Network management e coprogettazione dei servizi Master Universitario di II Livello Dipartimento di Psicologia Studio APS - Analisi PsicoSociologica Anno Accademico 2014/2015 Le trasformazioni dei sistemi di welfare locale Nel corso degli ultimi anni, i ruoli professionali e organizzativi a cui è affidato il funzionamento e lo sviluppo dei servizi territoriali a carattere sociale, educativo e sanitario hanno dovuto confrontarsi con le trasformazioni socio-economiche e culturali che hanno interessato l’intera società rendendo gli abituali ambiti della vita quotidiana più incerti e fragili. Fragilità che le persone e le famiglie manifestano sotto forma di disagi più o meno accentuati e che riversano sul sistema di servizi con una domanda di aiuto più estesa e complessa. I servizi territoriali (Servizi Sociali, Scuole, Sanità, Associazioni, Sindacati) costituiscono un punto di riferimento privilegiato a cui rivolgersi e per molti l’unica possibilità per condividere difficoltà che vissute in solitudine si configurano come intrattabili e angoscianti. Contemporaneamente nella Pubblica Amministrazione (Enti Locali, Sistema Sanitario, Sistema Scolastico) sono in atto mutamenti di segno contrastante: da una parte si verificano riduzioni di organici, di risorse economiche e di funzioni operative; dall’altra si persegue il raggiungimento di maggiori funzionalità ed efficienze operando ridefinizioni strutturali e dei modelli operativi, esternalizzazioni di attività, introduzioni di strumenti di programmazione e valutazione, investimenti su accreditamenti e procedure di qualità, innovazioni nell’elaborazione informatica dei dati e nella formazione degli operatori. La contrazione del ruolo giocato dalla Pubblica Amministrazione ha così aperto un crescente spazio di mercato che ha favorito lo sviluppo di iniziative promosse da aziende private profit e dal privato sociale. Il mondo della cooperazione, in particolare, ha progressivamente affiancato Enti Locali e Aziende Sanitarie nelle attività di realizzazione di servizi pubblici (come indicato dalla Legge n.328 del 2000) contribuendo negli ultimi anni allo sviluppo di avanzate esperienze di direzione e gestione integrata (piani di zona, coprogettazione). Nei fatti è stato sancito il superamento di una visione del sistema di welfare imperniato essenzialmente sul ruolo giocato dallo Stato e si sta attuando un modello di “welfare mix” che fa leva sulla sussidiarietà. Nei territori la domanda di servizi sociali, educativi e sanitari è quindi assunta da reti organizzative composte da organizzazioni pubbliche, del privato sociale e del privato profit che operano perlopiù in modo frammentato valorizzando poco la generatività che questi sistemi potenzialmente potrebbero esprimere. Emerge quindi la necessità di sviluppare nuove competenze direzionali e gestionali per riconoscere le complessità insite nei funzionamenti di queste reti organizzative e assumerne la “governance”. La rilevanza di questa prospettiva è stata evidenziata, negli ultimi anni, dall'economia aziendale e dalla business administration che l’ha adottata per favorire il superamento dei modelli organizzativi di tipo burocratico centralizzati con altri capaci di valorizzare l'autonomia gestionale, il decentramento delle responsabilità, l'applicazione di criteri di valutazione basati sulla qualità e sulla produttività. La governance si profila innanzitutto come management, ossia come un insieme di dispositivi, meccanismi, tecniche e pratiche volti al raggiungimento di obiettivi stabiliti in termini di efficienza e produttività, di rapporto ottimale costibenefici. In questa prospettiva i processi di cambiamento che interessano i servizi territoriali e sollecitano il riposizionamento delle professionalità in essi coinvolte riguarda in particolare la possibilità di sviluppare articolazioni organizzative basate su network, di incrementare i flussi comunicativi orizzontali, di proporre nuove modalità di interfaccia con l'utenza, di attivare forme di coinvolgimento di un ampia platea di stakeholder. In questo quadro, i meccanismi di mercato avrebbero la funzione di imprimere alle politiche pubbliche la necessaria flessibilità ed efficacia, l'ampliamento delle comunicazione bidirezionali con gli utenti permetterebbe di calibrare le soluzioni in riferimento agli specifici contesti su cui insistono nonché ad attivare processi condivisi di decision making, il sistema degli audit e delle valutazioni basate su elementi qualitativi e quantitativi avrebbe il ruolo di garantire il controllo su dinamiche complesse che chiamano in causa una pluralità di attori, sia privati sia pubblici. Si sono così creati i presupposti per l’affermazione di un nuovo modello di welfare, più vicino alle comunità locali (“welfare community”), in grado sia di migliorare la capacità dei contesti territoriali di rispondere alle necessità e ai problemi che si sviluppano al loro interno, sia di sviluppare azioni di natura preventiva e promozionale orientate alla produzione di benessere. In questo nuovo scenario che si va delineando, le istituzioni pubbliche non si trovano più solo ad esercitare un ruolo di produttori di servizi, ma anche di promotori di nuove forme di “welfare locale” fondate sulla coprogettazione e sulla programmazione 2 condivisa. Ciò si concretizza nella capacità di coinvolgere e associare i soggetti locali per costruire comuni politiche di azione in ambito sociale, educativo, sanitario e ambientale, sviluppando convergenze attraverso processi partecipati e accordi di cooperazione; non si tratta quindi di produrre solo delle attività o dei servizi, ma condividere finalità strategiche che possono favorire un funzionamento integrato delle reti organizzative attivate. Sono processi complessi che possono realizzarsi solo se adeguatamente accompagnati e tutelati; per queste ragioni coloro che ricoprono ruoli di responsabilità gestionale o direzionale sono chiamati a svolgere funzioni di promozione, integrazione, connessione e coordinamento, ossia funzioni di “network management”. A queste figure è richiesto non soltanto di possedere competenze professionali e specifiche strumentazioni tecniche ma anche capacità di sviluppare una visione complessiva del funzionamento delle reti organizzative per integrare le azioni dei diversi soggetti operativi, favorire i necessari cambiamenti organizzativi e garantire una soddisfacente produzione di servizi. Per chi assume queste responsabilità è pertanto cruciale definire una propria realistica collocazione nelle reti che promuovono e in cui operano sperimentando l’esercizio di un potere che non si può fondare sulla sola legittimazione offerta dal loro posizionamento formale. Obiettivi Coerentemente con queste premesse, il Master “Network management e coprogettazione dei servizi” si propone di sviluppare capacità di esercizio di ruoli di responsabilità direzionale, gestionale e di consulenza in termini innovativi, più adatti alla complessità, all’incertezza e ai problemi che attraversano le reti organizzative preposte alla produzione di servizi. Si tratta cioè di rinforzare nei partecipanti competenze per promuovere lo sviluppo di cooperazioni produttive all’interno delle reti in cui operano o che possono attivare. Il percorso si propone quindi di offrire ai partecipanti l’opportunità di acquisire competenze e strumenti utili per affrontare le attese, le richieste e i problemi presenti nelle reti organizzative, in particolare: sviluppare capacità di osservazione, analisi e interpretazione dei contesti territoriali e dei sistemi organizzativi che al loro interno presidiano la realizzazione di servizi per la qualità della vita delle comunità locali (in una prospettiva che integra ricerca e intervento); sviluppare competenze gestionali di network management per la costruzione di reti organizzative interistituzionali, la realizzazione di progetti integrati, il reperimento e la valorizzazione delle risorse economiche e sociali, la regolazione dei conflitti di interesse..... ; favorire a partire dalla collocazione organizzativa di ogni partecipante la messa a punto di un profilo di ruolo che permetta un efficace esercizio delle funzioni di network management sostenuto da una adeguata dotazione strumentale; incrementare il valore della riflessività come leva per il trattamento delle complessità. Un modello di formazione integrato Per sviluppare capacità di conoscere e trattare in modo innovativo reti organizzative complesse occorre una formazione che sappia attivare stretti collegamenti tra i saperi teorici e i contenuti che interessano le organizzazioni coinvolte in esperienze di lavoro di rete. Il Master “Network management e coprogettazione dei servizi” propone una modalità formativa che integra gli approfondimenti teorici con la didattica attiva (esercitazioni) e l’esperienza sul campo ed è realizzato grazie alla partnership tra il Dipartimento di Psicologia dell’Università Bicocca, lo Studio APS, enti locali e imprese sociali interessate alla crescita di competenze utili alla progettazione e alla gestione di reti territoriali di servizi. Ai partecipanti il Master propone un percorso finalizzato all’acquisizione di competenze e strumenti per esercitare funzioni di “network management” all’interno di reti organizzative già operative o attivabili dedicate alla produzione di servizi. 3 Ai partner il Master propone interventi in ambiti di loro interesse, da realizzare all’interno delle reti organizzative in cui operano o che hanno interesse ad attivare. Gli interventi saranno concretamente realizzati dai partecipanti al Master con l’accompagnamento costante di tutor esperti nel campo della consulenza organizzativa. Le principali aree di apprendimento riguarderanno: gli aspetti inerenti l’assunzione e l’interpretazione di ruoli di responsabilità gestionale a cui è affidato il compito di esercitare funzioni di “network management”; le prospettive di osservazione e analisi delle realtà sociali e i processi finalizzati a identificare le problematiche prioritarie rispetto alle quali progettare e realizzare specifici servizi; le prospettive di osservazione e analisi dei funzionamenti delle reti organizzative, viste come imprese temporanee dedicate alla produzione di servizi, e i processi per produrre conoscenze utili all’azione; le metodologie e gli strumenti per esercitare efficacemente le funzioni di “network management”. Il setting formativo predisposto per la realizzazione del Master sarà caratterizzato dall’attivazione di diversi ambiti di lavoro: moduli tematici, seminari, spazi esercitativi e stage. L’apporto teorico concettuale sarà garantito da docenti dell’Università di Milano Bicocca e da professionisti dello Studio APS: o o o o o o o o o o o Alessandro Capocchi (Dipartimento di Scienze Economico-aziendali e Diritto per l’Economia) Francesco Paolo Colucci (Dipartimento di Psicologia) Franca Crippa (Dipartimento di Psicologia) Grazia Gacci (Studio APS) Claudia Marabini (Studio APS) Massimo Miglioretti (Dipartimento di psicologia) Mario Moschetti (Esperto, ex Segretario Generale del Comune di Lecco) Franca Olivetti Manoukian (Studio APS) Paolo Rossi (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale) Monica Savio (Studio APS) Luca Vecchio (Dipartimento di psicologia) L’intero percorso formativo sarà accompagnato da due formatori che avranno il compito di favorire la rielaborazione e il raccordo dei contenuti proposti dai diversi docenti per contribuire alla progressiva acquisizione da parte dei partecipanti delle competenze per l’esercizio di funzioni di network management: o Marco Brunod (Studio APS) o Monica Colombo (Dipartimento di Psicologia) I destinatari Il Master è rivolto a un massimo di 24 partecipanti in possesso di titolo di studio magistrale o specialistico o laurea quinquennale. La partecipazione è aperta a 2 tipologie di destinatari: a. neolaureati con titolo magistrale o specialistico che individuano uno spazio di collocazione e di sviluppo professionale nell’ambito della progettazione e gestione di reti organizzative territoriali dedicate alla produzione di servizi. Per questa tipologia di partecipanti è prevista la possibilità di attivare percorsi di apprendistato in alta formazione in funzione della pubblicazione nel 2014 del bando regionale Fixo; b. responsabili e tecnici che a vario titolo già lavorano nell’ambito della progettazione e gestione di reti organizzative territoriali dedicate alla produzione di servizi e intendono migliorare e rafforzare le loro competenze in rapporto all’esercizio del loro ruolo. 4 Organizzazione e struttura del Master Il Master “Network management e coprogettazione dei servizi” si svolgerà da Novembre 2014 ad Aprile 2016 (18 mesi) e sarà articolato in tre fasi: Fase 1 Strumenti concettuali e metodologici per l’osservazione, l’analisi e la conoscenza del contesto sociale e organizzativo Novembre 2014 Marzo 2015 Fase 2 Strumenti concettuali e metodologici per la costruzione di reti organizzative e la progettazione di interventi integrati Aprile 2015 Ottobre 2015 Fase 3 Strumenti concettuali e metodologici per la gestione di reti organizzative e di progetti integrati di intervento Novembre 2015 Aprile 2016 Il percorso formativo sarà articolato in: 1 5 moduli di 2 giornate ciascuno, suddivisi nelle 3 fasi (240 ore = 30 CFU) 3 seminari (24 ore = 2 CFU) 3 moduli esercitativi (36 ore = 3 CFU) uno stage (500 ore = 20 CFU) I partecipanti dovranno seguire almeno 3 dei seminari proposti che permetteranno di approfondire i contenuti dei moduli con particolare riferimento agli strumenti e alle tecniche. I moduli esercitativi si svolgeranno a partire da gennaio 2016 in piccoli gruppi e saranno finalizzati alla definizione, al monitoraggio e alla supervisione dei progetti individuali. Nel corso dei 18 mesi di attuazione del Master ogni partecipante sarà impegnato: per 300 ore (in totale 37,5 giornate, con una media poco superiore alle 2 giornate al mese) in attività (moduli, seminari e esercitazioni) che si realizzeranno presso le sedi dell’Università di Milano Bicocca; per 500 ore (in totale 62,5 giornate, con una media poco superiore alle 3 giornate al mese) in stage che si realizzeranno presso organizzazioni partner (i partecipanti che a vario titolo già lavorano nell’ambito della progettazione e gestione di reti organizzative territoriali dedicate alla produzione di servizi potranno utilizzare parte delle loro esperienze come materiali di lavoro di stage). La tabella seguente sintetizza i contenuti che saranno approfonditi nei 15 moduli previsti nelle tre fasi del percorso formativo, i temi dei seminari e i CFU assegnati per ogni attività: FASI 1 Strumenti concettuali e metodologici per l’osservazione, l’analisi e la conoscenza del contesto sociale e organizzativo Moduli CONTENUTI Ore CFU 1 Modelli di welfare, sviluppo del territorio e politiche sociali Paolo Rossi 16 2 2 Produrre servizi: paradigmi culturali Franca Olivetti Manoukian 16 2 3 Conoscere il contesto: la ricerca azione Francesco Paolo Colucci 16 2 4 Conoscere il contesto: Il trattamento dei dati Franca Crippa 16 2 5 Assetti istituzionali e reti organizzative Paolo Rossi 16 2 5 6 Sviluppare reti locali per affrontare i problemi del territorio Franca Olivetti Manoukian 16 2 7 Riferimenti normativi per lo sviluppo del welfare locale Mario Moschetti 16 2 8 La progettazione in rete di interventi integrati Grazia Gacci 16 2 9 Le dimensioni economiche nella costruzione di progetti di rete Alessandro Capocchi 16 2 10 Il monitoraggio e la valutazione della rete e degli interventi che realizza Monica Savio 16 2 11 Esercitare funzioni di network management Massimo Miglioretti 16 2 12 Promuovere la partecipazione dei destinatari alla realizzazione dei servizi Luca Vecchio 16 2 13 Dinamiche di potere e gestione dei conflitti Massimo Miglioretti 16 2 14 La governance delle reti organizzative Claudia Marabini 16 2 15 Documentare il funzionamento della rete e gestire le comunicazioni Luca Vecchio 16 2 Seminario 1 Strumenti per la gestione economica (Alessandro Capocchi) 8 1 Seminario 2 Strumenti per un’analisi ecologica e interdisciplinare del contesto (F. Colucci) 8 1 Seminario 3 Strumenti per la costruzione di indicatori (Franca Crippa) 8 1 Seminario 4 Strumenti per lo sviluppo di progetti integrati (Grazia Gacci) 8 1 Seminario 5 Strumenti normativi per la coprogettazione (Mario Moschetti) 8 1 Seminario 6 Strumenti per l’analisi delle reti interorganizzative (Paolo Rossi) 8 1 Seminario 7 Strumenti per il monitoraggio e la valutazione (Monica Savio) 8 1 Seminario 8 Strumenti per la valutazione della qualità percepita (Luca Vecchio) 8 1 2 Strumenti concettuali e metodologici per la costruzione di reti organizzative e la progettazione di interventi integrati 3 Strumenti concettuali e metodologici per la gestione di reti organizzative e progetti integrati di intervento PROGETTO COMPLESSIVO Ore CFU Didattica 240 30 Seminari 24 3 Esercitazioni 36 3 Stage - Project Work 500 20 Prova finale - 4 TOTALE 60 6 Costi e modalità di partecipazione Il costo della partecipazione al Master “Network management dei servizi” è previsto in Euro 4.000,00. Per l'iscrizione è richiesto un colloquio preliminare finalizzato ad approfondire le attese delle persone interessate e a verificarne la congruenza con gli obiettivi e la metodologia della proposta formativa. Direttore Monica Colombo Coordinatore Marco Brunod Comitato di coordinamento Staff di progetto Marco Brunod Francesco Paolo Colucci Franca Crippa Massimo Miglioretti Franca Olivetti Manoukian Paolo Rossi Luca Vecchio Marco Brunod Monica Colombo Silvia Nejrotti Monica Savio Francesco Vignola Segreteria organizzativa Celestina Croce Dipartimento di Psicologia Piazza Ateneo Nuovo, 1 Ed. U6 20126 Milano Tel. 264483848 Sede delle attività Il Master si svolgerà presso una sede dell’ Università degli Studi di Milano – Bicocca. Contatti E-mail: [email protected] I soggetti promotori Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Milano – Bicocca Il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca si è costituito nel gennaio 1999, in seguito alla nascita della Facoltà di Psicologia presso l’ Università degli Studi di Milano-Bicocca, con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza della ricerca scientifica nelle diverse aree della psicologia e di offrire progetto didattico complessivo comprendente corsi di laurea triennali di primo livello, corsi di laurea magistrale biennali, percorsi formativi post-lauream. www.psicologia.unimib.it APS - Studio di Analisi Psicosociologica (Milano) Lo Studio APS realizza da oltre 40 anni attività di formazione, consulenza e ricerca in organizzazioni pubbliche e private. Grazie alle esperienze acquisite e al costante impegno di ricerca per affinare gli originari riferimenti alla psico-sociologia, lo Studio APS ha messo a punto una prospettiva di intervento, teorica e metodologica, finalizzata a promuovere e sostenere concreti processi di sviluppo organizzativo. Gli interventi di consulenza e gli accompagnamenti formativi sono messi a punto in stretta e attiva collaborazione con chi lavora all’interno delle organizzazioni clienti. www.studioaps.it 7
© Copyright 2025 ExpyDoc