News aprile 2014

News aprile 2014
News aprile 2014 .............................................................................................................................................. 1
Obbligo POS: i Professionisti ricorrono al TAR ............................................................................................... 3
Catasto online, visure gratuite per tutti .............................................................................................................. 3
TFR garantito dall’INPS se l’azienda è insolvente, anche senza fallimento ..................................................... 3
Le nuove norme per la Qualifica del Personale di Saldatura: UNI EN ISO 9606:2013 e UNI EN ISO
14732:2013 ........................................................................................................................................................ 3
Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile ........................................................................ 4
AMBIENTE ..................................................................................................................................................... 5
Riforma delle Province, l'ambiente (per ora) resta ............................................................................................ 5
Efficienza energetica, primo ok Governo a recepimento direttiva 2012/27/Ue ................................................ 5
Ispra, presentato inventario nazionale emissioni gas serra ................................................................................ 6
Raee, dal 12 aprile 2014 entra il fotovoltaico .................................................................................................... 6
Sistri, P.a. certifica conformità sistema ............................................................................................................. 7
SISTRI: operativa esenzione per PMI fino a 10 dipendenti .............................................................................. 7
Cronistoria del SISTRI ...................................................................................................................................... 7
Mud 2014........................................................................................................................................................... 8
Tarsu, la pagano anche i garage (salvo prova contraria) ................................................................................... 8
Appaltatore risponde dei rifiuti, anche se conferisce a committente ................................................................. 8
Immissioni intollerabili, comparazione interessi esclusa .................................................................................. 9
Bpr biocidi, nuovi emendamenti con Regolamento 334/2014 .......................................................................... 9
Energy Star, entrano server e sistemi di continuità ........................................................................................... 9
SICUREZZA .................................................................................................................................................. 11
Prevenzione antincendio, in circolare modifiche alla modulistica .................................................................. 11
La Cassazione sul concetto di “alta vigilanza” in cantiere .............................................................................. 11
Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura ............................................................................................... 12
Illuminazione nei luoghi di lavoro in esterno .................................................................................................. 12
IT NEWS ........................................................................................................................................................ 14
Come risparmiare cambiando font di stampa .................................................................................................. 14
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CONTRIBUTI, FINANZIAMENTI E AGEVOLAZIONI........................................................................ 15
CCIAA di Parma: emanati due Regolamenti in favore della certificazione .................................................... 15
CCIAA di Ravenna: contributi per l’adozione di sistemi di gestione aziendale ............................................. 15
CCIAA di Livorno: certificazione ambientale e di qualità.............................................................................. 16
CCIAA di Pisa: bando per l’adozione di sistemi di gestione .......................................................................... 16
Nuova Sabatini, 16mila richieste: verso il raddoppio risorse .......................................................................... 17
Start-up: bando Incubatore d’Impresa in Lombardia....................................................................................... 17
PMI Emilia Romagna: bando Energia per Turismo e Commercio.................................................................. 17
Proroga bando “Innovazione PMI” in Piemonte ............................................................................................. 18
Innovazione: contributi alle PMI bergamasche ............................................................................................... 18
Bando Isi 2013 per sicurezza lavoro, il 29 maggio la seconda fase ................................................................ 18
Contributi alle Imprese Artigiane della Regione Piemonte per Certificazioni volontarie ............................... 19
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Obbligo POS: i Professionisti ricorrono al TAR
il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha annunciato di voler ricorrere all’Antitrust contro la disposizione
che impone l’obbligo di dotarsi del POS da parte dei professionisti.
L’obbligo, lo ricordiamo, scatterà dal prossimo 30 giugno e a partire da questa data professionisti,
commercianti e imprenditori dovranno accettare pagamenti in moneta elettronica dotandosi di POS in caso di
transazioni di importo superiore a 30 euro. Il termine, nonché l’obbligo, riguarda sia chi ha generato ricavi
2013 pari ad almeno 200mila che coloro che hanno fatturato importi minori, così come stabilito dal Decreto
Milleproroghe.
Catasto online, visure gratuite per tutti
Il servizio gratuito per le visure catastali online offerto dall’Agenzia delle Entrate è partito il 31 marzo: è ora
possibile richiedere le informazioni sui propri immobili a livello telematico. Le persone fisiche non pagano
nulla ma per accedere devono registrarsi a Entratel o Fisconline richiedendo il relativo codice PIN per
consultare:
• visura catastale (per soggetto o immobile)
• mappa con la particella terreni
• planimetria del fabbricato
• visura ipotecaria
La procedura è attiva per tutta Italia con l’eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e
limitatamente alle visure ipotecarie, dove vige il sistema tavolare. Lo stesso servizio gratuito è disponibile
anche presso gli uffici provinciali dell’Agenzia. Le visure catastali possono essere consultate anche presso
gli sportelli catastali decentrati, anche per le aziende.
Il soggetto che effettua la consultazione deve essere titolare dell’immobile: bisogna inserire il codice fiscale
e selezionare la provincia in cui si trova l’immobile su cui si vogliono i documenti. Si possono ottenere:
• Visura per immobile attuale completa di cointestati
• Visura per immobile storica senza la specifica dei cointestati
• Visura della mappa per particelle terreni
• Visura planimetrica per unità immobiliare urbane
• Ispezione ipotecaria per unità immobiliare e soggetto
TFR garantito dall’INPS se l’azienda è insolvente, anche senza fallimento
TFR garantito dall’INPS in caso di cessazione del rapporto di lavoro: il pagamento del TFR maturato dal
dipendente è a carico del Fondo di garanzia anche se non sussiste tecnicamente il fallimento del datore di
lavoro ma questi si dimostra insolvente. A chiarirlo è stata la sentenza n.7585 della Corte di Cassazione del
1° aprile 2011. La Suprema corte ha chiarito che il Fondo di garanzia INPS deve «sostituirsi al datore di
lavoro in caso di insolvenza del medesimo nel pagamento del trattamento di fine rapporto, di cui all’articolo
2120 del codice civile, spettante ai lavoratori o loro aventi diritto».
Le nuove norme per la Qualifica del Personale di Saldatura: UNI EN ISO
9606:2013 e UNI EN ISO 14732:2013
Le norme UNI EN 287 e UNI EN 1418:1999 sulla Saldatura vengono sostituite da nuove norme ISO: la UNI
EN ISO 9606:2013 e la UNI EN ISO 14732:2013.
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La norma UNI EN ISO 9606 sostituisce la UNI EN 287:2012 e si applica ai processi di saldatura manuali e
semi automatici per fusione.
La norma si suddivide in 5 parti, a seconda del materiale saldato (Acciai, Alluminio e sue Leghe, Rame e sue
Leghe, Nickel e sue Leghe, Titanio / Zirconio e loro Leghe).
Per i processi automatici e completamente meccanizzati si applica la UNI EN ISO 14732:2013 che
sostituisce la UNI EN 1418:1999.
Tutte le certificazioni emesse in accordo alla norma UNI EN 287, rimangono valide fino alla propria
scadenza naturale ma non oltre Novembre 2015.
Tutte le certificazioni emesse in accordo alla norma UNI EN 1418, rimangono valide fino alla propria
scadenza naturale ma non oltre.
Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile
Un nuovo progetto di norma UNI che riguarda le professioni non regolamentate ha raggiunto la fase di
inchiesta pubblica finale: l'obiettivo è definire i requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure
professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile. Dallo scorso 27 marzo il progetto si trova nella fase
dell'inchiesta pubblica finale: sino al 25 maggio 2014 è possibile inviare commenti utilizzando le apposite
pagine online sul sito internet
Il progetto E01089400 “Figure professionali operanti sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di
distribuzione - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” definisce i requisiti relativi all’attività
professionale di coloro che operano sugli impianti a gas combustibili della 1a, 2a e 3a famiglia secondo la
UNI EN 437, di tipo civile alimentati da reti di distribuzione, ossia che:
• progettano, installano, rimuovono, ispezionano, sottopongono a collaudo, prova o verifica, mettono
in servizio e mantengono in stato di sicuro funzionamento gli impianti alimentati a gas
• scelgono, installano, rimuovono, sottopongono a prova o verifica, mettono in servizio ed effettuano
la manutenzione degli apparecchi a gas
Nella descrizione dell’attività professionale si è ritenuto opportuno distinguere tre differenti profili
specialistici: responsabile tecnico (Profilo A), installatore (Profilo B) e manutentore (Profilo C).
Sono stati inoltre individuati, in funzione della portata termica degli apparecchi asserviti e della pressione di
alimentazione, i seguenti due livelli per ognuno dei profili specialistici sopra elencati:
• 2° livello: impianti domestici e similari per l’utilizzazione dei gas combustibili appartenenti alla 1a,
2a e 3a famiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventi portata termica nominale
singola non maggiore di 35 kW;
• 1° livello: impianti al servizio di edifici adibiti ad uso civile per l’utilizzazione dei gas combustibili
appartenenti alla 1a, 2a e 3a famiglia, a valle del punto di inizio, asserviti ad apparecchi aventi
portata termica nominale singola maggiore di 35 kW (o complessiva maggiore di 35 kW se installati
in batteria) e alimentati da gas combustibile a pressione non maggiore di 0,5 bar.
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AMBIENTE
Riforma delle Province, l'ambiente (per ora) resta
Il 3 aprile 2014 la Camera ha approvato in via definitiva il Ddl “Delrio” che, pur “svuotando” di poteri le
Province (in attesa della cancellazione “costituzionale”), ne conferma le competenze di tutela ambientale.
Con l’entrata in vigore delle novità previste dal Ddl 1542-B (“Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle
Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”), che scatterà a seguito della pubblicazione del provvedimento in
GU, le Province non saranno più elette dai cittadini e saranno trasformate in enti di secondo livello senza
indennità, le cui funzioni vengono trasferite in buona parte – ma non per quel che riguarda, almeno “per gli
aspetti di competenza”, la tutela dell’ambiente – sulle spalle di Comuni (o Regioni). Il tutto in attesa della
riforma del Titolo V della Costituzione, a seguito della quale le Province dovrebbero “scomparire”
dall’Ordinamento.
Il passaggio di consegne tra vecchie e nuove Province scatterà il 1° gennaio 2015 (ma non per tutte), data in
cui prenderanno il via anche le nuove “città metropolitane” (si parte con Torino, Milano, Venezia, Genova,
Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli) che dovranno organizzare, tra le varie funzioni, i servizi pubblici di
interesse generale, la viabilità e la mobilità dell’ambito metropolitano.
Efficienza energetica, primo ok Governo a recepimento direttiva 2012/27/Ue
La direttiva 2012/27/Ue è stata recepita con lo schema di D.Lgs licenziato dal Consiglio dei Ministri del 4
aprile 2014. Lo schema di D.Lgs, approvato in via preliminare, passa ora al vaglio delle Commissioni
parlamentari competenti.
L’obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020, già fissato dalla Strategia energetica nazionale, viene
aggiornato secondo questa Direttiva con questi provvedimenti:
• L’elaborazione di un documento di strategia sul medio-lungo termine per la riqualificazione
energetica del parco edilizio nazionale
• La riqualificazione energetica annua di almeno il 3% della superficie coperta utile climatizzata o che,
in alternativa, comporti un risparmio energetico cumulato nel periodo 2014-2020 di almeno 0,04
Mtep degli immobili della pubblica amministrazione centrale dello Stato e la promozione del green
procurement per ogni bene e servizio delle PA
• È fatto divieto ai distributori di energia, ai gestori dei sistemi di distribuzione e alle società di vendita
di energia al dettaglio, di tenere comportamenti volti ad ostacolare lo sviluppo del mercato dei
servizi energetici e ad impedire la richiesta e la prestazione di servizi energetici o altre misure di
miglioramento dell’efficienza energetica
• L’introduzione di campagne di diagnosi energetiche nel settore industriale, in particolare viene
introdotto l’obbligo di diagnosi energetiche per grandi imprese o imprese energivore entro il 5
dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni. Tale obbligo non verrà applicato alle grandi imprese
che hanno adottato sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001
• L’introduzione di programmi di promozione per le PMI affinché adottino Sistemi di gestione
dell’energia secondo la ISO 50001, la ISO 14001 o diagnosi energetiche
• L’attenzione all’informazione e alla consapevolezza del cittadino/consumatore sulla propria
domanda di energia e precisi obblighi in tal senso in capo alle aziende che vendono al dettaglio
energia
• L’obbligo di una fatturazione trasparente, gratuita e basata su consumo effettivo
• La promozione della cogenerazione, teleriscaldamento e teleraffreddamento
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•
L’istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica per la concessione di garanzie o
l’erogazione di finanziamenti
Ispra, presentato inventario nazionale emissioni gas serra
Presentato nel corso della conferenza “In dirittura d’arrivo per Kyoto: le emissioni di gas serra dal 1990 al
2012”, l’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra.
Il documento, previsto dalla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (Unfcc) ha
la funzione di monitorare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto.
L’inventario delle emissioni prodotto quest’anno riveste una particolare importanza perché presenta e mette a
confronto tutta la serie storica delle emissioni dal 1990 al 2012, ultimo anno del primo periodo del Protocollo
(2008 – 2012).
In Italia sono in calo tutte le emissioni di gas climalteranti, il 5,4% in meno rispetto all’anno precedente,
anche se in misura leggermente inferiore da quanto previsto dal Protocollo. Le emissioni di Co2 equivalente
nel periodo 1990-2012 sono calate di 59 tonnellate, con una particolare accelerazione registrata a partire dal
2008.
Riduzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali sono le cause primarie dell’abbattimento
delle emissioni, dovuto anche alla crisi economica e alla delocalizzazione di molti processi. Importante
inoltre la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e il raggiungimento
di migliori livelli di efficienza energetica.
Mentre i settori dell’industria, della produzione energetica, dell’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti nel
periodo 1990-2012 hanno segnato un cambiamento forte nella diminuzione dei gas serra, in altri ambiti, i
trasporti e il settore residenziale, si producono oggi più gas climalteranti di quanti non se ne producessero
venti anni fa.
In controtendenza invece il dato che riguarda i gas fluorurati, in particolare di quelli utilizzati per la
refrigerazione e per l’aria condizionata, le cui emissioni dal 1990 al 2012 sono aumentate del 244.3%.
In sintesi, considerando la media delle emissioni del periodo 2008-2012, la riduzione rispetto all’anno base è
di 4.6% a fronte dell’impegno nazionale di riduzione del 6.5% fissato dal protocollo di Kyoto per lo stesso
periodo.
Raee, dal 12 aprile 2014 entra il fotovoltaico
I produttori di pannelli fotovoltaici al varco degli obblighi della disciplina sui rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (Raee). Dal 12 aprile 2014 sono in vigore le norme del Dlgs 14 marzo 2014, n. 49.
Il Dlgs 49/2014 nel recepire la direttiva 2012/19/Ue introduce i pannelli FV tra le apparecchiature elettriche
ed elettroniche (Aee) al gruppo 4 ex Dm 185/2007 (information technology, consumer electronics e
apparecchi di illuminazione), caricando i relativi produttori degli obblighi di gestione a fine vita. Anche per i
pannelli scatta il ritiro gratuito "uno contro uno", l’obbligo del produttore di adesione a un consorzio, la
"marcatura" del pannello e il "deposito preliminare" dei pannelli "domestici" restituiti dai consumatori.
In generale il Dlgs 49/2014 conferma la responsabilità finanziaria del produttore di apparecchi elettronici ed
elettrici per tutti gli obblighi della loro gestione a fine vita, conferma il ritiro dei Raee domestici "uno contro
uno" e introduce il ritiro gratuito "uno contro zero" (senza obbligo di acquisto dell’equivalente) per i Raee di
piccolissime dimensioni, a carico dei grandi rivenditori.
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Sistri, P.a. certifica conformità sistema
Per la "Commissione di collaudo Sistri", chiamata a verificare l'esecuzione del contratto di fornitura del
servizio, il sistema è stato sviluppato in modo soddisfacente, con scelte architetturali e tecnologiche che
tutt’oggi sono pienamente funzionali agli obiettivi.
La Commissione istituita ai sensi del Dl 101/2013 ha rilasciato il 20 dicembre 2013 l’apposito certificato di
conformità del nuovo sistema di controllo dei rifiuti.
La notizia arriva dal Governo che, rispondendo lo scorso 3 aprile a un’interrogazione della Commissione
ambiente della Camera, ha sottolineato l’esito “altresì positivo” della verifica condotta.
SISTRI: operativa esenzione per PMI fino a 10 dipendenti
E’ ufficiale: niente SISTRI per imprese fino a dieci dipendenti. Il Ministero dell’Ambiente ha firmato il
Decreto Ministeriale 126 del 24 aprile. Una semplificazione a favore delle PMI, che va incontro a una
pressante richiesta delle associazioni di categoria e allevia il carico per tante piccole aziende. Le imprese non
più tenute ad aderire al sistema elettronico per la tracciabilità dei rifiuti devono rispettare gli obblighi di
tenuta dei registri di carico e scarico e del formulario di identificazione.
Le imprese obbligate ad aderire al SISTRI restano:
• Enti e imprese produttori speciali di rifiuti pericolosi da attività agricole e agroindustriali con più di
dieci dipendenti. Restano esclusi, indipendentemente dal numero di dipendenti, enti e imprese che
conferiscono i rifiuti a circuiti organizzati di raccolta.
• Enti e imprese con più di dieci dipendenti produttori iniziali di rifiuti pericolosi.
• Enti e imprese produttori di rifiuti speciali pericolosi che effettuano attività di stoccaggio.
• Enti e imprese che effettuano attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento dei rifiuti urbani
della Regione Campania.
• Enti e imprese produttori iniziali di rifiuti pericolosi da attività di pesca professionale e acquacultura
con più di dieci dipendenti. Sono escluse, indipendente dal numero di dipendenti, enti e imprese
iscritti alla sezione speciale “imprese agricole” del Registro delle imprese che conferiscono i rifiuti a
circuiti organizzati di raccolta.
Cronistoria del SISTRI
Alla luce della travagliata storia del SISTRI appare utile ricostruire una sintetica cronistoria del sistema dalla
sua creazione sino ad oggi:
• 13/01/10 - Pubblicazione del decreto di istituzione del SISTRI
• 27/02/10 - Primo decreto di proroga (in vigore dal 28/02/10) dei termini per l’iscrizione al SISTRI.
• 23/04/10 - Definiti i diritti camerali per la distribuzione delle apparecchiature SISTRI
• 30/06/10 - Comunicata l’insufficiente presenza sul territorio di elettrauti che si sono abilitati per
l’installazione delle “black box”
• 13/07/10 - Secondo decreto di proroga (DM 09/07/10), per il SISTRI
• 01/10/10 - Terzo decreto di proroga dei termini SISTRI (DM 28/09/10)
• 30/12/10 - Quarto decreto di proroga dei termini SISTRI (DM 22/12/10
• 26/04/11 - Pubblicato il DM 52/11 di unificazione delle disposizioni in materia di SISTRI
• 30/05/11 - Quinto decreto di proroga dei termini SISTRI (DM 26/05/11)
• 13/07/11 - Proroga del termine di attivazione del SISTRI per i piccoli produttori di rifiuti
• 13/08/11 - Abrogato il SISTRI dal DL 138/11
• 14/09/11 - Ripristinato il SISTRI attraverso la legge di conversione del DL 138/11 (L 148/11)
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05/01/12 - Pubblicazione decreto di modifica-correzione di alcuni aspetti SISTRI (DM 219/11). 26.
25/01/12 - In sede di conversione del decreto “milleproroghe” di fine anno (L 106/11), spostata al 30
giugno 2012 la partenza del SISTRI (ottavo differimento del termine)
23/04/12 - Comunicato del Ministero del differimento al 30/11/2012 del termine per il pagamento
del contributo SISTRI per il 2012
26/06/12 - Con il decreto cresci Italia (DL 83/12), il termine per la partenza del SISTRI viene
spostato al 30 giugno 2013 e viene sospeso il termine per il pagamento dei contributi per il 2012
10/04/13 - Reso disponibile nel sito del Ministero dell’Ambiente, il testo del nuovo decreto sulla
partenza dell’operatività SISTRI (DM 20/03/13), decimo differimento dei termini
01/10/2013 - Il 1 ottobre parte il SISTRI
OGGI - Le aziende produttrici di rifiuti speciali con meno di 10 dipendenti saranno esonerate anche
dagli adempimenti previsti per legge e torneranno agli obblighi “pre”SISTRI.
Mud 2014
Il 30 aprile 2014 gli operatori della filiera dei rifiuti hanno presentato il Modello unico di dichiarazione
ambientale (Mud), recante i dati relativi ai rifiuti prodotti, trasportati e gestiti nel corso del 2013.
Il modello e le istruzioni per la presentazione del Mud sono contenute nel Dpcm 12 dicembre 2013,
provvedimento approvato dal MinAmbiente al fine di acquisire gli ulteriori dati di rendicontazione e
comunicazione richiesti dall’Ue, articolato in sei modelli di comunicazione (rifiuti speciali, veicoli fuori uso,
imballaggi, Raee, rifiuti urbani e produttori Aee).
Si ricorda che in virtù di quanto stabilito dal Dl 101/2013, fino al 31 dicembre 2014, data prevista di piena
applicabilità del Sistri, continuano ad applicarsi gli obblighi previsti dall'articolo 189 (Catasto dei rifiuti e
Mud) del D.Lgs 152/2006, nella versione antecedente alle modifiche introdotte dal D.lgs 205/2010.
Ricordiamo infine che fino al 31 dicembre 2014 è in vigore il periodo di moratoria delle sanzioni del
SISTRI, le quali scatteranno quindi a partire dal 2015. Fino a fine anno gli operatori obbligati, oltre che ad
effettuare gli adempimenti del SISTRI dovranno rispettare anche gli obblighi previsti dall’art. 189 del D.Lgs
152/2006 nel testo non modificato dal D.Lgs n. 205/2010: tenere i registri di carico e scarico, redigere i
formulari di trasporto e compilare la dichiarazione annuale al catasto dei rifiuti.
Tarsu, la pagano anche i garage (salvo prova contraria)
La Cassazione esclude che un immobile destinato al “parcamento di veicoli”, ancor più quando di ampie
dimensioni, possa ritenersi “di per sé” improduttivo di rifiuti solidi urbani.
La Suprema Corte (ordinanza 6899/2014) ricorda che spetta al contribuente l'onere di provare la sussistenza
delle condizioni previste dal D.Lgs 507/1993, affinché le aree inidonee alla produzione di rifiuti (e quelle
dove si formano rifiuti speciali al cui smaltimento provveda il produttore a proprie spese) possano
beneficiare delle esenzioni dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu).
Appaltatore risponde dei rifiuti, anche se conferisce a committente
Quando acquista e utilizza il materiale necessario all'esecuzione del lavoro, l'appaltatore rimane sempre
responsabile della corretta gestione dei rifiuti, anche quando li conferisce per lo smaltimento a soggetti terzi
(committente compreso).
Con queste motivazioni la Cassazione (sentenza 13025/2013) ha confermato, in via cautelare, i gravi indizi
di colpevolezza a carico di un appaltatore, in concorso con il committente dei lavori, per un illecito
smaltimento di ingenti quantitativi di residui di “grit” (materiale abrasivo utilizzato per verniciare le navi).
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Il fatto che tutte le forniture di “grit” fossero state effettuate a favore dell’appaltatore, che poi le ha
effettivamente utilizzate, rende tale soggetto responsabile della gestione dei rifiuti prodotti e quindi, se li
conferisce a soggetti terzi, deve verificare che questi siano debitamente autorizzati.
Immissioni intollerabili, comparazione interessi esclusa
In caso di accertate immissioni intollerabili, l'articolo 844, Codice civile esclude la comparazione di interessi
tra attività produttive e diritti del privato leso dalle immissioni. L'attività molesta va inibita, dice la
Cassazione nella sentenza 7 aprile 2014, n. 8094.
La vicenda concerne una attività di ristorazione che immetteva verso una abitazione fumi molesti di cui era
accertato il superamento della normale tollerabilità. Il ristoratore accettava di installare una canna fumaria
per eliminare le immissioni ma la proprietaria dell'abitazione rifiutava, non volendo subire, dopo le
immissioni moleste una "deminutio" della sua proprietà (la canna avrebbe insistito sui muri dell'abitazione).
I Giudici, ribaltando la sentenza di merito hanno dato ragione alla cittadina ricorrente. L'articolo 844, Codice
civile sulle immissioni moleste consente una comparazione di interessi tra impresa e cittadino solo quando le
immissioni rientrino nella normale tollerabilità. Se la superano si verte in comportamento illecito e la
comparazione di interessi (con sacrificio dell'interesse privato in favore di quello della produzione) è esclusa.
Bpr biocidi, nuovi emendamenti con Regolamento 334/2014
È entrato in vigore il 25 aprile 2014 il Regolamento 334/2014 che apporta alcune modifiche al regolamento
BPR sui prodotti biocidi.
Le modifiche introdotte sono:
• una nuova definizione del concetto di famiglie di prodotti biocidi che permette di includere nella
stessa famiglia le varianti di prodotto che hanno simili livelli di rischio e di efficacia
• il 1° settembre 2016 come termine del periodo transitorio concesso per l’immissione sul mercato di
nuovi prodotti che contengono sostanze attive sottoposte ad approvazione
• nuove voci fornitore di sostanza e fornitore di prodotti per l’inclusione nella lista delle sostanze
attive prevista dall’art. 95
• in aggiunta ai dati tossicologici ed ecotossicologici, già previsti dal regolamento, si estende
l’obbligo di condividere i dati relativi agli studi di destino e di comportamento nell’ambiente per le
sostanze attive soggette a programmi di revisione
• istituiti periodi di protezione dei dati per i prodotti che possono avvalersi di autorizzazione
semplificata
• ampliato il ruolo del segretariato dell’Echa per fornire supporto e assistenza agli Stati membri per
quanto riguarda attività di controllo e di esecuzione
Energy Star, entrano server e sistemi di continuità
Anche i server informatici e i sistemi statici di continuità potranno fregiarsi dell'etichetta Energy Star. Lo
prevede la decisione Commissione Ue 20 marzo 2014, n. 2014/202/Ue.
La decisione in parola "ratifica" l'aggiornamento di alcuni allegati dell'accordo quinquennale Energy Star tra
Unione europea e Stati Uniti sull'etichettatura di efficienza energetica delle apparecchiature per ufficio
(approvato con decisione Commissione Ue 2013/107/Ue e in vigore dal 20 febbraio 2013). L'aggiornamento
dell'accordo ora include le specifiche tecniche per i server informatici e i sistemi statici di continuità che
consentiranno a tali prodotti di etichettarsi "Energy Star".
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La Commissione ha anche aggiornato le specifiche dei display e dei dispositivi per il trattamento di
immagini. Il sistema ad adesione volontaria Energy Star, nato negli Usa e diffuso in Europa tramite accordo
tra Unione europea e Stati uniti, consente l'etichettatura degli apparecchi per ufficio che rispondono alle
specifiche indicate dalla normativa vigente al momento di fabbricazione del modello.
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SICUREZZA
Prevenzione antincendio, in circolare modifiche alla modulistica
Emanata dal Ministero dell’Interno la Circolare prot. n. 4849 del 11 aprile 2014 con oggetto Modifica della
modulistica di presentazione delle istanze, delle segnalazioni e delle dichiarazioni, prevista nel decreto del
Ministro dell’interno 7 agosto 2012.
La circolare contiene in allegato il decreto del Direttore centrale per la prevenzione e sicurezza tecnica Dcpst
n. 252 e la modulistica aggiornata che deve obbligatoriamente essere adottata a partire dal 1° maggio 2014.
I moduli oggetto di modifica sono:
• Segnalazione certificata di inizio Attività: (modello Pin 2-2014)
• Segnalazione Certificata di Inizio Attività per depositi di gas di petrolio liquefatto: (modello Pin 2
gpl- 2014)
• Asseverazione ai fini della sicurezza antincendio: il (modello Pin 2.1-2014)
• Attestazione per depositi di gas di petrolio liquefatto(modello Pin 2.1-gpl-20149
• Dichiarazione inerente i prodotti: (modello Pin 2.3-2014 Dich. Prod.)
• Certificazione dell’ impianto significativo ai fini antincendio: (modello Pin 2.5-2014 Cert. Imp.)
• Attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio: il (modello Pin 3-2014)
• Attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio per depositi di gas di petrolio liquefatto:
(modello Pin 3-gpl-2014)
• Asseverazione ai fini della attestazione di rinnovo periodico di conformità: (modello Pin 3.1-2014)
La Cassazione sul concetto di “alta vigilanza” in cantiere
Dalla sentenza Cassazione penale, Sez. 4, 07 aprile 2014, n. 15484.
Per l’infortunio verificatosi in un cantiere edile a causa della caduta di una cornice che ha colpito un
operatore, i giudici del merito hanno condannato il datore di lavoro ed il coordinatore per la sicurezza nella
fase di esecuzione dei lavori, quest’ultimo per aver omesso di verificare che fossero state concretamente
rispettate le disposizioni contenute nel Piano di sicurezza, relative alle opere di puntellamento delle pareti.
Argomentando sulla violazione degli art. 590 cod. pen.* e art. 92 del TU 81/08** (già art. 5 della L.
494/1996), la Corte sostiene che al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione dei lavori sono
attribuiti precisi compiti ed obblighi che lo individuano quale “titolare di una specifica ed autonoma
posizione di garanzia, che si affianca a quelle degli altri soggetti destinatari della normativa
antinfortunistica”.
Allo stesso spetta “non solo il compito di organizzare il lavoro tra le diverse imprese operanti nel cantiere e
di assicurare il collegamento tra appaltatore e committente, al fine della migliore organizzazione del lavoro
sotto il profilo della tutela antinfortunistica, ma anche quello di vigilare sulla corretta osservanza, da parte
delle stesse imprese, delle prescrizioni del piano di sicurezza nonché sulla scrupolosa applicazione delle
procedure di lavoro, a garanzia dell’incolumità dei lavoratori”.
Si tratta di un compito definito di “alta vigilanza” da esercitare in maniera attenta e scrupolosa e riguardare
tutte le lavorazioni in atto, specie quelle che pongono maggiormente a rischio l’incolumità degli operatori.
Non vale – si legge nella sentenza della Corte – ad escludere le responsabilità dell’imputato, la presenza
frequente in cantiere dello stesso, il quale durante i periodi di presenza avrebbe dovuto approfondire le
questioni concernenti i temi della sicurezza.
La posizione di coordinatore per la sicurezza, imponeva all’imputato di accertarsi direttamente e
costantemente, fin dalla fase iniziale dei lavori, sul rispetto delle misure ed opere previsionali, “dovendosi
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intendere il richiamato concetto di “alta vigilanza”, in termini di pieno coinvolgimento ed “in aggiunta” degli
altri soggetti ai quali la legge attribuisce specifiche posizioni di garanzia”.
Il coordinatore, aggiunge la sentenza, avrebbe potuto:
• subito intervenire e pretendere dai responsabili del cantiere la predisposizione delle più corrette
modalità di esecuzione dei lavori, rispettose delle prescrizioni di sicurezza, oppure
• giungere alla sospensione dei lavori, considerato l’evidente pericolo di crollo che si sarebbe
manifestata come causa determinante dell’infortunio
Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura
I lavori su coperture espongono i lavoratori al pericolo di caduta dall'alto. I sistemi di ancoraggio in
copertura, utilizzati congiuntamente ai sistemi di protezione individuale dalle cadute, sono utili a ridurre i
rischi connessi al pericolo di caduta dall'alto. Una attenta e specifica valutazione del rischio permette di
identificare il sistema di ancoraggio in copertura più idoneo al singolo caso e permette di progettare,
installare, utilizzare, ispezionare e manutenere un sistema di ancoraggio efficace.
Per l’individuazione di un sistema di ancoraggio idoneo è indispensabile la determinazione preliminare della
natura e dell’entità dei rischi residui ineliminabili sul luogo di lavoro, con particolare riguardo alla durata e
alla probabilità del rischio, alla tipologia dei possibili pericoli per i lavoratori, alle condizioni lavorative.
La Commissione tecnica Sicurezza dell’UNI invia all’inchiesta pubblica finale il progetto U5002B620
“Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura - Guida per l'individuazione, la configurazione,
l'installazione, l'uso e la manutenzione”. La futura norma riguarda i sistemi di ancoraggio puntuali, lineari e
combinati, destinati alla installazione permanente da utilizzare congiuntamente ai sistemi di protezione
individuale dalle cadute e indica i principi per la valutazione del rischio connesso al pericolo di caduta
dall'alto inerente i lavori sulle coperture. Fornisce inoltre indicazioni che possono essere utilizzate per la
redazione del documento di valutazione dei rischi e la susseguente individuazione delle misure di
prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale come richiesto dalla legislazione
vigente.
La norma è stata elaborata per fornire ai datori di lavoro, ai progettisti della configurazione e
dell'installazione e agli operatori della sicurezza uno strumento per predisporre il documento di valutazione
del rischio per i lavori sulle coperture.
Il progetto si trova nella fase dell'inchiesta pubblica finale, che scadrà il prossimo 21 giugno.
Illuminazione nei luoghi di lavoro in esterno
Nel 2013 il gruppo di lavoro WG2 del CEN/TC 169 “Light and lighting” ha dato voto positivo alla revisione
della norma EN 12464-2 del 2007 “Light and lighting – Lighting of work places – Part 2: Outdoor work
places”. Nel gennaio scorso, terminato il periodo di inchiesta pubblica, il CEN ha provveduto alla
pubblicazione della norma stessa.
La norma è già stata recepita e pubblicata come UNI EN 12464-2: si procederà a breve alla sua traduzione e
alla pubblicazione nella versione bilingue italiano-inglese.
La UNI EN 12464-2 specifica i requisiti per l’illuminazione dei posti di lavoro in esterno che soddisfano le
esigenze di comfort visivo e prestazionali. Per quanto riguarda i criteri di progettazione illuminotecnica, la
definizione dell’ambiente luminoso deve soddisfare tre fondamentali esigenze: il comfort visivo, la
prestazione visiva e la sicurezza.
L’ambiente luminoso è caratterizzato dalla distribuzione delle luminanze, dall’illuminamento,
dall’abbagliamento, dalla direzionalità della luce, dalla resa dei colori, dal colore apparente della luce e dallo
sfarfallamento.
Ulteriori parametri ergonomici che possono influenzare la prestazione visiva sono: le proprietà intrinseche
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del compito (dimensione, forma, posizione, colore e proprietà di riflessione di oggetto e sfondo), la capacità
oftalmica delle persone (acuità visiva, percezione della profondità e del colore), il miglioramento
intenzionale dell’ambiente luminoso progettato.
Nella norma il calcolo illuminotecnico è basato principalmente sull’illuminamento. Un buon livello di
illuminamento e la sua corretta ripartizione sia sulla zona del compito visivo sia sulla zona circostante
garantiscono una buona percezione del compito visivo e la sua esecuzione in modo rapido, sicuro e
confortevole.
La norma tratta poi la salvaguardia dell’ambiente notturno, dove è necessario controllare la luce molesta
(nota anche come inquinamento luminoso) e l’attuale tema del risparmio energetico.
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IT NEWS
Come risparmiare cambiando font di stampa
Secondo uno studio gli USA possono risparmiare 135 milioni di dollari ogni anno cambiando il font dei
documenti, se per i processi di stampa utilizzate il Times New Roman potreste risparmiare il 24% delle spese
di inchiostro semplicemente passando al più economico Garamond.
Suvir Mirchandani (Dorseyville Middle School, Pittsburgh, Pennsylvania) ha effettuato la sua ricerca
applicando un rigoroso metodo scientifico: concentrandosi sulle lettere più usate in inglese (e, t, a, o, r)
ha comparato 4 font (Times New Roman, Garamond, Century Gothic, Comic Sans) con APFill® Ink
Coverage Software, calcolando il relativo consumo di inchiostro. Risultato, il Garamond è il carattere di più
economico: -24% di consumo d’inchiostro rispetto al Times New Roman. Per risparmiare sul toner basta
dunque cambiare font. Caratteri come Times New Roman o Century Gothic, quando stampati richiedono una
grossa quantità di inchiostro, mentre un Garamond ne consuma molto meno.
L’amministrazione americana, che ogni anno spende circa 467 milioni di dollari in inchiostro, porterebbe
risparmiarne addirittura 135.
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CONTRIBUTI, FINANZIAMENTI E
AGEVOLAZIONI
CCIAA di Parma: emanati due Regolamenti in favore della certificazione
Allo scopo di promuovere processi di innovazione organizzativa e interventi sulla sicurezza alimentare, la
Camera di Commercio di Parma concede contributi in favore della certificazione.
Il “Regolamento per la concessione di contributi alle imprese per l'introduzione di sistemi di gestione
aziendale” prevede contributi per una o più certificazioni secondo le norme:
• ISO 9001
• ISO 14001
• OHSAS 18001
• SA 8000
• EMAS
• UNI EN ISO 22000
• UNI EN ISO 22005
• BRC
• IFS
• BIOLOGICO
Entrambi i Regolamenti si rivolgono alle imprese dei settori della produzione primaria di prodotti agricoli,
dell’industria, dell’artigianato, del commercio/turismo, con sede operativa in provincia di Parma e con
massimo 50 dipendenti. Il Regolamento relativo ai sistemi di gestione prevede, tra i beneficiari, anche le
imprese del settore dei servizi.
I Regolamenti ammettono, oltre alle spese per il conseguimento della prima certificazione, le spese di
consulenze specialistiche e di formazione interna dei dipendenti.
I contributi sono concessi secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad
esaurimento fondi.
CCIAA di Ravenna: contributi per l’adozione di sistemi di gestione aziendale
La Camera di Commercio di Ravenna concede contributi per l’adozione di sistemi di gestione ambientale, di
responsabilità sociale o di certificazione di prodotto.
Possono accedere ai benefici del "Regolamento per la concessione di contributi alle PMI per l’adozione di
sistemi di gestione aziendale conformi alle norme ISO 14001 al Regolamento EMAS, ad SA8000, per
l’effettuazione di studi LCA sui prodotti realizzati o commercializzati e per l’ottenimento di marchi
ambientali di prodotto (Ecolabel, EPD e Remade in Italy). - Anno 2014", le imprese di tutti i settori che
rientrino nella definizione di piccola e media impresa con sede o unità operativa nella provincia di Ravenna.
Oltre alle spese per l’ottenimento della prima certificazione, sono ammesse le spese di formazione del
personale e di consulenza. Tali spese sono ammissibili per le certificazioni ottenute nel corso dell'anno in cui
si presenta la domanda e solo se sostenute nei 15 mesi precedenti la data di validità della certificazione o
marchio ottenuto.
Le domande di contributo devono essere inviate entro 60 giorni dall'ottenimento della certificazione ad
esclusione delle certificazioni ottenute nei primi tre mesi dell’anno per le quali è possibile presentare la
domanda entro il mese di maggio.
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I contributi sono pari al 50% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 5.000, e possono essere
richiesti fino al 31/12/2014.
CCIAA di Livorno: certificazione ambientale e di qualità
La Camera di Commercio di Livorno sostiene le imprese della provincia che decidono di ottenere la
certificazione ambientale, di qualità e l'accreditamento SOA.
I beneficiari del “Bando per favorire la certificazione ambientale, di qualità e l'accreditamento SOA” sono le
piccole e medie imprese con sede legale o unità operativa nella provincia di Livorno, regolarmente iscritte
nel Registro delle Imprese.
I contributi sono concessi per l’ottenimento, per la prima volta, di una delle seguenti certificazioni o
attestazioni:
• UNI EN ISO 9001, sistemi gestione per la qualità
• UNI EN ISO 14001, sistemi gestione ambientale
• BS OHSAS 18001, sistemi di gestione e sicurezza
• ISO 22000, sistemi di gestione sicurezza alimentare
• BRC
• IFS
• EMAS III, sistemi di gestione ambientali registrati
• Marcatura CE macchine e prodotti da costruzione e dispositivi medici
• SA 8000, certificazione etica delle imprese
• UNI CEI EN ISO 50001, sistemi di gestione dell’energia
• UNI EN ISO 3834, requisiti di qualità per la saldatura
• FSC/FSC-COC, certificazioni della gestione forestale e dei prodotti derivati
• Certificazioni di cui al D.P.R. n. 43/2012, attuazione del Regolamento CE n. 842/2006 relativo ai gas
fluorurati ad effetto serra
• UNI EN ISO 9100, UNI EN ISO 9110, UNI EN ISO 9120, certificazioni di sistemi di gestione per la
qualità nel settore aerospaziale
• UNI EN ISO 22716, settore della cosmetica
• CSR-SC, responsabilità sociale delle imprese rilasciata dal Ministero del lavoro
• UNI 11020 E UNI 10939, tracciabilità dei prodotti delle aziende agroalimentari
• ECOLABEL (sia per prodotti sia per servizi di ricettività turistica e campeggi)
• UNI EN ISO 17025, sistema di gestione di laboratori di analisi
• Attestazione SOA
Sono ammesse le certificazioni o attestazioni acquisite nel corso dell’anno 2014.
Il contributo è pari al 50% delle spese ammissibili per un importo massimo di € 2.500 e di € 2.000 per
l'accreditamento SOA. Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2014, salvo chiusura
anticipata per esaurimento fondi.
CCIAA di Pisa: bando per l’adozione di sistemi di gestione
Con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del sistema economico locale, la Camera di Commercio di Pisa
concede contributi alle imprese che intendono adottare sistemi di gestione certificati.
Il “Bando per la concessione di contributi alle imprese per l'adozione di sistemi di gestione certificati Edizione 2014” si rivolge alle imprese, loro cooperative e consorzi che siano iscritte al Registro delle
Imprese della Camera di Commercio di Pisa e con sede o unità locale oggetto dell’investimento nella
Provincia di Pisa.
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I contributi sono concessi per il conseguimento, per la prima volta, di una o più delle seguenti certificazioni:
• UNI EN ISO 9001
• BS OHSAS 18001
• UNI EN ISO 14001
• SA 8000
• ISO 50001
• UNI EN ISO 10005
• Accreditamento SOA
Sono inoltre ammessi interventi per la realizzazione di impianti di videosorveglianza. Oltre alle spese di
certificazione sono ammesse le spese di consulenza e di formazione del personale.
Il contributo, in conto esercizio, è pari al 50% delle spese ammissibili fino ad un importo massimo che varia
a seconda dell’intervento realizzato e le domande possono essere presentate fino al 30/11/2014.
Nuova Sabatini, 16mila richieste: verso il raddoppio risorse
Le imprese rispondono positivamente ai finanziamenti agevolati concessi dalla nuova Sabatini: nelle prime
otto ore di operatività dell’agevolazione sono arrivate 16mila richieste di prestito agevolato e contributo
statale.
Il ministero dello Sviluppo Economico stima che entro novembre si arriverà a 25mila domande, con
esaurimento del plafond di 2,5 miliardi di euro. Nei giorni scorsi il ministro Federica Guidi, in audizione alla
Camera, non ha escluso che in vista ci sia un raddoppio delle risorse, arrivando quindi a 5 miliardi.
Start-up: bando Incubatore d’Impresa in Lombardia
Per il quinto anno consecutivo torna il bando Incubatore d’Impresa promosso dalla Camera di Commercio di
Como e rivolto a start-up e aspiranti imprenditori che vogliono creare nuove attività imprenditoriali
innovative. In palio un percorso assistito triennale all’interno del Parco Scientifico Tecnologico ComoNExT
di Lomazzo finalizzato alla trasformazione dell’idea imprenditoriale in vera e propria attività.
Possono partecipare al bando gli aspiranti imprenditori, le microimprese o PMI attive da non più di 18 mesi
alla data di presentazione della domanda, presentando idee innovative basate sullo sviluppo di prodotti o
servizi con caratteristiche di innovatività.
Saranno selezionati i cinque progetti ritenuti maggiormente innovativi e fattibili, invitati ad accedere
all’Incubatore d’Impresa grazie a un contributo massimo di 50mila euro.
PMI Emilia Romagna: bando Energia per Turismo e Commercio
La Regione Emilia Romagna stanzia sette milioni di euro per favorire la riqualificazione delle imprese
turistiche e commerciali, avviando un nuovo bando volto a sostenere i progetti innovativi promossi dalla
PMI nel campo delle tecnologie energetico-ambientali e quindi finalizzati al risparmio energetico e alla
promozione delle fonti rinnovabili.
La Regione eroga incentivi alle imprese che prevedono investimenti non inferiori a 20mila euro, contributi
che possono arrivare fino a 150mila euro. L’iniziativa regionale ha dunque come finalità la qualificazione
ambientale ed energetica del sistema produttivo regionale con riferimento alle imprese attive nei settori
seguenti.
• strutture ricettive alberghiere
• case per le vacanze
• ostelli
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• rifugi alpini
• affitta camere
• case appartamento vacanza
• stabilimenti balneari
• Vendita ingrosso e dettaglio
• somministrazione al pubblico di bevande e alimenti
Le richieste di finanziamento possono essere presentate dal 5 maggio al 15 luglio 2014.
Proroga bando “Innovazione PMI” in Piemonte
La Regione Piemonte ha prorogato la scadenza della seconda Call del bando “Innovazione PMI” basato sulla
concessione di finanziamenti per l’acquisizione di servizi qualificati per ricerca e innovazione.
I contributi sono destinati sia alle imprese locali aggregate ai Poli di Innovazione sia ai consorzi aventi
dimensione di PMI.
Grazie alle risorse messe a disposizione della Regione, le imprese possono ottenere finanziamenti per
acquistare servizi qualificati inerenti la gestione della proprietà intellettuale, Technology Intelligence,
supporto all’ideazione e all’introduzione sul mercato di nuovi prodotti e servizi, supporto all’utilizzo del
design, supporto di nuove imprese innovatrici, mobilità di personale qualificato nella ricerca e innovazione.
Il bando prevede l’erogazione di contributi per la copertura delle spese variabili tra il 50% e il 75% delle
spese, fino a un massimo di 30mila euro. Le imprese richiedenti devono garantire l’avvio delle attività
successivamente all’invio telematico delle richieste.
Le domande devono essere inviate entro il 30 giugno 2014.
Innovazione: contributi alle PMI bergamasche
La Camera di Commercio di Bergamo valorizza le imprese locali che hanno avviato progetti volti a
promuovere innovazioni tecnologiche brevettate. Attraverso un plafond pari a 45mila euro, infatti, la CCIAA
eroga contributi alle PMI che hanno ottenuto specifiche brevettazioni per innovazioni di prodotto e di
processo.
Secondo quanto previsto dal bando, i premi camerali possono essere concessi alle imprese che hanno
ottenuto il brevetto europeo PCT (Patent Cooperation Treaty) concesso dal 1 gennaio 2013, oppure il
brevetto per invenzione con rapporto di ricerca dello European Patent Office (EPO) pubblicato a partire dalla
stessa data.
La CCIAA concede tre premi in denaro fino a 15mila euro: per inviare la propria candidatura è necessario
inoltrare le richieste direttamente allo sportello dell’Ufficio Promozione entro il 31 agosto 2014.
Bando Isi 2013 per sicurezza lavoro, il 29 maggio la seconda fase
Il 29 maggio è il giorno scelto da Inail per la seconda fase del bando Isi 2013, dalle 16.00 alle 16.30.
Tutte le informazioni tecniche per i candidati saranno pubblicate online dall’Istituto entro il 22 maggio.
Ancora una volta, come negli anni precedenti, i fondi saranno ripartiti in budget regionali e saranno assegnati
seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande.
Ricordiamo che questa fase del bando riguarda i progetti che hanno superato la prima selezione che si è
conclusa l’8 aprile 2014 e che sono quindi ora autorizzati a partecipare dal codice identificativo.
29 mila sono i progetti presentati al termine della prima scadenza, per una richiesta complessiva di
finanziamento pari a 1,7 miliardi di euro. Dall’analisi dei circa 29mila progetti inseriti online è emerso che il
74% dei casi interessa progetti per investimenti per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, il 10% riguarda
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l’adozione di modelli organizzativi di gestione della sicurezza, mentre il restante 16% riguarda la
sostituzione/adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio anteriormente al 21 settembre 1996.
Per questa edizione sono a disposizione del bando 307 milioni di euro a fondo perduto.
Contributi alle Imprese Artigiane della Regione Piemonte per Certificazioni
volontarie
Con determinazione dirigenziale n. 628 del 28/11/2013 (B.U. n.49 del 5/12/2013), la Regione Piemonte ha
disposto la destinazione finanziaria PAR FSC per l'anno 2014.
Il progetto prevede la concessione di contributi per le spese di Certificazione/qualificazione, non
obbligatorie, di prodotto e/o di sistema e/o di personale addetto per il tramite di Organismi di Certificazione
accreditati.
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto scontato in fattura direttamente dagli Organismi di
certificazione che hanno aderito alla convenzione, pari al 60% della spesa sostenuta, fino ad un massimo di
1.700 euro per le Certificazioni di sistema, di 1.200 euro per le Certificazioni di prodotto e di 700 euro (per
addetto) per la Certificazione/formazione del personale addetto.
Le spese ammissibili al contributo sono quelle sostenute fino al 31/12/2014.
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