18 IO LENN L I M O I T TER T FILM FES E R E I T N O FR DO CERCAN GINE A UN’IMM MONDI TRA DUE s r e i t n o r F OR AN F G N I K LOO WEEN T E B E IMAG RLDS O W O TW TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 18 IO LENN L I M O I T TER IO LENN L I M O I T TER T FILM FES T FILM FES LO STAFF | 2014 18 CON IL PATROCINIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA E DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI Roma | 9 - 14 dicembre 2014 Rome | 9 - 14 december 2014 Cinema Trevi WITH THE PATRONAGE OF PONTIFICAL COUNCIL FOR CULTURE AND PONTIFICAL COUNCIL FOR SOCIAL COMMUNICATIONS Presidente | President Ivan Maffeis Presidente | President Ivan Maffeis Direttore Generale | General Manager Antonio Urrata Direttore Generale | General Manager Antonio Urrata Segreteria del Presidente | President Secretary’s Office Roberto Santarelli Segreteria generale | General Secretary Franco Leggiero Livia Fiorentino Marisa Meoni ICT Antonio Vaiano Direzione Artistica | Artistic Direction Marina Sanna con la collaborazione di | with collaboration of Gianluca Arnone Presentazioni e Incontri con gli autori a cura di | Introductions and Meetings by Alberto Barbera | Dina d’Isa Stefano Francia di Celle | Mauro Gervasini Massimo Giraldi | Angela Prudenzi Catalogo a cura di | Catalogue by Alessandra Orlacchio con la collaborazione di | with collaboration of Gabriele Carunchio Segreteria generale | General Secretary Livia Fiorentino Marisa Meoni Segreteria organizzativa | Organization Office Roberto Santarelli Annamaria Iacopini Fotografo eventi | Event photographer Karen Di Paola Ospitalità | Hospitality Annamaria Iacopini Sergio Perugini Cerimoniale | PR Office Roberto Santarelli Movimento copie | Print Traffic Gabriele Carunchio Riprese video | Video clips Marco Zingaretti Federico Giovannini IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO HA CONFERITO ALLA XVIII EDIZIONE DEL TERTIO MILLENNIO FILM FEST UNA PROPRIA TARGA DI RAPPRESENTANZA Sottotitoli | Subtitles Gianmaria Senia THE PRESIDENT OF THE REPUBLIC GIORGIO NAPOLITANO HAS BESTOWED A REPRESENTATION PLATE ON THE 18TH EDITION OF THE TERTIO MILLENNIO FILM FEST Sigla del Festival | Festival’s opening theme Gabriele Carunchio Marco Zingaretti Federico Giovannini Collaboratori | Collaborators Francesca Romana Petrecca Michelangelo Iuliano Marianna Russo Lorenzo Callori di Vignale Ufficio Stampa | Press Rosa Esposito [email protected] Digital Media Communication Elisa Angelici Tommaso Martinelli Luigi Miliucci SOSTEGNO | SUPPORT 18 2 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 SOSTEGNO | SUPPORT COLLABORAZIONE | COLLABORATION PARTNER 18 E R E I T N FRO IO LENN L I M O I T TER T FILM FES DO CERCAN GINE A M UN’IM MONDI TRA DUE s r e i t n o Fr N G FOR A LOOKIN ETWEEN IMAGE B RLDS TWO WO FRONTIERE, TERRE DA ABITARE FRONTIERS, LANDS TO INHABIT Quando gli viene offerta la possibilità di scegliere, a sorpresa il tenente J. Dumbar chiede di essere inviato in un lontano presidio, ai margini della prateria, mosso dal desiderio di “vedere la frontiera”. Nell’avamposto più dimenticato il soldato, che aveva tentato il suicidio, troverà nell’incontro con l’altro la via per dare nuovo senso alla vita, un’identità che lo porta a diventare Balla coi lupi e a integrarsi nella cultura, nelle tradizioni e negli affetti del popolo che l’ha accolto. La parabola raccontata dal film di Costner ci introduce alla XVIII edizione di Tertio Millennio Film Fest (Roma, 9-14 dicembre). La rassegna – organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo con il patrocinio dei Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali, con il sostegno del MiBACT - Direzione Generale per il Cinema e di Roma Lazio Film Commission, in partnership con Istituto Luce-Cinecittà e in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Rai Cinema e il Progetto Culturale della CEI, nonché insignita della Targa di rappresentanza del Presidente della Repubblica – quest’anno cuce insieme opere con un filo che porta sul crinale: Frontiere. Cercando un’immagine tra due mondi. Frontiere chiuse, come quelle imposte dalla dittatura: a raccontarle in presa diretta sarà un regista di fama internazionale. Frontiere che abbruttiscono nell’ignoranza e nell’arretratezza, presenti anche in Paesi che con orgoglio s’accreditano per sviluppati. Frontiere smarrite negli ingranaggi della burocrazia, che dopo aver illuso, inibisce ogni desiderio d’incontro. Frontiere problematiche quanto la crisi finanziaria, vissuta dall’interno di una famiglia asiatica già segnata da conflitti burrascosi tra generazioni. Frontiere violente, che calpestano gli affetti più sacri e costringono alla fuga chi cerca soltanto un luogo in cui sentirsi finalmente a casa. E le frontiere che condannano intere minoranze all’emarginazione o quelle del potere giudiziario che, a prescindere da torti e ragioni, rende tutti vittime; le frontiere ferite, che invecchiano con cicatrici che isolano nell’amarezza e nel risentimento. A queste frontiere i film in rassegna danno un nome e, pur indirettamente, coinvolgono e interpellano lo spettatore. Del resto, l’intento con cui la Fondazione li propone è quello di chi non s’arrende a considerare la frontiera una barriera insormontabile: Tertio Millennio costituisce una prova di risposta alle sollecitazioni che Papa Francesco a più riprese non si stanca di rivolgere a tutti proprio per un “abitare la frontiera”. Non che sia scontato: per esperienza sappiamo che, da orizzonte aperto, essa può risolversi in confine entro al quale trincerarsi a propria tutela. Ci si può ammalare di autoreferenzialità: «Lo ripeto spesso – ribadisce il Papa –: tra una Chiesa accidentata che esce per strada, e una Chiesa ammalata di autoreferenzialità, non ho dubbi nel preferire la prima». Una Chiesa autoreferenziale è una comunità che eleva barricate, invece di aprire strade per rendersi accessibile; è una comunità che non si lascia coinvolgere, ma prende le distanze; è una comunità preoccupata di difendere, conservare e promuovere se stessa, più che il Vangelo del Regno… Una Chiesa così, avverte il Papa, è comunità che non si rinnova: ripiegata su se stessa, è destinata a restare al palo rispetto a un mondo che cambia; più ancora, tradisce la sua stessa missione. Il suo contrario vive in una comunità aperta, estroflessa, capace di far spazio, di andare incontro, di imparare la lingua degli uomini e di incontrarli, senza la preoccupazione di annetterli… Abitare la frontiera – che, nel mondo fattosi villaggio, è essenzialmente esistenziale e culturale – significa fare ogni sforzo per inserirsi nel tessuto vitale in cui si vive e del quale si è interpreti. Il cinema, da questo punto di vista offre un contributo incredibile. Perché anche per il regista e il produttore vale quel che Claudio Magris dice dello scrittore: «uomo di frontiera» che «muovendosi lungo di essa disfa, nega e propone valori e significati, articola e disarticola il senso del mondo con un movimento senza sosta che è un continuo slittamento di frontiere». When offered the chance to choose, lieutenant J. Dumbar asks quite surprisingly to be sent to a distant garrison on the edge of the prairie, driven by the yearning “to see the frontier”. In this utterly forsaken outpost the soldier who had tried to commit suicide will discover a way to give new meaning to his life by encountering “the other”, an identity that leads him to become Dances with Wolves and to integrate into the culture, traditions and affections of the people who have welcomed him. The parable recounted by Costner’s film introduces us to the 18th edition of the Tertio Millennio Film Fest (Rome, December 9-14). This year the exhibition – organized by Fondazione Ente dello Spettacolo with the patronage of Pontifical Councils for Culture and Social Communications, with the support of MiBACT - Direzione Generale per il Cinema and Roma Lazio Film Commission, in partnership with Istituto Luce-Cinecittà and in collaboration with Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, Rai Cinema and Cultural Project promoted by the Italian Church, in addition to the representation plate of the President of the Italian Republic – stitches together several works with a thread that brings to the crest: Frontiers - Looking for an image between two worlds. Closed frontiers, such as those imposed by dictators, will be presented live by an internationally renowned director. Frontiers that brutalize into ignorance and backwardness, existing even in countries who pride themselves on being developed. Frontiers lost in the labyrinth of bureaucracy that – after having deceived – inhibit any desire to dialogue. Frontiers as thorny as the financial crisis, as seen from the inside of an Asian family already ridden by stormy generational conflicts. Violent frontiers, that trample the most sacred affections, forcing to flee those who are merely looking for a place to finally call home. And what about the frontiers condemning entire minorities to social exclusion or those of the judicial system that – regardless of rights and wrongs – make everyone a victim; frontiers wounded with aging scars that seclude you into bitterness and resentment. The films in the festival give a name to these frontiers and – though indirectly – engage and challenge the viewer. After all the view which the Fondazione puts forth is that of someone who doesn’t limit himself to considering the frontier as an insurmountable barrier: Tertio Millennio is an attempt to answer the invitation that Pope Francis on several occasions addresses untiringly to everyone: to “live the frontier”. Far from being a foregone conclusion: from experience we know that a frontier may turn from an open horizon into a border in which to entrench oneself for one’s own sake. One might catch the self-reference bug. «I often repeat – reaffirms the Pope – that between an ailing Church that puts itself on the road and a Church that is affected by the self-reference bug I have no doubt, I prefer the first one». A self-referring Church is a wall-raising community instead of one opening new roads to be more accessible; it’s a community that doesn’t allow itself to get involved, but rather keeps its distance; it’s a community whose sole preoccupation is the defense, preservation and promotion of itself rather than the Gospel of the Kingdom… Such a Church – reminds the Pope – is a non-renewing community, all shriveled up on itself and doomed to come to a standstill in regards to the changing world. Furthermore it double-crosses its very mission. Its opposite thrives in an open and unfolding community capable of making room, of meeting people, of learning the language of men and of making their acquaintance without the worry of engulfing them… To live the frontier – essentially a cultural and existential matter, in the world as a village – means to make every possible effort to be part of the fabric of life in which we live and of which we are active participants. Cinema provides an incredible contribution from this point of view. For what Claudio Magris says about a writer: «a frontiersman» who «moving along it undoes, denies and offers value and meaning, assembles and dismantles the meaning of the world with an unflagging movement which amounts to a constant shift in frontiers», also applies to directors and producers. Ivan Maffeis Ivan Maffeis Presidente | Fondazione Ente dello Spettacolo 4 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 President | Fondazione Ente dello Spettacolo 5 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Silvio Soldini SPECIAL EVENT EVENTO SPECIALE Interpreti | Cast: Felice Tagliaferri | Se stesso | Himself Carmo Noronha | Se stesso | Himself Rosa Mystica Wallang | Se stessa | Herself Bertha Glyndykes Dkhar | Se stessa | Herself Alberto Tagliaferri | Se stesso | Himself Sceneggiatura | Screenplay: Silvio Soldini, Giorgio Garini Fotografia | Cinematography: Silvio Soldini, Giorgio Garini Montaggio | Editing: Giorgio Garini Musica | Music: Thringson Lynshiang, Pandor Wanniang, David Lartand Group Suono | Sound: Giovanni Isgrò Prod.: CBM Italia Onlus Orig.: IT; 2014 | Min.: 45’ | Form.: col. | Gen.: Documentario | Documentary UN ALBERO INDIANO SINOSSI SYNOPSIS 6 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Dopo aver conosciuto il mondo dei non vedenti con la toccante esperienza di Per altri occhi, il regista Silvio Soldini continua, assieme al documentarista Giorgio Garini, un percorso di grande fascino, lontano dai cliché che spesso la nostra società riserva alle persone cieche. Siamo in India, in una remota cittadina vicino al Bangladesh. La voce narrante è quella dello scultore non vedente Felice Tagliaferri, un personaggio dalla straordinaria capacità comunicativa. È lui a portarci lontano, dalla sua città Bologna fino alla Bethany School di Shillong dove 15 bambini e altrettanti insegnanti lo attendono per imparare l’arte della lavorazione della creta. Ed è qui, tra i banchi della Bethany School che si compie il miracolo. Felice, pur non conoscendo una parola della lingua locale, trova una modalità di comunicazione tutta sua con i bambini ciechi, sordi e sordo-ciechi che frequentano il laboratorio di creta. Del resto non servono le parole per insegnare l’arte. Un reportage asciutto e intenso che esprime appieno i valori di CBM: l’inclusione, il lavorare insieme, l’apertura alle differenze e la trasparenza. After having discovered the world of the visually impaired with the touching experience of Per altri occhi, the director Silvio Soldini with documentary creator Giorgio Garini, follow an extremely fascinating path. Furthermore the path provided by Soldini and Garini parts way from the clichés with which our society usually depicts blind people. We are in India, in a remote town close to Bangladesh. The narrating voice is that of a visually impaired sculptor, Felice Tagliaferri, one of the main characters in Per altri occhi, a character gifted with a great communicative manners. He takes us away from his city, Bologna, to the Bethany School of Shillong where 15 kids and as many teachers await him to learn the art of handling and sculpting clay. And it is here amongst the Bethany School desks that the miracle happens. Even though Felice does not know a word of the local language, he finds his own way of communicating with the blind, deaf and deaf-mute kids enrolled in the clay workshop. In the end you don’t need words to teach art. A reportage that is at one time dry and intense, fully expressing the values of CBM: inclusion, working together, openness to difference and transparency. Silvio Soldini BIOGRAFIA Silvio Soldini, regista, sceneggiatore e produttore. Nel 1983 gira il suo primo mediometraggio in 16mm Paesaggio con figure che, insieme a Giulia in ottobre, ottiene riconoscimenti a vari festival nazionali e internazionali. Nel 1984 costituisce con i suoi più stretti collaboratori la società di produzione Monogatari. Dal 1985 con Voci celate inizia la sua attività anche in campo documentaristico e nel 1990 gira il suo primo lungometraggio L’aria serena dell’Ovest, che registra un significativo successo di pubblico. Il film vince la Grolla d’oro per la sceneggiatura a Saint-Vincent, il Grand Prix del Festival di Annecy, il premio migliore attrice a Patrizia Piccinini a La Boule ed è invitato a numerosi festival internazionali. Del 1993 è Un’anima divisa in due, Grolla d’oro per la migliore regia a Saint-Vincent e presentato in concorso al Festival di Venezia, dove Fabrizio Bentivoglio è premiato come migliore attore protagonista. Nel 2000 realizza Pane e tulipani, film che lo consacra, grazie all’ampio successo di critica e di pubblico, anche a livello internazionale. È infatti stato venduto in tutto il mondo – dal Giappone all’Australia – ottenendo enorme successo in Svizzera, in Germania, in Argentina, in Brasile e negli Stati Uniti. Il film ha vinto 9 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento, 9 Ciak d’oro, il Premio Flaiano e ha ottenuto 3 nomination agli European Academy Awards. Del 2002 è Brucio nel vento tratto dal romanzo Ieri di Agota Kristof. Nel 2004 realizza Agata e la tempesta, ritorno alla commedia con tanti personaggi, tanti colori, in un clima meno fiabesco e più surreale. Nel 2007 partecipa con Giorni e nuvole al Festival Internazionale del Film di Roma e nel 2010 Cosa voglio di più viene presentato al Festival di Berlino. Nel 2012 realizza Il comandante e la cicogna. BIOGRAPHY Silvio Soldini, director, filmaker and screenwriter. In 1983 he shoots his first 16mm medium length film Paesaggio con figure that, with Giulia in ottobre, receives recognition at various national and international festivals. In 1984, with his closest collaborators, he funds the production firm Monogatari. From 1985 with Voci celate he begins his activity also amongst the genre of documentary and, in 1990, he shoots his first feature film The Peaceful Air of the West which is considered a success from the public. The film wins the Golden Grolla for the script at Saint-Vincent, the Grand Prix of the Festival of Annecy, the price for best actress to Patrizia Piccinini at La Boule and it is invited at several international festivals. In 1993 A Soul Divided in Two wins a Golden Grolla for the best direction in Saint-Vincent and presented at the contest of the Venice Film Festival, where Fabrizio Bentivoglio is awarded the price as best leading actor. In 2000 he makes Bread and Tulips, film that rises him thanks to the great success of the critic and the public, also at an international level. In fact it has been sold worldwide, from Japan to Australia, receiving enormous success in Switzerland, Germany, Argentina, Brasil and the USA. The film has won 9 David di Donatello Awards, 5 Silver Ribbons, 9 Ciak d’oro, the Flaiano International Prize and obtained three nominations for the European Academy Awards. In 2002 he shoots Burning in the Wind adapted from the novel Yesterday by Agota Kristof. In 2004 he makes Agata and the Storm, a return to comedy with many characters and colors and a more surreal atmosphere rather than fairy tale like. In 2007 he participates with Days and Clouds at the Rome International Film Festival and in 2010 Come Undone is presented at the Berlin Festival. In 2012 he makes Garibaldi’s Lovers. Filmografia selezionata | Selected Filmography Drimage (cm | short, 1982); Paesaggio con figure (cm | short, 1983); Giulia in ottobre (cm | short, 1985); Voci celate (doc., 1986); La fabbrica sospesa (doc., 1987); L’aria serena dell’Ovest (The Peaceful Air of the West, 1990); Musiche bruciano (doc., 1991); Un’anima divisa in due (A Soul Divided in Two, 1993); Frammenti di una storia tra cinema e periferia (doc., 1995); Made in Lombardia (doc., 1996); Le acrobate (The Acrobats, 1997); Il futuro alle spalle Voci da un’età inquieta (doc., 1998); Rom Tour (doc., 1999); Pane e tulipani (Bread and Tulips, 2000); Brucio nel vento (Burning in the Wind, 2002); Agata e la tempesta (Agata and the Storm, 2004); Un piede in terra, l’altro in mare (doc., 2007); Giorni e nuvole (Days and Clouds, 2007); Un paese diverso (doc., con | with Giorgio Garini, 2008); Quattro giorni con Vivian (doc., 2008); Cosa voglio di più (Come Undone, 2010); Il sole non ignora alcun villaggio (doc., 2010); Il comandante e la cicogna (Garibaldi’s Lovers, 2012); Per altri occhi (doc., 2013); Un albero indiano (doc., 2014). 7 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Lucas Duran SPECIAL EVENT EVENTO SPECIALE Interpreti | Cast: con la partecipazione straordinaria di special appearance: Giancarlo Giannini Soggetto | Story: Lucas Duran, Maria Letizia Colacchia, Marco Maiorino Fotografia | Cinematography: Cesare Cuppone Musica | Music: Stefano Caprioli Prod.: Centro Televisivo Vaticano (CTV) Orig.: Stato Città del Vaticano | Vatican City State; 2015 | Min.: 50’ | Form.: HD; col. | Gen.: Documentario | Documentary ARCHIVIO SEGRETO VATICANO. UN VIAGGIO NELLA STORIA SINOSSI Che cos’è l’Archivio Segreto Vaticano e cosa conservano i suoi immensi depositi? Qual è la sua attività e chi lavora al suo interno? Un viaggio avvincente alla scoperta di uno dei centri di ricerche storiche più importanti al mondo, attraverso i suoi locali più inaccessibili e alcuni fra i documenti più suggestivi della storia europea e mondiale, giunti nell’archivio del Papa dai 5 continenti nel corso di 12 secoli. Uno scrigno di tesori inestimabili: bolle papali e diplomi imperiali, preziosi manoscritti miniati, lettere scritte su curiosi supporti o munite di magnifici sigilli di ogni forma e dimensione, atti processuali, documenti contabili, formulari cancellereschi. Un patrimonio immenso, immagine e riflesso della missione della Chiesa nella Storia. Lucas Duran BIOGRAFIA Lucas Duran è nato a Roma, dove vive e lavora quando non è impegnato nella realizzazione di documentari legati al mondo dello sviluppo e della cooperazione internazionale in Africa, Asia e America Latina. Molti dei suoi lavori sono realizzati in collaborazione con Organismi e Agenzie delle Nazioni Unite e Organizzazioni non governative, specializzate in progetti di sostegno alle popolazioni più bisognose. Dal 2002 collabora con la Radio Vaticana, dove tra l’altro cura e conduce una rubrica settimanale di approfondimento sui temi dello sviluppo. È autore di articoli e reportage su politica internazionale e temi dello sviluppo per quotidiani e periodici italiani ed esteri. Dal 2012 ha iniziato una collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, realizzando un primo film-documentario sull’Archivio Segreto Vaticano, presentato al RomaFictionFest 2013, in occasione dei 30 anni di attività del CTV. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio nella storia (doc., 2015) BIOGRAPHY SYNOPSIS 8 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 What are The Vatican Secret Archives? What is being kept safe by its vast vaults? What is its pursuit and who works in them? A compelling journey to discover one of the most important centers for historical research in the world. Exploring its most inaccessible recesses and some of the most intriguing documents of European and World history that have reached the Papal archives from the 5 continents throughout 12 centuries. A chest full of invaluable treasures: papal bulls and imperial diplomas, precious illuminated manuscripts, letters written on curious media or bearing magnificent seals of all shapes and sizes, pleadings, financial reports, Papal Chancery formularies. An immense heritage that reflects a perfect image of the mission of the Church in History. Lucas Duran was born in Rome where he lives and works except when he’s abroad producing documentaries concerning developing countries and international cooperation in Africa, Asia and Latin America. A lot of his work is produced with the collaboration of United Nations Agencies and Organizations and also with NGOs (non-governmental organizations), all specialized in relief projects for the needy. Since 2002 he has collaborated with Vatican Radio, editing and heading among other things a weekly study program on development issues. He is also author of international-relations and development-issues articles and reports for national and foreign newspapers. Since 2012 he has been working with the Vatican Television Center producing his first documentary film on the Vatican Secret Archives, it was presented at RomaFictionFest 2013 for the 30th year anniversary of the Vatican Television Center (CTV). 9 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Salvatore Metastasio Interpreti | Cast: Alessandro Vantini Diego Bottiglieri Michele Kalamera | Voce narrante | Narrator Prod.: Naif Film in coll. con | with Associazione Missioni Don Bosco, Archivio Storico Salesiano; Organizzatore Generale | Executive Producer: don Francesco Motto S.D.B. Sceneggiatura | Screenplay: Nicola Bottiglieri Fotografia | Cinematography: Salvatore Metastasio Montaggio | Editing: Salvatore Metastasio Musica | Music: Francesco Perri Salvatore Metastasio BIOGRAFIA Orig.: IT; 2013 | Min.: 98’ | Form.: col. | Gen.: Docufiction A SUD DEL SUD SINOSSI SYNOPSIS 10 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Un viaggio tra passato e presente; l’incontro tra due generazioni; l’entusiasmo e la speranza, oppure l’addio, all’ombra della Croce Bianca, nel punto dove ‘finisce il mondo’ e si apre l’infinito. Il silenzio accompagna le immagini lucenti, rarefatte e struggenti della terra patagonica australe argentina e cilena. Luoghi da sempre battuti dal vento, dalle onde, dagli strilli rauchi dei gabbiani. Luoghi che raccontano una lunga storia, che per diversi motivi spingono due uomini che cercano il passato alla ricerca di se stessi. A trip between past and present, an encounter between two generations, hope and enthusiasm or a farewell, in the shade of the White Cross, where ‘the world ends’ and infinity begins. The shiny, rarefied and compelling images of the austral Argentinean and Chilean lands are accompanied only by silence. Lands that have been forever swept by wind, waves and the hoarse calls of the seagulls. Places that tell a long story and that for different reasons have brought two men in search of their past, to discover themselves. Nato in provincia di Potenza si trasferisce a Roma a soli 15 anni per studiare presso l’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini”. Appena conseguito il diploma come montatore e tecnico dell’Audiovisivo, lavora al montaggio di diversi cortometraggi e film d’arte contemporanea a Parigi. Nel 2003 consegue il diploma di Sceneggiatura presso “Escuela Internacional de Cine y Televisión de Cuba” e alterna il montaggio alla regia e sceneggiatura vincendo nel tempo diversi premi e riconoscimenti. A oggi è presidente dell’Associazione Culturale Naif Film con la quale ha prodotto dodici lungometraggi, diversi cortometraggi e campagne di sensibilizzazione sociale. Ha collaborato come direttore della fotografia e montatore a diverse opere cinematografiche tra cui: Trilogy of Love, Il rito dell’Etna (2010) e Memoria perduta (entrambi diretti da Simona Bonaccorso), La Madonna del Divino Amore (2011, cortometraggio diretto con Nino Cramarossa), Veritatis Splendor (2014, di Nino Cramarossa). Ha realizzato inoltre una trilogia documentaria che comprende: Uno scatto nell’Agri (2006, Riconoscimento Miglior Lungometraggio “Festival Cinema e Ciociaria Nino Manfredi”), Ovunque miracoli (2008, Premio miglior Regia, Attore Protagonista e Colonna sonora – Quadra Film Festival 2009), A sud del sud (2013). BIOGRAPHY Born in province of Potenza, at only 15 he moves to Rome to study at the Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione “Roberto Rossellini”. As soon as he graduates as editor and audio-visual technician he works on the editing of several shorts and contemporary art films in Paris. In 2003 he graduates in screenwriting at the “Escuela Internacional de Cine y Televisión de Cuba” and he alternates directing, screenwriting and editing. In time he has won many awards and credits. Today he is Chief of the Associazione Culturale Naif Film, with which he has produced feature films, several shorts and awareness raising campaigns. He collaborated as Director of Photography and Editor in several films amongst which: Trilogy of Love, Il rito dell’Etna (2010) and Memoria perduta (by Simona Bonaccorso), La Madonna del Divino Amore (2011, short directed with Nino Cramarossa), Veritatis Splendor (2014, by Nino Cramarossa). He also directed a trilogy of the documentary in which: Uno scatto nell’Agri (2006, Best Film at “Festival Cinema e Ciociaria Nino Manfredi”), Ovunque miracoli (2008, Best Director, Actor and Soundtrack – Quadra Film Festival 2009), A sud del sud (2013). FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Sole Nero (1999); Undici personaggi in cerca d’autore (cm | short, 2002); Come quando fuori piove (cm | short, 2004); Contro la violenza sulle donne e sui bambini (spot, 2004); Uno scatto nell’Agri (2006); Indiretta conoscenza (cm | short, 2007); Una banda larga e forte (doc. sci-fi, 2008); Ovunque miracoli (2008); Aurum (web fiction, 2009); Cruel Tango (2012); Il tocco della musa (cm | short, 2013); Schumann Therapy (2013); A sud del sud (2013). 11 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Riccardo Bicicchi Soggetto | Story: Riccardo Bicicchi SPECIAL EVENT EVENTO SPECIALE Fotografia | Cinematography: Riccardo Bicicchi Montaggio | Editing: Roberto Febbrari Musica | Music: Francesco Gazzara, Claudio Sammarco Prod.: Riccardo Bicicchi Orig.: IT; 2014 | Min.: 56’ | Form.: HD; col. | Gen.: Documentario | Documentary BOKO HARAM - CONVERTITEVI O MORITE Riccardo Bicicchi BIOGRAFIA SINOSSI È un viaggio all’inferno quello intrapreso dal documentarista Riccardo Bicicchi, un viaggio nel nord-est della Nigeria, tra gli Stati di Borno, Yobe e Adamawa. Città intere messe a ferro e fuoco dalla setta integralista islamica Boko Haram, popolazioni martoriate, ridotte in schiavitù oppure in fuga dalle loro case, mentre l’ennesimo olocausto africano si consuma nel silenzio del mondo. Attraverso l’ausilio di immagini inedite e testimonianze dirette, Boko Haram - Convertitevi o morite dà voce ai perseguitati, toccandone con mano il dolore, la paura, il senso di perdita. Ma non la disperazione: là dove ogni luce sembra essersi spenta, rimane viva la realtà del dialogo, la lezione di convivenza tra i dignitari dell’Islam e della Chiesa cattolica, la straordinaria esperienza del Women of Faith Network, un gruppo di donne coraggiose, musulmane e cattoliche, che lottano pacificamente ogni giorno contro un orrore senza fine. Riccardo Bicicchi, regista. Laureato in Scienze Politiche Internazionali a Siena con una tesi sperimentale sulla guerra in Bosnia, ha vissuto tra i Balcani, dove ha gravitato attorno a varie organizzazioni nel periodo bellico, e le Repubbliche Baltiche, alternando varie esperienze in giro per l’est Europa e il mondo russo, iniziando a occuparsi di regia documentaria. Ha collaborato come autore di documentari con Geo & Geo di Rai 3 – Pietrasanta, l’anima della pietra; I tesori della terra; Montagne di vapore; Nuvole di lana; I monti dell’Altare della Patria – e nel tempo ha fornito diversi servizi audiovisivi a network nazionali e internazionali, collaborando anche con RCS Media Group - Corriere.it. Ha seguito vari progetti di cooperazione in Italia e all’estero – in particolare Europa orientale, Afghanistan e continente africano – venendo in contatto con storie di emarginazione e sfruttamento, temi ricorrenti delle sue inchieste. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Afghanistan - Una storia diversa; I camerieri di Hammamet; Luci accese a mezzanotte; Butembo - La pelle nera dell’anima; Il terzo giorno d’Estate; Boko Haram - Convertitevi o morite. BIOGRAPHY SYNOPSIS 12 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Riccardo Bicicchi, author of the documentary, embarks on a proper trip to hell. A voyage to North-East Nigeria, through the States of Borno, Yobe and Adamawa. Entire cities laid to waste by the militant Islamic movement Boko Haram. People tortured, enslaved or fleeing from their homes, while yet another African holocaust is committed amidst the silence of the world. By means of unpublished images and direct evidence the documentary Boko Haram - Convertitevi o morite, raises the voices of the oppressed, it forces you to testimony at first hand their suffering, their dread, their sense of lost. Despair is not the prevalent voice though, as where there seems to be not even a glimmer of hope, dialogue still thrives. A lesson of coexistence between Islamic and Catholic dignitaries. The extraordinary experience of the Women of Faith Network; an organization of brave Muslim and Catholic women battling peacefully every day against unfathomable horrors. Riccardo Bicicchi, director. Masters of International Studies at Siena with a thesis on the War in Bosnia. He has lived between the Balkans – collaborating with various organizations during the war – and the Baltic States. Accumulating diverse experiences between Eastern Europe and Russia, he became involved in documentary direction. As an author he has worked with RAI 3’s Geo & Geo – Pietrasanta, l’anima della pietra; I tesori della terra; Montagne di vapore; Nuvole di lana; I monti dell’Altare della Patria – . Over time he has provided several audio-visual services to both national and international networks, also working with RCS Media Group - Corriere.it, following up several cooperation projects in Italy and abroad (especially in Eastern Europe, Afghanistan and Africa) – gaining firsthand insight into social exclusion and exploitation stories, recurring themes in his investigations. 13 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Chaitanya Tamhane Interpreti | Cast: Vira Sathidar | Narayan Kamble Vivek Gomber | Vinay Vora Geetanjali Kulkarni | Nutan, Pubblico Ministero | Public Prosecutor Pradeep Joshi | Giudice | Judge Sadavarte Usha Bane | Sharmila Pawar Shirish Pawar | Subodh Montaggio | Editing: Rikhav Desai Musica | Music: Sambhaji Bhagat Suono | Sound: Anita Kushwaha, Amrit Pritam Scenografia | Production Design: Pooja Talreja, Somnath Pal Sceneggiatura | Screenplay: Chaitanya Tamhane Costumi | Costume Design: Sachin Lovalekar Fotografia | Cinematography: Mrinal Desai Prod.: Vivek Gomber per | for ZOO Entertainment Orig.: India; 2014 | Min.: 116’ | Form.: HD; col. | Gen.: Drammatico | Drama COURT Chaitanya Tamhane BIOGRAFIA SINOSSI A Mumbai, in un pozzetto, viene trovato il cadavere di un addetto alle fognature. È un vecchio cantante a essere arrestato, con l’accusa di aver suonato una canzone istigatrice, che potrebbe aver spinto l’uomo al suicidio. Il processo si svolge in tribunale, dove finiscono i sogni e le speranze della gente comune. A plasmare il loro destino ci sono gli avvocati e il giudice. Leone del futuro - Premio Venezia Opera Prima (Luigi De Laurentiis) e Premio Orizzonti alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Chaitanya Tamhane, regista, sceneggiatore e produttore. Nato a Mumbai nel 1987, è laureato in Letteratura inglese. Six Strands (2010), suo primo cortometraggio, è stato presentato in numerosi festival cinematografici internazionali, tra cui quelli di Rotterdam, Clermont-Ferrand, Edinburgo, e allo Slamdance Film Festival (Utah, USA). Nel 2012 è stato scelto per il Talent Campus della 62ma Berlinale. Court è il suo primo lungometraggio, premiato tra l’altro con l’Hubert Bals Fund – un fondo destinato ai registi dei Paesi in via di sviluppo – al Rotterdam International Film Festival. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Four Step Plan (doc., 2006); Six Strands (cm | short, 2010); Court (2014). BIOGRAPHY SYNOPSIS 14 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 A sewage worker’s dead body is found inside a manhole in Mumbai. An aging folk singer is arrested and accused of performing an inflammatory song, which may have incited the worker to commit suicide. The trial unfolds in a lower court, where the hopes and dreams of the city’s ordinary people play out. Forging these fates are the lawyers and judge, who are observed in their personal lives beyond the theatre of the courtroom. “Luigi De Laurentiis” Award for a Debut Film and Orizzonti Award at 71st Venice Film Festival. Chaitanya Tamhane, director, screenwriter and producer. Born in Mumbai in 1987, he is an English Literature graduate. Six Strands (2010), his first short film, was screened at various international film festivals including Rotterdam, Clermont-Ferrand, Edinburgh, and Slamdance Film Festival. In 2012, he was selected for the Berlinale Talent Campus at the 62nd Berlin Film Festival. Court is his first feature film. The film was also awarded the Hubert Bals Fund from the Rotterdam Film Festival. 15 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Alix Delaporte Interpreti | Cast: Romain Paul | Victor Clotilde Hesme | Nadia Grégory Gadebois | Samuel Rovinski Candela Peña | Maria Farida Rahouadj | Daria Farid Bendali | Omar Tristán Ulloa | Fabio Mireia Vilapuig | Luna Víctor Sánchez | Miguel Fotografia | Cinematography: Claire Mathon Montaggio | Editing: Louise Decelle Sceneggiatura | Screenplay: Alix Delaporte, Alain Le Henry Prod.: Hélène Cases per | for Lionceau Films; Co-prod.: France 2 Cinéma Musica | Music: Evgueni Galperine & Sacha Galperine Suono | Sound: Pierre Tucat, Arnaud Rolland, Eric Tisserand Scenografia | Production Design: Hélène Ustaze Costumi | Costume Design: Dorothée Guiraud Orig.: FR; 2014 | Min.: 83’ | Form.: DCP; col. | Gen.: Drammatico | Drama LE DERNIER COUP DE MARTEAU THE LAST HAMMER BLOW SINOSSI Quando entra per la prima volta al Teatro dell’Opéra di Montpellier, Victor non sa niente di musica, né conosce suo padre, Samuel Rovinski, che è lì per dirigere la sesta sinfonia di Mahler. Victor ha deciso di uscire dall’ombra per cambiare il corso del suo futuro divenuto improvvisamente incerto; lo farà per sua madre Nadia e per Luna, di cui si è innamorato, spingendosi fin dove sarà necessario. Premio Marcello Mastroianni come Miglior Attore Emergente a Romain Paul alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Alix Delaporte BIOGRAFIA Alix Delaporte, regista e sceneggiatrice. Ha iniziato lavorando con l’agenzia CAPA come reporter e cameraman prima di dirigere il documentario TV Comme dans un rêve sul calciatore Zinédine Zidane. In seguito ha deciso di frequentare un corso di sceneggiatura alla Fémis e ha diretto i suoi primi corti. Comment on freine dans une descente ha vinto il Leone d’oro come miglior cortometraggio al Festival di Venezia del 2006. Nel 2010 ha diretto il suo primo lungometraggio, Angèle e Tony, selezionato per la Settimana della Critica, ancora a Venezia. In Francia il film ha vinto due César per gli attori Grégory Gadebois e Clotilde Hesme ed è stato venduto in più di venti Paesi nel mondo. Le dernier coup de marteau è il suo secondo lungometraggio. BIOGRAPHY SYNOPSIS 16 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 When he first enters the Montpellier Opera House, Victor knows nothing about music. Nor does he know his father, Samuel Rovinski, who is there to conduct Mahler’s 6th Symphony. To change the course of his suddenly uncertain future, for Nadia his mother, for Luna whom he has fallen in love with, Victor decides to step out of the shadows. He’ll go as far as he needs to. Marcello Mastroianni Award for Best Young Actor to Romain Paul at the 71st Venice Film Festival. Alix Delaporte, director and screenwriter. She first worked with the CAPA agency as a reporter and cameraperson before directing the TV documentary Comme dans un rêve about the football player Zinédine Zidane. She then decided to take a course in screenwriting at the Fémis and directed her first short film. Comment on freine dans une descente won the Golden Lion for Best Short Film at the 2006 Venice Film Festival. In 2010, she directed her first feature, Angel & Tony, selected for the Critics’ Week at the Venice Film Festival. In France, the film received two Césars for the actors Grégory Gadebois and Clotilde Hesme and was sold in more than 20 countries in the world. The Last Hammer Blow is her second feature film. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Comme dans un rêve (doc., 2001); Le piège (The Trap, cm | short, 2003); Comment on freine dans une descente (How You Brake Going Down Hill, cm | short, 2006); Angèle e Tony (Angel & Tony, 2010); Le dernier coup de marteau (The Last Hammer Blow, 2014). 17 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Anthony Chen Interpreti | Cast: Yeo Yann Yann | Hwee Leng, madre | mother Chen Tianwen | Teck, padre | father Angeli Bayani | Teresa, cameriera | Maid Koh Jia Ler | Jiale Sceneggiatura | Screenplay: Anthony Chen Fotografia | Cinematography: Benoit Soler Montaggio | Editing: Hoping Chen, Joanne Cheong Suono | Sound: Zhe Wu Scenografia | Production Design: Michael Wee Prod.: Ang Hwee Sim, Anthony Chen, Wahyuni A. Hadi per | for Fisheye Pictures Pte Ltd.; Supp. di | by: National Arts Council; Post-Prod. Partner: Widescreen Media Orig.: Singapore; 2013 | Min.: 99’ | Form.: HD; col. | Gen.: Drammatico | Drama ILO ILO SINOSSI SYNOPSIS 18 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Singapore. Teresa, come tante altre donne filippine, è arrivata in città in cerca di una vita migliore ed è stata assunta come cameriera dalla famiglia Lim. Ben presto la sua presenza in famiglia peggiora i rapporti già tesi tra genitori e figli; soprattutto, Teresa sviluppa un profondo legame di amicizia con Jiale, il più piccolo e indisciplinato dei bambini. È il 1997, e la crisi finanziaria in Asia comincia a farsi sentire... Caméra d’or alla 45ma Quinzaine des Réalisateurs (Cannes, 2013). Set in Singapore, the film chronicles the relationship between the Lim family and their newly arrived maid, Teresa. Like many other Filipino women, she has come to this city in search of a better life. Her presence in the family worsens their already strained relationship. Jiale, the young and troublesome son, starts to form a unique bond with Teresa, who soon becomes an unspoken part of the family. But this is 1997 and the Asian Financial Crisis is beginning to be felt in the region… Golden Camera at 45th Directors’ Fortnight (Cannes, 2013). Anthony Chen BIOGRAFIA Anthony Chen, regista, sceneggiatore e produttore. Nato nel 1984 a Singapore, si iscrive a soli 17 anni al Ngee Ann Polytechnic’s School of Film and Media Studies deciso a coltivare la sua passione per il cinema. Si è laureato portando come progetto di tesi il suo cortometraggio G-23, presentato successivamente in diversi festival in tutto il mondo vincendo premi in Europa e Asia. Il suo secondo film, Ah Ma, è stato candidato alla Palma d’oro come miglior cortometraggio alla 60ma edizione del Festival di Cannes, e si è aggiudicato la Menzione Speciale: per la prima volta un film di Singapore è stato premiato a Cannes. Con Haze (2008), il suo corto successivo, ha partecipato alla 58ma edizione del Festival di Berlino. Complessivamente, i suoi corti sono stati presentati in numerosi e prestigiosi festival in tutto il mondo. Anthony è stato un alunno del Talent Campus della Berlinale e della Golden Horse Film Academy. Nel 2009 gli è stato conferito il Young Artist Award dal National Arts Council di Singapore. Nel 2010 ha completato il suo Master in Regia alla National Film and Television School di Londra con una borsa di studio offerta dalla Media Development Authority di Singapore. Anthony ora lavora tra Londra e la sua città natale. Ilo Ilo è il suo esordio nel lungometraggio dopo 8 cortometraggi. BIOGRAPHY Anthony Chen, director, screenwriter and producer. Born in 1984 in Singapore, enrolled in Ngee Ann Polytechnic’s School of Film and Media Studies at the early age of 17 to pursue his passion for filmmaking. He graduated from film school with his graduation film, G-23 which screened at multiple festivals worldwide and won awards in Europe and Asia. His second short film, Grandma, was nominated for the Palme d’Or for Short Film at the 60th Cannes Film Festival, and was awarded a Special Mention, the first time a Singapore film was awarded in Cannes. Haze (2008), his next short, screened in competition at the 58th Berlin International Film Festival. Collectively, his shorts have screened at numerous prestigious film festivals. Anthony is an alumnus of the Berlinale Talent Campus and Golden Horse Film Academy. In 2009, he was accorded the Young Artist Award by the National Arts Council of Singapore. In 2010, he completed his Masters in Film Directing at the National Film and Television School, UK with a scholarship from the Media Development Authority of Singapore. Anthony now works between London and Singapore. Ilo Ilo marks his feature film debut after 8 short films. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY G-23 (cm | short, 2004); Ah Ma (Grandma, cm | short, 2007); Haze (cm | short, 2008); Hotel 66 (cm | short, 2009); Distance (cm | short, 2010); Lighthouse (cm | short, 2010); Hui Jia Guo Nian (The Reunion Dinner, cm | short, 2011); Karung Guni (cm | short, 2012); Ilo Ilo (2013). 19 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Lisandro Alonso Interpreti | Cast: Viggo Mortensen | Cap. Gunnar Dinesen Ghita Nørby | Ingeborg Villbjørk Mallin Agger, Adrian Fondari, Esteban Bigliardi, Diego Roman, Mariano Arce, Misael Saavedra, Gabriel Marquez, Brian Patterson Sceneggiatura | Screenplay: Lisandro Alonso, Fabian Casas Fotografia | Cinematography: Timo Salminen Montaggio | Editing: Natalia López, Gonzalo del Val Musica | Music: Viggo Mortensen, Buckethead Suono | Sound: Catriel Vildosola Scenografia | Production Design: Sebastián Roses Costumi | Costume Design: Gabriela Aurora Fernández Prod.: Lisandro Alonso, Viggo Mortensen, Ilse Hughan, Sylvie Pialat, Jaime Romandía, Andy Kleinman, Helle Ulsteen, Michael Weber, Ezequiel Borovinsky, Leandro Pugliese per | for 4L, Perceval Pictures, Fortuna Films, Les Films du Worso, Mantarraya Producciones, Massive Inc., Kamoli Films, The Match Factory, Wanka; Supp. di | by: INCAA Orig.: ARG/USA/NL/FR/MX; 2014 | Min.: 108’ | Form.: DCP; col. | Gen.: Drammatico | Drama Lisandro Alonso JAUJA SINOSSI SYNOPSIS 20 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 1882. Il capitano Gunnar Dinesen è giunto con la figlia 15enne Ingeborg in un remoto avamposto militare in Patagonia per collaborare con l’esercito argentino durante la cosiddetta “Conquista del deserto”, una feroce campagna di genocidio messa in atto contro la popolazione aborigena. Ingeborg è l’unica presenza femminile sul posto e i soldati non tardano a interessarsi a lei. Una notte, la ragazza fugge con un giovane soldato di cui si è innamorata. Al suo risveglio, il capitano Dinesen scopre la fuga della figlia e decide di avventurarsi in territorio nemico per trovare la giovane coppia. Inizierà così per lui una ricerca solitaria che lo porterà in un luogo fuori dal tempo, dove il passato svanisce e il futuro non ha alcun significato. Presentato in concorso al 67mo Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard, ha ottenuto il Premio FIPRESCI. A remote military outpost in Patagonia, 1882, during the so-called “Conquest of the Desert”, a genocidal campaign against the aboriginal population of the region. Acts of savagery abound on all sides. Captain Gunnar Dinesen has come from Denmark with his fifteen year old daughter to take an engineering job with the argentine army. Being the only female in the area, Ingeborg creates quite a stir among the men. She falls in love with a young soldier, and one night they run away together. When he wakes up the Captain realises what has happened and decides to venture into enemy territory to find the young couple. Jauja is the story of a man’s desperate search for his daughter, a solitary quest that takes us to a place beyond time, where the past vanishes and the future has no meaning. Presented in competition at 67th Cannes Film Festival (Un Certain Regard section) won the FIPRESCI award. BIOGRAFIA Lisandro Alonso, regista, sceneggiatore e produttore. Nato in Argentina, nel 1975. Ha frequentato la Universidad del Cine (FUC) e ha iniziato a lavorare nel cinema nel 1996, producendo il cortometraggio La última llamada di Andrés G. Schaer. Nel 1998 è stato assistente alla regia per Nicolás Sarquís nel film Sobre la tierra. Nel 2001 ha esordito nella regia con il lungometraggio La libertad, presentato al 54mo Festival di Cannes, nella sezione Un Certain Regard. Nel 2003 ha fondato a Buenos Aires la 4L, una propria casa di produzione. Nel 2004 e nel 2006 è tornato a Cannes rispettivamente con Los muertos (che ottiene numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio CinemAvvenire e il Premio Città di Torino al 22mo Torino Film Festival) e Fantasma, entrambi presentati alla Quinzaine des Réalisateurs. BIOGRAPHY FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Dos en la vereda (cm | short, 1995); La libertad (Freedom, 2001); Los muertos (2004); Fantasma (2006); Liverpool (2008); Sin título (Carta para Serra) (cm | short, 2011); Jauja (2014). Lisandro Alonso, director, screenwriter and producer. Born in Argentina, in 1975. After schooling at the Universidad del Cine (FUC), he began working in cinema in 1996, producing the short film La última llamada by Andrés G. Schaer. In 1998, he was the director’s assistant of Nicolás Sarquís for the film Sobre la tierra. In 2001 he debuted as a director with the full-length film Freedom, screened as part of the Un Certain Regard section at the 54th Cannes Film Festival. In 2003, he founded 4L, a production company based in Buenos Aires to produce his own films. In 2004 and 2006, respectively, he returned to Cannes with Los Muertos (that received several international awards, including CinemAvvenire Award and the Prize of the City of Torino at the 22nd Torino Film Festival) and Fantasma, both in the Directors’ Fortnight. 21 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Sidi Saleh Interpreti | Cast: Meyke Vierna | Maryam Adrianto Sinaga | Roman Damiana Widowati | Sorella | Sister Rifky Sulaeman | Infermiere | Male Nurse Montaggio | Editing: Kusen Dony Sceneggiatura | Screenplay: Sidi Saleh Scenografia | Production Design: Vida Sylvia Fotografia | Cinematography: Sidi Saleh, Billy Siregar Prod.: Amalia Trisna Sari per | for Bioskop Merdeka Film Musica | Music: Dimas Achonk Suono | Sound: M. Ichsan “Doyok”, Syarizal Pahlevi Orig.: Indonesia; 2014 | Min.: 18’ | Form.: DCP; col. | Gen.: Drammatico | Drama MARYAM Sidi Saleh BIOGRAFIA SINOSSI Maryam è musulmana e lavora come donna delle pulizie presso una famiglia cattolica. La sera della messa di Natale, la donna viene incaricata di portare in chiesa il più giovane della famiglia, un ragazzo autistico. Durante la celebrazione, Maryam prova a partecipare alla funzione, ma è qualcosa di nuovo per lei, che non conosce affatto. Per di più deve anche badare al ragazzo. Maryam, quindi, è costretta a seguire il rituale di un’altra religione, con una persona autistica vicino, schiacciata dall’ansia. Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Sidi Saleh, regista, sceneggiatore e produttore. Nato nel 1979 a Giacarta, Indonesia, si è laureato all’Istituto d’Arte e Cinematografia di Giacarta. Ha iniziato la sua attività di filmaker nel 2011, prendendo parte a un progetto a più mani di alcuni dei giovani registi indonesiani più promettenti, per cui ha diretto un episodio dal titolo Full Moon, presentato al Far East Film Festival di Udine. Ha poi proseguito la sua attività di regista con un altro cortometraggio, Fitri, in concorso al festival internazionale di Clermont-Ferrand nel 2014. Attualmente è impegnato nello sviluppo del suo primo lungometraggio ed è attivo nel campo della produzione cinematografica. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Belkibolang (ep. Full Moon, 2011); Love Me Please (cm | short, 2012); Fitri (cm | short, 2013); Maryam (cm | short, 2014). BIOGRAPHY SYNOPSIS 22 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Maryam is a Muslim and she is a housekeeper who works in a Catholic family. In the evening of the Christmas Mass, Maryam is forced to escort her employer who suffers from autism disease to the church. In the church Maryam tries hard to adapt and attend Mass procession, which she doesn’t know at all. On the other hand, she has to look after her employer. Maryam is a Muslim stuck in the ritual of another religion with someone who has autism while she is experiencing a difficult inner pressure herself. Orizzonti Award for best short at 71st Venice Film Festival. Sidi Saleh, director, screenwriter and producer. He was born on 1979 in Jakarta, Indonesia. He got his bachelor degree from Jakarta Institute of Art on Cinematography. He started directing in 2011 in an omnibus feature by nine young prominent Indonesian directors, where he directed the segment Full Moon, showed at Udine FEFF (2011). Then he continued directing another short film, Fitri, wich got invited to the international competition at Clermont-Ferrand International Film Festival (2014). Until now he’s still in the film production activity and is developing some scripts for his first feature film. 23 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Roberto Minervini Interpreti | Cast: Soledad St. Hilaire | Ana Mean Gene Kelton | Jack Alan Lyddiard | Harold Pericles Mejía | Arturo Wolff DeLong | Big Bob Juana Hernandez | Maria DeLane Jones | Madre di Jack | Jack’s mother Sceneggiatura | Screenplay: Roberto Minervini, Denise Lee Fotografia | Cinematography: Diego Romero Montaggio | Editing: Marie-Hélène Dozo Suono | Sound: Tom Gambale Prod.: Roberto Minervini, Adrian Agramonte, João Leite per | for Pulpa Entertainment, Poliana Productions Orig.: USA/BELG/IT; 2011 | Min.: 89’ | Form.: Super 16mm; col. | Gen.: Drammatico | Drama THE PASSAGE Roberto Minervini BIOGRAFIA SINOSSI Una donna che non ha più nulla da perdere, un uomo appena uscito di prigione e un artista inglese. I tre non si conoscono e non hanno nulla in comune, ma insieme affrontano un viaggio on the road in Texas. Ognuno di loro, in quei panorami texani che vanno dalle grandi città all’arido deserto, cercano una speranza. Le intense esperienze vissute trasformano il loro cammino in una possibilità per sanare le ferite più profonde. Roberto Minervini, regista, sceneggiatore e docente, è nato in Italia, ma risiede negli Stati Uniti. Dopo aver realizzato alcuni cortometraggi, nel 2011 ha diretto il suo primo lungometraggio, The Passage. Il suo secondo film, Low Tide, è stato presentato in concorso nella sezione Orizzonti alla 69ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha ottenuto il Premio Christopher D. Smithers Foundation. Il suo terzo lungometraggio, Stop the Pounding Heart, è l’ultimo di una trilogia realizzata in Texas. Come consuetudine, il suo è un approccio documentaristico, quasi reportagistico, realizzato attraverso la registrazione della vita quotidiana dei protagonisti, scrivendo il copione solo a fine riprese. Ha conseguito un Master in Media Studies alla New School University di New York. Vive e lavora tra l’Italia e gli Stati Uniti. BIOGRAPHY SYNOPSIS 24 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 A woman who has nothing to lose, a man who just got out of prison and a British artist. Despite these three people not knowing each other and having nothing in common, they all together embark on a road trip in Texas. Through the Texas landscapes that range from large cities to arid desert, each character is looking for some kind of hope. The intense experiences they’ll live together will turn the trip into a chance to heal the deepest wounds. Roberto Minervini is an Italian born, US-based writer, director and lecturer. After making several short films, in 2011 he realized his first feature film, The Passage. His second film, Low Tide, was presented in Orizzonti Competition at 69th Venice International Film Festival, and won the Christopher D. Smithers Foundation Award. Stop the Pounding Heart is his third feature film and the last in a trilogy shot by the Italian director in Texas. In his usual manner, the filmmaker films the protagonists of his fictional films going about their everyday life before coming up with the plot. He holds a Master in Media Studies from the New School University, New York. He lives and works between Italy and the United States. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Notes (cm | short, 2004); Come to Daddy (cm | short, 2005); Voodoo Doll (cm | short, 2005); Disconnected (cm | short, 2006); Las luciérnagas (The Fireflies, cm | short, 2006); Basquiat: Signs and Dreams (cm | short, 2008); The Passage (2011); Low Tide (2012); Stop the Pounding Heart (2013). 25 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Mohsen Makhmalbaf Interpreti | Cast: Misha Gomiashvili | Presidente | President Dachi Orvelashvili | Nipote | Grandson Guja Burduli | Cantante prigioniera politica | Singer Political Prisoner Ia Sukhitashvili | Prostituta | Prostitute Zura Begalishvili | Barbiere | Barber Lasha Ramishvili | Guardia | Guard Soso Khvedelidze | Prigioniero politico | Political Lover Prisoner Dato Beshitaishvili | Prigioniero politico | Political Forgiving Prisoner Sceneggiatura | Screenplay: Mohsen Makhmalbaf, Marziyeh Meshkiny Fotografia | Cinematography: Konstantin Mindia Esadze Montaggio | Editing: Hana Makhmalbaf, Marziyeh Meshkiny Musica | Music: Guja Burduli, Tajdar Junaid, Daler Nazarov, Kvicha Maglakelidze Suono | Sound: Nika Paniashvili, Maysam Makhmalbaf Scenografia | Production Design: Mamuka Esadze Costumi | Costume Design: Ketevan Kalandadze Prod.: Maysam Makhmalbaf, Mike Downey, Sam Taylor, Vladimer Katcharava per | for 20 Steps Productions, Makhmalbaf Film House Productions, President Fame Limited; Co-prod.: Bac Films Production, Brümmer & Herzog Filmproduktion Orig.: Georgia/FR/UK/GERM; 2014 | Min.: 115’ | Form.: DCP; col. | Gen.: Drammatico | Drama THE PRESIDENT SINOSSI SYNOPSIS 26 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Il “Presidente” è un tiranno di una nazione immaginaria che ha sempre governato il Paese usando il pugno di ferro. Mentre il popolo sprofondava nella miseria, lui e la sua famiglia vivevano nel lusso. Quando però un colpo di Stato ne rovescia il governo, il dittatore e il suo nipote più piccolo si ritrovano con una taglia sulla testa e un intero paese alle calcagna: fingendosi un musicista di strada e viaggiando insieme alle persone che ha fatto soffrire per anni, vivrà in prima persona le difficili condizioni che hanno generato l’odio unanime verso il suo regime. Film d’apertura della sezione Orizzonti alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. The “President” and his family rule their land with an iron fist, enjoying lives of luxury and leisure at the expense of their population’s misery. When a coup d’état overthrows his brutal rule, the President is suddenly left to care for his young grandson and forced to escape. Now the country’s most wanted fugitive with a bounty on his head, The President begins a perilous journey with the boy, criss-crossing the country to reach the sea where a ship waits to bring them to safety. Posing as street musicians and traveling together with the people who suffered for years under the dictatorship, the fallen President and the innocent child will be exposed firsthand to the hardships that inspired unanimous hatred for the regime. Opening film of the Orizzonti section at the 71st Venice Film Festival. Mohsen Makhmalbaf BIOGRAFIA Regista, romanziere, sceneggiatore, montatore, produttore e attivista per la tutela dei diritti umani. Nato a Teheran (Iran) nel 1957. Dopo una decisiva parentesi politica – si unisce adolescente alla milizia rivoluzionaria – si impegna nel campo artistico. Nei primi anni Ottanta, oltre al romanzo Il giardino di cristallo, inizia a scrivere racconti e testi teatrali ed entra nel “Centro per la diffusione del pensiero e dell’arte islamica”. Nel 1982 debutta dietro la macchina da presa con Tobeh Nasuh e nel 1985, con il suo quarto film Boycott arriva la notorietà. Da allora ha diretto più di venti opere, tra cui: L’ambulante (1986, presentato in diversi festival cinematografici mondiali), Il ciclista (1987), Salam Cinema (1995), Pane e fiore (1995, menzione speciale al Festival di Locarno), Il silenzio (1997, Medaglia d’oro della Presidenza del Senato, Premio CinemAvvenire e menzione speciale del Premio Sergio Trasatti alla 55ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia), Viaggio a Kandahar (2001, Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Cannes), l’acclamato documentario Bagheban (2012) e The President. Nel 1996 ha fondato la casa di produzione Makhmalbaf Film House, che oltre ai lavori dello stesso Mohsen finanzia le opere di altri autori iraniani, tra cui i tre figli – Hana, Maysam e Samira – e la moglie Marziyeh Meshkiny. BIOGRAPHY Iranian director, novelist, screenwriter, film editor, producer, human rights activist. Born in Teheran (Iran) in 1957. After a resolute political interlude – as a teen he joins the revolutionary militia – he commits himself to the arts. During the early 80s, aside from the novel The Crystal Garden, he begins writing stories and plays and joins the “Center for Islamic Thought and Art”. In 1982 he makes his debut behind the camera with Repentance and in 1985 fame claims him with his fourth film Boycott, since then he has directed over twenty works including: The Peddler (1987) presented in different international film festivals, The Cyclist (1987), Salaam Cinema (1995), A Moment of Innocence (1995) special mention at Locarno International Film Festival, The Silence (1998) Gold Medal of the Presidency of the Senate, CinemAvvenire Prize and Sergio Trasatti Prize’s special mention at the 55th Venice International Film Festival, Kandahar (2001) Ecumenical Jury Prize at Cannes Film Festival, the acclaimed documentary The Gardener (2012) and The President. In 1996 he founded the film production company Makhmalbaf Film House which funds in addition to Mohsen’s own works, the works of other Iranian authors, including his three children - Hana, Maysam and Samira - and his wife Marziyeh Meshkiny. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Tobeh Nasuh (Repentance, 1982); Du Cheshme Bisoo (Two Blind Eyes, 1983); Este’aze (Fleeing from Evil to God, 1984); Baykot (Boycott, 1985); L’ambulante (The Peddler, 1986); Il ciclista (The Cyclist, 1987); Arousi-ye Khoban (Marriage of the Blessed, 1988); I giorni dell’amore (Time of Love, 1990); Shabhaye Zayandeh-rood (The Nights of Zayandeh-rood, 1990); Naseredin Shah. Actor e Cinema (Once Upon a Time, Cinema, 1991); Tasvir Dar Dorane Ghajar (Images from the Ghajar Dynasty, cm | short, doc., 1992); Honarpisheh (Actor, 1992); Sang-o-Shisheh (Stone and Glass, cm | short, doc., 1993); Salam Cinema (Salaam Cinema, doc., 1995); Gabbeh (1995); Pane e fiore (A Moment of Innocence, 1995); Madrese ee ke bad bord (Wind Ruined the School, cm | short, 1997); Il silenzio (The Silence, 1997); Ghessé hayé kish (ep. Dar | The Door, Kish Tales, 1999); Tales of an Island (ep. Test of Democracy, 2000); Viaggio a Kandahar (Kandahar, 2001); Alfabeto afgano (Afghan Alphabet, doc., 2002); Sesso e filosofia (Sex & Philosophy, 2005); Sandali (The Chair, cm | short, 2005), Viaggio In India (Scream of the Ants, 2006); Bagheban (The Gardener, doc., 2012); Labkhande-Bi-Payan (Ongoing Smile, doc., 2013); The President (2014). 27 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Diego Lerman Interpreti | Cast: Julieta Diaz | Laura, la madre | the mother Sebastián Molinaro | Matías, il bambino | the kid Marta Lubos | Antonia Valentina García Guerrero, Silvia Bayle, Sofía Palomino, Sandra Villani, Paula Ituriza, Carlos Weber Sceneggiatura | Screenplay: Diego Lerman, María Meira Fotografia | Cinematography: Wojtek Staron Montaggio | Editing: Alejandro Brodersohn Musica | Music: José Villalobos Suono | Sound: Leandro de Loredo Scenografia | Production Design: Micaela Saiegh, Sabrina Campos Costumi | Costume Design: Sandra Fink Prod.: Nicolás Avruj, Diego Lerman per | for Campo Cine; Co-prod.: Burning Blue, Staron Films, Bellota Films, Río Rojo Contenidos y Gale Cine; Supp. di | by: INCAA, Ibermedia, Polish Film Institute, F.D.C., World Cinema Fund Orig.: ARG/POL/Colombia/FR; 2014 | Min.: 95’ | Form.: col. | Gen.: Drammatico | Drama Diego Lerman BIOGRAFIA REFUGIADO SINOSSI Matías, 8 anni, e la madre Laura, incinta di pochi mesi, sono costretti a lasciare in fretta la casa in cui vivono per fuggire all’ennesima reazione violenta di Fabian. I due iniziano quindi a vagare per la città, in cerca di un luogo dove sentirsi sicuri e protetti, in un road movie all’interno della vita urbana di tutti i giorni, piena di storie e umanità. Presentato alla 46ma Quinzaine des Réalisateurs (Cannes 2014). Diego Lerman, regista, sceneggiatore e produttore. Nato nel 1976 a Buenos Aires, nel 2002 dirige, è co-autore e produce il suo primo lungometraggio, Tan de Repente, che riceve, tra gli altri premi, il Pardo d’argento al Festival di Locarno. Nello stesso anno, è uno dei registi selezionati dalla Cinéfondation di Cannes per lavorare sul suo soggetto Mientras tanto, premiato con l’Opening Shot Prize per la miglior sceneggiatura (Cinéfondation and Fondation Gan pour le cinéma) e proiettato in anteprima alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2006. Diego ha anche diretto 9 cortometraggi, tra cui La Prueba (1999) e La Guerra de los gimnasios (presentato al Festival di Locarno nel 2005). Nel 2008 ha fondato, insieme a Nicolas Avruj, la sua casa di produzione, la Campo Cine. Nel 2009 ha vinto con La mirada invisible il premio Sundance NHK per l’America Latina. Il progetto è stato selezionato per l’Atelier di Cannes nel 2009 e presentato nel 2010 alla Quinzaine des Réalisateurs. BIOGRAPHY SYNOPSIS 28 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Matías and his mother Laura, find themselves forced to hurriedly abandon the house they live in to escape another outburst of violence from Fabian. Matias is 8 and Laura is newly pregnant. Thus they begin a wandering journey in search of aplace where they can feel safe and protected. They embark on an unusual road-movie of everyday life, a drama shot through with great humanity. Presented at 46th Directors’ Fortnight (Cannes 2014). Diego Lerman, born in 1976 in Buenos Aires. In 2002 he directs, co-writes and produced his first long feature film: Suddenly which was awarded in international film festivals, including the Silver Leopard in Locarno. Same year, Diego is one of the directors selected by Cinéfondation of Cannes as a resident in order to work on his new script, Meanwhile which is awarded with Opening Shot Prize of Best Screenplay (Cinéfondation and Gan Foundation for Cinema) and premiered at the Venice Film Festival in 2006. Diego also directed nine short films including La Prueba (1999) and La Guerra de los gimnasios (premiered at Locarno Film Festival 2005). In 2008 he founded with Nicolas Avruj his own production company, Campo Cine. In 2009 he won with The Invisible Eye the Sundance NHK Award for Latin America, the project was selected for the 2009 Cannes’ Atelier and premiered in 2010 at the Cannes Directors’ Fortnight. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY La Prueba (cm | short, 1999); Tan de Repente (Suddenly, 2002); La Guerra de los gimnasios (cm | short, 2005); Mientras tanto (Meanwhile, 2005); Fronteras argentinas: Servicios prestados (doc., 2008); La mirada invisible (The Invisible Eye, 2010); Refugiado (2014). 29 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Kaan Müjdeci Interpreti | Cast: Doğan Izci | Aslan Çakir | Sivas Hasan Özdemir | Hasan Ezgi Ergin | Ayşe Furkan Uyar | Osman Ozan Çelik | Şahin Muttalip Müjdeci | Capovillaggio | Village Headman Banu Fotocan | Madre | Mother Hasan Yazilitilaş | Padre | Father Okan Avci | Insegnante | Teacher Sceneggiatura | Screenplay: Kaan Müjdeci Fotografia | Cinematography: Armin Dieroff, Martin Hogsnes Solvang Montaggio | Editing: Yorgos Mavropsaridis Musica | Music: Cevdet Erek Suono | Sound: Samet Yilmaz Scenografia | Production Design: Meral Efe Yurtsever, Emre Yurtsever Costumi | Costume Design: Ayşe Yildiz Prod.: Yasin Müjdeci Orig.: Turchia | Turkey / GERM; 2014 | Min.: 97’ | Form.: DCP; col. | Gen.: Drammatico | Drama SIVAS SINOSSI SYNOPSIS 30 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 In un desolato villaggio dell’Anatolia, nella Turchia orientale, l’11enne Aslan sviluppa un forte rapporto con Sivas, un attempato cane da combattimento trovato in un fosso, ferito a morte. Nel frattempo, il ragazzo è in gara con Osman, figlio del capo del villaggio, per vincere la mano di Ayşe. Per questo Aslan cerca di fare colpo su di lei con il nuovo amico a quattro zampe che a sua volta, avendo trovato una nuova prospettiva di vita, vince un combattimento dopo l’altro facendo avere la meglio ad Aslan contro Osman. Tuttavia, appena il successo di Sivas sul terreno da combattimento inizia ad attirare l’attenzione da parte del capo del villaggio, i ruoli cambiano inaspettatamente e Aslan si trova catapultato nell’età adulta, lasciando alle spalle amore e innocenza. Premio Speciale della Giuria alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Establishing a bleak Anatolian village in Eastern Turkey as its setting, Sivas features the story of an eleven year old boy (Aslan) and a weathered fighting dog (Sivas). The two develop a strong relationship after Aslan finds Sivas wounded in a ditch, left to die. Meanwhile, the boy is in competition against Osman, son of the village head,to win the hand of Ayşe. Aslan tries to impress her with his new-found friend, and Sivas, having found a new lease on life, wins one fight after another, strengthening Aslan’s hand against Osman. However, as Sivas’s success at the fighting ground attracts more attention by the village head, the roles subtly change and Aslan finds himself in an unexpected crash-course into adulthood, leaving the princess behind. Kaan Müjdeci BIOGRAFIA Kaan Müjdeci, regista, sceneggiatore e produttore. Nato ad Ankara, in Turchia, si è trasferito a Berlino nel 2003 per studiare Regia; tuttavia si è ritrovato ad aprire prima un cinema open-air senza permessi, poi un bar e per finire un negozio di vestiti. In parallelo a tutte queste attività, Müjdeci ha però continuato a coltivare la sua vocazione di filmaker. Tra i suoi vari cortometraggi troviamo Tag der Deutschen Einheit (2010), e Jerry, la sua tesi di diploma alla New York Film Academy, proiettato nell’ambito del Talent Campus della Berlinale al quale ha partecipato nel 2011. Il suo documentario Babalar ve Ogullari (2011), sui combattimenti dei cani nell’Anatolia centrale, è servito come base su cui scrivere e dirigere il suo primo lungometraggio, Sivas. Girato nel 2012 con il supporto alla produzione del Ministero Turco della Cultura, Sivas ha ricevuto inoltre un aiuto economico per la post-produzione da parte del Meeting on the Bridge 2013 (area per lo sviluppo dei progetti dell’Istanbul Film Festival). Geniale imprenditore, Müjdeci è anche a capo del locale “Luzia” nel quartiere Kreuzberg di Berlino e del negozio di moda “Voo”. BIOGRAPHY Kaan Müjdeci, director, screenwriter and producer. Born in Ankara, Turkey, he moved to Berlin, Germany, in 2003 in order to study film directing. Instead, he first opened an illegal open-air cinema, then a bar, and finally, a fashion store. In parallel to all these ventures, Müjdeci has continued filmmaking. Among his short films, Day of German Unity (2010) was bought by several TV channels; and Jerry, his thesis film at the New York Film Academy, was screened within the scope of Berlinale’s Talent Campus, which he attended in 2011. Müjdeci’s documentary Fathers and Sons, about dog fights in central Anatolia, served as a platform to write and direct his first feature film Sivas. Shot in 2012 with production support from the Turkish Ministry of Culture, Sivas also received a post-production grant from the Istanbul Film Festival’s Meeting on the Bridge in 2013. A versatile entrepreneur, Müjdeci is also at the helm of the popular Kreuzberg venue “Luzia” and the concept fashion store “Voo”. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Schatten Objekt (Shadows, doc./performance art, in coll. con | with Ercan Arslan, 2008); Freier Eintritt (Free Entrance, cm | short, 2008); Tag der Deutschen Einheit (Day of German Unity, cm | short, 2010); Jerry (cm | short, 2011); Babalar ve Ogulları (Fathers and Sons, doc., 2011); Sivas (2014). 31 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F James Marsh Interpreti | Cast: Eddie Redmayne | Stephen Hawking Felicity Jones | Jane Hawking Emily Watson | Beryl Wilde Charlie Cox | Jonathan Hellyer Jones David Thewlis | Dennis Sciama Harry Lloyd | Brian Maxine Peake | Elaine Mason Simon McBurney | Frank Hawking Charlotte Hope | Philippa Hawking Tom Prior | Robert Hawking Raffiella Chapman | Lucy Hawking Enzo Cilenti | Kip Thorne Soggetto | Story: libro di | book by Jane Hawking Sceneggiatura | Screenplay: Anthony McCarten Fotografia | Cinematography: Benoît Delhomme Montaggio | Editing: Jinx Godfrey Musica | Music: Jóhann Jóhannsson Suono | Sound: Glenn Freemantle Scenografia | Production Design: John Paul Kelly Costumi | Costume Design: Steven Noble Prod.: Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce, Anthony McCarten per | for Working Title Films Distrib.: Universal Pictures International Italy Orig.: UK; 2014 | Min.: 123’ | Form.: DCP; col. | Gen.: Biopic, Drammatico | Drama LA TEORIA DEL TUTTO THE THEORY OF EVERYTHING SINOSSI SYNOPSIS 32 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Tratto dal libro Travelling to Infinity: My Life with Stephen, racconta la storia di una delle menti più brillanti ancora in attività nonostante tutto, l’astrofisico Stephen Hawking. Nel 1963, il ventunenne Stephen è uno degli studenti di cosmologia più promettenti dell’Università di Cambridge, grazie alle sue ricerche mirate a trovare una spiegazione – semplice ed eloquente allo stesso tempo – sul funzionamento dell’universo. Per di più, lo stesso anno incontra Jane Wilde, studentessa come lui a Cambridge, e futura compagna di una vita. Resterà al suo fianco sempre, anche quando al giovane astrofisico verrà diagnosticato un malfunzionamento dei neuroni motori che lo costringerà a vivere su una sedia a rotelle. Ma, come ripeterà più volte Stephen nel corso della sua difficile ma illuminante esistenza, «per quanto la vita possa sembrare difficile, dove c’è vita c’è speranza». Based on the book Travelling to Infinity: My Life with Stephen, it tells the story of one of the most brilliant minds still in activity despite everything, the astrophysicist Stephen Hawking. In 1963 the 21 year old Stephen is one of Cambridge’s most promising students of cosmology, due to his research aimed at finding an explanation – both simple and meaningful – to the functioning of the universe. Furthermore, the same year he meets Jane Wilde, fellow student at Cambridge and future bride and life partner. She will always stay by his side, even when the young astrophysicist will be diagnosed with a motor neuron impairment compelling him to live on a wheelchair. Yet, as Stephen will repeat many times during his difficult but inspiring life: «However bad life may seem, where there is life there is hope». James Marsh BIOGRAFIA Regista di documentari e lungometraggi, James Marsh ha vinto l’Oscar per il documentario Man on Wire. La pellicola, che racconta la storia di Philippe Petit e della sua camminata in equilibrio su una corda sospesa tra le Torri Gemelle compiuta nel 1974, ha vinto premi in tutto il mondo. Il suo lungometraggio più recente è Doppio gioco - La verità si nasconde nell’ombra, un thriller drammatico ambientato negli anni Novanta, nell’Irlanda del Nord. Il film è stato presentato al Sundance e a Berlino e ha vinto il premio della Giuria e l’Audience Award al Festival du Film Britannique di Dinard. Il suo documentario Project Nim lo ha portato a vincere tra gli altri il premio come miglior regista nella categoria documentari del festival Sundance e il Directors Guild of America Award for Outstanding Directorial Achievement in Documentary. Nativo della Cornovaglia, James Marsh ha anche diretto spot pubblicitari per alcuni importanti brand internazionali. BIOGRAPHY A director of both documentary and narrative feature films, James Marsh won an Academy Award as the director of Man on Wire, which was voted the Oscar for Best Documentary Feature. The movie, about how Philippe Petit came to walk between the Twin Towers of the World Trade Center in 1974, won awards around the world. His most recent narrative feature was Shadow Dancer, a dramatic thriller set in 1990s Northern Ireland. Shadow Dancer screened at the Sundance and Berlin International Film Festivals, and won both the Jury Prize and the Audience Award at the Dinard Festival of British Film. His documentary Project Nim brought Mr. Marsh the Best Director award at in the World Cinema - Documentary category at the Sundance Film Festival and the Directors Guild of America Award for Outstanding Directorial Achievement in Documentary, among other honors. A native of Cornwall, Mr. Marsh has also directed commercials for many international brands. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Wisconsin Death Trip (1999); The Team (doc., 2005); The King (2005); Man on Wire (doc., 2008); Project Nim (doc., 2011); Doppio gioco - La verità si nasconde nell’ombra (Shadow Dancer, 2012); La teoria del tutto (The Theory of Everything, 2014). 33 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE DI | BY T S E F M L I F Marco Ferreri SPECIAL EVENT EVENTO SPECIALE Interpreti | Cast: Enzo Jannacci | Amedeo Claudia Cardinale | Aiché Ugo Tognazzi | Aureliano Diaz Michel Piccoli | Monsignor Amerigo Irene Oberberg | Suora | Nun Alain Cuny | Teologo gesuita olandese | Dutch Jesuit Teologist Vittorio Gassman | Principe | Prince Alberto Donati Soggetto | Story: Marco Ferreri, Rafael Azcona Sceneggiatura | Screenplay: Marco Ferreri, Dante Matelli Fotografia | Cinematography: Mario Vulpiani Montaggio | Editing: Giuliana Trippa Musica | Music: Teo Usuelli Scenografia | Production Design: Luciana Vedovelli Costumi | Costume Design: Lina Nerli Taviani Prod.: Franco Cristaldi per | for Vides, Films Ariane Restauro | Restauration: Museo Nazionale del Cinema di Torino, Cineteca di Bologna, in coll. con | with Cristaldi Film Orig.: IT/FR; 1971 | Min.: 111’ | Form.: 35mm; b/n | b/w | Gen.: Drammatico | Drama, Commedia | Comedy L’UDIENZA THE AUDIENCE SINOSSI SYNOPSIS 34 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Amedeo è un ex ufficiale in congedo, arrivato a Roma per essere ricevuto in udienza privata da Papa Paolo VI. Non sarà impresa facile: tra le promesse fumose fatte dal commissario Diaz e le avances della prostituta Aiché, Amedeo si troverà intrappolato nel mondo contorto dell’alta società romana. Incontrerà monsignori e teologi, e mentre la città è scossa da violenti attentati, neanche l’aiuto del principe Donati servirà all’ex ufficiale, perso ormai nei meandri della capitale del vizio e della falsità. Il restauro si inserisce in un programma di valorizzazione del Fondo Marco Ferreri, donato nel 2007 al Museo Nazionale del Cinema di Torino da Jacqueline Ferreri. È stato presentato alla 71ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Venezia Classici. Amedeo is a former officer on leave. He is travelling to Rome with the intention of being received in private audience by Pope Paul VI. It won’t be an easy task: between police commissioner Diaz’s hollow promises and prostitute Aiché’s passes, Amedeo will soon find himself trapped in the twisted world of Rome’s high society. He will meet monsignori and theologians, and while the city is rocked by violent attacks, not even Prince Donati’s assistance will be of use to the former officer, by now entangled in the mesh of the capital of vice and falsehood. The restoration is part of Marco Ferreri’s Fund enhancement program, donated to The National Cinema Museum, Turin, in 2007 from Jacqueline Ferreri. It was presented at the 71st Venice International Film Festival in the Venice Classics - restored classic films section. Marco Ferreri BIOGRAFIA Regista, sceneggiatore e attore. Marco Ferreri muove i primi passi nel mondo dello spettacolo con estrema difficoltà: approda al cinema all’inizio degli anni Cinquanta come produttore di una serie di film-inchiesta che avrebbero dovuto prendere il nome di Documento mensile, ma l’iniziativa fallisce quasi subito. Dopo una breve esperienza lavorativa con Cesare Zavattini (Amore in città, 1953), si trasferisce in Spagna dove diventa venditore di obiettivi per macchine da presa. Quasi per caso conosce lo scrittore Rafael Azcona, che diventa il suo sceneggiatore di fiducia. La coppia realizza, fra il 1958 e il 1960, il trittico di pellicole El pisito (1958), Los chicos (1959) e El cochecito (1960). Si tratta di film a basso costo nei quali, tuttavia, già si intravedono i temi che caratterizzeranno gran parte del cinema di Ferreri: l’umorismo nero, le accoppiate bizzarre, il mondo degli anziani. Rientrato in Italia, incappa nella censura con la sua prima produzione L’ape regina (1963). Nel 1968, realizza quello che è ritenuto il suo capolavoro Dillinger è morto. Con La casa del sorriso vince, nel 1991, l’Orso d’oro al Festival di Berlino. Dopo i controversi La carne (1991) e Diario di un vizio (1993), nel 1996 presenta al Festival di Venezia il suo ultimo film, Nitrato d’argento. Muore all’ospedale della Pitié Salpêtrière di Parigi, a causa di un infarto. BIOGRAPHY Director, screenwriter and actor Marco Ferreri starts out in show business with a lot of troubles. He lands in the film industry in the early 50’s as producer of a survey-documentary series which should have been called Documento mensile, but the venture fails almost immediately. After a brief work experience with Cesare Zavattini (Love in the City, 1953) he moves to Spain where he becomes a salesman for movie camera lenses. Almost by chance he meets the writer Rafael Azcona, who becomes his trusted screenwriter. Between 1958-1960 the two produce the film triptych The Little Apartment (1958), Los Chicos (1959) and The Little Coach (1960). Even though low-budget films, you can already catch a glimpse of the themes that will distinguish most of Ferreri’s films: black humor, bizarre pairings, elders life. Back to Italy, he stumbles into censorship with his first production The Conjugal Bed (1963). In 1968 he produces what is considered as his masterpiece: Dillinger Is Dead. With The House of Smiles he wins the Golden Bear at the Berlin International Film Festival in 1991. After the movie The Flesh (1991) and Diary of a Maniac (1993), he presents his last film – his swan song – Nitrate Base at The Venice International Film Festival in 1996. He dies of a heart attack in Paris at the Pitié Salpêtrière Hospital in 1997. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY El pisito (The Little Apartment, 1958); Los chicos (1959); El cochecito (The Little Coach, 1960); Le italiane e l’amore (ep. L’infedeltà coniugale, Latin Lovers, 1961); L’ape regina (The Conjugal Bed, 1963); Controsesso (ep. Il Professore, Countersex, 1964); La donna scimmia (The Ape Woman, 1964); Oggi, domani, dopodomani (ep. L’uomo dei cinque palloni, The Man, the Woman and the Money, 1965); Marcia nuziale (The Wedding March, 1966); L’harem (Her Harem, 1967); Dillinger è morto (Dillinger Is Dead, 1968); Il seme dell’uomo (The Seed of Man, 1969); L’udienza (The Audience, 1971); La cagna (Liza, 1972); La grande abbuffata (La grande bouffe, 1973); Non toccare la donna bianca (Don’t Touch the White Woman!, 1974); L’ultima donna (The Last Woman, 1976); Ciao maschio (Bye Bye Monkey, 1978); Chiedo asilo (Seeking Asylum, 1979); Storie di ordinaria follia (Tales of Ordinary Madness, 1981); Storia di Piera (The Story of Piera, 1983); Il futuro è donna (The Future Is Woman, 1984); I Love You (1986); Come sono buoni i bianchi (Ya bon les blancs, 1988); La carne (The Flesh, 1991); La casa del sorriso (The House of Smiles, 1991); Diario di un vizio (Diary of a Maniac, 1993); Nitrato d’argento (Nitrate Base, 1996). 35 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 NNIO ILLE M O I T R TE T S E F M L I F SPECIAL EVENT EVENTO SPECIALE Proiezione e dibattito a cura di | Projection and debate by Dina d’Isa DI | BY Mauro Bolognini Interpreti | Cast: Jean Sorel | Davide Saraceno Lea Massari | Freja Paolo Stoppa | Alberto Moglie Jeanne Valérie | Marina Valeria Ciangottini | Ivana Rick Battaglia, Enrico Glori, Isabelle Corey, Elvy Lissiak, Marcella Valeri, Irene Aloisi Sceneggiatura | Screenplay: Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini Fotografia | Cinematography: Aldo Scavarda Montaggio | Editing: Nino Baragli Musica | Music: Piero Piccioni Suono | Sound: Mario Faraoni Scenografia | Production Design: Carlo Egidi Costumi | Costume Design: Pier Luigi Pizzi Soggetto | Story: Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini; ispirati a | inspired from: Racconti romani e | and Nuovi racconti romani di | by A. Moravia Prod.: Paul Graetz per | for Euro International Films, Produzioni Intercontinentali, Transcontinental Films Distrib.: Euro International Films Orig.: IT/FR; 1960 | Min.: 89’ | Form.: 35mm; b/n | b/w | Gen.: Drammatico | Drama LA GIORNATA BALORDA FROM A ROMAN BALCONY Storia di un giovanissimo disoccupato, Davide Saraceno, che per un giorno intero cerca lavoro per mantenere la propria famiglia, ma trova tutto fuorché un impiego. Il problema della disoccupazione era molto sentito anche negli anni Sessanta: in Italia, nonostante il boom economico, c’erano secondo i dati circa due milioni di disoccupati, senza contare le donne (non incluse nelle statistiche ufficiali). Davide Saraceno, nella sua giornata balorda, incontra poi una sua coetanea, disoccupata come lui, che fa la “ragazza squillo”. Ecco il secondo problema sociale: la prostituzione connessa con il telefono, tema che anticipa in tempi non sospetti una realtà oggi dilagante. Davide, nella sua ricerca di lavoro, viene poi assunto come camionista da una ditta olearia che fabbrica l’olio con il grasso del sapone. Il fabbricante di quest’olio così redditizio ha un’amante, probabilmente disgustata da lui a causa della sua immoralità professionale, la quale si concede a Davide, che è giovane, povero e innocente. È questo il terzo problema sociale, ovvero le frodi alimentari contro le quali la legge sembra impotente. La pellicola firmata da Bolognini – il quale rappresentava in quel momento il tramite registico e aveva il solo torto di essersi prestato a collaborare alla “messa in scena” del progetto – era debitrice principalmente del pensiero sovversivo di Alberto Moravia, ma soprattutto di quello di Pasolini che “attraversava l’opera”, rendendolo una volta ancora un autore da “demonizzare”, sempre e comunque, anche se al di là delle idee che propugnava c’era veramente ben poco di “scandaloso” in quella Giornata balorda. Scritto dallo stesso Moravia con Pier Paolo Pasolini (anche autori della sceneggiatura con la collaborazione non accreditata di Marco Visconti e Sergio Citti), il film vanta un grande cast, con un giovane Jean Sorel, il protagonista, Lea Massari, Jeanne Valérie, Isabelle Corey, Paolo Stoppa, Rick Battaglia e Valeria Ciangottini. 36 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 Film e denuncia sociale nella Roma degli anni SeSSanta FILM AND SOCIAL CONDEMNATION IN THE 60’s ROME Story of an extremely young unemployed, Davide Saraceno, who spends the whole day looking for a job to help and sustain his family. He finds anything but a job. The unemployment issue was very heavy and felt also in the 60’s. In Italy even though the economic boom was taking place, according to statistics, there were 2 million unemployed without counting women (not included in official statistics). Davide Saraceno in his crazy day meets a girl his own age, unemployed like him and becomes a “call girl” for a living. Here is the second social issue: prostitution connected with the telephone, theme which precedes in less suspect times a reality which today is all encompassing. Davide in his search for a job gets employed as a truck driver from an oil industry that makes oil from soap fat. The maker of this successful oil has a lover whom, probably disgusted by his professional immorality, gives herself to Davide who is young, poor and innocent. This is the third social issue, the alimentary frauds against which law seems powerless. The film signed by Bolognini – who in that moment represented the directorial end and had the only fault of having lent a hand and collaborated in the laying out of the scenes – was mainly directed to the subversive thoughts of Alberto Moravia and especially to the thoughts of Pasolini who “crossed the work”, rendering him once again an author to “demonize” anyhow and always even if taken space from his ideas there was really nothing “scandalous” in that movie. Written by Moravia and Pier Paolo Pasolini (also authors of the script with the uncredited collaboration of Marco Visconti and Sergio Citti), the film has a great cast, with a young Jean Sorel, the protagonist, Lea Massari, Jeanne Valérie, Isabelle Corey, Paolo Stoppa, Rick Battaglia and Valeria Ciangottini. 37 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 18 IO LENN L I M O I T TER T FILM FES RDC AWARDS E R E I T N FRO DO CERCAN GINE A M UN’IM MONDI TRA DUE s r e i t n o Fr N G FOR A LOOKIN ETWEEN IMAGE B RLDS TWO WO Gli RdC Awards sono i Premi della “Rivista del Cinematografo” (una scultura di cristallo firmata Tiffany), che ogni anno vengono assegnati ai protagonisti del mondo del cinema, della televisione e della cultura. Tra i premiati delle scorse edizioni: Marco Bellocchio, Paolo Conte, Andrea e Antonio Frazzi, Carlo Lizzani, Valerio Mastandrea, Alberto Sordi, Matteo Garrone, Giuseppe Fiorello, Peter Bogdanovich, Alexandre Desplat, Gianluca e Massimiliano De Serio, Giuseppe Battiston, Franco Piersanti, Gianni Amelio, Timothy Brock, Emma Dante, Carlo Crivelli e William Friedkin. The RdC Awards are of the “Rivista del Cinematografo” (a crystal sculpture signed by Tiffany), which are assigned to protagonists of the world of cinema, television and culture every year. Among the prize winners of the previous edition: Marco Bellocchio, Paolo Conte, Andrea and Antonio Frazzi, Carlo Lizzani, Valerio Mastandrea, Alberto Sordi, Matteo Garrone, Giuseppe Fiorello, Peter Bogdanovich, Alexandre Desplat, Gianluca and Massimiliano De Serio, Giuseppe Battiston, Franco Piersanti, Gianni Amelio, Timothy Brock, Emma Dante, Carlo Crivelli and William Friedkin. Premio Navicella Cinema Italiano Premio Navicella - Fiction Premio Diego Fabbri al miglior saggio di cinema Premio Colonna Sonora | I riconoscimenti saranno consegnati il 12 dicembre durante una serata di gala condotta da Fabio Falzone | | Such recognition will be consigned on 12th December during a gala evening conducted by Fabio Falzone | 18 38 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 IO LENN L I M O I T TER T FILM FES Premio Rivelazione dell’Anno 2014 Il Premio Rivelazione dell’Anno 2014, istituito nel 2009 e giunto alla sua sesta edizione, viene attribuito al miglior attore emergente dell’anno. Viene assegnato nell’ambito del Tertio Millennio Film Fest, in occasione della conferenza stampa di presentazione della manifestazione. I premiati delle passate edizioni sono stati: Margareth Madè, Luca Marinelli, Filippo Scicchitano, Tea Falco e Sara Serraiocco. Il Premio Rivelazione dell’Anno 2014 è stato assegnato a Maria Roveran per il film Piccola Patria di Alessandro Rossetto. The Revelation of the Year Award, instituted in 2009 and now at its 6th edition, is given to the best emerging actor of the year. It is awarded during the Tertio Millennio Film Fest at the press conference for the presentation of the manifestation. The award winners of the past editions have been: Margareth Madè, Luca Marinelli, Filippo Scicchitano, Tea Falco and Sara Serraiocco. The Revelation of the Year Award 2014 goes to Maria Roveran for the film Small Homeland by Alessandro Rossetto Maria Roveran Attrice. Nata a Favaro Veneto (Venezia), studia all’università Fisica e Matematica prima di iscriversi, nel 2010, al triennio di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Durante questo periodo, fa le prime esperienze sul set – con diversi cortometraggi – e sul palco di numerosi teatri recitando, tra gli altri, ne Il flauto magico con la regia di Matteo Tarasco, i drammi medievali di Roswitha di Gandersheim, messi in scena da Vito Mancusi, e L’orfano di Zhao di Long Tao. Terminati gli studi di recitazione, nel 2012 inizia la sua carriera cinematografica con Piccola Patria, di Alessandro Rossetto, in cui impersona la trasgressiva Luisa, ricevendo un’ottima accoglienza da parte della critica. Presentato alla 70ma edizione del Festival di Venezia, il film rivela anche le notevoli capacità canore di Maria, che ha collaborato alla stesura delle musiche per la colonna sonora. Nel 2014 partecipa al film La foresta di ghiaccio di Claudio Noce, presentato alla IX edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Attiva anche sul piccolo schermo, nello stesso anno è nel cast della serie TV I misteri di Laura diretta da Alberto Ferrari. Actress. Born in Favaro Veneto (Venice), she studies at the Physics and Maths university before enrolling, in 2010, to a three year acting course at the Centro Sperimentale di Cinematografia in Rome. During this period she gathers the first experience on the set (with different short films) and on the stage of numerous theaters with acting in The Magic Flute directed by Matteo Tarasco, the medieval plays by Hrotsvitha of Gandersheim, put together by Vito Mancusi, and The Orphan of Zhao by Long Tao. Terminated her acting classes, in 2012 she begins her cinematographic carrier with Small Homeland, by Alessandro Rossetto, where she acts the role of transgressive Luisa, receiving an enormous welcome from the critics. Presented at the 70th edition of the Venice Film Festival, the film also reveals Maria’s singing capabilities, who collaborated in the creation of the music for the soundtrack. In 2014 she participates in the film The Ice Forest by Claudio Noce, presented at the 9th edition of the Rome International Film Festival. Active also on small screen, in the same year she enters the cast of the TV series I misteri di Laura, directed by Alberto Ferrari. FILMOGRAFIA | FILMOGRAPHY Halloween Party (cm | short di | by Francesco Bacci, 2010); Un curioso (cm | short di | by Fulvio Risuleo, 2011); Il cane (cm | short di | by Tommaso Landucci, 2011); Una mattina (cm | short di | by Francesca Marino, 2011); Nati per correre (Born to Run, cm | short di | by Michele Vannucci, 2011); Come linfa (Like Sap, cm | short di | by Enrico Mazzanti, 2011); Piccola Patria (Small Homeland, di | by Alessandro Rossetto, 2012); Lazzaro (cm | short di | by Leo Canali, 2013); La foresta di ghiaccio (The Ice Forest, di | by Claudio Noce, 2014). 39 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 18 IO LENN L I M O I T TER IO LENN L I M O I T TER T FILM FES T FILM FES INDICE | INDEX RE E I T N O R F DO CERCAN GINE A UN’IMM MONDI TRA DUE La Fondazione Ente dello Spettacolo opera dal 1946 all’interno della cultura cinematografica italiana. È editore della “Rivista del Cinematografo”, il più antico periodico italiano di critica cinematografica. Svolge attività di editoria tradizionale ed elettronica con il portale www.cinematografo.it, organizza eventi culturali, convegni internazionali, seminari e festival, anteprime cinematografiche, spesso in collaborazione con importanti partner italiani e stranieri, tra cui il Centro Sperimentale di Cinematografia, Istituto Luce-Cinecittà, “Cahiers du cinéma”, Fondazione Cineteca Italiana di Milano, Museo del Cinema di Torino, Film Commission Torino Piemonte. È proprietario del portale www.cineconomy.com, nato nel 2009 per offrire agli utenti una visione organica del Mercato e dell’Industria del Cinema in Italia. Attraverso articoli di politica e finanza dei maggiori quotidiani europei, Cineconomy dà spazio a una pluralità di voci e di punti di vista, tentando di offrire un quadro unitario della situazione europea. Pubblica ogni anno il Rapporto - Il Mercato e l’Industria del Cinema in Italia, scaricabile gratuitamente dal portale stesso. The Fondazione Ente dello Spettacolo was founded in 1946 and works within the field of Italian cinema culture. It publishes the “Rivista del Cinematografo”, the longest running Italian cinema periodical. It carries out activity in traditional and electronic publishing through the web portal www.cinematografo.it, organizes cultural events, international conferences, seminars and festivals, film previews, often in collaboration with important Italian and overseas partners, among which the Centro Sperimentale di Cinematografia, Istituto Luce-Cinecittà, “Cahiers du cinéma”, Fondazione Cineteca Italiana of Milan, Museo del Cinema of Turin, Film Commission Torino Piemonte. It runs the website www.cineconomy.com which was founded in 2009 in order to offer its users a comprehensive view of the market and cinema industry in Italy. Through numerous articles on politics and finance from major European newspapers and journals, Cineconomy offers a wide variety of opinion and outlook in its attempt to provide a unitary outline of the situation in Europe. Each year it publishes the Report - The Market and the Cinema Industry in Italy which can be downloaded free of charge from the above website. s Frontier N G FOR A LOOKIN ETWEEN B IMAGE RLDS TWO WO 2 4|5 6|7 8|9 10|11 12|13 14|15 16|17 18|19 20|21 22|23 24|25 26|27 28|29 30|31 32|33 34|35 36|37 38 39 40 Programma | Programme Staff Introduzione | Introduction Un albero indiano di | by Silvio Soldini Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio nella storia | di | by Lucas Duran A sud del sud di | by Salvatore Metastasio Boko Haram - Convertitevi o morite | di | by Riccardo Bicicchi Court di | by Chaitanya Tamhane Le dernier coup de marteau | The Last Hammer Blow | di | by Alix Delaporte Ilo Ilo di | by Anthony Chen Jauja di | by Lisandro Alonso Maryam di | by Sidi Saleh The Passage di | by Roberto Minervini The President di | by Mohsen Makhmalbaf Refugiado di | by Diego Lerman Sivas di | by Kaan Müjdeci La teoria del tutto | The Theory of Everything | di | by James Marsh L’udienza | The Audience | di | by Marco Ferreri La giornata balorda | From a Roman Balcony | di | by Mauro Bolognini RdC Awards Premio Rivelazione dell’Anno 2014 Fondazione Ente dello Spettacolo | Negli anni è divenuta leader di contenuti Cinema che gestisce per alcuni tra i più importanti portali generalisti italiani. | | Over the years it has become a leader in Cinema contents supplying them for some of the most important Italian portals of general interest. | 18 40 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 41 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 IO LENN L I M O I T TER T FILM FES 18 18 STST NIO NENNIO E L L L L I I M M TETRETRIOTIO E E FIFLIMLMF F APPUNTI | NOTE UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A | A SPECIAL THANKS TO Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale Fondazione Comunicazione e Cultura Progetto Culturale della CEI: Vittorio Sozzi Istituto Luce-Cinecittà: Roberto Cicutto Fondazione Roma Lazio Film Commission: Luciano Sovena Cineteca di Bologna Museo Nazionale del Cinema di Torino Rai Cinema NBCUniversal: Cristina Casati Paolo Bertolin TV2000: Fabio Falzone 42 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 43 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 IO LENN L I M O I T TER T FILM FES 46 TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 18 T TARGA DI RAPPRESENTANZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA T S E F M FIL E R E I T N FRO DO CERCAN GINE A UN’IMM MONDI TRA DUE TERTIO MILLENNIO FILM FEST | 2014 s r e i t n Fro N G FOR A LOOKIN ETWEEN IMAGE B RLDS TWO WO [email protected] www.tertiomillenniofilmfest.org SOSTEGNO | SUPPORT E R E I T N FRO DO N A C R E C INE G A M M I ’ UN NDI O M E U TRA D s r e i t n o Fr OR AN F G N I K LOO TWEEN E B E G IMA RLDS O W O TW via Aurelia, 468 | 00165 Roma Tel. +39.06.96519200 Fax +39.06.96519220 SOSTEGNO | SUPPORT IO NN E L L I M TERTIO DIEGO GALBIATI FILM FES 18 NNIO ILLE TERTIO M COLLABORAZIONE | COLLABORATION PARTNER 18
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