Le Malattie Cardiovascolari (CVD): Le malattie del sistema circolatorio o malattie cardiovascolari (CVD) comprendono le patologie che colpiscono il cuore e/o i vasi sanguigni e rappresentano la principale causa di morte al mondo. Malattie del sistema circolatorio Reumatismo articolare acuto Altre forme di cardiopatia Cardiopatie reumatiche croniche Malattie cerebrovascolari Malattie ipertensive Malattie delle arterie, delle arteriole e dei capillari Cardiopatie ischemiche Malattie delle vene, dei vasi linfatici e dei linfonodi non classificate altrove Cuore polmonare e malattie del circolo polmonare Altri e non specificati disturbi del sistema circolatorio Elenco delle malattie del sistema circolatorio.(“Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati” Ministero della Salute) Le malattie cardiovascolari riconoscono un’eziologia multifattoriale, ovvero più fattori di rischio contribuiscono contemporaneamente alla loro insorgenza e sviluppo. Tali fattori di rischio sono stati identificati e suddivisi in fattori di rischio “modificabili”, attraverso cambiamenti nello stile di vita o mediante farmaci, e fattori di rischi “non modificabili”, ovvero fattori su cui non si può agire direttamente, in quanto non influenzabili da fattori esterni. MODIFICABILI Fumo: La nicotina accelera il battito cardiaco. Il monossido di carbonio diminuisce la quantità di ossigeno nel sangue e favorisce lo sviluppo dell’aterosclerosi NON MODIFICABILI Sesso maschile : nella donna il rischio aumenta sensibilmente dopo la menopausa Pressione Arteriosa: Una pressione arteriosa Ereditarietà: parenti con eventi cardiovascolari elevata costringe il cuore a un superlavoro e accelera prima dei 60 anni la formazione di placche aterosclerotiche nelle pareti delle arterie Colesterolemia totale: Il colesterolo può trovarsi in quantità eccessive nel sangue e ciò fa si che aumenti il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie HDL – Colesterolemia: La HDL – Colesterolemia è una lipoproteina ad alta densità Età: il rischio aumenta progressivamente con il passare degli anni utile per rimuovere il colesterolo in eccesso; dunque minore è la sua quantità, maggiore è il rischio cardiovascolare Diabete: Favorisce l’aterosclerosi incrementando il rischio cardiovascolare Sovrappeso /Obesità Sedentarietà Elenco dei principali fattori di rischio modificabili delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, è stato osservato che, attraverso una efficace azione di contrasto dei fattori di rischio “modificabili” è possibile cambiare il quadro generale anche in presenza di fattori “non modificabili”, riducendo con successo il rischio globale. Pertanto, avendo oggi identificato i fattori di rischio, la malattia cardiovascolare risulta essere prevedibile. Infatti, attraverso l’adozione di stili di vita sani, in particolare una sana alimentazione, attività fisica regolare e abolizione del fumo di sigaretta, negli anni si è visto che parallelamente al crescere delle possibilità di trattamento medico e chirurgico delle malattie, è cresciuta la consapevolezza dell’importanza di interventi di tipo preventivo, per impedirne o ritardarne l’insorgenza. La relazione tra l’assunzione di singoli nutrienti o alimenti e le malattie cardiovascolari (CVD) è stata ampiamente studiata. Una dieta di elevate qualità , come può essere la dieta “Mediterranea”, è associate ad un ridotto rischio di eventi cardiovascolari. Lo studio del 2013, “A High Diet Quality Is Associated with Lower Incidence of Cardiovascular Events in the Malmö Diet and Cancer Cohort”, condotto da Joanna Hlebowicz et. al., descrive come i modelli alimentari con un elevato consumo di verdura, legumi, frutta, frutta a guscio, prodotti integrali e grassi mono e polinsaturi, piuttosto che saturi, offrono una protezione contro la malattia coronarica (CHD) e ictus. Infatti i risultati di tale studio riportano una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari del 32% negli uomini e del 27% nelle donne. Altri studi epidemiologici hanno messo in evidenza gli effetti della pressione arteriosa sistolica, colesterolo totale, glicemia a digiuno e indice di massa corporea (BMI) sul rischio di malattie cardiovascolari (CVD), ed è emersa una forte evidenza sugli effetti eziologici dei fattori di rischio metabolici sull’incidenza e mortalità delle CVD. Uno studio in particolare, mette, invece, in evidenza come le stime per il rischio relativo (RR) nelle associazioni di BMI con CVD e diabete, in pazienti adulti con età superiore a 55 anni, risultano essere maggiori nelle coorti occidentali rispetto a quelle asiatiche, forse a causa di un’esposizione delle popolazioni occidentali ad un più alto indice di massa corporea. Questo ad indicare come effettivamente il peso corporeo è implicato nel rischio di CVD (Gitanjali M. Singh et. Al., 2013).
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