Anno XXXV N. 5 Novembre - Dicembre 2013 NOTIZIARIO del pensionato regionale PERIODICO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE IMPIEGATI IN QUIESCENZA DELLA REGIONE SICILIANA PALERMO - VIA SIRACUSA, 10 - TEL. 091/6259341 - 6259216 FAX 091/6259721 - REG. TRIB. DI PALERMO N. 14 DEL 16/7/1977 Sono risultate elette: Accardi Maria Di Vincenzo Maddalena RINNOVATE LE CARICHE SOCIALI Nei locali dell'Associazione, il 26 Novembre 2013, si sono svolte le operazioni di voto per il rinnovo delle cariche sociali. Il Collegio elettorale era così composto: Presidente Nicola Grimaldi, Vice Presidente Gaetano Marletta, Componenti Giuseppe Porcaro e Erminia Scirè, Giuseppina Cutaia, Lia Lo Coco, Segretaria dell’Assemblea Giovanna Giacone. Questi i risultati delle votazioni: Soci votanti Schede valide Schede nulle Schede bianche 402 398 2 2 Candidature a Consigliere in rappresentanza dei Pensionati Covais Giuseppe Scalia Giuseppe Maccarrone Rita Fabra Adalpina Bignardelli Carbonaro Paolo Conti Nicola Gatto Salvatore Palmeri Giuseppe Quinci Vito Chiaramonte Angelo Di Sparti Cera Francesca Adele 267 208 150 131 124 116 111 106 94 85 55 I primi sette candidati a Consiglieri sono risultati eletti. Candidature a Consigliere in rappresentanza del personale in servizio 155 138 Candidature a Sindaco Revisore Sono risultati eletti: Mancino Giuseppe Bruno Pietro Rampolla Gandolfo 170 154 129 Candidature a Probiviro Tommaso Giuseppe Cinquemani Domenico Testa Nicolò Laudani Alfio 172 107 104 94 I primi tre candidati sono risultati eletti. Il Consiglio Direttivo si è riunito il giorno 4 Dicembre 2013, e ha eletto: Presidente dell'Associazione Dott. Giuseppe Covais Vice Presidente Adalpina Fabra Bignardelli Segretario Nicola Conti Si è inoltre riunito il Collegio dei Sindaci che ha eletto come Presidente Dott. Giuseppe Mancino. Il Collegio dei Probiviri si riunirà a breve per eleggere il proprio Presidente. Inoltre è stato confermato il Prof. Franco Tomasino Direttore Responsabile del Notiziario, e la Dott.ssa Giovanna Giacone Segretaria di Redazione nonché vice segretaria verbalizzante. Confermato anche il tesoriere nella persona del Rag. Nicola Grimaldi. Ai nuovi eletti del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Sindaci e del Collegio dei Probiviri, nonché ai componenti degli altri organi, auguriamo “Buon lavoro”! 2 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 INDENNITÀ VACANZA CONTRATTUALE Una Battaglia positivamente risolta Questa Associazione è intervenuta più volte, sia presso l'Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica che presso il Fondo Pensioni Sicilia, evidenziando la disparità di trattamento riservata al personale regionale collocato in quiescenza prima dell'attribuzione dell'indennità di vacanza contrattuale ma in servizio nel periodo al quale questa faceva riferimento. Abbiamo sempre riportato nel nostro “Notiziario” tutti gli interventi fatti, le risposte ricevute e il contenuto delle disposizioni emanate e, finalmente, possiamo fornire notizie rassicuranti a tutti coloro che ne hanno diritto. Ma, prima di entrare nel dettaglio, poiché dopo ogni nostro comunicato riceviamo telefonate e/o visite presso la nostra sede da parte di colleghi che erroneamente ritengono di averne diritto, desideriamo chiarire in che cosa consiste l'indennità di vacanza contrattuale e chi sono i soggetti che possono reclamarla. Cos'è la vacanza contrattuale L'indennità di vacanza contrattuale è una disposizione riscontrabile ai commi 6 e 7 dell'art. 2 del Contratto di Lavoro del Comparto e ai commi 7 e 8 dell'art. 2 del Contratto di lavoro della Dirigenza. Queste disposizioni prevedono che dopo un periodo di vacanza contrattuale pari a tre mesi dalla data di scadenza della parte economica del contratto o a tre mesi dalla data di presentazione delle piattaforme, se successiva, ai dipendenti deve essere corrisposta a titolo di indennità di vacanza contrattuale, una somma riassorbibile con gli aumenti stabiliti dal futuro accordo e determinata nella misura del 30% del tasso di inflazione programmato, elevabile al 50% ove la vacanza contrattuale dovesse protrarsi per oltre sei mesi. A chi spetta Questa indennità, corrisposta al personale in servizio era stata, invece, negata al personale collocato in quiescenza prima dell' attribuzione di detta indennità anche se riferita al periodo in cui ne avrebbero avuto pienamente diritto. Pertanto, considerando che i contratti di lavoro sono fermi rispettivamente all'anno 2005 per la Dirigenza e all'anno 2007 per il Comparto, i colleghi che ne hanno diritto sono tutti coloro che sono stati collocati in quiescenza in data successiva alle scadenze indicate. Ciò, naturalmente, nel caso in cui non sia stata già attribuita durante la loro permanenza in servizio e non sia stata già inserita nei loro provvedimenti di pensione e buonuscita. Quante e quando sono state attribuite Sono state attribuite le seguenti indennità: nell'anno 2009: - al comparto per gli anni 2008/2009; - alla dirigenza per gli anni 2006/2007/2008/2009; nell'anno 2013: - al comparto per gli anni 2010/2011; - alla dirigenza per gli anni 2010/2011. Le nuove disposizioni per il personale in quiescenza Il Dipartimento della Funzione Pubblica dopo avere sottoposto all'ARAN Sicilia la problematica concernente il pagamento dell'Indennità di vacanza contrattuale nei confronti dei dipendenti collocati a riposo negli anni interessati (limitatamente ai periodi di permanenza in servizio), sulla base del riscontro positivo ricevuto e dei successivi approfondimenti, ha ritenuto di autorizzare il pagamento in questione dando le opportune istruzioni agli Uffici del Personale con nota prot. n. 121091 del 16 settembre 2013. Novembre - Dicembre 2013 Cosa bisogna fare I colleghi collocati in quiescenza in data successiva al 31 dicembre 2007 se appartenenti al comparto o in data successiva al 31 dicembre 2005 se appartenenti alla dirigenza, dovranno verificare, secondo la data del proprio collocamento a riposo, l'attribuzione in servizio della 1ª e/o della 2ª indennità di vacanza contrattuale. Qualora fosse stata attribuita in servizio, occorre verificare se tale indennità è stata inserita nei propri provvedimenti di pensione e di buonuscita. In caso contrario, nell'ipotesi, quindi, che non sia stata attribuita in servizio e/o che non sia stata inserita nei provvedimenti di pensione e di buonuscita, si suggerisce di farne richiesta all'ex-Amministrazione di appartenenza ed al Fondo Pensione Sicilia con istanza da spedire via fax o mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Cosa si ha diritto coloro che non hanno avuto in servizio la 1ª e/o la 2ª indennità di vacanza contrattuale hanno diritto: - al conguaglio di stipendio dalla data di decorrenza dell'indennità e per tutto il periodo di permanenza in servizio; NOTIZIARIO 3 - alla rideterminazione del proprio trattamento di quiescenza con corresponsione del relativo conguaglio; - al ricalcolo della perequazione art. 36 della l.r. 6/97 con corresponsione del relativo conguaglio; - alla rideterminazione della buonuscita con corresponsione del relativo conguaglio. Coloro che hanno avuta attribuita in servizio la 1ª e/o la 2ª indennità di vacanza contrattuale devono solamente controllare, come detto, l'avvenuto inserimento nei loro provvedimenti. Qualora non fosse stata inserita, possono inoltrare istanza per ottenerla. Disponibilità dell'Associazione Riteniamo di essere stati abbastanza chiari. Tuttavia, qualora vi fossero dei dubbi, resta ferma la disponibilità di questa Associazione per eventuali chiarimenti e/o suggerimenti in favore dei propri associati anche attraverso l'esame dei relativi decreti di determinazione della pensione e di liquidazione della buonuscita. Giuseppe Seidita PROTESTA PER LA CHIUSURA DELL’ U.R.P. DI VIA ABELA Si riporta qui a lato il testo del telegramma inviato giorno 30 Ottobre 2013: al Presidente della Regione Rosario Crocetta, all'Assessore Regionale della Funzione Pubblica Patrizia Valenti, al Dirigente Generale Dipartimento della Funzione Pubblica Giammanco Luciana, al Dirigente Fondo Pensioni Sicilia Greco Rosolino, riguardante la chiusura dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) in Via Abela. Nonostante le pressioni adottate da questa Associazione a far sì che il predetto ufficio continuasse ad esistere, purtroppo si è avuta la conferma che lo stesso è stato chiuso. Continueremo fermamente a fare presente ai diretti interessati la difficoltà per i soci più anziani a recarsi nei locali di Viale Regione Siciliana, ed auspichiamo che al più presto venga ripristinata la sede di Via Abela. Nonostante continuo e pressante interessamento questa Associazione, finalizzato at mantenimento Ufficio Relazioni Pubblico Via Abela, risulterebbero impartite disposizioni per soppressione detto ufficio. Manifestiamo con fermezza contro tale inopportuna decisione ritenendola vessatoria nei confronti dei pensionati regionali da noi rappresentati stante le difficoltà ben note per raggiungimento della sede di Viale Regione Siciliana ubicata in luogo altamente trafficato e pericoloso, confidiamo intervento SS.LL. per immediata revoca disposizione abolizione uffici Via Abela nell'unico interesse del personale regionale in quiescenza e della stessa amministrazione regionale che dovrebbe mirare all'efficienza ed al miglioramento dei servizi in favore degli utenti. Nel ribadire l'attività complementare di assistenza svolta da questa Associazione in favore dei pensionati regionali, si resta in attesa di assicurazioni in merito con riserva di ulteriori forme di protesta nell'ipotesi di mancato accoglimento. Rino Bruno Presidente Associazione Pensionati Regionali (A.I.Q.Re.S.) 4 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 Incontro con il Direttore del Fondo Pensioni Il giorno 18 settembre u.s. ha avuto luogo il primo incontro con il nuovo Direttore del Fondo Pensioni, Dott. Rosolino Greco, a richiesta dell'Associazione, per un doveroso saluto e un contatto a seguito della recente nomina. Presenti Rino Bruno, Giuseppe Covais, presidente e vice, con Pippo Seidita, consulente pensionistico. Sono state chieste notizie sulle spese di funzionamento del Fondo ed è stata data assicurazione del superamento della fase critica di qualche mese fa. I nostri dirigenti hanno ancora ribadito l'opportunità che venga ridotta la spesa per l'indennità al Consiglio di Amministrazione e che nel Consiglio di indirizzo e vigilanza, sia sancita e concretizzata la presenza di un rappresentante dell'Associazione. Con fermezza e precisione è stato posto il tema concernente l'invio dei cedolini mensili per facilitare coloro che non hanno uso di computer. Tuttavia il Dott. Greco ha ribadito che tutti coloro che non sono forniti di mezzi telematici, possono rivolgersi al proprio commercialista, o ancora di dare delega all'Associazione per avere mandato i cedolini, oppure di avvalersi dei servizi dell'U.R.P. Al riguardo è stato fatto presente, come già in passato, che è indispensabile che il predetto ufficio rimanga in via Abela nell'interesse di tutti i pensionati di Palermo e provincia. In materia di locali il Dott. Greco ha comunicato il prossimo trasferimento dei propri uffici nel vicino edificio di Viale della Regione. Infine, la nostra delegazione ha chiesto che, come previsto dalla legge e come è avvenuto lo scorso anno, il Cud venga inviato per tempo a mezzo posta. CONGRATULAZIONI CON L’AVV. TOZZO Un cordiale saluto e fervidi auguri di buon lavoro da parte di tutta l'Associazione all'Avv. Ignazio Tozzo, precedente Direttore del Fondo, per la nuova destinazione a Dirigente generale dell'Osservatorio epidemiologico dell'Assessorato alla salute, e un ringraziamento per l'attenzione e la cortesia dimostrate nei confronti di tutti i pensionati. INCONTRO CON L’ASSESSORE PATRIZIA VALENTI L'incontro con l'Assessore regionale alla Funzione Pubblica, Dottoressa Patrizia Valenti, richiesto da qualche mese, si è svolto il giorno 9 Ottobre con esiti di parziale speranza per quanto attiene alla diminuzione della “forbice” tra stipendi e pensioni per coloro che sono andati in quiescenza ante Novembre 2001. Questo è, infatti, il problema che interessa la gran parte dei nostri soci e dei pensionati tutti. Il nostro Presidente Rino Bruno, insieme al collaboratore Giuseppe Seidita che si prende cura dell'assistenza pensionistica, ha esposto l'urgenza che finalmente si ponga mano ad un atto di equità nei confronti dei più deboli. La Dottoressa Valenti, con estrema franchezza e sincerità, ha illustrato la strategia che ritiene che debba essere perseguita nel corso di quest'anno: avviare il percorso in coerenza con le norme nazionali per la stabilizzazione dei precari degli Enti Locali e, nel contempo, dare corso alla predisposizione e approvazione di un disegno di legge organico in materia di pensioni, nell'ambito del quale andrebbe inserita una norma di spesa anche minima quale primo intervento in osservanza del dettato della norma “programmatica” a suo tempo approvata dall'A.R.S. legge n. 26 del 9 maggio 2012 comma 106 dell'art. 11 pag. 115, pubblicata nella G.U.R.S. n. 19 dell'11 maggio supplemento ordinario. PROPOSTA DI ISTITUZIONE NUOVO U.R.P. IN VIA TRINACRIA Il presidente uscente Rino Bruno e il Vice Presidente Giuseppe Covais sono stati ricevuti il 2 dicembre c.a. dal Direttore del Fondo Pensioni Dott. Rosolino Greco, il quale ha assicurato che entro breve termine sarà aperto il nuovo Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) nei locali dell'Assessorato alla Famiglia, in Via Trinacria (traversa di Piazza Alcide De Gasperi) presumibilmente al 1° piano. I nostri dirigenti hanno chiesto fermamente che l’U.R.P. abbia la massima visibilità all’ingresso dell’Assessorato alla Famiglia con apposita tabella e che venga assicurata la continuità dell’informatizzazione. Novembre - Dicembre 2013 Festa degli Ottua enari una bella festa, con emozioni ed allegria Una grande commozione ha colpito tanti amici e soci che hanno raggiunto e superato le ottanta primavere e che è stata avvertita al momento della consegna delle targhe ricordo. Ma è meglio procedere con ordine: la celebrazione della festa si è svolta così come è stata pensata a Maggio alla presenza di oltre duecento persone. Maria La Franca, oltre 92 anni, Francesco Buscemi 93 anni, Lillo Di Benedetto, Saverio Schembri, Franco Rappa, Licia Lui, Franco Tomasino, Nino Gugliotta, Alessandro Migliaccio, Pino Gatto, Giuseppe Tommaso, Ugo Lombardo, a vario titolo al tavolo della Presidenza con il presidente Rino Bruno e il vice Giuseppe Covais. “Non con le forze, con la prestezza e l'agilità del corpo, si fanno le grandi cose, ma con il senno, con l'autorità, con il pensiero” dal De Senectude di Cicerone, suggerita da Lia Lo Coco, nostra collaboratrice responsabile della biblioteca, è stata citata all'apertura dei lavori. La relazione, dopo i ringraziamenti ai dirigenti del Circolo Ufficiali per la concessione dei locali, è proseguita innanzitutto con l'omaggio ai numerosi ottuagenari, che sono la nostra forza, la nostra continuità, ed il nostro patrimonio di risorse umane, perché a tutt'oggi vicini con i consigli ed il sostegno morale. Mantenere lo spirito di corpo, la solidarietà e l'amicizia, nonché il senso dell'appartenenza, ha affermato Rino Bruno, sono sentimenti che ci danno orgoglio e costituiscono uno dei pregi per la continuità della nostra Associazione. L'annuncio del programma – saluti, relazione, interventi NOTIZIARIO 5 programmati, consegna delle Targhe, esibizione del Coro Elaia e conclusione in giardino con un “rinfresco” – è stata la comunicazione a cui ha fatto seguito la breve relazione; la rivendicazione economica, primo adempimento statutario, prosegue con attenzione ed energia e dopo la c.d. norma programmatica dell'aprile 2012 è in corso proprio in questi giorni – ottobre 2013 – la trattativa con l'Assessore alla Funzione Pubblica e la Commissione di Bilancio dell' A.R.S. Le attività culturali e ricreative, nuova veste del Notiziario, la Biblioteca con l'Angolo della Lettura intitolato a Felice Giacone, l'assistenza con i contributi sanitari e spese funerarie, ma soprattutto con il contributo viaggi e teatro, unicum, nell'ambito pensionati, ed ancora la rassegna cinematografica in sede, che favorisce la socializzazione, sono stati citati dal Presidente. Ma, soprattutto, con orgoglio e compiacimento, sono state indicate le ultime conquiste, cioè la consulenza pensionistica e quella fiscale, utilissima per tutti i soci. Concludendo e ringraziando il Consiglio Direttivo e i collaboratori, veri pilastri e colonne dell'Associazione, è stata data la parola per brevi, apprezzatissimi interventi, di Giuseppe Tommaso, Alessandro Migliaccio, Franco Tomasino e Francesco Di Salvo. Si perviene al momento più significativo, il culmine della Festa – la consegna delle Targhe – fa poi il suo ingresso il Coro Polifonico Elaia, di cui fa parte la nostra collaboratrice Giovanna Giacone, già conosciuto ed apprezzato da tutti. Ottima esibizione e conclusione della festa in giardino. 6 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 VI RIVELO PERCHÉ I DEPUTATI A SALA D’ERCOLE SONO COSÌ ANNAPPIATI di Salvo Di Matteo L’orribile vendetta del mandarino Chang Si dice e si ripete che a dipingere nel Palazzo reale di Palermo, sede dell'Assemblea regionale, gli affreschi della “Sala Cinese”, il locale posto ad anticamera della “Sala d'Ercole” dove i nostri parlamentari lavorano diuturnamente per la Sicilia, siano stati, nei primi anni dell'Ottocento, i due Patricolo, Salvatore e Giovanni, zio e nipote, pittori di buona reputazione e il secondo anche sacerdote di santa vita. Così è scritto nei libri, così dicono gli esperti di storia dell'arte, questo diffondono le guide turistiche; e il mondo questo sa. Ma è fandonia! Figuratevi se può mai essere che due affreschisti siciliani mai stati in Cina, ignari delle meraviglie di quell'estremo Paese, potessero saper effigiare con mano espertissima e sapida malizia orientale, come chiunque può ben vedere, quelle figurine esotiche e fastose che ornano per intero le murate del piccolo vano. Sono mandarini e damine, dignitari e cortigiane di quell'Impero sublime e di gran civiltà che dominava fin da antichissimi tempi l'altra parte del mondo: così sereni e composti com'era nei loro caratteri, a segno della loro superiore saggezza, stanno affacciati in bella mostra a una loggetta dipinta a mezz'aria che tutt'intorno circonda con stravagante finzione la stanza, e paion riempirla dei fruscii contegnosi di vesti di seta e broccato; amabilmente conversano o si trastullano con imperturbabile serenità, mentre sopra di essi un cielo terso spande una tiepida aria d'ingannevole primavera, e sullo sfondo tenui paesaggi traspaiono a barriera del respiro asfittico del mondo. Ma non i Patricolo; non furono quei due, perdio, a dipingerli! Come potevano esser stati essi, che mai uscirono dal grigiore della loro povera bottega d'arte o dalle ombre di un'umile sacrestia? Un cinese ci voleva per tutto ciò, di mano espertissima e trasognata ispirazione, di estro squisito e di nativa esperienza, figlio di quella terra nobile e remota agli antipodi del mondo, che proprio per questo poté evocare nelle sue pitture. Sissignori, solo uno che dalla Cina avesse tratto linfa e retaggio di sangue e aspirato quell'aura straordinaria e avuto conoscenza delle sue cose mirabolanti, della vita cortigiana di Pechino, dello splendore delle città imperiali dominate dalla stirpe dei Draghi, e n'avesse conservato nel cuore l'impronta luminescente, così da saper rappresentare col pennello, lontano da esso, quel mondo ignoto e mirabolante. Ebbene, io so chi fu costui e come andarono le cose. E ora svelo il segreto (che dura da duecent'anni) di quel nome e la storia misteriosa e terribile che sta intorno a quei decori ed è alla radice della nostra perenne rovina. Si chiamava Chang e capitò da noi al tempo del secondo esilio palermitano del buon re Ferdinando di Borbone, che l'arroganza corsara delle truppe francesi, durante le guerre napoleoniche, aveva cacciato dalla sua capitale e dal suo trono per venire a rifugiarsi con la famiglia e la corte in Sicilia. Erano i primi anni dell'Ottocento. Allora i siciliani vedevano di buon occhio questa presenza del sovrano entro il perimetro della loro vantata insularità e n'avevano tratto alcuni benefici e grandi auspici, che i successivi avvenimenti avrebbero penosamente deluso; né Ferdinando, dopotutto, sarebbe stato cattiva pasta d'uomo, se non avesse Novembre - Dicembre 2013 dovuto vedersela coi fastidi del suo tempo e del suo regno e con le pretese dei costituzionali e dei democratici, che ad ogni costo reclamavano da lui che scendesse dal soglio del regale assolutismo al quale lo avevano assegnato la grazia divina e il retaggio dinastico. Così da noi fece quello stesso che avevano fatto i suoi predecessori: nulla, e in più si dava bel tempo. Aveva il gusto dello svago, dei bei cavalli, delle cacce, degli ozi villerecci, della buona tavola, gran maestria in far sorbetti e, frammezzo a siffatte cose – assai gaie e onorevoli, in verità – di cui riempiva le sue giornate, aveva certi stimoli e ghiribizzi che gli facevano appetire ogni esotica novità. Così accolse di buon grado a palazzo il cinese Chang, ch'era mandarino, ossia dignitario imperiale, funzionario di sette verghe, e nella sua terra era stato prefetto del Tribunale di Matematica e pittore di Corte durante gli ultimi anni del regno illuminato di Ch'ien Lung, quarto imperatore della dinastia mancese dei Ch'ing; ma, dopo che il suo sovrano morì, nel 1796, s'era ritirato a NOTIZIARIO 7 Ying-Kow nel Liao-tung, ch'è la più orientale e remota delle province della Cina, ai margini del Ya-lu kiang. Quanto a indagare perch'egli fosse venuto a Palermo, è impresa di gran complicanza, né molto è dato conoscerne; ma negli ultimi tempi un gesuita, il padre Castiglione, aveva avuto lunga dimora a Pechino, tanto apprezzato alla Corte del Drago per l'arte sua mirabile di far pitture da meritarsi nome cinese, mi pare Lang Shih-ning. E fu questi maestro di Chang, che da lui appunto fu impratichito nell'arte dei colori e apprese le storie dei reami e della terra donde quello proveniva: così seppe della Sicilia e del suo buon re, e furono allora, probabilmente, le suggestioni delle lontane narrazioni a dargli l'ardire d'intraprendere – quando era già maturo d'anni – un così disagevole viaggio. Comunque, Chang venne a Palermo e con ogni premura fu accolto dal sovrano, in riguardo al suo rango e alle virtuosità del mestiere suo, delle quali s'aveva notizia per relazione delle missioni britanniche che tornavano da Pechino; e a palazzo ebbe soggiorno in una stanza 8 in cima alla Torre Pisana, assai acconcia all'esercizio della sua arte, nella quale continuò a far pratica, dipingendo tele bellissime che poi distruggeva con insoddisfatto sentimento, ed è gran peccato che non ne sia rimasta alcuna. Dalla Cina aveva portato seco gli strumenti che maneggiava con peritissimo ingegno e insuperata maestria e un cofanetto che custodiva con estrema cautela, nel quale, si diceva, era contenuto il segreto dei suoi colori. Ma ciò non era vera cosa. Fu nel quarto mese della dimoranza dell'ospite illustre che il buon re Ferdinando gli chiese di decorare con estroso artificio di figurazioni cinesi la sala ch'era d'appresso alla gran galleria del palazzo (dimenticavo di dire che fra gli altri diletti il re godeva delle distrazioni delle chinoiseries). «Maestro, che vuoi per il tuo lavoro?». «Maestà, il vostro cocchio da passeggio e il tiro più bello delle vostre scuderie». Aveva infatti gran bramosia di servirsi del magnifico calesse con le insegne reali e gl'invidiava i cavalli bigi e sodi della razza lipizzana coi quali – imbrigliati al tiro del cocchio – quel re buontempone si dava spasso per la città, seguito dalla guardia regia caracollante sui cavalli bianchi: cose assai care al sovrano, invero, che tante volte s'era portato seco in carrozza il mandarino Chang, fremente di fierezza e di piacere quando i palermitani al loro passaggio si scappellavano acclamando: «Buona giornata, maestà!»; e lui in brodo di giuggiole, quasi quegli ossequi gli appartenessero un poco. Così, antivedendo (i mandarini hanno anche l'arte della divinazione) che presto, finita la guerra con la sconfitta di Napoleone, il sovrano sarebbe tornato sul trono a Napoli, si buttò a chiedere nientemeno cocchio reale e cavalli. Era un prezzo altissimo, ma che è mai un cocchio e che è una pariglia di cavalli per un re che è padrone di tutte le robe del suo Regno? Andò bene, e il contratto fu tosto concluso sulla parola. NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 Per lo spazio d'un anno ed un giorno il pittore così lavorò all'opera sua, ma, quando l'ebbe recata a compimento, molte novità eran maturate. Correva l'anno 1815, il mese di giugno, e Ferdinando, con la caduta di Napoleone e la fine del regno di Murat a Napoli, aveva lasciato la Sicilia e fatto ritorno nella capitale, dimentico o nolente di saldare il suo debito. Invano per molti mesi quello, rimasto a Palermo, ospite ancora per qualche anno a palazzo, lo tempestò di missive: che rispettasse l'impegno; il re aveva altro da pensare. Insistette presso la Luogotenenza generale di Sicilia (e di tante pressioni è documento in molte carte del Grande Archivio), ma n'ebbe per risposta, alla fine, che calesse e cavalli eran tornati col re a Napoli e quel patto doveva intendersi risoluto; se voleva, prendesse pure due delle mule bastarde rimaste nelle scuderie per i servizi della guarnigione. Cosi, umiliato e colmo di sdegno, maturò la terribile vendetta: nottetempo, non visto da alcuno dei servi, scivolò nella sala dei suoi affreschi; teneva in una mano la cassetta dei colori e nell'altra il cofanetto misterioso che aveva portato dalla Cina. Dalla cassetta trasse fuori un succhiello e con questo, con grande applicazione, si diede a praticare sulle pareti dipinte una miriade di minuscoli fori, così fitti e minuti che a nessun altro che a lui sarebbe stato dato di percepirli; ma lui aveva occhio esercitato. Lavorò per gran parte della notte, e, quando ebbe finito, non un solo pollice di quei mirabili affreschi era stato risparmiato dall'opera devastatrice. E fu allora che aperse il cofanetto; dallo scrigno, appena dischiuso, un sottile sentore di fumo esalò, una fragranza torbida, un afrore leggero e indefinito che presto si fece più acre e amarognolo e si effuse per l'aria: era l'oppio, straordinaria essenza estratta dalle capsule d'una pianta dalle virtù prodigiose, il papaver somniferum, della quale gli orientali dominano l'arte e il segreto, l'oppio che stordisce gli uomini e li attossica fino al marasma. In questa pagina e nelle precedenti, gli affreschi della Sala cinese del Palazzo reale di Palermo, sede del Parlamento regionale. Il cinese trasse dalla scatola una manciata di quella sostanza, tenendola ben stretta nel pugno, che non esalasse troppo il suo aroma, fra il pollice e l'indice dell'altra mano ne raccolse un granello e con minuzioso e paziente artificio l'immerse in uno dei minuscoli fori che prima aveva praticato; mille e mille volte ripeté quel gesto, finché ogni forellino non ebbe il suo minuzzolo di droga e la polvere bruna fu tutta esaurita. Alla fine rifece l'impasto dei colori e con metodo squisito e paziente ripristinò gli affreschi martoriati, ricoprendo dei giusti guazzi ogni orifizio, acciocché il suo semino d'essenza risultasse ben protetto e le pitture fossero ripristinate nell'originaria integrità. Chi mai ora, sotto quell'orpello di tinte, avrebbe indovinato tanto segreto? E infatti nessuno n'ebbe sospetto. Un secolo e mezzo trascorse; eventi di grande portata e stagioni d'oscuro abbandono, rumori e silenzi s'avvicendarono nella stanza in cui le dolci damine cinesi e i mandarini e i cortigiani affrescati alle pareti continuarono con imperturbabile vicissitudine a esibire la loro posticcia esistenza: presenze serene e fasulle nell'inganno della loro imperterrita giocondità. E altre più concrete presenze vennero a riempire le stanze del palazzo, dignitari anch'essi e di grande rispetto, per la nobiltà delle cose che avevan da fare: i siciliani gli davano titolo di deputati e onorevoli; ma non erano uomini, erano dèi: per loro opera la Sicilia mirava a novelli destini. Dibattevano le giuste provvidenze per il popolo e legiferavano, insensibili ad ogni personale interesse, instancabili. Talora, provati dalle immani fatiche, venivano a ritemprarsi con un buon caffè caldo alla buvette installata per loro proprio nella Sala Cinese, ai piedi delle damine orientali e dei mandarini, prima di tornare all'eccelso lavoro. Fu proprio allora, nel corso dell'opera insigne, che avvenne l'evento tremendo ed insolito: pian piano, consunti dal tempo, corrosi da roridi umori, dai vapori caldi della grande cuccuma, gli affreschi cinesi principiarono a sfaldarsi, inavvertite si sciolsero le fragili croste di tempera che rivestivano i minuscoli fori che il mandarino Chang aveva praticato in una notte di rancore e di ossessione, e questi liberarono gli aromi fraudolenti del loro orribile contenuto. Fu un'opera lenta e proditoria. Senza più lo schermo del policromo intonaco, i corpuscoli invisibili dell'oppio, distillato tremendo del papaver somniferum, come già detto, empirono della loro malefica essenza la sala e gli ambienti vicini; impercettibili all'olfatto, invasero dei loro subdoli aromi gli animi e i sensi di coloro che attendevano alle sorti della Sicilia, ne illanguidirono le forze e i disegni. Un dolce sopore, una torpida letargia a poco a poco, senza che se n'avvedessero, ne impigrì gli spiriti, ne ottenebrò le intenzioni, ne assopì gli slanci; come un veleno che non dà morte, ma è più della morte atroce, la droga penetrò in ognuna delle loro fibre, straripò per i loro esseri, ne infiacchì e corruppe gli impulsi, li rese colmi di confusione. Quelli che potevano fare ormai? Stanchi, sfibrati, non ebbero più energia d'attuare i grandi disegni per la Sicilia, terra di dolore, e la loro opera si fece colma di tormenti e di errori, di incertezze e di ritardi. E sempre fu così in quegli anni, e sempre in quelli dopo, perché quell'aroma è nell'aria ormai per ogni dove, in quei luoghi, sospeso come una perenne dannazione. Ecco, ora anche voi sapete la radice di queste cose, il terribile segreto della vendetta scellerata. Maledetto Chang, che hai fatto alla Sicilia? Salvo Di Matteo 10 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 STORIA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E PROGETTI DI MODIFICA di Giuseppe Favuzza La Costituzione Italiana è la legge fondamentale che sancisce i diritti e i doveri dei cittadini e fissa l'ordinamento della nostra Repubblica, nata con Referendum popolare il 2 giugno 1946. La Carta Costituzionale è stata scritta nell'arco di otto mesi dalla Assemblea Costituente formata da 75 onorevoli scelti da tutti gli schieramenti politici, fra i più illustri d'Italia, in 170 sedute durate dal mattino fino alla sera inoltrata e firmata il 27 dicembre 1947 da Enrico De Nicola, primo Presidente della Repubblica Italiana, da Alcide De Gasperi, Presidente del Consiglio dei Ministri, dall'onorevole Luigi Einaudi, Vice Presidente del Consiglio e Ministro del Bilancio e dall'onorevole Umberto Terracini, Presidente dell'Assemblea Costituente, personalità definite dagli storici e giuristi ancor oggi dopo 65 anni, “I Padri della nostra Costituzione”. Ed il lavoro da loro redatto è stato considerato anche in altri Paesi esteri “una Carta Costituzionale all'avanguardia, opera democratica e collettiva che esprime la fede nell'avvenire della Repubblica Italiana”. Il documento è stato pubblicato nello stesso giorno in edizione straordinaria sulla Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore dal 1° gennaio 1948. La Carta Costituzionale sostituì lo Statuto Albertino, concesso il 4 marzo 1848 durante il Risorgimento dal re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia e diventato, con la fondazione del regno d'Italia, il 17 marzo 1861 la Carta fondamentale del nostro Paese, unito sotto la stessa bandiera. Su un emerito parere dell'onorevole Meuccio Ruini la Carta Costituzionale è stata improntata alla brevità, alla semplicità, alla chiarezza in modo che “tutto il popolo la possa comprendere”. Ed appare opportuno anche richiamare le parole di Benedetto Croce rivolte ai colleghi deputati: “Veni, Curator Spiritus”, nonché quelle dell'Onorevole Giorgio La Pira, il quale esternava: “La nostra Costituzione dovrà essere la Casa comune degli italiani. Come i muri maestri di una casa poggiano sulle fondementa, così la struttura sociale della democrazia italiana deve poggiare sul fondamento del lavoro”. E proprio il fondamento sul lavoro è formulato nel primo articolo della Carta, che richiama altresì “la sovranità del popolo, da esercitare nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Con appassionato spirito comune, che superava ogni barriera politica, dai 75 veri saggi furono redatti i 139 articoli, suddivisi in 4 sezioni. La prima è dedicata ai principi fondamentali fra cui la pari dignità sociale, la solidarietà sancita come dovere inderogabile, l'eguaglianza davanti alla legge, il rapporto fra Stato e Chiesa nonché con tutte le altre Confessioni religiose. Per ultimo la determinazione della bandiera della Repubblica con il tricolore verde, bianco e rosso a tre bande verticali di eguali dimensioni. La seconda sezione si occupa dei diritti e doveri dei cittadini, del riconoscimento della famiglia come società fondata sul matrimonio, della tutela della salute e del lavoro, del dovere di difendere la Patria, nonché quello di pagare le tasse. La terza sezione è incentrata sull'ordinamento della Repubblica, sui poteri del Capo dello Stato e degli altri Organi: politico, legislativo, giudiziario e militare, intesi tutti a funzionare a Opera d’arte del XX secolo servizio del popolo, in assoluta autonomia e sotto il controllo di organismi istituzionali per impedire che uno dei poteri dello Stato possa prevaricare e dominare sugli altri. La quarta sezione tratta delle disposizioni transitorie e finali, in parte successivamente modificate. Il momento della sua promulgazione ha creato una grandissima commozione del nostro Paese e per molti fu considerata “la più bella del mondo” e comunque da quel giorno l'Italia era unita non soltanto da un'unica bandiera ma anche dagli stessi diritti e dagli stessi doveri. Novembre - Dicembre 2013 Ora, riconosciuto che la Costituzione è una sapiente architettura di principi, strumento di eguaglianza, giustizia sociale, libertà, democrazia e del richiamo del diritto alla cultura, si parla di modifiche costituzionali che tendono a consolidare l'impasse della politica, assoggettando i governi al potere finanziario fuori da ogni controllo democratico. Non si riflette che un Parlamento eletto con il sistema del Porcellum non è legittimato ad esprimere nessuna Costituente. L'unica vera Costituente è quella eletta dal popolo nel 1946, e come ha precisato Jemolo “ogni legislatore deve essere guidato, sorretto, confortato dalla coscienza del suo popolo”. Il Progetto di riforma mira soprattutto a modificare le procedure costituzionali, mettendo fine al bicameralismo perfetto, dando più potere al premier, riducendo il numero dei parlamentari ed intervenendo anche sul sistema della giustizia. Ora non si capisce da parte della dirigenza politica – come espresso da grandi personalità ( Stefano Rodotà, Don Luigi Ciotti, Gustavo Zagrebelsky) – che il popolo italiano è a difesa della Costituzione, e promotore di un'idea di società divergente da quella di coloro che hanno operato fin'ora per svuotarla ed operano addirittura per manometterla formalmente. La Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza, è stata mortificata dalla mancata attuazione di diritti cruciali, come il diritto al lavoro, da una iniqua legge elettorale, dalla ripetuta legittimazione di un leader che non avrebbe dovuto essere tale per i conflitti di interesse. NOTIZIARIO 11 Per ridurre il numero dei parlamentari, per fare funzionare meglio il Parlamento non c'è bisogno di fare alcuna modifica della Carta; bisogna piuttosto difendere la nostra Costituzione con la sua piena attuazione per cambiare questo Paese ed evitare un rischio per la democrazia, perché non si può fare un'operazione di questa portata contro la volontà dei cittadini. Non ci si deve dimenticare che nel 2006 sedici milioni di italiani bocciarono una riforma costituzionale che ora si vuole rilanciare, e si ignora da chi governa il responso delle urne, l'aumento dell'astensionismo, l'incremento dell'indignazione, i vari movimenti di protesta, il disagio sociale, la crescita della povertà, alla insegna di una politica economica che non crea eguaglianza, ma sposta la ricchezza nelle mani di pochi, svuotando lo Stato, svendendo i beni pubblici, socializzando le perdite e polarizzando i profitti. Si vuole pertanto che il Capo dello stato, il Governo, i Partiti politici facciano una ponderata riflessione sulla progettazione in argomento e quantomeno ci dormano sopra questo letto verde, bianco e rosso onde evitare errori irreparabili. N38E13 - ACCOMODATION / CULTURAL SPACE Via Maqueda, 7 - Palermo - www.n38e13.com N38E13 è sia una struttura ricettiva (Micro Hotel) sia uno spazio dedicato alla cultura e alla promozione sociale (Associazione). In particolare si tratta di un contesto di sperimentazione di processi sociali e culturali dedicato alle arti visive e sonore, al design, e non solo. N38E13 accoglie residenze, laboratori, mostre, incontri ed eventi. Il progetto che lo anima mira per un verso a valorizzare gli aspetti etici e innovativi dell'impresa; per un altro promuove attraverso il design dei servizi nuove forme di riqualificazione e riappropriazione dei luoghi. N38E13 sintesi delle coordinate geografiche N38.1103E13.3649, costituisce in tal modo uno spazio di relazioni dinamiche tra luoghi e persone. Lo spazio sito in centro storico, si propone come “strumento d'indagine” come cerniera tra un tessuto urbano sedimentato, come osservatorio dei mutamenti socio-antropologici e dei “passaggi” che lo attraversano. N38E13 MicroHotel Il Micro Hotel si trova nel centro storico di Palermo all'interno di un palazzo settecentesco. Situato in una posizione che lega la dimensione del transitorio e del viaggio (stazione centrale) a quella della stratificazione storico culturale della città di Palermo (centro storico e mercato di Ballarò). Lo spazio pur mantenendo quasi inalterata la struttura planimetrica dell'originario appartamento si anima con soluzioni architettoniche e di interior design contemporanee; in uno spazio comune e uno spazio di quattro stanze laboratorio, ognuna caratterizzata da uno specifico medium. Colori, materiali, luci e arredi traducono in ogni sua parte il concept dello spazio, restituendo la sua duplice identità di luogo di soggiorno e luogo espositivo e di fruizione culturale. Le due anime dello spazio attraverso un attento light design, con l'utilizzo di lampade tecniche e di atmosfera, permettono di vivere lo spazio attraverso un attento light design, con l'utilizzo di lampade tecniche e di atmosfera, permettono di vivere lo spazio nelle sue diverse funzioni. Il Micro Hotel, in qualità di impresa etica e culturale, attraverso il design dei servizi mette in pratica soluzioni ed esperienze con particolare attenzione e rispetto per la sostenibilità ambientale, economica e sociale. N38E13 APS L'associazione culturale di promozione sociale si occupa dell'ideazione, progettazione, organizzazione, promozione e produzione di progetti per la cultura, il turismo e lo sviluppo territoriale. Attenta alla valorizzazione degli aspetti etici e innovativi dell'impresa creativa, l'associazione promuove attraverso il design dei servizi nuove forme di riqualificazione e riappropriazione dei luoghi. Le soluzioni progettate si concretizzano in nuovi modi di vedere e di vivere, rispondendo alle nuove e sempre diverse esigenze socio-culturali e intervenendo per lo sviluppo dei territori coinvolti. 12 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 DA UNA PICCOLA IDEA AD UN ECCEZIONALE SUPERLATIVO BREVE VIAGGIO .. Noto, Pachino, Capo Passero, Marzamemi Quanto abbiamo avuto il piacere di vedere e di ascoltare in questi due giorni merita un resoconto ampio e corredato con alcune foto significative e sarebbe bello se si potessero avere le registrazioni o i CD musicali dei canti nel corso della visita ad ambienti molto suggestivi della città di Noto. Questa bellissima cittadina, ricca di opere d'arte e di tanta storia, dove trionfa il barocco, certamente è stata oggetto di visita da parte di tante persone e anche dei nostri soci, ma la giornata piena che abbiamo trascorso in modo diverso dal solito, nei vicoli, nei palazzi, nelle strade, nelle piazze e all'interno del Duomo in corso di ricostruzione è di gran lunga al di sopra di ogni aspettativa ed ha un valore culturale di ottimo livello, per cui ci auguriamo che possa ripetersi. Non ho alcun timore di affermare, senza tema di smentita, che quanto abbiamo visto ed ascoltato è sicuro merito di Riccardo Rizza, ottimo operatore turistico di cui si serve la nostra Associazione, ma anche e soprattutto, sul piano concretamente esecutivo di Corrado Arato, giovane preparatissima guida turistica autorizzata, che ama il suo lavoro, che svolge con passione e grande professionalità e al quale si deve “la sorpresa” che ci ha consentito di ascoltare la bellissima voce di Annamaria e i suoi canti tradizionale eseguiti con maestria e sensibilità anche sul piano scenico nei luoghi sopra citati escluso il Duomo. Vedere ed ascoltare questa bella ragazza, munita della sua stupenda voce e di una chitarra ottimamente usata, è stato un vero godimento! Non possiamo riportare tutte le foto del nostro Notiziario, ma sarà a breve creato un dvd di tutto il viaggio, che verrà messo a disposizione di tutti i soci e gli amici che vorranno vederlo ed ascoltarlo. Dopo avere ammirato la Via Nazionale che succede alla Villa comunale, ben tenuta e gradevole ed avere acquisito la corretta descrizione anche simbolica delle sculture che si trovano sull'arco di accesso alla via principale, la Torre che rappresenta la forza politica e culturale di Noto, il Cane che è il simbolo della fedeltà di regnanti e governanti che si sono succeduti nella nostra isola e il Pellicano che significa generosità, poiché la leggenda narra che si togliesse dalla proprie carni per nutrire i propri nati, mentre oggi sappiamo che nel suo corpo c'è una sacca destinata dalla natura a questo scopo, una breve fermata “musicale” si è avuta in una piazzetta tipica della città con alcuni suggestivi canti. In questa piazzetta di un antico quartiere la musica, il canto e l'esempio di Corrado ci inducono al girotondo . La successiva fermata sempre con “musica e canto” e stata in una viuzza in cui su una scaletta che dava accesso ad una abitazione si trovavano spettatori alcuni simpatici ragazzini. Ha avuto inizio, subito dopo la visita alla Cattedrale o Duomo di Noto, come si preferisce, impegnativa e molto interessante, laddove Corrado ha mostrato ancora la sua notevole preparazione, riferendo anche sulla cause del crollo e sullo stato dei lavori. Abbiamo ammirato il “San Biagio” del Lo Jacono, una Madonna Assun- Novembre - Dicembre 2013 ta e gli affreschi nella cupola nuova. All'esterno anche il Palazzo Ducezio, sede del Comune, è stato rivisto con maggiore attenzione in rapporto a quanto illustrato da Corrado e forse anche perché Annamaria ha suonato e cantato con la consueta abilità e tanto fascino. E' stato visitato il Palazzo Nicolaci – stupendo l'albero di gelsomino – e negli splendidi saloni, da quello dei ricevimenti, alla sala pranzo, sala musica e sala biliardo, si è ammirata la ricchezza di quella famiglia e si è constatata la saldatura tra il potere nobiliare e quello ecclesiastico in quel tempo. Il pullman ci ha portati per l'ora di cena a Villa Giulia, affascinante residenza in contrada S. Lorenzo dove siamo stati ospiti fino alla tarda serata del giorno succes- NOTIZIARIO 13 sivo. Riccardo Rizza ha dimostrato buon fiuto nell'individuare un posto vicino ai luoghi da visitare e molto accogliente e notevole dal punto di vista architettonico in quanto ristrutturazione di una pregiata antica villa. Al mattino visita della “Villa Romana del Tellaro” e la stupenda riserva naturale di Vendicari , che ha destato molto interesse da molti punti di vista compreso il gossip sulla tenuta della figlia di Cesare Beccaria, come ci ha raccontato il solito Corrado, nostro fedele accompagnatore. Ci ha condotti ancora in posti superlativi: Capo Passero, Porto Palo e infine, ciliegina sulla torta, la tanto auspicata e richiesta Marzamemi, incantevole borgo in parte arabo circondato da un magnifico e limpido mare. Rino Bruno Sabato 25 Gennaio... Gita a: LA BOTTEGA DELLO SPEZIALE (Roccavaldina - ME) LA FONDAZIONE FAMIGLIA PICCOLO DI CALANOVELLA (Capo d’Orlando - ME) RISTORANTE L'ANTICA FILANDA (Rocca di Capri Leone - ME) 8.00 Appuntamento a Piazzale Giotto; 8.15 Partenza in pullman per Roccavaldina (ME); 10.45 Arrivo a Roccavaldina (ME), visita del museo comunale Antica Farmacia Bottega dello Speziale; 12.30 Trasferimento a Rocca di Capri Leone (Me); 13.30 Arrivo a Rocca di Capri Leone e pranzo al ristorante Antica Filanda, premio d'eccellenza 2013 per “Tripadvisor”, meta tra “Le soste di Ulisse”, un'esperienza sensoriale gastronomica che da sola vale il viaggio. Ci aspettano le pietanze della tradizione siciliana, sapientemente elaborate ed elegantemente presentate, acqua,vino e caffè e liquore inclusi nel prezzo. Per chi lo preferisce, è possibile, specificandolo al momento della prenotazione, scegliere in alternativa il menù vegetariano o senza glutine, entrambi sempre di qualità e all'altezza del prestigioso ristorante; 16,00 Trasferimento a Capo D'Orlando, visita alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella; 18.30 Partenza per Palermo; 20.30 Arrivo a Palermo. Costo € 70,00 a persona La quota comprende: Viaggio in pullman, biglietti di ingresso alla Bottega dello Speziale e Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, pranzo bevande incluse all'Antica Filanda, mance. Prenotazione e pagamento entro il 10 Gennaio 2014 Per informazioni rivolgersi all'organizzatrice, nostra socia, Dott.ssa Angelina Nogara tel. 091336317, cell. 3204337650 e-mail: [email protected] oppure il lunedì e il giovedì alla Dott.ssa Cuataia, nei locali dell'Associazione. 14 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 Palermo Palazzi e Ville del Settecento CONOSCERE Giovedì 16 gennaio, ore 16.30 Ancora una volta l'Associazione ha programmato un ciclo di visite guidate a prosecuzione di quello organizzato lo scorso anno che ha suscitato un notevole interesse per la possibilità di visitare dei veri gioielli d'arte per lo più sconosciuti al grosso pubblico e non inseriti negli itinerari turistici Anche questa volta si è voluto focalizzare l'attenzione su di un aspetto particolare della città: palazzi e ville nobiliari, espressione del modus vivendi di una classe sociale, quella aristocratica che, attenta più alle apparenze, intendeva dimostrare attraverso la grandiosità delle proprie dimore, i privilegi sociali e il potere politico di cui godeva. In una costante gara di sfarzo ed emulazione la nobiltà dava pertanto fondo alle proprie risorse causando a lungo andare quelli che Tomasi di Lampedusa definiva “voli di rondini”. E quale secolo poteva meglio esprimere questa frenesia di vivere e di apparire se non il frivolo, leggiadro Settecento che tuttavia, dietro questa apparente facciata di mondanità racchiudeva problematiche sociali che sfoceranno poi nella rivoluzione francese con grosse ripercussioni in tutta Europa. Alla fine del Seicento, in specie con il taglio della via Maqueda, la città è tutta un cantiere: le due arterie principali e le strade limitrofe si arricchiscono di palazzi architettonicamente ancora espressione di un gusto tardo-barocco che sfocerà, nel giro di pochi decenni, nel lezioso stile rococò. Le decorazioni dei grandi saloni rispondono a pieno a questo nuovo gusto importato dalla Francia ma che da noi, specie nelle arti applicate, assume un carattere del tutto originale e innovativo. Contestualmente alla costruzione dei palazzi, con l'insorgere della moda per la villeggiatura, e sull'esempio delle ville vesuviane a Napoli, l'agro palermitano si arricchisce di numerose ville. In particolare luoghi prediletti saranno la Piana dei Colli e la zona di Bagheria. L'omogeneità del tema consentirà, a differenza dello scorso anno, di fare un solo incontro iniziale nella sede dell'associazione per illustrare a grandi linee gli aspetti storici, artistici, politici ecc…che caratterizzarono il secolo XVIII. Le visite si svolgeranno di domenica a cadenza mensili. Le date - legate alla disponibilità dei proprietari - saranno stabilite di volta in volta e sarà data con largo anticipo comunicazione ai soci tramite posta elettronica e pub- blicazione sul notiziario. I soci interessati sono pregati di comunicare la propria adesione all'associazione. Si fa presente che per effettuare la visita, il numero degli aderenti non dovrà essere inferiore a 20. Inoltre è possibile, qualora interessati, fare partecipare alle visite domenicali, previa prenotazione, parenti ed amici. Giovedì 16 gennaio, ore 16.30, presso i locali dell'Associazione, CONVERSAZIONE SUL SETTECENTO A PALERMO. È in programma, come prima visita Villa Niscemi. La data è da stabilire. Chiunque ne fosse interessato è invitato a prenotarsi. Novembre - Dicembre 2013 NOTIZIARIO 15 Si ripropone anche quest'anno l'ormai consueta rassegna cinematografica, appuntamento con il cinema di qualità, seguita con interesse da molti membri della nostra associazione. Si inizia a febbraio e saranno dodici le opere che verranno proiettate con cadenza settimanale. La scelta come sempre sarà varia ed interessante. A darcene qualche anticipazione è la Prof. Eliana Lo Castro Napoli, critico cinematografico del “Giornale di Sicilia”, che la organizza ormai da tre anni. Tutti coloro che fossero interessati a questa iniziativa possono prenotarsi presso la sede dell’Associazione entro e non oltre il 31 gennaio. Mini Rassegna Cinematografica duemilaquattordici Care Amiche ed Amici, sono lieta di essere stata chiamata ancora una volta ad occuparmi del vostro piccolo, grande Cineclub, forte anche della validissima collaborazione della Dott.ssa Giovanna Giacone, cinefila entusiasta e competente. Ecco alcune “indiscrezioni” sul programma di quest'anno che spero sarà gradito come i due precedenti. Ampio spazio verrà dato ai registi siciliani che si impongono sempre più all'attenzione nazionale ed internazionale. Rivedremo La migliore offerta, l'ultimo “gioiello” di Giuseppe Tornatore, ma scopriremo anche la genialità di Roberto Andò, raffinato regista palermitano, fin qui autore di film intellettualistici e riservati a pochi, che ci ha sorpreso con Viva la libertà, un'opera intelligente ed ironica che mette d'accordo tutti, divertendo, emozionando e facendoci riflettere. Fra i siciliani di successo anche È stato il figlio, bell'esordio di Daniele Ciprì, dopo il “divorzio” da Franco Maresco. Quest'anno il Festival di Venezia ha puntato i riflettori sul documentario, un genere sempre più aperto alla sperimentazione e sempre più vicino al cinema di finzione per stile e contenuti, premiando Sacro Gral di Gianfranco Rosi col Leone d'Oro. In considerazione di ciò, si è pensato di proporvene almeno uno e la scelta è caduta su Terramatta di Costanza Quatriglio, presentato proprio allo scorso festival di Venezia con buon successo di pubblico e di critica. Ancora una palermitana di talento, col suo bel documentario che ci fa conoscere Vincenzo Rabito, uno straordinario scrittore siciliano semianalfabeta sconosciuto ai più, autore di un interessantissimo diario che ripercorre, attraverso le sue vicende personali, la storia italiana del Novecento. Un paio di film saranno dedicati all'attore-regista Ben Affleck NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 e al suo cinema di denuncia, ma non mancheranno, per risollevare gli animi, almeno un paio di commedie, una delle quali lo spassosissimo Colpi di fulmine, che segna il passaggio di Neri Parenti dal “cinepanettone” ad un tipo di commedia più intelligente e più vicina alla grande tradizione della “commedia all'italiana”. Sceglieremo per voi anche due grandi autori del cinema internazionale, uno dei quali lo straordinario iraniano Asghar Fahradi con il suo splendido pluripremiato Una separazione. Ma non mancheranno anche esempi di cinema realizzato da registe donne. Non aggiungo altro. Il resto lo scoprirete voi stessi al momento opportuno. Sarà comunque un programma vario, che piacerà agli appassionati del buon cinema, ma anche a chi vuole trascorrere un pomeriggio - occasione utile di incontro e socializzazione - in modo piacevole e intelligente. Eliana L. Napoli SERVILLO affleck rush 16 Nuovi Arrivi in Biblioteca “Selinunte” insieme a Hulot e Fougères a cura di Adriana Fresina e Giuseppe L. Bonanno “La banda Sacco” di Andrea Camilleri - Sellerio Editore “Blues di mezz'autunno” di Santo Piazzese - Sellerio Editore “La biblioteca dimenticata” Il fondo librario antico a stampa Di Stefano a cura di Maria Mondello e Maria Concetta Valenti - Cricol “Arcobaleno” di Adalpina Fabra Bignardelli - S.c.e. (Spazio Culturale Ediz) “Gli affreschi degli oratori rupestri di Assoro e del suo territorio” di Carmelo Martire - ArcheoClub Assoro “Il tetto ligneo dipinto della Basilica di San Leone di Assoro" di Carmelo Martire - ArcheoClub Assoro “E' già mattina” di Alberto Samonà - Bonanno Editore “Il veleno dell'oleandro” di Simonetta Agnello Hornby - Feltrinelli “Un uomo molto cattivo” di Giuseppe Di Piazza - Bompiani “Un covo di vipere” di Andrea Camilleri - Sellerio Novembre - Dicembre 2013 NOTIZIARIO Il ricordo del nostro caro amico Luciano Domanti Purtroppo il 22 settembre dell'anno in corso è venuto a mancare il nostro socio ed amico Luciano Domanti, scrittore, giornalista e pubblicista. Quando il nostro Presidente dell'Associazione Dott. Rino Bruno ha posto in essere l'ottima iniziativa di riunire tutti gli ultraottantenni regionali in un simpatico incontro, la partecipazione è stata tanto estesa che mi ha fatto percepire come anche molti dei soci si ricordavano del collega ed amico Luciano Domanti: egli fu, per lunghi anni e fin dall'inizio della pubblicazione del Notiziario della nostra Associazione, “Direttore responsabile”, possedendo la qualità di pubblicista e giornalista. Lo conoscevo personalmente prima ancora di entrare entrambi alla Regione Siciliana: in occasione del Natale del 1969, mi ha omaggiato della “La guida pratica del Cerimoniale” con dedica riferita ad “epoche lontane quando in noi verdeggiava la pastura ed i sogni sembravano realtà”. Ma di lui voglio in particolare ricordare la sua signorilità, la sua simpatia, la sua capacità di dialogo brillante che lo rendevano particolarmente amabile a tutti. Facendo parte della stessa cooperativa edilizia regionale, abbiamo abitato per lunghi anni nello stesso stabile, anche se la sua presenza, nei vari periodi dell'anno in quanto le necessità familiari della consorte (l'adorabile Rolly) lo costringevano spesso a dimorare a Parigi. Ciao Luciano, prepara i tuoi aneddoti e le tue divertenti battute; quando ti avremo raggiunto ce li racconterai; e noi ti ascolteremo ed il tuo silenzio di oggi avrà una spiegazione! Licia Lui il Nostro Ricordo Il 7 ottobre 2012 è deceduta la nostra socia Porchio Giovanna. Al marito Giuseppe Pennolino ai figli Antonella e Roberto, le più sentite e sincere condoglianze da parte dell'A.I.Q.Re.S. Il giorno 29 luglio c.a. è deceduto il nostro socio Ferrigno Michele. Ai parenti e familiari tutti le più sentite condoglianze da parte dell'A.I.Q.Re.S. E' scomparso il nostro caro socio, nonché scrittore e poeta Vito Sano'. Alla moglie Mela Mondì Sanò, ai parenti e familiari tutti le più sentite e sincere condoglianze da parte dell'A.I.Q.Re.S. Il giorno 17 agosto c.a. è deceduto il nostro socio Miserendino Alberto. L'A.I.Q.Re.S. esprime le più sincere e sentite condoglianze ai familiari tutti. Il Presidente Rino Bruno i dirigenti e i collaboratori tutti esprimono le più sentite condoglianze alla socia Dott.ssa Laura Agati Labate e alla sua famiglia per la perdita dell'adorato consorte Ing. Paolo Labate, già Dirigente Superiore Coordinatore degli Ispettorati Regionali del lavoro della Sicilia. Il giorno 24 ottobre c.a. è deceduto il nostro socio Rigatuso Antonio. Alla moglie Maria Cristina Anello, ai parenti e familiari tutti le più sentite e sincere condoglianze da parte dell'A.I.Q.Re.S. E' deceduto il nostro socio Carmelo Saccà. Alla moglie ai figli e ai familiari tutti, l'A.I.Q.Re.S. porge le più sentite e sincere condoglianze 17 18 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 A RISTOTELE centro veterinario I vantaggi o erti ai nostri associati: 1) sconto del 20% sulle visite; 2) sconto del 15% sugli esami di laboratorio; 3) sconto del 10% sulle chirurgie; 4) visite a domicilio per i soci ultrase antenni residenti nella ci à di Palermo, importo di listino senza alcuna maggiorazione. 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Stefano Alvarado Osteopata, Fisioterapista Cell. 398042372 Dott.ssa Giulia De Bernardis Fisioterapista Cell. 3388018396 OSTEOPATIA / MASSOTERAPIA MASSAGGIO / LINFODRENANTE TAPING NEURO MUSCOLARE BENDAGGIO FUNZIONALE / ONDE D’URTO TECAR / FISIOTERAPIA RIEDUCAZIONE FUNZIONALE RIABILITAZIONE NELL’ETÀ EVOLUTIVA ELETTROTERAPIE ULTRASUONI / MAGNETOTERAPIA Via Vincenzo Di Marco, 29 - Palermo Teatro Lelio Via Antonio Furitano 5/A Tel. 0916819122 Novembre - Dicembre 2013 NOTIZIARIO 19 Centro A mazzone MITO SCIENZA TEATRO Allora perché il cancro al seno trova ancora impreparate troppe donne? Non è più il tempo della paura e del pregiudizio. Non è più il tempo di girarti dall’altro lato, dinanzi a quelle percentuali di mortalità che si possono evitare se solo riesci a valorizzare il tuo potere decisionale della salute. Avvicinati alle modalità moderne di prevenzione. Puoi sottoporti all’esame mammografico periodico, secondo le indicazioni scientifiche , ma è anche importante che tu ti difenda dalle complessità delle cause che determinano l’insorgenza del cancro e su cui puoi intervenire con la tua responsabilità personale, familiare, sociale e politica. L’ambiente, l’alimentazione, il movimento, il rapporto tra mente e corpo, ed altro ancora hanno un ruolo importante in tale complessità che in fondo non è altro che la quotidianità. Centro Amazzone Le donne del ti aiutano a sapere e a volere di più. Corso Alberto Amedeo, 13 - 90134 Palermo Tel. 091 6124003 - [email protected] - www.progettoamazzone.it per un contributo liberale, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, all’Associazione Arlenika Onlus Codice Iban: IT74F0200804697000300359201 20 NOTIZIARIO Novembre - Dicembre 2013 01 Rinnovate le cariche sociali 02 Indennità vacanza contrattuale 04 Incontri con l'Ass. Valenti e il Dott. Greco 05 Festa degli Ottuagenari 06 L'orribile vendetta del Mandarino Chang 10 Storia della Costituzione Italiana 12 Da una piccola idea ….. 13 Gita a Roccavaldina 14 Conoscere Palermo 15 3° Mini Rassegna Cinematografica 16 Nuovi arrivi in biblioteca 17 Il nostro ricordo 18 Convenzioni 19 Centro Amazzone 20 Buone feste Comunicato ai Soci Il nostro sito: www.aiqres.com è attivo e può essere consultato per essere sempre aggiornati sulle novità che interessano la nostra Associazione. Ricordiamo inoltre di comunicare le vostre e-mail p re s s o l ’ i n d i r i z z o d i p o s t a e l e t t ro n i c a : [email protected] per essere prontamente informati. Periodico a cura dell’Associazione Impiegati in Quiescenza della Regione Siciliana CORSO DI BRIDGE Si comunica ai Signori soci che, a febbraio, presso i locali dell’Associazione, inizierà un corso di Bridge, che verrà svolto un pomeriggio (da concordare) a settimana. Chiunque fosse interessato a questa iniziativa è invitato a dare la propria adesione, entro e non oltre il 31 gennaio 2014. Chiuseorie per F Si comunica ai Signori soci che, durante le festività natalizie, i locali dell’Associazione osserveranno i seguenti giorni di chiusura: dal 23 dicembre al 6 gennaio. ANNO XXXV - N. 5 - Novembre - Dicembre 2013
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