Notiziario n. 5 Novembre

Anno XXXV N. 5 Novembre - Dicembre 2013
NOTIZIARIO
del pensionato regionale
PERIODICO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE
IMPIEGATI IN QUIESCENZA DELLA REGIONE SICILIANA
PALERMO - VIA SIRACUSA, 10 - TEL. 091/6259341 - 6259216
FAX 091/6259721 - REG. TRIB. DI PALERMO N. 14 DEL 16/7/1977
Sono risultate elette:
Accardi Maria
Di Vincenzo Maddalena
RINNOVATE
LE CARICHE SOCIALI
Nei locali dell'Associazione, il 26 Novembre 2013, si
sono svolte le operazioni di voto per il rinnovo delle
cariche sociali. Il Collegio elettorale era così
composto: Presidente Nicola Grimaldi, Vice
Presidente Gaetano Marletta, Componenti Giuseppe
Porcaro e Erminia Scirè, Giuseppina Cutaia, Lia Lo
Coco, Segretaria dell’Assemblea Giovanna Giacone.
Questi i risultati delle votazioni:
Soci votanti
Schede valide
Schede nulle
Schede bianche
402
398
2
2
Candidature a Consigliere
in rappresentanza dei Pensionati
Covais Giuseppe
Scalia Giuseppe
Maccarrone Rita
Fabra Adalpina Bignardelli
Carbonaro Paolo
Conti Nicola
Gatto Salvatore
Palmeri Giuseppe
Quinci Vito
Chiaramonte Angelo
Di Sparti Cera Francesca Adele
267
208
150
131
124
116
111
106
94
85
55
I primi sette candidati a Consiglieri sono risultati
eletti.
Candidature a Consigliere
in rappresentanza del personale in servizio
155
138
Candidature a Sindaco Revisore
Sono risultati eletti:
Mancino Giuseppe
Bruno Pietro
Rampolla Gandolfo
170
154
129
Candidature a Probiviro
Tommaso Giuseppe
Cinquemani Domenico
Testa Nicolò
Laudani Alfio
172
107
104
94
I primi tre candidati sono risultati eletti.
Il Consiglio Direttivo si è riunito il giorno 4 Dicembre
2013, e ha eletto:
Presidente dell'Associazione
Dott. Giuseppe Covais
Vice Presidente
Adalpina Fabra Bignardelli
Segretario
Nicola Conti
Si è inoltre riunito il Collegio dei Sindaci che ha eletto
come Presidente Dott. Giuseppe Mancino.
Il Collegio dei Probiviri si riunirà a breve per eleggere
il proprio Presidente.
Inoltre è stato confermato il Prof. Franco Tomasino
Direttore Responsabile del Notiziario, e la Dott.ssa
Giovanna Giacone Segretaria di Redazione nonché
vice segretaria verbalizzante. Confermato anche il
tesoriere nella persona del Rag. Nicola Grimaldi.
Ai nuovi eletti del Consiglio Direttivo, del Collegio dei
Sindaci e del Collegio dei Probiviri, nonché ai
componenti degli altri organi, auguriamo “Buon
lavoro”!
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
INDENNITÀ VACANZA CONTRATTUALE
Una Battaglia positivamente risolta
Questa Associazione è intervenuta più volte, sia
presso l'Assessorato Regionale delle Autonomie Locali
e della Funzione Pubblica che presso il Fondo Pensioni
Sicilia, evidenziando la disparità di trattamento
riservata al personale regionale collocato in quiescenza
prima dell'attribuzione dell'indennità di vacanza
contrattuale ma in servizio nel periodo al quale questa
faceva riferimento.
Abbiamo sempre riportato nel nostro “Notiziario”
tutti gli interventi fatti, le risposte ricevute e il contenuto
delle disposizioni emanate e, finalmente, possiamo
fornire notizie rassicuranti a tutti coloro che ne hanno
diritto.
Ma, prima di entrare nel dettaglio, poiché dopo ogni
nostro comunicato riceviamo telefonate e/o visite
presso la nostra sede da parte di colleghi che
erroneamente ritengono di averne diritto, desideriamo
chiarire in che cosa consiste l'indennità di vacanza
contrattuale e chi sono i soggetti che possono
reclamarla.
Cos'è la vacanza contrattuale
L'indennità di vacanza contrattuale è una
disposizione riscontrabile ai commi 6 e 7 dell'art. 2 del
Contratto di Lavoro del Comparto e ai commi 7 e 8
dell'art. 2 del Contratto di lavoro della Dirigenza.
Queste disposizioni prevedono che dopo un periodo di
vacanza contrattuale pari a tre mesi dalla data di
scadenza della parte economica del contratto o a tre
mesi dalla data di presentazione delle piattaforme, se
successiva, ai dipendenti deve essere corrisposta a titolo
di indennità di vacanza contrattuale, una somma
riassorbibile con gli aumenti stabiliti dal futuro accordo
e determinata nella misura del 30% del tasso di
inflazione programmato, elevabile al 50% ove la
vacanza contrattuale dovesse protrarsi per oltre sei
mesi.
A chi spetta
Questa indennità, corrisposta al personale in servizio
era stata, invece, negata al personale collocato in
quiescenza prima dell' attribuzione di detta indennità
anche se riferita al periodo in cui ne avrebbero avuto
pienamente diritto.
Pertanto, considerando che i contratti di lavoro sono
fermi rispettivamente all'anno 2005 per la Dirigenza e
all'anno 2007 per il Comparto, i colleghi che ne hanno
diritto sono tutti coloro che sono stati collocati in
quiescenza in data successiva alle scadenze indicate.
Ciò, naturalmente, nel caso in cui non sia stata già
attribuita durante la loro permanenza in servizio e non
sia stata già inserita nei loro provvedimenti di pensione
e buonuscita.
Quante e quando sono state attribuite
Sono state attribuite le seguenti indennità:
nell'anno 2009:
- al comparto per gli anni 2008/2009;
- alla dirigenza per gli anni 2006/2007/2008/2009;
nell'anno 2013:
- al comparto per gli anni 2010/2011;
- alla dirigenza per gli anni 2010/2011.
Le nuove disposizioni
per il personale in quiescenza
Il Dipartimento della Funzione Pubblica dopo avere
sottoposto all'ARAN Sicilia la problematica
concernente il pagamento dell'Indennità di vacanza
contrattuale nei confronti dei dipendenti collocati a
riposo negli anni interessati (limitatamente ai periodi di
permanenza in servizio), sulla base del riscontro
positivo ricevuto e dei successivi approfondimenti, ha
ritenuto di autorizzare il pagamento in questione
dando le opportune istruzioni agli Uffici del Personale
con nota prot. n. 121091 del 16 settembre 2013.
Novembre - Dicembre 2013
Cosa bisogna fare
I colleghi collocati in quiescenza in data successiva
al 31 dicembre 2007 se appartenenti al comparto o in
data successiva al 31 dicembre 2005 se appartenenti alla
dirigenza, dovranno verificare, secondo la data del
proprio collocamento a riposo, l'attribuzione in servizio
della 1ª e/o della 2ª indennità di vacanza contrattuale.
Qualora fosse stata attribuita in servizio, occorre
verificare se tale indennità è stata inserita nei propri
provvedimenti di pensione e di buonuscita.
In caso contrario, nell'ipotesi, quindi, che non sia stata
attribuita in servizio e/o che non sia stata inserita nei
provvedimenti di pensione e di buonuscita, si
suggerisce di farne richiesta all'ex-Amministrazione di
appartenenza ed al Fondo Pensione Sicilia con istanza
da spedire via fax o mediante raccomandata con avviso
di ricevimento.
Cosa si ha diritto
coloro che non hanno avuto in servizio la 1ª e/o la 2ª
indennità di vacanza contrattuale hanno diritto:
- al conguaglio di stipendio dalla data di decorrenza
dell'indennità e per tutto il periodo di permanenza in
servizio;
NOTIZIARIO
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- alla rideterminazione del proprio trattamento di
quiescenza con corresponsione del relativo
conguaglio;
- al ricalcolo della perequazione art. 36 della l.r. 6/97 con
corresponsione del relativo conguaglio;
- alla rideterminazione della buonuscita con
corresponsione del relativo conguaglio.
Coloro che hanno avuta attribuita in servizio la 1ª e/o la
2ª indennità di vacanza contrattuale devono solamente
controllare, come detto, l'avvenuto inserimento nei loro
provvedimenti. Qualora non fosse stata inserita,
possono inoltrare istanza per ottenerla.
Disponibilità dell'Associazione
Riteniamo di essere stati abbastanza chiari. Tuttavia,
qualora vi fossero dei dubbi, resta ferma la disponibilità
di questa Associazione per eventuali chiarimenti e/o
suggerimenti in favore dei propri associati anche
attraverso l'esame dei relativi decreti di determinazione
della pensione e di liquidazione della buonuscita.
Giuseppe Seidita
PROTESTA PER LA CHIUSURA
DELL’ U.R.P. DI VIA ABELA
Si riporta qui a lato il testo del telegramma inviato
giorno 30 Ottobre 2013: al Presidente della Regione
Rosario Crocetta, all'Assessore Regionale della
Funzione Pubblica Patrizia Valenti, al Dirigente
Generale Dipartimento della Funzione Pubblica
Giammanco Luciana, al Dirigente Fondo Pensioni
Sicilia Greco Rosolino, riguardante la chiusura
dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) in Via
Abela.
Nonostante le pressioni adottate da questa
Associazione a far sì che il predetto ufficio
continuasse ad esistere, purtroppo si è avuta la
conferma che lo stesso è stato chiuso. Continueremo
fermamente a fare presente ai diretti interessati la
difficoltà per i soci più anziani a recarsi nei locali di
Viale Regione Siciliana, ed auspichiamo che al più
presto venga ripristinata la sede di Via Abela.
Nonostante continuo e pressante interessamento
questa Associazione, finalizzato at mantenimento
Ufficio Relazioni Pubblico Via Abela, risulterebbero
impartite disposizioni per soppressione detto ufficio.
Manifestiamo con fermezza contro tale inopportuna
decisione ritenendola vessatoria nei confronti dei
pensionati regionali da noi rappresentati stante le
difficoltà ben note per raggiungimento della sede di
Viale Regione Siciliana ubicata in luogo altamente
trafficato e pericoloso, confidiamo intervento SS.LL.
per immediata revoca disposizione abolizione uffici
Via Abela nell'unico interesse del personale regionale
in quiescenza e della stessa amministrazione
regionale che dovrebbe mirare all'efficienza ed al
miglioramento dei servizi in favore degli utenti. Nel
ribadire l'attività complementare di assistenza svolta
da questa Associazione in favore dei pensionati
regionali, si resta in attesa di assicurazioni in merito
con riserva di ulteriori forme di protesta nell'ipotesi
di mancato accoglimento.
Rino Bruno Presidente Associazione Pensionati
Regionali (A.I.Q.Re.S.)
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
Incontro con il Direttore del Fondo Pensioni
Il giorno 18 settembre u.s. ha avuto luogo il primo
incontro con il nuovo Direttore del Fondo Pensioni,
Dott. Rosolino Greco, a richiesta dell'Associazione, per
un doveroso saluto e un contatto a seguito della recente
nomina.
Presenti Rino Bruno, Giuseppe Covais, presidente e
vice, con Pippo Seidita, consulente pensionistico. Sono
state chieste notizie sulle spese di funzionamento del
Fondo ed è stata data assicurazione del superamento
della fase critica di qualche mese fa.
I nostri dirigenti hanno ancora ribadito l'opportunità che venga ridotta la spesa per l'indennità al
Consiglio di Amministrazione e che nel Consiglio di
indirizzo e vigilanza, sia sancita e concretizzata la presenza di un rappresentante dell'Associazione.
Con fermezza e precisione è stato posto il tema concernente l'invio dei cedolini mensili per facilitare coloro
che non hanno uso di computer.
Tuttavia il Dott. Greco ha ribadito che tutti coloro che
non sono forniti di mezzi telematici, possono rivolgersi
al proprio commercialista, o ancora di dare delega
all'Associazione per avere mandato i cedolini, oppure
di avvalersi dei servizi dell'U.R.P. Al riguardo è stato
fatto presente, come già in passato, che è indispensabile
che il predetto ufficio rimanga in via Abela
nell'interesse di tutti i pensionati di Palermo e provincia.
In materia di locali il Dott. Greco ha comunicato il
prossimo trasferimento dei propri uffici nel vicino edificio di Viale della Regione. Infine, la nostra delegazione
ha chiesto che, come previsto dalla legge e come è avvenuto lo scorso anno, il Cud venga inviato per tempo a
mezzo posta.
CONGRATULAZIONI CON L’AVV. TOZZO
Un cordiale saluto e fervidi auguri di buon lavoro da
parte di tutta l'Associazione all'Avv. Ignazio Tozzo,
precedente Direttore del Fondo, per la nuova
destinazione a Dirigente generale dell'Osservatorio
epidemiologico dell'Assessorato alla salute, e un
ringraziamento per l'attenzione e la cortesia
dimostrate nei confronti di tutti i pensionati.
INCONTRO CON L’ASSESSORE PATRIZIA VALENTI
L'incontro con l'Assessore regionale alla Funzione
Pubblica, Dottoressa Patrizia Valenti, richiesto da
qualche mese, si è svolto il giorno 9 Ottobre con esiti di
parziale speranza per quanto attiene alla diminuzione
della “forbice” tra stipendi e pensioni per coloro che
sono andati in quiescenza ante Novembre 2001. Questo
è, infatti, il problema che interessa la gran parte dei
nostri soci e dei pensionati tutti.
Il nostro Presidente Rino Bruno, insieme al
collaboratore Giuseppe Seidita che si prende cura
dell'assistenza pensionistica, ha esposto l'urgenza che
finalmente si ponga mano ad un atto di equità nei
confronti dei più deboli. La Dottoressa Valenti, con
estrema franchezza e sincerità, ha illustrato la strategia
che ritiene che debba essere perseguita nel corso di
quest'anno: avviare il percorso in coerenza con le norme
nazionali per la stabilizzazione dei precari degli Enti
Locali e, nel contempo, dare corso alla predisposizione
e approvazione di un disegno di legge organico in
materia di pensioni, nell'ambito del quale andrebbe
inserita una norma di spesa anche minima quale primo
intervento in osservanza del dettato della norma
“programmatica” a suo tempo approvata dall'A.R.S.
legge n. 26 del 9 maggio 2012 comma 106 dell'art. 11
pag. 115, pubblicata nella G.U.R.S. n. 19 dell'11 maggio
supplemento ordinario.
PROPOSTA DI ISTITUZIONE NUOVO U.R.P. IN VIA TRINACRIA
Il presidente uscente Rino Bruno e il Vice Presidente
Giuseppe Covais sono stati ricevuti il 2 dicembre c.a.
dal Direttore del Fondo Pensioni Dott. Rosolino Greco,
il quale ha assicurato che entro breve termine sarà aperto
il nuovo Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) nei
locali dell'Assessorato alla Famiglia, in Via Trinacria
(traversa di Piazza Alcide De Gasperi) presumibilmente
al 1° piano.
I nostri dirigenti hanno chiesto fermamente che l’U.R.P.
abbia la massima visibilità all’ingresso dell’Assessorato alla Famiglia con apposita tabella e che venga
assicurata la continuità dell’informatizzazione.
Novembre - Dicembre 2013
Festa degli Ottua enari
una bella festa, con emozioni
ed allegria
Una grande commozione ha colpito tanti amici e soci
che hanno raggiunto e superato le ottanta primavere e
che è stata avvertita al momento della consegna delle targhe ricordo. Ma è meglio procedere con ordine: la celebrazione della festa si è svolta così come è stata pensata
a Maggio alla presenza di oltre duecento persone.
Maria La Franca, oltre 92 anni, Francesco Buscemi 93
anni, Lillo Di Benedetto, Saverio Schembri, Franco Rappa, Licia Lui, Franco Tomasino, Nino Gugliotta, Alessandro Migliaccio, Pino Gatto, Giuseppe Tommaso,
Ugo Lombardo, a vario titolo al tavolo della Presidenza
con il presidente Rino Bruno e il vice Giuseppe Covais.
“Non con le forze, con la prestezza e l'agilità del corpo,
si fanno le grandi cose, ma con il senno, con l'autorità,
con il pensiero” dal De Senectude di Cicerone, suggerita
da Lia Lo Coco, nostra collaboratrice responsabile della
biblioteca, è stata citata all'apertura dei lavori.
La relazione, dopo i ringraziamenti ai dirigenti del Circolo Ufficiali per la concessione dei locali, è proseguita
innanzitutto con l'omaggio ai numerosi ottuagenari, che
sono la nostra forza, la nostra continuità, ed il nostro
patrimonio di risorse umane, perché a tutt'oggi vicini
con i consigli ed il sostegno morale.
Mantenere lo spirito di corpo, la solidarietà e l'amicizia,
nonché il senso dell'appartenenza, ha affermato Rino
Bruno, sono sentimenti che ci danno orgoglio e costituiscono uno dei pregi per la continuità della nostra Associazione.
L'annuncio del programma – saluti, relazione, interventi
NOTIZIARIO
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programmati, consegna delle Targhe, esibizione del
Coro Elaia e conclusione in giardino con un “rinfresco”
– è stata la comunicazione a cui ha fatto seguito la breve
relazione; la rivendicazione economica, primo adempimento statutario, prosegue con attenzione ed energia e
dopo la c.d. norma programmatica dell'aprile 2012 è in
corso proprio in questi giorni – ottobre 2013 – la trattativa con l'Assessore alla Funzione Pubblica e la Commissione di Bilancio dell' A.R.S.
Le attività culturali e ricreative, nuova veste del Notiziario, la Biblioteca con l'Angolo della Lettura intitolato a
Felice Giacone, l'assistenza con i contributi sanitari e
spese funerarie, ma soprattutto con il contributo viaggi e
teatro, unicum, nell'ambito pensionati, ed ancora la rassegna cinematografica in sede, che favorisce la socializzazione, sono stati citati dal Presidente. Ma, soprattutto,
con orgoglio e compiacimento, sono state indicate le ultime conquiste, cioè la consulenza pensionistica e quella
fiscale, utilissima per tutti i soci. Concludendo e ringraziando il Consiglio Direttivo e i collaboratori, veri pilastri e colonne dell'Associazione, è stata data la parola
per brevi, apprezzatissimi interventi, di Giuseppe Tommaso, Alessandro Migliaccio, Franco Tomasino e Francesco Di Salvo.
Si perviene al momento più significativo, il culmine
della Festa – la consegna delle Targhe – fa poi il suo
ingresso il Coro Polifonico Elaia, di cui fa parte la nostra
collaboratrice Giovanna Giacone, già conosciuto ed
apprezzato da tutti. Ottima esibizione e conclusione
della festa in giardino.
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
VI RIVELO PERCHÉ I DEPUTATI A SALA D’ERCOLE
SONO COSÌ ANNAPPIATI
di
Salvo Di Matteo
L’orribile vendetta
del mandarino Chang
Si dice e si ripete che a dipingere nel Palazzo reale
di Palermo, sede dell'Assemblea regionale, gli affreschi
della “Sala Cinese”, il locale posto ad anticamera della
“Sala d'Ercole” dove i nostri parlamentari lavorano diuturnamente per la Sicilia, siano stati, nei primi anni
dell'Ottocento, i due Patricolo, Salvatore e Giovanni, zio
e nipote, pittori di buona reputazione e il secondo anche
sacerdote di santa vita. Così è scritto nei libri, così dicono gli esperti di storia dell'arte, questo diffondono le
guide turistiche; e il mondo questo sa. Ma è fandonia!
Figuratevi se può mai essere che due affreschisti siciliani mai stati in Cina, ignari delle meraviglie di
quell'estremo Paese, potessero saper effigiare con mano
espertissima e sapida malizia orientale, come chiunque
può ben vedere, quelle figurine esotiche e fastose che
ornano per intero le murate del piccolo vano.
Sono mandarini e damine, dignitari e cortigiane di
quell'Impero sublime e di gran civiltà che dominava fin
da antichissimi tempi l'altra parte del mondo: così sereni
e composti com'era nei loro caratteri, a segno della loro
superiore saggezza, stanno affacciati in bella mostra a
una loggetta dipinta a mezz'aria che tutt'intorno circonda con stravagante finzione la stanza, e paion riempirla
dei fruscii contegnosi di vesti di seta e broccato; amabilmente conversano o si trastullano con imperturbabile
serenità, mentre sopra di essi un cielo terso spande una
tiepida aria d'ingannevole primavera, e sullo sfondo
tenui paesaggi traspaiono a barriera del respiro asfittico
del mondo.
Ma non i Patricolo; non furono quei due, perdio, a
dipingerli! Come potevano esser stati essi, che mai uscirono dal grigiore della loro povera bottega d'arte o dalle
ombre di un'umile sacrestia? Un cinese ci voleva per
tutto ciò, di mano espertissima e trasognata ispirazione,
di estro squisito e di nativa esperienza, figlio di quella
terra nobile e remota agli antipodi del mondo, che proprio per questo poté evocare nelle sue pitture. Sissignori, solo uno che dalla Cina avesse tratto linfa e
retaggio di sangue e aspirato quell'aura straordinaria e
avuto conoscenza delle sue cose mirabolanti, della vita
cortigiana di Pechino, dello splendore delle città imperiali dominate dalla stirpe dei Draghi, e n'avesse conservato nel cuore l'impronta luminescente, così da saper
rappresentare col pennello, lontano da esso, quel mondo
ignoto e mirabolante.
Ebbene, io so chi fu costui e come andarono le cose.
E ora svelo il segreto (che dura da duecent'anni) di quel
nome e la storia misteriosa e terribile che sta intorno a
quei decori ed è alla radice della nostra perenne rovina.
Si chiamava Chang e capitò da noi al tempo del
secondo esilio palermitano del buon re Ferdinando di
Borbone, che l'arroganza corsara delle truppe francesi,
durante le guerre napoleoniche, aveva cacciato dalla sua
capitale e dal suo trono per venire a rifugiarsi con la famiglia e la corte in Sicilia. Erano i primi anni
dell'Ottocento. Allora i siciliani vedevano di buon
occhio questa presenza del sovrano entro il perimetro
della loro vantata insularità e n'avevano tratto alcuni
benefici e grandi auspici, che i successivi avvenimenti
avrebbero penosamente deluso; né Ferdinando, dopotutto, sarebbe stato cattiva pasta d'uomo, se non avesse
Novembre - Dicembre 2013
dovuto vedersela coi fastidi del suo tempo e del suo
regno e con le pretese dei costituzionali e dei democratici, che ad ogni costo reclamavano da lui che scendesse
dal soglio del regale assolutismo al quale lo avevano assegnato la grazia divina e il retaggio dinastico.
Così da noi fece quello stesso che avevano fatto i
suoi predecessori: nulla, e in più si dava bel tempo.
Aveva il gusto dello svago, dei bei cavalli, delle cacce,
degli ozi villerecci, della buona tavola, gran maestria in
far sorbetti e, frammezzo a siffatte cose – assai gaie e
onorevoli, in verità – di cui riempiva le sue giornate,
aveva certi stimoli e ghiribizzi che gli facevano appetire
ogni esotica novità.
Così accolse di buon grado a palazzo il cinese
Chang, ch'era mandarino, ossia dignitario imperiale, funzionario di sette verghe, e nella sua terra era stato prefetto del Tribunale di Matematica e pittore di Corte durante
gli ultimi anni del regno illuminato di Ch'ien Lung, quarto imperatore della dinastia mancese dei Ch'ing; ma,
dopo che il suo sovrano morì, nel 1796, s'era ritirato a
NOTIZIARIO
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Ying-Kow nel Liao-tung, ch'è la più orientale e remota
delle province della Cina, ai margini del Ya-lu kiang.
Quanto a indagare perch'egli fosse venuto a Palermo, è
impresa di gran complicanza, né molto è dato conoscerne; ma negli ultimi tempi un gesuita, il padre Castiglione, aveva avuto lunga dimora a Pechino, tanto apprezzato alla Corte del Drago per l'arte sua mirabile di far pitture da meritarsi nome cinese, mi pare Lang Shih-ning. E
fu questi maestro di Chang, che da lui appunto fu impratichito nell'arte dei colori e apprese le storie dei reami e
della terra donde quello proveniva: così seppe della Sicilia e del suo buon re, e furono allora, probabilmente, le
suggestioni delle lontane narrazioni a dargli l'ardire
d'intraprendere – quando era già maturo d'anni – un così
disagevole viaggio.
Comunque, Chang venne a Palermo e con ogni premura fu accolto dal sovrano, in riguardo al suo rango e
alle virtuosità del mestiere suo, delle quali s'aveva notizia per relazione delle missioni britanniche che tornavano da Pechino; e a palazzo ebbe soggiorno in una stanza
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in cima alla Torre Pisana, assai acconcia all'esercizio della sua arte, nella quale continuò a far pratica, dipingendo
tele bellissime che poi distruggeva con insoddisfatto sentimento, ed è gran peccato che non ne sia rimasta alcuna.
Dalla Cina aveva portato seco gli strumenti che maneggiava con peritissimo ingegno e insuperata maestria e un
cofanetto che custodiva con estrema cautela, nel quale,
si diceva, era contenuto il segreto dei suoi colori. Ma ciò
non era vera cosa.
Fu nel quarto mese della dimoranza dell'ospite illustre che il buon re Ferdinando gli chiese di decorare con
estroso artificio di figurazioni cinesi la sala ch'era d'appresso alla gran galleria del palazzo (dimenticavo di dire
che fra gli altri diletti il re godeva delle distrazioni delle
chinoiseries). «Maestro, che vuoi per il tuo lavoro?».
«Maestà, il vostro cocchio da passeggio e il tiro più bello
delle vostre scuderie». Aveva infatti gran bramosia di
servirsi del magnifico calesse con le insegne reali e
gl'invidiava i cavalli bigi e sodi della razza lipizzana coi
quali – imbrigliati al tiro del cocchio – quel re buontempone si dava spasso per la città, seguito dalla guardia
regia caracollante sui cavalli bianchi: cose assai care al
sovrano, invero, che tante volte s'era portato seco in carrozza il mandarino Chang, fremente di fierezza e di piacere quando i palermitani al loro passaggio si scappellavano acclamando: «Buona giornata, maestà!»; e lui in
brodo di giuggiole, quasi quegli ossequi gli appartenessero un poco. Così, antivedendo (i mandarini hanno
anche l'arte della divinazione) che presto, finita la guerra
con la sconfitta di Napoleone, il sovrano sarebbe tornato
sul trono a Napoli, si buttò a chiedere nientemeno cocchio reale e cavalli. Era un prezzo altissimo, ma che è
mai un cocchio e che è una pariglia di cavalli per un re
che è padrone di tutte le robe del suo Regno? Andò bene,
e il contratto fu tosto concluso sulla parola.
NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
Per lo spazio d'un anno ed un giorno il pittore così
lavorò all'opera sua, ma, quando l'ebbe recata a compimento, molte novità eran maturate. Correva l'anno
1815, il mese di giugno, e Ferdinando, con la caduta di
Napoleone e la fine del regno di Murat a Napoli, aveva lasciato la Sicilia e fatto ritorno nella capitale, dimentico o
nolente di saldare il suo debito. Invano per molti mesi
quello, rimasto a Palermo, ospite ancora per qualche
anno a palazzo, lo tempestò di missive: che rispettasse
l'impegno; il re aveva altro da pensare. Insistette presso
la Luogotenenza generale di Sicilia (e di tante pressioni
è documento in molte carte del Grande Archivio), ma
n'ebbe per risposta, alla fine, che calesse e cavalli eran
tornati col re a Napoli e quel patto doveva intendersi risoluto; se voleva, prendesse pure due delle mule bastarde
rimaste nelle scuderie per i servizi della guarnigione.
Cosi, umiliato e colmo di sdegno, maturò la terribile vendetta: nottetempo, non visto da alcuno dei servi,
scivolò nella sala dei suoi affreschi; teneva in una mano
la cassetta dei colori e nell'altra il cofanetto misterioso
che aveva portato dalla Cina. Dalla cassetta trasse fuori
un succhiello e con questo, con grande applicazione, si
diede a praticare sulle pareti dipinte una miriade di minuscoli fori, così fitti e minuti che a nessun altro che a lui
sarebbe stato dato di percepirli; ma lui aveva occhio esercitato. Lavorò per gran parte della notte, e, quando ebbe
finito, non un solo pollice di quei mirabili affreschi era
stato risparmiato dall'opera devastatrice. E fu allora che
aperse il cofanetto; dallo scrigno, appena dischiuso, un
sottile sentore di fumo esalò, una fragranza torbida, un
afrore leggero e indefinito che presto si fece più acre e
amarognolo e si effuse per l'aria: era l'oppio, straordinaria essenza estratta dalle capsule d'una pianta dalle virtù
prodigiose, il papaver somniferum, della quale gli orientali dominano l'arte e il segreto, l'oppio che stordisce gli
uomini e li attossica fino al marasma.
In questa pagina
e nelle precedenti,
gli affreschi della
Sala cinese
del Palazzo reale
di Palermo, sede
del Parlamento
regionale.
Il cinese trasse dalla scatola una manciata di quella
sostanza, tenendola ben stretta nel pugno, che non esalasse troppo il suo aroma, fra il pollice e l'indice dell'altra
mano ne raccolse un granello e con minuzioso e paziente
artificio l'immerse in uno dei minuscoli fori che prima
aveva praticato; mille e mille volte ripeté quel gesto, finché ogni forellino non ebbe il suo minuzzolo di droga e
la polvere bruna fu tutta esaurita. Alla fine rifece
l'impasto dei colori e con metodo squisito e paziente
ripristinò gli affreschi martoriati, ricoprendo dei giusti
guazzi ogni orifizio, acciocché il suo semino d'essenza
risultasse ben protetto e le pitture fossero ripristinate
nell'originaria integrità. Chi mai ora, sotto quell'orpello
di tinte, avrebbe indovinato tanto segreto? E infatti nessuno n'ebbe sospetto.
Un secolo e mezzo trascorse; eventi di grande portata e stagioni d'oscuro abbandono, rumori e silenzi
s'avvicendarono nella stanza in cui le dolci damine cinesi e i mandarini e i cortigiani affrescati alle pareti continuarono con imperturbabile vicissitudine a esibire la
loro posticcia esistenza: presenze serene e fasulle
nell'inganno della loro imperterrita giocondità. E altre
più concrete presenze vennero a riempire le stanze del
palazzo, dignitari anch'essi e di grande rispetto, per la
nobiltà delle cose che avevan da fare: i siciliani gli davano titolo di deputati e onorevoli; ma non erano uomini,
erano dèi: per loro opera la Sicilia mirava a novelli destini. Dibattevano le giuste provvidenze per il popolo e legiferavano, insensibili ad ogni personale interesse, instancabili. Talora, provati dalle immani fatiche, venivano a
ritemprarsi con un buon caffè caldo alla buvette installata per loro proprio nella Sala Cinese, ai piedi delle damine orientali e dei mandarini, prima di tornare all'eccelso
lavoro.
Fu proprio allora, nel corso dell'opera insigne, che
avvenne l'evento tremendo ed insolito: pian piano, consunti dal tempo, corrosi da roridi umori, dai vapori caldi
della grande cuccuma, gli affreschi cinesi principiarono
a sfaldarsi, inavvertite si sciolsero le fragili croste di tempera che rivestivano i minuscoli fori che il mandarino
Chang aveva praticato in una notte di rancore e di ossessione, e questi liberarono gli aromi fraudolenti del loro
orribile contenuto.
Fu un'opera lenta e proditoria. Senza più lo schermo del policromo intonaco, i corpuscoli invisibili
dell'oppio, distillato tremendo del papaver somniferum,
come già detto, empirono della loro malefica essenza la
sala e gli ambienti vicini; impercettibili all'olfatto, invasero dei loro subdoli aromi gli animi e i sensi di coloro
che attendevano alle sorti della Sicilia, ne illanguidirono
le forze e i disegni. Un dolce sopore, una torpida letargia
a poco a poco, senza che se n'avvedessero, ne impigrì gli
spiriti, ne ottenebrò le intenzioni, ne assopì gli slanci;
come un veleno che non dà morte, ma è più della morte
atroce, la droga penetrò in ognuna delle loro fibre, straripò per i loro esseri, ne infiacchì e corruppe gli impulsi,
li rese colmi di confusione. Quelli che potevano fare
ormai? Stanchi, sfibrati, non ebbero più energia
d'attuare i grandi disegni per la Sicilia, terra di dolore, e
la loro opera si fece colma di tormenti e di errori, di incertezze e di ritardi. E sempre fu così in quegli anni, e
sempre in quelli dopo, perché quell'aroma è nell'aria
ormai per ogni dove, in quei luoghi, sospeso come una
perenne dannazione.
Ecco, ora anche voi sapete la radice di queste cose,
il terribile segreto della vendetta scellerata. Maledetto
Chang, che hai fatto alla Sicilia?
Salvo Di Matteo
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
STORIA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
E PROGETTI DI MODIFICA
di Giuseppe Favuzza
La Costituzione Italiana è la legge fondamentale
che sancisce i diritti e i doveri dei cittadini e fissa
l'ordinamento della nostra Repubblica, nata con Referendum popolare il 2 giugno 1946. La Carta Costituzionale è stata scritta nell'arco di otto mesi dalla
Assemblea Costituente formata da 75 onorevoli scelti
da tutti gli schieramenti politici, fra i più illustri
d'Italia, in 170 sedute durate dal mattino fino alla sera
inoltrata e firmata il 27 dicembre 1947 da Enrico De
Nicola, primo Presidente della Repubblica Italiana,
da Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio dei
Ministri, dall'onorevole Luigi Einaudi, Vice Presidente del Consiglio e Ministro del Bilancio e
dall'onorevole Umberto Terracini, Presidente
dell'Assemblea Costituente, personalità definite dagli
storici e giuristi ancor oggi dopo 65 anni, “I Padri
della nostra Costituzione”. Ed il lavoro da loro redatto
è stato considerato anche in altri Paesi esteri “una
Carta Costituzionale all'avanguardia, opera democratica e collettiva che esprime la fede nell'avvenire della
Repubblica Italiana”.
Il documento è stato pubblicato nello stesso giorno
in edizione straordinaria sulla Gazzetta Ufficiale ed è
entrato in vigore dal 1° gennaio 1948.
La Carta Costituzionale sostituì lo Statuto Albertino, concesso il 4 marzo 1848 durante il Risorgimento
dal re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia e diventato, con la fondazione del regno d'Italia, il 17 marzo
1861 la Carta fondamentale del nostro Paese, unito
sotto la stessa bandiera.
Su un emerito parere dell'onorevole Meuccio
Ruini la Carta Costituzionale è stata improntata alla
brevità, alla semplicità, alla chiarezza in modo che
“tutto il popolo la possa comprendere”. Ed appare
opportuno anche richiamare le parole di Benedetto
Croce rivolte ai colleghi deputati: “Veni, Curator Spiritus”, nonché quelle dell'Onorevole Giorgio La Pira,
il quale esternava: “La nostra Costituzione dovrà essere la Casa comune degli italiani. Come i muri maestri
di una casa poggiano sulle fondementa, così la struttura sociale della democrazia italiana deve poggiare sul
fondamento del lavoro”.
E proprio il fondamento sul lavoro è formulato nel
primo articolo della Carta, che richiama altresì “la
sovranità del popolo, da esercitare nelle forme e nei
limiti della Costituzione”.
Con appassionato spirito comune, che superava
ogni barriera politica, dai 75 veri saggi furono redatti i
139 articoli, suddivisi in 4 sezioni. La prima è dedicata ai principi fondamentali fra cui la pari dignità sociale, la solidarietà sancita come dovere inderogabile,
l'eguaglianza davanti alla legge, il rapporto fra Stato e
Chiesa nonché con tutte le altre Confessioni religiose.
Per ultimo la determinazione della bandiera della
Repubblica con il tricolore verde, bianco e rosso a tre
bande verticali di eguali dimensioni. La seconda
sezione si occupa dei diritti e doveri dei cittadini, del
riconoscimento della famiglia come società fondata
sul matrimonio, della tutela della salute e del lavoro,
del dovere di difendere la Patria, nonché quello di
pagare le tasse. La terza sezione è incentrata
sull'ordinamento della Repubblica, sui poteri del
Capo dello Stato e degli altri Organi: politico, legislativo, giudiziario e militare, intesi tutti a funzionare a
Opera d’arte del XX secolo
servizio del popolo, in assoluta autonomia e sotto il
controllo di organismi istituzionali per impedire che
uno dei poteri dello Stato possa prevaricare e dominare sugli altri. La quarta sezione tratta delle disposizioni transitorie e finali, in parte successivamente modificate.
Il momento della sua promulgazione ha creato una
grandissima commozione del nostro Paese e per molti
fu considerata “la più bella del mondo” e comunque
da quel giorno l'Italia era unita non soltanto da
un'unica bandiera ma anche dagli stessi diritti e dagli
stessi doveri.
Novembre - Dicembre 2013
Ora, riconosciuto che la Costituzione è una sapiente architettura di principi, strumento di eguaglianza,
giustizia sociale, libertà, democrazia e del richiamo
del diritto alla cultura, si parla di modifiche costituzionali che tendono a consolidare l'impasse della politica, assoggettando i governi al potere finanziario
fuori da ogni controllo democratico. Non si riflette
che un Parlamento eletto con il sistema del Porcellum
non è legittimato ad esprimere nessuna Costituente.
L'unica vera Costituente è quella eletta dal popolo nel
1946, e come ha precisato Jemolo “ogni legislatore
deve essere guidato, sorretto, confortato dalla
coscienza del suo popolo”.
Il Progetto di riforma mira soprattutto a modificare
le procedure costituzionali, mettendo fine al bicameralismo perfetto, dando più potere al premier, riducendo il numero dei parlamentari ed intervenendo
anche sul sistema della giustizia.
Ora non si capisce da parte della dirigenza politica
– come espresso da grandi personalità ( Stefano Rodotà, Don Luigi Ciotti, Gustavo Zagrebelsky) – che il
popolo italiano è a difesa della Costituzione, e promotore di un'idea di società divergente da quella di coloro che hanno operato fin'ora per svuotarla ed operano
addirittura per manometterla formalmente.
La Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza, è stata mortificata dalla mancata attuazione di
diritti cruciali, come il diritto al lavoro, da una iniqua
legge elettorale, dalla ripetuta legittimazione di un leader che non avrebbe dovuto essere tale per i conflitti
di interesse.
NOTIZIARIO
11
Per ridurre il numero dei parlamentari, per fare funzionare meglio il Parlamento non c'è bisogno di fare
alcuna modifica della Carta; bisogna piuttosto difendere la nostra Costituzione con la sua piena attuazione
per cambiare questo Paese ed evitare un rischio per la
democrazia, perché non si può fare un'operazione di
questa portata contro la volontà dei cittadini. Non ci si
deve dimenticare che nel 2006 sedici milioni di italiani bocciarono una riforma costituzionale che ora si
vuole rilanciare, e si ignora da chi governa il responso
delle urne, l'aumento dell'astensionismo,
l'incremento dell'indignazione, i vari movimenti di
protesta, il disagio sociale, la crescita della povertà,
alla insegna di una politica economica che non crea
eguaglianza, ma sposta la ricchezza nelle mani di
pochi, svuotando lo Stato, svendendo i beni pubblici,
socializzando le perdite e polarizzando i profitti.
Si vuole pertanto che il Capo dello stato, il Governo, i Partiti politici facciano una ponderata riflessione
sulla progettazione in argomento e quantomeno ci dormano sopra questo letto verde, bianco e rosso onde
evitare errori irreparabili.
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
DA UNA PICCOLA IDEA
AD UN ECCEZIONALE SUPERLATIVO BREVE VIAGGIO ..
Noto, Pachino, Capo Passero, Marzamemi
Quanto abbiamo avuto il piacere di vedere e di ascoltare in questi due giorni merita un resoconto ampio e corredato con alcune foto significative e sarebbe bello se si
potessero avere le registrazioni o i CD musicali dei canti
nel corso della visita ad ambienti molto suggestivi della
città di Noto.
Questa bellissima cittadina, ricca di opere d'arte e di
tanta storia, dove trionfa il barocco, certamente è stata
oggetto di visita da parte di tante persone e anche dei
nostri soci, ma la giornata piena che abbiamo trascorso
in modo diverso dal solito, nei vicoli, nei palazzi, nelle
strade, nelle piazze e all'interno del Duomo in corso di
ricostruzione è di gran lunga al di sopra di ogni aspettativa ed ha un valore culturale di ottimo livello, per cui ci
auguriamo che possa ripetersi.
Non ho alcun timore di affermare, senza tema di
smentita, che quanto abbiamo visto ed ascoltato è sicuro
merito di Riccardo Rizza, ottimo operatore turistico di
cui si serve la nostra Associazione, ma anche e soprattutto, sul piano concretamente esecutivo di Corrado Arato,
giovane preparatissima guida turistica autorizzata, che
ama il suo lavoro, che svolge con passione e grande professionalità e al quale si deve “la sorpresa” che ci ha consentito di ascoltare la bellissima voce di Annamaria e i
suoi canti tradizionale eseguiti con maestria e sensibilità
anche sul piano scenico nei luoghi sopra citati escluso il
Duomo.
Vedere ed ascoltare questa bella ragazza, munita
della sua stupenda voce e di una chitarra ottimamente
usata, è stato un vero godimento!
Non possiamo riportare tutte le foto del nostro Notiziario, ma sarà a breve creato un dvd di tutto il viaggio,
che verrà messo a disposizione di tutti i soci e gli amici
che vorranno vederlo ed ascoltarlo.
Dopo avere ammirato la Via Nazionale che succede
alla Villa comunale, ben tenuta e gradevole ed avere
acquisito la corretta descrizione anche simbolica delle
sculture che si trovano sull'arco di accesso alla via principale, la Torre che rappresenta la forza politica e culturale di Noto, il Cane che è il simbolo della fedeltà di
regnanti e governanti che si sono succeduti nella nostra
isola e il Pellicano che significa generosità, poiché la leggenda narra che si togliesse dalla proprie carni per nutrire i propri nati, mentre oggi sappiamo che nel suo corpo
c'è una sacca destinata dalla natura a questo scopo, una
breve fermata “musicale” si è avuta in una piazzetta tipica della città con alcuni suggestivi canti.
In questa piazzetta di un antico quartiere la musica, il
canto e l'esempio di Corrado ci inducono al girotondo .
La successiva fermata sempre con “musica e canto” e
stata in una viuzza in cui su una scaletta che dava accesso ad una abitazione si trovavano spettatori alcuni simpatici ragazzini.
Ha avuto inizio, subito dopo la visita alla Cattedrale
o Duomo di Noto, come si preferisce, impegnativa e
molto interessante, laddove Corrado ha mostrato ancora
la sua notevole preparazione, riferendo anche sulla
cause del crollo e sullo stato dei lavori. Abbiamo ammirato il “San Biagio” del Lo Jacono, una Madonna Assun-
Novembre - Dicembre 2013
ta e gli affreschi nella cupola nuova.
All'esterno anche il Palazzo Ducezio, sede del Comune, è stato rivisto con maggiore attenzione in rapporto a
quanto illustrato da Corrado e forse anche perché Annamaria ha suonato e cantato con la consueta abilità e tanto
fascino.
E' stato visitato il Palazzo Nicolaci – stupendo
l'albero di gelsomino – e negli splendidi saloni, da quello dei ricevimenti, alla sala pranzo, sala musica e sala
biliardo, si è ammirata la ricchezza di quella famiglia e
si è constatata la saldatura tra il potere nobiliare e quello
ecclesiastico in quel tempo.
Il pullman ci ha portati per l'ora di cena a Villa Giulia,
affascinante residenza in contrada S. Lorenzo dove
siamo stati ospiti fino alla tarda serata del giorno succes-
NOTIZIARIO
13
sivo. Riccardo Rizza ha dimostrato buon fiuto
nell'individuare un posto vicino ai luoghi da visitare e
molto accogliente e notevole dal punto di vista architettonico in quanto ristrutturazione di una pregiata antica
villa. Al mattino visita della “Villa Romana del Tellaro”
e la stupenda riserva naturale di Vendicari , che ha destato molto interesse da molti punti di vista compreso il gossip sulla tenuta della figlia di Cesare Beccaria, come ci
ha raccontato il solito Corrado, nostro fedele accompagnatore. Ci ha condotti ancora in posti superlativi: Capo
Passero, Porto Palo e infine, ciliegina sulla torta, la tanto
auspicata e richiesta Marzamemi, incantevole borgo in
parte arabo circondato da un magnifico e limpido mare.
Rino Bruno
Sabato 25 Gennaio... Gita a:
LA BOTTEGA DELLO SPEZIALE (Roccavaldina - ME)
LA FONDAZIONE FAMIGLIA PICCOLO DI CALANOVELLA (Capo d’Orlando - ME)
RISTORANTE L'ANTICA FILANDA (Rocca di Capri Leone - ME)
8.00 Appuntamento a Piazzale Giotto;
8.15 Partenza in pullman per Roccavaldina (ME);
10.45 Arrivo a Roccavaldina (ME), visita del museo
comunale Antica Farmacia Bottega dello Speziale;
12.30 Trasferimento a Rocca di Capri Leone (Me);
13.30 Arrivo a Rocca di Capri Leone e pranzo al ristorante Antica Filanda, premio d'eccellenza 2013 per “Tripadvisor”, meta tra “Le soste di Ulisse”, un'esperienza
sensoriale gastronomica che da sola vale il viaggio. Ci
aspettano le pietanze della tradizione siciliana, sapientemente elaborate ed elegantemente presentate, acqua,vino e caffè e liquore inclusi nel prezzo. Per chi lo preferisce, è possibile, specificandolo al momento della prenotazione, scegliere in alternativa il menù vegetariano o
senza glutine, entrambi sempre di qualità e all'altezza
del prestigioso ristorante;
16,00 Trasferimento a Capo D'Orlando, visita alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella;
18.30 Partenza per Palermo;
20.30 Arrivo a Palermo.
Costo € 70,00 a persona
La quota comprende: Viaggio in pullman, biglietti di
ingresso alla Bottega dello Speziale e Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, pranzo bevande incluse
all'Antica Filanda, mance.
Prenotazione e pagamento entro il 10 Gennaio 2014
Per informazioni rivolgersi all'organizzatrice, nostra
socia, Dott.ssa Angelina Nogara tel. 091336317, cell.
3204337650 e-mail: [email protected] oppure il lunedì e il giovedì alla Dott.ssa Cuataia, nei locali
dell'Associazione.
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
Palermo
Palazzi e Ville del Settecento
CONOSCERE
Giovedì 16 gennaio, ore 16.30
Ancora una volta l'Associazione ha programmato un
ciclo di visite guidate a prosecuzione di quello organizzato lo scorso anno che ha suscitato un notevole interesse per la possibilità di visitare dei veri gioielli d'arte per
lo più sconosciuti al grosso pubblico e non inseriti negli
itinerari turistici
Anche questa volta si è voluto focalizzare l'attenzione su
di un aspetto particolare della città: palazzi e ville nobiliari, espressione del modus vivendi di una classe sociale, quella aristocratica che, attenta più alle apparenze,
intendeva dimostrare attraverso la grandiosità delle proprie dimore, i privilegi sociali e il potere politico di cui
godeva. In una costante gara di sfarzo ed emulazione la
nobiltà dava pertanto fondo alle proprie risorse causando a lungo andare quelli che Tomasi di Lampedusa definiva “voli di rondini”. E quale secolo poteva meglio
esprimere questa frenesia di vivere e di apparire se non
il frivolo, leggiadro Settecento che tuttavia, dietro questa apparente facciata di mondanità racchiudeva problematiche sociali che sfoceranno poi nella rivoluzione
francese con grosse ripercussioni in tutta Europa.
Alla fine del Seicento, in specie con il taglio della via
Maqueda, la città è tutta un cantiere: le due arterie principali e le strade limitrofe si arricchiscono di palazzi
architettonicamente ancora espressione di un gusto tardo-barocco che sfocerà, nel giro di pochi decenni, nel
lezioso stile rococò. Le decorazioni dei grandi saloni
rispondono a pieno a questo nuovo gusto importato
dalla Francia ma che da noi, specie nelle arti applicate,
assume un carattere del tutto originale e innovativo.
Contestualmente alla costruzione dei palazzi, con
l'insorgere della moda per la villeggiatura, e
sull'esempio delle ville vesuviane a Napoli, l'agro palermitano si arricchisce di numerose ville.
In particolare luoghi prediletti saranno la Piana dei Colli
e la zona di Bagheria.
L'omogeneità del tema consentirà, a differenza dello
scorso anno, di fare un solo incontro iniziale nella sede
dell'associazione per illustrare a grandi linee gli aspetti
storici, artistici, politici ecc…che caratterizzarono il
secolo XVIII.
Le visite si svolgeranno di domenica a cadenza mensili.
Le date - legate alla disponibilità dei proprietari - saranno stabilite di volta in volta e sarà data con largo anticipo
comunicazione ai soci tramite posta elettronica e pub-
blicazione sul notiziario.
I soci interessati sono pregati di comunicare la propria
adesione all'associazione.
Si fa presente che per effettuare la visita, il numero
degli aderenti non dovrà essere inferiore a 20.
Inoltre è possibile, qualora interessati, fare partecipare alle visite domenicali, previa prenotazione, parenti
ed amici.
Giovedì 16 gennaio, ore 16.30,
presso i locali dell'Associazione,
CONVERSAZIONE
SUL SETTECENTO A PALERMO.
È in programma, come prima visita
Villa Niscemi. La data è da stabilire.
Chiunque ne fosse interessato
è invitato a prenotarsi.
Novembre - Dicembre 2013
NOTIZIARIO
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Si ripropone anche quest'anno l'ormai consueta
rassegna cinematografica, appuntamento con il
cinema di qualità, seguita con interesse da molti
membri della nostra associazione. Si inizia a
febbraio e saranno dodici le opere che verranno
proiettate con cadenza settimanale. La scelta come
sempre sarà varia ed interessante. A darcene
qualche anticipazione è la Prof. Eliana Lo Castro
Napoli, critico cinematografico del “Giornale di
Sicilia”, che la organizza ormai da tre anni.
Tutti coloro che fossero interessati a questa
iniziativa possono prenotarsi presso la sede
dell’Associazione entro e non oltre il 31 gennaio.
Mini
Rassegna
Cinematografica
duemilaquattordici
Care Amiche ed Amici,
sono lieta di essere stata chiamata ancora una volta ad occuparmi del vostro piccolo, grande Cineclub, forte anche
della validissima collaborazione della Dott.ssa Giovanna
Giacone, cinefila entusiasta e competente. Ecco alcune
“indiscrezioni” sul programma di quest'anno che spero
sarà gradito come i due precedenti.
Ampio spazio verrà dato ai registi siciliani che si
impongono sempre più all'attenzione nazionale ed internazionale. Rivedremo La migliore offerta, l'ultimo “gioiello” di Giuseppe Tornatore, ma scopriremo anche la
genialità di Roberto Andò, raffinato regista palermitano,
fin qui autore di film intellettualistici e riservati a pochi,
che ci ha sorpreso con Viva la libertà, un'opera intelligente ed ironica che mette d'accordo tutti, divertendo,
emozionando e facendoci riflettere. Fra i siciliani di successo anche È stato il figlio, bell'esordio di Daniele
Ciprì, dopo il “divorzio” da Franco Maresco. Quest'anno
il Festival di Venezia ha puntato i riflettori sul documentario, un genere sempre più aperto alla sperimentazione e
sempre più vicino al cinema di finzione per stile e contenuti, premiando Sacro Gral di Gianfranco Rosi col Leone d'Oro.
In considerazione di ciò, si è pensato di proporvene almeno uno e la scelta è caduta su Terramatta di Costanza
Quatriglio, presentato proprio allo scorso festival di
Venezia con buon successo di pubblico e di critica. Ancora
una palermitana di talento, col suo bel documentario che
ci fa conoscere Vincenzo Rabito, uno straordinario scrittore siciliano semianalfabeta sconosciuto ai più, autore di
un interessantissimo diario che ripercorre, attraverso le
sue vicende personali, la storia italiana del Novecento. Un
paio di film saranno dedicati all'attore-regista Ben Affleck
NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
e al suo cinema di denuncia, ma non mancheranno, per risollevare gli animi, almeno un paio
di commedie, una delle quali lo spassosissimo
Colpi di fulmine, che segna il passaggio di
Neri Parenti dal “cinepanettone” ad un tipo
di commedia più intelligente e più vicina alla
grande tradizione della “commedia
all'italiana”. Sceglieremo per voi anche due
grandi autori del cinema internazionale, uno
dei quali lo straordinario iraniano Asghar Fahradi con il suo splendido pluripremiato Una
separazione. Ma non mancheranno anche
esempi di cinema realizzato da registe donne.
Non aggiungo altro. Il resto lo scoprirete voi
stessi al momento opportuno. Sarà comunque
un programma vario, che piacerà agli appassionati del buon cinema, ma anche a chi vuole trascorrere un pomeriggio - occasione utile di
incontro e socializzazione - in modo piacevole
e intelligente.
Eliana L. Napoli
SERVILLO
affleck
rush
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Nuovi Arrivi in Biblioteca
“Selinunte” insieme a Hulot e Fougères
a cura di Adriana Fresina e Giuseppe L. Bonanno
“La banda Sacco” di Andrea Camilleri - Sellerio Editore
“Blues di mezz'autunno” di Santo Piazzese - Sellerio Editore
“La biblioteca dimenticata” Il fondo librario antico a stampa Di Stefano
a cura di Maria Mondello e Maria Concetta Valenti - Cricol
“Arcobaleno” di Adalpina Fabra Bignardelli - S.c.e. (Spazio Culturale Ediz)
“Gli affreschi degli oratori rupestri di Assoro e del suo territorio”
di Carmelo Martire - ArcheoClub Assoro
“Il tetto ligneo dipinto della Basilica di San Leone di Assoro"
di Carmelo Martire - ArcheoClub Assoro
“E' già mattina” di Alberto Samonà - Bonanno Editore
“Il veleno dell'oleandro” di Simonetta Agnello Hornby - Feltrinelli
“Un uomo molto cattivo” di Giuseppe Di Piazza - Bompiani
“Un covo di vipere” di Andrea Camilleri - Sellerio
Novembre - Dicembre 2013
NOTIZIARIO
Il ricordo del nostro caro amico Luciano Domanti
Purtroppo il 22 settembre dell'anno in corso è
venuto a mancare il nostro socio ed amico
Luciano Domanti, scrittore, giornalista e pubblicista.
Quando il nostro Presidente dell'Associazione
Dott. Rino Bruno ha posto in essere l'ottima iniziativa di riunire tutti gli ultraottantenni regionali in un simpatico incontro, la partecipazione
è stata tanto estesa che mi ha fatto percepire
come anche molti dei soci si ricordavano del
collega ed amico Luciano Domanti: egli fu, per
lunghi anni e fin dall'inizio della pubblicazione
del Notiziario della nostra Associazione, “Direttore responsabile”, possedendo la qualità di
pubblicista e giornalista.
Lo conoscevo personalmente prima ancora di
entrare entrambi alla Regione Siciliana: in occasione del Natale del 1969, mi ha omaggiato
della “La guida pratica del Cerimoniale” con
dedica riferita ad “epoche lontane quando in
noi verdeggiava la pastura ed i sogni sembravano realtà”.
Ma di lui voglio in particolare ricordare la sua
signorilità, la sua simpatia, la sua capacità di
dialogo brillante che lo rendevano particolarmente amabile a tutti.
Facendo parte della stessa cooperativa edilizia
regionale, abbiamo abitato per lunghi anni
nello stesso stabile, anche se la sua presenza,
nei vari periodi dell'anno in quanto le necessità
familiari della consorte (l'adorabile Rolly) lo
costringevano spesso a dimorare a Parigi.
Ciao Luciano, prepara i tuoi aneddoti e le tue
divertenti battute; quando ti avremo raggiunto
ce li racconterai; e noi ti ascolteremo ed il tuo
silenzio di oggi avrà una spiegazione!
Licia Lui
il Nostro Ricordo
Il 7 ottobre 2012 è deceduta la nostra socia
Porchio Giovanna. Al marito Giuseppe Pennolino ai figli Antonella e Roberto, le più sentite e sincere condoglianze da parte
dell'A.I.Q.Re.S.
Il giorno 29 luglio c.a. è deceduto il nostro
socio Ferrigno Michele. Ai parenti e familiari
tutti le più sentite condoglianze da parte
dell'A.I.Q.Re.S.
E' scomparso il nostro caro socio, nonché scrittore e poeta Vito Sano'.
Alla moglie Mela Mondì Sanò, ai parenti e familiari tutti le più sentite e sincere condoglianze
da parte dell'A.I.Q.Re.S.
Il giorno 17 agosto c.a. è deceduto il nostro
socio Miserendino Alberto. L'A.I.Q.Re.S.
esprime le più sincere e sentite condoglianze ai
familiari tutti.
Il Presidente Rino Bruno i dirigenti e i collaboratori tutti esprimono le più sentite condoglianze alla socia Dott.ssa Laura Agati Labate e alla
sua famiglia per la perdita dell'adorato consorte
Ing. Paolo Labate, già Dirigente Superiore
Coordinatore degli Ispettorati Regionali del
lavoro della Sicilia.
Il giorno 24 ottobre c.a. è deceduto il nostro
socio Rigatuso Antonio.
Alla moglie Maria Cristina Anello, ai parenti e
familiari tutti le più sentite e sincere condoglianze da parte dell'A.I.Q.Re.S.
E' deceduto il nostro socio Carmelo Saccà.
Alla moglie ai figli e ai familiari tutti,
l'A.I.Q.Re.S. porge le più sentite e sincere condoglianze
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NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
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TRATTAMENTI MANUALI
Osteopatia
Rieducazione funzionale
Rieducazione posturale
Rieducazione età evolutiva
Rieducazione neuromotoria
Massoterapia
Massoterapia total body
Massaggio linfodrenante
Massaggio linfodrenante con tecar
€ 45,00
50'
€ 25,00 30' / 40'
€ 25,00 30' / 40'
€ 25,00
50'
€ 35,00
50'
€ 25,00
30'
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€ 25,00
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45'
TERAPIE DOMICILIARI (da concordare con il fisioterapista)
Tutti i prezzi devono essere scontati del 20%
Apertura di cartella e prima consulenza sono gratuiti
Dott. Stefano Alvarado Osteopata, Fisioterapista Cell. 398042372
Dott.ssa Giulia De Bernardis Fisioterapista Cell. 3388018396
OSTEOPATIA / MASSOTERAPIA
MASSAGGIO / LINFODRENANTE
TAPING NEURO MUSCOLARE
BENDAGGIO FUNZIONALE / ONDE D’URTO
TECAR / FISIOTERAPIA
RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
RIABILITAZIONE NELL’ETÀ EVOLUTIVA
ELETTROTERAPIE
ULTRASUONI / MAGNETOTERAPIA
Via Vincenzo Di Marco, 29 - Palermo
Teatro Lelio Via Antonio Furitano 5/A
Tel. 0916819122
Novembre - Dicembre 2013
NOTIZIARIO
19
Centro A
mazzone
MITO SCIENZA TEATRO
Allora perché il cancro al seno
trova ancora impreparate troppe donne?
Non è più il tempo della paura e del pregiudizio.
Non è più il tempo di girarti dall’altro lato, dinanzi a quelle percentuali di
mortalità che si possono evitare se solo riesci a valorizzare il tuo potere
decisionale della salute.
Avvicinati alle modalità moderne di prevenzione.
Puoi sottoporti all’esame mammografico periodico, secondo le indicazioni
scientifiche , ma è anche importante che tu ti difenda dalle complessità delle
cause che determinano l’insorgenza del cancro e su cui puoi intervenire con
la tua responsabilità personale, familiare, sociale e politica.
L’ambiente, l’alimentazione, il movimento, il rapporto tra mente e corpo, ed
altro ancora hanno un ruolo importante in tale complessità che in fondo non è
altro che la quotidianità.
Centro Amazzone
Le donne del
ti aiutano a sapere e a volere di più.
Corso Alberto Amedeo, 13 - 90134 Palermo
Tel. 091 6124003 - [email protected] - www.progettoamazzone.it
per un contributo liberale, deducibile dalla dichiarazione dei redditi,
all’Associazione Arlenika Onlus
Codice Iban: IT74F0200804697000300359201
20 NOTIZIARIO
Novembre - Dicembre 2013
01 Rinnovate le cariche sociali
02 Indennità vacanza contrattuale
04 Incontri con l'Ass. Valenti e il Dott. Greco
05 Festa degli Ottuagenari
06 L'orribile vendetta del Mandarino Chang
10 Storia della Costituzione Italiana
12 Da una piccola idea …..
13 Gita a Roccavaldina
14 Conoscere Palermo
15 3° Mini Rassegna Cinematografica
16 Nuovi arrivi in biblioteca
17 Il nostro ricordo
18 Convenzioni
19 Centro Amazzone
20 Buone feste
Comunicato ai Soci
Il nostro sito: www.aiqres.com è attivo e può essere
consultato per essere sempre aggiornati sulle
novità che interessano la nostra Associazione.
Ricordiamo inoltre di comunicare le vostre e-mail
p re s s o l ’ i n d i r i z z o d i p o s t a e l e t t ro n i c a :
[email protected] per essere prontamente
informati.
Periodico a cura dell’Associazione
Impiegati in Quiescenza della Regione Siciliana
CORSO DI BRIDGE
Si comunica ai Signori soci che, a febbraio, presso i
locali dell’Associazione, inizierà un corso di
Bridge, che verrà svolto un pomeriggio (da
concordare) a settimana.
Chiunque fosse interessato a questa iniziativa è
invitato a dare la propria adesione, entro e non
oltre il 31 gennaio 2014.
Chiuseorie
per F
Si comunica ai Signori soci che,
durante le festività natalizie, i
locali dell’Associazione
osserveranno i seguenti giorni di
chiusura: dal 23 dicembre al 6
gennaio.
ANNO XXXV - N. 5 - Novembre - Dicembre 2013