Fare clic per modificare lo stile del titolo Fare clic per modificare stili del testo dello schema Unindustria Reggio Emilia 11 marzo 2014 INDICE 1 • Il Modello di Rating Baldi&Partners: il Baldi’s Rating powered by RiskCalc Plus Moody’s Analytics 2 • L’analisi qualitativa del Baldi’s Rating 3 • Perché utilizzare il Baldi’s Rating 2 Fare clic per modificare lo 1. Il Modello Rating Baldi&Partners stile del di titolo powered by Risk Calc Plus Moody’s Analytics Fare clic per modificare stili del testo dello schema IL BALDI’S RATING il modello Baldi&Partners BALDI’S RATING MOODY’S + Baldi&Partners SCORING RISK CALC PLUS SCORING ANALISI QUALITATIVA ANALISI DI BILANCIO ULTIMI 3 ESERCIZI + EVENTUALE BUSINESS PLAN ANALISI COERENZA DI DATI DI BILANCIO + ANALISI DI BUSINESS + ANALISI ORGANIZZATIVA BALDI’S Rating è il risultato ottenuto attraverso la Matrice di Notching e validato da un Comitato di Rating. Comprende il risultato dell’analisi quantitativa sviluppata da Moody’s Analytcs e dell’analisi qualitativa di Baldi&Partners. 4 IL BALDI’S RATING i risultati complessivi SOCIETÀ XY BALDI’S RATING powered by Risk Calc Plus Moody’s RATING Analytics BALDI’S RATING Baa1 ALTO RISCHIO BASSO RISCHIO SCORING QUANTITATIVO DA RISK CALC PLUS DI MOODY’S ANALYTICS SCORING QUALITATIVO by Baldi&Partners SCORING EDF 1Y EDF 5Y Baa2 0,52% 2,91% SCORING Baa1 5 IL BALDI’S RATING la matrice di Notching LA SINTESI FRA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA La sintesi fra il risultato dell’analisi quantitativa sviluppata con metodologia Moody’s e il risultato derivante dall’analisi qualitativa dell’impresa oggetto di rating viene ottenuta attraverso una Matrice di Notching. La Matrice di Notching evidenzia infatti le corrispondenze fra rating complessivo e risultati delle due aree di indagine: la quantitativa e la qualitativa. INVESTMENT GRADE RATING QUANTITATIVO SPECULATIVE GRADE BALDI’S RATING RATING QUALITATIVO Eccellente Molto Buono Buono Soddisfacente Sufficiente Debole Vulnerabile Aaa Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Caa/C Aaa Aaa Aa1 Aa2 Aa3 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 A1 Aa1 Aa1 Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 Aa2 Aa1 Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 Aa3 Aa1 Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 A1 Aa1 Aa1 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 A2 Aa2 Aa2 Aa2 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 A3 Aa3 Aa3 Aa3 Aa3 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Baa1 A1 A1 A1 A1 A1 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Baa2 A2 A2 A2 A2 A2 A2 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Baa3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 A3 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B1 B1 B1 Ba1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa1 Baa2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B2 B2 Ba2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Baa2 Ba2 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 B3 Ba3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Baa3 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Caa/C B1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba1 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Caa/C B2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba2 Ba3 B1 B2 B3 Caa/C B3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 Ba3 B1 B2 B3 Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C Caa/C BALDI'S RATING = SCORING RCPlus MOODY'S ANALYTICS + SCORING ANALISI QUALITATIVA SCORING RCPlus MOODY'S ANALYTICS SCORING ANALISI QUALITATIVA B&P 6 IL BALDI’S RATING la scala dei rating di Moody’s Analytics I N Aaa Le obbligazioni cui è attribuito il rating Aaa sono giudicate essere della più alta qualità; presentano un rischio di credito minimo. Aa1 Aa2 Aa3 Le obbligazioni cui è attribuito il rating Aa sono giudicate essere di alta qualità e sono soggette ad un rischio di credito molto basso. A A2 A3 Le obbligazioni cui è attribuito il rating A sono considerate di alto-medio livello e sono soggette ad un rischio di credito basso. Baa1 Baa2 Baa3 Le obbligazioni cui è attribuito il rating Baa sono soggette ad un rischio di credito moderato. Sono considerate di medio livello e talvolta possono incorporare in una certa qual misura caratteristiche speculative. Ba1 Ba2 Ba3 Le obbligazioni cui è attribuito il rating Ba sono giudicate come avere elementi speculativi ed essere soggette ad un rischio di credito sostanziale. B1 B2 B3 Le obbligazioni cui è attribuito il rating B sono considerate speculative e sono soggette ad un rischio di credito molto alto. Caa/Ca/C Le obbligazioni cui sono attribuiti i rating Caa/Ca/C sono giudicate rispettivamente di bassa qualità, o altamente speculative o con basse prospettive di recupero del capitale e degli interessi. V E S T M E N T G R A D E S P E C U L A T I V E 7 IL BALDI’S RATING la Rating Letter Al Presidente (Società) (Indirizzo) (Cap e città del destinatario) LA RATING LETTER OGGETTO: Rating Letter Gentilissimo Cliente, in relazione all’incarico da Lei conferitoci, le inviamo la sintesi dell’analisi svolta. Il risultato del nostro lavoro attribuisce a XY S.p.A. la valutazione nella scala BALDI’S RATING powered by Moody’s Analytics pari al livello Baa1, che corrisponde alla valutazione sintetica di “soddisfacente”. BALDI'S RATING powered by Moody's Analytics SPECULATIVE GRADE RATING INVESTMENT GRADE Baa1 ALTO RISCHIO BASSO RISCHIO La valutazione e l’attribuzione del BALDI’S RATING powered by Moody’s Analytics è la risultante di due distinti momenti di analisi. Una prima parte è costituita dall’analisi quantitativa dei dati di bilancio degli ultimi tre esercizi della Società. Detta analisi è stata effettuata con specifico modello di Moody’s Analytics Inc. che ha attribuito alla Società la valutazione nella scala di rating Moody’s pari al livello Baa3 ad un anno e Baa2 a 5 anni, con evidenza di probabilità di default rispettivamente pari allo 0,52% e al 2,91%. La corrispondente declaratoria Moody’s definisce le obbligazioni Baa come ”obbligazioni soggette ad un rischio di credito moderato”. L’altra parte, sviluppata da Baldi&Partners, è costituita dall’analisi sulla coerenza di dati di bilancio, dall’analisi qualitativa basata sulle osservazioni del posizionamento competitivo della società, dall’analisi del business, dall’analisi del rapporto con alcuni stakeholders e dall’analisi organizzativa. Baldi&Partners ha attribuito all’analisi qualitativa la valutazione A3 nella medesima scala di rating. Il BALDI’S RATING powered by Risk Calc Plus Moody’s Analytics, sintesi dei due modelli, attribuisce complessivamente alla Società una valutazione pari ad Baa, corrispondente ad un giudizio “soddisfacente”, ovvero “obbligazioni soggette ad un rischio di credito moderato”. Confidando che il BALDI’S RATING powered by Moody’s Analytics possa essere utile alle Sue finalità, porgiamo distinti saluti. 11 Marzo 2014 Carlo Baldi Luca Carra Baldi&Partners S.r.l. Sede legale: Via Cino del Duca,5 20122 Milano Tel. +39.02.58318214 Fax +39.02.58310893 Sede amministrativa: Via Gutenberg, 3 42124 Reggio Emilia Tel. +39.0522.27.12.20 Fax +39.0522.27.14.32 8 [email protected] Capitale Sociale Euro 100.000,00 i.v. Iscrizione REA nr. MI-1919640 - C.F. e P. Iva 02017760352 Fare clic per modificare lo stile delqualitativa titolo di Baldi&Partners 2. L’analisi Fare clic per modificare stili del testo dello schema IL BALDI’S RATING i risultati dell’analisi qualitativa ANALISI QUALITATIVA B&P ANALISI QUALITATIVA SCORING Baa1 SOCIETÀ XY ALTO RISCHIO BASSO RISCHIO 10,3 ANALISI DEL BUSINESS E DEL RAPPORTO CON ALCUNI STAKEHOLDERS 6,0 ANALISI ORGANIZZATIVA 4,3 Il risultato dell’analisi di Business, del rapporto con alcuni stakeholders e dell’analisi Organizzativa comporta, sommando i risultati parziali, uno scoring complessivo pari a 10,3 corrispondente al rating “Baa1” secondo la parametrizzazione in percentili. 10 IL BALDI’S RATING i risultati dell’area di analisi qualitativa Business e Rapporto con stakeholders ANALISI QUALITATIVA B&P ANALISI DI BUSINESS E DEL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS SCORING POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE SOCIETÀ XY 3,0 RAPPORTO CON CLIENTELA 3,0 SISTEMA DI FORNITURA 2,0 INVESTIMENTI FUTURI 0,0 RAPPORTO CON BANCHE -2,0 TOTALE SCORING ANALISI BUSINESS E RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS 6,0 Il risultato dell’analisi di Business, del rapporto con alcuni stakeholders, comporta uno scoring complessivo pari a 6,0. 11 IL BALDI’S RATING i risultati dell’area di analisi qualitativa Organizzazione d’impresa ANALISI QUALITATIVA B&P ANALISI ORGANIZZATIVA SCORING STRUTTURA PROPRIETARIA, GOVERNANCE, PASSAGGIO GENERAZIONALE SOCIETÀ XY 2,3 MANAGEMENT E ORGANIZZAZIONE 3,0 INNOVAZIONE E CRESCITA -1,0 COMPLIANCE E RISCHI 0,0 TOTALE SCORING ANALISI ORGANIZZATIVA 4,3 Il risultato dell’analisi qualitativa dell’analisi organizzativa comporta uno scoring complessivo pari a 4,3. 12 IL BALDI’S RATING i risultati dell’area di analisi qualitativa ANALISI QUALITATIVA B&P SCHEDA “POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE” Il risultato dell’analisi di Business e del rapporto con alcuni stakeholders, relativamente alla POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE, comporta uno scoring complessivo pari a 3,0 a fronte di un punteggio massimo di 14,0. SOCIETA’ XY POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE CONTRASSEGNARE CON IL SIMBOLO SEGUENTE CONCENTRAZIONE DEL MERCATO PARAMETRO 1: NUMERO PLAYERS DEL SETTORE VANTAGGIO COMPETITIVO PARAMETRO 1: SCOSTAMENTO ROI MEDIO COMPETITORS ULTIMI 3Y QUOTA DI MERCATO SPECIFICO PARAMETRO 1: RICAVI/RICAVI AGGREGATI COMPETITORS DIRETTI PARAMETRO 2: VARIAZ. QUOTA MERCATO ULTMI 2 Y = PARAMETRO 1 ANNO 2012/ PARAMETRO 1 ANNO 2011 INSODDISFACENTE SCARSO NORMALE BUONO ECCELLENTE -2,00 -1,00 0,00 1,00 2,00 8 < X < 20 X<8 X ESTREMA FRAMMENTAZIONE 30 < X < 50 20 < X < 30 X ROI < 10% MEDIA COMPETITORS ROI < 30% MEDIA COMPETITORS ROI +- 10% MEDIA COMPETITORS ROI > 10% MEDIA COMPETITORS ROI > 30% MEDIA COMPETITORS X X < 1% 1% < X < 5% 5% < X < 13% 13% < X < 20% X > 20% PERDITA RILEVANTE > 10% LEGGERA PERDITA -10% < X < 0 LEGGERO INCREMENTO 0 < X < + 10% INCREMENTO SIGNIFICATIVO 10% < X < 20% INCREMENTO CONSISTENTE X > 20% RIC NUOVI PROD. < 15% RIC NUOVI PROD. 15% < X < 25% RIC NUOVI PROD. 25% < X < 35% RIC NUOVI PROD. 35% < X < 50% RIC NUOVI PROD. > 50% RIC PROD. BREV. >10% RIC PROD. BREV. 10% < X < 20% RIC NUOVI PROD. 20% < X < 30% RIC NUOVI PROD. > 30% 0,0 0,0 3,0 0,0 X LEADERSHIP INNOVATIVA PARAMETRO 1: RICAVI NUOVI PROD.ULTIMI TRE ANNI/RICAVI TOTALI (per nuovi prodotti si intende innovazione relativa per l'impresa di carattere rilevante) X PARAMETRO 2: RICAVI PROD.DA BREVETTI PROPRI /RICAVI TOTALI X RIC PROD. BREV. TOTALE SCORING POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE 0,0 TOTALE SCORING POSIZIONE COMPETITIVA ATTUALE 3,00 0% 13 IL BALDI’S RATING i risultati dell’area di analisi qualitativa ANALISI QUALITATIVA B&P SCHEDA “INNOVAZIONE E CRESCITA” Il risultato dell’analisi di Business e del rapporto con alcuni stakeholders, relativamente alla INNOVAZIONE E CRESCITA, comporta uno scoring complessivo pari a -1,0 a fronte di un punteggio massimo di 10,0. SOCIETA’ XY INNOVAZIONE E CRESCITA ORGANIZZ. CONTRASSEGNARE CON IL SIMBOLO SEGUENTE INSODDISFACENTE SCARSO NORMALE BUONO ECCELLENTE -2,00 -1,00 0,00 1,00 2,00 ASSENTI LIMITATE IN INTENSITA' E SOGGETTI COINVOLTI MEDIAMENTE PRESENTI ANCHE SE LIMITATE A TALUNI SOGGETTI SIGNIFICATIVAMENTE PRESENTI PER MOLTI SOGGETTI SISTEMA DI EDUCATION ATTIVO PER TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI DALL'INIZIATIVA LIMITATE IN INTENSITA' E SOGGETTI COINVOLTI MEDIAMENTE PRESENTI ANCHE SE LIMITATE A TALUNI SOGGETTI SIGNIFICATIVAMENTE PRESENTI PER MOLTI SOGGETTI SISTEMA DI EDUCATION ATTIVO PER TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI DALL'INIZIATIVA MANAGEMENT e ORGANIZZAZIONE X PARAMETRO 1: INIZIATIVE DI TQM PARAMETRO 2: INIZIATIVE DI LEAN PRODUCTION X ASSENTI PARAMETRO 3: INIZIATIVE DI BUSINESS REENGINEERING DEL BUSINESS X CIRCOSTRITTE A LIVELLO DIFFUSE A LIVELLO GLOBALE RELATIVA ALL'INTERA DEL DI AREA DEL CATENA DEL SU TUTTI I BUSINESS ATTIVI E CATENA DEL VALORE SUL VALORE SUL BUSINESS DECLINATA IN RIDESEGNO BUSINESS PRINCIPALE PRINCIPALE DEI PROCESSI ASSENTI LIMITATE AD AREE MARGINALI DI BUSINESS ASSENTI LIMITATE ALLE LIMITATE ALLE CUSTOMERIZZAZIONI ED CUSTOMERIZZAZIONI DEI ALL'INCREMENTO PRODOTTI ESISTENTI FUNZIONALE DEI PRODOTTI ESISTENTI PARAMETRO 4: INIZIATIVE PER SPECIFICI PROGETTI R&D X PARAMETRO 5: CRESCITA IT FUNZIONALITA' SW E CRESCITA INNOVAZIONE RELATIVA RIVOLTA ALLE NUOVE DEFINIZIONI DI PRODOTTO / PROCESSO INNOVAZIONE DI MERCATO RIVOLTA ALLE NUOVE DEFINIZIONI DI PRODOTTO / PROCESSO X LEGAME ASSENTE, NON RECEPITO DAL MGM E DALLA DIREZIONE LEGAME RECEPITO DAL MGM MA NON DALLA DIREZIONE GEN. CHE SI SOSTANZIA IN UN SW INADEGUATO INNOVAZIONE E CRESCITA ORGANIZZ. -2,0 0,0 INNOVAZIONE E CRESCITA ORGANIZZ. -1,00 FORTE LEGAME CHE SI LEGAME PRESENTE A LEGAME PRESENTE CHE SI SOSTANZIA IN SPECIFICI LIVELLO ORGANIZZATIVO SOSTANZIA IN SPECIFICI PROGETTI DI ATTUAZIONE MA CHE SI SOSTANZIA IN PROGETTI DI ATTUAZIONE NUOVE FUNZIONALITA' CON MANUTENZIONI DEL SW NUOVE FUNZIONALITA' IL MERCATO (CRM, EC…) ESISTENTE PER CON IL MERCATO (CRM, INTESE AD AUMENTARE LE MIGLIORARE I PROCESSI EC…) PER RIDURRE I PERFORMANCE IMPRESA CON INTERNI COSTI BUDGET ADEGUATI 0,0 1,0 0,0 14 IL BALDI’S RATING il push up imprenditoriale/manageriale ANALISI QUALITATIVA B&P SCHEDA “INNOVAZIONE E CRESCITA” SOCIETA’ XY Il risultato dell’analisi di Business e del rapporto con alcuni stakeholders, relativamente alla INNOVAZIONE E CRESCITA, a seguito di una specifica azione manageriale, ha migliorato il relativo scoring di 4 punti, passando da -1,0 a + 3,0, sempre a fronte di un punteggio massimo di 10,0. INNOVAZIONE E CRESCITA ORGANIZZ. CONTRASSEGNARE CON IL SIMBOLO SEGUENTE INSODDISFACENTE SCARSO NORMALE BUONO ECCELLENTE -2,00 -1,00 0,00 1,00 2,00 ASSENTI LIMITATE IN INTENSITA' E SOGGETTI COINVOLTI MANAGEMENT e ORGANIZZAZIONE X PARAMETRO 1: INIZIATIVE DI TQM PARAMETRO 2: INIZIATIVE DI LEAN PRODUCTION LIMITATE IN INTENSITA' E SOGGETTI COINVOLTI MEDIAMENTE PRESENTI ANCHE SIGNIFICATIVAMENTE PRESENTI SE LIMITATE A TALUNI SOGGETTI PER MOLTI SOGGETTI LIMITATE AD AREE MARGINALI DI BUSINESS CIRCOSTRITTE A LIVELLO DI AREA DEL CATENA DEL VALORE SUL BUSINESS PRINCIPALE PARAMETRO 3: INIZIATIVE DI BUSINESS REENGINEERING DEL BUSINESS SISTEMA DI EDUCATION ATTIVO PER TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI DALL'INIZIATIVA X A SEGUITO AZIONE MGM--> X ASSENTI MEDIAMENTE PRESENTI ANCHE SIGNIFICATIVAMENTE PRESENTI SE LIMITATE A TALUNI SOGGETTI PER MOLTI SOGGETTI SISTEMA DI EDUCATION ATTIVO PER TUTTI I SOGGETTI COINVOLTI DALL'INIZIATIVA X ASSENTI PARAMETRO 4: INIZIATIVE PER SPECIFICI PROGETTI R&D X ASSENTI LIMITATE ALLE CUSTOMERIZZAZIONI DEI PRODOTTI ESISTENTI RELATIVA ALL'INTERA DEL CATENA DEL VALORE SUL BUSINESS PRINCIPALE AZIONE MGM--> DIFFUSE A LIVELLO GLOBALE SU TUTTI I BUSINESS ATTIVI E DECLINATA IN RIDESEGNO DEI PROCESSI X LIMITATE ALLE INNOVAZIONE RELATIVA RIVOLTA INNOVAZIONE DI MERCATO RIVOLTA CUSTOMERIZZAZIONI ED ALLE NUOVE DEFINIZIONI DI ALLE NUOVE DEFINIZIONI DI PRODOTTO ALL'INCREMENTO FUNZIONALE PRODOTTO / PROCESSO / PROCESSO DEI PRODOTTI ESISTENTI PARAMETRO 5: CRESCITA IT FUNZIONALITA' SW E CRESCITA X LEGAME ASSENTE, NON RECEPITO DAL MGM E DALLA DIREZIONE INNOVAZIONE E CRESCITA ORGANIZZ. 0,0 INNOVAZIONE E CRESCITA ORGANIZZ. 3,00 LEGAME PRESENTE A LIVELLO LEGAME RECEPITO DAL MGM ORGANIZZATIVO MA CHE SI MA NON DALLA DIREZIONE SOSTANZIA IN MANUTENZIONI GEN. CHE SI SOSTANZIA IN UN DEL SW ESISTENTE PER SW INADEGUATO MIGLIORARE I PROCESSI INTERNI 0,0 0,0 LEGAME PRESENTE CHE SI SOSTANZIA IN SPECIFICI PROGETTI DI ATTUAZIONE NUOVE FUNZIONALITA' CON IL MERCATO (CRM, EC…) PER RIDURRE I COSTI FORTE LEGAME CHE SI SOSTANZIA IN SPECIFICI PROGETTI DI ATTUAZIONE NUOVE FUNZIONALITA' CON IL MERCATO (CRM, EC…) INTESE AD AUMENTARE LE PERFORMANCE IMPRESA CON BUDGET ADEGUATI 3,0 0,0 15 IL BALDI’S RATING i risultati dell’analisi qualitativa SIMULAZIONE ANALISI QUALITATIVA B&P ANALISI QUALITATIVA SCORING A3 SOCIETÀ XY ALTO RISCHIO BASSO RISCHIO 14,3 ANALISI DEL BUSINESS E DEL RAPPORTO CON ALCUNI STAKEHOLDERS 6,0 ANALISI ORGANIZZATIVA 8,3 La variazione dello scoring complessivo dell’analisi Organizzativa resa possibile dall’azione imprenditoriale e manageriale, comporta, sommando i risultati parziali anche dell’area Business, uno scoring complessivo dell’analisi qualitativa pari a 14,3, valore che permette di attribuire il rating “A3”. 16 Il BALDI’S RATING LA RATING LETTER 17 Fare clic per modificare lo 3. Perché utilizzare il Baldi’s Rating stile del titolo powered by Risk Calc Plus Moody’s Analytics Fare clic per modificare stili del testo dello schema INDICE IL BALDI’S RATING: PERCHE’ UTILIZZARLO • per evidenziare le capacità di autodiagnosi e la propria indipendenza e maturità valutativa e imprenditoriale; BANCHE E INVESTITORI • per facilitare l’accesso al credito e/o ad operazioni di private equity; • per accedere al credito a corretti livelli di pricing; • per facilitare l’ottenimento di letter of credit e altri strumenti di supporto finanziario all’export • per certificare la propria affidabilità finanziaria sempre più spesso richiesta anche verso il mondo del business e non solo quello del credito: i grossi OEM fanno anche verifiche di affidabilità finanziaria e non solo sulla certificazione di qualità della produzione; CLIENTI E FORNITORI • per ottenere commesse e forniture di lungo periodo da grandi clienti necessariamente connesse alla continuità ed alla solidità aziendale testimoniata dal rating; • per aumentare l’attrattività verso i potenziali clienti; • per lavorare con l’estero con la qualificazione del brand che richiama Moody’s Analytics, ciò può aiutare a superare il gap d’immagine derivante sia dalla dimensione talvolta medio-piccola dell’impresa, sia dall’appartenenza ad un sistema economico indebolito dalla crisi. 19 INDICE IL BALDI’S RATING: PERCHE’ UTILIZZARLO • per l’autovalutazione continua con evidenza dei punti di eccellenza e delle aree di miglioramento aziendale; • per il miglioramento continuo orientato congiuntamente alle performance operative/business ed ai risultati di bilancio; • per arricchire gli elementi del reporting set di controllo aziendale di uno strumento dalla forte capacità di segnalazione sintetica; L’IMPRESA • per sensibilizzare su variabili e grandezze tipicamente finanziarie, l’attenzione e l’azione imprenditoriale e del management, soggetti che spesso hanno una formazione originaria di carattere tecnico; • per utilizzare il rating, anche nelle sue articolazioni qualitative, come strumento di valutazione del management; • per lo sviluppo di un business plan di effettivo miglioramento dei risultati; • per la rifocalizzazione strategica; • per la verifica della continuità aziendale ai fini di bilancio e della certificazione; • per la definizione di un’accurata policy di bilancio. 20 Fare clic per modificare lo www.baldiandpartners.it stile del titolo Sede legale: Via Cino del Duca, 5 - 20123 Milano Tel. +39.02.58318214 - Fax +39.02.58310893 Fare clic per modificare stili del testo dello schema Sede amministrativa: Via Gutenberg, 3 - 42124 Reggio Emilia Tel. +39.0522.271220 - Fax +39.0522.271432 [email protected] Analisi Società Eccellenti della Provincia di Reggio Emilia by Riskcalc Plus di Moody’s Analytics 11 Marzo 2014 INDICE 1 • Principali dati economici nazionali e provinciali 2 • Il rating di Moody’s all’Italia e la posizione di Reggio Emilia nella classifica del Sole 24 Ore 3 • Indagine sulle Società Eccellenti della Provincia di Reggio Emilia 2 PRINCIPALI DATI ECONOMICI NAZIONALI E PROVINCIALI Valori in euro 2008 2009 2010 2011 2012 Popolazione Italia 58.826.731 59.095.365 59.277.417 59.379.449 59.539.717 Popolazione RE 503.734 509.832 513.878 516.823 520.120 Rapporto Popolazione RE/Popolazione Italia 0,86% 0,86% 0,87% 0,87% 0,87% Fonte: Istituto Tagliacarne Negli anni dal 2008 al 2012 la popolazione in Italia è cresciuta del 1,21% mentre a Reggio Emilia del 3,25% Imprese registrate in Italia Imprese registrate in Italia di cui attive Imprese registrate a Reggio Emilia Imprese registrate a Reggio Emilia di cui attive 2008 6.104.067 5.316.104 58.699 53.641 2009 6.085.105 5.283.531 58.085 52.838 2010 6.109.217 5.281.934 57.955 52.403 2011 6.110.074 5.275.515 57.861 52.131 2012 6.093.158 5.239.924 57.217 51.423 2013 6.061.960 5.186.124 56.460 50.545 Fonte: Ufficio Studi CCIAA Reggio Emilia su dati Infocamere Negli anni dal 2008 al 2013 le imprese registrate attive in Italia sono diminuite di un 2,45%, mentre a Reggio Emilia del 5,77%. 3 PRINCIPALI DATI ECONOMICI NAZIONALI E PROVINCIALI FORMA SOCIETARIA DELLE IMPRESE REGGIANE 2013 12.270 11.916 30.407 1.867 56.460 Società di capitali Società di persona Imprese individuali Altre forme Totale % 22% 21% 54% 3% 100% 3% Società di capitali 22% 54% Società di persona 21% Imprese individuali Altre forme 4 PRINCIPALI DATI ECONOMICI NAZIONALI E PROVINCIALI TASSO DI DISOCCUPAZIONE % Tasso di disoccupazione Italia Tasso di disoccupazione RE Disoccupati in Italia Disoccupati Reggio Emilia Rapporto disoccupati RE/Italia 2008 6,7 2,3 1.691.912 5.824 0,34% 2009 7,8 5,1 1.944.889 12.715 0,65% 2010 8,4 5,3 2.102.389 13.412 0,64% 2011 8,4 4,7 2.107.782 12.276 0,58% 2012 10,7 4,5 2.743.625 12.018 0,44% 2013 12,9 5,9 3.112.609 14.824 0,48% Negli anni dal 2008 al 2012 il tasso di disoccupazione in Italia è cresciuto del 93% mentre a Reggio Emilia del 157%. Fonte: Istat ORE DI CASSA INTEGRAZIONE A REGGIO EMILIA Ore di cassa integrazione ordinaria a RE Industria Ore di cassa integrazione ordinaria a RE Edilizia Totale N° dipendenti equivalente (circa 1650 ore/anno) 2009 6.385.561 289.922 6.675.483 4.046 2010 4.385.393 352.869 4.738.262 2.872 2011 1.002.271 237.869 1.240.140 752 2012 1.607.791 376.809 1.984.600 1.203 2013 1.426.792 319.373 1.746.165 1.058 Fonte: Inps Dai livelli massimi del 2009 il numero di dipendenti in cassa integrazione è diminuito di circa 4 volte. 5 PRINCIPALI DATI ECONOMICI NAZIONALI E PROVINCIALI VALORE AGGIUNTO e VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE Valori in milioni di euro 2008 Valore aggiunto a prezzi correnti Italia 1.417.500 Valore aggiunto a prezzi correnti RE 15.289 Rapporto Valore aggiunto RE/Valore aggiunto Italia 1,08% 2009 1.368.574 14.217 1,04% 2010 1.390.363 14.067 1,01% 2011 1.415.207 14.490 1,02% Nel periodo 2008-2011 il 2012 1.402.773 n.d. n.d. calo del valore aggiunto è stato dello 0,16% in Italia e del 5,23% a Reggio Emilia Fonte: Istat Valori in euro Valore aggiunto pro capite Italia Valore aggiunto pro capite RE Rapporto Valore aggiunto pro capite RE/Valore aggiunto pro capite Italia 2008 24.096 30.351 1,26 2009 23.159 27.885 1,20 2010 23.455 27.373 1,17 2011 23.833 28.036 1,18 2012 23.560 n.d. n.d. Fonte: Istat Tale calo risulta ancora più evidente per il valore aggiunto pro capite. A Reggio Emilia il calo nel periodo 2008-2011 è stato del 7,63%. 6 PRINCIPALI DATI ECONOMICI NAZIONALI E PROVINCIALI ANDAMENTO % DEL VALORE AGGIUNTO Nel 2009 il calo del valore Andamento % Valore Aggiunto Italia Andamento % Valore Aggiunto RE 2008 1,84 4,28 2009 -3,45 -7,01 2010 1,59 -1,05 2011 1,79 3,01 2012 -0,88 n.d. aggiunto è stato quanto più evidente nella provincia reggiana per la forte presenza di imprese manifatturiere che sono le realtà maggiormente colpite dalla crisi 7 PRINCIPALI DATI ECONOMICI NAZIONALI E PROVINCIALI REDDITO DISPONIBILE DELLE FAMIGLIE PRO CAPITE Valori in euro Reddito disponibile pro capite Italia Reddito disponibile pro capite RE Rapporto reddito pro capite RE/reddito pro capite I 2008 17.525 20.865 1,19 2009 16.964 19.546 1,15 2010 17.073 19.322 1,13 2011 17.337 19.787 1,14 2012 17.564 n.d. n.d. Fonte: Unioncamere-CamCom Nel periodo 2011 in 2008- Italia il reddito pro capite è diminuito dell’ 1,08%, a Reggio Emilia del 5,17% 8 INDICE 1 • Principali dati economici nazionali e provinciali 2 • Il rating di Moody’s all’Italia e la posizione di Reggio Emilia nella classifica del Sole 24 Ore 3 • Indagine sulle Società Eccellenti della Provincia di Reggio Emilia 9 IL RATING DELL’ITALIA Rating I N V E S T M E N T Descrizione Aaa Le obbligazioni cui è attribuito il rating Aaa sono giudicate essere della più alta qualità; presentano un rischio di credito minimo. Aa1 Le obbligazioni cui è attribuito il rating Aa sono giudicate essere di alta qualità e sono soggette ad un rischio di credito molto basso. Aa2 A2 Le obbligazioni cui è attribuito il rating A sono considerate di alto-medio livello e sono soggette ad un rischio di credito basso. A3 Baa1 Baa2 Le obbligazioni cui è attribuito il rating Baa sono soggette ad un rischio di credito moderato. Sono considerate di medio livello e, in quanto tali, potrebbero presentare caratteristiche speculative. S P E C U L A T I V E Ba2 Le obbligazioni cui è attribuito il rating Ba sono giudicate obbligazioni contenenti elementi speculativi e soggette ad un rischio di credito sostanziale. B2 2 3 pre 11/2011 5 6 04/11/2011 7 14/02/2012 8 9 13/07/2012 11 12 13 Ba3 B1 1 10 Baa3 Ba1 Data 4 Aa3 A1 Posizione Le obbligazioni cui è attribuito il rating B sono considerate speculative e sono soggette ad un rischio di credito molto alto. B3 Le obbligazioni cui sono attribuiti i rating Caa/Ca/C sono giudicate rispettivamente di bassa qualità, o altamente speculative o con basse Caa/Ca/C prospettive di recupero del capitale e degli interessi. 14 15 16 17 e 18 10 CLASSIFICA QUALITÀ DELLA VITA REGGIO EMILIA 2008 2009 2010 2011 2012 2013 21 29 31 15 11 14 11° 10 30 14° 15° 20 21° 29° 40 31° 50 … 107 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Dallo studio elaborato annualmente dal Sole 24 Ore sulle 107 province italiane emerge come la qualità della vita a Reggio Emilia sia notevolmente migliorata negli ultimi anni. 11 CLASSIFICA QUALITÀ DELLA VITA AREE DI ANALISI: ECCELLENZE E CRITICITA’ AFFARI E LAVORO SERVIZI E AMBIENTE TENORE DI VITA POPOLAZIONE TEMPO LIBERO ORDINE PUBBLICO 2008 2009 2010 2011 2012 2013 11 59 4 47 41 69 30 36 23 19 36 75 34 18 43 14 54 49 2 15 29 6 51 31 2 7 34 9 63 36 5 12 13 24 40 63 AREE DI ECCELLENZA AREE DI CRITICITA’ L’area affari e lavoro è quella in cui ci sono stati maggiori miglioramenti proiettando Reggio Emilia dalla 34° posizione ai primi posti. Si segnala altresì il miglioramento al 2013 dell’area tenore di vita e il peggioramento delle aree popolazione e ordine pubblico. Fonte: Il Sole 24 ore Fonte: Il Sole 24 Ore 12 CLASSIFICA QUALITÀ DELLA VITA AREE DI ECCELLENZA AFFARI E LAVORO POSIZIONE COMPLESSIVA Quota export su Pil in % Impieghi su depositi totali in % Occupazione femminile in % Start up innovative x 10mila giovani Imprese registrate x 100 abitanti Fallimenti imprese su 1000 registrate 2013 5 5 6 13 32 43 44 SERVIZI E AMBIENTE POSIZIONE COMPLESSIVA Indice presa in carico asili nido Indice Legambiente Indice smaltimento cause civili Sanità: tasso emigrazione ospedaliera Dotazione infrastrutturale Tagliacarne Indice climatico TENORE DI VITA 2013 POSIZIONE COMPLESSIVA Spesa consumi pro capite Valore Aggiunto pro capite Importo medio mensile pensioni Depositi bancari per abitante Inflazione % Costo casa al metro quadro 2013 13 3 14 24 27 30 73 12 2 12 19 37 52 87 Fonte: Il Sole 24 ore Fonte: Il Sole 24 ore 13 CLASSIFICA QUALITÀ DELLA VITA AREE DI CRITICITA’ POPOLAZIONE 2013 POSIZIONE COMPLESSIVA Stranieri residenti regolari x 100 abitanti Variaz. % soggetti 0-29 anni su popolazione - 2003/2012 Saldo iscritti e cancellati all'anagrafe Divorzi e separazioni x 10mila famiglie Densità: abitanti/kmq Laureati per prov.residenza ogni mille giovani 25-30 anni 24 5 15 28 80 71 102 ORDINE PUBBLICO POSIZIONE COMPLESSIVA Truffe-frodi inform. x 100mila abitanti Estorsioni x 100mila abitanti Furti d'auto x 100mila abitanti Scippi-borseggi-rapine x 100mila abitanti Furti in casa x 100mila abitanti Indice variazione totale delitti TEMPO LIBERO POSIZIONE COMPLESSIVA Volontari x 1000 abitanti Cinema x 100mila abitanti Indice sportività Indice copertura banda larga Ristoranti e bar x 100mila abitanti Librerie x 100mila abitanti 2013 40 26 26 27 58 69 75 2013 63 32 46 48 77 87 88 Fonte: Il Sole 24 ore Fonte: Il Sole 24 ore 14 PRIME CONSIDERAZIONI SUL POSIZIONAMENTO DI RE 1 I GIUDIZI SULL’ITALIA E SULLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA VANNO ACCETTATI. ANALIZZATI IN MODO APPROFONDITO, COMPRESI E DISCUSSI PER PROPORRE SOLUZIONI ED AZIONI DI MIGLIORAMENTO 2 REGGIO EMILIA E’ SICURAMENTE UNA FRA LE PROVINCE PIU’ VIRTUOSE IN ITALIA, CON SCARSA DISOCCUPAZIONE E BUONI REDDITI. LA SUA VOCAZIONE INDUSTRIALE E’ UN GRANDE PUNTO DI FORZA , MA LA CRISI E LA RECESSIONE DAL 2008 IN POI HANNO RIDOTTO IL TENORE DI VITA DELLA POPOLAZIONE PIU’ CHE NEL RESTO DELL’ITALIA. IL REDDITO MEDIO DEI REGGIANI E’ COMUNQUE DEL 15% SUPERIORE ALLA MEDIA NAZIONALE 3 L’ORDINE PUBBLICO E’ SICURAMENTE IL PROBLEMA PRINCIPALE (incremento dei delitti denunciati nel periodo 2008/2012, furti in casa, ecc.) E RE NON ECCELLE SICURAMENTE ANCHE NEL “TEMPO LIBERO”15 INDICE 1 • Principali dati economici nazionali e provinciali 2 • Il rating di Moody’s all’Italia e la posizione di Reggio Emilia nella classifica del Sole 24 Ore 3 • Indagine sulle Società Eccellenti della Provincia di Reggio Emilia 16 PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE LA SELEZIONE DELLE SOCIETA’ ECCELLENTI DI RE Società di Capitali con sede a RE e ricavi > 1 milione di € => circa 3.300 imprese Ricavi > 5milioni di € => circa 950 imprese Margine Operativo Lordo (EBITDA) > 10% ricavi o Reddito Operativo (EBIT) > 1,5 milioni di € => 239 imprese Le imprese così estratte possono essere definite le IMPRESE ECCELLENTI della provincia di Reggio Emilia. Non abbiamo selezionato nessun parametro finanziario perché l’intento era quello di ottenere il giudizio tramite Riskcalc Plus. Fonte: Aida 17 Speculative Grade Investment Grade ANALISI SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA MACROCLASSI RATING RISKCALC PLUS DI MOODY'S ANALYTICS NUMERO SOCIETA' DEL CAMPIONE % NEL CAMPIONE Aaa 0 0,0% Aa 56 23,4% A 84 35,1% Baa 75 31,4% Ba 22 9,2% B 1 0,4% C 1 0,4% Totale società Investment Grade 215 90,0% Totale società Speculative Grade 24 10,0% TOTALE SOCIETA' 239 100,0% * Nei casi in cui fosse presente sia il bilancio consolidato che quello separato, è stato utilizzato solamente il dato consolidato ai fini dell'analisi Dall’analisi sopra effettuata si nota che la maggior parte delle società (215), pari al 90% del campione, risulta essere Investment Grade. 18 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER CLASSI DI FATTURATO NUMERO DI SOCIETA' INVESTMENT GRADE DEL CAMPIONE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA SUDDIVISE PER CLASSI DI FATTURATO Aaa Aa A Baa Totale società Investment Grade del campione della Provincia di Reggio Emilia 5 m.ni - 10 m.ni 0 15 24 24 63 408 15,4% 10 m.ni - 30 m.ni 0 20 20 17 57 290 19,7% 30 m.ni - 50 m.ni 0 5 7 5 17 73 23,3% 50 m.ni - 75 m.ni 0 4 7 4 15 43 34,9% 75 m.ni - 100 m.ni 0 2 4 5 11 25 44,0% > 100 m.ni 0 10 22 20 52 84 61,9% 215 923 CLASSI DI FATTURATO (m.ni di euro) TOTALE SOCIETA' Investment Grade N° Società per classi di fatturato della Provincia di Reggio Emilia % Società Investment Grade su Società Totali della Provincia di Reggio Emilia per classi fatturato * Nei casi in cui fosse presente sia il bilancio consolidato che quello separato, è stato utilizzato solamente il dato consolidato ai fini dell'analisi La tabella evidenzia la proporzionalità diretta tra la dimensione ed il numero di società Investment Grade. Infatti all’aumentare della dimensione aumenta il numero di società che risultano essere Investment Grade. 19 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER CLASSI DI FATTURATO Il grafico (relativo all’analisi della slide precedente) mostra la percentuale di società Investment Grade sul totale complessivo delle società della provincia di Reggio Emilia suddivise per classi di fatturato. Si nota che nella classe di fatturato superiore a 100 m.ni di euro, il 61,9% delle società risulta essere Investment Grade. 20 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER CLASSI DI FATTURATO CLASSI DI FATTURATO (m.ni di euro) NUMERO DI SOCIETA' INVESTMENT GRADE DEL CAMPIONE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA SUDDIVISE PER CLASSI DI FATTURATO Investment Grade Totale società del campione della Provincia di Reggio Emilia Aaa Aa A Baa 5 m.ni - 10 m.ni 0% 19% 30% 30% 79 10 m.ni - 30 m.ni 0% 34% 34% 29% 58 30 m.ni - 50 m.ni 0% 28% 39% 28% 18 50 m.ni - 75 m.ni 0% 25% 44% 25% 16 75 m.ni - 100 m.ni 0% 17% 33% 42% 12 > 100 m.ni 0% 18% 39% 36% 56 TOTALE SOCIETA' 239 * Nei casi in cui fosse presente sia il bilancio consolidato che quello separato, è stato utilizzato solamente il dato consolidato ai fini dell'analisi La tabella evidenzia la maggior concentrazione dei rating migliori per le aziende con classi di fatturato medie (aziende familiari). Al crescere della dimensione la concentrazione si sposta verso le classi di rating più basse ma superata la soglia dei 100 m.ni di euro il rating aumenta nuovamente. 21 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER CLASSI DI FATTURATO CLASSI DI FATTURATO (m.ni di euro) Età media Presidenti CDA o Amministratore Unico per classi di fatturato 5 m.ni – 10 m.ni 59 anni 10 m.ni – 30 m.ni 61 anni 30 m.ni – 50 m.ni 64 anni 50 m.ni – 75 m.ni 63 anni 75 m.ni – 100 m.ni 60 anni > 100 m.ni 61 anni L’età media dei presidenti mostra valori maggiori per le società che hanno un fatturato compreso tra i 30 e i 70 m.ni di euro. 22 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER SETTORI SETTORI NUMERO DI SOCIETA' DEL CAMPIONE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA SUDDIVISE PER SETTORI Investment Grade Speculative Grade Totale società Investment Grade Totale società Speculative Grade Totale Società Aaa Aa A Baa Ba B C Meccanico / Mecatronica / Oleodinamica 0 18 25 20 3 0 0 63 3 66 Servizi / Altri 0 17 20 22 8 0 0 59 8 67 Alimentare 0 6 7 9 2 0 0 22 2 24 Chimica 0 6 4 5 3 0 0 15 3 18 Ceramica 0 3 8 3 1 0 0 14 1 15 Edilizia / Isolanti / Immobiliare 0 2 2 7 2 0 0 11 2 13 Elettrico / Impianti 0 1 7 3 1 0 1 11 2 13 Fashion 0 1 5 1 1 1 0 7 2 9 Imballaggi 0 1 2 4 0 0 0 7 0 7 Arredamento 0 1 3 0 0 0 0 4 0 4 Energie Rinnovabili 0 0 1 1 1 0 0 2 1 3 215 24 239 TOTALE SOCIETA' * Nei casi in cui fosse presente sia il bilancio consolidato che quello separato, è stato utilizzato solamente il dato consolidato ai fini dell'analisi 23 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER SETTORI Il grafico evidenzia che i settori nei quali sono presenti il maggior numero di società Investment Grade sono: 1. Meccanica / Meccatronica / Oleodinamica (63); 2. Servizi / Altri (59); 3. Alimentare (22). Le quali 144 società rappresentano il 60,2% dell’intero campione (239 società) dell’analisi. 24 SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA PER SETTORI NUMERO DI SOCIETA' DEL CAMPIONE DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA SUDDIVISE PER SETTORI Aaa Aa A Baa Ba B C Totale società del campione della Provincia di Reggio Emilia suddivise per settori Meccanico / Mecatronica / Oleodinamica 0% 27% 38% 30% 5% 0% 0% 66 95% 5% 100% Servizi / Altri 0% 25% 30% 33% 12% 0% 0% 67 88% 12% 100% Alimentare 0% 25% 29% 38% 8% 0% 0% 24 92% 8% 100% Chimica 0% 33% 22% 28% 17% 0% 0% 18 83% 17% 100% Edilizia / Isolanti / Immobiliare 0% 15% 15% 54% 15% 0% 0% 13 85% 15% 100% Ceramica 0% 20% 53% 20% 7% 0% 0% 15 93% 7% 100% Elettrico / Impianti 0% 8% 54% 23% 8% 0% 8% 13 85% 15% 100% Fashion 0% 11% 56% 11% 11% 11% 0% 9 78% 22% 100% Imballaggi 0% 14% 29% 57% 0% 0% 0% 7 100% 0% 100% Arredamento 0% 25% 75% 0% 0% 0% 0% 4 100% 0% 100% Energie Rinnovabili 0% 0% 33% 33% 33% 0% 0% 3 67% 33% 100% SETTORI Investment Grade Speculative Grade TOTALE SOCIETA' Totale società Investment Grade Totale società Speculative Grade Totale Società 239 * Nei casi in cui fosse presente sia il bilancio consolidato che quello separato, è stato utilizzato solamente il dato consolidato ai fini dell'analisi I settori nei quali la percentuale di società Investment Grade sul Totale delle società del settore è maggiore, sono: 1. Imballaggi (100%); 2. Arredamento (100%); 3. Meccanico / Meccatronica / Oleodinamica (95%); 4. Ceramica (93%); 5. Alimentare (92%). 25 CONCLUSIONI: SOCIETA’ DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA A seguito dell’analisi si possono riassumere una serie di dati relativi alle 3.300 società di capitali della provincia di Reggio Emilia: 1) Fatturato aggregato: 57,7 miliardi di euro; 2) Ebitda % (media): 6,7%; 3) Posizione Finanziaria Netta aggregata: 16,6 miliardi di euro; 4) N° dipendenti (media): 62. Relativamente all’analisi svolta (239 società) si hanno una serie di dati significativi: 1) Fatturato aggregato: 25,1 miliardi di euro; 2) Ebitda % (media): 12,9%; 3) Posizione Finanziaria Netta aggregata: 7,9 miliardi di euro; 4) N° dipendenti (media): 395. 26 PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE CONCLUSIONI Le società esaminate risultano avere le seguenti caratteristiche Fortemente orientate all’export UE ed Extra-UE. Età media del Presidente del Cda (ovvero dell’Amministratore Unico) pari a 61 anni. Possono essere prede ideali per investitori stranieri. Sono realtà di eccellenza, importanti per il sistema Italia che andrebbero mantenute con ogni forza sul territorio nazionale. 27 Via Cino del Duca, 5 20122 Milano Tel+39.02.58318214 Fax+39.02.58310893 Sede amministrativa: Via Gutenberg, 3 42124 Reggio Emilia Tel. +39.0522.27.12.20 Fax +39.0522.27.14.32 [email protected] C.F. e P. Iva 02017760352 Moody’s Analytics: Nuove tendenze di mercato e best practices in Credit Risk Management Pablo Barbagallo – Associate Director EMEA 11 Marzo 2014 Introduzione Moody’s Analytics Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 2 La nostra storia inizia dall'affidabilità dei migliori operatori del settore Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 3 Le nostre competenze si collocano in quattro aree che rispondono a esigenze specifiche Dati macroeconomici e analisi del credito al consumo Ricerca creditizia e strumenti di misurazione del rischio Analisi e valutazioni per la finanza strutturata Enterprise Risk Management Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 4 Risk Management: Sviluppo Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 5 Risk Management en 2008 - The Risk Management Function Board of Directors Group Chairman Group CEO Administration, Finance and Control Audit Human Resources and Organization Legal and Corporate Affairs Risk Management External Relations Regulatory, Environment and Innovation Global ICT Generation, Energy Management Infrastructure and Networks Division Iberia and Latam Division Renewable Energies Division International Division Global Procurement Global Business Services Engineering and Research Division Upstream Gas Carbon Strategy 6 Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Risk Management HOY - The Risk Management Function Group Operating Model Board of Directors Group Chairman Holding shaping activities Holding Safeguarding Activities Group CEO Administration, Finance and Control Audit Human Resources and Organization Legal and Corporate Affairs Servicing Activities Business Lines External Relations Risk Management Holding Function Risk Management Regulatory, Environment and Innovation Global ICT Generation, Energy Management Infrastructure and Networks Division Iberia and Latam Division Renewable Energies Division International Division Global Procurement Global Business Services Engineering and Research Division Upstream Gas Carbon Strategy 7 Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Risk Management - Organizational Structure The Holding Risk Management Function, directly depending on the Group’s CEO, consists of 6 Holding Risk Management Units and comprises a total of about one hundred people. •In order to ensure the right level CEO of steering and controlling, the Holding Risk Management CRO Function is structured in specific Units specialized by risk typology Credit and Counterparty Commodity Risk Management Risk Management •The Local Risk Management Enterprise Risk Management Financial , Strategic and Country Industrial and Environmental Risk Management Risk Management Insurance Units, at Division/Country level, have a functional reporting to the Country 1 Country 2 Country 3 Country 4 …. Chief Risk Officer. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 8 Se non seguo il mercato ? Adverse Selection of Clients o "The Market for Lemons: Quality Uncertainty and the Market Mechanism" è un articolo del 1970 scritto dall'economista americano George Akerlof. o Nel suo contributo, l'autore esemplifica le condizioni di asimmetria informativa nel mercato, in particolare quando il venditore gode di una maggiore quantità d'informazioni sul bene proposto all'acquirente. Akerlof, Michael Spence e Joseph Stiglitz hanno ricevuto, congiuntamente, il Premio Nobel per l'economia nel 2001 per la loro ricerca sull'asimmetria d'informazioni. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 9 Il problema dei limoni o Secondo Akerlof, questa differenza é dovuta all’esistenza di asimmetrie informative e, in particolare, di hidden information: solo il venditore conosce veramente la qualità del bene venduto; o Incentivo per i venditori alla vendita di “bidoni”, poiché essi usufruiscono solo in minima parte del miglioramento delle condizioni di mercato connesse alla messa in vendita di prodotti di buona qualità o si appropriano totalmente del guadagno derivante dalla messa in vendita di ‘auto’ (limoni) di qualità inferiore a quella attesa dai compratori. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Se pensiamo ai clienti piuttosto che ai limoni: • Non sappiamo differenziare i clienti fra high e low risk • Tutti i clienti pagano lo stesso prezzo (interessi) • Clienti ‘buoni’ ricevono condizioni troppo punitive • Clienti ‘cattivi’ ricevono condizioni migliori di quello che dovrebbero (competitive) • Investitori: vengono allontanati da queste imprese quando capisco che non c’é una politica di Credit Risk Managment adeguata Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Credito e SMEs: Evoluzione del mercato in Europa Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 12 Definizione di SME: # of SMEs (2012, 000’) 4.000 Medium Small Micro 3,865K España es tercera por numero de Pymes en Europa con casi 2.5 millones. 3.000 2,509K 2,498K 2,064K 2.000 1,643K 1.000 EU SME Definition Italy France Spain Germany UK Segment # of Employee Medium <250 ≤ €50M ≤ €43M + Firm or Assets Revenue # of medium business 19K 20K 17K 53K 26K Small <50 ≤ €10M ≤ €10M # of mid-market companies 62K 36K N/A 21K 22K Micro <10 ≤ €2M ≤ €2M Sources: Eurostat Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 13 Credito in Europa: Bank Lending SME loans and total business loans, 2007-2011 UK 657 1200 583 541 600 536 506 500 400 300 200 121 118 109 112 104 1000 EUR Billion 700 GBP Billion France 600 400 200 0 0 2008 2009 2010 SME 2011 2007 2008 Total 1063 1053 1084 1100 1200 991 1000 600 187 193 191 2010 2011 Total Spain 900 300 2009 SME 206 202 EUR Billion EUR Billion 994 211 201 190 190 181 Italy 1200 1.013 800 100 2007 974 940 931 872 929 868 800 600 665 528 394 400 357 263 210 174 200 0 0 2007 2008 SME 2009 2010 Total 2011 2007 2008 SME 2009 2010 2011 Total Source: OECD, “Financing SMEs and Entrepreneurs 2013: An OECD Scoreboard”, April 2013. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 14 Market context – SME funding supply SMEs lending decreased in Europe. A key driver is the lack of “good” information Key drivers 1 Volume of new loans to non-financial companies Ireland* Spain Portugal France Netherlands Availability of information/reliable credit risk analysis Lack of accurate, comprehensive and timely information on SMEs Italy -21% -37% -45% -32% 2 SME financing needs Investment financing -66% -82% Shift Working capital financing Credit assessment more complex and requires clear understanding of the prospect of the business A B C “Bad demand”: customers delaying payments “Good demand”: sales growth (sometimes through increased exports) Capital investments made in boom years created capacity that is now underutilised 3 Banks’ restructurings Focus on profitability Frontline staff Severed connections with SME owners and reduced banks’ familiarity with SMEs Note: Percentage decrease on loan volumes calculated on a country-by-country basis from pre-crisis peak to June 2013 Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Source: IIF-Bain report on restoring financing and growth to Europe’s SMEs (October 2013) Market context – Key issues for SMEs Access to finance problem no. 2 for SMEs, after finding customers Mini-bond is the response Key issues faced by SMEs 100 90 Percentage of respondents 80 70 60 50 7.7 7.8 7.6 12.2 11.8 12.7 14.6 14.3 12.8 7.7 12.4 12.2 17.4 Regulation % Costs of production or labour % 14.6 Competition % 13.6 9.3 17 40 30 7.7 15.1 17.5 15.7 15.4 13.6 13.6 Availability of skilled staff or experienced managers % 15.1 Access to finance % 20 10 24.1 27.6 21.7 20.4 10-49 employees 50-249 employees 24.1 Finding customers % 0 TOTAL - EU27 1-9 employees SMEs (combined) Source: European Commission & ECB, “The Survey on the Access to Finance of Small and Medium-sized Enterprises (SAFE)”, Dec. 2011 Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Access to Finance Is the 2nd Pressing Issue for SMEs What is currently the most pressing problem your firm is facing? % of respondents 30 27 25 20 18 16 16 14 11 13 11 12 12 12 10 7 6 0 Finding customers Access to finance Costs of production or labor SMEs Availability of human capital Regulation Competition Other Large Companies Note: % is net responses ( “improved” less “deteriorated”). N-7,510 firms in the Euro area. Source: EU Survey on the Access to Finance of Small and Medium-Sized Enterprises – October 2012 to March 2013. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 17 Key Barriers to SME Financing Information on SME credit worthiness Financial health of SMEs SMEs’ credit demand shift from property-based credit to working capital loans entails more complex and timesensitive judgment With a heavy dependence on domestic markets, SMEs have been coping with a sharp drop in demand as business, consumers and government cut expenditures Banks’ pressure to reduce cost by cutting frontline staff and moving to centralized credit decisions Funding and investment do not flow toward the highestpotential SMEs Information on creditworthiness is often costly, dated and unreliable (not audited) Banks to shoulder less credit risk than pre-crisis Alternative funding providers face many barriers Deleveraging and reduced risk appetite are constraining banks’ ability to extend fresh credit Insufficient returns of SME debt compared to other available and more liquid assets High fixed costs of assessing credit worthiness make it challenging for banks to provide relatively small, shortterm loans Large volume of analysis is required to understand the risks of each firm Analyzing SMEs is costly and extremely difficult given the small ticket size and the number of firms * Source: Institute of International Finance and Bain & Company, “Restoring Finance and Growth to Europe’s SMEs”, October 2013; Association of Financial Markets in Europe, “Unlocking Funding for European Investment and Growth”, June 2013. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 18 Come rispondere alle nuove Sfide Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 19 Different approaches in Credit Risk Management Quantitative and Qualitative Approach Fundamental Analysis & Research Pure Credit Market Prices A comprehensive view of credit requires each of these approaches Moody’s Analytics offers best-in-class solutions for each approach Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Different approaches in Credit Risk Management Quantitative and Qualitative Approach A comprehensive view of credit requires each of these approaches Moody’s Analytics offers best-in-class solutions for each approach Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia RiskCalc Plus – Workflow Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Qualitative Overlay: 12 Domande Industry/Market Customer Power Diversification of Products Company Years in Relationship Supplier Power Conduct of Account Management Experience in Industry Financial Reporting and Formal Planning Risk Appetite Balance Sheet Factors Audit Method Debtor Risk/Accounts Recievable Risk Pro-forma Liquidity Pro-forma interest coverage Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Models Available in RiskCalc (by geography) North America 1 2 3 4 5 6 Canada Mexico USA US Banks US Insurance Large Firm North America Asia 1 2 3 4 5 China Japan Korea Australia Singapore Rest of the World 1 Emerging Markets Emerging Markets 2 International Banks Europe & Africa 1 2 3 4 5 6 7 Russia Austria Belgium Denmark Finland France Germany 8 9 10 11 12 13 14 Italy Netherlands Norway Portugal South Africa Spain Sweden 15 Switzerland 16 United Kingdom Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 25 Rischio creditizio delle SMEs: 1-year and 5-year EDF: one year and 5 year PD. Bond Default Rate Mapping: is the agency rating whose historical average default rate matches RiskCalc EDF Percentile: values (1-100%) rank the firm’s EDF relative to the EDF of the companies used to develop the model Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 26 Rischio delle SMEs 0 1 2 3 3 años - EDF acumulado 3 años EDF anualizado 3 años EDF a futuro Tiempo ¿Cual es la probabilidad que la empresa X no me pague en los próximos 36 meses? ¿Cómo puedo transformar la medida anterior en riesgo anual? ¿y cual es el riesgo durante el 3er año si la empresa X resiste los próximos 24 meses ? Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Case Study Quali indicatori sono ‘buoni’ per l’azienda ? Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Case Study Relative Contribution: Troppi interessi per le vendite della societa’ ? Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia Analisi dell’impatto del ciclo economico Combines MKMV’s distance to default factor for the past 10 years with a company’s current financial statements. Building the Stress Test Graph Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 30 Combined EDF Score (Quantitative + Qualitative) Final combined borrower rating Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 31 Analisi Quantitativo Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 32 Sviluppo di RiskCalc Italy: » Raccolta e depurazione dei dati » Definizionee degli indici di bilancio » Mini-modellazione degli indici » Selezione delle variabili e definizione dei pesi da assegnare » Aggiustamento con utilizzo di dati settoriali » Validazione e Calibrazione » Aggiustamento in base alle condizioni del ciclo di credito Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 33 | Funding Environment | SME Credit Assessment (Individual Firms) Moodys Analytics’ Credit Research Database (CRD) 12 Million Unique Private Firms 50 Million Financial statements 800,000 Defaults Worldwide Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 34 Selezione dei Ratios e Pesi Liquidez Rendimiento Endeudamiento Actividad Dentro de cada categoría se toma un numero limitado de indicadores que tengan: Tamaño • Alta capacidad Crecimiento Cobertura Deuda predictiva • Disponibilidad datos • Comportamiento intuitivo Probabilidad de Impago: EDF K N FSO EDF = F Φ βi Ti ( xi ) + γ jI j = i 1 =j 1 ∑ » ∑ Each transformed ratio [T(xi)] is included in the regression, along with indicator variables for each industry [Ij] » F is the Final Calibration taking into account the Central Default Tendency Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 35 | Funding Environment | SME Credit Assessment (Individual Firms) Selezione dei Ratios – 2 “good” ratio “bad” ratio Density Density Insolvent Solvent Insolvent Solvent ratio ratio Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 36 | Funding Environment | SME Credit Assessment (Individual Firms) Statistiche sulle SMEs in Italia: Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 37 Indici Finanziari Utilizzati per il modello Italiano: » Individuazione degli indici e pesi adeguati per il modello: Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 38 | Funding Environment | SME Credit Assessment (Individual Firms) Come aumentare il potere predittivo del modello? impact of effects The Impact of Market Information TheThe Impact ofIndustry Industry Market Information The impact ofindustry industry effects 14% 14% EDF RiskCalc CCA EDF Industry Median Industry MarketEDF Factor Industry Median EDF Industry Market Factor FSO (Financial Data) FinlMode Statement Only EDF Finl Statement Only EDF FSO Mode(Financial (Financial Data) FSO Fin.Mode Statement OnlyData) EDF 12% 12% 10% 10% 8% 8% 6% 6% 4% 4% 2% 2% Apr May 2002 Jun A Appr- 9 r- 9 9 9 Mar MMaarr- 999 9 Feb J J aan-9 n-9 9 9 F Feeb- 9 b- 9 9 9 Jan N Noo vv-99 8 8 D Dee cc-99 8 8 Dec OOcc tt- 998 8 Nov SSeepp- 998 8 Oct A Auugg- 998 8 Sep JJuul-9 l-9 8 8 2001 Aug JJuunn-99 8 8 Jul MMaay y -9-98 8 Jun AApprr- 998 8 May MMaarr- 998 8 Apr FFeebb- 998 8 0% 0% Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia 39 moodys.com ................................................. Pablo Barbagallo Product Specialist EMEA Sales +44 (0) 20 7772 1669 tel +44 (0) 7730 910158 mobile [email protected] Moody's Analytics UK Ltd. One Canada Square Canary Wharf London, UK E14 5FA www.moodys.com ................................................. Calculating Default Risk, March 2014 – Reggio Emilia © 2009 Moody’s Analytics, Inc. and/or its licensors and affiliates (collectively, “MOODY’S”). All rights reserved. ALL INFORMATION CONTAINED HEREIN IS PROTECTED BY COPYRIGHT LAW AND NONE OF SUCH INFORMATION MAY BE COPIED OR OTHERWISE REPRODUCED, REPACKAGED, FURTHER TRANSMITTED, TRANSFERRED, DISSEMINATED, REDISTRIBUTED OR RESOLD, OR STORED FOR SUBSEQUENT USE FOR ANY SUCH PURPOSE, IN WHOLE OR IN PART, IN ANY FORM OR MANNER OR BY ANY MEANS WHATSOEVER, BY ANY PERSON WITHOUT MOODY’S PRIOR WRITTEN CONSENT. All information contained herein is obtained by MOODY’S from sources believed by it to be accurate and reliable. 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