ANNO LIV - N. 1 Lunedì 20 Gennaio 2014 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Associazione Vecchia Alassio “Floreat Alaxium” Con RITRUVAMMUSE INSEMME l’A.V.A. augura un Assemblea ordinaria dei Soci - Dicembre 2013 felice anno nuovo sulle note verdiane della Traviata G iovedì 12 dicembre 2013, presso i locali dell’A.V.A., si è tenuta la seconda Assemblea Ordinaria dei Soci del nuovo Consiglio con Caterina Maggi Rabolli, prima donna presidente dell’Associazione che prendendo la parola ha chiesto all’Assemblea un minuto di raccoglimento per tutti i Soci defunti. Ha poi ringraziato i presenti ed esposto la sua relazione sul primo periodo della sua Presidenza. Antonio Abate. “…un anno veramente particolare… un continuo correre, affrontare nuove situazioni e nuove sfide. La mia elezione a questo ‘servizio’ per l’A.V.A. è stata certamente uno shock, Marilena Arecco. ma anche una grossa indicazione di cambiamento, per la quale ci sono state reazioni e molti commenti. Un incarico così importante rappresenta l’assunzione di una grande responsabilità, di fronte ai soci e alla tra- dizione che da più di 50 anni fa della nostra Associazione un punto di riferimento per gli Alassini. Nemmeno per un minuto ho sentito questo incarico come ‘la conquista di un potere’ ma sempre come un impegno di lavoro e di servizio, profondamente conscia che il cambiamento è uno dei principi della vita, non sempre facile da accettare, soprattutto in un ambiente un po’ ‘ingessato’ come il nostro, dove crea qualche scombussolamento. Quando sono entrata in consiglio la prima volta con Presidente Carlo Cavedini, ho trovato un meccanismo ben oliato, con persone che da decenni lavoravano insieme e che ormai erano più amici che consiglieri. Come in un alveare ognuno aveva il proprio compito che svolgeva con responsabilità e affidabilità avendo sempre presente di lavorare tutti al solo scopo del bene dell’A.V.A.. In questo nostro nuovo consiglio in cui sono cambiati ruoli e persone, tutti certamente desiderano impegnarsi con leale collaborazione al bene dell’Associazione, camminando nei solchi indicati dall’impegno di chi ha portato l’A.V.A. fino ai nostri giorni. Il nostro desiderio è di rispettare gli insegnamenti del passato e immaginare che l’A.V.A. possa proseguire dopo di noi per continuare ad essere un vero punto di riferimento per gli Alassini. Con questa intenzione ci impegniamo tutti alla realizzazione de L’ALASSINO cercando di fare mese per mese, del nostro meglio e aspettiamo i consigli che ogni Socio volesse esprimere. Con un rinnovato spirito di collaborazione abbiamo desiderato riprendere lo spettacolo ‘TRA MUSICA E POESIA’ così caro al Prof. Schivo, grazie all’apporto altamente professionale del nuovo consigliere Andrea Elena. In questa occasione abbiamo consegnato la tessera di Socio Onorario alla Signora Sara Schivo, al nostro grande concittadino Gibba e al grande tenore Luis Alva. Grazie alla collaborazione speciale del Prof. Gallea sono riuscita a realizzare un vecchio sogno: far diventare la nostra sede una casa comune dove ritrovarsi e tener viva la lingua del nostro cuore, i ricordi, le tradizioni, la vita, l’aria, la luce che si respirava ad Alassio. Così sono nate le ‘SEIRONE TRA DE NUI- DUE CIACCHERE E DUI Franco Puricelli. CIAITI‘. Ne abbiamo fatte già quattro e devo dire che le persone hanno dimostrato soddisfazione e gioia di stare insieme, ‘insemme tra de nui’. Sul numero di dicembre dell’Alassino abbiamo segnalato due SEIRONE per gennaio: una col ‘LUTTO’ du maisciu Richin in Il soprano Melissa Briozzo, il tenore Andrea Elena, Gianni Croce e la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina nel celeberrimo “Brindisi”. (ARTICOLO E FOTO A PAG. 7) ALASSINI D’ORO PREMIATI ALLA FESTA DI SANT’AMBROGIO N Ernesto Carbone. data venerdi 17 gennaio (a scopo scaramantico…) e una serata condotta dal nostro famoso tenore e consigliere Andrea Elena su MARIA CALLAS. A settembre, il giorno dopo la telefonata con cui mettevamo a punto la visita dei Carlofortini, abbiamo avuto lo stordimento del lutto improvviso del Presidente della Consulta ligure, el Salone delle Opere Parrocchiali di Sant’Ambrogio si è svolta la cerimonia di consegna dell’Alassino d’Oro. A consegnare i riconoscimenti è stato il sindaco Enzo Canepa. Quest’anno sono stati premiati con l’Alassino d’Oro Elio Menzione, ambasciatore a Berlino, Ivo Brancaleoni, storico calciatore di serie A,B,C e Mario Vignani, l’ecologista innamorato di Alassio. L’Alassino d’Oro è un premio istituito negli anni ’90 per premiare quegli alassini che hanno contribuito a “fare grande il nome di Alassio” con la loro opera. È un riconoscimento che si rifà al praemium virtutis che Andrea Doria riservava ai suoi alleati più fedeli e ai suoi generali più valorosi, e che venne conferito nel 1546 al Capitano Alassino Giuliano Berno. Un premio che è diventato negli anni un vero sinonimo di amore verso la città di Alassio e le sue tradizioni. (continua a pagina 2) L’A.V.A. ringrazia quanti hanno espresso i loro auguri ricambiando l’auspicio di un 2014 ricco di ogni bene Elio Menzione. “Quest’anno abbiamo premiato personaggi illustri e anche poco noti, ma uniti dall’amore per la nostra città - spiega il sindaco Enzo Canepa - Tre personaggi impegnati nel sociale che hanno portato in giro per il mondo il nome di Alassio come l’Ambasciatore Menzione o che semplicemente la vivono cercando di poter dare un buon esempio agli altri come nel caso di Mario Vignani che da anni pulisce i sentieri collinari dell’anfiteatro alassino con dedizione e passione solo per il piacere di vedere Alassio più bella e splendente. Un concittadino che da sempre dimostra il suo grande amore per la nostra bella città. Ivo Brancaleoni invece è un personaggio dello sport che tutti conoscono bene. Ha allenato ben tre generazioni, praticamente ha sempre vissuto sui campi di gioco per 40 anni”. Elio Menzione. È nato ad Alassio il 30 agosto 1949. Si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di Pavia il 27 novembre 1972. A seguito di concorso, entra nella carriera diplomatica il 29 agosto 1975, e presta servizio prima presso la Direzione Generale dell’Emigrazione, poi presso la Direzione Generale del Personale, e infine presso il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica. Dal 1977 al 1980 presta servizio presso l’Ambasciata d’Italia a Hanoi, Vietnam. Nel 1980 è trasferito presso l’Ambasciata d’Italia a Jakarta, Indonesia. Nel settembre 1984 rientra al Ministero degli Affari Esteri, presso la Direzione Generale degli Affari Politici. Nel maggio 1987 assume le funzioni di Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia a Lima, Peru. Nell’agosto 1991 assume le funzioni di Primo Consigliere presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazione Unite in New York, dove presta servizio fino al 1996, durante il biennio di presenza dell’Italia in Consiglio di Sicurezza. Nell’agosto 1996 rientra a Roma, dove presta servizio presso la Segreteria Generale e presso l’Unità di Analisi e Programmazione. Dal 2001 al 2005 è Ambasciatore d’Italia a L’Avana, Cuba. Nell’ottobre 2005 è nominato Vice Direttore Generale della Promozione e Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri. Nel settembre 2008 assume le funzioni di Ambasciatore d’Italia in Sud Africa, con accreditamento secondario in Lesotho, Madagascar e Mauritius, e – dal settembre 2009 – in Namibia. Nell’autunno 2011 è nominato Ambasciatore d’Italia in Colombia. Dall’ agosto 2012 è Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Federale di Germania. L’Ambasciatore Elio Menzione è stato insignito nel 2003 dell’Onorificenza di Commendatore all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Egli ha pubblicato un saggio di Storia Diplomatica e ha contribuito alla pubblicazione “L’Italia all’ONU 1993-1999”. Ivo Brancaleoni. Ivo Brancaleoni. È nato ad Alassio il 23 novembre 1931. Il suo esordio risale al 2 ottobre 1955 nel ruolo di terzino in Atalanta-Torino finito 1-2. Ha giocato nel Como in serie B, col Torino e col Bari in serie A e quindi con la Reggina in serie C. Il suolo ruolo era quello di terzino. Brancaleoni è stato per tanti anni allenatore delle squadre di calcio locali come l’Auxilium Alassio e ha collaborato nell’organizzazioni di tornei e manifestazioni internazionali di prestigio allo Stadio Ferrando. Infaticabile il suo ruolo di educatore dei giovani alla disciplina sportiva anche all’Oratorio Don Bosco di Alassio. Mario Vignani. È nato a Vercelli il 17 giugno 1934. Da anni vive ad Alassio. Uomo impegnato nel sociale e soprattutto nel preservare Alassio e le sue bellezze naturali. Esempio da seguire per la sua grande passione per la città e nella salvaguardia del verde delle colline della città. 2 «L’ALASSINO» Lunedì 20 Gennaio 2014 La querelle delle querele D a qualche tempo ho ridotto i miei intereventi sull’Alassino, non perché non volessi condividere i miei pensieri con i miei concittadini, ma poiché ritenevo che l’esposizione mediatica potesse in qualche modo essere strumentalizzata rispetto alla mia carica di Consigliere comunale anche a discapito dell’imparzialità che da sempre contraddistingue l’A.V.A. Peraltro, prendendo spunto dall’invito presumibilmente sotteso alla pubblicazione sull’Alassino dell’ordine del giorno del precedente Consiglio comunale, e considerata la difficoltà per la cittadinanza di formarsi un obiettivo convincimento sui fatti del Palazzo attingendo ai mezzi di informazione, ritengo opportuno esprimere la mia valutazione sull’andamento della politica cittadina, in particolare con riferimento alla recente attivazione di procedure giudiziarie nei confronti di cittadini dissidenti dalle posizioni dell’attuale maggioranza. Con tre deliberazioni della Giunta comunale, alle quali nel frattempo potrebbero essersene aggiunte altre, il Sindaco è stato autorizzato a proporre querela nei confronti di due gestori di blog cittadini, Alassio 2011 e Alassio Urban Blog, nonché nei confronti del capo gruppo consiliare di opposizione Angelo Galtieri, rei di aver gettato discredito sull’operato dell’amministrazione. Senza entrare nel merito del contenuto ritenuto ingiurioso e diffamatorio delle affermazioni oggetto di denuncia, per il quale dovrà eventualmente esprimersi la Magistratura, ritengo opportuno esporre alcune considerazioni, peraltro già avanzate in sede di Consiglio comunale, sul metodo e sui fini sottesi a siffatto operato della Giunta. Tengo anzitutto a precisare che personalmente non ce l’ho con nessuno, ma me la prendo politicamente con chi, ricoprendo ruoli istituzionali pubblici, non tiene un comportamento consono alle funzioni che è chiamato a svolgere o persegue interessi incompatibili con il bene comune. Proprio il criterio del bene comune mi porta ad affermare, senza tema di smentita, che l’iniziativa intrapresa nei confronti dei tre querelati non abbia valida motivazione e reale utilità: la tutela dell’onorabilità delle isti- tuzioni viene assunta a pretesto per intimidire o quanto meno mettere in riga chi, esprimendo la propria opinione o dando voce al civico dissenso, esercita il sacrosanto diritto di critica. Riguardo alla querela nei confronti del Consigliere Galtieri, inoltre, l’iniziativa della Giunta mi sa tanto di ripicca per avere egli denunciato, prima, in sede consiliare la spinosa questione dell’attribuzione lampo dei locali comunali con canone agevolato alla scuola di musica A.M.S. e per avere richiesto, quindi, la trasmissione alla Procura del verbale sul punto del Consiglio comunale per la valutazione di eventuali profili penali nel comportamento dell’amministrazione. Anche nei confronti dei due gestori di blog, mi sembra che i membri della maggioranza abbiano agito più sull’onda dell’emotività che non per la reale tutela degli interessi che essi dovrebbero perseguire nell’esercizio delle funzioni cui sono stati chiamati. È chiaramente applicabile ai fatti in questione la causa di giustificazione dell’esercizio del diritto di manifestare il proprio pensiero attraverso la critica politica, scriminante prevista dal nostro ordinamento per i reati in astratto ipotizzabili nei casi di specie; in forza di tale considerazione appare evidente l’infondatezza e la pretestuosità del ricorso alla Magistratura penale. Ma è sul piano delle conseguenze che l’iniziativa intrapresa dalla Giunta assume i caratteri più deleteri, determinando l’abbassamento del livello del confronto politico alassino allo scontro personale, prescindendo dai reali problemi della Città ed esponendo i membri dell’organo esecutivo comunale, oltre che il primo cittadino, al rischio di incorrere, loro sì, in imputazione per il delitto di calunnia, in ragione dell’offesa dolosamente recata, ancor prima che ai soggetti ingiustamente querelati, all’amministrazione della giustizia, impropriamente e strumentalmente adita. Auspico che l’interesse superiore al buon andamento dell’amministrazione cittadina porti chi di dovere a rivedere le scelte adottate, rammentando che ogni deliberazione può essere revocata e ogni querela rimessa, e che la coerenza ad ogni costo sfocia nell’ottusità. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… PASSEGGIATA CICCIONE: TRANSITO PEDONALE A SENSO UNICO ALTERNATO La fotografia mette in chiara evidenza la difficoltà di transito dei pedoni. Il tratto interessato agli “allagamenti” causati dalla pioggia non riguarda solo quel breve tratto di passeggiata fotografato, ma tutta a partire dall’altezza dell’ex hotel Genova all’ex dancing La Capannina. Cari Amministratori, prima che diventi anche “ex” definitivamente la passeggiata Ciccione, esiste la possibilità di restituire bellezza e dignità all’estremo ponente alassino? Fal/. Avv. Giovanni Parascosso FRANE E SENSO CIVICO ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI (segue dalla prima pagina) Elmo Bazzano. Un fatto che ci ha sconvolti perché grande era la sua capacità di amicizia e di guida; insieme al prof Franco Gallea ha condotto la Consulta molto in alto nel cuore delle varie Associazioni che la compongono e nel cuore dei Liguri. Dopo un momento di sconforto e spaesamento, c’è stata una riunione di organizzazione a Celle e nella giornata del 24 novembre è stato festeggiato il 40° anno di fondazione della Consulta alla fortezza del Priamar di Savona. A riguardo colgo l’occasione di ringraziare sempre Beppe Rizzo che segue per l’A.V.A. i lavori della Consulta. Sono proseguite come sempre le collaborazioni con le Associazioni sul territorio. In particolare le Associazioni di “ALASSIO IN CORNICE” che si incontrano regolarmente in sede, il primo martedì del mese. Quest’anno grande festa per la SOMS di ALASSIO che ha festeggiato splendidamente i suoi primi 150 anni. Sempre viva la collaborazione con la SCUOLA in occasione di “Una classe adotta”; siamo stati adottati da 5a e 5b con le quali abbiamo realizzato il 6 novembre il tradizionale “UN FIORE SU OGNI TOMBA”. A questo proposito porgiamo un particolare ringraziamento alla Ditta RUSSO che fornisce i fiori. Proseguono le mostre anche se con difficoltà per ovvie ragioni di crisi. Segnalo la generosa donazione della socia Fernanda Bottelli con la quale inizia a concretizzarsi il sogno di poter mettere una porta a vetro e permettere una più agevole utilizzazione della Saletta Carletti. Come per gli altri anni abbiamo erogato BORSE DI STUDIO e libri a varie Associazioni. Anche quest’anno per l’EROGAZIONE FONDO CASADEI è stato consegnato un aiuto a chi era in difficoltà. Voglio esprimere un particolare ringraziamento alla nostra LUCIANA che, pur uscita dal Consiglio, offre molto tempo e cura al funzionamento dell’A.V.A. La continua presenza, una sede aperta e qualcuno sempre pronto ad accogliere ed ascoltare è una ricchezza per ogni Associazione. Grazie anche a Luigi Grollero che ci ha tolto d’impasse quando ci siamo trovati a non poter stampare le etichette ed è sempre disponibile ad intervenire in caso di necessità. Un particolare e affettuoso ringraziamento a chi si occupa della CORREZIONE E SPEDIZIONE del giornale: possiamo sempre contare sulla loro disponibilità e affidabilità di Soci. Confido sempre nella buona volontà dei SOCI che potrebbero dedicare parte del loro tempo alla nostra sede per renderla sempre più accogliente. Ricordo l’appuntamento immancabile per gli Alassini di “Ritruvammuse” presso l’ex chiesa Anglicana fissata per venerdì 20 dicembre. Durante la serata sarà consegnato il riconoscimento ‘ALASSINI PER IL FUTURO’ alla scuola di musica Carlo Tomagnini”. E poi è il turno del consigliere e segretario Nino Brusco che informa dettagliatamente sulla situazione economica dell’Associazione e la stessa viene approvata all’unanimità dall’Assemblea. La serata procede con l’assegnazione dei riconoscimenti ai Soci quarantennali (1973-2013): Antonio Abate; Maddalena Arecco; Ernesto Carbone, Renato Callegari; Silvio Chiapusso; Franco Enrico; Francesco Gallea; Alessandro Icardi; Emanuele Ottonello; Franco Puricelli. L’Assemblea, infine, approva all’unanimità quanto svolto dal Presidente e dal Consiglio Direttivo dell’A.V.A. nell’anno in corso. Segue infine un momento conviviale e di scambio di auguri natalizi. Auguri di cuore a tutti dall’Associazione Vecchia Alassio e sempre “Floreat Alaxium”. Fal/. Per l’A.V.A. L’Amministrazione Comunale risponde alla minoranza: “Delibera inviata alla magistratura affinché venga fatta chiarezza” In risposta alla nota stampa firmata dal consigliere di opposizione Piera Olivieri per conto di Progetto Alassio e Insieme X e inviata nella giornata di ieri alle redazione degli organi di stampa l’Amministrazione Comunale ha annunciato che “ha provveduto a tutelarsi in ogni sede per porre fine una volta per tutte a insinuazioni prive di ogni fondamento, sterili e polemiche che hanno come unico scopo il denigrare l’amministrazione e danneggiare ogni volta l’immagine della città di Alassio, per questo la delibera di consiglio comunale è stata integralmente inviata alla Magistratura affinché venga fatta chiarezza, una volta per tutte, su chi ha realmente delle responsabilità oggettive in merito alle false informazioni e alla accuse personali relative alla vicenda della scuola di musica. Quindi rassicuriamo l’opposizione che presto chiarezza verrà fatta su chi realmente strumentalizza scelte che erano ben evidenziate in 2 programmi elettorali, per questo assolutamente trasparenti”. Con la abbondante pioggia di fine ottobre scorso, poi a novembre e dicembre, soprattutto a causa dei forti temporali, lungo la strada panoramica di San Bernardo si sono verificate in più punti varie frane, alcune di lieve entità ed altre più grandi. Tutto quello che i dipendenti comunali sono riusciti a fare è stato mettere delle strisce bianco-rosse per segnalare l’ostacolo. In alcune curve i massi (non molto grossi) sono sull’asfalto e, soprattutto di notte, ancora più pericolosi. Cosa si aspetta a rimuovere pietre e terra? Non basta segnalare l’ostacolo, lo si deve togliere, tanto più che si tratta di frane non molto grandi. Basterebbero una pala, una mazza ed un veicolo Ape e buona volontà per risolvere il problema. Per togliere l’erba, foglie ecc., oltre a tenere in sicurezza le cunette, ci pensa il benemerito Signor Mario, giustamente da poco premiato, che da anni lavora gratuitamente con grande senso civico. Dimostrare senso civico tocca soltanto ai privati? C.C. Riduzioni Tares per le famiglie in condizioni di disagio economico Ad Alassio arriva lo sconto della Tares, in favore delle famiglie in condizioni di disagio socioeconomico e con problemi di disabilità. Lo ha deciso l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Alassio. Con l’approvazione del Regolamento Tares, avvenuto in via definitiva a fine Novembre, sono state introdotte nuove agevolazioni per le famiglie rispetto al previgente Regolamento della Tassa Rifiuti, che prevedeva tariffe ridotte nella misura del 50% in due casi: nel caso in cui nell’abitazione risiedeva una famiglia avente al suo interno un componente riconosciuto portatore di handicap ed il nucleo familiare possedeva un reddito parametrato alla pensione minima Inps e nel caso in cui il nucleo familiare aveva come unico reddito il trattamento pensionistico al minimo di legge. A decorrere dal 2013, con l’applicazione a regime della Tares, la tariffa ordinaria viene ridotta nella misura del 50% nel caso di abitazione di residenza di nucleo familiare anagrafico avente almeno un componente ricono- sciuto portatore di handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104 del 5.2.1992 o invalido al 100% effettivamente convivente e con una situazione economica del nucleo familiare inferiore o uguale all’indicatore ISEE pari a € 10.000 e nel caso di abitazione di residenza di soggetti ultrasettantenni, unici residenti o con coniuge anch’esso ultrasettantenne, con una situazione economica del nucleo familiare inferiore o uguale all’indicatore ISEE pari a € 7.500. Tale agevolazione viene concessa a condizione che nella stessa unità abitativa non siano presenti altre famiglie anagrafiche. «In un momento di grave crisi economica l’intendimento dell’Amministrazione è concedere un’agevolazione tariffaria ad una platea di contribuenti decisamente superiore rispetto al passato. Va da ultimo evidenziato come le agevolazioni introdotte verranno coperte da risorse reperite nel bilancio comunale e come, di conseguenza, non graveranno sugli altri utenti», dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Monica Zioni. LA STRADA PER IL PORTO Mi auguro che chi di dovere metta mano e risolva al più presto questo sconcio, posto in uno dei posti più belli e panoramici della città (la discesa che dall’Aurelia porta al mare e al porto). MT.V. Lunedì 20 Gennaio 2014 3 «L'ALASSINO» Un futuro che sappia di passato È inutile illudersi di poter progettare un futuro lasciando in disparte o dimenticando completamente il passato. Alassio è sempre stato un paese dalle notevoli risorse economiche ed umane. Era secondo solo a Savona per slancio demografico, per iniziative commerciali e anche per contribuzioni fiscali. L’aumento costante della popolazione fino all’Ottocento è un dato che fa pensare ad una ricchezza cospicua e alla possibilità di offerta lavoro costante. Gli Alassini hanno sempre colto le occasioni per essere in prima linea, dapprima con la pesca del corallo, guidando da ottimi marinai le imbarcazioni che percorrevano il Mediterraneo, in seguito partecipando al pesca del tonno che impegnava capitali ingenti e da- va redditi importanti. Con l’arrivo degli Inglesi è rinata la speranza in una città, colpita da uno statalismo ottocentesco troppo fiscale. Le splendide ville circondate da orti e da giardini sono state una reale valorizzazione del territorio, hanno creato la base per trasformare il paese non in un agglomerato di palazzi, ma in un’oasi di verde, in una equilibrata compresenza di elementi urbanistici e naturali. Dispiace che la lezione dei nostri “foresti” non sia stata accolta in seguito, non sia stata un modello da seguire per occupare gli spazi liberi, enormi anche solo sessant’anni fa, con accurati progetti urbanistici. Avremmo avuto un insieme di tesori invidiabili: musei botanici sparsi ovunque, spiaggia finissima e mare sicuro. Invece è sembrato opportuno insistere nel togliere quasi il respiro agli Alassini e ai turisti con una selva di costruzioni alle spalle del centro storico e d’altro lato distruggere nella prima metà del Novecento edifici importanti, come il Casinò e la chiesa di S. Vincenzo, che costituivano il tracciato di congiunzione tra i carruggi del borgo e della Coscia. Ora un progetto per il futuro è assai ricco di elementi a cui attingere e che è opportuno valorizzare: l’arenile senza dubbio, il mare stesso, il centro storico così esteso, il patrimonio botanico da arricchire, gli inestimabili tesori artistici presenti soprattutto nelle chiese, il fascino della collina coi suoi borghi pittoreschi. Giovanni Puerari Famiglia: alla ricerca del ben-Essere Una serie di incontri per coppie, genitori, operatori per fornire strumenti perché la famiglia trovi o ritrovi i valori che le permettano di “arricchire” i legami familiari e possa vivere al meglio il suo compito educativo Il 25 gennaio 2014 avrà inizio un percorso per la famiglia e per la coppia, consapevoli che la famiglia è la cellula vitale della società. L’Associazione Exallieve/i delle FMA di Alassio in rete con tutta la Famiglia Salesiana, le Comunità parrocchiali del Vicariato (Alassio/Laigueglia), la Pastorale della Famiglia Diocesana e con il Comune di Alassio Assessorato all’Associazionismo e Volontariato si sta muovendo per realizzare un progetto denominato “Famiglia: alla ricerca del benEssere” con la finalità di fornire strumenti perché la famiglia trovi o ritrovi i valori che le permettano di “arricchire” i legami familiari e possa vivere al meglio il suo compito educativo. Inoltre promuovere un potenziamento delle famiglie attraverso la consapevolezza che fare rete di famiglie arricchisce il ben-essere del territorio e aiuta le situazioni di famiglie in difficoltà. Il passare dalla povertà affettiva e relazionale, nonché dalla povertà delle competenze educative e di comunicazione, alla ricchezza dei legami familiari, delle relazioni genitoriali e di coppia sarà il modo per coinvolgere le famiglie. Si offrirà alle coppie, ai genitori (ma anche operatori educativi, insegnanti, volontari …) uno spazio/tempo per “ricercare il proprio benEssere”: cioè ricercare se stessi, riconoscersi reciprocamente nella coppia come compagni di viaggio nell’esperienza genitoriale ed essere riconoscenti per il dono della generatività. Papa Francesco all’incontro con le famiglie, (ottobre 2013) ha detto: “Le famiglie siano comunità d’amore. Le famiglie cristiane si riconoscono dalla fedeltà, dalla testimonianza e dall’apertura alla vita. “Chi si sposa nel Sacramento dice «Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Gli sposi in quel momento non sanno cosa accadrà, non sanno quali gioie e quali dolori li attendono. Partono, come Abramo, si mettono in cammino insieme. E questo è il matrimonio! Partire e camminare insieme, mano nella meriggio piacevole, divertente e simpatico. Al termine del pomeriggio i ragazzi si esibiranno nella loro performance per i ge- CRONACA DI ANDATE MESE DI GENNAIO 2014 Domenica al Caffè “Se fai il bravo per tutta la settimana e non fai arrabbiare tuo padre e me, domenica ti porto al Caffè Torino a vedere i signori che mangiano le paste!”. Così diceva, una sessantina di anni or sono, una semplice e buona mamma di Andate, appartenente ad una famiglia più povera che benestante, al figlioletto che frequentava le elementari. E allora, nel 1954, alla donna sembrava già di dare un grande premio al figlio facendolo assistere al benessere altrui, magari con la segreta speranza che un giorno anche lui avrebbe potuto sedersi a quei tavoli e accedere a tanto ben di Dio. Invece, detto fra noi, per confessione di quel piccolo innocente bambino, oggi quasi settantenne, la faccenda faceva aumentare in lui la frustrazione e il senso di impotenza che già covava nel suo animo di fanciullo. Mi viene in mente questo episodio, e avverto il medesimo senso di fastidio e di inutilità ogni volta che leggo su un quotidiano, o vedo in TV servizi giornalistici che invece di trattare i problemi reali del paese mi fanno vedere i signori che mangiano le paste, magari abbinati a servizi precedenti, in cui con uguale indifferenza e ostinazione mi espongono la miseria dei diseredati, degli emarginati, degli emigranti, e la conduttrice con le labbra rifatte mi guarda con gli occhi belli ma severi quasi per dirmi: “Guarda che se succede questo è anche un po’ colpa tua, anzi tanto colpa tua, specialmente se non dai subito due euro alla compagnia telefonica, che, dopo, con calma li manda all’ente preposto alla bisogna”. Poi, dopo una breve pubblicità ritorna sorridente per dirmi: “Adesso ti porto a vedere i signori che mangiano le paste”. “Il popolo ama essere ingannato” diceva il grande poeta Orazio; e l’abitudine di distrarre la gente dai fatti importanti e deviarla sulla cronaca rosa è antica abitudine giornalistica. Durante il fascismo la cronaca nera era pressoché assente dalle pagine dei giornali, ma, se il governo era in difficoltà, veniva l’ordine (la velina) di sparare in prima pagina l’omicidio per gelosia o anche semplicemente il fungo di tre chili trovato nei giardini pubblici dalla massaia che tornava da messa. E oggi, dopo tanto tempo, non si sa perché, si ricade nell’antico vizio. Esempio recente: nel periodo natalizio i due principali quotidiani in vendita ad Andate hanno pubblicato con grande evidenza la notizia che la statua del grande comico sanremese Carlo Dapporto, situata, dopo lunghi e vari spostamenti, in una bella piazzetta davanti al lago, era finita accerchiata e conglobata dal dehor di una pizzeria adiacente, che forse si era un po’ allargata in occasione di una particolare manifestazione musicale. Io, purtroppo o fortunatamente, ho ricevuto una educazione che mi impedisce di partecipare ad usanze folkloristiche moderne come i festival dei “vaffa..” oggi tanto in voga. Ma nel silenzio del mio cuore, nella riservatezza della mia mente, quasi come una piccola obiezione di coscienza nasce spontanea una espressione salvifica che si concentra in una sola parola: “Chissené…!”. E mi sento veramente meglio, credetemi. A dir la verità, iniziando questo articolo avevo l’intenzione di proporre la fondazione del club del “Chissené” a cui aggregare i miei amici. Ma poi ho pensato che preferisco lasciare ciascuno libero di fare ciò che vuole, senza legarlo ad un obbligo. Ma se la prossima volta che l’annunciatrice di un telegiornale, dopo che noi abbiamo letto sui quotidiani dei danni portati dalle alluvioni ai poveri contadini di qualche regione italiana, ci annuncerà con volto mesto che un miliardario con casa in montagna a “Lunghina da un po’” ha visto andare a male l’aragosta che aveva in frigo a causa della mancanza di corrente, se per telepatia sentirò arrivare alle mie orecchie una serie di “Chissené..”’ da tante case andatine, saprò che la mia battaglia non è persa. P.S. A onor del vero, non voglio avere meriti non miei, l’idea del “Chissené” non è mia. Me l’ha ispirata un ironico sonetto del mio amato Trilussa. Tanto per precisare. P.S.2 E se qualcuno di voi, letto questo articolo, me lo rigirerà contro e mi manderà di cuore il suo “Chissené” sarò ugualmente felice di essere “arrivato” al lettore. Che è la cosa più gratificante per un giornalista. Luca Caravella PREMIO LIGURE ILLUSTRE mano, affidandosi alla grande mano del Signore. Mano nella mano, sempre e per tutta la vita!” Musica, mostre, testimonianze, gioco, concorsi, animazione, feste, gite … sono alcuni dei principali ingredienti che permetteranno alle famiglie di far emergere il desiderio di passare a legami sempre più ricchi all’interno della famiglia stessa e quello di essere parte di una rete di famiglie. Questi elementi aiuteranno ad approfondire il tema del percorso per la famiglia che ruota attorno al grande desiderio di Don Bosco prendersi cura dei giovani nella convinzione che solo attraverso la famiglia si arriva a loro. Non ci resta che dare l’appuntamento per sabato 25 gennaio 2014 alle 16,45 presso la sala convegni dell’Istituto Maria Ausiliatrice dove inizieremo il percorso insieme ai prof.ri Loredana Simeone e Ruggero Diella coppia di Roma esperta di dinamiche familiari che sarà capace di donare il suo entusiasmo e le sue competenze. I bambini e ragazzi saranno assistiti e coinvolti in un percorso preparato ad hoc con le animatrici che renderanno il po- nitori. Alle ore 20 circa la cena condivisa (ognuno porta una pietanza) di tutte le famiglie. Il cammino è iniziato: “camminando si apre il cammino, non esistono strade, solo passi … ma ogni passo, anche il più piccolo, contiene già la meta”. Oscar Wilde. Il Consiglio di Unione Exallieve/i delle FMA – Alassio Per maggiori informazioni 3284862179 , unione.alassio@ exallieve-ifmaliguria.org oppure visitate il sito: www.exallie ve-ifmaliguria.org Prossimi incontri: • 21 febbraio – Essere genitori felici. Quale padre? – Bruno Ferrero, giornalista • 23 marzo – FESTA della FAMIGLIA – Educare oggi. La cultura della reciprocità – Prof. Ezio Aceti, psicologo • 5 aprile – Vola chi osa. Una famiglia con le ali. – Chiara e Andrea Marino – Casa Famiglia Giovanni Papa XIII • 17 maggio – Io e te: educatori educati. – Graziella Boscato, giornalista • 7 giugno – Il nuovo aiuto per la famiglia: i nonni. Carissimi, mio padre, Elmo Bazzano, aveva espresso il desiderio di insignire con un riconoscimento speciale a nome della Consulta Ligure, per una personalità che nei vari campi dell’economia dello sport della cultura, si fosse segnalata a livello internazionale onorando la nostra Regione. La morte di mio padre gli ha impedito di portare a termine il suo progetto. I famigliari intendendo realizzare il suo desiderio con il consenso della Giunta della Consulta Ligure, hanno dato vita al premio LIGURE IL- LUSTRE. In occasione del 40° avremmo dovuto premiare “Fabio Fognini”, ma per impegni lavorativi non è riuscito ad essere presente. Fabio Fognini tra i primi tennisti al mondo, ricorda sempre le sue radici Arma di Taggia Liguria, come a volte si legge nella didascalia durante sue partite anche dall’altra parte del globo, un giovane famoso che fa sventolare la bandiera Ligure. Lunedì 23 dicembre alle ore 15.30 presso il campo sportivo di Santo Stefano al Mare (IM) prima della partita di calcio che ogni anno Fabio gioca con i suoi amici d’infanzia, sarà consegnato il “Riconoscimento Elmo Bazzano” Consulta Ligure. Alla premiazione sarà presente il Presidente della Famia Sanremasca, Mino Casabianca in rappresentanza della Consulta Ligure. Mi sembrava doveroso invitarvi e comunicarvi l’evento. Un augurio di buon Natale e felice anno nuovo a tutti gli associati dalla Famiglia Bazzano. Silvia NUOVI CORSI DI LINGUE ESTERE LAUREA AD ALASSIO SI IMPARA ANCHE IL RUSSO Al via lunedì 13 gennaio per chiudersi l’11 aprile 2014 i corsi serali di lingue estere edizione numero 59. Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla Biblioteca Civica (Piazza Airaldi e Durante, 7) dal Martedì al Sabato dalle ore 10 alle ore 18 (orario continuato) –Telefono 0182 648078 INGLESE I° Corso II° Corso Lunedì Venerdì ore 20,30 – 22,30 ore 20,30 – 22,30 RUSSO I° Corso II° Corso Martedì Giovedì ore 20,30 – 22,30 ore 20,30 – 22,30 I corsi si terranno presso Palazzo Morteo, Via Gramsci, 58 – 3° piano - Alassio La quota di iscrizione è di 80 euro. Il giorno 18/12/2013, presso l’Università degli Studi di Genova, dipartimento di Giurisprudenza, si è brillantemente laureato in “Giurista dell’Impresa e dell’Amministrazione” Vittorio Savona, discutendo la tesi: “Il minore contraente”. Relatore il Ch.mo Prof. Mauro Grondona. Al neo dottore, le felicitazioni della famiglia, degli amici, e dell’Associazione Vecchia Alassio. 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico E io pago! Caro “L’ALASSINO”, avrei da chiedere, a chi ne è a conoscenza, una risposta a due quesiti che credo interessino a molti concittadini. 1°) A causa del mancato trasferimento degli anziani da Poggio Fiorito al nuovo complesso di Costa Lupara “Giacomo Natale”, c’è da pagare una penale di circa 300.000 (trecentomila) euro, perché la nuova residenza non era in regola con gli impianti elettrici, corrimano, ecc. e per sistemare il tutto c’è voluto quasi un anno. 2°) Altro contenzioso deriva dalla mancata realizzazione del forno crematorio nel cimitero di Alassio. Anche qui, se non vado errato, viene richiesto un indennizzo di euro 300.000 (trecentomila) circa. Siamo un gruppo di amici e ci siamo posti come cittadini il problema: chi paga? Non è certo colpa della nuova Amministrazione il mancato controllo nel primo caso e la progettazione nel secondo, ma di chi c’era prima; perché la precedente non ha controllato che tutto fosse a norma onde evitare contestazioni e lungaggini? Per il forno crematorio, perché l’Amministrazione precedente ha preso un impegno senza avvisare i cittadini o comunque consultare le categorie economiche che si occupano di turismo? In ogni caso ad Alassio non vediamo un impianto di forno crematorio, la nostra è una città turistica, anche l’immagine ha la sua importanza. I cittadini contano niente? Per concludere, non sono i cittadini che devono pagare gli errori delle Amministrazioni, ma chi li ha commessi o non ha saputo gestire come si deve queste due importanti operazioni. Gli amministratori sono sempre innocenti anche quando sbagliano? Grazie per le eventuali risposte. Lettera firmata Lunedì 20 Gennaio 2014 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Una voce fuori dal coro Semel in anno.... est modus in rebus... due antiche massime latine che sono pilastri di civiltà: ogni tanto in un anno è lecito far pazzie… C’è una misura in tutte le cose oltre la quale non v’è rettitudine. Queste massime mi son tornate in mente ieri 31 dicembre per la cerimonia conclusiva dell’anno quando in piazzetta Beniscelli si è scatenata la girandola di musiche, fuochi d’artificio, strepiti e baraonda, regnando rumore e frastuono per gli strumenti a percussione e a fiato a tutto volume e voci urlanti dai megafoni amplificate dei presentatori. OK! tutto bene, si sopporta un poco pazientemente perché “semel licet insanire” ma... ma la cosa è bella se dura poco, diciamo una o due orette, sino alla mezzanotte; perché c’è anche qualche persona anziana che vorrebbe riposare dormendo; qualcuno vorrebbe forse ascoltare buona musica classica o guardare un programma televisivo senza che una assordante musica esterna rimbombandogli in casa gli impedisca di ascoltare l’audio interno. Qualcuno, avendo un cane, vorrebbe evitare che il suo animale si spaventi correndo qua e là a nascondersi per i botti... Il punto è soltanto qui: ci deve essere un limite di orario e non si può concedere come è stato fatto che questo rumore di musica con altoparlanti al massimo continui sino alle 2 e mezza! Le grandi e rumorose manife- Un “mugugno” più che giustificato Milano, 20/12/2013 Abito a Milano (sono una milanese d.o.c.), ma da anni ho un appartamento ad Alassio che amo come fosse la mia seconda città. Per questo motivo, da quest’anno sono abbonata all’Alassino che leggo sempre con molto piacere, ma che sempre, ahimè, ricevo con reiterato ritardo. Infatti, in numero di novembre, ad esempio, è arrivato al mio indirizzo di Milano solo questa mattina e siamo ormai alla vigilia di Natale!!! Ho già segnalato la cosa, telefonando all’A.V.A., ma a nulla è servito. Posso sperare che finalmente la spedizione dell’Alassino diventi puntuale e non più con ritardi eclatanti? Grazie e auguri per un ottimo 2014. Paola Bonalumi Oliva N.d.r. L’Associazione Vecchia Alassio ha preso atto di quanto esposto dalla S.V., tuttavia il ritardo con cui riceve il nostro giornale non è a noi imputabile. Purtroppo, e non è la prima volta, il servizio postale ritarda la consegna dell’Alassino ai destinatari. Questa situazione era già stata fatta presente alla direzione delle PT. Tuttavia, cogliamo a malincuore la sua lamentela e ci faremo nuovamente parte diligente presso il servizio postale, affinché questi ritardi non si verifichino più. Per informazione, si comunica altresì che il giornale/mensile di novembre da Lei ricevuto era stato consegnato per la spedizione alla Posta in data 18 novembre. Con la presente, Le auguriamo un felice 2014. L’A.V.A. Simpatiche somiglianze stazione devono avvenire nelle grandi piazze con ampi spazi dove il rumore si disperde facilmente ad esempio in piazza partigiani o di fronte al Municipio, ma nelle piazzette piccole e interne che sono i salotti del paese è meglio fare cose più soft, sull’esempio di altri paesini come S. Bartolomeo del Cervo o Borgio Verezzi. Sarebbe bastato un duo di chitarre o fisarmoniche o un concerto di pianoforte di bravi professionisti per portare anche una clientela più qualificata in questa nostra città dal turismo solo di massa... sono una voce fuori dal coro e sarò giudicato anche uno sciocco fuori moda ma io la penso così. siccome siamo sotto Natale e l’Anno sta volgendo al termine, spero che queste mie righe non offendano nessuno di Voi, chiedo umilmente se poteste riportare l’Alassino ai tempi migliori. Sinceramente come è ora non mi piace per niente... A mio avviso nel giornale si dovrebbe parlare unicamente di Alassio e dei suoi problemi, degli avvenimenti belli o brutti che siano, ma solo di Alassio. Per esempio curare anche di più le foto in prima pagina (quest’ultima potrebbe essere di qualsiasi posto... Alla Maria Callas dobbiamo mandarLe gli auguri????) L’annuncio degli “Alassini d’oro” sembra un ringraziamento necrologico....Tutte quelle poesie che non c’entrano niente... Parliamo anche un po’ di più di Alassio, delle sue pecche, dei suoi pregi... non facciamo diventare questo bel giornaletto un quotidiano di notizie varie che comunque si leggono su qualsiasi altro giornale... A dicembre cosa significa o cosa vuole dire la “convocazione del venerdì 29 novembre u.s.”? Scusatemi lo sfogo e spero tanto che si riporti l’amato Alassino ai suoi tempi migliori!!! Auguri a tutti Anna NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO Lettera aperta e firmata DELL’AZIONE CATTOLICA PARROCCHIALE Nei locali della Parrocchia S. Ambrogio De Canis, Prevosto della Parrocchia Lungo via Torino per tutta la notte si odono musiche con un volume (decibel) cosi forte che non è possibile dormire in tutti gli appartamenti nelle vicinanze. Abbiamo scritto delle lettere ai responsabili, che hanno sempre ignorato. Tante volte abbiamo chiamato i carabinieri che hanno fatto delle multe, ma i suoni continuano a tutto volume. Non è accettabile avere musiche così assordanti sotto la propria residenziale. Perciò preghiamo tanto le Autorità del Comune di Alassio di aiutarci al più presto possibile, prima che sia troppi tardi. È un peccato che uno dei più bei posti di Alassio debba essere disturbato cosi tanto. Distinti saluti da tutti quelli che non possono dormire in pace. avrebbe presentato il cast artistico. Quando fui vicino, sentii un’attrice che rivolgendosi al mio amico, gli diceva: “Assomiglia proprio a Mario Monicelli!” “E due”, dissi io. L’anno scorso mi trovavo in Toscana ad una Rassegna cinematografica. Mi fu presentato il regista Lorenzo Guarnieri, auto- Spettabile Redazione A.V.A., Abito nuovo e trasferimento dalla storica sede di via Roma per l’ufficio postale di Garlenda. La rinnovata struttura, realizzata secondo il lay out di Poste Italiane è stata inaugurata ufficialmente mercoledì 18 dicembre, alle ore 10, nei locali di Borgata Ponte 57 R. Al taglio del nastro è intervenuto il direttore della Filiale di Poste Italiane di Savona, Fabrizio Festa. Fra gli amministratori invitati, il sindaco, Giuliano Miele, oltre ad autorità locali e rappresentanti dell’associazionismo e delle realtà produttive della zona. Il nuovo ufficio postale, diretto da Claudia Rugalli, si colloca nei pressi della nuova sede del Comune, all’interno di un complesso residenziale che ospiterà attività commerciali e di servizio, come la farmacia, una palestra, la sede della Protezione Civile e un centro di ritrovo per le associazioni locali. si sono svolte il 18 dicembre 2013 le elezioni per il rinnovo della presidenza dell’Azione Cattolica per il triennio 20142016. L’assemblea ha ringraziato il presidente uscente Fernando Radici per il prezioso lavoro svolto durante gli anni del suo mandato sia per MBROGIO - ALASSIO l’Azione Cattolica che per le varie attività della Parrocchia (ultimo lavoro in ordine di tempo è l’artistico presepe da lui allestito nell’oratorio di Santa Caterina adiacente alla chiesa di S. Ambrogio e molto apprezzato dai turisti in visita nella nostra città). La presidente diocesana Laura Natale ha presentato agli aderenti all’Azione Cattolica il documento programmatico per il nuovo triennio associativo e, dopo lo scrutinio delle schede elettorali, l’Assistente ecclesiastico Mons. Angelo Questa devo proprio raccontarvela. Mi trovavo seduto ai bordi della grande piscina nel Villaggio Turistico di Villasimius in Sardegna, intento a leggere il giornale, quando improvvisamente notai, con la coda dell’occhio, un individuo venire a sedersi quasi a fianco a me. La co- Silvio Viglietti L’isola che c’è in visita ai presepi a Toirano A Garlenda nuovo ufficio postale più moderno e funzionale Gentile Commissario e Sindaco di Alassio In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Collegiata S. Ambrogio ha proclamato il nuovo consiglio direttivo composto dal presidente Maurizio Negro, dal vice-presidente Alberto Pelaratti e dai consiglieri Simone Audisio, Costanza Da Ponte Ciccione, Rosetta Gabbiadini ed Anna Pezzolo. Con il passaggio delle consegne tra il presidente uscente Fernando Radici ed il neoeletto Maurizio Negro ha avuto inizio il nuovo corso dell’Azione cattolica parrocchiale. Formulo il caldo augurio che la nostra Azione Cattolica in questo lasso di tempo, sotto la direzione del nuovo Consiglio, svolga felicemente l’importante compito che si è volonterosamente prefisso. Il prevosto di S. Ambrogio Mons. Angelo De Canis Primo da destra il prof. Beppe Rizzo. sa mi meravigliò alquanto, visto che alla sua destra e alla mia sinistra vi erano amplissimi spazi vuoti. Mi girai a guardarlo e lui mi sorrise. “Ahi – pensai – qui gatta ci cova!”. Il tizio, allora, mi salutò, dicendo: “Buongiorno, maestro”. “Ma lei mi conosce?”, gli chiesi, “Certamente – rispose – chi non conosce Mario Monicelli!”. Alcuni giorni dopo, ad Alassio, mi recavo ad assistere ad una rappresentazione teatrale. Quando arrivai sul posto, all’aperto, il direttore artistico, mio amico, vedendomi arrivare, mi fece cenno di avvicinarmi: mi re di un film in programmazione, che appena mi vide, esclamò: “Ma sembri proprio Mario Monicelli!”. Poiché presente era anche il presidente della Rassegna, che somigliava molto a Sergio Leone, fu scattata la foto qui sopra riportata. Che cosa posso aggiungere? Null’altro, ma soltanto che per me è un grande onore assomigliare al grande regista Mario Monicelli, autore di grandi film che raccontarono l’Italia dei pregi e dei difetti, però… spero di non fare la sua stessa fine. Beppe Rizzo LEO CLUB ALASSIO “BAIA del SOLE”: ALLA RICERCA DI ABILIAN testo didattico per le Scuole Elementari Il Leo Club Alassio “Baia del Sole”, associazione giovanile del Lions Club International, fornirà ai giovani scolari di Alassio e Moglio, il libro didattico “Alla ricerca di Abilian”, racconto istruttivo, corredato di esercitazioni, per affrontare il tema della disabilità, mezzo scelto per l’attuazione del Progetto Lions-Leo Kairòs (http://www.lions-kairos.it/a_ITA_4_1.html) “Il Leo Club Alassio - afferma il Presidente Luca Russo - ha accettato di aderire con convinzione al Tema di Studio Nazionale (TeSN) Kairòs...progetto guidato da un motto: “La diversità non è un limite ma una risorsa”. È proprio questa la peculiarità del nostro service e del nostro rivolgerci ad un ambiente cosi ricettivo come le scuole primarie, infatti, l’obiettivo ultimo, perseguibile attraverso i libri e i manuali che forniremo, deve essere quello di sviluppare un’“Integrazione al Contrario”, attraverso la creazione di situazioni in cui normodotati provino ad agire come i “diversi” e in cui non si cerchi di rendere il diverso uguale a noi ma, piuttosto, si provi a scoprire le meraviglie della sua diversità”. “La metodologia d’azione - afferma l’addetto TeSN per il distretto Leo 108ia3 Tommaso Buschiazzo - prevede che i docenti seguano i manuali attraverso i quali viene proposta un’attività ludico-riflessiva che consenta ai ragazzi di provare esperienze concrete sulla disabilità-diversità e di analizzare le proprie emozioni a riguardo. Giocare o disegnare al buio, scrivere con dei guantoni, mettersi in gioco per riuscire a comunicare con dei compagni di classe che non vedono o non sentono, giocare con un altro bambino che non può muovere le gambe o le braccia sono attività che ci permettono di vivere un’esperienza di diversità, che è normalità per al- cune persone.” “L’aver trovato - continua Russo - così grande attenzione, da parte di docenti e Direzione, mostra come il nostro sistema scolastico sia sempre particolarmente sensibile al tema della disabilità, dell’integrazione e dell’uguaglianza. Per tale motivo vogliamo rivolgere il nostro ringraziamento alle classi IA e IB; IIA; IIIA; IIIB; IVB e VB della Scuola Primaria di Alassio, al doposcuola della frazione Moglio e all’Assessore alle Politiche Educative - ViceSindaco Dott.ssa Zioni, che anche in questa occasione hanno permesso al Leo Club, come già avvenuto per altri temi di sensibilizzazione in passato, di concentrare la propria attenzione sui nostri giovanissimi studenti rendendoci sempre più convinti che questa Scuola basata su Accoglienza e Dialogo sia luogo d’elezione per far crescere culturalmente ragazze e ragazzi del Domani”. Il Leo Club è un’associazione giovanile internazionale, rivolta a membri di età compresa tra i 14 e i 30 anni, che opera sull’intero territorio nazionale con particolare attenzione a quelle che sono le esigenze dei giovani, sposando e proponendo iniziative di vario genere che vanno dall’organizzazione di feste ed eventi di raccolta fondi, alla sensibilizzazione verso la tutela del nostro ambiente e della nostra cultura, alla promozione dello sport come veicolo di integrazione ed amicizia... e tante altre iniziative benefiche. Ogni Leo Club fa parte di un ente organizzativo più vasto, il Multidistretto, distinto in singoli Distretti locali. Il Leo Club Alassio, giunto ad decimo anno di attività, fa parte del Distretto Leo 108ia3. c.s. Leo Club Alassio “Baia del Sole” [email protected] Lunedì 20 Gennaio 2014 Ad Alassio “The Beat Art Concept” con Rudy Mas Il Comune di Alassio, Assessorato al Turismo e allo Sport, ha presentato nell’ambito della rassegna “Natale ad Alassio” la performance “The Beat Art Concept” di Rudy Mascheretti in arte Rudy Mas. L’artista alassino ha dipinto in estemporanea un’opera pittorica ispirata al Santo Natale, accompagnato dal vivo dall’orchestra “Wild Dixieland Jazz Band”. Il ricavato dell’opera, che Rudy ha donato al Comune di Alassio e verrà devoluto a vantaggio delle famiglie disagiate di Alassio. Venerdì 27 dicembre dalle ore 17.00 in piazzetta Beniscelli Rudy Mascheretti, artista ormai internazionale, è tornato ad Alassio, sua città natale. Partendo da qui, con la sua “Beat Art”, ha calcato e continua a calcare i più importanti scenari, come Dubai, Ginevra, Losanna, Marsiglia, New York e molti altri. Durante la sua performance Rudy, accompagnato da artisti di vaglia, mixa i suoi dischi e contemporaneamente dipinge una grande tela posta sul paco, alle sue spalle: come dice Rudy, “dipingo la musica e suo- 5 «L'ALASSINO» Rubrichetta mensile Un ricordo per... no la pittura”. Questo nuovo concetto espressivo, come detto, è apprezzatissimo ovunque e sta dando all’artista molte soddisfazioni. “È sempre bello ospitare sul nostro territorio artisti affermati che ritornano a casa – dice Simone Rossi, Assessore al Turismo di Alassio – e Rudy ha portato il nome della nostra città davvero in giro per il mondo”. LAIGUEGLIA ANNO 1905 Asilo infantile (oggi ancora da restaurare) È stato pubblicato su una raccolta di racconti, anche il racconto intitolato “Nicola”. Parla di scuola in un modo un po’ diverso, come diverso era il modo di stare a scuola e di guardare ai ragazzi. Parla anche del mare, del CNAM, di tante persone che sono nel cuore Ollandini. E ricordatevi che chi scrive, spesso, inventa, modifica… insomma, si diverte. NICOLA che “non ha il fisico” N icola invece “non ha il fisico”. Lo guardi e ti pare un normalissimo ragazzino di 13 anni, abbastanza alto e magro, con una zazzera castana che svolazza ad ogni soffio d’aria e due occhietti scuri intelligenti: lo immagini che corre dietro al pallone, che si rincorre con i compagni, che fa a gara a lanciare pietre piatte sull’acqua…ma qualche giorno fa, mentre sbirciavo dalla finestrona del piano uffici e me li guardavo giù nel cortile, a scalmanarsi tutti in qualche modo, quegli uccellini coloratissimi e strillanti energia da tutti i pori, ecco, proprio mentre mi chiedevo come avremmo fatto a ricomporli in tempo per il rientro in classe – me lo chiedo tutti i giorni, veramente, e tutti i giorni verifico che, più corrono o chiacchierano, più è facile poi ottenere la loro attenzione - lo vedo, Nicola. Se ne sta un po’ in disparte vicino ai gradini, ma non è seduto: pare che voglia da un momento all’altro aggregarsi al gruppo di pallavolo e sia esitante, dubbioso…poi si lancia, corre un po’ e…corre? Veramente non si può definire corsa il bizzarro movimento caracollante con cui cerca di avvicinarsi ai compagni. Parte sporgendosi in avanti con la testa (mi vien da sospendere il fiato ed aspettare il capitombolo), poi di scatto raddrizza le spalle, ma nel frattempo piega le ginocchia come in preghiera e, così raggomitolato, tenta disperatamente di prendere velocità roteando un poco le mani, mentre le braccia restano tristemente contratte ad angolo retto ai lati dei fianchi. Ondeggia a destra e a sinistra faticosamente e raggiunge la squadra dopo alcuni minuti di sofferto impegno, del quale peraltro pare che nessuno si sia accorto, visto che tutti fan finta di non averlo notato e continuano imperterriti a palleggiare fra loro. Non si arrende, il nostro Nicola; giunto a tiro, prova a dire “eccomi, gioco anch’io..”, si inserisce a forza fra gli altri e aspetta che gli passino la palla. Invano, per alcuni lunghissimi secondi. Poi, naturalmente per caso, eccola, la palla, finalmente: è lì che sobbalza davanti a lui, basta chiudere la mano a pugno e colpirla, in qualunque modo, mandarla in qualunque dire- zione, per essere davvero accettato come pallavolista principiante. Invece no. Nicola la fissa con terrore, si scansa, ci si mette di lato, abbassa le braccia, apre le mani, la fa rimbalzare tre volte e quattro sul selciato, poi si decide: la tocca e la scaglia, debolmente ma significativamente, all’indietro. E qui parte il boato “vaiii viaaa”. Non reagisce neppure, povero Nicola, deve esserci così abituato da accettarlo come destino inevitabile. Non sa correre. Non riesce a colpire una palla neppure da ferma. Non sa nascondersi né scoprire chi si è nascosto. In palestra nessuno lo vuole come partner di esercizi fisici in coppia, nessuno lo vuole in squadra di niente, neppure il badminton fa per lui, neppure le compagne lo accettano: mica si possono raccontare i propri segreti ad un maschio. E poi Nicola non ama la compagnia delle “femmine”, muore dalla voglia di saltare (il suo record di lungo deve aggirarsi attorno ai 49 cm.), di correre (i 100 metri li percorre in quattro minuti netti), di far goal possibilmente nella porta avversaria, di far canestro almeno una volta nella vita; invece no, è completamente negato per ogni attività che preveda un movimento leggermente più impegnativo dello spostamento della sedia al banco, non riesce a coordinare braccia, occhi e gambe, non regge il minimo sforzo, con gli oggetti tondi come il pallone ha un rapporto diabolico e questi, se li tocca (avvenimento non così frequente), schizzano via, come dotati di vita e volontà proprie, in mille direzioni, tutte contrarie a quella necessaria. Nicola soffrirà per tre anni di scuola media questa sua inspiegabile – o forse spiegabilissima, ma difficile da modificare – peculiarità psicofisica. No si arrenderà mai, saranno però i suoi compagni a sconfiggerlo ogni volta: si fa sport per partecipare, forse, ma se sei quello che impedisce di vincere, allora non farai sport! Poi, verso gennaio, in terza classe, accompagna Carlo al porto. E’ sabato, le lezioni sono sospese, molti ragazzini seguono però i laboratori e le attività fisiche che organizziamo per loro settimanalmente e, fra queste, il corso di vela. Si parte alle nove del mattino con il furgone della ditta di Carlo, che insegna Lettere, ma è un buon velista, ha una barca al porto, conosce tutto il Circolo Nautico nelle persone dei suoi dirigenti e dedica il suo sabato a coordinare le attività sportive di tutta la Scuola e, in particolare, ad accompagnare i suoi 15 ragazzini, maschi e femmine, alle lezioni di vela. Nicola non ha mai provato ad aggregarsi, ma Carlo lo ha notato in cortile e in palestra e ha deciso che la vela fa al caso suo, così quel sabato Nicola si aggrega e ci prova. Ad attenderli al Porto c’è Rinaldo, un mito. Non esiste un istruttore migliore, per i nostri studentelli: li riceve col sorriso, racconta aneddoti spassosi di regate entusiasmanti, mostra e commenta video su Luna Rossa, su Cino Ricci, sugli Optimist e i fratelli S. e i vecchi campioni alassini come Pino, Sergio e Lillo, Armando, Gianpiero; organizza incontri con le stelle attuali della vela ligure e questi attoniti spettatori in erba, questi bambocci con gli occhi spalancati e i salvagente che ballonzolano sulle loro esili spalle, ascoltano l’alassina Roberta e i fratelli genovesi e stringono le loro mani e armano le barchette per uscire in mare insieme a loro. Non dimenticherò mai l’incantesimo di quei piccoli gusci bianchi sulle increspature blu del mare un po’ mosso, di quelle mani piccole e veloci intente a legare i primi utili nodi, di quegli occhi vividi che scrutano gli streppetti e i baffi sventolanti sul biancore delle vele e premono esperte sul timone e poggiano e orzano come vecchi lupi di mare, mentre la bolina va stretta ancora un poco e di lasco si gonfia la randa come un fiore che stia per fuggire dallo stelo. Dalla loggia in cima alla roccia, il cuore si gonfia di tenerezza e orgoglio e mi chiedo se qualcuno di loro, o qualcuno dei loro genitori, qualcuno degli estranei che li sta a guardare, si renda conto davvero del momento magico che quel gruppo di ragazzini sta vivendo, padrone di sé e della propria rotta, libero in mezzo al mare perché sicuro della propria destrezza, che lo aiuta ad affrontare vento e onde e freddo e fatica con il semplice spostamento del corpo da una mura all’altra, del braccio dall’orza alla poggia, mentre il guscio diventa la vita e la casa e non c’è bisogno di niente e nessuno, se non della voce di Rinaldo che incoraggia e suggerisce e corregge, ma per poco, perché ormai sono tutti fieri di sé e del proprio Optimist. Nicola quel sabato è in barca con Carlo, mentre Rinaldo lavora sul gommone. Nicola scende alle 12 dalla barca come in trance. Conosco quell’espressione: Nicola si è innamorato subito. Della vela, del mare, del vento. Nicola ha trovato la sua sistemazione ideale in un mondo sportivo che lo aveva sempre rifiutato: seduto nella sua barchetta leggera, controlla i nodi degli streppi, non troppo stretti e neanche troppo larghi, tasta la tensione della randa, verifica il funzionamento dei bozzelli, poi se ne va, con gli altri, ma così solo da perdersi nell’azzurro non si sa bene se di mare o se di cielo. Annusa le raffiche prima di tutti, le cavalca leggero come un ballerino, stringe la bolina come nessuno sa fare, riesce a far sfilare il suo “Cibilì” innanzi a tutti anche con una esile bava d’aria, di quelle che ti inchiodano fisso, se non sei più che sensibile ai suoi scarsi sospiri. Carlo e Rinaldo, ma vorrei dire la Scuola, tutti insieme abbiamo fatto un altro miracolo, di quelli piccoli, ma così importanti: un ragazzo di 13 anni ha scoperto la sua passione, non avrà mai più paura di misurarsi con gli altri, non si annoierà mai più, ha compiuto un importante grande passo verso la stima di sé e, da oggi in poi, non sarà più la forma di un pallone rotolante ad ispirargli vergogna e frustrazione. Una vela nel vento sulle onde, questo sarà il balsamo per il suo cuore quando la vita lo insidierà e le persone lo deluderanno. Nicola ha partecipato quest’anno alle Olimpiadi. No, non ha vinto. Sì, è stato bravo, perché ha regatato con i migliori del mondo e si è piazzato non dietro, ma in mezzo a loro. La sua barca è impegnativa e faticosissima, sulle onde si muove come un fuscello, la vela è enorme rapportata allo scafo esile e l’uomo, a bordo, deve essere forte e robusto e domarla di continuo, mentre sembra che stia per spiccare il volo e scuffiare. Nicola si è irrobustito, ora è alto e forte e muscoloso e non ricorda molto da vicino il ragazzetto che scoprì la vela un lontano sabato mattina, al porto. I suoi occhi scuri intelligenti sono però sempre gli stessi, più sorridenti e fermi, quando mi abbraccia e mi ringrazia per i complimenti. I ricci castani sventolano liberi come la sua vela, un po’ lunghi e scapigliati, come si conviene a chi non perde tempo nella cura delle inezie e ama sentirsi il vento addosso dappertutto e intuirne le direzioni e l’intensità e il carattere balzano. È qui, al porto. Rinaldo non c’è più, ora lavora in altre città per altri scopi; al suo posto Flavio compie gli stesi gesti: prepara le mute e i salvagente; ordina le operazioni per schierare gli Optimist, armarli, esser pronti all’uscita; ripassa la lezione sui nodi e quella sulla direzione dei venti, da terra o dal mare, da sud oppure da ponente, o Grecale come oggi, che c’è un vento teso e fresco che increspa appena la superficie dell’acqua, ma ogni tanto, sotto raffica, alza spruzzi gelati nonostante il cielo sereno. Nicola oggi è l’ospite d’onore. Parlerà della sua esperienza olimpica e tutti lo ascolteranno incantati e sentiranno che cosa significa vivere lo sport con gioia e sacrificio. Racconterà della fatica degli allenamenti, poi di quella in gara, mentre sembra che le braccia ti si spezzino sotto la pressione delle scotte e gli occhi lacrimano per il freddo che punge le guance e illividisce labbra, naso e orecchie. Proverà a descrivere la paura quando disperi di farcela e poi la felicità pura che ti prende quando scopri che gli avversari hanno problemi maggiori dei tuoi, che la tua schiena può ancora resistere e le tue mani spellate in fondo non fanno più male, ora che la linea d’arrivo è lì davanti a te, pulita, quasi visibilmente disegnata su quel lembo di mare e di onde che non ti hanno vinto, perché tu, in fondo, ti sei sottomesso a loro tanto da riuscire a confonderti con le creste bianche e gli spruzzi ghiacciati e diventare mare e vento. Oggi però Nicola è istruttore. Esce con il gruppo di ragazzini, li controlla uno ad uno, li loda per il lavoro che fanno, suggerisce manovre e li spinge a osare oltre l’isola, oltre il limite che Flavio osserva sempre rigorosamente. Ora gli Optimist sembrano rabbrividire di entusiasmo, mentre il porto si fa più lontano e, miracolosamente, il vento pare calmarsi un poco per permettere manovre sicure e veloci. Al ritorno, issano le barche sui carrelli vociando e sempre vociando lavano, disarmano, ripongono con ordine, controllano… non c’è alcun bisogno di richiami, oggi. C’è Nicola che li guarda con una sorta di tenerezza quasi triste e, mentre li saluto tutti e mi avvio a casa, mi strige le mani con forza e mi dice “Ricorda, preside, che meraviglia quegli anni…”. Vorrei dirgli di sì, che ricordo tutto benissimo e ricordo anche tutto il dolore di quei tempi, quando le gambe non volevano correre e le mani non agguantavano la palla; quando le squadre lo cacciavano regolarmente e le ore in palestra o in cortile sembravano eterne. Vorrei dirgli che solo la sua bontà d’animo, la sua dolcezza, la tenacia e il desiderio di non soccombere lo hanno salvato e lo inducono, oggi, a parlare di anni meravigliosi. Poi penso a quel sabato al porto, con Carlo e Rinaldo: sì, sono stati meravigliosi, quegli anni, così come meravigliosa è oggi la sua realtà. Allora lo bacio, così, sulla guancia, come una vecchia zia fa col nipote cresciuto, ma pur sempre bambino. Loredana Nattero Istituto Maria Ausiliatrice Scuola Primaria Parificata e Paritaria Scuola dell’ Infanzia Corso Diaz, 60 Alassio– Sv Sono aperte le ISCRIZIONI Anno Scolastico 2014-15 UNA SCUOLA PER CRESCERE 6 «L'ALASSINO» Gli Amici di Padre Hermann in Rwanda Fabrizio, Franco, Loretta, Massimo e Roberto sono i nomi dei cinque volontari dell’Associazione AMICI DI PADRE HERMANN ONLUS ALASSIO, che si sono recati a proprie spese nella Missione Rwandese presso il villaggio di Saint Kizito dal 3 al 21 novembre. Scopo del viaggio era quello di svuotare il container spedito il 19 febbraio e giunto fortunosamente a destinazione, contenente per la maggior parte una grande cucina completa di tutti gli accessori, donata dalla “Autostrada e Polizia di Imperia” e la sua installazione nell’apposito locale fatto costruire. Tale compito è stato portato a termine, come pure la sistemazione del refettorio con sedie, tavoli ed armadi e la costruzione di un altro grande locale adibito a spogliatoio/docce. Tanti altri piccoli e grandi lavori sono stati eseguiti, che qui non sono menzionati, ma non ha importanza, come invece lo è stata sentirsi una sola grande famiglia con tutti i bambini del villaggio, soprattutto i più bisognosi. Grazie per tutte le offerte della Comunità Alassina e non solo, che hanno reso possibile tutto questo. Qualcuno dice: “Una goccia nel mare delle necessità!”, ma forse lo stesso mare non è fatto da tante piccole gocce? Salute e Saluti a TUTTI. Augusto Fabrizio, Franco, Loretta, Massimo e Roberto. ASPETTANDO LA BEFANA La manifestazione organizzata dal Comune di Alassio - Politiche Sociali - Associazionismo e Volontariato si sarebbe nizzatori a posticiparla al 6, proprio il giorno dell’Epifania. Luogo di incontro la centralissima via Torino, dove, dalle ore dovuta svolgere nel pomeriggio di sabato 4 gennaio, ma il maltempo ha costretto gli orga- 15 alle ore 19, alcune delle numerose Associazioni di volontariato presenti sul territorio alassino si sono ritrovate per far festa e coinvolgere residenti e turisti. Gli Alpini hanno preparato e offerto castagne e vin brulé, dal banchetto della Vecchia Alassio sono state distribuite le famose “Biscette” preparate e donate dalla Società Agricola di Mutuo Soccorso di Solva. Ad animare musicalmente il pomeriggio ci ha pensato il bravissimo Nando Rizzo e la Banda città di Alassio diretta dal maestro Giovanni Puerari. Hanno partecipato le Associazioni di volontariato: Alpini A.V.O - Vecchia Alassio - C.R.I. sez. di Alassio - Croce Bianca Amnesty International - Unicef Gruppo Preghiera San Padre Pio. Lunedì 20 Gennaio 2014 Presepe vivente per bambini e Musica Popolare con I Brembaghet. Si accende il Natale di Alassio Il Natale tanto atteso dai bambini con la sua atmosfera magica è arrivato anche ad Alassio. Nella cornice della Baia del Sole sono stati proprio loro i protagonisti del Presepe Vivente che è andato in scena sabato pomeriggio (21 dicembre) dalle 16.00 alle 20.00 in una suggestiva piazzetta Beniscelli ai piedi della spiaggia alassina. I più piccoli hanno impersonato tra sacro e profano i personaggi della Natività. Alassio ha deciso di riservare un’edizione molto particolare del Presepe Vivente che Nello Simoncini, da sempre grande appassionato del teatro di strada, ha messo in cantiere da diversi mesi. Un corteo ricco di luci è partito dal Palazzo Comunale per raggiungere piazzetta Beniscelli dove è stata rappresentata la Natività che come caratteristica principale richiama i vecchi mestieri dell’Alassio di una volta. È stata allestita quindi una coreografia molto suggestiva che ha affascinato anche i più grandi e non solo i piccoli protagonisti del Presepe alassino. Per l’occasione è stata realizzata un’imponente scenografia che ha avuto come obiettivo l’importanza di ricondurre il Natale ai valori della solidarietà e della collaborazione tra gli alassini. Oltre al Presepe proprio in Comune alle 16,30 è andata in scena “Arriva la Stella Cometa!” con un laboratorio decisamente particolare: qui sono stati creati costumi per la sfilata luminosa riservata a bambini dai 4 ai 10 anni di età. L’iniziativa, in questo caso, è stata curata da Alfa Spettacoli. Oltre alla rappresentazione della Natività il pomeriggio di sabato è stato allietato dai Brembaghet, un gruppo bergamasco che si esibisce da tempo facendo rivivere nelle piazze del Nord Italia la tradizione della musica popolare. Nati da un’idea di Renato Carminati, flautista e da altri musicisti pro- venienti dalla musica popolare, i Brembaghet usano strumenti tradizionali con un repertorio di musiche da ballo e d’ascolto del ricco patrimonio popolare-tradizionale, bergamasco in particolare, ma anche lombardo e prealpino,del nord Italia con piacevoli riferimenti a tutto il vasto repertorio italiano ed europeo. I musicisti che si sono esibiti nelle vie cittadine con partenza da Borgo Barusso alle 16.00 sono Renato Carminati (Flauti-Baghèt), Fabrizio Ghisleni (Fisarmonica), Giusi Pesenti (Percussioni-Bombardino), Marco Locatelli (Chitarra-Percussioni) e Alessandra Improta (Fisarmonica). Alassio e Laigueglia festeggiano il nuovo anno insieme Capodanno con i fuochi d’artificio nella Baia del Sole Alassio e Laigueglia unite dai fuochi d’artificio: nella cittadina del ‘Muretto’ lo spettacolo parte allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. Lo show è stato allestito sul molo Mario Bestoso, nel pieno centro di Alassio. Il borgo marinaro di Laigueglia invece ha regalato ai turisti e ai residenti lo spettacolo dei fuochi mercoledì 1 gennaio alle 18. Fal/. Per l’AVA Gioiose sfilate della Banda Città di Alassio Primo atto della rassegna teatrale Il 1 gennaio il Complesso Musicale cittadino, rivestito delle pettorine contro la violenza sulle donne, ha rallegrato le vie del centro storico con le sue note festose, seguito e applaudito da una folla entusiasta di turisti. Il 6 gennaio la Banda Musicale, preceduta da un gruppo di Befane, ha distribuito caramelle a bambini e non e ha vivacizzato il mercatino di Via Torino, dove tutti hanno gustato “il vin brulé” offerto dagli alpini e dal ristorante Danio una succulenta merenda. CONCERTO DEL CORO Sabato 4 gennaio u. sc. nella chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, alle ore 21, si è svolto il concerto Natalizio. Nella foto da sinistra: il M° della Cappella Musicale di Sant'Ambrogio Giovanni Puerari, il soprano Melissa Briozzo, il tenore alassino Andrea Elena, il vice parroco don Stefano Caprile all'organo, e parte della Corale. Piacevolissimo debutto della Stagione Teatrale presso l’ex Chiesa Anglicana. “Il gobbo delle nostre dame” è una variazione a tema fine, sagace e molto godibile, del Musical firmato da Riccardo Cocciante (Il gobbo di Notre Dame) tratto dal celebre romanzo di Victor Hugo. La Parodia è antica quanto antico è il Teatro, ma soltanto quando è trattata in modo intelligente riesce ad ottenere il meritato successo. Successo c’è stato sabato 21 tra applausi e risate convinte da parte del numeroso pubblico che, grazie all’intuizione ed alla professionalità di Giorgio Caprile, direttore artistico della rassegna teatrale, ha potuto godere di una serata veramente piacevole e divertente. Sul palcoscenico i bravissimi Pandemonium (Gianna Carlotta, Gianni Mauro, Mariano Perrella, Annarita Piratsu, Patrizia Tapparelli) hanno sfoggiato oltre la preziosa professionalità attoriale un’ottima preparazione vocale e musicale. Con loro le ottime danzatrici Giulia Antonini e Loredana Luccini, belle e brave. La regia di Pippo Franco svelta e fantasiosa faceva l’occhiolino a quel mitico Quartetto Cetra che della Parodia ha fatto un vero e proprio genere teatrale rendendolo popolarissimo quando la Televisione Italiana offriva, al contrario degli attuali squallidi palinsesti, spettacoli degni di tal nome. Bentornato, quindi, il Teatro che diverte intelligentemente, con garbo e senza quella volgarità che sem- bra essere necessaria troppo spesso a chi cerca di far ridere con battutacce scontate e banali. Far ridere, come diceva il grande Totò, non è facile, ma quando ci si riesce la risata corale diventa un inno alla gioia… e con gioia il pubblico di sabato sera ha convintamente applaudito, grato della spensieratezza, del divertimento goduti. A.E. Lunedì 20 Gennaio 2014 7 «L'ALASSINO» Ritruvammuse Insemme 2013 C i siamo “ritrovati” in tanti davvero venerdì sera (20 dicembre). La Chiesa Anglicana era piena zeppa, con “troppa” gente in piedi. Sono ormai tanti gli anni che ci separano dalla prima edizione di questo spettacolo che vuol essere un momento di aggregazione e spunto per elargire da parte dell’A.V.A. gli auguri natalizi, ma alassini e non, accorrono sempre a supportare e ad applaudire chi, anche con qualche sacrificio, cerca di rallegrare e divertire alassinamente. Sembra che anche quest’anno ci siamo riusciti! La serata ha avuto inizio con la simpatia e la bravura dei Babbi Natale della Banda Cittadina che ha dedicato a tutti un medley natalizio. Andrea Gallea, presentatore storico, ha introdotto Caterina Maggi, presidente dell’A.V.A., che ha detto parole beneauguranti. Marinella Reale ha presentato una sua bella poesia. Diretta dal professor Mauro Borri, l’Alassio Casual Orchestra della Scuola di Musica “Carlo Tomagnini” ha eseguito pregevolmente vari brani. I giovani musicisti, guidati dai propri validi e appassionati Docenti, hanno dimostrato oltre all’innegabile bravura quella determinazione che ci ha suggerito di consegnar loro il riconoscimento “Alassini per il futuro”. Gianni Croce, con la simpatia che lo contraddistingue, ha interpretato due sue godibilissime poesie. Il Ritruvammuse Quartet ci ha offerto una più che gradita sorpresa: un insieme di Artisti che sanno davvero fare musica, con verve e spigliatezza, doti musicali e canore più che rimarchevoli. Antonio Boscione riesce sempre a catturare il pubblico con le sue liriche e con il suo innato talento di fine dicitore. Massimo Schiavon e il pia- tori di spetta a t i m e r g La sala Melissa Briozzo (sopra Mauro no), Raf faele E Bor ri (p s ianofor t posito (clarinet e) to), noforte: binomio vincente. Accompagnata al piano da Mauro Borri e al clarinetto da Raffaele Esposito, Melissa Briozzo è stata una splendida “bambola meccanica” interpretando il difficile ruolo tratto da ‘Les contes d’Hoffmann’ di Offenbach. Termina la prima parte con Progetto Danza di Iris Gaburri: un piccolo trionfo di bravura, di eleganza, di spigliatezza da parte di tutti. Nell’intervallo è stato consegnato il riconoscimento “Alassini per il futuro” da parte del presidente dell’A.V.A. Caterina Maggi alla Preside dell’Istituto Comprensivo Statale di Alassio, sede della Scuola di Musica “Carlo Tomagnini”. E finalmente la parte più attesa: la commedia “Ciù e me segnu… ciù u lampa”, atto unico di Gianni Croce, con la Compagnia Dialettale Alassina diretta da Andrea Elena. Dell’Autore e della Gli interpreti d ella “Ciù e me segn commedia u… ciù u lamp a” A.E. oe elcamin asso) B a i z n Ci abb uartet”: Cavallo (contr Q e m m e o ipp Ins ammuse tanti), P forte) “Ritruv Massano (can e Croce (piano na Giusepp Marile bur ri Iris Ga i d a z n o Da Progett Alassio Casu diretta dal prof.al Orchestra Mauro Borri La presidente d ell’A il riconoscimentoVA Caterina Maggi consegna “Alassini p alla Scuola di Musica “Carloer il futuro” Tomagnini” Gianni Croce, iografo poeta e commed Compagnia abbiamo detto tanto sull’Alassino di novembre, aggiungiamo solo uno spontaneo e sentito “Bravo” per tutti. Non soltanto per il lusinghiero successo ottenuto ma anche e soprattutto per la volontà di portare avanti, con determinazione, una vera e propria istituzione che, salvaguardandolo, cerca di proporre il nostro dialetto anche a chi non ne ha frequentazione, divertendosi e divertendo. Per la realizzazione di questa splendida serata l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione l’Anglicana; l’A.V.A. la ringrazia ed anche segnala che l’Agenzia Muratore ha offerto gentilmente i fiori a tutte le Signore che hanno partecipato allo spettacolo. von o Schia m i s s a M Il poeta Antonio Boscione I Babbi Natale del complesso m usicale alassino essa La poet lla Reale Marine Andrea Ga llea, il presentato re 8 «L'ALASSINO» Lunedì 20 Gennaio 2014 Don Bosco e i Salesiani Un’amicizia lunga 50 anni USI, CONSUETUDINI E TRADIZIONI A TAVOLA ad Alassio (PRIMA PUNTATA) Introduzione. Quando martedì 15 ottobre 2013 è giunta ad Alassio l’urna con le reliquie di S. Giovanni Bosco, abbiamo avuto la prova concreta della popolarità e dell’ammirazione che il Santo piemontese ha ancora nella nostra città e su tutto il territorio. La processione continua per tutta la giornata fino a tarda sera di giovani e di persone di ogni età e ceto ci ha dato conferma che Don Bosco è ancora vivo in mezzo a noi e che i giovani alassini e di tutto il territorio possono ancora contare su quella educazione salesiana, basata sul metodo preventivo, che ha reso famoso il Santo in tutto il mondo. Su richiesta di tanti amici mi accingo a fare un excursus sull’opera salesiana ad Alassio, a partire da quando il Santo in persona venne ad acquistare il convento di S. Maria degli Angeli fino ai giorni nostri. Non sono uno storico e neanche mi voglio atteggiare in questa veste: semplicemente sono un exallievo di lungo corso e quindi depositario della memoria storica della Casa di Alassio. Pertanto questo mio relazionare sarà fatto attraverso aneddoti, medaglioni di Salesiani e di laici illustri che si sono avvicendati ad Alassio, seguendo l’andamento temporale da quell’ ormai lontano 20 settembre 1870, data in cui viene firmato davanti al notaio Gerolamo Fignoni, l’atto di acquisto del complesso denominato Convento di S. Maria degli Angeli. Alassio dai freddi venti del nord. Un aneddoto curioso è sempre stato quello del vescovo di Albenga, che arrivato dalla Sicilia, trovava la città delle torri troppo fredda e aveva espresso il desiderio di trasferire la diocesi ad Alassio, proprio nel Collegio di S. Maria degli Angeli: lascio immaginare la rivoluzione degli albenganesi! E non se ne fece niente. Ma questo fu uno dei fatti che creò attrito tra le due cittadine. Il problema dell’educazione nella nostra città. Le famiglie di Alassio erano in genere piuttosto numerose: all’epoca avere dei figli era una benedizione del Signore, anche se le risorse erano poche. Da quando il passaggio della meteora napoleonica aveva costretto la gran parte degli Istituti Religiosi chiamati all’educazione della gioventù e alla loro formazione, a chiudere, Alassio mancava completamente di un sistema di scuole. In realtà esisteva una scuola condotta dalle Suore di Carità per le ragazze (al massimo sette! Perché nelle famiglie la ragazza o doveva andare a imparare a cucire o a ricamare, oppure affiancava la mamma nelle faccende casalinghe). Il problema era molto sentito e nell’archivio del Comune, che alla fine degli anni sessanta si trovava ancora nel Palazzo Durante (attualmente occupato dalle Poste e dalla Biblioteca) troviamo verbali di diverse sedute Avevo circa undici anni quando sono entrato nel gruppo dei chierichetti di S. Ambrogio, il “capo” era Renato Elena, oggi parroco di S. Bartolomeo al Mare. Andrea, suo fratello era il “capo della cantoria”, e tutti noi sappiamo bene dove il canto lo abbia poi portato: il melodramma lo ha visto protagonista per le, ma prestissimo aperta anche alle ragazze, grazie al “Prevosto” che era persona assolutamente avanti rispetto al suo tempo. Le amicizie nate sul palco di S. Ambrogio erano vere, si sono consolidate nel tempo, e oggi, a distanza di mezzo secolo (fa un po’ effetto…) continuano con frequentazioni divenute, in molti anni in tutti i maggiori teatri internazionali, un po’ anche come ambasciatore di Alassio nel mondo. Sento spesso dire che la pratica del “nemo propheta in patria”, sia da noi grandemente diffusa, tuttavia non la considero del tutto negativa; di lui, come di altri amici che hanno raggiunto una certa notorietà, apprezzo la capacità di sapersi rapportare “normalmen- alcune casi anche grazie all’A.V.A., ancora più intense. Queste poche righe desiderano celebrare l’amicizia con Andrea e tutte le persone che in esse si riconoscono e ha preso spunto da alcune foto della mia copiosa collezione di vecchie immagini di Alassio. Particolarmente significativa per me quella che ci ritrae insieme in palcoscenico il 12 gennaio 1964 e che Il Galletto di Natale diventa matedella tradizione così come sono ria di studio e ricerca, nel progetto state tramandate nei secoli dai La cultura alassina in tavola, per gli “vecchi” alassini. alunni del corso enogastronomico Per il “galletto” e gli usi e le condell’Alberghiero della Città del suetudini legate alle feste di Natale è Muretto. stato invitato dagli organizzatori Il progetto elaborato dal Centro Gianni Croce, poeta dialettale e aniStudi del “Giancardi”, e promosso matore culturale della filodrammadall’assessore alla politiche scolatica alassina: a lui il compito di racstiche Monica Zioni, si propone di contare la storia e le leggende legapromuovere tra le nuove generaziote al dolce natalizio. ni gli usi e le consuetudini legati al ciIl progetto condotto dai docenti bo e alle tradizioni dei borghi e delAntonella Annitto, Monica Barbera, le frazioni di Alassio. Elena Rossi, Paolo Tavaroli, Daniele L’intento è quello di stimolare, atCuminetti, Ivano Ioime, Paolo Matraverso l’universale culturale della donia e Franco Laureri si rifà all’earte culinaria, la piena integrazione dei bambini e degli adolescenti di recente immigrazione al fine di favorire la convivenza civile e la socializzazione dei sapori tra le diverse culture e religioni. Nel cinquantesimo dalla sua fondazione, l’Alberghiero vive nuove sfide legate alla conservazione delle ricette-tradizione cercando di preservarle dalle contaminazioni della globalizzaGiovani pasticceri crescono con i consigli zione e dalla McDodi Gianni Croce. naldizzazione delle cucine. sperienza di Terra Madre “I Granai Risvolti sociologici affrontati dai Della Memoria” di Slow Food landocenti delle materie umanistiche ciato da Carlin Petrini anni or sono e di religione e supportati dalle teper raccogliere attraverso i nuovi stimonianze delle memorie storimedia tutte le testimonianze di ciche della città, di volta in volta conviltà: storie, racconti e saperi da cuducono, attraverso esperienze perstodire e trasmettere alle future gesonali, gli alunni nei luoghi e nei nerazioni. contesti in cui sono nate le ricette CORSO D’ITALIANO PER STRANIERI GRATUITO Alassio subito dopo l’unità d’Italia. Se vogliamo capire lo spirito che animò l’amministrazione comunale e il Sac. Don Giovanni Bosco, dobbiamo inquadrarlo nel come si presentava Alassio subito dopo il 1860. Un paese tranquillo, con un centro storico con alte case dalle facciate colorate, sistemate parallelamente ad una spiaggia di sabbia finissima su cui nasceva l’erba e si potevano vedere le pecore a brucare. Tutto intorno piccole case (uno o due piani al massimo), circondate da orti e giardini, più o meno estesi, a secondo delle disponibilità finanziarie dei proprietari. In alcuni punti della spiaggia, adattati allo scopo, il rimessaggio di barche da pesca, con reti da tingere e da asciugare. Si comprende allora che il paese era diviso tra contadini e pescatori. Tra questi ricordiamo in particolare i tonnarotti (il cui ricordo è ancora vivo soprattutto nella frazione Moglio), che periodicamente partivano per portarsi alla pesca del tonno e alla sua lavorazione e i corallari anche questi in periodiche trasferte per la pesca del rinomato corallo. C’era poi un gruppo di famiglie abbienti, in qualche caso nobiliari, che erano in pratica i pubblici amministratori della città: amministratori oculati che cercavano tutte le strade per fare gli interessi del paese e dei suoi abitanti. Il clima era mite: un vero dono della natura, che, con una collina posta a conca attorno al paese e con una vegetazione bellissima e abbondantissima, riparava consiliari che trattavano il problema scuole. È interessante osservare che il problema non toccava i signori del posto. Per loro c’era l’educazione domiciliare, perché potevano permettersi l’educatore di famiglia. Però, come ho detto prima, questi illustri personaggi avevano a cuore gli abitanti, contadini e pescatori, e desideravano che i loro figli avessero un minimo di istruzione. Ed è così che verso la fine del 1869, durante una seduta consiliare presieduta dal conte G. B. Morteo, con i consiglieri G.B. Parascosso, Murchio Giuseppe, Paolo Torre, conte Francesco Cazulini, barone Lazzaro Brea, Arduini Agostino cav. Pietro Plaisant e Preve Luigi (per citarne solo alcuni)si decide all’unanimità di convocare in Comune il Parroco, don Francesco Della Valle. Egli, dopo aver ascoltato le vicende della scuola ad Alassio, chiamato a dare il suo contributo per una equa soluzione dice: “Ho sentito dire che a Torino c’è un sacerdote, tale don Giovanni Bosco, che sta aprendo con successo delle scuole a Torino e nei dintorni”. “lo si chiami subito e gli si proponga l’apertura di una scuola anche ad Alassio! Avrà tutto il nostro appoggio!” fu la risposta del sindaco e dei suo consiglieri. Don Della Valle scrive subito a don Bosco, ma ottiene una risposta negativa: “Siamo in pochi e non abbiamo la possibilità di aprire nuove scuole”. Prof. Antonio Tassara (1- Continua) te” con il luogo d’origine, spogliandosi del ruolo di vedette. Con Andrea accade spesso di ricordare i tempi della Parrocchia, quando, oltre ai gruppi su citati, si era dato vita alla filodrammatica parrocchiale, all’inizio visti i tempi, solo maschi- ha quindi compiuto in questi giorni 50 anni. Nell’altra del dicembre 1969, ancora Andrea, in veste di capocomico, con la compagnia che nel frattempo si è aperta al mondo femminile. sposizione l’aula. Grande l’interesse e la partecipazione soprattutto da parte degli stranieri proveniente dall’Asia e dal Sud America, in particolare tra quelli di origine tailandese, filippina e brasiliana. “Un grazie speciale a Loretta Zavaroni che ha subito creduto in questa idea e l’ha resa possibile, ad Angelo Baccolo per l’organizzazione, ad Enza Vercelli per il prezioso aiuto, ad Augusto Galelli per la fondamentale collaborazione, a Don Gino Bruno per la grande ed immediata disponibilità, e a tutti gli studenti per la partecipazione, per il sincero interesse, per l’entusiasmo mostrato ogni giorno, per la continua voglia di imparare e di migliorare: senza di voi nulla di tutto ciò avrebbe potuto esserci.” Maria Rabolli Renato Bellia Il grande fotografo Marino Parisotto lancia la proposta “Un festival della fotografia ad Alassio” Marino Parisotto, forse uno dei fotografi contemporanei più famosi, è arrivato ad Alassio con la modella Olga Kent per realizzare un servizio fotografico esclusivo nella cittadina del ponente ligure ed ha subito lanciato un’idea: “Creiamo ad Alassio un Festival della Fotografia, una Hollywood delle immagini Maria Rabolli e l’Associazione Amici di Padre Hermann, con il prezioso contributo dell’Istituto Salesiano Don Bosco, hanno realizzato ad Alassio il primo “Corso di Lingua e Cultura Italiana per Stranieri Immigrati” completamente gratuito. Il corso, iniziato il 18 novembre, si è tenuto tutti i giorni, dal lunedì al sabato compresi, per 5 settimane e 110 ore complessive. La sua realizzazione è stata possibile grazie al contributo completamente gratuito di: Maria Rabolli, ideatrice e docente del corso, che ha messo a disposizione gratuitamente il suo tempo e le sue competenze, l’Associazione Amici di Padre Hermann, che si è occupata dell’organizzazione e ha fornito il materiale di testo, e l’Istituto Salesiano Don Bosco di Alassio, che ha messo a di- con workshop, incontri con i maestri della fotografia e un grande allestimento di foto lungo tutto il Budello. Sarebbe un Festival originale e inedito. Avete la fortuna di vivere in una bella città a poche ore da Milano. Qui c’è il mare e il sole. Centinaia di location ideali per realizzare shooting fotografici da sogno”. “FACCIAMO UN SOGNO” teatro ad Alassio Secondo appuntamento teatrale all’ex Chiesa Anglicana. “Facciamo un sogno” di Sacha Guitry, pur avendo un testo un po’ scontato ed a tratti un pochino noioso, riesce a risollevarsi grazie alla presenza di un attore che il teatro lo conosce e lo sa fare: Giorgio Caprile che, pur non essendone protagonista, disegna un “carattere” degno di nota. Alessandro Marrapodi, accolto in scena da applausi e gridolini da una sparuta ma rumorosa claque, pur reggendo più che dignitosamente i propri lunghi monologhi, non ha, dedican- dosi ad un’eccessiva caricaturalità, la spontaneità e la versatilità di cui il ruolo necessiterebbe. La Caldonazzo, gran bella donna, ha dimostrato di saper recitare, soprattutto all’inizio della commedia, duettando con l’ottimo Caprile. Lo spettacolo ha strappato qualche risata ma anche qualche sbadiglio. Interessante e ben disposto l’impianto scenico che ha ben mascherato un palco non facilmente gestibile. Il pubblico numeroso ha calorosamente e generosamente applaudito. A.E. 1° corso di Decorazione Floreale I.I.D.F.A. - E.D.F.A. Imperia sede distaccata di Alassio con le insegnanti Tiziana Albarello e Daniela Frumento Lunedì pomeriggio - dalle 15.30 alle 17.30 c/o Oratorio Frati Cappuccini Via Garibaldi - ALASSIO Lunedì 20 Gennaio 2014 LA CAPPELLA NEL CORRIDOIO Dove batte più forte il cuore della nostra città? Dove sentiamo realmente che Alassio non si limita ad essere solo un aggregato di persone legate da interessi economici interdipendenti, ma si presenta come una vera e propria comunità solidale? Una comunità nella quale, oltre alla ricerca del vantaggio di lavorare insieme, regni il principio di volersi tutti bene concretamente, al modo di bravi fratelli in una grande famiglia. Di simile realtà, per fortuna, si possono trovare qui da noi numerosi esempi. Per me uno di questi, e senz’altro uno dei più belli, è rappresentato dalla nuova Casa Albergo per anziani del Comune, intitolata al compianto dottor Giacomo Natale (per i suoi malati non un semplice medico, ma piuttosto un amico, un vero, pietoso “buon samaritano”). nalmente la Messa. Intendiamoci, non si tratta affatto di una specie di Cappella Sistina, da far tirare in ballo il discorso sulla smania di grandeur della Chiesa, no davvero. Là, dopo aver percorso un lungo corridoio, con le porte d’ingresso di varie camere, ho svoltato in un altro breve corridoio perpendicolare, con un muro cieco a destra e una fila di finestre a sinistra. Vi ho visto, sotto le finestre, una decina di panche addossate al muro, e, in fondo al corridoio, una porta a vetri, dissimulata da una tenda. Davanti alla tenda un basso tavolino (la presenza di un prete che vi stava deponendo calice, messale e dei fiori mi ha rivelato che si trattava, al momento, di un tavolino-altare); accanto a questo, in equilibrio sul pavimento contro il muro, il bel crocifisso ligneo dell’ex ospeda- Don Zephirin Yakanda (che tiene la mano destra sulla spalla di nonna Margherita) con alcuni partecipanti alla S. Messa. Ho visitato, appunto, pochi giorni or sono questa Casa, per vedere se la sistemazione delle persone anziane ivi ospitate fosse almeno pari a quella di cui godevano prima, nella precedente sede di Poggio Fiorito. Ebbene, posso dire sinceramente che, senza ombra di dubbio, anche qui ora nulla manca a chi vi trascorre attualmente la vita, sotto l’aspetto del comfort e per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, in ambienti spaziosi e ordinatissimi. Per di più la posizione dell’edificio, posto in alto sopra la Scuola Alberghiera, nella zona di via Neghelli, consente a chi si affacci alle luminose finestre o esca sulla grande terrazza di godere una duplice vista, ampia e serena: sul vicino mare a sinistra, e, davanti, sulle pendici del colle di San Bernardo, dalla ricca vegetazione ancora non aggredita dalla speculazione edilizia (come purtroppo è avvenuto, e sta avvenendo, in tante altre parti di Alassio). Tutto bene, dunque. Davvero il cuore della nostra città pulsa lassù in modo encomiabile, tanto che possiamo tutti menarne vanto. Ma, al di là di questo, ritengo giusto soffermarmi su un piccolo dettaglio, che, quasi impercettibile nella grandezza del quadro d’insieme, mi ha tuttavia molto colpito. Il giorno della mia visita è stato una domenica (il 29 dicembre), e così, a forza di girare e guardare, ho finito per scoprire che nell’edificio esiste un luogo appartato adibito a cappella e che vi si celebra settima- 9 «L'ALASSINO» le Val d’Olivo. In una parola: questa “cappella” (o tratto di corridoio in funzione di cappella) ha tutta l’aria di un ripiego escogitato in fretta all’ultimo momento. Eppure - e qui sta la meraviglia e l’emozione -, quel giorno ho visto le panche popolarsi presto di persone (tra le quali, come ogni domenica, la vivace centenaria nonna Margherita), che avevano abbandonato senza sforzo i loro comfort abituali per partecipare a questa “S. Messa del Corridoio”. Iniziata la celebrazione, si sono messi tutti a pregare e cantare con la massima attenzione e impegno, felici di essere là (in quel tratto di corridoio spoglio e col Cristo sul pavimento) per riempirsi l’animo con tutta la luce della Santa Messa. Poi, dopo la comunione e la benedizione finale, hanno formato tutti un cerchio festoso intorno al celebrante (don Zeffirino, viceparroco di San Vincenzo), e c’era tanta gioia nell’aria, e c’era gratitudine. Dimostrazione perfetta che «non di solo pane vive l’uomo». Vanno ringraziati perciò tutti coloro che, unendo bravamente i propri sforzi, hanno ottenuto che, dopo più di tre anni (già dai tempi di Poggio Fiorito) riprendesse nella Casa di riposo comunale la celebrazione domenicale della Messa. Non sono pochi infatti gli anziani là ospitati che sentono l’assoluto bisogno di quello che il semplice “pane” del benessere materiale non può dare alla vita dell’uomo. Giuseppe Bassi ALASSIO IN SALUTE LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE Il tunnel carpale è uno spazio ristretto a livello del polso formato dalle ossa del carpo dorsalmente e dal legamento trasverso del carpo (retinacolo dei flessori) dal lato palmare. In questa cavità passano il nervo mediano prima che esso si divida nei sottili rami destinati a pollice, indice medio e superficie radiale dell’anulare, dieci tendini dei muscoli flessori delle dita e vasi sanguigni. La sindrome del tunnel carpale si manifesta per la compressione del nervo mediano proprio nel suo passaggio all’interno del canale e rappresenta la patologia più frequente della mano. Infatti, qualsiasi cosa diminuisca lo spazio nel tunnel o causi un aumento di volume di ciò che è contenuto all’interno del tunnel stesso, può dare luogo ad una irritazione determinando con il tempo una lesione con sintomi neurologici. In circa l’80% dei casi è bilaterale, più colpite sono le donne dai 50 ai 60 anni spesso in relazioni a variazioni ormonali, nell’uomo spesso è in relazione al lavoro. LE CAUSE Aumento del contenuto all’interno del tunnel o deformazione del contenente cioè di tutto quello che forma il tunnel (processo infiammatorio a carico delle articolazioni carpali). L’aumento di spessore delle guaine tendinee dei flessori ricorre abitualmente in determinate situazioni ormonali come la gravidanza e il periodo della menopausa. Ancora più spesso si ha simile patologia del tendine per una forma minore di immunopatia (tenovaginite). Altre cause sono i microtraumi ripetuti in cui il conflitto con il nervo viene creato dall’aumen- to di spessore del legamento trasverso (aumento del volume del contenente) oppure infiammazione o edema come conseguenza di attività ripetute o prolungate di flessione, estensione o presa; i traumi ( pregresse fratture che modificano il contenente), le cisti sinoviali (modificazione del contenuto) od infine varianti anatomiche. Patologie particolari possono essere legate a malattie endocrine, forme di tipo infiammatorio-autoimmune, malattie da accumulo, forme ereditarie e compressione radicolare a livello superiore (in particolare a livello del forame intervertebrale C5-C6). I SINTOMI La compressione si manifesta inizialmente con sintomi irritativi, dolore, parestesie tipo formicolii ed intorpidimento; la sua persistenza conduce a lesioni nervose inizialmente delle guaine mieliniche e successivamente degli assoni. Sono interessati pollice, indice e medio, a volte può essere interessato anche l’avambraccio. I sintomi per lungo tempo si manifestano solo di notte per via dell’immobilità, del ristagno venoso e dell’aumento fisiologico progressivo del tono muscolare flessorio (tono posturale dominante) che comporta l’assunzione a tratti di una posizione di accentuata flessione del polso. I pazienti sono abitualmente svegliati dal dolore e tentano di attenuarlo assumendo posizioni diverse della mano: sono costretti a scuotere freneticamente le estremità per “svegliarle” o in altri casi traggono beneficio a te- nere immobile la mano facendola penzolare dal letto oppure immergendola in acqua calda o fredda. È presente anche una prevalenza stagionale infatti il fastidio è più frequente nei mesi freddi. Durante il giorno questa sintomatologia non è avvertita ma alcune azioni quali scrivere, fare le pulizie, lavorare a maglia, digitare sul PC possono essere cause scatenanti della ricomparsa del dolore. Col tempo si manifesta diminuzione di sensibilità sui polpastrelli del 2° e 3° dito fino ad arrivare alla completa anestesia con conseguente scomparsa del dolore, che in questo caso non sarà espressione di miglioramento. In ultimo, compare anche un deficit motorio sul controllo del movimento di opposizione del pollice e nei casi avanzati anche atrofia dell’eminenza tenar con deformità della mano di scimmia. La funzione della mano si altera sempre più col progredire della malattia. Se il nervo mediano è severamente compromesso la sintomatologia viene avvertita durante l’arco di tutta la giornata con mano sempre debole, dita intorpidite ed incapacità di realizzare movimenti fini ed operazioni semplici della vita quotidiana come svitare un tappo o impugnare saldamente le posate. Non sempre la sequenza irritativo-lesionale è seguita in quest’ordine. La sindrome per un lunghissimo tempo, anche anni, può fermarsi su un piano puramente irritativo e non evolvere mai su quello lesionale. Vi possono essere lunghissime fasi di remissione, sono pure frequenti le remissioni definitive. Continua… Il Team di FKT e Palestra di AlassioSalute La responsabile Dott.ssa Angela Gatta AMBULATORIO INFERMIERISTICO - ALASSIO 6 dicembre 2003 - 6 dicembre 2013 6 dicembre una data che ricorderemo molto bene! E rimarrà impressa nella memoria di ciascuno di noi. Perché? Perché è il decennale dell’Ambulatorio Infermieristico gestito dalla nostra Associazione: Exallieve/i delle FMA di Alassio. Una data che da sola da già l’idea, per noi, di non essere casuale. Il giorno prima, 5 dicembre giornata internazionale del Volontariato e festa del Beato Filippo Rinaldi, nostro fondatore, il 7 dicembre Festa Patronale S. Ambrogio e l’8 dicembre Immacolata e compleanno/inizio dell’opera salesiana nel 1841. Vi pare poco? Noi, nel nostro piccolo siamo inseriti tra questi giganti… e mentre questo fatto ci rende felici ci “obbliga” ad assumere sempre un atteggiamento di carità, di amore spassionato per i più deboli prendendoci cura di loro. Per chi non lo sapesse ancora, ma ormai saranno pochi, nella nostra città esiste un servizio totalmente gratuito per chi ha necessità di misurare la pressione arteriosa, o di fare iniezioni o di effettuare test glicemico e colesterolo. Era il 6 dicembre 2003 quando si è aperto questo servizio insieme alla Parrocchia San Vincenzo Ferreri e in stretta collaborazione con l’Assessorato all’Associazionismo e Volontariato. Ma per arrivare a questa data già dal 2001 è scattata la scintilla nella mente e nel cuore di alcune Exallieve portando l’idea al Consiglio per andare incontro alle tante richieste di allora. Negli anni si sono alternate le Exallieve volontarie che ancora oggi si occupano dell’accoglienza e pulizia dei locali, perché chi entra deve sentirsi da subito “amato, coccolato” e naturalmente le infermiere professionali che prestano il loro tempo libero al servizio di chi ha bisogno. E pensare che alcune di queste infermiere non sono neanche così “libere” ma lavorano in ospedale, hanno famiglia e vengono anche da fuori Alassio. Nel decimo anniversario per - 10 anni a servizio dei più deboli festeggiare abbiamo organizzato l’OPEN DAY, dando la possibilità di visitare i locali per tutta la giornata e abbiamo ricevuta la visita del Sig. Sindaco che ci ha lasciato parole di encomio: “Le nostre care Exallieve di Maria Ausiliatrice, mettono in pratica gli insegnamenti ricevuti da Don Bosco, hanno elargito assistenza morale e fisica a coloro che soffrono ascoltando e curando i bisognosi e soprattutto i più deboli. La cittadinanza tutta vi è riconoscente e l’amministrazione, che ho l’onore di rappresentare, rivolge e rivolgerà sempre il suo sguardo protettore su tutti voi. Grazie. Enzo Canepa – Sindaco”. Oltre al Sindaco e alla sua Signora ci hanno fatto visita i collaboratori comunali, il Consigliere della Federazione Ligure Sig. Mario Bellotti e tanta, tanta gente comune. Punto centrale della festa la celebrazione Eucaristica officiata da Mons. Angelo De Canis – Parroco, che ha riportato più volte l’attenzione sull’importanza di questo servizio offerto ai più deboli. Nella sala Convegni dell’Istituto Maria Ausiliatrice, gremita di gente, la Presidente dell’Unione Rosanna Iebole ha preso la parola per ringraziare a nome suo e di tutta l’Unione, volontarie ed infermiere, chiamandole ad una ad una. In segno di riconoscenza, la Presidente, ha donato a ciascuna una candela profumata dicendo queste parole: “Il tuo servizio… un dono! Sii sempre luce… una luce che rischiara nei momenti bui della vita. Sii profumo… un profumo semplice che si percepisca per la sua fragranza ma non infastidisca perché troppo persistente. Luce e profumo un binomio per un abbraccio che dura da 10 anni… questa sei stata e sei per noi!”. E per terminare come si conviene si è aperto il tendone mostrando a tutti i presenti un APE- RICENA degno del miglior locale, ricco di prelibatezze, salate e dolci. E ancora una volta abbiamo toccato con mano la Provvidenza che non ci ha mai abbandonato in questi 10 anni. Le leccornie per la serata sono state offerte da molte attività commerciali che non hanno esitato a donare rendendo la festa più gustosa. Tra queste citiamo ancora: il Frantoio Armato, Tonietta Carni, Oliva, Cacciamani, Selva, Sperandeo, Canepa, Fioroni Nino, Focaccia di Ugo e dolci di…, Aschero e Paolo Damonte per le piante. Concludendo: una giornata degna dell’anniversario, una bella festa, una bella serata… tanta bella gente vicino a noi che ci sostiene e ci da la forza di continuare quest’avventura che è “servizio” umile e silenzioso, come deve essere il volontariato! L’ambulatorio, c’è, esiste, è voluto, apprezzato… 10 anni sono pochi? Forse ma ha intenzione di proseguire per altri 10, magari 20, 50 e… chissà allora ARRIVEDERCI… e vi lasciamo le parole di Papa Francesco “imparare ad abbracciare chi è nel bisogno… ci sono tante situazioni nel mondo che chiedono attenzione, cura, amore…” Laura Cavedini Segretaria e Consigliera per la Famiglia - Alassio UN APPELLO: Se ci fosse qualche infermiera/e che volesse donare un po’ del suo tempo noi saremmo felici di accoglierla/o tra le nostre fila! Ci contatti al 3284862179 oppure venga a trovarci in Ambulatorio – Via L. da Vinci 67 – Alassio ORARI APERTURA DELL’AMBULATORIO: Tutti i giorni eccetto i festivi dalle 9,30 alle 11,00. 10 «L'ALASSINO» ALLERTA METEO 2 Rinviato il cimento invernale di Alassio È stato rinviato al prossimo 26 gennaio 2014 il Cimento Invernale edizione numero 51 per la proroga dello stato di allerta meteo 2 fino alle 18 del 26 dicembre. Ad Alassio si è riunito il COC (Comitato operativo comunale) dalle 14 alle 19,30 presenti il sindaco Enzo Canepa tutti i 3 diri- genti comunali, la Protezione Civile, vigili urbani, l’ingegner Brovelli, il geologo Scarpati. Convocati anche i responsabili della Società Salvamento ed è stato in questa occasione che si è deciso di rinviare al 26 gennaio 2014 la manifestazione natatoria. BASKET Con la festa di Natale, che ha coinvolto centinaia di cestisti e cestiste, per la Pallacanestro Alassio si è concluso un anno ricco di soddisfazioni sia in termini di numeri che di risultati. ta. In termini sportivi la Pallacanestro Alassio quest’anno sta partecipando a tanti campionati e gira i palazzetti di tutte la Liguria. A livello femminile è La festa di Natale è stato un evento che dalle 9,30 di mattina alle 18 ha fatto giocare tutti gli iscritti alla Pallacanestro Alassio dai 4 ai 17 anni. Si sono svolte tante partitelle, si sono fatte le gare individuali e un pic- presente nei campionati Under 17 (nate nel ‘97-’98-’99), Under 15 (nate nel ‘99-’00-’01), Esordienti femminili (nate nel ‘02-’03-’04) mentre a livello maschile Under 17, Under 15, Under 14, Under 13 e tutti VELA Al Circolo Nautico “Al Mare” e Marina di Alassio S.p.A. per il 2014 un calendario ricco di manifestazioni Da oltre ottant’anni il C.n.a.m. Alassio, con il consolidato apporto della Marina di Alassio S.p.A., divulga l’amore per il mare e per gli sport acquatici, anche organizzando diversi eventi di richiamo nazionale ed internazionale per appassionati e professionisti, senza tralasciare l’attività principale, rappresentata dalla Scuola di Vela, attraverso la quale diversi giovani sono diventati poi Atleti a livello internazionale partecipando a diverse edizioni delle Olimpiadi. Il calendario 2014, ufficializzato di recente, si apre con l’Epifania del Subacqueo, giunta al suo 12° anno. Nata quasi per gioco, con la collaborazione di tutti i Diving della zona, vedrà impegnato il gruppo sub del C.n.a.m. Alassio, che, mascherato da Befane, andrà a deporre una corona di alloro sul Cristo degli Abissi, nei fondali dell’Isola Gallinara. La manifestazione a terra, che si terrà presso Piazza Beniscelli, prevede la benedizione della corona da parte del Mons. Angelo De Canis, Parroco di Alassio, e l’animazione con i truccatori per tutti i bambini, e genitori, che confluiranno al ludico appuntamento. Tutti avranno la possibilità di sentirsi Befana per un giorno! Per quanto concerne l’attività velica avrà inizio, come consuetudine, nel primaverile mese di marzo. Il primo evento, il Meeting Internazionale della Gioventù, l’8 e il 9, sarà un valido banco di prova per i giovani della Classe Optimist, che dovranno affrontare le impegnative selezioni per i Campionati Europei e mondiali. Sono attesi infatti numerosi atleti del Lago di Garda, di Como e dalla vicina Toscana. Nella due giorni Alassina di questa manifestazione, confidando nel meteo favorevole, saranno programmate cinque regate. Altro appuntamento storico del marzo Alassino vedrà impegnato il sodalizio nella Settimana Internazionale della Vela d’Altura, dal 14 al 16. Per tutti gli Armatori che solitamente si misurano sui campi di regata nei vari campionati invernali, sarà questo l’appuntamento valido come selezione al Campionato Italiano IRC e ORC. Lo stesso, infatti, avrà sede a Loano nel mese di Luglio. Considerata la vicinanza delle due località rivierasche e la similitudine dei campi di regata, costituirà un particolare interesse per tutti gli Armatori in preparazione al Campionato stesso. La Settimana Internazionale della Vela d’Altura si articolerà sulle cinque prove da disputare nei tre giorni di regata. Nei mesi estivi, da Giugno a Settembre, abbiamo in programma eventi rivolti ai Soci. Sono infatti riproposte le regate giornaliere, aperte ovviamente anche agli Armatori degli altri Club vicini: Trofeo Mokalito, Trofeo Autocrocetta e lo storico Trofeo Autocentauro. In considerazione del successo ottenuto nel 2013, prevedendo una crescita di partecipazione, riproponiamo a Giugno la Gara di Nuoto in Acque li ere: Miglio Marino Alassio, che si affaccia al secondo anno con i migliori presupposti. La 29a edizione della classicissima di pesca alla piccola traina: “Trofeo dei 2 Golfi ” sarà l’appuntamento clou, per i Soci pescatori, nel mese di Ottobre. E sempre a Ottobre, dopo il successo organizzativo ottenuto nell’anno 2012 in occasione dell’Alassio October Sailing, riproponiamo la Gold Cup D-One, dal 16 al 19, il Campionato Europeo della Classe D-One che quest’anno ha scelto Alassio per la disputa di questo importante appuntamento Internazionale. Sono previsti partecipanti da ogni parte d’Europa! Per maggiori informazioni: www.cnamalassio.it colo rinfresco per festeggiare anticipatamente il Natale. Per permettere a tutti di giocare e fare tante partite la Festa è stata divisa per gruppi: al mattino hanno iniziato i più piccoli (nati i campionati minibasket che coinvolgono i bambini e le bambine dai 4 agli 11 anni. “Siamo quasi a metà anno e non possiamo che essere soddisfatti sia in termini di iscrizioni e nate nel 2006-07-08-09) poi è stato il turno dei 2003-04-05; il pomeriggio è stato dedicato prima ai nati/e dal 2000 al 2002 e hanno concluso la festa i più grandi delle annate 1997-98-99. Se per i più piccoli l’evento clou che di risultati sportivi – dicono i dirigenti dell’Alassio –. Ricordiamo che da gennaio riprenderemo con tutti gli allenamenti e che le iscrizioni sono sempre aperte, chiunque può venire in palestra a provare e se è stato l’arrivo di Babbo Natale che ha dispensato regali, per i più grandi il torneo e l’ospite d’eccezione Niccolò Martinoni (giocatore di Serie A che gioca a Casale Monferrato) hanno reso speciale una bellissima giorna- ogni settimana registriamo debutti di nuovi ragazzi o ragazze vuoi dire che si può provare questo bellissimo sport a tutte le età. Concludiamo augurando a tutti gli alassini un Felice 2014”. Lunedì 20 Gennaio 2014 CALCIO Si è conclusa lo scorso weekend la seconda edizione della Winter Cup, torneo giovanile di calcio organizzato dalla Baia Alassio Calcio. Sono state 63 le squadre che hanno partecipato agli otto tornei suddivisi in varie categorie dai pulcini leva 2005 fino agli allievi di età compresa fra i 15 e 16 anni. Gli incontri iniziati il 27 dicembre e conclusi il giorno dell’Epifania si sono svolti in una prima fase all’interno del palazzetto dello sport di Alassio, con gli atleti piú piccoli, mentre quelli con i più grandi nel nuovo stadio Ferrando. Grande partecipazione delle squadre provenienti dalle regioni limitrofe di Piemonte e Lombardia, che hanno premiato con la loro disponibilità il buon lavoro fatto nell’organizzare gini delle squadre che hanno partecipato è possibile vederli su www.sportalassio.it, il nuovo portale dello sport alassino, attualmente dedicato prevalentemente al mondo del calcio ma che prossimamente vuole diventare, in una veste grafica completamente rinnovata, un portale di riferimento per le associazioni sportive della città con contenuti riguardanti informazioni su eventi e strutture. Il prossimo appuntamento calcistico è per la Spring Cup dal 24 aprile.al.22 giugno 2014. con i consueti tornei di calcio giovanile, tra cui l’ormai famoso torneo internazionale “Balun e Matetti”, riservato ai PULCINI TERZO ANNO (leva 2003) che vede la partecipazione di squadre estere e professionistiche italiane. delle giornate sportive dove, incastrare i tempi di gioco, non sempre è stato così semplice. L’artefice di queste singole manifestazioni e’ il neo presidente della Baia Alassio Calcio, Andreino Durante, che da diversi anni con grande impegno riesce a portare ad Alassio numerose squadre nazionali ed estere nei vari tornei che organizza nella città del muretto durante l’anno. “Sono molto soddisfatto” - afferma Il Presidente Durante – “sia per la grande partecipazione sia per la qualità dei partecipanti. Voglio complimentarmi con tutti i ragazzi del nostro settore giovanile che in tutte le categorie si sono fatti valere. Un doveroso grazie è dovuto all’Amministrazione Comunale per averci messo a disposizione gli splendidi impianti del Palazzetto, di Loreto e del Ferrando e alla ge.s.co. per la preziosa collaborazione. Un grazie particolare a tutti i volontari, dirigenti e non, che si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione.” Sotto il profilo sportivo è la città di Sanremo, con la sua squadra di punta della Carlin’s Boys, quella che è riuscita a portare a casa il maggior numero di trofei in questi giorni, segnale di un vivaio giovanile molto forte e di una base societaria ben consolidata che punta a valorizzare le nuove leve. Tutti i risultati con alcune imma- Di seguito un riepilogo delle squadre salite sul podio per ogni torneo svolto: PULCINI 2003 1° Carlin’s Boys 2° San Filippo Neri 3° Baia Alassio PULCINI 2004 1° Accademia Calcio Alba 2° Imperia 3° Carlin’s Boys PULCINI 2005 1° Virtus Sanremo 2° Baia Alassio 3° Carlin’s Boys ESORDIENTI 2002 1° Carlin’s Boys 2° Baia Alassio 3° Carlin’s Boys (squadra n.2) ESORDIENTI 2001 1° Arenzano 2° Carlin’s Boys 3° Cairese GIOVANISSIMI 1999 1° Libarma 2° Arenzano 3° Baia Alassio GIOVANISSIMI 2000 1° Baia Alassio 2° Santhià 3° Centallo ALLIEVI 1997-98 1° Carlin’s Boys 2° Virtus Mondovì 3° Centallo TENNIS Grandi festeggiamenti all’“Hanbury Tennis Club” di Alassio per le feste natalizie 2013/14 (FOTO SILVIO FASANO PRESSO CASA DEL DISCO) Lunedì 20 Gennaio 2014 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI TINA GALLO VED. NATTERO MARIA MADDALENA FASSIO ma il 30 Novembre purtroppo ci ha lasciato. Ci è sembrato giusto ricordarla con le parole di chi più l’ha amata e che meglio la descrivono, una piccola-grande donna capace di immensi coraggio e generosità. PIER LUIGI CAMPARINI 16/1/2012 - 16/1/2014 LIBRI-VHS-CD NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. Ciao Mamma. Ciao Lena. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. L’Associazione Vecchia Alassio porge a Simona e a tutta la sua famiglia le più sentite condoglianze. Associazione Volontari Baia del Sole MARIA TERESA BOLLA VED. TANTALO 12/9/1925 - 26/12/2013 Alla cara Mamma Ciao Mamma Tina, nel giorno di S. Lucia ci hai lasciato, dopo tanti anni che ci hai accudito amorevolmente, sobbarcandoti sulle esili spalle al doppia figura di Padre e di Madre, non facendoci mai mancare nulla. Instancabile lavoratrice, ci hai insegnato tutto, ma specialmente l’aiuto al prossimo, il rispetto per tutti e tutto. Quando rientravamo a casa c’era sempre il Tuo dolce sorriso e i tuoi occhi azzurri ad accoglierci, facendoci sentire il calore del focolare domestico. Hai finalmente raggiunto Papà e da lassù riuniti, seduti su una nuvola guarderete verso di noi. Ora che siamo soli quaggiù l’eco della Tua voce rimarrà sempre nei Nostri Cuori e il ricordo del Tuo sorriso nella nostra mente. TI ABBIAMO SEMPRE VOLUTO BENE. CIAO TINA Tuoi Giacomo e Domenico L’A.V.A. partecipa al dolore dei figli e porge le più sentite condogliane. ANTONIA PORCELLA “GINETTA” 1923 - 2013 Il 24 dicembre u. sc., è mancata serenamente all’affetto dei suoi cari. Dopo una lunga vita terrena vissuta cristianamente ha raggiunto il suo amato marito, i suoi tre angeli, il fratello e i suoi genitori. È stata un grande esempio di onestà e vitalità. La ricordano con immenso affetto i cugini, i nipoti, i parenti e le amiche. L’A.V.A. esprime cordoglio ed è vicina a tutti i famigliari dell’amata “Ginetta”. GIOVANNI ZIONI PARTECIPAZIONE La delegazione FAI di Albenga-Alassio partecipa al dolore della Dott.ssa Monica Zioni, già attiva e preziosa capo Delegazione, per la perdita del suo amatissimo padre e porge le più sentite condoglianze a tutta la famiglia. L’A.V.A. si unisce al cordoglio e porge le più sentite condoglianze alla dott.ssa Zioni e famiglia. Chiamatemi Lena Ciao, per cortesia, chiamatemi Lena! All’anagrafe, sono stata registrata con il nome Maria Maddalena, ma, da quando sono nata, per tutti sono Lena. Sono nata ad Alassio il 23 Aprile del 1934 e mi è stato raccontato che fossi nata non a termine, ma di sette mesi. Sono stata battezzata subito dopo la nascita; si pensava che non sarei vissuta a lungo… Nonostante le previsioni, sono cresciuta ugualmente. Da bambina, ho superato una pleurite e mi sono state asportate le tonsille da sveglia. Ricordo di essere stata una bambina molto vivace, se volete, chiedete conferma a mia sorella Ester. Oltre a mia sorella Ester, in famiglia, vivevano mio Papà, mia Mamma e mia Nonna. Mia figlia sostiene che il nostro nucleo familiare dovrebbe essere descritto in un ordine diverso, ossia: Nonna, Mamma, Papà. Archetipo di tipo Matriarcale. Sarà quello, la genetica, il momento storico o non so cosa, ma dicono io sia sempre stata una donna molto determinata e combattiva e nello stesso tempo, una madre dolce, affettuosa, comprensiva. Sono “ragazza-madre”, uhh, che scandalo all’epoca! Una cosa di cui molte donne si sarebbero vergognate, io, invece, ho fatto la mia scelta, sono andata avanti per la mia strada. Devo riconoscere che, anche in questo caso, un grande sostegno l’ho avuto da mia sorella Ester. Quindi, ho vissuto ventisei anni con mia figlia, poi, visto che mia figlia era già grande, mi sono sposata. La mia famiglia oggi è composta da me, mia figlia, mio genero (che considero mio figlio) e Valentina, che non è mia nipote, come si potrebbe pensare, ma è il mio affettuosissimo cane. Tre anni fa, sono rimasta vedova, la badante di mio marito è stata con me per i primi cinque mesi dopo l’evento luttuoso, poi, ho vissuto per circa cinque mesi con mia figlia e mio genero. Successivamente però, la mia natura indipendente e il desiderio di libertà, hanno prevalso su tutto e su tutti; sono tornata a casa mia e ho vissuto da sola, in compagnia del mio cane. Nel mio tempo libero andavo a spasso con il cane, avevo cura della mia persona, mi facevo tingere i capelli, mettevo lo smalto. Con mia figlia e mio genero uscivo per andare a mangiare fuori e d’estate, ci è sempre piaciuto fare i pic-nic in montagna o fare il barbecue o come dico io, il “barbacù” sul terrazzone di casa mia. La mia casa si trova in una frazione di un paesino dell’entroterra, per cui, le mie relazioni sociali, in questi ultimi tempi erano limitate alle visite dei vicini, del Parroco e, quando il clima lo consentiva, scendevo fino alla bottega del paese per scambiare quattro chiacchiere. Mi piace molto la Musica, ascolto di tutto, da Pavarotti a Vasco, da quando sono in pensione, mi sono avvicinata alla lettura e, da sempre, ho una grande passione per la Storia e la Politica… quella vera!!! Pier Luigi, hai dedicato tempo, pagine ed articoli al giornalismo che era la Tua grande passione. Desiderano ricordarlo qui nel secondo anniversario della Tua scomparsa, la tua cara sorella Aurelia e la mamma, che ti pensano sempre. È serenamente mancata all’affetto dei suoi cari per ricongiungersi al suo adorato “Nino” Il figlio, la nuora, la nipote Francesca, i pronipoti Roberto e Antonio insieme ai parenti e agli amici la ricordano con tanto affetto. L’A.V.A. addolorata per la perdita di un’altra Alassina, si unisce al dolore dei famigliari. 2/1/2013 - 20/1/2014 MARIA DOMINICA TORTAROLO VED. DI SOMMA Il 6 gennaio u.sc. è mancata all’età di anni 91 “NINNI” Maira Dominica Tortarolo. Le figlie la ricordano a chi l’ha conosciuta e le ha voluto bene. SERGIO GAIBISSO Al momento di andare in stampa la redazione dell’A.V.A apprende la notizia della scomparsa di Sergio Gaibisso Ai familiari porge sentite condoglianze. Un anno è passato. Ci sei più oggi di ieri. Ti saluto con una frase che sono sicuro a te sarebbe piaciuta tanto: “...chi teme la morte non è mai vissuto... ed io sono vissuto anche troppo... la vita non è che un tratto di congiunzione tra due eternità, il passato ed il futuro”. Un anno di cambiamenti, di nuovi traguardi, un anno di impegno, di lavoro e di soddisfazioni… un anno impegnativo, fatto di giornate lunghissime e notti piccolissime… un anno di gioie e di dolori… di delusioni e nuove ambizioni… un anno che ci ha salutato il vero pilastro della nostra azienda e delle nostre vite. Oggi 2 gennaio il nostro grazie va tutto a te che hai reso possibile tutto questo e quello che verrà. Il nostro capitano sei sempre tu. Ciao babbo! LUTTI CITTADINI A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio ANNIVERSARI ISA PONTI SCOSCERIA 31/1/2007 - 31/1/2014 Questo in sintesi è un po’ di “Lena”. Se potesse parlare, ve lo racconterebbe con le sue modalità, simpatiche e spiritose, con la serenità e gioia di vivere che l’hanno sempre animata e resa davvero unica. Questo non lo penso solo io, ma me lo dicono in tanti. § Quelle che avete appena letto sono le belle parole che Simona ha scritto per presentare la Mamma al personale dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana, dove venne ricoverata lo scorso Marzo, a seguito di una grave emorragia cerebrale. Lena ha combattuto a lungo con la forza che l’ha sempre contraddistinta, PASQUALE BALZOLA Sono passati 7 anni da quando ci hai lasciato. Ti ricordiamo sempre con immutato affetto. Gianni, Luca con Eugenia e la piccola Lisa DICEMBRE 2013 BELMONDO Bianca in Mela anni 70 BOLLA Maria Teresa ved. Tantalo anni 88 BORGHI Maria Clelia “Suora della Carità S. Giovanna Antida Thouret” anni 89 CARAGLIANO Lucio anni 82 CORIO Stefano anni 82 COTTA Natalina in Mugnosso anni 69 DE MEO Teresa ved. Tufo anni 84 FASSIO Lena ved. Carlini anni 79 GALLO Tina ved. Nattero anni 81 LA FLORIO Francesco anni 72 PORCELLA Antonia “Ginetta” ved. Schivo anni 90 ROSETTA Maria ved. Quartara anni 94 SIDOLET Giuseppina in Fabro “Pina” anni 83 ZIONI Giovanni anni 73 L’Associazione Vecchia Alassio, tramite il suo giornale l’Alassino, porge le più sentite condoglianze a tutti i famigliari. 12 «L'ALASSINO» Lunedì 20 Gennaio 2014 Giovedì 13 febbraio LA BICICLETTA VERDE di Haifaa Al-Mansour con Waad Mohammed, Reem Abdullah, (Arabia Saudita / Germania 2012, 98’). Wadjda ha dieci anni e sogna di pedalare su una bicicletta, come fanno i suoi coetanei maschi. Anche se in Arabia Saudita le rigide regole islamiche non permettono che un sogno del genere si realizzi, Wadjda è piena di risorse, e capace di ricorrere a mille stratagemmi per eludere i dettami della tradizione e conquistarsi una fragile libertà. I Fiori di Bach a cura di Caterina Maggi BFRP C arissimi amici eccoci di nuovo al nostro consueto appuntamento. Inizio subito col porgere a tutti voi gli auguri più sinceri e veri per il nuovo anno. Nel corso di questi anni abbiamo parlato del Dott. Bach,del suo meraviglioso Metodo, e di ognuno dei 38 Fiori; ora all’inizio di questo nuovo anno vi propongo un ‘ripasso’ col brano di M.Scheffer, grande esperta tedesca, dal titolo: “LE EMOZIONI NEGATIVE BLOCCANO IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.” Le emozioni negative rappresentano una componente della vita altrettanto importante di quelle positive. Spesso, però, uno stato d’animo negativo ci condiziona in modo cosciente ma anche a livello inconscio al punto tale da incidere sul nostro benessere generale e bloccare il nostro sviluppo, anzi, addirittura il nostro sistema immunitario, provocando una malattia. Per questo l’attenzione alla salute spirituale è ancora più importante di quella fisica. I Fiori di Bach aiutano a superare gli stati d’animo negativi e a sciogliere i blocchi spirituali. Edward Bach lavorò da principio come batteriologo e immunologo. Le osservazioni da lui condotte sui pazienti e la pratica dell’omeopatia rafforzarono la sua convinzione che le malattie fisiche hanno origine nell’animo umano, e Bach dedicò sempre più la sua attività di ricerca allo sviluppo di un metodo di trattamento naturale mirato a questa «vera origine» della malattia. Per potersi concentrare completamente su questo compito, rinunciò al suo studio londinese. Ideò un sistema fondato su 38 stati spirituali «archetipici» e nel corso dei suoi viaggi in Inghilterra e nel Galles individuò 38 Rimedi ricavati da sostanze naturali per superare questi stati spirituali negativi, mettendo così a punto la sua Floriterapia… Oggi i concentrati di Fiori usati nella terapia originale di Bach sono diffusi in tutto il mondo e si sono affermati nell’ambito della terapia delle cause spirituali dei mali fisici…” Come avete visto dalla prima pagina, nel mese di febbraio vi proponiamo una delle nostre ‘seirone’dedicata alla meraviglia dei Fiori di Bach; sarà bello ‘parlone tra de nui’! A tutti, come sempre, BUON VENTO! Giovedì 20 febbraio VADO A SCUOLA di Pascal Piisson con Golshifteh Farahani, Hamid Djavadan, Hassima Burgan, (Francia/Germania/Afghanistan 2012, 103’). Il programma Alassio Cineforum è a cura del C.G.S. Club Amici del Cinema - Genova in collaborazione con Acec Sas Liguria Via S. Giovanni Bosco, n. 12 - Alassio Jackson, un bambino di dieci anni di Laikipia, in Kenia, ogni mattina deve fare 15 chilometri per raggiungere Soi Oudo School, in cima a una collina. La scuola di Zahira, marocchina di undici anni, è troppo lontana per riuscire a rientrare poi a casa in giornata: ogni lunedì saluta la sua famiglia che rivedrà solo il fine settimana. In un altro angolo del mondo, Bay of Bengal, in India, la sete di sapere dà a Samuel, costretto su una sedia a rotelle, la forza per raggiungere la scuola dopo un percorso accidentato. Il sogno di Samuel è di diventare un dottore. Infine, Carlito, undicenne della Patagonia: per lui, ogni mattina, 25 chilometri a cavallo. Nozze d’oro [email protected] www.donboscoalassio.it Orario spettacoli: ore 16.00 - 21.00 Ingresso singolo: 5 Euro Giovedì 23 gennaio OH BOY, UN CAFFÈ A BERLINO di Jan Ole Gerster con Tom Schilling, Mark Hosemann, Friederike Kempter, Michael Gwisdeck, (Germania 2013, 83’). Sorprendente opera prima girata in bianco e nero, campione d’incassi in Germania e paragonata a II giovane Holden. Una giornata nella vita di Niko, trentenne spaventato dalla responsabilità, tra gag e malinconia. In una Berlino dove la ricerca di normalità si scontra con un passato che ancora brucia, Niko troverà il caffè che cerca dal mattino e anche un obiettivo da dare ai suoi trent’anni. Giovedì 30 gennaio ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO di Matteo Oleotto con Giuseppe Battiston, Rok Prasnikar, Teco Celio, Roberto Citran, (Italia/Slovenia 2013, 106’). Promettente esordio in cui si mescolano tenerezza e cattiveria. La morte improvvisa di una zia sconosciuta diventa l’occasione del riscatto per Paolo, ubriacone cinico e bugiardo. L’eredità della zia è un nipote: compito, impacciato, fors’anche un po’ ritardato ma un assoluto fenomeno nel gioco delle freccette. Se vincesse il campionato mondiale e i 60mila euro in palio la vita dello zio potrebbe cambiare, e magari Paolo imparerà a fare i conti con i sentimenti degli altri. PREMIO DEL PUBBLICO DELLA SETTIMANA DELLA CRITICA E PREMIO SCHERMI DI QUALITÀ A VENEZIA 2013. Giovedì 6 febbraio SACRO GRA di Gianfranco Rosi, (Documentario, Italia 2013, 93’). Due anni con un mini-van sul Grande Raccordo Anulare di Roma, la più grande autostrada urbana d’Italia, alla ricerca di storie e di personaggi marginali e imprevedibili: un barelliere, un principe, un nobile piemontese, un attore di fotoromanzi, un anguillaro. Il cinema di finzione cede il passo a un documentario che riprende la realtà come se fosse cinema. L EONE D ’O RO A VENEZIA 2013. Gina e Bruno Bozzolo lo scorso 23 novembre hanno celebrato le loro nozze d’oro. Li hanno festeggiati figli, nipoti, parenti e amici, con i migliori auguri per tanti anni felici da vivere sempre insieme. Anche l’A.V.A. partecipa alla gioia della famiglia, augurando tanta felicità. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Pizzorno Direttore Editoriale Presidente protempore A.V.A. EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana
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