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Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
Prot. n. 3008/c29a
del 15 maggio 2014
ESAMI DI STATO 2013/2014
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
O.M. n. 37 prot. n. 316 del 19 maggio 2014
CONSIGLIO DI CLASSE
5^ A/MECCANICA
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Maria Bernardi
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INDICE
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



Presentazione della classe e delle attività di approfondimento, di ricerca o di
progettazione a carattere disciplinare o multidisciplinare
Attività di recupero
Patto formativo
Relazioni finali di:
Lingua e lettere italiane
Storia
Lingua inglese
Economia industriale ed elementi di diritto
Matematica
Meccanica applicata e macchine a fluido
Tecnologia meccanica ed esercitazioni
Disegno, programmazione ed organizzazione industriale
Sistemi ed automazione industriale
Educazione Fisica
Religione
Simulazione delle prove d’esame:
testi
griglie di valutazione
correttori
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ESAMI DI STATO 2013/2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A Meccanica
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 21 studenti provenienti dalla 4AM dell’ a.s. 2012-2013. La tabella seguente
descrive la composizione della classe nel corso del triennio
Un allievo, dopo qualche settimana dall’inizio delle lezioni, con richiesta formulata direttamente al
Dirigente Scolastico e in accordo con la famiglia, si è trasferito nell’altra classe 5^ meccanica
dell’istituto. La classe, composta inizialmente da 22 allievi, è quindi passata a 21.
Classe
Iscritti
Terza
Quarta
Quinta
25
24
22
Ripetenti
1
Promossi
a giugno
16
12
Non
Promossi a
giugno
1
2
Rinviati con
sospensione di
giudizio
8
10
Non promossi
allo scrutinio
differito
1
-
Totale
promossi
23
22
La classe ha subito qualche modificazione di composizione nel corso del triennio come si può
rilevare dalla tabella soprariportata. In quest’arco di tempo i singoli alunni hanno manifestato
interesse, motivazione, attenzione e impegno disomogenei nei confronti delle attività delle varie
discipline; a conclusione del triennio dimostrano di aver sufficientemente acquisito i nuclei fondanti
delle diverse discipline e di possedere una sufficiente autonomia nella rielaborazione critica.
E’ evidente che la serietà dell’approccio disciplinare, la qualità dell’apprendimento e il livello di
rielaborazione dei contenuti si presentano nei singoli con esiti diversificati, comunque prerogative e
obiettivi che tutti i componenti della classe, in tempi e modalità individuali, hanno ricercato.
Il livello medio conseguito dalla classe in termini di profitto è più che sufficiente, descrivibile nei
seguenti livelli di apprendimento
-
Alcuni studenti hanno sempre manifestato interesse e partecipazione, non hanno trascurato
l’impegno domestico e hanno raggiunto una preparazione complessivamente più che buona
grazie alla serietà e e alla continuità dell’impegno profuso nel triennio.
-
Un gruppo più consistente di studenti che hanno conseguito una preparazione globalmente
più che sufficiente ma in alcune materie ancora superficiale, dovuta a carenze non del tutto
recuperate, ad un interesse e ad uno studio settoriali; le capacità critiche e di rielaborazione
risultano sufficienti ma non pienamente sviluppate.
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Un gruppetto la cui preparazione risulta solo sufficiente, che si è limitato ad uno studio
approssimativo, spesso finalizzato alle verifiche, trascurando alcune discipline e che si è
impegnato solo nella parte finale dell’anno per superare le lacune accumulate.
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
La composizione del C.d.C. ha subito alcune variazioni che vengono riepilogate nella seguente
tabella; in particolare si sottolinea la totale mancanza di continuità didattica nelle discipline Sistemi
ed il cambio di docente di Matematica nel passaggio dalla quarta alla quinta.
materie
Italiano
Storia
Inglese
Diritto
Matematica
Classe 3^
Prof.Beraldo
Prof.Beraldo
Prof.ssa Perin
-------Prof. Capalbo
(ITP Prof. Codemo)
Meccanica e macchine a Prof. Dolzan
fluido
(ITP Prof. Codemo)
Tecnologia meccanica edProf. Facciuto
esercitazioni
(ITP Prof. Codemo)
Disegno, progettazione Prof. Mazzoccato
ed organizzazione
(ITP Prof. Pozzebon
industriale
Sistemi e automazione Prof. Mazzoccato
(ITP Prof. Bergamin)
Ed. fisica
Prof.ssa Bergamin E.
religione
Prof. Dal Bello
Classe 4^
Prof.ssa Pellegrino
Prof.ssa Pellegrino
Prof.ssa Perin
Prof. Viggiani
Prof.ssa Stocco R.
Classe 5^
Prof.ssa Pellegrino
Prof.ssa Pellegrino
Prof.ssa Perin
Prof. Viggiani
Prof. Capalbo
Prof. Dolzan
(ITP Prof. Benetton)
Prof. Fortini
(ITP Prof. Sgnaolin)
Prof. Cavallarin
(ITP Prof. Bergamin
Prof. Dolzan
(ITP Prof. Parolin)
Prof. Fortini
(ITP Prof. Sgnaolin)
Prof. Cavallarin
(ITP Prof. Bergamin)
Prof. Facciuto
(ITP Prof. Bergamin)
Prof.ssa Bergamin E.
Prof. Dal Bello
Prof. Dolzan
(ITP Prof. Bergamin)
Prof.ssa Bordignon
Prof. Dal Bello
OBIETTIVI E METODI DELLA PROGRAMMAZIONE
Gli obiettivi ed i metodi della programmazione sono stati comunicati agli studenti e alle famiglie
attraverso il Patto Formativo.
Gli obiettivi educativi, finalizzati alla crescita culturale e professionale degli studenti, sono stati
recepiti dal C.d.C. sulla base della convinzione che non esista miglioramento senza supporti
valoriali fondanti dell’identità e della convivenza civile.
Gli obiettivi di apprendimento si sono concretizzati in una proposta di educazione dello studente
tesa a sviluppare competenze, abilità, capacità e conoscenze in un contesto formativo e motivante,
attento alle richieste del territorio.
Di seguito si riportano gli obiettivi educativi perseguiti dal C.d.C.
-
-
“imparare ad imparare”: essere in grado di organizzare il proprio apprendimento
ricercandone gli elementi di qualità e produttività, in funzione dei tempi a disposizione,
delle strategie individuali e del proprio metodo di studio
“collaborare e partecipare”: essere in grado di interagire in gruppo comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, contribuendo all’apprendimento
comune ed alla realizzazione delle attività collettive
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“agire in modo autonomo e responsabile”: sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella realtà sociale dimostrando la valenza dei propri diritti, riconoscendo al contempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità. Essere capaci di
riconoscere i propri bisogni in rapporto a quelli altrui per cercare una soluzione pacifica ai
conflitti e alle contrapposizioni
Di seguito si riportano gli obiettivi di apprendimento espressi in termini di competenze di base
-
-
-
sviluppare capacità di ricerca autonoma e di progettazione, conoscendo le fonti e gli
strumenti di documentazione, ideando la sequenzialità operativa, valutando i risultati e
puntando ad un prodotto finito e funzionante
saper individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e
relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, cogliendone la natura sistematica,
individuando analogie e differenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica
avere padronanza dei linguaggi fondamentali (italiano, inglese e matematica) per partecipare
attivamente al processo di apprendimento formale ed informale in contesti scolastici ed
extrascolastici
Di seguito si riportano gli obiettivi di apprendimento espressi in termini di competenze disciplinari
di indirizzo
- progettare e dimensionare organi meccanici e conoscere i principi di funzionamento delle
principali macchine.
- elaborare cicli di lavorazione di componenti meccanici, e progettare di semplici attrezzature
tenendo conto dei costi
- conoscere le caratteristiche di impiego, i processi di lavorazione ed il controllo di qualità ed
i trattamenti termici dei materiali.
- sviluppare programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC ed
utilizzare strumenti CAD CAM per la produzione
- realizzare l’automazione di sistemi discreti mediante PLC;.conoscere i sistemi di controllo e
regolazione e nozioni di robotica
- operare nei laboratori rispettando le norme sulla sicurezza del lavoro.
- acquisire capacità logico-matematiche
Metodi condivisi
-
Impostare il processo di apprendimento/insegnamento su conoscenze, abilità e competenze
Attuare attività di gruppo e di laboratorio sviluppando progetti interdisciplinari da utilizzare
come tesina di presentazione all’esame finale.
PROGRAMMAZIONE E PROGETTUALITÀ
Il C. di C. ha programmato l’attività didattica, ha raccordato le programmazioni individuali, ha
individuato le competenze e le attività che supportano l’unità del sapere e il processo di educazioneformazione culturale. Dopo aver improntato la sua azione educativa e disciplinare su una
formazione puntuale, ragionata, lontana dal nozionismo e possibilmente critica, ha elaborato a
inizio anno scolastico il Patto Formativo dove ha esplicitato i caratteri della sua programmazione
educativo-didattica e definito gli impegni formativi ed educativi della classe. Il Patto Formativo e le
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programmazioni dei singoli insegnanti sono stati consegnati agli studenti per essere consultati
durante l’anno scolastico.
Nel corso dell’anno il C. d. C. e i Dipartimenti hanno avuto modo di verificare il regolare
andamento della programmazione. Tutto questo ha permesso, nell’arco del Triennio, di sviluppare il
percorso formativo previsto dall’Ordinamento Ministeriale secondo la logica della programmazione
dei curricoli disciplinari. Gli obiettivi disciplinari raggiunti, i tempi impiegati e i mezzi utilizzati
sono specificati nelle allegate Relazioni Finali per materia.
In ambito alla progettazione del C.d.C., sono da sottolineare le seguenti attività:
- organizzazione di attività di orientamento in uscita (partecipazione al progetto FIXO ed
ad attività di orientamento universitario)
- approfondimento culturale in preparazione al viaggio d’istruzione a Praga e alle visite
guidate alla fiera SAMUMETAL ed ad aziende del settore metalmeccanico
- approfondimenti disciplinari per la valorizzazione delle eccellenze con azioni di
supporto fornito agli studenti per la realizzazione di progetti
Esercitazione di prima, seconda, terza prova
Il Consiglio di Classe, nel corso dell’anno, ha esercitato gli allievi sulle possibili tipologie delle
prove d’esame. Nei mesi di aprile e maggio gli allievi sono stati sottoposti alla simulazione delle
tre prove scritte, e più precisamente Meccanica e macchine a fluido il 28 aprile, Terza prova il 6
maggio, Italiano il 10 maggio.
Per la simulazione della terza prova, il C. di C. ha scelto la tipologia B (Quesiti a risposta singola).
Tale tipologia è sembrata la più adatta ad una verifica essenziale e nello stesso tempo attendibile
delle capacità e delle competenze dei discenti.
Discipline coinvolte: Sistemi, Tecnologia meccanica ed esercitazioni, Matematica e Inglese con la
somministrazione 10 quesiti così suddivisi: 3 quesiti di Matematica e di Tecnologia meccanica, 2 di
Sistemi e Inglese. Tempo assegnato 3 ore.
Le copie delle simulazioni sono allegate al Documento, con relative griglie di valutazione (e
correttori per i quesiti della terza prova).
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Nella valutazione del profitto, il C. d. C. oltre ai risultati delle verifiche sulle conoscenze e sulle
abilità, è stato attento:
a) alla progressione dell’apprendimento
b) all’impegno inteso come disponibilità alla quantità di studio richiesta e come capacità di
organizzare il proprio lavoro (individuale o di gruppo), con riferimento anche ai compiti per
casa negli aspetti di continuità, puntualità e precisione ( i compiti per casa sono stati oggetto di
valutazione)
c) alla qualità della partecipazione definita dal complesso degli atteggiamenti dello studente nei
confronti del lavoro comune durante le lezioni, con particolare riferimento all’attenzione
dimostrata in classe, alla capacità di perseguire un determinato obiettivo, all’interesse verso il
dialogo educativo
d) alla frequenza scolastica e alla puntualità
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e) al comportamento inteso come adesione ai principi e alle regole di una convivenza civile e
democratica.
Alla fine di ogni anno scolastico del Triennio, sulla base dei criteri sopra esposti è stato assegnato
ad ogni studente il Credito Scolastico.
Scala valutativa
Per quanto attiene alla scala valutativa, è stata utilizzata tutta la gamma di voti prevista dalla
normativa vigente a ragione dell’enorme importanza della media nell’assegnazione del Credito
Scolastico. Ciascun insegnante ha applicato la scala di valutazione discussa e concordata in
Dipartimento e nei Consigli di Classe, la quale fa riferimento ai seguenti criteri stabiliti dal Collegio
Docenti:
- voto 1/2 (profitto nullo o quasi): rifiuto di prova/assenza di risposte/sviluppo argomenti appena
abbozzato;
- voto 3 (prova molto scadente o decisamente scarsa): presenza di pochissimi elementi positivi a
causa di mancata comprensione e/o conoscenza gravemente lacunosa e/o scorrettezza
dell’esposizione;
- voto 4 (prova gravemente insufficiente) : comprensione parziale, lacune gravi nella
preparazione, rispondenza inadeguata alle consegne, lavoro disorganizzato e scorretto anche dal
punto di vista formale;
- voto 5 (prova insufficiente): comprensione parziale, conoscenze limitate, rispondenza
incompleta, struttura approssimativa del lavoro, inesattezze anche dal punto di vista formale;
- voto 6 (prova sufficiente): comprensione complessiva, conoscenza con qualche lacuna in parti
non essenziali, rispondenza complessivamente corretta, strutturazione semplice, ma coerente del
lavoro, qualche imprecisione;
- voto 7 (prova discreta): comprensione precisa, conoscenza abbastanza ampia anche se non
sempre approfondita, rispondenza pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica,
esposizione chiara;
- voto 8 ( prova buona): comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti
significativi, rispondenza, strutturazione organica, buona precisione formale e/o flessibilità di
utilizzo;
- voto 9/10 (prova ottima): comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale
ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile e/o originalità nelle soluzioni.
Verifiche
Le verifiche sono consistite in prove non strutturate (interrogazioni orali, problemi, relazioni, temi,
saggi brevi, trattazioni sintetiche…) e/o strutturate (quesiti con risposta vero/falso, a scelta
multipla, a completamento con termini dati...).
Durante l’anno scolastico si sono acquisiti i risultati di almeno quattro prove scritte ( per le materie
che lo prevedono ), di quattro prove per il voto orale, di due prove di laboratorio e di quattro prove
pratiche di Ed. Fisica. La valutazione espressa, chiara, trasparente e tempestiva, è stata sempre
comunicata allo studente entro due settimane dall’assegnazione della prova scritta unitamente alla
griglia di valutazione, in tempo reale o durante l’ora di lezione successiva per la verifica orale. Nel
rispetto della programmazione e per quanto possibile, le verifiche sono state distribuite
razionalmente nell’arco dei due periodi e numericamente condivise dai Dipartimenti i quali si sono
fatti carico di organizzare anche le varie prove comuni. Le modalità di somministrazione delle
verifiche e la tipologia sono precisate nella programmazione del singolo docente.
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE/ EXTRACURRICOLARI/ PROGETTI/ VISITE GUIDATE/
VIAGGI D’ISTRUZIONE
Attività integrative
1. Giornata della memoria
2. Lezione-spettacolo "Il 900 tra guerra e pace"
3. Giornata della legalità: "A. Moro vittima della ragion di stato"
4. Insegnamento in modalità CLIL: lezioni di discipline tecniche in inglese
5. Corso dialogo in lingua inglese
6. Torneo di calcio
7. Giornata dello sport
8. Premiazioni atleti giornata dello sport
9. Gruppo di lavoro studenti Triennio
10. Incontro con ITS per meccanica e meccatronica
11. Lezioni all'università
12. Offerte prof. Mondo militare
13. Offerte professionali Guardia di Finanza
14. Incontri di informazione servizio civile
Partecipazione a progetti
Partecipazione al progetto FIXO, (programma con l’obiettivo di supportare erogazione di servizi di
placement e di intermediazione per studenti con l’intenzione di ridurne i tempi di ingresso nel
mercato del lavoro e di trovare occupazione in linea col percorso formativo seguito)
Visite guidate
1. Pordenone: Fiera della meccanica
2. Casale sul Sile: azienda Vettorello (turbine)
Viaggio di istruzione
Praga dal 3 al 7 dicembre 2013
Attività di recupero
Nel corso dell’anno il C. di C. ha realizzato iniziative di sportello di inglese, di meccanica e
macchine, di matematica e recupero curricolare in itinere.
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Il Consiglio di Classe:
Italiano (Prof.ssa Pellegrino)
Storia (Prof.ssa Pellegrino)
Matematica (Prof. Capalbo)
Inglese (Prof.ssa Perin)
Diritto (Prof. Viggiani)
Sistemi e automazione (Prof. Dolzan)
Tecnologia meccanica ed esercitazioni (Prof. Fortini)
Meccanica e macchine a fluido (Prof. Dolzan)
Disegno, progettazione ed organizzazione industriale
(Prof. Cavallarin)
Lab. Disegno, progettazione ed organizzazione
industriale e lab. Sistemi e automazione (Prof.
Bergamin)
Lab. Meccanica e macchine a fluido (Prof. Parolin)
Lab. Tecnologia meccanica ed esercitazioni (Prof.
Sgnaolin)
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014.
Ed. Fisica (Prof.ssa Bordignon)
Religione (Dal Bello Dino)
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Anno scolastico 2013/2014
PATTO FORMATIVO
Programmazione educativo – didattica
Consiglio della Classe 5 AM
Il Patto Formativo definisce gli impegni che si assumono i soggetti protagonisti della scuola
(docenti, studenti e famiglie) nel promuovere e gestire il processo formativo e culturale dello
studente che si concretizza nell’individuazione e realizzazione del suo percorso educativo e
professionale.
PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il C.d.C. programma l’attività didattica comune, raccorda le programmazioni disciplinari in modo
coerente ed efficace, individua le competenze disciplinari e di cittadinanza, le attività
interdisciplinari, la strutturazione delle UDA ed i progetti, promuove il processo di educazione e
formazione culturale dello studente e del cittadino.
Il Consiglio progetta le attività integrative ed extracurriculari, le visite di studio ed i viaggi
d’istruzione.
In merito a obiettivi educativi e di apprendimento, il Consiglio di Classe fa riferimento al POF.
Nello specifico, questo C.d.C. definisce:
1. Obiettivi educativi e di apprendimento:
Obiettivi educativi



“imparare ad imparare”: essere in grado di organizzare il proprio apprendimento
ricercandone gli elementi di qualità e produttività, in funzione dei tempi a disposizione,
delle strategie individuali e del proprio metodo di studio
“collaborare e partecipare”: essere in grado di interagire in gruppo comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, contribuendo all’apprendimento
comune ed alla realizzazione delle attività collettive
“agire in modo autonomo e responsabile”: sapersi inserire in modo attivo e consapevole
nella realtà sociale dimostrando la valenza dei propri diritti, riconoscendo al contempo quelli
altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità. Essere capaci di
riconoscere i propri bisogni in rapporto a quelli altrui per cercare una soluzione pacifica ai
conflitti e alle contrapposizioni.
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Obiettivi di apprendimento – competenze di base



sviluppare capacità di ricerca autonoma e di progettazione, conoscendo le fonti e gli
strumenti di documentazione, ideando la sequenzialità operativa, valutando i risultati e
puntando ad un prodotto finito e funzionante
“individuare collegamenti e relazioni”: saper individuare e rappresentare, elaborando
argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
cogliendone la natura sistematica, individuando analogie e differenze, cause ed effetti e la
loro natura probabilistica
avere padronanza dei linguaggi fondamentali (italiano, inglese e matematica) per partecipare
attivamente al processo di apprendimento formale ed informale in contesti scolastici ed
extrascolastici.
Obiettivi di apprendimento – competenze disciplinari







progettare e dimensionare organi meccanici e conoscere i principi di funzionamento delle
principali macchine.
elaborare cicli di lavorazione di componenti meccanici, e progettare di semplici attrezzature
tenendo conto dei costi
conoscere le caratteristiche di impiego, i processi di lavorazione ed il controllo di qualità ed
i trattamenti termici dei materiali.
sviluppare programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC ed
utilizzare strumenti CAD CAM per la produzione
realizzare l’automazione di sistemi discreti mediante PLC;.conoscere i sistemi di controllo e
regolazione e nozioni di robotica
operare nei laboratori rispettando le norme sulla sicurezza del lavoro.
acquisire capacità logico-matematiche
Metodi condivisi


Impostare il processo di apprendimento/insegnamento su conoscenze, abilità e competenze
Attuare attività di gruppo e di laboratorio sviluppando progetti interdisciplinari da utilizzare
come tesina di presentazione all’esame finale.
2. Periodi anno scolastico
L’anno scolastico è diviso in 2 periodi: il I Periodo dal 12/09/13 al 11/01/14, il II Periodo dal
13/01/14 alla conclusione dell’anno scolastico.
3. Programmazione individuale del docente / Griglia di valutazione disciplinare
( in Allegato)
4. Verifiche
Le verifiche consistono in prove non strutturate (interrogazioni orali, problemi, relazioni, temi,
trattazioni sintetiche …) e/o strutturate (quesiti con risposta vero/falso, a scelta multipla, a
completamento con termini dati...).
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La valutazione espressa, chiara, trasparente e tempestiva, sarà comunicata allo studente entro due
settimane dall’assegnazione della prova scritta unitamente alla griglia di valutazione, in tempo reale
o durante l’ora di lezione successiva per la verifica orale. Nell’arco della scansione periodica e nel
rispetto di un’attenta programmazione, le verifiche saranno razionalmente distribuite nell’anno
scolastico, numericamente condivise dai dipartimenti. Le modalità di somministrazione delle
verifiche e la tipologia verranno precisati nella programmazione del singolo docente.
Nell’ottica di una didattica per competenze, le singole verifiche sono fonti informative: presentano
livelli diversi di richiesta perché misurano conoscenze e/o abilità, assumono “peso” diversificato,
sono funzionali ad esprimere un giudizio di competenza. Tale giudizio considera i risultati ottenuti
dallo studente nello svolgimento del compito o nella realizzazione del prodotto, la modalità con cui
egli è giunto a conseguire tali risultati e la percezione che egli ha del suo lavoro.
5. Scala valutativa
Per quanto attiene alla scala valutativa, viene utilizzata tutta la gamma di voti prevista dalla
normativa vigente a ragione dell’importanza della media nell’assegnazione del Credito Scolastico.
Ciascun insegnante applica la scala di valutazione discussa e concordata in Dipartimento e nei
Consigli di Classe, la quale fa riferimento ai seguenti criteri stabiliti dal Collegio Docenti:
- voto 1/2 (profitto nullo o quasi): rifiuto di prova/assenza di risposte/sviluppo argomenti appena
abbozzato;
- voto 3 (prova molto scadente o decisamente scarsa): presenza di pochissimi elementi positivi a
causa di mancata comprensione e/o conoscenza gravemente lacunosa e/o scorrettezza
dell’esposizione;
- voto 4 (prova gravemente insufficiente) : comprensione parziale, lacune gravi nella
preparazione, rispondenza inadeguata alle consegne, lavoro disorganizzato e scorretto anche dal
punto di vista formale;
- voto 5 (prova insufficiente): comprensione parziale, conoscenze limitate, rispondenza
incompleta, struttura approssimativa del lavoro, inesattezze anche dal punto di vista formale;
- voto 6 (prova sufficiente): comprensione complessiva, conoscenza con qualche lacuna in parti
non essenziali, rispondenza complessivamente corretta, strutturazione semplice, ma coerente del
lavoro, qualche imprecisione;
- voto 7 (prova discreta): comprensione precisa, conoscenza abbastanza ampia anche se non
sempre approfondita, rispondenza pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica,
esposizione chiara;
- voto 8 ( prova buona): comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti
significativi, rispondenza, strutturazione organica, buona precisione formale e/o flessibilità di
utilizzo;
- voto 9/10 (prova ottima): comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale
ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile e/o originalità nelle soluzioni.
6. Recupero e sostegno
La scuola programma azioni finalizzate al successo formativo dello studente organizzando
annualmente corsi di sostegno e recupero come parte ordinaria e permanente del proprio lavoro
scolastico.
Gli studenti si impegnano a partecipare produttivamente alle attività di recupero organizzate dalla
scuola e a gestire con serietà lo studio individuale per superare le lacune pregresse. I genitori che
ritengono di non avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, debbono comunicarlo
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alla stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche.
7. Valutazione del profitto
“La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella
sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche” (D.P.R. 22.06.09 n. 122)
I parametri di riferimento per la valutazione del profitto sono:
f) qualità del profitto intesa come acquisizione degli obiettivi previsti dalla programmazione (i
risultati delle verifiche sulle conoscenze e sulle competenze rappresentano la parte più
importante del voto)
g) progressione dell’apprendimento
h) impegno inteso sia come disponibilità alla quantità di studio richiesta sia come capacità di
organizzare il proprio lavoro (individuale o di gruppo), con riferimento anche ai compiti per
casa negli aspetti di continuità, puntualità e precisione ( i compiti per casa possono essere
oggetto di valutazione)
i) qualità dell’interesse e partecipazione definiti dal complesso degli atteggiamenti dello studente
nei confronti del lavoro comune durante le lezioni, con particolare riferimento all’attenzione
dimostrata in classe, alla capacità di attenzione mantenuta nel perseguire un determinato
obiettivo, all’interesse verso il dialogo educativo
j) possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate
ad un eventuale recupero
k) frequenza intesa come partecipazione alle lezioni
l) comportamento inteso come adesione ai principi e alle regole di una convivenza civile e
democratica.
Il Coll. Doc., per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, ha fissato i criteri di
valutazione del profitto, di attribuzione del voto di condotta con rispettiva griglia che considera
come indicatori la frequenza, il comportamento, la partecipazione e l’impegno.
I genitori possono accedere tramite le funzioni del registro elettronico ai voti conseguiti dal proprio
figlio in tutte le materie d’insegnamento.
Per ottenere la promozione alla classe successiva lo studente: - non deve accumulare più del 25%
di ore di assenza
(264 ore su un totale di 1056 ore curriculari, si considerino in materia le
deroghe del Coll. Doc. ), in caso contrario non può essere valutato e quindi non può essere
ammesso alla classe successiva; - deve aver riportato la sufficienza in tutte le discipline. Negli altri
casi il C. di C. può deliberare la sospensione del giudizio per alcune materie o la non ammissione.
In caso di sospensione del giudizio, lo studente deve sottoporsi alle verifiche per l’accertamento del
superamento di carenze pregresse.
Per le classi V lo studente è ammesso all’Esame di Stato se consegue la media almeno di sei in tutte
le materie del corso di studi.
Nel triennio, alla fine di ogni anno scolastico, è assegnato ad ogni studente il Credito Scolastico.
Il voto di condotta è espresso in decimi ed è attribuito collegialmente dal C.d.C.; esso concorre alla
valutazione complessiva dello studente.
8. Ricevimento genitori
Ogni insegnante all’inizio dell’anno scolastico indica, al mattino, un’ora alla settimana per il
ricevimento genitori, che proseguirà per tutto l’anno scolastico fino a maggio 2014, esclusi i periodi
degli scrutini. Tale calendario sarà comunicato all’inizio dell’anno scolastico ad ogni famiglia. Il
Collegio Docenti ha previsto la prenotazione del colloquio tramite registro elettronico, fino al
giorno precedente la data del ricevimento. I genitori che hanno difficoltà a presentarsi possono
chiedere un colloquio telefonico.
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Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
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A metà di ogni periodo ci sarà un ricevimento pomeridiano individuale docente/singolo genitore per
illustrare i risultati scolastici dello studente e fornire suggerimenti per il recupero.
Spettacolo "Il 900 tra guerra e pace"
27/01/2014
resp.
Cons.
classe
tempi
Attività previste per la classe
Giornata della memoria
durata
Attività integrative/extracurriculari/progetti/visite di studio/viaggi d’istruzione
2h
Pellegrino
05/06/2014 2h
Pellegrino
Giornata della legalità: "A. Moro vittima della
ragion di stato"
23/05/2014
2h
Viggiani
Insegnamento in modalità CLIL
Lezioni di discipline tecniche in inglese
secondo periodo
6h
Perin
Corso dialogo in lingua inglese
secondo periodo
6h
Perin
gara corsa campestre
mese nov. 2013
2h
Torneo Calcio
a.s. 13/14
1h
Bordignon
Bordignon
Giornata dello sport
mese maggio
6h
Bordignon
Premiazioni
mese giugno
1h
Bordignon
Gruppo di lavoro stud. Triennio
a.s. 13/14
6h
Incontro con ITS per mecc. e meccatronica
da definire
1h
Lezioni all'università
da definire
6h
Offerte prof. Mondo militare
da definire
2h
Offerte professionali Guardia di Finanza
da definire
1h
Incontri di informazione servizio civile
da definire
1h
03-07 dic 2013
30h
da definire
6h
Viaggio di istruzione
visita guidata ad aziende del settore meccanico e a
carattere culturale
Progetto FIXO
da definire
Fortini, Sgnaolin,
Fortini
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Castelfranco Veneto,
I docenti del Consiglio di Classe …………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………….
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…………………………………………………………………………………….
I rappresentanti degli studenti
…………………………….
……………………………
I rappresentanti dei genitori
…………………………….
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Relazioni Finali
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RELAZIONE FINALE: ITALIANO
N. ore settimanali 3 x 33 = n. h. 99
CLASSE V A/M
N. ore effettivamente attuate = 87
Obiettivi raggiunti
Contenuti
Ore
Metodi e mezzi
Criteri di valutazione
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1. Padronanza del patrimonio
lessicale ed espressivo della lingua
italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali,
culturali, scientifici, economici e
tecnologici
Abilità
Comprensione del messaggio insito
nella comunicazione, utilizzando un
metodo logico che consenta di
individuare e riordinare le conoscenze,
le inferenze, le elaborazioni e le finalità
Distinzione in un messaggio dei dati
probatori da quelli insignificanti ed
individuazione di una eventuale
gerarchia
Sufficiente capacità di affrontare le
diverse situazioni comunicative
utilizzando il registro linguistico
opportuno e il lessico specifico secondo
le esigenze dei vari contesti
Espressione in forme che raggiungono
un sufficiente livello di organicità,
proprietà lessicale, correttezza formale,
chiarezza, razionalità e criticità
2. Analisi e produzione di testi di
vario tipo in relazione ai differenti
scopi comunicativi
1. Italia dopo Unità
5
- Dimensione storica e
culturale
- Scapigliatura
2. L’età del
Positivismo
- Il contesto europeo:
la scienza come
metodo
- Il Determinismo e la
selezione naturale in
ambito all’idea di
progresso
- Naturalismo
- Il Verismo
- Giovanni Verga
3. L’età del
Decadentismo
- Il contesto storico
28
- Poetiche, temi,
linguaggio ed autori
del contesto europeo
ed italiano.
- La destrutturazione
del linguaggio poetico
- Giovanni Pascoli
- Gabriele
D’Annunzio
4. Il Novecento e la
coscienza della crisi
- Il contesto culturale
del ‘900
- Il relativismo come
nuovo sistema di
valori: Einstein,
Freud
- Il romanzo del
Capacita acquisita nel cogliere i caratteri
Novecento
specifici di un testo letterario e non
- Il Futurismo
letterario riconoscendone i diversi stili
- Luigi Pirandello
comunicativi
- Italo Svevo
Prendere appunti e redigere sintesi e
relazioni
5. La poesia del
Utilizzare le informazioni e i documenti
primo Novecento
in funzione della produzione di testi
- Destrutturazione del
scritti
linguaggio poetico
Produrre testi di adeguata complessità
- G. Ungaretti
in relazione a generi e tipologie
- E. Montale
richieste, corretti, coerenti, con
pregnanza ideativa ed espressivi.
Conoscenza ed utilizzo delle
caratteristiche proprie delle tipologie
testuali dell’Esame di Stato: A, B, C e D
Abilità
Sufficiente capacità di collocare i testi
nel contesto culturale di riferimento,
individuare le informazioni di un testo
nella loro complessità e rielaborarle a
livello astratto
3. Capacità di riconoscere le linee
25
20
Metodi
Il metodo di lavoro
è caratterizzato da:
1) modo interattivo,
che coinvolga la
partecipazione degli
studenti, facendoli
dialogare con il
docente alla
conquista delle
conoscenze
possibili;
2) presentazione
problematica dei
contenuti;
3) gradualità degli
stessi;
4) alternanza di
spiegazione orale,
lavoro sui testi
(lettura critica,
parafrasi, rinvii),
interventi, utilizzo
di documenti,
collegamenti;
5) omogeneità nella
presentazione dei
diversi argomenti
(ad es. ricostruire
sempre il contesto
storico, culturale,
letterario,
ovviamente a livelli
diversi di
approfondimento
6) collegamento
con la storia e con
l’arte e
l’architettura.
Mezzi
Libro di testo,
documenti ad
integrazione.
10
MDB00
Pag. 17 di 77
voto 1/ 2: rifiuto di prova o
assenza di risposta o
sviluppo degli argomenti
appena abbozzato;
voto 3: la prova ha
pochissimi elementi
positivi a causa della
mancata comprensione
delle questioni poste e/o
della conoscenza
gravemente lacunosa degli
argomenti e/o scorrettezza
dell’esposizione;
voto 4: comprensione
parziale dei problemi,
lacune gravi nella
preparazione, rispondenza
inadeguata alle consegne,
lavoro disorganizzato e
scorretto anche dal punto
di vista formale;
voto 5: comprensione
imprecisa dei quesiti,
conoscenze limitate,
rispondenza incompleta,
struttura approssimativa
del lavoro anche dal punto
di vista formale;
voto 6: comprensione
complessiva,
conoscenza dell’argomento
con qualche lacuna in
parti non essenziali,
rispondenza corretta, anche
se con qualche limite,
strutturazione semplice del
lavoro ma coerente,
qualche imprecisione;
voto 7: comprensione
precisa, conoscenza
abbastanza ampia anche se
non sempre approfondita,
rispondenza nel
complesso pertinente ed
articolata, strutturazione
abbastanza organica pur
con qualche imprecisione
concettuale o formale,
esposizione chiara;
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Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
essenziali della storia delle idee, della
cultura, della letteratura, delle arti e
orientarsi tra testi e autori
fondamentali
Abilità
Contestualizzazione del testo letterario
in un quadro di relazioni riguardanti i
luoghi, le correnti letterarie, i generi, le
opere dello stesso autore, altre
espressioni culturali e artistiche, il ruolo
degli intellettuali
Rielaborazione dei collegamenti
diacronici e sincronici dei movimenti
culturali, artistici e letterari
Capacità di cogliere la specificità di
alcuni testi attraverso la critica letteraria
Individuare il rapporto tra il testo e le
proprie esperienze, la personale
sensibilità
Riconoscere i diversi stili comunicativi
in rapporto ai periodi, alle culture di
riferimento, alle espressioni artistiche,
all’evoluzione della scienza e della
tecnologia.
•
•
La trattazione degli argomenti di
letteratura è strettamente
ancorata all’analisi e alla
comprensione dei testi
MDB00
Pag. 18 di 77
voto 8: comprensione
precisa, conoscenza ampia
con approfondimenti
significativi, rispondenza
alle consegne corretta,
strutturazione organica
con qualche elaborazione
personale, precisione e
flessibilità di utilizzo;
voto 9/ 10: comprensione
precisa e rispondenza
completa, padronanza
concettuale ed espositiva
sicura, approfondita,
organica, eventuale
originalità nelle soluzioni.
Verifiche
Verifiche scritte ed orali.
Esercitazione su tutte le
tipologie testuali della
prova d’Esame.
Utilizzo di verifiche
semistrutturate.
Le ore indicate comprendono il
tempo dedicato alle verifiche
scritte ed orali
Allega programma analitico
Castelfranco Veneto,15.05.2014
Il DOCENTE: Pellegrino Mattea
I Rappresentanti di classe
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RELAZIONE FINALE: STORIA
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h. 66
CLASSE V A/M
N. ore effettivamente attuate = 56
Obiettivi raggiunti
1. Comprensione critica delle
linee essenziali della storia
politica, economica e sociale,
delle scoperte scientifiche e
delle innovazioni tecnologiche
del nostro Paese.
Inquadramento della storia
italiana in quella europea e
nel contesto più ampio della
storia del mondo, anche per
riconoscere le sfide ed i
problemi connessi alla
globalizzazione
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
1. Il nuovo secolo e la
prima guerra mondiale
22
L’Italia fra il 1870 e il 1913
L’età giolittiana
Economia mondiale e
contrasti imperialistici
Approfondimenti: movimenti
sociali di massa tra l’800 e il
900
I° guerra mondiale e
rivoluzione bolscevica
2. Democrazie e
totalitarismi : il nuovo
Abilità
conflitto mondiale
Inquadramento degli eventi e
Primo dopoguerra
dei fenomeni storici relativi alle Germania: dalla Repubblica
storie settoriali nel periodo di
di Weimer al ritorno della
15
riferimento utilizzando gli
destra
strumenti storiografici di
Crollo delle istituzioni
riferimento
liberali in Italia e l’avanzata
Esame del sapere storico come del fascismo
interpretazione convincente
Il fascismo in Italia
delle fonti, utile a non far
USA e la grande crisi del ’29
coincidere la storia con la
Roosevelt e il New Deal
narrazione della storia
Il Nazismo in Germania
Comprensione di cause e
L’espansionismo fascista e
conseguenze e capacità di
nazista in Europa
istituire rapporti diacronici e
La II° guerra mondiale e il
sincronici non in modo
nuovo assetto del mondo
meccanicistico
Capacità di istituire relazioni
3. Il mondo nell’era
tra l’evoluzione scientifica e
atomica
tecnologica, il contesto socioIl dopoguerra: la “guerra
economico, i rapporti politici e fredda”, la nascita dell’ONU
i modelli di sviluppo
La decolonizzazione
7
Comunicare con il lessico
La Repubblica italiana
proprio delle scienze storiche e USA-URSS e la distensione
La questione arabo
sociali
israeliana
Capacità di comprendere la
dimensione storica del presente
nella propria realtà territoriale, Ad integrazione del
nazionale, europea e mondiale programma, si considerino
gli Approfondimenti svolti.
Criteri di
valutazione
voto 1/ 2: rifiuto di
prova o assenza di
Lezioni introduttive
risposte o sviluppo degli
funzionali a delineare
argomenti appena
le direttrici di un certo
abbozzato;
periodo storico;
lezioni frontali con
voto 3: la prova ha
l'uso di carte ed
pochissimi elementi
integrazioni;
positivi per mancata
individuazione di nodi comprensione delle
problematici ed
questioni; conoscenza
interpretazioni
gravemente lacunosa
storiografiche;
degli argomenti e/o
organizzazione delle
scorrettezza
informazioni, scaletta dell’esposizione;
di riepilogo e lessico
specifico; discussioni voto 4: comprensione
parziale dei problemi,
su temi del
lacune gravi nella
programma e sulla
preparazione,
loro eredità nel
rispondenza inadeguata
presente.
alle consegne, lavoro
disorganizzato anche
Mezzi
dal punto di vista
Libro di testo
formale;
Letture di documenti
Metodi
voto 5: comprensione
imprecisa dei quesiti,
conoscenze limitate,
rispondenza incompleta,
incertezze formali;
voto 6: comprensione
complessiva, conoscenza
dell’argomento con
qualche lacuna in
parti non essenziali,
rispondenza corretta,
anche se con qualche
limite, strutturazione
semplice del lavoro ma
coerente, qualche
imprecisione;
voto 7: comprensione
precisa, conoscenza
2. Collocazione delle scoperte
scientifiche e delle
5. Sviluppo tecnicoscientifico, economia
8
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abbastanza ampia anche
se non sempre
approfondita,
rispondenza pertinente
ed articolata,
strutturazione
abbastanza organica pur
con qualche
imprecisione concettuale
o formale, esposizione
chiara;
innovazioni tecnologiche in
mondiale, mutamenti
una dimensione storicosociali all’inizio del ‘900
- Il decollo industriale
culturale, nella
italiano nell’età
consapevolezza della
giolittiana
relatività e storicità dei saperi
- La Crisi del 1929 e
Abilità
“New Deal
Collegare alla storia generale le - La Terza rivoluzione
storie settoriali relative anche
industriale
all’indirizzo di riferimento
3. Agire in riferimento ad un
sistema di valori coerenti con
i principi della Costituzione,
in base ai quali essere in
grado di valutare fatti e
orientare i propri
comportamenti personali,
sociali e professionali nel
rispetto della persona, della
collettività e dell’ambiente
6. L’esercizio della
cittadinanza
- L’evoluzione della
società e dell’
organizzazione politica
nel ‘900
- Comunismo, fascismo e
democrazie
- La Costituzione italiana
- Gli Organismi
internazionali
Abilità
Comprensione delle
caratteristiche fondamentali
della Costituzione italiana e gli
elementi essenziali del Diritto
Internazionale
•
•
Le ore indicate
comprendono i tempi
destinati alle
interrogazioni e alle
verifiche scritte
I punti n.2 e n.3 non
presentano le
rispettive ore perché
gli argomenti sono
stati trattati secondo
l’ordine cronologico
(vedi punto n.1).
4
voto 8: comprensione
precisa, conoscenza
ampia con
approfondimenti,
rispondenza alle
consegne corretta,
strutturazione organica
con qualche
elaborazione personale,
precisione e flessibilità
di utilizzo;
voto 9/ 10:
comprensione precisa e
rispondenza completa,
padronanza concettuale
ed espositiva sicura,
approfondita, organica,
eventuale originalità
Verifiche
Verifiche scritte ed orali.
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I Rappresentanti di classe
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PROGRAMMA ANALITICO DI ITALIANO CL 5AM
Esame di Stato 2013-2014
1. ETA’ DEL REALISMO E DEL POSITIVISMO
Il contesto storico e il quadro internazionale. Il contesto culturale e letterario. Italia 1860-1880.
Caratteri del Positivismo Illuminismo e Positivismo a confronto. Il ruolo della scienza e il rapporto
con la tecnica. L’idea di progresso e le conseguenti implicazioni letterarie. Il determinismo di I.
Taine e l’evoluzionismo di C. Darwin.
L’età del Realismo in letteratura.
Naturalismo: caratteri, protagonisti e metodi. L’impersonalità dell’arte. Il romanzo sperimentale e
confronto con romanzo del primo Ottocento.E.eJ.de Goncourt:”Questo romanzo è un romanzo
vero”-Analisi testuale
Il Verismo in Italia. Differenze con Naturalismo.
Analisi dei testi sulla cultura del Positivismo:
C. DARWIN, “L’uomo è il risultato di una evoluzione”
E. ZOLA, “Osservazione e sperimentazione”
GIOVANNI VERGA
La vita e la formazione culturale. L’itinerario narrativo. L’opera “preverista” e verista. I caratteri
dell’opera “preverista”. L’interpretazione del reale e i temi dell’opera verista. L’idea di “vinto” e il
concetto di sovrastruttura. La scelta degli umili. Idea di progresso e visione dell’esistere.
“Vita dei campi”: temi e caratteri dell’opera.
Analisi testuale da “Vita dei campi”: “Fantasticheria”
“I Malavoglia”: caratteri e struttura dell’opera. Il sistema dei personaggi, le tematiche e il ciclo dei
vinti, il sistema ideologico . Analisi testuale di: “Prefazione ai Malavoglia” , “La famiglia
Malavoglia”, “L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni”.
“ Novelle Rusticane”: temi e caratteri dell’opera. Analisi testuale di “La roba”.
“Mastro-don Gesualdo”: caratteri e temi dell’opera. Analisi testuale di “L’Addio alla roba”.
LA SCAPIGLIATURA
I protagonisti, i temi e il programma. .
2. L’ETA’ DEL DECADENTISMO
Questioni di datazione. Il contesto storico. La crisi del sistema “ragione”, il ruolo degli intellettuali
e il rapporto con la società.
Gli antecedenti al Decadentismo: la poesia dei parnassiani, Baudelaire.
La poetica decadente, la concezione del reale. Il linguaggio poetico e simbolico: verso la
destrutturazione del linguaggio, quale anticipazione al Novecento. Il Simbolismo. I “poeti
maledetti”.
L’Estetismo: l’atteggiamento “antieroico” del Decadentismo.
L’atteggiamento “eroico” del Decadentismo: il Vitalismo.
GIOVANNI PASCOLI
Dati biografici, l’opera e la poetica. Il mito del “nido” e della “poesia”. Gli strumenti espressivi e il
linguaggio sperimentale.
Da “Prose”: analisi testuale sul tema relativo alla “poetica del fanciullino”, “E’ dentro di noi”.
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“Myricae”: caratteri, temi e struttura dell’opera. Analisi testuale di “X Agosto”, “Lavandare”,
“Novembre”.
Da “I canti di Castelvecchio”, analisi testuale de”Il gelsomino notturno”.
GABRIELE D’ANNUNZIO
La personalità, lo svolgersi della vita e dell’opera. Il velleitarismo.
La fase dell’Estetismo. “Il Piacere”: caratteri, struttura dell’opera e tecniche narrative. La struttura
dell’opera anticipazione al romanzo novecentesco.
Il superuomo e la rilettura di Nietzsche. Appunti su F. Nietzsche
“Alcyone”: caratteri dell’opera, il panismo, la novità del linguaggio poetico. Analisi testuale di “La
pioggia nel pineto”.
“Il Notturno”: temi e caratteri dell’opera.
3. IL NOVECENTO E LA COSCIENZA DELLA CRISI
Il Novecento e la società di massa.
La coscienza di crisi dell’uomo contemporaneo e il relativismo come nuovo sistema di valori
Le teorie di H. Bergson, S. Freud ed A. Einstein: contenuti, implicazioni culturali e letterarie .
Il romanzo europeo del Novecento: le nuove tecniche narrative ed il flusso di coscienza .
LE AVANGUARDIE
Concetto di avanguardia. Caratteri del Futurismo. Protagonisti ed esemplificazioni. Analisi testuale
di “Il Manifesto del Futurismo”.
LA CULTURA FASCISTA
La cultura fascista. Fascismo ed antifascismo. Il ruolo dei Manifesti e degli intellettuali.
IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO: LUIGI PIRANDELLO
La vita e la formazione culturale. La scelta dell’arte umorista. Il relativismo conoscitivo. La
depersonificazione dell’Io e la demistificazione dei valori borghesi. Le opere ed i loro caratteri.
Dal saggio “Umorismo”, analisi testuale di “Il sentimento del contrario”.
“Il fu Mattia Pascal”: caratteri, temi e struttura dell’opera. La storia di un’identità sospesa. .
“Novelle per un anno”: caratteri e temi. Analisi testuale di “Il treno ha fischiato”,”La patente”
IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO: ITALO SVEVO
La vita e la formazione culturale. Il “caso Svevo”.
La figura dell’inetto e le influenze di Darwin, Schopenhauer, Joyce e Freud.
“La Coscienza di Zeno”: un romanzo innovativo sul piano tematico e narrativo. L’opera
testimonianza del romanzo novecentesco. Temi e struttura. La figura dell’inetto. Il rapporto
salute/malattia. Il tempo misto. Analisi testuale di “Ultima sigaretta”, “Una catastrofe inaudita”.
4. LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: GIUSEPPE UNGARETTI
Caratteri della poesia moderna: la destrutturazione del linguaggio, anticipata dal Decadentismo, e la
poesia del primo Novecento. Caratteri e novità delle strutture linguistiche.
La personalità e l’opera.
La poetica: la prima produzione letteraria e la sperimentazione del linguaggio. Le innovazioni
stilistiche. L’esperienza della guerra.
“Allegria di Naufragi”:struttura e temi.Analisi testuale di:“Veglia”,
“S.Martino”,”Soldati”,”Fratelli”,”Mattina”
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LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: EUGENIO MONTALE
La personalità e la poetica. Il “correlativo oggettivo”, “il male di vivere” e il “quid”, la figura
femminile e il ruolo della donna nella poesia di Montale..
“Ossi di seppia”: caratteri dell’opera. Una poesia antitetica a quella dei “poeti laureati”.
Analisi testuale di : “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere”,”Meriggiare pallido e
assorto”,Cigola la carrucola del pozzo”
Da “Satura”, analisi testuale di “Ho sceso dandoti il braccio”,”Caro piccolo insetto”
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
Il Docente
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PROGRAMMA ANALITICO DI STORIA
Esame di Stato 2013-2014
Il programma di storia segue un percorso cronologico da 1900 a 1945.
1. IL NUOVO SECOLO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE
• Il Novecento e la società di massa: definizione di società di massa, caratteristiche e linee di
sviluppo. Le singole componenti della società di massa. Le tre rivoluzioni industriali a
confronto. Partiti di notabili e partiti di massa. Il dibattito politico e la nascita dei partiti. La
Chiesa dal non expedit alla Rerum Novarum. Il Modernismo App. “Giochi di massa, le
olimpiadi moderne”.
• Nazionalismo, razzismo e irrazionalismo. La II Rivoluzione industriale e la catena di montaggio
alla base della società di massa. Colonialismo nei secoli ed Imperialismo. Idea di stato, patria e
nazione. Conseguenze del nazionalismo: il movimento sionista. Il razzismo. Definizione di Belle
èpoque. App. “Esistono le razze?”.
• Il decollo industriale italiano nell’età di Giolitti: caratteri, politica interna e politica estera. App.
“Giolitti, lo stile del potere”.
• La Prima guerra mondiale: cause, fasi della guerra, trattati di pace e la nuova carta d’Europa.
Italia tra interventismo e neutralismo. I 14 punti di Wilson e l’idea di autodeterminazione dei
popoli. La Società delle Nazioni.
• I problemi del Dopoguerra: limiti dei trattati di pace, problemi demografici ed economici, la
sfiducia nel sistema liberale, definizione di biennio rosso.
• La Rivoluzione in Russia: da realtà della Russia negli anni 1860 alle rivoluzioni. Modalità ed
esiti. Nascita URSS. Il partito unico che coincide con lo stato. URSS di Stalin: politica interna,
economica e totalitarismo.
• App. “Consumi e società di massa”.
2. DEMOCRAZIE E TOTALITARISMI: IL NUOVO CONFLITTO MONDIALE
• Il fascismo in Italia. La “vittoria mutilata”, occupazione di Fiume ed esiti, i problemi sociali. Il
partito Popolare Italiano, i Fasci di combattimento e il Partito comunista. Le elezioni a confronto
e l’ascesa del fascismo: 1919, 1921 e 1924. Il sistema del fascismo: da marcia su Roma a fase
legalitaria e dittatoriale. Il consenso. Politica interna, economica ed estera. I rapporti tra lo Stato
e la Chiesa: da Patti Lateranensi a Concordato del 1984. Italia antifascista.
• USA ed “anni ruggenti”, la crisi del 1929, Roosevelt, il “New Deal” ed il sistema economico
misto. Il nazismo in Germania. I caratteri della Repubblica di Weimar: valenza politica ed
artistica legata al Bauhaus. I fondamenti ideologici del nazismo, il Terzo Reich ed il suo
sistema. Politica economica. App. “La questione degli ebrei” . Definizione di genocidio e
totalitarismo.
• Verso la II guerra mondiale. Ragioni dell’imperialismo asiatico ai fini della II guerra mondiale
La politica estera della Germania
• La seconda guerra mondiale. Cause e fasi della guerra. Italia e mondo tra 1943-45. I progetti di
pace e le conferenze. Caratteri generali relativi alla questione delle foibe.
Per quanto riguarda gli anni 1945 - giorni nostri, il programma si sviluppa seguendo nuclei tematici.
3. IL MONDO NELL’ERA ATOMICA
• Le origini della “guerra fredda”. Caratteri e scopi dell’ONU. Esiti della II Guerra mondiale: il
nuovo assetto della Germania e la divisione del mondo. Definizione di “guerra fredda”. I paesi
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Pag. 25 di 77
non allineati. .
• Il fragile equilibrio della “guerra fredda”: crisi di Berlino, Libia di Gheddafi, crisi di Cuba.
• Il fenomeno della decolonizzazione: definizione e ragioni della decolonizzazione. Il
Neocolonialismo e le relative implicazioni. I paesi oggetto di indipendenza e, in particolare, il
caso dell’India di Gandhi, l’apartheid in Sudafrica e Nelson Mandela.
• La Repubblica italiana: i problemi del II dopoguerra, il referendum istituzionale e la nascita
della Repubblica. I principi della Costituzione Italiana e la struttura della Repubblica. .
4. FINE DEL BIPOLARISMO USA – URSS: LA DISTENSIONE
.
• Il continuo fragile equilibrio della “guerra fredda”: il muro di Berlino, la crisi di Cuba, la guerra
in Vietnam, la questione dell’Afghanistan.
5. Il III DOPOGUERRA
• Il crollo del muro di Berlino
• La questione arabo - israeliana
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
I Rappresentanti degli studenti
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Il DOCENTE
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RELAZIONE FINALE : INGLESE
CLASSE 5AM
Obiettivi raggiunti
- potenziamento delle 4 abilità
linguistiche di base:
comprendere, parlare, leggere
, scrivere
- dialogare in modo autonomo,
lessicalmente e
fonologicamente corretto
MDB00
Pag. 26 di 77
a.s. 2013-2014
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h 66
N. ore effettivamente attuate 63
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
Grammatica, lessico e attività 20
di reading, listening, speaking
e writing contenuti nelle units
10, 11 e 12 del libro di testo
LANGUAGE
LEADER
ed.Longman .
nozioni
Revisione
delle
grammaticali e strutturali
-potenziamento delle nozioni svolte negli anni precedenti
ed in sviluppo logico con
grammaticali e strutturali di
quelle del 5° anno:
base
- relative clauses: defining,
non defining, comment e
-parziale acquisizione della
reduced clauses
terminologia specifica
-IF CLAUSES (zero, 1st,
dell’area di indirizzo
2nd, 3rd type + mixed )
-reported speech + verbs of
-fornire informazioni
sintetiche, sia scritte che orali, reporting
su argomenti specifici relativi -I wish / If only + would /
past tense / past perfect
all’ area di indirizzo
Writing skills:
meccanico ed ad alcuni
-letter layout e formal letter
argomenti di civiltà, storia e
-newspaper article
letteratura
-a discursive essay
-rispondere a quesiti a risposta -short answers
multipla e singola, rispettando Vocabulary:
-idioms with “mind”
i limiti di estensione richiesti
-some crime words
dal docente
-aspects of culture
(nouns
e
-technology
-redigere traduzioni dall’
adjectives)
inglese
expressing
-prefixes
La maggior parte degli alunni opposites
Test
ha raggiunto tali obiettivi
essenziali. Un gruppo ristretto
TECHNICAL ENGLISH
di alunni ha raggiunto gli
-Types of machine tools and
stessi obiettivi minimi con
their characteristics
qualche difficoltà
-Numerical control
(imprecisioni formali e
(NC, CNC )
grammaticali, esposizione
-CAD/CAM systems: -what
incerta ). Infine un terzo
they enable us to do ,
gruppo ha raggiunto una
-the role of CAD/CAM 6
discreta conoscenza dei
systems in modern factories
contenuti e una discreta
-ROBOTICS in industry :
correttezza formale.
11
Tutti gli alunni possiedono
an
introduction
to
sufficienti conoscenze nei vari automation ,
Criteri di
valutazione
Esercitazioni scritte ed
interrogazioni orali sugli
Presentazione degli argomenti specifici relativi
elementi linguistici all’area di indirizzo
nella situazione
meccanico e agli
offerta dal libro di argomenti di civiltà/
testo o altro
letteratura affrontati
materiale didattico nonché relativi agli
(lezione frontale e argomenti presentati nel
class discussion)
libro di testo
METODI
Ricognizione con
riflessione sulla
lingua
Riproduzione
mediante scambi
comunicativi
Pratica con
esercitazioni di
vario tipo
Produzione
guidata, poi
spontanea ed
autonoma
MEZZI
-libro di testo
-fotocopie
integrative
-audioCD
- articoli da rivista
-aula LIM
Tests di vario tipo:
composizione, quesiti a
risposta singola sui temi
trattati, reading –
comprehension, multiple
choice, riformulazione,
cloze,
use of English.
La scala di valutazione è
quella concordata dai
docenti di lingua inglese
sulla base delle indicazioni
del Collegio Docenti.
Valutazione delle capacità
linguistiche RICETTIVE
(ascoltare e leggere)
secondo gli indicatori di
attenzione e comprensione
(globale, analitica,
lessicale, inferenziale) e i
descrittori (comprensione e
lettura) in base ai livelli :
A – B – C –D – E .
Valutazione delle capacità
produttive (scrivere e
parlare ) secondo gli
indicatori di competenza
lessicale, correttezza
grammaticale e strutturale,
pertinenza alla traccia,
organizzazione delle idee,
rielaborazione personale,
efficacia espressiva,
pronuncia corretta, e
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argomenti ed anche sufficienti
competenze nei vari ambiti.
Una parte di loro ha acquisito
discrete capacità di
approfondimento, talvolta
anche critico, di
interpretazione e
rielaborazione personale dei
contenuti proposti.
- types and structure of
industrial robots,
-manufacturing applications
of automation and robotics,
- the advantages of robots
over
special
purpose
machines
-Mechatronics
-Regulate
the
robots
(magazine
article
from
TIME)
Sintetiche
nozioni
sui
principali avvenimenti storici
in GB e USA nel 20° secolo
-The Irish Question
-A debate about the American
Civil Rights Movement
LITERATURE
-The later years of Queen
Victoria’s
reign,
-The
Victorian compromise, “The
degradation and division of
labour” by J. Ruskin,
-Aestheticism & Decadence,
-Oscar Wilde,
-“The portrait” from The 8
Picture Of Dorian Gray”
-a passage from I,Robot by
Asimov ;
-Absurd and Anger: post-war
drama
-Harold Pinter
-H.Pinter, The Room
-a passage from “The room”
by H. Pinter.
18
-Analisi di un’opera di un
autore fine 800 - prima metà
900 ( a scelta dello studente)
- ascolto di 3 songs anni 60,
70, 80
MDB00
Pag. 27 di 77
secondo i seguenti
descrittori: produzione di
testi ed espressione orale
in base ai livelli A –B –
C- D – E.
LEGENDA LIVELLI
A – completo
raggiungimento degli
obiettivi : comprensione
precisa dei quesiti, uso del
linguaggio appropriato,
ampia conoscenza degli
argomenti ed esposizione
approfondita , correttezza
formale (voti: 9, 10 )
B – complessivo
raggiungimento degli
obiettivi :buona
comprensione dei quesiti,
conoscenza quasi completa
anche se non sempre
approfondita, correttezza
formale pur con qualche
imprecisione, esposizione
chiara (voti : 7, 8 )
C – raggiungimento degli
obiettivi essenziali :
comprensione
complessiva, sufficiente
conoscenza
dell’argomento, qualche
imprecisione nella
esposizione (voto 6 )
D – raggiungimento
parziale degli obiettivi :
comprensione parziale dei
quesiti, conoscenza
lacunosa, esposizione
approssimativa / scorretta
anche dal punto di vista
formale (voti : 5, 4 )
E – mancato
raggiungimento degli
obiettivi : mancata
comprensione dei quesiti,
gravi e diffuse lacune
nella conoscenza degli
argomenti , esposizione
fortemente scorretta e
confusa, risposta appena
accennata o assenza di
risposta (voti : 3, 2, 1 ).
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Castelfranco Veneto, 06/05/2014
Pag. 28 di 77
Il Docente
I rappresentanti di classe
RELAZIONE FINALE: ECONOMIA INDUSTR. ED ELEM. DI DIRITTO
CLASSE 5^ A/M _
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h 66
N. ore effettivamente attuate 55
Obiettivi raggiunti
Contenuti
- L'impresa e l'azienda. Sapere
la definizione giuridica di
imprenditore, di impresa e i
diversi tipi di imprenditori;
conoscere l’azienda e i suoi
segni distintivi.
- Le società e i titoli di credito.
Conoscere i caratteri essenziali
del contratto di società e
l’autonomia patrimoniale
perfetta e imperfetta.
Caratteristiche e circolazione
dei titoli di credito.
- Attività produttiva e forme di
mercato.
Comprendere i
fondamenti dell’attività
economica e cogliere il
significato di azienda quale
sistema aperto; conoscere i
principali modelli organizzativi
aziendali e le regole interne ai
vari tipi di mercato e le sue
caratteristiche.
- Attività produttiva e l'azienda.
Conoscere gli elementi e il
processo che conducono alla
determinazione del reddito
d’impresa e l’importanza della
determinazione dei costi per la
determinazione della
convenienza economica.
L'imprenditore. Le categorie
di impren-ditori. Lo statuto
dell'imprenditore
commerciale. Gli ausiliari.
L'impresa familiare.
L'azienda.
La società come impresa
collettiva. Il contratto di
società. L'autonomia
patrimoniale. Società di
persone e di capitali.
Cambiale e assegno.
Impresa e imprenditore. I
lavoratori. Il profitto. Fattori
produttivi e produttività. Il
finanziamento degli
investimenti. Il progresso
tecnico e l'innovazione
tecnologica. Le varie forme
di mercato. La
concentrazione e le barriere.
La produzione come attività
di trasformazione.
L'economia aziendale e il
sistema economico. I
sottosistemi aziendali. La
gestione dell'azienda. Costo,
ricavo e reddito. Il risultato
economico.
Ore
7
15
Metodi e
mezzi
Criteri di
valutazione
Lezione frontale
con schemi alla
lavagna, lettura
del testo con
sottolineatura
delle parti più
significative,
discussione in
classe.
Valutazione
periodica e finale:
voto unico che è
scaturito da
interrogazioni
(almeno due per
quadrimestre) in
funzione dello
sviluppo del
programma e dei
traguardi
raggiunti.
16
10
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
Il Docente ………………...
I Rappresentanti di classe ………………..
…………………
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RELAZIONE FINALE : MATEMATICA
MDB00
Pag. 29 di 77
A. S. 2013/2014
Docente: Prof. Capalbo Giannino
CLASSE 5A/M
Obiettivi
MOD. 6 PROBLEMI DI
MASSIMO E MINIMO
Data una funzione reale,
saper determinare massimi
e minimi relativi e assoluti
Saper analizzare il testo di
un problema individuando
dati, incognite e loro
relazioni
risolvere semplici problemi
di massimo e minimo
MOD. 7 INTEGRALI
INDEFINITI
conoscere la definizione di
primitiva, di integrale
indefinito e le relative
proprietà formali
saper applicare formule e
tecniche di integrazione
immediata, composta, per
sostituzione e per parti
saper integrare frazioni
algebriche
N. ore settimanali 3 x 33 settimane = 99 ore
Contenuti
Ore
Metodi e
mezzi
studio completo del grafico
di una funzione
Funzione obiettivo,
intervallo di variabilità,
massimi e minimi vincolati
10 h
presentazione
della
situazione/pro
blema,
confronto con
soluzioni
note, lezione
frontale,
schematizzazi
one dei
risultati,
discussione,
esercitazioni
guidate,
individuali o
di gruppo,
correzione
delle prove
scritte di
verifica e
recupero
curricolare
Definizione di primitiva di
una funzione e integrale
indefinito, relazione fra
continuità e integrabilità,
formule di integrazione
immediata e composta,
integrazione per
sostituzione e per parti,
integrazione delle frazioni
algebriche
20 h
uso del testo
MOD. 8 INTEGRALI
DEFINITI E LORO
APPLICAZIONI –
INTEGRALI IMPROPRI
descrivere il processo di
misura dell’area del
trapezoide sotteso da una
curva continua
conoscere le proprietà
formali dell’integrale
definito
conoscere e saper
dimostrare i teoremi
saper applicare le formule e
Il problema della misura,
area del trapezoide
individuato da una curva
continua, l’integrale come
limite, significato
geometrico dell’integrale
definito, proprietà formali
dell’integrale definito,
teorema della Media e
teorema Di Torricelli,
calcolo di aree sottese da
curve continue
Applicazioni degli integrali
20 h
uso di
strumenti
didattici
multimediali
Criteri di valutazione
1 – nullo - non conosce gli oggetti
specifici e la relativa terminologia;
non sa eseguire i singoli segmenti
delle procedure di calcolo, neanche
guidato; manifesta difficoltà nei
passaggi logici semplici
2 – 3 – molto scadente –
scarso conoscenza gravemente
lacunosa degli oggetti e della
terminologia; esegue procedure in
maniera non corretta e anche se
guidato non riesce ad evitare errori;
manifesta difficoltà nei passaggi logici
4 – gravemente insufficiente
conoscenza lacunosa degli oggetti e
della terminologia; esecuzione
parzialmente corretta delle procedure,
riesce a ridurre gli errori se guidato;
comprende solo alcune semplici
proprietà, ma non ne riconosce le
correlazioni
manifesta difficoltà nella decodifica
dei problemi
5 –insufficiente conoscenza
superficiale di oggetti e relativa
terminologia; applica correttamente le
procedure solo in compiti semplici,
ma con frequenti imprecisioni
comprende semplici proprietà e se
guidato, sa riconoscerne le
correlazioni; manifesta incertezze
nell’individuazione dei procedimenti
risolutivi di semplici problemi
6 –sufficiente riconosce e descrive
correttamente gli oggetti; applica
correttamente e con sicurezza le
procedure in compiti di medio-bassa
difficoltà; è autonomo nella decodifica
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le tecniche di integrazione
indefinita nel calcolo degli
integrali definiti
risolvere semplici problemi
di misura di aree
saper applicare formule di
integrazione in problemi di
fisica
riconoscere, saper definire e
calcolare integrali impropri
del 1° e 2° tipo
alla fisica
Funzioni integrabili in
senso improprio su
intervalli aperti e su
intervalli illimitati
MOD. 9 EQUAZIONI
DIFFERENZIALI DEL 1°
E 2° ORDINE
(solo classi 5^Abacus,
Meccanica, Elettrotecnica)
saper definire le equazioni
differenziali, il loro ordine,
i vari tipi di soluzioni e le
loro proprietà formali
conoscere il significato
geometrico del problema di
Cauchy
saper risolvere equazioni
differenziali del 1° e 2°
ordine dei tipi indicati
applicare le equazioni
differenziali alla risoluzione
di semplici problemi
inerenti le discipline
scientifiche
Equazione differenziale di
ordine n, integrali generali,
particolari, singolari, il
problema di Cauchy,
risoluzione di equazione
differenziali del 1° ordine:
per integrazione, a variabili
separabili, formula
risolutiva delle equazioni
lineari
risoluzione di equazioni
differenziali del 2° ordine
omogenee a coefficienti
costanti .
Castelfranco Veneto,
20 h
MDB00
Pag. 30 di 77
e risoluzione di semplici problemi in
ambito disciplinare; riconosce e sa
correlare le proprietà fondamentali;
utilizza il metodo deduttivo per
semplici verifiche
7 –discreto conoscenza sicura di
oggetti, terminologia e proprietà; è
autonomo nella decodifica e
risoluzione di problemi; sa correlare le
proprietà con qualche imprecisione nei
passaggi più astratti; applica
correttamente le procedure anche in
esercizi di medio-alta difficoltà
8 –buono applica correttamente
procedure in esercizi elaborati e
complessi; ricerca in maniera
personale vari percorsi risolutivi nei
problemi
sa correlare le proprietà astratte e
individuare strutture comuni; utilizza
il metodo deduttivo nelle
dimostrazioni
9 - 10 –ottimo – eccellente
applica perfettamente e con sicurezza
procedure di calcolo; sa interpretare
situazioni problematiche utilizzando
modelli matematici; individua
correlazioni fra problemi in ambiti
disciplinari paralleli, nei quali sa
trasferire in maniera autonoma le
abilità specifiche; approfondisce in
maniera personale le conoscenze
15 maggio 2014
Il Docente Capalbo Giannino
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Pag. 31 di 77
RELAZIONE FINALE: MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO
N. ore settimanali 4x 33 settimane = 132
CLASSE VAM
Obiettivi
raggiunti
Conoscere il
cinematismo e
l’aspetto dinamico
della coppia biellamanovella
Saper progettare
l’elemento nel
rispetto dei dati di
progetto.
Saper progettare
l’elemento nel
rispetto dei dati di
progetto.
Saper distinguere la
sollecitazione la
fatica da quella
statica e saper
procedere ai calcoli di
progetto e verifica.
N. di ore effettive = 121
Contenuti
SISTEMA BIELLA MANOVELLA: Studio
cinematico del moto del piede di biella.
Diagrammi rappresentativi. Studio dinamico.
Forze dovute alla pressione interna. Forze
dovute alla pressione differenziale. Forze
dovute all’ inerzia. Pressione utile. Momenti
torcenti sull’ albero ( momento motore e
momento resistente ).
VOLANO: Massima variazione di energia
cinetica in un periodo. Grado di irregolarità.
Momento d’nerzia del
volano.Dimensionamento del volano (massa nel
volano a razze., massa nel volano a disco
pieno). Sollecitazione nei volani. Corona sottile.
Corona sviluppata radialmente. Corona
collegata al mozzo con razze. Razze.
Coefficiente di fluttuazione.
MANOVELLA D’ESTREMITA’:Calcolo del
perno di manovella. Calcolo del perno di banco
dell’ albero di trasmissione. Verifica del braccio
d collegamento nelle sezioni tangenti al mozzo
del bottone e dell’ albero.
FATICA: Distinzione tra sollecitazione statica,
dinamica e a fatica. Definizioni nella
sollecitazione a fatica. Cicli di sollecitazione.
Curve di Wöhler.
Limite di fatica. Influenza della forma, della
finitura superficiale e delle dimensioni secondo
la UNI 7670. Coefficiente di sicurezza.
Verifiche a fatica.
Saper eseguire il
dimensionamento e la
verifica di alberi di
ALBERI: Definizioni. Criteri di
dimensionamento seguendo le leggi della fatica
trasmisione
(Norme UNI). Velocità critiche flessionali.
staticamente e a
fatica.
Ore
Metodi
e mezzi
Lezioni
frontali.
Esempi,
tabelle.
17
11
15
10
8
Lezioni
frontali.
Esempi.
Lezioni
frontali.
Esempi.
Lezioni
frontali.
Esempi,
tabelle
Lezioni
frontali.
Esempi,
tabelle
Criteri di valutazione
I criteri tengono conto della
correttezza e completezza
della soluzione dei
problemi/quesiti proposti come
verifica del raggiungimento
degli obiettivi. La scala
valutativa è quella concordata
dal dipartimento e di seguito
riportata
VOTO1/2(PROFITTO
NULLO O QUASI)
rifiuto di prova / assenza di
risposta o sviluppo degli
argomenti appena abbozzato;
VOTO 3(PROVA MOLTO
SCADENTE O
DECISAMENTE SCARSA)
la prova ha pochissimi
elementi positivi a causa della
mancata comprensione delle
questioni poste e/o della
conoscenza lacunosa degli
argomenti
e/o
della
scorrettezza dell’esposizione;
VOTO 4(PROVA
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE)
comprensione parziale dei
problemi affrontati, lacune
gravi nella conoscenza degli
argomenti
fondamentali,
rispondenza inadeguata alle
consegne,
esposizione
disorganizzata e con gravi
errori.
VOTO
5
(PROVA
INSUFFICIENTE)
comprensione imprecisa dei
quesiti, conoscenze limitate
degli argomenti fondamentali,
rispondenza incompleta alle
consegne,
strutturazione
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RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI
DIRITTI: Analogia con le ruote di frizione,
costanza del rapporto di trasmissione, profili
Conoscere i principi
coniugati , numero minimo di denti. Ruote
che regolano la
dentate cilindriche a denti diritti. Calcolo del
trasmissione del
modulo. Verifiche. Rendimento
moto. Saper scegliere
dell’ingranaggio.
il tipo e saper
RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI
eseguire la
ELICOIDALI:
progettazione
Confronto tra queste e quelle a denti diritti.
dell’ingranaggio
Forze agenti. Calcolo del modulo a rottura ed ad
usura.
22
Lezioni
frontali.
Esempi,
tabelle,
cataloghi.
8
Conoscere i principi e
le leggi che regolano
le interazioni calorelavoro negli
aeriformi.
Definizione di gas perfetto e di gas reale. Leggi
dei gas perfetti. Trasformazioni dei gas perfetti.
Lavoro in una trasformazione.
Sistemi termodinamici chiusi e aperti. Funzioni
di stato.
Conoscere il 1° e 2°
Principio della
Termodinamica
Primo principio della termodinamica. Calori
specifici dei gas perfetti. Entalpia. Ciclo
termodinamico ideale. Secondo principio della
termodinamica. Cenni sulle trasformazioni
termodinamiche reversibili e irreversibili.
Conoscere i
fondamenti teorici e
saper utilizzare i
diagrammi entalpici
ed entropici del vapor
d’acqua
Rendimento di un ciclo.. Grandezze critiche.
Individuazione dei campi di esistenza delle varie
fasi. Individuazione della fase gas.
Trasformazione isobarica all’interno del
diagramma del vapor d’acqua. Diagramma
entropico ed entalpico (Mollier) del vapor
d’acqua. Esempi di utilizzazione del diagramma
di Mollier.
Conoscere i
fondamenti teorici e
saper risolvere
problemi applicativi
Ciclo termodinamico ideale di Rankine.
Rendimento termodinamico ideale. Schema di
un impianto a vapore per la produzione di
energia elettrica. Miglioramenti del rendimento
del ciclo di Rankine (vaporizzazione ad alta
pressione, condensazione a bassa pressione,
surriscaldamenti).
Conoscere i
fondamenti teorici e
saper risolvere
problemi applicativi
Ciclo termodinamico ideale Otto, Diesel,
Sabathè . Rendimento termodinamico ideale.
Ciclo teorico e ciclo indicato. Fasatura delle
valvole di scarico e di aspirazione. Parametri
motoristici.
Lezioni
frontali.
Esempi
applicativi
4
Lezioni
frontali.
Esempi
applicativi
6
Lezioni
frontali.
Esempi
applicativi
6
Lezioni
frontali.
Esempi
applicativi
14
Lezioni
frontali.
Esempi
applicativi
MDB00
Pag. 32 di 77
approssimata del discorso,
inesattezze anche dal punto di
vista formale senza gravi
errori, evidenza di uno studio
superficiale o prettamente
mnemonico.
VOTO
6
(PROVA
SUFFICIENTE)
comprensione complessiva dei
problemi,
conoscenza
dell’argomento con qualche
lacuna in parti non essenziali,
rispondenza corretta, anche se
con qualche limite, alle
consegne,
strutturazione
semplice del lavoro ma
coerente,
qualche
imprecisione nell’esposizione.
VOTO
7
(PROVA
DISCRETA)
comprensione precisa della
consegna, conoscenze quasi
complete anche se non sempre
approfondite, rispondenza alle
consegne
pertinente
ed
articolata,
strutturazione
organica del lavoro pur con
qualche
imprecisione
concettuale
o
formale,
esposizione chiara;
VOTO 8 (PROVA BUONA)
comprensione precisa dei
quesiti, conoscenza ampia
degli argomenti con qualche
approfondimento, rispondenza
corretta
alle
consegne,
strutturazione organica del
discorso con esposizione
logica e appropriata.
VOTO
9/10
(PROVA
OTTIMA)
comprensione precisa e
rispondenza completa alle
consegne, padronanza
concettuale ed espositiva
sicura, incisiva, approfondita e
flessibile / originalità nelle
soluzioni.
Castelfranco Veneto, 15/05/2014
I Docenti ……………………
I rappresentanti di classe
…………………………
…………………………
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
MDB00
Pag. 33 di 77
RELAZIONE FINALE: TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI
N. ore settimanali 5 x 33 = 165 ore
CLASSE 5^A / M
N. ore effettivamente attuate 151
Obiettivi
raggiunti
Scelta razionale in
funzione dei processi
tecnologici di
lavorazione.
Contenuti
LAVORAZIONI DI
FRESATURA
Fresatura periferica e frontale
Confronto fra i due tipi di
lavorazione
Scelta razionale in
LAVORAZIONI SPECIALI
funzione dei processi Studio delle macchine,delle
tecnologici di
tecnologie e delle attrezzature di
lavorazione.
uso. Parametri fondamentali delle
principali lavorazioni speciali.
Elettroerosione, laser, ultrasuoni,
dissociazione anodica e plasma.
Conoscere il
funzionamento e la
struttura del C.N.C.
Conoscere il
linguaggio di
programmazione
ISO.
Acquisire capacità di
esecuzione di
programmi per la
lavorazione alla
fresatrice.
MACCHINE UTENSILI A
CONTROLLO NUMERICO (
CNC )
Linguaggio di programmazione
ISO e per Centro di Lavoro “
Famup “.
Cad Tridimensionale “ SolidWorks
“
Cam “ PowerMill “
Ore
20
10
121
Metodi
e mezzi
Spiegazioni
teoriche
Spiegazioni
teoriche
Lezioni alla
macchina per
gruppi di
alunni. Gli
altri
apprendono
con l'uso del
computer.
Criteri di
valutazione
I criteri tengono conto della
correttezza e completezza della
soluzione dei problemi/quesiti
proposti come verifica del
raggiungimento degli obiettivi. La
scala valutativa è quella
concordata dal dipartimento e di
seguito riportata
VOTO1/2(PROFITTO NULLO O
QUASI)
rifiuto di prova / assenza di
risposta o sviluppo degli
argomenti appena abbozzato;
VOTO 3(PROVA MOLTO
SCADENTE O DECISAMENTE
SCARSA)
la prova ha pochissimi elementi
positivi a causa della mancata
comprensione delle questioni poste
e/o della conoscenza lacunosa degli
argomenti e/o della scorrettezza
dell’esposizione;
VOTO 4(PROVA
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE)
comprensione parziale dei
problemi affrontati, lacune gravi
nella conoscenza degli argomenti
fondamentali, rispondenza
inadeguata alle consegne,
esposizione disorganizzata e con
gravi errori.
VOTO 5 (PROVA
INSUFFICIENTE)
comprensione imprecisa dei
quesiti, conoscenze limitate degli
argomenti fondamentali,
rispondenza incompleta alle
consegne, strutturazione
approssimata del discorso,
inesattezze anche dal punto di
vista formale senza gravi errori,
evidenza di uno studio superficiale
o prettamente mnemonico.
VOTO 6 (PROVA
SUFFICIENTE)
comprensione complessiva dei
problemi, conoscenza
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
MDB00
Pag. 34 di 77
dell’argomento con qualche
lacuna in parti non essenziali,
rispondenza corretta, anche se con
qualche limite, alle consegne,
strutturazione semplice del lavoro
ma coerente, qualche imprecisione
nell’esposizione.
VOTO 7 (PROVA DISCRETA)
comprensione precisa della
consegna, conoscenze quasi
complete anche se non sempre
approfondite, rispondenza alle
consegne pertinente ed articolata,
strutturazione organica del lavoro
pur con qualche imprecisione
concettuale o formale, esposizione
chiara;
VOTO 8 (PROVA BUONA)
comprensione precisa dei quesiti,
conoscenza ampia degli argomenti
con qualche approfondimento,
rispondenza corretta alle
consegne, strutturazione organica
del discorso con esposizione logica
e appropriata.
VOTO 9/10 (PROVA OTTIMA)
comprensione precisa e
rispondenza completa alle
consegne, padronanza concettuale
ed espositiva sicura, incisiva,
approfondita e flessibile /
originalità nelle soluzioni.
Si allega programma analitico
Castelfranco Veneto, 15.05.2014
Docente: Prof. Claudio Fortini ……………………………..
Prof. Lorenzo Sgnaolin …………………………….
I rappresentanti di classe
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "E. BARSANTI"
CASTELFRANCO VENETO
Classe 5 Sez. A Meccanica
anno scolastico 2013/ 2014
TECNOLOGIA MECCANICA
PROGRAMMA SVOLTO
Insegnanti : Prof. FORTINI CLAUDIO - Prof. SGNAOLIN LORENZO
1. Macchine utensili tradizionali
1.1 Lavorazioni meccaniche con asportazione di truciolo ( richiami).
Moti relativi tra utensile e pezzo per le macchine utensili dotate di moto rotatorio e per le macchine
utensili dotate di moto rettilineo.
Moto di taglio, moto di avanzamento, moto di lavoro, moto di appostamento (o di registrazione).
1.2 Fresatrici.
Classificazione : secondo il tipo di taglio ed i movimenti della tavola porta-pezzo
Caratteristiche generali: incastellatura, supporti del pezzo e dell'utensile, moto di taglio, di
avanzamento e di registrazione.
Fresatrici e frese commerciali. Cenno sui materiali per frese.
Procedimenti di fresatura: fresatura di superfici piane con frese a taglio periferico e con frese a
taglio frontale.
Fresatura periferica.
Fresatura in concordanza ed in opposizione, velocità di taglio, velocità di avanzamento,
Spessore di truciolo massimo e medio.
Forza di taglio con un solo dente in presa e più denti contemporaneamente in presa. Costruzione
del diagramma.
Potenza di taglio in funzione della forza media di taglio.
Potenza di taglio in funzione del volume asportato nell'unità di tempo.
Calcolo dei tempi macchina .
Fresatura frontale.
Spessore di truciolo massimo e medio.
Forza di taglio con un solo dente in presa e più denti contemporaneamente in presa. Costruzione del
diagramma.
Potenza di taglio in funzione della forza media di taglio.
Potenza di taglio in funzione del volume asportato nell'unità di tempo.
Calcolo dei tempi macchina.
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
Confronto fresatura periferica e frontale.
2. Lavorazioni dei materiali con metodi inconsueti
Lavorazioni tradizionali per asportazione di truciolo e loro limiti.
Metodi di lavorazione operanti per mezzo di azioni non meccaniche.
Principali metodi di lavorazione.
2.1 Lavorazione per elettroerosione.
Principio di funzionamento e schema semplificato di alimentazione e controllo.
Materiali lavorabili e produttività.
Tolleranze di lavorazione.
Macchine a tuffo e a filo: lavorazioni eseguibili.
2.2 Lavorazione al plasma.
Definizione di plasma e cenno sui metodi di ottenimento.
Schema semplificato di alimentazione e controllo.
Impieghi industriali.
Torcia al plasma.
2.3 Lavorazione al laser.
Principio di funzionamento del laser a gas.
Schema semplificato di alimentazione e controllo.
Impieghi industriali principali.
2.4 Lavorazione con ultrasuoni.
Generatore a magnetostrizione ed elettrostrizione. Principio di funzionamento.
Schema semplificato di alimentazione e controllo.
Lavorazioni industriali principali.
2.5 Lavorazione elettrochimica.
Processo elettrochimico: principio di funzionamento.
Legge di Faraday e massa asportata.
Schema semplificato di alimentazione e controllo.
Applicazioni industriali. Cenno alla rettifica elettrochimica.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014
Gli insegnanti
Prof. FORTINI CLAUDIO
__________________________
Prof. SGNAOLIN LORENZO
MDB00
Pag. 36 di 77
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
MDB00
Pag. 37 di 77
I. T. I. S. "E. BARSANTI" CASTELFRANCO VENETO
Classe 5° A Meccanica
Anno scolastico 2013 / 2014
PROGRAMMA DI TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI
Insegnanti: Prof. FORTINI CLAUDIO
Prof. SGNAOLIN LORENZO
CAD - SOLIDWORKS
Comandi preliminari di accensione, per esecuzione di un solido nuovo, per caricamento di un
disegno archiviato.
di salvataggio ed uscita dal programma.
Funzioni dei tasti del mouse e tasti notevoli.
Menù principale linee e sottomenù di schizzo: punti (coordinate alfanumeriche), archi(due elementi
e raggio, tre elementi), cerchi(centro e raggio, due elementi e raggio), linea, modifica linee
(raccordo, smusso, cancella raccordo o smusso), e sistemi di viste.
Modifica del colore .
Linee di costruzione e loro utilizzo.
Menù funzioni: estrusione, taglio estruso, specchia, ripetizione lineare e circolare, rivoluzione,
raccordo, smusso, estruzione con sweep e con loft, cupola,
Modifiche grafiche interattive parametriche.
Esecuzione di solidi elementari con applicazione dei comandi di funzione.
CAM - POWERMILL
Comandi preliminari di accensione, di caricamento di un modello archiviato, di salvataggio ed
uscita dal programma.
Funzioni dei tasti del mouse e tasti notevoli.
Menù principale, Comandi di:
Blocco, Avanzamento, Altezza dei movimenti in rapido, Punto iniziale e Punto finale, Svincoli e
Giunzioni, Strategie di percorso, Creazione Utensili.
Simulazione del percorso utensile di Sgrossatura e Finitura, Lavorazioni di Ripresa, Elaborazione
del listato di Programmazione ISO standard.
Castelfranco Veneto 15 maggio 2014
Prof. CLAUDIO FORTINI
.........................................................
Prof. SGNAOLIN LORENZO
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
MDB00
Pag. 38 di 77
.........................................................
I rappresentanti degli studenti
......................................................
......................................................
RELAZIONE FINALE : Disegno,progettazione e organizzazione industriale
CLASSE 5AM
N. ore settimanali 5x 33 settimane = 165 ore
N. di ore effettive = 145ore
Obiettivi raggiunti
1. Sanno determinare
il tempo necessario
ad eseguire una
certa operazione e
calcolarne il costo
2. Sanno determinare
la retta costovolume.
3. Sanno determinare
il punto
d’equilibrio(BEP)
Sanno confrontare
due processi di
produzione e
determinare il più
conveniente.
4. Conoscono i criteri
di ripartizione dei
costi nei centri di
costo.
5. Conoscono le
caratteristiche
delle forme gregge
o finite in
relazione al
procedimento che
le ha realizzate
6. Sanno determinare
i parametri di
taglio e le potenze
in tornitura.
7. Sanno scegliere gli
utensili in tornitura
8. Hanno acquisito la
capacità di
elaborare un
Contenuti
Ore Metodi e mezzi
Metodi e tempi di lavorazione :
Il tempo nella produzione.
Efficienza dell’operatore ; calcolo
del tempo normale .
Determinazione dei tempi standard
; diagrammi di carico macchina ;
tempo assegnato di operazione .
Abbinamento di due macchine.
Costi variabili,fissi e semifissi
Determinazione della rette costo25
volume. Break Even Point.
Confronto tra due processi di
produzione
Calcolo dei tempi e confronto dei
costi.
Esercizio:confronto dei costi di
fabbricazione
Centri di costo: classificazione dei
centri di costo.
Ripartizione dei costi nei centri di
costo.
Studi di fabbricazione
Criteri di
impostazione di un
ciclo di fabbricazione;
Scelta delle macchine operatrici,
degli utensili e delle attrezzature
universali.
Cartellino di lavorazione .
Foglio analisi operazione .
Sviluppo di cicli
tipici.
Studi di fabbricazione di ruote
dentate.
30
Lez. frontali
Lez. frontali con
impiego del
proiettore.
Esercitazioni
grafiche in
laboratorio.
Esercizi alla
lavagna con
impiego di
cataloghi e
manuali.
Criteri di valutazione
VOTO1/2(PROFITTO NULLO
O QUASI)
rifiuto di prova / assenza di
risposta o sviluppo degli
argomenti appena abbozzato;
VOTO 3(PROVA MOLTO
SCADENTE O
DECISAMENTE SCARSA)
la prova ha pochissimi elementi
positivi a causa della mancata
comprensione delle questioni
poste e/o della conoscenza
lacunosa degli argomenti e/o
della
scorrettezza
dell’esposizione;
VOTO 4(PROVA
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE)
comprensione
parziale
dei
problemi affrontati, lacune gravi
nella
conoscenza
degli
argomenti
fondamentali,
rispondenza inadeguata alle
consegne,
esposizione
disorganizzata e con gravi
errori.
VOTO
5
(PROVA
INSUFFICIENTE)
comprensione imprecisa dei
quesiti, conoscenze limitate
degli argomenti fondamentali,
rispondenza incompleta alle
consegne,
strutturazione
approssimata
del
discorso,
inesattezze anche dal punto di
vista formale senza gravi errori,
evidenza
di
uno
studio
superficiale
o
prettamente
mnemonico.
VOTO
6
(PROVA
SUFFICIENTE)
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
cartellino del ciclo
di lavorazione e di
compilare un
foglio di analisi
operazione
9. Conoscono le
lavorazioni di
Tecniche di fabbricazione :
finitura delle ruote
Finitura delle ruote dentate
dentate e i criteri
Vantaggi e svantaggi dei vari tipi
di
di dentatrici .
scelta delle
dentatrici
10. Sono in grado di
individuare le
quote funzionali .
11. Sanno eseguire lo
schizzo del grezzo
di pezzi stampati e
fusi e il disegno
costruttivo a
partire dal disegno
di progetto .
12. Conoscono i vari
tipi di sistemi
produttivi e
l’evoluzione nel
tempo delle
caratteristiche
dell’attività
produttiva.
13. Sanno confrontare
i diversi sistemi
produttivi .
14. Conoscono i
modelli produttivi
di riferimento.
15. Conoscono le
problematiche
connesse alla
gestione della
produzione .
16. Conoscono le
problematiche
relative alla
produzione su
commessa e a
quella su
magazzino
17. Conoscono le
problematiche
relative alla
adozione di
ciascun tipo di
layout.
18. Sanno scegliere il
layout più
appropriato
Il disegno di fabbricazione
Tolleranze generali dimensionali e
geometriche.
Catene di tolleranze.
Quotatura funzionale e quotatura
di fabbricazione ; trasferimento di
quote. Il disegno costruttivo e sua
relazione col ciclo di lavorazione .
Il disegno del grezzo.
4
Lez. frontali con
impiego del
proiettore.
Esercizi alla
lavagna
8
Lez. frontali con
impiego del
proiettore.
Organizzazione industriale
Classificazione dei sistemi
produttivi
Caratteristiche dei sistemi
produttivi .
La gestione della produzione :
I processi produttivi : processo
8
continuo e processo intermittente
I modelli produttivi di riferimento :
produzione su commessa , a lotti e
a flusso.
Produrre su ordine del cliente o per
il mercato .
La produzione su commessa
La produzione per magazzino
Il layout d'impianto
Modelli di layout : layout per linee
, per reparti e per tecnologie di
gruppo.
Bilanciamento di una linea .
Layout per reparti : avanzamento a
lotto totale e a lotto parziale .
Criteri di scelta del layout .
Curve dei costi per i diversi tipi di
Lez. frontali con
impiego del
proiettore .
8
Lez. frontali
Esercizi alla
lavagna
MDB00
Pag. 39 di 77
comprensione complessiva dei
problemi,
conoscenza
dell’argomento con qualche
lacuna in parti non essenziali,
rispondenza corretta, anche se
con
qualche
limite,
alle
consegne,
strutturazione
semplice
del
lavoro
ma
coerente, qualche imprecisione
nell’esposizione.
VOTO 7 (PROVA DISCRETA)
comprensione precisa della
consegna, conoscenze quasi
complete anche se non sempre
approfondite, rispondenza alle
consegne
pertinente
ed
articolata,
strutturazione
organica del lavoro pur con
qualche
imprecisione
concettuale
o
formale,
esposizione chiara;
VOTO 8 (PROVA BUONA)
comprensione
precisa
dei
quesiti, conoscenza ampia degli
argomenti
con
qualche
approfondimento, rispondenza
corretta
alle
consegne,
strutturazione organica del
discorso con esposizione logica
e appropriata.
VOTO 9/10 (PROVA OTTIMA)
comprensione
precisa
e
rispondenza
completa
alle
consegne,
padronanza
concettuale ed espositiva sicura,
incisiva, approfondita e flessibile
/ originalità nelle soluzioni.
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
19. Sanno bilanciare
una linea di
produzione e
calcolare il
fabbisogno di
lavoro
straordinario .
20. Sanno confrontare
i costi relativi a
ciascun tipo di
layout e
determinare i punti
critici .
21. Conoscono il
modello
organizzativo
del TMM .
22. Hanno compreso
come sia possibile
ridurre le scorte
adottando la
tecnica Kanban
23. Conoscono i
principi base su
cui si fonda il TIE
.
layout .
Confronti fra le caratteristiche dei
diversi tipi di layout .
Total Manufacturing Management
Just In Time
Total Industrial Engineering;
metodo a minima energia .
Total Productive Maintenance.
6
Lez. frontali
24. Sanno determinare
il lotto economico
di produzione e
d’acquisto.
Lotto economico di produzione e
d’acquisto
Scorte e volume di produzione.
Calcolo del lotto economico di
produzione.
Variazione dei costi e intervallo
operativo del lotto di produzione.
Lotto economico con i costi di
fabbricazione variabili. Lotto
economico e produzione Just In
Time. Lotto economico d’acquisto
4
Lez. frontali
25. Sanno calcolare la
probabilità
utilizzando le
formule di Gauss.
Elementi di statistica
Istogramma delle frequenze
relative.
Variabili discrete e continue
Probabilità a priori e frequenze
relative .
Variabile casuale e suoi parametri
caratteristici . Distribuzioni
teoriche di probabilità : la curva di
densità di probabilità di Gauss , la
distribuzione di Gauss ridotta .
Calcolo della probabilità mediante
curva di Gauss .
3
Lez. frontali
26. Sanno impiegare il Tecniche reticolari
PERT statistico
PERTe PERT statistico;
nella
Individuazione del percorso critico
14
Lez. frontali con
impiego
del
proiettore.
MDB00
Pag. 40 di 77
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
programmazione
di attività
complesse.
27. Sanno determinare
i ritardi possibili
delle attività non
critiche .
28. Hanno acquisito la
capacità di
eseguire alla
stazione grafica
disegni costruttivi
e semplici
complessivi in
campo bidimensio
nale .
. Diagramma di Gantt.
Definizioni e calcolo dei ritardi .
Disegno assistito dal calcolatore
(CAD)
Disegno bidimensionale
Esercizi
lavagna
32
alla
Spiegazioni
teoriche con l’uso
del proiettore
Esercitazioni al
computer
Testo adottato: L. Caligaris, S. Fava, C. Tomasello- “Dal progetto al prodotto”vol 3- ed.Hoepli
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014
I Docenti
I Rappresentanti di classe ………………..
…………………
MDB00
Pag. 41 di 77
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
MDB00
Pag. 42 di 77
RELAZIONE FINALE: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
CLASSE VAM
N. ore settimanali 3 x 33 settimane = ore 99
N. ore effettive = ore 88
Obiettivi
raggiunti
1.Completare
argomenti
relativi al 4^
anno
2. Progettano e
realizzano
semplici
dispositivi che
simulano
automatismi
utilizzando
dispositivi
pneumatici ed
elettropneumat
ici
3. Conoscono
la struttura e il
funzionamento
del PLC.
4. Sanno
programmare
il PLC in
linguaggio
Ladder per
realizzare
automatismi
elettropneumat
ici
Contenuti
Ore Metodi e
mezzi
Motori asincroni trifase: campo magnetico
42
rotante, curve caratteristiche, avviamento e
inversione di marcia. Motori asincroni
monofase.
Motori in c.c. tipi di eccitazione. Curve
caratteristiche.
Circuiti pneumatici fondamentali e problemi
combinatori
Problemi sequenziali: sequenza letterale,
diagramma delle fasi, equazioni di
funzionamento.
Segnali di comando bloccanti: loro
riconoscimento e tecniche di eliminazione
Simbologia unificata UNI per impianti
pneumatici.
Lettura ed interpretazione
di schemi. Componentistica circuitale e
utilizzo. Progettazione e realizzazione di
circuiti in laboratorio.
Logiche di comando, componentistica.
Progettazione e realizzazione di circuiti logici.
Metodi di minimizzazione.
Linguaggi per l'automazione.
Confronto tra logica cablata e logica
programmabile. Logica cablata: problemi
combinatori, problemi sequenziali, memorie,
sequenze con segnali bloccanti e tecniche per la
loro eliminazione.
Logica programmabile: PLC, classificazione,
caratteristiche, architettura funzionale,
funzionamento; PLC monoblocco e modulari.
Moduli di input e di output.
PLC sincrono/asincrono. Tempi di reazione.
Caratteristiche, architettura funzionale del PLC
in dotazione al laboratorio. Campi di
applicazione. Criteri tecnici ed economici.
Programmazione (linguaggio ladder).
Comandi per sequenze di cilindri a doppio
Lezione
espositiva
ed
approfondi
mento
graduale
Esercizi
applicativi
in
laboratorio
Criteri di valutazione
I criteri tengono conto della
correttezza e completezza della
soluzione dei problemi/quesiti
proposti come verifica del
raggiungimento degli obiettivi.
La scala valutativa è quella
concordata dal dipartimento e
di seguito riportata
VOTO1/2(PROFITTO NULLO
O QUASI)
rifiuto di prova / assenza di
risposta o sviluppo degli
argomenti appena abbozzato;
VOTO 3(PROVA MOLTO
SCADENTE O
DECISAMENTE SCARSA)
la prova ha pochissimi elementi
positivi a causa della mancata
comprensione delle questioni
poste e/o della conoscenza
lacunosa degli argomenti e/o
della scorrettezza
dell’esposizione;
VOTO 4(PROVA
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE)
comprensione parziale dei
problemi affrontati, lacune
gravi nella conoscenza degli
argomenti fondamentali,
rispondenza inadeguata alle
consegne, esposizione
disorganizzata e con gravi
errori.
VOTO 5 (PROVA
INSUFFICIENTE)
comprensione imprecisa dei
quesiti, conoscenze limitate
Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “
Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV )
Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected]
effetto senza e con segnali bloccanti.
Uso dei temporizzatori e dei contatori.
Stesura e documentazione del programma
Realizzazione in laboratorio di automatismi
elettropneumatici con PLC
5. Conoscono
le basi
dell’algebra
degli schemi a
blocchi.
Sistema; ingressi, uscite, parametri.
Algebra dei sistemi a blocchi, blocchi in serie,
parallelo, in retroazione.
Controllo ad anello aperto e ad anello chiuso.
Regolatori P (proporzionali), PI (proporzionaleintegrale) PID (proporzionale-integrale6. Sanno
derivativo)
schematizzare Componenti di un sistema di controllo: sensori,
semplici
rilevatori, trasduttori, attuatori.
sistemi.
Trasduttori: campo di misura, curva
caratteristica, sensibilità, risoluzione, linearità,
7. Descrivono isteresi. Trasduttori di: posizione analogici
il
(potenziometro); posizione digitali (encoder
funzionamento assoluti e incrementali); velocità (dinamo
dei sistemi di tachimetriche e encoder di velocità);
controllo ad
temperatura (termoresistenze, termocoppie,
anello aperto e pirometri). Circuiti di trasmissione.
anello chiuso e
dei principali
tipi di
trasduttori
26
8. Sono in
grado
descrivere i
circuiti di
trasmissione
9. Sanno
valutare i
parametri
caratteristici
dei robot
industriali.
10. Sanno
applicare le
conoscenze di
meccanica,
elettrotecnica,
elettronica,
informatica
nello studio di
sistemi
automatici
robotizzati
Architettura funzionale.
Classificazione funzionale: definizione di robot
industriale.
Morfologie costruttive: strutture cinematiche
fondamentali. Volume di lavoro. Meccanica del
robot: motori e riduttori, harmonic drive.
Basamenti, bracci, organi di presa, pinze
pneumatiche.
Elementi di programmazione: linguaggi di
programmazione, metodi di programmazione,
autoapprendimento
Si allega programma analitico
20
MDB00
Pag. 43 di 77
degli argomenti fondamentali,
rispondenza incompleta alle
consegne, strutturazione
approssimata del discorso,
inesattezze anche dal punto di
vista formale senza gravi errori,
evidenza di uno studio
superficiale o prettamente
mnemonico.
VOTO 6 (PROVA
SUFFICIENTE)
comprensione complessiva dei
problemi, conoscenza
dell’argomento con qualche
lacuna in parti non essenziali,
rispondenza corretta, anche se
con qualche limite, alle
consegne, strutturazione
semplice del lavoro ma
coerente, qualche imprecisione
nell’esposizione.
VOTO 7 (PROVA
DISCRETA)
comprensione precisa della
consegna, conoscenze quasi
complete anche se non sempre
approfondite, rispondenza alle
consegne pertinente ed
articolata, strutturazione
organica del lavoro pur con
qualche imprecisione
concettuale o formale,
esposizione chiara;
VOTO 8 (PROVA BUONA)
comprensione precisa dei
quesiti, conoscenza ampia degli
argomenti con qualche
approfondimento, rispondenza
corretta alle consegne,
strutturazione organica del
discorso con esposizione logica
e appropriata.
VOTO 9/10 (PROVA
OTTIMA)
comprensione precisa e
rispondenza completa alle
consegne, padronanza
concettuale ed espositiva
sicura, incisiva, approfondita e
flessibile / originalità nelle
soluzioni.
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Castelfranco Veneto, 15.05.2014
I Docenti ………………...
I Rappresentanti di classe
PROGRAMMA FINALE A.S. 2013-2014
CLASSE 5A MECCANICA
DISCIPLINA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
RICHIAMI SUI MOTORI ELETTRICI E SUI SISTEMI PNEUMATICI ED
ELETTROPNEUMATICI
Elementi di lavoro pneumatici
Elementi di comando e pilotaggio pneumatici ed elettropneumatici
Circuiti pneumatici fondamentali e problemi combinatori
Problemi sequenziali: sequenza letterale, diagramma delle fasi, equazioni di funzionamento.
Segnali di comando bloccanti: loro riconoscimento e tecniche di eliminazione
Motori asincroni: campo magnetico rotante, curve caratteristiche, avviamento e inversione di
marcia. Motori asincroni monofase.
Motori in c.c. : a magneti permanenti, ad eccitazione separata, derivata, in serie. Curve
caratteristiche
AUTOMAZIONE DEI SISTEMI DISCRETI CON PLC
Confronto tra logica cablata e logica programmabile.
PLC: caratteristiche, architettura funzionale, funzionamento; PLC monoblocco e modulari.
Moduli di input e di output.
PLC: modalità di acquisizione degli ingressi e di aggiornamento delle uscite. (ciclo sincrono e ciclo
asincrono.)
Campi di applicazione. Criteri tecnici ed economici.
Programmazione: linguaggio ladder.
Comandi per sequenze con cilindri a doppio effetto senza e con segnali bloccanti.
Funzioni di temporizzazione, di conteggio e loro realizzazione col PLC in uso.
Stesura e documentazione del programma.
Sequenze con segnali bloccanti e temporizzazioni.
Realizzazione in laboratorio di circuiti con PLC ed a tecnologia mista
LABORATORIO (PROGRAMMAZIONE E UTILIZZO DEL PLC)
Realizzazione in laboratorio di automatismi elettropneumatici in tecnica cablata e con PLC
SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE, SENSORI-TRASDUTTORI
Sistema; ingressi, uscite, parametri.
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Sistemi continui lineari e sistemi binari.
Algebra dei sistemi a blocchi, blocchi in serie, parallelo, in retroazione.
Controllo ad anello aperto e ad anello chiuso.
Componenti di un sistema di controllo automatico.
Regolatori: on-off, proporzionali, integrativi, derivativi, proporzionali – integrativi, PID.
Conversione A/D e D/A
L’errore a regime nelle catene di regolazione e controllo: sistemi tipo 0,1,2 e loro comportamento
ad alcune variazioni canoniche del riferimento (a gradino, lineare, parabolica).
Influenza dei disturbi sui sistemi di regolazione e controllo.
Trasduttori: struttura e classificazione. Caratteristiche statiche: campo di misura, curva caratteristica,
sensibilità, risoluzione, linearità, isteresi.
Caratteristiche dinamiche dei trasduttori, condizioni di impiego, circuiti di condizionamento.
Circuiti di trasmissione: segnali in tensione, trasmissione a loop di corrente, trasmissione digitale.
Trasduttori di: ( principi e schemi di funzionamento)
• posizione analogici (potenziometro, a principio induttivo);
• posizione digitali (encoder assoluti e incrementali);
• velocità (dinamo tachimetriche, encoder di velocità, ad effetto Hall)
• forza, pressione (estensimetri, trasduttori piezoelettrici)
• temperatura (termoresistenze, termocoppie)
ROBOTICA
Definizione di robot industriale. Classificazione.
Architettura funzionale.
Strutture cinematiche fondamentali, volume di lavoro.
Tipologie costruttive, gradi di libertà, basamenti, bracci, organi di presa, area di lavoro.
Meccanica del robot: motori e riduttori, Harmonic drive
Il controllore robotico: sensori “interni” e sensori “esterni”.
Istruzione del robot: autoapprendimento, programmazione punto a punto e continuo.
Elementi di programmazione: istruzioni per la programmazione robot Scara disponibile in laboratorio
LABORATORIO (PROGRAMMAZIONE E UTILIZZO DEL ROBOT)
Esercizi di programmazione del robot: simulazione di pick and place, e contornature.
Testo: -G. Saba, “Sistemi ed automazione industriale” Vol. 3 terza edizione Ed. Loecher
-Appunti dalle lezioni
Castefranco V.to, 15/05/2014
Gli insegnanti
…………………………………
…………………………………
I rappresentanti degli allievi
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RELAZIONE FINALE: EDUCAZIONE FISICA
N. ore settimanali 2 x 33 = n. h. 66
CLASSE 5^ AM
N. ore effettivamente attuate (al 15/5) = 54
Obiettivi
Contenuti
Ore
Metodi e mezzi
Criteri di
valutazione
LA RESISTENZA
Gli alunni conoscono e
sanno applicare i
principi della resistenza
organica per poter
migliorare gli stili di
vita e promuovere la
salute.
Gli alunni conoscono i meccanismi 8
energetici che sostengono le
attività fisiche di breve, media,
lunga durata.
Sanno applicare efficacemente
metodologie di allenamento e test
appropriati.
Conoscono il valore dell’attività
motorio-sportiva come fondamento
per il mantenimento di uno stato di
benessere psico-fisico.
(Lezione teorica: cap. 21, libro di
testo adottato dall’Istituto).
A seconda della
programmazione si
proporranno:
-lezioni teoriche
-lavori di gruppo
-video/filmati
-attività pratiche (test,
prove con controllo
frequenza
cardiaca,…).
Si prevede una prova
scritta inerente ai
concetti illustrati nelle
lezioni teoriche e alle
applicazioni pratiche
realizzate sul campo.
Ad ogni item corretto
si assegna un
punteggio: la somma
dei punti determina il
voto finale della prova.
LE CAPACITA'
MOTORIE
Gli alunni sanno
individuare i metodi più
adeguati per migliorare
la funzionalità del
sistema nervoso in
rapporto al movimento.
Gli alunni conoscono le
proprie capacità motorie
coordinative e
condizionali
misurandole e
monitorandole con test
appropriati.
Gli alunni conoscono, sanno
valutare e monitorare le proprie
capacità motorie con l'uso di test
motori adeguati.
Il metodo sarà scelto
di volta in volta a
seconda dei contenuti
e delle dinamiche di
gruppo che si
stabiliranno nella
classe. Le unità
didattiche saranno
caratterizzate da
momenti di lavoro
comune, per gruppi e
talora anche
individuale. Per
facilitare
l'apprendimento e per
attivare procedure di
insegnamento che
siano coerenti con le
finalità educative
approvate dal
Le verifiche in itinere,
effettuate attraverso
prove pratiche, saranno
almeno quattro,
distribuite nel corso
dell’anno scolastico,
inoltre una verifica
costante si rende
possibile attraverso una
osservazione attenta
degli allievi durante le
attività, in quanto,
nell'educazione fisica,
gli allievi sono
impegnati in un
processo continuo di
fasi applicative. Nella
valutazione sommativa
non si terrà conto solo
della preparazione
8
Gli alunni riescono ad eseguire un
circuito di destrezza a cronometro
abbinando abilità tecniche di
diversi sport in successione.
Sanno eseguire i fondamentali
I GIOCHI SPORTIVI
individuali e collettivi, appresi
Pallavolo, pallacanestro, negli anni precedenti, in una
calcetto: gli alunni
situazione di gioco collettivo.
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conoscono i principali
sistemi di difesa e di
attacco. Sanno giocare
una partita con gli
schemi di gioco
appropriati, sanno
gestire e arbitrare un
torneo tra diverse
squadre.
ATLETICA
LEGGERA:
sanno eseguire alcune
delle specialità
dell’atletica leggera
praticabili nel campo
sportivo scolastico
conoscendone le
relative metodologie di
allenamento di base.
TENNISTAVOLO:
conoscono e sanno
applicare le regole del
gioco.
ATTREZZISTICA:
conoscono e sanno
applicare gli elementi
della disciplina.
Hanno sviluppato le capacità di
controllo del movimento, la
capacità oculo-manuale e spaziotemporale.
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collegio dei docenti e
dal consiglio di
classe, si cercherà di
favorire una
atmosfera che:
8
Conoscono la tecnica delle
specialità di salto in alto, salto in
lungo, salto triplo, getto del peso,
ostacoli, corsa veloce (80 m.),
corsa di resistenza (1.000 m.).
finale ma anche del
livello iniziale e quindi
dei miglioramenti
conseguiti da ciascun
allievo, delle capacità
motorie individuali,
1- incoraggi ad essere
nonché dell'impegno e
attivi;
della volontà profusi.
2- favorisca la natura
Gli allievi esonerati
personale
dalle attività pratiche,
dell'apprendimento;
saranno valutati sulla
3- riconosca il diritto
base del livello di
all'errore;
partecipazione ai
4- incoraggi la
compiti organizzativi a
fiducia in sé;
loro assegnati e sulle
5- metta l'allievo
risposte ad eventuali
nelle condizioni di
interrogazioni e prove
essere accettato e
scritte relative agli
rispettato;
argomenti in
6- faciliti la scoperta.
programma
2
Sanno effettuare una partita in
singolo o in doppio dimostrando
padronanza dei colpi e un minimo
di capacità tattiche.
8
Sanno eseguire:
-una progressione di diversi
elementi alle parallele (l’entrata
con la pedana, le oscillazioni,i giri,
gli appoggi);
-diversi tipi di salti al trampolino.
-le figure base dell’acrogym.
Castelfranco Veneto, 15-05-2014
I Rappresentanti degli studenti
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IL DOCENTE: Chiara Bordignon
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RELAZIONE FINALE: Religione
CLASSE 5^AM
N. ore settimanali 1 - ore effettive annue 30
Obiettivi
Cognitivi:
•
•
•
•
Cogliere il senso della
vita nella realizzazione
della vocazione a cui di
Dio chiama ognuno di noi
in una visione progettuale
attraverso la conoscenza
di sé, della situazione e
delle circostanze (spaziotemporalità) in cui ci
troviamo.
Capire il senso della
sessualità all’interno di un
progetto
di
vita
distinguendo
le
due
dimensioni (agapica ed
erotica).
Prospettiva
cristiana e valore dei
Sacramenti.
Saper
discernere
e
analizzare criticamente i
comportamenti.
La
questione morale ed etica
nella storia e attuale. Il
decalogo in opposizione
al relativismo etico.
Saper
filtrare
e
selezionare
le
informazioni, affrontando
le problematiche legate
all’attualità con senso
critico
e
costruttivo
Contenuti
Ore
Agli obiettivi esposti
sono correlate le
seguenti
aree
tematiche che hanno
costituito l’oggetto di
studio del quinto 12
anno.
Mod. 1 : QUALE
ETICA
• Cos’è l ‘etica.
• No al relativismo
etico.
• L’etica religiosa.
• Etica laica e
religiosa
a
confronto.
• Se Dio non esiste, 10
tutto è permesso?
• Problematiche
etiche.
L’embrione uno
di noi.
• Fecondazione
assistita (omologa
ed eterologa).
• Scienza, etica e
ricerca.
• Problematiche
etiche. Eutanasia:
pro e contro.
Mod.
2 :
LE
Metodi e mezzi
Criteri di
valutazione
La metodologia di
base ha utilizzato le La valutazione è un
seguenti dinamiche: giudizio complessivo
che tiene conto dei
Presentazione, per seguenti
fattori:
linee generali, degli comportamento,
elementi cognitivi impegno,
nella
situazione partecipazione,
offerta dal libro di capacità di relazione
testo
o
altro e
di
dialogo
materiale didattico. argomentativi
(“profitto”),
Ricognizione
e facendo
il
più
riflessione
del attenzione possibile
docente sugli spunti alla persona e alla sua
più interessanti.
situazione singolare.
Collegamento con
altre
discipline
scolastiche o altri
settori delle scienze.
In quest’orizzonte la
valutazione, più che
“repressiva” o peggio
“fiscale”, non può
che essere personale,
promuovente
e
terapeutica.
Dialogo educativo e
discussione
in
“Personale” in quanto
classe.
individualizzata e a
servizio
della
maturazione
globale
Eventuale visione di
persona
materiale didattico della
dell’alunno;
appropriato.
“promuovente”
e
“terapeutica” in base
alla programmazione
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evitando atteggiamenti di DIECI PAROLE
passività, indifferenza o di
sterile
polemica • Il Decalogo ieri e
(all’interno
delle
oggi.
problematiche religiose, • 4° Onora il padre
politiche e sociali e a
e la madre: il
quelle
collegate
al
valore
della
rapporto fede-scienza).
famiglia.
• 5° Non uccidere: 12
figli dello stesso e
Operativi/affettivi:
unico Dio.
• 7° Non rubare.
• Aiutare i ragazzi a capire • 8° Non dire falsa
che la coscienza va
testimonianza:la
educata e formata senza
ricerca
della
demagogie
o
verità.
strumentalizzazioni
Mod.
3:
VITA
affinché
possano COME IMPEGNO: apprezzare e gustare la VALORI
DA
gioia della verità.
VIVERE
• Apprezzare il confronto e
approfondire con senso • Religione
e
critico
e
costruttivo
valori.
evitando
buonismi
e • Riscoperta
dei
tolleranze relativiste frutto
valori:
della “non cultura” che valori oggettivi e
tocca in parte anche il soggettivi.
8
nostro tempo.
•Dadove cominciare?
• Vivere con gli “occhi • Giustizia: cambiare
aperti” nel saper dosare mentalità.Principio di
cuore e ragione per sussidiarietà
e
evitare
atteggiamenti solidarietà.
estremistici che vanno dal • Sensibilità. Nessuno
fideismo al razionalismo. è inutile.
• Preghiera. “Mi ha
aiutato a vivere”.
• Gustare e sentire la •
Fraternità
e
bellezza e la ricchezza volontariato:
la
della cultura e dei valori parabola del buon
del cristianesimo per samaritano.
orientarsi
verso
una •L’amore vero esiste:
maturità
autentica
e per
una
vita
motivata
da
valori sessualmente
ed
oggettivi conquistati nel affettivamente
corso dei secoli (sapendo matura. La relazione
riconoscere il patrimonio affettiva: un dono che
storico della tradizione impegna.
cristiana).
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e
agli
obiettivi
centrati sul singolo
alunno.
Più che le carenze
riscontrate, sono stati
evidenziati
quindi
tutti
gli
aspetti
positivi e le risorse
presenti nell’allievo e
che hanno dato al
docente speranza di
maturazione
e
progresso
nell’apprendimento.
Le lezioni sono state
supportate
dall’utilizzo
di
mezzi quali:
Circa la tipologia
delle verifiche è stato
Documenti
fatto ricorso a:
sull’insegnamento
morale della Chiesa
con
particolare
riguardo al rapporto
fede, ragione e Schemi riepilogativi
scienza
( la alla lavagna;
ragionevolezza della
fede).
Approfondimento di
documenti utili alla
riflessione
con
l’utilizzo,
di
materiale didattico
vario:
riviste,
filmati,
schede
tematiche etc..
Sintesi e commenti
orali;
Dialogo
educativo
alla fine di ogni
lezione.
Approccio
individuale, con ogni
allievo, per misurare
la
capacità
argomentativa
in
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situazioni di dialogo
su quanto appreso.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014
Il docente: prof. Dal Bello Dino
I rappresentanti di classe
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Simulazioni prove d’Esame
Classe V
10.05.2014
Simulazione I Prova Esame di Stato
1. TIPOLOGIA A – Analisi del testo
ITALO SVEVO, da “La coscienza di Zeno”, Prefazione
Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di
psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò
perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua
autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai
che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psicoanalisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati
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maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga
paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono
pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura.
Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle
tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
1. Comprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Spiega il termine “novella” e le sue possibili implicazioni
2.3 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.4 Quale immagine si ricava del Dottor S.? Perchè si presenta come una figura discutibile?
2.5 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Il brano costituisce la “Prefazione” del romanzo più famoso di Svevo. Quali sono le novità principali di
questo romanzo sia nella struttura, nelle tecniche narrative che nel contenuto? Perché quella di Zeno è una
figura "strana" rispetto anche ai precedenti personaggi di Svevo? In che modo il romanzo si inserisce nel
clima culturale del tempo ed è espressione dell' "età della crisi"?
1. TIPOLOGIA A – Analisi del testo
EUGENIO MONTALE, da “Occasioni”, A Liuba che parte
La lirica, scritta nel 1938 e confluita nella raccolta “Occasioni”(1939), trae ispirazione da una storia vera.
Liuba Blumenthal, come lo stesso poeta annota, era una giovane ebrea che a causa delle leggi razziali lasciò
l’Italia in cerca di una nuova patria. Il poeta la intravede alla stazione di Firenze e inquadra solo un
particolare tra gli oggetti del suo bagaglio: il gatto cui è affezionata.
Non il grillo ma il gatto
del focolare
or ti consiglia, splendido
lare della dispersa tua famiglia.
La casa che tu rechi
con te ravvolta, gabbia o cappelliera?
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sovrasta i ciechi tempi come il flutto
arca leggera - e basta al tuo riscatto.
NOTE
v.1 il grillo: è simbolo di saggezza. Si pensi al Grillo
Parlante che si prodiga nel dare consigli a Pinocchio. La
gabbietta (verso 6) del grillo si vende ancora oggi al
Parco delle Cascine, a Firenze, in occasione della festa
del
grillo, il giorno dell’Ascensione. Secondo la
tradizione popolare la gabbietta col grillo canterino è un
portafortuna che protegge il focolare domestico.
vv.3-4 splendido lare: luminoso nume protettore. I Lari e i
Penati rappresentavano nella mitologia romana gli
spiriti protettori degli antenati. Erano venerati come
protettori della famiglia con statuette collocate in un
altarino domestico. Anche Liuba va in esilio e la sua
famiglia è stata dispersa dalle persecuzioni razziali:
l’aggettivo splendido allude alla lucentezza del pelo del
gatto e, nel contempo, evoca la luce dell’anima familiare
che guida la ragazza e le dà la capacità di orientarsi.
vv.1-2 il gatto del focolare: è simbolo di fedeltà
domestica
v.8 arca: l’arca salvò Noè e gli animali dal diluvio
universale; riscatto: salvezza
1. Comprensione complessiva
Sintetizza il contenuto della lirica
2. Analisi del testo
2.1 Quale valore simbolico assumono gli animali citati nel testo?
2.2 A che cosa si riferiscono i “ciechi tempi” menzionati al verso 7? Quale valore assume l’idea di casa in
questo testo e nel contesto storico a cui si fa riferimento?
2.3Liuba è una donna che viene travolta dal male o resta aggrappata alla vita? Argomenta la tua risposta
2.4In che cosa consiste il “riscatto” (verso 8) di Liuba? A che cosa è affidato?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Il tema del "riscatto" o della "salvezza" ritorna continuamente nella poesia di Montale e la figura femminile
riveste un ruolo fondamentale, spesso precluso al poeta. Approfondisci questo aspetto della poetica
montaliana con gli opportuni riferimenti testuali.
2. TIPOLOGIA B – Redazione di un “Saggio breve”
CONSEGNE. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”,
utilizzando in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio protocollo.
(Indicazioni aggiornate da Ministero Esame di Stato 2013)
a) AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La delusione come esperienza e metafora della vita
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DOCUMENTI
La delusione politica convinse Dante a rileggere la storia del suo tempo alla luce di una visione
provvidenziale e più alta degli eventi, che prefigura la vittoria del bene contro il male.
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
… Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, poi ti guarda in seno,
s’alcuna parte in te di pace gode
A. DANTE, “Purgatorio”, Canto VI, vv. 76-78, vv. 85-87
Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi?
G. LEOPARDI “I Canti”, “A Silvia”, vv. 28-39
E scaraventai il libro a terra. Ma poi lo ripresi; e -sissignori- mi misi a leggere anch'io con un occhio solo,
perché quell'altro non voleva saperne. Lessi così, di tutto un po', disordinatamente; ma libri, in specie, di
filosofia. Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole. Mi sconcertarono
peggio il cervello, già di per sé balzano. Quando la testa mi fumava, chiudevo la biblioteca e mi recavo per
un sentieruolo scosceso, a un lembo di spiaggia solitaria. La vista del mare mi faceva cadere in uno
sgomento attonito… Sedevo su la spiaggia e m'impedivo di guardarlo, abbassando il capo; ma ne sentivo per
tutta la riviera il fragorio, mentre lentamente… mi lasciavo scivolare di tra le dita la sabbia densa e greve,
mormorando: "Così, sempre, fino alla morte, senz'alcun mutamento, mai…" L'immobilità della condizione di
quella mia esistenza mi suggeriva allora pensieri súbiti, strani, quasi lampi di follia.
Da L. PIRANDELLO, “Il fu Mattia Pascal”
Ripetono gli intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trita frase che il Risorgimento d'Italia fu l'opera di una
minoranza; ma non avvertono che in ciò appunto fu la debolezza della nostra costituzione politica e sociale; e
anzi par quasi che si compiacciano della odierna per lo meno apparente indifferenza di gran parte dei
cittadini d'Italia innanzi ai contrasti fra il fascismo e i suoi oppositori. I liberali di tal cosa non si
compiacquero mai, e si studiarono a tutto potere di venire chiamando sempre maggior numero di italiani alla
vita pubblica; e in questo fu la precipua origine anche di qualcuno dei più disputati loro atti, come la
largizione del suffragio universale. Perfino il favore col quale venne accolto da molti liberali, nei primi
tempi, il movimento fascista, ebbe tra i suoi sottintesi la speranza che, mercé di esso, nuove e fresche forze
sarebbero entrate nella vita politica, forze di rinnovamento e anche forze conservatrici.
Da B. CROCE, “Manifesto degli intellettuali antifascisti” Maggio 1925
Agli scrittori italiani del primo Novecento l'America fornisce un esempio da seguire, lontano dal
conformismo accademico tradizionale, soprattutto perché rappresenta lo specchio dove l' intero popolo
italiano può leggere la propria realtà. Ma ci si accorse durante quegli anni di studio che l' America non era
un altro Paese, un nuovo inizio della storia, ma soltanto il gigantesco teatro dove, con maggior franchezza
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che altrove, veniva recitato il dramma di tutti.
Da C. PAVESE, “Lettere”
P. PICASSO, “Guernica”
b) AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Cibo, agricoltura e società
DOCUMENTI
Che “l’uomo è ciò che mangia” è il detto famoso di Feuerbach: sembra fatto apposta per l’Expo 2015. Esso
compare in uno scritto del 1862 e non va inteso in senso grettamente materialistico. L’uomo è innanzi tutto
bisogno naturale e se questo tratto non viene soddisfatto, l’accesso ai valori dello spirito ne risulta inibito,
come accade per un’umanità, abbruttita per generazioni, dalla fame e dalla miseria. Invece di tante prediche
sulla virtù, sarebbe più efficace procurare loro di che sfamarsi.
C. SINI, “Il pane dell’umanità” da Corriere della sera, 1.05.2014
Il cibo non è una faccenda che tocca solo destini individuali. Lo sguardo antropologico ci accompagna nella
scoperta e nell'analisi del rapporto inestricabile tra cibo e socialità. Fra natura e cultura. Lo studio delle
culture "altre" ci ha mostrato la varietà dei modi in cui il cibo genera compagnie umane. Le pratiche
alimentari collettive definiscono e ridefiniscono il confine tra noi e gli altri. Determinano regole di inclusione
ed esclusione. Fissano mutevoli gerarchie. Delineano i margini della purezza e della contaminazione,
disciplinano la prossimità e la distanza sociale.
S. VECA, “Intorno alla tavola costruiamo le società” da Corriere della sera, 13.04.2014
La fotografia del problema sta in pochi numeri, divisi in due gruppi. Da una parte questi: sul pianeta Terra, a
fronte di una superficie totale coltivata cresciuta del 30% in un secolo, la produzione agricola complessiva è
oggi superiore del 600% rispetto a quella di cento anni fa. Il che sarebbe anche una bella cosa se non fosse
che per raggiungere un tale risultato, globalmente, si brucia oggi lo scherzetto di un 8 mila per cento di
energia in più. Nell'altro gruppo di cifre c'è il fatto che un terzo di questo bendidio mondiale viene
regolarmente buttato via. Detto in altri termini, significa che ogni anno finiscono ai vermi 1,3 miliardi di
tonnellate di cibo con cui si potrebbero sfamare per ben quattro anni gli 868 milioni di persone che oggi sulla
terra soffrono la fame.
P. FOSCHINI, “Come Kyoto: il Protocollo di Milan” da Corriere della sera, 13.04.2014
Il dualismo tra "grande" e "piccola" agricoltura è fonte antica di conflitti e di scelte politiche difficili.
Bisogna favorire le grandi estensioni con prodotti standard (grano, mais) oppure puntare sulle specialità, i
prodotti tipici (vino, olio? Nelle regioni povere del mondo non ci sono dubbi: bisogna appoggiare soprattutto
i piccoli produttori e le loro organizzazioni. Non a caso il 2014 è stato dichiarato "L'anno dell'agricoltura
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familiare".
G. SARCINA, “Ricette vincenti: dal Brasile alle pattumiere inglesi” da Corriere della sera, 13.04.2014
Vorremmo sapere, ad esempio, quale uso i cinesi intendano fare delle terre che stanno acquistando in Africa
e in America Latina: Vogliono farne il loro personale granaio o sono pronti a concordare programmi di
sviluppo che giovino anche alle popolazioni locali? Vorremmo convegni sugli organismi geneticamente
modificati che non divengano sin dal primo giorno una sterile contrapposizione di tesi preconcette,
Vorremmo che si parlasse con lo stesso spirito di energia nucleare. Vorremmo chiedere ai giapponesi,
sempre ad esempio, per quali ragioni un grande Paese, capace di affrontare coraggiosamente un disastro
nucleare, debba cedere di fronte alla lobby dei pescatori di balene...
S. ROMANO, “Acqua,OGM, nuovi coloni” da Corriere della sera, 13.04.2014
Ok, la zucchina del contadino è meglio. Il Kilometro zero però finisce lì: non è una ricetta economica; è un
tragitto troppo breve per farci crescere attorno il mondo; non garantisce la sicurezza alimentare; se preso sul
serio provocherebbe litigi globali e, probabilmente, fame. Nell'alimentazione, come in tutti gli altri settori, è
il commercio a creare ricchezza, sia materiale che culturale. E a gettare le basi per la convivenza in pace.
La barretta Nutri Grain della Kellog's prende il fruttosio, i grani d'avena, l'olio di girasole, il purè di fragole e
il colorante rosso negli Stati Uniti; le vitamine, i supplementi minerali e il miele in Cina; i polisaccaridi nelle
Filippine; la gomma di guar in India; la lecitina di soia in Danimarca; l'acido malico in Italia; l'alginato di
sodio in Scozia. E questo modello vale per tutto: Iphone, automobili, televisori. E' una catena che tiene
assieme i pianeti: non necessariamente una garanzia contro i conflitti, ma li rende meno probabili.
D. TAINO, “Il chilometro zero è un vicolo cieco” Corriere della sera, 13.04.2014
c) AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: L’ebraismo e la Shoah: cultura della memoria e della testimonianza
DOCUMENTI
Ora la storia come memoria attiva è un concetto che occupa un posto centrale anche nel pensiero ebraico.
Come ha osservato Stefano Levi Della Torre, anziché tradurre la memoria in storia, l’ebraismo, traduce la
storia in memoria. A differenza del moderno concetto di storia, secondo cui le memorie del passato sono
organizzate in una successione cronologica di eventi collegati da stretti rapporti di causa ed effetto, nella
concezione ebraica della storia gli eventi storici vengono spesso tradotti in modelli di comportamento …
Tuttavia, il recupero di un legame con la cultura ebraica, di un senso di appartenenza all’ebraismo, non è
semplicemente una conseguenza passiva della persecuzione e della Shoah, ma una risposta attiva alla
tragicità della storia del Novecento. Ritrovando il passato nel presente, cioè attraverso la pratica della storia
come memoria attiva, per cui il fatto storico diviene un modello di comportamento nel presente, il passato
diventa uno strumento per elaborare risposte al nostro presente. È così che il recupero di un senso di
appartenenza all’ebraismo non si riduce a cultura museale, a monumento, a memoriale del passato, ma si
trasforma in un atto di resistenza e opposizione al progetto di Hitler di cancellare l’ebraismo come religione e
cultura viva, come memoria attiva, per trasformarlo in un monumento a una civiltà estinta del passato.
S. PARUSSA, Scrittura come libertà, 2011
La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
"Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la
persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte,
nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a
rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del "Giorno della
Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di
narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è
accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare
nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e
affinchè simili eventi non possano mai più accadere.
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Legge 211, 20 Luglio 2000
A dispetto delle evidenti differenze e delle polemiche che li dividono, i tre dispositivi – negazione,
banalizzazione e sacralizzazione della memoria – sono interconnessi come i pezzi di un puzzle. Così, i
negazionisti, desiderosi di dimostrare che la lobby ebraica tiene in scacco la comunità internazionale con il
ricatto della Shoah, traggono una legittimazione spuria dalla condanna delle letture sacralizzanti e
banalizzanti di un genocidio che per essi non è mai avvenuto. Avvantaggiandosi dell’attenzione ossessiva i
sacralizzatori e i negatori dirigono sulla memoria del genocidio, i banalizzatori dal canto loro riconducono la
rappresentazione della Shoah a formati narrativi stereotipati che rendono la memoria più facilmente
assimilabile e commercializzabile, oppure la spogliano dei suoi attributi specifici allo scopo di equipararla ad
altri eventi che hanno insanguinato la storia del XX secolo, secondo la logica revisionistica per cui se tutti
sono colpevoli allora nessuno lo è per davvero. Infine, nel tentativo di proteggere la memoria della Shoah
dagli abusi dei negazionisti e dei banalizzatori, i sacralizzatori finiscono paradossalmente per alimentare
entrambi i fenomeni. La sacralizzazione subentra infatti quando qualcuno rivendica un monopolio sulle
interpretazioni e sugli usi legittimi della memoria stessa ma solo nei modi e con i toni prescritti. E tuttavia
l’aura di sacralità non tutela la Shoah contro le profanazioni più triviali e le strumentalizzazioni più banali.
V. PISANTY, Abusi di memoria, 2012
La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace. E questa una verità logora, nota non solo agli
psicologi, ma anche a chiunque abbia posto attenzione al comportamento di chi lo circonda, o al suo stesso
comportamento. I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra; non solo tendono a cancellarsi con
gli anni, ma spesso si modificano, o addirittura si accrescono, incorporando lineamenti estranei. Lo sanno
bene i magistrati: non avviene quasi mai che due testimoni oculari dello stesso fatto lo descrivano allo stesso
modo e con le stesse parole, anche se il fatto è recente, e se nessuno dei due ha un interesse personale a
deformarlo. Questa scarsa affidabilità dei nostri ricordi sarà spiegata in modo soddisfacente solo quando
sapremo in quale linguaggio, in quale alfabeto essi sono scritti, su quale materiale, con quale penna: a
tutt’oggi, è questa una meta da cui siamo lontani. Si conoscono alcuni meccanismi che falsificano la
memoria in condizioni particolari: i traumi, non solo quelli cerebrali; l’interferenza da parte di altri ricordi
«concorrenziali»; stati abnormi della coscienza; repressioni; rimozioni.
P. LEVI, “I Sommersi e i salvati”, cap. I
Il museo ebraico di Berlino è il più grande d’Europa, opera dell’architetto ebreo polacco Daniel Libeskind
nel 1999
d) AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Ricerca e tecnologia nell’industria
DOCUMENTI
Il primo passo per tornare a essere competitivi è smettere di comperare fuori le tecnologie che possiamo
benissimo fare qui. Spostamento che richiederebbe non solo nuove linee di competenza, ma che avrebbe
bisogno anche di indirizzi politici mirati e slanci economici. Per produrre queste tecnologie all’interno,
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basterebbe che il Paese investisse 5 miliardi in più ogni tre anni. Uno sforzo per rimanere competitivi che,
rispetto agli investimenti attuali, costerebbe 1,5 miliardi in più ogni anno. Tutte prospettive di sviluppo
analizzate dalla ricerca strategica dell'Airi che, per ogni singolo settore, cerca di tracciare linee guida sui
processi e sui prodotti industriali in grado di generare reazioni a catena sull’economia italiana. Il dialogo per
il rilancio va fatto con le aziende, la politica e le associazioni di categoria. Anche perché le idee e le ricerche
giuste di certo non ci mancano, anche se spesso restano nel limbo e non raggiungono il mercato.
Storicamente, il nostro punto debole è trasformare in prodotti i risultati delle innovazioni. Scoperte e processi
che in Italia sarebbero in grado di risollevare settori come il manifatturiero e che darebbero fiato e
competenza alle piccole-medie imprese.
Da “Corriere della sera”, 4 febbraio 2013
Le politiche industriali hanno l’obiettivo di ottenere miglioramenti di efficienza dinamica quando puntano ad
accrescere le risorse disponibili, favorendo la crescita di settori e imprese caratterizzate da forti processi di
apprendimento, cambiamento tecnologico, internazionalizzazione, con elevate economie di scala e rapida
crescita della domanda e della produttività. Se la struttura dell’economia è caratterizzata da un dualismo tra
settori a bassa crescita (agricoltura o industrie e servizi tradizionali) e settori con una forte dinamica della
domanda e della produttività (industrie ad alta tecnologia o servizi avanzati), lo spostamento di attività dai
primi ai secondi è destinato ad accrescere il reddito medio del Paese. Compito delle politiche industriali è
quindi favorire un tale cambiamento strutturale e agevolare la crescita di nuove tecnologie e produzioni.
Da Enciclopedia Treccani, “Le politiche industriali del XXI secolo”
L'innovazione è l'implementazione di un prodotto nuovo o significativamente migliorato o di un processo, un
nuovo metodo di marketing o un nuovo metodo organizzativo in ambito di business, luogo di lavoro o
relazioni esterne. Fu l'economista austriaco Joseph A. Schumpeter, già nel 1911, ad introdurre la differenza
fondamentale tra invenzione, che non necessariamente comporta l'introduzione sul mercato di un nuovo
prodotto o processo, e l'innovazione.
Con attività di innovazione si intendono tutti i passaggi scientifici, tecnologici, organizzativi, finanziari e
commerciali volti all'implementazione dell'innovazione. Alcune attività di innovazione sono esse stesse
innovative, altre invece non sono nuove, ma sono necessarie per l'implementazione dell'innovazione, come
ad esempio la ricerca non legata ad una specifica innovazione. Il perfezionamento o sviluppo può riguardare
un processo di produzione, un servizio, la creazione di un oggetto artistico, una tecnica medica, una melodia,
un nuovo tipo di cibo, una logica filosofica o spirituale. L'innovazione non è limitata all'ambito tecnico:
l'innovazione esiste in ogni settore, ma viene spesso legata alla tecnologia sotto forma di progresso tecnico, il
quale a sua volte basa il suo fondamento sul progresso scientifico. La tecnologia, a sua volta, è il mezzo più
importante per migliorare le condizioni di vita della persona: fa guadagnare terreno nel cammino verso la
gioia di vivere. L'analisi delle innovazioni dimostra che i miglioramenti sono piccoli nel tempo, ma sono
anche continui: un breve passo alla volta che, perseverando nella camminata, porta lontano.
Motore dell'innovazione è l'Etica, cioè il desiderio sincero e forte di servire l'uomo producendo qualcosa di
buono e di bello; quando questo sentimento è limitato a se stessi, la capacità innovativa risulta minore.
Innovatore è colui che riesce a sognare qualcosa di diverso, di migliore per tutti, portandosi oltre quanto
compreso finora.
Da “Innovazione del processo e del prodotto”, dispense Università di Padova
Le istituzioni educative sono naturalmente destinate ad assumere sempre più importanza nella società
post-industriale. Oggi una delle principali critiche che vengono giustamente rivolte alla scuola è quella di
voler somministrare una cultura una tantum: negli indirizzi professionali come in quelli umanistici si ipotizza
un rapporto statico tra alunno e vita, tra sapere e mondo del lavoro. Nella società post-industriale saranno le
esigenze stesse della vita produttiva a scardinare questa vecchia concezione del ruolo della scuola.
L’istruzione diventa sempre più una forza produttiva e l’individuo in futuro sarà continuamente stimolato ad
aggiornare e arricchire le sue conoscenze, se vorrà mantenersi attivo in una società in cui la routine è ormai
lasciata ai robots. Si accentuerà perciò la domanda per una scuola più aperta, meno specializzata, meno
nozionistica. La vecchia scuola formava prevalentemente dei manichini, capaci solo di ben rivestire il loro
futuro ruolo sociale. La nuova scuola dovrà invece formare degli uomini capaci di affrontare in modo
autonomo i problemi della produzione, che al limite coincidono con i problemi stessi dell’avanzamento della
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cultura e della scienza.
Da G. MONTANI, “Rivoluzione scientifica e società post-industriale”
3. TIPOLOGIA C – Tema di argomento storico
Il Novecento è il secolo della crisi dell'identità dell'uomo moderno, ma anche delle grandi ideologie
(fascismo, nazismo, comunismo) con le quali egli ha tentato di trovare nuove chiavi di lettura e nuovi sistemi
interpretativi del mondo e dell'esistenza. Sviluppa tale affermazione con gli opportuni riferimenti storicoculturali.
4. TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale
"Ricorda che devi comportarti come ad un banchetto. Una portata è giunta di fronte a te: allunga la mano e
prendi la tua parte con moderazione. Viene portata via: non trattenerla. Non è ancora arrivata? Non seguire
troppo l'appetito, ma aspetta finché non l'hai di fronte.
Così devi comportarti con i figli, con la moglie, con le cariche pubbliche, con la ricchezza, perché un giorno
sarai degno di stare a banchetto con gli dei.
Se poi, quando queste portate ti saranno portate dinnanzi, non ne prenderai, ma le ignorerai, allora non solo
sarai un commensale degli dei, ma governerai con loro"
Così scrive Epitteto a Roma nel I secolo d.C., suggerendoci un tipo di relazione con le persone e con i beni
del mondo, in opposizione con quanto ci viene proposto dal pensiero contemporaneo. Commenta.
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO
ESAME DI STATO
Candidato.....................................................
TIPOLOGIA A
TIPOLOGIA B
Classe...............
TIPOLOGIA C
TIPOLOGIA D
PUNTI
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1) Padronanza della lingua:
a) Competenza lessicale
ed ortografica
b) Competenza morfosintattica
c) Punteggiatura
1) Padronanza della
lingua:
a) Competenza
lessicale ed
ortografica
b) Competenza
morfo-sintattica
c) Punteggiatura
1) Padronanza della
lingua:
a) Competenza
lessicale ed
ortografica
b) Competenza
morfo-sintattica
c) Punteggiatura
1) Padronanza della
lingua:
a) Competenza
lessicale ed
ortografica
b) Competenza morfosintattica
c) Punteggiatura
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di selezionare
ed organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica nello
sviluppo del pensiero
c) Coesione del testo
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica
nello sviluppo del
pensiero
c) Coesione del testo
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica
nello sviluppo del
pensiero
c) Coesione del testo
2) Capacità logico
linguistiche
a) Capacità di
selezionare ed
organizzare le
informazioni
b) Coerenza logica
nello sviluppo del
pensiero
c) Coesione del testo
3) Contenuto
a) Comprensione del testo
ed eventuale parafrasi
b) Analisi ed
interpretazione
c) Approfondimenti,
contestualizzazione,
commento
d) Conoscenze e
competenze sulla natura
del testo
3) Contenuto
a) Produzione di un
testo coerente
conforme alla
tipologia indicata
b) Individuazione delle
tesi portanti e
confronto dei
documenti
c) Consistenza delle
informazioni in base
ai documenti di
supporto e alle
conoscenze personali
3) Contenuto
a) Rispondenza alle
consegne
b) Conoscenza della
materia trattata
c) capacità critiche e
argomentative
d) Espressioni
personali
3) Contenuto
a) Rispondenza alle
consegne
b) Pertinenza e
consistenza delle
informazioni
c) Capacità critiche e
argomentative
d) Espressioni
personali
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1
2
3
4
5
1
2
3
4
1
2
3
4
5
6
TOTALE/VOTO ...... /15
I COMMISSARI
……………………………………………
…………………………………………….
……………………………………………
…………………………………………….
……………………………………………
…………………………………………….
IL PRESIDENTE ………………………..
SIMULAZIONE 2^ PROVA D’ESAME.
DISCIPLINA: MECCANICA E MACCHINE.
Alunno: _____________________________________________________________
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Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 30 kW ad
un regime di 750 giri al minuto e, attraverso un giunto rigido G, la trasmette ad un treno di quattro ruote
dentate a denti elicoidali. L’ultima ruota è solidale ad un verricello A con un tamburo di diametro d = 32 cm.
Il rendimento complessivo della catena cinematica rappresentata è η = 0,80 e la velocità media di
sollevamento del carico è pari ad 1,25 m/sec.
Il candidato, fissato con motivati criteri ogni altro elemento eventualmente mancante, esegua:
-
il calcolo del carico massimo Q sollevabile;
il calcolo del modulo di entrambe le coppie di ruote dentate (che si suppongono uguali)
il calcolo delle forze agenti sull’albero di rinvio
il calcolo statico del diametro di minima resistenza dell’albero di rinvio sapendo che A = 70 (mm) ,
B = 120 (mm), C = 70 (mm)
il dimensionamento del giunto rigido G e dei bulloni che garantiscono il funzionamento dello stesso.
G
motore
1
2
ESAME DI STATO 20__/__
4
tamburo
Q
3
Commissione________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Disciplina: Meccanica applicata e macchine a fluido
Candidato_______________________
Classe __________
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1
2
Assunzioni e
scelte:
attendibilità,
giustificazione e
motivazioni
Sporadiche
giustificazioni
non sempre
attendibili e/o
motivate
INDICATORI
Risultati:
attendibilità e
coerenza con le
scelte effettuate
5
Discreto
Buono/Ottimo
Presenza di
Scelte
Tutte le scelte
alcune scelte
Qualche scelta giustificate ma
non giustificate
sono giustificate
non giustificata
non sempre
e/o di
e motivate in
e/o ben motivata
motivate
modo attendibile
motivazioni
adeguatamente
insufficienti
7-8-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
Attendibilità
Tutti i risultati
Assenza quasi
Qualche
Risultati
compromessa
coerenti,
completa di
risultato meno
attendibili e
dalle assunzioni
attendibili e
risultati
sigificativo non giustificati dalle
giustificati dalle
significativi e/o fatte, risultati
attendibile
scelte effettuate
scelte effettuate
incoerenti
attendibili
1a6
4
Sufficiente
Processo
Errori grossolani Frammentazione
Processo
Sequenza logica,
risolutivo:
d'impostazione, del processo
Incertezze nel
completa e
risolutivo
sequenzialità,
assenza quasi
risolutivo,
processo
coerente con coerente, criteri
coerenza logica,
presenze di lievi
totale di
incertezza della
risolutivo
e formule
metodi, criteri e
incertezze
coerenza
procedura
appropriati
formule
appropriati
1a6
7-8-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
1a6
3
Insufficiente
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Punteggi
parziali
DESCRITTORI
Scarso
MDB00
7-8-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
Incompleto,
Completezza della Svolgimento
Tutte le richieste
Svolgimento
molto
breve,
Svolgimento
scarsa
presenza
soluzione e
sono state
completo, con
assenza di
completo senza
di grafici,
presentazione
soddisfatte in
lievi mancanze
grafici, schemi
mancanze gravi
schemi e/o
dell’elaborato
modo completo
generali
e/o disegni
disegni
(schemi, grafici,
schizzi)
1a6
7-8-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
Presenza di
Assenza di
Gravi e diffusi
Pochi errori e
gravi errori nelle
errori, presenza
errori e/o
non gravi,
Completo ed in
u.m. e/o
delle indicazioni
presenza di lievi
generale
mancanza quasi
di unità di
Unità di misura totale di unità di incompleta
mancanze
accurato
misura più
scrittura delle
misura
generali
significative
unità di misura
1a6
7-8-9
10 - 11
12 - 13
14 - 15
Punteggio finale
LA COMMISSIONE
_______________
_________________
_______________
_________________
_______________
_________________
Castelfranco,______________
SIMULAZIONE TERZA PROVA
TECNOLOGIA MECCANICA
IL PRESIDENTE
_____________
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Alunno
Classe
Data
MDB00
Pag. 63 di 77
Voto
VA-BM
Informazioni per la compilazione e sulla valutazione della prova
1.
2.
3.
4.
la valutazione totale della prova è pari a 15/15
il mancato rispetto delle consegne assegnate comporta una valutazione complessiva di 6/15
la corretta programmazione dell’esercizio dato comporta una valutazione complessiva di 9/15
se la programmazione contiene gravi errori sintattici o pregiudizievoli per la sicurezza della
macchina, la prova verrà valutata con un massimo di 6/15
5. nel caso la programmazione sia corretta ma non rispetti quote del disegno il punteggio verrà
decurtato di 1/15 per ogni quota errata per un massimo di tre
6. ogni risposta corretta è valutata con 1.5/15 di punto per un totale di 4.5/15
7. scelta parametri e calcoli delle velocità punti 1.5/15
Quesito 1
Scegliere i parametri necessari e calcolare i valori da inserire nel programma, il materiale da
lavorare è C40, le dimensioni del pezzo su cui lavorare sono 100x90x10
Quesito 2
Per quanto riguarda l’esercizio di programmazione eseguire nell’ordine senza tener conto del
sistema di fissaggio:
1. contornatura in senso orario unica passata partendo dallo zero pezzo con utensile T3
fresa a candela non forante 4 denti in HSS diametro 12 mm
2. cave, in incrementale (solo la cava) con fresa a candela forante 2 taglienti in HSS
diametro 10mm T12 + cava circolare.
3. fori con punta elicoidale diametro 8 mm T18
4. Pi.=Pf. X-20 Y-20 Z100
Quesito 3
Rispondi alle seguenti domande:
A.
B.
C.
definizione della parola G83
cosa richiama in una programmazione la parola T10 oltre all’utensile 10 ?
elenco le funzioni di taglio nel programma SolidWorks.
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III prova: correttore quesiti tecnologia meccanica e esercitazioni
Quesito 1
La velocità di taglio può essere scelta tra I valori di 25 e 50 m/min
La velocità di avanzamento può essere scelta tra i valori di 0,05 e 0,25 mm/dente
VT m/min = (3,14 * D *n) / 1000
Va mm/min = az * z * n
Quesito 2
N10 G17
N20 O3
N30 MO6 T03
N40 M03 S….. F…….
N50 Z100R
N60 G00 X-20 Y-20
N70 G00 Z-11 M08
N80 G41
N90 G00 X-10 Y-10
N100 GO1 X0 Y0 M08
N110 Y80
N120 X80
N130 G02 X90 Y70 I80 J70
N140 G01 Y30
N150 X75 Y0
N160 X25
N170 X0 Y25
N180 X-5
N190 G40
N200 X-20 Y-20
N210 M06 T12
N220 M03 S……. F……
N230 Z1R
N240 G00 X15 Y25 M08
N250 G01 Z-5
N260 X30I
N270 Z2
N 280 G00 X70
N290 G01 Z-3
N300 Y20I
N310 Z2
MDB00
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N320 G42
N330 G00 X40 Y55
N340 G01 Z-11
N350 X32
N360 G02 X32 Y55 I 40 J55
N370 G01 Z2
N380 G40
N390 X30
N400 M03 T18
N410 M06 F.....S.....
N420 G00 X15 Y65
N430 Z2R M08
N440 G01 Z-13
N450 Z2
N460 G00 X55I
N470 G01 Z-13
N480 Z2
N490 Z100R
N500 G00 X-20 Y-20
N510 M30
Quesito 3
Risposta domande
A
-La parola G83 definisce il ciclo fisso di foratura profonda
B
- La parola T10 oltre all’utensile 10 richiama la tabella del presetting utensile dove
all’interno sono contenute le informazioni sulla geometria dell’utensile.
C
Le funzioni di taglio sono: taglio estruso, taglio in rivoluzione, taglio con sweep, taglio con
loft, taglio di delimitazione.
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SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5 Meccanica a.s.2013-2014
LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
Candidato :
Tipologia B : quesiti a risposta singola. Non è consentito l’uso di dizionari.
Il candidato dovrà attenersi ai limiti di estensione indicati (approx. 12 lines).
1 – Write a short paragraph about the evolution machine tools have had since
their birth in the 50ies.
2 – Use the information you know to write a summary of the main events of the
Second World War in Europe.
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EXAMPLE ANSWERS
1 )In the 50ies new machine tools were provided with numerical control, NC. They
had these control devices and could be programmed (NC machine tools). Numerical
control is a form of programmable automation in which a machine is controlled by
means of codes of numbers, letters, symbols, words or a combination of these. These
were machining instructions, e.g. the positions of the cutting tool in sequence, the
depth of the cut and others, and they were coded on punched tape or cards. The NC
system of the machine interprets the data on the tape or cards and makes the machine
work. . In the 80ies a microcomputer replaced the previous control system. They are
computer numerical control machines (CNC machine tools). These machine tools
could perform a bigger number of operations than the previous ones because they
were/are more versatile being easily reprogrammed. The last step is direct numerical
control(DNC), in which several machines are controlled and receive instructions for
operating from a large central macrocomputer which stores and processes operational
procedures.
During the 30ies in Europe, the Nazi Party in Germany and the Fascist Party in
Italy created the dictatorships of Hitler and Mussolini and formed the Axis Alliance,
later joined by Japan. In 1939 the German army invaded Poland and so Britain and
France decided to enter the war in defence of Poland. About one year later Russia and
the US joined the Allies, while Italy and Japan were on the German side.
After Poland, Hitler wanted to conquer France in 1940 and he invaded the country
after occupying Holland and Belgium on his way from the north. Hitler planned the
invasion of Britain but he was defeated by the British Air Force in the Battle of
Britain. In the same year, the Japanese attacked and destroyed the American naval
base of Pearl Harbour in the Pacific. In 1942 Hitler lost definitively his war against
the Russian army in Stalingrad. Then the US president Roosvelt, Stalin Churchill
planned the attack against Germany in Normandy (D Day in 1944). Germany had to
fight on two fronts and in April- May 1945 Germany surrendered after Hiltler’s
suicide. The war ended with the two bombings on Hiroshima and Nagasaki in Japan
by the Americans. The atomic threat made Japan surrender too.
2)
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Anno Scolastico 2013/2014
Docente: Prof.ssa Tiziana Perin
TERZA PROVA
Classe 5 Mecc
Materia: Inglese
TIPOLOGIA B QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
COGNOME E NOME: ………………………………………………………………….
GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO
Indicatori
Criteri d’attribuzione
punteggio
Punti
Sviluppo e
approfondimento della
trattazione
Gravemente lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Discreta
Ottima
1
2-3
4
5
6
Correttezza e
completezza delle
informazioni
Gravemente lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Discreta
Ottima
1
2
3
4
5
Chiarezza e correttezza
dell’esposizione
Gravemente lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Discreta/Ottima
1
2
3
4
Totale parti
TOTALE PUNTEGGIO ____________/15
Quesito 1
Quesito 2
MDB00
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Allievo …………………………………………………
MDB00
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Classe 5^AM
A.S. 2013-14 Simulazione 3^ Prova
Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
1.
Realizzare la sequenza A +/ A – / B +/B − . Il distributore 5/2 del cilindro A è bistabile
(elettrovalvole Y1 e Y2), mentre quello di B è monostabile (elettrovalvola Y3 ).
Si richiede il diagramma ladder della soluzione rispettando le seguenti condizioni:
a- utilizzo della programmazione delle bobine in latching)
b- sequenza suddivisa in due gruppi, utilizzo di un unica memoria M1, presenza di un pulsante PM
di avvio ciclo singolo e predisposizione di un pulsante di reset (RES) che in qualunque fase del
ciclo, se azionato, ripristina immediatamente le condizioni iniziali.
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MDB00
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Classe 5^AM
A.S. 2013-14 Simulazione 3^ Prova
Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
2) Circuiti di trasmissione dei segnali prodotti in uscita dai trasduttori analogici.
Descrivere la trasmissione in tensione e la trasmissione a loop di corrente.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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Simulazione 3^ prova a.s. 2013-14: correttore quesiti
Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
1.
Realizzare la sequenza A +/ A – / B +/B − . Il distributore 5/2 del cilindro A è bistabile
(elettrovalvole Y1 e Y2), mentre quello di B è monostabile (elettrovalvola Y3 ).
Si richiede il diagramma ladder della soluzione rispettando le seguenti condizioni:
c- utilizzo della programmazione delle bobine in latching)
d- sequenza suddivisa in due gruppi, utilizzo di un unica memoria M1, presenza di un pulsante PM
di avvio ciclo singolo e predisposizione di un pulsante di reset (RES) che in qualunque fase del
ciclo, se azionato, ripristina immediatamente le condizioni iniziali.
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Simulazione 3^ prova a.s. 2013-14: correttore quesiti
Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
2) Circuiti di trasmissione dei segnali prodotti in uscita dai trasduttori analogici.
Descrivere la trasmissione in tensione e la trasmissione a loop di corrente.
I trasduttori analogici producono in uscita un segnale elettrico proporzionale alla grandezza in ingresso. Tali
segnali viaggiano su una coppia di fili e possono essere di due tipi:
-in tensione (la tensione varia tipicamente da 0 a 10 V in modo analogo alla grandezza rilevata)
-in corrente (la corrente varia tipicamente da 4 a 20 mA in modo analogo alla grandezza rilevata).
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I segnali in tensione sono più semplici da utilizzare e con minor costo nei dispositivi che li devono gestire,
ma sono vulnerabili ai disturbi elettromagnetici e, causa le cadute ohmiche, sono limitate (15-20 m) le
distanze trasduttore-centralina di controllo.
Nella trasmissione a loop di corrente l’uscita in tensione dal trasduttore è convertita in corrente e il limite
inferiore del campo di misura viene traslato (offset) a 4 mA.
Il sistema è ad elevata immunità ai disturbi elettromagnetici, permette di coprire tratte molto più lunghe
(200-300 m) ed inoltre è possibile rilevare più semplicemente un guasto al cavo o al sensore
(segnale inferiore a 4 mA).
SIMULAZIONE III PROVA ESAMI DI STATO 2014
Griglia di valutazione
TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Griglia di valutazione disciplinare di: Sistemi e automazione
Candidato_________________________
Classe 5^…….
Griglia d’attribuzione del punteggio:
indicatori
descrittori
punti
PUNTEGGIO PARZIALE
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gravemente lacunoso
insufficiente
sufficiente
adeguato
ottimo
1
2-3
4
5
6
LIVELLO DI
COMPETENZA
NELLA
APPLICAZIONE
DI METODI,
PROPRIETA’
E PROCEDURE
SPECIFICHE
errori gravi
parziale, imprecisa
sufficiente
adeguato
1-2
3
4
5
ottimo
6
CHIAREZZA E
CORRETTEZZA
FORMALE
NELL’ESECUZI
ONE
confuso
1
sufficiente
2
corretta, coerente e
ordinata
3
POSSESSO DI
CONOSCENZE
SPECIFICHE
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 1
Quesito 2
Quesito 1
Quesito 2
MDB00
Pag. 75 di 77
TOTALE (1+2)
TOTALE
PARZIALE
TOTALE PUNTEGGIO _____/15
ITT “E. Barsanti” Castelfranco Veneto
a. s. 2013/2014
Classe 5^ ___ Meccanica
SIMULAZIONE TERZA PROVA : MATEMATICA
TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Candidato: _________________________________________________ Data: 6 maggio 2014
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MDB00
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1) Data la funzione y = ln ( x + 2 ) , calcolare l’area della regione piana delimitata dal suo
3
grafico, dalle rette di equazione x = − , x = e − 2 e dall’asse x. (max 10 righe + grafico)
2
+∞
2) Verificare la convergenza dell’integrale improprio
1
∫ (x + 1)
0
x
dx
(max 10 righe)
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3) Determina l’integrale particolare dell’equazione differenziale a variabili separabili
MDB00
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y' =
MDB00
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2y
che soddisfa la condizione y(2) = 1 e tracciane il grafico. (max 10 righe + grafico)
x
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Classi 5° / Mecc.
06.05.2014
SOLUZIONI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
TIPOLOGIA B
MATERIA: MATEMATICA
QUESITO 1
y = ln ( x + 2 ) , calcolare l’area della regione piana delimitata dal suo grafico, dalle rette di
3
equazione x = − , x = e − 2 e dall’asse x.
2
y = ln (x + 2 )
D : x+2 > 0 → x > −2
Data la funzione
y = 0 → ln (x+2) = 0 → x+2 = 1 → x = ─1
ln (x+2) > 0 → x+2 > 1 → x > ─1
=
La curva è rappresentata nel grafico a lato.
Si osserva che la regione di piano richiesta è costituita
da due parti, una nel semipiano negativo delle ordinate
e un’altra nel semipiano positivo. Si può calcolare l’area richiesta come somma di due integrali definiti:
−1
e−2
3
−
2
−1
Area = − ∫ ln ( x + 2 )dx +
= − [(x + 2) ln ( x + 2) − x ]
−1
3
−
2
∫ ln(x + 2)dx =
+
[(x + 2) ln ( x + 2) − x]e−−1 2 =
1 1 3 
 1 1 3

− 0 + 1 − ( ln + ) + [e ln e − e + 2 − (0 + 1) ] = − 1 − ln −  + [ e − e + 2 − 1 ]=
2 2 2 

 2 2 2
3
3 1 1
= −1 + + ln + 1 = − ln 2
2
2 2 2
=
Integrazione per parti :
.
=
QUESITO 2
+∞
Verificare la convergenza dell’integrale improprio
1
∫ (x + 1)
0
La funzione integranda è continua nel dominio
+∞
limite
∫ (x + 1)
0
x
dx =
dx
{x ∈ ℜ ∧ x > 0}. L’integrale improprio è definito come
b
1
x
lim
a → 0 + , b → +∞
1
∫ (x + 1)
a
x
dx
MDB00
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La primitiva
ϕ ( x) = ∫
1
∫ (x + 1)
+∞
x
dx = ∫
1
∫ (x + 1)
0
x
lim
= b → +∞
dx =
1
(x + 1)
x
dx si trova per sostituzione
x =t
→ x = t2
1
2
⋅ 2t dt = ∫ 2
dt = 2arctg (t ) + C = 2arctg
t +1 t
t +1
(
2
)
lim
+
a → 0 , b → +∞
[2 arctg (b)]
−
lim
a → 0+
[ϕ ( x)]ba
=
lim
a → 0 , b → +∞
MDB00
Pag. 80 di 77
→ dx = 2t ⋅ dt
( x )+ C .
[2arctg ( b ) − 2arctg (a )]
+
[2 arctg ( a )] = 2 ⋅ π − 0 = π
2
L’integrale improprio risulta convergente al valore π.
QUESITO 3
Determina l’integrale particolare dell’equazione differenziale a variabili separabili
y' =
2y
x
che soddisfa la condizione y(2) = 1 e tracciane il grafico.
dy 2 y
1
1
1 1
1
1
=
→
dy = dx → ∫ dy = ∫ dx → ln y = ln x + c → ln
dx
x
2y
x
2 y
x
2
y≠0
y =e
ln x + c
→
y = x ⋅ec →
y = ± ec ⋅ x
y = k ⋅ x 2 , k = ± ec
y’ = 0 → y = 0 soluzione particolare per l’equazione,
Se y = 0
si ottiene per k = 0.
La soluzione che soddisfa la condizione richiesta:
1 = k ⋅ 22 → k =
1
1
→ y = x2
4
4
parabola passante per l’origine.
y = ln x + c
y' =
2y
x
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Anno scolastico 2013/2014
SIMULAZIONE TERZA PROVA
TIPOLOGIA B : QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Griglia di valutazione disciplinare di MATEMATICA
CLASSE 5°__/ Mecc.
CANDIDATO __________________________
MATERIA Matematica
INDICATORI
PERTINENZA della
risposta rispetto al
quesito
CONOSCENZA dei
contenuti specifici
FORMA E
CORRETTEZZA nella
modalità del linguaggio
specifico della
disciplina, nelle
valutazioni e nei calcoli
DESCRITTORI
Gravem. lacunosa
Insufficiente
Sufficiente
Adeguata
Ottima
Nulla o tot. Errata
Approssimativa
Essenziale
Soddisfacente
Precisa e completa
Gravi errori ed evidenti
difficoltà di esposizione
Esposizione stentata,
qualche grave errore
Esposizione essenziale ma
sostanzialmente corretta
Esposizione chiara e
corretta
Esposizione articolata e
corretta
Quesito 1
Punti
Quesito 2
punti
1
2
3,5
4
5
1
2
3,5
4
5
1
1
2
3,5
4
5
1
2
3,5
4
5
1
1
2
3,5
4
5
1
2
3,5
4
5
1
2
2
2
3
3
3
4
4
4
5
5
5
TOTALE PUNTEGGIO _____/15
da 15
a 10
1
1
2-3
2
4-5
3
Quesito 3
punti
Punteggio
VOTO_____/10
6-7
4
8-9
5
10
6
11-12
7
13
8
14
9
15
10