LAGORAI – MALGA VALMAGGIORE BIV. PAOLO

Avvicinamento: Si prende la SS Feltrina che si segue fino a Quero per
Domenica 27 Luglio 2014
LAGORAI – MALGA VALMAGGIORE
BIV. PAOLO E NICOLA – CIMA CECE
Proposta da: Ennio Bonaventura e Enrico Porcellato
Tel. 348.3192189
Partenza:
Domenica 27 Luglio 2014
ore 6,00 dal parcheggio della palestra di Dosson
ore 6,15 dal parcheggio dello stadio di rugby di Monigo
Rientro previsto: ore 20,30
Difficoltà:
EE Percorso impegnativo che presuppone una buona
condizione fisica e un discreto allenamento. Su sentiero
a tratti innevato fino alla spalla che conduce alla dorsale
finale, poi su sfasciumi e saltini di roccia fino alla cima.
Lunghezza: 14 km
Dislivello:
1150 m
Quota massima: 2754 m ( Cima di Cece )
Tempi:
7 ore
Equipaggiamento: Completo da alta montagna con buoni scarponi
pile, giacca a vento, berretto, guanti, occhiali da sole,
crema solare, indispensabili i bastoncini e utili i
ramponcini. Bevande e pranzo al sacco.
Cartografia: Tabacco 14 Sentieri: 355 - 349
Costi auto: A/R 290 km x 0,20 € = 58,00 €
poi deviare sulla sinistra Piave fino a Busche. Si prosegue in direzione di
Agordo e Cencenighe, qui si svolta a sinistra e passata Falcade, si sale
verso il Passo Valles. Superato il valico si scende fino all’innesto con la
strada del Passo Rolle, che si segue in discesa fino a Predazzo. Passato il
centro si stacca sulla sinistra la stretta stradina in parte asfaltata che porta
al ristorante Miola e poi alla Malga Valmaggiore dove si parcheggia.
Tappe del percorso: Malga Valmaggiore 1603 m – Bivacco Paolo e
Nicola 2180 m – Cima di Cece 2754 m – Bivacco Paolo e Nicola 2180 m –
Malga Valmaggiore 1608 m.
Escursione: Poco prima della malga stacca sulla sinistra il sentiero n°
335 diretto a Forcella Valmaggiore e al Bivacco Paolo e Nicola. Per
comoda mulattiera si entra nel bosco e si comincia a salire con pendenza
mai eccessiva; si oltrepassa il rio su un bel ponticello di legno e,
guadagnando quota, si giunge al limite della vegetazione. Nei pressi del
piccolo Laghetto di Valmaggiore (asciutto a stagione inoltrata) si scorge il
vallone da risalire per giungere alla forcella ed al bivacco. Attaccando il
valloncello, la mulattiera si trasforma in sentiero rimanendo però sempre
abbastanza comoda e con pochi zigzag, superato il bivio per il Lago e la
Forcella di Morégna, si arriva abbastanza velocemente alla Forcella
Valmaggiore 2180 m. Il posto è abbastanza frequentato, considerato che
qui sorge uno dei pochi bivacchi "ufficiali" del Lagorài, il Bivacco Paolo e
Nicola; dotato di 6 posti letto, di stufa e di acqua nelle immediate
vicinanze. Da qui, volendo, si può anche salire alla soprastante Cima
Valmaggiore. Per proseguire verso la Cima di Cece occorre deviare verso
sinistra sul segnavia n° 349 per immettersi, dopo aver superato un modesto
costone erboso, nell’ampio Vallone di Cece. Qui il sentiero lascia
nuovamente posto ad una mulattiera di guerra; sono ancora visibili resti di
postazioni, trincee e baraccamenti, e a tratti si cammina su quel che resta
di un lastricato alle volte ancora perfettamente conservato. Il luogo è
pietroso e severo e la Cima di Cece, le cui bastionate rocciose chiudono il
vallone, appare come un insignificante accumulo di pietre mentre, molto più
ardite, si ergono le guglie del Campanile e del Dente di Cece. Con
pendenza sempre moderata e procedendo su grossi massi, si guadagna la
testata del vallone; il sentiero abbandona la pietraia e comincia a salire in
costa (resti di muretti a secco a sostegno dei tornanti) fino a che, dopo un
breve canalino terroso, si giunge su un panoramico ripiano a 2600 m. Da
qui stacca la traccia che conduce alla cima; sempre per traccia militare ci si
avvicina al grande ammasso di blocchi della vetta fino ad arrivare alla bella
e panoramica croce sulla Cima di Cece 2754 m. Poco sotto e tutto intorno
vi sono abbondanti resti di postazioni militari e di baraccamenti. Da qui il
panorama è davvero vasto: le cime del Lagorài e la Cima d’Asta, Catinaccio
e Latemar, Cima Bocche, Marmolada, Pale di San Martino nonché
Sassolungo e Sella e, verso la pianura, Schiara e Vette Feltrine.
Grafico del percorso:
Cartina: Scala 1:30.000
N
Escursionando con… La Soldanella
I LAGORAI
I Lagorai rappresentano l’angolo di natura più intatta del Trentino. La
catena si allunga dal Passo Manghen al Passo Rolle per una lunghezza di
circa 35 km e nel loro ultimo tratto, nel settore che gravita intorno al
Colbricon e al Passo Rolle, sono inseriti nel Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino. E’ estremamente difficile ritrovare su Alpi o Prealpi
una zona montuosa così vasta e così poco interessata da opere
dell’uomo. Da sempre, ed ancora oggi, i Lagorai sono infatti le montagne
dei pastori che risalgono da tempi immemorabili lungo le boscose vallate
per raggiungere i pascoli d’alta quota, ultimo manto vegetale prima delle
pareti rocciose, rese aspre e tormentate dalla loro natura litologica. Qui,
infatti, non ci si trova davanti ne a dolomite ne a calcari, rocce di tipo
sedimentario, ma a porfidi, rocce eruttive formate prevalentemente da
quarzo e ortoclasio. I Lagorai non sono quindi montagne banali; sono
solo solitarie. Attributo che, se vogliamo, le rende ancora più ricercate
dal punto di vista naturalistico ed escursionistico. Per provare che
quanto si dice è vero è sufficiente percorrere il trekking dei Lagorai, il
cosiddetto "Traslagorai": pietraie, passaggi esposti, tratti attrezzati,
silenzi ormai innaturali, punti di appoggio scarsi: insomma, un trekking
d’altri tempi nella provincia che è un po' la patria dell’escursionismo. La
rete di sentieri segnalati sfrutta, in moti casi, mulattiere e piste costruite
durante la prima guerra mondiale. Qui, infatti, lungo il crinale, passava
il fronte Italo - Austriaco, fronte difeso ad ogni valico e ad ogni punta da
trincee austriache. Le battaglie più cruente furono quelle sul Monte
Cauriol e infatti oggi l’omonimo rifugio rappresenta in pratica un museo
della Grande Guerra visti i reperti che conserva. Molto attraenti dal
punto di vista escursionistico, oltre che le vette, i numerosi laghi naturali
che costellano soprattutto il versante settentrionale della catena.
Prossima escursione: Giov. 14 / Ven. 15 / Sab. 16 Agosto 2014
GRUPPO DI BRENTA – FERRATE CASTIGLIONI E IDEALE
Proposta da: Ivano Criveller / tel. 335.8357925
Presentazione: Martedì 12 Agosto 2014 ore 21,00