Conferenza del 15-04-2014

Conferenza dei Comuni
15 aprile 2014
1
Giugno 2013
Adozione del PIANO
D’AMBITO
•Piano degli investimenti
•Modello Organizzativo e
Gestionale
con
•Parere favorevole
Regione Lombardia
15 aprile
2014
Approvazione del piano
d’ambito, composto:
piano degli
investimenti
Modello organizzativo e
gestionale
Piano economico e
finanziario
• In fase di costituzione
di nuovo gestore
entro
2014-2015
• Affidamento del SII al
nuovo gestore
• Contratti di servizio
transitori con gestori
esistenti
•aggregazioni nel nuovo
Gestore dei rami
d’azienda degli attuali
gestori e dei servizi in
economia
2
Iter Approvazione Piano d’Ambito
art.48 l.r.26/2003 modificata dalla
l.r.21/2010
• Approvazione da parte del Cda Ufficio
•
•
•
d’Ambito (P.V. 12 del 26 marzo 2014);
Parere vincolante e obbligatorio della
Conferenza Comuni ai sensi art. 48 L.R. 26/2003 s.m.i.;
Invio ad AEEG per parere di competenza su
pef;
Approvazione del Commissario Provinciale
con poteri del Consiglio.
3
Con l’approvazione del Piano
d’Ambito e l’affidamento del
servizio al futuro gestore unico
 POSSIBILITA’ DI APPLICARE LA TARIFFA PREVISTA DAL
PIANO D’AMBITO;
 POSSIBILITA’ DI PRESA IN CARICO, DA PARTE DEL
GESTORE UNICO, DEI MUTUI AFFERENTI IL S.I.I. A
PARTIRE DALLA SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO DI
SERVIZIO e dall’applicazione del pef;
 POSSIBILITA’
DI
INVESTIMENTI;
ATTUARE
IL
PIANO
DEGLI
 POSSIBILITA’ DI AVVIARE LE PROCEDURE PER LA
STRUTTURAZIONE E RICERCA DI FINANZIAMENTI;
 PARTECIPAZIONE AL NUOVO GESTORE FIN DALLA SUA
COSTITUZIONE DA PARTE DEI COMUNI;
4
Piano d’Ambito
(art. 149 D.Lgs. 152/06)
• ricognizione delle infrastrutture: individua lo stato di
consistenza e ne precisa lo stato di funzionamento
• programma degli interventi: indica le opere di
manutenzione straordinaria e le nuove opere da realizzare necessarie
al raggiungimento almeno dei livelli minimi del servizio e al
soddisfacimento della domanda prevista
• modello gestionale ed organizzativo: definisce la
struttura operativa mediante la quale il gestore dovrà assicurare il
servizio all’utenza
• piano economico-finanziario: è composto dallo stato
patrimoniale, dal conto economico e dal rendiconto finanziario, dalla
previsione annuale dei proventi da tariffa estesa a tutto il periodo di
affidamento. Deve garantire il raggiungimento dell’equilibrio
economico finanziario e il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed
economicità della gestione
5
Soggetti del Servizio Idrico Integrato
PROPRIETARIO
“ENTI LOCALI”
GESTORE UNICO
DETENZIONE DELLA
PROPRIETÀ
Inalienabilità dei
beni di proprietà
pubblica per il S.I.I.
(art. 143 D.Lgs
152/06 e art.822 e
seg. C.C.)
6
.
LA SCELTA AD OGGI EFFETTUATA
1) la società “in house” è partecipata in via diretta dalla
Provincia di Varese e dai Comuni dell’ATO di Varese;
2) la partecipazione al capitale sociale della società “in
house” viene ripartita fra la Provincia al 20% e fra i
Comuni in base al numero degli abitanti di ciascun
Comune;
3) la società “in house” gestisce il servizio idrico integrato a
favore della popolazione di tutti i Comuni che fanno parte
dell’ambito territoriale ottimale della Provincia di Varese;
7
Fasi dello studio per il pda
• L’attività relativa al piano degli
investimenti programmati
è
stata svolta attraverso lo
sviluppo delle seguenti fasi di
lavoro:
– Integrazione della ricognizione e
predisposizione del SIT
– Studi di supporto
– Programma degli interventi
8
Integrazione della Ricognizione e Studi di
Supporto
• Per definire il piano degli interventi/investimenti sono state svolte una serie
di attività preliminari necessarie per individuare lo stato di consistenza attuale
delle infrastrutture del SII, lo stato di conservazione e funzionalità delle opere e
le criticità attuali del servizio nel territorio dell’ATO, la domanda attuale e futura.
• Gli studi di supporto svolti consistono in:
– Integrazione/aggiornamento dei dati relativi alla consistenza delle
infrastrutture esistenti del Servizio Idrico Integrato
– Campagna di rilievo sugli impianti di depurazione esistenti a
servizio del territorio dell’ATO
– Aggiornamento del SIT (Sistema Informativo Territoriale)
dell’ATO
– Inquadramento idrogeologico e geomorfologico e sulla qualità
della risorsa
– Inquadramento territoriale e urbanistico
– Analisi socio-economica e analisi urbanistica
– Analisi della domanda attuale e futura dei servizi idrici
– Analisi dello stato di funzionalità delle principali reti idriche
esistenti attraverso le simulazioni con il software Epanet
– Definizione dei costi unitari di riferimento delle diverse categorie
di opere per la stima degli investimenti
9
Consistenza infrastrutture
• Servizio acquedotto
– consistenza attuale
Rete acquedotto
Lunghezza rete
km
Pozzi
Numero
n.
397
Pozzi
Potenza media
kW
24,6
Captazioni superficiali
Numero
n.
2
Sorgenti
Numero
n.
340
Sollevamenti
Numero
n.
175
Sollevamenti
Potenza media
kW
22,1
Potabilizzatori/cloratori
Numero
n.
288
Serbatoi
Numero
n.
428
Serbatoi
Volume complessivo
mc
93.268
Serbatoi
Volume medio
mc
212
Copertura attuale del servizio
4.795
100%
10
Consistenza infrastrutture
• Servizio fognatura e depurazione
– consistenza attuale
Rete fognaria
Lunghezza rete
km
3.335
Collettori intercomunali
Lunghezza
km
420
Sollevamenti
Numero
n.
235
Sfioratori
Numero
n.
699
Depuratori
Numero
n.
75
Depuratori
AE trattati
AE
1.207.000
Depuratori
AE di progetto
AE
1.646.000
Copertura attuale del servizio* 96%
* riferita alla popolazione residente
11
Programma degli interventi
Servizio di acquedotto
• Riepilogo interventi servizio di acquedotto
Tipo di intervento
Categoria
Importo previsto
nel piano
Protezione opere captazione
Nuove Opere
€ 496.500,0
Realizzazione nuove opere di captazione
Nuove Opere
€ 13.128.155,5
Rinnovo pozzi, sorgenti, captazioni sup.
Rinnovi
€ 11.266.350,0
Realizzazione nuovi impianti trattamento
Nuove Opere
€ 4.821.600,00
Rinnovo impianti trattamento esistenti
Rinnovi
€ 5.720.000,00
Realizzazione nuovi serbatoi
Nuove Opere
€ 2.323.540,0
Rinnovo serbatoi esistenti
Rinnovi
€ 3.392.362,5
Realizzazione nuovi impianti sollevamento
Nuove Opere
€ 4.738.600,0
Rinnovo impianti sollevamento esistenti
Rinnovi
€ 3.494.100,0
Realizzazione nuove reti comunali/interconnessioni
sovracomunali
Nuove Opere
Efficientamento schemi idrici e rinnovo reti obsolete
Rinnovi
€ 129.766.389,3
Sostituzione contatori esistenti
Rinnovi
€ 8.400.000,00
Ricerca e riduzione perdite idriche
Studi e ricerche
€ 9.588.885,21
Implementazione sistema di telecontrollo SII
Nuove Opere
€ 2.110.000,00
TOTALE SERVIZIO ACQUEDOTTO

217,7 Milioni di euro
€ 18.485.058,8
€ 217.731.541,31
12
Programma degli interventi
Servizio di fognatura
• Riepilogo interventi fognatura
Tipo di intervento
Realizzazione nuove reti fognarie
Importo previsto nel piano
€ 14.432.200,0
Rinnovo reti fognarie esistenti
(sostituzione reti esistenti obsolete e/o separazione reti miste)
€ 120.299.681,7
Realizzazione nuovi collettori fognari
€ 20.029.000,00
Rinnovo impianti di sollevamento fognari esistenti
Nuove vasche di laminazione
Adeguamento scaritori di piena esistenti
TOTALE SERVIZIO FOGNATURA

€ 6.651.000,0
€ 19.848.344,0
€ 2.130.000,0
€ 183.390.225,7
183,4 Milioni di euro
13
Programma degli interventi
Servizio di depurazione
• Interventi impianti di depurazione
– Realizzazione di nuovi impianti e potenziamento di impianti
esistenti in presenza di deficit depurativi
– Inserimento di trattamenti terziari per impianti con
potenzialità ≥ 10.000 AE
– Interventi di rinnovo e/o adeguamento tecnologico degli
impianti esistenti
– Sistemi di depurazione diffusa per i residenti in case sparse
e nuclei isolati
– Centralizzazione del servizio di depurazione
14
Programma degli interventi
Servizio di depurazione

Centralizzazioni del servizio
– Le soluzioni di centralizzazione del servizio inserite nel piano interessano i
seguenti impianti:
• Depuratore di Besozzo: è previsto il collettamento dei reflui provenienti
dai comuni di Brebbia (Varè e Paù), Malgesso, Coquio Trevisago
• Depuratore di Cadrezzate: è previsto il collettamento dei reflui
provenienti dal comune di Osmate e dallo stesso comune di Cadrezzate al
nuovo depuratore
• Depuratore di Sesto Calende (capoluogo): è previsto il collettamento dei
reflui provenienti dalle località S. Anna e Cocquio in comune di Sesto Calende
• Depuratore di Gornate Olona: è previsto il collettamento dei reflui
provenienti dal comune di Gazzada Schianno
• Depuratore CCR (fuori ATO): è previsto il collettamento dei reflui
provenienti dal comune di Ispra (Cont. Antonietta) e di una parte del
Comune di Brebbia (località Bozza Lago)
• Depuratore di Gavirate: è previsto il collettamento dei reflui provenienti
dal comune di Travedona Monate e Daverio
15
Programma degli interventi
Servizio di depurazione

Centralizzazioni del servizio
• Depuratore di Luino: è previsto il collettamento dei reflui provenienti dal
•
•
•
•
Comune di Dumenza attualmente non servito da depurazione e dei reflui
provenienti dai Comuni di Maccagno e porto Val Travaglia
Depuratore Vizzola Ticino: è previsto il collettamento dei reflui
provenienti dalle aree del territorio comunale attualmente non servito da
depurazione
Depuratore Cuasso al Monte è previsto il collettamento dei reflui
provenienti dal comune di Arcisate
Depuratore di Pino L.M. – Zenna (di futura realizzazione): è previsto il
collettamento dei reflui provenienti dalla località Cuduin, Roccolo sempre in
Comune di Pino L.M.
Depuratore di Casalzuigno: è previsto il collettamento dei reflui
provenienti dalla località Arcumeggia al depuratore del capoluogo.
Complessivamente si prevede la dismissione di n. 16
impianti di depurazione esistenti tra il 2014 ed il 2016
16
Programma degli interventi
Servizio di depurazione

Riepilogo interventi depurazione
Tipo di intervento
Potenziamento impianti esistenti
Realizzazione nuovi impianti
Importo previsto nel piano
€ 22.563.314,0
€ 1.656.402,5
Inserimento trattamenti terziari
€ 13.086.175,0
Rinnovo e/o adeguamento tecnologico degli impianti esistenti
€ 34.016.814,0
Sistemi di depurazione diffusa
€ 1.080.000,00
TOTALE SERVIZIO DEPURAZIONE

€ 76.900.705,50
76,9 Milioni di euro
17
Programma degli interventi
Servizio Idrico Integrato
• Gli importi complessivi degli interventi previsti nel piano per
i 3 comparti del SII risultano pari a:
– ACQUEDOTTO
– FOGNATURA
– DEPURAZIONE
– TOTALE SII
217,7 Mln € (46%)
183,4 Mln € (39%)
76,9 Mln € (15%)
478 Mln €
18
PIANO
ECONOMICO – FINANZIARIO
e TARIFFARIO
Definito sulla base del MTI di cui alla deliberazione
AEEG 643/2013/R/IDR
19
DELIBERA AEEG 643/2013
 La Delibera 643/2013 dell’Aeeg riguarda la disciplina del Metodo Tariffario Idrico
(MTI), applicabile agli anni 2014-2015, a completamento del primo periodo
regolatorio 2012-2015
 Il focus della regolazione economica risulta fortemente incentrato sugli aspetti di:
 programmazione e coerenza tra: qualità servizio – piano interventi – schemi
tariffari
 sostenibilità finanziaria e bancabilità
 funzionamento del sistema
 Le misure introdotte riguardano:
 governance tariffaria che prescrive la pianificazione, preclude inerzie e
rimuove alibi
 schemi regolatori per attivare:
 strumenti di generazione di cassa: ammortamenti finanziari, FNI
 strumenti di pianificazione: riconoscimento opex crescenti per attività
crescenti
 disciplina dei conguagli
 riconoscimento della morosità e disciplina del deposito cauzionale
 disciplina valore terminale
20
 La Delibera introduce:
 quadro concettuale e formale per il
trattamento dei costi ambientali e della
risorsa
 disciplina per la modifica dei corrispettivi
per l’utenza (articolazione tariffaria)
 indicatori di efficienza per la valutazione del
servizio di misura
21
Schema regolatorio – art.4
 Ai fini della regolazione tariffaria, l’Ente d’ambito/soggetto adotta uno specifico
schema regolatorio e lo propone all’Autorità per l’approvazione
 Lo schema regolatorio è composto da:
 Programma degli Interventi (PdI): indicazione puntuale per il periodo 2014-2017,
e per il periodo residuo degli affidamenti, almeno gli interventi per il raggiungere i
livelli minimi di servizio e il soddisfacimento della domanda dell’utenza
 Piano Economico Finanziario (PEF), che prevede con cadenza annuale per tutto il
periodo dell’affidamento l’andamento dei costi di gestione e di investimento,
nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa (moltiplicatore tariffario e
VRG)
 Convenzione di Gestione, aggiornata per recepire la disciplina della delibera
 Selezione delle regole tariffarie applicabili, sulla base del rapporto tra fabbisogno degli
investimenti dal 2014 al 2017 ed il valore delle infrastrutture esistenti e della
presenza o meno di cambiamenti di perimetro nella gestione del servizio e negli
obiettivi specifici assegnati al gestore
22
Procedura approvazione – art.5
 Entro il 31 marzo 2014, l’Ente d’Ambito/soggetto competente:
 definisce gli obbiettivi e redige il PdI, a partire dalla proposta del gestore
 predispone la tariffa per gli anni 2014 e 2015
 redige - ed adotta con proprio atto deliberativo di approvazione - il PEF fino
al termine dell’affidamento
 trasmette all’Autorità, ai fini dell’approvazione, lo schema regolatorio
includendo:
 Piano degli Interventi
 PEF che espliciti VRG e ϑ per ciascun gestore in ciascun ambito
tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015
 relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata
 atti deliberativi di approvazione
 aggiornamento dei dati necessari al calcolo tariffario
 Entro i successivi 90 gg l’Autorità approva le tariffe, salvo richieste di
integrazioni
23
Verifica PdI e PEF – art. 4
Ente d’Ambito
soggetto competente
definisce lo
schema regolatorio
 Programma degli interventi (PdI)
 Piano economico-finanziario (PEF):
piano tariffario, CE, rendiconto
finanziario
 Convenzione di gestione
 Relazione di accompagnamento su
metodologia applicata
sottopone a verifica
Autorità
approvazione (tacita
entro 180 giorni)
 I PdI e i PEF sono
sottoposti a
procedimento di verifica
da parte dell’Autorità,
nell’ambito
dell’istruttoria
finalizzata
all’approvazione delle
predisposizioni
tariffarie.
 La verifica concerne la
coerenza degli elaborati
con gli obiettivi di
servizio e con la
metodologia tariffaria,
nonché il rispetto
adottata con
dell’equilibrio
approvazione da parte
economico-finanziario
dell’organo competente
della gestione del SII.
24
Proposta tariffaria –
se si approva oggi
Con la deliberazione PV 12 del cda dell’ufficio
d’ambito di approvazione del piano d’ambito,
l’Ufficio d’ambito ha condiviso con l’Aeeg il
percorso ove, in assenza del gestore unico, la
conferenza da mandato all’ato per far
applicare ai comuni il teta (1,236) alle
proprie tariffe del 2012.
25
Proposta tariffaria - se non si approva
oggi
 tutti i comuni in economia e i vari gestori devono tassativamente
fare e trasmettere all’Ente d’Ambito propria istanza di
aggiornamento tariffario recante lo schema regolatorio nuovo ,
[…] unito al teta e al piano dei singoli investimenti per l’invio
all’’Aeeg.
 Questo comporta, in caso di inottemperanza da parte dei comuni,
un sistema sanzionatorio da parte dell’Aeeg, come già attuato in
passato su alcuni comuni del territorio, che hanno applicato il teta
0.9
 Non si da la possibilità al territorio di dare avvio al percorso verso
il gestore unico e di iniziare a programmare i primi investimenti;
con particolare riferimento anche agli investimenti previsti nel
Piano Stralcio volti a contrastare le infrazioni europee
26
Formule sanzionatorie dell’Aeeg
 Nei casi previsti dal comma 2.7, della delibera 347/2012/R/idr, e comunque in
mancanza degli atti (ndr: inclusa l’istanza del gestore), dei dati e delle
informazioni necessarie all’approvazione, “la tariffa verrà determinata d’ufficio
ponendo il moltiplicatore tariffario teta (ϑ) pari a 0,9”, fino al perdurare delle
inadempienze:
 il gestore non fornisca, in tutto o in parte, i dati richiesti nel formato indicato
dall’Autorità
 il gestore non fornisca, in tutto o in parte, le fonti contabili obbligatorie che
certificano gli elementi di costo e investimento indicati
 il gestore non fornisca la modulistica ex-347, o la fornisca non corredata dalla
sottoscrizione del legale rappresentante
 risulti che il gestore ha indicato elementi di costo o di investimento superiori
a quelli indicati nelle fonti contabili obbligatorie.
27
Conguagli pregressi
artt. 29, 31
 I conguagli relativi a periodi precedenti l’entrata in vigore del MTT, e non
inseriti nel calcolo del VRG per gli anni 2012 e 2013, devono essere espressi
in unità di consumo ed evidenziati in bolletta separatamente dalle tariffe
approvate per l’anno in corso
 Entro il 30 giugno 2014, gli Enti d’Ambito/soggetti competenti quantificano
ed approvano i conguagli relativi a periodi precedenti al trasferimento
all’Autorità delle funzioni di regolazione e controllo del settore e li
comunicano all’AEEG.
 Riscossione:
 I conguagli devono essere espressi in unità di consumo, cioè il conguaglio
totale deve essere diviso per i metri cubi erogati nell’anno (a-2) e quindi
applicato in funzione del consumo degli utenti nel medesimo anno
 Deve essere data separata indicazione in bolletta rispetto alle tariffe
dell’anno in corso
28
 E’ obbligatorio esplicitare il periodo di riferimento dei conguagli
Conguagli partite pregresse
art. 32
 In caso di criticità sull’equilibrio economico finanziario derivanti dalla rateizzazione,
l’AEEG può predisporre strumenti atti a contenere l’impatto finanziario.
 In caso di approvazione delle tariffe di ufficio o di esclusione dall’aggiornamento tariffario
il VRG per il calcolo del periodo minimo di rateizzazione sarà pari al prodotto tra il
moltiplicatore tariffario approvato ed i ricavi tariffari dell’anno precedente.
 Nei casi in cui i conguagli siano a favore dell’utenza, è fatto obbligo al gestore decurtarli a
partire dalla prima bolletta utile.
29
I principi di fondo del MTI
Il nuovo sistema di regolazione tariffaria:
• si basa sul riconoscimento di costi di investimento consuntivi in ottica “ex post” in luogo
del precedente sistema “ex ante”
• si pone l’obiettivi di garantire la copertura integrale dei costi di gestione e di
investimento
• Prevede meccanismi di anticipazione finanziaria per la realizzazione degli investimenti
Il nuovo sistema di regolazione tariffario transitorio ha i suoi perni principali nella
determinazione del:
•
•
VRG (Vincolo ai Ricavi Garantiti);
ϑ (teta).
 Il VRG è l’importo complessivo riconosciuto al gestore a copertura dei costi di gestione e dei
costi d’investimento.
 Il ϑ (teta) rappresenta il moltiplicatore da applicare alle strutture tariffarie esistenti (quelle del
2012) al fine di convergere verso la copertura del VRG dell’anno di riferimento.
30
Definizione del moltiplicatore ϑ –
art.3
 “Il moltiplicatore tariffario ϑ di ciascun anno a […] è definito in base al
rapporto tra costi riconosciuti e la valorizzazione, in termini di tariffe
rilevate ad inizio 2012, dei volumi relativi all’anno (a-2), tenendo conto
degli eventuali effetti delle altre attività idriche.”
 Per ciascun anno è definito il limite massimo di variazione del ϑ,
tenendo conto dell’inflazione programmata, di un fattore K e dello
schema regolatorio adottato (6,5% o 9%)
 Tale limite massimo può essere superato, laddove gli Enti d’Ambito o gli
altri soggetti competenti lo ritengano necessario per assicurare il
raggiungimento di obiettivi specifici, presentando istanza motivata
all’Autorità, che deve approvare sulla base del caso specifico.
 I corrispettivi applicati all’utenza sono determinati applicando il
moltiplicatore ϑ alle quote fisse e variabili della struttura tariffaria
dell’anno base 2012. Tale struttura per gli anni 2014 e 2015 può essere
modificata ad invarianza di gettito tariffario (vedi Titolo 9 Allegato A) 31
Applicazione del moltiplicatore
teta all’utenza
 A decorrere dal 1° gennaio 2014, i gestori, nei limiti fissati dall’Articolo 3,
sono tenuti ad applicare le seguenti tariffe massime:
 fino alla approvazione delle tariffe da parte degli Enti
d’Ambito/soggetti competenti, si applica la tariffa approvata per il
2013, o, laddove non approvata, la tariffa applicata nel medesimo
anno
 dopo la determinazione della tariffa da parte degli Enti
d’Ambito/soggetti competenti, sono applicate le tariffe da essi
predisposte o accolte a seguito dal perfezionarsi del silenzio-assenso
ex art.5
 dopo l’approvazione delle tariffe di AEEG le tariffe 2012 moltiplicate
per il ϑ2014 approvato dall’AEEG
 E’ previsto un conguaglio tariffario tra i costi riconosciuti approvati
dall’AEEG e i costi riconosciuti sulla base delle tariffe provvisorie sopra
32
descritte.
Le componenti di costo del servizio
necessarie per calcolare il VRG (art.
2 Delibera - art. 3 Allegato A)
• CAPEX  costi delle immobilizzazioni: oneri
finanziari, oneri fiscali, ammortamenti;
• OPEX  costi operativi: costi operativi endogeni
alla gestione, costi operativi aggiornabili;
• FoNI  componente di anticipazione per il
finanziamento dei nuovi investimenti;
• ERC  componente relativa ai costi ambientali e
della risorsa;
• Rctot  componente relativa ai conguagli.
33
La fonte dei dati per il calcolo del VRG,
del TETA e del PEF dell’ATO della
Provincia di Varese
Dati riferiti all’anno 2011 che i Soggetti gestori e i
Grossisti hanno inviato ad AEEG ai sensi della Direttiva
347/2013/R/IDR
IN PARTICOLARE
34
a. COSTI di gestione
Somma dei COSTI inviati dai “gestori” ad AEEG ai sensi
delle delibere 347/2012/R/IDR e 88/2013/R/IDR
opportunamente rettificati al fine di eliminare le partite
infragruppo
STIMA DATI MANCANTI
Separata per ACQ – FOG e DEP
Criterio utilizzato  €/abitante residente
Dati mancanti:
15% ACQ - 41% FOG - 8% DEP
Le percentuali si riferiscono al rapporto fra popolazione dei Comuni
per i quali non si dispone del dato e la popolazione totale dell’ATO
35
b. RICAVI
Somma dei ricavi derivanti dalle tariffe inviate ad AEEG ai
sensi delle delibere 347/2012/R/IDR e 88/2013/R/IDR +
partite all’ingrosso al netto di quelle infragruppo
STIMA DATI MANCANTI
Separata per ACQ – FOG e DEP
Criterio utilizzato  €/mc fatturato
I volumi mancanti sono stimati sulla base del
consumo medio pro-capite risultante dalla
ricognizione effettuata ai fini della redazione del PDA
Dati mancanti:
17% ACQ - 43% FOG - 43% DEP
Le percentuali si riferiscono al rapporto fra popolazione dei Comuni
per i quali non si dispone del dato e la popolazione totale dell’ATO
36
c) INVESTIMENTI COMUNI – PATRIMONIALI –
GESTORI
Somma delle stratificazioni di investimenti inviati ad AEEG
ai sensi delle delibere 347/2012/R/IDR e 88/2013/R/IDR
d) MUTUI dei COMUNI e PROVINCIA
Rate residue dei mutui contratti dai comuni e dalla
Provincia di Varese derivanti dalla ricognizione effettuata
per la redazione del PDA, aggiornata a marzo 2014
37
Ulteriori ipotesi alla base del Piano
1.
È stato applicato il quarto quadrante dello schema regolatorio (supponendo un
capitale investito iniziale prossimo allo zero combinato con la variazione degli
obiettivi e del perimetro delle attività)
Nessuna Variazione di
Presenza di variazioni negli
obiettivi o attività del gestore
obiettivi e nelle attività del
gestore
2017
2014
𝑒𝑥𝑝
𝐼𝑃𝑡
𝑅𝐴𝐵𝑀𝑇𝑇
2017
2014
𝑒𝑥𝑝
𝐼𝑃𝑡
𝑅𝐴𝐵𝑀𝑇𝑇
2.
≤ 𝜔
Quadrante I
Quadrante II
> 𝜔
Quadrante III
Quadrante IV
è stato applicato l’ammortamento finanziario
necessario per migliorare la sostenibilità del Piano
(rif.to: Metodo Idrico del 27/12/2013)
3. Riconoscimento ai COMUNI dei mutui pregressi
4. Riconoscimento ai gestori e alle patrimoniali dell’ammortamento residuo dei beni
calcolato sul valore contabile residuo al netto delle perizie di rivalutazione e al netto dei
contributi pubblici ma con l’applicazione del deflatore degli investimenti fissi lordi previsto
dal metodo
 ciò al fine di salvaguardare la finanza Comunale
 aspetto non chiaramente regolato soprattutto con riferimento alle patrimoniali
 aspetto soggetto ad approvazione da parte di AEEG
38
STIMA IMPATTO SULL’ UTENZA dell’incremento Tariffario 2014
Gli incrementi tariffari previsti per il 2014-2015:
•
Si applicano alle tariffe applicate nel 2012
•
Non prevedono (per il momento) una modifica dell’articolazione tariffaria
•
si traducono in un incremento medio per il 2014 di circa 10€ ad abitante.
Tale incremento è stimato:
•
sulla base delle tariffe applicate alle utenze domestiche nel 2012 come risultanti
dai dati Comunicati da Comuni e Gestori ad AEEG
•
ipotizzando una utenza composta da tre persone con un consumo di 120
mc/anno
•
Ipotizzando che l’utenza usufruisca del servizio idrico integrato
39
Articolazione territoriale del VRG
In questa sede:
Si applica subito l’incremento unico derivante dall’applicazione
del MTI a tutte le articolazioni tariffarie oggi esistenti, in attesa
che venga affidata al gestore la realizzazione di una ricognizione dei
misuratori e la creazione delle banca dati unica delle
fatturazioni.
A valle di tale ricognizione si procederà con la convergenza tariffaria
sulla base delle indicazioni fornite da AEEG.
•
•
Attraverso l’individuazione di bacini tariffari omogenei all’interni
dei quali garantire da subito la convergenza;
Convergenza dei bacini tariffari omogenei verso la tariffa unica
e articolazione tariffaria unica di ambito in 5 anni di gestione.
40
Il Piano economico – finanziario
Art. 4, 5 e 6
E’ costituito dai prospetti di Piano tariffario, Conto economico e
dal Rendiconto finanziario, redatti secondo gli schemi allegati,
seguendo specifiche indicazioni metodologiche per il calcolo delle
diverse componenti
Requisiti del PEF
Equilibrio economico finanziario della gestione del SII con
estinzione entro la scadenza dell’affidamento dei finanziamenti
contratti per la realizzazione degli investimenti (fatte salve le
necessità imposte dal raggiungimento e dal mantenimento dei
livelli di servizio obiettivo che richiedono un quantitativo ingente
di investimenti)
41
Il Piano economico - finanziario
1.
è sviluppato a partire dalle componenti di costo delle immobilizzazioni, di costo
operativo, comprese le transazioni all’ingrosso, individuate per l’anno 2014
2.
a partire dall’anno 2016 le componenti tariffarie sono determinate reiterando i
criteri utilizzati per gli anni precedenti
3.
è sviluppato assumendo la costanza per tutto il periodo di affidamento dei volumi
erogati
4.
è sviluppato a partire dal piano degli investimenti è approvato a febbraio 2013
5.
assume in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti programmati
inseriti nel Piano degli interventi, per lo stesso ammontare e nei tempi ivi stabiliti
6.
prevede un capitale sociale iniziale di 40.000 €
7.
prevede che tutto l’utile generato dalla gestione venga reinvestito nella gestione
del servizio
8.
subirà variazioni di anno in anno in funzione dell’aggiornamento dei dati di
partenza
42
Si ringrazia per l’attenzione
e si augura una buona serata
43