IL LEGAME COVALENTE La natura del legame tra gli elementi non metallici destò l’attenzione della scienza fino al 1916 quando Lewis trovò la spiegazione.infatti prima ancora che qualcuno concepisse i principi della meccanica quantistica o gli orbitali elettronici , Lewis propose che un LEGAME COVALENTE fosse l’attrazione tra due atomi che deriva dalla condivisione di una coppia di elettroni; questo legame può essere di due tipi : omopolare ,puro . Gli elementi non metallici non sono capaci di formare ioni poliatomici a causa della loro eccessiva energia di ionizzazione ( l'energia minima richiesta per allontanare da esso/a un elettrone e portarlo a distanza infinita, a 0 K e in condizioni di energia cinetica nulla ) bensì riescono a combinarsi gli uni con gli altri . Lewis non riuscì però a capire per quale motivo si trattasse di una coppia e non di un numero qualsiasi : soltanto con la meccanica quantistica si giunse ad una spiegazione plausibile e con la scoperta del principio di esclusione di Pauli . L’esempio più semplice è la molecola di H2 . All’inizio ognuno dei due atomi possiede un elettrone di valenza nell’orbitale 1s . Mano a mano che gli atomi si attraggono avvicinandosi ,le regioni orbitali che tendono a confondersi e gli elettroni si appaiano . Una volta confusi gli orbitali i due elettroni 1s risultano ugualmente attratti dai due nuclei , che li condividono . dato che nessuno dei due atomi necessita la completa cessione dell’elettrone , nessuno dei due ha bisogno di acquistare energia di ionizzazione necessario a farlo . La condivisione diviene dunque parziale e richeide minor energia . Nel legame covalente tutti e due gli atomi possono contribuire alla condivisione di un elettrone ma possono anche essere messi a disposizione entrambi . I NON METALLI FORMANO DUNQUE GLI UNI CON GLI ALTRI LEGAMI COVALENTI CONDIVIDENDO LE COPPIE DI ELETTRONI . Esempio di legame covalente Dalla configu che l´elettrone spaiato si trova nell´orbital covalente avviene con la soprapposizione dell´idrogeno gli orbitali atomici 1s si sopr LA REGOLA DELL’OTTETTO Fondamentale nella realizzazione di un legame covalente è la condivisone degli elettroni fino al raggiungimento della configurazione di un gas nobile , sintetizzata da Lewis come regola dell’ottetto . NELLA FORMAZIONE DEI LEGAMI COVALENTI GLI ATOMI TENDONO A COMPLETARE IL PIU’ POSSIBILE IL PROPRIO OTTETTO CONDIVIDENDO COPPIE DI ELETTRONI . Portiamo ad esempio l’atomo di P che ha 5 elettroni di valenza ( VALENZA:numero dei legami covalenti che l’atomo dell’elemento è in grado di formare5 ) e per raggiungere l’ottetto necessita di altri tre elettroni , l’atomo di Br ha sette lettroni di valenza e ha bisogno di un altro per raggiungere l’ottetto e così via per tutti gli altri non metalli . Consideriamo l’idrogeno molecolare H2 . Ogni atomo completa il proprio doppietto condividendo il proprio elettrone con l’altro : H + H H H ovvero H-H Questo trattino è l’esempio più semplice di struttura di Lewis , uno schema che mostra in che modo gli elettroni sono condivisi dagli atomi di una molecola . Dato che l’H completa il doppietto condividendo una coppia di elettroni , in tutti i suoi composti esso avrà valenza 1 . L’atomo del fluoro possiede invece sette elettroni di valenza e ha bisogno di un solo elettrone per completare l’ottetto . Per raggiungerlo può ,ad esempio, accettare di condividerne uno con un altro atomo di fluoro. La sua valenza sarà quindi come quella dell’idrogeno ovvero 1 . F + F F - F La struttura di Lewis di F2 mostra che la molecola possiede coppie solitarie di elettroni , cioè coppie di elettroni di valenza che non sono impegnate nel legame . Le coppie solitarie si respingono a vicenda , con una intensità quasi sufficiente a compensare l’attrazione che la coppia legante esercita sui due atomi e che giustifica l’esistenza di F2 . GLI ATOMI DEI NON METALLI CONDIVIDONO GLI UNI GLI ELETTRONI DEGLI ALTRI FINO A COMPLETARE IL PROPRIO OTTETTO ; LA STRUTTURA DI LEWIS MOSTRA LA DISPOSIZIONE DEGLI ELETTRONI SOTTO FORMA DI COPPIE CONDIVISE E DI COPPIE SOLITARIE . DIFFERENTI TIPI DI LEGAME COVALENTE Come è stato precedentemente affermato il legame covalente può essere di due tipi principali : puro(1) o polare(2) . Il legame covalente omopolare viene a crearsi tra atomi dello stesso elemento mentre il legame covalente polare viene a stabilirsi tra atomi differenti la cui differenza di elettronegatività è inferiore a 1,9 . 1) Consideriamo la molecola di Cl2 . I due atomi di cloro hanno configurazione esterna 3s2 3p5 e presentano un elettrone esterno spaiato . Ciascuno dei due atomi necessita di un solo elettrone per raggiungere la configurazione esterna dell’atomo più vicino , in questo caso l’argon ( Ar ) . I due atomi cercano di strappare all’altro l’elettrone libero ma avendo tutti e due la stessa elettronegatività non riescono a strapparlo ma giungono a condividerlo e questo va a costituire il legame covalente . I due elettroni sono quindi stati messi in compartecipazione . Ora ciascun atomi di cloro ha attorno a se 3 coppie di elettroni non condivise e due elettroni condivisi raggiungendo così l’ottetto . Il legame formatosi viene detto legame singolo e si indica con un semplice trattino ( - ). LEGAME COVALENTE DOPPIO Il doppio legame si viene a formare quando non è necessario condividere un elettrone bensì due coppie di elettroni ed è questo il caso della molecola di ossigeno . Nella molecola è presente infatti un doppio legame rappresentato mediante due trattini e questo legame è più corto e più forte di un legame singolo . LEGAME COVALENTE TRIPLO Per formare la molecola N2 vengono messe in comune dai due atomi tre coppie di elettroni venendo così a formarsi un legame covalente triplo , più forte e più corto del legame doppio . In generale nei legami covalenti semplice è permessa la libera rotazione degli atomi intorno all’asse di legame , nei legami covalenti doppi e tripli tale rotazione non è permessa. 2)Il legame covalente polare si forma tra atomi con differente elettronegatività e la nube elettronica si stabilisce sull’atomo più elettronegativo . Consideriamo ad esempio la molecola di acido cloridrico HCl nella quale H e Cl condividono gli elettroni: L’atomo più elettronegativo in questo caso è quello di cloro il quale assume una carica parzialmente negativa e l’idrogeno di conseguenza una carica parzialmente positiva ; si crea così un dipolo e il legame viene chiamato legame covalente polare . Quando la differenza di elettronegatività supera l’1.9 allora si parla di legame ionico e avviene un trasferimento di elettroni dall’atomo meno elettronegativo a quello più elettronegativo .
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