InRetePerTutti - Arci Servizio Civile

Allegato B)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN
SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ARCI SERVIZIO CIVILE TOSCANA
Indirizzo: Piazza dei Ciompi, 11 - 50157, Firenze
Recapito Telefonico (sede operativa di Empoli): 0571/82718
E-Mail: [email protected]
Sede Locale/ Associazione Socia a cui far pervenire la domanda:
Denominazione: Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina
Indirizzo della sede: piazza della Libertà 14, 57023 Cecina (LI)
Recapito telefonico: 0586-684929
E mail: [email protected]
Responsabile della sede: Bucalossi Valentina
2) Codice regionale: RT 1C00007
2bis) Responsabile del progetto:
(Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di
operatore di progetto di cui al successivo punto 16)
i.
ii.
iii.
iv.
v.
vi.
NOME E COGNOME:Eva Fedi
DATA DI NASCITA:04.09.1962
CODICE FISCALE:FDEVEA62P44E625S
INDIRIZZO MAIL:[email protected]
TELEFONO:347-9632671
CURRICULUM VITAE E COPIA DOCUMENTO IDENTITA' E
CODICE FISCALE DA ALLEGARE ALLA SCHEDA PROGETTO
2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di
adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale):
vii. NOME E COGNOME: Valentina Bucalossi
CARATTERISTICHE PROGETTO
3) Titolo del progetto:
IN RETE PER TUTTI!
4) Settore di intervento del progetto:
“a) tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la
Allegato B)
collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e
reinserimento sociale;”
4bis) Codice identificativo dell'area di intervento:
codice AREA GEN
5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con
riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:
La zona di attuazione del progetto è costituita da numerose comunità, distribuite su un territorio con
una conformazione geografica disomogenea: litoranea, collinare, insulare, urbana e rurale: la Bassa
Val di Cecina e l’Area Livornese. I comuni della Bassa val di Cecina sono 10: Rosignano Marittimo,
Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci (che insistono sulla provincia di Livorno); Santa Luce,
Castellina Marittima, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo (che insistono sulla
Provincia di Pisa). L’Area Livornese comprende i tre comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia
Isola. Gli Abitanti della Bassa val di Cecina sono 81.055, gli abitanti del Livornese sono 178.415 così
distribuiti per fasce di età (fonte ISTAT 1° Gennaio 2013).
Popolazione residente 10 Comuni della Bassa Val di Cecina al 1° Gennaio 2013 (dati ISTAT)
suddivisa per le seguenti classi di età:
Classi Età
Residenti
%
0-9
6549,00
6238,00
7255,00
11012,00
12986,00
10862,00
10653,00
9034,00
6418,00
81055,00
0,08
0,08
0,09
0,14
0,16
0,13
0,13
0,11
0,08
1,00
10-19
20-29
30-39
40-49
50-59
60-69
70-79
80+
Totale
Popolazione residente nella zona Livornese al 1° Gennaio 2013 (dati ISTAT) suddivisa per le seguenti
classi di età:
Classi di
età
0-9
10-19
20-29
30-39
40-49
50-59
60-69
70-79
80+
Totale
residenti
%
14962,00
13983,00
16488,00
25449,00
28857,00
23472,00
23521,00
18483,00
13200,00
178415,00
0,08
0,08
0,09
0,14
0,16
0,13
0,13
0,10
0,07
1,00
Allegato B)
Il progetto riguarda ambiti dell’intero arco di vita della persona: Infanzia, Adolescenza, Terza Età e si
sviluppa attraverso la promozione della cultura dei diritti, l’educazione alla legalità,l’inclusione e la
cittadinanza attiva.
Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina intende avvalersi delle competenze specifiche delle
Associazioni Socie per la realizzazione del progetto: ARCI Bassa Val di Cecina; UISP Terre EtruscoLabroniche; AUSER Cecina-Riparbella e ARCI Livorno.
Inclusione sociale e Cittadinanza attiva
Dalla tabella precedente si evince che nell’area interessata più di un quarto della popolazione è al di
sotto dei 30 anni.
ARCI Bassa Val di Cecina opera sin dagli inizi degli anni ‘90 nel settore minori come agenzia
educativa con diversi animatori e operatori per l’infanzia di notevole profilo professionale e di lunga
esperienza. Da questa esperienza pensiamo che la scuola non abbia le risorse sufficienti, neanche in
termini di tempo, per essere di reale sostegno alle disparità educative degli alunni e tanto meno per
arginare i gravi problemi di socializzazione e integrazione che i bambini devono affrontare nella
società odierna. In particolare nei soggetti a rischio di abbandono scolastico quali bambini e
adolescenti con disagi di vario genere anche prodotti dalle famiglie e bambini stranieri ormai presenti
in notevole percentuale nelle scuole cittadine. Inoltre siamo convinti che i bambini e gli adolescenti
debbono avere a disposizione risorse e spazi diversi dall’aula scolastica.
Il Contesto scolastico nel territorio di riferimento presenta questa situazione:
SCUOLE
COMUNI
LIVORNO
CAPRAIA ISOLA
COLLESALVETTI
BIBBONA
CASTAGNETO
CECINA
ROSIGNANO
CASALE
CASTELLINA
GUARDISTALLO
MONTESCUDAIO
RIPARBELLA
SANTA LUCE
TOTALI
INFANZIA
PRIMARIA
57
1
8
1
3
8
10
1
1
1
1
1
28
32
1
5
1
2
4
6
1
1
1
1
17
SECONDARIA
I GRADO
10
1
2
1
2
2
2
1
1
1
1
11
SECONDARIA II
GRADO.
18
8
3
11
TOTALI
117
3
15
3
7
22
21
1
3
1
2
3
3
66
Allegato B)
Alunni frequentanti le scuole del territorio
Livorno
Infanzia
Primaria
Sec. I grado
Sec. II Grado
3632
6499
4054
7251
Capraia Isola
4
12
7
0
Collesalvetti
470
4106
733
7244
437
4498
0
7251
Bibbona
83
133
95
0
Castagneto
218
326
212
0
Tot.Area Livornese
Cecina
827
1124
821
2265
Rosignano
575
1192
698
1268
Casale
60
0
0
0
Castellina
44
69
62
0
Guardistallo
0
120
0
0
Montescudaio
0
0
68
0
Riparbella
40
55
0
0
Santa Luce
Tot.Area BVCecina
40
1887
90
3109
53
2009
0
3533
Totali
5993
10353
6507
10784
Alunni stranieri frequentanti le scuole del territorio per zone
Infanzia
N°
alunni
stranieri
Primaria
N°
% su
alunni
totale
stranieri
Sec. I Grado
N°
% su
alunni
totale
stranieri
Sec. II Grado
N°
% su
alunni
totale
stranieri
7,3
519
8
374
8,63
406
5,7
Area Bassa Val
138
di Cecina
12,3
261
9,2
194
10,67
314
9,1
281
4,69
780
7,54
568
8,73
720
6,68
% su
totale
Area Livornese
143
Totali
Alunni disabili frequentanti le scuole del territorio per zone
Primaria
Area Livornese
Sec. II Grado
N° alunni
disabili
% su
totale
N° alunni
disabili
% su
totale
N° alunni
disabili
% su
totale
204
3,2
159
3,7
156
2,2
3,2
52
2,9
110
3,3
2,85
211
3,25
266
2,5
Area Bassa Val di
90
Cecina
Totali
Sec. I Grado
294
Non ci sono dati disponibili sulla frequenza dei disabili presso le scuole dell’infanzia.
Il fenomeno del disagio scolastico, misurato attraverso indicatori quali l’insuccesso ed il ritardo,
rappresenta una delle aree più sensibili per l’universo giovanile, perché ne influenza in maniera
significativa l’inserimento nella realtà sociale ed economico lavorativa.
Allegato B)
Indicatore Disagio scolastico (Fonte Osservatorio Scolastico Provinciale)
Scuola Sec.I Grado
Tasso di Bocciatura
Tasso di Ritiro
Scuola Sec.II Grado
Tasso di Bocciatura
Tasso di Ritiro
Nazionalità
Italiana Straniera
3,2
8,3
0,5
2,8
Zona
Livornese
3,8
0,9
Bassa Val di Cecina
4
0,2
Nazionalità
Italiana Straniera
12,2
22
3,2
6,5
Zona
Livornese
11,9
4,5
Bassa Val di Cecina
12,2
2,2
Indice di ritardo scolastico nelle scuole secondarie II grado (Fonte Osservatorio Scolastico Provinciale)
Zona
Ritardo
In Pari
In Anticipo
Livornese
Bassa Val di Cecina
30,6
67,7
1,7
31
68,5
0,6
Le cause riconducibili a questa situazione possono essere riassunte in: mancanza di motivazione dei
ragazzi nello studio, dipendente non solo da loro stessi ma anche dai metodi di insegnamento e dalle
famiglie, difficoltà di relazione con gli altri compagni.
L’assistenza in questo ambito è pensata in favore di persone disabili (fisici e psichici) e minori in
difficoltà scolastica per favorire la loro integrazione nella vita di tutti i giorni e nelle loro attività
quotidiane. Nella nostra società ed in maniera visibile sul nostro territorio è evidente la carenza di
contesti in cui i giovani possano fare esperienza di cittadinanza attiva, in questo senso una parte del
presente progetto ha lo scopo di sviluppare tale sensibilità e di esercitarla attraverso un processo di
formazione/azione finalizzato a rendere i giovani partecipi di aspetti quali legalità ed attività culturali
in genere.
Arci Solidarietà Livorno opera da anni in contesti quali il “protagonismo giovanile” finalizzato a
processi di inclusione e contrasto del disagio proprio della fascia giovanile attraverso Radio Cage.
Radio Cage è la web radio con cui vogliamo rilanciare il protagonismo giovanile sul territorio,
offrendo uno spazio in cui ognuno potrà ascoltare musica di qualità, incontrare altre persone, discutere
del nostro territorio, condividere punti di vista e promuovere gratuitamente le proprie proposte e
iniziative musicali e culturali. Radio Cage è così come i giovani vorranno che sia: ognuno potrà avere
sul suo portale web uno spazio sul quale esporre il suo blog, le sue foto, la sua musica; ognuno potrà
liberamente accedere al forum per avviare discussioni o partecipare a quelle già in atto.
Radio Cage è soprattutto un luogo in cui ritrovarsi per dar vita a un progetto collettivo: per
valorizzare, nell'ambito di una dimensione comunitaria, l'entusiasmo e la volontà di tutti coloro che
sono interessati a mettere il proprio impegno, il proprio ingegno e la propria partecipazione a un
percorso che intende imprimere uno slancio alla vita sociale, culturale e civile del nostro territorio; per
avere una nuova casa in cui condividere con altre persone la costruzione di prospettive per il futuro.
Allegato B)
Un tassello importante legato alle buone pratiche di inclusione e cittadinanza attiva sviluppate su
Livorno riguarda le azioni messe in campo per i detenuti della Casa Circondariale “Le Sughere”.
Attualmente La Casa Circondariale “Le Sughere” può ospitare al massimo 180 unità, tale numero è
dovuto allo “spopolamento” del 2011 dopo la chiusura di alcuni padiglioni per motivi di carenze
strutturali. A tal proposito si riporta uno stralcio dal Rapporto dell’Osservatorio Detenzioni della
Associazione Antigone del 2011 sul Carcere di Livorno:
“[...]NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI:
- STRUTTURA
La struttura mostra evidenti segni di deterioramento causati sia dall'utilizzo di materiali di scarsa
qualità al momento della costruzione (1984) sia dalla mancanza di interventi di manutenzione. In
molte parti dell'istituto sono visibili importanti macchie di umido che, oltre a rendere insalubri gli
ambienti, corrodono le pareti.
Oltre che conservato in cattive condizioni, l'istituto è oltremodo sovraffollato. L'alto numero dei
detenuti, unito all'insufficienza delle risorse economiche stanziate a livello ministeriale, e al deficit di
organico, rendono le condizioni di vita all'interno dell'istituto altamente critiche. Sono ridotte al
minimo le attività ricreative e le attività trattamentali, non vi è fornitura di beni di prima necessità
(lampadine, mercedi), le lenzuola vengono cambiate una volta al mese, i materassi sono rotti,
consumati, sporchi, ma continuano ad essere utilizzati a discapito di qualsiasi regola igienica.
Malattie come la scabbia e la tubercolosi sono in continuo aumento. Diverse parti dell'edificio sono
fatiscenti o prive di idonei interventi di manutenzione. L'ascensore-montacarichi è rotto da 5 mesi, e
non è sufficientemente ampio da contenere una barella. Di conseguenza, in caso di necessità, i
detenuti vengono portati al piano inferiore “a braccio” passando per una rampa di scale stretta e
resa sdrucciolevole da parti di intonaco che finiscono sul pavimento a causa dell'umidità o
dell'incuria.
- CONDIZIONI MATERIALI:
La gran parte delle celle misura 5 m x 3m e contiene 3 detenuti. Le celle grandi misurano circa 40 mq
e sono abitate da 5 detenuti. La superficie delle celle è per lo più occupata dai letti a castello a tre
piani.
Nelle sezioni più affollate le docce sono insufficienti (es. 2 docce per 67 detenuti), visibilmente
danneggiate, con evidenti segni di muffa alle pareti, le porte non si chiudono e sono quasi
completamente coperte di ruggine[...]”.
Attualmente ci sono 4 sezioni attive ( due ex femminili, una transito e una ex semilibero) e si attende a
breve l’apertura di un nuovo padiglione.
Il 57/60% dei detenuti è straniero.
Il 36/38% dei detenuti è tossicodipendente.
Da un progetto di Arci Solidarietà Livorno in collaborazione con la locale Casa Circondariale “Le
Sughere”, oltre 7 anni fa, nasce “Il laboratorio Gatta Buia”:
un laboratorio di sovrastampa digitale a caldo su qualsiasi tipo di tessuto, di creazione ed elaborazione
loghi o di riproduzione di scritte, immagini fotografiche e quant’altro su maglie, felpe, cappellini,
shoppers, portadocumenti, cuscini, trapunte etc. La tecnologia usata si pone in alternativa alla
tradizionale stampa serigrafica offrendo prodotti artigianali ma con standard qualitativi elevati; una
tecnica altamente professionale e richiesta sul mercato e che ci consente, grazie anche al recente
ampliamento del laboratorio di poter lavorare sia su piccolissime quantità così come su commesse più
corpose, utilizzando tecniche di sovrastampa a intaglio e transfer a toner.
Si tratta infatti di un tipo di produzione versatile e che può rispondere pienamente alle esigenze di
aziende, enti pubblici, associazioni che intendano personalizzare gadget per campagne o eventi
particolari ( sportivi,culturali ecc…). Il progetto prevede infatti, la costruzione di una rete di soggetti
pubblici e privati possibili fruitori del laboratorio che già in fase progettuale potranno presentare
richiesta di forniture. Inoltre, è stata realizzata una linea di prodotti (magliette e altri tipi di gadget) con
il marchio registrato “Gatta Buia”, ideato dagli stessi detenuti, di cui Arci Solidarietà si è incaricata
della commercializzazione e che ormai da anni è presente in alcune fiere dell’artigianato in Toscana
Allegato B)
con eccellenti risultati.
Il Laboratorio impiega unicamente persone con un rapporto problematico con la giustizia: detenuti, ex
detenuti, arresti e detenzione domiciliare, art.21.
Gatta Buia non è solamente un luogo di lavoro e produzione. Il laboratorio ha una sua centralità
all’interno della dimensione associativa di Arci Solidarietà Livorno e, dunque, le persone inserite
partecipano attivamente alla vita dell’Associazione, alla costruzione di percorsi ed occasioni
ridefinendo il senso di appartenenza e cittadinanza nel territorio.
Sport di Cittadinanza
Sul territorio di intervento si trovano varie strutture usufruibili per lo svolgimento di sport, attività
ludico-ricreative e attività motoria. Generalmente sono identificabili con gli Impianti Sportivi
comunali e privati ad uso pubblico e con le scuole pubbliche e private, normalmente dotate di spazi
più o meno idoneamente adibiti a tali attività.
Tabella relativa agli Impianti Sportivi:
IMPIANTI
MONODISCIPLINARI
3
3
1
1
2
1
1
9
1
1
1
6
16
1
3
2
6
9
1
1
1
1
1
1
43
5
2
1
1
8
6
5
1
1
1
1
1
1
34
15
1
3
1
11
10
12
1
3
1
1
1
1
61
STADIO
IMPIANTI
POLIVALENTI
TOTALI
PALESTRE
LIVORNO
CAPRAIA ISOLA
COLLESALVETTI
BIBBONA
CASTAGNETO
CECINA
ROSIGNANO
CASALE
CASTELLINA
GUARDISTALLO
MONTESCUDAIO
RIPARBELLA
SANTA LUCE
PISCINA
COMUNI
PALASPORT
IMPIANTI
1
1
1
1
4
TOT.
43
4
9
2
23
26
29
3
5
3
4
3
3
157
Una indagine multiscopo dell’Istat sulla pratica sportiva evidenzia i seguenti fattori:
percentuale della
popolazione che pratica
sport o attività fisica in
modo organizzato
Zona
di
riferimento
Dato nazionale
di cui in modo
pratica sport o
attività fisica
in modo
autonomo
non pratica
né sport né
attività
motoria
(sedentari)
non
risponde
totale
continuativo
saltuario
29,95
19,5
10,5
29,15
40,6
0,3
100
30,2
20,1
10,1
28,4
41,0
0,4
100
Allegato B)
Indicatori
% della popolazione che
pratica sport o attività motoria
% della popolazione che
pratica sport o attività motoria
tesserata UISP
Risultati
59.1% della popolazione pratica sport o attività motoria
8,1% della popolazione pratica sport o attività motoria con UISP Terre Etrusco Labroniche
Un’indagine svolta tra i tesserati dell’UISP da parte di Publica ReS (una società unipersonale del
gruppo Swg, interamente dedicata alle pubbliche amministrazioni, alla comunicazione pubblica, alle
multiutility, agli enti locali, all’associazionismo economico, ambientale e sociale, ai diversi soggetti
che operano nel territorio) mette in luce un mondo variegato, composto da persone con varie
caratteristiche socio-anagrafiche, che praticano lo sport con diverse modalità, lo interpretano secondo
tante diverse concezioni e si atteggiano in modi differenti verso l’organizzazione. L’analisi dei dati
tuttavia permette, sintetizzando la moltitudine di opinioni raccolte, di individuare alcuni tratti peculiari
della base degli iscritti all’UISP. Gli sportivi si avvicinano all’UISP per motivi di vario tipo, in molti
casi per le stesse ragioni che possono spingere ad iscriversi a società sportive non affiliate. Vi sono
però delle caratteristiche distintive dell’UISP che attirano espressamente una parte degli atleti. Si tratta
principalmente delle qualità dell’offerta e i contenuti prezzi d’iscrizione. In generale, i tesserati
considerano l’UISP portatrice soprattutto di due ruoli:
• sportivo – l’offerta della possibilità di praticare lo sport in ambito non competitivo
• sociale – la promozione di stili di vita attivi; la promozione dell’inclusione di soggetti
diversamente abili o socialmente emarginati, campagne contro il doping, per la prevenzione
dell’obesità infantile ecc.
La Commissione Europea nel 2007 ha pubblicato il Libro Bianco dello Sport e in quel documento
utilizza l’espressione stabilita dal Consiglio d’Europa nel definire lo sport: “Sport è qualsiasi forma di
attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il
miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il
conseguimento di risultati nel corso di manifestazioni a tutti i livelli” Lo sport, quindi, come grande
valore sociale per favorire le relazioni e la convivenza tra i popoli.
Lo “Sportpertutti” è diventato un concetto egemone nella cultura sportiva e motoria, ne richiamano
l’importanza ormai tutti, i Ministeri, il CONI, le Regioni, gli Enti Locali perché ne colgono il valore di
portatore di benessere individuale e collettivo.
La nostra proposta di “Sportpertutti” vuole intercettare quella fascia di popolazione di sedentari
implementando il complesso delle sue attività ludiche, motorie, sportive attraverso lo sviluppo della
rete di associazioni sportive e il coinvolgimento di polisportive e circoli affiliati (n° 175 nel 2013).
La nostra proposta risponde ai bisogni espressi dal sistema di welfare del territorio: l’inclusione dei
portatori di diverse abilità (242 coinvolti nelle nostre attività), degli anziani (1159 praticanti nel 2013);
l’integrazione dei migranti, la tutela dell’infanzia e della genitorialità consapevole (420 minori tra 0-6
anni e 250 tra genitori e nonni sono stati coinvolti nella pratica dell'attività “Primi Passi” – dati 2013;
206 minori tra 4-12 anni praticanti i “Centri Estivi: Sport, Gioco e Avventura” – dati 2013); la
prevenzione dell’obesità infantile; il diritto alla pratica motoria nella scuola dell’infanzia e nella scuola
primaria (816 alunni coinvolti nei Nidi e nella Scuola dell’Infanzia; 3356 alunni coinvolti nella Scuola
Primaria). Tutto ciò viene svolto col fine di contribuire a sviluppare e sostenere una diversa cultura del
movimento, della pratica motoria, dello sport intesi come valore e come strumento di crescita umana e
miglioramento della salute collettiva. In questo contesto i volontari del SCN avranno la possibilità di
manifestare la propria capacità di auto-organizzazione e di gestione delle dinamiche relazionali
promuovendo una diversa cultura dello sport in un territorio vasto e molteplice.
La proposta educativa per l’infanzia del Comitato territoriale UISP Terre Etrusco-Labroniche propone
attività motorie in piscina, in palestra e all’aria aperta, a neo madri e neo padri insieme con i loro bebè,
alle bambine e ai bambini nella scuola o nell’extrascuola. La nostra proposta educativa ha in mente il
Allegato B)
bambino del possibile, che vive il proprio corpo e sa reinventarlo perché dotato di conoscenze motorie
flessibili e trasferibili. Il corpo del possibile si progetta, si conosce, si pensa, sa entrare in sintonia con
l’ambiente ed in relazione con altri corpi, è un corpo che potrà dedicarsi allo sport, al gioco,
all’avventura o a saperi espressivi o di benessere. Le bambine e i bambini del possibile sono quelli che
incontrano adulti insieme ai quali apprendere, che hanno giocato da bambini e che sanno giocare da
grandi. Questa proposta educativa per l’infanzia si basa sugli studi e sulle sperimentazioni dei
ricercatori UISP, è continuamente aggiornata nei metodi e nelle didattiche.
Svolgere attività motorio - sportiva significa per le persone anziane avere un’opportunità
estremamente importante per il benessere fisico, ma anche psicologico: in questo senso lo sport viene
inteso anche come un attività sociale che tende al divertimento ed al benessere in una dimensione
socializzante.
Nessuno dovrebbe essere escluso da queste occasioni, nemmeno coloro che per difficoltà di varia
natura si trovano a vivere una condizione di passività , magari a rischio di esclusione: pertanto
diventa strategico offrire a queste persone possibilità di partecipare attivamente a momenti organizzati
in quanto assumono la connotazione di spazi altamente socializzanti.
Attività e Servizi di sostegno alla popolazione over 60
Dalla tabella relativa alla popolazione residente si evince che in BVC il 32,3% ha un’età compresa tre
i 60 e i 99 anni e lo 0,03 è ultracentenaria.
Dal Dossier Statistico 2012 sulla qualità sociale della provincia di Livorno si ottengono i seguenti dati
per la Bassa Val di Cecina (Anni 2009-2010 - dati al 01/01):
Il numero di Anziani fragili a rischio altissimo di non autosufficienza è stimato in 2.875 unità di cui
1.153 maschi e 1.722 femmine.
Il tasso di fragilità degli anziani (anziani fragili a rischio non autosufficienza per 100
anziani) è del 15,8% e il tasso di non autosufficienza (anziani non autosufficienti per 1000 anziani) è
del 86,3% così distribuito: 27% lieve; 21,7% moderata; 34,9% grave.
In questa situazione si deve fare i conti anche con il bisogno di solidarietà in una società che invecchia
e nella quale i cambiamenti che si verificano nel lavoro e nella famiglia, costringono un numero
sempre più crescente d’anziani, sempre più soli, a chiedere aiuto.
AUSER Cecina-Riparbella risponde a questi bisogni con varie iniziative di supporto alla popolazione
over del territorio:
• Accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e
fare la spesa
• Consegna pasti a domicilio a persone indigenti.
• Filodargento,contatti telefonici con Soci e non, allo scopo di coordinare attività molteplici.
• Attività di aggregazione sociale con feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni,
vacanze al mare;
• Vigilanza scolastica davanti e dentro le scuole elementari e medie del territorio;
• Nonno Point – PAAS (digital divide – informatizzazione over 65).
Allegato B)
Di seguito riportiamo una tabella in cui vengono riassunti gli indicatori di partenza su cui si basa il
progetto con i relativi risultati ottenuti nell’anno 2013.
INDICATORI
Inclusione sociale e
cittadinanza attiva
Risultati
Numero persone diversamente abili e
minori che usufruiscono del servizio
offerto inviati dall’ASL 6
13
Numero persone diversamente abili e
minori che usufruiscono del servizio
offerto in modo diretto
16
Numero ore apertura dopo scuola
(mensili)
42
Numero utenti che richiedono il
servizio
20
Numero utenti sostegno linguistico
3
Contesti per la promozione della
cittadinanza attiva
4
1 giorno/6 ore
Numero giorni/ore di diretta
4/5 a settimana
Numero articoli sul sito
160/180 per gli articoli;
Numero contatti sito web
400/500 nel giorno della
diretta
Numero “utenti” del laboratorio
“Gattabuia”
3/4 per turno
(due turni tutti i giorni)
Commesse per il
laboratorio “Gattabuia”
2
Allegato B)
Sport di Cittadinanza
% della popolazione che pratica sport
o attività motoria
59,1% della popolazione
che pratica sport o attività
motoria nella zona di
riferimento
% della popolazione che pratica sport
o attività motoria tesserata UISP
8,1% della popolazione
che pratica sport o attività
motoria tesserata UISP
Terre Etrusco-Labroniche
N° di diversamente abili coinvolti
nelle attività UISP;
242 diversamente abili
coinvolti nelle nostre
attività;
% di tesserati stranieri tra quelli
residenti.
10% tesserati stranieri tra i
residenti
% della popolazione 0-30 anni che
pratica sport o attività motoria
24,3% della popolazione
tra 0-30 anni
% della popolazione oltre i 55 anni
che pratica sport o attività motoria
23% della popolazione
oltre i 55 anni
Km percorsi per
accompagnamento anziani presso
strutture pubbliche e private per
visite mediche, terapie e fare la
spesa
N° pasti consegnati a domicilio a
persone indigenti
Sostegno alla Popolazione
over 60
N° contatti telefonici con Anziani, allo
scopo di coordinare attività molteplici
Km 185.000
20 pasti al giorno x 360
giorni
30 contatti al giorno per
360 giorni
90
N° Attività di aggregazione sociale
(feste, gite di un giorno, soggiorni
estivi di 12/14 giorni, vacanze al
mare)
76
N° Anziani partecipanti al Nonno
Point – PAAS (digital divide –
informatizzazione over 65)
Allegato B)
Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati nella tabella precedente:
CRITICITÀ/BISOGNI
Criticità 1.
Carenza di spazi
educativi e di
aggregazione intesi
come luoghi fisici in cui
persone diversamente
abili (fisici e psichici) e i
minori possano
ritrovarsi per svolgere
attività
Criticità 2.
Fenomeni di abbandono
scolastico
Criticità
3.
Inclusione sociale e
Attività extrascolastiche
cittadinanza attiva
Criticità 4.
Sostegno Linguistico
Criticità 5.
Richiesta di maggiore
diffusione della web
radio
Criticità 6.
Richiesta di azioni nelle
politiche di inclusione
sociale
Criticità 7.
Contesti promotori di
cittadinanza attiva e
attività culturali
Criticità 8.
popolazione che non
pratica né sport né
attività motoria
(sedentari)
Criticità 9.
Richiesta di azioni nelle
politiche di inclusione
sociale
Sport di Cittadinanza
Criticità 10.
Richiesta di azioni nelle
politiche giovanili e per
l’infanzia
Criticità 11.
Richiesta di azioni nelle
politiche per gli anziani
Criticità 12.
Anziani fragili e non
autosufficienti
Sostegno alla
Popolazione over 60
Criticità 13.
Richiesta di attività di
aggregazione sociale
INDICATORI MISURABILI
Numero persone diversamente abili (fisici e
psichici) e minori che usufruiscono del servizio
“doposcuola”.
Numero ore apertura “doposcuola”.
Numero di utenti che richiedono il servizio.
Numero utenti che richiedono il servizio
n° Ore di diretta radiofonica
n° Pubblicazioni di articoli sul sito web
n° contatti giornalieri al sito web
n° utenti del Laboratorio “Gattabuia”
n° commesse per la produzione
Numero iniziative di promozione culturali
Incremento del 1% della popolazione che pratica
sport o attività motoria.
Incremento del 1% del numero complessivo di
inserimenti di diversamente abili coinvolti nelle
attività;
Incremento del 1% del numero complessivo di
stranieri coinvolti nelle attività.
Incremento dell'1% del numero complessivo di
persone in età < 18 anni coinvolte dalle attività.
Incremento dell'1,5% del numero complessivo di
persone in età > 60 anni coinvolte dalle attività di
promozione sociale, di attività fisica adattata e
ginnastiche dolci.
Km percorsi per accompagnamento anziani
presso strutture pubbliche e private per visite
mediche, terapie e fare la spesa
N° pasti consegnati a domicilio a persone
indigenti
N° contatti telefonici con Anziani, allo scopo
di coordinare attività molteplici
N° Attività di aggregazione sociale (feste, gite
di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni,
vacanze al mare)
N° Anziani partecipanti al Nonno Point –
Allegato B)
PAAS (digital divide – informatizzazione over
65)
Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto:
Destinatari diretti
Minori con difficoltà scolastiche
dalla scuola dell’infanzia fino alle
scuole medie superiori, inviati e
certificati dalla ASL oppure che
richiedono il servizio in modo
diretto
Inclusione sociale e cittadinanza
attiva
Persone diversamente abili (fisici
e psichici), inviati e certificati
dalla ASL oppure che richiedono
il servizio in modo diretto
Cittadini, studenti delle scuole
medie inferiori e superiori, altre
associazioni del territorio
Giovani del territorio
Detenuti, ex detenuti, arresti e
detenzione domiciliare, art.21.
La popolazione sedentaria e con
limitate possibilità di accesso alla
attività fisica organizzata, con
particolare riguardo alla fascia di
età:
• dell’infanzia-adolescenza
(bambini e bambine su
Centri Estivi:Gioco Sport e
Avventura; su Progetti nelle
scuole primarie; su Progetto
Ragazzinsieme; neonati e
neonate su PrimiPassi);
• degli anziani
• dei diversamente abili
• dei migranti
Sport di Cittadinanza
Sostegno alla Popolazione over 60
La popolazione over 60 del
territorio con particolare
attenzione agli Anziani fragili e
non autosufficienti.
Beneficiari indiretti
La cittadinanza ed il territorio, in
particolare le istituzioni scolastiche (
docenti, operatori culturali delle scuole
dell’infanzia, primarie, secondarie) e le
famiglie dei minori stessi.
La cittadinanza ed il territorio in termini
di qualità della vita, aumento della
solidarietà e coesione sociale; le famiglie
degli stessi in termini di supporto
assistenziale, benessere e integrazione
sociale.
Cittadinanza e istituti scolastici che
vedranno ampliata l’offerta culturale del
territorio
La cittadinanza ed il territorio
La cittadinanza ed il territorio e in
particolare l’Istituzione Carceraria e le
famiglie
Famiglie dei destinatari, insegnanti,
servizi sanitari di zona e – in senso
estensivo – l'intera collettività.
La cittadinanza ed il territorio in termini
di qualità della vita, aumento della
solidarietà e coesione sociale; le famiglie
degli stessi in termini di supporto
assistenziale, benessere e integrazione
sociale.
6) Obiettivi del progetto:
CRITICITA’/BISOGNI
Criticità 1.
Carenza di spazi
educativi e di
aggregazione intesi come
luoghi fisici in cui
persone diversamente
abili (fisici e psichici) e i
minori possano ritrovarsi
per svolgere attività
OBIETTIVI
INDICATORI
Obiettivo 1.
Rispondere alle
domande di spazi
aggregativi con
l’implementazione
del servizio
“doposcuola”
Indicatore 1
Numero persone
diversamente abili (fisici e
psichici) e minori che
usufruiscono del servizio
“doposcuola”.
Ex ANTE
1.1
13 persone
diversamente
abili e
minori che
usufruiscono
del servizio
offerto
inviati
Ex POST
1.1
18 persone
diversamente
abili e
minori che
usufruiscono
del servizio
offerto
inviati
Allegato B)
Criticità 2.
Fenomeni di abbandono
scolastico
Criticità 3.
Attività extrascolastiche
Criticità 4.
Sostegno Linguistico
Criticità 5.
Contesti promotori di
cittadinanza attiva e
attività culturali
Criticità 6.
Richiesta di maggiore
diffusione della web
radio
Obiettivo 2
Incrementare il
bacino d’utenza e
promuovere le
pari opportunità
educative
Obiettivo 3
Promuovere
nuove attività
Obiettivo 4
Promuovere
nuove attività
Obiettivo 5
Promozione di
iniziative culturali
Obiettivo 6
Implementazione
delle attività della
Radio
Indicatore 2
Numero ore apertura
“doposcuola”.
Indicatore 3
Numero di utenti che
richiedono il servizio.
Indicatore 4
Numero utenti che
richiedono il servizio
Indicatore 5
Numero iniziative di
promozione culturali
Indicatore 6.1.
n° Ore di diretta
radiofonica
Indicatore 6.2
n° Pubblicazioni di
articoli sul sito web
Indicatore 6.3
n° contatti giornalieri al
sito web
dall’ASL 6
1.2
16 persone
diversamente
abili e
minori che
usufruiscono
del servizio
offerto in
modo diretto
dall’ASL 6
1.2
20 persone
diversamente
abili e
minori che
usufruiscono
del servizio
offerto in
modo diretto
42
48
20
30
3
5
4 iniziative
di
promozione
culturale
7/8 Iniziative
culturali
legate alla
cittadinanza
attiva e alla
legalità
6.1
1 giorno/6
ore
6.2
4/5 a
settimana
6.3.1
160/180 per
gli articoli;
6.3.2
400/500 nel
giorno della
diretta
6.1
2 giorni/8
ore;
6.2
6/7 a
settimana;
6.3.1
200/220 per
articoli
6.3.2
650/750 nel
giorno della
diretta
7.1
3/4 per turno
(due turni
tutti i giorni)
7.2
2
7.1
4/5 per turno
(due turni
tutti i giorni)
7.2
3
8.1
59,1% della
popolazione
che pratica
sport o
attività
motoria
8.2
8,1 % della
popolazione
8.1
60,1% della
popolazione
che pratica
sport o
attività
motoria
8.2
9,1% della
popolazione
Indicatore 7.1.
Criticità 7.
Richiesta di azioni nelle
politiche di inclusione
sociale
Criticità 8.
popolazione che non
pratica né sport né
attività motoria
(sedentari)
Obiettivo 7
Implementazione
delle attività del
laboratorio
Obiettivo 8
Incremento della
popolazione che
pratica sport o
attività motoria
n° utenti del
Laboratorio
“Gattabuia”
Indicatore 7.2
n° commesse per la
produzione
Indicatore 8
Incremento del 1% della
popolazione che pratica
sport o attività motoria.
Allegato B)
che pratica
sport o
attività
motoria
tesserata
UISP Terre
EtruscoLabroniche.
Criticità 9.
Richiesta di azioni nelle
politiche di inclusione
sociale
Obiettivo 9
Implementazione
politiche di
inclusione sociale
Indicatore 9.1
Incremento del 1% del
numero complessivo di
inserimenti di
diversamente abili
coinvolti nelle attività;
Indicatore 9.2
Incremento del 1% del
numero complessivo di
stranieri coinvolti nelle
attività.
Criticità 10.
Richiesta di azioni nelle
politiche giovanili e per
l’infanzia
Obiettivo 10
Implementazione
politiche
dell’infanzia e
giovanili
Indicatore 10
Incremento dell'1% del
numero complessivo di
persone in età < 18 anni
coinvolte dalle attività.
Criticità 11.
Richiesta di azioni nelle
politiche per gli anziani
Obiettivo 11
Implementazione
politiche per gli
anziani
Criticità 12.
Anziani fragili e non
autosufficienti
Obiettivo 12
Implementare i
servizi per gli
Anziani Fragili e
non
autosufficienti
Criticità 13.
Richiesta di attività di
aggregazione sociale
Obiettivo 13
Implementare le
attività di
aggregazione
sociale
Indicatore 11
Incremento dell'1,5% del
numero complessivo di
persone in età > 60 anni
coinvolte dalle attività di
promozione sociale, di
attività fisica adattata e
ginnastiche dolci.
Indicatore 12.1
Km percorsi per
accompagnamento anziani
presso
strutture
pubbliche e private per
visite
mediche, terapie e
fare la spesa.
Indicatore 12.2
N° pasti consegnati a
domicilio a persone
indigenti
Indicatore 12.3
N° contatti telefonici con
Anziani, allo scopo di
coordinare attività
molteplici
Indicatore 13.1
N° Attività di
aggregazione sociale
(feste, gite di un giorno,
soggiorni estivi di 12/14
giorni, vacanze al mare)
Indicatore 13.2
N° Anziani partecipanti al
9.1
242
diversamente
abili
coinvolti
nelle nostre
attività;
9.2
10%
tesserati
stranieri tra i
residenti
24,3% della
popolazione
tra 0-30 anni
che pratica
sport o
attività
motoria
tesserata
UISP Terre
EtruscoLabroniche
9.1
+1% dei
diversamente
abili
coinvolti
nelle attività
UISP;
9.2
11% di
tesserati
stranieri tra
quelli
residenti.
+ 1% della
popolazione
0-30anni
pratica sport
o attività
motoria
23% della
popolazione
oltre i 55
anni
+1,5% della
popolazione
tra 56 anni e
più pratica
sport o
attività
motoria
12.1
Km 185.000
12.2
N°20 pasti al
giorno x 360
giorni
12.3
N°30
contatti al
giorno x 360
giorni
12.1
Km 220.000
12.2
N°25 pasti al
giorno x 360
giorni
12.3
N°50
contatti al
giorno x 360
giorni
13.1
N°90
13.2
N°76
13.1
N°120
13.2
N°90
Allegato B)
Nonno Point – PAAS
(digital divide –
informatizzazione over
65)
Obiettivi rivolti ai volontari:
• formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando
attuazione alle linee guida della formazione generale al SCR e al Manifesto ASC
2007;
• apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo
finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità
necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente
all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit;
• fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socioculturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile;
• crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di
confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
• Fornire l’opportunità ai volontari in Servizio Civile di svolgere attività con ricaduta di
utilità sociale;
• Promuovere il senso di appartenenza e di identificazione nella realtà territoriale,
volano ideale per trasmettere valori e obiettivi il cui apprendimento è connaturato ad
questa esperienza di vita;
• Acquisire una nuova cultura organizzativa e strumenti che possono essere utilizzati
in tutti i loro campi lavorativi futuri;
• Assimilare la cultura della rete sul territorio, per costruire ruoli ed alleanze
fondamentali strumenti nella vita di relazione.
Obiettivi specifici del progetto rivolti ai volontari:
• fornire ai volontari strumenti necessari per promuovere una professionalità specifica
nel settore dell’infanzia dell’adolescenza e della terza e quarta età.
• fornire ai volontari un’occasione di formazione e acquisizione di competenze
specifiche attraverso una loro crescita individuale in termini personali, pedagogici e
di metodo
• sviluppare capacità di animazione e gestione di gruppo
• sviluppare capacità di progettazione
• offrire l’acquisizione di esperienze tecniche specifiche nell’ambito delle attività
motorie
• dare una professionalizzazione ai partecipanti fornendogli una prima esperienza nel
mondo del lavoro
• dare ai volontari strumenti ed occasioni per fare un’esperienza utile e nuova sia dal
punto di vista umano sia da quello professionale in settori che necessitano sempre di
più di personale preparato ed esperto
• formazione nel campo dell’assistenza sociale e acquisizione di esperienza nel campo
del sociale
• acquisire la consapevolezza del diritto alla diversità in un’ottica di eguaglianza, di
arricchimento e di scambio paritario
• migliorare le capacità relazionali con fasce di popolazione “svantaggiate” o “diverse”
• sviluppare la capacità di lavorare in gruppo
7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle
risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile:
Allegato B)
Obiettivo 1.
Rispondere alle
domande di spazi
aggregativi con
l’implementazione
del servizio
“doposcuola”
Incontri di programmazione tra
insegnanti, volontari in servizio
civile e operatore arci per
programmare i metodi ed i
contenuti del “doposcuola” che si
svolgerà in orario pomeridiano
presso la sede dell’arci.
Appuntamenti pomeridiani con gli
utenti per lo svolgimento dei
compiti scolastici, il tutto condotto
prevalentemente dai volontari in
servizio civile con il supporto di
un operatore Arci.
Svolgimento dei compiti con la
formazione di gruppi di auto aiuto,
cioè verranno creati piccoli gruppi
di studio i quali dovranno essere il
più possibile autonomi nello
svolgere i compiti e cercare di
risolvere, attraverso il lavoro di
gruppo eventuali difficoltà che
incontreranno.
Approfondimento di alcune
materie e argomenti tramite attività
laboratoriali.
Obiettivo 2
Incrementare il
bacino d’utenza e
promuovere le
pari opportunità
educative
Gestione ed organizzazione del
servizio di informazione e
pubblicizzazione dell’attività
svolta.
Monitoraggio e verifica degli
accessi al servizio.
Obiettivo 3
Promuovere nuove
attività
Gestione ed organizzazione del
servizio di informazione e
pubblicizzazione dell’attività
svolta.
Monitoraggio e verifica degli
accessi al servizio
Obiettivo 4
Promuovere nuove
attività
Obiettivo 5
Promozione di
iniziative culturali
Gestione ed organizzazione del
servizio di informazione e
pubblicizzazione dell’attività
svolta.
Monitoraggio e verifica degli
accessi al servizio
Ideazione e organizzazione di
percorsi didattici per le scuole,
mostre, incontri di
Operatore esperto
in materia di
educazione
infantile
Volontario
dell’Associazione
esperto in materia
di animazione
Dirigente del
Comitato Arci
esperto di
comunicazione
Operatore esperto
in materia di
educazione
infantile.
Volontario esperto
in materia di
animazione
Operatore esperto
in materia di
educazione
infantile e
mediazione
linguistica
Volontario esperto
in materia di
animazione
Operatori esperti in
materia di
educazione alla
NUMERO
RUOLO
NELL’ATTIVITÀ
PROFESSIONALITÀ
ATTIVITÀ
OBIETTIVO
7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.(non prendere in
considerazione giovani in servizio civile regionale).
Realizzazione
dell’attività
1
Realizzazione
dell’attività
1
Realizzazione
attività e
coordinamento
1
Realizzazione
dell’attività
1
Realizzazione
dell’attività
1
Realizzazione
dell’attività
1
Realizzazione
dell’attività
1
Realizzazione delle
iniziative
2
Allegato B)
approfondimento per il territorio,
animazioni culturali in
collaborazione con altre
associazioni del territorio.
Obiettivo 6
Implementazione
delle attività della
Radio
Obiettivo 7
Implementazione
delle attività del
laboratorio
Gestione ed organizzazione del
servizio.
Monitoraggio e verifica
Gestione ed organizzazione del
servizio.
Monitoraggio e verifica
legalità e ambito
culturale
Operatore della
Associazione
responsabile della
Radio
Giovani Volontari
Dirigente
dell’associazione
Responsabile del
Laboratorio
Operatori Esperti
in materia di
reinserimento
sociale
Dirigente del
Comitato Esperto
in comunicazione
1
Realizzazione della
attività e
coordinamento
2
Realizzazione della
attività e
coordinamento
Realizzazione della
attività
1
2
responsabile
campagna
1
sviluppatori dei
contenuti
4
Esperti UISP
Obiettivo 8
Incremento della
popolazione che
pratica sport o
attività motoria
Campagna di comunicazione
tramite: Manifestazioni,convegni,
seminari, stampa, brochure
informativi, locandine, pubblicità;
capillarizzazione sul territorio
delle iniziative:
analisi dei bisogni delle aree del
territorio.
Realizzazione del bilancio sociale:
analisi dei dati del tesseramento
incontri e questionari
Progettazione, coordinamento e
gestione delle iniziative:
organizzazione iniziative esistenti
e
organizzazione nuove iniziative
grafico
pubblicitario
dirigenti del
Comitato:
Direzione e settore
Comunicazione
dirigenti del
Comitato: Area
Risorse e Sviluppo
e Area Leghe e
Attività
dirigenti del
Comitato: Area
Sportpertutti e Area
Leghe e Attività
Area Risorse e
Sviluppo
Obiettivo 9
Implementazione
politiche di
inclusione sociale
Individuare e realizzare percorsi di
inserimento di soggetti
diversamente abili nelle attività
normalmente svolte, favorendo lo
svolgimento della pratica motoria
e sportiva negli stessi luoghi e
tempi degli altri partecipanti. A tal
fine si potranno prefigurare
interventi di sostegno individuale
o di gruppo, svolti da operatori
formati allo scopo, orientati a
favorire la massima
partecipazione, integrazione e
autonomia.
Inserimento di minori figli di
migranti in attività sportive gestite
dal Comitato territoriale UISP
Terre Etrusco-Labroniche e dalle
dirigenti del
Comitato: Area
Sportpertutti e Area
Leghe e Attività
Dirigenti Società
Sportive e
Tecnici/Educatori
di Discipline
Sportive
Assistenti Sociali
USL;
Medici UF
Psichiatria e
Psichiatria infantile
USL
realizzatore
strumenti
campagna
committenti
campagna
Analisi dei
database del
tesseramento;
Predisposizione dei
questionari e
realizzazione degli
incontri
Organizzazione,
gestione,
amministrazione
1
5
2
4
Coordinamento
3
Realizzazione
Attività
10
Segnalazione
soggetti
diversamente abili
da inserire;
sostegno nelle
attività
6
Allegato B)
Obiettivo 10
Implementazione
politiche
dell’infanzia e
giovanili
Società Sportive o Polisportive
affiliate.
Individuare e realizzare percorsi di
inserimento dei residenti stranieri
nelle attività normalmente svolte,
favorendo lo svolgimento della
pratica motoria e sportiva negli
stessi luoghi e tempi degli altri
partecipanti. A tal fine si potranno
prefigurare interventi di sostegno
economico e/o di sostegno
individuale o di gruppo, svolti da
operatori formati allo scopo,
orientati a favorire la massima
partecipazione ed integrazione
Il Comitato territoriale UISP
Terre Etrusco-Labroniche propone
l’attività Primi Passi rivolta ai
bambini tra 0 e 6 anni con giochi
mirati allo sviluppo psicofisico del
bambino.
Questi sono i nostri principali
obiettivi:
percezione, scoperta, conoscenza,
coscienza e organizzazione del
proprio corpo;
conoscenza, coscienza e
organizzazione degli schemi
motori;
capacità di esplorare,identificare
e distinguere oggetti;
conoscenza e coscienza del
proprio corpo nel rapporto con
l’ambiente;
coordinazione dinamica generale;
capacità di controllare le proprie
azioni nello spazio
tempo;rappresentare
mentalmente il proprio corpo;
sviluppare le competenze
espressive e comunicative;
organizzare le proprie azioni in
relazione ad eventi acustici e
ritmici;
sviluppo della destrezza;
capacità di rilassare il proprio
corpo;
sviluppare socialità;
Pratiche ludiche da realizzarsi in
piscina che consentano il
superamento della paura
dell’acqua ed il riconoscimento
della stessa come elemento
complementare della vita
quotidiana.
Sportpertutti a scuola: (GeSti)
La trasformazione in legge della
Convenzione sui diritti
dell’infanzia (L.176/91), lo
sviluppo dei progetti “Le città
bambine” e dei consigli comunali
dell’infanzia hanno sollevato il
problema del riconoscimento di un
ruolo di cittadinanza attiva dei
bambini. La UISP considera la
pratica fisica un diritto di
cittadinanza da realizzare a partire
dall’infanzia e ha maturato
Dirigenti del
Comitato:
Responsabile Area
Sportpertutti;
Responsabile Area
Leghe e Attività;
Responsabile
Settore Primi Passi
Coordinamento
3
Educatori Primi
Passi
realizzazione delle
attività
5
Ostetrica USL
sostegno alle
gestanti
1
Dirigenti del
Comitato:
Responsabile Area
Sportpertutti e
Responsabile
Settore Politiche
Educative
Coordinamento,
organizzazione,
relazioni con le
Direzioni
Didattiche
2
Educatori UISP,
diplomati ISEF,
laureati in Scienze
Motorie
Riunioni di
programmazione,
Realizzazione degli
interventi nelle
classi e delle
iniziative
3
Animatori
sostegno nella
realizzazione delle
iniziative
10
Dirigenti del
Comitato:
Area Sportpertutti e
Area Risorse e
sviluppo
coordinamento,
gestione,
amministrazione
3
Educatori UISP,
assistenti bagnanti,
diplomati ISEF e/o
laureati in Scienze
Programmazione
attività;
realizzazione
attività
9
Allegato B)
esperienze diffuse e qualificate in
questi ambiti. Si intende
accompagnare il bambino nel
corso della sua crescita perché sia
in grado di costruirsi
progressivamente il proprio stile di
vita: per stare bene, insieme agli
altri, crescere bene, avere
autostima, divertirsi, giocare,
partecipare, vincere e perdere,
essere attivo e protagonista.
Impossibile realizzare questi
obiettivi senza intervenire sugli
ambienti degli individui, quello
naturale, quello sociale, quello
scolastico.
I principali risultati attesi:
costruzione di reti territoriali per
stili di vita attivi: bambini,
genitori, scuole, enti locali;
accrescimento della
consapevolezza dei bambini
destinatari finali ma non unici
dell’intervento quali protagonisti
delle loro scelte, relazioni,
bisogni e modi di soddisfarli;
Nell’arco dell’anno scolastico
nelle classi delle scuole primarie
del territorio nelle ore di
educazione motoria attraverso
mezzi audiovisivi, cartacei
prodotti ad hoc dalla UISP
nazionale per le specifiche finalità
del progetto nonché attraverso
momenti di attività ludico-motoria.
Gli interventi degli educatori si
basano su moduli adeguati alle
esigenze delle varie realtà (classi,
sezioni, ecc.) da un minimo di 10
unità didattiche di 50’ ciascuna, da
distribuire nell’arco dell’anno
scolastico tra ottobre e aprile ad un
massimo di un intervento
settimanale per classe/sezione
della durata di 1 ora, per l’intero
arco dell’anno scolastico (32 unità
didattiche).
Tutte le unità didattiche non
seguono un iter precostituito ma
saranno calibrate sulle diverse
realtà “gruppo/classe” che
incontreremo, seguendo la
metodologia dell’obliquità e le
strategie di masteryng e modeling.
Al termine dell’anno scolastico si
terrà “La grande festa finale”, dove
tutti i bambini partecipanti al
progetto, con i loro genitori,
giocheranno insieme e verranno
presentati i lavori realizzati a
scuola durante tutto l’anno.
Centri Estivi Gioco, Sport &
Avventura : E’ una concreta
proposta che pone al centro
dell’attenzione il bambino e
l’adolescente. Ci proponiamo di
coniugare alcune parole chiave
dello sportpertutti: gioco e sport,
Motorie e della
Formazione, Guide
Ambientali
.
Allegato B)
ovvero ludicità e divertimento
libero, ma anche senso dell’altro,
conoscenza e rispetto delle regole.
Il progetto incrocia un altro
elemento costitutivo dell’attuale
proposta UISP: l’Ambiente come
opportunità di conoscenza e di
rispetto, di attività all’aria aperta,
di esplorazione e di avventura
I Centri Estivi intendono
rispondere a:
Esigenze di custodia estiva dei
bambini da parte di quelle
famiglie che per motivi di lavoro
non possono occuparsi
personalmente dei figli durante il
periodo estivo
Necessità di fare conoscere ai
bambini e agli adolescenti le
possibilità di praticare gli sport
legati al mare e al suo ambiente
Necessità di offrire ai bambini e
agli adolescenti che, per 9 mesi
l’anno, vivono i ritmi scolastici,
un luogo dove sia possibile:
svago, gioco, scoperta di nuovi
interessi, socializzazione,
movimento libero in ambienti
ricchi di stimoli, per scoprire
un’autonomia che di frequente
viene negata per mancanza di
tempo.
Gli Obiettivi:
Soddisfare le esigenze di gioco,
sport, socializzazione dei
bambini e degli adolescenti
durante l’estate
Rispettare i bisogni di gioco
collettivo strutturato
Avvicinare il bambino e gli
adolescenti alla pratica sportiva
attraverso il gioco e il
divertimento
Promuovere l’autonomia del
bambino e degli adolescenti
Costruire percorsi significativi di
conoscenza del proprio territorio
attraverso esperienze in ambiente
naturale
Le sedi dei centri estivi sono in
strutture gestitae dall'UISP a
Cecina Mare ed a Livorno e da
questa attrezzata con materiali e
servizi per vivere un'esperienza a
contatto con la natura.
Le attività sono strutturate su 2
settimane dal Lunedì al Venerdì.
L’accoglienza è prevista dalle
08:00 alle 09:00 e alle 17:00 i
bambini sono riconsegnati alle
famiglie.
Laboratori del centro estivo:
Canoa, Windsurf, Mountain-bike,
Tiro con l’Arco, Giochi in
spiaggia e in mare, Giochi in
Pineta, Yoga, Laboratorio di
Creatività Manuale, Gita con
escursione o attività “speciale”.
Allegato B)
Obiettivo 11
Implementazione
politiche per gli
anziani
Ragazzinsieme: “Ragazzinsieme Esperienze in movimento tra
salute, ambiente, cultura e
tradizioni” è un Progetto inserito
nel Programma Regionale
“Guadagnare salute in Toscana.
Rendere facili le scelte salutariӏ
realizzato attraverso una
collaborazione interdirezionale
della Regione Toscana, con il
coinvolgimento di UISP Toscana,
seguendo la strategia indicata dall'
OMS “La Salute in tutte le
politiche”. “Ragazzinsieme” offre
l'opportunità a ragazzi ed
adolescenti nella fascia di età 9-17
anni di stare insieme una settimana
vivendo un'esperienza didattico
educativa volta a promuovere stili
di vita salutari (corretta
alimentazione, promozione
dell’attività fisica e del
movimento, prevenzione al
tabagismo e al consumo di
bevande alcoliche), sperimentando
in gruppo nuove emozioni,
rafforzando le abilità personali e
relazionali, nei Parchi e nei luoghi
più suggestivi della nostra
Regione.
Ragazzi e le ragazze vivranno per
una settimana una esperienza di
immersione totale nella natura tra
Escursioni sulle tracce del lupo,
alla scoperta dei sapori e degli
odori del bosco e attività sportive
in ambiente naturale quali
l’orienteering e il tiro con l’arco
outdoor. Inoltre saranno
predisposti dei Laboratori
esperienziali sulla vita quotidiana
degli uomini preistorici e dei
boscaioli. In modo ludico e
giocoso scopriranno il borgo
medievale di Bibbona sulle tracce
degli etruschi, dei romani e dei
templari. Il Luogo di svolgimento
del Progetto Ragazzinsieme è La
Macchia della Magona
(http://www.comune.bibbona.li.it/
magona/map.htm): un'Area
Naturale Protetta di Interesse
Locale (ANPIL), caratterizzata da
vegetazione mediterranea, estesa
per 1635 ettari nel comune di
Bibbona, tra Casale Marittimo e
Bolgheri. Presso la” Casetta di
Campo di Sasso” sarà allestito un
“campo base” di 3/5 tende.
L’esperienza di campeggio che
proponiamo è estremamente
naturale e quindi non ci sarà la
possibilità di avere acqua calda.
Attività in palestra. Avrà come
obbiettivo portare il
raggiungimento dell’autonomia
intesa come capacità di fare da
soli, di essere indipendenti, di
Dirigenti del
Comitato:
Area Risorse e
Sviluppo
Area Leghe e
coordinamento,
gestione,
amministrazione
4
Allegato B)
organizzare lo spazio, di entrare in
relazione con il proprio corpo e
con quello degli altri, mai intesa in
senso assoluto, sempre legata ai
propri livelli di possibile
autonomia, cioè intesa come
coscienza di se stessi e dei propri
limiti. In secondo luogo
l’apprendimento di tecniche e gesti
motori tali da permettere un
adeguato inserimento in strutture
indipendenti da quella di partenza
e magari legate alla propria
situazione di vita.
Attività culturale e ricreativa.
Alcune gite ed escursioni faranno
da contorno integrato all’intero
programma, verificare il
raggiungimento di alcuni risultati
in ambiente diverso da quello
strettamente sportivo può essere
molto motivante per i soggetti
coinvolti nell’iniziativa. Le gite e
le escursioni dovranno, infatti, far
parte del programma esecutivo che
non può prescindere dal confronto
con il gruppo vero, concreto con
cui andremo ad operare
Obiettivo 12
Implementare i
servizi per gli
Anziani Fragili e
non autosufficienti
Obiettivo 13
Implementare le
attività di
aggregazione
sociale
Soddisfare i bisogni di solidarietà
e sostegno in una società che
invecchia e nella quale i
cambiamenti che si verificano nel
lavoro e nella famiglia,
costringono un numero sempre più
crescente d’anziani, sempre più
soli, a chiedere il nostro aiuto.
Accompagnamento anziani presso
strutture pubbliche e private per
visite mediche, terapie e fare la
spesa .
Consegna pasti a domicilio a
persone indigenti .
Filodargento,contatti telefonici con
Soci e non.
offrire occasioni per far sentire gli
anziani e non, ancora presenti ed
utili nella vita, con lo sviluppo
d’iniziative culturali di educazione
permanente, turistiche e
ricreative.
Feste, gite di un giorno, soggiorni
estivi di 12/14 giorni, vacanze al
mare;
Vigilanza scolastica davanti e
dentro le scuole elementari e
medie del territorio;
Nonno Point – PAAS (digital
divide – informatizzazione
over 65).
Attività e Area
Perlagrandetà;
Responsabile
Settore AFA
Programmazione
attività;
1
Tecnici/Educatori
UISP diplomati
ISEF e/o laureati in
Scienze Motorie
realizzazione
attività.
8
Fisioterapisti USL,
(MMG,Geriatri)
Attuazione del
protocollo AFA
2+
(x)
Volontari AUSER
Servizi di
accompagnamento
con i mezzi
dell’associazione.
Presa in carico di
famiglie indigenti
per la consegna dei
pasti.
Contatti telefonici.
50
Volontari AUSER
coordinamento,
gestione,
amministrazione
Programmazione
attività;
realizzazione
attività
50
Allegato B)
7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto.
OBIETTIVO
Obiettivo 1.
Rispondere alle
domande di spazi
aggregativi con
l’implementazione
del servizio
“doposcuola”
ATTIVITÀ
Incontri di programmazione tra
insegnanti, volontari in servizio civile
e operatore arci per programmare i
metodi ed i contenuti del
“doposcuola” che si svolgerà in
orario pomeridiano presso la sede
dell’arci.
Appuntamenti pomeridiani con gli
utenti per lo svolgimento dei compiti
scolastici, il tutto condotto
prevalentemente dai volontari in
servizio civile con il supporto di un
operatore arci.
Svolgimento dei compiti con la
formazione di gruppi di auto aiuto,
cioè verranno creati piccoli gruppi di
studio i quali dovranno essere il più
possibile autonomi nello svolgere i
compiti e cercare di risolvere,
attraverso il lavoro di gruppo
eventuali difficoltà che incontreranno.
Approfondimento di alcune materie e
argomenti tramite attività laboratori
ali.
Obiettivo 2
Incrementare il
bacino d’utenza e
promuovere le pari
opportunità
educative
Gestione ed organizzazione del
servizio di informazione e
pubblicizzazione dell’attività svolta.
Monitoraggio e verifica degli accessi
al servizio.
Obiettivo 3
Promuovere nuove
attività
Gestione ed organizzazione del
servizio di informazione e
pubblicizzazione dell’attività svolta.
Monitoraggio e verifica degli accessi
al servizio
Obbiettivo 4
Promuovere nuove
attività
Gestione ed organizzazione del
servizio di informazione e
pubblicizzazione dell’attività svolta.
Monitoraggio e verifica degli accessi
al servizio
Obiettivo 5
Promozione iniziative
culturali
Ideazione e organizzazione di
percorsi didattici per le scuole,
mostre, incontri di approfondimento
per il territorio, animazioni culturali
in collaborazione con altre
associazioni del territorio
Obiettivo 6
Implementazione
delle attività della
Radio
Gestione ed organizzazione del
servizio.
Monitoraggio e verifica
Obiettivo 7
Implementazione
delle attività del
Gestione ed organizzazione del
servizio.
Monitoraggio e verifica
RUOLO NELL’ATTIVITÀ
I Volontari saranno di supporto agli
operatori nella attività quotidiana dello
studio, nella presa in carico del servizio, di
minori con difficoltà relazionali e/o sociali
(minori in carico ai servizi sociali, famiglie
extracomunitarie), nella realizzazione di
proposte innovative complementari
all’attività ordinaria del doposcuola.
Affiancamento degli operatori durante le
attività di pubblicizzazione del servizio. I
volontari si occuperanno della
pubblicizzazione attraverso preparazione di
materiali informativi inerenti le medesime.
( sito internet, newsletters, brochures e
volantinaggio)
I volontari saranno di supporto agli
operatori nelle attività di animazione
partecipando in prima persona con giochi,
canzoni etc...
I Volontari saranno di supporto agli
operatori nella attività quotidiana dello
studio, nella presa in carico del servizio, di
minori con difficoltà linguistiche, nella
realizzazione di proposte innovative
complementari all’attività ordinaria del
servizio.
Supporto nella Organizzazione e
Realizzazione delle iniziative
Per la web radio “Radio Cage” i volontari si
occuperanno, supportati dagli operatori e
dai responsabili della Associazione, della
realizzazione di interviste, recensioni, live
report e la successiva redazione di articoli
che verranno poi pubblicati sul sito
“www.radiocage.it”. Inoltre avranno la
possibilità di gestire la parte relative alle
dirette che vengono realizzate presso gli
studi della radio e quindi anche tutta la
parte relativa alla fonica
A support o degli Operatori ai volontari
sarà richiesta la realizzazione di loghi per i
gadget da noi prodotti mediante la
Allegato B)
lavorazione di pellicole in vinile e la loro
applicazione su prodotti in stoffa e altre
attività relative alla gestione del processo
produttivo.
laboratorio
Obiettivo 8
Incremento della
popolazione che
pratica sport o
attività motoria
Obiettivo 9
Implementazione
politiche di inclusione
sociale
Obiettivo 10
Implementazione
politiche dell’infanzia
e giovanili
Campagna di comunicazione tramite:
Manifestazioni,convegni, seminari,
stampa, brochure informativi,
locandine, pubblicità;
capillarizzazione sul territorio delle
iniziative:
analisi dei bisogni delle aree del
territorio.
Realizzazione del bilancio sociale:
analisi dei dati del tesseramento
incontri e questionari
Progettazione, coordinamento e
gestione delle iniziative:
organizzazione iniziative esistenti e
organizzazione nuove iniziative
elaborazione strumenti operativi e
partecipazione alle riunioni di
programmazione e gestione singole
iniziative affiancati dai relativi dirigenti,
partecipazione e supporto
all’organizzazione delle iniziative stesse,
estrapolazione dei dati dal database,
collaborazione nella analisi dei dati,
somministrazione dei questionari.
Individuare e realizzare percorsi di
inserimento di soggetti diversamente
abili nelle attività normalmente
svolte, favorendo lo svolgimento
della pratica motoria e sportiva negli
stessi luoghi e tempi degli altri
partecipanti. A tal fine si potranno
prefigurare interventi di sostegno
individuale o di gruppo, svolti da
operatori formati allo scopo, orientati
a favorire la massima partecipazione,
integrazione e autonomia.
Inserimento di minori figli di
migranti in attività sportive gestite dal
Comitato territoriale UISP Terre
Etrusco-Labroniche e dalle Società
Sportive o Polisportive affiliate.
Individuare e realizzare percorsi di
inserimento dei residenti stranieri
nelle attività normalmente svolte,
favorendo lo svolgimento della
pratica motoria e sportiva negli stessi
luoghi e tempi degli altri partecipanti.
A tal fine si potranno prefigurare
interventi di sostegno economico e/o
di sostegno individuale o di gruppo,
svolti da operatori formati allo scopo,
orientati a favorire la massima
partecipazione ed integrazione
Il Comitato territoriale UISP Terre
Etrusco-Labroniche propone l’attività
Primi Passi rivolta ai bambini tra 0 e
6 anni con giochi mirati allo sviluppo
psicofisico del bambino.
Questi sono i nostri principali
obiettivi:
percezione, scoperta, conoscenza,
coscienza e organizzazione del
proprio corpo;
conoscenza, coscienza e
organizzazione degli schemi motori;
capacità di esplorare,identificare e
distinguere oggetti;
conoscenza e coscienza del proprio
corpo nel rapporto con l’ambiente;
coordinazione dinamica generale;
elaborazione strumenti operativi e
partecipazione alle riunioni di
programmazione e gestione singole
iniziative affiancati dai relativi dirigenti,
partecipazione e supporto
all’organizzazione delle iniziative stesse,
sviluppo sinergie con altre associazioni del
territorio che si occupano di diverse abilità
e di integrazione degli stranieri.
elaborazione strumenti operativi e
partecipazione alle riunioni di area,
programmazione e gestione singole attività
affiancati dai relativi dirigenti,
partecipazione e supporto
all’organizzazione dei corsi Primi passi,
coinvolgimento attivo nelle attività con i
bambini affiancati dai relativi Educatori.
elaborazione strumenti operativi e
partecipazione alle riunioni di area,
programmazione e gestione singoli moduli
didattici dello Sportpertutti a scuola
affiancati dai relativi Educatori,
programmazione e gestione delle iniziative
extrascolastiche affiancati dai relativi
Allegato B)
capacità di controllare le proprie
azioni nello spazio
tempo;rappresentare mentalmente il
proprio corpo;
sviluppare le competenze espressive
e comunicative;
organizzare le proprie azioni in
relazione ad eventi acustici e
ritmici;
sviluppo della destrezza;
capacità di rilassare il proprio corpo;
sviluppare socialità;
Pratiche ludiche da realizzarsi in
piscina che consentano il
superamento della paura dell’acqua
ed il riconoscimento della stessa
come elemento complementare della
vita quotidiana.
Sportpertutti a scuola: (GeSti)
La trasformazione in legge della
Convenzione sui diritti dell’infanzia
(L.176/91), lo sviluppo dei progetti
“Le città bambine” e dei consigli
comunali dell’infanzia hanno
sollevato il problema del
riconoscimento di un ruolo di
cittadinanza attiva dei bambini. La
UISP considera la pratica fisica un
diritto di cittadinanza da realizzare a
partire dall’infanzia e ha maturato
esperienze diffuse e qualificate in
questi ambiti. Si intende
accompagnare il bambino nel corso
della sua crescita perché sia in grado
di costruirsi progressivamente il
proprio stile di vita: per stare bene,
insieme agli altri, crescere bene,
avere autostima, divertirsi, giocare,
partecipare, vincere e perdere, essere
attivo e protagonista. Impossibile
realizzare questi obiettivi senza
intervenire sugli ambienti degli
individui, quello naturale, quello
sociale, quello scolastico.
I principali risultati attesi:
costruzione di reti territoriali per
stili di vita attivi: bambini, genitori,
scuole, enti locali;
accrescimento della consapevolezza
dei bambini destinatari finali ma
non unici dell’intervento quali
protagonisti delle loro scelte,
relazioni, bisogni e modi di
soddisfarli;
Nell’arco dell’anno scolastico nelle
classi delle scuole primarie del
territorio nelle ore di educazione
motoria attraverso mezzi audiovisivi,
cartacei prodotti ad hoc dalla UISP
nazionale per le specifiche finalità del
progetto nonché attraverso momenti
di attività ludico-motoria. Gli
interventi degli educatori si basano su
moduli adeguati alle esigenze delle
varie realtà (classi, sezioni, ecc.) da
un minimo di 10 unità didattiche di
50’ ciascuna, da distribuire nell’arco
dell’anno scolastico tra ottobre e
dirigenti ed Educatori, partecipazione e
supporto all’organizzazione,
coinvolgimento attivo nelle attività con i
bambini affiancati dai relativi Educatori.
elaborazione strumenti operativi e
partecipazione alle riunioni di area,
programmazione e gestione singole attività
affiancati dai relativi dirigenti ed Educatori,
partecipazione e supporto
all’organizzazione dei centri estivi,
coinvolgimento attivo nelle attività con i
bambini nei centri estivi.
elaborazione strumenti operativi e
partecipazione alle riunioni di area,
programmazione e gestione attività
affiancati dai relativi dirigenti ed Educatori,
partecipazione e supporto
all’organizzazione dell'attività,
coinvolgimento attivo nelle attività con i
ragazzi durante il campo Ragazzinsieme.
Allegato B)
aprile ad un massimo di un intervento
settimanale per classe/sezione della
durata di 1 ora, per l’intero arco
dell’anno scolastico (32 unità
didattiche).
Tutte le unità didattiche non seguono
un iter precostituito ma saranno
calibrate sulle diverse realtà
“gruppo/classe” che incontreremo,
seguendo la metodologia
dell’obliquità e le strategie di
masteryng e modeling.
Al termine dell’anno scolastico si
terrà “La grande festa finale”, dove
tutti i bambini partecipanti al
progetto, con i loro genitori,
giocheranno insieme e verranno
presentati i lavori realizzati a scuola
durante tutto l’anno.
Centri Estivi Gioco, Sport &
Avventura : E’ una concreta proposta
che pone al centro dell’attenzione il
bambino e l’adolescente. Ci
proponiamo di coniugare alcune
parole chiave dello sportpertutti:
gioco e sport, ovvero ludicità e
divertimento libero, ma anche senso
dell’altro, conoscenza e rispetto delle
regole. Il progetto incrocia un altro
elemento costitutivo dell’attuale
proposta UISP: l’Ambiente come
opportunità di conoscenza e di
rispetto, di attività all’aria aperta, di
esplorazione e di avventura
I Centri Estivi intendono rispondere
a:
Esigenze di custodia estiva dei
bambini da parte di quelle famiglie
che per motivi di lavoro non
possono occuparsi personalmente
dei figli durante il periodo estivo
Necessità di fare conoscere ai
bambini e agli adolescenti le
possibilità di praticare gli sport
legati al mare e al suo ambiente
Necessità di offrire ai bambini e agli
adolescenti che, per 9 mesi l’anno,
vivono i ritmi scolastici, un luogo
dove sia possibile: svago, gioco,
scoperta di nuovi interessi,
socializzazione, movimento libero
in ambienti ricchi di stimoli, per
scoprire un’autonomia che di
frequente viene negata per
mancanza di tempo.
Gli Obiettivi:
Soddisfare le esigenze di gioco,
sport, socializzazione dei bambini e
degli adolescenti durante l’estate
Rispettare i bisogni di gioco
collettivo strutturato
Avvicinare il bambino e gli
adolescenti alla pratica sportiva
attraverso il gioco e il divertimento
Promuovere l’autonomia del
bambino e degli adolescenti
Costruire percorsi significativi di
conoscenza del proprio territorio
Allegato B)
attraverso esperienze in ambiente
naturale
Le sedi dei centri estivi sono in
strutture gestitae dall'UISP a Cecina
Mare ed a Livorno e da questa
attrezzata con materiali e servizi per
vivere un'esperienza a contatto con la
natura.
Le attività sono strutturate su 2
settimane dal Lunedì al Venerdì.
L’accoglienza è prevista dalle 08:00
alle 09:00 e alle 17:00 i bambini sono
riconsegnati alle famiglie.
Laboratori del centro estivo: Canoa,
Windsurf, Mountain-bike, Tiro con
l’Arco, Giochi in spiaggia e in mare,
Giochi in Pineta, Yoga, Laboratorio
di Creatività Manuale, Gita con
escursione o attività “speciale”.
Ragazzinsieme: “Ragazzinsieme Esperienze in movimento tra salute,
ambiente, cultura e tradizioni” è un
Progetto inserito nel Programma
Regionale “Guadagnare salute in
Toscana. Rendere facili le scelte
salutariӏ realizzato attraverso una
collaborazione interdirezionale della
Regione Toscana, con il
coinvolgimento di UISP Toscana,
seguendo la strategia indicata dall'
OMS “La Salute in tutte le politiche”.
“Ragazzinsieme” offre l'opportunità a
ragazzi ed adolescenti nella fascia di
età 9-17 anni di stare insieme una
settimana vivendo un'esperienza
didattico educativa volta a
promuovere stili di vita salutari
(corretta alimentazione, promozione
dell’attività fisica e del movimento,
prevenzione al tabagismo e al
consumo di bevande alcoliche),
sperimentando in gruppo nuove
emozioni, rafforzando le abilità
personali e relazionali, nei Parchi e
nei luoghi più suggestivi della nostra
Regione.
Ragazzi e le ragazze vivranno per una
settimana una esperienza di
immersione totale nella natura tra
Escursioni sulle tracce del lupo, alla
scoperta dei sapori e degli odori del
bosco e attività sportive in ambiente
naturale quali l’orienteering e il tiro
con l’arco outdoor. Inoltre saranno
predisposti dei Laboratori
esperienziali sulla vita quotidiana
degli uomini preistorici e dei
boscaioli. In modo ludico e giocoso
scopriranno il borgo medievale di
Bibbona sulle tracce degli etruschi,
dei romani e dei templari. Il Luogo di
svolgimento del Progetto
Ragazzinsieme è La Macchia della
Magona
(http://www.comune.bibbona.li.it/ma
gona/map.htm): un'Area Naturale
Protetta di Interesse Locale (ANPIL),
caratterizzata da vegetazione
Allegato B)
Obiettivo 11
Implementazione
politiche per gli
anziani
Obiettivo 12
Implementare i
servizi per gli
Anziani Fragili e non
autosufficienti
Obiettivo 13
Implementare le
attività di
aggregazione sociale
mediterranea, estesa per 1635 ettari
nel comune di Bibbona, tra Casale
Marittimo e Bolgheri. Presso la”
Casetta di Campo di Sasso” sarà
allestito un “campo base” di 3/5
tende. L’esperienza di campeggio che
proponiamo è estremamente naturale
e quindi non ci sarà la possibilità di
avere acqua calda.
Attività in palestra. Avrà come
obbiettivo portare il raggiungimento
dell’autonomia intesa come capacità
di fare da soli, di essere indipendenti,
di organizzare lo spazio, di entrare in
relazione con il proprio corpo e con
quello degli altri, mai intesa in senso
assoluto, sempre legata ai propri
livelli di possibile autonomia, cioè
intesa come coscienza di se stessi e
dei propri limiti. In secondo luogo
l’apprendimento di tecniche e gesti
motori tali da permettere un adeguato
inserimento in strutture indipendenti
da quella di partenza e magari legate
alla propria situazione di vita.
Attività culturale e ricreativa. Alcune
gite ed escursioni faranno da
contorno integrato all’intero
programma, verificare il
raggiungimento di alcuni risultati in
ambiente diverso da quello
strettamente sportivo può essere
molto motivante per i soggetti
coinvolti nell’iniziativa. Le gite e le
escursioni dovranno, infatti, far parte
del programma esecutivo che non può
prescindere dal confronto con il
gruppo vero, concreto con cui
andremo ad operare
gestione singole attività affiancati dai
relativi dirigenti, partecipazione alle
riunioni di area, partecipazione e supporto
alle iniziative per gli anziani.
Soddisfare i bisogni di solidarietà e
sostegno in una società che invecchia
e nella quale i cambiamenti che si
verificano nel lavoro e nella famiglia,
costringono un numero sempre più
crescente d’anziani, sempre più soli, a
chiedere il nostro aiuto.
Accompagnamento anziani presso
strutture pubbliche e private per visite
mediche, terapie e fare la spesa .
Consegna pasti a domicilio a persone
indigenti .
Filodargento,contatti telefonici con
Soci e non.
Accompagnamento di persone con
automezzi dell’associazione, laddove
in possesso di patente di guida;
Servizio del “filodargento” contatti
telefonici), in particolare modo durante
il periodo estivo con il progetto
proposto dall’ASL 6 “estate sicura
anziani”.
offrire occasioni per far sentire gli
anziani e non, ancora presenti ed
utili nella vita, con lo sviluppo
d’iniziative culturali di educazione
permanente, turistiche e ricreative.
Feste, gite di un giorno, soggiorni
estivi di 12/14 giorni, vacanze al
mare;
Vigilanza scolastica davanti e dentro
le scuole elementari e medie del
territorio;
Durante le varie attività sociali che effettua
l’Auser, partecipazione e supporto
nell’organizzazione preliminare e durante le
attività stesse attività di animazione
Allegato B)
Nonno Point – PAAS (digital divide –
informatizzazione over 65).
8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10):
9
9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli
indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegnandosi
ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese
prima dell'avvio dei giovani in servizio:
0
10) numero posti con vitto:
0
11) Numero posti senza vitto:
9
12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30):
13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) :
30
5
14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio:
• Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto ai volontari potrà essere chiesto
di spostarsi nel territorio circostante la sede di attuazione.
• La formazione, sia generale che specifica, potrà essere svolta nel giorno di Sabato.
• Alcune azioni del progetto potranno essere svolte anche di Domenica o in giorni festivi.
• Si chiede ai volontari di utilizzare come strumento principale di comunicazione con la sede
di riferimento la casella di posta elettronica debitamente comunicata.
• I giorni di permesso vengono concordati da ciascun volontario con l’OP e collocati
preferibilmente nei periodi di sospensione delle attività previsti dal piano di lavoro
del servizio stesso.
15) Sede/i di attuazione del progetto (1):
N.
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo (compresa eventuale partizione interna)
N. giovani per sede (2)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
ARCI Bassa Val di Cecina
UISP Valdicecina
AUSER Cecina-Riparbella
ARCI Solidarietà Livorno
Cecina
Cecina
Cecina
Livorno
Piazza della Libertà 14, 57023 Cecina LI
Vicolo degli aranci 8, 57023 Cecina LI
Via Bellini 15, 57023 Cecina LI
Via Sant’Omobono 1/b, 57123 Livorno
2
3
2
2
(1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa
denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR.
(2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8)
16) Nominativo operatore di progetto per singola sede (almeno uno per sede):
i.
ii.
iii.
iv.
v.
vi.
NOME E COGNOME:Claudia Franconi
DATA DI NASCITA: 18.08.1967
CODICE FISCALE:FRNCLD67M58E625B
INDIRIZZO MAIL: [email protected]
TELEFONO:348/7304277
CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare
alla scheda di progetto)
vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle
indicate al precedente punto 15):
Sede di attuazione del progetto
Indirizzo
Comune
ARCI BVCecina
Cecina
Piazza della Libertà 14, 57023 Cecina LI
viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO
DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI
REALIZZA IL PROGETTO):
- corso Operatore di Progetto svolto in data 5.6.2013 sede del corso P.zza dei Ciompi 11,
Firenze
oppure
;
NO
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI
i. NOME E COGNOME: Giuseppe Bernardo
ii. DATA DI NASCITA: 23/02/1946
iii. CODICE FISCALE: BRNGPP46B23F481D
iv. INDIRIZZO MAIL: [email protected]
v. TELEFONO: 346/1626164
vi. CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare
alla scheda di progetto)
vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle
indicate al precedente punto 15):
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
AUSER Cecina- Riparbella
Cecina
Via Bellini 15, 57023 Cecina LI
viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO
DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI
REALIZZA IL PROGETTO):
- corso Operatore di Progetto svolto in data 5.6.2013 sede del corso P.zza dei Ciompi
11, Firenze
oppure
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI
; NO
i. NOME E COGNOME: Silvia Genuini
ii. DATA DI NASCITA: 30/04/1985
iii. CODICE FISCALE: GNNSLV85D70415Z
iv. INDIRIZZO MAIL: [email protected]
v. TELEFONO: 3936047974
vi. CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare
alla scheda di progetto)
vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle
indicate al precedente punto 15):
Sede di attuazione del progetto
UISP Terre
Etrusco_Labroniche
Comune
Cecina
Indirizzo
Vicolo degli aranci 8, 57023 Cecina LI
viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO
DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI
REALIZZA IL PROGETTO):
- corso Operatore di Progetto svolto in data 5.6.2013 sede del corso P.zza dei Ciompi
11, Firenze
oppure
; NO
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI
i.
ii.
iii.
iv.
v.
vi.
NOME E COGNOME:Federico Paoli
DATA DI NASCITA: 15.09.1978
CODICE FISCALE:PLAFRC78P15D969T
INDIRIZZO MAIL: [email protected]
TELEFONO:3204564311
CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare
alla scheda di progetto)
vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle
indicate al precedente punto 15):
Sede di attuazione del progetto
Comune
Indirizzo
ARCI Solidarietà Livorno
Livorno
via Sant’omobono 1/b, 57123 Livorno
viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO
DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI
REALIZZA IL PROGETTO):
- corso Operatore di Progetto svolto in data _________sede del corso__________________
oppure
- si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI⌧
;
NO
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale:
Complessivamente, i/le volontari/e partecipanti al progetto, all'interno del monte ore annuo, saranno
direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile per un
minimo di 25 ore.
Le ore previste per la promozione e la sensibilizzazione del Servizio Civile riguarderanno le seguenti
azioni:
• Programmazione di un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari potranno
fornire informazioni sul Servizio Civile, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione
generale.
• Un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso altre
sedi accreditate di Arci Servizio Civile Toscana, i volontari saranno direttamente coinvolti
nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre sedi Arci Servizio
Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il servizio civile nel territorio, per
complessive 16 ore.
Le azioni sopra descritte tenderanno a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari
prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del
progetto nel contesto in cui esso interviene.
I giovani in servizio svolgeranno quindi un'azione informativa, di promozione e sensibilizzazione sul
territorio che ha diversi focus:
• informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo
di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale)
• sensibilizzazione alla pratica del servizio civile (effettuata in itinere, con i succitati interventi
presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni
suddette)
• diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei
giovani in servizio civile alle attività promozionali dell’associazione)
I canali attraverso i quali tali azioni verranno pubblicizzate e promosse saranno:
• organi di stampa locali
• emittenti radiofoniche, emittenti televisive e web-radio presenti nel territorio di riferimento della
sede di Arci Servizio Civile
• siti internet e social network
Promozione diretta e comunicazione esterna della sede locale di Arci Servizio Civile:
• il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet
www.arciserviziociviletoscana.it per l’intera durata del bando.
Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con
particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel
proprio territorio.
La sede di attuazione di Arci Servizio Civile Toscana curerà la possibile diffusione del progetto sui
media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio, oltre che sul proprio sito
www.arciserviziociviletoscana.it
18) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto:
Arci Servizio Civile Toscana somministrerà un questionario ai volontari, entro il sesto e il
dodicesimo mese di servizio, la cui impostazione sarà volta a valutare l’andamento delle attività
che i volontari anno svolto fino a quel momento.
In particolare il questionario verificherà:
• L’effettuazione e la qualità della formazione generale
• L’effettuazione e la qualità delle formazione specifica
• Il grado di riconoscimento delle figure di riferimento del progetto e il supporto fornito
• La soddisfazione delle aspettative
• Il raggiungimento degli obiettivi dati
• Lo svolgimento di attività in linea con il progetto
• Il grado di conoscenza dell’associazione.
Il monitoraggio prevede anche la somministrazione di un questionario entro il sesto mese per gli
operatori di progetto, al fine di valutare l’andamento del progetto.
Dall’elaborazione dei risultati di tali questionari l’associazione potrà individuare i propri punti di
forza e di debolezza, verificare il funzionamento e l’efficacia del progetto dal punto di vista dei due
soggetti principali che attuano il progetto.
19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35:
I candidati dovranno predisporre il proprio Curriculum Vitae in formato europeo, evidenziando in esso
eventuali esperienze pregresse nel settore del progetto.
Si richiede il possesso della patente B.
20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai
giovani in servizio:
•
•
•
•
•
Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento
€ 3.600,00
Utenze dedicate
€ 1.500,00
Materiali informativi
€ 1.600,00
Formazione –Docenti
€ 2.000,00
Formazione -Materiali:
€ 3.699,00
Dettaglio:
€ 135,00 Kit contenente supporto usb e CD con i materiali informativi e le dispense della
formazione generale e specifica;
€ 864,00 Vitto durante le giornate di formazione generale e specifica;
€ 900,00 Partecipazione e rilascio attestato di frequenza Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro,
prevenzione e rischi nello svolgimento delle attività specifiche previste dal progetto.
€ 900,00 Partecipazione e rilascio attestato di frequenza Corso primo soccorso D.P.R 388/03.
€ 900,00 Partecipazione e rilascio attestato di frequenza Corso antincendio D.M. 10/03/98 (rischio
basso).
•
•
•
Spese viaggio
€ 1.500,00
Materiale di consumo finalizzati al progetto
€ 1.500,00
Altro
€ 0,00
TOTALE
15.399,00 €
21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale
dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi
di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del
progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed
adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore
Inclusione e Cittadinanza attiva:
telefoni, fax, computer, posta elettronica, automezzi, giochi in scatola, giochi gonfiabili,
materiale di cancelleria, materiale per disegnare, realizzare oggetti, realizzare stampe,
strumentazioni della radio.
Sport di Cittadinanza:
scrivanie; telefoni, fax; computer, posta elettronica; fotocopiatrice; automezzo; palestra;
piscina; materiale didattico: piccoli attrezzi, materiale di recupero, cancelleria, giochi da
tavolo, creta e digitopitture, trucchi atossici; materiale audiovisivo e cartaceo prodotto ad hoc
dalla uisp nazionale sulle specificità del progetto “sportpertutti a scuola; canoe, materassini in
plastica, bodysurf e windsurf, mountain-bike, archi, frecce, paglioni e bersagli, attrezzature di
sicurezza in mare; tende, archi, frecce paglioni, cartine da orienteering, bussole e lanterne da
orienteering; materiale didattico quali: sedie, bastoni, palle, tappetini
Sostegno alla popolazione over 60
Telefoni, fax, computer, posta elettronica, automezzi, materiale di cancelleria.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
I giovani che, al termine dei 12 mesi di Servizio Civile, avranno svolto le ore previste dal
monte ore indicato nel progetto e partecipato alla formazione, riceveranno una certificazione
delle competenze acquisite durante l'espletamento del servizio relative a:
-associazionismo di promozione sociale
-cittadinanza attiva e partecipazione
Arci Servizio Civile Toscana, ente proponente il progetto, riconosce tale attestazione di
competenze all'interno delle proprie sedi di attuazione. Inoltre saranno riconosciute tali
competenze dalle associazioni regionali e territoriali: Arci, Arciragazzi, Legambiente e Uisp.
I giovani che, al termine dei 12 mesi di Servizio Civile, avranno svolto le ore di formazione
previste nel progetto riceveranno una certificazione, valida ai fini del c.v., attestante la
partecipazione ai seguenti corsi:
- Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione e rischi nello svolgimento delle
attività specifiche previste dal progetto.
- Corso primo soccorso.
- Corso antincendio (rischio basso).
Formazione generale dei giovani
23) Sede di realizzazione:
La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile
Toscana, presso la propria sede in Firenze; qualora ce ne fosse necessità presso sedi limitrofe.
24) Modalità di attuazione:
In proprio presso l’ente con formatori dello staff di Arci Servizio Civile con esperienza
pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento all’Albo Nazionale degli Enti di SCN.
25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
• formazione a distanza
•
•
dinamiche non formali:
incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo,
di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione.
La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei
partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale.
26) Contenuti della formazione:
La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 2 della
legge regionale 35/2006 la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa
intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine
di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile.
Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione
di attività in ambito no-profit.
I contenuti della formazione generale prevedono:
Identità e finalità del Servizio Civile Nazionale e Regionale
• la storia dell’obiezione di coscienza;
• dal servizio civile alternativo al servizio militare al Servizio Civile Nazionale;
• il Servizio Civile Regionale
Servizio Civile e formazione dei giovani
•
partecipazione sociale e educazione alla cittadinanza attiva e solidale.
•
i diritti di cittadinanza;
•
mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti;
•
la nonviolenza e l’educazione alla pace.
La solidarietà e le forme di cittadinanza
•
il Servizio Civile, il terzo settore e la sussidiarietà;
•
il volontariato e l’associazionismo;
•
democrazia possibile e partecipata;
•
disagio e diversità;
•
meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite.
La protezione civile
• prevenzione, conoscenza e difesa del territorio.
L.R. 35/2006: le normative di attuazione
•
normativa vigente;
•
diritti e doveri del volontario e dell’ente accreditato;
•
presentazione dell’ente accreditato;
•
lavoro per progetti.
Identità del gruppo
•
le relazioni di gruppo e nel gruppo;
•
la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica;
•
la cooperazione nei gruppi.
La rete di Arci Servizio Civile
•
Le finalità e il modello organizzativo di Arci Servizio Civile.
Ai fini della rendicontazione verranno tenute 32 ore di formazione attraverso metodologie frontali e
dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso visite guidate nei luoghi toscani particolarmente
significativi per i valori su cui si fonda il Servizio Civile.
27) Durata (espressa in ore):
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani
N.B. la formazione specifica dovrà essere realizzata dalle sedi operative e/o dalla sede locale ASC
28) Sede di realizzazione:
La formazione specifica avverrà nelle sedi:
Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina in P.zza della Libertà 14, 57023 Cecina
UISP Terre Etrusco-Labroniche Vicolo degli aranci 8, 57023 Cecina
29) Modalità di attuazione:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
• formazione a distanza
• dinamiche non formali:
• incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo,
di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione.
La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei
partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale
30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono:
• lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
• dinamiche non formali:
• incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, giochi di ruolo, di
cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione.
• Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si
presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si
simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi.
• Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi
La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei
partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale
31)Contenuti della formazione:
La formazione specifica dei volontari è finalizzata all’acquisizione di conoscenze, strumenti
idonei e competenze operative specifiche per il raggiungimento degli obiettivi del progetto
1. Contenuti relativi alle associazioni socie:
1.1. Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina
1.1.1. Storia dell’associazione
1.1.2. Impegno sul territorio
1.2. Arci Bassa Val di Cecina e Arci Solidarietà Livorno
1.2.1. Storia
1.2.2. Organizzazione
1.2.3. Associazionismo
1.2.4. Circoli
1.2.5. Impegno sul territorio
1.3. Uisp Terre Etrusco-Labroniche
1.3.1. Organizzazione e legislazione sportiva nel sistema italiano
1.3.2. Tendenze e modelli: la nuova domanda di pratica sportiva e gli attori del
fenomeno sportivo italiano
1.3.3. Il modello culturale dello Sportpertutti
1.3.4. Identità associativa
1.3.5. I valori dell’Associazione– tolleranza, solidarietà, ambiente, diritti, sport,
integrazione.
1.3.6. Organizzazione dell’Associazione
1.3.7. Configurazione del sistema associativo
1.3.8. Impegno sul territorio
1.4. AuserCecina – Riparbella
1.4.1. storia dell’associazione
1.4.2. impegno sul territorio
2. Contenuti trasversali:
2.1. Comunicazione e Relazione Comunicativa
2.2. Lavorare per progetti
2.3. Sviluppo psicologico, fisiologico, cognitivo e motorio della persona
2.4. Lo sviluppo della personalità
2.5. Motivazione e Apprendimento
2.6. Metodologia e didattica
2.6.1. l'ottica situazionale
2.6.2. l'obliquità
2.6.3. la didattica del difficile
2.6.4. l'apprendere per emozioni
2.6.5. la ramificazione
Inoltre si prevede un Modulo formativo Sicurezza di 24 ore comprendente:
- 8 ore Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione e rischi nello svolgimento delle
attività specifiche previste dal progetto.
- 12 ore Corso primo soccorso D.P.R 388/03 (base).
- 4 ore Corso antincendio D.M. 10/03/98 (rischio basso).
32) Durata (espressa in ore):
La durata complessiva della formazione specifica è di 60 ore.
Altri elementi
33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale
(diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione
o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno
in cui si realizza il progetto):
Nome e cognome: INNOCENTI BEATRICE Ruolo RESPONSABILE DEL SERVIZIO CIVILE
corso frequentato _______________ data del corso __________ sede _______________________
oppure
−
si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI x ; NO
34)
Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva
programmata dalla regione Toscana:
SI x ; NO
35)
Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un
numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria
di appartenenza:
SI ; NO x
n° progetti presentati: ______
n° posti richiesti complessivamente: _________
36)
Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni,
eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione
Toscana:
SI x ; NO
37)
Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti
per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila):
Denominazione ente
Codice RT
Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato
Il Responsabile del Progetto
Eva Fedi
Il sottoscritto BANDECCHI SARA nata a PONTEDERA il 18/05/1980 in qualità di responsabile
legale dell'ente ARCI SERVIZIO CIVILE TOSCANA dichiara che l'ente che rappresenta è in
possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art.
5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006).
Data
Il Responsabile legale dell’ente
Note esplicative per la redazione dei progetti di servizio civile regionale
in Toscana.
L’elaborato progettuale va redatto in maniera chiara, seguendo in modo puntuale la numerazione e la
successione delle voci riportate nella scheda.
Ente
1. Indicare l'Ente proponente il progetto. In caso di co-progettazione, indicare l’ente capofila.
2. Indicare il codice regionale dell’ente (RT.....).
2bis Indicare il responsabile del progetto (questa figura è incompatibile con quella di coordinatore di
progetti di cui al successivo punto 2 ter , con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto
16 e con quella di responsabile di servizio civile).
Caratteristiche del progetto
3. Indicare il titolo del progetto (es: Città solidale, Giochiamo insieme…).
9.
Indicare il Settore di intervento del progetto, che deve essere ricompreso in uno di quelli previsti
dalla L.R. 35/06. E’ vietata la redazione di progetti per più settori.
4bis indicare uno dei codici di area di intervento previsti dal bando (area generale, area amministrazione
giustizia, area CSE, area immigrazione, area ecco fatto).
5. Definire il contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto descrivendo la
situazione di partenza (situazione data) sulla quale il progetto è destinato ad incidere, mediante pochi e
sintetici indicatori. Il contesto è rappresentato dalla ristretta area territoriale di riferimento del progetto e
dal settore di intervento dello stesso. E’ opportuno, quindi, evitare di riportare indicatori a livello
nazionale ed internazionale o politiche generali di settore. Gli indicatori devono rappresentare in modo
chiaro la realtà territoriale entro la quale è calato il progetto, con particolare riferimento al settore nel
quale si vuole intervenire. In presenza di attività difficilmente misurabili attraverso indicatori numerici è
possibile quantificare il numero degli interventi che si intendono realizzare nell’arco di tempo di durata
del progetto, proponendone una accurata descrizione. Gli indicatori sono scelti dall’ente proponente il
progetto. (Es.I Assistenza anziani in un comune: popolazione complessiva del comune, popolazione del
comune con età superiore ai 65 anni, altri enti che già si occupano degli anziani nell’ambito territoriale
prescelto; Es II Salvaguardia ambientale e prevenzione antincendio dei boschi: ettari di bosco dell’area
territoriale di intervento, ettari di bosco che il progetto intende sottoporre a sorveglianza; frequenza
degli incendi ed ettari di bosco distrutti negli ultimi 5 anni, altri enti che operano nello stesso campo; Es.
III Salvaguardia beni artistici e storici: bacini archeologici, monumenti storici o artistici presenti
nell’area, breve descrizione del loro valore artistico, storico o archeologico. Riferimenti ad eventuali
lavori analoghi svolti negli anni precedenti sui beni in argomento presenti sul territorio e ad altri enti
operanti nel settore nell’ambito territoriale interessato dal progetto).
6. Descrizione degli obiettivi generali e specifici del progetto, tenendo presente la realtà descritta al
precedente punto 5) ed utilizzando possibilmente gli stessi indicatori in modo da rendere comparabili i
dati e le diverse situazioni all’inizio e alla fine del progetto. Si tratta di individuare il target del progetto
e di indicare in modo chiaro cosa si vuole raggiungere (situazione di arrivo) con la realizzazione dello
stesso.
7. Individuare tutte le risorse umane sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo necessarie
all’espletamento delle attività previste per il raggiungimento delle attività previste dal progetto,
specificando in particolare se si tratta di volontari (senza considerare i giovani in servizio civile) e in
quale numero, ovvero di dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Infine necessita individuare il ruolo dei
giovani in servizio civile e le specifiche attività che questi ultimi dovranno svolgere nell’ambito del
progetto. Si precisa che le predette attività rappresentano una parte di quelle descritte in precedenza per
il raggiungimento degli obiettivi fissati.
8. Indicare il numero dei giovani in servizio civile richiesti per la realizzazione del progetto che non può
essere inferiore alle 2 unità e non superiore a 10 unità, tenendo presente i precedenti punti 5), 6) e 7), in
quanto la congruità del numero dei giovani richiesti è rapportata al contesto entro il quale si colloca il
progetto, agli obiettivi fissati, alle azioni previste per la loro realizzazione. Per i progetti articolati su più
sedi di attuazione l’indicazione di almeno un giovane per sede, deve essere effettuata per ogni singola
sede. E’ opportuno controllare che il numero dei giovani inserito nel box 8), coincida con la somma di
quelli inseriti alle voci 10) e 11) della scheda progetto.
11. Indicare il numero dei giovani richiesti che non usufruiscono della fornitura di vitto. Per i progetti
articolati su più sedi di attuazione l’indicazione deve essere effettuata per ogni singola sede.
10. Indicare il numero dei giovani richiesti che usufruiscono della fornitura del vitto e le modalità di
fruizione di detto servizio, con riferimento alle attività previste per la realizzazione del progetto e
all’orario giornaliero. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l’indicazione deve essere
effettuata per ogni singola sede.
12. Indicare il numero di ore di servizio settimanale dei giovani in servizio civile che non può essere
inferiore alle 25 ore o superiore a 30 ore settimanali, da calcolarsi in rapporto all’intera durata del
progetto.
13. Specificare se il progetto si articola su 4, 5 o 6 giorni di servizio a settimana. Si ricorda che in
nessun caso è possibile articolare un progetto su un numero di giorni inferiore a 4.
14. Indicare eventuali condizioni e disponibilità richieste per l'espletamento del servizio (es:
pernottamento, disponibilità a missioni o trasferimenti, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi…).
Caratteristiche organizzative
15. Premesso che ogni riga rappresenta una sede di attuazione del progetto, indicare per ogni sede
interessata:
• la sede di attuazione di progetto dell’ente presso il quale si realizza il progetto come risulta indicata in
fase di accreditamento;
• il comune di ubicazione delle sedi di progetto;
• l’indirizzo (via/piazza e numero civico) delle sedi di progetto;
• il numero dei volontari richiesti per le singole sedi;
16. Indicare il cognome, nome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo mail, telefono degli Operatori di
Progetto operanti sulle singole sedi. Allegare inoltre alla scheda di progetto i curricula degli operatori di
progetto.
17. Indicare le eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale, con
particolare riferimento alla proposta di SCR prevista dal progetto in cui sono impiegati i giovani, in
modo da collegare il progetto stesso alla comunità locale. Sono individuate quattro categorie specifiche
fi azioni, oltre ad una categoria residuale denominata “altro” nella quale confluiscono azioni di
promozione o sensibilizzazione che non rientrano nelle suddette categorie specifiche. Per la categoria
“altro” è necessario indicare quale attività si intende effettuare in maniera specifica, altrimenti il
punteggio è pari a zero.
18. Elaborare un piano di rilevazione interno, completo di strumenti e metodologie, incentrato sulla
valutazione periodica dei risultati del progetto (cosa funziona e cosa non funziona nel progetto).
19. Vanno indicati eventuali requisiti, oltre quelli previsti dalla legge regionale n. 35 del 2006, che i
candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alla realizzazione del progetto; in tal
caso, l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto. L’introduzione dei requisiti
aggiuntivi (es: particolari titoli di studio e/o professionali, particolari abilità, possesso di patente auto,
uso computer, lingue straniere…) deve essere adeguatamente motivata, esplicitandone le ragioni in
relazione alle attività previste dal progetto. In nessun caso potrà prevedersi, tra i requisiti, la residenza in
un determinato comune. E’ consigliabile individuare requisiti facilmente verificabili attraverso
certificazioni, come ad esempio i titoli di studio.
20. Indicare l’ammontare delle eventuali risorse finanziarie aggiuntive che l’ente intende destinare in
modo specifico all'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio. Si tende a valorizzare
progetti con risorse finanziarie aggiuntive da certificare, intese come spese sostenute dall'ente per servizi
direttamente fruiti dai giovani o per beni che durante o al termine del servizio verranno concessi in
esclusiva disponibilità del giovane. Non sono computate le spese per beni strumentali di ogni tipo
necessari per lo svolgimento del servizio.
21. Elencare le risorse tecniche e strumentali necessarie alla realizzazione del progetto, evidenziandone
la adeguatezza rispetto agli obiettivi. E’ necessario porre particolare attenzione alla compilazione della
presenta voce, atteso che la sua omissione è motivo di non accoglimento del progetto. Si ricorda che
essa è strettamente collegata agli obiettivi fissati alla voce 6 e alle azioni previste alla voce 7 della
scheda.
Caratteristiche delle conoscenze acquisibili
22. Specificare le competenze utili alla crescita professionale dei giovani acquisibili con la
partecipazione alla realizzazione del progetto. Le predette competenze devono essere attinenti al
progetto, certificate e riconosciute. Qualora l’ente che certifica o riconosce le competenze acquisite sia
terzo rispetto a quello proponente il progetto, occorre e produrre copia degli appositi accordi, la cui
stipula deve avvenire prima della presentazione del progetto. Pertanto, qualora i predetti accordi all’atto
della presentazione del progetto non siano stati ancora perfezionati è opportuno non indicare nulla,
attesa l’irrilevanza ai fini del progetto degli accordi in itinere e delle semplici promesse.
Formazione generale dei giovani
23. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di
realizzazione del progetto.
24. Specificare le modalità con cui la formazione è effettuata, specificando se la formazione viene svolta
direttamente dall’ente o da enti diversi dall’ente titolare del progetto, ma effettuata nell’ambito
provinciale della sede di attuazione del progetto.
25. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo individuato per i giovani e le tecniche che
si prevede di impiegare per attuarlo.
26. Specificare i contenuti della formazione generale dei giovani facendo riferimento alle caratteristiche
e all’ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell’obiezione di
coscienza, ad aspetti di educazione civica, protezione civile, legislazione e cultura del servizio civile
nazionale e regionale quali la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionali con mezzi non
violenti, ai diritti umani e alle diverse forme di partecipazione attiva alla vita della società civile.
27. Indicare la durata della formazione generale che complessivamente non può essere inferiore alle
30 ore e non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es. giorni, settimane, mesi). E’
attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 30. La formazione
dei giovani è obbligatoria per cui l’assenza della stessa o anche una durata inferiore al minimo stabilito
comporta la reiezione del progetto.
Formazione specifica dei giovani
28. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di
realizzazione del progetto.
29. Specificare le modalità di svolgimento della formazione.
30. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo per i giovani i e le tecniche che saranno
impiegate per attuarlo.
31. La formazione specifica dei giovani varia da progetto a progetto secondo il settore di intervento e le
peculiari attività previste dai singoli progetti. Essa concerne tutte le conoscenze di carattere teorico
pratico legate alla specifiche attività previste dal progetto e ritenute necessarie dall’ente per la
realizzazione dello stesso, nonché l’organizzazione e missione dell’ente e le normative sulla sicurezza
dei luoghi di lavoro.
32. Indicare la durata della formazione specifica che non può essere inferiore alle 20 ore. La durata,
quindi, non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es. giorni, settimane, mesi). E’
attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 20. La formazione
specifica dei giovani è obbligatoria per cui l’assenza della stessa, o una durata che risulti inferiore al
minimo stabilito di 20 ore comporta la reiezione del progetto.
Altri elementi della formazione
33.
Indicare se almeno una (se sono più di una indicarle tutte) delle figure previste per la gestione
del servizio civile – diversa dall'operatore di progetto di cui al punto 16 – ha frequentato nell'ultimo
anno (2012 – 2013) il corso di formazione o aggiornamento programmato da regione Toscana o si
impegni a parteciparvi entro l'anno 2013).
34.
Indicare se l'ente si impegna a fare partecipare i giovani del progetto alla formazione aggiuntiva
programmata dalla regione Toscana nell'anno di realizzazione del progetto.
35.
Indicare se nel bando al quale si partecipa con il progetto sono stati presentati progetti per un
numero complessivo di posti inferiore al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza
(130 posti per la prima categoria, cinquanta per la seconda categoria, venti per la terza categoria).
36.
Indicare se l'ente si impegna a fare partecipare i giovani (senza oneri economici a carico dei
giovani) del progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività che la regione Toscana effettuerà
nell'anno di realizzazione del progetto.
37.
Indicare se vi è coprogettazione specificando gli enti che coprogettano, il relativo RT, la
categoria di appartenenza e l'indicazione se trattasi di ente pubblico o privato. Allegare inoltre l'accordo
sottoscritto da tutti gli enti in coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila.