Echi-2-2014 - Parrocchia di Agordo

Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L.335/2003
(conv. in L.27/02/04 n.46) art.1, comma 2, DCB - BL
Anno LXXX - n. 2 - Pasqua 20 aprile 2014
www.agordo.diocesi.it
Taxe perçue - Tassa riscossa
32100 BELLUNO - ITALIA
BIMESTRALE DELLA PIEVE ARCIDIACONALE DI SANTA MARIA DI AGORDO
Per una Buona Pasqua
…arrivato o in perenne ricerca?
Faccio miei alcuni pensieri
che ho trovato nel volume “Il
messaggio delle montagne”
di Reinhold Stecher (p. 77ss.).
Mi paiono pensieri pasquali
perché aiutano a fare, se si
vuole, quel passaggio che ci
incoraggia a guardare e vivere
in modo nuovo, e quindi ad
essere “nuovi”.
***
“In ogni escursione si arriva all’ultima lunghezza di
corda, all’ultimo tratto di
cresta o di pendio erboso; e
poi ‘ce l’abbiamo fatta’… La
conquista della cima è sempre
una festa…
In cima, dove il mondo sembra finire e al di sopra di noi
c’è solo la volta del cielo con
le nuvole che si rincorrono,
nasce naturale la domanda sul
significato del tutto….”.
“Il nostro secolo ha espresso
la tetra sentenza di un filosofo:
‘L’esistenza è assurda. Io devo
scegliere tra Dio e l’assurdo.
Dio mi è insopportabile, perciò
scelgo l’assurdo…’. Ma a questo punto l’uomo si è incrodato
in un orrido senza scampo. Se
tutto è assurdo, perché non
può esserlo anche il fatto di
sostenere che tutto sia assurdo?
Da un simile abisso non c’è via
che ci porti a risalire.
Per parte mia non credo che
sulle cime si incontrino molti
uomini che vivono questo
stato d’animo tetro. Se non
sono credenti, sono comunque
persone che cercano. E questo
è già molto”.
***
Mi chiedevo: chissà se tra
i nostri lettori di “Echi” – o
comunque tra i nostri parrocchiani - c’è qualcuno che
è in ricerca, magari faticosa,
ma non vuole lasciarsi risucchiare dall’assurdo. A lui
ripeto le illuminanti parole
di Sant’Agostino: “Tu non mi
cercheresti se non mi avessi
trovato”.
BUONA PASQUA !
Don Giorgio
CUORI
FRATELLI E…
Sommario
Cuori fratelli e...
La Settimana Santa
I conti della parrocchia
Spigolando in Archivio
Vita della Comunità
Pagina foraniale
Ho conosciuto un santo
Il racconto di Cielo Blu
Il saluto del sindaco
Solidarietà/Volontariato
I 55 anni del Cuore d’oro
Cronachetta agordina
Le campagne dell‘ARCA
Paese del graffito anno 5
Imprenditori e benemeriti
Mondo scuola
La pagina dei ricordi
Ricordi d’infanzia...
In memoria/anagrafe
I pensieri di...Francesco
Allora, coraggio: non smettiamo mai di cercare. Il Signore
si fa trovare in cima al monte:
può chiamarsi Pelmo o Civetta o Agnèr o Marmolada…
ma anche Tabor o Calvario!
L’importante è credere che
Colui che incontriamo è vivo,
presente e operante in mezzo a
noi. E trattarlo da vivo senza
tentativi di imbalsamarlo e
renderlo… innocuo.
È il nostro Salvatore, Colui
che per noi è morto e risorto;
Colui che – direbbe ancora
Sant’Agostino – “ti ha creato senza di te, ma non può
salvarti senza di te”. Egli
aspetta che, come il cieco nato,
ci inginocchiamo davanti a
Lui e gli diciamo: “Io credo,
Signore!”.
Lui ci aiuti a farci “nuovi”
lasciandoci avvolgere dalla
sua novità. Buona Pasqua!
“ 2
“ 2
“ 3
“ 5
“ 7
“ 9
“ 11
“ 12
“ 13
“ 17
“ 21
“ 23
“ 25
“ 27
“ 30
“ 32
“ 35
“ 37
“ 38
“ 40
TASCHE SORELLE?
A tutti i parrocchiani, in particolare agli anziani, ai
malati e a chi è lontano da casa, un augurio sincero di
sante feste pasquali: la luce del Signore Risorto illumini la vostra vita.
Don Giorgio, don Severino e le suore
Il titolo è un po’… sbarazzino, ma l’argomento che affronto non è dei più simpatici.
Però quando si vede la necessità occorre buttarsi. Oggi lo
faccio, per la prima volta in oltre
quattro anni di permanenza in
mezzo a voi.
Devo anzitutto dire che in
questo periodo ho constatato
la generosità “quotidiana” degli
agordini per la propria comunità parrocchiale, ma anche
quella “straordinaria” che si
manifesta in tante occasioni:
calamità naturali, giornate varie
(continua a pag. 2)
Pasqua 2014
2
(segue da pag.1)
CUORI FRATELLI
E…
TASCHE SORELLE?
diocesane, missioni, povertà
vicine o lontane. Tutto ciò parla
di una generosità che diventa
quasi “stile di vita” per molti,
singoli e gruppi.
Tuttavia, nonostante questo,
la situazione in parrocchia - ad
oggi - dà qualche preoccupazione: abbiamo un mutuo che attualmente ammonta a 550.000
euro, acceso nel 2011 per poter
pagare l’impresa e arredare il
Centro parrocchiale “Mons.
Vincenzo Savio”; le rate mensili sono di circa 3.000 euro:
troppi per le nostre possibilità!
Dobbiamo ringraziare diversi
Enti ma soprattutto Luxottica
per il continuo sostegno dato
nel corso degli anni per aiutare la comunità parrocchiale
nella costruzione del Centro e
che, ora, ci è venuta incontro
assumendosi annualmente il
costo di metà delle rate mensili
(18.000 euro annuali): un altro
esempio di grande sensibilità
e generosità di cui dobbiamo
essere veramente grati.
Accanto a questo, esistono
ovviamente le spese correnti di
gestione, ma anche spese impreviste a cui abbiamo dovuto
fare fronte, come ad esempio
il rinnovo dell’impianto di
riscaldamento della canonica,
e il nuovo impianto di amplificazione della chiesa.
La parrocchia organizzerà
qualche iniziativa per raccogliere fondi (a questo si sono
impegnate ad esempio le
Confraternite con una “festa
della parrocchia”, domenica
25 maggio); sono inoltre in
previsione dei concerti il cui
ricavato andrà a sostenere il
Centro parrocchiale.
Ecco: ho creduto opportuno
mettervi al corrente della situazione in maniera più “decisa”:
mi pare giusto che, in famiglia,
qualche volta il “padre” scopra
le carte con i suoi figli e li solleciti – se del caso – a nuove
forme di collaborazione.
Pertanto sono a chiedere
Echi di Agordo
che se qualcuno avesse la
possibilità di venire incontro
(occasionalmente o prendendosi un impegno mensile,
anche minimo) lo faccia con
generosità: la Comunità intera
ne avrà beneficio e ne sarà grata
perché – non dimentichiamolo
- quanto viene dato “ritorna” in
bene per tutti. Per comodità,
qui sotto, comunico anche gli
estremi per eventuali offerte
sotto forma di bonifico, ricordando che le Aziende (persone
giuridiche) possono detrarre
quanto offerto, fino al 2% del
bilancio.
Devo dire che ho fatto un po’
di fatica, ma sto chiedendo non
per me, ma per questa comunità
che mi è stata affidata, perché,
anche attraverso strutture
funzionanti, possa crescere e,
soprattutto, formare le nuove
generazioni ad un vero umanesimo che trova nel messaggio
cristiano la via maestra per il
suo pieno sviluppo.
Don Giorgio
IBAN: IT51Z0200860980000004251012
(Unicredit Banca SpA, filiale di Agordo)
C/C Postale n. 10163327
Ambedue intestati a
PARROCCHIA S.MARIA NASCENTE – AGORDO
PIEVE ARCIDIACONALE DI S. MARIA NASCENTE
CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA
2014
Domenica 13 aprile
DOMENICA DI PASSIONE “delle Palme” - Inizio SETTIMANA SANTA
ore 10.00: S. Messa con benedizione dei rami di ulivo
Lun. 14 - Mar. 15 - Mer. 16 aprile
ore 15.00: Esposizione del Ss.mo Sacramento e Adorazione libera
ore 18.10: Vespri e Benedizione Eucaristica
ore 18.30: S.Messa
GIOVEDI’ SANTO - 17 aprile
ore 18.30: S. Messa “In Coena Domini”
Rito della lavanda dei piedi
VENERDI’ SANTO - 18 aprile
ore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi
ore 19.30: Liturgia della Passione del Signore
e colletta a favore dei cristiani di Terra Santa
Processione attorno al Broi
SABATO SANTO - 19 aprile
ore 9.00: Celebrazione dell’Ufficio delle Letture e Lodi
SOLENNITA’ della PASQUA del SIGNORE
SABATO - 19 aprile
DOMENICA 20 APRILE
ore 21.30 : Solenne VEGLIA PASQUALE
ore 9.00 - 11.00 - 18.30: Sante Messe del giorno di PASQUA
Lunedì 21 aprile
LUNEDI’ dell’Angelo
ore 8.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa
ore 10.00: Chiesa di San Vincenzo: S. Messa e benedizione dei bambini
CONFESSIONI
durante la
SETTIMANA SANTA:
Lunedì, martedì e mercoledì santo: disponibilità nel pomeriggio
durante l’Adorazione
Venerdì Santo dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
Sabato Santo dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Pasqua 2014
Echi di Agordo
IL BILANCIO
CONSUNTIVO
Osservazioni:
1) le spese gestionali si riferiscono a: luce, telefono, fornitura gas ,manutenzione apparato
antincendio, manutenzione sistema antifurto, manutenzione
imp. riscaldamento, automazione porte, spese postali,spese
cancelleria;
2) le spese di manutenzione
fabbricati riguardano alcuni interventi ordinari sugli
immobili di proprietà della
Parrocchia;
3) la spesa per le chiese frazionali riguardano la fornitura di luce e telefono (Chiesa
S.Vincenzo);
4) le spese per il Centro Parrocchiale comprendono la remunerazione dovuta al Custode
del Centro, le spese di luce,
fornitura di gas.
I BILANCI DELLE
CHIESE
FRAZIONALI
S. VINCENZO - Prompicai
I conti della Parrocchia
Bilancio Consuntivo della Parrocchia relativo all’anno 2013,
approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19
marzo 2014:
ENTRATE
- Elemosine
- Candele votive
- Offerte servizi vari
- Attività parrocchiali
- Benedizione delle case
- Offerte da Enti e privati
- Affitti e rendite
- Carità
- Chiese frazionali
- Stampa
Totale (entrate ordinarie)
euro
“
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Entrate Straordinarie
“
Entrate straordin. Centro Parrocchiale “
TOTALE complessivo
euro
USCITE
- Imposte ed assicurazioni
- Remunerazioni –Stipendi
- Spese di culto
- Spese gestionali
- Attività parrocchiali
- Manutenzione ordinaria fabbricati
- Carità
- Varie e stampa
- Chiese frazionali
Totale (spese ordinarie)
euro
“
“
“
“
“
“
“
“
“
31.120,91
14.895,25
7.200,00
52.762,74
7.295,00
30.931,69
12.434,49
5.992,00
3.637,85
3.476,90
169.746,83
1.410,00
17.536,00
188.692,83
22.231,36
3.001,20
15.062,50
43.784,61
27.291,81
680,00
700,00
2.351,36
1.334,66
116.437,50
DELL’ESERCIZIO
2013
S.AGOSTINO - Toccol
ENTRATE:
Raccolte in chiesa; da Angelina
Santomaso; Gruppo “Vècia
Pòpa” da Le Ville per Chiesa
S. Agostino; offerte per la
Chiesa
Totale
euro 2.098,55
USCITE:
Bollette Enel
217,32
Totale
euro 217,32
Diff. Entrate–Uscite 1.881,23
Passivo al 31.12.2012 8.147,63
Passivo al 31.12.2013
euro 6.266,40
B.V. del BUON
CONSIGLIO - Giove
Spese straordinarie
Spese per Centro Parrocchiale
Rata ammortamento(capitale e interessi)
del mutuo (di euro 600 mila) contratto
per il Centro parrocchiale e ridotto al
31.12.2013 ad euro 550.000
“
“
24.215,81
35.825,25
“
36.000,00
TOTALE complessivo
euro
212.478,56
PASSIVO DEL BILANCIO 2013
euro
23.785,73
ENTRATE:
Da Confraternita B.V. del Buon
Consiglio
Totale
euro 250,00
USCITE:
Bollette Enel
170,75
Totale
euro 170,75
Diff. Entrate–Uscite -83,20
Passivo al 31.12.2012 198,27
Passivo al 31.12.2013
euro 281,47
USCITE:
Bollette Enel 173,06
Totale
euro 173,06
Diff. Entrate–Uscite 76,94
Attivo al 31.12.2012 3.394,12
Attivo al 31.12.2013
euro 3.471,06
S. ROCCO
Colvignas
ENTRATE:
U.S. Le Ville in memoria di
Zasso Luciana; per chiesa
S.Vincenzo; da benedizione
graffiti S.Vincenzo; raccolte in
chiesa; U.S. Le Ville in occasione di S. Vincenzo
Totale
euro 1.146,75
USCITE:
Bollette Telecom 374,50; bollette Enel 188,37
Totale
euro 562,87
Diff. Entrate–Uscite 583,88
Passivo al 31.12.2012 652,62
Passivo al 31.12.2013
euro 68,74
3
S. GIUSEPPE – Rif
ENTRATE:
Raccolte in chiesa
Totale
euro
ENTRATE:
Raccolte in chiesa
Totale
euro 87,55
55,00
USCITE:
Bollette Enel
210,66
Totale
euro 210,66
Diff. Entrate–Uscite -155,66
Passivo al 31.12.12 26.752,66
Passivo al 31.12.2013
euro 26.908,32
Pasqua 2014
4
Gennaio 2013
N.N. ; in in onore della Madonna; da Ass. S. Martino per uso
pulmino; offerta da Banco Posta;
diversi N.N.; in mem. dei defunti
di Luigi Moretti; in mem. di Giovanni Sartor, la moglie e figli; in
mem. di Gigi Lanciato.
Febbraio
N.N.; in memoria defunti Paganin e Cadorin; diversi N.N. per
la Chiesa.
Marzo
Don Alessio Strapazzon in on.
S. Teresa; offerte varie per la
Chiesa; da C.S.I. per Santa Messa
Natale dello sportivo; in memoria
defunti Luigi Moretti; da Coro
Agordo; N.N.
Aprile
Da Confraternita S.Giuseoppe;
offerte varie per la Chiesa; N.N.
Maggio
Dai genitori bambini prima Comunione; offerte varie; N.N.
Giugno
Da pastorale giovanile; fam, De
Nardin Ivo; NN per implorare
la concordia tra gli uomini; per
lampada SS.mo; da C.M.A.
per ristrutturazione tomba don
Tamis.
Echi di Agordo
Generosità Agordina
LE OFFERTE ALLA CHIESA
DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE 2013
Luglio
N.N.;, da Roxy Bar; varie offerte anonime per la Chiesa
ARCA; Messa Carabinieri;
N.N. per la Chiesa; da Enel per
rifusione.
Agosto
In mem. di Angelina e Beppino; dal Grest; varie offerte
anonime.
Dicembre
Da fam. Sgarra; in memoria
Giuliana De Manzoni; in mem.
Carlo Moretti; dal Comune di
Agordo in conto manutenzione;
I Musici per riscaldamento;
Elena Orlandi Dell’Andrea
in memoria sorella Emma; da
Schena Michele e Farenzena
Giovanna; in memoria Romano Re; N .N.; in memoria di
Ferdinando Ben ed Edda Ferro,
i famigliari; in memoria di
Costantini Adriana (Rina), la
sorella e i nipoti.
Settembre
Varie offerte anonime.
Ottobre
N.N. per la Chiesa; da Zanetti;
in Memoria Aldo Zanvettor;
N.N.; Del Din Mariannina; da
presidente APIM; varie offerte
anonime.
Novembre
In mem. Giusto Fossen, Bristot Sara, Anna e Paola; Ass.
Per complessivi
euro 30.931,69
OFFERTE, CONTRIBUTI E UTILIZZO
CENTRO PARROCCHIALE
Per complessivi euro 17.536,00
DOMENICA 15 GIUGNO - ore 11.00
Celebrazione delle Cresime
per 57 ragazzi di prima e seconda media.
In preparazione:
1. Domenica 11 maggio - ore 11.00
incontro dei genitori e padrini/madrine con
il Parroco, dopo la S. Messa, in Sala Luciani
(sopra la sacrestia).
2. Domenica 1° giugno
ritiro spirituale per tutti i ragazzi
(sono invitati calorosamente a partecipare
anche genitori e padrini/madrine)
al Centro papa Luciani
(Col Cumano – Santa Giustina)
dalle 9.00 alle 16.00.
La collaborazione a
“Echi di Agordo”
è sempre auspicata e gradita!
LE OFFERTE
IMPERATE 2013
21 gennaio
Migranti
euro 110,30
27 gennaio
Pastorale diocesana 390,00
5 aprile
Pro Cristiani in
Terra Santa
330,00
5 aprile
Colletta Quaresimale
“Un pane per amor di Dio”
2.180,00
17 aprile
Università Cattolica 150,00
2 luglio
Carità del Papa
400,00
19 agosto
Pro Seminario
diocesano
1.420,30
7 ottobre
Pro Seminario
diocesano
700,30
23 ottobre
Giornata missionaria
mondiale
800,30
Totale euro
6.481,20
GRAZIE
DI
CUORE
A TUTTI!
Attraverso le colonne del nostro bollettino, vogliamo ringraziare
ancora una volta tutti gli amici e benefattori della Parrocchia che,
direttamente o tramite ccp sostegnono con il proprio contributo
non solo la pubblicazione di “Echi”, ma anche le iniziative della
comunità.
Un sentito ringraziamento lo vogliamo rivolgere a coloro che
manifestano interesse, sensibilità e comprensione per la vita e le
necessità del Centro Parrocchiale “Mons. Vincenzo Savio”.
Siamo certi che ogni gesto, anche il più semplice e umile, diviene
atto prezioso d’amore magari non visibile a tutta la comunità, ma
sicuramente prezioso agli occhi di Dio!
IL GRAFFIO…
2013: IN COMUNE DI AGORDO, 65 MORTI.
2013: IN COMUNE AGORDO 24 NATI.
2013: IN PARROCCHIA CELEBRATI 60 FUNERALI.
2013: IN PARROCCHIA CELEBRATI 18 BATTESIMI.
SONO SOLO NUMERI ARIDI, MA ELOQUENTISSIMI.
INTERROGANO ANCHE LA NOSTRA COMUNITÀ CRISTIANA.
SAPPIAMO ASCOLTARE LA VOCE DEI NUMERI?
SAPPIAMO LASCIAR SORGERE IN NOI QUALCHE “PERCHÉ”?
VAL LA PENA RICORDARE CHE - CRISI O NON CRISI - UNA
COMUNITÀ BIOLOGICAMENTE STERILE, DIFFICILMENTE È
CAPACE DI GUARDARE CON FIDUCIA AL FUTURO.
Echi di Agordo
Nel precedente numero di
“Echi” abbiamo riportato in
sintesi alcune pagine di un
taccuino manoscritto (presunto
degli inizi del ‘900) ritrovato
e recuperato tra le immondizie
di una discarica ecologica. Il
documento riporta delle ricette: per la cura dell’Herpes;
per la conservazione del fieno;
appunti su alcune metodologie
della lavorazione dei metalli,
particolarmente alla saldatura,
e ai trattamenti termici sul ferro
e acciaio, operazioni necessarie per rendere questi metalli
idonei all’utilizzo per cui erano
stati costruiti.
Riporteremo la parte del
libricino che espone alcuni
processi relativi alla tintura
della lana.
Consapevoli che le formulazioni trascritte sono attualmente inutilizzabili, vogliamo
comunque offrirle al lettore per
ricordare la notevole capacità
e scientificità che gli operatori
di un tempo avevano nei vari
settori dell’attività umana.
Altra motivazione che ci
spinge a scrivere su argomenti,
a volte considerati banali e
inutili, è il fatto deplorevole
che alcune persone non si
rendano conto che disfarsi di
documentazioni antiche vuol
dire disconoscere il passato e
non permettere agli studiosi
approfondimenti utili per il
futuro.
Come è noto, la tintura è quel
procedimento che permette di
dare colore alle fibre tessili
attraverso l’immersione in un
liquido in cui sono disciolte
sostanze coloranti, le quali
devono tingere con un grado di solidità soddisfacente
per l’uso al quale l’articolo
è destinato. Ogni colorante
possiede una proprietà, detta
“affinità”, verso uno o più tipi
di fibre, pertanto può presentare “affinità” verso la lana e
la seta e non verso il cotone o
altre fibre. Per superare tale
difficoltà i coloranti devono
essere abbinati a sostanze chiamate “mordenti”, che hanno lo
scopo di consentire alla tinta di
fissarsi sulle fibre.
I coloranti usati nei tempi
antichi erano tutti di origine
animale o vegetale (raramente
anche minerale, ad esempio il
colore blu era ricavato dalla
polverizzazione del lapislazzulo). Ecco alcuni esempi di
coloranti di origine animale:
l’estratto di un mollusco, il
Murex brandaris, dava la porpora di Tiro, tanto costosa da
essere riservata alle tuniche dei
re; dalle femmine delle cocciniglie coccus cacti si ricavava
la cosiddetta cocciniglia, uno
dei coloranti più belli e più
Pasqua 2014
5
a cura di GABRIELE BERNARDI
Così si faceva una volta (2a parte)
L’arte della tintura
Ricetta di tintura su lana con porpora contenuta nel papiro di Stoccolma risalente al III° secolo dopo Cristo, rinvenuto in un sepolcro
egiziano (Bayer- EST Mondadori)
Antica stampa rappresentante l’arte tintoria (Wikipedia.org/Tintura)
Tintura tradizionale a Fez in Marocco (Wikipedia.org/Tintura)
solidi specie su seta e lana;
da altre cocciniglie (coccus
ilicis) si estraeva il chermes,
rosso brillante, carminio, la
materia colorante più antica
che si conosca (un tempo usato
anche per colorare un liquore,
l’Alchermes). Ora qualche
esempio di coloranti ricavati
dai vegetali: dal legno rosso del
Brasile per tingere il cotone,
mordenzato con sommacco
o Sali di stagno; dall’estratto
di campeggio o legno azzurro
(haematoxylon campechianum), pianta d’origine messicana, utile per tingere in nero,
in rosso e in violetto; dal legno
giallo del Brasile (chlorophora
tinctoria o gelso dei tintori)
si estraggono le morine; altro
colorante, rosso, viene estratto
dal legno del sandalo (pterocarpus santalinus) e così via.
Modo di applicare sulla lana
l’azzurro di Sassonia
Per avere questa bella tinta
si scioglie l’indaco (indaco,
sostanza colorante azzurra,
ricavabile da alcune piante
del genere Indigofera - Indigofera tinctoria) in tanto
acido solforico concentrato,
quando è quattro volte il peso
dell’indaco stesso, e si fa digerire a temperatura mediocre
per ventiquattr’ore. Il liquido assumerà l’aspetto d’un
nero cupo; ma allungato con
molt’acqua comparirà di un
azzurro vago e trasparente.
Siffatto colore combinassi
colle fibre delle stoffe di lana
con tale rapidita (sic) che riesce deficile (sic) il renderlo
bene uniforme su tutta una
pezza di panno. Ma è vero che
un tal colore non è stabile, e
che facilmente col sapone si
dilegua.
La mancanza di uniformità
e di stabilità è dovuta al fatto
che la ricetta descritta non
(segue a pag. 6)
6
(segue da pag.5)
prevede l’uso del mordente,
sostanza necessaria al fissaggio
del colore sulle fibre.
Processi per applicare colori
durevoli sulla lana
Ecco la maniera di comporre i
principali colori che s’impiegano per tingere la lana, secondo i
processi pubblicati non à molto
dal Dannember in un giornale
alemano.
I°. Nero.- Fa bollire a più
riprese in una caldaja di sufficiente capacità 3 ettogr. di
campeggio, /tauro/ 1 ettogr.
di sommacco (Arbusto delle
anacardiacee, rhus coriaria,
pianta mediterranea le cui
foglie sono ricche di tannino.
composto chimico conciante
e colorante, sono impiegate
anche nella concia delle pelli
delicate) ed altretanto (sic) di
galla (acido tannico contenuto
nelle galle, rigonfiamenti su
foglie, rami e radici di piante in
seguito a stimoli naturali o punture d’insetto, usato in tintoria
e industria degli inchiostri).
Concentra la soluzione fino
a tre litri di liquido, lasciala
riposare per alcuni giorni; chè
più vi si lascia migliore diventa.
Agiungivi (sic) poi 40 gram. di
solfato di ferro e 12 gram. di
solfato di rame; fa bollire di
nuovo, e dopo alquanto tempo
ponivi una quantità di amido,
fino a ridurre la soluzione alla
consistenza della crema, avvertendo di agitarla continuamente con una spatola di legno.
Finalmente quando il tutto si
sarà combinato, aggiungi 12
gram. di muriato di ferro (muriato, termine antico per cloruro
di un metallo, sale dell’acido
cloridrico o muriatico).
IIdo. Giallo.- In suficiente
quantità d’acqua fa bolire 2
ettogr. di scotano (arbusto delle
anacardiacee, rhus cotinus),
e concentra il liquore fino a
Pasqua 2014
Echi di Agordo
L’arte della tintura
ottenere mezzo litro.
Gettavi allora una chiara
d’uovo ben sbattuta, acciò
precipiti la parte estranea alla
tinta; indi feltralo, concentrato con 12 gram. d’amido
e 25 gram. di allume di rocca
(solfato doppio di alluminio e
potassio, di colore bianco, usato come mordente, in medicina
come emostatico) pestato, e finalmente, quando sarà freddo,
uniscivi (sic) 50 grami (sic) di
muriato di stagno.
IIIdo. Azzurro.- Coi mezzi
conosciuti prepara una soluzione d’indaco solfato (Acido
solfonico = indaco trattato con
acido solforico concentrato) e
poi passa per feltro, indi concentra con 1 ettogr. di amido
per ogni litro di liquido, e
aggiungivi 2 gram. di allume
polverizzato. Da ultimo, dopo
che la sostanza si sarà raffredata (sic), uniscivi 25 gram. di
muriato di stagno.
IVto Verde
Si preparano 2 soluzioni,
secondo abbiamo detto sopra, una di scotano e l’altra
La pianta dell’indaco, Indigofera
tinctoria (Wikipedia.org/ind.tin.)
Preparazione della tintura con
preparato di indaco in polvere
di indaco: l’unione di queste
forma il color verde; ed il più
od il meno dell’una o dell’altra ne procura i diversi gradi.
Addensa questo liquido con 1
ettogr. di amido per ogni litro,
e 25 grami (sic) d’allume;
e dopo che sarà raffreddato
aggiungivi (sic) 25 gram. di
muriato di stagno.
Vto Rosso
Fa bolire 150 grami (sic) di
legno del brasile; concentra
il liquore fino a mezzo litro,
e lascialo riposare per alcuni
giorni. Dopo aggiungivi 50
gram. di amido e 10 gram. di
tartaro (il tartaro è l’incrostazione di vari sali, in prevalenza
tartrato acido di potassio che
si forma all’interno delle botti
a opera del vino, costituisce
una delle materie prime per
l’acido tartarico e i suoi sali,
molto usato nella stampa e
come mordente in tintoria).
Fa bolire di nuovo fino a che
l’amido siasi (sic) incorporato,
e lascia raffreddare.
Finalmente aggiungivi (sic)
12 gram. di nitro muriatico di
stagno.
VIto Violetto
In una proporzionata quantità
di acqua fa bollire 150 gram. di
campeggio; riduci il liquore a
mezzo litro, e lascialo riposare
per alcuni giorni.
Dopo addensa con 50 gram.
d’amido, ed aggiungi 25
gram. o poco meno d’alume
(sic), e 10 gram. di muriato
di stagno. Allorché questo
colore sia stato applicato sulla
stoffa, bisogna fissarvelo nella
maniera seguente, altrimenti
non reggerebbe allazione (sic)
degli alcali e degli acidi, come
gl’altri (sic) colori. Si prenda
una caldaja a fondo piano,
capace di circa 30 chilogrami
(sic) d’acqua, e si riempia di
questo liquido, ad un lato di
essa adatta un tubo di vetro,
che serve ad osservare il livello dell’acqua, e quindi ad
L’arbusto di scotano, Cotinus
coggygria o Rhus cotinus (da N.
Vocab. Devoto-Oli)
aggiungervene (sic) quando
ne manchi.
Alla distanza di 3 centim. dal
livello dell’acqua, si fissi un
graticcio di vimini, destinato
ad impedire che la stoffa vada
nell’acqua, se mai avenga (sic)
che essa cada. Dopo che si
sarà applicato il colore sopra
indicato, si ravolge la stoffa
leggermente, e si chiude in un
sacco di lana che si sospende
al di sotto del coperchio della
caldaia, il quale dovrà chiuderla perfettamente; ed a tal
fine bisognerà metterci sopra
qualche peso, giacché la forza
del vapore potrebbe spingerlo
in alto.
Disposto l’apparecchio nel
modo accenatto (sic) si accendende (sic) il fuoco, e si
fa bolire (sic) l’acqua per 2
o più ore. Finalmente si leva
la stoffa si lascia raffreddare,
indi si lava nell’acqua pura, e
così si avrà ottenuto il colore
violetto della stessa solidità
degli altri colori.
Con questa ultima avvertenza termina la raccolta manoscritta dell’anonimo autore
che abbiamo voluto proporre
affinché rimanga il ricordo di
attività un tempo consuete;
ora siamo certi non si usa più,
ma se per caso qualche lettore
vorrà cimentarsi applicando
uno dei metodi suggeriti,
gli auguriamo buon lavoro e
ottimo risultato.
Pasqua 2014
Echi di Agordo
7
VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’
Una Messa e una pizza
per... “Echi di Agordo”
Gioiosa e numerosa la risposta
dei Collaboratori e Distributori di
“Echi”, all’invito di don Giorgio per
un momento religioso insieme in
Arcidiaconale e poi per la pizza da
lui offerta a tutti, giovedì 27 marzo
scorso. Ben trentatre persone
hanno accolto l’invito ed hanno
passato una serata in serena
compagnia.
L’Arcidiacono nell’omelia della
Messa ha ringraziato i presenti per
la generosità e la puntualità con cui
svolgono questo servizio, che non
ha esitato a definire “ministero di
fatto”, un modo di portare la vita
della comunità parrocchiale in tutte
le case, anche quelle di chi è un po’
ai margini della vita cristiana.
Don Giorgio ha poi invitato tutti
a non scoraggiarsi per le fatiche
di un “porta a porta” che, assieme a tante soddisfazioni umane,
presenta a volte qualche piccola
delusione…
Un pensiero particolare è stato
poi riservato ai collaboratori “tecnici” a cui va il merito di procurare
con puntualità… il prodotto finito!
Un grazie a tutti di cuore da tutta
la Comunità.
***
Giovedì 27 marzo. La pizza offerta dalla comunità parrocchiale a collaboratori e distributori di “Echi” è stata gradita e consumata con buon
appetito da tutti. Valeva la pena perciò “immortalare” il felice incontro
con una sequenza di immagini. Se, per caso, qualcuno è rimasto fuori
dall’obbiettivo, a cominciare dal fotografo, se la prenderà con chi ha
fatto il giro dei tavoli con la macchinetta digitale, cioè il Toni...
Sulla Lòbia di Paréch...
...Lunedì 21 aprile
dalle ore 14,00
Palo metrico - Gimkana - Pesca -Torneo
di calcio balilla - Torneo di calcio balilla
umano - I conìci - Fagioli - Indovina quanti sono, ecc. - Premi
8
Pasqua 2014
Echi di Agordo
VITA DELLA COMUNITÀ VITA DELLA COMUNITA’
Nelle domeniche di
rato, ma in particolare
I
ragazzi
del
catechismo
Quaresima i ragazzi
desidera esprimere il suo
del catechismo si sono
per le Messe quaresimali grazie ai responsabili di
impegnati ad animare
la Messa parrocchiale
delle varie domeniche.
Nelle foto alcuni momenti.
Il Parroco desidera
ringraziare le catechiste,
i ragazzi e le loro famiglie che hanno collabo-
una squadra di calcio
che, per permettere ai ragazzi di partecipare alla
Messa, hanno spostato
al pomeriggio la partita
prevista al mattino. Un
bel gesto di collaborazione che va indubbiamente segnalato.
Il puntuale obbiettivo di Federico, prezioso collaboratore e collaudato fotografo di Echi, dopo la cerimonia del mercoledì delle ceneri,
ha colto cinque significativi momenti delle Messe delle domeniche
quaresimali animate dai nostri bravi ragazzi del catechismo.
la pagina
foraniale
Pellegrinaggio
Forania di Agordo e Decanato di Livinallongo
Domenica 18 maggio 2014 - Abbazia di Follina
Partenza dalle varie Parrocchie, ritrovo ad Agordo e
- ore 13.00 Partenza da Agordo piazza
- ore 14.30 arrivo a Follina
- ore 15.00 S.Messa
- ore 16.00 Visita e storia dell’Abbazia
Ritorno poi ai rispettivi bus per il rientro libero di ogni pullman
verso casa.
- Costo indicativo euro 15 a persona (come l’anno scorso) da
consegnare al parroco al momento dell’iscrizione (preferibile).
- Le partenze dalle varie località potrebbero essere:
ore 12.30 da La Valle; 12.30 da Rivamonte; 12.00 da Livinallongo;
12.30 da Falcade; 12.30 da Alleghe; 12.15 da Taibon.
Voltago e Frassenè potrebbero salire ad Agordo, oppure a Rivamonte. Dipende dal numero di partecipanti.
Termine improrogabile delle iscrizioni:
domenica 27 aprile.
Echi di Agordo
Pasqua 2014
9
la pagina foraniale la pagina foraniale la pagina foraniale
Sul “cieco nato” e sul “salmo 50”
TRE SERE DI RIFLESSIONE PER LA QUARESIMA
Tre sere di preghiera e riflessione in Arcidiaconale hanno
visto l’affluenza di un buon
numero di fedeli provenienti
dalle parrocchie della Conca
agordina. Erano tre appuntamenti scelti come cammino comune, nell’ambito di iniziative
simili anche se realizzate con
modalità diverse, nelle tre zone
in cui è divisa l’unica forania
di Agordo.
Le liturgie sono state presiedute dai parroci di Rivamonte,
di Taibon e di Voltago mentre
le tre meditazioni sono state offerte dall’Arcidiacono: le prime
due sul brano evangelico del
cieco nato, mentre nella terza
è stato spiegato il significato
del salmo 50 (51) conosciuto
come il “miserere”.
Nella prima serata ci è stato
descritto dal brano di Giovanni
il dono della fede, a cui si arriva
progressivamente. Il battesimo
infatti ci dà il dono della fede,
ma esso è come un seme che
va coltivato; è, la fede, un
cammino continuo di personale
adesione a Gesù Signore. Dio,
certamente, nella sua bontà,
vuole guarirci dalla cecità: ma
sta a noi riconoscerlo, accettarlo
e aderire alla sua chiamata ad
essere “figli della luce”. Sta
a noi dire come il cieco: “Io
credo”. E, come Lui, prostraci
in adorazione.
Nella seconda è stato sottolineato che il battezzato è
chiamato a lasciarsi guidare
non dal “secondo me”, ma dal
“secondo Cristo”. In un tempo
di relativismo imperante non
è facile: ma questo è il segreto
per essere luce, per essere
illuminati ed illuminanti, per
non essere “insignificanti” dal
punto di vista cristiano e avere
Il 12 marzo la prima delle tre sere di preghiera e riflessione guidate dall’arcidiacono, mentre la liturgia è stata presieduta da don
Fabiano Del Favero.
invece qualcosa da dire e da
dare all’uomo moderno, che
sembra lasciarsi più volentieri
accecare che illuminare.
Nel terzo incontro, leggendo
insieme il salmo 50, il relatore
ha portato i presenti a scoprire
che nella riconciliazione con
Dio si trova quella gioia intima
e profonda, che è dono di Dio
e conduce il peccatore a dire
al Signore: “rendimi la gioia di
essere salvato”, nella certezza
di essere esaudito.
IL 22 MARZO: PELLEGRINAGGIO
A SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Le liturgie del 13 e 14 marzo, in arcidiaconale, presiedute rispettivamente da don Mario Zanon e don Stefano Pontil.
Come ogni anno, si è tenuto in quaresima il tradizionale pellegrinaggio della Conca agordina a Santa Maria delle Grazie.
Concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcidiacono e
concelebrata da tutti i parroci della zona. Il parroco di Rivamonte,
don Fabiano Del Favero, ha tenuto l’omelia durante la quale ha
invitato i presenti a seguire l’esempio del Figlio prodigo che ha
creduto e si è affidato alla misericordia del Padre.
Durante la concelebrazione è stata data l’opportunità ai
presenti di accostarsi al sacramento della Riconciliazione,
durante un momento apposito dedicato a questo sacramento,
subito dopo l’omelia.
10
Pasqua 2014
Echi di Agordo
la pagina foraniale la pagina foraniale la pagina foraniale
LA GIORNATA DELLA SPERANZA
AL POLIFUNZIONALE DI AGORDO
Domenica 30 marzo si è celebrata la Giornata della Speranza
al Polifunzionale di Agordo,
presenti alcuni parroci della Forania, volontari e personale.
La Concelebrazione è stata
presieduta dall’Arcidiacono
e concelebrata, tra gli altri dall’Assistente religioso
dell’Ospedale, don Severino
Da Roit. La S. Messa è stata
animata dai canti del Coro
dell’Unitalsi diocesana.
Durante la funzione è stato
ricordato don Giuseppe Marcon, recentemente scomparso
alla veneranda età di quasi
100 anni.
Lo scorso 3 marzo, approfittando del ponte per le vacanze
di Carnevale, il Movimento dei
Chierichetti della Diocesi ha
organizzato una gita a Riese Pio
X cui hanno partecipato anche
cinque di noi (nella foto, pochi
ma boni!).
Siamo partiti la mattina presto
da Agordo assieme ai nostri
amici della Valle del Biois e di
Rivamonte, e a Feltre ci siamo
uniti al gruppo che proveniva
dal Cadore e dall’Alpago. Arrivati a destinazione abbiamo
partecipato alla S. Messa nel
Santuario della Beata Vergine
delle Cendrole, dove S. Pio X
era solito andare a pregare da
bambino.
Nel pomeriggio ci siamo
divisi in base alla parrocchia
di provenienza e ci siamo scatenati nei giochi.
Prima di ripartire per Agordo
abbiamo potuto visitare la casa
natale di S. Pio X. Questa,
edificata dai nonni del Santo
verso la fine del 1700, non è
stata oggetto di restauri a parte
qualche piccolo miglioramento
che l’allora vescovo di Mantova, Giuseppe Melchiorre Sarto
(questo il suo nome di battesimo), effettuò dopo la morte
della madre.
Riese Pio X. Foto-ricordo dei chierichetti della Conca Agordina.
Riferendosi all’episodio del
cieco nato, il celebrante ha
chiesto al Signore per tutti
un supplemento di “luce” per
accettare la sofferenza e saper
guardare con occhio sempre
nuovo la propria vita.
Al personale ha augurato una
presenza quanto più illuminante
e rasserenante possibile.
I CHIERICHETTI A RIESE PIO X
Al rientro, stanchi ma soddisfatti, ci siamo salutati augurandoci di ripetere l’esperienza con
qualche amico in più!
Piccole curiosità: escludendo
il periodo del suo papato, S.
Pio X trascorse sempre nove
anni in ogni luogo dove prestò
la sua opera pastorale; inoltre
revocò la sanzione ecclesiastica
prevista per chi avesse praticato il tango che, ai primi del
Novecento, stava guadagnando
spazio anche in Europa. Suo
è il merito di aver avviato la
riforma del Diritto Canonico e
del Catechismo.
Silvia Zasso
Pasqua 2014
Echi di Agordo
Nella sua lunga missione al
Soglio di Pietro, Papa Giovanni
Paolo II è andato in cerca di tutti, fedele al mandato di Cristo:
“Andate in tutto il mondo…”.
In questo è stato inarrestabile:
ha cercato i potenti e i poveri,
ha cercato le persone e i popoli,
gli adulti e i bambini, gli anziani
come i giovani; li ha cercati
nelle chiese, ma anche nelle
piazze, nei luoghi di lavoro e
in quelli della vacanza.
È un primo grande insegnamento di Papa Wojtyla: il senso
della missionarietà, dell’annuncio di Cristo fatto con la propria
vita e la propria presenza, anche attraverso gesti semplici e
quotidiani come l’accostare le
persone, l’accettare una bibita
da uno sconosciuto, il posare
per una foto di gruppo, il vivere
la montagna contemplandola
e rispettandola, lo scherzare
schietto e senza remore con gli
interlocutori, fossero bambini o
giovani, adulti o anziani, suore
o sacerdoti. Un cercare dunque
tutti con semplicità colmando
ogni distanza, togliendo ogni
barriera, di ruolo o di età.
11
Ricordi dell’Arcidiacono:
“Ho conosciuto un Santo”
nella canonica di Costalta,
mi aveva consegnato con un
abbraccio la fascia di monsignore. Quando, alcuni giorni
dopo, andai a salutarlo insieme a Mons. Ducoli prima che
ritornasse a Roma, mi guardò
e, vedendomi in clergyman, mi
disse, con fare divertito: “E la
fascia dov’è?”.
Sono aspetti umani “veri”
di Papa Wojtyla che non potrò
mai dimenticare, come il gesto
che ebbe quando durante una
inaugurazione dell’anno giudiziario alla Rota Romana alla
quale partecipai: come gli altri
operatori del Tribunale anch’io
passai a salutarlo (il semplice
chirurgica a cui Giovanni Paolo
II si era dovuto sottoporre; il
Papa si affacciò dall’elicottero
appena atterrato e, dopo aver
salutato Mons. Vescovo, si avvicinò a me, mi strinse forte e mi
diede un bacio sulla fronte: ho
visto in quel gesto, un segno di
affetto paterno verso di me, ma
anche la gioia grande di esser
potuto tornare tra i nostri monti
e rivedere persone conosciute e
da cui si sentiva amato.
***
A questo punto mi chiedo
quale sia stata la sorgente di
questa capacità di “comunica-
***
Ricordo il mio primo incontro con Giovanni Paolo II, il
26 agosto 1979, in occasione
della sua visita alla Diocesi di
Belluno, nel primo anniversario della elezione di Papa
Luciani: il Santo Padre, prima
di avviarsi allo stadio per la S.
Messa conclusiva, si ferma a
salutare le persone presenti in
Vescovado. Io mi avvicino e Gli
chiedo di indossare una stola
della mia parrocchia di origine,
Sospirolo. Il Papa accetta e la
indossa mentre gli dò qualche
spiegazione sull’origine di quel
paramento sacro, che proveniva
dalla vicina Certosa di Vedana.
Quando finisco, mi guarda
qualche istante e poi aggiunge
sorridendo: “Devo tenerla ancora per molto?!”, suscitando
l’ilarità di tutti i presenti.
Ma ho altri ricordi di Giovanni Paolo II, capace di battute…
saporite, come quando gli dissi:
“Padre Santo, ora sono Parroco!
E sono contento di esserlo”. Lui
che mi aveva sempre visto accanto al vescovo Ducoli come
suo Segretario, mi guardò e, con
un sorrisetto, rispose: “Bene,
bene… ma i parrocchiani sono
contenti di te?”.
Oppure, in un’altra occasione, alla fine della vacanza del
1993. La domenica precedente,
durante il pranzo consumato
non potrò mai dimenticare due
momenti ben impressi nella
mia memoria. Il primo: Val Visdende, 12 luglio 1987. Appena
finita la Messa, Giovanni Paolo
II si inginocchiò sulla nuda terra
davanti all’altare dove restò in
profondo raccoglimento per
lungo tempo.
Ho avuto la netta impressione
che in quei minuti fosse come
“isolato” dal resto (persone,
situazioni e programmi) e immerso in piena comunione con
Qualcun Altro.
Il secondo: quando, per la
prima volta, ho avuto la gioia di
concelebrare con Lui nella sua
Cappella privata nel palazzo
apostolico: prima e dopo la
Messa, una immersione totale
e prolungata nel mistero.
Eppure, era un uomo attivissimo! Ma proprio questo
immergersi in Dio, dava senso
e fecondità al suo muoversi,
al suo incontrare le persone.
L’incontro con il Padre, dava
senso e verità, rendeva autentici
gli incontri con i fratelli. Era il
suo grande segreto, ma credo
che per noi diventi messaggio,
indicazione e, forse, un po’ anche paterno rimprovero, per la
nostra incapacità di “fermarci”
e quindi poi anche di incontrarci
in maniera più vera.
***
Il 27 aprile papa Giovanni Paolo II sarà proclamato santo assieme
a papa Giovanni XXIII.
bacio dell’anello), e lasciai
subito il posto a chi mi seguiva;
dopo qualche istante mi sento
mettere la mano sulla spalla:
era Mons. Monduzzi, allora
Prefetto della Casa Pontificia,
il quale mi pregava di tornare
indietro perché il Santo Padre,
dopo il mio saluto, aveva detto
ai suoi collaboratori: “ma io
questo lo conosco… chiamatelo”. Con mia grande confusione
ritornai verso il Papa che mi
salutò con grande affetto, mi
parlò di Lorenzago e mi pregò
di portare il suo saluto riconoscente a mons. Ducoli.
Ma il gesto che certamente
mi resta più impresso nella
mente è riferito all’inizio della
sua vacanza a Lorenzago nel
1992. Il periodo di riposo era
stato rinviato per l’operazione
re” l’essenziale con gesti profondamente umani e semplici,
perché è fuori di dubbio che
chi incontrava il Santo Padre,
avvertiva chiaramente qualcosa di “grande” in quell’uomo,
qualcosa di “divino” e quindi
non semplicemente attribuibile
alle indubbie, grandi doti umane e comunicative di Giovanni
Paolo II.
La ragione di tutto questo
credo di coglierla nel fatto che
Lui è stato sempre un autentico
“uomo di Dio”; è stato il grande
contemplativo, l’innamorato
di Cristo. Ci ha insegnato ad
agire e a contemplare, a mettere
insieme il dono di sé agli altri
senza riserve e il dono di sé a
Dio senza calcoli.
Circa questi aspetti della
figura di Giovanni Paolo II,
Lo ricordo così nell’imminenza della sua canonizzazione:
instancabile evangelizzatore
disposto a tutto pur di far incontrare Cristo al maggior numero
di persone possibile, apostolo
infaticabile ed incurante della
sofferenza e della fatica, uomo
innamorato di Cristo e di Maria alla cui devozione ha dato
nuovo e straordinario impulso
in tutto il mondo.
Noi siamo certi che Giovanni Paolo II “dalla finestra del
Padre” – come con una felice
immagine lo ha ricordato il suo
immediato successore Bendetto
XVI - per il singolare legame
che tra noi bellunesi e Lui si
era creato, continua a vederci
e ci benedice in maniera particolarmente affettuosa, mentre
ci pare di risentire la voce forte,
quasi impetuosa del giovane
Karol Wojtyla:
“Non abbiate paura: aprite, anzi spalancate le porte a
Cristo”.
Una voce che vogliamo trovi
attenta e riconoscente accoglienza nel nostro cuore.
don Giorgio
12
“In inverno, quando tutto
è gelato e c’è la neve, c’è un
profondo silenzio”. Tempo fa,
la mia bambina che frequenta
l’ultimo anno della scuola
dell’infanzia, continuava
a ripetere questa frase che
racchiude in sé un significato fiabesco e pacifico ed è
grammaticalmente corretta.
Sicuramente l’aveva imparata a scuola, ma non riuscivo
a farmi dire il contesto. Nello
stesso periodo, mio figlio, che
frequenta il primo anno della
stessa scuola, mi parlava di
draghi alati e mi faceva molte
domande su queste enigmatiche creature che tutti immaginano a modo loro.
Le due cose non le avevo
collegate. Poi una sera mia
figlia spontaneamente mi
parlò di un lago che si chiama
Coldai e che si trova a ridosso
delle imponenti pareti della
Civetta, una grande montagna disse lei; mi accennò a un
drago che abita li e nominò la
frana del monte Piz che diede
origine al lago di Alleghe.
Stupita e incuriosita che
una bambina di cinque anni
avesse appreso simili nozioni, chiesi di più e la bimba mi
rispose che a scuola avevano
imparato questa storia per
partecipare a un concorso; di
più non sapeva o non voleva
raccontare. D’istinto sono
andata a consultare il libro
delle leggende Agordine, curiosa di leggere e apprenderne una che non conoscevo.
L’ho letta tutta d’un fiato, a
voce alta con vicino i miei
bambini. All’improvviso il
puzzle si è ricomposto: ho
collocato il drago che popolava i pensieri di mio figlio e
il lago dove abita. Anche la
frana del monte Piz era ben
inserita nel contesto. Sul libro
c’era anche un disegno del
drago, ma mio figlio diceva
che non era quello il drago
della scuola. Nei giorni
seguenti ho chiesto conferma a un’insegnante che mi
ha spiegato il progetto. Ai
bambini è stata letta la leggenda, poi con l’aiuto delle
insegnanti hanno elaborato
il tutto attraverso disegni e
gli alunni più grandi hanno
imparato un pezzo di leggenda ciascuno, che è stata poi
registrata e ricostruita grazie
all’aiuto di un genitore che
ha realizzato un cd con tutto
il materiale raccolto. Il cd è
stato spedito a un concorso
della Regione Veneto per la
valorizzazione dei territori
in cui si vive.
Io sono molto legata alla
Pasqua 2014
Il racconto di Cielo Blu
Un lago...
fra sogno e realtà
mia terra e questo progetto mi
è piaciuto moltissimo, tanto
che nei giorni seguenti ho iniziato a cercare foto del lago
Coldai da poter far vedere ai
miei bambini e la leggenda
del drago è diventata spesso
la favola della buona notte.
Un pomeriggio mia figlia mi
ha chiesto: “Ma è difficile
arrivare al lago Coldai ?”
Ho risposto che facendo il
primo pezzo in funivia, è una
gita che anche lei può fare.
“Ma si possono tirare i sassi
nel lago senza far arrabbiare
il drago?”. “Vediamo…” ho
risposto. L’idea del drago,
del lago e della funivia ha
emozionato ed entusiasmato
i miei bambini che mi hanno
strappato una promessa: la
molti, me compresa, non
conoscono. Un giorno, in cui
non ci pensavo davvero, sul
mio telefono arriva un sms:
“abbiamo vinto il concorso
all’asilo!”. Non ci credevo,
ero al settimo cielo, e lì
sono iniziati gli scambi di
telefonate e congratulazioni.
La notizia di questa vittoria
ha avuto un bel seguito ed è
stata pubblicata, nei giorni seguenti, sui quotidiani
locali. Sono andata a casa
e ho detto ai miei figli che
il loro progetto scolastico
aveva vinto.
Il bambino mi guardava
perplesso, non capiva il vero
significato della vittoria,
d’altro canto, tre anni e mezzo sono pochi per comprende-
prossima estate ci andremo
insieme. “Solo se vediamo
il drago” ha aggiunto mio
figlio.
È passato un po’ di tempo
e un giorno che eravamo nel
contesto della leggenda, mia
figlia mi riferì, con un filo
di tristezza e delusione, che
a scuola le avevano detto
che forse avrebbero vinto il
concorso e invece non se ne
era saputo più niente. Io le
risposi che fino alla fine si
deve continuare a sperare
e che, comunque, anche se
non vinceva era sicuramente più ricca, perché aveva
conosciuto una storia che
re certi concetti. La bambina
mi ha fece molte domande,
interessata a saperne di più.
Il video della leggenda è
stato caricato su youtube.
Quando l’ho guardato e ho
riconosciuto la voce di mia
figlia “In inverno quando
tutto è gelato e c’è la neve
c’è un profondo silenzio”
la sua frase che mi aveva
ripetuto per un mese, rimasi
senza parole, emozionata
e contenta, tanto contenta.
Anche i miei figli hanno visto
il video e la bimba, sentendo
la storia con gli interventi dei
bambini, ha riconosciuto le
voci dei suoi amici e la sua
Echi di Agordo
naturalmente. Penso che tutti
i bambini ricorderanno a
lungo questo progetto, forse
crescendo lo capiranno più a
fondo e lo apprezzeranno con
una mentalità più adulta.
Il giorno che siamo andati
a Venezia a ritirare il premio,
i miei bimbi erano euforici,
la loro gioia traspariva. Il
viaggio in treno, le barche,
il mare, la magia di Venezia sembrava contagiarci,
è stata una giornata che
ricorderemo. Vedere le mie
creature, sul palco con le
insegnanti che ritirano un
premio per un lavoro fatto
insieme, è un’emozione non
si può descrivere. Un’emozione immensa, e anche una
soddisfazione per essere
genitore.
Quest’estate sicuramente
saliremo al laghetto Coldai.
Non penso che vedremo il
drago, probabilmente riposerà sul fondo del lago. Magari
proveremo a chiamarlo, ma i
draghi sono creature solitarie e preferiscono non farsi
vedere affinché i bambini
usino tutta la loro fantasia
per immaginarli.
Sulle rive del lago ci specchieremo nell’acqua limpida
e pura, vedendo riflessa la
nostra identità, la nostra
tradizione, la nostra storia.
Guardando bene, più a fondo,
con occhi attenti, vedremo
riflessi anche i nostri sogni,
trasparenti e autentici.
Infatti, la vittoria di questo
concorso è l’esempio tangibile che i sogni possono diventare realtà se in essi si crede.
Un grazie di cuore a tutte le
insegnanti, che hanno saputo
ben seminare, scegliendo il
progetto, lavorando insieme
e hanno insegnato ai bambini a credere in se stessi e
nel lavoro che hanno fatto,
dimostrando che il grande
sogno di poter vincere un
così prestigioso concorso si
è trasformato in realtà.
Sono sicura che il lavoro
delle insegnanti darà i suoi
frutti. Se ai bambini fin da
piccoli s’insegna ad amare
e preservare il nostro territorio, si educano individui
responsabili. Ora il compito
è di noi genitori: dobbiamo
continuare il lavoro iniziato,
crescendo i nostri figli nel
rispetto e nella tutela della
nostra identità; educandoli
all’uso della fantasia; insegnando loro a credere nella
bellezza dei sogni.
Questo progetto e questo
lago ci saranno di esempio.
Blu Sky
Echi di Agordo
Pasqua 2014
13
Dopo 10 anni alla guida della città
Il saluto del Sindaco Gavaz
Cittadine e Cittadini di Agordo,
alla fine di 10 anni di mandato
amministrativo è giunto il momento di salutare tutti coloro con cui
ho lavorato per tanto tempo.
Ringrazio in primis tutta la
cittadinanza di Agordo che ho
rappresentato assieme agli amici
amministratori; spero di aver dato
quante più risposte possibili alle
loro istanze e di non averne deluso
le aspettative.
Ringrazio con grande affetto
i miei compagni di viaggio con i
quali è stato possibile operare con
uno spirito di squadra forte, senza
alcun personalismo, ma con una
reciproca collaborazione, cosa
che ha permesso di dare attuaAnno 2004
1. Rifacimento manto campi da
tennis in via R.Paganini, 58.300,00
(fondi propri dell’ente).
2. Completamento illuminazione
pubblica in località Valcozzena,
euro 61.974,00 (mutuo cassa
DD.PP).
3. Restauro e risanamento conservativo facciate del municipio,
euro 73.176,30 (contributo Gal
euro 50.00,00 e il resto con fondi
dell’ente).
4. Ricostruzione Casèra Malga
Camp, euro 119.000,00 (contributo regionale euro 57.520,34,
ed euro 61.479,66 mutuo cassa
DD.PP).
5. Ripristino viabilità strada comunale di Boiem, euro 5.300,00
(fondi propri).
6. Intervento stadio del ghiaccio
in località Le Motte (completamento lavori edili, fornitura panchine giocatori e box giuria), euro
59.600,00.
7. Realizzazione marciapiedi via 21 Ottobre 1866, euro
78.759,00.
8. Sostituzione infissi piano
rialzato sede centrale Scuola
media statale “A. Pertile”, euro
52.889,65.
Anno 2005
1. Asfaltatura strade comunali,
euro 40.800,00 (fondi propri).
2. Realizzazione marciapiedi via
Insurrezione e viale Sommariva,
euro 32.500,00 (fondi propri).
3. Arredo urbano nei centri
storici (Prompicai, Tóccol, Agordo centro), restauro marciapiede
P.zza Libertà e C.so Patrioti,
euro 61.500,00 (euro 23.900,00
delibera Cipe, ed euro 37.600,00
fondi propri).
4. Cure colturali: ripuliture,
zione alla gran parte del nostro
programma con notevole impulso
allo sviluppo del nostro paese.
Ringrazio i dipendenti comunali
e tutti coloro che hanno avuto
rapporti di lavoro con l’Amministrazione comunale di Agordo.
So di aver sbagliato in tante
cose e di essere stato, a volte,
duro con loro; ma tutto ho fatto
nella convinzione che le cose potessero migliorare, come è stato,
e nell’interesse della comunità.
La macchina amministrativa di
un comune è oggi estremamente
difficile da organizzare e guidare;
ai Comuni si chiedono sempre più
cose, sempre più complesse e con
minori risorse disponibili. Nella
ricerca delle soluzioni ho sempre
trovato nei dipendenti del comune
di Agordo un atteggiamento di disponibilità e di servizio. Li ringrazio
anche per questo.
Ringrazio il Segretario comunale, dott. Camilleri, con cui mi sono
spesso confrontato per affrontare
al meglio ogni tipologia di problemi, incontrando in lui una persona
valida e preparata.
Ringrazio, infine, tutti gli ammi-
nistratori comunali di minoranza di
Agordo, con essi ho avuto modo di
lavorare in questo lungo periodo
per il bene della collettività. Il dibattito è stato a volte aspro, questo
è innegabile, ma nel complesso
ritengo che tutti abbiano lavorato
per fare di Agordo il bel comune
che è.
In quest’occasione mi piace
ricordare anche, con uguale
senso di gratitudine, i due illustri
“cittadini onorari” di Agordo, il cav.
del lavoro Leonardo Del Vecchio
e mons. Lino Mottes.
Permettetemi di riprendere
l’aspetto che mi sta molto a cuore
e riguarda il Gruppo con cui ho amministrato in questi dieci anni.
Desidero esprimere gratitudine
perché senza di loro non avrei
potuto operare con la necessaria
sicurezza e tranquillità.
La scelta di aprire ai giovani è
stata voluta fin dall’inizio e sempre
abbiamo cercato di coinvolgerli
perché rappresentano il futuro, ma
anche un modo nuovo di vedere
i problemi.
Io amo questo paese, dove sono
nato e ho scelto di vivere; sono
ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORI
ESEGUITI NEL PERIODO 2004-2013
diradamenti e tagli fitosanitari
nelle fustaie Casèra i Pass, euro
39.540,00 (euro. 31.632,00 contributo forestale, ed euro 7.908,00
fondi propri).
5. Realizzazione nuovo parcheggio lato sud municipio, euro
8.700,00 (fondi propri).
6. Sistemazione reti tecnologiche piazzetta di Tóccol, euro
49.021,15 (fondi propri).
7. Realizzazione area attrezzata di sosta temporanea loc.
Valcozzena, euro 35.722,04 (euro
15.000,00 contributo regionale e
resto con fondi propri).
8. Asfaltatura pista skatepark
loc. Polane, euro 13.810,50 (fondi
propri).
9. Acquisto attrezzatura per
area di skatepark in loc. Polane,
14.400,00 (fondi propri).
10. Rifacimento impianto riscaldamento intero edificio ex pretura
di Agordo, euro 48.666,00.
11. Sistemazione e risanamento
strada silvo-pastorale PiaséntDerz, euro 100.000,00.
12. Allargamento strada comunale Rif–Piasént, 2° stralcio, euro
130.000,00.
Anno 2006
1. Manutenzione straordinaria
Lavori a Binàtega.
legato alla sua gente, e sono stato
onorato di rappresentarlo in ogni
luogo ed in ogni situazione.
Ho cercato di farlo al meglio e
con impegno. Lascio alla collettività il giudizio sul mio operato.
Oggi è tempo di altri. Ad essi
auguro, chiunque risulti vincitore
delle prossime elezioni, di lavorare
con dedizione e nell’interesse
della comunità che andranno a
rappresentare.
Grazie a tutti, con un pensiero
di particolare viva riconoscenza
verso l’arcidiacono mons. Giorgio
Lise per la cortese ospitalità su
“Echi di Agordo” e per lo spirito
di collaborazione condiviso per il
bene della collettività.
Renzo Gavaz
fabbricato servizi stadio ghiaccio
“Toni Guadagnini” in loc. Polane,
euro 32.000,00 (da accorpamento
residuo mutui con Cassa DD.PP.
per impianti sportivi).
2. Costruzione manufatto ad uso
legnaia a Malga Framónt, euro
22.000,00 (fondi propri).
3. Manutenzione straordinaria
e adeguamento igienico sanitario Malga Framónt e annesso
stallone di proprietà comunale,
euro 88.184,46 (euro 56.892,62
contributo misura 10 e il resto con
fondi propri).
4. Realizzazione marciapiedi
viale Sommariva e angolo via Insurrezione, euro 65.000,00 (mutuo
Cassa DD.PP.).
5. Ampliamento e completamento strada comunale Col di Foglia,
Faión, Mozzach, Crostolin, 1°
stralcio, euro 245.000,00 (mutuo
Cassa DD.PP.).
6. Arredamento vestibolo ingresso municipio, euro 23.500,00
(fondi propri).
7.Ampliamento cimitero comunale, 3° stralcio, euro 150.000,00.
8. Adeguamento impianto depurazione di Valcozzena, euro
240.700,00.
9. Realizzazione marciapiedi di via R. Paganini, euro
110.000,00.
10. Realizzazione marciapiedi
loc. Veran, euro 92.000,00.
11. Adeguamento vigenti normative antincendio Scuola materna
“F,lli Pezzè” in via F. e L. Cappello,
euro 146.000,00.
12. Trasformazione alimentazione da gasolio a metano centrale termica Scuola elementare
“T.L.Burattini”, euro 60.000,00.
(continua a pag. 14)
Pasqua 2014
14
(segue da pag.13)
Anno 2007
1. Messa a norma impianti
e servizi campo di calcio, euro
56.000,00 (euro 11.610,93 contributo regionale e il resto con
fondi propri).
2. Realizzazione marciapiede
via Aldo Moro, euro 200.000,00
(mutuo Cassa DD.PP.).
3. Eliminazione barriere architettoniche al municipio, euro
20.300,00 (contributo regionale e
fondi propri).
4. Realizzazione strada e
parcheggio localita Tamonich, 1°
stralcio, euro 300.000,00 (mutuo
Cassa DD.PP.).
5. Miglioramento-adeguamento
ecocentro comunale loc. Valcozzena, euro 64.000,00.
6. Adeguamento norme antincendio e sicurezza edificio palestra
Scuola media “A.Pertile”, euro
295.060,00.
7. Realizzazione guardiola
a servizio Scuola elementare
ELENCO DEI PRINCIPALI LAVORI
ESEGUITI NEL PERIODO 2004-2013
Migliorie a Tóccol e, sotto, sala mungitura a malga Framónt.
mune, importo complessivo euro.
1.671.000,00 (euro 256.471,50
a carico del Comune di Agordo
mutuo Cassa DD.PP.).
“T.L.Burattini”, euro 9.000,00.
8. Rinnovamento impianto
riscaldamento con caldaia a
condensazione a gas metano e
installazione di impianto solare termico asilo nido comunale e scuola
materna, euro 125.000,00.
Anno 2008
1. Sistemazione e consolidamento/risanamento muri controripa strada comunale Piasént e
sistemazione piano viabile alcune
strade comunali, euro 150.000,00
(mutuo Cassa DD.PP.).
2. Ampliamento e completamento strada comunale Col di Foglia,
Faión, Mozzach e Crostolin, 2°
stralcio, euro 200.000,00 (mutuo
Cassa DD.PP.).
3. Realizzazione percorso
ciclo pedonale lungo la valle del
Medio-basso Cordevole, stralcio
funzionale nei Comuni di Taibon
Agordino, Agordo, La Valle Agordina, opere da realizzare nel Co-
Interventi alla caserma dei Vigili del Fuoco.
Anno 2009
1. Realizzazione area mercatale–
parcheggio pubblico località Tamonich, 2° stralcio, euro 530.000,00
(euro. 200.000,00 contributo
regionale ed euro 330.000,00
mutuo Cassa DD.PP).
2. Messa a norma impianti e
servizi sportivi campi da tennis,
euro 30.000,00 (euro 10.895,06
contributo regionale ed euro
19.104,94 fondi propri).
3. Manutenzione straordinaria
alcuni locali interrati ad uso deposito Scuola elementare, euro
14.000,00 (fondi propri).
4. Interventi strada servizio malghe comunali Framónt e Camp,
euro 14.500,00 (fondi propri).
5. Intervento protezione radiatori, spigoli e colonne edificio Asilo
nido comunale, euro 8.050,00.
6. Adeguamento norme antincendio e sicurezza edificio palestra
Scuola media, 2° stralcio, euro
270.000,00.
7. Rinnovamento centrale termica con caldaia a condensazione a
gas metano e installazione pannelli
solari edificio comunale Caserma
Vigili del Fuoco, distaccamento
Agordo, euro 32.000,00.
8. Sostituzione caldaia magazzino comunale in via A. Tissi con altra
sempre a gasolio del tipo ad alto
rendimento, euro 10.659,00.
9. Allestimento uffici di segreteria Istituto comprensivo presso
Scuola media, euro 13.100,00.
10. Acquisto autocarro per trasporto leggero modello “Ercolino”
ad uso squadra manutentiva comunale, euro 14.950,00.
Anno 2010
1. Rifacimento campo erboso,
completo di drenaggio e impianto
di irrigazione campo sportivo Polane stadio comunale “Ivano Dorigo”,
euro 77.000,00 (fondi propri).
2. Completamento necessario
chiusura e adeguamento discarica
loc. Valcozzena, euro 47.722,25
Echi di Agordo
(fondi propri).
3. Interventi strada servizio malghe comunali Framónt e Camp,
euro 72.000,00 (euro 42.000,00
finanziamento regionale e restanti
euro 30.000,00 accorpamento
mutui Cassa DD.PP.).
4. Ampliamento ecocentro
comunale loc. Valcozzena, euro
45.439,12 (euro 20.000,00 contributo Provincia Belluno e resto
fondi propri).
5. Adeguamento impianto elettrico piani seminterrato, rialzato e
primo municipio, euro 32.123,00.
6. Riqualificazione centrale termica con caldaia a condensazione
a gas metano e impianto solare per
produzione acqua calda sanitaria
succursale Scuola media viale
Sommariva, euro 55.300,00.
7. Sistemazione e adeguamento
impianti sportivi in loc. Polane con
realizzazione campo da calcio
per allenamento, 1° stralcio, euro
350.000,00.
8. Sostituzione n. 2 portoni autorimessa a servizio caserma VV.FF.
con posa in opera di portoni del tipo
sezionale automatico e fornitura
porte grezze (verniciatura e posa
fatte dai VV.FF.) in sostituzione
di quelle esistenti al piano primo,
euro 14.242,00.
Anno 2011
1. Riduzione rischio idraulico
località Dozza e Fontana, euro
611.995,44 (euro 240.000,00 contributo regionale, euro 133.000,00
contributo Provincia Belluno canoni idrici, euro 130.000,00 finanziamento autorizzato dall’Aato tramite
Gsp, euro 97.000,00 mutuo Cassa
DD.PP. e restanti euro 11.995,44
da Bim Gsp Spa.
2. Rifacimento tratto marciapiede tra via 27 aprile, via 4
novembre, via Raffaele Costa e
frazione Tóccol, euro 385.000,00
(euro 267.080,00 contributo regionale, euro 80.000,00 contributo
Consorzio Bim Piave e restanti
euro 37.920,00 mutuo Cassa
DD.PP.).
3. Realizzazione impianto comprensoriale atletica leggera località
Polane, euro 753.000,00 (euro
584.500,00 contributo regionale,
euro 115.500,00 mutuo Cassa
DD.PP., euro 40.000,00 contributo Consorzio Bim Piave ed euro
13.000,00 fondi propri).
4. Rifacimento impianto illuminazione pubblica via 4 novembre, via
Raffaele Costa e frazione Tóccol,
euro 105.000,00 (fondi propri).
5. Asfaltature strade e piazze
comunali: v.le Sommariva, p.zz.ta
Roma, v.lo Fadigà, euro 50.000,00
(fondi propri).
6. Realizzazione servizio igienico al p.t. municipio a utilizzo
Sezione Cai e Coro Agordo, euro
3.000,00 (fondi propri dell’ente).
7. Sostituzione infissi e installazione ascensore edificio comunale Scuola elementare, euro
260.000,00.
8. Installazione punto luce a
led con pannello fotovoltaico,
in frazione Colvignas alto, euro
2.760,00
9. Acquisto n. 2 lama sgombraneve da montare su autocarro
Unimog, euro 26.530,00.
(continua a pag. 15)
Pasqua 2014
Echi di Agordo
15
ATTIVITÀ
AMMINISTRATIVE/INFORMATICHE
Importanti strutture sportive
Anno 2012
1. Sistemazione pavimentazioni porfido piazza Libertà, euro
30.000,00 (fondi propri).
2. Asfaltatura strada comunale
loc. Colvignas, euro 15.000,00
(fondi propri).
3. Asfaltatura strada accesso
ecocentro loc. Valcozzena e alcuni
tratti viabilità comunale ad Agordo,
euro 20.000,00 (fondi propri).
4. Acquisto scuolabus trasporto
alunni Scuole materna, primaria
e secondaria 1° grado, euro
67.500,00.
5. Acquisto autocarro trasporto
leggero mod. “Gladiator” a uso
squadra manutentiva comunale,
euro 15.000,00.
6. Adeguamento impianto elettrico edificio autorimessa–magazzino comunale, euro 10.434,00.
7. Adeguamento impianto elettrico edificio caserma VV.FF., euro
16.500,00.
Anno 2013
1. Asfaltatura strada comunale
loc. Valcozzena, euro 10.000,00
(fondi propri).
2. Rifacimento bagno appartamento fabbricato ex pretura
corso Alpini, euro 2.550,00 (fondi
propri).
3. Rifacimento muro località Rif,
euro 4.109,00 (fondi propri).
4. Sostituzione infissi piani primo
e secondo sede centrale Scuola
media, euro 115.500,00.
5. Sistemazione e adeguamento impianti sportivi loc. Polane,
realizzazione campo calcio per
allenamento, 2° stralcio e impianto
illuminazione, euro 32.411,00.
6. Sostituzione caldaia edificio
campi tennis via R. Paganini–Lungorova con altra a condensazione
con funzionamento a gas metano,
euro 6.534,00.
TOTALE IMPORTO LAVORI ESEGUITI
Euro 8.102.717,410
Argomenti e opere avviate o in fase di preparazione:
- Recupero e ristrutturazione ex sede “Follador” con fondi “Brancher”
(circa euro 6.000.000 impegnati in Agordo).
- Realizzazione e sistemazione muri marciapiede Veran con fondi
“Brancher” (a cura di Veneto Strade, circa euro 400.000 previsti per
Agordo).
- Progetto Smart City a cura del CNR euro 1.000.000,00.
- Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.).
- Centralina idroelettrica derivante dalla Rova di Framónt.
- Pista ciclo pedonale a cura della Comunità Montana.
- Caserma e area ex Parissenti.
- 2° stralcio nuova 203 Agordina.
- Servizi di assistenza agli anziani.
Nel corso delle due legislature
l’Amministrazione ha operato
notevoli cambiamenti a livello
Amministrativo e informatico.
Il continuo sviluppo tecnologico e le disposizioni di legge
che spingono sempre più verso
una trasparenza delle Amministrazioni pubbliche e l’accesso
attraverso i mezzi informatici da
parte dei cittadini, oltre al “dialogo”
informatico tra Amministrazioni
pubbliche stesse, ha fatto sì che
l’Amministrazione abbia e continui
a investire per l’aggiornamento
delle dotazioni informatiche e
specificatamente:
- nuovo server per la gestione
dei dati;
- aggiornamento continuo dei
personal computer in dotazione
ai dipendenti;
- aggiornamento dei programmi
di gestione (Servizi Demografici,
Contabilità, Protocollo, ecc.);
- immediata attivazione dei nuovi
Regione Veneto, è stato realizzato
il Punto internet in Biblioteca, con
3 computer e una stampante/
scanner a disposizione dei cittadini
per 18 ore alla settimana.
Nel corso del 2012 poi il sito
istituzionale
(www.comune.agordo.bl.it),
grazie al supporto della Regione
Veneto che mette a disposizione
dei Comuni la piattaforma e la
tecnologia, ha subito un notevole
aggiornamento con il caricamento
di tutte le informazioni relative a
regolamenti, modulistica, servizi,
provvedimenti, oltre alle sezioni
relative alla Trasparenza Amministrativa, SUAP (sportello unico
attività produttive), Portale Cartografico e Sportello del Cittadino,
Albo Pretorio, con notevole impegno da parte degli uffici, al fine
di dare la possibilità ai cittadini di
operare con l’Amministrazione in
tempo reale e da casa.
È stata installata una webcam
Una webcam, un “biglietto da visita” di Agordo, vero cuore delle
Dolomiti, una promozione turistica ma anche un dono per i nostri
concittadini lontani di godere in tempo reale questa splendida visione,
sicuramente una delle più affascinanti dell’arco alpino.
sistemi di comunicazione a livello
centrale: sistema INA-SAIA per i
dati anagrafici; posta elettronica
certificata; firma digitale.
In particolare poi si è provveduto all’installazione di un nuovo
centralino telefonico, basato sulla
tecnologia VOIP (che permette
di telefonare utilizzando la connessione internet), collegando in
rete la sede municipale, l’ex ufficio
del Giudice di Pace, la Scuola
elementare, la Scuola media e la
Biblioteca; questo ha permesso,
oltre all’innovazione tecnologica
e a migliorare l’accesso a internet
per le Scuole e Biblioteca, un notevole risparmio economico avendo
eliminato linee telefoniche e ADSL
a canone fisso, utilizzando una
unica connessione ADSL.
Grazie a questo sistema è stato
possibile realizzare:
- un hotspot (connessione a i
aperta al pubblico) gratuito, per
turisti e cittadini che copre tutta la
zona attorno al Broi, Piazza Libertà
e Via 27 Aprile 1945;
- inoltre, con il contributo della
come “biglietto da visita” del
Comune di Agordo, non solo per
promuovere turisticamente la città
ma anche per dare la possibilità
ai nostri concittadini lontani di
vedere in tempo reale uno degli
angoli più meravigliosi dell’intero
Agordino.
Da ultimo, si segnala che a ottobre 2013 il Comune, grazie alla
collaborazione del Consorzio BIM
Piave, ha vinto il bando del CNR
per le Smart city.
Attraverso il progetto avvallato
dal CNR, il Consorzio Bim supporterà il Comune di Agordo in un
percorso altamente tecnologico
che vedrà l’installazione, nel territorio comunale, di apparecchiature
per la gestione informatizzata
delle pubbliche illuminazioni e
per l’implementazione di servizi
“intelligenti” (hot spot wi fi, videosorveglianza, gestione parcheggi,
advertising turistico e di servizio, telesoccorso, telemedicina,
teleinsegnamento, ricarica bici
elettriche) per un valore di euro
1.000.000.
Pasqua 2014
16
Echi di Agordo
Dal Comune
Aperte le iscrizioni
ai servizi scolastici
Il Comune di Agordo ha reso
noto che, dal 1° al 30 aprile
2014, sono aperte le iscrizioni ai
servizi scolastici relativi al Centro
estivo, al doposcuola, alla mensa
e allo scuolabus, con le seguenti
modalità.
- Al Centro estivo 2014 per le
scuole elementari sono previsti
tredici periodi settimanali di cinque giorni ciascuno (dal lunedì al
venerdì), a partire dal 9 giugno
fino al 5 settembre, con l’eccezione della settimana di ferragosto
dall’11 al 14 agosto di soli quattro
giorni. Le settimane saranno
attivate solo se si raggiungerà il
numero minimo di 15 adesioni.
Sono ammessi i ragazzi dai 6
agli 11 anni e sarà assicurato il
servizio dalle 7.30 alle 17.30. Le
tariffe di seguito riportate sono indicative; quelle effettive saranno
comunicate in sede di conferma
delle iscrizioni: famiglie residenti
nei Comuni di Agordo, La Valle
Agordina e Taibon Agordino
euro 60,00 settimanali (compresi
quattro pasti); famiglie residenti
in Comuni diversi euro 80,00 settimanali (compresi quattro pasti
settimanali).
Servizi per l’anno scolastico
2014-15.
- Doposcuola e mensa per le
elementari. All’atto dell’iscrizione
sarà chiesto il versamento di una
quota di euro 10,00 per la prenotazione del posto e l’assicurazione,
quota che non verrà restituita in
caso di ritiro. Anche in questo
caso le tariffe di seguito riportate
sono indicative; quelle definitive
verranno comunicate al momento
della conferma dell’iscrizione:
alunni residenti nei Comuni di
Agordo, La Valle Agordina, Taibon Agordino euro 4,50 per ogni
pasto consumato alla mensa per
gli iscritti anche al doposcuola, ed
euro 5,50 per ogni pasto per gli
iscritti al solo servizio di mensa;
euro 100,00 mensili (quota fissa
per l’iscrizione al servizio di doposcuola).
Per alunni che risiedono in
altri Comuni euro 6,50 per ogni
pasto consumato alla mensa ed
euro 120,00 mensili (quota fissa
per l’iscrizione al servizio di doposcuola).
Nel giorno di rientro pomeridiano il servizio di mensa potrà essere garantito per un massimo di 80
iscritti. I posti verranno assegnati
con il seguente ordine di priorità:
1. iscritti al servizio di doposcuola;
2. iscritti alla mensa per tutte le
altre giornate della settimana;
3. assistiti dai servizi sociali; 4.
bambini residenti nelle frazioni
più lontane dal centro; 5. bambini
più piccoli. Oltre al servizio di
mensa verrà assicurato il servizio
di sorveglianza nella fascia oraria
dalle 13.00 alle 14.30.
- Scuolabus: (elementari solo
per chi frequenta la scuola di
Agordo): una corsa (solo andata
o solo ritorno) euro 12,00 mensili (tariffa indicativa); servizio
completo (andata e ritorno) euro
22,00 mensili (tariffa indicativa).
A seguito della modifica di orario
Il municipio di Piazzale Marconi.
della scuola elementare, nella
giornata di lunedì il servizio di
scuolabus è garantito per l’andata
a scuola la mattina a partire dalle
ore 7.30 e per il ritorno a casa al
termine dell’orario pomeridiano
(ore 16.30). (Scuola materna
solo per chi frequenta la scuola
di Agordo): quota fissa mensile di
euro 14,00 (tariffa indicativa).
- Modalità per l’iscrizione: rivolgersi all’Ufficio tributi/ragioneria
del Comune di Agordo dall’1 al 30
aprile 2014, negli orari di apertura
al pubblico: lunedì e giovedì dalle
16.00 alle 18.00; mercoledì dalle
8.00 alle 13.00; martedì e venerdì
dalle 10.00 alle 13.00.
IL CENTRO ESTIVO
Anche quest’anno il Comune di Agordo organizza il «Centro
estivo 2014», proponendo consolidate attività ludico-ricreative: laboratorio musicale, laboratorio manuale e incontri
didattici con professionisti di vari settori (per es. vigili del
fuoco, vigili urbani, educazione stradale), e sportive: (nuoto,
calcio, tennis, unihockey, basket, pallavolo. Inoltre settimanalmente saranno proposte gite e/o brevi passeggiate per
conoscere il territorio circostante e le sue realtà produttive e
storiche (es. visita a Lattebusche e alla diga del Vajont). Tutto
questo avverrà in un luogo protetto e con la supervisione di
personale qualificato.
La presentazione del programma, alla quale sono fin d’ora
invitati quanti ne sono interessati, si è svolta giovedì 10 aprile
alle ore 17.45 nel municipio di Agordo.
GETTANDO... L’OCCHIO DALLA TANGENZIALE
È suggestivo percorrere la nuova circonvallazione che permette
di ammirare il paesaggio “unico”
della conca di Agordo e dei monti
che le fanno corona.
Da questa angolatura anche
l’abitato del centro capoluogo
assume un’altra sembianza,
incastonato come cartolina alle
cime di San Sebastiano; osservando attentamente si notano
alcuni edifici, però, che mostrano
chiaramente la loro vecchiaia su
facciate e intonaci lasciati senza
manutenzione. Tra questi il “lato
B” del municipio, che probabilmente non è mai stato ritoccato
dopo la Liberazione del ‘45. Viene
alla mente una signora attempata
che abbonda con il trucco sul
volto (la facciata fronte-Broi) lasciando intravvedere la caducità
nelle altre parti del corpo.
Saprà la prossima amministrazione, pur nelle ristrettezze dei
bilanci, rendere gradevole alla
vista anche questo particolare
della cartolina?
Echi di Agordo
Pasqua 2014
17
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
L’assemblea del 9 marzo
GLI ORARI DELL'ULSS1:
PROBLEMI PER L’ASSISTENZA
Sembra proprio che le «strategie» della Direzione… strategica dell’Ulss1 continuino a
complicare l’azione del volontariato agordino. È questa la
principale constatazione emersa
nel corso della 21a assemblea
del GAV, Gruppo assistenza
volontaria, svoltasi domenica
9 marzo al Centro parrocchiale
«Vincenzo Savio».
Lo si è capito particolarmente
nel momento in cui, svolgendo
la sua relazione, il presidente
Aldo Da Ronch, ha segnalato
ai soci, non senza una certa
preoccupazione, «l’imprevisto
cambio di orario per i dipendenti
dell’Ulss1, con il quale il 1°
turno di lavoro inizierà alle ore
7, anziché alle 6, con posticipo
di un’ora, e con conseguente
ritardo delle colazioni, pranzo e
cena e della preparazione dei pasti per la consegna a domicilio».
Non nascondendo il conseguente grave disagio che ciò comporterebbe ai volontari, impegnati
ad aiutare nella consumazione
dei tre pasti giornalieri i pazienti
del polifunzionale, del settore
anziani/inabili, dei vari reparti
dell’ospedale e nella consegna
domiciliare dei pasti, Da Ronch
ha fatto presente che «secondo
le anticipazioni avute l’orario
delle colazioni slitterebbe
di circa 20 minuti, di circa
50 quello della cena, mentre
l’orario del pranzo diventerebbe
impossibile per i volontari che
a loro volta devono rientrare
in tempo utile nelle rispettive
famiglie».
Chiamata in causa ad illustrare la «nuova strategia», la
responsabile dei Servizi sociali
del distretto di Agordo, Tiziana
Chinellato, presente all’assemblea, ha spiegato le ragioni alla
base della decisione dell’Ulss1
parlando di un progetto di “umanizzazione” per consentire ai
pazienti di riposare un’ora in
più. Tale sperimentazione, che
partirà il 1° aprile, ha peraltro
suscitato parecchie perplessità
fra volontari, ai quali è sembrato
subito che, dietro il pur nobile
termine di “umanizzazione”,
si celi di fatto un altro tipo
di operazione, come ormai le
diverse «strategie» (leggi taglirisparmi) dell’Ulss1 di questi
tempi hanno abituato i cittadini
a dubitare. Si sa, infatti, che
il turno di notte prevede una
minore presenza di personale
rispetto al turno del mattino,
per cui se l’ora dalle 6 alle 7
da “diurna” diventa “notturna”,
non è difficile pensare che per
l’Ulss 1 ciò comporterebbe un
consistente risparmio economico, dato che quell’ora verrà
moltiplicata per i 365 giorni
dell’anno e per tutti i reparti.
Non va pure trascurato che alla
base del progetto “umanizzazione” possa esserci anche, motivo
economico a parte, un problema
divise anche dall’arcidiacono
di Agordo, monsignor Giorgio
Lise: «Mi sembra che questa
umanizzazione sia un po’ monca», ha detto, seguito a ruota
con altrettanto scetticismo dal
vice-sindaco di Agordo, Sisto
Da Roit.
«Ad ogni modo, fedele al
proprio spirito di servizio»,
ha detto Da Ronch, «il Gav si
impegnerà ad adeguarsi alle soluzioni “strategiche” dell’Usl, a
condizione, però, che gli orari
non siano dilazionati oltre il
previsto e che anche per la cena
non si superino i 20 minuti». Fra
i volontari presenti si è percepita comunque l’ennesima poca
considerazione delle istituzioni
9 marzo. L’assemblea annuale del GAV con in prima fila Tiziana
Chinellato, Giorgio Zampieri e monsignor Lise.
organizzativo di omogeneizzazione dei vari turni.
Fatto sta che, sentendo le
preoccupazioni del Gav, risulta
evidente e per certi versi inspiegabile che non si siano tenute
nella dovuta considerazione
anche le esigenze del volontariato che, come è noto e come ha
pubblicamente dichiarato di recente il direttore del distretto di
Agordo dell’Ulss1, Sandro De
Col, svolge un ruolo insostituibile nel settore socio-sanitario
coprendo una fetta significativa
del fabbisogno di personale
delle Ulss, stimato attorno al
56%. Ma non sono state solo
quelle dei soci le perplessità
emerse nell’assemblea, con-
verso i bisogni essenziali della
gente. Nell’ambito scolastico,
sanitario e di altri servizi come
le poste si è coniato in questi
anni il termine «razionalizzazione», per il sociale ora si è
foggiato quello di «umanizzazione», ma la sostanza a quanto
pare è sempre la stessa: belle
parole nuove per un solo evidente scopo: tagliare e risparmiare
anche nei servizi primari.
Oltre alla modifica dei turni
l’assemblea ha evidenziato
anche la necessità di poter disporre per la distribuzione pasti
di un’auto più adatta (tipo una
delle tante Panda 4x4 dell’ampio
parco dell’Ulss) di quella attualmente in uso ormai obsoleta,
DATI SIGNIFICATIVI
L’ATTIVITÀ
ASSISTENZIALE
NEL 2013
1) Assistenza ospedaliera:
Chirurgia: presenze 14 ore 32; Ortopedia (30 – 44);
Medicina (28 – 118); Lungodegenza Medicina (32 – 67);
Totale reparti ospedale 104
- ore 261); Anziani inabili
(1.020 – 740); Polifunzionale 2
(1.450 – 1.450); Totale reparti
Socio-Sanitari (2.470 – 2190);
Interventi per ricorrenze: per
castagnate Polif.- A.I.(22 – 44),
compleanni (25 – 46), funzioni
religiose (17 – 30), altri incontri
(7 – 10); Totale aiuto ricorrenze
(71 – 130); Totale assistenze in
struttura: presenze 2.645 – ore
2.581).
2) Servizi a domicilio:
a) Accompagnamento ospiti
Casa di soggiorno Taibon per
visite mediche: viaggi 265 –
ore 331.
b) Consegna pasti caldi a
domicilio, con impiego giornaliero di 3 automezzi per 3
diversi itinerari: volontari GAV:
presenze 683 - ore 1.283
(volontari AUSER 334 – 556).
Totale pasti consegnati 8.971;
Tot. km percorsi 29.453.
3) Altri interventi in appoggio
ad altre associazioni (vendita
uova pasquali per AIL): presenze 4 - ore 26)
Riepilogo Assistenze GAV:
presenze 3.493 - ore 4.221.
ma la Chinellato ha escluso che
ciò sia possibile per il 2014.
Quest’ultima ha pure illustrato
il progetto regionale «Sollievo»
a favore delle persone affette
da demenza, progetto al quale
il GAV ha aderito in attesa di
ulteriori informazioni sulle
procedure e sul corso relativo,
da effettuarsi ad Agordo a cura
dell’Ulss1 nel 2014, per il quale
è previsto un primo incontro nel
mese di aprile.
Portando infine il saluto del
Comitato d’Intesa, il presidente
provinciale Giorgio Zampieri ha
affrontato la non meno importante questione dell’esenzione
del bollo per le autovetture delle
associazioni di volontariato, affermando che in proposito ci si
sta attivando in sede nazionale,
visto l’esito negativo degli interventi dei consiglieri regionali
bellunesi. (l.s.)
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Pasqua 2014
Echi di Agordo
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
Lunedì 21° aprile a San Vincenzo
Il cuore dei bambini con
IL MERCATINO DEI GIOCHI USATI
Continua anche quest’anno
l’iniziativa di solidarietà che
vede coinvolti nella raccolta di
giochi usati tutti gli alunni delle
Scuole Primarie e dell’Infanzia
dell’Istituto Comprensivo di
Agordo.
Il ricavato e le eventuali
offerte raccolte, saranno devolute alla IPWSO (International Prader - Willi Syndrome
Organisation). La sindrome
di Prader-Willi è una malattia
genetica molto eterogenea, sia
dal punto di vista clinico sia
da quello genetico. Si manifesta già alla nascita con una
grave ipotonia, che comporta
problemi alla deglutizione e
all’allattamento. A partire dai
due anni di età il bambino affetto mostra invece una costante
assenza di sazietà la quale, se
non controllata, può portare a
obesità grave.
La malattia è inoltre associata
a difficoltà di apprendimento
e a disturbi comportamentali
e psichiatrici (difficoltà nell’
interpretazione e nell’uso appropriato delle informazioni
sociali, che comportano disturbi simili a quelli caratteristici
dello spettro autistico) di entità
variabile.
Sono state spesso segnalate
caratteristiche facciali peculiari come fronte stretta, occhi
a mandorla, labbro superiore
Sala don Tamis, 4 marzo. Giorgio
Fornasier, il famoso musicista e
cantautore bellunese, nella recente applauditissima “lezione”
offerta agli studenti della sezione
di Agordo dell’Università adulti/
anziani.
sottile e bocca rivolta verso
il basso, mani e piedi molto
piccoli, scoliosi. Altre anomalie
endocrine portano a bassa statura, dovuta a deficit dell’ormone
della crescita.
Molti sono stati gli studi
effettuati attraverso progetti
specifici, ma attualmente non
esiste alcuna terapia medica che
curi questa malattia, pertanto la
ricerca continua.
Anche Giorgio Fornasier,
famoso cantautore bellunese,
avendo il secondo figlio Daniele affetto da questa grave malattia genetica rara, si è dedicato
anima e corpo al sostegno dell’
associazione IPWSO.
Ha collaborato inizialmente
con la Associazione Genitori
di Soggetti con Sindrome di
Prader-Willi, con sede presso
l’Ospedale San Raffaele di Milano ed è stato per alcuni anni
delegato italiano presso la International Prader Willi Syndrome
Organisation (IPWSO).
Si è impegnato nel volontariato e nelle attività rivolte
a promuovere la conoscenza
di questa sindrome al fine di
favorirne la diagnosi precoce,
la cura efficace, l’orientamento
verso centri specializzati degli
individui che ne siano affetti e
una concreta solidarietà alle
famiglie.
Molte Associazioni e Organizzazioni come Telethon,
Uildim, ecc. si sono impegnate
nella raccolta di fondi per promuovere la ricerca scientifica su
questa malattia genetica rara.
Animati dallo stesso spirito i
bambini dell’Istituto Comprensivo di Agordo, coadiuvati dalle
loro insegnanti e dall’instancabile G.S. LE VILLE, sperano
di poter offrire, rinunciando
generosamente a un loro giochino, un piccolo contributo a
questa importante iniziativa di
solidarietà.
b.d.m.
Per il Sud
Sudan
“Emergenza
fame”
Anche quest’anno, il Gruppo di Insieme si Può di Agordo, in occasione della tradizionale Festa del fanciullo di Prompicai, il prossimo
21 aprile organizza la pesca di beneficienza, il cui ricavato andrà
ad alleviare le sofferenze di qualche persona che sta vivendo da
tempo la terribile esperienza della guerra nel Sud Sudan.
Tre
computer per
i ragazzi del
CEOD
Le mamme dei Bòce da Rif, con il ricavato del mercatino
di beneficenza e le frittelle fatte in occasione della Fiera
del Bestiam di ottobre, hanno voluto rivolgere quest’anno
il loro pensiero al CEOD. Hanno così deciso di acquistare
tre computer per il Centro Diurno di Agordo, gestito dalla
Cooperativa Sociale Società nuova in convenzione con
l’Ulss n°1 di Belluno.
La consegna con inaugurazione delle nuove apparecchiature è avvenuta il 12 marzo scorso, con il taglio del
nastro da parte dei ragazzi, i quali useranno i computer
per l’attività denominata “Laboratorio Cognitivo” nella
quale si cimenteranno in giochi con l’utilizzo di softwere
didattici ed educativi.
A loro volta i ragazzi del Centro Diurno di Agordo hanno rivolto un un sentito grazie a Mauro Groppa “Paki”,
Sandro, Alessio, I Bòce da Rif e alle fantastiche... mamme
dei Bòce da Rif.
Si dovrebbe pensare di più a far del bene che a stare
bene, così si finirebbe anche a stare meglio.
(Alessandro Manzoni)
Echi di Agordo
Pasqua 2014
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solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
L’assemblea del 23 marzo
GLI ANZIANI VOLONTARI:
UNA RISORSA PER LA SOCIETÀ
«Sento il desiderio esprimervi profonda riconoscenza per
quanto state facendo da quindici
anni per le nostre comunità,
per cui, come si dice a persone
care, vi dico solo: grazie di
esistere».
Queste poche ma significative
parole pronunciate dal sindaco
di Taibon, Loretta Ben, hanno
messo il sigillo all’assemblea
annuale del Circo Auser «El
Brói», svoltasi sabato 23 marzo
all’auditorium del centro parrocchiale «Vincenzo Savio».
Un’attenzione, quella dell’Amministrazione di Taibon, dimostrata ormai da qualche anno,
anche con la concessione in
comodato gratuito all’Auser
di un pullmino per trasporto
disabili.
È stato il miglior riscontro che
potesse venire da un’istituzione
pubblica a un ente di volontariato il cui presidente, Alvio
Peratoner, aveva così concluso
la sua relazione: «Vorrei ricordare che noi anziani, perché la
maggior parte di noi che operiamo nell’Auser lo siamo, non
vogliamo essere un peso per la
società, ma una risorsa».
L’attività sempre intensa del
sodalizio, fatta da Peratoner, è
stata poi esplicitata, nella sintesi
più concreta, attraverso i numeri
del bilancio sociale presentato
dal segretario Pietro Urpi.
Due i principali ambiti in cui
opera il Circolo: la promozione socio-culturale con attività
rivolte principalmente ai soci
(apertura e gestione sede con
bar, organizzazione di conferenze, manifestazioni ricreative,
gite, serate a tema, ecc.) e il
volontariato con attività rivolte
alla società civile.
Quest’ultimo comprende in
particolare gli accompagnamenti: in convenzione con l’Ulss1,
per conto del Consorzio dei
Comuni dell’Agordino (772
interventi, 36.811 chilometri,
2.115 ore), della Casa di soggiorno di Taibon (143, 6.429,
453), in fuori convenzione
(217, 4.369, 348 ore), disabili
nel percorso casa-lavoro-casa
(258, 5.608, 363), distribuzione
pasti a domicilio nella Conca
Agordina (in collaborazione con
il GAV) (256, 2.808, e 556+379
ore compiute anche dai ragazzi
durante l’estate), distribuzione
pasti a domicilio nella Valle
del Bióis (290, 4.401, 290),
trasporto dializzati (165, 1.492,
162,5), trasporto provette dal
Distretto di Canale d’Agordo
all’Ospedale civile di Agordo
(46, 1.622, 90).
Da non dimenticare poi l’accompagnamento degli alunni
delle scuole dell’infanzia e
primaria con convenzione nei
Comuni di Voltago-Gosaldo-
all’organizzazione per i servizi
di volontariato, hanno svolto
3.147 interventi, percorrendo
63.540 chilometri, impegnando 7.126 ore, utilizzando allo
scopo quattro automezzi nella
Conca Agordina (di cui tre per
trasporto disabili), due nella
Valle del Bióis (dove presto
dovrebbe sorgere un circolo
autonomo, ndr), e uno in Alto
Cordevole.
E, quando è stato necessario,
in tutto l’Agordino, ci siamo
avvalsi degli automezzi privati
dei volontari»
Nei servizi precedentemente
elencati sono stati impegnati 60
volontari.
«Ci piace infine sottolineare»,
ha concluso il segretario, «che,
L’assemblea dell’Auser Agordo all’auditorium «Vincenzo Savio»,
il 23 marzo.
Canale d’Agordo-Agordo (800
interventi per 1.000 ore), l’accoglienza degli alunni con convenzione nella scuola primaria
di Taibon (sino a giugno 2013:
120 interventi, 120 ore), l’attività di prevenzione sanitaria (80
interventi presso il circolo, 250
ore, 2 volontari), la collaborazione con altre organizzazioni di
volontariato per raccolte fondi,
sportello diritti del cittadino in
collaborazione con FederConsumatori.
«Riassumendo», ha detto Urpi, «i nostri volontari,
escludendo i tempi necessari
nonostante il numero non elevato di volontari operativi, tutte
le richieste di intervento, provenienti da istituzioni o singoli
cittadini, sono state soddisfatte.
Non abbiamo detto di no a nessuno. Qualcuno ci ha gratificato
con una donazione, qualcuno
con un “grazie”, qualcuno non
ci ha detto neanche quello, ma
ciò non potrà mai fermare il
nostro impegno».
L’importanza e la consistenza
del quale sono state rilevate,
con ammirazione, nei rispettivi
interventi dal rappresentante del
Comitato d’intesa di Belluno,
Il presidente regionale dell’Auser, Franco Piacentini con accanto Alvio Peratoner.
Romeo Bristot, dalla nuova
presidente provinciale Auser,
Verena Dell’Omo e dal nuovo
presidente regionale, Franco
Piacentini che ha richiamato il
dovere delle istituzioni, «specie
di quelle che stanno in alto», ha
detto, «a considerare meglio
il valore solidale e l’apporto
insostituibile del volontariato
e a non frapporre continui vincoli burocratici che ne turbano
l’azione, ma agevolandolo anche con l’abolizione della tassa
di circolazione per i mezzi». A
proposito della quale ha affermato che va sollecitata continuamente la Regione che ha la
facoltà legislativa di disporre
l’esenzione dal pagamento della
tassa per i mezzi di servizio di
volontariato.
L’assemblea, iniziata nel
commosso ricordo del vescovo Savio, nel decennale della
morte, e di Renzo Da Rif, si
è conclusa con l’intervento di
Tiziana Chinellato dei servizi
sociale del distretto di Agordo
riguardante la prossima istituzione del «Progetto sollievo»
per pazienti affetti da demenza
e dai saluti portati dal presidente
del GAV, Aldo Da Ronch, da
Nadia Dell’Agnola, presidente
di Cucchini Agordino, anche
per conto dell’Amministrazione
comunale di Agordo e da Valter
Todesco, sindaco di Rivamonte
e presidente del Circolo Auser
“Còl Bèl” di Tiser. (l.s.)
P.M. Dal 7 all’11 maggio il
Circolo ha programmato una
interessante gita nel Cilento.
20
Pasqua 2014
Echi di Agordo
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
Riprende l’attività della
CONFRATERNITA DELLA
BEATA VERGINE DELLA SALUTE
Gentili consorelle e confratelli, è trascorso il mio primo anno
di attività ed è ormai tempo di
bilanci.
Durante l’anno di transizione
senza la priora gli iscritti non
sapevano se la Confraternita
continuasse a vivere e per questo si erano creati molti dubbi
e incertezze ma ora, trascorso
il primo anno del mio operato,
posso confermare a tutti voi
che la Confraternita ha ripreso
il suo vigore!
Per prima cosa ho riunito le
collaboratrici per conoscerle,
conoscere il loro territorio, le
loro difficoltà e condividere il
loro lavoro che, vi assicuro, è
veramente impegnativo: dedicare il proprio tempo a percorrere
Agordo e le frazioni come api
operose e raccogliere la quota
di adesione alla Confraternita
incontrando le persone.
A loro va il mio ringraziamento più sentito e a voi iscritti
chiedo la cortesia di essere
consapevoli del loro ruolo e
della loro disponibilità andando
loro incontro per quanto vi sarà
possibile!
Anche a tutti voi consorelle
e confratelli va un grande
ringraziamento per la vostra
fedeltà alla Confraternita e per
la grande generosità dimostrata
che in molti casi va ben oltre la
quota di adesione!
***
Al 21 novembre 2013 - giorno
della Madonna della Salute - gli
iscritti risultavano 595, anche
se l’anno scorso non tutti sono
stati raggiunti o hanno versato la
quota proprio per la confusione
che si era creata; successivamente, in fase di aggiornamento
informatico del registro, alcuni
si sono dichiarati “ritirati”, ma
ci sono state anche nuove ade-
sioni e quest’anno vedremo se
riusciremo a dare nuova linfa al
nostro sodalizio.
I defunti nell’anno 2012/2013
sono stati 24, per ognuno dei
i quali è stata ordinata una
Messa a suffragio, e tutti sono
stati ricordati nella Messa del
17 Novembre 2013.
Proprio in quel giorno infatti
abbiamo celebrato la festa della Beata Vergine della Salute,
dapprima nella S. Messa in
Arcidiaconale rendendo lode e
grazie al Signore e alla Madonna e continuando poi la nostra
festa partecipando all’incontro
conviviale.
Dopo il pranzo ho relazionato
ai presenti - fra cui l’arcidiacono
don Giorgio che ringrazio per
la partecipazione e per l’interesse dimostrato nei confronti
delle quattro Confraternite di
Agordo - i risultati della nostra
attività (riportati in riquadro a
parte, ndr).
Veramente leggere e informarmi come e dove fare le offerte
è stato come sporgermi su un
pozzo profondissimo che chiede
gocce di acqua ... sono talmente
tante le necessità in Agordo,
in Italia e nel mondo, ma sono
comunque fiera di quello che
abbiamo potuto fare e sicuramente il Signore e la Madonna
premieranno tutti noi per la
perseveranza nella carità.
Una menzione particolare vor-
Iscritti, iscritte e simpatizzanti
siete tutti invitati alla gita-pellegrinaggio alla Cappella intitolata
alla Beata Vergine della Salute
che si trova a Dolo (VE) dove
parteciperemo alla S. Messa.
Di seguito faremo una breve
OFFERTE RACCOLTE NELL’ANNO 2013 EURO 3.604,00
Così distribuite:
- Per Messe e Chiesa (a suffragio, Caduti in Montagna, fiori,
nuovo impianto microfoni chiesa) euro 530,00
- Al Centro Parrocchiale Agordo euro 300,00
- Al CEOD (Centro Diurno disabili Agordo) euro 307,00
- Al Centro Missionario euro 500,00
- Alla Diocesi (Fondo straordinario per il lavoro) euro 300,00
- Alla Cucchini Associazione Agordino
(assistenza a malati
terminali) euro 500,00
- A Emergency (Centro di Maternità a Anabah – Afganistan)
euro 300,00
rei riservarla al CEOD, Centro
Diurno per disabili di Agordo ai
quali Idana Dai Pra e io abbiamo fatto visita portando i beni
che erano stati acquistati con la
nostra offerta.
Abbiamo ricevuto un’accoglienza molto calorosa: gli ospiti
ci hanno mostrato le loro aule
dove svolgono molti lavori di
artigianato e… arte con i loro
preparatissimi assistenti. Veramente grazie a voi del CEOD
per il vostro lavoro e a tutti i
ragazzi per la grande gioia che
ci avete trasmesso!
L’unica cosa che lo scorso
anno non sono riuscita a organizzare è stata la… gita, un po’
per colpa mia e un po’ no…
ma adesso son lieta di invitarvi
alla
Gita-Pellegrinaggio della Confraternita della BVS in programma Domenica 4 maggio.
L’accoglienza molto calorosa dei ragazzi del CEOD.
visita al centro storico di Dolo,
grazioso paese attraversato dalle
acque del Naviglio Brenta.
Seguirà il pranzo in un moderno locale lungo la Riviera
del Brenta.
Nel pomeriggio visita guidata
alla bellissima Villa Pisani di
Stra, ricca di storia e di arte (il
salone da ballo fu affrescato
da Giambattista Tiepolo) e
passeggiata libera nel parco
per ammirare il giardino, la
ricca collezione di piante nelle
serre e nelle limonaie e perché
no, provare a trovare la giusta
strada nel famoso labirinto di
siepi di bosso.
Iscrizioni presso Cartoleria
Miola entro domenica 20 Aprile
(attenzione è Pasqua!). Costo
euro 55,00 (compreso pranzo
con bevande e visita guidata
alla Villa). Per i ragazzi/e sotto
i 16 anni euro 25,00. Per informazioni: Adriana Alfonsi 0437
640529 (ore serali).
In chiusura, un grande grazie
a tutti gli iscritti già presenti e
a quelli che vorranno aderire
a questa Confraternita … mi
raccomando alle nonne e alle
mamme: continuiamo la tradizione di iscrivere alla Confraternita - e quindi mettere sotto
la protezione della Madonna
della Salute - ogni nuova figlia,
nipote, nuora!
A tutti un saluto cordiale e
una preghiera particolare per le
consorelle e i confratelli che si
trovano nella malattia: che la Beata Vergine della Salute li consoli
con il suo amore materno.
La priora
Adriana Alfonsi
Echi di Agordo
Pasqua 2014
21
solidarietà volontariato solidarietà volontariato solidarietà volontariato
Una ridda di ricordi ed emozioni,
non senza momenti di commozione.
Ma non potevano mancare tali
sentimenti sia in chi l’ha vissuta
da protagonista, sia in chi l’ha
sentita raccontare, la storia della
benemerita sezione di Agordo
dell’Associazione bellunese volontari del sangue. Una vicenda
di edificante umanità, nata nel
lontano 1957 dalla mente e dal
cuore di Gigi Lise, l’indimenticato «dotór», ma già in embrione
nel 1954 per l’idea ugualmente
lungimirante e generosa di Toni
Guadagnini, figura altrettanto cara
agli agordini.
È la storia di 55 anni di una
basilare attività svolta, come
molte altre dalla nostra gente, nel
più autentico spirito di servizio,
raccolta in un prezioso libro di
100 pagine e tante foto, intitolato
«Il cuore d’oro», presentato il 7
marzo scorso in sala don Tamis
ad Agordo. Impossibile riportare
i tanti nomi dei protagonisti della
vita della sezione che sono stati
però puntualmente nominati e
ricordati anche attraverso le immagini di una proiezione curata
da Dino Bridda, oltre che nel
momento della consegna del libro
ai fondatori, ai segretari e ai soci
o loro familiari presenti.
«Non soliti ad apparire in pubblico se non nel momento della
donazione», ha detto il segretario
sezionale Massimo Della Lucia,
«abbiamo voluto condividere con
tutta la comunità questo momento, perché la storia di un sodalizio
di volontariato come il nostro,
che abbiamo voluto raccogliere
e raccontare a futura memoria
in questo piccolo libro, curato
con paziente e disinteressato
impegno da Loris Santomaso,
coinvolge necessariamente la
comunità in cui si è dipanata negli
anni, in una felice simbiosi basata
Presentata il 7 marzo
UNA STORIA DAL CUORE D’ORO
I 55 anni della Sezione di Agordo
dei donatori di sangue
sul concetto più che mai attuale
che “…è donando che si riceve
e il loro oggi potrebbe essere il
nostro domani”». Della Lucia ha
quindi sottolineato come «il dono
del sangue sia infatti un gesto di
consapevolezza e di solidarietà
nei confronti dei bisogni essenziali, anzi vitali, dell’uomo, che
rappresentano oggi una realtà
sempre più drammatica e urgente,
alla quale le istituzioni non riescono più a dare risposte esaurienti
senza il volontariato». Dicendosi
certo che tale consapevolezza
Un libro a Marino Maschio,
segretario per tanti anni e donatore benemerito ancora in
attività con 98 prelievi.
Il segretario Massimo Della Lucia consegna il libro a Aldo De Bastiani
(unico superstite fra i fondatori), poi anche segretario.
è ben presente nella nostra
gente che continua a donare
con generosità il proprio sangue
e a impegnarsi in vari altri ambiti
della solidarietà, il segretario ha
brevemente richiamato ai presenti
l’attività di sensibilizzazione e proselitismo svolta dalla Sezione sul
territorio al fine di avere sempre
nuovi soci per poter fare fronte alle
crescenti richieste di donazione
di sangue.
Ha ricordato in proposito gli interventi di sostegno a favore degli
associati, tendenti a mantenere
alto il senso di appartenenza e
l’identità dell’associazione, come
pure l’impegno dell’adozione a
distanza per una bambina brasiliana, l’attenzione alla Cucchini
Associazione Agordino alla quale
è stato devoluto il ricavato della
piccola lotteria svolta in occasione
del pranzo sociale e la presenza,
lo scorso 7 agosto 2013, a una
serata di “Agordo-baleno” con
un piccolo stand in piazza della
Libertà e distribuzione di dépliant
informativi sull’associazione e sul
dono del sangue.
Dopo aver rivolto un ringraziamento agli enti (Bim Piave,
Comunità Montana Agordina,
Comune di Agordo) e alle persone che hanno generosamente
contribuito alla realizzazione del
libro, Della Lucia ha ricordato con
soddisfazione che nel 2013 hanno
aderito alla Sezione sedici nuovi
soci, portando il numero degli
attivi a 183 donatori attivi, con
268 prelievi effettuati, facendo
La copertina del libro, ideata
dall’artista Albino Mezzacasa,
con grafica di Gabriele Riva.
infine appello a tutti gli «uomini
e le donne di buona volontà, che
sono nella condizione e nello spirito di farlo, di valutare con favore
l’adesione alla nostra associazione e di donare il proprio sangue.
Questo, anche perché ogni anno
c’è il bisogno di un ricambio dei
soci che per vari motivi (età o
salute) devono lasciare, sia per
continuare “il dono di 55 anni alle
genti agordine”».
Scegliere di donare il sangue,
insomma, è una buona occasione
per dimostrare la propria sensibilità e il proprio senso di solidarietà
e di partecipazione «alla vita».
Si è quindi proceduto a ricordare i fondatori, che sono
stati anche segretari: Gigi Lise,
Alessandro Perego, Pompeo
De Poli «l’apostolo del sangue»,
Eros Cattadori e Aldo de Bastiani, unico superstite, nonché
Giuseppina Mattei Tissi; quindi
gli altri segretari: Mario mèrica
Tomè, Viviana Paganin, Corrado
chicco Cattadori, Renzo Fasolin,
Imerio D’Incà, Marino Maschio e
infine le 57 medaglie d’oro con 50
donazioni e gli otto benemeriti con
75 e più prelievi: Giorgio Favero
(90), Oddone topo Zasso (88),
Silvano Peloso e Giancarlo bacanét Fusina 77), Giuseppe Della
Lucia (87), i fratelli Umberto (93) e
Mario (84) rochét Tomè e Marino
Maschio (98), senza dimenticare i
medici Aurelio Tonegato e Tarcisio
Rinaldo e «il prete donatore» don
Mario Vallata.
Ai presenti o ai loro famigliari
è stato infine fatto dono del libro
come pure ai sindaci Bruno Zanvit
di Voltago, Loretta Ben di Taibon,
Corrado Cattadori in rappresentanza di quello di Agordo e a Bruno
Lavina, vice presidente dell’ABVS,
che si sono complimentati per la
pregevole pubblicazione e hanno
ringraziato i soci della sezione
per il loro continuo e insostituibile
servizio umanitario.
Pasqua 2014
22
Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Sala don Tamis gremita
Per il catalogo di Dunio e...
Sabato 9 novembre. Da sn. Gianni Santomaso, Dunio, Maurizio
Scudiero e Bepi Pellegrinon.
È stata una bella sorpresa per
tutti la grande partecipazione di
gente alla presentazione della
monografia «Dipinti murali» del
giovane artista falcadino Dunio,
avvenuta sabato 9 novembre in
sala don Tamis.
Che il bravo pittore godesse di
tanta stima non solo nell’Agordino, era cosa risaputa in virtù
di una ormai ventennale attività
svolta anche in Italia e all’estero,
ma vedere la sala convegni di via
27 aprile, gremita di amici ed estimatori, accorsi da varie località,
nonostante la pioggia battente,
è stata la testimonianza di un
affetto, di un’ammirazione e di
una riconoscenza che nemmeno
lui si poteva immaginare.
L’incontro, coordinato da Gianni
Santomaso, è stato vario e piacevolissimo, diviso in due parti:
la prima dedicata interamente a
Dunio e alla presentazione della
monografia-catalogo delle sue
ottanta opere murali, curata dal
famoso storico dell’arte trentino
Maurizio Scudiero e con una
prefazione dell’editore e scrittore Bepi Pellegrinon; la seconda
riservata invece alla vernice della
5a edizione del progetto “Agordo
Paese del Graffito” che vede
Dunio nelle vesti di ideatore, di
direttore artistico, di artista e di
motore di tutta l’iniziativa.
Senza dubbio centrata la riflessione che Gianni Santomaso ha
voluto condividere con gli astanti,
considerando la loro ampia presenza non solo come espressione
di apprezzamento per l’arte di
Dunio, o forse di curiosità per
La sala don Tamis gremita di gente
per la presentazione della monografia dell’artista falcadino.
qualcuno, ma soprattutto di amicizia e di un senso di gratitudine
nei suoi confronti. «Perché Dunio» ha riflettuto Gianni «come
rivela Scudiero nell’ampia ‘storia’
riportata nel libro, è un artista del
territorio e nel territorio, un artista
popolare, nel senso più positivo
del termine, che sta in mezzo alla
gente, che si interessa di quello
che accade attorno a sé, sia esso
arte, politica, sport, manifestazioni tradizionali.
Non un artista snob, non uno
che dipinge per sé e per una
cerchia di eletti deputati ad apprezzare la sua opera o solo per
il compenso, non è un artista
che racchiude la sua esperienza
artistica solo in opere di carattere intimistico, ma che racconta
le storie del suo territorio, della
sua gente. Con quante scuole
ha collaborato?
Quante associazioni ed enti gli
hanno chiesto aiuto per abbellire
i propri paesi, per promuoverli
attraverso delle cartine artistiche?
trovando sempre la sua pronta e
generosa disponibilità Si dirà che
lo ha fatto anche per promuovere
se stesso e la sua arte, ma di
sicuro lo ha fatto principalmente
per dare qualcosa al territorio, per
incontrare la gente, conoscerla,
viverla, avere uno scambio che
va ben oltre il lato economico.
Quello che stupisce di Dunio è
la sua disponibilità e il suo saper
dire grazie».
Bepi Pellegrinon, che ha editato
l’opera con la sua Nuovi Sentieri
assieme all’Union Ladina Val
Bióis, ha poi ricordato di aver
seguito e sostenuto sempre con
convinzione il cammino di Dunio,
mentre Maurizio Scudiero ha rivelato di essersi imbattuto in lui nel
1999 su segnalazione del grande
pittore di Mezzano e allievo di
Picasso, Riccardo Schweizer, che
lo portò a vedere uno dei primi
affreschi di Dunio alle ex scuole
elementari di Falcade, «Il drago
di Cima Pape». «Mi colpì, però,
un’osservazione di Riccardo»
ha detto Scudiero «che mi fece
notare le ‘case rustiche’ presenti
nell’opera, affermando: “Vedi?
Qui c’è l’attenzione per il territorio,
per la vecchia architettura nostra.
Qui c’è il Genius Loci!”.
Come tutti i grandi artisti, i
grandi intellettuali, Schweizer ci
aveva visto dentro. Aveva capito
subito quello che noi (almeno chi
non conosceva Dunio direttamente) avremmo capito col tempo».
Per il critico comunque, dopo
essersi formato alla scuola di
Schweizer per il colore e a quella di Vico Calabrò nella tecnica
dell’affresco, Dunio ha saputo
crearsi una propria identità ben
precisa riconosciuta da tutti e
dimostrata nei tanti «racconti»
dipinti su altrettante pareti un po’
dovunque.
Molto gradita quindi la sorpresa
che Gianni Santomaso ha voluto
fare a Dunio proiettando e leggendo una ventina di frasi rivoltegli
da altrettanti piccoli alunni con
i quali ha operato nelle scuole
agordine.
La copertina della monografia.
Introdotta da Roberto Chissalè,
presidente dell’Us Le Ville che ne
segue l’organizzazione, è stata
quindi presentata, attraverso un
filmato a cura di Italo Schena e
Loris Santomaso, la quinta edizione 2014 del progetto «Agordo
paese del graffito», felice iniziativa
nell’ambito della tradizionale sagra del fanciullo a San Vincenzo di
Prompicai di Agordo, che dal 2010
ha già prodotto otto pregevoli
opere su altrettante pareti di case
del villaggio, con il coinvolgimento
anche di altri affermati artisti oltre
che degli alunni della primaria.
Si può dire, quindi, che quella
sera Dunio ha ricevuto a sua volta
il giusto tributo di riconoscenza
per la sua bravura, certo, ma
anche per il suo impegno attivo
e costruttivo nella comunità, rappresentata del resto anche dalla
«tabula gratulatoria», riportata nel
catalogo (stampato da Antiga),
sottoscritta da tanti appassionati
d’arte e amici che gli hanno così
voluto esprimere fin da subito
stima e apprezzamento.
«Ora, dopo questo importante
traguardo» ha concluso Gianni
Santomaso al termine degli interventi dei sindaci di Agordo, Gavaz,
di Falcade, Costa e del presidente
della Cma, Luchetta, «ti si aprono
davanti tante e nuove strade.
Ma noi confidiamo che tu possa
continuare ad essere a lungo il
nostro “Genius Loci”».
Echi di Agordo
Pasqua 2014
23
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
...per la mostra di Tita Zasso
nel decennale della morte
Ancora una volta, la capiente
sala don Tamis di via 27 aprile
si è riempita di gente per un
evento semplice, ma carico di
significati, artistici e umani
assieme. All’inaugurazione di
sabato 14 dicembre della mostra
fotografica dedicata allo scultore Tita Zasso, nel decennale
della morte, si è avuta la più
bella dimostrazione di come il
suo ricordo rimanga vivo non
solo nella comunità di Agordo,
dove era nato nel 1943 e dove
viveva dopo l’esperienza di
emigrante in Svizzera, ma anche fra i tanti amici che con la
sua simpatia e la sua generosità
si era conquistato e che sono
accorsi numerosi all’apertura
della splendida rassegna di
immagini e di alcune fra le
più importanti opere scultoree,
allestita dal Circolo fotografico
agordino «Gigia De Nardin» e
dai famigliari di Tita.
Una mostra per rendere
omaggio a un personaggio popolarissimo e dal cuore grande,
benvoluto e stimato da tutti, anche per il non comune ottimismo
e altruismo con cui ha vissuto
Sabato 14 dicembre. Da sn.: il sindaco Renzo Gavaz, Loris Santomaso, Nadia Zasso, Dino Bridda e Maurizio Baratti.
Malghe Agnèr, estate 1999. Anche l’allora vescovo di Belluno-Feltre,
Pietro Brollo si era complimentato con il Tita e, sotto, una visione della
sala don Tamis con la gente accorsa per l’inaugurazione della mostra.
intensamente i sessant’anni della sua esistenza, seppur segnata
per un terzo dalla tribolazione
del male che non perdona e che
ha minato alla fine la sua pur
forte fibra montanara.
Brevi e sobri sono stati
nell’occasione gli interventi di
Maurizio Baratti, presidente del
Circolo fotografico, della figlia
Nadia Zasso (che ha ringraziato i
collaboratori anche a nome della
moglie Jacqueline, presente in
sala), del sindaco di Agordo,
Renzo Gavaz (visibilmente
commosso), di Barbara Fontanive in rappresentanza della Cma
e degli amici Loris Santomaso e
Dino Bridda i quali, assieme a
Toni Pampanin, avevano curato
la pubblicazione di una monografia in occasione della mostra
che la Comunità montana gli
aveva organizzato nell’estate
1995. Particolarmente sentito
ed emozionante il pensiero
di Bridda che ha indicato nei
trucioli, posti alla base di una
scultura, l’essenza dell’animo
semplice del Tita, ma anche la
sostanza della sua vita e della
sua opera, carica di poesia e
di significati profondi e che, in
quanto montanaro, non poteva
che prorompere dal prodotto
vivo della pianta. «Siate orgogliosi» ha detto rivolgendosi agli
agordini «di questo figlio della
nostra terra, conservatene la memoria e cerchiamo di imitarne,
riconoscenti, l’esempio d’arte e
di umanità che ci ha lasciato col
sorriso della sua bontà». Il «grazie» al Tita è stato rivolto infine
con l’applaudita proiezione di
un filmato in cui Italo Schena ha
raccolto vari momenti pubblici
della vita dell’artista.
LE FOTO
di questo numero di “Echi”
sono di, o fornite da:
Federico Costa, Eliofoto Luly
Della Lucia, Agordo Foto, Gabriele Bernardi, Giuliana Da
Ronch, Italo Schena, Giordano
Larese, Loris Conedera, Gianni
Santomaso, don Fabiano Del
Favero, Confr. BV Salute, Sandro Zasso, Corrado Cattadori,
Marino De Dea, Barbara De
Menech, Luana Gavaz, Laura
De Toffol, Mario e Sonia Scussel, Giovanni Dal Col, Roberto
Soramaè, Scuola d’Infanzia,
Toni Pampanin, ARCA Gabriele
Fogliata, ADA, Dunio, Giorgio
Farenzena,
Archivio: Loris Santomaso, Dario De Nardin, Silvano Peloso.
24
Pasqua 2014
Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Il traguardo dei trent’anni di
attività, felicemente raggiunto
dall’Università degli Adulti/
Anziani di Belluno, è stato
ricordato dal presidente, don
Attilio Menia, con un’approfondita ed esaustiva analisi
dei risultati ottenuti, sia sotto
l’aspetto didattico dell’apprendimento che sotto quello umano
e socializzante, che qualificano
in modo assolutamente positivo
l’istituzione culturale.
Ricordo che allora, trent’anni
fa, un amico di Agordo, da
poco pensionato, ritornava
da Belluno raccontando con
vivo entusiasmo delle tante
belle cose che aveva appreso
partecipando alle lezioni della
“Università”.
Un entusiasmo che ci aveva
subito incuriosito, ma ancor
più ci aveva attratto il termine
“Università” a Belluno! La
meraviglia veniva anche dal
fatto che quella persona, pur
di vivace e pronta intelligenza,
non aveva potuto avere precedenti scolastici importanti. Ebbene, quella nuova esperienza
aveva determinato in lui dei
mutamenti nell’approccio al
dialogo, rendendolo più vario,
più approfondito; veramente in
quel breve tempo aveva maturato un impensabile ampliamento delle sue conoscenze.
(Mi piace ricordare in particolare oggi quella cara persona
con affettuosa ammirazione: il
Nani Tomè che purtroppo ci ha
lasciati lo scorso 1° marzo).
La constatazione di questa
sua crescita culturale, la sua
voglia di partecipare e di
impegnarsi aveva suscitato in
me il bisogno di essere a mia
volta partecipe e il desiderio
di raggiungere al più presto
Nel 30° dell’Università A/Adi Belluno
La nostra sezione compie 18 anni
Maggiorenni, ma…
con la voglia di crescere
SEDICO – In passeggiata con Gianni De Vecchi verso il Castellier
di Noàl.
quel punto della vita in cui
gli impegni lavorativi cessano
e diventa possibile gestire al
meglio il proprio tempo libero:
la necessità, insomma, di fare
qualcosa di nuovo, di attraente
e stimolante, di attuare quei
sogni nel cassetto che finora
erano rimasti tali.
Quel tempo arrivò nel 1996
e potei finalmente partecipare
alla neonata sezione di Agordo
dell’Università, fortemente
voluta dall’allora arcidiacono monsignor Lino Mottes,
grazie alla quale, debbo dire,
ho potuto attualizzare quegli
SANTA FOSCA – In visita ai tesori d’arte sacra dell’Alto Agordino.
approfondimenti culturali,
quell’avvicinamento al senso
critico, quella capacità di crescita interiore, ma soprattutto
quella condivisione di nuove
relazioni interpersonali, che
per la mia preparazione prettamente tecnica, non avevo
mai potuto acquisire e quindi
godere.
In quest’anno accademico,
il 18°, (funestato tristemente
dall’improvvisa morte del
nostro giovane e valente insegnante Claudio Mei, cui va il
nostro riconoscente ricordo),
la sezione di Agordo è diventata dunque… maggiorenne, e
posso affermare con certezza
che la nostra istituzione, così
concepita, si è fatta promotrice
della crescita della persona in
modo libero, privo di ideologie
di appartenenza, ma attraverso
la condivisione di valori e sulla
base degli esempi e degli stimoli migliori provenienti dalla storia, dalla letteratura, dallo sport,
dalle tradizioni non solo locali,
nonché dalla liberazione della
propria creatività attraverso la
partecipazione a laboratori con
interessi diversi, dall’arte, alla
fotografia, all’informatica.
Un’attività d’insegnamento,
pertanto, non necessariamente
svolta solo nelle aule: abbiamo trovato ottime guide nelle
gite, che ci hanno fatto gustare
l’arte, l’architettura, la storia,
le bellezze ambientali, il saper guardare verso un futuro
pieno di novità che certo, da
soli, non avremmo mai potuto
immaginare.
Certamente il merito va a chi
ha saputo insistere in tal senso,
a coloro, come i preparati e
generosi docenti, che hanno
offerto il proprio sapere, unito a un’indubbia capacità di
coinvolgimento. Anche alcuni
giovani laureati sono stati capaci di donare i loro freschi studi
con bravura, arricchendoci di
nuove conoscenze scientifiche
e relazionali e accrescendo nel
contempo il loro bagaglio personale mediante l’incontro con
persone cariche di memoria e
di esperienze, ma propense al
rinnovamento e a un invecchiamento attivo e utile.
Il 4 febbraio abbiamo iniziato
il 2° trimestre di questo diciottesimo anno con una apprezzata
lezione del nostro presidente
e seguiremo fino a maggio,
prevalentemente in sala don
Tamis, gentilmente concessa
dalla Comunità montana agordina, con altri incontri che
svilupperanno in noi ulteriore
cultura e umanità e la gioia di
poter esserci, di fare e poterlo
fare anche per gli altri.
Noi ci siamo, siamo in tanti, abbiamo raggiunto i 120
iscritti, ma vorremmo essere
di più, per cui invitiamo tutti
a condividere questa nostra
«voglia di crescere».
Gabriele Bernardi
Echi di Agordo
Pasqua 2014
25
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
LA CAMPAGNA DI SCAVO
ARCHEOMETALLURGICO
ALLE LOPPE IN VALLE DEL MIS
Dall’8 al 13 luglio 2013, dopo i
saggi effettuati lo scorso anno in
località Le Loppe nell’alta Valle
del Mis, ARCA ha organizzato
nel sito la prima campagna di
scavo vero e proprio; il luogo è
ricordato nel tempo come sede
di antica attività metallurgica.
Anche quest’anno l’indagine
è stata condotta sotto l’egida
della Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Veneto e ha
avuto come direttore scientifico
il nuovo funzionario di zona, la
dott.ssa Cinzia Rossignoli; la
direzione dello scavo è stata
assegnata all’archeologo dott.
Luca Rinaldi affiancato dal
socio dott. Ivan Minella che
ha gestito i rilievi topografici e
fotografici.
Sia la campagna di saggi del
2012 che lo scavo del 2013
sono stati realizzati grazie al
contributo economico determinante del Consorzio dei
Comuni del Bacino Imbrifero
Montano del Piave di Belluno;
a questo proposito ringraziamo,
per il supporto dato al progetto,
Bruno Zanvit sindaco di Voltago
Agordino e presidente di Vallata
del Bim; anche il Comune di Gosaldo, sul cui territorio insiste il
sito, ha promesso un contributo
per fine anno (questo risulterà
essenziale per far quadrare i
conti del bilancio del Gruppo).
Sulla base delle evidenze
emerse durante i saggi dello
scorso anno, in due occasioni
sono stati definiti il numero delle
aree da indagare e la loro localizzazione: durante l’incontro
avvenuto in primavera presso il
Dipartimento di Geoscienze di
Padova, tra il gruppo del prof.
Artioli, la funzionaria della Soprintendenza Rossignoli e Arca,
e nel sopralluogo effettuato alle
Loppe dalla stessa Funzionaria
assieme agli archeologi.
Lo scavo si è così concentrato sulle zone da noi chiamate
l’una, Roggia-est e l’altra, Costa
Fusina.
Al termine dei saggi effettuati
lo scorso anno, avevamo ipotizzato che nei pressi della prima
area, dove era stata esposta
una sezione con terre scottate,
potesse essere localizzato il
forno fusorio; mentre nella seconda, dove erano emerse due
fondamenta poste tra loro ad
angolo retto, ci fosse in antico
Sezione delle zone di arrostimento del minerale di rame.
un piccolo edificio legato alle
attività dei lavoratori del sito
metallurgico. Sia sulla scorta
dei dati ricavati dai documenti
esistenti, che dall’analisi C-14
del carbone prelevato nella sezione della Roggia e analizzato
a cura del Dipartimento di Geoscienze, era stato individuato,
quale periodo delle attività metallurgiche, la seconda metà del
1400 fino alla fine del 1500.
Con la campagna di quest’anno, si intendeva anche verificare, nella zona Costa Fusina, la
causa della anomalia positiva
individuata precedentemente
col geomagnetometro del Dipartimento.
Al termine della campagna di
scavo 2013, in attesa dell’ela-
borazione dei dati raccolti, il
Gruppo ipotizza che, in zona
Roggia, possano essere esistite almeno due aree contigue
di arrostimento del minerale di
rame e mentre nell’altra zona,
nonostante siano emerse consistenti e impreviste strutture
murarie, non si ha ancora idea
di quale fosse il loro utilizzo;
riguardo invece all’anomalia
magnetica, non si è raggiunta la
profondità necessaria all’individuazione della sua origine.
Nel corso dello scavo, durante entrambe le campagne
sinora effettuate, sono stati
ritrovati frammenti ceramici in
corso di studio che risulteranno
determinanti per la datazione
del periodo di attività metallur-
Ultimo giorno di scavo, con visitatori.
gica svolta a Le Loppe.
Importante anche in questa
l’indagine è risultata la partecipazione di studenti/laureati
in archeologia dell’Università
di Padova che, dotati di nozioni
teoriche, di varie esperienze di
scavo e di tanta buona volontà,
hanno permesso la riuscita
della campagna; eccone i nomi:
Alessandro Mazzariol, Andrea
Ziglio, Filippo Favilli e Florencia
Cabral.
Di nuovo, ulteriore e prezioso contributo è stato quello
apportato da collaboratori del
Dipartimento di Padova, appartenenti al gruppo di ricerca
del prof. Gilberto Artioli; si tratta
delle due dottoresse Ivana Angelini e Rita Deiana; la prima
ha effettuato la campionatura
del materiale prelevato dalle
diverse unità stratigrafiche della
sezione Roggia-est e l’altra ha
eseguito una serie di prospezioni geo-elettriche nella zona
Costa Fusina, sui cui risultati
riferiremo a tempo debito.
Anche quest’anno, quindi,
ringraziamo il Dipartimento
padovano per l’ulteriore fattivo appoggio dato alla nostra
iniziativa.
Auspichiamo che, in un
prossimo numero del nostro
Notiziario, possa essere proposto il quadro complessivo delle
conoscenze acquisite nei due
anni di intervento.
Durante la campagna di
quest’anno abbiamo avuto sullo
scavo la gradita visita del socio
e collaboratore Francesco Laveder, con Lina Zanin, di Chiara
De Biasio (e genitori), di Ave
Morassi e Moreno Secchiari, e
inoltre di Paolo Viel, Ugo Dalla
Longa, Carlo Mondini, Piergiorgio Cesco Frare, Nicoletta
Barazzuol, Anna Rorato, dei
sindaci di Taibon, Loretta Ben
e di Gosaldo, Giocondo Dalle
Feste, con l’assessore Omar
Rech.
Il Gruppo ARCA è stato presente con i soci Manlio Monestier, Gabriele Fogliata, Mirella
Munaro, Mara Della Vecchia,
Enzo Galeone, Manuel Conedera, Graziano Ronchi, Elio
Bordignon e Maurizio Olivotto
che ringraziamo sia per il
contributo nell’opera di scavo,
ma soprattutto per la gestione
dell’organizzazione logistica
del campo di lavoro.
Non dimentichiamo certo il
giornalista Gianni Santomaso,
che con il suo articolo sul Corriere delle Alpi ha reso nota la
nostra iniziativa e ha soddisfatto
le richieste dello sponsor, il BIMConsorzio di Belluno.
Il Gruppo ARCA
Pasqua 2014
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Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Cominciato per ADA
Un anno di soddisfazioni
È iniziato bene il calendario
annuale di uscite delle allieve di ADA, l’Associazione
Danza Agordina. Per i gruppi
più «grandi» c’è stata infatti
una partecipazione con grosse
soddisfazioni a vari concorsi e
rassegne. Il 15 febbraio scorso,
a Castelfranco, il «Modern jazz
5» ha danzato in un concorso
nazionale, ripreso anche dal tg3
regionale, classificandosi al 7°
posto, mentre il 23 successivo il
«Hip Hop 2» si è esibito a Bergamo, a una rassegna – concorso
interregionale, vincendo il 1°
premio nella propria categoria
e ricevendo il premio della
giuria di qualità per la «miglior
presenza scenica» (su 41 coreografie). Un secondo gruppo
di danza moderna, il «Modern
jazz 2», ha a sua volta effettuato
nella stessa città un’apprezzata
esibizione.
Bergamo è una meta tradizionale per ADA, gemellata da oltre
15 anni con «Oltre la danza»
condotta da Erminia Campana,
che si è complimentata con le
ragazze (e con i ragazzi che, pur
pochi, danno una marcia in più ai
gruppi) e con le loro insegnanti,
Roberta Reolon per la danza
moderna e Tamara Cecchin per
l’hip hop e con la coreografa
Valentina De Mari.
Inoltre il 28 febbraio, sempre
il «Modern jazz 5» è stato presente alla rassegna regionale
AICS, svoltasi al teatro Verdi
di Padova, ballando egregia-
mente e vincendo due borse
di studio per degli stage estivi,
che valorizzeranno senz’altro le
ragazze nella loro disciplina. Il
successivo 15 marzo il medesimo gruppo ha preso parte anche
a un altro concorso nazionale, a
Piove di Sacco (PD), al quale era
presente pure il gruppo di danza
moderna formato dalle ragazze
universitarie le quali nei week
end tornano a casa e continuano
a praticare con costanza la danza. Proprio loro, in tale uscita,
hanno conquistato un ottimo
2° posto vincendo una borsa
di studio che le porterà per una
settimana a Lignano Sabbiadoro
la prossima estate.
Sono sicuramente anche questi riconoscimenti a motivare e
spingere le ragazze a impegnarsi
nelle lezioni e a essere ripagate
dalla soddisfazione di poter
danzare ed essere applaudite in
teatri di assoluto prestigio, al di
fuori del contesto abituale. Non
di meno tutto ciò è di buon auspicio per le allieve (e gli allievi)
di ADA (attualmente ben 158),
che affrontano ogni anno realtà
e ambienti nuovi, ma soprattutto
sarà di stimolo alle più piccole
e alle nuove leve, motivandole
a proseguire proficuamente nel
loro percorso.
Ora si stanno concentrando
per il consueto saggio di fine
anno, l’ormai tradizionale appuntamento di agosto sul Broi
con «Agordo danza l’estate»,
giunto alla 19a edizione.
Il gruppo Hip hop 2.
Il Modern jazz 5 e, sotto, il Modern jazz 6.
IL 1° MAGGIO
COME SEMPRE
TUTTI
A
RIF
I Bòce da Rif vi aspettano
alla tradizionale sagra di San
Giuseppe artigiano.
Giovedì, primo maggio,
festa nazionale del lavoro,
vi aspettano numerosi su a
Rif per passare una giornata
all’insegna del divertimento,
del folclore, dell’amicizia e
della solidarietà.
Anzitutto, alle 11.00 per la
S. Messa celebrata nella bella
e suggestiva chiesetta alpina e
successivamente per la pesca
di beneficienza, il mercatino
delle mamme (dalle mani
d’oro), quello agricolo e artigianale e la frasca con polénta
e valch a pède.
Nel pomeriggio aspettano
come al solito la folta schiera
di bambini per l’avvincente
e divertente Caccia al Tesoro
per le”canesèle” del villaggio,
la tombola diretta dal loro
amico “Pino”, il tiro al gòt,
altri giochi.
Per finire, la sera, la cena, con
piatti tipici e con canti e balli
all’aperto accompagnati da
Eros e Oscar e, come sempre,
da tanta allegria, che a Rif non
manca mai.
Echi di Agordo
Pasqua 2014
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cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
“Agordo, paese del graffito”
5a puntata
Il progetto continua...
A febbraio gli alunni delle
classi quinte della Scuola Primaria “T.L.Burattini” di Agordo
hanno iniziato il percorso per
la realizzazione della quinta
edizione del progetto “Agordo
paese del graffito”.
Il Direttore artistico Dunio
Piccolin, che da anni dà disponibilità e competenza alle
scuole, in collaborazione con le
insegnanti Lidia Zanin, Daniela
Lena e Chiara Andrich, ha coinvolto i ragazzi nelle sue lezioni,
spiegando la storia del graffito
e la sua antichissima tecnica di
lavorazione. Una volta poste
le basi, ha iniziato il lavoro
deve fare quello che è meglio
per te”. Infatti l’opera, che verrà
realizzata dagli alunni nei giorni
precedenti la Pasqua, vuole
essere una sorta di omaggio
alla signora Marilena Barison
che per più di quarant’anni ha
esercitato, con amore e dedizione, la professione di maestra
elementare.
Come sempre i lavori realizzati dai ragazzi per la progettazione
del graffito verranno esposti
il giorno della Sagra di San
Vincenzo e prenderanno parte
all’ormai consueto “Concorso di
disegno” in ricordo dell’amico
scomparso “Tita Zasso”.
Il bozzetto del graffito che verrà realizzato dai bambini con Dunio.
di preparazione del materiale
utile alla realizzazione pratica
dell’opera.
Quest’anno il muro prescelto
si trova affacciato alla vecchia e
suggestiva piazzetta di Paréch,
sull’abitazione dei signori Barison che, amanti della montagna,
dalla città di Mira sono venuti ad
abitare nella conca agordina.
Il tema, incentrato sempre
sulla figura del fanciullo, si
è ispirato all’articolo 3 della
Convenzione Internazionale
sui Diritti dell’Infanzia del 20
novembre 1989: “Quando un
adulto ha a che fare con te,
Novità di quest’anno
Gli alunni, hanno pensato
di ideare un personaggio che
possa fare da logo al progetto.
II Framónt, che da sempre vigila sulle frazioni di Farenzena,
Paréch, Prompicai e Tóccol verrà “sgraffiato” su dei pannelli e,
in versione animata, indicherà al
pubblico la direzione da seguire
per poter vedere le nuove opere
eseguite.
A questa quinta edizione
dell’iniziativa parteciperà, su invito del Direttore artistico, anche
l’artista Manuela Sabatini.
Barbara De Menech
Manuela Sabatini, alle prese
con un’opera dedicata a papa
Giovanni XXIII, che sarà proclamato santo il 27 aprile.
Milanese di nascita, l’artista ora vive in Valsassina
a Introbio in provincia di
Lecco. Dopo il conseguimento del diploma in tecnica
grafica e pubblicitaria, ha
lavorato una decina di anni
come disegnatrice cartografa
presso uno studio di Milano.
Scappata dalla città, si è dedicata ad approfondire varie
tecniche pittoriche, dall’affresco alla pittura su tessuto.
Esperta erborista, elemento
che probabilmente ha guidato
la sua mano e il suo occhio
nella rappresentazione di paesaggi naturali, negli ultimi
anni si sta dedicando con
successo alla realizzazione di
dipinti murali in vari comuni
lombardi. Lo scorso anno
ha partecipato alla manifestazione “Sgraffiti a Casoli
“, promossa dal Comune di
Camaiore, in provincia di
Lucca.
Il suo graffito verrà realizzato, a Tóccol, sul vecchio
“casèlo” dove, fino ad alcuni
anni fa, venivano prodotti
burro e formaggio. L’opera
guarderà la bella fontana di
pietra che, con il suo scorrere
è stata protagonista e nel contempo testimone della nostra
vita contadina. Il tema, infatti,
sarà proprio incentrato sulla
lavorazione del latte, attività
importante nella tradizione
storica delle nostre vallate.
Il progetto avrà, come sempre, il sostegno dell’ USD Le
Ville, del Comune di Agordo,
della Pro Loco, della Cassa
Rurale Val di Fassa e Agordino e del Consorzio BIM
Piave.
Il giorno della Sagra di San
Vincenzo sarà a disposizione
anche una mappa illustrata
da Dunio che farà da guida
a tutti coloro che intendono
partecipare alle numerose
iniziative e che vorranno
ammirare gli ormai numerosi graffiti che abbelliscono
le pareti del villaggio di
Paréch.
28
Pasqua 2014
Echi di Agordo
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
Carissimi Lettori di Echi,
eccoci qua con le ultime notizie dal nostro sodalizio canoro.
Avrete letto sicuramente, nel
precedente numero del bollettino, del nostro riuscitissimo
concerto del 26 dicembre u.s.
con il gruppo vocale dei Voceversa di Biella. Peccato per il
maltempo che non ha permesso
a tutti gli interessati di intervenire, comunque resta il ricordo,
per chi c’era, di una serata di
ottime e originali esecuzioni
musicali.
Come dico sempre anno
nuovo progetti nuovi, così il
2014 è cominciato con l’avvio
della registrazione del nuovo
CD del Coro che pensiamo
possa uscire il prossimo anno.
Abbiamo creduto fosse ora di
puntualizzare, con una registrazione, il cammino che il gruppo
ha percorso dal febbraio 2008
cioè da quando ne ho assunto la
direzione artistica. Tutti insieme
abbiamo deciso di intraprendere
questa iniziativa come stimolo
di studio e miglioramento, ben
sapendo che sicuramente faremo il massimo per ottenere un
buon risultato e che nonostante
tutto non ci sarà possibile ottenere la perfezione. Questo progetto è una sfida alle avversità
che caratterizzano questo momento del Coro Agordo e voglio
approfittare di questo spazio
per fare delle considerazioni
puramente personali, porre dei
quesiti ai quali mi piacerebbe
Il coro in cerca di voci
Invito della maestra
ai giovani, e a chi ama il bel
canto, a farsi avanti
Anche don Giorgio, soddisfatto, si complimenta con i due cori per
le belle esecuzioni.
dare o avere risposta e, perché
no, togliermi qualche sassolino
dalle scarpe.
Ultimamente diverse persone
mi chiedono, vedendo le foto
delle esibizioni del Coro, se
l’esiguo numero di coristi è
dovuto ad assenze per malattia o
a motivi del momento. Altri mi
chiedono perché non cantiamo
quasi più brani degli anni andati,
altri mi chiedono perché non
cantiamo quasi mai ad Agordo
o nei dintorni, altri quando
cambieremo un po’repertorio…
Tante richieste, tante idee, tante
opinioni.
Le risposte dipendono quasi
esclusivamente dalle seguenti
Chiesa arcidiaconale, 26 dicembre 2013. Coro Agordo e Coro Voceversa, diretti da Roberta Conedera, nel canto d’insieme che ha
chiuso in bellezza lo splendido concerto di santo Stefano.
considerazioni.
Siamo rimasti in 20 (21 con
me, 22 con Cesare fotografo) e
nonostante si cerchi quasi quotidianamente di trovare nuovi
cantori sembra che siano ormai
una categoria estinta (credo che
chiederò l’intervento del WWF)
e non è possibile reclutarne.
Tutti gli interpellati si dichiarano appassionati di canto ma :
1) stonati, 2) senza un minuto di
tempo libero, 3) preoccupati di
assumere un impegno, 4) troppo
giovani per un coro di anziani
con un repertorio vetusto (se
non entrano giovani è difficile
però cambiare rotta), 5) troppo
vecchi e quindi senza voce, 6)
non ha conoscenza di lingue
straniere… ecc., potrei riempire
due fogli interi di scuse.
Che dire… rispetto per mia
natura le opinioni e le scelte
altrui ma frequentando altri
ambiti corali, specialmente
della bassa veneta, vedo una
situazione completamente
diversa. Piccoli paesi hanno
gruppi di giovani che cantano
il repertorio della SAT, cori di
ragazze poco più che ventenni
cantano madrigali e musica
rinascimentale mentre cori
composti anche da “giovani”
50enni approcciano brani pop o
gospel… ecc. e anche qui potrei
continuare… Quindi la domanda sorge spontanea: cosa frena
gli agordini a tentare di provare
un’attività che ti permette di
trascorrere del tempo in modo
costruttivo in comunità, impegnati in qualcosa che è molto di
più di cantare ma è fare cultura,
imparare cose nuove, aprire gli
occhi su mondi nuovi, tenere in
allenamento il cervello e, come
dimostrato anche da ricerche
scientifiche, allena respiro e
cuore… So che non tutti amano
la musica corale, soprattutto
quella popolare, ma non credo
che in tutta la vallata agordina
ci siano solo 20 persone che
vogliono provare a cantarla. È
una questione di pura statistica.
Forse non abbiamo “appeal”.
Quando chiedo a qualche
giovane di provare il più delle
volte ricevo in cambio una bella
risata e la frase: “Non mi piace
il repertorio che fate e poi il
vostro è un coro di vecchi”.
Ottima risposta! Ma forse
solo se entrasse nel gruppo
un solo ragazzo potremmo cominciare a cantare qualcosa di
meno “antico” e sperare che rinnovando i nostri brani potessero
arrivare altri giovani. È un cane
che si morde la coda e intanto
siamo sempre in meno!
È facile guardare da fuori
un’Associazione e criticare. È
difficile portarla avanti quando
ci sono queste difficoltà. Se
a queste poi si aggiungono
quelle che ci sono (sempre)
quando viene a mancare il primo
promotore e un’altra persona
raccoglie il testimone la strada
è veramente in salita.
Cercare la coerenza delle
scelte di repertorio, rispettando
le caratteristiche del gruppo,
inserire brani nuovi, portare
cori di eccellenza sul territorio per fare cultura… trovare
nuove voci. In questi sei anni
ho cercato assieme a tutti i
componenti del Coro di fare il
possibile per andare avanti ma
certe volte trovare l’entusiasmo
non è semplice.
Ecco perché la registrazione
del CD per me è una sfida e spero
vivamente di vincerla assieme
ai coristi.
Mi piacerebbe sentire l’opinione dei lettori di Echi, vorrei
trovare qualche risposta ma
sopra ogni cosa vorrei aver
scosso l’animo di qualcuno e
i prossimi martedì e venerdì
vedere qualche viso nuovo in
mezzo a noi.
Robera
Pasqua 2014
Echi di Agordo
29
cronachetta agordina - cronachetta agordina - cronachetta agordina
SEZIONE
AGORDINA
DEL C.A.I.
Il presidente Antonello Cibien
(il cui mandato scadrà nel 2015),
nella sua circostanziata relazione
ha presentato ai soci tutti i punti
dei 365 giorni di attività svolta
nel 2013, anno che ha visto il
sodalizio agordino al centro dei
festeggiamenti per i 150 anni del
Cai nazionale. Proprio sul Broi di
Agordo, infatti, a settembre era
stata montata la cupola geodetica
per i collegamenti con le 150 cime
dove i volontari avevano acceso
i fuochi.
Dopo aver ricordato, con rammarico, l’avvenuto distacco della
sottosezione di Caprile (in Agordino adesso ci sono tre sezioni:
Agordo, Caprile e Livinallongo,
in un momento storico in cui da
più parti e su più fronti si invoca
l'unità della vallata per essere più
forti verso l'esterno), ha passato
in rassegna i vari impegni assunti
e onorati dal sodalizio nell’anno
trascorso, che si possono così
sintetizzare.
Circa 1500 soci, due rifugi in
quota, nove bivacchi da ispezionare, oltre 340 chilometri
di sentieri da tenere in ordine,
salvaguardia del territorio, promozione della montagna, escursioni
d'estate e d'inverno per grandi
e piccini e tante iniziative culturali, oltre a celebrazioni, ricordi,
presenze, rappresentanze, vita
sociale.
Senza trascurare anche i
problemi: quelli legati al nuovo
tesseramento on-line, dei lavori
alle opere alpine, del rispetto
delle normative sulla sicurezza,
dei contributi che stentano ad arrivare, delle forze a disposizione
che non si rinnovano, della meteo
avversa per cui bisogna provvedere ai danni arrecati.
Tra le comunicazioni all’ordine
La relazione di Cibien
ALL’ASSEMBLEA DEL 23 MARZO
Il presidente Antonello Cibien e Tita Buttol che riferisce sullo stato
dei rifugi.
del giorno le novità sull’assicurazione del Cai, le modifiche
dell’organigramma sezionale con
Dario Dell’Osbel che sostituisce
Michele Costantini alla vicepresidenza; la convocazione dei
delegati anche per il rinnovo del
Consiglio Regionale del Cai ad
Auronzo il 5 di aprile; l’annuncio
dell’emendamento in Regione
Veneto, di 2 milioni di euro, per
danni da neve (di cui una parte
forse giungerà anche al Cai per le
opere alpine) e infine l’avvio delle
manifestazioni per il centenario
della Grande Guerra (che però
per noi cade nel... 2015).
L'impegno del sodalizio per il
territorio locale è stato sottolineato ed elogiato anche dalle autorità
presenti in sala: il sindaco Renzo
Gavaz e l'assessore Cristina Bien
per Agordo e l'assessore Silvia
Tormen per Taibon.
Tra i soci premiati per la fedeltà
alla sezione, oltre a ben 28 ven-
La premiazione di Silvanio Peloso, socio da sessant’anni.
ticinquennali, vanno segnalati i
50ennali Attilio Bressan (Agordo/
Malga Ciapèla), Giovanni Chissalè (Agordo), Giuseppe Costantini
(Agordo), Luigi Rivis (Voltago/
Belluno), Sergio Sommacal (Belluno), il 60ennale Silvano Peloso
di Agordo e i due 65ennali Vincenzo Vitagliano (di madre agordina),
che ha mandato una bella lettera
da Napoli, e Parisio Parissenti,
recentemente scomparso, la cui
targa è stata ritirata con emozione
dal figlio Gian Battista.
L’incontro è iniziato come ormai
da anni nella prima mattinata nella
suggestiva e toccante atmosfera
della chiesa di San Cipriano, dove
il socio don Mario Zanon ha celebrato la Messa, accompagnata
dai canti eseguiti con bravura dal
Coro parrocchiale di Taibon, che
ha favorito il raccoglimento dei
presenti e il ricordo affettuoso dei
soci deceduti nell’anno: Antonio
Campedel (Agordo), Vincenzo
Campedel (Agordo), Gianni Dal
Molin (Agordo), Dario De Vallier
(Caprile), Marcello Orsolin (Taibon Agordino), Lina Spat (Agordo) e il giovane grande alpinista
Marco Anghileri, morto sul monte
Bianco il 14 marzo.
“Marco - ha detto Antonello
Cibien nell’assemblea - era un
amico della nostra sezione, da
sempre legato alle nostre montagne che tanto amava e dove
negli anni ha realizzato grandi
imprese e stretto forti amicizie.
Di lui ci rimarrà sempre il ricordo
della sua bravura, del suo sorriso
e della sua semplicità”.
Un quad al Soccorso Alpino
nel ricordo di Flavio Bortolato
Semplice, ma piena di ricordi ed emozioni, la cerimonia di sabato 22
marzo al rifugio Carestiato, durante la quale è stato consegnato in dono
alla squadra del Soccorso Alpino di Agordo, guidata da Giorgio Farenzena, un quad, un moderno mezzo utile per le operazioni di soccorso, a
ricordo di Flavio Bortolato, grande appassionato delle nostre montagne,
morto per infarto, nella zona della Croda Granda, il 15 agosto 2013.
Un ammirevole gesto di solidarietà, alla presenza della moglie Maurizia,
della figlia Anna, dei rappresentanti di Condifesa Veneto, dei membri del
Soccorso alpino, del presidente della Sezione agordina del Cai, Antonello
Cibien, del sindaco di Gosaldo, Giocondo Dalle Feste e dell’arcidiacono
di Agordo, monsignor Giorgio Lise, che ha benedetto il mezzo.
Pasqua 2014
30
Echi di Agordo
Il Comune premia
Gli imprenditori dell’anno
e due cittadini benemeriti
L’ormai tradizionale riconoscimento che l’Amministrazione comunale, guidata dal
sindaco Renzo Gavaz, riserva
agli «imprenditori dell’anno»,
per il 2014 vè stato conferito
ad Antonio Pegoraro e a Sante
Zandò. La cerimonia di consegna si è svolta nel corso del
Consiglio comunale venerdì 28
febbraio.
Si tratta di due personaggi
noti i quali, pur operando in
differenti ambiti professionali,
hanno saputo distinguersi per
intelligente e lungimirante
intraprendenza da meritare un
omaggio riconoscente della
città.
Antonio Pegoraro, nato a
Galliera Veneta (Pd) nel 1936,
è arrivato nel 1972 ad Agordo
rilevando prima il negozio di
abbigliamento “El Botegón” di
Carlo Bortolini e aprendo poi,
nel 1980, lo spazio di vendita
a tre piani di via Santa Maria, a
lato della chiesa arcidiaconale.
Ma prima di Agordo, Pegoraro
aveva fatto la «gavetta» lavorando durante le vacanze estive
nel negozio di tessuti del padre
per poi rilevare quello in piazza
dei Martiri a Belluno. Conseguita la patente E, e acquistato
un «bilico» di quattordici metri,
con il fratello Giancarlo e quattro dipendenti aveva intrapreso
l’attività di ambulante (durata
11 anni), prima con tessuti e poi
con abbigliamento, girando tutti
i paesi di montagna, da Cavalese
a Tarvisio. Nel contempo aveva
pure aperto un grande negozio
di abbigliamento vicino al teatro
comunale di Belluno.
Sante Zandò, nato ad Agordo
nel 1948, si è diplomato perito
chimico al Follador nel 1967.
Ha lavorato all’inizio per la
Duraflex di Rovereto e, nel
1979, a Montecatini Terme,
ha costituito la Verinlegno allo
scopo di produrre in proprio
vernici per il mercato locale. Un
cammino coraggioso che lo ha
però portato presto a produrre
e vendere in tutto il territorio
nazionale, con 23 depositi, dalla
Sicilia a tutto il nord Italia, e
anche all’estero: prima nel Sud,
quindi nell’Est Europa, infine
in circa 40 paesi di tutti gli
altri continenti. Oggi, mentre
punta ad allargare le vendite
alla Cina, la Verinlegno conta
81 dipendenti diretti, più vari
collaboratori esterni, di cui uno
in Taiwan. Sono coinvolti direttamente i figli dei soci (che oltre
a Zandò sono Antonio Bartoli e
Piero Marchetti) i quali ricoprono vari ruoli e rappresentano il
futuro dell’azienda.
Come nel 2013, nel corso
del Consiglio c’è stato anche
un riconoscimento speciale
per due persone la cui attività è
stata ed è preziosa per Agordo,
l’Agordino e la sua gente sia
sotto l’aspetto professionale
che socio-culturale, meritando
la stima e la gratitudine della
comunità.
Sono: Gianfranco Mazzolli,
perito minerario toscano (è nato
a Massa Marittima nel 1932),
ma agordino d’adozione, ultimo
dirigente tecnico delle miniere
Sala consigliare 28 febbraio. Da sn.: l’assessore Urpi, Italo Schena, Gianfranco Mazzolli, Sante Zandò, Antonio Pegoraro e il sindaco Gavaz.
di Valle Imperina chiuse nel
1962, che ha raccolto con intelligenza e grande sensibilità
la storica documentazione del
sito minerario, donandola alla
città di Agordo a perenne testimonianza.
Quindi, Italo Schena (nato
ad Agordo nel 1934), commerciante fino al 31 dicembre
2003, da sempre impegnato
nelle realtà sportive, sociali, di
volontariato e culturali agordine
(sci, hockey, bocce, teatro, enti
del turismo, Sezione agordina
del CAI, Donatori di sangue,
Circolo “El Brói” dell’Auser
e Università Adulti/Anziani),
provetto cineamatore che ha
immortalato tanti significativi
momenti della storia agordina
dagli anni ’60 ad oggi, tra cui
quello della drammatica alluvione del 4 novembre 1966.
Nuovo libro di
don Lino Mottes
dedicato al
Vescovo
Gioacchino
Muccin
Venerdì 28 marzo, al Museo
diocesano di Feltre, è stato
presentata a un folto pubblico,
fra cui molti agordini, l’atteso
lavoro del nostro arcidiacono
emerito, mons. Lino Mottes,
dedicato al presule che fu guida
pastorale delle diocesi di Belluno e Feltre dal 1949 al 1975,
per più di 25 anni, in un periodo
travagliato per la provincia (Vajont) e per la chiesa, chiamata
ad affrontare le sfide di una
società in continua e talora in
contraddittoria evoluzione.
Della sua personalità e
dell’opera che promosse, si
fa ancora una volta interprete
credibile don Lino, che gli fu
accanto come segretario per
undici anni, dal 1955 al 1966
(senza contare quelli vissuti
come arciprete della cattedrale
di Belluno), con questo bel libro - «scritto, su sollecitazione
di molte persone», come dice
Mons. Giacomo Mazzorana, che ha coordinato la serata, il vescovo
Andrich e mons. Lino Mottes.
in premessa l’autore, «con
attenzione critico-storica, ma
soprattutto con un senso di gratitudine verso colui che mi aveva
definito comes peregrinationis
et contubernalis». Un libro «Il
vescovo Muccin. Indimenticabile presenza» (con presentazione del vescovo Andrich e
ottima stampa delle Grafiche
Antiga), che aiuta anche noi a
conoscerlo più da vicino.
A presentare le varie sfaccettature della personalità di Muccin, come descritte nel libro,
sono intervenuti, oltre a mons.
Andrich che ha ringraziato l’autore per “l’affettuosa memoria
del cuore”, Enrico Gaz, mons.
Pietro Bez, Patrizio De Martin
e M. Ferruccio Belli.
AVVISO AI LETTORI
Ricordiamo che “Echi” è sempre
disponibile a dare spazio a quanti
vogliano collaborare con suggerimenti, idee, critiche, articoli, ricerche, ricordi, segnalazioni, fotografie,
documenti, riflessioni, poesie, resoconti, cronache del passato, storie
di lavoro, di emigranti ecc.
Un invito particolare viene rivolto
alle Associazioni culturali, sportive,
ricreative e agli altri Enti interessati
a segnalare le loro attività e i loro
programmi.
Ricordiamo a tutti le scadenze
dell’uscita del giornale:
- Quaresima
- Pasqua
- S.Pietro
- Tutti i Santi
- Natale (Calendario)
Per poter però assicurare una
puntuale pubblicazione è necessario che il materiale pervenga alla
Direzione almeno 20 giorni prima
delle suddette scadenze.
Echi di Agordo
Giornata splendida, molta gente, tanto entusiasmo e interesse.
Una cornice ideale domenica 30
marzo per il tradizionale appuntamento di mezza quaresima con
la «Vècia pòpa» sul Brói.
Gli ingredienti per la miglior
riuscita della manifestazione, che
celebrava il decennale dell’ultima
serie anche con una mostra, allestita in sala don Tamis, nel ricordo
di Toni Guadagnini (1914-1984)
protagonista e animatore di innumerevoli iniziative socio-culturali
e folcloriche (fra cui la Vècia Pòpa,
lanciata e sostenuta fin dagli anni
‘60 del secolo scorso), c’erano
tutti: il grande pupazzo, alto
quasi dieci metri, sceso ancora
una volta dal Framónt e dalla Val
de Frèla, preparato dall’apposito
Comitato promotore guidato
dall’instancabile Giorgio Favero, i
carri mascherati delle frazioni con
le sempre simpatiche scenette, il
gruppo folcloristico de «I ladìn del
Pói che bala», in attesa del gran
finale con l’ascolto del temuto
testamento, pronunciato come
ogni anno dalla «Vècia» prima di
dissolversi nel vento attraverso il
falò acceso in mezzo al grande
prato verde della città.
È mancato forse, a detta di
alcuni, quel pizzico di «thrilling»
in più, cioè quell’acuto carico di
pungente ironia, assieme alle
immancabili critiche sul passato
e raccomandazioni per il futuro
del paese, che da sempre caratterizza l’evento in un’atmosfera di
«suspense», di effetto sorpresa:
quali gli argomenti toccati dal
testamento, chi avrà nel mirino
con la proverbiale satira?
Forse si è fatta sentire un po’
di stanchezza o forse la memoria di Toni Guadagnini e del suo
animo ben disposto verso tutti per
il bene comune, hanno mitigato
quest’anno gli strali della «Vècia
pòpa».
Per il resto tutto perfettamente
riuscito, con pieno gradimento
del pubblico accorso numeroso
anche da fuori Agordo, a cominciare dalle scenette dei carri
Pasqua 2014
31
Edizione numero 10 per
La “vècia pòpa” 2014
nel ricordo di Toni Guadagnini
Il rogo finale
mascherati, vivaci, colorate e
fantasiose: il momento più atteso
prima del rogo.
Nuovamente protagonisti i volontari delle frazioni del Centro,
Tóccol, Pragrande e Rif.
Davvero esilaranti e applauditi
i loro spettacoli.
Ha cominciato Pragrande mettendo in scena una «becarìa»
(macellazione del maiale) umana;
è stata quindi la volta del Centro
che, in controcorrente con i nuovi
giochi e linguaggi dei giovani, ha
riproposto i vecchi cari Lego; poi
Rif ha allestito un mega televisore
«mandando in onda» alcuni noti
programmi con tanto di pubblicità
e infine Tóccol, con la sfilata di
potenti di tutto il mondo davanti
al finto sindaco Gavaz, pronti a
bollare alcune decisioni dell’Amministrazione comunale.
Amministrazione che, come
al solito, non poteva non essere
tirata in ballo dal testamento,
pronunciato in dialetto, assieme
a tasse (sui rifiuti), prossime
elezioni (quante liste?), sicurezza, attenzione all’ambiente,
sanità (questione ospedale, la
preoccupazione per il reparto non
autosufficienti, la cui gestione è
stata ceduta dall’Usl ai comuni, e
per il taglio della guardia medica
di Agordo), acqua (gli aumenti
del Bim Gsp: «Sióne in man de
chi? De enti che i la crése ogni
secondo dì. I sbàlia le letùre
e a méte i contatóri, ma se te
reclama i à ‘ncóra resón lóri».),
sport (l’erba del campo da calcio:
«Anca el campo de balón, che i lo
à pena inaugurà, sperón bén no
‘l dàe problemi, anca sólche per
el prà, e chissà che i trate l’erba,
co ‘n concime rinforzante, che i
è già stati bòni, de coltà col di-
serbante»). In particolare ancora
la difficoltà nel conferimento dei
materiali inerti e all’ecocentro, la
scarsa cura del territorio, possibile causa di incidenti, e l’aumento
dei fabbricati («vardé co l’edilizia,
in Agórt fali che? I fabrica anca
ónde che posto no ghe n’é».),
mentre ci sono complicazioni e
problemi per chi vuole costruire
un pollaio.
Inevitabile poi il riferimento a
quali saranno a tal riguardo, e in
altri campi, i programmi dei futuri
candidati sindaci («Me augure
che i méte, ‘n cin de órden in paés,
e che a la sicuréza, i ghe bade
pì da spés», ricordando la rapina
a mano armata all’edicolante di
via Garibaldi, il furto della statua
del Bambin Gesù in piazzetta
Carrera, con l’urgenza di una
videosorveglianza vera e non di
finte telecamere).
Dubbi, infine, sui tempi di
completamento della tangenziale
e sul nuovo cimitero a causa di
infiltrazioni d’acqua («Se po’ te
te lagna che ‘ste acque no le é
salubri, magari i te respónz de
ativà le pompe funebri»).
Dopo l’esibizione dei Ladìn del
Pói, c’è stato spazio per la consegna di un meritato riconoscimento
ai veterani del Comitato Giorgio
Favero e Gigi Fullin, poi tutto è
stato portato via dal rogo finale e
lo spirito della vecchia signora è
ritornato fra i monti.
(da “L’Amico del Popolo”, 3-4-2014)
Sequenza foto da sn.: La mostra
del decennale in sala Tamis,
dedicata a Toni Guadagnini ,
con quattro protagonisti: Cesare
Benvegnù, Vallì Dorigo, Gigi
Fullin e Giorgio Favero.
Scenetta di Rif: la pubblicità.
I Ladin del Pói che bala.
Scenetta di Tóccol: i potenti dal
sindaco Gavaz.
Scenetta del Centro: ritorno al
Lego.
Scenetta di Pragrande: la “becarìa”.
32
La scuola aperta
Sabato 1 febbraio, nonostante
le condizioni meteorologiche
avverse, si è svolta la giornata
della “Scuola Aperta” presso la
scuola dell’infanzia “Mons. Luigi
Cappello” di Agordo per offrire la
possibilità ai genitori con figli in età
prescolare di conoscere l’edificio,
le insegnanti e l’offerta formativa
proposta per l’anno scolastico
2014/2015.
È stato un momento molto significativo sia per le docenti che
hanno avuto modo di conoscere
e interagire con i piccoli ma soprattutto per i bambini affascinati
dall’ambiente e dai tantissimi
giochi a loro disposizione.
Infatti dopo aver costruito grandi case con i mattoncini, scorrazzato su e giù per i coloratissimi
Pasqua 2014
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
“Mons. Luigi Cappello”
scivoli del salone, essersi dilettati
a preparare prelibati menù con le
piccole cucine nelle accoglienti
sezioni della scuola, i piccoli assieme a mamma e papà hanno
potuto vedere anche il dormitorio dove a partire da settembre
potranno fare dolcissimi sogni
e nell’aula di psicomotricità fare
un “tuffo” tra le palline colorate
della piscina.
È arrivato poi anche il momento
di festeggiare tutti insieme nel
refettorio accompagnati da una
fetta di torta cucinata dalle sapienti mani delle cuoche. Prima
di lasciare la scuola, i bambini
hanno ricevuto in dono un piccolo
orsetto realizzato per l’occasione
dai nostri bimbi più grandi.
In attesa di accogliere le
nuove famiglie tra di noi, all’insegna della continuità educativa
scuola-famiglia e di un rapporto
di reciproca fiducia,ci prepariamo
a un nuovo cammino insieme per
costruire il futuro della nostra vita
comunitaria.
Echi di Agordo
La nostra realtà
Con grande sorpresa e soddisfazione le iscrizioni per il nuovo
anno scolastico 2014-2015 che si
sono svolte nel mese di febbraio
sono state numerose, a conferma
del fatto che l’impegno del personale dell’istituzione scolastica
e il continuo aggiornamento sul
piano organizzativo, hanno trovato un riscontro positivo presso
la comunità. In questo momento
sicuramente delicato dal punto di vista economico, il diritto
all’educazione mantiene un ruolo
di primaria importanza per le
famiglie, andando a confermare
il ruolo fondamentale svolto dalla
scuola dell’infanzia nel processo
di crescita dei bambini.
Anche quest’anno sono previsti
degli appuntamenti molto impor-
Da sn. a dx.: Le quattro sezioni: “Pulcini”; “Coniglietti”; “Delfini” e “Farfalle”; sotto, foto d’insieme dei bambini con le insegnanti.
tanti per la scuola. Nel mese di
aprile i bambini, come di consueto,
verranno accompagnati dalle insegnanti presso la casa di soggiorno
di Taibon Agordino per visitare gli
anziani ospiti e portare loro in dono
la gioia di un sorriso e la naturale
spontaneità ed energia propri della
loro tenera età.
Domenica 18 maggio invece
si terrà la giornata per la scuola
dell’infanzia, per celebrare un
momento di unione e condivisione
per le famiglie che frequentano la
nostra scuola e tutta la comunità.
La partecipazione alla S. Messa
con l’intervento dei bambini, continuerà nel meraviglioso centro
parrocchiale di Agordo per vivere
insieme una giornata in cui rafforzare il rapporto di fiduciosa collaborazione tra famiglie e personale
scolastico.
Echi di Agordo
Pasqua 2014
Da mercoledì 2 aprile anche ad Agordo
“PEDIBUS”, LA CORRIERA UMANA
È un vero e proprio autobus
umano con autista, controllore
e passeggeri. Si tratta del «pedibus», che è arrivato anche ad
Agordo. Da mercoledì 2 aprile
2014, inizialmente per un solo
giorno alla settimana, il giorno di
mercato (giornata strategica proprio per le difficoltà che il mercato
crea ai genitori nel raggiungere
la scuola), un gruppo di alunni,
dotati di pettorina e mantellina
copri-zaino, accompagnati da due
adulti, raggiunge a piedi la scuola
primaria «Tito Livio Burattini» lungo le vie del paese, attraverso un
percorso prestabilito con alcune
fermate.
Le difficoltà si potranno dunque
evitare portando i bambini alla
prima fermata del Pedibus, nella
convinzione che fra i benefici del
progetto ci sia anche quello della
diminuzione del traffico.
Il capoluogo di vallata farà
dunque da apripista, nell’ambito
dell’Ulss 1, nella sperimentazione
di un progetto che mira a far socializzare i bambini attraverso una
camminata mattutina che, come
confermato da appositi studi, ha
dei benefici sull’apprendimento
scolastico.
Su proposta del Dipartimento
di Prevenzione dell’Ulss 1 di
Belluno, le assistenti sanitarie
Donata De Donà e Angelica Franco, del Servizio igiene e sanità
pubblica, in collaborazione con
il dirigente scolastico dell’Istituto
comprensivo di Agordo, Bernardino Chiocchetti e il Comune, sono
riuscite a coinvolgere genitori e
bambini in questa prima esperienza inedita.
Un nuovo sistema di trasporto,
nato negli anni Novanta nei Paesi Scandinavi e sperimentato
in Italia a partire dal 2003, che
ha come obiettivo quello di far
avvicinare figli e genitori a stili
di vita più salutari. Secondo le
statistiche si rileva come a livello
europeo l’Italia sia il Paese dove
è ancora alta la percentuale dei
ragazzi che raggiungono la sede
scolastica in auto (68%), a differenza di quanto accade in altri
Paesi europei come Germania e
Regno Unito dove tali percentuali
scendono rispettivamente al 30%
e 32%.
«È bello che anche Agordo»
osservano i responsabili dell’iniziativa, «sia stata coinvolta per far
riscoprire il piacere di camminare.
L’attività fisica è uno dei principali
promotori di salute nel prevenire
l’insorgenza di varie malattie,
principalmente cardiovascolari».
«Per questo motivo», precisa Donata De Donà, «l’Ulss 1 di Belluno
si sta attivando con progetti mirati.
Al beneficio di salute si aggiunge
inoltre per i bambini l’opportunità
di trascorrere con i compagni un
momento di socializzazione, occasione che sta venendo sempre
meno nell’attuale società».
«Per questi ultimi mesi di scuola», spiega l’assessore all’istruzione, Cristina Bien, «la corriera
umana del Pedibus partirà da
piazzale Rova, seguirà via Cesare Battisti per salire quindi fino
all’ospedale, passando per via 5
maggio; scenderà poi lungo via
Aivata, passando per Piazzetta
Vecchia, via Garibaldi e, attraversata la piazza e seguito Corso
degli Alpini, approderà alla scuola
primaria di viale Sommariva, sperando che il prossimo anno i giorni
del Pedibus aumentino».
In questo mondo sempre più
virtuale i bambini vivono infatti
da soli o al massimo in gruppi
molto ristretti, spesso nelle proprie abitazioni e raramente in
spazi collettivi aperti, come invece
accadeva in passato. Il pedibus
permette di riscoprire il piacere di
aggregarsi e di vivere lo spirito di
gruppo, giungendo a scuola con
una appropriata condizione psicofisica. «A tale riguardo», aggiunge
il dirigente Chiocchetti, «recenti
studi hanno confermato quanto
già si sapeva, vale a dire quanto
sia redditizia, anche sul piano
dell’apprendimento, una regolare
attività motoria prima dell’inizio
dell’impegno scolastico. Aspetto
che sarà sicuramente gradito
anche ai docenti». La scuola ha
provveduto all’assicurazione dei
bambini, il Comune a quella dei
volontari e l’Ulss ha acquistato i
gilet catarifrangenti, le mantelline
e i cappellini per i bambini. Finora
cinque genitori si sono resi disponibili per fare gli accompagnatori,
ma si auspica che si aggreghino
presto altri volontari.
33
Dal “Follador”
SOGGIORNO E CORSI DI STUDIO D’INGLESE
NEL REGNO UNITO PER GLI STUDENTI
Nell’attuale contesto di crisi
occupazionale che ha colpito i giovani europei, il Consiglio Europeo
ha approvato delle misure volte
a favorire il lavoro fra i giovani,
individuando il perfezionamento
delle lingue straniere come un
punto di partenza fondamentale
per lo sviluppo del capitale umano.
La Regione Veneto, dal canto suo,
ha approvato il bando «Move for
the future» per la presentazione di
progetti di formazione linguistica,
da realizzarsi in parte all’estero,
finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
Data la rilevanza dell’iniziativa,
l’Istituto Follador ha deciso di partecipare al bando progettando tre
percorsi formativi che sono stati
approvati e finanziati, destinati
agli alunni delle classi terze, che
hanno voluto partecipare, dell’in-
dirizzo tecnico, professionale e
del liceo. Il progetto è articolato
in due fasi: 60 ore di formazione
a scuola in orario pomeridiano e
80 ore di formazione all’estero. Le
ore di formazione a scuola sono
già iniziate e gli alunni stanno
frequentando con entusiasmo. Le
ultime due settimane di giugno,
accompagnati dalle loro insegnanti
di inglese e da tutors, gli studenti
soggiorneranno in famiglia in
gran Bretagna, frequentando le
ore di lezione al mattino in un
college inglese e partecipando
alle attività culturali e ricreative e
alle escursioni programmate nei
pomeriggi.
Una bellissima opportunità che
servirà a perfezionare l’inglese e
ad ampliare i propri orizzonti culturali, in vista di un futuro ingresso
nel mondo del lavoro.
UN IMPORTANTE INCONTRO TECNICO
PER GLI STUDENTI DEL MINERARIO
Sabato 29 marzo, nel laboratorio di Tecniche degli scavi e
valorizzazione delle risorse del
Polo scolastico «U.Follador» di
Agordo si è svolto un importante incontro di studi, aperto
anche al pubblico esterno, sul
tema «Impianti di produzione
e classificazione inerti – Stato
dell’arte». Lo ha tenuto l’ingegner Deana Sbarzaglia, Bit
Manager della Società Metso
Minerals di Milano, fornitore
globale di attrezzature, servizi
e soluzioni di processo per
industria mineraria, cava, produzione di inerti, riciclaggio,
costruzioni e ingegneria civile,
attiva nel settore dell’ingegneria e tecnologia con oltre 27mila
lavoratori in circa 50 paesi. Vi
hanno partecipato, con grande
interesse per l’argomento trat-
tato, numerosi docenti nonché
tutti gli studenti del 4° e 5°
anno della specializzazione
mineraria.
Tale incontro rientra nelle iniziative che da tempo la scuola
intrattiene con il mondo del
lavoro al fine dell’aggiornamento dei programmi di studio
e del continuo miglioramento
dell’offerta formativa.
A conferma dell’attualità del
titolo di studio di «Perito Geotecnico Minerario» proposto
dal Follador, basterà ricordare
come da molti anni si presentino
a sostenere l’esame di stato alla
prestigiosa scuola agordina
(fondata nel 1867) numerosi
candidati privatisti provenienti
da altre regioni anche se già
in possesso di laurea o di altri
diplomi tecnici.
Pasqua 2014
34
Le felicitazioni e gli auguri
di “Echi” a...
Federico Tancon, che il 14
marzo 2014 all’Università degli
studi di Padova, ha conseguito
la laurea magistrale in Geologia
e Geologia Tecnica, discutendo
la tesi dal titolo: “Rilievo e
interpretazione di alcuni parametri geomorfologici dell’area
da colate detritiche del rio Acquabona” con relatore il prof.
Paolo Scotton.
Marco Fassa, che il 18 marzo si
è laureato in Farmacia all’Università degli studi di Ferrara,
discutendo con il relatore professor Michele Morari la tesi dal
titolo “Caratterizzazione di un
agonista parziale del recettore
NOP in modelli di malattia
di Parkinson e discinesie da
levodopa”.
Una grande soddisfazione per
tutti ma soprattutto per il nonno
Pietro Fassa (noto farmacista
di Caprile) che saluta così la
terza generazione di farmacisti, essendo tale anche uno dei
suoi figli Marco, omonimo del
nipote.
Echi di Agordo
I Fiori della Vita
Ecco l’ultima arrivata in casa
Paganin, Arianna. nata a
Feltre il 10 dicembre 2013 per
la gioia della sorellina Sofia,
di papà Andrea e della mamma Maria Sabrina Furlani, ma
anche dei nonni agordini Eros
e Silvana nonché dei nonni materni di Aviano Mario ed Elda.
Arianna riceverà il Battesimo
domenica 1° giugno, durante
la Messa delle 10.00.
Andrea Benvegnù, nato a Feltre il 3 marzo 2013, battezzato ad
Agordo l’8 settembre 1913, figlio di Mauro Benvegnù e Rosanna
Fontanive, qui con il fratello Marco, nato a Feltre il 16 marzo
2009 e battezzato ad Agordo il 20 settembre 2009.
ROMANO IPSA
(1927-1984)
INSEGNANTE
E PITTORE
Galvano Jr. Dotta, che l’11
marzo si è laureato in Farmacia all’Università degli studi
di Padova, discutendo con il
professor Aram Megighian la
tesi “Meccanismi biofisici e
molecolari della contrazione
del muscolo scheletrico”.
Felicitazioni dai genitori, dal
fratello, dallo zio Mirko e da
nonna Bruna che, nonostante
gli 80 anni, è scesa a Padova a
festeggiare il nipote.
Nel precedente numero è stato
ricordato il prof. Romano Ipsa nel
30° della morte.
Accogliendo volentieri la richiesta di alcuni nostri lettori, che furono
fra l’altro suoi allievi alla Scuola
Media e all’Istituto “Follador”, pubblichiamo qui un suo breve profilo
biografico.
Era nato a Orsera (Pola) il 2
marzo 1927 ed è vissuto a Parenzo
fino al momento dell’esodo dei
profughi giuliani.
Ha iniziato a insegnare Educazione fisica a Caprile alla fine degli
anni ‘50 per poi passare all’ITIM di
Agordo e, poco dopo la metà degli
anni ‘60, alla Media “A. Pertile”,
dove è rimasto fino alla pensione
nel 1983.
È stato corrispondente de “Il
Gazzettino” e assessore ai lavori
pubblici del Comune di Agordo.
Ha tenuto per molti anni il corso
estivo di tennis al circolo di via
Paganini allora gestito dal G.S.
“Follador”. .
La sua grande passione era la
pittura e ha partecipato a molte
mostre ricevendo vari riconoscimenti di cui andava particolarmente fiero.
Ma era soprattutto orgoglioso di
aver potuto essere a contatto con
tutta la gioventù di Agordo e non
solo per il suo lavoro d’insegnante:
ancora oggi i suoi ex allievi (oggi
50-60enni ed oltre) ne parlano con
stima e nostalgia.
È mancato il 9 gennaio 1984,
lasciando un grande vuoto non
solo nella sua famiglia,ma anche
un esempio di vita improntata
alla correttezza e all’onestà che
ha sempre contraddistinto il suo
impegno professionale e umano
volto al fine di raggiungere i più
positivi risultati nei traguardi che
si era prefissati.
Echi di Agordo
Pasqua 2014
Una foto dell’indimenticata Filodrammatica “Edelweiss” degli anni
’50 che, sotto la regia di Pompeo De Poli e Nilo Pedrini, mise brillantemente in scena (nella sala maggiore del municipio) varie opere
teatrali. Qui ricorda “Il gondoliere della morte” con la straordinaria
interpretazione dell’allora giovanissimo Italo Schena (il quarto da
sinistra davanti) nei panni del protagonista “Fiammetto”. Lasciamo
ai lettori più anziani il piacere di individuare gli altri.
Una foto storica (della Gigia De Nardin). Re (fino al 1951) Leopoldo
III del Belgio (1901-1983), nell’estate 1961, sosta all’allora Bar Gallo
in piazza Libertà ad Agordo, durante una delle sue tante visite alle
nostre montagne (specie in Valle di S.Lucano e in Civetta), sulle
quali compì diverse salite.
35
Luglio 1952 al rifugio “Cesare Tomè” a Passo Duran. “Una delle tante
baldorie della beata gioventù di sessant’anni fa”, afferma l’amico
Giordano nel fornirci sornionamente questa allegra compagnia.
Bei tempi che i superstiti ricordano ancora oggi con tanta comprensibile nostalgia.
In piedi da sn.: Milena Rumor, Luisa Schena, ? Levis (sposata
Campagnolo) e un estraneo lì per caso.
Al centro: Italo Schena, Renato Renon, Giordano Larese Moro.
Davanti: Giorgio Fusina, Luigina Gigia De Nardin, Germana
Apollonia ed Edoardo Agnoli.
Un omaggio a un grande appassionato delle due ruote. Settembre
1976: Fulvio Ganz (classe 1953) giunge (fra i primi 20) al traguardo di Caprile nel 2° trofeo ciclistico agordino, gara amatoriale con
partenza da Bribano, organizzato dalla Soc. Ciclistica Agordina
(Domenico Mosca e Nini Mattrel). Fra il pubblico Siro De Marco
e, immancabile speaker, Toni Guadagnini.
Ma anche questa istantanea,
seppur più... giovane e colorata,
è un pezzo significativo di storia
della nostra città, ancor oggi ricordato dagli agordini che vissero
quell’emozionante evento. Estate
1983, la 2^ edizione de “L’Agordino d’oro”, premio ai “discreti”
istituito dalla Comunità montana
allora guidata da Floriano Prà,
venne onorata dalla presenza di
Sandro Pertini, sicuramente il presidente d’Italia più amato. Dopo
la consegna dei premi sul Brói a:
Colette Rosselli (giornalismo),
Roberto Bortoluzzi (cronista sportivo), Bruno Dai Prà (industria),
Renato Sellani (musica), Renzo
Zorzi (pubblicità-cultura), volle
visitare il municipio, accompagnato dall’allora sindaco Armando
Da Roit, facendosi fotografare
volentieri assieme ai consiglieri e
ai dipendenti comunali.
Pasqua 2014
36
Echi di Agordo
Al Palio di Agordo
Continua il dominio di Rif
Siamo stati ancora una volta rimproverati, a ragione, perché
anche lo scorso anno “Echi” non ha dato conto del Palio e
non ha messo in risalto la nuova affermazione dei viola di Rif.
Lo facciamo ora, scusandoci per l’involontaria dimenticanza,
ripromettendoci di essere più puntuali quest’anno.
Palio e Minipalio, così Rif ha
fatto cappotto nel 2013. Quinta
vittoria al Palio di Agordo per
i viola che già il sabato 24
agosto si erano imposti nella
gara riservata agli under 12.
Il digiuno è durato appena un
anno, a testimonianza di un dominio nella storia recente della
manifestazione nata nel 1983 su
iniziativa di Toni Guadagnini e
oggi portata avanti dal comitato
guidato da Andrea Favretti.
Dopo le affermazioni del
2005, 2009, 2010, 2011, Rif
ha fatto sua una gara tirata
fino all’ultimo e decisa come
di consueto dalla prova del tiro
alla fune nella quale la stessa
Rif non ha rivali, onorando nel
migliore dei modi la memoria
del loro caro amico Silvano
De Nardin.
Toccol, vincitore di ben quattro prove, ha sperato fino all’ultimo di poter riportare a casa
un trofeo che manca dal 2004.
Decisivo l’errore nell’aver
giocato il jolly nel taglio del
tronco dove si è classificato
soltanto terzo.
Il Centro, invece, autore di
una maiuscola prestazione nella
staffetta, non è però riuscito a
ripetere i fasti dello scorso anno
quando vinse dopo 22 anni.
Il tempo, clemente fino al
momento delle premiazioni,
ha fatto sì che attorno al Broi
si formasse una bella cornice di
pubblico pronto ad applaudire
le gesta di contradaioli e contradaiole, queste ultime impegnate
nella nuova e riuscita prova del
Gioco in rosa.
Unica, ma significativa, nota
negativa è stata l’assenza di
Valcozzena-Brugnach. Dopo
l’addio di Farenzena qualche
anno fa, le contrade in gara
erano solo sei (addirittura cinque in una prova). Non è più il
Palio dei Cento. Che si debba
cambiare qualcosa? (g.s.)
I piccoli portacolori di Rif mostrano orgogliosi la coppa del Minipalio 2013
che ha anticipato la nuova affermazione dei “colleghi più grandi”.
ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI
PRESENTATO IL PROGRAMMA DEL 2014
Si è svolta venerdì 14 marzo
all’auditorium del Centro Parrocchiale «Vincenzo Savio» di
Agordo, l’assemblea del Comitato
di gemellaggio presieduto da Michela Paganin.
Nell’occasione i soci, oltre a
rinnovare le quote di iscrizione per
il corrente anno, hanno ascoltato
la relazione sulle attività svolte
e quelle previste per il 2014 e
la rendicontazione del bilancio
2013, un anno senz’altro positivo
per l’Associazione che ha chiuso
l’esercizio con un buon fondo di
cassa, grazie anche alla sensibilità del Consorzio Bim Piave di
Belluno che ha sempre sostenuto
le attività del Comitato.
Il tesoriere Luisa Cattadori ha
ricordato quanto fatto lo scorso
anno: il viaggio a Dolomieu,
l’organizzazione di laboratori didattici nelle scuole per spiegare
ai giovani l’importante figura dello
studioso francese che ha dato il
nome alle nostre Dolomiti e la
rappresentazione teatrale con la
Compagnia di Zugliano tenutasi
ad Agordo con un’ottima parteci-
pazione di pubblico.
Il presidente Michela Paganin
ha poi illustrato gli obiettivi per
il 2014, che è iniziato con una
visita molto interessante al MIM,
il Museo dedicato alla Migrazione,
creato, voluto e gestito dall’Associazione Bellunesi nel Mondo che
da sempre partecipa alle iniziative
del Comitato di gemellaggio. Si
stanno quindi progettando tre
importanti eventi per il 2014: una
gita a Zugliano, l’allestimento di
una mostra dedicata a Deodat
De Dolomieu e un’altra rappresentazione con la Compagnia
teatrale dei gemelli zuglianesi
che è il seguito di quella proposta lo scorso anno. Non appena
definite nei dettagli, il Comitato
informerà pubblicamente di tutte
le sue iniziative.
Al termine dell’assemblea è
stato proiettato, grazie al contri-
La presidente Michela Paganin (a sn.) con alcune collaboratrici del direttivo: Claudia e Luisa Cattadori, Lidia Corzuol e Sophie Maier.
buto di Bim Piave e al patrocinio
del Comune di Agordo, l’interessantissimo documentario di Azad
Vartanian, «Ararat la montagna
misteriosa», con la regia di Roberto Soramaè. Va segnalato che
anche il Comitato gemellaggio
ha collaborato all’allestimento
di questo video. Infatti, oltre alla
collaborazione di alcuni soci
nell’assemblaggio del dvd, la
traduzione del testo in francese
è stata curata e registrata da
un ragazzo di Dolomieu che ha
soggiornato ad Agordo un paio
di mesi per motivi di studio e ha
affiancato Roberto Soramaè in
questa avventura. Il video è stato
tradotto in 5 lingue e sta facendo
il giro del mondo, dando grandi
soddisfazioni agli autori.
Al termine della proiezione,
introdotto da Roberto Soramaè,
si è tenuto un vivace dibattito
tra il pubblico e Azad Vartanian,
protagonista e coautore dell’opera. Si è parlato in particolare
dell’importanza storica, geologica e religiosa del monte Ararat,
del genocidio del 1915 che ha
colpito la popolazione armena di
quelle zone e delle ricerche per
localizzare alcuni frammenti lignei
appartenuti presumibilmente
all’Arca di Noè.
Claudia Cattadori
Echi di Agordo
Pasqua 2014
(Prima parte)
Ricordi d’infanzia
Il mio nome è Loris e sono nato
a Le Fòche di Agordo il 7 aprile
1930 da Tranquilla De Nardin mia
madre, e Arcangelo Conedera mio
padre. La mia era una famiglia patriarcale condotta da mio nonno,
Pietro Conedera (Piéro Bèca),
e da mia nonna Giovanna; con
loro vivevano tre figli, una figlia,
nuore, genero e nipoti, tutti sotto
lo stesso tetto.
Negli anni attorno al 1930 si
verificò una crisi economica come
ai giorni nostri; allora mio padre
Arcangelo, assieme al fratello
Emilio, per mancanza di lavoro,
decisero di emigrare in Egitto a
Kosseir sul Mar Rosso dove c’era
lavoro nelle miniere di fosfato e
furono assunti con la qualifica di
sorveglianti. Le miniere si trovavano all’interno del deserto, distanti
da Kosseir 20 km circa.
Il racconto storico, la situazione
IL PICCOLO ESPLORATORE
DEL DESERTO
Loris Conedera, della famiglia dei bèche, da Le Fòche, è un perito
minerario che oggi vive con la famiglia a Matelica (Macerata), ma che è
rimasto sempre legato ad Agordo, dove ritorna d’estate e dove risiedono
diversi parenti, fra cui la sorella Giovanna (un’altra sorella, Edda, vive a
La Spezia). Ospitiamo con grande piacere, ringraziandolo, questa prima
parte di un suo avvincente racconto riferito a una singolare avventura
che egli visse a sei anni, nel deserto egiziano, dove erano andati a
lavorare, come molti altri agordini, nelle miniere di fosfati di Kosseir, il
padre Arcangelo e lo zio Emilio.
Dopo quelli di Fiorenza Zasso e Mara Bortolini, siamo lieti di constatare, con questo bel contributo, che “i ricordi d’infanzia” continuano...
dare da quelle parti perché c’era
il pericolo di prendere i pidocchi,
ma io mi avventuravo ugualmente
perché mi piaceva la compagnia
I fratelli Arcangelo ed Emilio Conedera bèca, durante una battuta
di caccia nel deserto di Kosseir.
lavorativa delle persone e l’organizzazione nelle miniere a Kosseir
è stato molto ben trattato nel
libro “Agordini a Kosseir” scritto
dall’ing. Ildo Pellegrini.
Mio padre e il fratello Emilio
furono destinati alla miniera di Hamadat, una delle miniere principali
della zona, l’altra era Gebel Duy,
15km più a ovest. Nel 1934 mia
madre ed io raggiungemmo mio
padre, la società ci assegnò un
alloggio in quel di Hamadat ove
già risiedevano altre famiglie. Io
avevo molta nostalgia delle Foche
e dei nonni. Per la mia tenera
età, avevo solo 4 anni, ero già
molto maturo, ero un bambino
vivace, molto curioso e intraprendente, a volte imprevedibile; mi
piaceva esplorare quelle zone
e, inconsapevole dei pericoli,
mi cacciavo in mille avventure.
Non stavo mai fermo, passavo
il tempo girovagando, andavo a
scambiare qualche parola con gli
operai che lavoravano all’esterno
della miniera.
Frequentavo la capanna dei
Beduini (Abbadi), incontravo i loro
figli, le loro mogli che mi davano
datteri secchi e anche il pane che
facevano loro, “el Fatir”, un misto
fra la piadina e la pizza, cotta su
una lamiera con il fuoco alimentato con lo sterco di cammello.
Mia madre mi proibiva di an-
37
dei beduini.
Una volta, a mezzogiorno,
quando tutti erano a pranzo o a
fare la siesta, io mi recai presso un
cantiere ove stavano effettuando
uno scavo e tra l’altro sparavano
delle mine. Non e’era nessuno e
trovai una cartuccia di dinamite
con la miccia innescata dimenticata lì. Feci la cosa più insensata
di questo mondo, andai a casa
a prendere i fiammiferi e accesi
la miccia, così mi trovai con una
carica di esplosivo nelle mani con
la miccia che bruciava.
Improvvisamente, mi venne
l’ispirazione che la situazione fosse pericolosa, buttai la carica sotto
una pietra e mi allontanai di corsa;
dopo cinque passi la pietra saltò
in aria e, per fortuna, nessuna
scheggia mi raggiunse. Allarmati
da quello sparo erano usciti tutti
a vedere cosa fosse successo;
il seguito di questa storia non lo
so perché, sentendomi in colpa,
sono sparito e non mi sono fatto
vedere per un bel po’.
Dopo questo episodio mio
padre mi ordinò di andare a letto
tutti i giorni per due ore dopo aver
pranzato. L’ ambiente per me era
un po’ monotono e spesso non
sapevo cosa fare, non c’erano
altri ragazzi se non quelli degli
Abbadi, così ho combinato altre
marachelle che però non sto a
ricordare perché non sarebbero
nel tema di questo racconto.
Mio padre Arcangelo e lo zio
Emilio in Italia erano provetti
cacciatori e si erano organizzati
per andare a caccia anche nel
deserto. Fu così che un venerdì
(festivo per i musulmani al posto
della domenica), decisero di andare a caccia di gazzelle nel deserto.
Avevo 6 anni, non ricordo bene
che periodo dell’anno fosse, però
posso dire che era tardo autunno,
ottobre o novembre, quando di
giorno non è troppo caldo e di
Gli stabilimenti di Hamadat (miniera di fosfati a Kosseir) in una
cartolina mandata a nonna Tranquilla, a Le Fòche il 16 marzo 1940
da Giovanna, Emilio e Giancarlo Chissalè, altra famiglia di agordini
emigrata per lavoro in Egitto.
Loris Conedera bèca, a 6 anni, coi
‟scarpét” nel deserto egiziano.
notte non troppo freddo.
Mi chiesero se volevo andare
con loro e io accettai tutto contento. Partimmo la mattina molto
presto, camminammo per 5-6 km
nel deserto e arrivammo nella
zona detta di Abutundum. A un
certo punto avvistarono un branco di gazzelle; i cacciatori, dopo
aver programmato la battuta, mi
dissero di aspettarli lì e che, dopo,
sarebbero tornati a prendermi.
Ero vicino a una montagnola e
mi sedetti da solo ad aspettare.
Non avevo con me né cibo né
acqua.
Mentre aspettavo cominciai
a riflettere e a pensare a tante
cose e mi vennero in mente le
favole che mi raccontava mia
nonna (le bèrte) quella di “Barba
Zucón”, quella della “gran BissaBòa della valle di S. Lucano” e
alle fine mi soffermai su quella di
“Pollicino”, quel bambino abbastanza vivace che, per tre volte,
fu portato nel bosco per essere
abbandonato.
Pensando e ripensando mi immedesimai nella storia, mio padre
e lo zio non tornavano, mi pareva
che fosse passato tanto tempo e
che mi avessero abbandonato.
Alla fine presi una decisione.
“Torno a casa!”. In quel punto
del deserto c’era una miriade
di montagnole che, assieme,
formavano come un grande
labirinto. Mi incamminai e, dopo
aver percorso un lungo tratto, mi
accorsi che ero tornato al punto
di partenza. Camminando sui
bordi delle montagnole giravo
attorno e non avanzavo. Allora
presi una decisione diversa: le
montagnole le dovevo affrontare
scavalcandole, così ero sicuro
di fare la strada per arrivare a
casa. Stabilii una direzione che
mi pareva quella giusta e partii in
linea retta. Purtroppo però, avevo
preso la direzione che portava
dalla parte opposta e, ovviamente,
salire e scendere le montagnole
costava più fatica.
In questo modo venne sera
e non vedevo prospettive di
arrivare a casa, avevo sete ed
ero stanco ma, contrariamente
a quanto si possa pensare, non
avevo paura.
(1 - continua)
Loris Conedera
38
Pasqua 2014
Echi di Agordo
IN MEMORIA DI
“Il ricordo dei buoni
resta per sempre”
Don Mario Vallata (29-30
marzo 1999), resta vivo in tutti
noi il luminoso ricordo del bene
fatto alla nostra comunità, sia
nel generoso servizio fra le corsie dell’ospedale che in quello
alla chiesa.
Mons. Attilio Chierzi, in occasione del prossimo 30° anniversario della morte (4 maggio
1984) la nostra comunità si
unisce nel ricordo affettuoso
dei congiunti con un sempre
vivo senso di gratitudine per i
tanti benefici resi alla sua parrocchia di origine, di cui è stato
generoso benefattore.
Franco Croce (1° maggio
2000). Noemi e Pino, unitamente ai familiari, ricordano
con tanto affetto il caro e indimenticato fratello. Si associano
nell’affettuosa memoria i tanti
amici agordini e in particolare
i coscritti del 1945 che rimpiangono il suo sorriso e la sua
simpatica compagnia.
Mons. Vincenzo Savio, l’amato e indimenticato vescovo
di Belluno-Feltre dal 2001
al 2004, a cui è intitolato il
nostro Centro parrocchiale,
nel 10° anniversario della sua
prematura salita al Cielo (31
marzo), resta nel cuore e nel
ricordo della nostra comunità,
riconoscente per l’edificante
esempio con cui ha affrontato
e vissuto la sofferenza.
Riportiamo qui la preghiera
che lui stesso compose poco
prima di morire, davanti al
Volto di Cristo del beato Angelico, opera che egli volle
fosse esposta nella chiesa di
San Rocco alla venerazione
dei fedeli:
Un volto:
Dall’eterno si prolunga nei
miei piccoli giorni.
Un volto:
Un Dio che ha cercato l’uomo.
I suoi occhi:
Dio ne ha fatto il luogo dell’accoglienza e della tenerezza.
Le sue lacrime:
Scendono su un corpo fatto di
faticosa speranza,
in attesa di trasformarsi nella
risurrezione.
Labbra:
Pronunciano, fino all’ultimo
istante, la Parola di vita
del Verbo di Dio: lo Spirito,
da lui effuso,
che sempre opera per mettere
nel cuore del mondo
la certezza che dall’eterno
proveniamo;
che nell’eterno sarà il nostro
incontro con Lui.
Un volto che parla di tutti i
volti che cercano
e desiderano la redenzione.
E sono certo che in Te l’hanno
trovata.
Sei Tu la nostra salvezza.
Amen
Pierina Ben ved. Case (29 marzo 2000) la ricordano sempre
con affetto e rimpianto i figli
assieme ai famigliari, amici e
conoscenti.
Carlo Moretti (12 marzo 1994)
è costantemente vivo nel ricordo affettuoso della moglie, dei
figli, dei nipoti, generi e nuora,
dei parenti e dei tanti amici.
Giannetto Pampanin, in prossimità del 6° anniversario della
sua salita al cielo (5 maggio
2008), rimane presente nel
ricordo affettuoso della moglie
Ida, dei figli e dei nipoti.
Edda Ferro, nel 4° anniversario (29 marzo 2010) e Ferdinando
Ben nel 24° (23 ottobre 1990) sono sempre vivi nel ricordo dei
figli, generi, nipoti e parenti, con rimpianto e immenso affetto.
Mario Tomè (barìza) che,
come da suo espresso desiderio, è ricordato su “Echi” da
moglie, figli, nipoti, congiunti e
amici nel 16° anniversario della
scomparsa (9 aprile 1998).
Nel 20° anniversario di Gigia
De Nardin (2 aprile 1994),
rimane vivo il suo ricordo nel
costante affetto dei fratelli, dei
congiunti e dei tanti amici.
Pasqua 2014
Echi di Agordo
IN MEMORIA DI
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Anagrafe parrocchiale
BATTEZZATI
Rinati nell’acqua alla luce
1. Fusina Sofia, b. il 22 marzo (n. il 19.07.2013)
2. Pampolini Anna, b. il 23 marzo (n. il 01.07. 2013).
DEFUNTI
Ritornati alla casa del Padre
Luigina Dall’Acqua in Buttol.
Nel 3° anniversario della scomparsa (14 aprile 2011), il marito,
i figli, i nipoti, i congiunti e i parenti la ricordano con immutato
grande affetto e rimpianto.
Rinaldo Andrich, nel prossimo 11° anniversario (12 maggio
2003) la moglie e i famigliari lo
ricordano con immenso affetto
e rimpianto. Si unisce con gratitudine la nostra parrocchia.
Adriana (Rina) Costantini
in Pesci. Nativa di Agordo, ma
residente da quasi quaranta
anni a Molinella (BO) dove è
deceduta lo scorso 7 marzo.
Viene ricordata con tanto
affetto e nostalgia dalla sorella, dal fratello e cognata,
da tutti i nipoti di Agordo
che lei tanto amava e portava sempre nel cuore. «Non
dimenticheremo mai la sua
bontà, la sua totale disponibilità in qualsiasi momento
della nostra vita. Sentiamo
tanto la sua mancanza, ma da
lassù continuerà a guardarci
e a proteggerci come ha fatto
durante tutta la sua esistenza
terrena. Anche lontana dal
suo paese natale, era rimasta un’affezionata lettrice di
“Echi” che attendeva sempre
con ansia per rivedere tante
persone e tanti luoghi che lei
ben conosceva.
Ricordiamo con affetto
anche la sua sorella Anna
Costantini, deceduta nel
2010».
Lazzaris, nel 2° anniversario
della morte (2 aprile 2012), è
ricordata con grande affetto e
nostalgia dalla figlia: «Cara
mamma, son passati due anni
dal giorno che ci hai lasciati;
mi manchi sempre tanto, mi
manca il tuo abbraccio e il
tuo sorriso quando mi dicevi “sésto qua pòpa?”. Son
sicura che lassù tu sei felice
accanto a papà e insieme
vegliate su noi e le nostre
famiglie. Ti voglio bene. La
tua pòpa».
Angelica De Pellegrin, ved.
11. Gnech Mario, di anni 87, il
28 febbraio, sepolto a Frassenè
Agordino.
12. Tomè Giovanni, di anni 82,
il 1° marzo.
Fuori parrocchia
13. Susana Maria ved. Bogo,
di anni 87, il 2 aprile.
Carlo Case, morto a 85 anni
il 7 febbraio, in Canada, dove
era emigrato da sessant’anni,
assieme ai fratelli Fioretto e
Luciano.
E’ rimasto sempre attaccatissimo
ad Agordo e affezionatissimo a
“Echi”, che aspettava ogni volta
con grande interesse e curiosità e
verso il quale si dimostrò sempre
particolarmente generoso. Il suo
cruccio più grande, da diversi
anni, era quello di non poter più
tornare, a causa della salute, in
Italia per l’annuale Adunata nazionale degli Alpini. Negli ultimi
tempi, pur sofferente, accudiva
quotidianamente la moglie inferma, morta un paio di anni fa.
“Accogli la sua anima nella tua pace. Aumenta la nostra
fede! Noi sappiamo che chi non è più con noi non è lontano
da noi perché ha creduto e sperato in te”.
(Carlo Maria Martini)
Don Domenico Colombo,
sacerdote salesiano, nel 10°
anniversario della morte (Forlì,
8 aprile 2004), è ricordato dai
confratelli romagnoli, dai famigliari fra cui la sorella Maria
Teresa che vive ad Agordo
(dove veniva d’estate e celebrava Messa in arcidiaconale),
col cognato Luigino Da Ronch
figli e nipoti.
40
Pasqua 2014
Echi di Agordo
Tocca anche Agordo
La nuova evangelizzazione
secondo papa Francesco
«Nel nostro tempo si verifica
spesso un atteggiamento di
indifferenza verso la fede»,
ha detto Francesco e i cristiani,
con la loro testimonianza di
vita, sono chiamati a suscitare
delle domande in chi li incontra: «Perché vivono così? Che
cosa li spinge?». «Ciò di cui abbiamo bisogno, specialmente
in questi tempi, sono testimoni
credibili che con la vita e
anche con la parola rendano
visibile il Vangelo, risveglino
l’attrazione per Gesù Cristo,
per la bellezza di Dio».
Tante persone, osserva Francesco, si sono allontanate
dalla Chiesa: «È sbagliato
scaricare le colpe da una parte
o dall’altra, anzi, non è il caso
di parlare di colpe. Ci sono
responsabilità nella storia della
Chiesa e dei suoi uomini, ce ne
sono in certe ideologie e anche
nelle singole persone. Come
figli della Chiesa - aggiunge il
Papa - dobbiamo continuare il
cammino del Concilio Vaticano II. spogliarci di cose inutili
e dannose, di false sicurezze
mondane che appesantiscono
la Chiesa e danneggiano il
suo vero volto». Chiediamoci
quali sono…
«C’è bisogno di cristiani - ha
detto Francesco - che rendano
visibile agli uomini di oggi la
misericordia di Dio, la sua
tenerezza per ogni creatura.
Sappiamo tutti che la crisi
dell’umanità contemporanea
non è superficiale ma profonda. Per questo la nuova
evangelizzazione, mentre
chiama ad avere il coraggio
di andare controcorrente,
di convertirsi dagli idoli
all’unico vero Dio, non può
che usare il linguaggio della
misericordia, fatto di gesti
e di atteggiamenti prima
ancora che di parole». Ogni
battezzato è «un “cristoforo”,
portatore di Cristo, come
dicevano gli antichi santi Padri. Chi ha incontrato Cristo,
come la Samaritana al pozzo,
non può tenere per sé questa
Qui di seguito alcuni pensieri di papa Francesco (dal discorso al Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione,
14.10.2014) che aiutano a chiarirci le idee sul senso e sulla
necessità della “nuova evangelizzazione”, anche nella nostra
Comunità.
esperienza... C’è da chiedersi
tutti se chi ci incontra percepisce nella nostra vita il
calore della fede, vede nel
nostro volto la gioia di avere
incontrato Cristo!»
«Ogni cristiano è chiamato
ad andare incontro agli altri, a
dialogare con quelli che non la
pensano come noi, con quelli
che hanno un’altra fede, o che
non hanno fede. Incontrare
tutti, perché tutti abbiamo
in comune l’essere creati a
immagine e somiglianza di
Dio. Possiamo andare incontro
a tutti, senza paura e senza
rinunciare alla nostra appartenenza».
«Nessuno è escluso dalla
speranza della vita, dall’amo-
uscire a portare questo amore e questa speranza».
«Non serve disperdersi
in tante cose secondarie o
superflue», ma bisogna «concentrarsi sulla realtà fondamentale, che è l’incontro
con Cristo, con la sua misericordia, con il suo amore
e l’amare i fratelli». Bisogna
«percorrere vie nuove, con
coraggio, senza fossilizzarci!». Il Papa ha sottolineato
quindi «l’importanza della
catechesi, come momento
dell’evangelizzazione», per
superare «la frattura tra Vangelo e cultura e l’analfabetismo
dei nostri giorni in materia di
fede».
«Mi ha impressionato nel
mio ministero incontrare
bambini che non sapevano
neppure farsi il segno della
croce!». I catechisti svolgono
«un servizio prezioso per la
nuova evangelizzazione, ed è
importante che i genitori siano
i primi catechisti, i primi educatori alla fede nella propria
famiglia con la testimonianza
e con la parola».
Allora: che fare?
Due cose in cantiere: nel sito
della Parrocchia sarà possibile “dialogare”. Inizieremo
col postare alcune idee e problematiche sulla famiglia. Ci
sono delle domande. Ognuno
(anche anonimamente) può
far sapere il suo pensiero.
Speriamo così di incontrare
anche persone che sono ai
margini della vita della Chiesa
e far loro giungere in senso di
“attenzione” della comunità
ecclesiale.
È mia intenzione, poi, discutere nel prossimo Consiglio
Pastorale quali iniziative
prendere per un fruttuoso
cammino di fede per gli adulti
(genitori e non) che lo desiderano e per creare delle piccole
“comunità di base” (piccoli
gruppi di persone che fungano
da “collegamento pastorale”)
nelle varie zone della parrocchia. Vedremo: se son rose…
fioriranno!
L’Arcidiacono
re di Dio. La Chiesa è inviata a
risvegliare dappertutto questa
speranza, specialmente dove
è soffocata da condizioni
esistenziali difficili, a volte disumane, dove la speranza non
respira, soffoca. C’è bisogno
dell’ossigeno del Vangelo, del
soffio dello Spirito di Cristo
risorto, che la riaccenda nei
cuori. La Chiesa è la casa in
cui le porte sono sempre aperte non solo perché ognuno
possa trovarvi accoglienza
e respirare amore e speranza,
ma anche perché noi possiamo
“ECHI di AGORDO”
Anno LXXX - n. 2 - 2014
registrazione del Tribunale di Belluno n. 12/90 dell’ 8/8/1990;
col permesso dell'Autorità Ecclesiastica.
Mons. Giorgio Lise, Arcidiacono - Direttore Responsabile
32021 Agordo (BL) - Dolomiti - tel. 0437/62143.
Spedizione in abb. postale D.L.335/2003 (conv. in L.27.2.2004,
n.46), art.1, c.2, DCB, BL.
c.c.p. n. 10163327
Composizione e impaginazione computerizzate a cura di
Loris Santomaso e Toni Pampanin
e-mail:[email protected] - [email protected]
www.agordo.diocesi.it
Stampa: Tipografia Piave - Belluno