dati di attività 2013: commento dei delegati regionali

DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
DEI
DELEGATI REGIONALI
DATI DI ATTIVITÀ 2013:
COMMENTO DEI DELEGATI REGIONALI
Abruzzo - Dott. Franco Prosperi
I dati relativi all’attività dei vari Laboratori della Regione
Abruzzo nel 2013 mostrano diverse novità rispetto
all’anno precedente, soprattutto da un punto di vista
organizzativo.
• Il Laboratorio di Avezzano, area di discreta utenza, che
nel 2012 aveva prodotto un elevato numero di procedure totali e di PCI (467/272) ha interrotto la sua attività nei primi 9 mesi del 2013 per problemi soprattutto di carattere amministrativo. L’attività è ripresa nell’ultimo trimestre del 2013, senza un’organizzazione
H24, tuttavia con buoni numeri se riferiti alle difficoltà operative non ancora annullate.
• Il Laboratorio dell’Aquila ha comunicato i suoi dati,
omessi nell’anno 2012. Rispetto allo storico del 2011
essi appaiono notevolmente aumentati in ordine
soprattutto a questi fattori dichiarati: attivazione H24,
concreto supporto al Centro di Avezzano i cui problemi organizzativi sono stati precedentemente illustrati,
nonché un’aumentata disponibilità di operatori.
• Il Laboratorio di Chieti conferma il trend positivo dell’anno precedente attestandosi a 972 procedure totali
con 442 PCI di cui 148 PCI primarie.
• Il Laboratorio di Emodinamica di Pescara gode di
un’ampia area di riferimento e mostra numeri solidali
all’attività storica (1714 procedure totali nel 2013),
con una riduzione delle PCI totali (787) ed un incremento delle PCI primarie (270). 15 le procedure
dirette a chiusura di FOP e DIA.
• Il Laboratorio della Clinica Pierangeli di Pescara ha
prodotto un numero di procedure uniforme rispetto
all’anno precedente, sia per quanto riguarda le procedure diagnostiche che interventive.
• Il Laboratorio di Emodinamica di Teramo mostra attività quantitativamente uniforme a quella storica del
2012 (2013: 1375 procedure totali, 498 PCI di cui
191 PCI primarie, dato quest’ultimo implementato
rispetto a quello del 2012). Continua e si consolida
l’attenzione al trattamento delle Cardiopatie strutturali, con 36 Valvuloplastiche Aortiche di cui 32 seguite
da TAVI; 21 le procedure dirette a chiusura di FOP e
DIA.
In conclusione i dati della Regione Abruzzo, appaiono
completi ed abbastanza omogenei. In particolare risultano censite 834 PCI primarie su una popolazione di
1,316 milioni di abitanti (novembre 2013). Molti
incontri sono stati organizzati con i referenti politici
regionali per sviluppare un’organizzazione della rete per
l’IMA sempre più efficiente, agile ed uniforme. Molte le
promesse, ma tuttora l’organizzazione della rete è supportata dall’abnegazione di tutti gli operatori, ma non
da una chiara consapevolezza politica regionale.
L’approccio radiale, con minori complicanze e minore
ospedalizzazione sembra uniformemente acquisito, tranne piccole eccezioni. L’attenzione alle Cardiopatie strutturali si consolida e si sviluppa grazie anche ai presupposti organizzativi di alcuni Centri (Cardiochirurgia in
sede).
Basilicata - Dott. Rocco Aldo Osanna
I dati di attività dell’anno 2013 si riferiscono alle procedure effettuate dai Cardiologi dell’U.O. di Cardiologia
Emodinamica e dai Chirurghi dell’U.O. di Chirurgia
Vascolare nel Laboratorio di Emodinamica - Centro Hub
- dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza (Pz) dotato di due sale e nel Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale di Matera (Mt) dotato di una sala.
È necessario segnalare, per quanto riguarda l’Emodinamica di Potenza, che un’avaria occorsa nella sala di elettrofisiologia ha comportato, per tutto l’anno, la condivisione di una delle sale di Emodinamica con i colleghi
elettrofisiologi, con conseguente impatto negativo su
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IL GIORNALE ITALIANO DI
CARDIOLOGIA INVASIVA
alcune procedure.
Per quanto riguarda l’Emodinamica di Matera i dati non
sono confrontati con l’anno precedente poiché l’attività
è stata ripresa ad anno abbondantemente iniziato.
Le sedute totali sono state 2248 (Pz) e 575 (Mt). Se per
Potenza escludiamo le procedure vascolari periferiche e
le procedure strutturali, eseguite esclusivamente per via
femorale, si può affermare che il 61% circa delle procedure sono state effettuate da accesso radiale (1196); a
Matera il dato è pari al 56% circa (325).
Si segnala a Potenza una lieve riduzione delle angioplastiche coronariche (874 vs 918, - 4,7%), anche se si registra
un lieve incremento delle angioplastiche complesse, multivaso e con assistenza ventricolare mediante impianto di
IABP; sono state infine effettuate 2 procedure ibride
durante lo stesso ricovero. A Matera sono state effettuate
240 PTCA.
Continua, anche con l’apporto di Matera, l’incremento
importante delle angioplastiche primarie: erano 82 nel
2011, 107 nel 2012, sono state 187 nel 2013 (Mt 41
PPCI), il 65% circa in più. L’obiettivo proposto da Stent
for Life per la Regione Basilicata è di 353 PPCI/anno. Se
consideriamo anche il numero delle PTCA rescue (26 a
Pz, 4 a Mt), il numero dei riperfusi nel 2013 sale a 217,
un dato che si avvicina in modo considerevole all’obbiettivo Stent for Life e che dovrebbe comprendere, in
una rete disegnata principalmente sulla trombolisi (in
considerazione della morfologia del territorio), anche il
numero dei pazienti trombolisati con successo; purtroppo non è possibile pubblicare tale dato.
In 123 (40 a Mt) procedure di rivascolarizzazione durante STEMI è stato utilizzato un sistema di tromboaspirazione (+33%).
Si segnala un lieve incremento delle valutazioni FFR (57
vs 51, 14 a Mt).
Nel Laboratorio di Potenza si registra un lieve incremento del numero delle procedure LASER assistite (16 vs
13) e un lieve decremento delle procedure con Rotablator (10 vs 12). In significativo incremento le procedure
IVUS assistite (28 vs 16, +75%).
Le procedure di impianto percutaneo della valvola aortica (TAVI) sono state 34 (nel 2012 erano state 43, 10%); di queste 33 sono state eseguite per via transfemorale, 1 per via trans-succlavia.
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N. 2 • 2014
Sono state effettuate 38 procedure di chiusura transcatetere di PFO (19 nel 2012, +50%) e 3 di chiusura di
DIA, tutte con monitoraggio ecografico intracardiaco.
Nel 2013 sono state avviate le procedure di denervazione renale con 5 interventi, di MitraClip con 5 interventi
e di chiusura dell’auricola sinistra con un intervento alla
fine dell’anno.
Le procedure di interventistica periferica sono state 189
(+41%): 51 PTA delle carotidi, 10 del distretto iliaco/femorale, 9 PTA di altri distretti. Le procedure di
endoprotesi per aneurisma dell’aorta addominale sono
state 35 (+52%), 2 le endoprotesi impiantate per aneurismi in altri distretti.
Calabria - Dott. Bindo Missiroli
Il confronto dei dati rispetto all’anno 2012 documenta
la stabilità del numero di procedure totali, eseguite con
ulteriore incremento dell’approccio radiale (+10,5%).
Permane meno indagato l’albero coronarico femminile
(stabile al 32%).
Hanno subito una riduzione:
• il numero di coronarografie totali (9%);
• il numero di angioplastiche (20%);
• il numero di PCI rescue (8%);
• il numero di Bare Metal Stent (20%);
• il numero di procedure FFR guidate (8%).
Per converso si documenta un incremento di:
• numero di procedure OCT guidate (passate da 9 a 39);
• numero di procedure di aspirazione del trombo (+10%);
• numero di chiusura di PFO (+12%);
• numero di procedure di TAVI (+12%);
• numero di procedure di MitraClip (passate da 10 a 15).
Rimane pertanto stabile il numero delle PCI primarie
(400 x milione di abitanti), costantemente al di sotto dei
parametri nazionali ed espressione di una mancata implementazione della rete delle urgenze. Per contro, tutti i
Centri Hub continuano ad essere al di sopra delle 400
PCI/anno, dato quest’ultimo non uniforme su tutto il
territorio nazionale.
Campania - Dott. Ciro Mauro
Nel corso del 2013 si è assistito a una conferma del
numero totale di coronarografie ed angioplastiche coronariche, realizzando un dato in linea con quello degli
DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
ultimi anni dal punto di vista quantitativo. Analizzando
più a fondo i dati a nostra disposizione provenienti da
tutti i Laboratori regionali si osserva un aumento della
complessità delle procedure di interventistica coronarica:
il numero totale di multivessel PCI è infatti aumentato
(+6,1%) rispetto all’anno precedente; si osserva il definitivo sorpasso dei DES (+18,2% rispetto ai dati 2012) a
svantaggio dei BMS (-41,6%) rispetto all’anno precedente, segno che la safety raggiunta dai DES di ultima generazione ha convinto la maggior parte dei Laboratori
riguardo l’utilizzo di questi device anche nel setting delle
sindromi coronariche acute. Confermato anche il trend
che vede l’incremento dell’utilizzo dell’accesso radiale
(+2,6%) rispetto a quello femorale (-14%), dato uniforme per quello che riguarda l’attività di tutti i Laboratori.
Il dato forse più significativo per quello che riguarda
l’interventistica coronarica è quello dell’incremento delle
angioplastiche primarie (+6,13%), confermando che la
lunga rincorsa della Regione Campania al raggiungimento di valori prossimi alla media nazionale di angioplastiche primarie per numero di abitanti sta dando i suoi
risultati.
Viene confermato anche quest’anno un costante incremento del ricorso all’uso di sistemi di tromboaspirazione
(+4,4% rispetto al 2012).
Per quanto riguarda le tecniche di imaging coronarico e/o
di valutazione funzionale si registra un calo del 20% delle procedure di IVUS/FFR e una sostanziale tenuta delle
procedure con OCT, attribuibile probabilmente ai sacrifici fatti sul piano economico dalla Regione per conseguire dopo tanti anni un bilancio economico di pareggio
che speriamo potrà consentire nel futuro un investimento più razionale delle risorse, consentendo così un miglioramento anche della qualità dei servizi offerti.
Nel campo dell’interventistica non coronarica si osserva
una diminuzione del numero complessivo di angioplastiche periferiche (-6,4%), prevalentemente legata alla riduzione delle PTA del distretto iliaco, mentre aumentano le
endoprotesi vascolari (+41%), incremento dovuto quasi
esclusivamente al trattamento dell’aneurisma dell’aorta
addominale. Altro importante segnale proviene dalle
TAVI (-18% rispetto al 2012). Sul versante delle cardiopatie congenite i dati 2013 mostrano un aumento delle
procedure di chiusura di DIA e PFO (rispettivamente
DEI
DELEGATI REGIONALI
+11% e +16,5 %).
L’impianto di MitraClip ha visto un notevole incremento
(+37,9%) del numero di procedure effettuate, confermando l’interesse verso questo nuovo trattamento, dato
che è aumentato il numero di Centri che effettuano la
procedura, lasciando presagire un trend in costante
aumento anche negli anni a venire.
Complessivamente, i dati di volume del 2013 riguardanti i Laboratori di Emodinamica della Campania confermano, con poche eccezioni, quelli dell’anno precedente,
mentre vi sono numerosi segnali che testimoniano un
notevole ampliamento e miglioramento della quantità e
della qualità assistenziale offerta.
Emilia Romagna - Dott. Fabio F. Tarantino
Censimento dei Laboratori di Emodinamica e assetto
organizzativo
Nell’anno in corso è stato effettuato un censimento dei
livelli di attività e degli aspetti organizzativi dei Laboratori di Emodinamica operanti nella nostra Regione.
L’attività di cardiologia interventistica nella Regione
Emilia-Romagna nell’anno 2013 è effettuata da 16
Laboratori di Emodinamica così distribuiti:
• 12 Laboratori situati in strutture di Ospedalità Pubblica;
• 4 Laboratori situati in strutture di Ospedalità Privata
accreditata
e di cui:
• 11 Emodinamiche Hub con attività H24/24;
• 1 Emodinamica spoke;
• 2 Laboratori di strutture Private accreditate per alta
specialità di Cardiochirurgia.
Nell’ambito dei 12 Laboratori pubblici 7 sono organizzate in Unità Operative Semplici (UOS), 4 come responsabilità delegata attraverso incarico di elevata professionalità (IPAS) ed 1 non possiede formalmente una responsabilità attribuita. Nessuna delle UOS afferisce ad un livello gerarchico dipartimentale e ne possiede gestione diretta delle risorse umane; solo 3 delle 7 UOS hanno una
gestione diretta del budget assegnato di spesa.
La dotazione tecnologica è costituita da 29 angiografi
con impianto fisso e 3 impianti portatili; le sale angiografiche sono in tutto 29, la maggior parte dei Laboratori possiedono 2 sale angiografiche disponibili per l’attività diagnostica ed interventistica.
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IL GIORNALE ITALIANO DI
CARDIOLOGIA INVASIVA
Il personale in attività nei Laboratori di Emodinamica
nell’ospedalità pubblica della Regione è costituito da:
• 50 medici, con un rapporto di 4,2 unità/laboratorio;
• 116 infermieri, con un rapporto di 8,6 unità/laboratorio;
• 70 tecnici sanitari di radiologia, con un rapporto di
5,8 unità/laboratorio.
Il team che effettua la pronta disponibilità H24/24 e
nella maggior parte dei Centri costituito da 1 medico-1
infermiere-1 tecnico; solo tre Laboratori utilizzano un
team costituito da 1 medico-2 infermieri-1 tecnico.
Dati delle attività principali
I volumi complessivi di attività del 2013 sono sostanzialmente stabili con l’andamento dei due anni precedenti con un lieve incremento delle sedute effettuate
(+3,5%). La popolazione femminile afferente ad una
procedura invasiva è cresciuta dal 32% al 37%.
Attività di diagnostica ed interventistica coronarica
Anche il 2013 ha visto una tendenza alla stabilità dei
volumi di attività diagnostica ed interventistica coronarica con una lieve riduzione del numero totale di pazienti trattati con PCI (13%), ma una numero sovrapponibile all’anno precedente sia di coronarografie (n. 22473)
che di angioplastiche coronariche (n. 11752) ed un rapporto coronarografie/PCI di 2:1. Stabili anche i dati
relativi alle procedure multivasali che vedono incrementare tuttavia il numero di vasi effettuati in unica seduta
(+19%). Il numero complessivo di PCI per abitante della Regione nell’anno 2013 è di 2021 per 1.000.000 abitanti. L’approccio radiale si conferma largamente nella
nostra Regione come il prevalente accesso vascolare con
il 74% dei casi effettuati.
Angioplastica Primaria (P-PCI) nell’Infarto Miocardico Acuto
Pressoché invariato numero di P-PCI (n. 2619) effettuato nelle 11 Emodinamiche Hub rispetto al 2012 con un
significativo incremento di PCI rescue, prevalentemente
a carico di un unico territorio. Le procedure con utilizzo
della tromboaspirazione si riducono del 28%. Il numero
complessivo di P-PCI per abitante della Regione è nell’anno 2013 di 581 per 1.000.000 abitanti.
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N. 2 • 2014
Utilizzo di stent e device
Stabile il numero di procedure con impianto di almeno
uno stent e incremento significativo (+37%) dell’utilizzo
di palloni a rilascio di farmaco (DEB). Lieve incremento
di procedure con utilizzo di almeno un DES il cui numero complessivo impiantato (n. 11597) vede un deciso
aumento (+33%) e questo può essere motivato sia dalla
maggiore complessità del case mix trattato (rapporto
DES+BARE/PCI: 1,49) che dall’introduzione a gennaio
2013 della gara regionale che ha visto una significativa
riduzione del costo medio di acquisto. Decisamente
ridotto il numero di procedure con IVUS (-36%) e con
OCT (-30%) cresce lievemente l’utilizzo della guida di
pressione (FFR; +9%). Invariato il numero di procedure
con aterectomia rotazionale (Rotablator; n. 120).
Interventistica Strutturale Cardiaca
Il 2013 ha visto un deciso incremento delle procedure di
chiusura del PFO (n. 280; +38%) e di chiusura dell’auricola sinistra (n. 48; +45%). Cresce il numero di TAVI
(n. 165; +29%) il cui accesso prevalente è quello femorale, ma con un maggior utilizzo rispetto all’anno precedente dell’accesso transapicale (n. 36; +58%) e transaortico (n. 17; +82%) evidenza della maggiore complessità
dei pazienti trattati. Compare per il primo anno la procedura di riparazione valvolare con Clip Mitralica con
12 casi, effettuati tutti in un singolo Centro.
Attività di Interventistica Periferica ed Endovascolare
e RDN
Incrementano complessivamente le procedure di rivascolarizzazione periferica (PTA) rispetto al 2012 (n.
2320; +8%) con un numero stabile di PTA della carotide (n. 414), ma un incremento del trattamento del
distretto femoro/popliteo/BTK (n. 1505; +16%). Stabili
le procedure di riparazione endovascolare della patologia
aortica (EVAR) sia addominale che toracica. Le procedure di RDN sono aumentate (n. 21; +24%), anche se
effettuate solo in quattro Centri.
Commento
L’attività di diagnostica ed interventistica cardiovascolare nelle 16 strutture attive in Regione Emilia-Romagna,
nell’anno 2013 ha visto una sostanziale conferma e sta-
DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
bilità del volume complessivo delle principali attività
registrate nei due anni precedenti. Si segnala un incremento della complessità dei pazienti trattati, evidenziata
da un numero maggiore di procedure multivasali effettuate nella stessa seduta, da un numero superiore di
DES impiantati e da un elevato rapporto stent/PCI. In
sensibile riduzione l’utilizzo di sistemi di imaging coronarico (IVUS e OCT) e la tromboaspirazione nelle P-PCI.
Per quanto riguarda l’interventistica strutturale cardiaca
si segnala un incremento sensibile delle TAVI, chiusura
del PFO e dell’auricola sinistra pur segnalando che il
numero complessivo di valvole percutanee rimane probabilmente sottostimato dalla limitazione nel numero
imposta dall’Agenzia Sanitaria Regionale. Da quest’anno
compare nelle attività della Regione anche la procedura
di riparazione valvolare con Clip Mitralica con 12 casi
effettuati in un singolo Centro. Non sembra decollare la
procedura di denervazione renale (RDN) che vede ancora
un numero limitato di procedure ed effettuate in pochi
Centri. Ancora in sensibile incremento, infine, l’attività
di interventistica periferica ed endovascolare in particolare per un maggior numero di rivascolarizzazioni del
distretto femorale/popliteo/BTK.
Friuli Venezia Giulia - Dott. Riccardo Neri
Regione con popolazione di 1.233.000 abitanti, due terzi dei quali vivono in centri di piccole dimensioni o in
campagna ed un terzo in aree urbane, con importante
afflusso turistico prevalente nei mesi estivi.
L’attività di Emodinamica è svolta in tre Centri operativi
H24, Pordenone, Udine e Trieste (gli ultimi due affiancati anche da cardiochirurgia), ai quali fanno capo le
rispettive aree vaste in cui è suddiviso il territorio.
I Centri utilizzano per refertazione un software disposto
dalla Regione con sistema di immagazzinamento dati
centralizzato (PACS, Picture Archiving and Communication System), due di questi hanno adottato l’ultima versione che tuttavia si presenta complessa e non ancora
operativa con tutte le funzionalità previste.
Il numero relativamente ridotto delle procedure effettuate rende difficile l’analisi dei dati, ma possibili alcuni
commenti.
Anche per il 2013 si rileva il trend di diminuzione delle
procedure, già segnalato in precedenza, che può essere
DEI
DELEGATI REGIONALI
verosimilmente attribuito ad una riduzione nell’incidenza della malattia aterosclerotica, ad un più attento utilizzo delle risorse in un quadro generale di ottimizzazione
dei servizi, ad una riduzione delle recidive di malattia
per una maggior efficienza di trattamento e di prevenzione secondaria ed infine ad un incremento nell’utilizzo
di metodiche diagnostiche non invasive.
Interventistica coronarica
Complessivamente come dato grezzo il numero delle
procedure ha subito una riduzione del 3,3% per quanto
riguarda le coronarografie e del 4,9% per le PTCA,
ancor più accentuato rispetto quanto rilevato nel 2012.
Da sottolineare il costante e progressivo incremento dell’approccio radiale che si conferma come standard in
tutte le procedure (+5,6% rispetto al precedente anno)
utilizzato nell’80% degli esami diagnostici e nel 68%
nelle PTCA.
Solo nel Centro privo di cardiochirurgia il numero di
angioplastiche eseguite supera il 50% degli esami diagnostici ed è stabile il numero di PTCA multivasali e di quelle multivasali effettuate nella stessa seduta, mentre negli
altri Centri il numero di queste ultime si è ridotto del 23
e del 26% rispetto al 2012, probabilmente per la necessità di risolvere rapidamente le problematiche del paziente.
Sostanzialmente invariato il numero delle angioplastiche
primarie, 592 contro 594 del 2012, che conferma una
discreta e consolidata efficienza del sistema di monitoraggio e soccorso territoriale, sebbene il numero di 480
PTCA primarie per milione di abitanti sia ancora inferiore a quello della media nazionale. Del tutto episodico
il ricorso ad angioplastica rescue, a conferma del buon
funzionamento della rete e della quasi completa scomparsa nell’utilizzo della fibrinolisi nell’infarto miocardico
a favore della riperfusione meccanica.
Costante l’incremento nell’utilizzo di DES (+6,4%
rispetto al 2012) con un aumento del 12,3% nel numero degli stent utilizzati, verosimilmente dovuto a trattamento di patologie sempre più complesse.
Non sono disponibili dati per quanto riguarda l’utilizzo
di BVS che vengono abitualmente impiegati.
In riduzione anche il numero di PTCA eseguite in corso
di seduta diagnostica, verosimilmente per una maggior
complessità della malattia, la presenza di copatologie e la
17
IL GIORNALE ITALIANO DI
CARDIOLOGIA INVASIVA
necessità di discussione collegiale per quanto riguarda la
modalità di rivascolarizzazione (-13,7%).
Due Centri sono dotati di Rotablator, uno dei quali lo
impiega nel 5,8% delle procedure di angioplastica, così
come nell’anno precedente, mentre ha notevolmente
ridotto l’utilizzo di laser a casi altamente selezionati
anche per l’elevato costo della procedura.
Sostanzialmente invariato il ricorso all’utilizzo di sistemi
di aspirazione di trombi.
Invariato e limitato l’utilizzo di metodiche di imaging
intracoronarico ed in particolare di IVUS, mentre un
unico Centro esegue valutazioni con OCT dal 2012 ed
un secondo Centro se ne è recentemente dotato e ne ha
iniziato l’utilizzo.
Notevolmente incrementato l’uso di sistemi di valutazione funzionale (+59,6% rispetto al 2012) in relazione
ad un più attento approccio a patologie complesse e
multivasali.
Interventistica strutturale
Biopsie endomiocardiche vengono effettuate frequentemente nell’unico Centro dotato di cardiochirurgia autorizzata al trapianto cardiaco, sporadicamente negli altri
Centri per follow-up di trapiantati o a scopo diagnostico.
Rara l’attività rivolta alla correzione di cardiopatie congenite.
Continua l’esperienza di chiusura di forame ovale pervio
nei due Centri dotati di cardiochirurgia, sostanzialmente stabile, sebbene la metodica sia utilizzata in un numero ridotto di casi altamente selezionati.
Negli stessi Centri viene eseguito l’impianto percutaneo
di valvola aortica (TAVI), mentre la valvuloplastica aortica è solitamente utilizzata come intervento ponte o in
preparazione alla stessa e raramente come trattamento
terapeutico, in questo caso anche nel Centro privo di
cardiochirurgia.
Un unico Centro dotato di cardiochirurgia ha iniziato
un programma di trattamento dell’insufficienza mitralica per via percutanea con utilizzo di clip dal 2012 con
incremento notevole della metodica ed impianto di 12
MitraClip nel corso del 2013.
Interventistica periferica
L’angioplastica periferica nella nostra Regione è solita18
N. 2 • 2014
mente eseguita in Servizi di radiologia interventistica,
ma dal 2012 uno dei Centri ha iniziato, pur con notevoli difficoltà organizzative e nonostante l’importante
assorbimento di risorse che questa comporta, un programma di interventistica periferica prevalentemente
rivolta al trattamento del piede diabetico senza tuttavia
trascurare la possibilità di intervenire anche in caso di
necessità in altri distretti.
Nello stesso Centro è stato testato anche un sistema di
trattamento dell’ipertensione arteriosa refrattaria con
denervazione renale.
Lazio - Dott. Stefano Rigattieri
Nel panorama dell’Emodinamica laziale, rispetto al
2012, si è registrata la chiusura di due Laboratori, di cui
uno rimasto attivo solo nel primo trimestre 2013.
Attualmente sono pertanto attivi 24 Laboratori, 5 dei
quali ubicati in provincia (Formia, Frosinone, Latina,
Rieti, Viterbo) mentre i rimanenti sono ubicati nell’area
metropolitana di Roma. Quattro Laboratori (gli stessi
del 2012) non hanno inviato i propri dati di attività.
Rispetto al 2012 si è verificata una lieve riduzione nel
numero di procedure totali (-3%) e di PCI (-1,6%).
Per quanto riguarda l’interventistica coronarica, si registra un ulteriore incremento dell’accesso radiale, utilizzato nel 67% delle sedute effettuate e nel 77% delle coronarografie. Le PCI primarie sono lievemente aumentate
(+4%) con contestuale riduzione delle PCI rescue; le
procedure di tromboaspirazione sono state eseguite nel
38% delle PCI primarie, con incremento del 9% rispetto al 2012.
In aumento il numero di PCI multivasali (+23%) in
gran parte legato all’aumento di PCI staged (+43%), che
percentualmente rappresentano il 47% delle PCI multivasali contro il 40% del 2012.
L’impiego dei palloni e degli stent medicati è aumentato
(+6% e +10%, rispettivamente); la prevalenza di DES
nell’ambito del totale degli stent impiantati è passata dal
68% del 2012 al 75% attuale. Per quanto attiene alle
metodiche di imaging intracoronarico, si è registrato un
incremento nelle procedure IVUS-guidate (+32%) laddove, al contrario, la metodica OCT stenta ad affermarsi nell’uso clinico quotidiano (-9% rispetto al 2012)
essendo essenzialmente concentrata in due Centri ad
DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
alto volume che da soli eseguono il 70% delle procedure
OCT totali. Incrementato del 26% l’utilizzo della guida
di pressione/FFR, il cui utilizzo è esattamente raddoppiato rispetto al 2011. In calo (-14%) ed utilizzata appena nell’1% delle PCI l’aterectomia rotazionale.
Per quanto riguarda l’interventistica strutturale, la variazione più significativa rispetto all’anno precedente è relativa alle procedure di chiusura percutanea di PFO (riduzione del 30%). Considerando in aggregato le procedure
interventistiche sul setto interatriale (DIA+PFO), che
erano state conteggiate insieme nel 2011, la riduzione di
tali procedure nel 2013 rispetto al biennio precedente
risulta del 19%. Tale dato è probabilmente legato ad una
maggior selezione dei pazienti candidati a chiusura percutanea del PFO.
In aumento le procedure di TAVI (+11%), per lo più
eseguite per via percutanea transfemorale (68%, dato in
linea con il 2012) e di correzione dell’insufficienza
mitralica con clip (25 a fronte di 3 nel 2012); in calo (33%), e comunque numericamente esigue, le procedure
di occlusione dell’auricola sinistra.
Infine, non si può non notare una netta diminuzione
delle procedure di interventistica vascolare periferica sia
rispetto al 2012 che rispetto al biennio 2011-2012; le
PTA complessivamente si sono ridotte del 46%, con un
calo che ha interessato in maniera sostanzialmente simile
i vari distretti (carotide -44%, iliaco-femorale -48%,
femoro-popliteo/BTK -51%).
Stabili, ancorché numericamente esigue, le procedure di
denervazione renale e di PTA renale.
Liguria - Dott. Claudio Rapetto
Rispetto al 2012 si registra una lieve riduzione del
numero totale delle sedute (8794 → 8179 circa 7%) con
numero di coronarografie sostanzialmente uguale (7431
→ 7408) e lieve riduzione del numero totale delle PCI
(3884 → 3627).
Si osserva un incremento del 50% degli esami diagnostici per cardiopatie congenite (58 → 102) limitato però ad
un singolo Centro (Villa Azzurra).
Sette Centri su 9, ben distribuiti sul territorio, hanno
attività H24, garantendo l a possibilità di accesso alla
PCI primaria alla totalità dei pazienti con STEMI.
Il numero di PCI primarie è rimasto di alto livello quan-
DEI
DELEGATI REGIONALI
titativo e sostanzialmente invariato (1193 → 1125).
L’accesso radiale per la diagnostica e l’interventistica
coronarica è quello maggiormente usato a livello regionale, dove 6 Centri su 9 lo utilizzano di default (femorale 3620 → 2950, radiale 4913 → 5169).
Si rileva una lieve flessione delle PCI multivaso totali
(995 → 874) e di quelle staged in particolare (418 → 329),
con lieve aumento invece delle procedure multivasali in
singola seduta (411 → 545).
Nel 95% delle PCI viene impiantato uno stent (BMS/
DES). In particolare c’è stato un incremento nel numero
di PCI con almeno 1 DES (2275 → 2583), così come nel
numero di DES impiantati (3493 → 3636), e parallelamente una riduzione dell’uso di BMS (1664 → 1009).
Il numero di procedure con DEB, seguite o meno da
stent, è incrementato di circa il 20% (98 → 128).
Si registra una modesta flessione nell’uso di sistemi di
tromboaspirazione (786 → 657) e nell’utilizzo del Rotablator (64 → 47); marginale l’utilizzo del laser (0 → 6).
Le procedure IVUS assistite si sono ridotte (173 → 119)
mentre resta stabile il numero delle procedure FFR guidate (313 → 308), l’utilizzo dell’OCT è ancora un’esperienza
preliminare limitata ad alcuni Centri (15 → 11).
L’attività di occlusione di DIA (3 → 5) e dell’auricola
sinistra (3 → 6) è limitata; lo stesso dicasi per la denervazione renale (6 procedure). In netto calo le occlusioni di
PFO (41 → 19), dato prevedibile in considerazione dei
recenti orientamenti della Letteratura.
Il numero di valvuloplastiche aortiche è sostanzialmente
stabile (67 → 72), ma è quasi raddoppiato il numero di
valvuloplastiche seguite da protesi (26 → 43). Aneddotico l’uso della valvuloplastica mitralica (0 → 1).
Le TAVI vengono sempre eseguite nell’unico Centro
regionale dotato di Cardiochirurgia (ospedale Genova S.
Martino), con la partecipazione attiva degli operatori
delle varie Emodinamiche liguri, che affiancano il team
residente. Il numero di TAVI si è lievemente ridotto (48
→ 38, 22 protesi Edwards, 16 protesi Medtronic); la via
femorale resta la più utilizzata (46 → 34) e si è iniziato ad
utilizzare anche l’accesso succlavio (0 → 4).
Al momento nessun Centro ha ancora iniziato un’attività di riparazione della mitrale per via percutanea.
Le PTA periferiche vengono eseguite solo in due Centri
a motivo della presenza dei Radiologi Interventisti in
19
IL GIORNALE ITALIANO DI
CARDIOLOGIA INVASIVA
tutti gli ospedali con Emodinamica e hanno comunque
subito una riduzione (188 → 139). La maggior parte delle procedure di PTA risulta a carico del distretto femoropopliteo (99 → 97); numericamente basse le PTA del
distretto iliaco-femorale (22 → 19), carotideo (18 → 15
con uso però di sistemi di protezione embolica nel 100%
dei casi), e renale (5 → 2).
Lombardia - Dott. Giuseppe Musumeci
I dati di attività sono stati forniti da 52 dei 54 Laboratori della Regione.
Rispetto ai dati di attività del 2012 si osserva un modesto incremento delle procedure di interventistica coronarica, un significativo incremento delle procedure
interventistiche strutturali sulla valvola aortica, e delle
procedure interventistiche sulla valvola mitrale con una
significativa riduzione degli interventi sul distretto periferico.
Interventistica coronarica
L’aumento dell’attività di interventistica coronarica interessa il 52% dei Laboratori lombardi. Ventinove Laboratori (55,7%) hanno eseguito più di 400 PCI l’anno e di
questi, cinque Laboratori (9,6%) hanno eseguito più di
800 PCI l’anno e di questi solo tre Laboratori più di
1000 PCI l’anno.
Più in dettaglio si rileva:
• un modesto incremento delle PCI totali da 26.268 a
26.499. Il numero di pazienti sottoposti a PCI è invece
leggermente diminuito passando da 23.200 a 23.079;
• l’accesso prevalente è stato quello radiale che ha visto
un notevole incremento passando dal 49% al 57% dei
casi;
• Le PCI multivaso, che rappresentano il 28,8% delle
PCI totali, sono modestamente diminuite rispetto al
2012 passando da 7763 a 7635; il 65% delle quali eseguite in un’unica seduta (nel 2012 erano il 66%);
• il numero di procedure con stent è aumentato da
23.624 a 24.492. Chiaramente anche il numero totale
di stent utilizzati è aumentato con significativo incremento della percentuale di DES utilizzati che è passata
dal 69,3% al 74,9%;
• significativo incremento delle PCI primarie passate da
5346 a 5680; solo 14 Centri (27%; l’anno scorso era20
N. 2 • 2014
no 12 Centri) hanno eseguito più di 150 PCI primarie
nel corso del 2013;
• riduzione dell’utilizzo di FFR passata da 1500 a 1400
procedure, aumento dell’uso di OCT passato da 106 a
186 procedure, minima riduzione di quello di IVUS
da 1644 a 1641.
Interventistica strutturale sulle valvole
• il numero delle procedure di impianto di protesi percutanee aortiche nel 2013 è significativamente aumentato rispetto al 2012 passando da 517 a 611 procedure;
• i Centri che hanno effettuato interventi di impianto di
protesi valvolari aortiche sono stati 17 (32,7%) e di
questi in soli 5 Centri sono state impiantate più di 40
valvole nel 2013;
• gli interventi di riparazione mitralica sono sensibilmente aumentati rispetto al 2011 passando da un
totale di 102 nel 2012 a 169 nel 2013;
• i Centri che hanno eseguito questo intervento sono
stati 13 (25%) e di questi in 6 Centri sono stati eseguiti più di 10 casi.
Interventistica dei distretti periferici
Il numero delle PTA periferiche totali è notevolmente
diminuito passando da 4078 a 3701.
Per quanto riguarda i vari distretti si è osservato:
• un aumento delle PTA Carotidee da 588 a 612;
• un aumento del numero di PTA renali eseguite da 129
a 133;
• un aumento delle PTA dell’arteria succlavia (da 68 a
88);
• un aumento delle PTA del distretto iliaco femorale
soprainguinale (da 688 a 722);
• un aumento delle PTA femoro/poplitee/BTK (da
1970 a 1988);
• una sensibile riduzione delle PTA degli altri distretti
vascolari passate da 635 a 158.
Marche - Dott. Gabriele Gabrielli
In base ai dati forniti dai Laboratori di Emodinamica
della Regione si osserva una sostanziale stazionarietà per
quanto riguarda il numero delle procedure totali effet-
DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
tuate rispetto all’anno precedente, con un lieve incremento per quanto riguarda i Laboratori di Ascoli e
Macerata. L’accesso radiale sinistro continua ad essere
l’accesso preferito.
Il numero delle angioplastiche primarie appare incrementato soprattutto per quanto riguarda la sede di Pesaro e Macerata (circa 29%), nonostante quest’ultima sede
non effettui ancora l’H24 (per carenza di personale).
Ulteriore incremento, rispetto all’anno precedente, del
numero delle procedure interventistiche multivasali per
quanto riguarda il Laboratorio di Ancona (50%).
Il numero globale delle angioplastiche coronariche appare ulteriormente aumentato, soprattutto per quanto
riguarda i Laboratori di Ascoli e Macerata, con un incremento dell’utilizzo di DES nei vari Laboratori, particolarmente consistente nel caso di Ancona (56%) e Macerata (40%). Netto incremento dell’utilizzo di DEB nel
Laboratorio di Ancona (l’anno precedente il device non
era disponibile).
Incrementato l’utilizzo di IVUS e FFR, più evidente nei
Laboratori di Pesaro e Ancona (IVUS) e Ancona e
Macerata (FFR).
In lieve riduzione il numero delle procedure pediatriche,
sia diagnostiche che interventistiche, eseguite nel solo
Laboratorio di Ancona.
Sempre per quanto riguarda il Laboratorio di Ancona, si
assiste ad una riduzione del numero di protesi valvolari
aortiche percutanee da riferire alla sospensione temporanea dell’attività di impianto; in lieve riduzione anche il
numero di endoprotesi aortiche impiantate, che sono
invece aumentate nel Laboratorio di Pesaro.
Per quanto riguarda l’interventistica periferica, si assiste
ad un incremento nei Laboratori di Pesaro (renali),
Ascoli (carotidi) e Ancona (succlavie e renali), pur permanendo comunque attività saltuaria.
Molise - Dott.ssa Addolorata Carcagnì
Le procedure totali eseguite in Molise per l’anno 2013
sono 2454 su una popolazione di circa 300.000 abitanti
con una grossa quota sul distretto coronario (2242 coronarografie e l’esecuzione di 877 PTCA). Nell’analisi dei
dati dei singoli Centri si nota un lieve trend in positivo
dell’Ospedale Veneziale di Isernia, ma questi devono
intendersi come la somma dall’attività dell’Emodinami-
DEI
DELEGATI REGIONALI
ca dell’Ospedale Veneziale e dell’Ospedale Cardarelli di
Campobasso, diretti entrambi dal dottor Versaci e muniti entrambi di sala Emodinamica. Inoltre, si evidenzia
una buona quota di procedure sul periferico che vengono
eseguite in questi Centri in collaborazione con la Chirurgia Vascolare e che sono pazienti ricoverati in quest’ultima UO.
Un dato che colpisce in Molise è l’essere passati in pochi
anni dall’assenza assoluta di Emodinamiche ad un proliferare di sale, ben 4 con l’attivazione da circa 2 anni di
quella dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, su un
territorio con una popolazione di circa 300.000 abitanti.
Tale condizione è stata determinata dall’assenza di una
programmazione sanitaria regionale, completamente
paralizzata negli ultimi anni da un piano di rientro che,
di fatto, ha permesso scelte sanitarie non logiche. Pertanto, a fronte di un proliferare di sale di Emodinamica
si nota un numero relativamente basso di PTCA primarie (123 casi) e relativamente alto di PTCA rescue (44
casi) e non sono noti i numeri di pazienti trasferiti fuori
regione. Questa condizione è legata alla mancanza di
una reale H24 degli ospedali collegati al 118 in modo
particolare del Veneziale di Isernia e dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso, oltre che alla completa assenza di
una rete per le urgenze/emergenze.
Piemonte - Dott. Mauro De Benedictis
Il numero totale di sedute effettuate nel 2013 è stato
sostanzialmente sovrapponibile a quello dell’anno precedente, così come non è cambiato il numero dei Laboratori aperti sul territorio piemontese, nonostante la volontà politica di chiudere alcuni dei Centri operanti nella
nostra Regione.
È ancora aumentata la preferenza degli operatori per
l’accesso radiale (58,7% vs 52,2% del 2012).
Complessivamente, sono state effettuate circa 500
PTCA in più rispetto all’anno precedente, con un incremento di 106 PCI primarie (nonostante la persistenza di
problematiche tecnico-organizzative della rete IMA
regionale).
Ad un aumento del numero di DES utilizzati (dal 66,5
al 73,3%) ha fatto da contraltare una diminuzione del
ricorso alle tecniche di imaging, mentre l’uso delle guide
di pressione è rimasto invariato. Questi dati fanno pen21
IL GIORNALE ITALIANO DI
CARDIOLOGIA INVASIVA
sare alla necessità di concentrare le sempre più limitate
risorse economiche su dispositivi indispensabili, a discapito di tecniche che possono essere considerate ancillari.
Sul versante dell’interventistica sulle valvole, il numero
di procedure di TAVI e di riparazione mitralica si è
ridotto rispetto all’anno precedente (TAVI 137 vs 161,
MitraClip 11 vs 17), verosimilmente ancora una volta a
causa dell’impegno economico legato all’apertura e al
mantenimento di questi programmi; solo 2 Centri hanno effettuato più di 20 procedure di sostituzione valvolare aortica transcatetere.
È aumentato il numero di valvuloplastiche aortiche (86
vs 77) e di chiusura dell’auricola sinistra (35 vs 24).
L’attività di interventistica periferica è calata del 17%.
Puglia - Dott. Nicola Signore
Il primo dato che mi sembra di dover rilevare è quello di
una sempre maggiore compattezza e uniformità dei 20
CathLab pugliesi che ormai hanno istituito il turno di
servizio H24 di reperibilità per la Rete IMA-SCA in 18
dei 20 Laboratori distribuiti sul territorio regionale.
Questo rispecchia il grande sforzo organizzativo che ha
visto coinvolti, in un unico tavolo tecnico, la nostra
Società Scientifica, i rappresentanti delle altre Società
Scientifiche, i Direttori delle Unità Operative di Cardiologia e le Istituzioni, sotto l’effetto favorente di Stent for
Life.
La raccolta dati attraverso un database è adesso presente
in 19 su 20 Laboratori pugliesi e questo affinerà il riscontro dei risultati dei prossimi anni permettendo di censire
gli ulteriori miglioramenti dei Laboratori con un progetto futuro di adesione completa dei CathLab in Gise-Network e raccolta dei dati in un Registro Regionale delle attività della Rete IMA-SCA.
Il dato incoraggiante viene da un generale incremento del
numero di procedure interventistiche in almeno 14 dei 20
Laboratori (di altri 3 non esiste un confronto con il
2012) con un incremento medio delle procedure del
22% (compreso tra 1,2% dell’O.C. San Paolo e il 42%
degli Ospedali Riuniti di Fg che in assoluto hanno avuto
il maggior incremento di attività). Solo in 2 Laboratori
si registrano decrementi di attività dell’ordine dell’1-2%.
Unica eccezione è il Laboratorio della Cardiologia Ospedaliera del Policlinico di Bari da me diretto che ha visto
22
N. 2 • 2014
una riduzione del 23% delle procedure interventistiche,
spiegato dal dimezzamento dei turni di reperibilità H24
per la Rete IMA del 118 per l’inserimento, negli stessi,
della seconda sala di Emodinamica afferente alla Cardiologia Universitaria del Policlinico di Bari. Pertanto il
dato Policlinico di Bari non è confrontabile con gli anni
precedenti per la variata organizzazione delle reperibilità
pur registrando un lieve incremento complessivo delle
procedure interventistiche salite da 447 a 475 angioplastiche.
Il numero delle coronarografie e delle angioplastiche è
significativamente salito dallo scorso anno (rispettivamente da 17.125 coronarografie del 2012 a 20.899 per
le coronarografie e da 7823 a 9040 angioplastiche totali)
con un incremento del 15% delle angioplastiche totali.
Ancora più rilevante mi sembra il dato delle angioplastiche primarie che sono salite nel numero complessivo da
1724 nel 2011, a 1823 nel 2012 e 2211 nel 2013 che
rappresenta la conferma di un trend in aumento delle
attività soprattutto nei Laboratori da poco avviati all’attività H24 e che rappresenta un incremento del 21%
rispetto al 2012.
Questo rappresenta un primo significativo traguardo
verso l’obiettivo dell’implementazione del trattamento
dello STEMI attraverso la Rete IMA-SCA fino al traguardo delle 600 PPCI/milione di abitanti e ci riposiziona in media nazionale con una percentuale di 552
PPCI/milione di abitanti.
Sardegna - Dott. Salvatore Ierna
I dati di attività del 2013 sono stati forniti da 6 Centri
su 6.
Mi fa piacere iniziare, come nuovo delegato regionale, con
la notizia che anche l’ultimo Centro che mancava all’appello per l’H24 ha intrapreso tale servizio nel Novembre
scorso.
Permane stabile il maggior uso nelle procedure di Emodinamica dell’accesso radiale verso l’accesso femorale.
Il numero delle PTCA è ulteriormente aumentato (2782
vs 2685), anche se con un incremento inferiore rispetto
agli anni precedenti.
Aumenta il numero delle PTCA primarie (798 vs 721),
segno questo che la rete dell’infarto sta sempre più ottimizzando il suo meccanismo, ma anche segno della sem-
DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
pre maggiore attenzione da parte di tutte le figure professionali coinvolte; tale dato è confermato, indirettamente, dalla riduzione delle PTCA rescue (19 vs 28).
Aumenta l’utilizzo degli stent medicati (DES) mentre si
riduce sensibilmente il numero dei Bare Metal Stent
(BMS).
Si incrementa l’utilizzo del Rotablator, dell’FFR, dell’IVUS e dell’OCT: si eseguono PTCA più complesse
(aumentano i pazienti anziani) e si utilizzano metodiche
di supporto che agevolano nella valutazione delle placche.
Si evidenzia un incremento notevole delle valvuloplastiche aortiche nell’adulto (31 vs 19).
Infine un lieve incremento nelle procedure di denervazione renale (RDN), anche se l’ultimo studio HTN-3,
ha creato se non una vera battuta d’arresto, sicuramente
una maggiore riflessione e ponderatezza sull’utilizzo di
tale metodica.
Sicilia - Dott. Antonio Rubino
Il volume complessivo di attività in Sicilia non si è ridotto (27.418 procedure totali contro 27.262 del 2012).
Saranno good news? Non è detto. Vi è stato un incremento di circa 1000 coronarografie e di poco più di 300
PCI.
Purtroppo stabili le procedure strutturali valvolari (p.es.
TAVI e MitraClip) e le occlusioni di auricola. In calo le
procedure per PFO (forse a ragione). Sostanzialmente
invariata l’interventistica periferica. Più sensibile il calo
di diagnostica e soprattutto di interventistica per le cardiopatie congenite e prevalentemente in pazienti in età
adulta, in quanto la flessione del Centro regionale dedicato ai pazienti pediatrici (<18 anni) è stata più limitata
(intorno al 20%).
Il bicchiere mezzo pieno?
1. Un ulteriore incremento del 4,8% delle PCI primarie
in una Regione target per Stent for Life e con la rete
per l’IMA non ancora decollata.
2. Un’ulteriore affermazione dell’approccio radiale oggi
pari al 62% delle procedure e al 73% delle PCI.
Altri segnali di tendenza?
1. L’ulteriore incremento di penetranza dei DES (80%
degli stent impiantati) ed utilizzati nel 78% delle PCI
contro il 73% del 2012.
DEI
DELEGATI REGIONALI
2. Il maggior ricorso all’imaging con OCT (+29%), con
stabilità di IVUS (+2%) e scarsa crescita della FFR
(+8%). L’impiego poco estensivo della pressure wire,
nonostante ormai le Linee Guida internazionali abbiano promosso la valutazione funzionale come raccomandazione forte prima della rivascolarizzazione, probabilmente risente maggiormente del periodo di
ristrettezze economiche durante il quale può purtroppo prevalere la considerazione economica sulla singola
procedura rispetto al vantaggio di lungo termine frutto di una PCI evitabile.
In conclusione l’Emodinamica siciliana va bene e progredisce sul settore più comune della cardiopatia ischemica, ma stenta ad evolvere “numericamente” in settori
di frontiera (patologia strutturale, cardiopatie congenite)
che semplicemente su criteri epidemiologici dovrebbero
crescere o quanto meno non impoverirsi. Dovremmo
fare uno sforzo per evitare di “ghettizzare” la cultura cardiologica “non coronarica” a pochi addetti ai lavori con
la speranza di contenere la spesa e assicurare la qualità.
La spesa, invece, si contiene prestando la massima attenzione all’intero panorama della cardiologia invasiva circa
l’appropriatezza delle indicazioni; la qualità, invece, si
assicura controllando la bontà dei risultati. Il risparmio
su procedure evitabili può dare la giusta linfa al corretto
trattamento dei nostri pazienti con le tecnologie più adeguate allo stato dell’arte. Non è più il tempo di dimostrare la quantità, bensì la qualità del nostro lavoro.
Toscana - Dott. Ugo Limbruno
Dati di attività forniti da 14 su 14 Laboratori della
Regione.
Distretto coronarico
Rispetto ai dati di attività del 2012 si osserva una sostanziale stabilità in termini di procedure totali, sito di accesso femorale vs radiale, coronarografie, angioplastiche
coronariche e percentuale di angioplastiche primarie
rispetto al totale delle angioplastiche. Anche nel 2013 si
osserva ulteriore riduzione dell’utilizzo di stent metallici
a favore di stent medicati (utilizzo di BMS sul totale di
stent utilizzati: dal 16% del 2012 al 12% del 2013). Stabile l’utilizzo di metodiche di valutazione anatomofunzionale intracoronarica quali IVUS, OCT, FFR.
23
IL GIORNALE ITALIANO DI
CARDIOLOGIA INVASIVA
Distretto periferico
Lieve riduzione del numero complessivo delle procedure
di PTA (-7%). Le riduzioni più significative si evidenziano nel distretto carotideo (-15%). Incremento, anche se
in termini assoluti si tratta solo di poche unità, delle
procedure di denervazione renale (da 7 a 24 procedure).
Interventistica strutturale
Ulteriore incremento nel corso del 2013 delle procedure
di chiusura dell’auricola sinistra (da 41 a 50) mentre
sono rimaste sostanzialmente stabili le chiusure di DIA e
PFO. Sostanzialmente stabili le procedure di impianto
percutaneo di protesi valvolare aortica e le riparazioni
mitraliche mediante MitraClip. Anche nel 2013 si registra un significativo incremento degli interventi per
impianto di endoprotesi vascolare aortica (da 85 a 126).
Trentino Alto Adige - Dott. Andrea Albani
L’attività di Emodinamica in Regione continua ad essere
svolta da 3 Centri ospedalieri, Bolzano Centro Hub
H24 per l’Alto Adige, Trento Centro Hub H24 per il
Trentino e Rovereto.
Rispetto al 2012 il volume complessivo delle procedure
è aumentato del 7% facendo ricorso per l’82% dei casi
all’accesso radiale. Il dato dell’Alto Adige riportato per il
2012 in merito al sito di puntura è fuorviato da un probabile errore di trascrizione, ma è stato verificato essere
in linea con quanto appena descritto.
In particolare le coronarografie sono aumentate del
3,2% con un incremento più evidente nel Trentino
+5,4% (Rovereto +20%, Trento +2,6) mentre il numero
di angioplastiche coronariche appare globalmente in lieve flessione (-3,0%) a fronte di un numero di pazienti
trattati aumentato del 5%. Bolzano in controtendenza
rispetto ai Centri trentini ha visto aumentare le PCI del
2%. Anche per le rivascolarizzazioni percutanee l’accesso
radiale viene impiegato come opzione di prima scelta
(86% dei casi), inoltre, le procedure multivaso sono
complessivamente in aumento (+18%) seppur con un
andamento disomogeneo nei 3 Laboratori (Trento in
netto incremento, Bolzano e Rovereto in lieve calo). In
quest’ambito la strategia staged rimane quella piu frequentemente seguita (62% del totale), anche se presso il
Laboratorio di Trento risalta un numero più che raddop24
N. 2 • 2014
piato rispetto all’anno precedente di rivascolarizzazioni
multivaso nella stessa seduta (da 75 a 178 casi).
Le angioplastiche primarie, effettuate pressoché esclusivamente nei due Centri Hub, sono aumentate del 13%.
Solo 5 sono i casi di PCI rescue a testimonianza di una rete
per l’IMA estremamente efficiente sull’intero territorio
nonostante le caratteristiche orografiche non particolarmente favorevoli.
In Regione il numero complessivo di stent impiantati
(68% di DES e 32% di BMS) ha subito un incremento
percentuale del 3,9%, ma va rimarcato come tale trend
sia riconducibile all’aumento di impianti di DES registrato in un singolo Centro, Trento, con ben +36%. Bolzano e Rovereto fanno registrare al contrario una lieve
flessione nell’utilizzo di stent in particolare di BMS
mantenendo pressoché stazionario l’impiego di DES.
Marcato l’incremento dell’utilizzo dell’FFR nella valutazione delle stenosi coronariche, in percentuale +67% (da
27 a 42 casi a Bolzano e da 73 a 125 casi a Trento).
Disomogeneo il trend d’impiego dei sistemi di tromboaspirazione (quasi per la totalità del tipo manuale) con un
incremento solo nel Centro di Bolzano (+20% rispetto
all’anno scorso) ed una minima flessione nel Trentino
(-5%), a decretare un aumento complessivo dell’8%.
Molto raro, seppur in lieve aumento, risulta l’utilizzo dei
DEB. Come novità si registra presso l’Emodinamica di
Trento l’introduzione dell’aterectomia rotazionale impiegata comunque in soli 6 casi.
Nell’ambito dell’interventistica strutturale si registra un
incremento complessivo delle valvuloplastiche aortiche
(+32%, da 28 a 37 casi) grazie anche alla ripresa di questa metodica da parte dell’Emodinamica di Bolzano (6
casi) sia in ottica bridge to TAVI (procedura eventualmente programmata in altro Centro vista l’assenza del
supporto cardiochirurgico in tale sede) che palliativa.
Le TAVI, avviate presso l’Emodinamica di Trento nel
2012, sono aumentate da 12 a 15 casi (+25%) e per la
prima volta si è fatto ricorso all’approccio transaortico (2
casi) in alternativa all’accesso femorale (13 casi).
Le chiusure percutanee di PFO salgono da 9 a 14 mentre le valvuloplastiche mitraliche sono calate da 5 a 3
casi.
Non sono state praticate procedure di Clip Mitralica
così come di rivascolarizzazione carotidea e periferica.
DATI
DI
ATTIVITÀ 2013: COMMENTO
Umbria - Dott. Salvatore Notaristefano
I dati di attività 2013 della nostra Regione sono, come
tendenza, simili a quelli dell’anno precedente. Si è avuto
un minimo incremento delle angioplastiche coronariche
sia come “ad hoc” che primarie; le PCI rescue sono di fatto praticamente scomparse. Si è avuto un aumento considerevole dei DES rispetto ai BMS dovuto alla maggiore
sicurezza di questi dispositivi documentata anche dalla
Letteratura scientifica in merito. L’accesso radiale è quello privilegiato con un aumento consistente anche nei
Centri periferici. Le procedure di FFR sono in leggero
calo a livello regionale. Per quanto riguarda l’attività di
interventistica strutturale è globalmente cresciuta. Per i
DIA/PFO si è consolidata in linea con l’anno precedente.
L’interventistica valvolare aortica è svolta quasi esclusivamente nel Centro Regionale di Perugia; le valvuloplastiche aortiche sono state eseguite come trattamento definitivo e non come bridge to TAVI in quei pazienti non candidabili alla TAVI. Presso l’Emodinamica di Perugia è
iniziata l’attività di riparazione percutanea della valvola
mitralica con MitraClip.
Veneto - Dott. Giuseppe Tarantini
I dati di attività per l’anno 2013 della Regione Veneto
sono relativi ai 21 Centri esistenti nella Regione. Come
premessa, è da segnalare un significativo miglioramento
nella completezza dei dati di attività forniti al GISE da
parte dei diversi Centri del Veneto, in particolare per
quanto riguarda i dettagli procedurali in ambito coronarico e nei numeri complessivi di procedure di interventistica strutturale. Questa osservazione, oltre a costituire
un segnale di positiva collaborazione dei Centri, contribuisce a spiegare alcune differenze percentuali osservate
rispetto all’anno precedente nel numero totale e nelle
caratteristiche delle procedure effettuate.
Il numero totale di procedure interventistiche risulta in
lieve aumento (+4%) rispetto al 2012, fatto dovuto
principalmente alla crescita delle procedure di diagnostica e interventistica coronarica (in aumento del 6%). Da
segnalare un aumento percentuale (superiore al 5%) del
numero di pazienti di sesso femminile sottoposte a procedure interventistiche. Si conferma anche quest’anno il
consolidato trend in aumento dell’utilizzo dell’accesso
radiale in ambito coronarico, che risulta aumentato del
DEI
DELEGATI REGIONALI
19%, a fronte di un calo nel numero complessivo di
procedure eseguite per via femorale (ridottesi del 27%).
In ambito coronarico, si è osservato un aumento del 4%
del numero totale di procedure di angioplastica e del
numero totale di stent impiantati, con una flessione nell’utilizzo di Bare Metal Stent (ridotti del 21%), in favore
di un significativo aumento del numero di stent medicati (in aumento del 27% circa). È da segnalare che il
numero complessivo di procedure di PCI multivaso è
aumentato in modo molto significativo (+27%) e tale
aumento ha riguardato in maniera uniforme sia le procedure staged, che le procedure multivaso eseguite in una
medesima seduta. Il numero complessivo di PCI primarie è rimasto invece sostanzialmente invariato.
Per quanto riguarda metodiche di imaging e valutazione
funzionale coronarica, l’utilizzo di IVUS e OCT (rispettivamente 351 e 34 procedure) è rimasto del tutto
sovrapponibile all’anno precedente.
Al contrario, l’uso della misurazione della FFR è aumentato nettamente rispetto al 2012 (+35%).
In controtendenza rispetto all’anno precedente, si è registrato un aumento del 27% delle procedure di diagnostica non-coronarica mentre, rispetto all’anno precedente, è notevolmente ridotto il numero di biopsie endomiocardiche (sostanzialmente dimezzate).
In ambito di interventistica strutturale, si segnala una
sostanziale stabilità delle procedure di chiusura di
DIA/PFO (da 259 a 249), mentre è da segnalare il
cospicuo aumento delle procedure di chiusura dell’auricola sinistra (passate da 23 a 47 procedure).
Uno dei dati più rilevanti registrati è il notevole aumento delle procedure di valvuloplastica aortica in pazienti
adulti, più che raddoppiate rispetto all’anno precedente.
Anche il numero di procedure di TAVI ha subito un
cospicuo aumento (+30%). Entrambe queste variazioni,
estremamente consistenti, vanno interpretate anche alla
luce della mancata comunicazione dei dati di attività
relativi al 2012 da parte di alcuni Centri.
Rimane sostanzialmente stabile il numero di procedure
di interventistica mitralica.
Le procedure di interventistica periferica si confermano
in lieve aumento pur con notevoli variazioni geografiche, dal momento che solo pochi Centri si dedicano a
questo tipo di procedure.
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