Interventi del personale di ARPA FVG

Lo stato di qualita’ delle acque
della laguna di Marano e Grado –
l'impatto dei dragaggi
e il nuovo sistema di monitoraggio in continuo SHAPE
Marano 5 marzo 2014
LAGUNA DI MARANO
Visione europea della laguna
DISTRETTO IDROGRAFICO
DELLE ALPI ORIENTALI
Distretto idrografico
(WFD 2000/60/CEE)‫‏‬
delle alpi orientali
MARE ADRIATICO
MARINE STRATEGY
(MSFD 2008/56/CEE)‫‏‬
VISIONE
INTERNAZIONALE
PROTEZIONE
79/409/CEE “UCCELLI”
PROTEZIONE
92/43/CEE “habitat”
DIRETTIVA QUADRO 2000/60/CE : obblighi
BUONO STATO‫‏‬DI‫‏‬QUALITA’‫‏‬
ECOLOGICO E CHIMICO ENTRO IL 2015
RISPETTARE LA DIRETTIVA NITRATI :
DIMINUIRE I CARICHI DI FERTILIZZANTI
OBIETTIVI AGGIUNTIVI PER GLI AMBIENTI ASSOGETTATI A
CONSERVAZIONE ATTIVA
( sic/zps; PARCHI E RISERVE NATURALI, ECC)
GARANTIRE GLI USI LEGITTIMI :
PESCA‫‏‬E‫‏‬MOLLUSCHICOLTURA…‫‏‬BALNEABILITA’…???
ELIMINARE LE SOSTANZE PERICOLOSE
SCALA LOCALE : ANALISI DELL’AMBIENTE E DELLE PRESSIONI
Immagine del satellite ASTER (14/04/2007 sensore ASTER) in una
composizione di falsi colori (composizione delle bande spettrali 3-2-1)
effettuata durante una bassa marea
LAGUNA FOTO AEREA 2003
geomorfologia
Habitat ….water bodies …lagoon units
LA LAGUNA DI GRADO:
Un insieme di fiumi, terre
emerse, barene, velme e canali
Foto aerea 2003 : Perturbazione meccanica del sedimento
•Studio delle
pressioni
Cambiamento climatico
Evoluzione geomorfologica
PRESSIONI
Scarichi del
Bacino
scolante
ANALISI PRESSIONI /IMPATTI
– INQUINAMENTI PUNTUALI
(scarichi/incidenti)
– INQUINAMENTI DIFFUSI
• Nitrati dall’agricoltura
• Prodotti fitosanitari
• Inquinanti da traffico o ridadute
dall’atmosfera (camini)
• Combustioni
• Fissazione di inquinanti nei sedimenti
Pressioni locali
• Antropizzazione
– Consumo di ambienti natrurali
•
•
•
•
Erosione dei suoli;
Insediamenti urbani;
Porti nautici per la pesca/per il diportismoIper il trasporto
Attività produttive (Industria/artigianato/pesca))
• Attività produttive
•
•
•
•
Pesca tradizionale e vallicoltura intensiva
Molluschicoltura e pesca intensiva/estensiva;
Emissione di sostanze pericolose;
Navigazione
PERTURBAZIONE MECCANICA DEI SEDIMENTI
Prelievo di molluschi dal sedimento ( tapes philippinarum)
NAUTICA DA DIPORTO
F. Zellina
F. Cormor
7000 imbarcazioni
PORTO AUSA CORNO
MARANO
F. Stella
F. Natissa
AQUILEIA
APRILIA 3000
LIGNANO
GRADO
7000 imbarcazioni
PRESSURES : IDROVORE
80 000 ETTARI
attraverso
22 idrovore
sversano in
laguna
200 milioni
di mc/anno
Con almeno
1mg/l di nitrati e
0.01mg/l di fosfati o
di prodotti
fitosanitari
Total nitrogen loads
NUTRIENTI - AZOTO
NITRATI
PESTICIDI
Il problema mercurio
E la presenza di
metilmercurio in
condizioni di ipossia
TIPIZZAZIONE DELLA LAGUNA
IN CORPI IDRICI
Temperatura, salinità, ossigeno disciolto, clorofilla a e
sostanze nutrienti delle acque lagunari
Celio M., Acquavita A., Rossin P., D’Aietti A., De Zorzi S., Zanatta
L., De Marchi P., Faresi L., Strizzolo M., e altri ancora….
L’idrologia dell’ambiente lagunare è complessa in quanto dipendente da molteplici fattori:
-
posizione geografica,
geo-morfologia lagunare,
forzanti climatiche,
dagli scambi tra le masse d’acqua al suo interno e con il mare,
afflussi di acque dolci,
interventi antropici.
Campionamento matrice acquea
Campionamenti mensili: 2010-11-12
Valori medi stagionali
Periodo invernale
Periodo estivo
Temperatura (°C)
Periodo primaverile
Periodo autunnale
Campionamenti mensili: 2010-11-12
Valori medi stagionali
Periodo invernale
Periodo estivo
Salinità (psu)
Periodo primaverile
Periodo autunnale
Campionamenti mensili: 2010-11-12
Valori medi stagionali
Ossigeno disciolto (% saturazione)
Periodo invernale
Periodo estivo
Periodo primaverile
Periodo autunnale
Campionamenti mensili: 2010-11-12
Valori medi stagionali
Azoto e Fosforo inorganico disciolto (µg/L)
Periodo invernale (Azoto)
Periodo primaverile (Azoto)
Periodo invernale (Fosforo)
Periodo primaverile (Fosforo)
Campionamenti mensili: 2010-11-12
Valori medi stagionali
Azoto e Fosforo inorganico disciolto (µg/L)
Periodo estivo (Azoto)
Periodo estivo (Fosforo)
Periodo autunnale (Azoto)
Periodo autunnale (Fosforo)
Campionamenti mensili: 2010-11-12
Valori medi stagionali
Clorofilla a da fluorescenza indotta (µg/L)
Periodo invernale
Periodo primaverile
Dati Osmer (St.Fossalon di Grado)
Periodo estivo
Periodo autunnale
RAPPORTO
ALTO
FOCE FOCE
FOCE
ACQUE LAGUNA LAGUNA LAGUNA LAGUNA
ADRIATICO PO ISONZO TAGLIAMENTO REFLUE INVERNO PRIMAVERA ESTATE AUTUNNO
AZOTO/FOSFORO
25-30
>50 >200
>100
20-30
1150
875
680
400
SITUAZIONI ESTREME
Laguna ghiacciata – 6 e 7 Febbraio 2012
Foto: Antonio Tortora
Laguna di Marano con Lignano sullo sfondo
Laguna di Grado vicino a Belvedere
40
30
20
10
0
(°C)
30
20
10
Dec-12
Oct-12
Aug-12
Jun-12
May-12
Mar-12
Jan-12
Nov-11
Sep-11
Aug-11
Jun-11
Apr-11
Feb-11
Dec-10
Nov-10
Sep-10
Jul-10
May-10
Apr-10
Feb-10
0
Aprilia Marittima
Il modello matematico della laguna:
applicazioni idrodinamiche a supporto
dell’interpretazione‫‏‬
dei fenomeni ambientali
Isabella Scroccaro - ARPA FVG
con il contributo di
CNR-ISMAR di Venezia e OGS Trieste
Modellistica della laguna di
Marano e Grado – applicazioni in corso
1.
2.
3.
4.
5.
Studio della circolazione idrodinamica e del trasporto dei
sedimenti nella laguna di Marano e Grado e nell’areale
marino-costiero (in collaborazione con CNR ISMAR di
Venezia)
Valutazione del carico microbiologico nella laguna di Marano
e Grado proveniente dai fiumi e dalle idrovore (a cura di
ARPA FVG)
Studio HMWB di supporto al PRTA (a cura di ARPA FVG)
Studio del ciclo del mercurio ed il suo trasporto nel corpo
d’acqua (in collaborazione con OGS)
Predisposizione del modello biogeochimico della laguna (a
cura di OGS in collaborazione con ARPA FVG)
Strumenti
• Modello deterministico agli elementi finiti
SHYFEM (open source), sviluppato presso il
CNR-ISMAR di Venezia:
» Modulo idrodinamico
» Modulo di dispersione
» Altri moduli (temperatura e salinità, trasporto dei
sedimenti, etc.)
• Dati e parametri provenienti da campagne
di misura o ricavati dalla letteratura
I dati necessari
•
Linea di costa e batimetria
•
Dati meteo: direzione e velocità del vento, pressione, temperatura
dell’aria, umidità relativa, radiazione solare, precipitazioni (OSMER)
•
Dati di livello mareale e di onde (Servizio Idrografico Regionale e PC)
•
Portata dei fiumi (Servizio Idrografico Regionale)
•
Portata delle idrovore (Consorzio di bonifica)
•
Concentrazione di Escherichia coli (ARPA FVG)
•
Distribuzione granulometrica, misure di portate solide dei fiumi e misure
di solidi sospesi (Università di Trieste e Servizio Idrografico Regionale )
•
Etc…
La griglia e le stazioni
I fiumi
Portata del fiume Stella - anno 2007
100
90
portata [mc/sec]
80
Nome
Portata media
[m3/s]
Stella
35.4
Turgnano
0.5
Cormor
9.3
Zellina
1.1
Corno
4.6
Ausa
10.0
Natissa+Terzo
10.3
30
Isonzato
0.5
25
Totale
71.7
70
60
50
40
30
20
10
0
portata [mc/sec]
Portata del fiume Cormor - anno 2007
08
nge
07
vno
7
t- 0
se
07
oag
07
ugi
7
-0
ar
7
r-0
ap
m
07
nge
data
20
(da Ret, M., 2006. Bilancio idrologico e circolazione
idrica della Laguna di Marano e Grado. Tesi di laurea,
Università di Udine).
15
10
5
0
29-dic
17-feb
8-apr
28-mag
17-lug
data
5-set
25-ott
14-dic
Tempo di residenza
Sopra:
Marea e
vento di
bora
Sotto:
Solo
marea
Risultati preliminari 1
Risultati preliminari 2
Risultati preliminari 3
• Caso estivo
• Supporto al PRTA
Alcune riflessioni
• L’impatto dei fiumi è rilevante, in
particolare per la parte di Marano
• L’impatto delle idrovore non sembra
importante sul regime medio
• In attesa degli aggiornamenti…
STATO ECOLOGICO
della
Laguna di Marano e Grado
Aleffi I.F., Bettoso N., D’Aietti A., Faresi L., Milani L.,
Tamberlich F., Virgilio D.
ELEMENTI‫‏‬DI‫‏‬QUALITA’‫‏‬BIOLOGICA
per la definizione dello stato ecologico delle acque lagunari
FITOPLANCTON
17 st., trimestrale (2010-2012)
MACROFITE
25 st., annuale (2011)
MACROINVERTEBRATI BENTONICI
25 st., annuale (2011)
FAUNA ITTICA
32 st., semestr.(2010-2012)
Gli elementi di qualità biologica vengono valutati utilizzando degli
INDICI definiti nel DM 260/10. Lo stato di qualità deriva dal rapporto
tra i valori ottenuti con il monitoraggio e i valori attesi in condizione di
scarso/nullo impatto antropico (condizioni di riferimento).
valori osservati
RQE = -------------------------valori di riferimento
DISTURBO
STATO
nessuno-trascurabile
ELEVATO
lieve
BUONO
moderato
SUFFICIENTE
elevato
SCARSO
molto elevato
CATTIVO
1
0
FITOPLANCTON
(Dati espressi in cell/l)
FITOPLANCTON
Nel corso del monitoraggio sono stati registrati diversi fenomeni di intensa
proliferazione microalgale (eventi potenzialmente legati all’eutrofizzazione).
Nel FEBBRAIO 2012 una fioritura a carico della
diatomea Skeletonema sp.p.. ha interessato
quasi tutto il bacino lagunare, raggiungendo densità
molto elevate (oltre il milione di cell/l).
http://cfb.unh.edu/phycokey/phycokey.htm
Ad AGOSTO 2012, è stata osservata una
«fioritura» particolarmente abbondante ed estesa
a carico del dinoflagellato potenzialmente tossico
Dott.ssa M. Venuti
Dott.ssa M. Venuti
(ARPA FVG)
(ARPA FVG)
Alexandrium cfr. taylori.
Negli altri casi le alghe responsabili di tali eventi, capaci di
interessare talvolta l’intera laguna, appartenevano al
gruppo delle Cryptophyceae, piccole alghe flagellate.
MACROFITE
In collaborazione con il Dipartimento di Scienza della Vita – UNITS – dott.ssa Annnalisa Falace
MACROINVERTEBRATI
BENTONICI
TOSSICITA’‫(‏‬media 2010-2012)
CORPI IDRICI LAGUNARI
Risultati degli effetti tossici del sedimento su tre specie: batterio,microalga,crostaceo.
% test con
tossicità presente
0
0<Ti≤25
25<Ti≤50
50<Ti≤100
giudizio
di sintesi
Assente
Bassa
Media
Alta
TOSSICITA’‫(‏‬media 2011-2012)
CORPI IDRICI MARINO COSTIERI
% test con
tossicità presente
0
0<Ti≤25
25<Ti≤50
50<Ti≤100
giudizio
di sintesi
Assente
Bassa
Media
Alta
STATO ECOLOGICO
2009-2012
Risultato PEGGIORE degli elementi di qualità biologica e
fisico-chimica.
Abbondanza totale
98% dell’abbondanza totale è rappresentato da 10 specie
A. boyeri
84,8%
specie rimanenti
1,3%
A. fasciatus
0,6% P. minutus
0,6%
E. encrasicolus
3,6%
L. aurata
0,7%
S. pilchardus
0,8%
Z. ophiocephalus
1,3%
L. ramada
2,3%
P. marmoratus
1,4%
P. canestrinii
2,7%
Le più rappresentative sono: Atherina boyeri (latterino), Engraulis encrasicolus
(acciuga), Pomatoschistus canestrinii (ghiozzetto
cenerino), Zoosterisessor ophiocephalus (ghiozzo go’)
due specie inserite nell’allegato II della Direttiva Habitat: Knipowitschia panizzae
(ghiozzetto lagunare) e Aphanius fasciatus (nono)
Atherina boyeri
(latterino)
• Estuarino residente,
iperbentivoro-zooplanctivoro
• Sverna in acque più profonde
• Riproduzione primaverile
lagunare
Engraulis
encrasicolus
(acciuga)
Zoosterisessor
ophiocephalus
(ghiozzo gò)
Pomatoschistus
canestrinii
(Ghiozzetto
cenerino))
Specie
Dir. Habitat
endemica
dell’Adriatico
Knipowitschia panizzae
(Ghiozzetto
lagunare))
Specie
Dir. Habitat
Aphanius fasciatus
(Nono)
Specie
Dir. Habitat
Indice ittico
stato di qualità ecologica
Mercurio nei prodotti
ittici
anno
lunghezza media (cm)
Hg medio (mg/kg p.u.)
latterino
A. boyeri
2010
7,9
cefalo dorato
L. aurata
2010
26
gamberetto di laguna
2010
ghiozzo gò
P. adspersus
Z.
ophiocephalus
0,41
0,27
0,16
2010
9,5
0,27
orata
S. aurata
2011
15,0
0,67
Circuito migratorio dell’orata‫‏‬
Ciclo‫‏‬migratorio‫‏‬dell’orata
nell’Alto Adriatico
nell’Alto‫‏‬Adriatico
Mercurio nei prodotti ittici
ARPA 2010
Adriatico
Settentrionale
Adriatico
Centrale
Adriatico
Meridionale
N dati
media
Dev.st
34
0,36
0,47
135
0,21
0,2
t-Student
vs ARPA FVG 2010
Esito differenza
(t95%,∞ = 2.00)
-1,82
Non
significativa
135
0,22
0,16
-1,71
Non
significativa
131
0,24
0,3
-1,42
Non
significativa
CLASSIFICAZIONE
CHIMICA
05 marzo 2014
ARPA FVG
Udine - Italy
Anna Lutman
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
70
CLASSIFICAZIONE
CHIMICA
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
71
DOVE
• SEDIMENTI
(1 volta ogni anno dal 2009)
– CAMPIONI >70
– PARAMETRI > 5000 (~100 per campione)
• ACQUE
(12 volte all’anno ogni 6 anni dal 2009)
– CAMPIONI>1.300
– PARAMETRI >30.000 (~100 per corpo idrico)
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
72
QUANTO
COSA ANDIAMO A CERCARE
•1ppm
•1ppb
•1ppt
•1ppq
Marano, 05/03/2014
Ma cosa significa
1
nanogrammo
1 parte per milione
1mg/ litro
e
1 parte per bilione
1mg / litro
11
parte
per trilione
1ng / litro
picogrammo
1 parte per quadrilione
1pg / litro
x
Litro ?
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
73
1 Nanogrammo per litro
Una‫‏‬goccia‫‏‬di‫‏‬2,5‫‏‬microlitri….‫‏‬
2,5 mg
• …in‫‏‬una‫‏‬piscina‫‏‬olimpionica
• (50x25x2 metri con volume di 2500 m3 pari
a 2,5 milioni di litri)
74
1 Picogrammo per litro
…nel lago di Cornino
(c.a. 100.000 m3 o 100.000.000 di litri
pari a 40 piscine olimpioniche)
75
COME
INDUCTIVELY COUPULED
PLASMA MASSA
TRIPLO QUADRUPOLO E
GAS MASSA AD ALTA
RISOLUZIONE
PREPARATIVA CAMPIONI
Marano, 05/03/2014
GAS MASSA PURGE AND76
TRAP
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
LIQUIDO MASSA-MASSA
REGIONE
QUANTO, COME
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Abruzzo
Marche
Toscana
Campania
Liguria
Provincia di Bolzano
Lazio
Piemonte
Puglia
Lombardia
Sardegna
Basilicata
Emilia-Romagna
Sicilia
Umbria
Valle d'Aosta
Provincia di Trento
Molise
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
QUANTITA'
MINIMA
VISIBILE (L.Q.)
0,0001
0,0002
0,0005
0,0005
0,0005
0,001
0,001
0,001
0,002
0,002
0,004
0,005
0,005
0,01
0,01
0,01
0,01
0,02
0,03
0,1
77
COSA
CLASSE COMPOSTI
MATRICE OVE
RICERCATI
FTALATI
IDROCARBURI PESANTI
PCB (POLICLOROBIFENILI)
COMPOSTI
ORGANICI
DIOSSINE
ORGANICI
ORGANICI AROMATICI
Bromodifenileteri
ORGANO ALOGENATI
INORGANICI
SOLO ACQUE
ACQUE
SOLO
CLOROBENZENI
Fenoli
FITOSANITARI (PESTICIDI)
ORGANOSTANNICI
IPA (IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI)
INORG
ANICI
SOLO SEDIMENTI
Metalli
ACQUE E
SEDIMENTI
SOLO
ACQUE
SOLO SEDIMENTI
78
RISULTATI
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
79
RISULTATI
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
80
RISULTATI
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
81
CLASSIFICAZIONE CHIMICA
NON BUONO: ANTIVEGETATIVI E
RITARDANTI DI FIAMMA
Marano, 05/03/2014
Corpi idrici laguna – classificazione chimica
82
dragaggi
I risultati del monitoraggio dell'impatto
ambientale dei.
Dott. Enrico BRESSAN – ARPA FVG, Direzione tecnico-scientifica
Dott. Marco DIZORZ – ARPA FVG, SOS Servizio Territoriale del Basso Friuli
Il gruppo di lavoro
Le attività di supporto alla Regione nelle attività di dragaggio
dei canali lagunari coinvolgono personale dell’intera
Agenzia appartenente a:
- Direzione Tecnico-Scientifica
- Dipartimenti Provinciali di Udine e Gorizia
- Laboratorio Unico Regionale
- Osservatorio Alto Adriatico
Il punto di partenza:
Intesa Regione – Ministero dell’Ambiente
Con la restituzione dei poteri ordinari alla Regione, come puntualmente
specificato nel verbale-intesa della riunione tenutasi tra il MATTM e la RAFVG,
in data 4 settembre 2012, è stato definito che la disciplina vigente prevede le
seguenti modalità operative, tra di esse alternative, per la gestione dei fanghi di
dragaggio:
a) La direttiva 2008/98/CE, come recepita dalla Parte Quarta del decreto
legislativo 152/06 (Art. 185 c. 3), la quale li esclude dal regime generale dei
rifiuti e ne consente la ricollocazione all’interno dello specchio acqueo
dal quale sono dragati ove ricorrano le seguenti condizioni:
- i fanghi non devono essere classificati pericolosi;
- la ricollocazione non deve violare altre norme comunitarie, ossia non
deve pregiudicare o peggiorare lo stato di qualità delle acque e, più
in generale, non deve determinare danno ambientale;
b) Ove le caratteristiche dei fanghi non consentano queste soluzioni, la
disciplina vigente, in relazione alla qualità di detti fanghi prevede il
ripascimento, lo sversamento a mare, il conferimento in cassa di colmata o
discarica previo trattamento.
I dragaggi del
canale Coron e del canale di Barbana
Canale Coron: escavo 33.500
mc
di
sedimento
e
conferimento all’interno del
Canale dei Lustri (medesimo
corpo idrico superficiale).
Canale
Barbana:
escavo
3.500 mc di sedimento e
conferimento
sulla
velma
limitrofa
(medesimo
corpo
idrico superficiale).
Il dragaggio dei canali
Coron e Barbana:
Verifica del rispetto dei requisiti normativi
Ricorrendo tutti i presupposti previsti dalla legge, il Servizio infrastrutture di
trasporto e comunicazione della RAFVG ha ritenuto legittimo ed opportuno
applicare la procedura prevista dall’Art. 185 c. 3 del T.U.A..
Su parere dell’Avvocatura della Regione è stato verificato il rispetto delle
seguenti condizioni, acquisendo i pareri dei vari Enti competenti:
- non pericolosità dei sedimenti;
- non peggioramento dello stato delle acque;
- rispetto delle norme sanitarie applicabili alla produzione e alla
commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi;
- rispetto degli habitat comunitari presenti all’interno del SIC “Laguna di
Grado e Marano’’;
- compatibilità fisica e chimica dei sedimenti dragati con il sito di
destinazione.
Infine, allo scopo di verificare l’assenza di effetti negativi sull’ambiente e
garantire il rispetto delle condizioni sopra elencate è stato eseguito un
monitoraggio delle attività di dragaggio.
Il dragaggio del canale Coron:
Il Piano di Monitoraggio
Il Piano di Monitoraggio del Canale Coron
ricomprendeva:
1. Analisi delle acque, finalizzate a verificare la
presenza di alcuni contaminanti significativi sulla
colonna d’acqua prima, durante e dopo l’esecuzione
dei lavori;
2. Indagini ecotossicologiche, finalizzate a verificare
eventuali criticità dopo l’esecuzione dei lavori;
3. Analisi sul biota (vongole), finalizzate a verificare
l’eventuale tasso di bioaccumulo di alcuni
contaminanti durante e dopo l’esecuzione dei lavori.
Il dragaggio del canale Coron:
I risultati del monitoraggio
I risultati per la colonna d’acqua:
1.
Non c’è stata alcuna rimobilizzazione significativa dei composti organici
(Fluorantene, Naftalene, DDD, DDE e DDT) appartenenti all’elenco di priorità;
2.
Non ci sono stati superamenti della concentrazione massima ammissibile del
TBT (Tributilstagno, composto degli antivegetativi usati per le barche);
3.
La concentrazione di Ni (Nichel) presenta alcune fluttuazioni ma rimane sempre
al disotto dello SQA-MA;
4.
Il Hg presenta una rimobilizzazione durante il periodo di escavo solo in
coincidenza con eventi meteorologici importanti di metà maggio e metà giugno;
non supera comunque mai la soglia della concentrazione massima
puntuale (SQA-CMA) indicata per SQA delle acque di transizione di cui alla Tab.
1/A – All. 1 – DM 260/2010.
Il dragaggio del canale Coron:
I risultati del monitoraggio
I risultati per i sedimenti (test ecotossicologici):
1.
Non ci sono state significative differenze, per
quanto riguarda le risposte tossicologiche, tra i
campioni pre e post dragaggio.
I risultati per il biota (Tapes philippinarum):
1. I risultati del bioaccumulo risultano essere
non significativi e confermano che la
perturbazione al sistema acquatico
apportata sia dalle operazioni di dragaggio
ed in misura maggiore dagli eventi
meteorologici è di tipo momentaneo e non
ha conseguenze sulla qualità della
colonna d’acqua, sulla tossicità del
sedimento e sulla qualità dei molluschi
nelle zone adiacenti.
Il dragaggio del canale di Barbana:
Il Piano di Monitoraggio
Il Piano di Monitoraggio del Canale di Barbana
ricomprendeva:
1. Analisi delle acque, finalizzate a verificare la
presenza di alcuni contaminanti significativi sulla
colonna d’acqua prima e dopo l’esecuzione dei lavori;
2. Indagini ecotossicologiche, finalizzate a verificare
eventuali criticità dopo l’esecuzione dei lavori;
3. Analisi di tipo ecologico (benthos), finalizzate a
verificare la struttura della comunità bentonica sul sito
di refluimento.
Il dragaggio del canale di Barbana:
I risultati del monitoraggio
I risultati per la colonna d’acqua:
1.
Non c’è stata una significativa differenza tra le concentrazioni delle
sostanze appartenenti all’elenco di priorità monitorate prima e dopo
l’esecuzione dei lavori.
I risultati per i sedimenti (test ecotossicologici):
1.
Non c’è stato alcun aumento evidente di tossicità nella zona di
refluimento, e la tossicità media ritrovata nella stazione di controllo
(bianco), già presente nel monitoraggio ante-operam nell’elutriato,
rientra nei valori già trovati nello stesso corpo idrico in altre stazioni
campionate nel monitoraggio previsto dal D.M. 260/2010.
Il dragaggio del canale di Barbana:
I risultati del monitoraggio
I risultati di tipo ecologico (Macroinvertebrati bentonici):
1.
nella stazione posta nell’area di refluimento si è evidenziata una diminuzione
del numero di taxa (da 30 a 19) con un aumento del numero di individui
(da 628 a 1080); l’indice M-AMBI (che considera numero di taxa, diversità e
rapporto tra specie sensibili, tolleranti e opportuniste) è variato da 0,75 a 0,60.
2.
Nella stazione di controllo (esterna all’area di refluimento) si è evidenziata una
diminuzione del numero di taxa (da 35 a 1a) con una leggera diminuzione
del numero di individui (da 979 a 952); l’indice M-AMBI (che considera
numero di taxa, diversità e rapporto tra specie sensibili, tolleranti e
opportuniste) è variato da 0,75 a 0,28.
Ciò è dovuto alla dominanza del polichete Capitella capitata, specie
opportunista che viene considerata un indicatore di condizioni di
disturbo antropico o naturale.
Il dragaggio dei canali
Coron e Barbana:
Conclusioni
Canale Coron: I risultati del monitoraggio
hanno dimostrato che le attività di
dragaggio non hanno prodotto alcun
impatto rilevabile sulla matrice acqua,
sulla tossicità del sedimento e sul
bioaccumulo dei molluschi.
Canale
Barbana:
I
risultati
del
monitoraggio hanno dimostrato che le
attività di dragaggio non hanno alcun
impatto rilevabile sulla matrice acqua,
sulla tossicità del sedimento e sulla
struttura della comunità macrobentonica.
Le differenze riscontrate rientrano nella
variabilità del corpo idrico FM3 più volte
evidenziata nei precedenti monitoraggi
effettuati ai sensi del D.M. 260/2010.
Il dragaggio dei canali lagunari:
Strategie future
La ricollocazione dei sedimenti dragati all’interno del corpo idrico, come previsto
dall’Art. 185 c. 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., è una delle soluzioni
progettuali che, nel rispetto dell’ambiente lagunare e della qualità dei corpi idrici,
risulta tra le più economicamente sostenibili.
Una volta risolte le emergenze di interrimento dei canali lagunari con eventuali
interventi analoghi a quelli realizzati per il Canale Coron ed il Canale di
Barbana, la manutenzione ordinaria delle vie di navigazione deve avvenire
anche attraverso il ripristino del sistema barenicolo in erosione.
Ciò permette di raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e delle
morfologie lagunari, della conservazione della natura e della biodiversità,
nonché della sicurezza dei canali navigabili, garantendone la navigabilità.
Proprio in questa direzione, la Giunta Regionale ha emanato il 27 febbraio
2014 la Delibera n. 367, che avvia la redazione dello «Studio di assetto
morfologico ambientale della Laguna di Marano e Grado».
Progetto Pilota SHAPE:
Sistema di monitoraggio delle acque di transizione nella
Laguna di Marano
Federico Pittaluga, Massimo Celio, Livio Zanatta, Pietro Demarchi, Alberto Marchesi
Strumentazione
Sonde multiparametriche
SMATCH che misurano
ogni 30 minuti:
Profondità, Temperatura,
ph, Conducibilità,
Ossigeno.
Sistema GPS/GPRS per la
trasmissione automatica
dei dati.
Sistema di galleggiamento e
protezione.
Trasmissione dati
Connessione giornaliera alla rete
GPRS.
Raggiungono i server
ARPA tramite
pacchetti dati in
allegato mail e
vengono archiviati.
Comportamento Ossigeno:
• Variazioni estreme su scala temporale mensile e
giornaliera durante i mesi estivi.
• Situazioni più critiche alle bocche fluviali.
• No anossie.
Oxygen %
• Ipossie anche severe della durata di qualche ora.
Aprilia Marittima (20137)
Zellina river mouth (20138) Cormor river mouth (20139) Stella river mouth (20140)
Lagoon central zone (20141)
Max
173.62
Max
275.84
Max
198.62
Max
229.17
Max
215.84
July
July
July
July
July
Min
29.42
Min
8.28
Min
13.53
Min
38.05
Min
38.73
Avg
100.86
Avg
92.53
Avg
92.00
Avg
100.09
Avg
126.34
Max
188.28
Max
194.92
Max
215.09
Max
206.20
Max
201.18
August
August
August
August
August
Min
21.62
Min
5.25
Min
4.33
Min
32.18
Min
41.03
Avg
102.75
Avg
75.19
Avg
89.98
Avg
93.67
Avg
103.98
Max
208.46
Max
107.57
Max
152.56
Max
189.85
Max
170.29
September
September
Min
47.44 September
Min
27.83 September
Min
1.80
Min
51.17 September
Min
50.10
Avg
102.72
Avg
63.09
Avg
51.39
Avg
85.58
Avg
87.88
Temperatura e Ossigeno:
200
180
Ambiente lagunare
dominato da:
• Rad. Solare
• Maree
160
140
100
80
60
40
20
0
6/7
7/7
8/7
9/7
10/7
11/7
12/7
13/7
14/7
15/7
Secca Muzzana (20139) July
Alte temperature  grandi fluttuazioni
Anomalie mattutine
200
30
180
160
140
25
120
°C
5/7
%sat
%sat
120
100
80
20
60
40
20
0
1/8
2/8
3/8
4/8
5/8
6/8
7/8
8/8
9/8
10/8
11/8
12/8
13/8
14/8
15/8
16/8
17/8
18/8
19/8
20/8
21/8
22/8
23/8
24/8
25/8
26/8
27/8
28/8
Zellina river mouth (20138) August
29/8
30/8
OX
15
31/8
Temp
pH e Ossigeno:
Fotosintesi sequestra CO2 e il pH cresce
200
8.8
180
8.6
160
8.4
140
120
pH
%sat
8.2
100
8
80
60
7.8
40
7.6
20
0
1/8
2/8
3/8
4/8
5/8
6/8
7/8
8/8
9/8
10/8
11/8
12/8
13/8
14/8
15/8
16/8
17/8
18/8
19/8
20/8
21/8
22/8
23/8
24/8
25/8
26/8
27/8
28/8
Aprilia Marittima (20137) August
29/8
30/8
Ox
Il crollo dell’ossigeno indica che i processi metabolici sono
dominanti e liberano CO2
7.4
31/8
pH
Precipitazioni e Ossigeno
120
30
100
25
20
40
15
20
0
1/9
2/9
3/9
4/9
5/9
6/9
7/9
8/9
9/9
10/9
11/9
12/9
13/9
14/9
15/9
16/9
17/9
18/9
19/9
20/9
21/9
22/9
23/9
24/9
25/9
26/9
Zellina river mouth (20138) September
Piogge intense:
• Minore radiazione
• Minore temperatura
• Maggiore torbidità
• Maggiore materia organica
_________________________________
= Meno Ossigeno
26
24
22
20
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
27/9
28/9
Ox
29/9
10
30/9
Temp
Precipitazioni
1/9 2/9 3/9 4/9 5/9 6/9 7/9 8/9 9/9 10/9 11/9 12/9 13/9 14/9 15/9 16/9 17/9 18/9 19/9 20/9 21/9 22/9 23/9 24/9 25/9 26/9 27/9 28/9 29/9 30/9
Aprilia Marittima (20137) September
°C
60
psu
% sat
80
Estate VS Inverno
200
Elevata variabilità
giornaliera estiva
150
Media ossigeno
~ 100%
100
50
0
1/8
2/8
3/8
4/8
5/8
6/8
7/8
8/8
9/8
10/8
11/8
12/8
13/8
14/8
15/8
16/8
17/8
18/8
19/8
20/8
21/8
22/8
23/8
24/8
25/8
26/8
27/8
28/8
29/8
30/8
31/8
Stella river mouth (20140) August
Riduzione delle
variazioni
200
% sat
150
Media ossigeno
~ 80%
100
50
0
1/1
2/1
3/1
4/1
5/1
6/1
7/1
8/1
9/1
10/1
11/1
12/1
13/1
14/1
15/1
16/1
17/1
18/1
19/1
20/1
21/1
22/1
23/1
24/1
25/1
26/1
27/1
28/1
29/1
30/1
Stella river mouth (20140) January
31/1
Sito ARPA FVG http://www.arpa.fvg.it
Pagina web dei dati http://dati.arpa.fvg.it/index.php?id=4982
Conclusioni
•
•
•
•
•
LA MISURA IN CONTINUO DELL’OSSIGENO SULLE AREE CRITICHE HA PERMESSO DI
SUPERARE I LIMITI DEL NORMALE CAMPIONAMENTOI PER QUANTO RIGUARDA ORARI
(24h) E AREE CAMPIONATE
IN LAGUNA L’OSSIGENO E’ DETERMINATO PRINCIPALMENTE DALL’INSOLAZIONE E DALLE
MAREE
ELEVATE TEMPERATURE ESTIVE SPINGONO IL SISTEMA A RAGGIUNGERE VALORI ESTREMI
DURANTE LA GIORNATA PUR MANTENENDO UNA MEDIA SUI 3 MESI ESTIVI PARI AL 91% DI
SATURAZIONE
TEMPERATURA E PH SI MUOVONO IN SINCRONIA CON L’OSSIGENO DURANTE L’ESTATE
LA LAGUNA HA DIMOSTRATO UNA ELEVATA RESILIENZA IN VIRTU’ DEL FATTO CHE NON
SONO STATI REGISTRATI DANNI A FLORA O FAUNA LAGUNARE (ES. MORIE DI PESCI)
•
IL SISTEMA DI MONITORAGGIO PERMETTE DI VERIFICARE LE
PRESSIONI SULLA LAGUNA E DI SUPPORTARE LA PIANIFICAZIONE
SOSTENIBILE E INTEGRATA;
•
DATI SUL WEB PER AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA SUGLI
AMBIENTI LAGUNARI E MARINI.