Effetti Collaterali: morte". Le confessioni di un pentito di Big Pharma http://www.affaritaliani.it/cronache/effetti‐collaterali‐morte‐le‐confessioni‐di‐un‐manager‐ pentito‐delle‐grandi‐multinazionali‐del‐farmaco.html?refresh_ce 12 giugno 2014 "Ho speso 35 anni della mia vita lavorando nell’industria farmaceutica che non fa altro che annientare la popolazione di questo mondo. Perché lo fanno? Perché vogliono fare soldi, soldi, soldi...". Questa la drammatica confessione di un pentito della Big Pharma, John Rengen Virapen, ex rappresentante di commercio per la filiale Eli Lilly & Co, uno dei colossi farmaceutici mondiali. Che nel suo libro "Effetti collaterali: morte", sferza un attacco contro le grandi case farmaceutiche, non interessate a curare le malattie, ma interessate solamente ai clienti (non ai pazienti). Nel libro Virapen si sofferma a lungo nel raccontare il caso del “Prozac”: "Io ho corrotto il governo svedese per ottenere l’autorizzazione a vendere il Prozac in Svezia. E la Svezia ha il Premio Nobel per la Medicina. E così l’evento è stato un esempio per gli altri Paesi...". Ecco tutte le domande di Virapen «Sapevate che le grandi case farmaceutiche spendono circa 35‐40 mila dollari l'anno per ciascun medico in attività con lo scopo di convincerlo a prescrivere i loro prodotti? Sapevate che i così detti opinion leader / opinion maker — cioè scienziati e medici qualificati — vengono corrotti con viaggi costosi, regali o più semplicemente soldi perché recensiscano positivamente i medicinali, quando effetti collaterali gravi o addirittura letali sono diventati di pubblico dominio, per fugare i legittimi dubbi degli altri medici e dei pazienti? Sapevate che per molti farmaci approvati e messi sul mercato sono stati eseguiti solo test di laboratorio sul breve periodo e nessuno sa che effetti possano avere su pazienti che li assumono per un periodo più lungo (o per tutta la vita)? Sapevate che i risultati delle ricerche e le statistiche necessarie perché un nuovo medicinale venga approvato dalle autorità competenti sono spesso falsificati in modo che le morti provocate dagli effetti collaterali del farmaco scompaiano dai documenti? Sapevate che più del 75% dei maggiori scienziati in ambiente medico sono sul libro paga delle industrie farmaceutiche? Sapevate che sul mercato ci sono farmaci per i quali la corruzione ha giocato un ruolo fondamentale durante le fasi di approvazione da parte delle autorità competenti? Sapevate che l'industria farmaceutica inventa malattie e le pubblicizza con campagne di marketing mirate per espandere il mercato dei propri prodotti? Sapevate che l'industria farmaceutica tiene d'occhio con attenzione sempre maggiore i bambini? No. Molte di queste cose non potevate saperle, perché l'industria farmaceutica ha tutto l'interesse a tenerle segrete.» L'autore John Virapen (1943) è un esempio di «self made man» nel senso più classico. Di umilissime origini, nato in una colonia britannica, La Guyana, venne in Europa per compiere i suoi studi, ed in Svezia cominciò a lavorare per l'industria farmaceutica come rappresentante. La sua carriera in continua ascesa lo portò alla direzione generale di Ely Lilly Inc., una delle maggiori industrie farmaceutiche mondiali, in Svezia. Dopo essere stato parte di un meccanismo decisamente spietato, ha scelto di cambiare decisamente rotta, ha scelto di denunciare tutto ciò che ha fatto, che ha visto fare. Dice di se stesso: «Non sono estraneo a questi meccanismi e non sto facendo giornalismo d'inchiesta. Non sto puntando il classico dito accusatore, immacolato, pulito e sterilizzato sui "cattivoni" delle alte sfere. So bene di cosa sto parlando perché anch'io avevo un ruolo attivo in tutto questo. Ero uno di loro.» Effetti Collaterali: morte. Le confessioni di un manager pentito delle grandi multinazionali del farmaco di John Virapen Editore Chinaski 223 pagg 16 Euro
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