Istituto Tecnico Industriale Statale “B. Pascal” p.le C. Macrelli, 100 – Cesena (FC) ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO "Blaise Pascal" P.le Macrelli, 100 - 47521 Cesena (FC) Tel. +39 054722792 Fax +39 054724141 Cod.fisc. 81008100406 - Cod.Mecc. FOTF010008 www.ittcesena.gov.it [email protected] DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO CLASSE 5 A a.s. 2013/14 INDIRIZZO: Elettronica e Telecomunicazioni Il presente documento, redatto in coerenza con l’Art. 6 – O.M. n.13/2013 relativamente alle modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli Esami di Stato, è composto dai seguenti elementi: a) Presente prospetto, relativo alla composizione del Consigli di classe. b) Presentazione dell’istituto e del curricolo relativo all’indirizzo, così come presente nel P.O.F. c) Criteri di valutazione didattico-formativi d) Presentazione della classe e delle attività aggiuntive, integrative e di recupero. e) Contenuti e metodi disciplinari (Programmi disciplinari). f) Attività svolte in preparazione all’Esame di Stato e griglie di valutazione simulazione prove scritte. A) Composizione del consiglio di classe Disciplina del piano di studio Ore svolte Elettronica e telecomunicazioni al 12-05-14 Lingua e letteratura italiana 57 Storia 25 Lingua straniera (Inglese) Docente Firma di approvazione PIERACCINI MIRELLA firmato CASADEI MARIA CATERINA firmato CORBARA ITALO firmato MASSARELLI RICCARDO SEVERI STEFANO firmato FOMENTELLI VANNI firmato SEVERI STEFANO firmato FABBRI DIEGO firmato 52 Matematica 78 Elettronica 130 firmato Telecomunicazioni 120 Sistemi elettronici automatici 139 BATANI PIERGIORGIO FABBRI DIEGO firmato firmato BATANI PIERGIORGIO firmato LUCCHI FABIO firmato FAGGI DANIELE firmato SALVI STEFANO firmato Tecn. elettroniche, Disegno e 116 Progettazione Economia industriale ed elem. di Diritto 54 Educazione fisica 57 Religione 26 B) Presentazione generale dell'Istituto Nell'anno in corso l’ Istituto è costituito da __ classi composte da __ prime, __ seconde, __ terze, 5 quarte, 4 quinte oltre ad una classe del corso serale di Informatica SIRIO. Gli indirizzi attuali per le classi quinte (vecchio ordinamento) sono: Elettronica e Telecomunicazioni, Informatica (progetto “ABACUS”), Informatica serale (progetto “SIRIO”), mentre con la riforma il nostro Istituto ha iniziato dal c.a.s. il secondo biennio negli indirizzi tecnologici di “Elettronica ed Elettrotecnica” ed “Informatica e Telecomunicazioni” . Il nostro Istituto vanta oltre cinquant’anni di tradizione nell'insegnamento nell'ambito degli indirizzi elettronici ed informatici, e raccoglie allievi da un ampio arco di Comuni delle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Le strutture dell’Istituto sono utilizzate al massimo grado, sia per quanto riguarda le aule ordinarie che per i laboratori, anche attraverso l’utilizzo di alcuni locali presso l’adiacente Scuola Media di Via Plauto. L’istituto è sede inoltre di un corso serale per periti Informatici (Sirio) di corsi post-diploma IFTS e ITS. Sono stati recentemente completati importanti lavori edilizi di ampliamento e ristrutturazione (adeguamento e ampliamento di alcune strutture, riutilizzo di locali per una maggiore efficienza organizzativa, allestimento ed apertura di un museo tecnico interno all’Istituto, ampliamento della biblioteca, apertura di un nuovo laboratorio adeguatamente attrezzato per il nuovo corso ITS, dotazione completa di ascensori interni…),con l’adeguamento delle procedure per la sicurezza e piani di evacuazione previsti dalle normative (D.Lvo. 81/08 e successivi). Le procedure automatiche per la registrazione delle presenze degli studenti, varie opere di cablaggio strutturato e con AP wireless, consentono la connessione ADSL con numerosi punti di accesso a disposizione del personale docente e studenti. La conclusione del primo biennio di riforma degli Istituti Tecnici e la riorganizzazione dei contenuti disciplinari e delle cattedre dei docenti conseguenti all’unificazione dell’orario scolastico pari a 32 ore settimanali, ha determinato un’evoluzione dell’ orario obbligatorio degli insegnanti con l’assegnazione di cattedre interne non più ordinarie, nella ricerca della massima efficienza nel salvaguardare l’equilibrio dei corsi e la continuità didattico-professionale dei docenti. Il dibattito che si è svolto nel presente anno, in coerenza con il P.O.F, ha riguardato numerose attività progettuali realizzate sia nel tempo aggiuntivo pomeridiano, che in ore di flessibilità mattutine, con una varietà di iniziative per il recupero e il sostegno in itinere degli allievi e commissioni di lavoro impegnate per la realizzazione di alcune prospettive di innovazione individuate dalle recenti normative sull’Istruzione Tecnica. Si sono sperimentati gruppi di lavoro interni di tipo gestionale/organizzativo (Aree diversificate e strategiche per l’Istituto assegnate a cinque funzioni strumentali, dipartimenti disciplinari organizzati in modo autonomo e flessibile, commissioni di lavoro, attività di orientamento in ingresso e per gli studenti delle classi quinte, commissione interna per la gestione delle prove di valutazione Invalsi con relativo monitoraggio delle stesse, progetti Linguistici Europei), progetti sulla dispersione e la prevenzione del disagio scolastico, integrazione degli alunni stranieri, organizzazione di corsi di recupero e sostegno disciplinare pomeridiani, progetti pomeridiani di ampliamento ed arricchimento dell’offerta formativa rivolti a studenti, varie iniziative interne di autoaggiornamento per docenti, olimpiadi di Informatica e Matematica…), con risultati certamente positivi, sia per la competenza dimostrata dai docenti designati, che per lo spirito di collaborazione dimostrato dal corpo insegnante nel suo complesso. Sono state realizzate significative collaborazioni e nuovi rapporti con varie aziende e Università locali, sia per le attività connesse all’orientamento scolastico e professionale (stages estivi, alternanza scuola-lavoro e corsi IFTS), sia in merito alle prospettive individuate dalle recenti disposizioni sull’Istruzione Tecnica Superiore (ITS), con l’avvio di uno specifico corso che vede il nostro istituto scuola-pilota nell’ambito della prevista fondazione di partecipazione. L’avvio di tale corso post-diploma contemporaneamente al riordino dell’istruzione tecnica ha poi dato vita a numerose iniziative, con particolare riferimento al dibattito sulla valorizzazione dell’istruzione e della cultura tecnica. Sul piano organizzativo-didattico, si è proceduto ad un costante confronto disciplinare attraverso la revisione e l’aggiornamento dei contenuti disciplinari e delle strutture laboratoriali verso il modello dell’acquisizione delle competenze, come previsto dalla normativa sull’obbligo scolastico e dalle norme sul riordino dell’istruzione secondaria. Per il recupero di eventuali carenze emerse nel profitto degli allievi e per il rafforzamento dei contenuti, si sono realizzate durante l’intero anno scolastico varie attività pomeridiane di recupero e sostegno in numerose discipline, potenziate particolarmente durante il secondo quadrimestre anche in relazione ai criteri normativi previsti per l’ammissione agli esami di stato. All’interno dei singoli Consigli di Classe, redatto dai Docenti Coordinatori, si è proceduto alla realizzazione di un POF di Classe quale strumento condiviso per l’individuazione di tutta una serie di strategie (organizzative, complementari, didattiche, di recupero e di arricchimento…) per un’efficace ed operativa azione di progettazione didattica. Locali d’uso generale e Laboratori per l'Indirizzo di Elettronica/ Telecomunicazioni. Locali d’uso generale. - Biblioteca d’Istituto, con oltre 12.000 volumi, PC, numerose riviste in abbonamento , supporti multimediali e materiale informativo per l’orientamento scolastico e professionale; - Sei aule (ad uso di alcune classi del triennio) collocate presso l’adiacente scuola media “Plauto” - Due aule docenti e una Sala Riunioni con accesso remoto ADSL, videoproiettore, TVDVD. - Aule di ricevimento docenti , aula riservata per le Funzioni strumentali e “Aula Blu” (Staff, RSU); - Uffici per il personale amministrativo, Ufficio tecnico, Uffici per il Dirigente e D.S.G.A., Vicepresidenza, Seg. Didattica , Protocollo, locali adibiti a piccole riunioni (Giunta e Consiglio di Istituto, commissioni di lavoro, incontri di rappresentanza con esterni, gestione degli scrutini...); - Aula multimediale per attività didattiche e progetti (aula 10) - Magazzino per materiale tecnico e di segreteria - Bar d’Istituto (attivo in orario scolastico), palestra - Museo delle apparecchiature elettroniche ed informatiche Laboratori d'uso specifico - Laboratorio di Domotica e di Impianti elettrici (Lab. 37); Laboratorio di Elettrotecnica e misure elettriche (Lab. 38) Laboratorio di Tecnologie meccaniche e Laboratorio di T.D.P (lab. 22, lab. 23) Laboratorio di Telecomunicazioni ed Elettronica (lab. 51) Laboratorio di Sistemi Elettronici Automatici e di Tecnologie Informatiche (lab. 12) Profilo culturale del Perito in Elettronica e Telecomunicazioni Obiettivo del triennio di specializzazione è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive e sociali differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell'organizzazione del lavoro. Profilo professionale Il Perito in Elettronica e Telecomunicazioni progetta e partecipa al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (Assistenza tecnica qualificata, Telefonia, Reti e sistemi ICT, Elaborazione e trasmissione dell'informazione, Automazione industriale, Domotica e sicurezza domestica, Progettazione e collaudo di impianti elettrici ed illuminotecnica…) sovrintendendo alla manutenzione degli stessi. Sarà in grado di redigere e documentare, anche in lingua inglese, il lavoro svolto e di orientarsi consapevolmente nella conoscenza e nell'uso dei sistemi informatici. Egli dovrà evidenziare abilità progettuali in contesti tecnici diversi, dovendosi orientare fra tecnologie e dispositivi vari in relazione al loro impiego e alla loro convenienza tecnico-economica. Dovrà maturare una responsabile ed efficace pianificazione del proprio lavoro con una propensione allo studio e all'aggiornamento. Piano di Studi (Triennio di Elettronica e Telecomunicazioni – 32 ore settimanali) Materia Religione / Attività Alternative Educazione fisica Lingua e lettere italiane Storia Lingua straniera (Inglese) Economia e Diritto Matematica Meccanica e Macchine Elettrotecnica Elettronica Sistemi Elettronici Automatici Telecomunicazioni Tecnologie Disegno e Progettazione Totale ore settimanali III^ 1 2 3 2 3 4 3 5 (2) 3 (2) 3 (2) 3 (2) IV^ 1 2 3 2 3 2 3 2 4 (2) 3 (2) 3 4 (3) V^ 1 2 3 2 2 2 3 4 (2) 5 (2) 4 (1) 4 (3) 32 (8) 32 (7) 32 (8) Prove OP SO O O O SO O SO (in 3^) SOP SOP SOP GOP Prove: S. (prova scritta), G. (prova grafica), O.(prova orale), P. (prova pratica) Ore LAB. tra parentesi C) MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il consiglio di classe si è attenuto alle indicazioni fornite dalla tabella A allegata al DM 99/09 che qui si riporta: TABELLA A allegato dm 99 (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni CREDITO SCOLASTICO (PUNTI) Media dei voti Credito scolastico (Punti) M=6 6<M≤7 7<M≤8 I anno 3-4 4-5 5-6 II anno 3-4 4-5 5-6 III anno 4-5 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. I criteri tenuti in considerazione per l’attribuzione del voto di condotta e per l’attribuzione dei punteggi all’interno della fascia di appartenenza sono stati considerati in relazione a quanto indicato nel POF di istituto ovvero: • Rispetto dell’art. 3 (Doveri) dello statuto delle studentesse e degli studenti con successive modificazioni e integrazioni (DPR 235 del 21.11.07); • Osservazione e rispetto delle norme contenute nel Regolamento interno d’Istituto; • Assiduità nella frequenza scolastica, puntualità alle lezioni e nelle consegne assegnate; • Interesse e capacità relazionali manifestati; • Partecipazione attiva alle iniziative didattiche della scuola. In generale, valutazioni positive nella condotta corrispondono ai voti otto e nove; il dieci evidenzia una condotta esemplare; il sette rappresenta un comportamento comunque discreto. Nella assegnazione del punteggio il Consiglio di classe tiene conto: · del profitto; · della assiduità della frequenza; · dell’interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo; · di eventuali crediti formativi. Il credito formativo può essere riconosciuto dal Consiglio di Classe sulla base delle “esperienze maturate dall’alunno al di fuori della scuola, coerenti con l’indirizzo di studi e debitamente documentate”. Le esperienze formative, ai fini dell’attribuzione del credito, devono: · essere debitamente documentate; · riferirsi principalmente ad attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione ed allo sport; · consistere in qualificate esperienze coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del tipo di corso che si frequenta. Ciascun C.d.C. in piena autonomia valuterà la coerenza dell’esperienza formativa svolta non solo in relazione ai criteri generali sopra indicati, ma anche agli obiettivi formativi e specifici indicati nella programmazione di classe. Modalità di valutazione del consiglio di classe: CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata continua e personalizzata ed ha verificato in particolare la situazione in itinere. La tipologia delle prove è stata diversificata: elaborati scritti, questionari a risposta chiusa e aperta, test di comprensione, relazioni. Per la VALUTAZIONE FORMATIVA si è tenuto conto della riflessione sull’errore, di simulazioni e prove inerenti l’Esame di Stato, di verifiche intermedie all’interno di moduli e / o unità didattiche, di verifiche connesse all’attività di Laboratorio, di contributi personali offerti nell’Area di progetto. La VALUTAZIONE SOMMATIVA , oltre che dei risultati delle singole prove, ha tenuto conto dell’impegno, della partecipazione, dei progressi degli allievi rispetto ai livelli di partenza, dell’autonomia operativa, del contributo fornito nella realizzazione dell’area di progetto. I risultati tengono conto delle indicazioni emerse dal Collegio Docenti e sono così articolati: voto 10 voto 9 Eccellente Ottimo capacità espositive e di rielaborazione; ricche conoscenze; autonomia operativa solide conoscenze; capacità di esprimere in modo logico, voto 8 voto 7 voto 6 voto 5 voto 4 voto 1–3 corretto e con proprietà le proprie conoscenze applicazioni corrette, conoscenze sicure; articolazione espositiva chiara e corretta Discreto comprensione delle relazioni; conoscenze precise; esposizione chiara ed appropriata Sufficiente comprensione degli aspetti fondamentali; conoscenze essenziali ; esposizione semplice e lineare Insufficient comprensione parziale delle relazioni; conoscenze e imprecise, esposizione incerta e non appropriata Gravement comprensione difficoltosa; conoscenze lacunose, e esposizione stentata e scorretta insufficiente Nettamente mancata comprensione ed applicazione; conoscenze insufficiente pressoché inesistenti; esposizione non chiara e gravemente scorretta Buono D) Presentazione della classe e delle attività aggiuntive, integrative e di recupero. CLASSE 5^ A A.S. 2013/14 11/12 3^A 12/13 4^ A 13/14 5^ A ISCRITTI 20 RITIRATI 31 PROMOSSI 18 29 29 La classe ha iniziato il percorso del triennio nell’anno 2011-12 con la presenza di 20 alunni; al 4 anno è stata data la possibilità di scegliere o il corso A o il corso B, eliminando il corso C,al termine del 5 anno risulta composta da 29 studenti. Continuità dei docenti La titolarità dei docenti delle singole materie di corso, nell’arco dei tre anni, si riassume come segue. Disciplina del piano di Classe Periodo Docente studio Telecomunicazioni 4a a a. s. 2012/2013 SARACINO CONCETTA 5a a FOMENTELLI VANNI Sistemi 3a a a. s. 2011/2012 FERRARO GIUSEPPE 4a a a. s. 2012/2013 GALEOTTI ORESTE 5a a FABBRI DIEGO T.D.P. 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Elettrotecnica ed Elettronica 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Italiano-Storia 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Lingua Inglese 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Matematica 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Economia Industriale ed elementi di diritto Educazione Fisica 4a a 5a a 3a a 4a a 5a a 3a a 4a a 5a a a. s. 2012/2013 Religione a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Lab. Elettronica 3a a 4a a 5a a a. s. 2011/2012 a. s. 2012/2013 Lab. Telecomunicazioni 4a a 5a a a.s. 2012-13 Lab. Sistemi Lab. T.D.P. MALUCELLI VANNI MALUCELLI VANNI FABBRI DIEGO CANDUCCI LEONARDO CANDUCCI LEONARDO MASSARELLI RICCARDO GASPERONI PAOLA PIERACCINI MIRELLA PIERACCINI MIRELLA CAPELLINI NADIA BIONDI SILVA CASADEI CATERINA MAZZOTTI CINZIA CORBARA ITALO CORBARA ITALO LUCCHI FRANCO LUCCHI FRANCO FAGGI DANIELE FAGGI DANIELE FAGGI DANIELE SALVI STEFANO SALVI STEFANO SALVI STEFANO BATANI PIERGIORGIO MONTALTI GIOVANNI BATANI PIERGIORGIO BATANI PIERGIORGIO BATANI PIERGIORGIO BATANI PIERGIORGIO ULIVI RICCARDO BATANI PIERGIORGIO SEVERI STEFANO SEVERI STEFANO SEVERI STEFANO Note: per il corso di Elettronica nel primo trimestre del 5° anno ha insegnato un supplente(Lucchi Gianni), nel secondo periodo è rientrato il docente titolare di cattedra Prof. Massarelli Riccardo. VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA CLASSE La classe 5A è composta da 29 allievi, 13 provenienti dalla stessa classe terza di origine e gli altri aggregati al 4^anno. Nella classe, si è creato nel tempo un forte affiatamento ed una buona solidarietà. Nel passaggio dal 4° al 5° anno di corso sono cambiati tutti i docenti dell’area tecnica e di Lingua Inglese. Tutto ciò ha creato inevitabili problemi di raccordo disciplinare e qualche incomprensione, problemi per lo più risolti durante l’anno scolastico. La classe si è presentata un po’eterogenea per capacità ed interesse e tali differenze nel tempo non si sono completamente livellate, a causa di qualche difficoltà di apprendimento da parte di alcuni studenti. All’inizio dell’anno scolastico, tenuto conto delle oggettive difficoltà è stato effettuato un sostanziale ripasso in alcune discipline ma ciononostante verso la fine del trimestre (conclusosi il 23 dicembre) si è evidenziata una situazione un pò problematica con diversi allievi aventi risultati negativi e qualcuno con gravi insufficienze. L’Istituto in ottemperanza alla normativa in fatto di recupero formativo ha disposto l’attivazione di una fase di “pausa didattica” con l’obiettivo di colmare le lacune relative al primo trimestre e per affrontare meglio il secondo periodo. Dopo circa 2 settimane è stata somministrata una prova valida per il superamento del debito formativo e per gli allievi che hanno avuto esito negativo sono stati attivati: a) nei mesi di febbraio-marzo corsi di recupero di Sistemi, Italiano e Matematica obbligatori nelle ore pomeridiane, b) recupero in itinere nelle ore curriculari per le altre discipline. Con questi interventi le situazioni negative si sono per lo più risolte. Il comportamento della classe è sempre stato corretto, nessun richiamo verbale e nessun provvedimento disciplinare. La frequenza è risultata regolare .Tale continuità ha facilitato il normale svolgimento del dialogo educativo ed un proficuo lavoro di studio a livello personale. Il risultato è il seguente: si distingue un consistente gruppo di alunni abbastanza impegnato e motivato allo studio, ed uno che “vive un po’ alla giornata” e che ha lavorato in maniera discontinua e non sempre approfondita. A conclusione dell'anno scolastico il livello di preparazione della classe risulta in generale buono, in un contesto in cui un gruppo di allievi ottiene ottimi risultati ed una minoranza che ottiene risultati sufficienti. Molti alunni hanno prodotto una tesina utilizzando manuali, data sheets, strumenti informatici ed apparecchiature di laboratorio. I docenti, nell'ambito delle proprie competenze, hanno contribuito alla loro scelta, indicandone il livello di difficoltà e il possibile reperimento del materiale. Durante l’anno scolastico sono state effettuate simulazioni sulle tre prove scritte d’esame per aiutare gli allievi a comprendere le modalità di svolgimento e soprattutto per rendersi conto della loro preparazione. Il 19 maggio sarà effettuata la seconda simulazione di “terza prova”: assegnando 2/3 domande a risposta breve (tipologia B) per ognuna delle quattro discipline coinvolte (durata 180 minuti). PATTO FORMATIVO L’attività didattica di tutto il triennio si è svolta seguendo le indicazioni contenute nel POF di classe, redatto nel primo Consiglio di classe di ogni a.s. Studenti, docenti e famiglie hanno concordato la programmazione delle verifiche, i criteri di trasparenza dei voti assegnati, i tempi di consegna delle prove scritte corrette, i criteri di organizzazione degli impegni di lavoro degli allievi a casa, i criteri disciplinari, le modalità di comunicazione dei docenti con le famiglie. Circa il RAPPORTO SCUOLA / FAMIGLIA, oltre alle tradizionali udienze, ogni docente ha stabilito ore personali di incontri con le famiglie. Il coordinatore ha svolto azioni di tutoraggio, specie secondo le modalità del dialogo pedagogico, con gli alunni in maggiore difficoltà. Diversi alunni hanno prodotto una tesina , i docenti, nell’ambito delle loro competenze hanno contribuito alla loro scelta. ATTIVITA’ OPZIONALI, AREE PROGETTI, CORSI DI POTENZIAMENTO, ATTIVITA’ AGGIUNTIVE POMERIDIANE PREVISTE DAL POF DI ISTITUTO E PROGETTI PREVISTI DAL POF DI CLASSE Attività opzionali: Area di progetto: la classe ha sviluppato un progetto relativo alla “Progettazione e realizzazione di un impianto fotovoltaico” oltre ad acquisire le conoscenze necessarie del settore ha realizzato un Inverter per immettere in rete e/o per autoconsumo l’energia prodotta; Il progetto affronta diverse problematiche nel campo dell’ Elettrotecnica dell’ Elettronica e dei Sistemi automatici. La molteplicità di argomenti e lavori da realizzare ha coinvolto tutta la classe ed alcuni docenti in relazione alle proprie competenze. Corsi di potenziamento: in Elettronica nel mese di maggio in Elettronica per risolvere alcuni temi d’esame . Attività aggiuntive pomeridiane previste dal pof d’istituto e progetti previsti dal pof di classe Alcuni allievi hanno partecipato: Inglese Corso “first” Partecipazione attiva Open day Premio Bancarella Ministage di supporto agli studenti della Scuola Media in visita ai laboratori. Orientamento Universitario Facoltà di Ingegneria Bologna-Cesena Tutti hanno partecipato: Progetto Salute e Donazione (3 incontri con esperti)gennaio-febbraio Incontro sul tema: Enigma: decifrare una vittoria suo impiego durante la 2^ guerra mondiale Incontri FIXO con esperti del modo del lavoro Incontri(3) con operatori Agenzia Interinale AHDC marzo-maggio Visita al Radiotelescopio a Medicina(BO) Viaggio di istruzione ed integrazione culturale Monaco-Praga Percorso “cittadinanza e costituzione” per un totale di 25 ore cosi suddivise: Sono state affrontate le tematiche attraverso lezioni frontali, lavori di gruppo, incontri con personale qualificato, visione di film e uscite didattiche sul territorio. Tutti i docenti hanno contribuito ed in particolare quelli dell’area umanistica. Sono stati affrontati i seguenti argomenti: •Diritti alienabili e diritti inalienabili, ripresa storica di alcune fonti (Hobbes, Locke, Montesquieu, Mazzini) esaminate nel precedente anno scolastico. •Celebrazione di alcune date di importanza civile per il nostro paese: venticinque aprile, primo maggio, due giugno. •Presentazione dell'Inno Nazionale, data e motivazione di nascita, contenuto, valore simbolico nel passato e nel presente. Ascolto e commento. •La costituzione italiana: il lavoro dei padri costituenti, la promulgazione, l' entrata in vigore, commento di alcuni articoli: art.1-art.5-art.7-art.39-art.40. Dibattito odierno di eventuale revisione costituzionale. •Preparazione alla gita scolastica a Monaco, Dacau, Praga. •Celebrazione del giorno della memoria (27 gennaio). •Celebrazione del giorno del ricordo (10 febbraio). •Celebrazione della festa della donna (8 marzo). •Argomenti di attualità quali il flusso migratorio verso l'Italia dalle coste africane, il femminicidio e relativa legislazione. 4. VERIFICHE IN PREPARAZIONE DELL’ESAME In accordo col Regolamento interno delle attività di preparazione all’esame di Stato, discusso ed approvato dal Collegio dei docenti che ha recepito il Decreto Ministeriale del 20 novembre 2000, sono state programmate le seguenti attività: Simulazione delle seguenti prove d’esame scritte : Prima prova scritta il giorno 6-maggio Seconda prova scritta il giorno 9-maggio Terza prova scritta i giorni 2-aprile e 19-maggio Inoltre ciascun docente nelle discipline pertinenti ha provveduto alla somministrazione di terze prove durante l’anno scolastico in numero specificato dalla presentazione per materia privilegiando la tipologia B con quesiti a risposta breve. CONTENUTI DISCIPLINARI (ALLEGARE RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI DELLE SINGOLI DISCIPLINE A CURA DEI DOCENTI STORIA Prof.ssa Pieraccini Mirella TEMPI DI SVOLGIMENTO Per l’attività didattica disciplinare sono previste due ore settimanali. A tali ore vanno aggiunte quelle per le prove scritte in classe, per le verifiche orali e per le attività extracurriculari. Le Voci della storia. Vol.terzo. Autori: A. Brancati e T. Pagliarani Editore: La Nuova Italia Le integrazioni sono state realizzate attraverso l’ausilio di fotocopie fornite dall’insegnante o l’ utilizzo di altri mezzi di informazione.. CONTENUTI DISCIPLINARI Nello svolgimento del programma si è proceduto per aree modulari, con naturali collegamenti a italiano e ad altre discipline come inglese e religione. Ogni modulo è stato suddiviso in sottomoduli aventi ciascuno tematiche e contenuti specifici. MODULI MODULO 1 - Sguardo panoramico e sintetico dell’Europa di fine secolo • Imperialismo e Colonialismo (cenni generali) Esame carta storica del mondo di fine ottocento. • Il colonialismo italiano. • L’età giolittiana. G. Giolitti : politica interna,politica estera, giudizio storico controverso. MODULO 2 - La Prima Guerra Mondiale: cause, conseguenze, eventi fondamentali • L’Europa in guerra • L’Italia in guerra • Da guerra lampo a guerra di logoramento sui fronti, a guerra “mondiale”. • I fronti di combattimento (carte storiche ) • I trattati di pace e la nuova carta politica dell’Europa. • La società delle Nazioni e il suo ruolo. • Lo scontento italiano e la “questione di Fiume” MODULO 3 - La rivoluzione russa: cause, conseguenze, eventi fondamentali. 5. La Russia prima della rivoluzione 6. Le fasi della rivoluzione ( eventi di febbraio 1905-marzo 1917- ottobre 1917 ). 7. La dittatura di Lenin (riforma agraria – comunismo di guerra – guerra civile) La Costituzione dell’URSS. L’URSS di Stalin: ( totalitarismo, culto del capo, purghe..) . MODULO 4 – Le dittature di destra in Europa fra le due guerre: ( caratteri comuni ) B) Il Fascismo in Italia: • Le origini • L’ascesa politica e istituzionale. • Le leggi “ Fascistissime” e l’inizio della dittatura. • La politica interna ed estera del regime. • La guerra d’Etiopia. • L’alleanza con la Germania e l’intervento in guerra con le potenze dell’ Asse. Le fasi della guerra e la caduta del Fascismo. La repubblica di Salò,il processo di Verona ,la fuga di Mussolini,la morte del dittatore. Il Nazismo in Germania: - La Germania dopo la “Pace di Versailles” - L’ascesa di Adolf Hitler - L’ideologia del terzo Reich. - Lo sterminio degli Ebrei ( studio approfondito e visita a Dacao). - Politica interna ,politica estera tedesca e conseguenze. - La seconda guerra mondiale e la sconfitta. - La caduta del nazismo e la fine del dittatore. MODULO 5 - La Seconda Guerra Mondiale: cause, conseguenze, eventi fondamentali. I “Caratteri della seconda guerra mondiale “ • • • • • La politica militaristica ed oppressiva di Hitler e il comportamento delle potenze europee La guerra e i fronti di combattimento (con particolare riferimento ai fronti europei) L’ Italia in guerra. La guerra in Italia La conclusione della guerra e le condizioni di pace internazionale MODULO 6 - Il mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’Europa dopo il secondo conflitto mondiale ( carta storica ) Il mondo bipolare ( stati allineati all’Usa e stati satelliti dell’URSS ).Gli stati non allineati (cenni ). Le alleanze politico militari. La Guerra Fredda: caratteri fondamentali. Guerre locali o pericoli di guerre (la divisione politica di Berlino,il ponte aereo,il muro ). La guerra di Corea. La guerra fra Israele e Stato palestinese .La questione di Cuba. La guerra del Vietnam ( cenni ). La nascita dell’ONU e il suo programma L’ Italia dalla monarchia alla repubblica La Costituzione Italiana (lavori dell’ assemblea costituente) Il testo costituzionale e il dibattito odierno per proposte di revisione. La Comunità europea: nascita, trasformazioni, problemi odierni e voto del 25 maggio 2014. TERZE PROVE Durante l’anno scolastico sono state assegnate terze prove a tipologia A e B inerenti ai seguenti argomenti: (TIP A) • L’Italia nella Prima Guerra Mondiale (primo trimestre) • La Shoah (pentamestre) (TIP B) • La società delle nazioni • I patti lateranensi • I tre dittatori Cesena 12/ 05/ 2014 ITALIANO Prof.ssa Pieraccini Mirella TEMPI DI SVOLGIMENTO Per l’attività didattica disciplinare sono previste tre ore settimanali. Le ore effettivamente svolte sono…. A tali ore vanno aggiunte quelle per le prove scritte in classe, perle verifiche orali e per le uscite didattiche. TESTI ADOTTATI “Antologia e guida storica della LETTERATURA ITALIANA” Ed. Compatta – Vol. 3.1 “Il secondo ottocento” Vol. 3.2 “Il novecento” Autori: G. Armellini e A. Colombo Editore: Zanichelli Le integrazioni sono state realizzate attraverso l’ausilio di fotocopie fornite dall’insegnante. LETTURE PERSONALI Recensione delle opere lette attraverso i seguenti punti: • • • • Lettura integrale Attività di comprensione Attività di analisi Attività di approfondimento critico Lettura integrale dei seguenti libri: • Marco Paolini “Ausmerzen” • A. Baricco “Novecento” • O.Wilde “Salomè” • Franz Kafka “La Metamorfosi” • George Orwell “La Fattoria Degli Animali” METODOLOGIA Le prove utili per le verifiche scritte in classe che rispondono alle tipologie dei nuovi esami sono state le seguenti: Tipologie A, B, C, D. Le verifiche sono state effettuate tramite prove semi-strutturate, interrogazioni orali, analisi del testo. La valutazione ha tenuto conto dei seguenti elementi di valutazione: • Prove orali • Pertinenza • Conoscenza dell’argomento • Correttezza espressiva, espositiva, linguistica • Capacità di rielaborazione critica • Approfondimenti personali, originalità, richezza del contenuto • Valutazione finale • Profitto • Interesse ed attenzione • • • Partecipazione Impegno Disponibilità Obbiettivi raggiunti • Conoscenze • Conoscere le tematiche fondamentali di ogni epoca considerata • Conoscere le tematiche caratteristiche degli autori studiati • Conoscere le principali particolarità stilistiche degli autori analizzati • Conoscere la formazione culturale degli autori • Competenze • Gli alunni sanno collocare le opere degli autori nel loro contesto storico • Gli alunni sanno cogliere i rapporti tra gli autori e i movimenti letterari-culturali del loro tempo • Gli alunni sanno individuare analogie e differenze tra le tematiche e lo stile degli autori considerati • Capacità a. Sanno utilizzare alcune tematiche studiate per predisporre saggi brevi o articoli giornalistici b. Sanno analizzare e commentare i brani studiati identificandone le tematiche fondamentali e le caratteristiche stilistiche c. Sanno argomentare le tematiche letterarie affrontate d. Sanno formulare un giudizio motivato in base al gusto personale o ad una motivazione critica (riferibile solo ad una parte della classe) e. Sono in grado di offrire interpretazioni o letture personali di un problema posto,generalizzando o estendendo le conoscenze a fatti o fenomeni generali (riferibile solo ad una parte della classe) ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Pause didattiche mattutine. Corso di recupero pomeridiano all’inizio del pentamestre. CONTENUTI DISCIPLINARI Nello svolgimento del programma si è proceduto per aree modulari, con naturali collegamenti fra le discipline di Italiano, Storia e talvolta Inglese. Ogni modulo è stato suddiviso in sottomoduli aventi ciascuno tematiche e contenuti specifici. MODULI MODULO 1 - L’età del realismo (caratteri generali della seconda metà dell’ottocento). Naturalismo e Verismo in letteratura,caratteri generali. • E. Zolà: caratteri del romanzo sperimentale e romanzi ciclici. • Il Verismo: la genesi e la poetica • G. Verga: la vita, la poetica attraverso le opere. • Lettura ed analisi testuale delle seguenti novelle: Fantasticheria Malaria La lupa La roba • • • • • • • • • • • Il ciclo dei vinti: caratteri generali. I Malavoglia,contenuto del romanzo e letture antologiche: La prefazione. La famiglia Toscano. Il naufragio della provvidenza :la famiglia e il paese davanti alla tragedia. Il contrasto fra nonno e nipote. La morte del nonno. Il ritorno di ‘Ntoni. Mastro don Gesualdo, contenuto del romanzo e letture antologiche: La storia familiare del protagonista. - La giornata di Mastro don Gesualdo. - Le nozze con Bianca Trao. - Diodata,l’umile serva. - La morte di Mastro don Gesualdo. MODULO 2 - L’età del decadentismo (caratteri generali dell’epoca). • Le poetiche decadenti del simbolismo e dell’estetismo).. Il simbolismo francese (cenni ai poeti maledetti e alla loro visione esistenziale). • C. Baudelaire: Il vampiro • P. Verlaine : Arte poetica. • G. Pascoli:, la vita, la poetica del fanciullino ( lettura). • Temi e soluzioni formali nelle raccolte poetiche Myricae e Canti di Castelvecchio • Lettura ed analisi testuale dalle due raccolte delle seguenti poesie: • Scalpitio • Lavandare • Arano • Novembre • L’assiuolo • Il tuono • Il lampo • Il fulmine • Nebbia • X Agosto • La mia sera • Romagna • La Tovaglia • Casa mia • Il gelsomino notturno MODULO 3 - Le Avanguardie storiche del primo novecento (caratteri generali) Futurismo . Crepuscolarismo. Ermetismo. Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista. Le Serate Futuriste. Il comportamento provocatorio dei giovani futuristi. IL manifesto del Futurismo ( lettura ) IL manifesto della letteratura futurista ( lettura ) F. T. Marinetti Sì, sì , così , l’Auroraa sul mare. F. T. Marinetti Rombo d’Oro F. T. Marinetti IL bombardamento di Adrianopoli F. T. Marinetti Pallone prigioniero C. Govoni Palombaro A. Palazzeschi E Lasciatemi divertire Palazzeschi La fontana malata Crepuscolarismo: M. Moretti La prima pioggia M. Moretti IO non ho niente da dire M. Moretti La domenica dei cani randagi M. Moretti A Cesena S. Corazzini Desolazione del povero poeta sentimentale Ermetismo: Giuseppe Ungaretti Salvatore Quasimodo (svolti nel modulo 5) G. D’Annunzio: la vita e le molteplici attività (giornalista, narratore, poeta militante in guerra e in politica, drammaturgo ). Le concezioni: estetismo, superonismo, panismo. I romanzi: caratteri generali e contenuti narrativi dei principali. Il Piacere,Contenuto, analisi tematica, letture antologiche : Andrea Sperelli, la vita e le origini familiari. La seggiola di Elena. Una gara ippica. La fine del romanzo. Il superuomo di derivazione da Nitzche negli ultimi romanzi. Le Laudi e la visione panica. Lettura ed analisi testuale: La pioggia nel pineto MODULO 4 - Le trasformazioni del romanzo italiano tra fine ottocento e novecento: dal Verismo al Decadentismo. Il romanzo decadente del 900 La coscienza della crisi del proprio tempo nella narrativa di Svevo , Pirandello, Kafka I. Svevo: la vita, la cultura, la letteratura. I tre romanzi e le loro caratteristiche per contenuto e forma. Dalla “Coscienza di Zeno”: letture di: preambolo, prefazione, il fumo, la morte del padre, la psicanalisi, la conclusione del romanzo. L. Pirandello, la vita e la poetica. L. Pirandello: la poetica dell’umorismo, lettura antologica. Da “novelle per un anno”: letture. La carriola Il treno ha fischiato La patente La Giara Di sera un geranio. Da “il fu Mattia Pascal”: “Io mi chiamo Mattia Pascal” – “Io sono il fu Mattia Pascal”,altri brani a piacere. La riforma teatrale ,caratteri generali. La patente L’uomo dal fiore in bocca. Sei personaggi in cerca di autore, cenni. MODULO 5 - Rapporto fra letteratura, storia e cinema La Prima Guerra Mondiale: C. Rebora: “Viatico” G. Ungaretti: La vita e la poetica.. La prima raccolta poetica e le novità di contenuto e forma. Da Allegria di Naufragi. g) Veglia h) S. Martino del Carso i) Fratelli j) Soldati k) Natale l) Mattina d. Film “La masseria delle allodole” ( l’eccidio del popolo armeno ). • a. b. c. La Seconda Guerra Mondiale: e. f. g. h. i. j. Film “Salvate il soldato Ryan” (Prima sequenza significativa: lo sbarco) Film “Una giornata particolare” di E. Scola Film “Il Pianista” di Roman Polanski Film “Katyn” di A. Wajda G. Ungaretti: “Non gridate più” S. Quasimodo: - “Milano, Agosto 1943” - “Alle fronde dei salici” - “Ed è subito sera” k. l. m. n. P. levi , la vita e la testimonianza dello sterminio del popolo ebraico. Poesie lette: Se questo è un uomo La tregua. Cesena 12/05/2014 TELECOMUNICAZIONI Prof. Fomentelli V. , Prof. Severi Stefano (I.T.P.) OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA Lo sviluppo del programma, in equilibrio fra argomenti attuali e tradizionali, deve far emergere la tendenza di fondo del settore ad un'integrazione, in grandi reti di telecomunicazioni, di funzioni e servizi diversi attraverso le varie tecniche di trasmissione dell'informazione (modulazione, codifica, multiplazione, servizi telematici e reti). Il corso è impostato per unità didattiche concepite con criterio modulare, nel senso che esse nell'insieme cercano di fornire un'idea sempre più precisa e completa dell'articolazione della materia. Tenuto conto del notevole sviluppo della disciplina, la scelta e l'ordine temporale dei contenuti saranno orientati prevalentemente verso le applicazioni e il trattamento dei segnali digitali. Conoscenze: L’allievo conosce le tecniche ed i principi teorici che stanno alla base dei moderni sistemi di telecomunicazioni, con particolare riguardo alle trasmissioni con segnali numerici. Sa usare la strumentazione elettronica per le misure ed il collaudo degli apparati Abilità: ( rielaborare criticamente le conoscenze in contesti tecnici diversi) a) caratterizzare e descrivere un segnale analogico e numerico, b) associare la banda di un segnale a quella del mezzo trasmissivo, c) disegnare per i diversi tipi di modulazione le forme d’onda, d) utilizzare i diversi blocchi in una catena di trasmissione/ricezione, e) descrivere una tipologia di reti dati e relativi protocolli f) utilizzare gli strumenti di misura per il collaudo di dispositivi di Tx e Rx, Competenze: (risolvere problemi e situazioni) Attraverso lo studio delle varie tecniche di trasmissione dell'informazione, lo studente dovrà essere in grado di formulare giudizi comparativi fra sistemi e tecniche diverse. Nella misura dei parametri o grandezze di rilievo, dovranno essere apprese dagli studenti le tecniche adottate e motivate, con adeguata documentazione scritta. STRATEGIA OPERATIVA: criteri ed elementi di valutazione, strumenti, verifiche Metodologie didattiche • • • • • • Lezioni frontali interattive, dialogo critico, stimolo al ragionamento e alla discussione; Scoperta guidata per il lavoro di laboratorio - Lavoro di gruppo – Simulazione software; Documentazione del lavoro, organizzazione delle attività di laboratorio: Personalizzazione del lavoro: attività di approfondimento personali e di gruppo, attività aggiuntive e integrative in Laboratorio. Attività di recupero :pause didattica. Analisi e ricerca di documentazione – Riviste del settore e siti WEB Strumenti • • • • Libro di testo, appunti, fotocopie e dispense del docente (per argomenti particolari) Strumentazione elettronica, computer e software dedicato Manuali per la strumentazione e data-sheets (in forma cartacea e CD-ROM) Siti WEB e riviste del settore (per argomenti particolari) Verifiche • • • Orali e scritte (prove ordinarie, questionari) Valutazione di alcune simulazioni effettuate con software dedicato Contributi individuali nell'ambito delle misure e della simulazione Criteri di valutazione adottati - Livelli di apprendimento Le verifiche dell’apprendimento sono state effettuate attraverso forme di prove orali, scritte e pratiche. In particolare: - nelle prove orali sono considerate le conoscenze disciplinari, il livello di approfondimento e di rielaborazione critica dei contenuti, la ricchezza e proprietà lessicale unite alla capacità di relazionare in modo sintetico con linguaggio tecnico convincente; - nelle prove scritte sono considerate le abilità progettuali, il grado di assimilazione dei contenuti, la coesione e coerenza dell’argomentazione e la capacità di risolvere problemi di diversa natura con spunti tecnicamente efficaci ed originali; - nell’attività di laboratorio si evidenziano le competenze sulla strumentazione, sui metodi di misura specifici per le telecomunicazioni, sui contributi individuali in merito a singoli argomenti attraverso la simulazione software, sulle abilità nel produrre una documentazione articolata e tecnicamente convincente, sia nei percorsi individuali che di gruppo. Il livello di sufficienza è relativo alla conoscenza degli argomenti principali ed alle abilità dimostrate nel risolvere facili problemi. In laboratorio occorre dimostrare adeguate attitudini al lavoro individuale e di gruppo nonché competenze tecnico - pratiche necessarie a realizzare e collaudare semplici circuiti.I livelli superiori sono riferiti alle abilitità di collegamento, a riferimenti applicativi, ad apporti personali ed all’utilizzo autonomo degli strumenti. Il livello di insufficienza è relativo alla conoscenza superficiale degli argomenti, all’esposizione stentata e poco lineare, al limitato interesse nelle prove di laboratorio. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE -5A Non avendo avuto la classe nell’anno precedente ho dovuto riallineare il mio insegnamento in funzione delle conoscenze pregresse acquisite dalla classe per impostare il lavoro al fine di limitare problemi di raccordo nei metodi e nei contenuti. L’anno precedente l’insegnante per motivi personali ha interrotto l’insegnamento ai primi di maggio lasciando alcuni argomenti importanti da trattare e/o completare; per cui nel primo mese di scuola ho dovuto completare il ritardo di preparazione. Ho trovato la classe molto eterogenea sia come atteggiamenti che come livello di preparazione, ma aperta al dialogo e molto collaborativa nonostante il numero elevato di allievi(29) che ha un po’ limitato lo svolgimento del programma. Il programma svolto è coerente con quanto stabilito dal Gruppo Disciplinare con qualche revisione e rimodulazione di alcuni contenuti, data l’ oggettiva situazione. L’interesse verso i contenuti della disciplina si è rivelato valido e costante, per gran parte degli allievi, altri hanno evidenziato maggiori difficoltà dovute soprattutto ad un insufficiente studio domestico. Il comportamento è risultato sempre corretto anche se non sono mancati atteggiamenti ludici ed un po’ superficiali, ma sempre accettabili. Il lavoro di studio è stato abbastanza regolare, gli allievi non si sono mai sottratti alle varie verifiche programmate che hanno affrontato serenamente Un pò problematica è stata l’organizzazione delle prove di laboratorio nell’unica ora settimanale, si è cercato di dividere la classe per far lavorare tutti gli allievi, una parte in simulazione con “Multisim” e gli altri con montaggio e collaudo del circuito proposto, con difficoltà nel seguirli individualmente. Nel mese di marzo ho accompagnato la classe in visita guidata al Radiotelescopio a Medicina(BO) esprimo un giudizio positivo per l’interesse e partecipazione dimostrata. Nel mese di aprile è stata effettuata una simulazione di terza prova, al fine di rendere consapevoli gli allievi del grado di preparazione da raggiungere per affrontare l’Esame di Stato(si allega testo prova) Il livello di profitto sommativo raggiunto dalla Classe è da ritenersi globalmente discreto, in un contesto in cui un terzo degli allievi ottiene risultati più che buoni ed una minoranza che ottiene risultati sufficienti. PROGRAMMA SVOLTO DI TELECOMUNICAZIONI CLASSE 5A – A.S. 2013/14 Modulo 0.RECUPERO ARGOMENTI NON SVOLTI AL 4^ANNO Rumore elettrico: sorgenti, parametri caratteristici rumore termico, cifra rumore per più apparati in cascata, formula di Friis esempi di calcolo unità logaritmiche, S/N, F. Fibre ottiche: principi di ottica geometrica, indice di rifrazione, legge di Snell, NA apertura numerica, modi propagazione, dispersione modale e cromatica. Banda fibre ottiche, perdite per diffusione, assorbimento e collegamento giunzioni.Sorgenti luminose, fotorivelatori Modulo 1. LA TRASMISSIONE DELL'INFORMAZIONE Studio e tipologia dei segnali per le telecomunicazioni Introduzione ai sistemi di comunicazione e relative problematiche: trasmissione, modulazione, multiplazione, selezione. Rappresentazione dei segnali periodici mediante serie di Fourier: studio di un segnale dati (NRZ, RZ) e di una generica successione di impulsi. Spettri di ampiezza e fase. Distorsioni e Trasformata di Fourier (cenni). Caratteristiche informative dei segnali La quantità di informazione e le problematiche connesse alla sua trasmissione: elementi di teoria dell'informazione. Segnali multilivello : velocità di trasmissione (Vbit/s) e di modulazione (Vbaud). Problematiche relative alla trasmissione di segnali digitali: criterio di Nyquist e condizioni per l'assenza di I.S.I. Capacità massima di un canale (Formula di Hartley-Shannon) Modulo 2. TECNICHE PER LA TRASMISSIONE DELL'INFORMAZIONE 2.a. Tecniche analogiche su portante analogica Aspetti principali inerenti le modulazioni: scopi, tipologie ed applicazioni. Classificazione delle bande. MODULAZIONE DI AMPIEZZA: studio analitico. Spettro, potenza e rendimento. Modulazioni AM, DSB, SSB. Metodi e applicazioni per la conversione di frequenza. Modulazioni DSB: modulatori a prodotto con moltiplicatori.Demodulazione AM, ricostruzione inviluppo, circuito con diodo rivelatore e gruppo RC Esempi applicativi e comparazioni fra le diverse tecniche di modulazione AM. MODULAZIONI ANGOLARI: Modulazione di frequenza (FM): studio analitico. Spettro e potenza del segnale FM: banda di Carson. Radiofonia FM in banda II (VHF). Indice di modulazione: correlazione con le caratteristiche del segnale modulante e con il rapporto S/N e lo sviluppo spettrale. Reti equalizzatrici di preenfasi e di deenfasi. Schema a blocchi del trasmettitore FM. Il PLL come modulatore e demodulatore FM, sintesi frequenze con PLL. Esame comparativo e tecnico fra le modulazioni AM-FM. Ricevitori AM/FM,demodulazione diretta, supereterodina(conversione Fi, Mixer, amplif.Fi) problema della frequenza immagine sua soluzione tramite impiego preselettore. CAG e CAF. Amplificatore selettivo in classe C con carico risonante, analisi transitorio,calcolo resistenza equivalente parallelo, definizione di fattore di qualità Q, relazione tra banda B e Q nei filtri selettivi. 2.b. Tecniche digitali su portante analogica Il problema della trasmissione dei segnali numerici in banda fonica. Modulazioni numeriche: ASK, (OOK), FSK, PSK. Sistemi di modulazione multilivello Q-PSK (4PSK, 8PSK) e modulazioni miste (QAM). Numerosi esempi ed applicazioni relative a sistemi audio-video, telefonia( ADSL, interfaccia radio GSM, ponti radio numerici) 2.c. Tecniche numeriche su portante impulsiva Trattamenti discreti nel tempo di segnali in banda-base: segnali PAM, PPM, PWM. Processi di codifica asincrona e sincrona. Conversione A/D: teorema di Shannon e fasi del processo di conversione: campionamento, memorizzazione, quantizzazione e codifica. Quantizzazione lineare, errore di quantizzazione, rapporto S/Nq. Quantizzazione non lineare con applicazioni in ambito telefonico. Sovracampionamento, filtraggio “antialea” . Gamma dinamica (DR). Modulo 3. SISTEMI PER LA TRASMISSIONE DATI 3.a. Caratteristiche di un sistema per la trasmissione dati Schema a blocchi di un sistema di trasmissione dati. Collegamenti DTE-DCE. Tx/Rx seriale con protocolli asincroni e sincroni. Collegamenti DTE - DCE. Collegamenti Simplex, HD, FD con varie tipologie d’interfacciamento .Cenni sui MODEM FONICI e MODEM ADSL. Codici per la rivelazione e la correzione errori(bit parità, CRC, FEC). Misura del BER e BLER. Modulo 4. SERVIZI TELEFONICI Sistemi TDM - PCM: formazione del multiplo PAM, codifica, multiplazione TDM. Formazione della trama per un sistema TDM-PCM a 32 canali. Problematiche relative alle segnalazioni ed alla distribuzione dei canali. Codifiche di linea: RZ, NRZ, BIFASE, AMI, HDB3. Impiego fibre ottiche, tecnica WDM. Modulo 5. RETI INFORMATICHE(cenni) Reti LAN Ethernet IEEE 802: struttura, dominio di collisione e di broadcast, livello MAC e CSMA-CD, Hub, Switch. Cavi e connettori, fast e giga Ethernet. Reti wireless 802.11: caratteristiche, access-point, bridge, collegamento a reti geografiche cenni tecniche di Router.Esercizi Questo modulo è stato affrontato proponendo la soluzione di esercizi applicativi di tipiche topologie di reti, senza approfondire la parte teorica. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO Le esercitazioni di laboratorio sono state concordate con l'insegnante tecnico-pratico e svolte sia come verifica ed approfondimento dei contenuti teorici che come introduzione operativa a nuovi argomenti, anche in relazione all'utilizzo di nuova strumentazione specifica per le telecomunicazioni. Si è organizzato il lavoro ordinario per gruppi di allievi allo scopo di favorire le relazioni interpersonali, ottimizzando la gestione operativa delle misure e la razionalizzazione delle risorse strumentali. Per una maggiore efficacia d’apprendimento si sono effettuate simulazioni con software dedicato, banchi di misura per sistemi di trasmissione analogici e numerici con relative relazioni del lavoro svolto. • • • • Dimostrazione pratica trasmissione impulsi luminosi su fibra in poliestere con diodo LED e diodo LASER Analisi armonica dei segnali: simulazioni con SW dedicato per l’analisi e la sintesi di forme d’onda di particolare interesse. Misure con livelli assoluti di potenza e tensione ed utilizzo nella pratica laboratoriale. Schema di funzionamento ed utilizzo dell'analizzatore di spettro (A.D.S): analisi e misura della distorsione armonica, THD. Verifiche spettrali per alcuni segnali. Impiego analizzatore spettro FTT digitale(Tektronic), confronto con ADS analogico. Modulazioni analogiche: misure per segnali modulati AM,FM. Analisi temporale ed attraverso l’analizzatore di spettro per la verifica dei segnali modulati. Simulazione funzionamento amplificatore classe C. • • • • • PLL 4046: misura campo di aggancio e cattura, modulatore e demodulatore FM, moltiplicatore di frequenza con PLL e contatore Jhonson 4017. Sample&Hold su Bread-board e con simulazione con Multisim, interpretazione forme d’onda. Montaggio e collaudo circuito modulatore FSK con timer 555. Realizzazione connettore Ethernet con pinza crimpatrice. Misura ritardo di propagazione cavo Ethernet. Documentazione, complementi e ricerca (data-sheets, siti WEB) • Il voto di Laboratorio è assegnato con il contributo dell’insegnante ITP secondo quanto previsto nei “patti d’intesa”. Testi di riferimento: Kostopoulos: Sistemi di trasmissione e di comunicazioni (voll. 1,2 – Testi in adozione); Manuale Cremonese di informatica e telecomunicazioni. Bibliografia in biblioteca d’Istituto, Dispense del docente. Cesena 12 maggio 2014 ELETTRONICA Prof. Riccardo Massarelli Relazione finale La classe è formata da 29 studenti. Il lavoro di questo anno scolastico è stato caratterizzato dal cambio dell'insegnante. Il sottoscritto, titolare del corso, ha iniziato l'attività didattica solo dal mese di febbraio. L'attività didattica ha risentito di questo come pure dei cambiamenti avuti anche negli anni precedenti. La struttura del corso è stata comunque conforme alle indicazioni definite dagli organismi collegiali della scuola. Gli studenti della classe, da parte loro, hanno reagito in modo positivo e collaborativo. In generale si può dire che essi hanno partecipato attivamente alle lezioni. Alcuni di loro hanno mostrato un interesse sincero e solo pochi hanno mostrato un interesse solo sufficiente. Il clima è sempre stato sereno. Le spiegazioni si sono alternate con le attività del laboratorio. Le attività in classe e quelle di laboratorio hanno risentito negativamente dell'alto numero degli studenti. In laboratorio è stato usato in modo intensivo il programma per la simulazione Multisim. Il programma didattico nel complesso ha risentito dei disagi descritti sopra e quindi alcuni argomenti non sono stati approfonditi con l'usale attenzione. Il giudizio finale è positivo. La maggioranza degli studenti ha ottenuto una valutazione più che sufficiente. Alcuni di loro meritano un giudizio discreto e ottimo. Uno degli studenti certamente merita il giudizio di eccellente. Voto 1 2-3 Giudizio sintetico n.c. scarso 4 insufficiente 5 mediocre 6 sufficiente 7 discreto 8 buono 9 ottimo DESCRITTORI Nessun elemento significativo per poter formulare un giudizio. Scarsissima conoscenza anche degli argomenti fondamentali. Assenza di comprensione o incapacità di applicazione delle conoscenze acquisite. Gravi e numerosi errori e confusione nella comunicazione scritta e orale. Conoscenza carente o frammentaria degli argomenti significativi, difficoltà di esposizione. Comprensione limitata o difficoltà evidente nell'applicazione degli argomenti fondamentali. Numerosi errori nella comunicazione scritta e orale. Conoscenza incompleta o superficiale, esposizione impacciata degli argomenti fondamentali. Comprensione parziale con incertezze o limitata autonomia nell'applicazione degli argomenti appresi. Errori nella comunicazione scritta e orale. Conoscenza sostanziale degli argomenti fondamentali, anche se esposti con qualche inesattezza. Capacità di cogliere gli aspetti essenziali degli argomenti trattati. Comprensione o applicazione corretta dei contenuti fondamentali. Conoscenza abbastanza sicura degli argomenti ed esposizione chiara e corretta. Capacità di cogliere le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta degli argomenti richiesti. Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità dì cogliere in maniera organica le relazioni tra i contenuti trattati. Comprensione e applicazione corretta e autonoma degli argomenti richiesti. Conoscenza approfondita degli argomenti ed esposizione chiara, corretta, appropriata e personale. Capacità dì padroneggiare argomenti e problematiche complesse e di organizzare le conoscenze, sapendo operare gli opportuni 10 eccellente Livelli e capacità del descrittore precedente con caratteristiche di eccezionalità. Programma per la materia di Elettronica anno scolastico 2013-2014 Insegnanti: prof. Massarelli Riccardo e prof. Severi Stefano (ITP) Teoria Segnali analogici nel dominio del tempo e delle frequenza Ripasso fenomeni transitori; circuti RC; Ripasso amplificatore operazionale: configurazione invertente, configurazione non invertente e configurazione differenziale; Circuiti con Amplificatore operazionale: integratore, derivatore, comparatore, convertitore I/V e V/I; Generatori di forme d’onda I multivibratori; Timer 555: Astabile e monostabile con Timer 555; Oscillatori sinusoidali La reazione positiva: generalità, condizioni di Barkhausen; Cenni sugli operatori a ponte di Wien; Cenni su oscillatori ad alta frequenza.. Acquisizione ed elaborazione dei segnali Generalità sul sistema per l’acquisizione; esempi di schemi a blocchi; Generalità e caratteristiche dei trasduttori; trasduttori di temperatura e di umidità; Il blocco per il condizionamento del segnale; La conversione analogica-digitale (ADC) e la conversione digitale-analogica (DAC); caratteristiche principali; DAC: a resistori pesati; a scala R-2R; a scala R-2R invertita; ADC: a comparatori in parallelo; a gradinata; conteggio; tracing; ad approssimazioni successive; ad integrazione (semplice e doppia); La conversione tensione frequenza: principio di funzionamento; cenni sulla conversione frequenza tensione; Filtri Generalità sui filtri attivi con amplificatore operazionale; Cenni sui filtri del primo e del secondo ordine. Laboratorio - Rilievo parametri tipici degli amplificatori operazionali e studio di alcune configurazioni fondamentali - Misura del CMRR - Misura del GBW - Slew.rate - Derivatore e integratore con operazionali; - Simulazione con multisim; - Generatori di segnali con Timer 555 - Cablaggio collaudo e simulazione di un multivibratore monostabile - Cablaggio e collaudo di un multivibratore astabile; - Simulazione con multisim; - Conversione V/F con integrato 4151 - Cablaggio e simulazione del circuito - Simulazione con multisim; - Generatori sinusoidali: - Cablaggio collaudo e simulazione di un oscillatore a BJT per A.F. Tipo Colpitts; - Conversione AD e DA - Cablaggio e collaudo di un convertitore ADC con integrato 0804 - Simulazione con Multisim. Testo Elettronica Analogica, Daniele Ambrosetti, Cappelli Editore, 2007 Cesena 12 maggio 2014 LINGUA INGLESE Prof.ssa Casadei Caterina 1 - Relazione finale sulla classe La classe 5 A è composta di 29 studenti dei quali sono insegnante solo da questo anno scolastico. La disponibilità e l’impegno nello studio sono stati complessivamente buoni nel corso dell'anno. Gli alunni presentavano prerequisiti e conoscenze di base non omogenei, sia lessicali che per quanto riguarda l’uso della lingua: pertanto, nonostante tutti abbiano partecipato in modo costruttivo all’attività didattica, sono stati raggiunti livelli diversificati di competenze. Alcuni alunni si sono distinti per le ottime capacità e attitudini, evidenziando un discreto bagaglio lessicale e buone competenze nell’uso dell’inglese. Altri alunni si sono impegnati cercando di colmare le lacune pregresse con maggiore studio e attenzione. Le sole due ore di lezione settimanali, il numero elevato degli alunni nella classe e l’essere arrivata solo questo anno in questo istituto hanno necessariamente comportato tempi lunghi sia, inizialmente, per accertare le reali competenze dei singoli alunni che, quindi, per impostare uno scambio educativo costruttivo e per lo svolgimento del programma. Di grande aiuto è stato il testo in adozione – chiaro, aggiornato e stimolante nella presentazione degli argomenti e nello sviluppo delle attività. Purtroppo il poco tempo a disposizione ha consentito di studiarne solo una parte. 2 - Obiettivi - Utilizzare strutture e terminologia specifica dell’inglese di indirizzo. - Cogliere il senso generale di testi scritti o ascoltati relativi al settore di appartenenza. - Esprimersi oralmente in modo sufficientemente comprensibile e produrre testi scritti rispondendo a quesiti precisi sugli argomenti studiati. - Saper descrivere un procedimento, la sequenza di un processo, un dispositivo con o senza l’aiuto di uno schema. - Saper descrive vantaggi e svantaggi di una soluzione o di una scelta, relativamente ad alcuni temi studiati. - Esprimere e argomentare le proprie personali opinioni. Mediamente può definirsi soddisfacente il raggiungimento degli obiettivi proposti. 3 -- Metodi di insegnamento adottati Lezione frontale; lezione discussione; attività di rinforzo e recupero; conversazione in lingua; lettura e analisi di testi scritti con esercizi di comprensione e schemi riassuntivi finalizzati alla produzione individuale orale e scritta; esercizi di listening-comprehension con brani proposti dal libro di testo. Particolare cura è stata data al potenziamento delle abilità di produrre testi scritti e di esporre oralmente gli argomenti studiati – così come richiesto in sede di esame di stato. Quasi tutto il primo periodo è stato dedicato al ripasso grammaticale prevalentemente dei principali tempi verbali. Un modulo è stato svolto nell’ambito del progetto “Cittadinanza e costituzione”. Il secondo periodo è stato dedicato allo studio di alcuni argomenti proposti dal libro in adozione e inerenti l’indirizzo di studio della classe. Al fine di consentire a tutti di tenere il passo, il programma è stato svolto con regolarità ma senza fretta, facendo pause didattiche quando necessario. 4 – Libro di testo e materiale didattico Libri di testo in adozione: K. o’Malley, English for New Technology, ed. Pearson Longman Inoltre sono state fornite fotocopie a integrazione del libri di testo. Tali fotocopie sono parte integrante del programma svolto. 4 - Criteri e strumenti di verifica e valutazione adottati Nel corso dell’anno sono state svolte prove scritte e orali. Le prove scritte sono state impostate prevalentemente come questionari con domande aperte, per abituare gli alunni alla tipologia della terza prova dell’esame di stato, della quale, nel secondo periodo, si sono svolte due simulazioni. Gli elaborati svolti come compito a casa nel corso dell’anno sono stati valutati ufficialmente con voto ponderato al 50%. Le verifiche orali si sono basate sui contenuti degli argomenti studiati. Per la valutazione si sono utilizzate griglie che tengono conto dei punti considerati essenziali: aderenza alla traccia,conoscenza del contenuto e capacità di organizzare il discorso in modo logico e organico, correttezza grammaticale e sintattica, padronanza lessicale e ortografica. Per le verifiche orali: conoscenza dei contenuti e padronanza lessicale nell’esposizione. Ai fini della valutazione soprattutto della parte orale si è tenuto conto anche della personalità del singolo alunno, non dimenticando che gli studenti più timidi tendono a fare prestazioni meno brillanti a parità di conoscenze e competenze. Infine per la valutazione conclusiva si è tenuto conto dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione evidenziati dei singoli alunni e soprattutto dei progressi fatti rispetto alla situazione di partenza. 5 -- Programma svolto N.B. Gli argomenti contrassegnati da asterisco ( *) saranno svolti dopo la stesura del presente documento. Modulo 1 : Grammar Circa un paio di mesi sono stati dedicati al ripasso e allo studio di argomenti grammaticali, alcuni dei quali sono stati presentati in itinere, cioè quando i brani letti o studiati ne richiedevano la spiegazione. Si sono fornite fotocopie. Present Simple and Present Continuous; Simple Past; Present Perfect con yet, already, just, ever, recently etc.; Present perfect vs. Simple Past; Present perfect con since e for (forma di durata); tempi futuri: will, to be going to, present continuous as a future tense; forma passiva; pronomi relativi; principali connettivi per strutturare un discorso. Modulo 2: Malala Yousafzai’s speech at the UN Si sono fornite fotocopie. Nell’ambito del progetto “Cittadinanza e Costituzione” è stato letto integralmente e analizzato il discorso che la sedicenne pakistana Malala Yousafzai ha tenuto alle Nazioni Unite il 12 luglio 2013 sull’importanza dell’istruzione. Al termine si è guardato il video del discorso, in lingua originale, dal sito della BBC. Modulo 3: Generating Electricity Dal libro di testo: Capitolo 4 - Methods of generating electricity p.44 - Producing high pressure steam p. 44-45 - Fossil Fuel power station p. 47 - How nuclear reactors produce heat p. 48 - How nuclear a reactor is kept under control p. 49 - Renewable energy 1: hydroelectric power and wind power pp. 50-51 - Renewable energy 2: solar power and photovoltaic. p. 52 - Geothermal energy p. 53 - Biomass and Biofuels p. 53 - Our energy future – how to read charts. P. 54 - The problems with fossil fuels, nuclear power and renewable sources of energy. p. 55 - Advantages and disadvantages of four types of renewable energy – Listening-comprehension p. 55 Alcuni esempi di rinnovabili dal Capitolo 5 del libro di testo: - Innovative energy generation: Kite Gen; con Listening-comprehension p.70-71 - Leaflife; VAWT inc.; Solarwear - Listening-comprehension p. 71 - In conclusione del modulo si è letto un brevissimo estratto dal romanzo Hard Times di C. Dickens, in cui l’autore presenta Coketown – la tipica città inglese della rivoluzione industriale, con le sue ciminiere e i palazzi anneriti dal fumo delle centrali a carbone. Il modulo è stato usato anche per sviluppare la capacità di fare confronti tra le varie fonti energetiche al fine di evidenziare di ciascuna i principali vantaggi e svantaggi, inserendoci quindi in un dibattito attuale e ancora aperto. Modulo 4: Mechanisation, Automation and Robotics Dal libro di testo: Capitolo 9 - Mechanisation (fotocopia) Come introduzione al modulo è stato letto in classe un breve estratto da un documento storico: una petizione scritta da lavoratori del tessile di Leeds e apparso su un quotidiano locale nel 1786, nel quale i firmatari chiedono di rinunciare all’utilizzo delle macchine nella produzione in quanto queste producono disoccupazione. - What is automation? p. 108 - How a robot works p. 114 - *Robots past and present – Listening Comprehension p. 115 - *Artificial Intelligence and robots p. 118 - *Automation at home and at work pp. 122-123 - *Contrasting views about automation - Listening Comprehension p. 123. Cesena 12/05/2014 TECNOLOGIE ELETTRONICHE, DISEGNO E PROGETTAZIONE (T.D.P.) Prof. Fabbri Diego, Prof. Batani Piergiorgio(ITP) RELAZIONE SUL PROGRAMMA SVOLTO E SULLA CLASSE La classe è stata presa in consegna dal sottoscritto solamente nel corrente anno scolastico; la preparazione iniziale si è subito rivelata lacunosa in rapporto alle specifiche conoscenze di sistemi automatici, elettronica e in taluni casi dei concetti matematici di base. I lavori svolti in laboratorio hanno richiesto più tempo di quanto ci si aspettava e la realizzazione dei circuiti è stata ridotta notevolmente rispetto alle previsioni demandando alle ore di lezione in classe la presentazione dei soli aspetti teorici dei circuiti che non si è potuto realizzare (per esempio il circuito di condizionamento per il trasduttore capacitivo di umidità relativa); inoltre alcuni argomenti quali il controllo di potenza in corrente alternata con parzializzazione della tensione sinusoidale di rete e i motori passo-passo sono stati affrontati (brevemente) nelle lezioni teoriche della materia di Sistemi Elettronici Automatici. Si è ritenuto opportuno dedicare molto tempo alla programmazione dei PLC, vista l’importanza che questi rivestono nella realtà lavorativa. Durante le ore di lezione teorica e ancor più in laboratorio ho riscontrato in una piccola parte della classe disattenzione e poco interesse negli argomenti trattati; a dimostrazione dello scarso impegno profuso da questi alunni, la programmazione dei PLC, benché sia stata presentata loro a partire da un ripasso di ciò che avevano già affrontato durante il quarto anno di corso, non ha prodotto risultati all’altezza delle aspettative. Un gruppo purtroppo abbastanza esiguo di ragazzi è riuscito invece a distinguersi sia per l’attenzione che per i risultati ottenuti. Libro di testo Titolo: Tecnologie e disegno per la progettazione elettronica autori: G. Portaluri, E. Bove casa editrice: Tramontana PROGRAMMA SVOLTO IN CLASSE Concetti generali sui multivibratori (bistabile, monostabile e astabile) e sulle forme d'onda rettangolari. Realizzazione di un multivibratore astabile con l'utilizzo del timer integrato NE555: configurazioni per ottenere duty cycle > 50%, duty cicle teorico tra 0 e 100% e duty cycle variabile mediante potenziometro per modulazione P.W.M. (Pulse Width Modulation). Sistema di acquisizione, elaborazione e distribuzione dati Descrizione dei blocchi principali costituenti la catena di acquisizione e distribuzione dati. Campionamento di un segnale analogico e teorema di Shannon. ADC (Analog to Digital Converter): concetti di quanto e risoluzione, caratteristica di trasferimento, tempo di conversione, blocco Sample & Hold e interfacciamento col processore. DAC (Digital to Analog Converter): schema realizzativo. Condizionamento dei segnali provenienti dai trasduttori: adattamento di intervallo e di livello. Trasduttori: generalità e caratteristiche di base. Trasduttore di temperatura integrato a semiconduttore Analog Devices AD590: caratteristiche e cenni sul funzionamento, circuito di condizionamento. Estensimetri: principio di funzionamento, circuiti di condizionamento a ponte e con amplificatore. Trasduttori di posizione e velocità: potenziometro, trasformatore differenziale, sensori di prossimità (ad effetto Hall), encoder tachimetrico, incrementale ed assoluto. Trasduttore capacitivo per il rilevamento di umidità Philips 2322: caratteristiche, circuito di condizionamento basato sull’utilizzo del timer integrato NE555 configurato come multivibratore astabile e come multivibratore monostabile per realizzare un convertitore f/V. IN LABORATORIO Programmazione in Ladder Diagram di Plc Siemens S7 1200 tramite software T.I.A. Portal Interfacciamento Plc e Pc, spiegazione dei comandi principali del software T.I.A. Portal. Prime esperienze: programmazione con Ladder delle porte logiche AND, OR, NAND, NOR, XOR e XNOR. Esercizi riguardanti attivazione di uscite quando si preme e rilascia un pulsante ripetutamente. Temporizzatori TP, TON e TOF; realizzazione di un timer ciclico utilizzando due TON o due TOF. Contatore CTU e flip-flop SR; esercizi. Automazione di un autolavaggio a gettoni. Dato il programma di automazione di un sistema di irrigazione, ricostruzione del diagramma temporale dei segnali in gioco. Riempimento automatico di contenitori con l'utilizzo di nastro trasportatore e fotocellula. Automazione di un parcheggio con sbarre di ingresso ed uscita dotate di lampeggio di segnalazione. Automazione di un incrocio semaforico con passaggio pedonale. In occasione della verifica dei corsi pomeridiani di recupero: gioco di luci temporizzate ciclico ispirato al cofano e al cruscotto di ‘Supercar'. Programmazione di un cancello automatico con lampeggiante di avviso movimento e riapertura in caso di impulso da telecomando o fotocellula di transito. Realizzazione di circuiti stampati mediante software di progettazione Cadence OrCAD Realizzazione e collaudo del circuito stampato per la regolazione della potenza di un motore DC mediante tecnica PWM (Pulse Width Modulation). Realizzazione del circuito di condizionamento del trasduttore di temperatura Analog Devices AD590. Sviluppo aree di progetto di classe ed individuali Cesena 12 maggio 2014 SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Prof. Fabbri Diego, Prof. Batani Piergiorgio(ITP) RELAZIONE SUL PROGRAMMA SVOLTO E SULLA CLASSE La classe è stata presa in consegna dal sottoscritto solamente nel corrente anno scolastico; la preparazione iniziale si è subito rivelata lacunosa in rapporto alle specifiche conoscenze di sistemi automatici, elettronica e in taluni casi dei concetti matematici di base. Inoltre la classe, per quanto concerne la preparazione, si è rivelata disomogenea: durante il terzo anno infatti, appartenendo a classi differenti, una metà degli alunni ha affrontato determinati argomenti che all’altra metà non sono mai stati presentati. Costituisce un esempio lampante di ciò il software LabVIEW che ho proposto loro partendo sin dai primissimi aspetti nonostante metà della classe ne avesse già sufficientemente sviscerato le caratteristiche fondamentali durante il terzo anno di corso; ho cercato per quanto possibile di mantenere viva anche l’attenzione di questa metà classe proponendo loro degli esercizi più complessi (non riportati nel programma) inerenti gli argomenti teorici di controlli automatici visti a lezione. A causa di questi problemi ho preferito presentare gli argomenti del programma, ove possibile, anteponendo una fase di ripasso (ho fatto riferimento in più occasioni a cospicue parti del libro di testo del quarto anno) e ho dovuto di conseguenza trascurare o semplificare per mancanza di tempo qualche aspetto rispetto a ciò che sarebbe stato il programma ideale di una classe quinta; per esempio la programmazione dei microcontrollori PIC, che comunque la classe aveva già affrontato durante il quarto anno di corso - sebbene con difficoltà - è stata trascurata a favore di Arduino, per loro di più facile comprensione ed utilizzo e per me meno oneroso in termini di tempo. Durante le ore di lezione teorica e ancor più in laboratorio ho riscontrato in una piccola parte della classe disattenzione e poco interesse negli argomenti trattati; questi stessi alunni inoltre hanno preferito non cogliere o cogliere solo parzialmente le numerose possibilità offerte per recuperare il terreno perduto (si veda i ripassi appena citati) e ciò ha avuto ovvie ripercussioni sui risultati, tutt’altro che incoraggianti. A dimostrazione dello scarso impegno profuso da una parte della classe, all’inizio dell’anno ho presentato loro un’ampia panoramica sugli aspetti fondamentali della programmazione in C e nonostante avessero già affrontato tali tematiche negli anni passati, i risultati sono stati nella maggior parte dei casi deludenti. Un gruppo purtroppo abbastanza esiguo di ragazzi è riuscito invece a distinguersi sia per l’attenzione che per i risultati ottenuti. Libri di testo titolo: Corso di Sistemi Automatici – volumi 2 e 3 autori: F. Cerri, G. Ortolani, E. Venturi casa editrice: Hoepli PROGRAMMA SVOLTO Analisi dei sistemi nel dominio della trasformata di Laplace Trasformata di Laplace: definizione, tabella minima delle trasformate dei principali tipi di ingressi a cui può essere assoggettato un sistema, tabella dei principali teoremi; esempio di applicazione (circuito RC serie di carica del condensatore). Antitrasformata di Laplace: metodo di scomposizione mediante sistema e metodo dei residui; esempi applicativi. Definizione e calcolo delle funzioni di trasferimento nel dominio della trasformata dei componenti circuitali elementari: resistenza, condensatore ed induttore. Funzione di trasferimento in forma poli e zeri e in forma costanti di tempo e trasformazione da una forma all'altra. Sistemi del 2° ordine: parametri caratteristici (coefficiente di smorzamento e pulsazione naturale), determinazione della risposta all'impulso mediante l'utilizzo della trasformata di Laplace. Risposta di un sistema del 2° ordine al gradino unitario e andamento dell'uscita al variare del coefficiente di smorzamento. Esercizio (semplice) di algebra degli schemi a blocchi. Sistemi di controllo automatico Caratteristiche generali dei sistemi di controllo. Caratteristiche della struttura di controllo ad anello aperto e di quella ad anello chiuso. Concetti di precisione, prontezza di risposta e stabilità di un sistema. Controllo statico: studio mediante trasformata di Laplace e teorema del valore finale dell'errore di regolazione a regime nell'applicazione di segnali di riferimento a gradino, rampa e parabola ai sistemi di controllo retroazionati di tipo 0, 1 e 2. Analisi e progetto dei controllori PID: comportamenti statico e dinamico del sistema di controllo per ciascuna delle 3 tipologie (azione proporzionale, proporzionale-integrale, proporzionale-derivativa); metodo di Ziegler Nichols per la determinazione dei parametri ottimali del PID. Controllo on-off: esempio di controllo di temperatura per la climatizzazione di un ambiente; caratteristica di processo e percorso di isteresi. Controllo digitale ad anello aperto di un motore passo-passo: caratteristiche e modi di pilotaggio (one fase-on drive, two fase-on drive e half step). Controllo digitale ad anello chiuso di un motore con utilizzo di un encoder come trasduttore di velocità. Controllo di potenza in corrente alternata con parzializzazione della tensione sinusoidale di rete: generatore di impulsi di innesco (schema a blocchi e rappresentazione temporale dei segnali) e convertitore controllato. Stabilità dei sistemi Rappresentazione vettoriale di segnali sinusoidali: piano di Gauss e coordinate polari e cartesiane; somma, prodotto e rapporto tra vettori. Diagramma di Bode del modulo: tracciamento delle 3 funzioni di trasferimento elementari, regole per il tracciamento di una f.d.t. qualunque ed esercizi. Diagramma di Bode della fase della f.d.t. di un sistema: regole di tracciamento come somma grafica dei 3 casi elementari ed esercizi. Stabilità semplice ed asintotica di un sistema e studio del comportamento in funzione dei poli della sua f.d.t. Criterio di Bode per la stabilità di un sistema in retroazione. Metodi di stabilizzazione: riduzione del guadagno di anello, spostamento a destra e a sinistra di un polo della f.d.t. di un sistema. Dimensionamento di reti correttrici anticipatrice e ritardatrice. Diagrammi di Nyquist: tracciamento, casistiche ed esercizi. Criterio di Nyquist per la stabilità di un sistema in retroazione unitaria avente f.d.t. ad anello aperto che presenta poli a parte reale positiva; criterio di Nyquist ristretto per determinare un indice del grado di stabilità di un sistema retroazionato che è già stabile ad anello aperto. Linguaggio di programmazione C Concetto di variabile, tipi di variabili, operatori aritmetici, di confronto e logici. Operazioni di I/O con funzioni getchar, putchar, printf e scanf. Controlli condizionali if-else, switch e operatore ternario. Controlli iterativi while, do while e for; istruzioni break e continue. Concetti di array e matrice, esercizi di utilizzo dei cicli for con i vettori. Concetto di funzione, prototipazione delle funzioni ed esempi. Cenni alla creazione di dati strutturati mediante l'utilizzo di struct, typedef, union; casting ed enumerazioni. Concetto di variabile puntatore, esempio con funzione swap a cui si passano 2 puntatori come argomento. Funzioni di ordinamento degli elementi di un vettore NaiveSort e BubbleSort. Introduzione alle funzioni ricorsive tramite i seguenti esercizi: calcolo del fattoriale, elevamento a potenza e calcolo di un numero della sequenza di Fibonacci. Allocazione dinamica della memoria mediante i puntatori: funzioni malloc, realloc e free. Cenni alle direttive al pre-processore di inclusione, definizione e condizionali (solo #ifndef). Introduzione all'ambiente DevC++: creazione di un progetto e di file header per prototipi di funzioni di libreria personale; utilizzo del debugger. Algoritmo di individuazione dei numeri primi fino al raggiungimento di un valore inserito in ingresso, anche mediante riutilizzo di un vettore allocato dinamicamente in memoria e con Crivello di Eratostene. National Instruments LabVIEW Introduzione al software: front panel, block diagram, tools palette e functions palette. Prime esperienze: 3 esercizi dal tutorial della N.I. (visualizzazione di un segnale simulato e registrazione, attivata da superamento soglia o da pulsante, dei valori su un file). Esercizi: cicli for e vettori, modalità di tunneling, utilizzo del feedback node o shift register; strutture case e sequence. Tracciamento dei diagrammi di Bode del modulo e della fase di una f.d.t. e del diagramma di Nyquist. Arduino Uno Introduzione: caratteristiche hardware scheda Uno e elementi principali dell'ambiente di sviluppo integrato Arduino; caratteristiche principali del linguaggio di programmazione: funzioni setup() e loop(), costanti specifiche di Arduino, strutture di controllo condizionali (if else e switch) e iterative (for e while), funzioni specifiche. Semplici esperienze con l’ausilio della breadboard in dotazione al laboratorio: gioco di luci temporizzate ciclico ispirato al cofano di ‘Supercar’ (già affrontato con il PLC in TDP), comunicazione al pc tramite la porta seriale del valore acquisito da un ingresso analogico, visualizzazione conteggio su display 7 segmenti. Microcontrollori Ripasso (sintetico) dell’architettura del microcontrollore PIC16F84A. Cesena 12 maggio 2014 MATEMATICA Prof . Corbara Italo OBIETTIVI DIDATTICI - FORMATIVI e ASPETTI METODOLOGICI DELLA DISCIPLINA Il programma del triennio deve fornire agli allievi : - conoscenza e comprensione dei contenuti; - padronanza linguistica e uso di terminologia corretta ; - capacità di rielaborazione logica e critica ; - capacità di fare collegamenti all’interno della disciplina e fra discipline diverse. Nel trattare i vari argomenti occorre tenere sempre presente degli aspetti formativi elencati , ma anche del fatto che matematica deve fornire degli “ strumenti “ di supporto per le materie tecniche di indirizzo . INTERVENTO DIDATTICO Lo schema dell’intervento didattico è del tipo : - dieci minuti di verifica e recupero dei prerequisiti , coinvolgendo con brevi domande l’intero gruppo classe; - lezione frontale tradizionale , favorendo sempre la partecipazione degli allievi con continue sollecitazioni; - risoluzione guidata di esercizi ; - studio autonomo a casa , con risoluzione di esercizi proposti; - verifiche orali e scritte . - eventuale attività di recupero. Gli obiettivi specifici della disciplina sono elencati a fianco dei contenuti , nel programma svolto allegato. PROVE E CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI Le verifiche dell’apprendimento sono state effettuate attraverso : prove orali ( almeno due per quadrimestre ) , scritte (tre tradizionali nel primo quadrimestre , due tradizionale + due simulazioni terza prova nel secondo quadrimestre) . In particolare: a) nelle prove orali si sono considerate * Le conoscenze ; * la rielaborazione personale ; * capacità di analisi e approfondimento ; * uso di terminologia appropriata. b) Nelle prove scritte si sono considerate : * Conoscenza degli argomenti ; * capacità di applicare regole e principi ; * coerenza nell’articolazione dell’elaborato ; * correttezza di esecuzione. c) Nelle simulazioni della terza prova ( in accordo con quanto approvato dal collegio docenti ) : ° Aderenza con la traccia 20 % ° Conoscenza dell’argomento 20 % ° Correttezza di esecuzione e/o elaborazione ° Padronanza linguistica e/o chiarezza espositiva ° Capacità di applicare regole, principi e/o elaborazione di concetti ° Capacità di sintesi , utilizzo di terminologia e/o simbologia corretta. 20 % 15 % 15 % 10% Le simulazioni della terza prova sono state tre e i relativi testi sono allegati. Ogni risultato relativo alle verifiche è,stato comunicato agli allievi immediatamente, per le prove orali e con tempestività ( una settimana ) per le prove scritte. La valutazione attribuita a tutte le prove con voto di profitto è coerente con la scala di valutazione deliberata nel collegio docenti e tutto ciò è stato illustrato agli allievi all’inizio dell’anno scolastico. A questi tre tipi di prove si sono dati i seguenti pesi : - scritto 60% - orale 40% Si sottolinea inoltre che nella valutazione si è costantemente considerato il contesto classe ed i livelli di partenza , inoltre si è tenuto conto dell’attenzione , della partecipazione e del numero delle assenze. Il monte ore al 10/5/2014 è di 83 periodi di lezione. Testo in uso : BERGAMINI-TRIFONE- BAROZZI “ Matematica Verde 5 “ , LA CLASSE La classe è attualmente formata da ventinove allievi , tutti provenienti dalla ex 4°A (classe nella quale ci sono stati 2 non promossi .Questo gruppo classe si è formato in quarta dalla fusione di due terze (3°A e 3° C ) , trentuno allievi , qualche problema all’inizio per omogeneizzare le preparazioni ( e i comportamenti ) : le cose si sono sistemate velocemente. Le capacità e le attitudini degli allievi per la disciplina , sono mediamente appena sufficienti , solo tre , quattro allievi si distinguono in positivo , quasi tutti gli altri hanno sopperito ( specialmente in quarta ) con un interesse , una regolarità ed un impegno soddisfacenti . La situazione attuale non è comunque un disastro : - sette allievi si sono impegnati con regolarità e puntiglio , partecipando attivamente al dialogo educativo , studiando con continuità ; la loro preparazione è completa ed adeguatamente approfondita e sanno affrontare i problemi in autonomia ; la loro valutazione complessiva è almeno discreta. - dodici allievi hanno ottenuto valutazioni nel complesso sufficienti ; la loro preparazione è completa anche se non molto approfondita ; mostrano poca autonomia nello studio e soprattutto , nell’affrontare situazioni problematiche , ma quasi tutti hanno studiato fino all’ultimo giorno per recuperare una preparazione accettabile. - sei allievi presentano, a tutt’oggi , una preparazione leggermente incompleta e superficiale , faticano a ripercorrere percorsi ripetutamente affrontati ( due allievi per un impegno inadeguato , gli altri per oggettive difficoltà nell’organizzare lo studio e carenze di capacità ed attitudini ), le loro valutazioni sono leggermente insufficienti . - quattro allievi hanno mostrato uno scarso interesse per la disciplina che hanno seguito poco in classe e studiato senza la necessaria regolarità a casa . Un aumentato impegno nell’ultimo periodo ha leggermente migliorato le loro valutazioni medie , ma non ha eliminato i problemi relativi alla loro preparazione che rimane incompleta e superficiale e comunque inadeguata . Si è cercato di facilitare il recupero degli allievi in difficoltà organizzando un corso di recupero pomeridiano della durata di otto ore e una ( breve) pausa didattica .Il programma stabilito nel coordinamento per materie è stato svolto praticamente per intero , per salvaguardare i diritti di quegli allievi che ancora credono nella scuola come importante strumento di formazione Positivo il loro comportamento in classe , che è stato costantemente corretto e che ha permesso a tutti quelli che lo volevano , di seguire con profitto le lezioni . PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA a.s. 2013/2014 CLASSE 5° A elettronica UNITA' DIDATTICA --------------------------------------------------------------------------------------------Prof. Corbara Italo --------------------------------------------------------------------------------------------OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI meto valuta di zioni (U.D. n.1) Ripasso U.D. n.° 2 Richiami su tutti gli argomenti che costituiscono prerequisiti per la classe quinta. In particolare : Concetto di funzione; calcolo di limiti; derivata di una funzione e applicazioni. integrali indefiniti , integrali definiti e applicazioni; I-D E TEST Conoscere il problema del calcolo Problema delle aree. P-I S-T-O-E di aree delimitate da linee curve. Ancora sull'area del trapezoide. Rinforzare il concetto di integrale Integrale definito come limite indefinito. di una somma. INTEGRALE Acquisire il concetto di integrale Proprieta' dell'integrale defi- DEFINITO definito come limite di una somma. nito. Conoscere e saper applicare le pro- Teorema della media. prieta' dell'integrazione definita. Relazione tra l'integrale defi- Saper enunciare il teorema della nito e l'integrale indefinito. media. Teorema fondamentale del calcolo Saper collegare l'integrale defini- integrale. to ed indefinito attraverso il teo- Calcolo di integrali definiti. rema fondamentale del calcolo inte- Applicazione dell'integrale de- grale. finito. Saper calcolare il volume di un solido e di una superficie di rotazione. U.D. n. 3 G Valore medio di una funzione. Calcolo di aree. Saper calcolare la lunghezza di un arco di una linea piana. Calcolo di volumi di solidi e di superfici di rotazione. Calcolo della lunghezza di un arco. Saper calcolare(se esiste)l'integrale improprio di una funzione mediante definizione.Sapere il concetto di Integrali impropi o generalizzati. Integrali impropri per funzioni illimitate ; definizione.Integrali su P-I G S-O D INTEGRALI IMPROPRI infinito e di infinitesimo. Conoscere e saper applicare i criteri di con vergenza del confronto e del rapporto. intervalli illimitati , definizione. Criteri di convergenza : criterio del confronto ; criterio del rapporto U.D. n 4 Estendere al piano le principali nozioni topologiche viste sulla retta. Dare la definizione di funzione in due variabili e saperne determinare il dominio. Saper comprendere analogie e differenze fra concetti analoghi per funzioni a una e due variabili. Sapere il concetto di derivata parziale e di differenziale. Dare l'interpretazione geometrica di derivata parziale. Saper calcolare i massimi e i minimi relativi e assoluti delle funzioni di due variabili. Cenni di topologia su R*R ; punti di accomulazione ; insiemi aperti e insiemi chiusi. Funzioni reali di due variabili reali.Sistemi di disequazioni in due variabili.Insieme di esistenza. Derivate parziali , definizione e significato geometrico . Calcolo delle derivate parziali in un punto ; punti stazionari. Derivate successive e teorema di Schwarz . Condizione necessaria per l'esis tenza di massimi o minimi relativi. Punti di sella . Criterio per la determinazione dei massimi e minimi relativi per mezzo dell'Hessiano di una funzione. Massimi e minimi assoluti . FUNZIONI DI DUE VARIABILI UNITA' DIDATTICA U.D. n.5 OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI Saper stabilire mediante la definizione se una data funzione è soluzione di una equazione differenziale. Saper riconoscere i vari tipi di equazioni differenziali e applicare le tecniche risolutive appropriate. Saper calcolare gli integrali particolari data l'equazione differenziale e le condizioni iniziali. Saper tradurre un semplice problema di elettronica in una equazione differenziale. Definizione di equazione differenziale; integrale generale di una equazione differenziale.Il problema di Cauchy. Risoluzione di equazioni differenziali a variabili separate , separabili ; equazioni di Manfredi Equazioni differenziali lineari; Equazioni di Bernoulli. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti omogenee. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine non omogenee ( caso f(x) = polinomio f(x) = polinomio trigononometrico; f(x) = A*e^(bx) U.D. n 4 Saper applicare la definizione per calcolare la trasformata di una Definizione di trasformata di Laplace Trasformata di Laplace delle funzioni TRASFORMATA di LAPLACE funzione elementare . Saper aplicare le proprietà fondamentali per calcolare la trasformata di una funzione. Saper calcolare l'antitrasformata di una funzione razionale fratta , con al denominatore un polinomio scomponibile in fattori di primo e secondo grado. Saper applicare la Trasformata e l'Antitrasformata per risolvere equazioni differenziali. elementari. Proprietà della trasformata di Laplace. Antitrasformata di Laplace. Applicazioni alle equazioni differenziali. U.D. n. 5 Saper determinare il termine generale di una progressione o successione. Saper risolvere semplici problemi Definizione di progressione aritmetica e geometrica , loro proprietà. Concetto di limite di una succes- EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL I° E DEL II° ORDINE P-I G S-T O-E meto- Valuta.di zione P-I G-D T-OE S-T-O E P-I O-E PROGRESSIONI ARITMETICHE, GEOMETRICHE. SUCCESSIONI U.D. n 6 SERIE NUMERICHE . sulla progressioni aritmetiche e geometriche. Saper calcolare la somma di una progressione aritmetica o geometrica . Saper calcolare il limite di una successione ; saper determinare il carattere di una successione. sione . Somma di una progresione aritmetica e geometrica . Saper generalizzare tramite la definizione di limite ,le somme finite ; comprendere il significato della simbologia usata. Distinguere tra serie convergente divergente e oscillante . Sapere e saper applicare i criteri di convergenza.Saper determinare la frazione generatrice di un numero periodico , mediante serie . Saper determinare l'errore che si commette approssimando s con sn , per una serie a termini di segno alterno e , in alcuni semplici casi per le serie a termini positivi. Definizione di serie numerica;serie geometrica,serie di Mengoli; serie telescopiche . Criterio generale di convergenza , e sue conseguenze ; serie armonica Criteri del confronto , della radice e del rapporto. Criterio integrale .Serie a termini di segno alterno; criterio di Leibniz Approssimazione di una serie ,in particolare le serie a termini di segno alterno ; stima dell'errore. Nella compilazione dei piani di lavoro si sono utilizzate le seguenti tabelle di corrispondenza: METODOLOGIA : P I D G - LEZIONE FRONTALE LEZIONE FRONTALE INTERATTIVA DISCUSSIONE IN AULA LAVORI DI GRUPPO CESENA VALUTAZIONE : S - PROVA SCRITTA T - SIMULAZIONE TERZA PROVA O- INTERROGAZIONE TRADIZIONALE E - ESERCIZI ALLA LAVAGNA D - INTERROGAZIONE DIALOGATA CON LA CLASSE 12 maggio 2014 Il docente Italo Corbara Terze prove assegnate : Cesena 12 maggio 2014 i rappresentanti di classe P-I G-L S-O E SCIENZE MOTORIE Prof.Faggi Daniele OBIETTIVI FORMATIVI • • • Maturazione della coscienza relativa alla propria corporeità, sia come padronanza motoria, sia come capacità relazionale ed espressiva. Acquisizione di una cultura delle attività fisiche e sportive e capacità di trasferire competenze motorie in realtà ambientali diversificate all’esterno della scuola (lavoro, tempo libero, salute). Scoperta e orientamento delle attitudini personali nei confronti delle attività fisiche e sportive specifiche. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COGNITIVI • • Potenziamento fisiologico: l’allievo dovrà dimostrare di aver migliorato le proprie Capacità Fisiche Condizionali e Coordinative. Conoscenza e pratica dell’Attività Sportiva. MODALITA’ DI VALUTAZIONE All’interno di ogni singolo obiettivo è stato valutato il significativo miglioramento e la progressione delle prestazioni rispetto ai livelli di partenza conseguito da ogni singolo studente. Al termine “significativo” si attribuisce un duplice valore: esatto, se è possibile la definizione del livello raggiungibile all’interno di un obiettivo, soltanto indicativo, se tale definizione non è quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria di “produzioni complesse”, categorie per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi. Pertanto si è fatto ricorso alla pratica di attività sportive individuali e di squadra, per verificare la capacità di applicare e utilizzare le tecniche acquisite (prove sommative), a tests e a prove multiple per la valutazione di qualità e funzioni diverse. L’impegno, la partecipazione, l’interesse hanno avuto grande importanza nelle valutazioni delle singole prove pratiche, nelle valutazioni di fine periodo e nelle valutazioni di fine anno scolastico. RELAZIONE SULLA CLASSE La classe e’ formata da 29 elementi piuttosto affiatati .Quasi tutti praticano un’attività sportiva extrascolastica e questo ha influito in maniera significativa sul rendimento. Negli anni passati e per buona parte del primo trimestre l’impegno è stato assiduo e la partecipazione costante poi le note vicende che hanno portato alla chiusura della palestra hanno condizionato pesantemente il buon andamento del nostro lavoro. Per non dovere rinunciare completamente alla attività fisica siamo stati costretti a ripiegare sulle strutture del circolo tennis,questi i problemi sorti: 1) rinuncia della ricreazione per guadagnare tempo 2) trasferimento spesso in condizioni atmosferiche disagevoli 3) si andava a casa sudati,in condizioni igieniche non ottimali e a rischio di ammalarsi 4) essendo le ore sono singole, il tempo di lavoro effettivo era di trenta minuti. Per questi motivi ritengo di dover premiare parte della classe che ha affrontato il problema con spirito di sacrificio e di non dover penalizzare coloro che hanno manifestato il loro, tutto sommato giusto, disappunto limitando l’impegno. Nel complesso il profitto della classe può considerarsi più che buono, la frequenza alle lezioni è stata regolare per tutti gli allievi. Le ore di lezione effettuate fino all’12-05-2014 sono state 45. CONTENUTI DISCIPLINARI • Esercizi di preparazione all’attività fisica: il Riscaldamento Fisico (aspetti teorici ed aspetti pratici). • L’Allungamento Muscolare o Stretching. • Esercizi di miglioramento delle Capacità Fisiche. • Atletica leggera: tecnica elementare di alcune specialità • Giochi Sportivi di squadra: principali regole di gioco, fondamentali individuali e fondamentali di squadra della Pallavolo e del Calcio a Cinque. • Ginnastica Artistica - Parallele: esercizi propedeutici e semplici elementi. • Elementi di primo soccorso: come comportarsi in caso di emergenza,la respirazione artificiale,il massaggio cardiaco • I traumi più comuni dell’esercizio fisico come comportarsi in caso di: contusione,commozione,crampo,distorsione,lussazione , frattura,strappo ,ferita. Cesena 12 maggio 2014 ECONOMIA ED ELEMENTI DI DIRITTO TEMPI E METODI DI SVOLGIMENTO DELLA DISCIPLINA L'insegnamento della disciplina è articolato negli ultimi due anni di corso e, secondo la programmazione adottata dall'Istituto, prevede nella classe quarta prevalentemente lo studio del conoscenza delle principali categorie del diritto civile, dei vari istituti giuridici, dei lineamenti fondamentali del sistema finanziario e monetario, del commercio internazionale e del sistema dei pagamenti internazionali , con riferimenti alle problematiche economiche e sociali connesse. Nella classe quinta si è eseguito a inizio anno un ripasso dei concetti principali dell’anno precedente per un totale di 8 ore (accertamento delle conoscenze, ripasso e verifiche), si è poi privilegiato la conoscenza dei fondamenti dell’ attività economica aziendale con la seguente scansione e tempistica: a) Comprendere i fondamenti dell’ attività economica , come si articola e chi la svolge , conoscere la nozione di azienda , comprendere l’importanza dell’economia aziendale nell’ambito delle aziende industriali , distinguere i diversi tipi di aziende , saper differenziare il soggetto giuridico e il soggetto economico . b) Conoscere le nozioni di organizzazione aziendale, di struttura organizzativa , di micro e macro struttura. Conoscere i principali modelli organizzativi aziendali. Conoscere i vari strumenti con cui si rappresenta la struttura aziendale. Saper individuare e differenziare concetti quali compito, mansione, funzione ecc. c) Conoscere le nozioni di sistema operativo e i diversi sistemi operativi di gestione degli obiettivi e delle informazioni e quelli di gestione del personale, conoscere gli stili di direzione . d) Conoscere cosa s’intende per gestione di impresa e come essa viene realizzata, comprendere il significato di patrimonio, distinguere le differenze che intercorrono tra il patrimonio in senso qualitativo e quantitativo , individuare gli elementi contabili che sono rilevanti per analizzare la struttura del patrimonio . e) Distinguere gli aspetti della gestione e i cicli dell’attività aziendale , comprendere l’equilibrio finanziario ed economico ed il reddito come risultato economico della gestione, distinguere i risultati economici intermedi . f) Conoscere cosa si intende per costi e ricavi e la classificazione dei costi, definire il costo del prodotto e la configurazione di costo, essere in grado di determinare il punto di pareggio . g) Conoscere le più importanti attività collegate alla programmazione e al controllo di gestione , comprendendone vantaggi e utilità, distinguendo le fasi della pianificazione da quelle del controllo di gestione , individuando gli aspetti più importanti per la redazione di un budget; comprendere e definire l’analisi degli scostamenti ed il reporting . h) Comprendere la funzione delle rilevazioni contabili, conoscere cosa s’intende per bilancio di esercizio, comprendere l’utilità degli indici nella lettura del bilancio. Distinguere i diversi indici che possono essere utilizzati per la lettura del bilancio e saper individuare gli elementi contabili rilevanti per analizzare il bilancio . i) Comprendere la funzione della pianificazione e del controllo di gestione, la formulazione dei budget. Saper interpretare gli scostamenti per formulare strategie ed interventi atti al miglioramento della conduzione aziendale. Indagare i costi aziendali per la determinazione dei costi di produzione. Considerata l'esiguità del monte ore rispetto ad un programma oggettivamente complesso ed imponente, si è imposta una scelta fra un approccio superficiale ad una pluralità di argomenti corposamente imponenti e l'individuazione di alcuni blocchi tematici di oggettiva rilevanza disciplinare: si è ritenuto opportuno optare per la seconda alternativa, privilegiando alcune parti del programma e curando la qualità del lavoro svolto. Ma purtroppo la disponibilità oraria ha ulteriormente inficiato l’impegno profuso da tutte le componenti, per la impossibilità di dare continuità al lavoro di approfondimento della disciplina con lassi temporali anche consistenti di interruzione delle lezioni a causa di particolari coincidenze di impegni di approfondimento (uscite didattiche) e sospensione delle attività scolastiche per festività. Sono inoltre state dedicate anche un certo numero di ore nell’approfondimento di argomenti interdisciplinari riguardanti tematiche di “Cittadinanza e Costituzione” come alcune testimonianze di sopravvissuti alla lotta partigiana e al periodo della liberazione. L'analisi dei contenuti è stata organizzata in modo che alla fine di ogni fase si sia potuto verificare l'acquisizione di ben determinate conoscenze ed abilità: si è proceduto secondo una progressione di difficoltà soprattutto in relazione alla qualità e alla complessità degli argomenti trattati. In altre parole, le strutture disciplinari vengono sviluppate dal semplice al complesso: alla fine di ogni fase si è potuto impadronirsi di una capacità generale di analisi, già spendibile per una prima comprensione del reale. METODI, RELATIVI ALLE CONCRETE INTERAZIONI DOCENTI ALUNNI: LEZIONI, GRUPPI DI LAVORO, PROCESSI INDIVIDUALIZZATI, ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, INTEGRAZIONE Si è adottata come metodo d’insegnamento la lezione frontale, in rarissimi casi l’insegnamento individualizzato, in altri momenti si è preferito la lezione partecipata, con la visione di materiale audiovisivo e letture ed analisi del testo in classe per evidenziare la terminologia tecnica ed il confronto tra realtà economica e sociale concreta e le categorie concettuali adoperate ed agevolare il passaggio dall’ astratto al concreto e viceversa, come pure per evidenziare le continuità e le discontinuità che il nostro tipo di società presenta in rapporto a tipi di società collocate diversamente nello spazio - tempo. Le attività di recupero, sostegno e integrazione, sono state ridotte in maniera notevole in dipendenza dei tempi a disposizione che spesso hanno limitato la programmazione delle attività. MODALITÀ E CRITERI DI VALUTAZIONE IMPIEGATI. Le modalità di valutazione sono consistite in verifiche orali, integrate da terze prove in numero adeguato; i criteri di valutazione adottati sono stati individuati, per quanto riguarda le prove orali, nelle conoscenze ed esposizione a livello analitico e sintetico; per quanto riguarda gli esempi di terza prova somministrati, i criteri di valutazione adottati sono: Comprensione del testo e aderenza con la traccia Conoscenza dell’argomento Correttezza di esecuzione e/o elaborazione Padronanza linguistica e/o chiarezza espositiva Capacità di applicare regole, principi e/o elaborazione di concetti Capacità di sintesi, utilizzo di terminologia e/o simbologia corretta 20 % 20 % 20 % 10 % 15 % 15 % CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE SUL GRUPPO-CLASSE. La maggior parte dei ragazzi del gruppo-classe sono stati miei allievi fin dalle classi del biennio e tutti hanno frequentato la classe 4^A dove ho svolto il mio lavoro. Gli allievi hanno dimostrato apprezzamento ed attenzione per questa disciplina. La quasi totalità ha seguito con interesse le lezioni, anche se solo alcuni ne hanno vivacizzato costantemente con interventi di pregio lo svolgimento; il resto ha comunque dimostrato una silente diligenza ed un ascolto attento. Ho avuto modo di apprezzare l’impegno generale nel costruire in questi anni una preparazione individuale, che, pur con varie sfumature, è frutto di partecipazione e metodo. In massima parte, omogenei e decisamente positivi sono i risultati del profitto, rispetto anche alle conoscenze giuridico-economiche di base. Lodevole è stato lo sforzo di molti alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e strutturata, si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare e migliorare le proprie conoscenze; pertanto alcuni ora sanno cogliere con facilità e prontezza il senso di casi reali e con criticità valutarne la portata ed in alcune situazioni formulare anche indicazioni risolutive. Per quanto riguarda la valutazione individuale di fine periodo, sono stati considerati i risultati di prove scritte (test) ed orali, l’impegno profuso, la partecipazione, l’apprendimento e la progressione. Ore di lezione svolte al 12/05/2014: 54 ore (25 ore effettuate nel primo periodo) Ore complessive prevedibili alla fine dell’anno: 60 ore. Il libro di testo utilizzato è: “ DIRITTO ed ECONOMIA INDUSTRIALE ” di Crocetti • Fici, ed. Tramontana. La scansione degli argomenti ha seguito in massima parte quella offerta dal libro di testo. CESENA , 12/05/2014 . Il docente Franco Lucchi RELIGIONE Prof. Stefano Salvi Programma svolto Avendo preso in seria considerazione le “Linee guida per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo d’istruzione” contenute nell’Intesa fra il Miur e la CEI del 28 giugno 2012, nelle quali si propone la scansione annuale di una programmazione per competenze, tenendo presente il libro di testo di Sergio Bocchini “70 schede tematiche per l’insegnamento della religione nella scuola superiore – Biennio”, Edizione Dehoniane Bologna, sono stati svolti i seguenti due moduli: 1) “Domande di senso e ricerca di significato”; 2) “Rapporti scienza – fede e fede – ragione”. All’interno del primo modulo sono stati affrontati i seguenti argomenti in una o più lezioni: 1) Incarnazione e risurrezione di Gesù Cristo 2) Il rapporto fra le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam, prendendo spunto dalla “Giornata della memoria” e dalla guerra in Siria 3) La comunione anglicana 4) L’immigrazione 5) Il concetto di “dialogo” 6) Il valore del calendario e del tempo 7) La condanna netta della Chiesa alla mafia Il secondo modulo si è invece sviluppato attraverso lezioni frontali dell’insegnante sui rapporti scienza – fede, prendendo come spunto iniziale il “caso” Galileo Galilei e fede – ragione, evidenziando l’importanza della presenza nell’ordinamento scolastico dell’insegnamento della religione cattolica. All’interno del modulo su “educazione e cittadinanza” sono stati affrontati i seguenti argomenti: 1) il valore della persona umana 2) la denuncia della dittatura nel teatro contemporaneo 3) la massoneria e la prima guerra mondiale 5) l’apartheid e Mandela 6) la giornata della memoria 7) l’Ucraina e il senso religioso SIMULAZIONE PRIMA PROVA Istituto Tecnico Industriale Statale Blaise Pascal - Cesena Cesena, 6/5/14 SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO (Per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Istituto Tecnico Tecnologico Statale Blaise Pascal - Cesena SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO (Per tutti gli indirizzi) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Primo Levi, Levi dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981 Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché placet experire per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione. 10 Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo. 15 Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» Deut. ( ; 6.7) si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna. 20 Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi 25 scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa stampata, e, (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. 30 Mi sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia. Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna- Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti, saggi, articoli e poesie. A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica» dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza». 1. Comprensione del testo Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo. 2. Analisi del testo 2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)? 2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13). 2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17). 2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26). 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE" (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO ARGOMENTO: La musica. DOCUMENTI Strumenti musicali nell'antico Egitto Caravaggio, Suonatore di liuto, 1595-96 P. Echaurren, Milaresol, 2008 «La musica, dunque, non è affatto, come le altre arti, l'immagine delle idee, ma immagine della volontà stessa, della quale anche le idee sono oggettività: perciò l'effetto della musica è tanto più potente e penetrante di quello delle altre arti: queste infatti esprimono solo dell'ombra, quella invece dell'essenza.[…]. Se dunque in tutta questa trattazione della musica mi sono sforzato di far chiaro che essa esprime, in un linguaggio massimamente universale, l'intima essenza, «l'in sé» del mondo, che noi, in base alla sua manifestazione più chiara, pensiamo sotto il concetto di volontà; che lo esprime in una materia tutta sua, cioè in puri suoni, e con la massima determinatezza e chiarezza; se inoltre, com'è mia opinione e aspirazione, la filosofia non è niente altro che una completa ed esatta riproduzione ed espressione dell'essenza del mondo in concetti generalissimi, dato che solo per essi è possibile una sinossi complessiva dappertutto sufficiente e applicabile di tutta quell'essenza; chi mi ha seguito ed è penetrato nel mio modo di pensare non troverà tanto paradossale che io dica che, post5o che si riuscisse a dare in concetti una spiegazione della musica completamente giusta, compiuta e particolareggiata, dunque una riproduzione esauriente di ciò che essa esprime, questa sarebbe subito anche una riproduzione e spiegazione sufficiente del mondo in concetti, assolutamente dello stesso tenore di essa, cioè la vera filosofia.» Arthur SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, III, § 52, trad. di S Giametta, Bompiani, Milano 2006 «In tutto il mondo, dagli Eschimesi agli abitanti della Terra del Fuoco, dai Lapponi ai Boscimani, la gente canta, urla, mugola con voce selvagge e monotone; grida e mugola, nasalizza e vocalizza; squittisce e ulula; scuote sonagli e percuote tamburi. La gamma dei suoni è limitata, gli intervalli diversi, le forme di respiro brevi, la capacità inventiva apparentemente ridotta e i limiti assai marcati. E' possibile chiamare tutti questi rumori con il nome di musica, se la parola musica è la stessa che designa la sacra arte di Bach e Mozart?» Curt SACHS, Le sorgenti della musica, Boringhieri, Torino, 1979 «La musica non è separata dal mondo; può aiutarci a dimenticarci di noi e al tempo stesso a capirci. In un dialogo tra due persone, si aspetta che l'altro abbia finito di dire quello che ha da dire prima di rispondere e commentare. In musica, due voci dialogano simultaneamente, ognuna si esprime nella forma più piena, e al tempo stesso ascolta l'altra. Da ciò nasce la possibilità di imparare non solo la musica ma dalla musica – un impegno che dura una vita.» Daniel BARENBOIM, La musica sveglia il tempo, Feltrinelli, Milano 2007 «Che la musica sia importante per i giovani è un dato di fatto, lo affermano varie ricerche e indagini. Già dagli anni '50 e '60 le indagini sul rapporto giovani musica mettevano in rilievo il forte interesse da parte dei giovani nei confronti della musica. Nella ricerca ISTAT del 1999 è emerso che l'80% della popolazione italiana ascolta musica. Nel rapporto 2010 Economia della musica rimane sempre molto alta la percentuale di consumo della musica, ma emerge una progressiva smaterializzazione dei supporti fisici, come LP e CD a favore delle tecniche di downloadintg digitali che si effettuano nella rete. […] Anche se nel settore del consumo musicale si assiste a una flessione di circa il 6%, tuttavia rimane vero che il consumo musicale da parte dei giovani è enorme. Nella ricerca non viene affrontato un aspetto che fa parte della esperienza quotidiana: la musica non solo è la colonna sonora delle attività quotidiane dei giovani, ma è anche uno dei linguaggi preferiti con il quale loro si raccontano. Spesso però un educatore non ha accesso alle ricerche o la realtà sul campo gli appare più complessa di quella schematizzata da un'indagine. Inoltre, come abbiamo visto, è vero che le indagini mettono in rilievo l'importanza della musica nella vita dei giovani ma , spesso, non chiariscono il perché di questa importanza. Non spiegano le relazioni che ci sono tra certi atteggiamenti e certi tipi di musica e, quando lo fanno, la realtà è sempre più complessa di quello che una mappatura tracciata su un campione di persone può offrire.» Fabio PASQUALETTI, Giovani e musica. Una prospettiva educativa, Roma, LAS 2012 «D'altra parte sulla quasi totalità di noi, la musica esercita un enorme potere, indipendentemente dal fatto che la cerchiamo o meno, o che riteniamo di essere particolarmente "musicali". Una tale inclinazione per la musica traspare già nella prima infanzia, è palese e fondamentale in tutte le culture e probabilmente risale agli albori della nostra specie. Questa "musicofilia" è un dato di fatto della natura umana. Può essere sviluppata o plasmata dalla cultura in cui viviamo, dalle circostanze della vita o dai particolari talenti e punti deboli che ci caratterizzano come individui, ciò nondimeno, è così profondamente radicata nella nostra natura da imporci di considerarla innata, proprio come Edward O. Wilson considera innata la "biofilia", il nostro sentimento verso gli altri esseri viventi. (Forse la stessa musicofilia è una forma di biofilia, giacché noi percepiamo la musica quasi come una creatura viva).» Oliver W. SACKS, Musicofilia. Racconti sulla musica e il cervello, Milano, Adelphi 2008 2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO: Smettere di fumare. DOCUMENTI «Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. […] Penso che la sigaretta abbia un gusto più intenso quand'è l'ultima. Anche le altre hanno un loro gusto speciale, ma meno intenso. L'ultima acquista il suo sapore dal sentimento della vittoria su se stesso e la speranza di un prossimo futuro di forza e di salute.» Italo SVEVO, La coscienza di Zeno, Rizzoli, Milano 1965 (ed. originale 1923) Fumatori e non fumatori (anni 1980-2011, per 100* persone di 14 anni e più) MASCHI Fumatori Ex fumatori Mai fumatori FEMMINE Fumatrici Ex fumatrici Mai fumatrici TOTALE Fumatori Ex fumatori Mai fumatori 1980 1983 1991 1995 2000 2005 2011 54,3 9,9 35,7 45,6 13,5 40,9 37,8 21,0 41,2 33,9 27,4 37,4 31,5 26,5 38,4 28,3 30,4 39,0 28,4 30,5 39,4 16,7 1,4 81,9 17.7 2,3 80,0 17.8 16,4 75,9 17,2 13,1 68,5 17,2 13,4 66,2 16,2 15,0 66,4 16,6 16,7 65,1 34,9 5,5 59,6 31,1 7,7 61,2 27,4 13,4 59,2 25,3 20,0 53,5 24,1 19,8 52,8 22,0 22,4 53,2 22,3 13,4 52,7 * alcune somme non danno 100 a causa delle mancate risposte ISTAT, Italia in cifre 2012 «Due milioni di clienti fra quelli già conquistati e quelli che in un sondaggio Doxa hanno dichiarato di volerle provare. E' il mercato delle sigarette elettroniche, i dispositivi che simulano i tradizionali prodotti per il fumo. Con la promessa di aiutare a smettere senza danni alla salute. […] L'avvio dell'offensiva è costituito dal severo parere dell'Istituto superiore di sanità consegnato in questi giorni al ministro della Salute, Renato Balduzzi. Venti pagine, con conclusioni sostanzialmente negative sulle "cartucce" alle quali si riconosce l'unico vantaggio di ridurre i danni del fumo passivo perché emettono vapore e non funzionano con al combustione. "Le sigarette elettroniche con nicotina – si legge – sollevano preoccupazioni per la salute pubblica. Potrebbero rappresentare un rischio di iniziazione al fumo convenzionale a base di tabacco e di potenziale dipendenza. Rischio notevole soprattutto per i giovani considerando la facilità di reperimento su Internet". Il parere non lascia spazio a dubbi. Le sigarette "potrebbero riattivare l'abitudine al fumo" in chi ha già smesso. Si suggerisce infine che non esistendo "evidenza scientifica sufficiente a stabilire la sicurezza e l'efficacia come metodo per la disassuefazione, andrebbero regolamentate come dispositivi medici o prodotti farmaceutici e non come prodotti del tabacco".» Margherita DE BAC, Sigarette elettroniche bocciate dall'Istituto superiore di sanità, "Corriere delle Sera"28/12/2012 «Banche, assicurazioni e società di risparmio gestito fra le più importanti del nostro paese guardano alla sigaretta soprattutto in tempo di crisi, come a un bene rifugio. I privati ci guadagnano, e lo Stato pure: il giro d'affari generato in Italia dalle vendite dei prodotti a base di tabacco è stimato nel 2011 a circa 19 milioni di euro, di cui 14 miliardi di entrate fiscali.» Stefano PITRELLI, La finanza ha il vizio del fumo, "Tabaccologia Organo Ufficiale della Società Italiana di Tabaccologia", n. 1-2/2012 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Giornalismo e giornalisti nell’età contemporanea DOCUMENTI A partire dagli anni Novanta del XX secolo il rapido estendersi cosiddetta digitalizzazione dei media e dell'accesso alla navigazione attraverso internet permise lo sviluppo e la ramificazione di estese reti orizzontali di scambio delle informazioni: una ragnatela priva di una struttura centralizzata, operante attraverso uno schema di comunicazione – da uno a uno, da uno a molti e da molti a molti – fondamentalmente istantaneo, semplice e a basso costo. Per quanto concerne il giornalismo italiano, gli anni della “svolta” furono grosso modo quelli compresi tra il 1995 e il 2000. […] Grazie alle strutture dei cosiddetti “ipertesti” (insiemi di documenti messi in relazione tra loro attraverso “parole chiave”), i giornali on-line consentirono nel contempo per la prima volta al lettore di svolgere un ruolo interattivo di dialogo, tanto che tutti i maggiori quotidiani “tradizionali” furono rapidamente costretti a ridefinire il proprio profilo sulla base di nuovi orizzonti multimediali, in linea con l'ennesimo processo di adattamento dei vecchi media ai nuovi, a cui alcuni studiosi attribuirono in seguito il nome di mediamorfosi.» Mauro FORNO, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012 «Leggere un giornale – anche in una logica multimediale – è, così, tutt'altro che pratica residuale e “vecchia”, è bensì una componente fondamentale nella ricerca di ciò che ciascuno vuole e deve fare per ritagliare la porzione di “cultura della contemporaneità”per lui necessaria e desiderabile. Perché ciò avvenga realmente è però necessario che i giornali portino a compimento la loro trasformazione da organi di del potere economico-politico a strumenti di servizio e autoformazione dei diversi target a cui si rivolgono. Detto diversamente, è auspicabile che, in tempi brevi, si compia una seconda (e altrettanto e più profonda) trasformazione della stampa. Se, all'inizio degli anni Settanta, i quotidiani si sono avvicinati al loro pubblico e i periodici hanno dovuto tener conto del mutamento negli interessidei loro lettori, nella metà degli anni Novanta si dovrebbe tendere al definitivo riconoscimento delle esigenze e delle aspettative di chi è già lettore (per non perderlo – in termini di regolarità di acquisto e lettura) e di potrebbe diventarlo. […] Ma dove l'impegno a cambiare appare più necessario, ma anche più difficile, è nel “linguaggio” dei giornali. Questo è, ancora, non facile e spesso nasconde l'incapacità a trattare materie poco padroneggiate da chi ne scrive. Spesso una spia indiretta di ciò è l'eccessivo (e non ottimale) ricorso agli esperti o il poco “trattamento” delle notizie provenienti da agenzie, che vengono passate senza verifiche, possibili correzioni o approfondimenti.» Marino LIVOLSI, I lettori della stampa quotidiana e periodica (1972-1992) In V. CASTRONOVO, N. TRANFAGLIA (a cura di), La stampa italiana nell'età della TV, Laterza, Roma-Bari 1994 «Ancora all'inizio del XXI secolo chi in Italia voleva intraprendere la professione giornalistica, iscrivendosi agli appositi albi, sapeva di potersi permettere di possedere anche solo un titolo di licenza media superiore (e, nel caso di assenza anche di questo, di poter superare l'ostacolo sottoponendosi a un esame di "cultura generale"). […] Si tratta, a ben vedere, di caratteri che hanno tagliato trasversalmente buona parte della storia del giornalismo italiano, i cui protagonisti – sin dalle prime esperienze post-unitarie – sono st5ati in misura non trascurabile rappresentati dal ceto medio e piccoloborghese (che hanno interpretato la propria scelta come un'occasione di affermazione sociale) o rappresentanti di fasce sociali benestanti (che hanno individuato nel giornalismo una chance per allontanarsi da un mondo in cui non intendevano riconoscersi e, nel contempo, evitare ricadute troppo traumatiche sotto il profilo del prestigio sociale). […] Non sembrerebbe insomma affatto azzardato individuare proprio nella particolare tipologia del bacino di reclutamento dei giornalisti italiani una possibile radice delle attitudini da essi manifestate nel corso della loro lunga esperienza storica, a partire dalla propensione a non privarsi di canali preferenziali di "dialogo" con il "potere".» Mauro FORNO, Informazione e potere. Storia del giornalismo italiano, Laterza, Roma-Bari 2012 «L'industria dei contenuti giornalistici del ⋅ secolo si sta infrangendo sulle tecnologie dl primo scorcio del XXI, lasciando a ogni risacca professionalità e sicurezza. Succede in modo più veloce e plateale di quanto perfino i più ottimisti sostenitori della società digitale si sarebbero aspettati. Ma il punto non sono le tecnologie, è il modo in cui le persone le stanno utilizzando. I mezzi di comunicazione ci hanno sempre cambiato in profondità, incidendo sul modo in cui la società ha guardato e organizzato se stessa. E' accaduto con la stampa, con la radio e con la televisione, ma finora il processo è stato graduale, meno traumatico. […] Significa riconvertire non soltanto mezzi di produzione e strutture di gestione, ma soprattutto i mestieri, le attitudini, le sensibilità. E' il cerchio della comunicazione umana che si chiude: dai mezzi di comunicazione a misura di individuo (l'oralità, la scrittura) ai mezzi di comunicazione di massa (la stampa, la radio, la televisione), per arrivare ora ai mezzi di comunicazione diffusi tra le masse ma a misura di individuo (il Web e le sue applicazioni sociali). […] Restano sfide vitali, una per tutte la ricostruzione su nuove basi di un'economia che garantisca la professionalità. Ma in un mondo in cui molte più informazioni sono disponibili a un numero maggiore di persone cresce la necessità di una figura indipendente che possieda strumenti tecnici e culturali per fare sintesi, per gettare ponti tra le specializzazioni, per comporre scenari.» Sergio MAISTRELLO, Giornalismo e nuovi media, Apogeo, Milano 2010 http://www.apogeonline.com/2010/libri/9788850329496/ebook/pdf/2949_introduzione.pdf 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Ordine e caso. DOCUMENTI «Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio all'imperatore di una copia del suo libro Exposition dusystèmedu monde. Napoleone osservò: «Cittadino, ho letto il vostro libro e ho notato che non vi avete dato nessuno spazio all'opera del Creatore». Al che Laplace ribatté: «Cittadino Primo Console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi». Vero o falso che sia, il racconto illustra bene la posizione della scienza. Per spiegare la realtà allora, e a maggior ragione oggi, non c'è bisogno di chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa ovviamente che il Creatore non esista; alla questione ognuno può rispondere come la sua mente e il suo cuore gli o le suggeriscono.» Edoardo BONCINELLI, La scienza non ha bisogno di Dio, Rizzoli, Milano 2012 P. 7 «191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell'essere non per necessità di natura, ma per intelletto e volontà; ora, chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che l'intelletto operativo ha come principio il fine; è dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte da Dio siano state fatte per un fine. 192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente :ora, meglio fare una cosa per un fine che farla senza l'intenzione di un fine. dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose che vengono fatte. Dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine. 193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotto dalla natura, nelle quali niente è invano, ma ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate della stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine tutto l'ordine della natura. E' dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine.» San Tommaso D'AQUINO, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino 2010 «In sostanza si prende atto della realtà dell'evoluzione, della trasformazione della specie per discendenza comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno i 6000 anni previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e naturalistica di questi fatti, cioè la teoria dell'evoluzione per selezione naturale , alla quale si contrappone l'ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe stata fin dall'inizio diretta da un "disegno superiore". Questo movimento di opinione viene chiamato "neocreazionismo" e persegue, per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori fondamentalisti: chiedere che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina del disegno intelligente a fianco della teoria darwiniana.» Telmo PIEVANI, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006 «Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace? Per due motivi a mio avviso. Il primo è la capacità pressoché immediata del termine "Dio" di far comprendere l'importanza della posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come l'origine dell'universo, della materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di intelligenza che è la vita. Parlando della particella responsabile della massa, o dell'unificazione tra relatività e meccanica quantistica perseguita dalla teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali, di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per l'importanza sul senso complessivo del nostro essere qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno primordiale della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi avvertiamo infatti l'esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro significato per l'esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà del passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo capolavoro, Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere scienziato ed essere filosofo (ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura) erano la medesima cosa. Oggi però tale conciliazione è infranta e il risultato è l'attuale separazione tra discipline scientifiche e umanistiche, simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si prefigura la possibilità di ritornare all'antica visione unitaria, la mente umana si fa attenta e partecipe, si tratti di un'invisibile particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina.» Vito MANCUSO, La scienza e la sapienza, "la Repubblica" – 5 Luglio 2012 TIPOLOGIA C –TEMA DI ARGOMENTO STORICO Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”. Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere caratterizzano gli anni ’70 del Novecento. TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE «La convergenza di più media nello stesso supporto […] è ormai trionfante e inarrestabile, anche se non ha ancora completato il suo cammino. Il cosiddetto smartphone è un esempio spettacolare di ciò: telefono, computer, terminale telematico, terminale radio, televisivo, apparecchio fotografico e webcam, navigatore topografico si fondo in un unico oggetto fisico, portatile e mobile. Il tablet (come l'iPad), che non ha ancora sviluppato tutte le sue funzionalità nel momento in cui scrivo, probabilmente ce ne farà vedere ancora delle belle» (Raffaele SIMONE, Presi nella rete, 2012). Commenta le considerazioni su riportate ed esponi le tue riflessioni sui nuovi scenari che si vanno profilando nelle comunicazioni, nei comportamento, nei modi di elaborare conoscenze e nelle relazioni sociali delle persone. . GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA A : Analisi del Testo Alunno : _______________________________________________ Comprensione complessiva Analisi Classe 5A Tra queste due voci saranno distribuiti i 5 punti totali a seconda delle specifiche consegne date dalla prova in oggetto Contestualizza in forma ampia e precisa, rielaborando criticamente i contenuti Contestualizza in forma ampia, esprimendo qualche valutazione personale Contestualizza in forma sufficientemente ampia, anche se non esprime valutazioni personali Approfondimenti Contestualizza a grandi linee, accennando ad essenziali conoscenze personali Riporta il testo ad un quadro di riferimento generico e non esprime valutazioni Non riesce ad inserire il testo in un quadro di riferimento extratestuale Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano comunicativo Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti grammaticali L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e complessivamente corretta Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente corretta pur nella forma semplice L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico può Correttezza dirsi appropriato; nel complesso risultano corretta formale l’ortografia e scorrevole la sintassi Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi incertezze grammaticali Espone in forma chiara ma presenta errori grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi errori grammaticali La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei vari ambiti grammaticali punti 5 punti 4 “ 3,5 “ 3 “ 2 “ 1 “ 0,5 punti 6 “ 5,5 “ 5 “ 4,5 “ 4 “ 3,5 “ 3 “ 2 “ 1 L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi errori grammaticali La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei vari ambiti grammaticali Punteggio conseguito : __________________________ L’insegnante : __________________________________________________ “ 2 “ 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA B : Articolo / Saggio Breve Alunno: ______________________________________________ Pertinenza Utilizzo dei documenti e conoscenze personali Argomentazione Correttezza formale Classe 5A Pertinenza testuale: sa rispettare le caratteristiche formali della tipologia testuale scelta Rispetta sufficientemente la pertinenza tematica Pertinenza alle consegne: indica il titolo e il destinatario ; rispetta la lunghezza Non è pertinente né alla consegna, né alla tematica, né alla tipologia testuale I documenti sono stati utilizzati in modo corretto e completo e arricchiti di significativi apporti personali L’utilizzo dei documenti è corretto, ampio e sorretto da alcuni apporti personali I documenti sono stati utilizzati correttamente nei loro elementi fondamentali e integrati con qualche conoscenza personale I documenti sono stati utilizzati in modo scolastico ma sufficientemente appropriato I documenti sono stati utilizzati solo parzialmente e senza integrazioni personali Le informazioni desunte sono assai limitate e non sempre comprese correttamente Non ha saputo comprendere ed utilizzare i documenti in modo corretto Sa esprimere giudizi adeguatamente motivati e coerenti Esprime giudizi sorretti da argomentazioni fondamentali e sufficientemente appropriati Valuta superficialmente le tematiche proposte Non esprime una tesi personale Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano comunicativo Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti grammaticali L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e complessivamente corretta Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente corretta pur nella forma semplice L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico può dirsi appropriato; nel complesso l’ortografia risulta corretta, scorrevole la sintassi Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi incertezze grammaticali punti 3 “ 2 “ 1 “ 0,5 punti 4 “ 3,5 “ 3 “ 2,5 “ 2 “ 1,5 “ 1 punti 2 “ 1.5 “ 1 “ 0,5 punti 6 “ 5,5 “ 5 “ 4,5 “ 4 “ 3,5 Espone in forma chiara ma presenta errori grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione Punteggio conseguito : __________________________ L’insegnate : _____________________________________________ “ 3 GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA ALLA PRIMA PROVA SCRITTA Tema di: ITALIANO TIPOLOGIA C / D : Tema di Storia / Tema di Ordine Generale Candidato : _________________________________________ Pertinenza Conoscenza dei contenuti Articolazione e coerenza dell’argomentazione o esposizione Correttezza formale Classe _________ Individua e comprende il problema proposto Individua il problema in modo generico ma sufficientemente chiaro Individua il problema proposto in modo molto generico e parziale Espone informazioni ricche ,complete e rielaborate Espone informazioni ampie e corrette Espone informazioni fondamentali e sufficientemente corrette Espone informazioni generiche ma essenziali Espone informazioni frammentarie e/o in gran parte scorrette Espone informazioni scorrette e non sa individuare i concetti chiave Non sa esporre alcuna informazione pertinente Organizza il discorso in modo chiaro,logico e coerente Organizza il discorso in modo semplice ma sufficientemente coerente Espone i contenuti in modo non sempre organico e/o coerente Espone i contenuti in modo disorganico e incoerente Espone in forma sicura, corretta ed efficace sul piano comunicativo Rivela corrette competenze espressive nei vari ambiti grammaticali L’esposizione è coesa, appropriata nel lessico e complessivamente corretta Espone in forma chiara, scorrevole e complessivamente corretta pur nella forma semplice L’esposizione è sufficientemente corretta: il lessico può dirsi appropriato; nel complesso risultano corretta l’ortografia e scorrevole la sintassi Espone in forma chiara, ma presenta talune non gravi incertezze grammaticali Espone in forma chiara ma presenta errori grammaticali: si rilevano alcuni errori ortografici; il lessico nel complesso risulta ripetitivo e/o improprio; non sempre c’è coesione L’esposizione risulta confusa ed è segnata da gravi errori grammaticali punti 2 1,5 “ “ 0,5 punti 5 “ 4 “ 3 “ 2,5 “ 2 “ 1,5 “ 0,5 punti 2 “ 1,5 1 “ “ 0,5 punti 6 “ 5,5 “5 “ 4,5 “4 “ 3,5 “3 “2 La forma espressiva risulta gravemente scorretta nei vari ambiti grammaticali “ 1 Punteggio conseguito : __________________________ L’insegnate : _____________________________________________ Le presenti griglie di valutazione sono state utilizzate anche nelle prove effettuate durante l'anno scolastico. SIMULAZIONE SECONDA PROVA Tema di: ELETTRONICA Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca I.T.T. "Blaise Pascal" di Cesena M286 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Tema di: ELETTRONICA Si vuole progettare una stazione meteorologica impiegando un microcontrollore o un microprocessore. Il sistema deve essere in grado di acquisire la temperatura, l'umidità relativa e la pressione atmosferica. Questi dati devono essere inviati ad un personal computer ogni 5 minuti. I trasduttori impiegati hanno le seguenti caratteristiche: • il trasduttore di temperatura è costituito da una termoresistenza al platino (Pt 100) per la quale vale la seguente relazione: RT=R0∗(1+a∗T ) in cui il coefficiente di temperatura è a=3,85×10−3 [C-1] e R0 = 100 Ohm è il valore della resistenza alla temperatura di riferimento di 0°C : il campo di misura è compreso tra 0 °C e 50 °C; • il trasduttore di umidità relativa è di tipo capacitivo; la sua caratteristica si può considerare lineare: con umidità relativa pari al 10% la capacità vale 112 pF, con umidità relativa del 90% la capacità vale 145 pF; il campo di misura è compreso tra 10% e 90%; • il trasduttore di pressione fornisce in uscita una tensione minima di 3.84 V e una tensione massima di 4,20 V corrispondenti rispettivamente ad un campo di pressione da 960 a 1040 ettoPascal; il campo di misure è compreso tra 960 e 1040 ettoPascal. Il candidato, fatte le ipotesi aggiuntive che ritiene opportune, deve: 1. disegnare e descrivere lo schema a blocchi del sistema; 2. disegnare e progettare gli schemi elettrici relativi almeno a due blocchi di condizionamento dei segnali prodotti dai trasduttori; 3. determinare il tipo e la risoluzione del convertitore AD tenendo conto che la temperatura e la pressione devono essere acquisite con una precisione del 1% e che la umidità relativa deve essere acquisita con una precisione dello 0,5%; 4. spiegare le metodologie di collaudo del sistema. La durata massima della prova è di 6 ore. E' consentito l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA 1 PERTINENZA • Assolutamente incongruente con la traccia • Traccia trattata in modo incompleto • Traccia trattata nelle linee generali • Traccia trattata in modo completo • Traccia trattata in modo esauriente ed approfondito 1 1.5 2 2.5 3 CONOSCENZA E APPLICAZIONE DEI PRINCIPI • Non individua o non applica regole e principi • Coglie solo in parte le regole e i principi • Coglie in modo sostanziale le regole e i principi • Esprime sufficiente conoscenza di regole e principi • Individua e applica le regole più efficaci alla soluzione 1 1.5 2 2.5 3 2 3 4 5 USO DEL LINGUAGGIO TECNICO E SIMBOLOGIA GRAFICA • Utilizza in modo inadeguato il linguaggio e la simbologia • Utilizza in modo generico il linguaggio e la simbologia • Utilizza in modo sostanzialmente corretto il linguaggio e la simbologia • Utilizza in modo appropriato il linguaggio e la simbologia • Padroneggia il linguaggio e la simbologia CORRETTEZZA DELL’ESECUZIONE • Commette gravi errori nell’esecuzione delle operazioni richieste • Svolge l’elaborato in modo essenziale ma con imprecisioni • Svolge l’elaborato in modo sostanzialmente corretto • Svolge in modo corretto il tema proposto • Affronta con padronanza lo sviluppo della tematica proposta ORIGINALITA’ E CAPACITA’ DI ELABORAZIONE PERSONALE • Esprime modeste capacità critiche • Si orienta dimostrando essenziali capacità critiche e logiche • Possiede doti critiche ed originalità di soluzione Punteggio complessivo attribuito 1 1.5 2 2.5 3 1 2 2.5 3 4 1 1.5 2 / 15 SIMULAZIONI DI TERZA PROVA ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO " B. PASCAL " Terza prova scritta Modalità di svolgimento D.M. n.357 del 18/9/98 Tipologia B SIMULAZIONE Terza prova scritta 2 APRILE 2014 DISCIPLINA: INGLESE Modalità di svolgimento D.M. n. 357 del 18/09/98 Tipologia B – Quesiti a risposta singola, 2 o 3 quesiti per ogni disciplina. Le risposte devono essere autonomamente formulate dal candidato e contenute nei limiti della estensione massima indicata dalla Commissione. N.B. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue o monolingue; non è consentito l’uso di manuali , testi, appunti. CANDIDATO _______________________________________ CLASSE A 1.DESCRIBE HOW A FOSSIL FUEL POWER STATION WORKS. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ _________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ ____________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ 2. OUTLINE THE MAIN ADVANTAGES AND DISADVANTAGES OF NUCLEAR POWER. __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Sistemi Elettronici Automatici 1^ Simulazione di Terza Prova Esame di maturità Cognome Nome Data: 1. Semplificare il seguente schema a blocchi e ricavare la f.d.t. complessiva del sistema retroazionato. Supponendo che la f.d.t. appena ricavata sia GTOTALE = (s+3) / (s2+10s+4) e che il sistema sia sollecitato da un ingresso del tipo scalino unitario, determinarne, ricorrendo al teorema del valore finale, la risposta a regime (cioè u(t) per t->∞). 2. All’ingresso di un Convertitore Analogico Digitale (ADC) a 8 bit di risoluzione e con VFS pari a 10 V si presenta un segnale sinusoidale con frequenza 310 Hz; supponendo che il tempo di conversione TCONV sia 1 ms calcolare l’ampiezza massima della sinusoide affinché non occorra un blocco di Sample&Hold a monte dell’ADC. 3. Un sistema presenta una funzione di trasferimento G(jω) = 100 / [(jω)*(1+0,1jω)]. Analizzando in prima battuta il tipo di poli cosa si può intuire riguardo alla sua stabilità? Utilizzando il criterio di Bode analizzare la stabilità del suddetto sistema ad anello chiuso: disegnare i diagrammi di Bode del modulo e della fase della f.d.t. ad anello aperto e riportare in fondo al grafico i valori (approssimati) di ωC , ϕC e del margine di fase ϕM. Ipotizzando di migliorarne il comportamento utilizzando una rete correttrice anticipatrice C(jω) che sposti il polo non nullo a destra esattamente di una decade, scrivere l’espressione analitica di C(jω), disegnare i due nuovi diagrammi relativi a G’(jω) = C(jω)*G(jω) ed individuare il nuovo margine di fase ϕM’ ottenuto. C(jω) = ( )/( ) ωC ≅ rad/s ; ϕC ≅ ° ; ϕM ≅ ° ; ϕM’ = ° I° simulazione terza prova ufficiale del 02/04/2014 1) Le serie geometriche ……….. Determina la frazione generatrice del numero periodico 2,6(2) mediante le serie . 2) Determina i punti stazionari della seguente funzione , specificando se si tratta di punti di massimo , di minimo relativo o di punti di sella . II° simulazione terza prova ( mese di marzo ) 1) Determina la natura dei punti stazionari della seguente funzione : z = x + y +16/x +16/y . ln(x) 2) Calcola l’area delimitata dalla curva di equazione : y = --------- e x dall’asse x nell’intervallo [ 1 , e ] . 3) Risolvi il seguente problema di Cauchy : dy 1 ------- - e^x = - ----- * y dx e y( 1) = 0 x 4) Determina il carattere ed eventualmente la somma della seguente serie : ∞ 1 ∑ ---------------- n=1 n^2 + 4n + 3 III° Simulazione (assegnata come verifica scritta nel mese di maggio ) 1) Determina il carattere della seguente serie e , nel caso converga la somma a meno di 10^(-3) . 2 ) Scrivi l’enunciato del criterio del rapporto e usalo per determinare Il carattere della seguente serie : Se sommo cinque termini quale errore massimo commetto ? 3) Dopo aver enunciato la definizione di integrale generale di una equazione differenziale del secondo ordine , determinalo per questa eq. diff. : y ‘ ‘ + y ‘ = -sin( 2 x ) 4) Calcola il seguente integrale , spiegandone le caratteristiche : GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI DELLA TERZA PROVA SCRITTA PRIMA MATERIA SECONDA MATERIA • • • • • • Inconsistenti Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 3 4 5 6 • • • • • • ABILITA’ (analisi, sintesi, elaborazione personale,ecc.) • • • • • • Limitate Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 3 3. 5 4 5 • • • • • • COMPETENZE (applicazione, organizzazione, esposizione, ecc.) • • • • • Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 2. 5 3 4 • • • • • CONOSCENZE (concetti, termini, procedimenti, ecc.) TERZA MATERIA QUARTA MATERIA Valutazione complessiva Inconsistenti 1 Grav. insuff. 2 Insufficiente 3 4 Sufficiente 5 Discreto Buono/Ottim 6 o Limitate 1 Grav. insuff. 2 Insufficiente 3 3. Sufficiente 5 Discreto Buono/Ottim 4 5 o • • • • • • Inconsistenti Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 3 4 5 6 • • • • • • Inconsistenti Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 3 4 5 6 • • • • • • Limitate Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 3 3. 5 4 5 • • • • • • Limitate Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 3 3. 5 4 5 Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o • • • • • Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 2. 5 3 4 • • • • • Grav. insuff. Insufficiente Sufficiente Discreto Buono/Ottim o 1 2 2. 5 3 4 1 2 2. 5 3 4 Punteggio complessivo attribuito / 15
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