parole, i geni della
matematica pensano ai numeri usando le stesse funzioni cerebrali con
cui immaginano creatilamente.
La connessione con la follia
Nel 2003 uno studio condotto da ricercatori delle Università di Harv'ard
e di Toronto (Canada) arrivò perfino
a mostrare una connessione tra talento creativo e pazzia. Pare infatti che
la psiche dei creativi siacarattenzzata
da un basso livello di inibizione latente, indicatore che misura la capacità
della nostra mente di escludere dalla
coscienza gli stimoli secondari rispetto a ciò su cui stiamo ragionando.
In genere, bassi livelli di inibizione latente sono presenti nelle menti di chi
è affetto da diverse forme di malattie
Gome potenziare il talento in 5 mosse
I
A LETTO
Il tempo prima
di addormentarci
è prezioso
per ripassare
mentalmente le
nostre migliori
prestazioni.
Se il talento è in parte innato,
c'è comunque spazio per migliorare
e dare linfa alle proprie capacità.
[autore e formatore americano
Daniel Coyle fornisce in Piccolo manuale del talenfo (Rizzoli Etas) alcuni
consigli per coltivarle, a prescindere
dal campo in cui si esprimono.
í
. Compratevi un quaderno.
Moltissime persone di talento
tengono un diario quotidiano delle
loro peÉormance. "La campionessa
di tennis Serena Williams, il rapper
Eminem e la coreografa Twyla
mentali, come psicosi e schizofienia.
"Fra le maggiori caratteristiche di
queste infermità", spiega lo psicologo
maltese Edward De Bono, teorico
del cosiddetto pensiero laterale,
quella per cui la mente
"c'è proprio
rlel malato sttolazza da un'idea all'altra come una farfalla". Non stupisce
quindi che alcuni soggetti dotati
di grande talento in campi specifici
abbiano sofferto di disturbi mentali.
Nel2001 il grande pubblico conobbe
ad esempio la storia dello scienziato americanoJohn Nash grazie al
frlm A berm,tifulminddiretto da Ron
Howard: lavita del genio dei numeri
Tharp usano delle scatole da scarpe che riempiono con idee scritte
su pezzi di cafta", spiega Coyle.
l-importante è registrare le performance per ripercorrerle tempo
dopo. Scoprirete così i passi avanti,
ma anche gli inevitabili momenti di
regressione o di stallo. ln un'intervista rilasciata alla televisione della
Svizzera francese, il tennista elvetico Roger Federer, che ha iniziato
a giocare a 8 anni, ha raccontato
di aver vissuto attorno ai vent'anni
dodici mesi senza miglioramenti.
Benché angosciato, aveva intensificato i suoi allenamenti. Senza un
diario delle performance sarebbe
stato impossibile.
fu infatti carattertzzata dall'alternanza tra periodi di grande genialità e
crisi psicotiche, durante le quali era
convinto di ricevere messaggi criptati
provenienti dagli alieni. Per alcuni
è anche questo ilprezzo del talento.
E PER APPROFONDIRE:
. Diego Agostini, Scopd, misuta e
costruisci il tuo talento, Franco Angeli.
2.
Cercateun buon insegnante.
3'
Lavorate da soli. Secondo Coy-
"Evitate qualcuno che vi ricordi
un cameriere cortese", scrive
Coyle. Meglio cercarsi qualcuno
che incuta rispetto, ammirazione
e brividi. Fondamentale che il
nostro mentore ci dia indicazioni
brevie precise: è il modo migliore
per esercitarsi nell'abilità in cui
vogliamo eccellere.
co sui musicisti ha comparato artisti
di livello mondiale e appassionati
esperti. I due gruppi erano simili
sotto ogni aspetto della pratica,
escluso uno: gli artisti di fama mondiale trascorrevano cinque volte il
tempo di pratica a lavorare da soli.
4'
Non stancatevi. f impegno e
I'abnegazione sono importanti, ma
fino a un certo limite. "L'esaurimento è il nemico", spiega il formatore.
"La fatica rallenta il cervello. Genera
errori, diminuisce la concentrazione
e conduce a scorciatoie che creano
cattive abitudini. Quando I'esaurimento compare, è ora di mollare".
5.
Provate a imitare. *Alcuni studi
dimostrano", spiega Coyle, "che
persino una breve connessione con
un modello di ruolo può accrescere la motivazione inconscia. Se vi
dicono che condividete il compleanno con un matematico, cio può
aumentare del 62 per cento lo sfoao
che siete disponibili a mettere in
compiti matematici difficili". Cercate
attorno a voi le persone di talento
che voneste imitare. E osselatele.
"Mettete tra i preferiti di YouTube i vtdeo e guardateli prima della pratica,
oppure la sera prima di andare a letto". Che il vostro talento sia musicale, artistico o intellettuale, lasciatevi
stregare da chi è già arivato altop,
senza per questo sentirvi sminuiti.
le, è il modo migliore per individuare
il limite delle vostre abilità e sviluppa-
re I'autodisciplina. Uno studio classi-
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