ANNO 3 - NUMERO 6 - 2014 Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Dopo i buoni riscontri ottenuti dalla linea Alpine Running nei suoi primi tre anni di vita, l’azienda di proprietà 100% italiana presenta la sua nuova collezione estiva Lo scatto del leopardo focus on PAGINa 13 eventi PAGINe 8 e 9 ASICS: Il giorno più lungo PAGINe 22-23 wings for life world run PAGINE 16 e 18 Il 21 giugno i due team composti da alcuni degli atleti internazionali più forti del marchio di Kobe si sfideranno attorno al Monte Bianco focus prodotti PAGINa 10 brooks Launch 2 solana running in sardegna Reinventando la città Il 2014 sarà l’anno della consacrazione definitiva del segmento CityTrail inventato da Salomon per promuovere un originale approccio alla corsa prodotti ss 2015 PAGINa 26 Quando il mondo si mette le ali FOCUS SHOP: l’isola (felice) di concetta Con sede a Selargius, Deriu Sport da oltre 20 anni è un punto di riferimento per il running a Cagliari e non solo PAGINA 20 la scarpa del mese // huaka alle pagine centralI [email protected] / www.runningmag.it l’isola d’argento PAGINE 24 E 25 RUNNING MAGAZINE editoriale di BENEDETTO SIRONI [email protected] La Francia “corre”, l’Italia che fa? Le statistiche, si sa, spesso parlano più di tante parole. La rivista specializzata Running Attitude, proprio nel mese di giugno, ne ha pubblicate alcune decisamente interessanti (fonte: indagine mercato da parte della banca La Caisse d’Epargne, KantaSport, Uniteam Sport). Secondo tale ricerca ben 7,8 milioni di francesi praticano la corsa a piedi e 1,56 milioni hanno partecipato a una delle 5.971 corse organizzate nel 2013. Di questi 3,4 milioni sono donne. In generale c’è stata una crescita di praticanti di addirittura 1,4 milioni rispetto al 2012 e il 42% degli intervistati dichiara di correre da meno di 2 anni. Infine il 73% inizia a correre prima dei 30 anni e il 65% delle persone interrogate prevede di partecipare a una gara di trail running nel 2014. Numeri “spaziali” se confrontati con quelli del nostro paese, nei quali i praticanti sono certamente meno della metà. Anche se, come ben sappiamo e abbiamo del resto più volte evidenziato sulle nostre pagine, proprio il running (nelle sue varie declinazioni) è una delle attività fortunatamente più “in salute” anche in Italia. Cosa tuttavia ci impedisce, se non di eguagliare, almeno di avvicinare i francesi, considerando che a livello numerico sono “poco” più di noi? (64 milioni contro 60?). Bene, prendiamo un altro dato, che non riguarda propriamente il running ma che è comunque emblematico. L’ultima ricerca dell’EOG (European Outdoor Group, Editore Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616 Email: [email protected] Website: www.runningmag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 l’associazione europea delle più importanti aziende outdoor) che riguarda l’anno 2012, parla di un’ Europa a due facce. Crescono, anche se non di molto, Germania, Austria, Francia, Slovenia, Russia e tutti i paesi scandinavi. Segno negativo invece per Italia, Svizzera, Olanda, UK, Spagna e gli altri paesi dell’Est Europa. Nonostante il calo di oltre il 4% l’Italia si conferma il quarto mercato europeo in termini di fatturato, con un’incidenza del 6%. Di per sé non sembrerebbe un cattivo posizionamento, senonchè condividiamo il quarto posto a pari merito con la Svizzera… vale a dire un paese che ha 8 milioni di abitanti, contro i nostri 60 milioni! Sul podio europeo troviamo stabilmente in testa la Germania (27%), seguita da UKIrlanda (13%) e Francia (13%). Ecco quindi che i nostri cugini francesi ci sorpassano di gran lunga anche in questo mercato. Queste due considerazioni, supportate dai numeri, ci dicono una cosa: quanto ancora “indietro” siamo sotto certi aspetti e quanta potenzialità il mercato italiano potrebbe esprimere. Certamente non è una semplice questione di vendita o di cifre e sappiamo bene come una crescita solida, sana e duratura passi anche da un diverso approccio e da una vera e propria “cultura” dello sport. Che in Italia va ancora sostenuta, favorita e promossa con tutti i mezzi a disposizione, se vogliamo cercare di avvicinarci un po’ di più al “podio” europeo. Anno 3 - N.6 - 2014 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio 2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI. Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti. Questo numero è stato chiuso in redazione il 13 giugno 2014 2 NUMERO 6 - 2014 L’INTERVENTO // “Perché vi consiglio un corso di retail management” Vi siete mai chiesti perchè i vostri clienti comprano un pezzo di pizza (acqua, farina, pomodoro) dal fornaio a 15 euro/kg senza batter ciglio, ma quando comprano un capo tecnico da voi vogliono contrattare il prezzo e pretendono uno sconto? Vi siete mai chiesti perchè alcune persone continuano a comprare ancora nei negozietti di alimentari del centro storico che sono più cari dei supermercati, ma quando devono acquistare un capo sportivo preferiscono Decathlon al vostro negozio specializzato? Vi siete mai chiesti se sia meglio per la vostra attività aderire a un consorzio come Intersport o rimanere indipendenti e coerenti con la vostra linea imprenditoriale? Probabilmente sì, vi sarete già posti queste domande: e vi sarete anche dati delle risposte soddisfacenti. Probabilmente avete molta esperienza nel settore in cui operate da tanti anni, per cui vi sembra di conoscere e interpretare bene tutto cio’ che accade nella vostra attività e intorno ad essa. Oggi però si parla di ipercomplessità, non a caso: il mondo è cambiato e sta cambiando in un modo e con una velocità mai visti prima. La crisi economica è solo l’ultimo dei fattori di cambiamento: cambiano le abitudini di consumo, cambiano i trend e le mode, è cambiato il mondo intero con internet, le app e i social media. E cambierà sempre di più. Ecco che servono degli strumenti nuovi per sapersi muovere in questa ipercomplessità: e questo a mio parere è un buon motivo per aggiornarsi frequentando un corso di Retail Management. Chi apre una nuova attività ha bisogno di superarsi e di superare gli altri, chi è in difficoltà deve reagire, chi gode di buona “salute” non puo’ permettersi di pensare che i suoi clienti siano fedeli per sempre. Lo consiglio non solo ai negozianti, ma anche ai responsabili delle vendite nelle aziende e agli agenti, per capire meglio le esigenze dei propri clienti e per non considerarli partner solo in campagna vendite. Perchè spesso senza retail un prodotto tecnico non si vende… Un corso di Retail Management è utilissimo anche per conoscere le dinamiche di altri settori merceologici affini, da cui si possono trarre degli spunti interessanti: ad esempio in tanti altri settori il retail è contrattualmente molto più forte dei brand manifatturieri, perchè ha saputo unire le forze e non considerare i propri colleghi come avversari. Oppure si può imparare che non basta più aprire la serranda e riempire gli scaffali di prodotti per vendere, ma bisogna creare un’atomsfera invitante nel punto vendita per invogliare i consumatori a comprare e comunicare con loro direttamente sui loro smartphone. O ancora capire perchè abbassare i prezzi dei nostri prodotti per far fronte alla crisi sia un autogoal clamoroso nel medio periodo. Questi e tanti altri temi vengono affrontati ad esempio durante il corso di Retail Management della SDA Bocconi School of Management tenuto dalla prof.ssa Monica Grosso, che dura una settimana di lezione in aula più alcune sessioni in distance learning, quindi non è troppo impegnativo anche per chi deve mantenere una presenza fissa nella propria attività. Per informazioni sul corso e le borse di studio disponibili potete scrivere a: [email protected] Gabriele Bonuomo, titolare OUTDOOR CUNEO [email protected] www.outdoorweb.it NEWS Scioperi e proteste in Cina e Vietnam: rischio “effetto farfalla”? Con ogni probabilità non ci sarebbe nulla da obiettare se qualcuno lo ribattezzasse il “mese nero”. Storicamente il “giovedì nero” fu quello del 24 ottobre 1929, giorno in cui si verificò l’inizio del più rovinoso crollo della borsa di Wall Street. Ora, nessuno vuole fare un paragone troppo forte con quello che in seguito sarebbe diventato uno dei periodi di maggior crisi del secolo scorso e tracciare un quadro a tinte più cupe di quello che lo stato attuale dei fatti consentirebbe di dedurre. Tuttavia quanto accaduto tra la metà di aprile e quella di maggio in Cina e in Vietnam è destinato ad avere grosse ripercussioni anche in tutta l’area occidentale. Prima c’è stato lo sciopero dei lavoratori della fabbrica di scarpe Yue Yuen, situata nella regione del Guangdong a sud della Cina. Gli operai hanno protestato perché l’azienda non avrebbe pagato i contributi a 70mila di loro e avrebbe accumulato debiti dal 2006. Nike, ASICS, New Balance, Puma, adidas, Reebok, Under Armour, Merrell e Salomon sono alcuni dei marchi che qui producono le loro scarpe. Le difficoltà da tenere in conto non si riducono solamente alla temporanea sospensione dei lavori. Viste le cifre ingenti di cui stiamo parlando. E visto che quest’area sta vivendo una fortissima crescita economica, che genera a cascata una richiesta di aumento dei salari da parte dei dipendenti delle numerosissime fabbriche e di maggiore attenzione in termini di servizi sociali. Si stima che il blocco delle operazioni abbia causato una perdita in fatturato di circa 27 milioni di dollari e che le spese previste per le nuove concessioni ammonteranno a circa 31 milioni di dollari solo nel prossimo anno. Questo potrebbe significare che in futuro le nostre aziende, che qui si appoggiano per la produzione dei propri manufatti, punteranno a cercare nuovi stabilimenti in aree a più basso costo. Come il Vietnam ad esempio, ma anche qui come si diceva si sono registrati episodi di protesta. I manifestanti in particolare si sarebbero mossi contro il governo di Pechino in seguito al piazzamento di una piattaforma petrolifera al largo delle acque del mare meridionale cinese, che Cina e Vietnam si contendono da anni. Fabbriche e uffici sono stati assaltati nella regione di Binj Duong, dove si trovano circa 950 imprese straniere e in particolare cinesi, taiwanesi e sudcoreane. Circa 20mila sono stati i protestanti, 21 persone hanno perso la vita a causa della sommossa. Il governo di Pechino ha evacuato oltre 3mila cittadini dal luogo. Stando alle ultime notizie, la gran parte delle fabbriche coinvolte nell’episodio avrebbe già riaperto i battenti. Tuttavia se a questi fatti si aggiungono le situazioni di disagio anche in Bangladesh, Cambogia e Indonesia, è sempre più plausibile l’apertura di nuovi impianti da parte delle nostre aziende in altri Paesi, come l’Etiopia o il resto dell’Africa. Katia Figini alla guida del team Bolivia Runner’s World Challenge re i tre componenti del Team Bolivia Runner’s World Challenge, Katia si è avvalsa della collaborazione del mensile Runner’s World in qualità di partner dell’iniziativa (gli altri supporter sono Power System, Agisko, Ferrino e New Balance). I protagonisti, tutti non professionisti, saranno il 52enne Gianfranco Tartaglino, la 38enne Scilla Tonetti e il 47enne Adriano Giacomelli. Attualmente i tre runner si stanno duramente allenando con Katia che ha per loro impostato un intenso programma di training mentale e fisico comprensivo anche di due giorni di stage con il mental coach Luca Taverna. // Prenderà il via il prossimo 23 giugno l’edizione 2014 dell’Ultra Bolivia Race, una gara in completa autosufficienza nel deserto Salar de Uyuni (Bolivia). L’ultramaratoneta specializzata nelle corse nei deserti Katia Figini sarà alla guida del team che in sei giorni dovrà percorrere 170 km a un’altitudine di 3.600 m in totale autosufficienza. L’organizzazione fornirà solo acqua fredda, tende per dormire, assistenza medica e logistica, oltre ad attrezzatura, abbigliamento e un telefono satellitare per fornire aggiornamenti. Per il resto gli atleti dovranno far conto solo sulle proprie forze. Per seleziona- rewoolution raid, grande attesa per la tappa estiva ad arco ideale, sapientemente scelto per disegnare il percorso che prevede molteplici attività sportive da svolgere in team: mountain bike, climbing e certamente tanto trail running. Le formazioni come sempre saranno composte da tre persone. I partecipanti saranno chiamati ad affrontare, a seconda della propria preparazione, il percorso lungo o quello corto, che si distinguono per grado di difficoltà e la distanza. Come sempre, la nostra redazione mette a disposizione un numero limitato di posti per la categoria Shop. Chi intendesse partecipare alla selezione, può contattarci tramite il nostro indirizzo mail: [email protected]. // Dopo il successo dell’edizione invernale a Corvara sulle Dolomiti, è pronto a fare il suo ritorno in versione estiva l’evento promosso da Reda Rewoolution che da diverse stagioni sta diventando un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti degli sport all’aria aperta. I Reda Rewoolution Raid si svolgeranno il 27 e il 28 settembre ad Arco (TN). L’evento multidisciplinare promosso dall’innovativo brand produttore di capi activewear in lana merino proveniente dai suoi allevamenti di pecore in Nuova Zelanda si terrà dunque nella splendida location che vanta una cornice unica come quella dell’Alto Lago di Garda. Un ambiente Per New Balance è già tempo di pensare alla Maratona di Roma // Si è tenuta soltanto a marzo scorso, eppure molti appassionati stanno già pensando alla prossima edizione della Maratona di Roma. Il 2014 è stato un grande anno per l’evento capitolino, dopo che gli iscritti hanno superato quota 19mila. Non erano mai stati così tanti, segno anche del rinnovato impegno dell’organizzazione che ha puntato a far valere a pieno il potenziale della principale 42 K nostrana, fino a quel momento in pesante ritardo su tutti i principali eventi internazionali “rivali”. E segno anche della grande spinta data dalla prima partnership con New Balance, che è stata la vera arma in più per questa rinascita. Si diceva dunque di pensare al prossimo anno. Il 30 giugno, si chiude la prima fase delle iscrizioni alla 21esima edizione della Maratona di Roma, in programma il 22 marzo 2015. La quota agevolata di 50 euro è la tariffa in assoluto più bassa al mondo tra le maratone “Iaaf Gold Label” e dà diritto a un pacco gara comprensivo di maglietta tecnica New Balance in due versioni e colori, una per uomo e una per donna, e zaino “marathontasking” New Balance. www.maratonadiroma.it tanta corsa in montagna nella lunga estate outdoor di Livigno UNI.Team in cima al ranking Triathlon Sprint Maschile ra al triathlon sprint di Milano che coincide anche con la conquista del titolo universitario. Infine, una menzione particolare sull’ultima gara al Grand Prix di Vieste, dove Gianluca ha concluso a un passo dal podio. Ancora una volta gli sforzi spesi dall’organizzazione del progetto UNI.Team sono stati ben ripagati. Fra i partner del progetto si contano: Acqua Sphere, allenatime.com, Campagnolo, Deda Elementi, Ecomaterie srl, fi’zi:k, Kask, New Balance, Nerocorsa, Pasta Young Endurance, PowerBar, San Patrignano, Santini, Sport Time srl, trispecialist.com. // Continuano a ben figurare i giovani talenti dell’UNI.Team. La stagione di triathlon è da poco iniziata e i risultati ai primi eventi in programma hanno già messo in luce le doti di molti. A partire da Gianluca Pozzatti, che ha da poco raggiunto il primo posto nella graduatoria nazionale maschile per la specialità Sprint. Risultato che arriva grazie a una serie di ottimi piazzamenti. Primi su tutti alle gare oltralpe contro big svizzeri come i fratelli Salvisberg e l’inossidabile Sven Riederer. Sono arrivati a seguire il quinto posto all’ITU Bridgetown (Barbados) e la prima vittoria in carrie- Tyr è il nuovo sponsor tecnico “su misura” per Daniel Fontana Tyr è esattamente quello che avevo in mente. Conosco già da tempo l’affidabilità e l’elevata qualità dei suoi prodotti e sono certo che sarà il materiale migliore per accompagnarmi nei prossimi importanti impegni agonistici”. Soddisfatto anche Carlo Bonza, unit manager Tyr per Italia e Regno Unito: “Siamo molto contenti di cominciare questa collaborazione con Daniel. Crediamo in lui per la sua tenacia, per la sua positività e la grande passione che ha per questo sport straordinario, vogliamo essere al suo fianco e sostenerlo affinchè, con Tyr, possa continuare ad allenarsi e gareggiare nelle migliori condizioni possibili”. // Tyr e Daniel Fontana hanno annunciato un accordo sponsorizzazione tecnica valido fino al 2015. Ora Daniel, unico italiano in grado di vincere un Ironman e portacolori della DDS di Settimo Milanese, potrà avvalersi del materiale tecnico Tyr per quanto riguarda le mute, l’abbigliamento tecnico body e accessori. In particolare le mute e body da competizione sono stati studiati su misura per l’atleta, in collaborazione con il centro ricerche e sviluppo dell’azienda californiana. “Dopo la recente vittoria in Messico a Ironman Los Cabos”, ha dichiarato Daniel, “cercavo un’azienda che fosse all’altezza delle mie esigenze tecniche di atleta d’elite. 4 // Due grandi eventi animeranno Livigno a fine luglio. Dal 22 al 27 avrà luogo la prima edizione degli Adventure Award Days, con un programma che darà ampio spazio a stage sportivi, incontri con alpinisti, serate cinematografiche, training camp e non solo. Saranno circa 40 le pellicole proiettate. È prevista inoltre una emozionante trekking experience con l’esploratore artico Michele Pontrandolfo e l’ultra-runner Marco Berni e per tutta la settimana saranno presenti molte star internazionali dello sport di montagna: l’alpinista Hervé Barmasse, l’alpinista e storyteller Emilio Previtali e l’esploratrice Payge McMahon. Non mancheranno poi camminate notturne, eventi speciali e un ricco programma dedicato ai ragazzi. Ma soprattutto i training camp di trail running e ultra trail con grandi atleti nazionali e internazionali che si svolgeranno in concomitanza con la Stralivigno del 26 luglio. Alla mezza maratona lo scorso anno hanno partecipato oltre 1.000 concorrenti. Il tracciato parte da quota 1.816 m e supera i 2.000 m nella seconda parte di gara. In alternativa sarà possibile partecipare alla staffetta a coppie oppure alla camminata di nordic walking. Durante il weekend è prevista anche la gara Ministralivigno riservata ai bambini fino ai 17 anni di età. www.stralivigno.it www.adventureawards.it RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 L’Inghilterra premia il successo internazionale di inov-8 // Un nuovo prestigioso riconoscimento sta per essere consegnato dalla madre patria a uno dei marchi in maggiore crescita nel settore del running e dello sport performance come inov-8. A maggio l’azienda britannica è stata nominata vincitrice dell’importante Queen’s Award for Enterprise in International Trade. Il titolo rappresenta l’ennesimo traguardo raggiunto dal brand e ne riflette i successi nel mercato globale. Dalla sua nascita nel 2003, la distribuzione di inov-8 è arrivata a coprire il mercato di oltre 60 Paesi nel mondo. Il 77% delle vendite viene registrato al di fuori dell’area UK e la sua crescita è stata stimata di circa il 60% solo negli ultimi cinque anni. Il premio assegnato da Queen’s Award Enterprise sarà consegnato al fondatore Wayne Edy in occasione del gala che si terrà a Buckingham Palace. “Sono orgoglioso dei risultati raggiunti dal nostro team in questi primi 10 anni” ha commentato in seguito alla notizia. “Questo premio riflette il duro lavoro e l’inarrestabile desiderio di realizzare i nostri prodotti innovativi che ci hanno portato a questo successo commerciale”. Fra divertimento, benessere e solidarietà, il successo di Avon Running a Milano // Grande successo per la chiusura dell’Avon Running Tour di quest’anno, con la tappa conclusiva di Milano. Dopo Bari e Firenze, lo scorso 25 maggio sono state oltre 10mila le partecipanti all’evento promosso da Avon Cosmetics. Grandi numeri, per un’edizione record che conferma l’entusiasmo crescente con cui l’iniziativa viene accolta dal pubblico. Fra gli ospiti della manifestazione c’erano il presidente di Avon Italia Gennaro Formisano, che ha salutato il “fiume in rosa” prima della partenza, l’assessore allo sport e alle politiche giovanili della Regione Lombardia Antonio Rossi e Don Mazzi (nella foto di gruppo, in alto a destra). Durante la giornata si sono svolte la 10 km competitiva e la 5 km non compe- titiva, oltre ai corsi di Movero, Freak Dance, Warm-Up e Zumba tenuti dalle palestre GetFit, agli appuntamenti WellDance in collaborazione con Starbene e ai massaggi prima e dopo la gara degli specialisti Ecolife. Senza dimenticare la musica offerta da Radio Deejay. Come sempre, Avon Running è stata promossa per sostenere la lotta alla violenza domestica e per la ricerca medica contro il tumore al seno. In particolare, con l’appuntamento meneghino i fondi raccolti dalla vendita delle sacche gara sono stati destinati alla Fondazione IEO e alla Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi. www.avonrunning.it www.facebook.com/avonrunningtour adidas e Spotify suonano la musica giusta per correre // adidas ha stretto una partnership con Spotify grazie alla quale i runners possono, visitando www.Spotify.com/boostyourrun con il proprio browser mobile e inserendo dettagli come il luogo, la distanza, l’interesse musicale e l’intensità dell’allenamento, creare una playlist che si apre nella loro app Spotify. Le informazioni fornite infatti generano una selezione di brani su misura per la distanza da percorrere e con la musica corrispondente all’intensità desiderata dal runner secondo le modalità “easy”, “moderate” e “push it”. “Boost migliora tutto ciò che riguarda la corsa e ora comprende anche la musica a cui milioni di runners si affidano per la propria motivazione”, ha dichiarato Adrien Porro, senior vice president di adidas running. “Il rapporto tra adidas e Spotify è una perfetta combinazione che migliorerà l’esperienza di ogni runner”. “La partnership con adidas è il modo perfetto per rafforzare il nostro rapporto con la comunità in rapida crescita dei runners in tutto il mondo”, ha dichiarato Chris Maples, VP di Spotify Europa. “L’energia che adidas fornisce tramite Boost, unita all’energia che i runners ottengono dalla nostra fornitura senza fine di musica, offre un’esperienza di corsa unica, dalle cuffie ai piedi”. 5 I Podisti da Marte in Università, per l’incontro “Lo Sport Conviene” // C’erano anche i Marziani all’incontro “lo Sport Conviene”, organizzato dall’Assessorato allo Sport del Comune di Milano e tenutosi lo scorso 27 maggio in SDA Bocconi. Rappresentati dal presidente e fondatore Fabrizio Cosi, i Podisti da Marte sono stati chiamati a intervenire in merito alle possibilità di coinvolgimento che lo sport offre alle persone e alle aziende. La critical mass meneghina rappresenta infatti una realtà ormai divenuta una vera e propria istituzione per i runner di Milano e soprattutto un esempio di come quando si corre è possibile prescindere da agonismo, competizione, cronometro e prestazione per credere maggiormente in valori quali solidarietà, aggregazione, salute. All’evento sono intervenuti fra gli altri anche Dino Ruta, Head sport knowledge center SDA Bocconi, Pierluigi Aschieri, direttore tecnico del karate photo: iancorless.com photo: Gaetan Haugeard NEWS Count down iniziato per gli Skyrunning World Championships 2014 // Saranno 3.400 i partecipanti suddivisi nelle tre discipline, 65 i Paesi rappresentati, 28 i team nazionali, 46 gli atleti al top del ranking Isf 2013, nove gli Skyrunner World Champions. Ecco i numeri degli Skyrunning World Championships 2014 che stanno per disputarsi a Chamonix dal 27 al 29 giugno. Già dallo scorso ottobre, tutti gli eventi del programma hanno registrato un immediato sell-out con un numero record di richieste provenienti da tutto il mondo. Kilian Jornet, Emelie Forsberg, Luis Alberto Hernando, Tofol Castanyer, Stevie Kremer, Nuria Picas, Urban Zemmer, Agustì Roc e Laura Orguè sono fra i protagonisti più attesi della rassegna mondiale, che si tiene ogni quattro anni. Nella precedente edizione, disputata in Italia nel 2010, la classifica per nazioni è stata (FiJlkAM), Giuseppe Bonelli, dirigente ufficio scolastico regionale della lombardia, Giovanni Michielon, scuola di scienze Motorie università di Milano, Eleonora Giorgi (in foto), campionessa italiana di marcia, Ilaria D’Aquila, direttore risorse umane Adecco italia, Roberto Zecchino, vp human resources & organization Bosch South Europe e Andrea Zorzi, ex pallavolista, giornalista e attore. vinta dall’Italia, seguita da Spagna (favorita di quest’anno) e Francia. I nostri portabandiera saranno Urban Zemmer, Antonella Confortola, Silvia Serafini, Elisa Desco, Tadei Pivk, Bernard e Martin Dematteis, Marco Facchinelli, Marco Moletto, Nicola Golinelli, Fabio Bazzana, Nadir Maquet, Gil Pintarelli, Federica Boifava, Alessandra Carlini, Stefano Ruzza. A pochi giorni dalla fatidica data Marino Giacometti, presidente Isf, ha commentato: “Siamo orgogliosi di presentare i Campionati del Mondo a Chamonix e, con il sostegno del Club des Sports, siamo fiduciosi che saranno una vetrina perfetta dello skyrunning per attirare i migliori atleti al mondo per una competizione di livello”. www.skyrunning.com L’atleta Gore-Tex Tamara Lunger spiega i segreti della sua corsa Il primo TomTom senza fascia cardio: ora l’allenamento è più facile // Fra gli appassionati di sport in montagna si è fatta conoscere per le numerose imprese portate a termine e per i successi conseguiti. Si è laureata campionessa del mondo di sci alpinismo, è stata la donna più giovane a raggiungere la vetta del Lhotse nell’Himalaya e si è messa in luce nel mondo del trail running arrivando seconda nella durissima sfida della Gore-Tex Transalpine Run. Tamara Lunger, ventisettenne altoatesina, è oltretutto impegnata come health trainer e scienziata dello sport. Per questo motivo è anche decisa a diffondere la pratica della corsa fra coloro che ancora non vi si sono accostati. A suo dire, basta iniziare ad allenarsi per gradi e con costanza: i neofiti in particolare dovrebbero impostare la propria routine correndo due volte a settimana. L’atleta spiega inoltre che gli intervalli sono necessari per migliorare la forma fisica generale, ma è neces- // Ancora una volta, un modello dedicato a chi corre e uno a chi pratica più attività come il triathlon. TomTom lancia i dispositivi Runner Cardio e Multi-Sport Cardio, la cui particolarità è rappresentata dall’impiego di un cardiofrequenzimetro integrato con sensore ottico Mio. “Siamo stati in grado di proporre una tecnologia innovativa accessibile a tutti” commenta Luca Tammaccaro, vice presidente TomTom Italy & SEE. “Sappiamo bene che il monitoraggio della frequenza cardiaca è il metodo più accurato per verificare come il nostro corpo risponde all’attività fisica che sta svolgendo. Ora, con il nostro orologio gps sportivo tutti i runner e i triatleti potranno facilmente lavorare sull’intensità del proprio allenamento al fine di migliorare le proprie prestazioni”. L’utente può scegliere una fra le cinque zone di allenamento disponibili per raggiungere saria molta forza di volontà: “Brevi periodi di riposo dopo sessioni di attività intense sono essenziali se si vuole migliorare le proprie prestazioni”. Quanto a equipaggiamento, occorre essere sempre previdenti e vestirsi a strati, indossando ad esempio una giacca impermeabile e traspirante GoreTex Active se si affronta un clima umido ma mite, magari sopra un base layer funzionale che assorbe il sudore dalla pelle e lo mantiene lontano dal corpo. Con temperature più basse questi due strati possono essere indossati insieme a un fleece tecnico isolante Windstopper come strato intermedio. I modelli di scarpa che utilizza Tamara poi, impiegano la tecnologia Gore-Tex: “Anche quando la pioggia coglie di sorpresa, i piedi rimangono asciutti. Inoltre, il rivestimento interno traspirante conduce l’umidità fuori dalla scarpa”. EDITORIA // Vedere di corsa e sentirci ancora meno di Marco Frattini // Marco Frattini, nato a Milano nel ’76, è odontoiatra, ha lavorato come musicista e fonico ed è un appassionato corridore. “Vedere di corsa e sentirci ancora meno” è per Marco, audioleso totale e con problemi alla vista da sette anni, un diario biografico che non lascia scampo a nulla. “Siamo nel 2008. Cosmo Capoverde si ritrova da un giorno all’altro senza più sentire nulla a causa di una malattia. Cosmo aveva deciso di scrivere un libro sulla corsa ma, dopo aver incontrato Laura, parte alla volta di una lunga maratona introspettiva che lo porterà a riconsiderare la realtà secondo nuovi punti di osservazione. Aveva sempre avuto paura di esprimersi e dichiarare apertamente quello che sentiva e provava, prima di tutto a se stesso, ma scopre che ora ha il problema opposto: quello di aver troppe cose da voler raccontare”. Il Volume è pubblicato con il patrocinio della Federazione Sordi Italia della quale l’autore è socio. A settembre la prima Tre Cime Experience by Scarpa // Lo scorso anno si è svolta quella che in gergo viene definita l’edizione zero. I partecipanti avevano testato il percorso di 40 km con 2.800 m di dislivello positivo. Fra loro anche alcuni nomi importanti del panorama nazionale di skyrunning, fra cui quelli di Ivan Geronazzo, Ivano Molin, Eugen Innerkofler, e quello del Tedesco Phillip Reiter. Da quel momento si può dire che sia nata a tutti gli effetti quella che è stata ribattezzata la Tre Cime Experience by Scarpa. Title sponsorship per l’azienda di Asolo dunque, che dà l’ennesimo importante segnale della sua crescita nel mondo del trail. A partire dal prossimo 21 settembre, giorno in cui si terrà l’evento, e per i gli obiettivi prefissati e capire se è necessario aumentare o diminuire l’intensità della attività grazie a desgli appositi segnali: Sprint, per le attività di interval training; Velocità: ritmo elevato per migliorare la velocità; Resistenza, per migliorare l’attività polmonare e cardiaca; Fitness, per perdere peso; Facile, per il riscaldamento o il defaticamento. prossimi tre anni il marchio veneto sarà in prima linea in entrambe le gare previste che si correranno all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo con partenza dal lago di Misurina: Misurina Sky Marathon (valida per l’ammissione all’UTMB 2015) e Cadini Sky Race (20 km di tracciato, 1.600 m D+). L’evento, di cui non mancheremo di offrirvi nuovi spunti in futuro sulle nostre testate, è organizzato e coordinato dalla ASD Cadini Promotion con la collaborazione della sezione auronzana del Soccorso Alpino e del CAI, dell’Amministrazione Comunale di Auronzo e del Consorzio di Promozione Turistica Auronzo-Misurina. 6 L’arte di Correre Veloci di Julian Goater – Don Melvin // Questo volume tratta di un argomento che spesso molti ancora sottovalutano: la cosiddetta “arte di correre”. Il modo in cui vi muovete, organizzate il vostro allenamento, vi preparate alle gare, acquisite sicurezza e determinazione e sviluppate le vostre tattiche: tutti questi elementi costituiscono l’arte del correre. “L’arte di correre veloci” offre infatti un approccio innovativo alla corsa, sfida gli stereotipi, rimuove i dubbi che circondano questo sport e cancella i limiti auto-imposti. Qualunque siano il livello e la disciplina praticata, la guida intende cambiare il modo di correre e i risultati dell’utente, aiutandolo a raggiungere gli obiettivi prefissati. Un rilievo importantissimo in tal senso hanno le esperienze condivise nelle pagine dell’autore, nonchè ex corridore a livello internazionale, Julian Goater. RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 Vibram protagonista nella corsa lungo le trincee di guerra // Una manifestazione suggestiva lungo parte delle trincee della Linea Cadorna di Cassano Valcuvia (VA). Questo il profilo della Vibram Trincea Trail, andata in scena lo scorso 25 maggio. Sulla linea di partenza si sono accalcati oltre 600 runner (dei quali 416 solo per la gara principale) provenienti da 13 paesi. Il tracciato lungo di 26,5 km e 1500 mt di dislivello ha offerto uno spaccato storico emozionante che ha colpito tutti i partecipanti. Il livello della gara è stato alto e ha visto trionfare, sul fronte femminile, il Trailrunning Team Vibram con Lisa Borzani (28a nella classifica generale). La classifica maschile ha visto invece salire sul primo gradino del podio Toniolo Mauro della Valetudo Skyrunning. Da segnalare inoltre l’iniziativa “Provaci anche tu” sempre firmata Vibram, che ha consentito a 60 dipendenti dell’azienda di Albizzate di provare a correre in montagna con il supporto dello storico atleta del team Giuseppe Marazzi. Il “futuro in movimento” di Continental corre più veloce // È diventato uno degli ingredient brand più degni di nota nel nostro sport, dopo che le suole sviluppate dai suoi esperti sono state in grado di garantire performance di livello assoluto. Marchio fra i leader nel mondo per quanto riguarda le subforniture per il settore automotive, Continental è ora sempre più attivo anche nel running. Nelle più recenti stagioni ha realizzato le suole con cui sono equipaggiate le scarpe adidas con cui corono alcuni dei top atleti internazionali come il keniota Wilson Kipsang, che nel 2013 ha infranto il record del mondo in occasione della maratona di Berlino. Inoltre l’azienda tedesca ha recentemente supportato due eventi internazionali prestigiosi come la maratona di Milano e la maratona di Hannover. Ma la sua crescente partecipazione nel settore running è testimoniata da una serie di iniziative molto interessanti, promosse al fine di coinvolgere anche i propri dipendenti ad alcune importanti manifestazioni. Per esempio, l’azienda ospita regolarmente l’evento ContiRunningDays, in occasione del quale i dipendenti di tutto il mondo si allacciano le loro scarpe da corsa. Inoltre, il claim “The Future in Motion” è stato aggiunto al logo Continental nel maggio 2013. Senza dimenticare che proprio alla maratona di Hannover prima citata, ben tre membri del consiglio d’amministrazione erano alla partenza e che oltre 500 persone hanno fatto parte del suo team di atleti. Anche nel team Brooks ci si allena per Rio 2016 // Ioannis Magkriotelis: “Sogno Rio 2016 insieme a Brooks” // Solo 2h18’00”. È questo il crono minimo per volare in Brasile e partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016. Ed è questo il sogno del protagonista del Brooks Team, da anni dipendente di Brooks Italia, Ioannis Magkriotelis. Che in realtà ha un primato personale in maratona di 2h23’08”, non molto lontano dall’esigente parametro olimpico. L’allenamento - L’ultimo vincitore della Maratona di Verona sta lavorando sodo per abbassare ulteriormente questo suo miglior tempo. E ha dichiarato: “È un percorso a tappe, una crescita fisica che durerà due anni. Il primo obiettivo è fissato per la velocissima Maratona di Berlino a fine settembre. Vorrei tagliare il traguardo al massimo in 2h20’ per poi allenarmi tutto l’inverno e l’anno prossimo scendere ancora quei 2 minuti. Spero nel 2015 di andare 7 ancora in Kenya qualche settimana come ho fatto l’anno scorso. Ho visto come si allenano i grandi campioni, sarà importante per un definitivo salto di qualità”. discorso alimentare: “Da sempre bevo almeno un litro di latte al giorno e mangio tanta insalata. Poi pesce ricco di Omega 3 e Tofu che è molto proteico. Le proteine sono importanti per recuperare bene”. Un nuovo programma - Intanto Ioannis prevede delle variazioni sulla tabella di marcia. “A giugno farò un primo periodo di potenziamento”, dichiara a tal proposito. “Dunque dei bei collinari, cronoscalate come la salita qui dalle mie parti al Monte Serra di 12 km. Nel secondo periodo niente ripetute, farò tanti allenamenti a ritmo ‘medio’, veloci e resistenti interval-training. A luglio sarò con l’azienda in Germania per due settimane, vorrei cercare per quel periodo una mezzamaratona veloce così da testarmi e capire a che punto della preparazione sarò per potermi meglio gestire per il mese di agosto”. Ioannis non lascia al caso nemmeno il Le calzature - Coniugando l’esperienza di atleta con quella di dipendente in Brooks, Ioannis è un vero esperto in materia footwear: “Ho almeno cinque paia che alterno a seconda del tipo di allenamento da fare. Le Racer ST5 sono ideali per i ritmi medi e interval-training. Reattive ma protettive al punto giusto, le Pure Flow sono perfette per ritmi ancora più veloci e distanze brevi. Per gli allenamenti più lunghi uso la mia preferita, la Ravenna 5, ammortizzante e stabile al punto giusto, con un leggero supporto nell’arco plantare. In questi giorni sto testando le Transcend che paiono fenomenali. E poi ci sono le scarpe che userò in maratona, le T7 Racer che sono leggere, reattive, uniche”. eventi Il 21 giugno i due team composti da alcuni degli atleti internazionali più forti del marchio di Kobe si sfideranno attorno al Monte Bianco ASICS: Il giorno più lungo In occasione del prossimo solstizio d’estate è stata organizzata un’emozionante corsa contro il tempo. Outrun the sun è il nome dell’iniziativa che suggerisce come la spedizione dei trail runner partirà con il sorgere del sole e dovrà essere completata entro il tramonto, con partenza e arrivo a Chamonix. • davide corrocher Più veloci del sole, attorno al Monte Bianco. L’inedita impresa promossa da ASICS che metterà alla prova le capacità di alcuni dei più forti trail runner al mondo è in calendario per il prossimo 21 giugno. Si chiama Outrun the Sun e per l’occasione gli atleti tenteranno di percorrere “in staffetta” l’intera circonferenza del maggiore massiccio dell’Europa occidentale, partendo da Chamonix all’alba per tornare prima del tramonto. In totale avranno a disposizione 15 ore, 41 minuti e 35 secondi per completare in staffetta la spettacolare spedizione: oltre 162 km di corsa per circa 9.600 metri di dislivello complessivo attraverso sentieri di montagna di Francia, Italia e Svizzera. Il marchio nipponico ha coinvolto alcuni dei suoi testimonial di maggior caratura e li ha suddivisi in due formazioni di altissimo livello: Ultra Trail e Team Enduro. Da una parte quattro dei migliori specialisti al mondo sulle lunghe distanze, fra cui il vincitore dell’UTMB 2013 Xavier Thevenard, il runner d’elite giapponese Kota Araki, il detentore del record mondiale sulla 100 miglia Jonas Buud e l’ex campione del mondo di trail running Thomas Lorblanchet. Ognuno di loro dovrà percorrere dai 28 ai 46 km. Il Team Enduro è composto invece da sette atleti specialisti di diverse discipline endurance: il campione del mondo di triathlon Tim Don, l’ultrarunner Christian Schiester, i trail runner Genis Zapater e Megan Kimmel, i road runner Sylvaine Cussot e Gert Theunis e il mezzofondista Lukas Naegele. Il “carattere” della sfida - Per ogni membro ci sarà un tragitto da percorrere che va dai 17 ai 29 chilometri. Il percorso nel suo complesso passerà attraverso alcuni dei tratti più impegnativi e delle regioni più panoramiche in Europa. Come il passaggio dalla cattedrale di Notre Dame de la Gorge a Courmayeur che si raggiunge dopo 6.100 metri di dislivello in ascesa, o la valle elvetica di Champex Lac in cui dimorano vaste foreste, ghiacciai perenni e scorrono torrenti tortuosi. Una prova unica nel suo genere dunque e mai tentata prima, che in un solo giorno, il giorno più lungo dell’anno, offrirà ad ASICS un palcoscenico sensazionale. Un’occasione per il brand leader di questo mercato di tornare a lavorare a stretto contatto con i suoi atleti anche per proseguire lo sviluppo dei propri prodotti. Il progetto permetterà di ripartire dai feedback raccolti da alcuni dei trail runner più esperti al mondo per migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti della linea Fuji che costituiranno l’equipaggiamento previsto per questa corsa e per impostare la futura strategia all’insegna di una continua ricerca all’insegna dell’innovazione. Frazione 1 Chamonix (FR) – Notre Dame de la Gorges (FR) Distanza: 28,6 km; 1.475 D+, 1.300 DIl percorso inizia a ritmo elevato su un sentiero leggermente ondulato. Dopo 10 km il terreno diventa più difficile, con una ripida salita verso il Col du Tricot. Una valle insidiosa con ghiaccio e rocce pericolanti, ma capace di offrire viste spettacolari del ghiacciaio. Frazione 2 Notre Dame de la Gorges (FR) - Courmayeur (IT) Distanza: 46,4 km; 2.667 D+, 2.699 DUn terreno molto tecnico, sul quale i trail runner dovranno scalare e ridiscendere tre passi d’alta quota. Le due principali attrazioni sono il Col de Bonhomme, un passo nevoso tra due cime molto elevate, e il Col de la Seigne, con una vista spettacolare sulla valle. La frazione termina con una tortuosa discesa di 1.500 m verso Courmayeur. Frazione 3 Courmayeur (IT) - Champeix (CH) Distanza: 44,1 km; 2.659 D+ DSi inizia con un sentiero semplice che si tramuta rapidamente in una difficile salita di 5 km verso due passi d’alta quota. Il primo è il Col de Sapin, seguito da una breve discesa, per poi risalire verso il punto più alto della gara, il Grand Col Ferret, a 2.537 m di quota. La tappa si conclude con una lunga e veloce discesa verso il lago di Champeix. Frazione 4 Champeix (CH) - Chamonix (FR) Distanza: 43 km; 2.420 D+, 2850 DUna dura salita verso il Col de Bovine porta in prossimità del versante svizzero a Forclaz, per poi affrontare una ripida e difficile discesa verso Vallorcine. Il tratto conclusivo attraversa una pericolosa salita rocciosa verso La tete Aux Vents, per terminare con uno splendido scorcio del Monte Rosa. Da qui si punta direttamente al traguardo di Chamonix. 8 team Ultra Trail Frazione 1 Kota Araki (30 anni, Giappone) Tempo previsto: 2h 25’ Già membro delle forze armate “È impossibile giapponesi, si è fallire se non messo in luce ci si arrende mai” nella squadra di maratona dell’esercito imponendosi nella Lake Kawaguchi Marathon. Oggi Kota è diventato uno specialista di corsa off road, tanto da meritare una nomination come “Trail Runner of the Year” nel 2013. Frazione 2 Thomas Lorblanchet (34 anni, Francia) Tempo previsto: 3h 45’ Atleta di livello mondiale, da 10 anni è ai vertici di questa “Pasti leggeri, disciplina. allenamenti pesanti” Ha vinto per quattro volte la Grande Course des Templiers, gara che si disputa ogni anno nella sua madrepatria, ottenendo così il record assoluto di vittorie in questa competizione. Si è formato con il triathlon, disciplina nella quale si era distinto come uno dei migliori francesi a livello juniores. Frazione 3 Jonas Buud (40 anni, Svezia) Tempo previsto: 4h 26’ “Sperimenta La sua passione e raggiungi per la disciplina nuovi obiettivi” del trail running è nata quasi per caso in un campo di addestramento, quando un amico lo convinse a partecipare a una Ultra Run. Con suo grande stupore, riuscì a vincere. Nel 2013 Jonas ha conquistato la sua settima vittoria consecutiva nella Swiss Alpine Marathon e, lo stesso anno, ha chiuso al secondo posto nella gara di ultra distanza più grande e antica del mondo, la Comrades Marathon in Sud Africa. Frazione 4 Xavier Thevenard (26 anni, Francia) Tempo previsto: 4h 30’ “Allenamento Quando era difficile, piccolo, suo padre gara facile” lo perdeva spesso di vista perché amava esplorare l’ambiente che lo circondava. Ma la ricerca durava poco, perché dal rifugio locale il papà veniva presto avvisato che suo figlio aveva corso fin laggiù da solo. Tutto questo alla tenera età di 9 anni. A 22 anni ha vinto la celebre CCC e nel 2013, nonostante fosse solo un esordiente nel mondo del trail running, si è aggiudicato la competizione principe dell’UTMB con il tempo di 20h 34’ 57’’. RUNNING MAGAZINE team enduro Frazione 1 Tim Don (36 anni, Regno Unito) Tempo previsto: 2h 40’ È riuscito a competere ai più alti livelli per tutta la carriera, guadagnandosi la partecipazione alla prima gara olimpica di triathlon a Sidney nel 2000. Tim ha poi rappresentato la Gran Bretagna “Non avere anche ai Giochi del 2004 e del 2008. paura Più recentemente è passato all’Ironman, di sperimentare” vincendo quattro gare negli ultimi due anni. Nell’ambito della sua routine di allenamento, Tim pratica regolarmente il trail running che, a suo parere, è il modo migliore per variare gli allenamenti per tutte le sue discipline sportive. Frazione 2 Sylvaine Cussot (32 anni, Francia) Tempo previsto: 2h 00’ Considerata una delle migliori trail runner francesi, Sissi ha iniziato a praticare questo sport a livello professionistico solo nel 2011. All’età di 10 anni era solita correre con suo fratello e sua sorella nei boschi della zona, nella città natale di Epau, vicino a Le Mans. Tuttavia il terreno insidioso e le “Coltiva una passione discese scivolose sono state impegnative e fai il possibile anche per lei, specialmente considerando per realizzarla” che, a suo dire, non è una grande amante della natura. Genis Zapater (23 anni, Spagna) Tempo previsto: 2h 00’’ Ha iniziato a praticare il trail running da bambino, correndo nei terreni di famiglia a Terrassa in compagnia di suo padre. Suo fratello Xavi è stato due volte campione del mondo di trail running con il team catalano di specialità ed è stato la figura di riferimento che ha spinto Genis a coltivare “Trova qualcosa la sua passione per questo sport. che ti faccia sentire felice e in salute” Frazione 3 Christian Schiester (47 anni, Austria) Tempo previsto: 2h 12’ All’età di 22 anni, Christian beveva molto, fumava oltre 40 sigarette al giorno ed era gravemente obeso. Il suo medico lo avvertì che continuando con quello stile di vita non avrebbe raggiunto i 50 anni. “Tutti possono Questa drammatica diagnosi lo cambiò decidere profondamente. Smise di bere e fumare e di cambiare” iniziò a correre. Nel 2006, ha partecipato alla Jungle Marathon attraverso la Foresta Amazzonica, per poi vincere l’Antarctica Ice Marathon l’anno seguente. Gert Theunis (39 anni, Belgio) Tempo previsto: 2h 36’ Da sei anni ricopre il ruolo di rappresentante tecnico per ASICS Benelux. Su strada si è messo alla prova su varie distanze, ma recentemente è passato al trail running, seguendo la crescente popolarità di questa “Segui sempre disciplina in tutta Europa. la tua passione” NUMERO 6 - 2014 L’equipaggiamento degli atleti // Gel FujiSensor 3 Leggerezza e comfort sono i suoi punti di forza. Grazie al sistema Rearfoot Gel Cushioning, all’intersuola a doppia densità con strato superiore più morbido e alla soletta SpEva 45, offre una risposta in termini di assorbimento degli impatti eccellente. Le ampie alette della suola assicurano un’aderenza superiore in ogni fase della corsa. La tomaia a strati offre un supporto maggiorato nella parte centrale. La linguetta funge da ghetta integrata impedendo al fango di entrare. Frazione 4 Lukas Naegle (25 anni, Germania) Tempo previsto: 2h 43’ Ha sempre amato gli sport di durata e ha iniziato a coprire grandi distanze sin dalla sua prima corsa su strada. Attualmente è preparatore atletico professionista e ama “Porta al limite tutto ciò che ha a che fare con l’outdoor. il tuo corpo, Il suo sogno era vincere la maratona di o lui limiterà te!” Friburgo e l’ha realizzato nell’aprile del 2014. Gel FujiTrabuco 3 Progettata per offrire sostegno e stabilità ai trail runner con tendenza all’iperpronazione, è dotata di intersuola DuoMax e presenta la tecnologia Rearfoot GEL Cushioning in posizione più decentrata. Il sistema Twist GEL nell’avampiede facilita uno stacco più efficiente. L’intersuola con mescola Solyte e rivestimento interno in Ortholite offre maggiore comfort. Le ampie alette sulla suola migliorano la trazione e aiutano a correre in salita e in discesa. Megan Kimmel (34 anni, USA) Tempo previsto: 1h 40’ Ha vissuto la sua infanzia in un camper Volkswagen tra le colline del Colorado. Il suo stile di vita libero e rurale l’ha presto avvicinata al trail running, aprendole le porte di una nuova carriera e passione. Tra i suoi “Impegnati, fai successi spiccano l’inclusione nello USA progressi e cerca Moutain Running Team e i trionfi al Pikes Peaks Ascent nel 2009, 2010, 2011 e 2012. di fare del tuo meglio” Gel Trail Lahar Gtx Scarpa impermeabile per affrontare i fondi misti, è dotata di tomaia con membrana traspirante Gore Tex che impedisce l’ingresso dell’acqua. Il sistema Rearfoot GEL Cushioning disperde efficacemente l’energia generata in fase di impatto per una corsa più confortevole. La suola Trail Specific assicura più stabilità in salita e in discesa. 9 FOCUS prodotto RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 Zoot, California running style... Il marchio di San Diego punta forte anche sul running, inteso come uno stile di vita, all’insegna degli spazi all’aria aperta, del sole, del divertimento e del colore. SOLANA Viene da San Diego e il forte legame con le sue origini è da sempre uno dei suoi punti di forza. Sarà anche per questo che Zoot, marchio la cui principale vocazione è sempre stata quella del triathlon, è diventato partner di un evento come la Running In Milano Marittima (che vi racconteremo sul prossimo numero). Attività all’aria aperta, spiagge, divertimenti, aperitivi e discoteche, oltre a del sano running, ovviamente, sia amatoriale sia competitivo: questo il mood dell’evento, che si sposa dunque alla perfezione con il lifestyle tipicamente californiano di Zoot. Giusto per restare in tema della corsa romagnola, alla manifestazione dello scorso 8 giugno hanno partecipato alcuni dei top dealer del brand e soprattutto i suoi triatleti di punta, che sono anche dei forti runner. L’occasione è stata perfetta anche per presentare le novità in collezione per la SS 2015, che come sempre comprenderà calzature per il running, mute, capi per il bike e accessori. Nell’attesa di approfondire in un prossimo numero la nuova collezione estiva nonché le peculiarità di questo brillante marchio, presentiamo di seguito quello che è il modello di punta per la stagione FW 2014. www.zootsports.com Calzatura pensata per l’allenamento di tutti i giorni, fabbricata con materiali selezionati all’insegna della leggerezza ma anche di lunga durata La suola con mescola di ZVA iniettata assicura un effetto ammortizzante elevato e offre un ottimo feeling con il terreno Uno dei punti di forza della scarpa è il differenziale di 8 mm, che consente una transizione perfetta in ogni fase. Massimo comfort è infine garantito dalla tecnologia BareFit Colori / green flash - safety yellow - white, white - zoot blue - black Misure disponibili / 7-13, 14 Peso / 240 gr prezzo consigliato / 109,95 euro DISTRIBUITO DA // The Group Distribution 059.744024 / [email protected] Il “plus” di leggerezza del BioMoGo DNA // Al meeting internazionale di fine maggio, il marchio con sede a Seattle ha presentato la nuova collezione SS 2015. Comfort e ammortizzamento delle calzature sono sempre al top, ma il peso non è mai stato tanto contenuto. Launch 2 La nuova versione del modello è stata creata con caratteristiche tecnologiche avanzate, al fine di raggiungere i più elevati standard in termini di leggerezza e flessibilità della suola. La transizione dal tallone alla punta risulta rapida e confortevole e grazie alle qualità ammortizzanti dell’intersuola in BioMoGo DNA offre una risposta eccellente in fase di spinta e reattività. Colori / Uomo: nightlife - electric, mako - black. Donna: brite pink - midnight, paradise green blue iris Misure disponibili / Uomo: 8-13, 14, 15. Donna: 6-11, 12 peso / Uomo: 277 gr. Donna: 224 gr TOMAIA / Caratterizzata da una costruzione senza cuciture, offre una calzata precisa e di conseguenza un passo dinamico e agile // Per la prossima stagione estiva Brooks è già pronta a presentare le sue novità principali in collezione. La linea SS 2015 vede fra le sue calzature di punta le versioni avanzate delle varie Transcend, Adrenaline, Ravenna e Pure. Tutte come sempre sviluppate all’insegna della tecnicità più avanzata del marchio con sede a Seattle. Fra i contenuti più importanti, si segnala la conferma della mescola di ultima generazione BioMoGo DNA, già adottato dalla prima Transcend e ora allargato anche agli altri modelli che puntano tutto sulla leggerezza senza però mai rinunciare a comfort e ammortizzamento, come nel caso della seconda Launch. Air mesh differenziato in una trama più aperta in punta e in una più chiusa sul tallone, al fine di assicurare traspirabilità e supporto nelle zone che le richiedono maggiormente Il collarino morbido ha una conformazione studiata per migliorare il comfort di calzata INTERSUOLA / BioMoGo DNA, mescola in grado di offrire una risposta efficace in termini di ammortizzamento adattandosi alle caratteristiche di peso, appoggio e stile di corsa SUOLA / I tasselli indipendenti e segmentati migliorano la corsa, rendendo la transizione dal tallone alla punta più morbida Il design sotto il tallone è stato progettato per incrementare la flessibilità del battistrada, con conseguente beneficio in fase di appoggio Women’s DISTRIBUITO DA // Brooks Italia / 050.804696 / [email protected] 10 - spazio pubbliredazionale - focus on RUNNING MAGAZINE Il 2014 sarà l’anno della consacrazione definitiva del segmento CityTrail inventato da Salomon per promuovere un originale approccio alla corsa Due screenshot delle City Guides realizzate in collaborazione con i dealer di tutto il mondo NUMERO 6 - 2014 Reinventando la città Ideato dagli specialisti di trail e skyrunning, questo concetto offrirà agli appassionati la possibilità di “riscoprire” il running urbano attraverso itinerari alternativi e insoliti. Dalla prima collezione prodotti dedicati presentata la scorsa estate, fino alle gare di Lione, Barcellona e Milano, e alla app sviluppata per allargare sempre più la community di appassionati: il marchio francese ha deciso di puntare tanto sulla nuova specialità. progetto. E non si è fermata qui, perché da poche settimane è disponibile anche una app per condividere i propri itinerari con il resto della community CityTrail. Tutto questo senza dimenticare i tre innovativi eventi che sono stati organizzati in tre location europee di grande rilievo, due dei quali si sono già svolti con un buonissimo successo e il terzo è in programma a settembre nel nostro Paese. Lione e Barcellona - Partiamo Lione • davide corrocher Non è corsa su strada, non in senso tradizionale. Perché, anche se il suo ambiente resta la città, l’idea che lo ha ispirato è quella di andare fuori strada. O se si preferisce, oltre la strada. L’originale approccio al running promosso da uno dei principali specialisti del segmento off road come Salomon si chiama CityTrail e si tratta di un concetto pensato per diffondere una cultura diversa per quanto riguarda il nostro sport nella sua versione urbana. Da una parte l’ispirazione di chi è abituato ai grandi panorami, ai luoghi per certi versi insoliti, alle emozioni forti e a quel senso di avventura che generalmente caratterizzano i mondi del trail e dello skyrunning. Dall’altro la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, di osservare da un altro punto di vista il paesaggio abitato di luoghi come Milano, Lione, Barcellona e non solo. Di trovare il piacere della scoperta all’interno della routine quotidiana. Da questa iniziativa, l’azienda con sede ad Annecy ha dato vita a una collezione dedicata a coloro che vorranno accogliere la sfida di “cercare il sentiero nella propria città”, come recita il claim del proprio da qui. Dalle gare. Perché tutto è partito così effettivamente, dal momento che gare come la Lyon Urban Trail e la Milano City Trail si sono consolidate già da qualche anno. La crescita del progetto tuttavia e la decisione di Salomon di puntare sempre di più su questo concetto hanno portato quest’anno a una radicale trasformazione delle due manifestazioni e alla nascita della terza “sorella” in terra catalana. Lo scorso aprile si è dunque partiti prima con l’evento di Lione, al quale hanno partecipato ben 7mila runner desiderosi di visitare una città ricca di storia e di spunti attraverso l’originalissimo percorso di 36 km. E a seguire si è svolta la prima CityTrail Barcelona, con un tracciato molto più breve viste le caratteristiche scale di Montjuic da percorrere per una buona parte dei quasi 10 km complessivi. A seguire sentieri e tratti nel verde, e ancora un po’ di asfalto con un bel saliscendi collinare e un dislivello positivo di circa 200 m. Oltre 800 partecipanti hanno potuto apprezzare le qualità di questa prima edizione assoluta. La nuova Milano City Trail - La quarta Milano City Trail è invece in calendario domenica 21 settembre. Ma per molte ragioni si potrebbe parlare anche in questo caso di una “prima edizione”. Rispetto agli scorsi anni il progetto è stato radicalmente rinnovato, è diventato più am- Barcellona bizioso e soprattutto si aprirà a nuovi spazi. Il percorso sarà disegnato per unire le diverse anime del capoluogo meneghino, con partenza e arrivo all’Arena Civica e passaggio per i luoghi simbolo più antichi e moderni della città, senza dimenticare le sue celebri aree verdi come Parco Sempione e il Monte Stella. Il format prevede che la competizione di cartello si svolga su un tracciato di 26 km, i cui dettagli devono ancora essere del tutto definiti. A fianco a essa è prevista anche la principale novità di quest’anno, rappresentata dalla formula a staffetta. Per finire, la non competitiva “Innovation Running” con i suoi 6,5 km sarà aperta a tutti. Le Community Runs - Il concetto CityTrail va però ben oltre glie- venti appena citati. L’idea di Salomon è quella di invitare sempre più persone a entrare a far parte di un vero e proprio movimento. Dalla collaborazione con i negozianti di tutto il mondo è nata così la Community Runs, che attraverso la realizzazione di innovative “guide” per il CityTrail in tantissime città offre agli appassionati la possibilità di sperimentare da soli il nuovo concetto. Per iscriversi basta scaricare la app dedicata o registrarsi attraverso il sito dedicato. Austria, Belgio, Canada, Croazia, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Olanda, Portogallo, Russia, Svizzera, Slovenia, Spagna, Svezia, Sudafrica, Regno Unito e Stati Uniti: le guide sviluppate dagli esperti del marchio coprono un’ampia rete di itinerari originali e altrettanto suggestivi quanto quello dei sentieri di montagna più battuti. E l’idea è quella di continuare a crescere, per disegnare una mappa sempre più ricca e dettagliata e proporre davvero a chiunque si trovi nella propria città o in vacanza di fare del turismo alternativo, sano e divertente. completo Salomon Park // Per la stagione estiva, è stato lanciato l’abbigliamento Salomon Park. La linea è composta da capi fabbricati con tessuti tecnici e caratterizzati da un design essenziale, pensati per affrontare un lungo sentiero in città o attraversando di corsa un ponte in montagna. Il completo t-shirt e pantaloncini Park sembra di cotone ma è in materiale tecnico a rapida asciugatura. Le cuciture piatte e il taglio comodo offrono comfort e libertà di movimento. Completa la collezione il sistema di idratazione Park Hydro Handset, composto da una struttura morbida che si avvolge alla mano e rimane sempre stabile. Per essere indossato facilmente all’interno della mano o sul dorso, fissato con un morbido strap. Lione 13 scarpa del mese // huaka suola // informazioni di base // PER / Uomo e Donna Collezione / FW 2014/15 DISCIPLINA / Road running target / Modello per correre sulle lunghe distanze, dedicato a chi cerca leggerezza, protezione e reattività. È dotato dell’esclusiva suola con tecnologia R-Mat, un materiale all’avanguardia in grado di offrire ottime performance di ammortizzamento e resistenza. Adatto a correre anche sulle superfici bagnate, assicura aderenza e stabilità elevate. I tre punti di forza / 1 / Corsa reattiva ed efficace in ogni fase della rullata, grazie alla suola con mescola R-Mat e alla specifica conformazione rocker 2 / L’intersuola morbida e il suo spessore elevato offrono comfort e protezione ottimali a ogni passo 3 / Leggerezza e comodità di calzata sono assicurati dalla tomaia in mesh traspirante, con rivestimento in sintetico senza cuciture Realizzata in mescola R-Mat, un materiale dalle proprietà molto elastiche e dalle prestazioni di lunga durata che offre una corsa reattiva e confortevole. È dotata di un inserto in leggera schiuma Eva modellata e compressa, che garantisce un migliore comfort di calzata e ammortizzamento e offre un’asciugatura rapida grazie al sistema di drenaggio dell’acqua. Nel tallone il design Deep Active Foot Frame consente una migliore risposta propriocettiva. Geometria Meta-Rocker nella zona dell’avampiede, per assistere il movimento nella fase di appoggio e migliorare l’efficienza della corsa. I modelli Hoka One One possono avere due distinti profili: uno “esteso” come nel caso della Huaka, caratterizzato da una struttura che sostiene un movimento di rullata fluido e progressivo; uno “aggressivo” e maggiormente rialzato per una progressione più rapida. peso / Uomo 239 gr (nella misura 8,5 Us), donna 202 gr (nella misura 6,5 Us) differenziale / 2 mm misure / Uomo 7-14 Us, Donna 5-11 Us colori / Uomo: lime / anthracite / cyan, white / blue / lime, black / red / citrus, orange / green / yellow; Donna: white / pink / grey, acid / aqua / white PrezzO CONSIGLIATO alla vendita / 160 euro CoLORI // Il battistrada ha una struttura a forma di “K” che garantisce una guida dinamica grazie alla linea interna più resistente Uomo black / red / citrus white / blue / lime Conformazione Meta-Rocker e tecnologia Oversize // Efficienza di corsa… oltre misura lime / anthracite / cyan orange / green / yellow Donna La specifica geometria dell’intersuola Meta-Rocker è stata progettata con una minima differenza tra punta e tallone e con le due estremità della suola esterna scolpite per favorire un’andatura stabile ed efficiente per tutta la rullata. L’inserto ammortizzante è realizzato con un materiale sviluppato appositamente per offrire una risposta in termini di assorbimento dell’impatto e ritorno di energia di gran lunga superiore a quella delle scarpe da running tradizionali. Il vantaggio è una sensibile riduzione del senso di affaticamento a gambe e piedi. white / pink / grey acid / aqua / white La struttura della parte del tallone Active Foot Frame è disegnata per migliorare la calzata, offrendo un effetto fasciante che assicura il corretto posizionamento e maggiore stabilità. In questo modo inoltre viene favorita una risposta più efficiente in termini di ricettività e una capacità di ammortizzamento superiore. 14 RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 TOMAIA // Fabbricata in mesh traspirante, è dotata di un rivestimento di supporto in sintetico senza cuciture INTERSUOLA // Dello spessore di 25 mm sotto l’avampiede e 27 mm sotto il tallone, è costruita con leggera mescola R-Mat Team Hoka // Europa & Asia / Europa & Asia / Pascal Blanc Caroline Chaverot Ciryl Cointre Aurelien Collet Maud Combarieu Esther Devilee Antoine Guillon Arnaud Lejeune Christophe Le Saux Debbie Martin Consani Ludovic Pommeret Emma Rocca Renaud Rouanet Marcus Scotney Gilles Segris Damien Trivel Lionel Trivel Hara Yoshikazu Darcy Africa Jen Benna Sage Canaday Simon Gutierrez Andy Jones-Wilkins Rob Lea Dave Mackey Travis Macy Rachel McBride Karl Meltzer Mike Morton Jon Olsen Nicole Schappert Jason Schlar Conrad Stoltz Sage Canaday / La sua consacrazione definitiva probabilmente è avvenuta nel 2012 in occasione della prima partecipazione a una ultra race, la proibitiva Chuckanut 50K. Durante quella corsa, nonostante avesse allungato il percorso di oltre un miglio a causa di un errore, arrivò molto vicino alla vittoria. Vittoria che arrivò subito dopo l’esordio, alla White River 50 Mile Endurance Run: Sage si impose sugli avversari con un netto successo e fece registrare il nuovo record della corsa migliorando il primato precedente di Anton Krupicka. Da quel momento l’atleta residente a Boulder, in Colorado, ha registrato numerosi successi sia a livello nazionale sia internazionale, dalla Mt. Washington Hill Climb negli States alla Tarawera 100 km in Nuova Zelanda. ALLACCIATURA // Sistema di allacciatura rapida Quick Lace Conformazione posteriore studiata per assicurare stabilità e controllo A causa dell’azione combinata di una superficie molto dura e della forza di gravità, la corsa su strada ha un effetto importante su tutto l’organismo. Hoka One One ha pensato di creare una suola in grado di offrire un elevato livello di protezione, in modo da ridurre sensibilmente gli effetti nocivi dell’impatto con il suolo e rendere la corsa più confortevole e sicura in ogni situazione. I suoi modelli si differenziano su tre progressivi livelli di protezione: Plus, Full e Ultimate. Huaka appartiene alla categoria Full. Coefficiente volume intersuola superiore a 2 Coefficiente volume intersuola da 1,6 a 1,9 (Huaka) Coefficiente volume intersuola da 1,5 I benefici della suola “oversize” 3,3% 15% 25% Dispendio energetico ridotto del 3,3%: minor frequenza cardiaca, tempi migliori in gara e in allenamento Sforzo del tibiale anteriore ridotto del 15% (muscolo maggiormente soggetto a lesioni secondo misurazioni EMG): corse più lunghe, con minor rischio di lesioni Effetti potenzialmente nocivi sul corpo ridotti del 25% in media per qualsiasi condizione (pianura, salita e discesa a diverse velocità): recupero più rapido, comfort ottimale 15 Prima di cimentarsi con le ultra distanze, Sage ha corso a livello collegiale per la Cornell University e fra i professionisti di Hanson’s Distance Project nel Michigan. Dopo questa esperienza ha deciso di pubblicare il libro “Running for the Hanson’s”. Il suo tratto distintivo come runner è stato la determinazione, che lo ha portato a migliorarsi attraverso il duro lavoro. Per tutti i quattro anni della high school infatti non si è mai qualificato per i giochi giovanili dell’Oregon. Nel 2008 però i sui sforzi lo hanno portato a diventare il più giovane partecipante alla Olympic Trials Marathon. DISTRIBUITO DA // Abcdistribution / 0463.422401 / [email protected] EVENTI Il 4 maggio scorso si è svolta la prima edizione della corsa ideata per sostenere la ricerca contro le lesioni midollari in tutto il mondo Silverstone Hualien Wings For Life World Run: Se il mondo si mette le ali Oltre 50mila persone hanno iniziato a correre nello stesso istante nelle 34 città del mondo coinvolte nell’iniziativa. A Verona, tappa italiana, siamo andati anche noi per correre assieme ai numerosi runner partecipanti. Fra i quali i testimonial Giorgio Calcaterra, Giovanni Storti e Fiammetta Cicogna e alcuni atleti Red Bull, partner del progetto supportato in Italia anche da Mizuno. • benedetto sironi Il traguardo della corsa, questa volta era fissato molto lontano. Lo è tuttora, perché a essere precisi non è ancora finita. Wings For Life World Run è stato un evento capace di unire ben 32 Paesi, toccando 34 città nel mondo e coinvolgendo oltre 50mila persone per sostenere la ricerca per la cura alle lesioni midollari. Lo start della manifestazione è stato dato in contemporanea in tutti i luoghi sparsi per il pianeta che sono stati interessati dall’iniziativa, alle ore 10:00 UTC del 4 maggio scorso. Ore 12 italiane dunque, momento in cui Verona, location scelta per rappresentare il Bel Paese in questa occasione, è stata occupata dai numerosi partecipanti che sono partiti dalla piazza Bra dirimpetto all’Arena per spostarsi verso la Valpolicella, raggiungere le coste del Lago di Garda e da lì percorrere un grande anello attorno all’antica patria scaligera. Fra i tantissimi atleti in gara si sono visti anche gli ambassador Giovanni Storti e Fiammetta Cicogna, assieme allo specialista delle 100 km Giorgio Calcaterra, altro volto Wings For Life e vincitore qui da noi, e ad alcuni membri del team Red Bull. Il marchio del toro rosso è Verona Giovanni Storti e Giorgio Calcaterra scherzano prima della partenza a Verona zie ai progetti di ricerca sarà messo a disposizione di tutti”. Dall’anno della sua istituzione sono stati finanziati 82 progetti di ricerca, ma essendo un’organizzazione non profit WIngs For Life conta esclusivamente sulle donazioni di privati e sui fondi raccolti grazie alle iniziative come la prima World Run del 4 maggio scorso. La gara italiana - Il format della fra i partner del progetto, nato proprio grazie alla spinta del suo fondatore austriaco, assieme a Mizuno che alla competizione ha dedicato un capo tecnico in DryScience presente nel pacco gara. La ricerca - La storia di Wings For Life comincia nel luglio 2004, quando l’organizzazione vede la luce per iniziativa del proprietario del marchio Red Bull Dietrich Maeschitz e del due volte campione del mondo di motocross Heinz Kinigadner. Nel 2003 il figlio di quest’ultimo, Hannes, era rimasto vittima di un incidente da cui si era salvato pur restando tetraplegico. A seguito di questo evento, i due patrocinatori della fondazione si sono prodigati per invitare a Salisburgo alcuni importanti scienziati provenienti da tutto il mondo perché potessero unire le loro forze e cecare di trovare una cura alle lesioni al midollo. Contrariamente all’opinione comune. I medici di Wings For Life si dicono convinti che in futuro anche gli infortuni alla spina dorsale potranno essere guariti. In tutto il mondo si contano oltre 3 milioni di casi di persone affette da questo male. Come ha spiegato Heinz Kinigadner: “Anche se la spinta che ha portato alla nascita della fondazione è venuta da una motivazione molto personale, qualunque scoperta, trattamento e metodo identificato gra- gara è stato originale, perché non è stata prefissata alcuna distanza limite e i partecipanti di tutto il mondo hanno corso in contemporanea tentando di arrivare il più lontano possibile. Mezzora dopo il via infatti è partita la “catcher car” e da quel momento chi veniva raggiunto era eliminato. Fino a che non sono rimasti l’ultimo uomo e l’ultima donna, decretati vincitori della gara. A Verona l’ultimo ad arrendersi è stato il campione di ultra maratona Giorgio Calcaterra, che ha così commentato la vittoria: “Il percorso è stato bellissimo, anche se duro. Il caldo ha influito molto sulla mia prestazione ma sono molto contento di aver corso oltre 72 km”. Fra le donne è stata l’austriaca Astrid Kaltenboeck a percorrere più chilometri, e grazie ai 35,49 km corsi, ha conquistato il gradino più alto del podio veronese. Gli ambassador italiani - Fra i volti Wings For Life, oltre al runner-tassista romano c’erano anche quelli di Giovanni Storti, autore di una prestazione da 19,2 km, e di Fiammetta Cicogna. La madrina italiana ha corso per 17 km ed è rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua avventura: “Non ho mai corso per più di 10 km, sono felicissima di avere raggiunto questo traguardo. Quale è stata la mia forza? Il pensiero di correre per tutte le persone che non possono farlo”. Presente a Verona anche un’importante delegazione di atleti Red Bull, fra i quali si sono messi in maggiore evidenza il campione del mondo di parapendio Aaron Durogati (40,39 km) e lo specialista di combinata nordica Alessandro Pittin (30,08 km). Assieme a loro c’erano i compagni di team Roland Fischnaller (snow→ pag 18 Fiammetta Cicogna e Roland Fischnaller Visto dal di dentro // Corro, mi fermo inquadro e scatto. Ri-corro, mi rifermo, riinquadro e scatto nuovamente per bloccare in un istante quello che i miei occhi vedono e vivono come un lungo esaltante momento. Corro, fatico, sudo, mi fermo, inquadro e scatto: detta cosi sembra la prassi di un matto. Che poi, fa anche rima. E probabilmente del matto me lo hanno anche dato in tanti tra quelli che affianco, sorpasso e immortalo per poi riprendere, riaffiancare, ripassare e andare oltre. Adoro correre e fare foto, non è facile ma nemmeno troppo difficile. Il problema è scattare immagini sufficientemente belle affinché piacciano anche agli altri e riescano a trasmettere almeno in parte le emozioni che vivo. Corro, mi fermo inquadro e scatto. Lo faccio con una certa frequenza, dove il paesaggio lo suggerisce, dove gambe e polmoni me lo permettono. Lo faccio nei trai di montagna, nelle gare nel deserto, in quelle su strada. A Verona, in occasione della prima Wings for Life, lo faccio prima ancora di partire. Immortalo la massa di atleti accorsi ai piedi dell’Arena, in piazza Bra e gli ospiti dell’evento che si scaldano nell’apposita partenza VIP, la prima fila. Ci sono gli atleti Red Bull provenienti da altri sport e qui come ambasciatori di solidarietà. Ci sono le cover girl che prestano le loro grazie alla causa. E c’è Giovanni Storti che simpaticamente spiega a Giorgio Calcaterra, campione del mondo delle 100 km, la strategia da tenere in una gara così particolare. Pronti via, uno sparo, una fumata di coriandoli, io corro, mi fermo inquadro e scatto. Finché la gara mi prende del tutto. L’avvicinarsi della mia ora, ovvero l’essere raggiunto dalla Catcher Car, mi inietta una dose supplementare di adrenalina. I miei 30 km dichiarati in fase d’iscrizione non mi bastano più. Metto via definitivamente la mia fida mini macchina fotografica e provo ad alzare un ritmo che non ho mai allenato. 27, 28, 29, 30, 31... le gambe fanno male ma il fiato, allenato ai 1. 500 metri di Prato Nevoso (CU), dove vivo, tiene bene. In lontananza vedo il cartello di 32 km e nel frattempo sento che, nella lontananza opposta si sta avvicinando la “macchina che acchiappa”. Un ultimo sforzo aiutato dal conforto di uno dei ciclisti dell’organizzazione che per incarico anticipa la Catcher Car e ti annuncia il suo lento (ma neanche troppo), inesorabile e inarrestabile avvicinamento. Il cartello dei 32 sfila via sulla destra insieme ai prati colti della provincia veronese e a qualche albero in fiore. Un ultimo sforzo chiesto a gambe che vorrebbero fermarsi seduta stante e a una testa che non vuole mollare, non ora, non a poche centinaia di metri dall’inaspettato cartello dei 33 km. Lo vedo, lo avvicino, lo passo. Adesso posso ritirare fuori la macchina fotografica e prepararla per un ultimo scatto. Corro, non mi fermo, → pag 18 16 RUNNING MAGAZINE NUMERI E CURIOSITà // I 3 milioni di euro raccolti saranno interamente devoluti alla Fondazione Wings for Life a sostegno della Ricerca sulle Lesioni al Midollo Spinale. In tutto sono stati coinvolti 32 Paesi e 50mila persone: NUMERO 6 - 2014 • Le condizioni climatiche andavano dai 40 gradi del pomeriggio indiano alla gelida aurora canadese • L’età dei partecipanti partiva dai 18 e arrivava ai 91 anni • Sono stati percorsi 530.928 km totali Cape Town Colorado Donautaul • La distanza media percorsa è stata 14,99 chilometri • 233 persone hanno raggiunto la distanza di 42,2 chilometri, equivalente a quella di una maratona • 29.847 runner erano ancora in gara dopo 1 ora • 327 hanno superato le 3 ore • 26 hanno superato le 4 ore • 3 hanno corso per oltre 5 ore • Ketema ha vinto la gara per soli 90 metri → da pag 16 board), Greta Cicolari (volley), Airton Cozzolino (kitesurf wave), Giacomo Redondi (enduro), Marco Fontana (bike cross-country) e David Lama, il bambino prodigio dell’arrampicata recente protagonista dell’impresa sul Cerro Torre. Tre anni fa David è rimasto vittima di un incidente a causa del quale ha rischiato di perdere la vita, salvato dalle corde durante una caduta di sei metri: “Anche se cerco di ridurre al minimo il rischio, in ognuno dei miei allenamenti mi rendo conto di una cosa: non tutti gli incidenti sono causati da negligenza e la fortuna non ha necessariamente qualcosa in comune con l’abilità. Il destino è incontrollabile. Scosso dal rischio che ho corso e da quanto poteva accadermi, ho deciso di impegnarmi con Wings For Life, la fondazione che ha come obiettivo rendere la paraplegia curabile“. Una motivazione personale dunque, che si è unita a quelle delle migliaia di persone che hanno accolto l’invito presentato da questa occasione. Come ha annunciato al termine Anita Gerhardter, ceo Wings for Life: “Sono orgogliosa di annunciare che la prima edizione della World Run ha raccolto più di 3.000.000 euro. E le donazioni stanno continuando”. THE WINNER IS - Nonostante le ambizioni iniziali di Giorgio Calcaterra e i favori del pronostico, il non perfetto stato di forma con cui si è dovuto presentare alla gara non gli ha permesso di puntare alla vittoria mondiale. Vittoria mondiale che è andata invece all’etiope Lemawork Ketama, che ha corso in Austria 78,57 km, e alla norvegese Elise Molvik che in patria ha coperto la distanza di 54,79 km. Grazie a questo importante successo i due saranno premiati con un viaggio emozionante di 25 giorni in alcune delle città più belle in tutto il pianeta, che farà tappa a Salisburgo, Istanbul, Città del Capo, Hong Kong, Bangkok, Sydney, Fiji, Los Angeles e Rio de Janeiro. BILANCIO FINALE - Nel complesso l’iniziativa può dirsi più che riuscita, anche se a nostro parere almeno in Italia ci saremmo aspettati una partecipazione ancora più significativa. Una manifestazione di tale rilievo, che ha potuto contare su un’ottima organizzazione, una location di gran prestigio e tanti spunti “mediatici” avrebbe probabilmente meritato almeno il doppio di persone al via (1.500 circa). È possibile che fra le ragioni “deterrenti”, il costo elevato dell’iscrizione, per quanto destinato a una causa di solidarietà, abbia reso più difficili le cose. Inoltre l’impressione è che essendo stata una novità assoluta, molti non abbiano compreso a pieno il format della competizione. Quasi che si trattasse soprattutto di un evento rivolto ai runner più forti ed esperti per le lunghe distanze: invece un punto di forza dell’iniziativa è proprio rappresentato dal fatto che è accessibile per chiunque perché pensata per correre anche soltanto pochi chilometri, senza necessariamente pensare all’arrivo della catcher car. Un’ultima possibile ragione dei numeri che abbiamo avuto nel nostro Paese può essere ascritta alla comunicazione, che forse avrebbe potuto essere ancora maggiore nonostante il buon lavoro svolto e l’importantissimo contributo offerto dalla collaborazione con Radio Deejay e gli altri media partner. A ogni modo gli elementi per credere che Wings For Life World Run possa crescere, e di molto, ci sono tutti. Tutto questo lo potremo osservare già il prossimo anno, ora che l’appuntamento è già stato fissato in calendario: il 3 maggio 2015 ancora una volta tutto il mondo correrà per chi non può farlo. → da pag 16 non inquadro ma scatto, nell’attimo esatto che la Catcher Car mi prende, mi supera, mi stoppa. Un selfie, come l’ha battezzato la moda del momento. Mi fermo, non corro più, sia perché la mia gara è decretata finita da un regolamento assolutamente innovativo e incredibilmente affascinante, sia perché le mie gambe non ne avrebbero più la forza. Con altri atleti come me raggiunti ed arrestati, camminiamo in direzione gara e aspettiamo il pullman che ci riporta in piazza Bra. Si aprono le porte, con gambe mattonate salgo gli scalini del mezzo, un applauso mi avvolge, ci avvolge, sono i runner recuperati prima di noi, che con uno spirito cameratesco difficilmente riscontrabile negli ambienti di corsa su strada, applaude chi ha corso più di loro. Qualcuno ci offre una coperta di stagnola, qualcun altro una bottiglietta d’acqua, la solidarietà e totale, lo spirito di aggregazione assoluto, la stanchezza un ricordo che riaffiora sotto forma di crampi. Il pullman riparte, 18 poi si riferma, salgono altri atleti che hanno corso più di noi, li applaudiamo, li vestiamo con il luccicante lenzuolo, li dissetiamo. Qualcuno si commuove, io salendo sul pullman plaudente, sono stato uno di quelli. Arrivati sotto l’Arena, in molti ci sediamo a vedere l’andazzo finale della gara italiana e di tutte quelle che si corrono contemporaneamente nel mondo sotto lo stesso segno di solidarietà marchiata Wings for life. Sullo schermo gigante si inseguono e si mescolano le immagini provenienti da tutto il globo e arricchite da classifiche esposte in tempo reale. Il sole è alto e caldo su questa splendida Verona, io faccio stretching, lo interrompo inquadro e scatto, rincomincio ad allungare i muscoli tesi, per poi interrompere nuovamente l’esercizio, inquadrare e scattare l’ennesima foto. Fare foto non è difficile, il difficile è trasmettere le emozioni che una gara come la Wings for Life Run sa regalare, e sperare che qualcuno, nel riguardarle, la percepisca. Dino Bonelli FOCUS SHOP RUNNING MAGAZINE Con sede a Selargius, Deriu Sport da oltre 20 anni è un punto di riferimento per il running in tutto il distretto di Cagliari NUMERO 6 - 2014 l’isola (felice) di concetta Il caso dell’insegna sarda ci offre una bella immagine di quello che può diventare un negozio specializzato al giorno d’oggi. Nonostante le non trascurabili difficoltà logistiche, le aziende con cui collabora la titolare Concetta non le fanno mai mancare il proprio supporto in ogni genere di iniziativa. Un vero e proprio punto di forza, che unito all’attitudine propositiva e a un servizio al cliente davvero significativo ha contribuito alla crescita di questa realtà. • davide corrocher “Incontrando nel 1976 quello che diventò poi mio marito, ebbi l’occasione di conoscere da vicino il mondo dell’atletica agonistica. D’altra parte ho sempre corso, soprattutto per me stessa. Mi piaceva essere libera, senza vincoli, niente cronometro, niente ripetute o allunghi. All’epoca non eravamo in molti ad avere questo spirito”. Parla in maniera molto semplice Concetta Aneto, titolare di Deriu Sport. Tanti anni di esperienza in questo settore da una parte possono spiegare perchè i suoi discorsi siano particolarmente interessanti qualora si intendano “ripassare” le fasi più importanti dell’evoluzione di questo sport. E dall’altra stanno efficacemente a indicare il suo modo di interpretare il mercato, per certi versi in anticipo riguardo alle varie tendenze che si sono via via imposte nel recente passato come nel presente. “Così, partendo da una stessa passione e da due modi di viverla molto differenti, abbiamo cominciato a pensare di aprire un negozio che potesse diventare un giorno il punto di riferimento per tanti atleti di diverso tipo. Anche perché nella nostra zona all’epoca non esisteva un punto vendita che trattasse i prodotti più specifici”. L’inizio dell’attività - Il punto vendita venne finalmente inaugurato il 7 gennaio 1991 nella provincia di Cagliari, alla sua gestione si mise da subito di buon piglio Concetta: “I clienti arrivavano chiedendo giustamente di Giuseppe, mio marito, il vero atleta. Poi con un po’ di delusione scoprivano che in negozio c’ero solo io. Ho impiegato un po’ di tempo a guadagnarmi la loro fiducia e non è stato facile soprattutto perchè donna”. Alla fine è stata come sempre la capacità di specializzarsi, di andare a fondo dei contenuti tecnici proposti, di operare scelte in linea con le necessità del momento assecondando il proprio spirito di impresa, che ha fatto sì Le nuove tecnologie - Nonostante Concetta al centro con le sue collaboratrici che il negozio crescesse di anno in anno: “La passione e la pratica, per quanto importanti, non mi erano sufficienti se volevo essere in grado di indirizzare la scelta del cliente nella maniera più opportuna. Più andavo a fondo dei temi che riguardano la tecnologia dei prodotti, la postura, la dinamica della corsa e le caratteristiche della persona che avevo di fronte a me, più mi rendevo conto che avevo tanto da imparare”. Running per oltre 20 anni - Il tempo passa e questo sport continua a evolversi e ad assumere una forma diversa per coinvolgere sempre più praticanti. “All’inizio sembrava che fossero soprattutto gli atlteti più puri a correre, quelli che andavano in pista. Poi negli anni ’80 c’è stato un primo importante boom di partecipanti alle varie maratone, fu il primo successo delle distanze più lunghe e spesso le persone coglievano l’occasione di prendere parte a un evento internazionale per fare un viaggio all’estero. Oggi è tutto nuovo ancora, distanze più brevi, eventi caratteristici, per le famiglie, i neofiti e gli appassionati più curiosi. In questi 23 anni di lavoro ho potuto assistere a dei cambiamenti importanti. Da una parte le aziende sono cresciute tantissimo, nelle innovazioni tecnologiche e nella filosofia di corsa che hanno via via proposto. Dall’altra anche la mentalità del runner si è differenziata e gradualmente è andato a imporsi un modo di fare attività senza guardare alla prestazione. Benessere, compagnia, divertimento: sono questi gli ingredienti che hanno fatto sì che questo mondo si allargasse in maniera tanto significativa”. la non facile traversata del Tirreno per venire dalla penisola in sede, le aziende seguono molto attentamente la realtà di Concetta. Running Day, prove scarpe e test dell’appoggio, eventi di vario genere vengono proposti con importante frequenza in modo da sostenere la diffusione dei molti concetti legati ai prodotti. “Apprezzo moltissimo questo sforzo e sono grata a tutte le nostre aziende. D’altra parte è fondamentale saper spiegare correttamente le principali innovazioni dell’ultimo periodo. Di recente per le calzature mi sembra che si stia cercando di lavorare soprattutto sulle mescole. Sono sempre più leggere e performanti. Mizuno ha lanciato la tecnologia U4ic che sta avendo ottimi riscontri da parte di tutti. Il Boost di adidas sembra una bella novità. Saucony è stata forse la prima a dettare questa tendenza: contenere il peso in maniera sempre più netta e mantenere inalterate le qualità ammortizzanti e di robustezza della scarpa. ASICS può contare sul Gel ammortizzante, che da tempo è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Da poco tempo abbiamo in scaffale anche Brooks, che lavora molto bene e adesso ha lanciato il suo nuovo Dna nella Transcend che promette tanto: anche se Un parere sui trend di mercato - Significativi sono anche i riscontri di Concetta su altri temi. Per l’abbigliamento, a suo dire, si sta andando nella direzione giusta: “Ci vuole più tempo rispetto alle scarpe. Per una persona abituata a correre d’inverno con una felpa pesante e che non lo aiuta in termini di traspirabilità non è scontato il passaggio a un capo termico di ultima generazione, più leggero e performante ma ancora da scoprire per chi non è un tecnico. Finché dura, quella persona continuerà a utilizzare l’indumento sbagliato, ma alla fine scoprirà anche lui che cosa lo fa stare meglio”. Anche il trail è destinato a dare molte soddisfazioni a una Regione che ha molto da offrire in termini di paesaggio e territorio: “Dopo anni di quasi oblio, c’è maggiore interesse a proporre eventi e iniziative legate alla corsa off road. C’è più attenzione da parte delle organizzazioni ed è un bene, perché qui dal mare alla montagna si fa presto a sfruttare tanti percorsi unici. Ad esempio sul Gennargentu si è appena svolto il Sardinia Trail: una corsa a tappe splendida che è stata un vero successo”. scheda tecnica Nome / Deriu Sport Indirizzo / Via Piero della Francesca 3 C/O C.C. I Mulini, Su Planu, Selargius (CA) 09047 Telefono - Fax / 070.573300 E-mail / [email protected] Sito / www.deriusport.it Numero sedi / 1 Titolare / Maria Concetta Aneto Anno di nascita negozio / 1991 Numero del personale / 4 Mq quadrati totali / 160 Mq calzature / 50 Mq abbigliamento / 40 20 mi piace sempre aspettare un po’ di tempo prima di pronunciarmi definitivamente”. Mq attrezzatura / 10 Incidenza running su fatturato annuo / 75 % Numero vetrine / 2 Discipline trattate / running, walking, (minori: nuoto, fitness, volley, tennis, calcio) running e trail running Marchi attrezzatura / Motus, Polar, Timex Marchi calzature / adidas, ASICS, Brooks, Diadora, Mizuno, Nike, Puma, Saucony, Scott Marchi abbigliamento / adidas, ASICS, Brooks, BV Sport, Mico, Mizuno, Newline, Nike, Saucony Servizi offerti / test di appoggio brand profile Dopo i buoni riscontri ottenuti dalla linea Alpine Running nei suoi primi tre anni di vita, l’azienda di respiro internazionale ma di proprietà 100% italiana presenta la sua nuova collezione estiva. obiettivo: posizionarsi al top di gamma anche nelle discipline della corsa off-road, come già fatto con successo nello sci alpinismo invernale Lo scatto del leopardo “Speed Up” è il claim dell’estate 2014 per Dynafit, che ora punta a un ulteriore salto di qualità con in lancio in grande stile della collezione SS 2015. Tanti i contenuti tecnici dei prodotti, come sempre realizzati per mantenere un posizionamento premium grazie anche a una sempre più significativa partecipazione dei suoi atleti. • davide corrocher Il primo balzo ancora ce lo ricordiamo, nonostante siano passati ormai tre anni. All’epoca Running Magazine non esisteva ancora, ma sulla nostra testata di riferimento per lo sport all’aria aperta Outdoor Magazine lo recensimmo come uno dei migliori eventi internazionali dedicati ai dealer degli ultimi anni. Fu il meeting per la presentazione della prima collezione estiva Dynafit, organizzato nel luglio 2011 nella splendida location di Garmisch-Partenkirchen. Vi parteciparono ben 400 negozianti e 60 giornalisti. Fu un evento ambizioso che accompagnò il primo passo del marchio del leopardo all’interno dei settori bike e running. Un esordio molto importante, seguito poi da riscontri positivi e da una continua evoluzione. Un po’ di storia - All’inizio l’azienda austriaca era specializzata nella produzione di scarponi da sci e da quando nel 2003 è entrata a far parte del gruppo Salewa / Oberalp si è rapidamente affermata fra i leader del mercato per lo sci alpinismo. Nel 2005 è nata anche la prima linea di abbigliamento dedicata a questa disciplina in crescente diffusione. Dopo avere raggiunto così un posizionamento di eccellenza fra gli sport invernali, gli specialisti Dynafit hanno maturato la consapevolezza di poter fare altrettanto fra le discipline della bella stagione. Ed è così che si sono posti l’obiettivo di dar vita a una collezione di calzature, abbigliamento e accessori al top di gamma. “Il nostro marchio rappresenta nel mondo dello sci alpinismo un vero punto di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo ed è nostro obiettivo offrire a questa straordinaria community una gamma di soluzioni anche per l’attività estiva” commenta Andrea Zambaldi, marketing manager Dynafit per l’Italia. “Il progetto è nato perché sappiamo che un gran numero di scialpinisti ritorna in montagna anche quando la neve si scioglie e spesso lo fa correndo. A loro e a tutti coloro che ambiscono a raggiungere performance sempre migliori, abbiamo dedicato le nostre energie e risorse per lo sviluppo di prodotti in grado di superare anche le aspettative degli utenti più esigenti. È stata una vera e propria sfida, ma è in questo modo che riteniamo di poter fare la differenza”. sura per sportivi di alto livello. Da qui anche la stretta collaborazione con un efficiente team di runner, che testano le attrezzature e i materiali sul campo in condizioni sempre particolarmente dure. Dai loro riscontri e suggerimenti vengono poi sviluppate le varie linee prodotti. Una strategia che oltretutto diventerà parte fondamentale anche del progetto di marketing e comunicazione della prossima estate. A partire dal 2015 infatti, sarà aperta un’area dedicata al mondo race: una sorta di divisione aziendale che continuerà ad affiancare gli esperti del reparto R&D da una parte, ma che oltretutto si occuperà con grande attenzione anche alle varie operazioni di scouting atleti e coordinamento degli stessi a livello internazionale (con maggiore attenzione per l’area italiana). I numeri - Che la visione dell’azienda fosse quella giusta lo confermano i dati, visto che il fatturato della collezione summer cresce del 50% di stagione in stagione ed è proprio l’Italia il Paese trainante. Il segmento che registra la crescita maggiore è sicuramente la divisione footwear, forte di un retaggio di successo che basa la propria credibilità sul centro di sviluppo di Montebelluna, dove prendono forma anche gli scarponi da sci alpinismo. Il 45% dei prodotti Dynafit venduti sono calzature, mentre l’abbigliamento copre una porzione di mercato del 40% e il restante 15% include tutta l’attrezzatura, dagli zaini ai bastoncini. La filosofia del marchio è sempre stata realizzare prodotti su mi- 1. 2. 4. 5. Team ed eventi - Fra gli atleti che attualmente compongono le fila della formazione di Dynafit, per questa stagione agonistica il marchio sta facendo valere il proprio supporto all’Unione Sportiva Aldo Moro. Fra i membri dell’associazione poi, negli scorsi mesi ne 3. 6. Dall’inverno all’estate, ecco gli atleti che corrono per Dynafit: 1. Paola Romanin, 2. Matteo Piller Hoffer, 3. Nico Valsesia, 4. Stefano Trisconi, 5. Giancarlo Annovazzi, 6. Alba De Silvestro 22 sono stati selezionati alcuni con i quali sono state strette delle partnership individuali: Paola Romanin, che detiene un palmares invidiabile di vittorie tra cui il titolo di campionessa italiana skyrunning 2012, e Matteo Piller Hoffer, vincitore del campionato italiano di skyrunning nel 2009 e secondo classificato nel 2013. A loro si aggiungono Nico Valsesia, skyrunner e biker che proprio in questi giorni sta tentando di portare a termine per la quinta volta l’impresa della traversata degli Stati Uniti in occasione della leggendaria RAAM, gli esperti Stefano Trisconi e Giancarlo Annovazzi e la giovane Alba De Silvestro, fresca del titolo di campionessa del mondo di sci alpinismo per la categoria junior e interessante promessa per la corsa in montagna. Sempre quest’anno, il brand è molto attivo anche in quanto a eventi supportati. Fra i più interessanti ricordiamo per prima la già disputata Ötzi Alpin Marathon, competizione di triathlon alpino andata in scena il 26 aprile a Naturno, in Alto Adige. Dal 4 al 6 luglio si svolgerà la seconda edizione della Südtirol Ultra Skyrace, corsa di montagna che vedrà ancora una volta i suoi concorrenti sfidarsi lungo il sentiero Ferro di Cavallo sui Monti Sarentini. E infine la Red Bull K3, la prima competizione di “triplo chilometro verticale” fissata per il 2 agosto da Susa (Torino) alla vetta del Rocciamelone di cui vi abbiamo già parlato nel numero 5 di Running Magazine e che presto torneremo a raccontarvi. E il nostro viaggio insieme al leopardo delle nevi (ma ora anche in versione più estiva quindi) prosegue spedito perché mentre andiamo in stampa si sta svolgendo a Monte Bondone (TN) l’evento di presentazione al mercato italiano della collezione SS 2015, al quale è presente anche un nostro inviato. Vi racconteremo tutto sul prossimo numero. Nel frattempo eccovi nella pagina a fianco un’approfondita anteprima dei tre nuovi modelli di calzature per la prossima stagione estiva. RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 Le 3 novità della linea Dynafit footwear SS2015 // Technology and innovation… to Speed Up // Come si ricordava in precedenza, Dynafit fa parte del gruppo Oberalp con Salewa di sede a Bolzano, anche se la sua divisione footwear è di stanza a Montebelluna. E proprio a proposito di calzature, il successo che ha seguito il lancio della prima Feline si può dire sia stato un vero e proprio battesimo per quello che è stato uno dei migliori esordi degli ultimi anni nel mondo della corsa in montagna. Reattiva, veloce e leggera, è stata apprezzatissima da molti atleti di riferimento per il trail e lo skyrunning. L’anno successivo l’azienda ha proposto Pantera. Inserendo all’interno della linea SS 2014 una calzatura destinata a chi corre sulle ultra distanze, i creatori della linea Alpine Running hanno cercato di ampliare la collezione in maniera mirata e di destinare dunque un modello specifico anche a questa specialità. Da quest’anno, il brand si è proposto di riprendere lo slancio con cui tutto era iniziato e con la collezione SS 2015 ha dato una bella rinfrescata alla propria offerta e presentato una serie di novità tecnologiche particolarmente interessanti. Collezione Alpine Running Collezione X Series Dedicata agli atleti più evoluti, che vogliono una grande reattività, precisione e sensibilità a ogni passo, su qualunque superficie alpina, dalla roccia al fango. Composta da modelli sviluppati con l’obiettivo di offrire performance di alto livello, si distingue per l’impiego di alcune tecnologie innovative create grazie anche alla collaborazione con gli atleti più forti. Le calzature Feline X7 e Pantera X7 sono studiate per garantire una risposta eccellente in fatto di prestazioni sia in fase di salita sia durante la discesa e si caratterizzano per la regolazione rapida dei volumi, in modo da consentire rapidissimi cambi di scarpa nel caso in cui si debba praticar più di una disciplina durante la giornata. 1. Sensitive Fit: calzata precisa e sostegno, per un movimento naturale, a favore del coordinamento muscolare, dell’equilibrio e del controllo 2. Vibram Mapping Compound: battistrada con mescole e disegni differenziati in base alle funzioni che andranno a svolgere (maggior stabilità laterale: gomma dura e tasselli più ampi sull’avampiede esterno; massimo grip anche su roccia bagnata e scivolosa, e maggiore ammortizzazione: mescola morbida sulla zona centrale dell’avampiede maggiore durata e aderenza: mescola di media durezza sulla punta e sulla zona posteriore 3. Multipad Midsole: si adatta in modo dinamico alle asperità dei terreni alpini, per una tenuta precisa, affidabile e controllata, e una trasmissione ottimale della potenza 4. Ballistic Bumper: riduce gli impatti accidentali sulle dita e sull’avampiede, aumentando inoltre la durata della scarpa 5. Invisible lacing: ghetta elasticizzata, per proteggere i lacci da abrasioni accidentali sulle rocce, ed evitare che sassi e foglie entrino nella scarpa 6. Plantare Ortholite: comfort immediato per ogni piede, grazie alla sensazione avvolgente, a un’ammortizzazione superiore abbinata a una eccellente memoria di forma, grande leggerezza e traspirazione 1. Adaptive Grid: un fit avvolgente, una struttura resistente, flessibile e ventilata allo stesso tempo, assecondano i movimenti del piede e la tensione dell’allacciatura, per un comfort ottimale e massima stabilità 2. Boa Closure System: sistema di allacciatura progettato per infilare e sfilare la scarpa in una frazione di tempo minima e per regolare la calzata in modo semplice e sicuro anche con una mano sola Feline SL Modello sviluppato per affrontare i percorsi alpini pendenti e sconnessi, con misto di roccia, fango o ghiaia. La calzata Sensitive Fit offre un effetto fasciante confortevole e favorisce un movimento naturale. La struttura è pensata per assicurare reattività e trazione eccellenti a ogni passo. Le caratteristiche della scarpa sono state pensate ispirandosi alla zampa del leopardo delle nevi: l’intersuola con tecnologia Multipad è in grado di adattarsi in modo dinamico alle asperità del terreno, mentre la suola con Mapping Compound garantisce aderenza eccellente anche sulle superfici bagnate e scivolose. La calzatura è infine dotata di plantare Ortholite, ghetta protettiva e sistema Quicklacing System. Peso: 290 gr. Pantera X7 Modello progettato per la corsa in montagna di media e lunga distanza. È stato sviluppato appositamente per percorsi dove si alternano skyrunning e sci alpinismo, e offre grande stabilità e trazione. Grazie all’intuitivo sistema di allacciatura Boa, la calzata e la regolazione in movimento sono particolarmente efficaci e immediate. La costruzione Sensitive Fit è disegnata per chi necessita di una calzata ampia e confortevole nell’avampiede, senza rinunciare all‘avvolgimento e al controllo nel mesopiede. La tomaia Adaptive Grid consente di mantenere una grande flessibilità e ventilazione, e allo stesso tempo asseconda i movimenti del piede e la tensioni dell’allacciatura, per un comfort ottimale. Il sottopiede Ortholite con schiuma Memory Foam si adatta alla morfologia del piede. Anche la discesa risulta sicura e precisa grazie alle due unità Duo Motion in Eva su tutta la lunghezza, che offrono controllo e bilanciamento dell’appoggio. La suola Vibram Mapping Compound è formata da due diverse mescole di gomma e si adatta indifferentemente a qualsiasi terreno, dal fango alle rocce (e all’asfalto durante i trasferimenti door to trail). Inoltre è la scelta ottimale per correre anche su terreni bagnati. Feline X7 Calzatura di grande impatto tecnico per affrontare percorsi alpini pendenti e sconnessi, roccia, fango e ghiaia. Ha fra i suoi punti di forza leggerezza, reattività e velocità. Grazie all’intuitivo sistema di allacciatura Boa, consente una regolazione dei volumi semplice e immediata. La calzata risulta precisa, grazie anche alla costruzione Sensitive Fit che offre un effetto fasciante ottimale. La tecnologia Adaptive Grid migliora la flessibilità della tomaia e le sue qualità di traspirabilità, e allo stesso tempo asseconda il movimento del piede e la tensione dell’allacciatura. Il sottopiede Ortholite con schiuma Memory Foam garantisce comfort e adattabilità. L’intersuola è dotata di tecnologia Multipad per una risposta eccellente in caso di percorrenza sui terreni più difficili, mentre la suola Vibram Mapping Compound aderisce stabilmente anche ai terreni bagnati. Peso: 299 gr. 23 DISTRIBUITO DA // Oberalp / 0471.242900 / www.dynafit.it Dopo la 100 km del Caribe, un’altra corsa a tappe: questo mese facciamo ritorno in Italia per la terza edizione del Sardinia Trail l’isola d’argento i Greci la chiamavano “L’isola dalle vene d’argento”, anche se la ricchezza della Sardegna non si ferma certo alle sue antiche miniere. Dalle sue alture dominate dal massiccio del Gennargentu alle splendide acque che la circondano, questa terra ha offerto un grande spettacolo ai partecipanti di questa bella gara. • testo E FOTO DINO BONELLI Giornata splendida a Tertenia, sul litorale sardo orientale che ospita la partenza della prima di tre tappe del Sardinia Trail. Sabbia bianca sotto le scarpe, maglie colorate e sconosciute tutt’intorno, qualche faccia nota e altre amiche. Idiomi e dialetti vari che si mescolano tra pacche sulle spalle e i controlli dell’attrezzatura obbligatoria. I muscoli, che sembrano reagire bene durante il riscaldamento, fanno presupporre di essere in discreta forma e quindi di poter tenere il ritmo dei migliori. Pronti, via. Si parte e il ritmo è subito alto per assicurarsi una buona posizione quando la strada si trasforma in un single track, un sentierino stretto che sale nella vegetazione lasciandosi alle spalle un mare cristallino incastonato in un paesaggio magnifico. La presunzione di aver le gambe buone mi fa aggredire il percorso più velocemente di quanto dovrei e il conto lo pago subito sotto forma di indurimenti muscolari che mi condizioneranno tutta la tappa e anche parzialmente le due successive. Credevo di aver smaltito la bella gara su asfalto di Verona, ideata per solidarietà da Wings For Life. Invece scopro nuovamente quello che già sapevo: correre sull’asfalto, con i ritmi dell’asfalto, specie per chi non è troppo allenato come il sottoscritto, non va d’accordo con il correre fuoristrada, dove i ritmi sono decisamente più blandi e assolutamente meno regolari. pronti, via - La prima tappa di questa tersa edizione del Sardinia Trail, 27 km di natura selvaggia con sofferente arrivo sulle soffici, fin troppo soffici, sabbie di Cardedu, vede in testa alla classifica il fuoriclasse locale Filippo Salaris, recente sesto assoluto alla mitica Marathon des Sable. Le gare a tappe hanno tra le tante caratteristiche anche quella di amalgamare il gruppo giorno dopo giorno e anche questa, seppur di breve durata, non si sottrae a questa bella peculiarità. Logistica sparpagliata negli hotel di Lasunei, un paesone arroccato e addormentato nell’entroterra, cena conviviale e notte piena di ricordi e speranze. La seconda tappa è un tappone di 42 km di saliscendi continui, che nel finale propone come gran premio della montagna la scalata al Gennargentu. È la cima più alta dell’intera isola. fondovalle. Nell’ultima discesa sono rimasto da solo. Ho lasciato che il mio gruppetto continuasse al suo ritmo e mi sono inventato il mio, leggermente più tranquillo. Non amo le discese e tantomeno le pianure, aspetto con ansia l’inizio della lunga salita che dal chilometro 20 ci porterà alla tanto temuta vetta. La vegetazione è lussureggiante, il sole si fa sentire sulla pelle sudata e le gambe sembrano ringraziare un ritmo per loro accettabile. Finisce l’asfalto, breve, silenzioso e piacevole in un fondovalle apparentemente senza vita, inizia lo sterrato e contemporaneamente la salita. Al secondo e ultimo ristoro sito al chilometro 27 mi raggiungono altri 3 runner. Insieme affrontiamo l’ascesa finale che dapprima è una strada forestale, poi un sentiero che porta gli animali ai pascoli alti e infine una mulattiera molto bella e ben curata tra le rocce di quota. In quota a Punta La Marmora - Si passa anche di fianco agli ultimi residui nevosi. Voler correre in gruppo significa tener duro quando ti verrebbe voglia di mollare, fare un buon ritmo quando agli altri verrebbe voglia di Il guru del lettino // Nessuno meglio di un runner con i crampi sa giudicare il lavoro di un massaggiatore che opera a fine gara. Se poi la gara, o la tappa nello specifico, è di quelle lunghe e dure, di quelle che hanno fatto striare e sudare muscoli e affini, allora il giudizio è elegantemente crudo, sincero. Poco distante dal gonfiabile d’arrivo della seconda tappa del Sardinia Trail, 42 km di montagna vera, Nicola Revello, massofisioterapista, apre il suo lettino al riparo dal vento. Uno dopo l’altro con una sequenza sovente dettata dai tempi d’arrivo, e dopo un giusto tempo di recupero, gli atleti gli affidano le loro gambe, qualcuno anche la schiena. C’è chi ha contrazioni particolari e chi indurimenti specifici, chi segnala crampi in arrivo e chi ne indica con il dito la loro comparsa durante la gara. Nicola, che parlando bene tre lingue non ha problemi di comprensione nemmeno con gli stranieri, unge le pelli e inizia quello che ai miei occhi è un lavoro più duro della tappa stessa. Cambi di ritmo e di terreno - Altra giornata splendida, ma con aria frizzante dettata dall’altura. L’arrivo è fissato a quota 1.200 m sul livello del mare nei pressi del Nuraghe Orruinas, uno dei più grandi e ben conservati dell’isola. Il ritmo iniziale, almeno il mio, oggi è più intelligente, dettato sia dalla lezione del giorno prima sia dall’importante distanza da coprire. Con un gruppetto leggermente più veloce di me percorro i primi 10 km di stradine sterrate che ondeggiano più o meno sulla stessa quota, per poi scendere verso un tratto d’asfalto che ricopre un Ore e ore di massaggio intenso. Le dita che s’infilano tra le fibre muscolari, le mani 24 che diluiscono le tensioni, le spalle che si incurvano per dar forza alle braccia e quindi trasmettere la giusta pressione. Digitopressione che, unitamente ai massaggi decontratturanti, alle manovre per le cervicalgie e all’uso del kinesiotaping, cura e rigenera gli atleti. Il sole è di quelli che scottano. Nicola si ustiona braccia e collo, ma la passione non lo ferma e continua imperterrito al sevizio degli atleti. Certi lavori, senza passione, non darebbero certi risultati. Le facce che a turno si sdraiano sul lettino, si corrugano in smorfie di dolore per poi ridistendersi al ritrovato piacere. Anche il granitico Filippo Salaris, oggi nuovamente primo all’arrivo, si sottopone a un lungo trattamento, mostra segni di affaticamento su entrambi i quadricipiti e un po’ di tensione sul bicipite femorale destro. Il campione sardo a trattamento finito si dichiara semplicemente rinato. Nicola, che nella vita sportiva è anche maestro di sci e di mountain-bike e istruttore nordic walking, lavora a Beinette, in provincia di Cuneo. Tra i suoi clienti più affezionati annovera anche l’inossidabile Marco Olmo e molto sovente viene chiamato per prestare la sua graditissima opera a eventi sportivi di ogni genere. Nicola Revello [email protected] RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 rallentare, sostenersi a vicenda e scambiare due parole che, anche se insensate, aiutano la mente. Un vento fresco accarezza le pelli nude e sudate delle spalle trasformando il fresco in freddo. La giacca richiesta, insieme al telo termico, il fischietto e le borracce come materiale obbligatorio, è il capo giusto al momento giusto. Cambiano i colori dei runner ma non quelli grigi del Gennargentu la cui sommità di 1.835 m è chiamata Punta La Marmora. Una croce alta si staglia nel cielo limpido dal profilo seghettato del monte, noi atleti questo profilo lo percorriamo in toto accarezzando la base della croce. Qualcuno si ferma un istante per un selfie col telefonino, io, come già in precedenza, mi fermo un po’ di più per immortalare altri concorrenti in azione. La discesa, tanto temuta dai non discesisti come il sottoscritto, si dimostra tecnica ma non impossibile all’inizio e discretamente dolce e corribile poi. Le gambe rispondono ancora discretamente bene alle sollecitazioni dei continui cambi di ritmo e direzione. L’arrivo è nello stesso tempo una liberazione e il rincrescimento che il nostro fantastico gioco giornaliero, la corsa, sia finito. Si cala il sipario - Terza tappa, 27 km di programma che con uno sbaglio di percorso collettivo, fin dall’inizio, diventano 30. Il grafico dell’altimetria sembra la stampa di un elettrocardiogramma. La giornata è nuovamente spettacolare. Il caldo, purtroppo, garantito. Le mie gambe sembrano rigenerate dal massaggio di ieri e finalmente libere dagli indurimenti dell’asfalto, il paesaggio ancora semplicemente sublime. Stradine sterrate si alternano a single track e a strette strisce tagliafuoco ritagliate in foreste decisamente verdi. Alcuni fiori dai colori sgargianti ci ricordano che è primavera. Un secondo svarione, questa volta causa distrazione di un solo runner, toglie a Filippo Salaris la soddisfazione di vincere finalmente il “suo” Sardinia Trail che finisce tristemente a 4 km dall’arrivo. “Mea culpa” dirà poi all’arrivo il campione di Uri (Sassari), visibilmente arrabbiato per il suo sbaglio. Arrivo che incorona il belga Didier Dhondt e l’adottata spagnola di origini ita- liane Silvia Givogre. Arrivo che, ben collocato nella piazza principale di Lanusei, ancora una volta si conferma traguardo di sofferenze e decollo di nostalgie. Una premiazione sobria chiude la terza edizione di un trail decisamente bello e duro, un passo fondamentale per tutti quelli che hanno nei loro sogni le lunghe gare a tappe sparse per il mondo. Una gara da non perdere per vedere e vivere una Sardegna selvaggiamente bella e pura, lontana parente di quella mondana e francamente finta dipinta dai soliti tediosi stereotipi. www.sardiniatrail.com Sul prossimo numero // Run the World ama cambiare e dopo due isole, sul prossimo numero si trasferisce a Leticia, nella foresta amazzonica colombiana, per due passi tra le insidie della foresta più grande del mondo. www.runtheworld.it 25 PRODOTTI spring summer 2014 e 2015 Akkua / R’Evolution Running RUNNING MAGAZINE NUMERO 6 - 2014 reebok / Gore Running Wear / CrossFit Nano 4.0 Linea Air Lady // Calzatura per il fitness e le corse a ostacoli, offre protezione e resistenza grazie alla tecnologia DuraCage che nonostante il peso molto contenuto ha grandi qualità di robustezza. La tomaia in tessuto assicura un’efficace traspirazione. La protezione RopePro migliora l’aderenza e la sicurezza dell’appoggio per arrampicarsi sulla corda. La suola presenta un supporto di 4 mm in punta per maggiore stabilità, mentre i cuscinetti sotto il tallone e l’avampiede creano un effetto ammortizzante ottimale e rendono la corsa più confortevole. // Calzatura minimalista, creata per favorire una corsa come a piedi nudi e offrire ugualmente protezione. Il modello è stato sviluppato partendo dagli studi scientifici condotti dall’Elav Institute e dal prof. Enrico Guerra e dopo due anni di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma. La struttura esterna è in Tpu e la scocca che copre il malleolo, il tendine di Achille e le fasce di tenuta del piede è stata progettata perché tutti i segmenti di raccordo tra tallone e avampiede siano sinergici alle principali strutture anatomiche e supportino le naturali funzioni del movimento. La calza seamless e i filati presentano un’alta percentuale di Tactel, materiale anti-abrasione, anti-vescica e termoregolatore. La suola interna è antibatterica in rame per prevenire micosi e cattivi odori. Sotto il tallone è presente un inserto in materiale Noene dallo spessore di 3 mm, per ridurre l’energia dell’impatto fino al 98%. La suola è nata da un progetto sull’analisi avanzata di soluzioni biomeccaniche inedite ed è progettata per risolvere i cinque fondamenti dell’appoggio in locomozione. Prezzo al pubblico: 129 euro. // Calza realizzata in esclusiva per l’ultra maratoneta Marco Olmo. Il tessuto è morbido e leggero ed è realizzato con la fibra tecnica Dryarn. Grazie a essa non trattiene l’umidità e veicola la fuoriuscita rapida del sudore verso l’esterno. Il piede resta asciutto e allo stesso tempo viene garantita un’efficace azione antibatterica, con conseguente riduzione della formazione di cattivi odori. Per finire, questo materiale è isolante e protegge il piede dalle escursioni termiche. DISTRIBUITO DA // Akkua 030.6821559 / [email protected] DISTRIBUITO DA // Pieffesport 045.6901522 / [email protected] // Un team di designer e sviluppatori di prodotti ha completamente ridisegnato la linea Air Lady, che già aveva riscosso un grande successo, per la stagione primavera/ estate 2015. Materiali morbidi e moderni, design di tendenza, perfetta vestibilità sottolineano ora più che mai la femminilità delle runner, sempre senza trascurare la funzionalità. L’Outfit System della collezione è come sempre stato pensato all’insegna del sistema a strati skin-to-shell e head-to-toe. La maglia Air Lady Ws So ad esempio con i suoi dettagli funzionali offre protezione dal vento freddo grazie alla membrana Windstopper. Può essere abbinata alla canotta Essential Bl Lady, o all’Air Lady Tank Top. Con temperature più basse, i pantaloncini coordinati possono essere indossati sopra i tights. In estate quando si suda molto i pantaloncini Essential Bl Lady combinati con i tights corti o la gonna assicurano la ventilazione necessaria. Il motivo mimetico alla moda con stampa vede la realizzazione femminile nella canotta Air Lady Print. Grazie al morbido materiale è confortevole sulla pelle, soprattutto quando fa caldo, mentre gli ampi inserti in rete consentono un’ottima ventilazione. DISTRIBUITO DA // Reebok Italia / 039.6018400 / www.reebok.com Bee1 / DISTRIBUITO DA // W.L. Gore & Associates GmbH 00800.45084508 / [email protected] CA0014 EIDER / Blow Alpha Jkt W // Giacca versatile, adatta per correre in montagna quando le condizioni climatiche richiedono isolamento e protezione dagli elementi. Fabbricata con tessuto Polartec Alpha, garantisce calore e leggerezza, grande traspirabilità, resistenza al vento e comfort termico anche quando è umido. È inoltre caratterizzata da un design che assicura un fit preciso e su misura per le forme femminili Tra i dettagli funzionali, è dotata di apertura frontale con zip, tasca su petto con zip, tasche mani con zip, inserti softshell stretch sui polsi, orlo regolabile. DISTRIBUITO DA // L.M.O. / 0423.648281 / [email protected] Mizuno / BV Sport / Impermalite Jacket Jacket Xodlight // Shell antipioggia leggero e funzionale, è caratterizzato da un design progettato per offrire una vestibilità precisa e libertà di movimento. Pensato per garantire una protezione efficace in caso di improvvisi acquazzoni estivi. Oppure per correre durante la sera, quando magari si presenta una fresca brezza da non sottovalutare. In entrambi i casi è un capo perfetto da indossare sopra una canotta come il modello Drylite Premium Singlet, molto traspirante grazie alla tecnologia Mizuno DryLite. // Leggera, completa, pratica e innovativa, la giacca Xodlight presenta membrana Boost Air Tech 10.000 mm/10.000 gr, impermeabile e traspirante. Dotata di guarnizioni riflettenti per la visibilità notturna, dispone anche di cappuccio regolabile e ripiegabile all’interno del collo, inserti per la ventilazione sul dorso, tre tasche con cerniere termosaldate e zip impermeabili. La tasca sul petto è munita di passaggio interno per cavi audio, mentre una finestrella trasparente sulla manica sinistra consente di leggere con facilità l’orologio. DISTRIBUITO DA // Mizuno Italia / 011.3494811 / [email protected] DISTRIBUITO DA // Bv Sport / 335.5927456 / [email protected] WTEK / New Balance / Fresh Foam Zante 1980 HS-2BT // La “tecnologia da indossare” firmata WTEK trasforma l’attività sportiva in un flusso di dati da analizzare e da confrontare: l’azienda 100% made in Italy ha infatti sviluppato un sistema basato sulla luce pulsata che permette di monitorare costantemente, con lo smartphone oppure con orologi gps per lo sport, il battito cardiaco durante l’attività sportiva, senza ricorrere all’utilizzo della fascia toracica. A differenza delle tradizionali fasce toraciche che utilizzano la tecnologia Ecg, questi sensori misurano le variazioni di assorbimento della luce sulla pelle, dovute al cambiamento dell’afflusso di sangue durante l’attività sportiva. La tecnologia WTEK sviluppata sulla rilevazione ottica permette di inviare un segnale luminoso pulsato sottocutaneo e di analizzare il segnale riflesso. Tutti i modelli (spessore 8 mm - diametro // Partendo dallo stesso sistema di progettazione tramite software utilizzato per Fresh Foam Road e Trail, questo modello è stato portato al livello successivo. Sono così stati analizzati l’impatto del piede al suolo e il modo di correre durante l’esercizio a ritmo leggermente più veloce. La scarpa è dotata di una nuova intersuola di 6 mm, ancora più sagomata della precedente, ed è pensata per i runner che esercitano una spinta aggressiva di avampiede e vengono a contatto col terreno in modo più graduale. La tomaia in air mesh e la fodera interna senza cuciture assicurano ottimo comfort. di 4 cm) possono essere posizionati sull’avambraccio, grazie al sistema di aggancio ad alette, applicati a un semplice polsino o in fronte indossando una comune fascia tergisudore. Con la pressione di un pulsante il sensore si attiva, monitora il battito cardiaco in movimento e lo trasmette allo smartphone o al tablet, grazie alla connessione Bluetooth Smart oppure agli orologi GPS per lo sport grazie alla connessione ANT+. Al termine dell’allenamento il sensore ottico WTEK si spegne tramite l’app o premendo nuovamente il pulsante. Il sensore HS-2BT è compatibile con tutti i modelli di iPhone, smartphone, tablet e dispositivi dotati di comunicazione Bluetooth Smart Ready; inoltre, possono essere utilizzati con le più famose app per lo sport come BeMyBeat, Runtastic, Runkeeper, Endomondo, o Polar Beat. DISTRIBUITO DA // Gartner Sport / 0471.062313 / [email protected] La Sportiva / Helios SR // Calzatura leggera e minimalista dedicata a chi frequenta il mondo delle sky race e dei vertical. È stata sviluppata contenendo il peso Ogni dettaglio è pensato per contenere il peso al minimo, offrendo allo stesso tempo supporto e sostegno. La struttura della tomaia è realizzata con uno scheletro leggero in alta frequenza e con un reticolo di Eva morbida traspirante e confortevole. La costruzione Slip On facilita la calzata ed esercita un effetto fasciante. La flessibilità elevata favorisce il movimento naturale del piede senza esercitare costrizioni nelle zone anteriori. L’intersuola a iniezione con tecnologia Morpho Dynamic e il battistrada FriXion XT a doppia mescola, lavorano in sinergia per un’ottima ammortizzazione. Il modello è dotato di inserti catarifrangenti, rinforzi in microfibra su punta e tallone e serigrafia interna protettiva. DISTRIBUITO DA // La Sportiva / 0462.571800 / www.lasportiva.com DISTRIBUITO DA // SofTeam / 039.207891 / [email protected] 26
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