l’alta orologeria - gruppo LVMH di Fabrizio Rinversi La perfezione non è un dettaglio Guido Terreni, Managing Director della Watch Division di Bulgari. Questa affermazione viene attribuita ad un uomo chiamato Leonardo da Vinci a cui va assai stretta la qualifica di genio. Bulgari l’ha fatta propria per connotare la comunicazione di un anno estremamente significativo, quello del suo 130° anniversario. Ciò significa voler recuperare le radici di una creatività intrinsecamente e straordinariamente italiana, che non ha eguali nel mondo. E’ un modo per porre l’accento su di un DNA distintivo, unico, un plus che la Casa romana, nel segmento orologiero, sta sviluppando step by step, dettaglio dopo dettaglio, perché non vi siano più dubbi sulla sua giustificata appartenenza all’élite delle lancette. A dirigerci nella scoperta dell’attualità di Bulgari Time, Guido Terreni, Managing Director della Watch Division del marchio. 24 l Marche di orologi in Italia 2014 S otirios Boulgaris nacque il 18 marzo 1857 e visse la sua infanzia nel paese natale di Paramythia, nella periferia dell’Epiro ed al confine con l’Albania (dal 2011, quel paese non esiste più). Con il padre Georgis, avviò una piccola bottega artigianale dedita alla lavorazione dell’argento ma, nel 1873, la piccola cittadina e la bottega vennero distrutti a seguito del conflitto tra Ottomani e Cristiani. Padre e figlio, che oramai aveva ben appreso il mestiere, dopo aver lavorato per i bey albanesi (sta per principi o comandanti militari) che gravitavano nelle vicinanze di Argyrokastro e che non si fermavano mai nello stesso luogo per più di un mese, stanchi della precarietà di quella vita, decisero di andar via, spinti anche dal crollo del commercio dell’argento a seguito del suddetto conflitto. Nel 1877 si trasferirono a Corfù, dove aprirono con successo un’attività. Non ostante l’agio raggiunto, Sotirios mal sopportava i rigidi confini isolani e l’incontro con l’argentiere macedone Demetrios Kremos lo convinse a muovere verso l’Italia. Dopo un breve periodo a Napoli, dove giunsero nel 1880, Sotirios e Demetrios decisero di puntare verso Roma: era il 18 febbraio del 1881 e Sotirios non aveva in tasca che ottanta centesimi di lira. Dopo le prime difficoltà e improvvisate “esposizioni” al Pincio, un commerciante greco di spugne, offrì loro la possibilità di presentare i manufatti in argento in un angolo della vetrina del suo negozio, all’inizio di via Sistina, dove oggi è ubicato l’Hotel Hassler. L’iniziativa dette frutto e, successivamente all’apertura di un negozio in via Sistina 75, nel 1884 Sotirios abbandonò il socio ed aprì al numero 85 sempre di via Sistina. E’ l’inizio della saga di Bulgari, 130 anni fa. Un anniversario che oggi, la Casa romana celebra con tutti gli onori. Inevitabile, in un simile contesto, non ricordare l’apertura del negozio in via Con- Octo 41 in acciaio con quadrante bianco avorio laccato lucido e indici placcati in oro rosa. E’ equipaggiato con il movimento meccanico automatico, calibro 193, 28.800 alternanze/ora, 28 rubini, 50 ore di riserva di carica: impiega una massa oscillante unidirezionale montata su cuscinetti a sfera, per consentire una carica ottimale, e dispone di due bariletti. dotti 28 nel 1894 sotto l’insegna “S. Bulgari – Argenteria Artistica, Antiquités, Curiosités, Bijoux”, che attestava l’avvenuta italianizzazione del cognome e, il 13 novembre 1905, lo storico “trasloco” al numero 10 b-c di via Condotti, con l’insegna “Old Curiosity Shop”, nome che costituiva il titolo di un racconto di Charles Dickens, e che testimoniava l’intento di Sotirio di rivolgersi ad una clientela ricca, aristocratica ed anglofona. Quella “bottega”, circa una settimana fa dopo un accurato lavoro di rivisitazione e restyling ha riaperto al pubblico, dando il via alle celebrazioni di un anniversario così significativo. E’ da qui che siamo voluti partire, concentrandoci esclusivamente sull’evoluzione “orologiera” del brand, nella conversazione con Guido Terreni, Managing Director della Bulgari Watch Division, per comprendere in modo chiaro come si è sviluppata oggi la Bulgari Time, da quell’ormai lontano 1982, anno in cui fu fondata a Neuçhâtel. Lasciamo a lui la parola, suddividendo il suo contributo in diversi tasselli, l’insieme dei quali, alla fine, definirà un quadro completo,…nei dettagli. Calibro Bulgari denominato “Solotempo”, meccanico a carica automatica, che anima il nuovo Octo 38 mm: 26 rubini, 28.800 alternanze/ora, 42 ore di riserva di carica, massa oscillante bidirezionale montata su cuscinetti a sfera, dispositivo stop-seconds. La solidità del meccanismo è testimoniata dal ponte passante avvitato del bilanciere, mentre le finiture sono a Côtes de Genève e ad Anglage (ponti e rotore) e Sablage per la platina. 130° Anniversario Abbiamo lavorato, per celebrare questa ricorrenza, su delle serie speciali e, contestualmente, abbiamo effettuato importanti interventi sul nostro negozio storico di via Condotti, il cui re-opening è avvenuto pochi giorni prima dell’inizio della Fiera di Basilea. In quella occasione, sono state presentate le suddette Special Editions: si tratta di 4/5 referenze commemorative, alcune pezzi unici, altre serie limitate di 130 pezzi, che esaltano e ricordano la straordinaria storia di Bulgari. Jean-Christophe Babin Jean-Christope Babin [nominato CEO di Bvlgari nel febbraio del 2013, ndr] sta portando un grandissimo contributo d’esperienza sotto il profilo delle variabili strategiche vincenti sul mercato, nel quale, ormai, si vive spesso di “battaglie corpo a corpo”, integrando egregiamente la nostra cultura di base di retailer, per la quale siamo riconosciuti a livello mondiale. C’è continuità con il lavoro che abbiamo svolto fino ad oggi, ed un completamento, sia sul fronte maschile che femminile, con una specifica attenzione al valore dell’oggetto in rapporto alle esi- genze competitive. Abbiamo avviato un confronto molto produttivo e virtuoso: è’ una persona che sa ascoltare i collaboratori, i mercati, la stampa specializzata e sa trasferire egregiamente gli input necessari per lo sviluppo prodotto. Per me, conseguentemente, è un riferimento stimolante e mi dà la possibilità di condividere tecnicamente e in prospettiva le scelte per il futuro. Voglio sottolineare che è rimasto completamente basito dalla nostra capacità creativa e, in tal senso, ha provveduto a dare maggiore impulso alla stessa. Ha un dinamismo ed una velocità fuori dal comune ed è un valore, ma, nel contempo, segue il culto della progettualità empirica, ossia fondata sulla reale fattibilità e non su sogni irrealizzabili. Marche di orologi in Italia 2014 l 25 l’alta orologeria La perfezione non è un dettaglio gruppo LVMH Octo Chronographe, nella versione in oro rosa da 41,5 mm di diametro. La corona è a vite con inserto in ceramica, mentre i pulsanti, elegantemente stilizzati a seguire il profilo della carrure, fungono anche da spallette di protezione della corona stessa. Il quadrante laccato nero prevede indici rivestiti in oro rosa. E’ dotato del calibro meccanico automatico “Velocissimo”, personalizzato su base Zenith El Primero. Con cinturino in alligatore, il suo costo è di 23.900 € (è disponibile anche in: acciaio/pelle, 8.200 €; acciaio/bracciale acciaio, 9.100 €). L’organizzazione produttiva e l’integrazione manifatturiera La strutturazione della filiera produttiva della Bulgari Time è rappresentata dall’incorniciato proposto in queste pagine e, in merito alla stessa, queste le considerazioni di Terreni. “Con l’internalizzazione dei diversi mestieri del savoir-faire orologiero, il nostro obiettivo primario è stato, in conseguenza di una gestione diretta del processo, la riduzione dei tempi biblici, ben noti nel settore, necessari all’immissione del prodotto sul mercato. Ad esempio, la produzione interna di quadranti ci ha consentito di dimezzare i tempi per la disponibilità dei pezzi finiti e, per le casse, sta partendo un progetto di differenziazione tardiva, a seguito del quale l’assemblaggio verrà “chiamato” un mese prima di quando ci occorre: si porta, cioè, avanti la realizzazione della componentistica (carrure, lunette, fondelli, etc…) in modo separato e secondo schemi tradizio- 26 l Marche di orologi in Italia 2014 nali per poi, a seconda delle necessità, organizzare la fase d’assemblaggio e ridurre così le scorte. Queste distraggono liquidità che si può reinvestire in altri contesti e, quindi, il loro taglio costituisce una leva competitiva importante. Il secondo riflesso ha riguardato la possibilità d’incrementare la produzione, o meglio, di rispondere prontamente alle richieste del mercato e di agire in modo virtuoso sui prezzi. Cito, in tal senso, il fatto che, nel 2009, la produzione interna di casse ammontava a 2.000 pezzi circa: nel prossimo futuro arriveremo a 40.000. Quando si può disporre di una massa critica tale i costi scendono: l’Octo 38 mm [vedi paragrafo destinato, ndr], che impiega movimento e cassa di manifattura, riusciremo a posizionarlo sul mercato, come entry price sull’acciaio, appena sotto i 6.000 euro al pubblico, livello assolutamente competitivo. In ogni caso, importanti direttrici d’incremento produttivo, che interesseranno gli atelier di Le Sentier, saranno le complicazioni pure e le complicazioni ‘gioiello’, ovviamente parametrate alle difficoltà dei processi operativi: su questo terreno, infatti, dopo il successo del Tourbillon Giardino Tropicale - 50 pezzi, tutti venduti -, realizzeremo il Tourbillon Giardino Marino. Tornando alle politiche di prezzo, vorrei sottolineare che, per Bulgari, il prodotto può anche avere contenuti qualitativi che ne giustificano un costo più alto, ma, al contrario, è la percezione del marchio che non lo consente. Una problematica non sussistente sul segmento femminile, nel quale possiamo contare per tradizione sulla massima awareness possibile. Per l’interlocutore maschile, invece, l’obiettivo di identificazione di Bulgari come Maison orologiera a tutto tondo non è ancora raggiunto e dobbiamo lavorare molto. Chi ha la capacità critica per giudicare correttamente, non ha difficoltà a configurare Bulgari come attore vero dell’alta orologeria, ma permangono sacche importanti di pubblico potenziale che fanno ancora riferimento ad un’immagine storica come gioielliere, non considerandoci alla stessa stregua delle Case elvetiche più prestigiose.” Octo e movimenti di manifattura La storia di Octo è cominciata nel 1994 quando Gérald Genta presentò il Grande Sonnerie, un capolavoro complicato, realizzato in otto esemplari, con otto complicazioni (Grande e Piccola Suoneria, Ripeti- zione Minuti, Datario Retrogrado, Calendario Perpetuo, Riserva di Carica della Suoneria, Riserva di Carica del Movimento automatico, Commutazione tra Grande e Piccola Suoneria, Comando di Esclusione della Suoneria) e con otto scalini della complessa cassa ottagonale, allora ben dissimulata. Negli anni successivi, e con l’entrata del brand Gerald Genta nell’orbita di Bulgari, la linea è stata “recuperata” ufficialmente nel 2004 fino a costituire, a partire dall’estate del 2012 la punta di diamante delle collezioni destinate al segmento maschile. In quel periodo, infatti, è stato lanciato l’Automatico da 41,5 mm, su cassa completamente ridisegnata, costituita da linee nette e precise, impermeabile fino a 10 atmosfere, con un totale di 110 sfaccettature, tutte rifinite a mano, alternando superfici lucide sui tagli e satinate sulle superfici piane, in sintonia con la qualità complessiva di esecuzione. Armonioso l’innesto della lunetta circolare sulla piastra ottagonale che riflette i profili della carrure, mentre il fondello su otto lati (fissato da 8 viti) integra le due figure geometriche disegnando un oblò al centro completato da vetro zaffiro. La corona, serrata a vite, è stata anch’essa oggetto di intervento Bulgari Carillon Tourbillon (dal disegno al prodotto finito), in oro rosa, dal diametro di 43 mm, con quadrante di manifattura in zaffiro scheletrato oro rosa per evidenziare il Tourbillon e martelli e timbri della Ripetizione Minuti (edizione limitata a 30 esemplari) . Il calibro 3300, meccanico automatico, è composto da 327 elementi (35 rubini, 21,600 alternanze/ora, 75 ore di riserva di carica, due bariletti); la gabbia in acciaio del bilanciere misura 13 mm di diametro, mentre la suoneria dispone di un regolatore inerziale silenzioso per impedire interferenze acustiche a Ripetizione attivata. Relativamente a questa, i timbri in acciaio lucido sono tre (curvati a mano, temprati ad una temperatura di 900°, puliti e poi nuovamente sottoposti ad una temperatura di 500°, per infondere al metallo una risonanza cristallina), disposti lungo il perimetro del movimento e, percossi dai martelli – sempre in acciaio -, toccano tre tonalità: Do per le ore, sequenza Mi-Re-Do per i quarti, Mi per i minuti. Platina e ponti sono sottoposti a trattamento di superficie NAC (lega di metalli appartenenti alla famiglia del platino), dall’elegante tonalità brunita e questi ultimi sono incisi soleil. Marche di orologi in Italia 2014 l 27 l’alta orologeria La perfezione non è un dettaglio gruppo LVMH L’organizzazione manifatturiera La divisione Bulgari Horlogerie, visualizza il progetto ambizioso e complesso che Guido Terreni ha voluto evidenziare, teso a consacrare il marchio come titolato e indiscutibile rappresentante dell’eccellenza orologiera. Per ottenere un simile risultato si rende necessario, quale elemento imprescindibile, un imprinting manifatturiero che assembli una moltitudine di antichi know-how artigianali associati alle tecnologie più moderne. A seguito della progressiva integrazione verticale delle capacità produttive acquisite nell’ultimo decennio, Bulgari ha configurato una divisione produttiva in grado di gestire tutto il processo, dai primi schizzi (Foto 1) del reparto progettazione fino ai controlli finali. Nel mezzo, possiamo individuare, ad esempio, la lavorazione a mano dei profili di un ponte di un movimento meccanico fino ad ottenere un angolo lucidato a specchio, la laccatura delicata della superficie di un quadrante con lavorazione ”champlevé”, la paziente lucidatura delle 110 sfaccettature della cassa Octo. Attualmente, l’organizzazione produttiva è distribuita su più di 300 collaboratori e su diversi siti manifatturieri, tutti radicati in località rappresentative dell’ineguagliabile savoir-faire elvetico sul fronte delle lancette: Le Sentier per le Grandi Complicazioni e l’assemblaggio dei movimenti di manifattura, La Chaux-de-Fonds per la produzione di componenti del movimento meccanico (platine, ponti, ruotismi) e di quadranti, Saignelégier per le casse e i bracciali in metallo (oro e acciaio). A Neuchâtel, centro nevralgico delle operazioni, hanno luogo l’assemblaggio (Foto 2, relativamente ai meccanismi, solo dei movimenti non di manifattura) e i controlli finali dell’orologio. Foto 1 I MOVIMENTI “HAUT-DE-GAMME” Come accennato, le Grandi Complicazioni vengono studiate, testate ed eseguite negli atelier della Manifattura di Haute Horlogerie di Le Sentier, che riunisce una settantina di collaboratori in rappresentanza dell’élite delle competenze legate a questo segmento d’altissima specializzazione orologiera. Quando gli inge- 28 l Marche di orologi in Italia 2014 gneri che progettano il design del movimento finalizzano la loro parte, iniziano le numerose tappe che permetteranno di produrre i molteplici componenti del movimento sottoponendoli ai trattamenti di lavorazione meccanica, fresatura, elettroerosione e “décolletage”. Durante questa prima fase, le macchine rivestono un ruolo centrale, ma successivamente l’assoluta qualità e perfor- mance del prodotto dipenderanno dalle sapienti mani dei tecnici orologiai e di coloro che si occuperanno delle finiture dei componenti. Ecco, allora, l’eliminazione minuziosa delle imperfezioni, l’“anglage” manuale, il “cerclage”, il “colimaçonnage”, la satinatura o il “perlage”, che conferiranno a ciascun elemento del movimento di alta orologeria il suo aspetto definitivo, talvolta paragonabile a quello di esemplari dell’arte orafa. QUADRANTI Inevitabile per una Casa come Bulgari, porre la stessa rigorosa attenzione destinata ai meccanismi, all’habillage dell’orologio. A cominciare dai quadranti (Foto 3), per la realizzazione dei quali operano i circa trenta collaboratori della Cadran Design SA (acquisita da Bulgari Time nel 2005), di La Chaux-de-Fonds. I quadranti di manifattura sono eseguiti attraverso processi estremamente complessi in cui l’intervento e l’esperienza artigianale sono centrali e indispensabili per garantire la riuscita perfetta di serie numericamente contenute. Alla lavorazione e lucidatura della placca d’ottone seguono numerose operazioni, molto delicate, quale ad esempio, la “décalque”, ovvero l’arte di trasferire sulla superficie un sottile strato di lacca, che il tampone raccoglie delicatamente prima di posarlo sul quadrante, per stampare il cerchio dei minuti o le sottili segmentazioni dei contatori: troppa pressione o troppo poca, e tutto deve ripartire da zero. Lo stesso vale per l’incollaggio della madreperla, per l’applicazione di elementi in vetro zaffiro o per la laccatura o smaltatura secondo la tecnica dello ”champlevé”: trattamento artistico di precisione del quadrante caro a Bulgari (la superficie del quadrante viene soggetta ad incisioni che saranno in seguito riempite di lacca o smalto). CASSE E BRACCIALI Le casse e i bracciali di Bulgari (Foto 4) prendono vita a Saignelégier, presso la Prestige d’Or SA, rilevata dalla Maison romana sempre nel 2005. Macchine a comandi digitali tagliano ininterrottamente i blocchi d’oro o di acciaio sotto costanti getti d’olio, mentre l’ampia sala di lucidatura accoglie tutti gli elementi che vengono trattati a mano, fino alle più piccole maglie del bracciale. Questo è un mondo composto da robot, alcuni dei quali in attività 24 ore su 24, i cui bracci meccanici lavorano costantemente agli elementi in costruzione fino all’ottenimento del prodotto semi-finito. E’ un processo che comporta numerose operazioni al termine delle quali rimangono, tuttavia, ancora diversi passaggi da completare, questa volta a mano, prima di ottenere il componente definitivo. Sabbiatura o “microbillage”, saldatura e lucidatura si succedono, quindi, prima che gli elementi costitutivi della cassa o del bracciale siano pronti. Un controllo finale conclude il processo e gli orologi, come accennato, vengono, quindi, definitivamente assemblati nei laboratori di Neuchâtel. Foto 2 Foto 3 Foto 4 Marche di orologi in Italia 2014 l 29 l’alta orologeria La perfezione non è un dettaglio gruppo LVMH stetico rispetto al passato: dal bordo perlato e cabochon, ecco, ora, la profilatura con 8 denti rettangolari a simulare un ingranaggio e una pietra dura piana sulla sommità. Ascoltiamo Terreni sull’argomento: “Octo è un orologio che va metabolizzato, deve essere compreso appieno. E’ un modello che uscirà alla distanza, poiché intrinsecamente accattivante, si nota, non passa inosservato, incuriosisce. Al contrario dell’iconico Bulgari-Bulgari, che non ostante i suoi quasi quarant’anni di storia non è riuscito a trovare un posto stabile tra le alternative di scelta orologiere ed una connotazione chiarissima in ambito Bulgari come simbolo di riconoscibilità, con Octo la comunicazione ha provocato interesse e richiesta diretta nelle boutique. Sta crescendo progressivamente e ha performato assai bene nei luoghi in cui il marchio è molto conosciuto: Giappone, Cina e Svizzera in particolare. Per sostenere il suo sviluppo e le sue potenzialità, abbiamo ravvisato la necessità di aggiungere referenze per creare un assortimento completo. Ciò sta avvenendo con l’introduzione del cronografo e della seconda taglia da 38 mm. Quest’ultima scelta è stata dettata da due fattori: intercettare un pubblico più ampio a motivo di una maggiore indossabilità, dato che la cassa poligonale amplifica l’impatto dimensionale sul polso, soprattutto sui tratti diagonali, e la misura da 41,5 mm può risultare eccessiva; immagine meno ‘casual’ e ‘potente’, indole più raffinata, più ‘passepartout’. Nel 38 mm, poi, la modifica più eclatante ha riguardato il movimento automatico. Non più la base Vaucher scelta per il calibro 193 del 41 mm, ma il nostro movimento interno, il calibro 191. Una definizione numerica che abbiamo voluto modificare per essere meglio ricordata e, soprattutto, per comunicare un concept di manifattura Bulgari, in “Solotempo”, nome da noi depositato nel 1997, in occasione del lancio di una vera e propria linea e oggi riutilizzato solo per il meccanismo. Stesso discorso è valso per il meccanismo del Cronografo Octo, la cui base è il celebrato El Primero di Zenith (la modifica più sostanziale riguarda la massa oscillante squelette, da noi disegnata e al 100% Bulgari) e, considerata la frequenza di 36.000 alternanze/ora, lo abbiamo chiamato “Velocissimo”, scritto (come il “Solotempo”) con un font degli anni ‘40/’50 dell’automotive italiana, un corsivo moderno, fine, dinamico. Per il cronografo abbiamo fruito delle sinergie del Gruppo LVMH, poiché sviluppare un calibro cronografico in–house, oggi per noi non è necessario, né economicamente conveniente. Gli sviluppi sui movimenti li stiamo finalizzando in modo complementare ad una gamma indirizzata ad uomini che non privilegiano l’immagine sport-elegance. In questa direzione, su “Solotempo” stiamo studiando l’integrazione di funzioni addizionali, mentre su “Velocissimo” è difficile che aggiungeremo complicazioni: il cronografo, a nostro giudizio, deve essere puro.” Alte complicazioni Calibro Bulgari denominato “Velocissimo”, meccanico a carica automatica, che anima l’Octo Chronographe e la cui base è un must della cronografia come lo Zenith El Primero: 31 rubini, 36.000 alternanze/ora, 50 ore di riserva di carica, massa oscillante scheletrata e personalizzata al 100% su disegno Bulgari. Lo smistamento della cronografia, come si può osservare dall’insieme di leve e camme collocato sul fronte posteriore del movimento, avviene mediante ruota a colonne con innesto orizzontale. 30 l Marche di orologi in Italia 2014 Abbiamo in archivio moltissimi progetti riguardanti Calendari Perpetui e Annuali e stiamo pianificando future famiglie di modelli ad elevata complicazione. In un simile contesto, però, mi preme sottolineare che Bulgari, nei laboratori di Le Sentier, può fare affidamento su di una competenza, tra le più alte in assoluto a livello mondiale, sui dispositivi di Ripetizione Minuti e Sonnerie. Il Carillon Tourbillon del 2012 è stato emblematico. Stiamo, dunque, lavorando alacremente in questa direzione e a Basilea presenteremo una complicazione di grande interesse nell’ambito delle Sonnerie. Puntiamo, inoltre, sull’evoluzione del Tourbillon, un prodotto che, al di là della ridotta ‘funzionalità’ al polso, riveste sempre un incredibile fascino. Ed anche la complicazione femminile è nei nostri pensieri, poiché abbiamo ottenuto, nel 2013, una bellissima risposta dal Berries, nelle versioni Ore Saltanti/Minuti Retrogradi e Tourbillon/Ora Retrograda, soprattutto nel Middle-East in Francia, in Giappone, in Cina e negli USA. Diva di Bulgari, nella versione con cassa e bracciale in oro bianco (circa 94.75 gr) con 42 diamanti taglio baguette, 8 diamanti taglio tondo e 394 diamanti taglio brillante, per un totale di circa 10.29 carati; completano l’insieme 250 smeraldi taglio baguette e 8 smeraldi taglio tondo (circa 10.52 carati). Movimento al quarzo personalizzato per Bulgari. L’orologio femminile L’universo femminile è molto diverso da quello maschile, più estroverso, più dinamico e meno abitudinario. Ha bisogno di cambiare. E la creatività di Bulgari, il suo fiore all’occhiello, è in grado di incontrare gusti long-lasting con Serpenti (linea che si ama o si odia, ma che continuerà ad evolversi secondo un preciso DNA), Bulgari-Bulgari (classica icona), o Catene (la catena è un altro nostro elemento iconico), ma anche di definire il vero e proprio orologio-gioiello come il Diva, modelli che puntano sull’assoluta esclusività e non rientrano in schemi estetici prestabiliti. Rimane comunque spazio, al fine di costruire un’offerta a 360° verso la donna, per una nuova, vera linea femminile, che presenteremo a Basilea [il suo nome è Lucea, ndr]. Fino ad oggi Bulgari si è proposto al pubblico muliebre con un prodotto logato rotondo, o un Serpenti o un gioiello: con questo lancio intendiamo delineare un “segno” femminile che sia innovativo e diventi radicato nella marca. Comunicazione La campagna “al femminile” con Carla Bruni ha ottenuto un ottimo riscontro, per uno schema ‘indossato’ che ha puntato sul plus apportato al prodotto dalla prorompente personalità della testimonial. La campagna uomo, invece, l’abbiamo definita internamente ‘genio italiano’, per sottolineare quanto la creatività italiana costituisca un valore e l’ingegno nella tecnica orologiera sia in grado, come nessun’altro elemento, di creare bellezza. Dunque, una bellezza timeless, non effimera o ridotta a pura appa- renza, ma il frutto di una capacità tecnica e ingegneristica, costruita su di un solidissimo savoir-faire. Difficilmente potevamo illustrare un quadro più chiaro e completo di questo, tale da consentire una visione inequivocabile di ciò che Bulgari rappresenta e vuol rappresentare in futuro nell’elitario mondo dell’Alta Orologeria. Leonardo da Vinci ha ispirato la suddetta ultima campagna della Casa con la celeberrima asserzione: “I dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio”. Lo scrittore britannico William Somerset Maugham, in “The Summing Up”, autobiografia scritta nel 1938, affermava: “La perfezione ha un grave difetto: ha la tendenza ad essere noiosa.” Dissentiamo. Partendo dal presupposto che un’opera perfetta non è di questo mondo, Bulgari, in 130 anni si è costruito come riferimento mondiale indiscutibile di bellezza, creatività, raffinatezza e stile, se permettete, squisitamente italiano e se ciò, per l’alta orologeria, deve necessariamente sposarsi con il knowhow elvetico, rimane elemento impercettibile ed impalpabile d’appeal sul quale la noia non potrà avere buon gioco. Marche di orologi in Italia 2014 l 31
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