Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI SERVIZIO CIVILE TOSCANA Indirizzo: Piazza dei Ciompi, 11 - 50157, Firenze Recapito Telefonico (sede operativa di Empoli): 0571/82718 E-Mail: [email protected] Sede Locale/ Associazione Socia a cui far pervenire la domanda: Denominazione: Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina Indirizzo della sede: piazza della Libertà 14, 57023 Cecina (LI) Recapito telefonico: 0586-684929 E mail: [email protected] Responsabile della sede: Bucalossi Valentina 2) Codice regionale: RT 1C00007 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16) i. ii. iii. iv. v. vi. NOME E COGNOME:Eva Fedi DATA DI NASCITA:04.09.1962 CODICE FISCALE:FDEVEA62P44E625S INDIRIZZO MAIL:[email protected] TELEFONO:347-9632671 CURRICULUM VITAE E COPIA DOCUMENTO IDENTITA' E CODICE FISCALE DA ALLEGARE ALLA SCHEDA PROGETTO 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): vii. NOME E COGNOME: Valentina Bucalossi CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: IN RETE PER TUTTI! 4) Settore di intervento del progetto: “a) tutela dei diritti sociali e di cittadinanza delle persone, anche mediante la Allegato B) collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale;” 4bis) Codice identificativo dell'area di intervento: codice AREA GEN 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: La zona di attuazione del progetto è costituita da numerose comunità, distribuite su un territorio con una conformazione geografica disomogenea: litoranea, collinare, insulare, urbana e rurale: la Bassa Val di Cecina e l’Area Livornese. I comuni della Bassa val di Cecina sono 10: Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona e Castagneto Carducci (che insistono sulla provincia di Livorno); Santa Luce, Castellina Marittima, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo e Casale Marittimo (che insistono sulla Provincia di Pisa). L’Area Livornese comprende i tre comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola. Gli Abitanti della Bassa val di Cecina sono 81.055, gli abitanti del Livornese sono 178.415 così distribuiti per fasce di età (fonte ISTAT 1° Gennaio 2013). Popolazione residente 10 Comuni della Bassa Val di Cecina al 1° Gennaio 2013 (dati ISTAT) suddivisa per le seguenti classi di età: Classi Età Residenti % 0-9 6549,00 6238,00 7255,00 11012,00 12986,00 10862,00 10653,00 9034,00 6418,00 81055,00 0,08 0,08 0,09 0,14 0,16 0,13 0,13 0,11 0,08 1,00 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80+ Totale Popolazione residente nella zona Livornese al 1° Gennaio 2013 (dati ISTAT) suddivisa per le seguenti classi di età: Classi di età 0-9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80+ Totale residenti % 14962,00 13983,00 16488,00 25449,00 28857,00 23472,00 23521,00 18483,00 13200,00 178415,00 0,08 0,08 0,09 0,14 0,16 0,13 0,13 0,10 0,07 1,00 Allegato B) Il progetto riguarda ambiti dell’intero arco di vita della persona: Infanzia, Adolescenza, Terza Età e si sviluppa attraverso la promozione della cultura dei diritti, l’educazione alla legalità,l’inclusione e la cittadinanza attiva. Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina intende avvalersi delle competenze specifiche delle Associazioni Socie per la realizzazione del progetto: ARCI Bassa Val di Cecina; UISP Terre EtruscoLabroniche; AUSER Cecina-Riparbella e ARCI Livorno. Inclusione sociale e Cittadinanza attiva Dalla tabella precedente si evince che nell’area interessata più di un quarto della popolazione è al di sotto dei 30 anni. ARCI Bassa Val di Cecina opera sin dagli inizi degli anni ‘90 nel settore minori come agenzia educativa con diversi animatori e operatori per l’infanzia di notevole profilo professionale e di lunga esperienza. Da questa esperienza pensiamo che la scuola non abbia le risorse sufficienti, neanche in termini di tempo, per essere di reale sostegno alle disparità educative degli alunni e tanto meno per arginare i gravi problemi di socializzazione e integrazione che i bambini devono affrontare nella società odierna. In particolare nei soggetti a rischio di abbandono scolastico quali bambini e adolescenti con disagi di vario genere anche prodotti dalle famiglie e bambini stranieri ormai presenti in notevole percentuale nelle scuole cittadine. Inoltre siamo convinti che i bambini e gli adolescenti debbono avere a disposizione risorse e spazi diversi dall’aula scolastica. Il Contesto scolastico nel territorio di riferimento presenta questa situazione: SCUOLE COMUNI LIVORNO CAPRAIA ISOLA COLLESALVETTI BIBBONA CASTAGNETO CECINA ROSIGNANO CASALE CASTELLINA GUARDISTALLO MONTESCUDAIO RIPARBELLA SANTA LUCE TOTALI INFANZIA PRIMARIA 57 1 8 1 3 8 10 1 1 1 1 1 28 32 1 5 1 2 4 6 1 1 1 1 17 SECONDARIA I GRADO 10 1 2 1 2 2 2 1 1 1 1 11 SECONDARIA II GRADO. 18 8 3 11 TOTALI 117 3 15 3 7 22 21 1 3 1 2 3 3 66 Allegato B) Alunni frequentanti le scuole del territorio Livorno Infanzia Primaria Sec. I grado Sec. II Grado 3632 6499 4054 7251 Capraia Isola 4 12 7 0 Collesalvetti 470 4106 733 7244 437 4498 0 7251 Bibbona 83 133 95 0 Castagneto 218 326 212 0 Tot.Area Livornese Cecina 827 1124 821 2265 Rosignano 575 1192 698 1268 Casale 60 0 0 0 Castellina 44 69 62 0 Guardistallo 0 120 0 0 Montescudaio 0 0 68 0 Riparbella 40 55 0 0 Santa Luce Tot.Area BVCecina 40 1887 90 3109 53 2009 0 3533 Totali 5993 10353 6507 10784 Alunni stranieri frequentanti le scuole del territorio per zone Infanzia N° alunni stranieri Primaria N° % su alunni totale stranieri Sec. I Grado N° % su alunni totale stranieri Sec. II Grado N° % su alunni totale stranieri 7,3 519 8 374 8,63 406 5,7 Area Bassa Val 138 di Cecina 12,3 261 9,2 194 10,67 314 9,1 281 4,69 780 7,54 568 8,73 720 6,68 % su totale Area Livornese 143 Totali Alunni disabili frequentanti le scuole del territorio per zone Primaria Area Livornese Sec. II Grado N° alunni disabili % su totale N° alunni disabili % su totale N° alunni disabili % su totale 204 3,2 159 3,7 156 2,2 3,2 52 2,9 110 3,3 2,85 211 3,25 266 2,5 Area Bassa Val di 90 Cecina Totali Sec. I Grado 294 Non ci sono dati disponibili sulla frequenza dei disabili presso le scuole dell’infanzia. Il fenomeno del disagio scolastico, misurato attraverso indicatori quali l’insuccesso ed il ritardo, rappresenta una delle aree più sensibili per l’universo giovanile, perché ne influenza in maniera significativa l’inserimento nella realtà sociale ed economico lavorativa. Allegato B) Indicatore Disagio scolastico (Fonte Osservatorio Scolastico Provinciale) Scuola Sec.I Grado Tasso di Bocciatura Tasso di Ritiro Scuola Sec.II Grado Tasso di Bocciatura Tasso di Ritiro Nazionalità Italiana Straniera 3,2 8,3 0,5 2,8 Zona Livornese 3,8 0,9 Bassa Val di Cecina 4 0,2 Nazionalità Italiana Straniera 12,2 22 3,2 6,5 Zona Livornese 11,9 4,5 Bassa Val di Cecina 12,2 2,2 Indice di ritardo scolastico nelle scuole secondarie II grado (Fonte Osservatorio Scolastico Provinciale) Zona Ritardo In Pari In Anticipo Livornese Bassa Val di Cecina 30,6 67,7 1,7 31 68,5 0,6 Le cause riconducibili a questa situazione possono essere riassunte in: mancanza di motivazione dei ragazzi nello studio, dipendente non solo da loro stessi ma anche dai metodi di insegnamento e dalle famiglie, difficoltà di relazione con gli altri compagni. L’assistenza in questo ambito è pensata in favore di persone disabili (fisici e psichici) e minori in difficoltà scolastica per favorire la loro integrazione nella vita di tutti i giorni e nelle loro attività quotidiane. Nella nostra società ed in maniera visibile sul nostro territorio è evidente la carenza di contesti in cui i giovani possano fare esperienza di cittadinanza attiva, in questo senso una parte del presente progetto ha lo scopo di sviluppare tale sensibilità e di esercitarla attraverso un processo di formazione/azione finalizzato a rendere i giovani partecipi di aspetti quali legalità ed attività culturali in genere. Arci Solidarietà Livorno opera da anni in contesti quali il “protagonismo giovanile” finalizzato a processi di inclusione e contrasto del disagio proprio della fascia giovanile attraverso Radio Cage. Radio Cage è la web radio con cui vogliamo rilanciare il protagonismo giovanile sul territorio, offrendo uno spazio in cui ognuno potrà ascoltare musica di qualità, incontrare altre persone, discutere del nostro territorio, condividere punti di vista e promuovere gratuitamente le proprie proposte e iniziative musicali e culturali. Radio Cage è così come i giovani vorranno che sia: ognuno potrà avere sul suo portale web uno spazio sul quale esporre il suo blog, le sue foto, la sua musica; ognuno potrà liberamente accedere al forum per avviare discussioni o partecipare a quelle già in atto. Radio Cage è soprattutto un luogo in cui ritrovarsi per dar vita a un progetto collettivo: per valorizzare, nell'ambito di una dimensione comunitaria, l'entusiasmo e la volontà di tutti coloro che sono interessati a mettere il proprio impegno, il proprio ingegno e la propria partecipazione a un percorso che intende imprimere uno slancio alla vita sociale, culturale e civile del nostro territorio; per avere una nuova casa in cui condividere con altre persone la costruzione di prospettive per il futuro. Allegato B) Un tassello importante legato alle buone pratiche di inclusione e cittadinanza attiva sviluppate su Livorno riguarda le azioni messe in campo per i detenuti della Casa Circondariale “Le Sughere”. Attualmente La Casa Circondariale “Le Sughere” può ospitare al massimo 180 unità, tale numero è dovuto allo “spopolamento” del 2011 dopo la chiusura di alcuni padiglioni per motivi di carenze strutturali. A tal proposito si riporta uno stralcio dal Rapporto dell’Osservatorio Detenzioni della Associazione Antigone del 2011 sul Carcere di Livorno: “[...]NODI IDENTIFICATIVI E PROBLEMATICI: - STRUTTURA La struttura mostra evidenti segni di deterioramento causati sia dall'utilizzo di materiali di scarsa qualità al momento della costruzione (1984) sia dalla mancanza di interventi di manutenzione. In molte parti dell'istituto sono visibili importanti macchie di umido che, oltre a rendere insalubri gli ambienti, corrodono le pareti. Oltre che conservato in cattive condizioni, l'istituto è oltremodo sovraffollato. L'alto numero dei detenuti, unito all'insufficienza delle risorse economiche stanziate a livello ministeriale, e al deficit di organico, rendono le condizioni di vita all'interno dell'istituto altamente critiche. Sono ridotte al minimo le attività ricreative e le attività trattamentali, non vi è fornitura di beni di prima necessità (lampadine, mercedi), le lenzuola vengono cambiate una volta al mese, i materassi sono rotti, consumati, sporchi, ma continuano ad essere utilizzati a discapito di qualsiasi regola igienica. Malattie come la scabbia e la tubercolosi sono in continuo aumento. Diverse parti dell'edificio sono fatiscenti o prive di idonei interventi di manutenzione. L'ascensore-montacarichi è rotto da 5 mesi, e non è sufficientemente ampio da contenere una barella. Di conseguenza, in caso di necessità, i detenuti vengono portati al piano inferiore “a braccio” passando per una rampa di scale stretta e resa sdrucciolevole da parti di intonaco che finiscono sul pavimento a causa dell'umidità o dell'incuria. - CONDIZIONI MATERIALI: La gran parte delle celle misura 5 m x 3m e contiene 3 detenuti. Le celle grandi misurano circa 40 mq e sono abitate da 5 detenuti. La superficie delle celle è per lo più occupata dai letti a castello a tre piani. Nelle sezioni più affollate le docce sono insufficienti (es. 2 docce per 67 detenuti), visibilmente danneggiate, con evidenti segni di muffa alle pareti, le porte non si chiudono e sono quasi completamente coperte di ruggine[...]”. Attualmente ci sono 4 sezioni attive ( due ex femminili, una transito e una ex semilibero) e si attende a breve l’apertura di un nuovo padiglione. Il 57/60% dei detenuti è straniero. Il 36/38% dei detenuti è tossicodipendente. Da un progetto di Arci Solidarietà Livorno in collaborazione con la locale Casa Circondariale “Le Sughere”, oltre 7 anni fa, nasce “Il laboratorio Gatta Buia”: un laboratorio di sovrastampa digitale a caldo su qualsiasi tipo di tessuto, di creazione ed elaborazione loghi o di riproduzione di scritte, immagini fotografiche e quant’altro su maglie, felpe, cappellini, shoppers, portadocumenti, cuscini, trapunte etc. La tecnologia usata si pone in alternativa alla tradizionale stampa serigrafica offrendo prodotti artigianali ma con standard qualitativi elevati; una tecnica altamente professionale e richiesta sul mercato e che ci consente, grazie anche al recente ampliamento del laboratorio di poter lavorare sia su piccolissime quantità così come su commesse più corpose, utilizzando tecniche di sovrastampa a intaglio e transfer a toner. Si tratta infatti di un tipo di produzione versatile e che può rispondere pienamente alle esigenze di aziende, enti pubblici, associazioni che intendano personalizzare gadget per campagne o eventi particolari ( sportivi,culturali ecc…). Il progetto prevede infatti, la costruzione di una rete di soggetti pubblici e privati possibili fruitori del laboratorio che già in fase progettuale potranno presentare richiesta di forniture. Inoltre, è stata realizzata una linea di prodotti (magliette e altri tipi di gadget) con il marchio registrato “Gatta Buia”, ideato dagli stessi detenuti, di cui Arci Solidarietà si è incaricata della commercializzazione e che ormai da anni è presente in alcune fiere dell’artigianato in Toscana Allegato B) con eccellenti risultati. Il Laboratorio impiega unicamente persone con un rapporto problematico con la giustizia: detenuti, ex detenuti, arresti e detenzione domiciliare, art.21. Gatta Buia non è solamente un luogo di lavoro e produzione. Il laboratorio ha una sua centralità all’interno della dimensione associativa di Arci Solidarietà Livorno e, dunque, le persone inserite partecipano attivamente alla vita dell’Associazione, alla costruzione di percorsi ed occasioni ridefinendo il senso di appartenenza e cittadinanza nel territorio. Sport di Cittadinanza Sul territorio di intervento si trovano varie strutture usufruibili per lo svolgimento di sport, attività ludico-ricreative e attività motoria. Generalmente sono identificabili con gli Impianti Sportivi comunali e privati ad uso pubblico e con le scuole pubbliche e private, normalmente dotate di spazi più o meno idoneamente adibiti a tali attività. Tabella relativa agli Impianti Sportivi: IMPIANTI MONODISCIPLINARI 3 3 1 1 2 1 1 9 1 1 1 6 16 1 3 2 6 9 1 1 1 1 1 1 43 5 2 1 1 8 6 5 1 1 1 1 1 1 34 15 1 3 1 11 10 12 1 3 1 1 1 1 61 STADIO IMPIANTI POLIVALENTI TOTALI PALESTRE LIVORNO CAPRAIA ISOLA COLLESALVETTI BIBBONA CASTAGNETO CECINA ROSIGNANO CASALE CASTELLINA GUARDISTALLO MONTESCUDAIO RIPARBELLA SANTA LUCE PISCINA COMUNI PALASPORT IMPIANTI 1 1 1 1 4 TOT. 43 4 9 2 23 26 29 3 5 3 4 3 3 157 Una indagine multiscopo dell’Istat sulla pratica sportiva evidenzia i seguenti fattori: percentuale della popolazione che pratica sport o attività fisica in modo organizzato Zona di riferimento Dato nazionale di cui in modo pratica sport o attività fisica in modo autonomo non pratica né sport né attività motoria (sedentari) non risponde totale continuativo saltuario 29,95 19,5 10,5 29,15 40,6 0,3 100 30,2 20,1 10,1 28,4 41,0 0,4 100 Allegato B) Indicatori % della popolazione che pratica sport o attività motoria % della popolazione che pratica sport o attività motoria tesserata UISP Risultati 59.1% della popolazione pratica sport o attività motoria 8,1% della popolazione pratica sport o attività motoria con UISP Terre Etrusco Labroniche Un’indagine svolta tra i tesserati dell’UISP da parte di Publica ReS (una società unipersonale del gruppo Swg, interamente dedicata alle pubbliche amministrazioni, alla comunicazione pubblica, alle multiutility, agli enti locali, all’associazionismo economico, ambientale e sociale, ai diversi soggetti che operano nel territorio) mette in luce un mondo variegato, composto da persone con varie caratteristiche socio-anagrafiche, che praticano lo sport con diverse modalità, lo interpretano secondo tante diverse concezioni e si atteggiano in modi differenti verso l’organizzazione. L’analisi dei dati tuttavia permette, sintetizzando la moltitudine di opinioni raccolte, di individuare alcuni tratti peculiari della base degli iscritti all’UISP. Gli sportivi si avvicinano all’UISP per motivi di vario tipo, in molti casi per le stesse ragioni che possono spingere ad iscriversi a società sportive non affiliate. Vi sono però delle caratteristiche distintive dell’UISP che attirano espressamente una parte degli atleti. Si tratta principalmente delle qualità dell’offerta e i contenuti prezzi d’iscrizione. In generale, i tesserati considerano l’UISP portatrice soprattutto di due ruoli: • sportivo – l’offerta della possibilità di praticare lo sport in ambito non competitivo • sociale – la promozione di stili di vita attivi; la promozione dell’inclusione di soggetti diversamente abili o socialmente emarginati, campagne contro il doping, per la prevenzione dell’obesità infantile ecc. La Commissione Europea nel 2007 ha pubblicato il Libro Bianco dello Sport e in quel documento utilizza l’espressione stabilita dal Consiglio d’Europa nel definire lo sport: “Sport è qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di manifestazioni a tutti i livelli” Lo sport, quindi, come grande valore sociale per favorire le relazioni e la convivenza tra i popoli. Lo “Sportpertutti” è diventato un concetto egemone nella cultura sportiva e motoria, ne richiamano l’importanza ormai tutti, i Ministeri, il CONI, le Regioni, gli Enti Locali perché ne colgono il valore di portatore di benessere individuale e collettivo. La nostra proposta di “Sportpertutti” vuole intercettare quella fascia di popolazione di sedentari implementando il complesso delle sue attività ludiche, motorie, sportive attraverso lo sviluppo della rete di associazioni sportive e il coinvolgimento di polisportive e circoli affiliati (n° 175 nel 2013). La nostra proposta risponde ai bisogni espressi dal sistema di welfare del territorio: l’inclusione dei portatori di diverse abilità (242 coinvolti nelle nostre attività), degli anziani (1159 praticanti nel 2013); l’integrazione dei migranti, la tutela dell’infanzia e della genitorialità consapevole (420 minori tra 0-6 anni e 250 tra genitori e nonni sono stati coinvolti nella pratica dell'attività “Primi Passi” – dati 2013; 206 minori tra 4-12 anni praticanti i “Centri Estivi: Sport, Gioco e Avventura” – dati 2013); la prevenzione dell’obesità infantile; il diritto alla pratica motoria nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria (816 alunni coinvolti nei Nidi e nella Scuola dell’Infanzia; 3356 alunni coinvolti nella Scuola Primaria). Tutto ciò viene svolto col fine di contribuire a sviluppare e sostenere una diversa cultura del movimento, della pratica motoria, dello sport intesi come valore e come strumento di crescita umana e miglioramento della salute collettiva. In questo contesto i volontari del SCN avranno la possibilità di manifestare la propria capacità di auto-organizzazione e di gestione delle dinamiche relazionali promuovendo una diversa cultura dello sport in un territorio vasto e molteplice. La proposta educativa per l’infanzia del Comitato territoriale UISP Terre Etrusco-Labroniche propone attività motorie in piscina, in palestra e all’aria aperta, a neo madri e neo padri insieme con i loro bebè, alle bambine e ai bambini nella scuola o nell’extrascuola. La nostra proposta educativa ha in mente il Allegato B) bambino del possibile, che vive il proprio corpo e sa reinventarlo perché dotato di conoscenze motorie flessibili e trasferibili. Il corpo del possibile si progetta, si conosce, si pensa, sa entrare in sintonia con l’ambiente ed in relazione con altri corpi, è un corpo che potrà dedicarsi allo sport, al gioco, all’avventura o a saperi espressivi o di benessere. Le bambine e i bambini del possibile sono quelli che incontrano adulti insieme ai quali apprendere, che hanno giocato da bambini e che sanno giocare da grandi. Questa proposta educativa per l’infanzia si basa sugli studi e sulle sperimentazioni dei ricercatori UISP, è continuamente aggiornata nei metodi e nelle didattiche. Svolgere attività motorio - sportiva significa per le persone anziane avere un’opportunità estremamente importante per il benessere fisico, ma anche psicologico: in questo senso lo sport viene inteso anche come un attività sociale che tende al divertimento ed al benessere in una dimensione socializzante. Nessuno dovrebbe essere escluso da queste occasioni, nemmeno coloro che per difficoltà di varia natura si trovano a vivere una condizione di passività , magari a rischio di esclusione: pertanto diventa strategico offrire a queste persone possibilità di partecipare attivamente a momenti organizzati in quanto assumono la connotazione di spazi altamente socializzanti. Attività e Servizi di sostegno alla popolazione over 60 Dalla tabella relativa alla popolazione residente si evince che in BVC il 32,3% ha un’età compresa tre i 60 e i 99 anni e lo 0,03 è ultracentenaria. Dal Dossier Statistico 2012 sulla qualità sociale della provincia di Livorno si ottengono i seguenti dati per la Bassa Val di Cecina (Anni 2009-2010 - dati al 01/01): Il numero di Anziani fragili a rischio altissimo di non autosufficienza è stimato in 2.875 unità di cui 1.153 maschi e 1.722 femmine. Il tasso di fragilità degli anziani (anziani fragili a rischio non autosufficienza per 100 anziani) è del 15,8% e il tasso di non autosufficienza (anziani non autosufficienti per 1000 anziani) è del 86,3% così distribuito: 27% lieve; 21,7% moderata; 34,9% grave. In questa situazione si deve fare i conti anche con il bisogno di solidarietà in una società che invecchia e nella quale i cambiamenti che si verificano nel lavoro e nella famiglia, costringono un numero sempre più crescente d’anziani, sempre più soli, a chiedere aiuto. AUSER Cecina-Riparbella risponde a questi bisogni con varie iniziative di supporto alla popolazione over del territorio: • Accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e fare la spesa • Consegna pasti a domicilio a persone indigenti. • Filodargento,contatti telefonici con Soci e non, allo scopo di coordinare attività molteplici. • Attività di aggregazione sociale con feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni, vacanze al mare; • Vigilanza scolastica davanti e dentro le scuole elementari e medie del territorio; • Nonno Point – PAAS (digital divide – informatizzazione over 65). Allegato B) Di seguito riportiamo una tabella in cui vengono riassunti gli indicatori di partenza su cui si basa il progetto con i relativi risultati ottenuti nell’anno 2013. INDICATORI Inclusione sociale e cittadinanza attiva Risultati Numero persone diversamente abili e minori che usufruiscono del servizio offerto inviati dall’ASL 6 13 Numero persone diversamente abili e minori che usufruiscono del servizio offerto in modo diretto 16 Numero ore apertura dopo scuola (mensili) 42 Numero utenti che richiedono il servizio 20 Numero utenti sostegno linguistico 3 Contesti per la promozione della cittadinanza attiva 4 1 giorno/6 ore Numero giorni/ore di diretta 4/5 a settimana Numero articoli sul sito 160/180 per gli articoli; Numero contatti sito web 400/500 nel giorno della diretta Numero “utenti” del laboratorio “Gattabuia” 3/4 per turno (due turni tutti i giorni) Commesse per il laboratorio “Gattabuia” 2 Allegato B) Sport di Cittadinanza % della popolazione che pratica sport o attività motoria 59,1% della popolazione che pratica sport o attività motoria nella zona di riferimento % della popolazione che pratica sport o attività motoria tesserata UISP 8,1% della popolazione che pratica sport o attività motoria tesserata UISP Terre Etrusco-Labroniche N° di diversamente abili coinvolti nelle attività UISP; 242 diversamente abili coinvolti nelle nostre attività; % di tesserati stranieri tra quelli residenti. 10% tesserati stranieri tra i residenti % della popolazione 0-30 anni che pratica sport o attività motoria 24,3% della popolazione tra 0-30 anni % della popolazione oltre i 55 anni che pratica sport o attività motoria 23% della popolazione oltre i 55 anni Km percorsi per accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e fare la spesa N° pasti consegnati a domicilio a persone indigenti Sostegno alla Popolazione over 60 N° contatti telefonici con Anziani, allo scopo di coordinare attività molteplici Km 185.000 20 pasti al giorno x 360 giorni 30 contatti al giorno per 360 giorni 90 N° Attività di aggregazione sociale (feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni, vacanze al mare) 76 N° Anziani partecipanti al Nonno Point – PAAS (digital divide – informatizzazione over 65) Allegato B) Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati nella tabella precedente: CRITICITÀ/BISOGNI Criticità 1. Carenza di spazi educativi e di aggregazione intesi come luoghi fisici in cui persone diversamente abili (fisici e psichici) e i minori possano ritrovarsi per svolgere attività Criticità 2. Fenomeni di abbandono scolastico Criticità 3. Inclusione sociale e Attività extrascolastiche cittadinanza attiva Criticità 4. Sostegno Linguistico Criticità 5. Richiesta di maggiore diffusione della web radio Criticità 6. Richiesta di azioni nelle politiche di inclusione sociale Criticità 7. Contesti promotori di cittadinanza attiva e attività culturali Criticità 8. popolazione che non pratica né sport né attività motoria (sedentari) Criticità 9. Richiesta di azioni nelle politiche di inclusione sociale Sport di Cittadinanza Criticità 10. Richiesta di azioni nelle politiche giovanili e per l’infanzia Criticità 11. Richiesta di azioni nelle politiche per gli anziani Criticità 12. Anziani fragili e non autosufficienti Sostegno alla Popolazione over 60 Criticità 13. Richiesta di attività di aggregazione sociale INDICATORI MISURABILI Numero persone diversamente abili (fisici e psichici) e minori che usufruiscono del servizio “doposcuola”. Numero ore apertura “doposcuola”. Numero di utenti che richiedono il servizio. Numero utenti che richiedono il servizio n° Ore di diretta radiofonica n° Pubblicazioni di articoli sul sito web n° contatti giornalieri al sito web n° utenti del Laboratorio “Gattabuia” n° commesse per la produzione Numero iniziative di promozione culturali Incremento del 1% della popolazione che pratica sport o attività motoria. Incremento del 1% del numero complessivo di inserimenti di diversamente abili coinvolti nelle attività; Incremento del 1% del numero complessivo di stranieri coinvolti nelle attività. Incremento dell'1% del numero complessivo di persone in età < 18 anni coinvolte dalle attività. Incremento dell'1,5% del numero complessivo di persone in età > 60 anni coinvolte dalle attività di promozione sociale, di attività fisica adattata e ginnastiche dolci. Km percorsi per accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e fare la spesa N° pasti consegnati a domicilio a persone indigenti N° contatti telefonici con Anziani, allo scopo di coordinare attività molteplici N° Attività di aggregazione sociale (feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni, vacanze al mare) N° Anziani partecipanti al Nonno Point – Allegato B) PAAS (digital divide – informatizzazione over 65) Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: Destinatari diretti Minori con difficoltà scolastiche dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole medie superiori, inviati e certificati dalla ASL oppure che richiedono il servizio in modo diretto Inclusione sociale e cittadinanza attiva Persone diversamente abili (fisici e psichici), inviati e certificati dalla ASL oppure che richiedono il servizio in modo diretto Cittadini, studenti delle scuole medie inferiori e superiori, altre associazioni del territorio Giovani del territorio Detenuti, ex detenuti, arresti e detenzione domiciliare, art.21. La popolazione sedentaria e con limitate possibilità di accesso alla attività fisica organizzata, con particolare riguardo alla fascia di età: • dell’infanzia-adolescenza (bambini e bambine su Centri Estivi:Gioco Sport e Avventura; su Progetti nelle scuole primarie; su Progetto Ragazzinsieme; neonati e neonate su PrimiPassi); • degli anziani • dei diversamente abili • dei migranti Sport di Cittadinanza Sostegno alla Popolazione over 60 La popolazione over 60 del territorio con particolare attenzione agli Anziani fragili e non autosufficienti. Beneficiari indiretti La cittadinanza ed il territorio, in particolare le istituzioni scolastiche ( docenti, operatori culturali delle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie) e le famiglie dei minori stessi. La cittadinanza ed il territorio in termini di qualità della vita, aumento della solidarietà e coesione sociale; le famiglie degli stessi in termini di supporto assistenziale, benessere e integrazione sociale. Cittadinanza e istituti scolastici che vedranno ampliata l’offerta culturale del territorio La cittadinanza ed il territorio La cittadinanza ed il territorio e in particolare l’Istituzione Carceraria e le famiglie Famiglie dei destinatari, insegnanti, servizi sanitari di zona e – in senso estensivo – l'intera collettività. La cittadinanza ed il territorio in termini di qualità della vita, aumento della solidarietà e coesione sociale; le famiglie degli stessi in termini di supporto assistenziale, benessere e integrazione sociale. 6) Obiettivi del progetto: CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1. Carenza di spazi educativi e di aggregazione intesi come luoghi fisici in cui persone diversamente abili (fisici e psichici) e i minori possano ritrovarsi per svolgere attività OBIETTIVI INDICATORI Obiettivo 1. Rispondere alle domande di spazi aggregativi con l’implementazione del servizio “doposcuola” Indicatore 1 Numero persone diversamente abili (fisici e psichici) e minori che usufruiscono del servizio “doposcuola”. Ex ANTE 1.1 13 persone diversamente abili e minori che usufruiscono del servizio offerto inviati Ex POST 1.1 18 persone diversamente abili e minori che usufruiscono del servizio offerto inviati Allegato B) Criticità 2. Fenomeni di abbandono scolastico Criticità 3. Attività extrascolastiche Criticità 4. Sostegno Linguistico Criticità 5. Contesti promotori di cittadinanza attiva e attività culturali Criticità 6. Richiesta di maggiore diffusione della web radio Obiettivo 2 Incrementare il bacino d’utenza e promuovere le pari opportunità educative Obiettivo 3 Promuovere nuove attività Obiettivo 4 Promuovere nuove attività Obiettivo 5 Promozione di iniziative culturali Obiettivo 6 Implementazione delle attività della Radio Indicatore 2 Numero ore apertura “doposcuola”. Indicatore 3 Numero di utenti che richiedono il servizio. Indicatore 4 Numero utenti che richiedono il servizio Indicatore 5 Numero iniziative di promozione culturali Indicatore 6.1. n° Ore di diretta radiofonica Indicatore 6.2 n° Pubblicazioni di articoli sul sito web Indicatore 6.3 n° contatti giornalieri al sito web dall’ASL 6 1.2 16 persone diversamente abili e minori che usufruiscono del servizio offerto in modo diretto dall’ASL 6 1.2 20 persone diversamente abili e minori che usufruiscono del servizio offerto in modo diretto 42 48 20 30 3 5 4 iniziative di promozione culturale 7/8 Iniziative culturali legate alla cittadinanza attiva e alla legalità 6.1 1 giorno/6 ore 6.2 4/5 a settimana 6.3.1 160/180 per gli articoli; 6.3.2 400/500 nel giorno della diretta 6.1 2 giorni/8 ore; 6.2 6/7 a settimana; 6.3.1 200/220 per articoli 6.3.2 650/750 nel giorno della diretta 7.1 3/4 per turno (due turni tutti i giorni) 7.2 2 7.1 4/5 per turno (due turni tutti i giorni) 7.2 3 8.1 59,1% della popolazione che pratica sport o attività motoria 8.2 8,1 % della popolazione 8.1 60,1% della popolazione che pratica sport o attività motoria 8.2 9,1% della popolazione Indicatore 7.1. Criticità 7. Richiesta di azioni nelle politiche di inclusione sociale Criticità 8. popolazione che non pratica né sport né attività motoria (sedentari) Obiettivo 7 Implementazione delle attività del laboratorio Obiettivo 8 Incremento della popolazione che pratica sport o attività motoria n° utenti del Laboratorio “Gattabuia” Indicatore 7.2 n° commesse per la produzione Indicatore 8 Incremento del 1% della popolazione che pratica sport o attività motoria. Allegato B) che pratica sport o attività motoria tesserata UISP Terre EtruscoLabroniche. Criticità 9. Richiesta di azioni nelle politiche di inclusione sociale Obiettivo 9 Implementazione politiche di inclusione sociale Indicatore 9.1 Incremento del 1% del numero complessivo di inserimenti di diversamente abili coinvolti nelle attività; Indicatore 9.2 Incremento del 1% del numero complessivo di stranieri coinvolti nelle attività. Criticità 10. Richiesta di azioni nelle politiche giovanili e per l’infanzia Obiettivo 10 Implementazione politiche dell’infanzia e giovanili Indicatore 10 Incremento dell'1% del numero complessivo di persone in età < 18 anni coinvolte dalle attività. Criticità 11. Richiesta di azioni nelle politiche per gli anziani Obiettivo 11 Implementazione politiche per gli anziani Criticità 12. Anziani fragili e non autosufficienti Obiettivo 12 Implementare i servizi per gli Anziani Fragili e non autosufficienti Criticità 13. Richiesta di attività di aggregazione sociale Obiettivo 13 Implementare le attività di aggregazione sociale Indicatore 11 Incremento dell'1,5% del numero complessivo di persone in età > 60 anni coinvolte dalle attività di promozione sociale, di attività fisica adattata e ginnastiche dolci. Indicatore 12.1 Km percorsi per accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e fare la spesa. Indicatore 12.2 N° pasti consegnati a domicilio a persone indigenti Indicatore 12.3 N° contatti telefonici con Anziani, allo scopo di coordinare attività molteplici Indicatore 13.1 N° Attività di aggregazione sociale (feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni, vacanze al mare) Indicatore 13.2 N° Anziani partecipanti al 9.1 242 diversamente abili coinvolti nelle nostre attività; 9.2 10% tesserati stranieri tra i residenti 24,3% della popolazione tra 0-30 anni che pratica sport o attività motoria tesserata UISP Terre EtruscoLabroniche 9.1 +1% dei diversamente abili coinvolti nelle attività UISP; 9.2 11% di tesserati stranieri tra quelli residenti. + 1% della popolazione 0-30anni pratica sport o attività motoria 23% della popolazione oltre i 55 anni +1,5% della popolazione tra 56 anni e più pratica sport o attività motoria 12.1 Km 185.000 12.2 N°20 pasti al giorno x 360 giorni 12.3 N°30 contatti al giorno x 360 giorni 12.1 Km 220.000 12.2 N°25 pasti al giorno x 360 giorni 12.3 N°50 contatti al giorno x 360 giorni 13.1 N°90 13.2 N°76 13.1 N°120 13.2 N°90 Allegato B) Nonno Point – PAAS (digital divide – informatizzazione over 65) Obiettivi rivolti ai volontari: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCR e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socioculturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. • Fornire l’opportunità ai volontari in Servizio Civile di svolgere attività con ricaduta di utilità sociale; • Promuovere il senso di appartenenza e di identificazione nella realtà territoriale, volano ideale per trasmettere valori e obiettivi il cui apprendimento è connaturato ad questa esperienza di vita; • Acquisire una nuova cultura organizzativa e strumenti che possono essere utilizzati in tutti i loro campi lavorativi futuri; • Assimilare la cultura della rete sul territorio, per costruire ruoli ed alleanze fondamentali strumenti nella vita di relazione. Obiettivi specifici del progetto rivolti ai volontari: • fornire ai volontari strumenti necessari per promuovere una professionalità specifica nel settore dell’infanzia dell’adolescenza e della terza e quarta età. • fornire ai volontari un’occasione di formazione e acquisizione di competenze specifiche attraverso una loro crescita individuale in termini personali, pedagogici e di metodo • sviluppare capacità di animazione e gestione di gruppo • sviluppare capacità di progettazione • offrire l’acquisizione di esperienze tecniche specifiche nell’ambito delle attività motorie • dare una professionalizzazione ai partecipanti fornendogli una prima esperienza nel mondo del lavoro • dare ai volontari strumenti ed occasioni per fare un’esperienza utile e nuova sia dal punto di vista umano sia da quello professionale in settori che necessitano sempre di più di personale preparato ed esperto • formazione nel campo dell’assistenza sociale e acquisizione di esperienza nel campo del sociale • acquisire la consapevolezza del diritto alla diversità in un’ottica di eguaglianza, di arricchimento e di scambio paritario • migliorare le capacità relazionali con fasce di popolazione “svantaggiate” o “diverse” • sviluppare la capacità di lavorare in gruppo 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: Allegato B) Obiettivo 1. Rispondere alle domande di spazi aggregativi con l’implementazione del servizio “doposcuola” Incontri di programmazione tra insegnanti, volontari in servizio civile e operatore arci per programmare i metodi ed i contenuti del “doposcuola” che si svolgerà in orario pomeridiano presso la sede dell’arci. Appuntamenti pomeridiani con gli utenti per lo svolgimento dei compiti scolastici, il tutto condotto prevalentemente dai volontari in servizio civile con il supporto di un operatore Arci. Svolgimento dei compiti con la formazione di gruppi di auto aiuto, cioè verranno creati piccoli gruppi di studio i quali dovranno essere il più possibile autonomi nello svolgere i compiti e cercare di risolvere, attraverso il lavoro di gruppo eventuali difficoltà che incontreranno. Approfondimento di alcune materie e argomenti tramite attività laboratoriali. Obiettivo 2 Incrementare il bacino d’utenza e promuovere le pari opportunità educative Gestione ed organizzazione del servizio di informazione e pubblicizzazione dell’attività svolta. Monitoraggio e verifica degli accessi al servizio. Obiettivo 3 Promuovere nuove attività Gestione ed organizzazione del servizio di informazione e pubblicizzazione dell’attività svolta. Monitoraggio e verifica degli accessi al servizio Obiettivo 4 Promuovere nuove attività Obiettivo 5 Promozione di iniziative culturali Gestione ed organizzazione del servizio di informazione e pubblicizzazione dell’attività svolta. Monitoraggio e verifica degli accessi al servizio Ideazione e organizzazione di percorsi didattici per le scuole, mostre, incontri di Operatore esperto in materia di educazione infantile Volontario dell’Associazione esperto in materia di animazione Dirigente del Comitato Arci esperto di comunicazione Operatore esperto in materia di educazione infantile. Volontario esperto in materia di animazione Operatore esperto in materia di educazione infantile e mediazione linguistica Volontario esperto in materia di animazione Operatori esperti in materia di educazione alla NUMERO RUOLO NELL’ATTIVITÀ PROFESSIONALITÀ ATTIVITÀ OBIETTIVO 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.(non prendere in considerazione giovani in servizio civile regionale). Realizzazione dell’attività 1 Realizzazione dell’attività 1 Realizzazione attività e coordinamento 1 Realizzazione dell’attività 1 Realizzazione dell’attività 1 Realizzazione dell’attività 1 Realizzazione dell’attività 1 Realizzazione delle iniziative 2 Allegato B) approfondimento per il territorio, animazioni culturali in collaborazione con altre associazioni del territorio. Obiettivo 6 Implementazione delle attività della Radio Obiettivo 7 Implementazione delle attività del laboratorio Gestione ed organizzazione del servizio. Monitoraggio e verifica Gestione ed organizzazione del servizio. Monitoraggio e verifica legalità e ambito culturale Operatore della Associazione responsabile della Radio Giovani Volontari Dirigente dell’associazione Responsabile del Laboratorio Operatori Esperti in materia di reinserimento sociale Dirigente del Comitato Esperto in comunicazione 1 Realizzazione della attività e coordinamento 2 Realizzazione della attività e coordinamento Realizzazione della attività 1 2 responsabile campagna 1 sviluppatori dei contenuti 4 Esperti UISP Obiettivo 8 Incremento della popolazione che pratica sport o attività motoria Campagna di comunicazione tramite: Manifestazioni,convegni, seminari, stampa, brochure informativi, locandine, pubblicità; capillarizzazione sul territorio delle iniziative: analisi dei bisogni delle aree del territorio. Realizzazione del bilancio sociale: analisi dei dati del tesseramento incontri e questionari Progettazione, coordinamento e gestione delle iniziative: organizzazione iniziative esistenti e organizzazione nuove iniziative grafico pubblicitario dirigenti del Comitato: Direzione e settore Comunicazione dirigenti del Comitato: Area Risorse e Sviluppo e Area Leghe e Attività dirigenti del Comitato: Area Sportpertutti e Area Leghe e Attività Area Risorse e Sviluppo Obiettivo 9 Implementazione politiche di inclusione sociale Individuare e realizzare percorsi di inserimento di soggetti diversamente abili nelle attività normalmente svolte, favorendo lo svolgimento della pratica motoria e sportiva negli stessi luoghi e tempi degli altri partecipanti. A tal fine si potranno prefigurare interventi di sostegno individuale o di gruppo, svolti da operatori formati allo scopo, orientati a favorire la massima partecipazione, integrazione e autonomia. Inserimento di minori figli di migranti in attività sportive gestite dal Comitato territoriale UISP Terre Etrusco-Labroniche e dalle dirigenti del Comitato: Area Sportpertutti e Area Leghe e Attività Dirigenti Società Sportive e Tecnici/Educatori di Discipline Sportive Assistenti Sociali USL; Medici UF Psichiatria e Psichiatria infantile USL realizzatore strumenti campagna committenti campagna Analisi dei database del tesseramento; Predisposizione dei questionari e realizzazione degli incontri Organizzazione, gestione, amministrazione 1 5 2 4 Coordinamento 3 Realizzazione Attività 10 Segnalazione soggetti diversamente abili da inserire; sostegno nelle attività 6 Allegato B) Obiettivo 10 Implementazione politiche dell’infanzia e giovanili Società Sportive o Polisportive affiliate. Individuare e realizzare percorsi di inserimento dei residenti stranieri nelle attività normalmente svolte, favorendo lo svolgimento della pratica motoria e sportiva negli stessi luoghi e tempi degli altri partecipanti. A tal fine si potranno prefigurare interventi di sostegno economico e/o di sostegno individuale o di gruppo, svolti da operatori formati allo scopo, orientati a favorire la massima partecipazione ed integrazione Il Comitato territoriale UISP Terre Etrusco-Labroniche propone l’attività Primi Passi rivolta ai bambini tra 0 e 6 anni con giochi mirati allo sviluppo psicofisico del bambino. Questi sono i nostri principali obiettivi: percezione, scoperta, conoscenza, coscienza e organizzazione del proprio corpo; conoscenza, coscienza e organizzazione degli schemi motori; capacità di esplorare,identificare e distinguere oggetti; conoscenza e coscienza del proprio corpo nel rapporto con l’ambiente; coordinazione dinamica generale; capacità di controllare le proprie azioni nello spazio tempo;rappresentare mentalmente il proprio corpo; sviluppare le competenze espressive e comunicative; organizzare le proprie azioni in relazione ad eventi acustici e ritmici; sviluppo della destrezza; capacità di rilassare il proprio corpo; sviluppare socialità; Pratiche ludiche da realizzarsi in piscina che consentano il superamento della paura dell’acqua ed il riconoscimento della stessa come elemento complementare della vita quotidiana. Sportpertutti a scuola: (GeSti) La trasformazione in legge della Convenzione sui diritti dell’infanzia (L.176/91), lo sviluppo dei progetti “Le città bambine” e dei consigli comunali dell’infanzia hanno sollevato il problema del riconoscimento di un ruolo di cittadinanza attiva dei bambini. La UISP considera la pratica fisica un diritto di cittadinanza da realizzare a partire dall’infanzia e ha maturato Dirigenti del Comitato: Responsabile Area Sportpertutti; Responsabile Area Leghe e Attività; Responsabile Settore Primi Passi Coordinamento 3 Educatori Primi Passi realizzazione delle attività 5 Ostetrica USL sostegno alle gestanti 1 Dirigenti del Comitato: Responsabile Area Sportpertutti e Responsabile Settore Politiche Educative Coordinamento, organizzazione, relazioni con le Direzioni Didattiche 2 Educatori UISP, diplomati ISEF, laureati in Scienze Motorie Riunioni di programmazione, Realizzazione degli interventi nelle classi e delle iniziative 3 Animatori sostegno nella realizzazione delle iniziative 10 Dirigenti del Comitato: Area Sportpertutti e Area Risorse e sviluppo coordinamento, gestione, amministrazione 3 Educatori UISP, assistenti bagnanti, diplomati ISEF e/o laureati in Scienze Programmazione attività; realizzazione attività 9 Allegato B) esperienze diffuse e qualificate in questi ambiti. Si intende accompagnare il bambino nel corso della sua crescita perché sia in grado di costruirsi progressivamente il proprio stile di vita: per stare bene, insieme agli altri, crescere bene, avere autostima, divertirsi, giocare, partecipare, vincere e perdere, essere attivo e protagonista. Impossibile realizzare questi obiettivi senza intervenire sugli ambienti degli individui, quello naturale, quello sociale, quello scolastico. I principali risultati attesi: costruzione di reti territoriali per stili di vita attivi: bambini, genitori, scuole, enti locali; accrescimento della consapevolezza dei bambini destinatari finali ma non unici dell’intervento quali protagonisti delle loro scelte, relazioni, bisogni e modi di soddisfarli; Nell’arco dell’anno scolastico nelle classi delle scuole primarie del territorio nelle ore di educazione motoria attraverso mezzi audiovisivi, cartacei prodotti ad hoc dalla UISP nazionale per le specifiche finalità del progetto nonché attraverso momenti di attività ludico-motoria. Gli interventi degli educatori si basano su moduli adeguati alle esigenze delle varie realtà (classi, sezioni, ecc.) da un minimo di 10 unità didattiche di 50’ ciascuna, da distribuire nell’arco dell’anno scolastico tra ottobre e aprile ad un massimo di un intervento settimanale per classe/sezione della durata di 1 ora, per l’intero arco dell’anno scolastico (32 unità didattiche). Tutte le unità didattiche non seguono un iter precostituito ma saranno calibrate sulle diverse realtà “gruppo/classe” che incontreremo, seguendo la metodologia dell’obliquità e le strategie di masteryng e modeling. Al termine dell’anno scolastico si terrà “La grande festa finale”, dove tutti i bambini partecipanti al progetto, con i loro genitori, giocheranno insieme e verranno presentati i lavori realizzati a scuola durante tutto l’anno. Centri Estivi Gioco, Sport & Avventura : E’ una concreta proposta che pone al centro dell’attenzione il bambino e l’adolescente. Ci proponiamo di coniugare alcune parole chiave dello sportpertutti: gioco e sport, Motorie e della Formazione, Guide Ambientali . Allegato B) ovvero ludicità e divertimento libero, ma anche senso dell’altro, conoscenza e rispetto delle regole. Il progetto incrocia un altro elemento costitutivo dell’attuale proposta UISP: l’Ambiente come opportunità di conoscenza e di rispetto, di attività all’aria aperta, di esplorazione e di avventura I Centri Estivi intendono rispondere a: Esigenze di custodia estiva dei bambini da parte di quelle famiglie che per motivi di lavoro non possono occuparsi personalmente dei figli durante il periodo estivo Necessità di fare conoscere ai bambini e agli adolescenti le possibilità di praticare gli sport legati al mare e al suo ambiente Necessità di offrire ai bambini e agli adolescenti che, per 9 mesi l’anno, vivono i ritmi scolastici, un luogo dove sia possibile: svago, gioco, scoperta di nuovi interessi, socializzazione, movimento libero in ambienti ricchi di stimoli, per scoprire un’autonomia che di frequente viene negata per mancanza di tempo. Gli Obiettivi: Soddisfare le esigenze di gioco, sport, socializzazione dei bambini e degli adolescenti durante l’estate Rispettare i bisogni di gioco collettivo strutturato Avvicinare il bambino e gli adolescenti alla pratica sportiva attraverso il gioco e il divertimento Promuovere l’autonomia del bambino e degli adolescenti Costruire percorsi significativi di conoscenza del proprio territorio attraverso esperienze in ambiente naturale Le sedi dei centri estivi sono in strutture gestitae dall'UISP a Cecina Mare ed a Livorno e da questa attrezzata con materiali e servizi per vivere un'esperienza a contatto con la natura. Le attività sono strutturate su 2 settimane dal Lunedì al Venerdì. L’accoglienza è prevista dalle 08:00 alle 09:00 e alle 17:00 i bambini sono riconsegnati alle famiglie. Laboratori del centro estivo: Canoa, Windsurf, Mountain-bike, Tiro con l’Arco, Giochi in spiaggia e in mare, Giochi in Pineta, Yoga, Laboratorio di Creatività Manuale, Gita con escursione o attività “speciale”. Allegato B) Obiettivo 11 Implementazione politiche per gli anziani Ragazzinsieme: “Ragazzinsieme Esperienze in movimento tra salute, ambiente, cultura e tradizioni” è un Progetto inserito nel Programma Regionale “Guadagnare salute in Toscana. Rendere facili le scelte salutari”è realizzato attraverso una collaborazione interdirezionale della Regione Toscana, con il coinvolgimento di UISP Toscana, seguendo la strategia indicata dall' OMS “La Salute in tutte le politiche”. “Ragazzinsieme” offre l'opportunità a ragazzi ed adolescenti nella fascia di età 9-17 anni di stare insieme una settimana vivendo un'esperienza didattico educativa volta a promuovere stili di vita salutari (corretta alimentazione, promozione dell’attività fisica e del movimento, prevenzione al tabagismo e al consumo di bevande alcoliche), sperimentando in gruppo nuove emozioni, rafforzando le abilità personali e relazionali, nei Parchi e nei luoghi più suggestivi della nostra Regione. Ragazzi e le ragazze vivranno per una settimana una esperienza di immersione totale nella natura tra Escursioni sulle tracce del lupo, alla scoperta dei sapori e degli odori del bosco e attività sportive in ambiente naturale quali l’orienteering e il tiro con l’arco outdoor. Inoltre saranno predisposti dei Laboratori esperienziali sulla vita quotidiana degli uomini preistorici e dei boscaioli. In modo ludico e giocoso scopriranno il borgo medievale di Bibbona sulle tracce degli etruschi, dei romani e dei templari. Il Luogo di svolgimento del Progetto Ragazzinsieme è La Macchia della Magona (http://www.comune.bibbona.li.it/ magona/map.htm): un'Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL), caratterizzata da vegetazione mediterranea, estesa per 1635 ettari nel comune di Bibbona, tra Casale Marittimo e Bolgheri. Presso la” Casetta di Campo di Sasso” sarà allestito un “campo base” di 3/5 tende. L’esperienza di campeggio che proponiamo è estremamente naturale e quindi non ci sarà la possibilità di avere acqua calda. Attività in palestra. Avrà come obbiettivo portare il raggiungimento dell’autonomia intesa come capacità di fare da soli, di essere indipendenti, di Dirigenti del Comitato: Area Risorse e Sviluppo Area Leghe e coordinamento, gestione, amministrazione 4 Allegato B) organizzare lo spazio, di entrare in relazione con il proprio corpo e con quello degli altri, mai intesa in senso assoluto, sempre legata ai propri livelli di possibile autonomia, cioè intesa come coscienza di se stessi e dei propri limiti. In secondo luogo l’apprendimento di tecniche e gesti motori tali da permettere un adeguato inserimento in strutture indipendenti da quella di partenza e magari legate alla propria situazione di vita. Attività culturale e ricreativa. Alcune gite ed escursioni faranno da contorno integrato all’intero programma, verificare il raggiungimento di alcuni risultati in ambiente diverso da quello strettamente sportivo può essere molto motivante per i soggetti coinvolti nell’iniziativa. Le gite e le escursioni dovranno, infatti, far parte del programma esecutivo che non può prescindere dal confronto con il gruppo vero, concreto con cui andremo ad operare Obiettivo 12 Implementare i servizi per gli Anziani Fragili e non autosufficienti Obiettivo 13 Implementare le attività di aggregazione sociale Soddisfare i bisogni di solidarietà e sostegno in una società che invecchia e nella quale i cambiamenti che si verificano nel lavoro e nella famiglia, costringono un numero sempre più crescente d’anziani, sempre più soli, a chiedere il nostro aiuto. Accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e fare la spesa . Consegna pasti a domicilio a persone indigenti . Filodargento,contatti telefonici con Soci e non. offrire occasioni per far sentire gli anziani e non, ancora presenti ed utili nella vita, con lo sviluppo d’iniziative culturali di educazione permanente, turistiche e ricreative. Feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni, vacanze al mare; Vigilanza scolastica davanti e dentro le scuole elementari e medie del territorio; Nonno Point – PAAS (digital divide – informatizzazione over 65). Attività e Area Perlagrandetà; Responsabile Settore AFA Programmazione attività; 1 Tecnici/Educatori UISP diplomati ISEF e/o laureati in Scienze Motorie realizzazione attività. 8 Fisioterapisti USL, (MMG,Geriatri) Attuazione del protocollo AFA 2+ (x) Volontari AUSER Servizi di accompagnamento con i mezzi dell’associazione. Presa in carico di famiglie indigenti per la consegna dei pasti. Contatti telefonici. 50 Volontari AUSER coordinamento, gestione, amministrazione Programmazione attività; realizzazione attività 50 Allegato B) 7.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell’ambito del progetto. OBIETTIVO Obiettivo 1. Rispondere alle domande di spazi aggregativi con l’implementazione del servizio “doposcuola” ATTIVITÀ Incontri di programmazione tra insegnanti, volontari in servizio civile e operatore arci per programmare i metodi ed i contenuti del “doposcuola” che si svolgerà in orario pomeridiano presso la sede dell’arci. Appuntamenti pomeridiani con gli utenti per lo svolgimento dei compiti scolastici, il tutto condotto prevalentemente dai volontari in servizio civile con il supporto di un operatore arci. Svolgimento dei compiti con la formazione di gruppi di auto aiuto, cioè verranno creati piccoli gruppi di studio i quali dovranno essere il più possibile autonomi nello svolgere i compiti e cercare di risolvere, attraverso il lavoro di gruppo eventuali difficoltà che incontreranno. Approfondimento di alcune materie e argomenti tramite attività laboratori ali. Obiettivo 2 Incrementare il bacino d’utenza e promuovere le pari opportunità educative Gestione ed organizzazione del servizio di informazione e pubblicizzazione dell’attività svolta. Monitoraggio e verifica degli accessi al servizio. Obiettivo 3 Promuovere nuove attività Gestione ed organizzazione del servizio di informazione e pubblicizzazione dell’attività svolta. Monitoraggio e verifica degli accessi al servizio Obbiettivo 4 Promuovere nuove attività Gestione ed organizzazione del servizio di informazione e pubblicizzazione dell’attività svolta. Monitoraggio e verifica degli accessi al servizio Obiettivo 5 Promozione iniziative culturali Ideazione e organizzazione di percorsi didattici per le scuole, mostre, incontri di approfondimento per il territorio, animazioni culturali in collaborazione con altre associazioni del territorio Obiettivo 6 Implementazione delle attività della Radio Gestione ed organizzazione del servizio. Monitoraggio e verifica Obiettivo 7 Implementazione delle attività del Gestione ed organizzazione del servizio. Monitoraggio e verifica RUOLO NELL’ATTIVITÀ I Volontari saranno di supporto agli operatori nella attività quotidiana dello studio, nella presa in carico del servizio, di minori con difficoltà relazionali e/o sociali (minori in carico ai servizi sociali, famiglie extracomunitarie), nella realizzazione di proposte innovative complementari all’attività ordinaria del doposcuola. Affiancamento degli operatori durante le attività di pubblicizzazione del servizio. I volontari si occuperanno della pubblicizzazione attraverso preparazione di materiali informativi inerenti le medesime. ( sito internet, newsletters, brochures e volantinaggio) I volontari saranno di supporto agli operatori nelle attività di animazione partecipando in prima persona con giochi, canzoni etc... I Volontari saranno di supporto agli operatori nella attività quotidiana dello studio, nella presa in carico del servizio, di minori con difficoltà linguistiche, nella realizzazione di proposte innovative complementari all’attività ordinaria del servizio. Supporto nella Organizzazione e Realizzazione delle iniziative Per la web radio “Radio Cage” i volontari si occuperanno, supportati dagli operatori e dai responsabili della Associazione, della realizzazione di interviste, recensioni, live report e la successiva redazione di articoli che verranno poi pubblicati sul sito “www.radiocage.it”. Inoltre avranno la possibilità di gestire la parte relative alle dirette che vengono realizzate presso gli studi della radio e quindi anche tutta la parte relativa alla fonica A support o degli Operatori ai volontari sarà richiesta la realizzazione di loghi per i gadget da noi prodotti mediante la Allegato B) lavorazione di pellicole in vinile e la loro applicazione su prodotti in stoffa e altre attività relative alla gestione del processo produttivo. laboratorio Obiettivo 8 Incremento della popolazione che pratica sport o attività motoria Obiettivo 9 Implementazione politiche di inclusione sociale Obiettivo 10 Implementazione politiche dell’infanzia e giovanili Campagna di comunicazione tramite: Manifestazioni,convegni, seminari, stampa, brochure informativi, locandine, pubblicità; capillarizzazione sul territorio delle iniziative: analisi dei bisogni delle aree del territorio. Realizzazione del bilancio sociale: analisi dei dati del tesseramento incontri e questionari Progettazione, coordinamento e gestione delle iniziative: organizzazione iniziative esistenti e organizzazione nuove iniziative elaborazione strumenti operativi e partecipazione alle riunioni di programmazione e gestione singole iniziative affiancati dai relativi dirigenti, partecipazione e supporto all’organizzazione delle iniziative stesse, estrapolazione dei dati dal database, collaborazione nella analisi dei dati, somministrazione dei questionari. Individuare e realizzare percorsi di inserimento di soggetti diversamente abili nelle attività normalmente svolte, favorendo lo svolgimento della pratica motoria e sportiva negli stessi luoghi e tempi degli altri partecipanti. A tal fine si potranno prefigurare interventi di sostegno individuale o di gruppo, svolti da operatori formati allo scopo, orientati a favorire la massima partecipazione, integrazione e autonomia. Inserimento di minori figli di migranti in attività sportive gestite dal Comitato territoriale UISP Terre Etrusco-Labroniche e dalle Società Sportive o Polisportive affiliate. Individuare e realizzare percorsi di inserimento dei residenti stranieri nelle attività normalmente svolte, favorendo lo svolgimento della pratica motoria e sportiva negli stessi luoghi e tempi degli altri partecipanti. A tal fine si potranno prefigurare interventi di sostegno economico e/o di sostegno individuale o di gruppo, svolti da operatori formati allo scopo, orientati a favorire la massima partecipazione ed integrazione Il Comitato territoriale UISP Terre Etrusco-Labroniche propone l’attività Primi Passi rivolta ai bambini tra 0 e 6 anni con giochi mirati allo sviluppo psicofisico del bambino. Questi sono i nostri principali obiettivi: percezione, scoperta, conoscenza, coscienza e organizzazione del proprio corpo; conoscenza, coscienza e organizzazione degli schemi motori; capacità di esplorare,identificare e distinguere oggetti; conoscenza e coscienza del proprio corpo nel rapporto con l’ambiente; coordinazione dinamica generale; elaborazione strumenti operativi e partecipazione alle riunioni di programmazione e gestione singole iniziative affiancati dai relativi dirigenti, partecipazione e supporto all’organizzazione delle iniziative stesse, sviluppo sinergie con altre associazioni del territorio che si occupano di diverse abilità e di integrazione degli stranieri. elaborazione strumenti operativi e partecipazione alle riunioni di area, programmazione e gestione singole attività affiancati dai relativi dirigenti, partecipazione e supporto all’organizzazione dei corsi Primi passi, coinvolgimento attivo nelle attività con i bambini affiancati dai relativi Educatori. elaborazione strumenti operativi e partecipazione alle riunioni di area, programmazione e gestione singoli moduli didattici dello Sportpertutti a scuola affiancati dai relativi Educatori, programmazione e gestione delle iniziative extrascolastiche affiancati dai relativi Allegato B) capacità di controllare le proprie azioni nello spazio tempo;rappresentare mentalmente il proprio corpo; sviluppare le competenze espressive e comunicative; organizzare le proprie azioni in relazione ad eventi acustici e ritmici; sviluppo della destrezza; capacità di rilassare il proprio corpo; sviluppare socialità; Pratiche ludiche da realizzarsi in piscina che consentano il superamento della paura dell’acqua ed il riconoscimento della stessa come elemento complementare della vita quotidiana. Sportpertutti a scuola: (GeSti) La trasformazione in legge della Convenzione sui diritti dell’infanzia (L.176/91), lo sviluppo dei progetti “Le città bambine” e dei consigli comunali dell’infanzia hanno sollevato il problema del riconoscimento di un ruolo di cittadinanza attiva dei bambini. La UISP considera la pratica fisica un diritto di cittadinanza da realizzare a partire dall’infanzia e ha maturato esperienze diffuse e qualificate in questi ambiti. Si intende accompagnare il bambino nel corso della sua crescita perché sia in grado di costruirsi progressivamente il proprio stile di vita: per stare bene, insieme agli altri, crescere bene, avere autostima, divertirsi, giocare, partecipare, vincere e perdere, essere attivo e protagonista. Impossibile realizzare questi obiettivi senza intervenire sugli ambienti degli individui, quello naturale, quello sociale, quello scolastico. I principali risultati attesi: costruzione di reti territoriali per stili di vita attivi: bambini, genitori, scuole, enti locali; accrescimento della consapevolezza dei bambini destinatari finali ma non unici dell’intervento quali protagonisti delle loro scelte, relazioni, bisogni e modi di soddisfarli; Nell’arco dell’anno scolastico nelle classi delle scuole primarie del territorio nelle ore di educazione motoria attraverso mezzi audiovisivi, cartacei prodotti ad hoc dalla UISP nazionale per le specifiche finalità del progetto nonché attraverso momenti di attività ludico-motoria. Gli interventi degli educatori si basano su moduli adeguati alle esigenze delle varie realtà (classi, sezioni, ecc.) da un minimo di 10 unità didattiche di 50’ ciascuna, da distribuire nell’arco dell’anno scolastico tra ottobre e dirigenti ed Educatori, partecipazione e supporto all’organizzazione, coinvolgimento attivo nelle attività con i bambini affiancati dai relativi Educatori. elaborazione strumenti operativi e partecipazione alle riunioni di area, programmazione e gestione singole attività affiancati dai relativi dirigenti ed Educatori, partecipazione e supporto all’organizzazione dei centri estivi, coinvolgimento attivo nelle attività con i bambini nei centri estivi. elaborazione strumenti operativi e partecipazione alle riunioni di area, programmazione e gestione attività affiancati dai relativi dirigenti ed Educatori, partecipazione e supporto all’organizzazione dell'attività, coinvolgimento attivo nelle attività con i ragazzi durante il campo Ragazzinsieme. Allegato B) aprile ad un massimo di un intervento settimanale per classe/sezione della durata di 1 ora, per l’intero arco dell’anno scolastico (32 unità didattiche). Tutte le unità didattiche non seguono un iter precostituito ma saranno calibrate sulle diverse realtà “gruppo/classe” che incontreremo, seguendo la metodologia dell’obliquità e le strategie di masteryng e modeling. Al termine dell’anno scolastico si terrà “La grande festa finale”, dove tutti i bambini partecipanti al progetto, con i loro genitori, giocheranno insieme e verranno presentati i lavori realizzati a scuola durante tutto l’anno. Centri Estivi Gioco, Sport & Avventura : E’ una concreta proposta che pone al centro dell’attenzione il bambino e l’adolescente. Ci proponiamo di coniugare alcune parole chiave dello sportpertutti: gioco e sport, ovvero ludicità e divertimento libero, ma anche senso dell’altro, conoscenza e rispetto delle regole. Il progetto incrocia un altro elemento costitutivo dell’attuale proposta UISP: l’Ambiente come opportunità di conoscenza e di rispetto, di attività all’aria aperta, di esplorazione e di avventura I Centri Estivi intendono rispondere a: Esigenze di custodia estiva dei bambini da parte di quelle famiglie che per motivi di lavoro non possono occuparsi personalmente dei figli durante il periodo estivo Necessità di fare conoscere ai bambini e agli adolescenti le possibilità di praticare gli sport legati al mare e al suo ambiente Necessità di offrire ai bambini e agli adolescenti che, per 9 mesi l’anno, vivono i ritmi scolastici, un luogo dove sia possibile: svago, gioco, scoperta di nuovi interessi, socializzazione, movimento libero in ambienti ricchi di stimoli, per scoprire un’autonomia che di frequente viene negata per mancanza di tempo. Gli Obiettivi: Soddisfare le esigenze di gioco, sport, socializzazione dei bambini e degli adolescenti durante l’estate Rispettare i bisogni di gioco collettivo strutturato Avvicinare il bambino e gli adolescenti alla pratica sportiva attraverso il gioco e il divertimento Promuovere l’autonomia del bambino e degli adolescenti Costruire percorsi significativi di conoscenza del proprio territorio Allegato B) attraverso esperienze in ambiente naturale Le sedi dei centri estivi sono in strutture gestitae dall'UISP a Cecina Mare ed a Livorno e da questa attrezzata con materiali e servizi per vivere un'esperienza a contatto con la natura. Le attività sono strutturate su 2 settimane dal Lunedì al Venerdì. L’accoglienza è prevista dalle 08:00 alle 09:00 e alle 17:00 i bambini sono riconsegnati alle famiglie. Laboratori del centro estivo: Canoa, Windsurf, Mountain-bike, Tiro con l’Arco, Giochi in spiaggia e in mare, Giochi in Pineta, Yoga, Laboratorio di Creatività Manuale, Gita con escursione o attività “speciale”. Ragazzinsieme: “Ragazzinsieme Esperienze in movimento tra salute, ambiente, cultura e tradizioni” è un Progetto inserito nel Programma Regionale “Guadagnare salute in Toscana. Rendere facili le scelte salutari”è realizzato attraverso una collaborazione interdirezionale della Regione Toscana, con il coinvolgimento di UISP Toscana, seguendo la strategia indicata dall' OMS “La Salute in tutte le politiche”. “Ragazzinsieme” offre l'opportunità a ragazzi ed adolescenti nella fascia di età 9-17 anni di stare insieme una settimana vivendo un'esperienza didattico educativa volta a promuovere stili di vita salutari (corretta alimentazione, promozione dell’attività fisica e del movimento, prevenzione al tabagismo e al consumo di bevande alcoliche), sperimentando in gruppo nuove emozioni, rafforzando le abilità personali e relazionali, nei Parchi e nei luoghi più suggestivi della nostra Regione. Ragazzi e le ragazze vivranno per una settimana una esperienza di immersione totale nella natura tra Escursioni sulle tracce del lupo, alla scoperta dei sapori e degli odori del bosco e attività sportive in ambiente naturale quali l’orienteering e il tiro con l’arco outdoor. Inoltre saranno predisposti dei Laboratori esperienziali sulla vita quotidiana degli uomini preistorici e dei boscaioli. In modo ludico e giocoso scopriranno il borgo medievale di Bibbona sulle tracce degli etruschi, dei romani e dei templari. Il Luogo di svolgimento del Progetto Ragazzinsieme è La Macchia della Magona (http://www.comune.bibbona.li.it/ma gona/map.htm): un'Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL), caratterizzata da vegetazione Allegato B) Obiettivo 11 Implementazione politiche per gli anziani Obiettivo 12 Implementare i servizi per gli Anziani Fragili e non autosufficienti Obiettivo 13 Implementare le attività di aggregazione sociale mediterranea, estesa per 1635 ettari nel comune di Bibbona, tra Casale Marittimo e Bolgheri. Presso la” Casetta di Campo di Sasso” sarà allestito un “campo base” di 3/5 tende. L’esperienza di campeggio che proponiamo è estremamente naturale e quindi non ci sarà la possibilità di avere acqua calda. Attività in palestra. Avrà come obbiettivo portare il raggiungimento dell’autonomia intesa come capacità di fare da soli, di essere indipendenti, di organizzare lo spazio, di entrare in relazione con il proprio corpo e con quello degli altri, mai intesa in senso assoluto, sempre legata ai propri livelli di possibile autonomia, cioè intesa come coscienza di se stessi e dei propri limiti. In secondo luogo l’apprendimento di tecniche e gesti motori tali da permettere un adeguato inserimento in strutture indipendenti da quella di partenza e magari legate alla propria situazione di vita. Attività culturale e ricreativa. Alcune gite ed escursioni faranno da contorno integrato all’intero programma, verificare il raggiungimento di alcuni risultati in ambiente diverso da quello strettamente sportivo può essere molto motivante per i soggetti coinvolti nell’iniziativa. Le gite e le escursioni dovranno, infatti, far parte del programma esecutivo che non può prescindere dal confronto con il gruppo vero, concreto con cui andremo ad operare gestione singole attività affiancati dai relativi dirigenti, partecipazione alle riunioni di area, partecipazione e supporto alle iniziative per gli anziani. Soddisfare i bisogni di solidarietà e sostegno in una società che invecchia e nella quale i cambiamenti che si verificano nel lavoro e nella famiglia, costringono un numero sempre più crescente d’anziani, sempre più soli, a chiedere il nostro aiuto. Accompagnamento anziani presso strutture pubbliche e private per visite mediche, terapie e fare la spesa . Consegna pasti a domicilio a persone indigenti . Filodargento,contatti telefonici con Soci e non. Accompagnamento di persone con automezzi dell’associazione, laddove in possesso di patente di guida; Servizio del “filodargento” contatti telefonici), in particolare modo durante il periodo estivo con il progetto proposto dall’ASL 6 “estate sicura anziani”. offrire occasioni per far sentire gli anziani e non, ancora presenti ed utili nella vita, con lo sviluppo d’iniziative culturali di educazione permanente, turistiche e ricreative. Feste, gite di un giorno, soggiorni estivi di 12/14 giorni, vacanze al mare; Vigilanza scolastica davanti e dentro le scuole elementari e medie del territorio; Durante le varie attività sociali che effettua l’Auser, partecipazione e supporto nell’organizzazione preliminare e durante le attività stesse attività di animazione Allegato B) Nonno Point – PAAS (digital divide – informatizzazione over 65). 8) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 9 9) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 8) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegnandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 0 10) numero posti con vitto: 0 11) Numero posti senza vitto: 9 12) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 13) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 30 5 14) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: • Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto ai volontari potrà essere chiesto di spostarsi nel territorio circostante la sede di attuazione. • La formazione, sia generale che specifica, potrà essere svolta nel giorno di Sabato. • Alcune azioni del progetto potranno essere svolte anche di Domenica o in giorni festivi. • Si chiede ai volontari di utilizzare come strumento principale di comunicazione con la sede di riferimento la casella di posta elettronica debitamente comunicata. • I giorni di permesso vengono concordati da ciascun volontario con l’OP e collocati preferibilmente nei periodi di sospensione delle attività previsti dal piano di lavoro del servizio stesso. 15) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 ARCI Bassa Val di Cecina UISP Valdicecina AUSER Cecina-Riparbella ARCI Solidarietà Livorno Cecina Cecina Cecina Livorno Piazza della Libertà 14, 57023 Cecina LI Vicolo degli aranci 8, 57023 Cecina LI Via Bellini 15, 57023 Cecina LI Via Sant’Omobono 1/b, 57123 Livorno 2 3 2 2 (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 8) 16) Nominativo operatore di progetto per singola sede (almeno uno per sede): i. ii. iii. iv. v. vi. NOME E COGNOME:Claudia Franconi DATA DI NASCITA: 18.08.1967 CODICE FISCALE:FRNCLD67M58E625B INDIRIZZO MAIL: [email protected] TELEFONO:348/7304277 CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Indirizzo Comune ARCI BVCecina Cecina Piazza della Libertà 14, 57023 Cecina LI viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di Progetto svolto in data 5.6.2013 sede del corso P.zza dei Ciompi 11, Firenze oppure ; NO - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI i. NOME E COGNOME: Giuseppe Bernardo ii. DATA DI NASCITA: 23/02/1946 iii. CODICE FISCALE: BRNGPP46B23F481D iv. INDIRIZZO MAIL: [email protected] v. TELEFONO: 346/1626164 vi. CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo AUSER Cecina- Riparbella Cecina Via Bellini 15, 57023 Cecina LI viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di Progetto svolto in data 5.6.2013 sede del corso P.zza dei Ciompi 11, Firenze oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI ; NO i. NOME E COGNOME: Silvia Genuini ii. DATA DI NASCITA: 30/04/1985 iii. CODICE FISCALE: GNNSLV85D70415Z iv. INDIRIZZO MAIL: [email protected] v. TELEFONO: 3936047974 vi. CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto UISP Terre Etrusco_Labroniche Comune Cecina Indirizzo Vicolo degli aranci 8, 57023 Cecina LI viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di Progetto svolto in data 5.6.2013 sede del corso P.zza dei Ciompi 11, Firenze oppure ; NO - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI i. ii. iii. iv. v. vi. NOME E COGNOME:Federico Paoli DATA DI NASCITA: 15.09.1978 CODICE FISCALE:PLAFRC78P15D969T INDIRIZZO MAIL: [email protected] TELEFONO:3204564311 CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) vii. SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 15): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo ARCI Solidarietà Livorno Livorno via Sant’omobono 1/b, 57123 Livorno viii. HA SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso Operatore di Progetto svolto in data _________sede del corso__________________ oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI⌧ ; NO 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Complessivamente, i/le volontari/e partecipanti al progetto, all'interno del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore. Le ore previste per la promozione e la sensibilizzazione del Servizio Civile riguarderanno le seguenti azioni: • Programmazione di un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari potranno fornire informazioni sul Servizio Civile, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. • Un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso altre sedi accreditate di Arci Servizio Civile Toscana, i volontari saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre sedi Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il servizio civile nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tenderanno a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. I giovani in servizio svolgeranno quindi un'azione informativa, di promozione e sensibilizzazione sul territorio che ha diversi focus: • informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) • sensibilizzazione alla pratica del servizio civile (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) • diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in servizio civile alle attività promozionali dell’associazione) I canali attraverso i quali tali azioni verranno pubblicizzate e promosse saranno: • organi di stampa locali • emittenti radiofoniche, emittenti televisive e web-radio presenti nel territorio di riferimento della sede di Arci Servizio Civile • siti internet e social network Promozione diretta e comunicazione esterna della sede locale di Arci Servizio Civile: • il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet www.arciserviziociviletoscana.it per l’intera durata del bando. Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede di attuazione di Arci Servizio Civile Toscana curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio, oltre che sul proprio sito www.arciserviziociviletoscana.it 18) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Arci Servizio Civile Toscana somministrerà un questionario ai volontari, entro il sesto e il dodicesimo mese di servizio, la cui impostazione sarà volta a valutare l’andamento delle attività che i volontari anno svolto fino a quel momento. In particolare il questionario verificherà: • L’effettuazione e la qualità della formazione generale • L’effettuazione e la qualità delle formazione specifica • Il grado di riconoscimento delle figure di riferimento del progetto e il supporto fornito • La soddisfazione delle aspettative • Il raggiungimento degli obiettivi dati • Lo svolgimento di attività in linea con il progetto • Il grado di conoscenza dell’associazione. Il monitoraggio prevede anche la somministrazione di un questionario entro il sesto mese per gli operatori di progetto, al fine di valutare l’andamento del progetto. Dall’elaborazione dei risultati di tali questionari l’associazione potrà individuare i propri punti di forza e di debolezza, verificare il funzionamento e l’efficacia del progetto dal punto di vista dei due soggetti principali che attuano il progetto. 19) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: I candidati dovranno predisporre il proprio Curriculum Vitae in formato europeo, evidenziando in esso eventuali esperienze pregresse nel settore del progetto. Si richiede il possesso della patente B. 20) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: • • • • • Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento € 3.600,00 Utenze dedicate € 1.500,00 Materiali informativi € 1.600,00 Formazione –Docenti € 2.000,00 Formazione -Materiali: € 3.699,00 Dettaglio: € 135,00 Kit contenente supporto usb e CD con i materiali informativi e le dispense della formazione generale e specifica; € 864,00 Vitto durante le giornate di formazione generale e specifica; € 900,00 Partecipazione e rilascio attestato di frequenza Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione e rischi nello svolgimento delle attività specifiche previste dal progetto. € 900,00 Partecipazione e rilascio attestato di frequenza Corso primo soccorso D.P.R 388/03. € 900,00 Partecipazione e rilascio attestato di frequenza Corso antincendio D.M. 10/03/98 (rischio basso). • • • Spese viaggio € 1.500,00 Materiale di consumo finalizzati al progetto € 1.500,00 Altro € 0,00 TOTALE 15.399,00 € 21) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore Inclusione e Cittadinanza attiva: telefoni, fax, computer, posta elettronica, automezzi, giochi in scatola, giochi gonfiabili, materiale di cancelleria, materiale per disegnare, realizzare oggetti, realizzare stampe, strumentazioni della radio. Sport di Cittadinanza: scrivanie; telefoni, fax; computer, posta elettronica; fotocopiatrice; automezzo; palestra; piscina; materiale didattico: piccoli attrezzi, materiale di recupero, cancelleria, giochi da tavolo, creta e digitopitture, trucchi atossici; materiale audiovisivo e cartaceo prodotto ad hoc dalla uisp nazionale sulle specificità del progetto “sportpertutti a scuola; canoe, materassini in plastica, bodysurf e windsurf, mountain-bike, archi, frecce, paglioni e bersagli, attrezzature di sicurezza in mare; tende, archi, frecce paglioni, cartine da orienteering, bussole e lanterne da orienteering; materiale didattico quali: sedie, bastoni, palle, tappetini Sostegno alla popolazione over 60 Telefoni, fax, computer, posta elettronica, automezzi, materiale di cancelleria. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 22) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: I giovani che, al termine dei 12 mesi di Servizio Civile, avranno svolto le ore previste dal monte ore indicato nel progetto e partecipato alla formazione, riceveranno una certificazione delle competenze acquisite durante l'espletamento del servizio relative a: -associazionismo di promozione sociale -cittadinanza attiva e partecipazione Arci Servizio Civile Toscana, ente proponente il progetto, riconosce tale attestazione di competenze all'interno delle proprie sedi di attuazione. Inoltre saranno riconosciute tali competenze dalle associazioni regionali e territoriali: Arci, Arciragazzi, Legambiente e Uisp. I giovani che, al termine dei 12 mesi di Servizio Civile, avranno svolto le ore di formazione previste nel progetto riceveranno una certificazione, valida ai fini del c.v., attestante la partecipazione ai seguenti corsi: - Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione e rischi nello svolgimento delle attività specifiche previste dal progetto. - Corso primo soccorso. - Corso antincendio (rischio basso). Formazione generale dei giovani 23) Sede di realizzazione: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Toscana, presso la propria sede in Firenze; qualora ce ne fosse necessità presso sedi limitrofe. 24) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori dello staff di Arci Servizio Civile con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento all’Albo Nazionale degli Enti di SCN. 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; • formazione a distanza • • dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale. 26) Contenuti della formazione: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 2 della legge regionale 35/2006 la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale prevedono: Identità e finalità del Servizio Civile Nazionale e Regionale • la storia dell’obiezione di coscienza; • dal servizio civile alternativo al servizio militare al Servizio Civile Nazionale; • il Servizio Civile Regionale Servizio Civile e formazione dei giovani • partecipazione sociale e educazione alla cittadinanza attiva e solidale. • i diritti di cittadinanza; • mediazione e gestione nonviolenta dei conflitti; • la nonviolenza e l’educazione alla pace. La solidarietà e le forme di cittadinanza • il Servizio Civile, il terzo settore e la sussidiarietà; • il volontariato e l’associazionismo; • democrazia possibile e partecipata; • disagio e diversità; • meccanismi di marginalizzazione e identità attribuite. La protezione civile • prevenzione, conoscenza e difesa del territorio. L.R. 35/2006: le normative di attuazione • normativa vigente; • diritti e doveri del volontario e dell’ente accreditato; • presentazione dell’ente accreditato; • lavoro per progetti. Identità del gruppo • le relazioni di gruppo e nel gruppo; • la comunicazione violenta e la comunicazione ecologica; • la cooperazione nei gruppi. La rete di Arci Servizio Civile • Le finalità e il modello organizzativo di Arci Servizio Civile. Ai fini della rendicontazione verranno tenute 32 ore di formazione attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso visite guidate nei luoghi toscani particolarmente significativi per i valori su cui si fonda il Servizio Civile. 27) Durata (espressa in ore): La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani N.B. la formazione specifica dovrà essere realizzata dalle sedi operative e/o dalla sede locale ASC 28) Sede di realizzazione: La formazione specifica avverrà nelle sedi: Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina in P.zza della Libertà 14, 57023 Cecina UISP Terre Etrusco-Labroniche Vicolo degli aranci 8, 57023 Cecina 29) Modalità di attuazione: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; • formazione a distanza • dinamiche non formali: • incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale 30) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: • lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative; • dinamiche non formali: • incontri interattivi con coinvolgimento diretto dei partecipanti, giochi di ruolo, di cooperazione e di simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione. • Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. • Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi La metodologia didattica utilizzata è sempre finalizzata al coinvolgimento attivo dei partecipanti attraverso l’utilizzazione di tecniche di simulazione comportamentale 31)Contenuti della formazione: La formazione specifica dei volontari è finalizzata all’acquisizione di conoscenze, strumenti idonei e competenze operative specifiche per il raggiungimento degli obiettivi del progetto 1. Contenuti relativi alle associazioni socie: 1.1. Arci Servizio Civile Bassa Val di Cecina 1.1.1. Storia dell’associazione 1.1.2. Impegno sul territorio 1.2. Arci Bassa Val di Cecina e Arci Solidarietà Livorno 1.2.1. Storia 1.2.2. Organizzazione 1.2.3. Associazionismo 1.2.4. Circoli 1.2.5. Impegno sul territorio 1.3. Uisp Terre Etrusco-Labroniche 1.3.1. Organizzazione e legislazione sportiva nel sistema italiano 1.3.2. Tendenze e modelli: la nuova domanda di pratica sportiva e gli attori del fenomeno sportivo italiano 1.3.3. Il modello culturale dello Sportpertutti 1.3.4. Identità associativa 1.3.5. I valori dell’Associazione– tolleranza, solidarietà, ambiente, diritti, sport, integrazione. 1.3.6. Organizzazione dell’Associazione 1.3.7. Configurazione del sistema associativo 1.3.8. Impegno sul territorio 1.4. AuserCecina – Riparbella 1.4.1. storia dell’associazione 1.4.2. impegno sul territorio 2. Contenuti trasversali: 2.1. Comunicazione e Relazione Comunicativa 2.2. Lavorare per progetti 2.3. Sviluppo psicologico, fisiologico, cognitivo e motorio della persona 2.4. Lo sviluppo della personalità 2.5. Motivazione e Apprendimento 2.6. Metodologia e didattica 2.6.1. l'ottica situazionale 2.6.2. l'obliquità 2.6.3. la didattica del difficile 2.6.4. l'apprendere per emozioni 2.6.5. la ramificazione Inoltre si prevede un Modulo formativo Sicurezza di 24 ore comprendente: - 8 ore Corso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione e rischi nello svolgimento delle attività specifiche previste dal progetto. - 12 ore Corso primo soccorso D.P.R 388/03 (base). - 4 ore Corso antincendio D.M. 10/03/98 (rischio basso). 32) Durata (espressa in ore): La durata complessiva della formazione specifica è di 60 ore. Altri elementi 33) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'Operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): Nome e cognome: INNOCENTI BEATRICE Ruolo RESPONSABILE DEL SERVIZIO CIVILE corso frequentato _______________ data del corso __________ sede _______________________ oppure − si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI x ; NO 34) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI x ; NO 35) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: SI ; NO x n° progetti presentati: ______ n° posti richiesti complessivamente: _________ 36) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI x ; NO 37) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila): Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato Il Responsabile del Progetto Eva Fedi Il sottoscritto BANDECCHI SARA nata a PONTEDERA il 18/05/1980 in qualità di responsabile legale dell'ente ARCI SERVIZIO CIVILE TOSCANA dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Data Il Responsabile legale dell’ente Note esplicative per la redazione dei progetti di servizio civile regionale in Toscana. L’elaborato progettuale va redatto in maniera chiara, seguendo in modo puntuale la numerazione e la successione delle voci riportate nella scheda. Ente 1. Indicare l'Ente proponente il progetto. In caso di co-progettazione, indicare l’ente capofila. 2. Indicare il codice regionale dell’ente (RT.....). 2bis Indicare il responsabile del progetto (questa figura è incompatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al successivo punto 2 ter , con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16 e con quella di responsabile di servizio civile). Caratteristiche del progetto 3. Indicare il titolo del progetto (es: Città solidale, Giochiamo insieme…). 9. Indicare il Settore di intervento del progetto, che deve essere ricompreso in uno di quelli previsti dalla L.R. 35/06. E’ vietata la redazione di progetti per più settori. 4bis indicare uno dei codici di area di intervento previsti dal bando (area generale, area amministrazione giustizia, area CSE, area immigrazione, area ecco fatto). 5. Definire il contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto descrivendo la situazione di partenza (situazione data) sulla quale il progetto è destinato ad incidere, mediante pochi e sintetici indicatori. Il contesto è rappresentato dalla ristretta area territoriale di riferimento del progetto e dal settore di intervento dello stesso. E’ opportuno, quindi, evitare di riportare indicatori a livello nazionale ed internazionale o politiche generali di settore. Gli indicatori devono rappresentare in modo chiaro la realtà territoriale entro la quale è calato il progetto, con particolare riferimento al settore nel quale si vuole intervenire. In presenza di attività difficilmente misurabili attraverso indicatori numerici è possibile quantificare il numero degli interventi che si intendono realizzare nell’arco di tempo di durata del progetto, proponendone una accurata descrizione. Gli indicatori sono scelti dall’ente proponente il progetto. (Es.I Assistenza anziani in un comune: popolazione complessiva del comune, popolazione del comune con età superiore ai 65 anni, altri enti che già si occupano degli anziani nell’ambito territoriale prescelto; Es II Salvaguardia ambientale e prevenzione antincendio dei boschi: ettari di bosco dell’area territoriale di intervento, ettari di bosco che il progetto intende sottoporre a sorveglianza; frequenza degli incendi ed ettari di bosco distrutti negli ultimi 5 anni, altri enti che operano nello stesso campo; Es. III Salvaguardia beni artistici e storici: bacini archeologici, monumenti storici o artistici presenti nell’area, breve descrizione del loro valore artistico, storico o archeologico. Riferimenti ad eventuali lavori analoghi svolti negli anni precedenti sui beni in argomento presenti sul territorio e ad altri enti operanti nel settore nell’ambito territoriale interessato dal progetto). 6. Descrizione degli obiettivi generali e specifici del progetto, tenendo presente la realtà descritta al precedente punto 5) ed utilizzando possibilmente gli stessi indicatori in modo da rendere comparabili i dati e le diverse situazioni all’inizio e alla fine del progetto. Si tratta di individuare il target del progetto e di indicare in modo chiaro cosa si vuole raggiungere (situazione di arrivo) con la realizzazione dello stesso. 7. Individuare tutte le risorse umane sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo necessarie all’espletamento delle attività previste per il raggiungimento delle attività previste dal progetto, specificando in particolare se si tratta di volontari (senza considerare i giovani in servizio civile) e in quale numero, ovvero di dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Infine necessita individuare il ruolo dei giovani in servizio civile e le specifiche attività che questi ultimi dovranno svolgere nell’ambito del progetto. Si precisa che le predette attività rappresentano una parte di quelle descritte in precedenza per il raggiungimento degli obiettivi fissati. 8. Indicare il numero dei giovani in servizio civile richiesti per la realizzazione del progetto che non può essere inferiore alle 2 unità e non superiore a 10 unità, tenendo presente i precedenti punti 5), 6) e 7), in quanto la congruità del numero dei giovani richiesti è rapportata al contesto entro il quale si colloca il progetto, agli obiettivi fissati, alle azioni previste per la loro realizzazione. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l’indicazione di almeno un giovane per sede, deve essere effettuata per ogni singola sede. E’ opportuno controllare che il numero dei giovani inserito nel box 8), coincida con la somma di quelli inseriti alle voci 10) e 11) della scheda progetto. 11. Indicare il numero dei giovani richiesti che non usufruiscono della fornitura di vitto. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l’indicazione deve essere effettuata per ogni singola sede. 10. Indicare il numero dei giovani richiesti che usufruiscono della fornitura del vitto e le modalità di fruizione di detto servizio, con riferimento alle attività previste per la realizzazione del progetto e all’orario giornaliero. Per i progetti articolati su più sedi di attuazione l’indicazione deve essere effettuata per ogni singola sede. 12. Indicare il numero di ore di servizio settimanale dei giovani in servizio civile che non può essere inferiore alle 25 ore o superiore a 30 ore settimanali, da calcolarsi in rapporto all’intera durata del progetto. 13. Specificare se il progetto si articola su 4, 5 o 6 giorni di servizio a settimana. Si ricorda che in nessun caso è possibile articolare un progetto su un numero di giorni inferiore a 4. 14. Indicare eventuali condizioni e disponibilità richieste per l'espletamento del servizio (es: pernottamento, disponibilità a missioni o trasferimenti, flessibilità oraria, impegno nei giorni festivi…). Caratteristiche organizzative 15. Premesso che ogni riga rappresenta una sede di attuazione del progetto, indicare per ogni sede interessata: • la sede di attuazione di progetto dell’ente presso il quale si realizza il progetto come risulta indicata in fase di accreditamento; • il comune di ubicazione delle sedi di progetto; • l’indirizzo (via/piazza e numero civico) delle sedi di progetto; • il numero dei volontari richiesti per le singole sedi; 16. Indicare il cognome, nome, data di nascita, codice fiscale, indirizzo mail, telefono degli Operatori di Progetto operanti sulle singole sedi. Allegare inoltre alla scheda di progetto i curricula degli operatori di progetto. 17. Indicare le eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale, con particolare riferimento alla proposta di SCR prevista dal progetto in cui sono impiegati i giovani, in modo da collegare il progetto stesso alla comunità locale. Sono individuate quattro categorie specifiche fi azioni, oltre ad una categoria residuale denominata “altro” nella quale confluiscono azioni di promozione o sensibilizzazione che non rientrano nelle suddette categorie specifiche. Per la categoria “altro” è necessario indicare quale attività si intende effettuare in maniera specifica, altrimenti il punteggio è pari a zero. 18. Elaborare un piano di rilevazione interno, completo di strumenti e metodologie, incentrato sulla valutazione periodica dei risultati del progetto (cosa funziona e cosa non funziona nel progetto). 19. Vanno indicati eventuali requisiti, oltre quelli previsti dalla legge regionale n. 35 del 2006, che i candidati devono necessariamente possedere per poter partecipare alla realizzazione del progetto; in tal caso, l’assenza di tali requisiti preclude la partecipazione al progetto. L’introduzione dei requisiti aggiuntivi (es: particolari titoli di studio e/o professionali, particolari abilità, possesso di patente auto, uso computer, lingue straniere…) deve essere adeguatamente motivata, esplicitandone le ragioni in relazione alle attività previste dal progetto. In nessun caso potrà prevedersi, tra i requisiti, la residenza in un determinato comune. E’ consigliabile individuare requisiti facilmente verificabili attraverso certificazioni, come ad esempio i titoli di studio. 20. Indicare l’ammontare delle eventuali risorse finanziarie aggiuntive che l’ente intende destinare in modo specifico all'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio. Si tende a valorizzare progetti con risorse finanziarie aggiuntive da certificare, intese come spese sostenute dall'ente per servizi direttamente fruiti dai giovani o per beni che durante o al termine del servizio verranno concessi in esclusiva disponibilità del giovane. Non sono computate le spese per beni strumentali di ogni tipo necessari per lo svolgimento del servizio. 21. Elencare le risorse tecniche e strumentali necessarie alla realizzazione del progetto, evidenziandone la adeguatezza rispetto agli obiettivi. E’ necessario porre particolare attenzione alla compilazione della presenta voce, atteso che la sua omissione è motivo di non accoglimento del progetto. Si ricorda che essa è strettamente collegata agli obiettivi fissati alla voce 6 e alle azioni previste alla voce 7 della scheda. Caratteristiche delle conoscenze acquisibili 22. Specificare le competenze utili alla crescita professionale dei giovani acquisibili con la partecipazione alla realizzazione del progetto. Le predette competenze devono essere attinenti al progetto, certificate e riconosciute. Qualora l’ente che certifica o riconosce le competenze acquisite sia terzo rispetto a quello proponente il progetto, occorre e produrre copia degli appositi accordi, la cui stipula deve avvenire prima della presentazione del progetto. Pertanto, qualora i predetti accordi all’atto della presentazione del progetto non siano stati ancora perfezionati è opportuno non indicare nulla, attesa l’irrilevanza ai fini del progetto degli accordi in itinere e delle semplici promesse. Formazione generale dei giovani 23. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di realizzazione del progetto. 24. Specificare le modalità con cui la formazione è effettuata, specificando se la formazione viene svolta direttamente dall’ente o da enti diversi dall’ente titolare del progetto, ma effettuata nell’ambito provinciale della sede di attuazione del progetto. 25. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo individuato per i giovani e le tecniche che si prevede di impiegare per attuarlo. 26. Specificare i contenuti della formazione generale dei giovani facendo riferimento alle caratteristiche e all’ordinamento del servizio civile, ivi compresi i principi, gli ordinamenti e la storia dell’obiezione di coscienza, ad aspetti di educazione civica, protezione civile, legislazione e cultura del servizio civile nazionale e regionale quali la difesa della Patria come diritto/dovere costituzionali con mezzi non violenti, ai diritti umani e alle diverse forme di partecipazione attiva alla vita della società civile. 27. Indicare la durata della formazione generale che complessivamente non può essere inferiore alle 30 ore e non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es. giorni, settimane, mesi). E’ attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 30. La formazione dei giovani è obbligatoria per cui l’assenza della stessa o anche una durata inferiore al minimo stabilito comporta la reiezione del progetto. Formazione specifica dei giovani 28. Indicare la sede di realizzazione della formazione, la quale può essere anche diversa da quella di realizzazione del progetto. 29. Specificare le modalità di svolgimento della formazione. 30. Indicare le metodologie alla base del percorso formativo per i giovani i e le tecniche che saranno impiegate per attuarlo. 31. La formazione specifica dei giovani varia da progetto a progetto secondo il settore di intervento e le peculiari attività previste dai singoli progetti. Essa concerne tutte le conoscenze di carattere teorico pratico legate alla specifiche attività previste dal progetto e ritenute necessarie dall’ente per la realizzazione dello stesso, nonché l’organizzazione e missione dell’ente e le normative sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. 32. Indicare la durata della formazione specifica che non può essere inferiore alle 20 ore. La durata, quindi, non può essere espressa con un indicatore diverso dalle ore (es. giorni, settimane, mesi). E’ attribuito un punteggio ulteriore per un numero di ore di formazione superiore alle 20. La formazione specifica dei giovani è obbligatoria per cui l’assenza della stessa, o una durata che risulti inferiore al minimo stabilito di 20 ore comporta la reiezione del progetto. Altri elementi della formazione 33. Indicare se almeno una (se sono più di una indicarle tutte) delle figure previste per la gestione del servizio civile – diversa dall'operatore di progetto di cui al punto 16 – ha frequentato nell'ultimo anno (2012 – 2013) il corso di formazione o aggiornamento programmato da regione Toscana o si impegni a parteciparvi entro l'anno 2013). 34. Indicare se l'ente si impegna a fare partecipare i giovani del progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana nell'anno di realizzazione del progetto. 35. Indicare se nel bando al quale si partecipa con il progetto sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiore al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza (130 posti per la prima categoria, cinquanta per la seconda categoria, venti per la terza categoria). 36. Indicare se l'ente si impegna a fare partecipare i giovani (senza oneri economici a carico dei giovani) del progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività che la regione Toscana effettuerà nell'anno di realizzazione del progetto. 37. Indicare se vi è coprogettazione specificando gli enti che coprogettano, il relativo RT, la categoria di appartenenza e l'indicazione se trattasi di ente pubblico o privato. Allegare inoltre l'accordo sottoscritto da tutti gli enti in coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila.
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