16 MERCOLEDÌ 19 marzo 2014 l’ora della calabria C O S E N Z A Un piano contro i rischi idrogeologici Passa in consiglio provinciale il Pppr, sarà più facile monitorare il territorio Oliverio nel Consiglio di ieri mattina Una nuova riunione del consiglio provinciale di Cosenza, presieduta da Orlandino Greco, si è tenuta ierim attina presso la Sala delle adunanze di piazza XV Marzo a Cosenza. Ad un breve intervento dell’assessore provinciale al Bilancio, Antonio Graziano, che ha introdotto i la- vori del Consiglio effettuando alcune comunicazioni tecniche sul prelevamento dal Fondo di riserva, sono seguite le comunicazioni del presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, che ha sottolineato l’importanza strategica del Piano di previsione e prevenzione dei rischi (Pppr) della Provincia di Cosenza in discussione al primo punto all’ordine del giorno. Quest’ultimo, dopo l’adozione dal Consiglio, sarà immediatamente portato al vaglio e all’attenzione della Conferenza di pianificazione provinciale nel corso della quale saranno coinvolte non solo le amministrazioni comunali, ma anche le associazioni di categoria e tutti gli agenti di sviluppo del territorio. Il documento, che riguarda tutti i rischi territoriali, da quelli idrogeologici a quelli antropogenici, è stato ampiamente illustrato dall’ingegniere Gianni Greco, dal geologo Carlo Tansi e dall’ingegnere Pietro Mari, che ne hanno curato gli aspetti tecnico-scientifici. E’ poi seguito il dibattito, nel corso del quale è intervenuto il consigliere provinciale del Psi, Pietro Lopez e che è stato concluso dal presidente della Pro- vincia di Cosenza Mario Oliverio che ha ricordato il ruolo da protagonisti svolto dai sindaci e dai Comuni nella fase di aggiornamento. «Da oggi - ha detto Oliverio - parte la fase conclusiva e questo importante strumento sarà messo a disposizione di quanti vorranno suggerire modifiche e proposte. Quello che adottiamo oggi è, quindi, uno strumento di grande importanza strategica che riguarda il corretto sviluppo del territorio. Esso, infatti, offre corrette indicazioni sui rischi che minacciano il nostro territorio ed inverte una logica che, consentendo di urbanizzare anche zone ad alto rischio ha, di fatto, vanificato lo sviluppo dello stesso e l’uso di importanti strumenti finanziari». «Mi auguro - ha concluso il presidente della Provincia di Cosenza che esso possa essere validamente utilizzato e valorizzato come una vera e propria opportunità da parte della Regione Calabria e, attraverso di esso, possa essere definitivamente superato un approccio che, fino ad oggi è stato, per così dire, “schizofrenico” nei confronti delle calamità naturali che nel tempo hanno colpito e ferito questa nostra regio- celico Gli ambientalisti chiamano il prefetto «Ci aiuti a togliere le multe al presidio» Nuova riunione del Comitato ambientale presilano, che non demorde e continua, con i propri volontari, a monitorare le operazioni di scarico e trattamento dei rifiuti nell’impianto di Calabra Maceri a Rende e nel sito della Mi.Ga. di contrada San Nicola di Celico. Gli ambientalisti si sono incontrati ieri sera presso la sala consiliare del Comune di Celico, dove hanno affrontato diverse tematiche, prima fra tutte le vertenze aperte con le forze dell’ordine a causa delle multe e delle contravvenzioni che molti di loro hanno ricevuto sia da parte della Digos che dalla polizia provinciale, a seguito della manifestazione del tutto pacifica volta a bloccare l’accesso al sito di compostaggio ai camion carichi di rifiuti “tal quale”, chiedendo il rispetto delle leggi vigenti. Per i provvedimenti emessi nei loro confronti, che appaiono una vera e propria azione ritorsiva, si attende l’esito dell’ incontro, richiesto dal sindaco di Rovito Felice D’Alessandro, tra gli amministratori presilani ed il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, che dovrebbe tenersi a giorni. Ovviamente la speranza è che esso possa essere risolutivo della situazione, con l’accoglimento da parte del Prefetto delle istanze dei cittadini. Subito dopo sono state discusse una serie di nuove iniziative che il Comitato intende portare avanti nelle prossime settimane a cominciare dall’ “Happening con l’arte per tutelare l’ambiente”, organizzato per sabato prossimo 22 marzo, dalle 8 alle 18 presso l’area del “presidio ambientale” di Celico, divenuto luogo simbolo della lotta ambientalista, dove «la gente della presila hanno affermato i rappresentanti del Comitato - unita e compatta, si è ritrovata a com- battere per rivendicare il sacrosanto diritto alla salute e alla libertà, a tutela dell’ambiente». Ritenendo importante lasciare una traccia che possa ricordare in futuro l’azione della loro protesta, sarà realizzato collettivamente, un’opera d'arte sul muro adiacente il presidio. «Avrà il sapore della provocazione - hanno proseguito gli ne. Basti pensare che ancora permane il commissariamento e che le risorse destinate agli interventi restano ancora inutilizzate». «Con l’adozione di questo strumento - ha concluso Oliverio - mettiamo, dunque, un altro tassello importante e scriviamo un’altra pagina qualificante nell’azione di governo del nostro territorio». Messo ai voti, il Oliverio soddisfato punto è stato approvato a larghissima «E’ uno strumento che maggioranza, con la permette di sola astensione del intervenire con logica» consigliere provinciale Ernesto Clausi. L’ultimo punto all’ordine del giorno riguardante l’Avviso pubblico per la realizzazione dei Contratti locali di sicurezza Por Calabria Fers 2007/2013 Asse IV Qualità della vita e inclusione sociale- Linea intervento 4.3. I. 2 - Protocollo d’intesa-provvedimenti, dopo una breve illustrazione all’assemblea provinciale da parte dell’ingegnier Giovanni Soda, è stato approvato all’unanimità. Il consiglio provinciale sarà convocato in data da stabilirsi. organizzatori della iniziativa e rimarrà, per un tempo utile, a ricordare la nostra mobilitazione». «Guernica - cittadina spagnola dal triste primato, è stata la prima città in assoluto ad aver subìto un bombardamento aereo. Picasso realizzò l'omonimo dipinto stigmatizzando il lutto e la tragedia della cittadina rimanendo a perenne memoria». «Chiediamo scusa a Picasso per l’accostamento - concludono gli ambientalisti - ma noi, nel nostro piccolo, proveremo ad immortalare l’umile e dignitosa storia del nostro territorio: bombardato ed avvelenato». CINZIA GARDI [email protected] Il presidio ambientalista dei giorni scorsi donnici Il Comitato insiste: «Il Crc non è in regola» Il Comitato di difesa del territorio di Donnici “No al Crc di Albicello” risponde alla lettera inviata dai dirigenti comunali Bartucci e Cucunato a Regione e Provincia. Il Comitato specifica che le affermazione sulla correttezza dell’impianto non corrispondono al vero perché il Centro di raccolta comunale «appare totalmente illegittimo, per la mancanza delle necessarie prescritte autorizzazioni regionali e/o provinciali, nonché la mancanza della procedura di Via». Continua il Comitato spiegando che risultano pertinenti le osservazioni della Regione Calabria: «Dipartimento 8 con nota prot. n° 0063475 del 24 febbraio 2014, assolutamente non scalfite dalle scarne deduzioni dei tecnici comunali. Non vi è dubbio quindi che il progetto in questione debba essere conforme “anche con le modalità attuative previste dallo strumento urbanistico vigente”. Per quanto concerne la parte ricadente in zona agricola (anche se interessa una modesta porzione) e per la relativa strada di accesso il progetto necessita “ della procedura di approvazione in variante alle previsioni urbanistiche in vigore” (cfr. nota regionale prot. n° 0063475 del 24 febbraio 2014)». Anche la Provincia, dice il Comitato, ha molti dubbi sul progetto tanto che «ha dato incarico alla Polizia Provinciale di verificare “l’eventuali abusi sull’area di che trattasi”, e si resta fiduciosi dell’esito della verifica disposta. Anche sul punto, le argomentazioni comunali sono inconferenti e fuorvianti». «Un’ultima considerazione merita l’accenno del Comune al nulla osta paesaggistico rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici delle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone - scrive ancora il Comitato difesa del territorio di Donnici che si oppone al Crc di Albicello - infatti il detto nulla osta è stato rilasciato in mancanza di una precisa attività cognitiva in loco, che ove esplicata avrebbe portato a conoscenza dell’esistenza degli storici canali d’irrigazione e opere murarie connesse, meritevoli di tutela, e ostativi al rilascio del nulla-osta».
© Copyright 2024 ExpyDoc