CHIMICA Con applicazioni cliniche Vincenzo Venerito Pretest 2012 Salvatore Fedele IN CASO DI AVVELENAMENTO DA CIANURO: - SOMMINISTRARE UN FORTE OSSIDANTE (Fe2+ Fe3+) -SOMMINISTRARE TIOSOLFATO DI SODIO -SOMMINISTRARE UN RIDUCENTE DOPO UN SUFFICIENTE ARCO DI TEMPO CIS-PLATINO Il Cis-Platino non dissocia all'esterno della membrana cellulare, una volta all'interno della cellula invece dissocia, e così facendo si lega a dei siti del DNA modificandolo, e in questo modo viene inibita la crescita della cellula. CHIMICA CHIMICA INORGANICA CHIMICA ORGANICA BIOCHIMICA TEORIA ATOMICA DI DALTON (1803) 1. LA MATERIA E’ COMPOSTA DI PARTICELLE DETTE ATOMI 2. TUTTI GLI ATOMI DI UN DATO ELEMENTO HANNO LE STESSE PROPRIETÀ (forma, dimensioni, massa) CHE DIFFERISCONO DALLE PROPRIETA’ DEGLI ATOMI DI TUTTI GLI ALTRI ELEMENTI 3. UNA REAZIONE CHIMICA CONSISTE SEMPLICEMENTE IN UN RIARRANGIAMENTO DEGLI ATOMI DA UN CERTO TIPO DI COMBINAZIONE AD UN ALTRO. LE PARTICELLE FONDAMENTALI DELL’ATOMO MASSA g PRO TO NE 1 ,6 7 3 1 0 N E U T R O N E 1 ,6 7 5 1 0 E L E T T R O N E 9 ,11 1 0 C A R IC A UMA -24 -24 -28 C UCE 1 ,0 0 7 + 1 ,6 0 2 1 0 1 ,0 0 9 0 0 ,0 0 0 5 - 1 ,6 0 2 1 0 -19 +1 0 -19 -1 Il Modello Standard Bosoni u c t g d s b γ up charm top gluone down strange bottom fotone νe νµ ντ W e-neutrino µ-neutrino τ-neutrino bosone e µ τ elettrone muone I II tau Z bosone Mediatori di Forze Leptoni Quarks Fermioni III Bosone di Higgs Generazioni o famiglie di materia ? Gravitone Il fantasma dell’opera UUD: PROTONE DDU: NEUTRONE d d u u d u u d u d d u Il Modello Standard Bosoni u c t g d s b γ up charm top gluone down strange bottom fotone νe νµ ντ W e-neutrino µ-neutrino τ-neutrino bosone e µ τ elettrone muone I II tau Z bosone Mediatori di Forze Leptoni Quarks Fermioni III Bosone di Higgs Generazioni o famiglie di materia ? Gravitone Il fantasma dell’opera La Particella di Dio Si definisce Bosone di Higgs il bosone che conferisce massa ai fermioni come gli elettroni e i quark La MATERIA è … • • • • Tutto ciò che ha massa Tutto ciò che occupa spazio Tutto ciò che possiede energia La materia si manifesta ai nostri sensi La MATERIA possiede proprietà: • Organolettiche • Fisiche • Chimiche PROPRIETÀ ORGANOLETTICHE • Colpiscono i nostri sensi • Sono soggettive • Si distinguono in: - colore, percepito con la vista - forma, percepita principalmente con la vista - condizione, percepita principalmente con la vista - sapore, percepito con il gusto e l'olfatto - odore, percepito con l'olfatto PROPRIETA’ FISICHE • Le proprietà fisiche sono oggettive • Sono invariabili per quel campione • Sono misurate con le grandezze intensive ESEMPI DI PROPRIETÀ FISICHE • • • • • • • temperatura di fusione/solidificazione temperatura di ebollizione/condensazione attrazione alla calamita Peso specifico densità calore specifico calore latente Le proprietà chimiche della materia riguardano • Il comportamento della stessa in presenza di altri campioni di materia diversa • Sono esempi: - Idrofilia - Idrofobia - pH STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA La materia si presenta allo stato fisico: • Solido • Liquido • Gassoso La materia si definisce SOLIDA quando ha: • Forma propria • Volume proprio • Comprimibilità quasi nulla La materia si definisce LIQUIDA quando ha: • Volume proprio • Forma non propria ma del recipiente in cui è contenuta • Comprimibilità piccolissima La materia si definisce GASSOSA quando ha: • Volume non proprio • Forma non propria • Comprimibilità elevata STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA en to in am br zz az til i vo la or ap e on zi sa en ne nd io co az ev io ne Stato gassoso fusione solidificazione Stato liquido Stato solido Stati di aggregazione Passaggi di fase La materia allo stato puro è definita sostanza • Può essere semplice o composta • È esprimibile con una formula chimica • Il concetto di purezza è differente dal punto di vista chimico o da quello merceologico Le sostanze semplici sono formate da un unico elemento anche se è un aggregato di più atomi. Si definisce elemento una sostanza pura che non può essere scomposta in sostanze più semplici. Sono esempi: Fe O2 un atomo di ferro molecola di ossigeno Le sostanze composte sono formate da atomi di diversi elementi . I Composti possono essere suddivisi in due o più sostanze semplici. Sono esempi: Fe(OH)3 molecola di idrossido di ferro, cioè della ruggine H2O molecola dell’acqua CH3CH2 0H molecola dell’alcol etilico responsabile dell’ebbrezza provocata dalle bevande alcoliche La materia si può aggregare formando: • Miscugli omogenei • Miscugli eterogenei Miscugli omogenei Nei miscugli omogenei i componenti sono mescolati in modo molto “profondo” tanto che essi non sono più singolarmente distinguibili. Il miscuglio si presenta in un’unica fase. Miscugli omogenei liquidi sono chiamati soluzioni. Le soluzioni hanno : • Un solvente liquido • Uno o più soluti che si possono presentare sia allo stato solido, sia liquido che gassoso es.: acqua e zucchero – acqua e sale … I componenti di un miscuglio omogeneo si separano sfruttando le diverse temperature dei cambiamenti di stato Miscugli eterogenei I miscugli eterogenei sono quelli più facili da individuare perché in genere i diversi componenti che li costituiscono si riconoscono nettamente, talvolta anche ad occhio nudo. Es. Emulsione I componenti di un miscuglio eterogeneo si separano mediante metodi empirici. I più comuni sono: • • • • • La filtrazione La decantazione/sedimentazione La centrifugazione La cromatografia La separazione con la calamita Mappa concettuale La Materia Sostanze Pure Elementi Composti Miscele Miscele Omogenee Miscele Eterogenee Modello di Thomson Modello a sfera piena Modello di Rutherford Spettri di emissione e di assorbimento Il modello di Ruthford non spiega questo fenomeno. Modello di Bohr Esistono orbite stabili (forza centrifuga = forza centripeta) alle quali corrispondono i livelli energetici Heisenberg (modello ondulatorio) Principio di indeterminazione Concetto di orbita sostituito con quello di orbitale Numeri quantici PER IL PRINCIPIO DI INDERMINAZIONE L’ELETTRONE NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO (ne tanto meno calcolato) COME UNA PARTICELLA CHE SI SPOSTA, LUNGO UNA TRAIETTORIA, CON UNA VELOCITA’ BEN DEFINITA IN CIASCUN PUNTO ALL’ELETTRONE E’ POSSIBILE ATTRIBUIRE SOLTANTO UNA CERTA PROBABILITA’ DI TROVARSI, IN UN DATO ISTANTE, IN UN CERTO INTORNO SPAZIALE. STRATO,LIVELLO, LIVELLO,GUSCIO GUSCIO STRATO, SI DEFINISCE STRATO O LIVELLO O GUSCIO, GUSCIO L ’ INSIEME DEGLI ORBITALI CARATTERIZZATI DALLO STESSO NUMERO QUANTICO PRINCIPALE, PRINCIPALE n Numeri quantici n è detto numero quantico principale, può assumere tutti i valori interi da 1 a infinito e determina l'energia dell'orbitale l è il numero quantico secondario e può assumere tutti i valori che vanno da 0 a n-1; definisce la forma dell'orbitale atomico m è il numero quantico magnetico e assume tutti i valori che vanno da -l a +l compreso lo 0 e indica diversi modi in Numeri quantici s è detto numero quantico di spin e assume valori corrispondenti a +1/2 o -1/2 e definisce la rotazione dell'elettrone attorno al proprio asse LIVELLI SOTTOLIVELLI ORBITALE TIPO DI n° ° di n° ° di ELETTRONI n l m Ψ ORBITALE ORBITALI 11 (K) (K) 00 00 1,0,0 1,0,0 ss 11 22 00 00 2,0,0 2,0,0 ss 2,1,-1 2,1,-1 2,1,0 2,1,0 2,1,1 2,1,1 44 88 11 -1 -1 00 11 pp 00 00 3,0,0 3,0,0 ss 11 -1 -1 00 11 3,1,-1 3,1,-1 3,1,0 3,1,0 3,1,1 3,1,1 pp 99 18 18 22 (L) (L) 33 (M) (M) 22 -2 -2 -1 -1 00 11 22 3,2,-2 3,2,-2 3,2,-1 3,2,-1 3,2,0 3,2,0 3,2,1 3,2,1 3,2,2 3,2,2 dd LIVELLI SOTTOLIVELLI n ORBITALE TIPO DI l m Ψ ORBITALE 00 00 4,0,0 4,0,0 ss 11 -1 -1 00 11 4,1,-1 4,1,-1 4,1, 4,1, 00 4,1, 4,1, 11 pp n° ° di n° ° di ORBITALI ELETTRONI 16 16 32 32 N N° ° =n ° -2 -2 sottolivelli 4,2,-2 4,2,-2 22 44 (N) (N) -1 -1 4,2,-1 4,2,-1 00 orbitali 4,2, 4,2, 00 = n22 dd N N° ° ° 11 4,2, 4,2, 11 22 4,2, 4,2, 22 N N° ° elettroni = 2n22 ° N° elettroni = 2n 33 -3 -3 -2 -2 -1 -1 00 11 22 33 4,3,-3 4,3,-3 4,3,-2 4,3,-2 4,3,-1 4,3,-1 4,3, 4,3, 00 4,3, 4,3, 11 4,3, 4,3, 22 4,3, 4,3, 33 ff PRINCIPIODI DIESCLUSIONE ESCLUSIONE PRINCIPIO W. PAULI (1925) IN UN ATOMO, DUE ELETTRONI NON POSSONO ESSERE DESCRITTI DALLA STESSA SEQUENZA DEI QUATTRO NUMERI QUANTICI (n, l, ml , ms). ovvero: UN’ UNICA FUNZIONE D’ONDA CARATTERIZZATA DAI TRE NUMERI QUANTICI n, l, ml (ORBITALE) ORBITALE PUO’ DESCRIVERE DUE ELETTRONI, CON SPIN OPPOSTO ------- ----------------- ----- ----f f d d E --- s p p d p s s s p s p s s n 1 2 3 4 5 6 7 AUFBAU n 1 2 3 4 5 6 n+l=1 1s 2s 3s 4s 5s 6s 0 2p 3p 4p 5p 6p 1 n+l=2 n+l=3 n+l=4 n+l=5 3d 4d 5d 6d 2 n+l=6 n+l=7 4f 5f 6f 3l n+l=8 AUFBAU - HUND PRINCIPLE 2p ? 2s 1s elettrane PRINCIPIO DI HUND O DELLA MASSIMA MOLTEPLICITA’ GLI ELETTRONI TENDONO AD OCCUPARE IL NUMERO MASSIMO POSSIBILE DI LIVELLI ENERGETICI DEGENERI, CON SPIN PARALLELI (SPAIATI) F. Hund (1896-1997) Questa distribuzione consente ad ogni atomo di possedere il contenuto energetico più basso possibile HYDROGEN 1s electron charge density 90% of electron charge ORBITALI tipo p Vi sono tre orbitali tipo p: px, py, pz per ogni numero quantico principale n, a partire da n=2. CONTINUIAMO A COSTRUIRE GLI ATOMI Gli elementi con 3 e 4 e- LITIO Li due e- sull’orbitale 1s un e- sull’orbitale 2s configurazione elettronica: 1s22s1 BERILLIO Be due e- sull’orbitale 1s due e- sull’orbitale 2s configurazione elettronica: 1s22s2 L’ATOMO DI CARBONIO: C Orbitali p Stato fondamentale: 1s22s22p2 p+ p+ n n + + p p n n + p p+ n n L’ATOMO DI AZOTO: N Stato fondamentale: 1s22s22p3 + p 7 7n 7 e L’ATOMO DI OSSIGENO: O Stato fondamentale: 1s22s22p4 8 + p 8n 8 e I tre orbitali p possono contenere 6 e L’ATOMO DI NEON: Ne Stato fondamentale: 1s22s22p6 IL NEON È UN ATOMO STABILE, PERCHÉ? Il riempimento completo degli orbitali più esterni con lo stesso n rende gli atomi stabili e poco reattivi (gas nobili). Nel caso del neon occorrono 8 e- con configurazione 2s22p6 (regola dell’ottetto) Numero atomico e numero di massa n protoni= n elettroni = numero atomico Z n protoni+ n neutroni = numero di massa A Isotopi: uguale Z ma diversa A Peso atomico e numero di Avogadro Peso atomico: si misura in uma= 1/12 massa del 12C Una quantità in grammi pari al peso atomico di un elemento conterrà un numero di Avogadro di atomi N=6,023x1023 Peso atomico e numero di Avogadro Grammo-atomo Grammo molecola n=g/P.M Principio di Avogadro: Peso atomico Peso molecolare n=moli=6,023x1023 molecole “volumi uguali di gas diversi alle stesse condizioni di temperatura e pressione contengono lo stesso numero di molecole” STRUTTURA DI LEWIS I FASE) Si calcola il numero totale di elettroni esterni di tutti gli atomi presenti nella specie chimica. Si aggiunge un elettrone per ogni carica negativa presente (se si tratta di un anione) oppure si sottrae un elettrone per ogni carica positiva presente (se si tratta di un catione). II FASE) Si dividono gli elettroni totali in doppietti di elettroni e si disegnano prima i legami (che verranno rappresentati con un tratto) e successivamente i doppietti liberi (che verranno rappresentati con due punti). Leggi fondamentali della chimica Lavoisier: conservazione della massa “In ogni trasformazione della materia la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti” CaO + H2O Ca(OH)2 . Se la una mole di CaO pesa 56 g allora servono 18 g di H2O ovvero una mole, quindi complessivamente la massa dei reagenti è 56+18 = 74 g e questo sarà il valore del prodotto cioè dalla reazione si formeranno 74 g di Ca(OH)2. La legge di Lavoisier ci permette di calcolare per differenza, la massa di alcuni prodotti o reagenti, in reazioni molto semplici Leggi fondamentali della chimica Proust: Proporzioni fisse “quando due atomi reagiscono a formare un composto, si combinano sempre secondo rapporti in massa definiti e costanti” Ca3(PO4) 60% Ca2+ 40% (PO4)3- Leggi fondamentali della chimica Dalton: Proporzioni multiple “Quando è possibile che due elementi si combinino a formare composti diversi, posta fissa la quantità di uno dei due elementi, la quantità dell’altro elemento dovrà essere multiplo o sottomultiplo di sé stessa, in rapporti esprimibili in rapporti piccoli ed interi” 2C+O2 2CO 24g + 32g 56g 2C+2O2 CO2 24g + 64g 86g Reazioni e bilancio 1. 2. Trasformazione spontanea dei reagenti in prodotti Due principali categorie: Reazioni di ossido-riduzione (redox) Reazioni acido-base Se i prodotti hanno gli stessi n.o. Che avevano nei reagenti la reazione è acido-base Reazioni e bilancio Il numero di atomi, per ogni elemento, presente tra i reagenti dev'essere uguale a quello presente tra i prodotti (Lavoisier) Se sono presenti delle cariche nei reagenti, anche queste devono essere uguali a quelle che avremo nei prodotti Reazione reversibile (Reagenti) R’ + R’’ v1= k1[R’] [R’’] La velocità di reazione dei Reagenti dipende dalla loro concentrazione [] k1 k2 P’ + P’’ (Prodotti) v2= k2[P’] [P’’] La velocità di reazione dei prodotti dipende dalla loro concentrazione [] All’inizio di una reazione reversibile le velocità di trasformazione diretta ed inversa sono differenti, fino al raggiungimento dell’equilibrio dinamico Equilibrio dinamico All’equilibrio le velocità di reazione diretta ed inversa sono uguali v1= v2 Le concentrazioni di R e P sono costanti nel tempo QUINDI k1[R’] [R’’] = k2[P’] [P’’] Poiché le concentrazioni dei componenti sono costanti, sarà costante anche un loro rapporto: legge dell'azione di massa Keq = k1 k2 [P’] [P’’] = [R’] [R’’] Se modifico la concentrazione di un componente cambieranno le altre, in modo tale che il rapporto Keq resti costante, a temperatura e pressione costanti. (PRINCIPIO DELL’EQUILIBRIO MOBILE DI LE CHATELIER) NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA Per questo motivo nelle reazioni chimiche è sempre necessario controllare che siano bilanciate e se non lo sono si devono aggiungere dei numeri interi, davanti alle formule, per fare in modo che ci sia lo stesso numero di atomi di un certo elemento prima e dopo la reazione, questi numeri prendono il nome di COEFFICIENTI STECHIOMETRICI La reazione scritta sotto è errata perché non è bilanciata NH NH 3 3++O2O2 NO NO ++ H2OH2O Per bilanciarla bisogna inserire i numeri 4 e 5 per i reagenti e 4 e 6 per i prodotti 4 NH3 + 5 O2 4 NO + 6 H2O ESERCITIAMOCI... CO2 + H2O C6H12O6 + O2 6CO2 + 6H2O C6H12O6 + 6O2 RICORDA: Bilancia prima i metalli, poi i non metalli e solo successivamente H e O ESERCITIAMOCI... Ca(OH)2 + H3PO4 Ca3(PO4)2+ H2O 3Ca(OH)2 + 2H3PO4 Ca3(PO4)2+ 6H2O RICORDA: Bilancia prima i metalli, poi i non metalli e solo successivamente H e O ESERCITIAMOCI... Zn3Sb2 + H2O Zn(OH)2+ SbH3 Zn3Sb2 + 6H2O 3Zn(OH)2+ 2SbH3 RICORDA: Bilancia prima i metalli, poi i non metalli e solo successivamente H e O ESERCITIAMOCI... FeCl3 + AgNO3 AgCl + Fe(NO3)3 FeCl3 + 3AgNO3 3AgCl + Fe(NO3)3 RICORDA: Bilancia prima i metalli, poi i non metalli e solo successivamente H e O Reazioni di ossido-riduzione Le specie chimiche si scambiano elettroni variando il proprio numero di ossidazione Gli elementi che aumentano il proprio n.o, cedono elettroni e si ossidano Le specie che riducono il proprio n.o, acquistano elettroni e si riducono Per ossidazione s'intende la cessione di elettroni, per riduzione l'acquisto Reazioni di ossido-riduzione La specie ossidante è quella che ossida (quindi in una reazione si riduce) La specie riducente è quella che riduce (quindi in una reazione si ossida) In queste reazioni si verificano contemporaneamente entrambi i processi Si consideri la seguente reazione redox in forma molecolare KMnO4 + H2C2O4 + H2SO4 => CO2 + K2SO4 + MnSO4 + H2O 1) Determinare il numero di ossidazione degli atomi presenti. Operativamente la determinazione avviene dopo un po' di pratica per lo più con facili passaggi mentali. Dopodiché non è necessario scrivere tutti i numeri di ossidazione, ma solamente per quegli atomi per i quali si è riconosciuta la variazione di numero di ossidazione. In questo esempio li abbiamo scritti tutti: Punto 1 +1 +7 -2 +1 +3 -2 +1 +6 -2 +4 -2 +1 +6 -2 +2 +6 -2 +1 -2 KMnO4 + H2C2O4 + H2SO4 => CO2 + K2SO4 + MnSO4 + H2O 2) Collegare gli atomi con variazione di n.o. con delle frecce. Si riconosce che ogni atomo di Mn passa da +7 a +2, cioè si riduce, mentre ogni atomo di C passa da +3 a +4, ossidandosi. Le frecce allora coinvolgono questi atomi e solo di questi manteniamo scritti i numeri di ossidazine. Quindi: Punto 2 +7 +3 +4 +2 KMnO4 + H2C2O4 + H2SO4 => CO2 + K2SO4 + MnSO4 + H2O | |_______________| | | | |________________________________________________| 3) Bilanciare gli atomi collegati dalle frecce. Mentre in questo caso il numero di atomi di Mn è uguale sia a sinistra che a destra di => così non è per il carbonio. Infatti in H2C2O4 ci sono 2 atomi di C per molecola, mentre in ogni CO2 uno soltanto. Per bilanciare il carbonio è necessario mettere un coefficiente stechiometrico pari a 2 davanti a CO2. Si ottiene: Punto 3 +7 +3 +4 +2 KMnO4 + H2C2O4 + H2SO4 =>2CO2 + K2SO4 + MnSO4 + H2O | |_______________| | | | |_________________________________________ | 4) Esprimere con elettroni sulle frecce le 2 variazioni complessive di n.o.. Ogni atomo di Mn, passando da +7 a +2, necessita di 5e per realizzare tale riduzione. Invece ogni atomo di carbonio passa da +3 a +4 liberando un elettrone; ma poiché di atomi di carbonio ce ne sono 2, la variazione complessiva di n.o. è pari a 2 e di conseguenza gli elettroni liberati dalla semireazione di ossidazione sono 2. Allora: Punto 4 +7 +3 +4 +2 KMnO4 + H2C2O4 + H2SO4 =>2CO2 + K2SO4 + MnSO4 + H2O | |____________2e_ | | | | |____________________________5e_________| 5) Bilanciare gli elettroni ed eseguire i prodotti. Per pareggiare gli elettroni (10 in tutto) tra le due semireazioni si deve moltiplicare la prima per 5 e la seconda per 2. Questi numeri si trasformano in coefficienti stechiometrici da anteporre alle specie collegate dalla freccia, eventualmente moltiplicate per il coefficiente stechiometrico già presente derivante dal punto 3. Allora: Punto 5 +7 +3 +4 +2 KMnO4 + H2C2O4 + H2SO4 =>2CO2 + K2SO4 + MnSO4 + H2O | |____________2ex5__| | | | |__________5ex2_________________________| +7 +3 +4 +2 2KMnO4 +5H2C2O4 + H2SO4 =>10CO2 + K2SO4 +2MnSO4 + H2O | |___2e x 5 = 10e______| | | | |________5e x 2 = 10e______________________| 6) Bilanciare la massa. Le specie collegate dalle frecce (che si può chiamare sinteticamente "blocco redox") risultano bilanciate rispetto al numero degli elettroni, ma in generale la reazione chimica può risultare non ancora bilanciata nella massa. Osserviamo che vi sono tre gruppi SO4-- nei prodotti. Essi sono froniti dall'H2SO4, che è fuori dal blocco redox. Bisogna allora pareggiare mettendo un 3 davanti a H2SO4 e quindi bilanciare l'idrogeno. Ne segue un 8 davanti all'acqua e così la reazione è bilanciata. Per raggiungere lo scopo si deve tener presente che i coefficienti del blocco redox non possono essere variati a caso, pena lo sbilanciamento degli elettroni tra le due semireazioni. Si deve agire sulle molecole non coinvolte nello scambio di elettroni. A volte però può succedere che una specie coinvolta nel blocco redox abbia una doppia funzione: ossidarsi oppure ridursi e contemporaneamente fornire ioni per la formazione di altri composti con conservazione del n.o. Quindi: Punto 6 2KMnO4 + 5H2C2O4 + H2SO4 => 10CO2 + K2SO4 + 2MnSO4 + H2O 2KMnO4 + 5H2C2O4 + 3H2SO4 => 10CO2 + K2SO4 + 2MnSO4 + H2O 2KMnO4 + 5H2C2O4 + 3H2SO4 => 10CO2 + K2SO4 + 2MnSO4 + 8H2O La reazione bilanciata è 2KMnO4 + 5H2C2O4 + 3H2SO4 => 10CO2 + K2SO4 + 2MnSO4 + 8H2O REDOX IN AMBIENTE ACIDO NO3- + Zn Zn++ + N2O 1. Dividere l’equazione in due semireazioni: NO3- → N2O Zn → Zn2+ 2. Bilanciare gli atomi partecipanti alla redox: 2NO3- → N2O Zn → Zn2+ 3. Bilanciare le cariche aggiungendo elettroni: a sinistra, nella prima semireazione, vanno aggiunti otto elettroni perché ci sono otto cariche positive in eccesso (2 negative degli ioni nitrato e 10 positive degli ioni idrogeno); nella seconda semireazione si aggiungono 2 elettroni a destra. 2NO3- + 10H+ + 8e- → N2O + 5H2O Zn → Zn2+ + 2e4. Bilanciare gli atomi di ossigeno aggiungendo H2O dalla parte in cui l’ossigeno è in difetto: 2NO3- → N2O + 5H2O Zn → Zn2+ 5. Bilanciare gli atomi di idrogeno aggiungendo H+ dalla parte in cui l’idrogeno è in difetto: 2NO3- + 10H+ → N2O + 5H2O Zn → Zn2+ 6. Eguagliare gli elettroni persi con quelli acquistati, sommare le due semireazioni, poi eliminare le specie che compaiono uguali da entrambi le parti dell’equazione: per bilanciare gli elettroni è necessario considerare 4 volte la semireazione dello zinco; 2NO3- + 10H+ + 8e- → N2O + 5H2O 4(Zn → Zn2+ + 2e-) In conclusione, la reazione bilanciata risulta così: 2NO3- + 4Zn + 10H+ → N2O + 4Zn2+ + 5H2O REDOX IN AMBIENTE BASICO KMnO4 + KI MnO2 + KIO3 1) Individuare correttamente gli elementi che si ossidano e si riducono. 2) Scrivere le due semireazioni, una per la riduzione e l'altra per l'ossidazione con le stesse modalità specificate al punto 2 dell'esempio precedente. Non è necessario nessun bilancio preventivo di masse 3) Scrivere gli elettroni trasferiti. 4) Bilanciare le cariche "libere" utilizzando ioni OH– perchè la reazione viene condotta in ambiente basico. 5) Bilanciare le masse mediante molecole di acqua. 6) Bilanciare gli elettroni complessivamente scambiati tra la specie ossidante e la riducente. Nel nostro caso basta moltiplicare per due la semireazione del permanganato. 7) Effettuare la somma dei reagenti e dei prodotti delle singole semireazioni. 8) Semplificare per differenza le specie chimiche presenti contemporaneamente come reagenti e come prodotti. 9) Trasferire, infine, il risultato della somma nella forma molecolare della reazione. 2 KMnO4 + KI + H2O 2 MnO2 + KIO3 + 2 KOH
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