Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Prot. n. 3008/c29a del 15 maggio 2014 ESAMI DI STATO 2013/2014 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO O.M. n. 37 prot. n. 316 del 19 maggio 2014 CONSIGLIO DI CLASSE 5^ A/MECCANICA Il Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Bernardi MDB00 Pag. 1 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 2 di 77 INDICE Presentazione della classe e delle attività di approfondimento, di ricerca o di progettazione a carattere disciplinare o multidisciplinare Attività di recupero Patto formativo Relazioni finali di: Lingua e lettere italiane Storia Lingua inglese Economia industriale ed elementi di diritto Matematica Meccanica applicata e macchine a fluido Tecnologia meccanica ed esercitazioni Disegno, programmazione ed organizzazione industriale Sistemi ed automazione industriale Educazione Fisica Religione Simulazione delle prove d’esame: testi griglie di valutazione correttori Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Pag. 3 di 77 ESAMI DI STATO 2013/2014 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5 A Meccanica PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 21 studenti provenienti dalla 4AM dell’ a.s. 2012-2013. La tabella seguente descrive la composizione della classe nel corso del triennio Un allievo, dopo qualche settimana dall’inizio delle lezioni, con richiesta formulata direttamente al Dirigente Scolastico e in accordo con la famiglia, si è trasferito nell’altra classe 5^ meccanica dell’istituto. La classe, composta inizialmente da 22 allievi, è quindi passata a 21. Classe Iscritti Terza Quarta Quinta 25 24 22 Ripetenti 1 Promossi a giugno 16 12 Non Promossi a giugno 1 2 Rinviati con sospensione di giudizio 8 10 Non promossi allo scrutinio differito 1 - Totale promossi 23 22 La classe ha subito qualche modificazione di composizione nel corso del triennio come si può rilevare dalla tabella soprariportata. In quest’arco di tempo i singoli alunni hanno manifestato interesse, motivazione, attenzione e impegno disomogenei nei confronti delle attività delle varie discipline; a conclusione del triennio dimostrano di aver sufficientemente acquisito i nuclei fondanti delle diverse discipline e di possedere una sufficiente autonomia nella rielaborazione critica. E’ evidente che la serietà dell’approccio disciplinare, la qualità dell’apprendimento e il livello di rielaborazione dei contenuti si presentano nei singoli con esiti diversificati, comunque prerogative e obiettivi che tutti i componenti della classe, in tempi e modalità individuali, hanno ricercato. Il livello medio conseguito dalla classe in termini di profitto è più che sufficiente, descrivibile nei seguenti livelli di apprendimento - Alcuni studenti hanno sempre manifestato interesse e partecipazione, non hanno trascurato l’impegno domestico e hanno raggiunto una preparazione complessivamente più che buona grazie alla serietà e e alla continuità dell’impegno profuso nel triennio. - Un gruppo più consistente di studenti che hanno conseguito una preparazione globalmente più che sufficiente ma in alcune materie ancora superficiale, dovuta a carenze non del tutto recuperate, ad un interesse e ad uno studio settoriali; le capacità critiche e di rielaborazione risultano sufficienti ma non pienamente sviluppate. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] - MDB00 Pag. 4 di 77 Un gruppetto la cui preparazione risulta solo sufficiente, che si è limitato ad uno studio approssimativo, spesso finalizzato alle verifiche, trascurando alcune discipline e che si è impegnato solo nella parte finale dell’anno per superare le lacune accumulate. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE La composizione del C.d.C. ha subito alcune variazioni che vengono riepilogate nella seguente tabella; in particolare si sottolinea la totale mancanza di continuità didattica nelle discipline Sistemi ed il cambio di docente di Matematica nel passaggio dalla quarta alla quinta. materie Italiano Storia Inglese Diritto Matematica Classe 3^ Prof.Beraldo Prof.Beraldo Prof.ssa Perin -------Prof. Capalbo (ITP Prof. Codemo) Meccanica e macchine a Prof. Dolzan fluido (ITP Prof. Codemo) Tecnologia meccanica edProf. Facciuto esercitazioni (ITP Prof. Codemo) Disegno, progettazione Prof. Mazzoccato ed organizzazione (ITP Prof. Pozzebon industriale Sistemi e automazione Prof. Mazzoccato (ITP Prof. Bergamin) Ed. fisica Prof.ssa Bergamin E. religione Prof. Dal Bello Classe 4^ Prof.ssa Pellegrino Prof.ssa Pellegrino Prof.ssa Perin Prof. Viggiani Prof.ssa Stocco R. Classe 5^ Prof.ssa Pellegrino Prof.ssa Pellegrino Prof.ssa Perin Prof. Viggiani Prof. Capalbo Prof. Dolzan (ITP Prof. Benetton) Prof. Fortini (ITP Prof. Sgnaolin) Prof. Cavallarin (ITP Prof. Bergamin Prof. Dolzan (ITP Prof. Parolin) Prof. Fortini (ITP Prof. Sgnaolin) Prof. Cavallarin (ITP Prof. Bergamin) Prof. Facciuto (ITP Prof. Bergamin) Prof.ssa Bergamin E. Prof. Dal Bello Prof. Dolzan (ITP Prof. Bergamin) Prof.ssa Bordignon Prof. Dal Bello OBIETTIVI E METODI DELLA PROGRAMMAZIONE Gli obiettivi ed i metodi della programmazione sono stati comunicati agli studenti e alle famiglie attraverso il Patto Formativo. Gli obiettivi educativi, finalizzati alla crescita culturale e professionale degli studenti, sono stati recepiti dal C.d.C. sulla base della convinzione che non esista miglioramento senza supporti valoriali fondanti dell’identità e della convivenza civile. Gli obiettivi di apprendimento si sono concretizzati in una proposta di educazione dello studente tesa a sviluppare competenze, abilità, capacità e conoscenze in un contesto formativo e motivante, attento alle richieste del territorio. Di seguito si riportano gli obiettivi educativi perseguiti dal C.d.C. - - “imparare ad imparare”: essere in grado di organizzare il proprio apprendimento ricercandone gli elementi di qualità e produttività, in funzione dei tempi a disposizione, delle strategie individuali e del proprio metodo di studio “collaborare e partecipare”: essere in grado di interagire in gruppo comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] - MDB00 Pag. 5 di 77 “agire in modo autonomo e responsabile”: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella realtà sociale dimostrando la valenza dei propri diritti, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità. Essere capaci di riconoscere i propri bisogni in rapporto a quelli altrui per cercare una soluzione pacifica ai conflitti e alle contrapposizioni Di seguito si riportano gli obiettivi di apprendimento espressi in termini di competenze di base - - - sviluppare capacità di ricerca autonoma e di progettazione, conoscendo le fonti e gli strumenti di documentazione, ideando la sequenzialità operativa, valutando i risultati e puntando ad un prodotto finito e funzionante saper individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, cogliendone la natura sistematica, individuando analogie e differenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica avere padronanza dei linguaggi fondamentali (italiano, inglese e matematica) per partecipare attivamente al processo di apprendimento formale ed informale in contesti scolastici ed extrascolastici Di seguito si riportano gli obiettivi di apprendimento espressi in termini di competenze disciplinari di indirizzo - progettare e dimensionare organi meccanici e conoscere i principi di funzionamento delle principali macchine. - elaborare cicli di lavorazione di componenti meccanici, e progettare di semplici attrezzature tenendo conto dei costi - conoscere le caratteristiche di impiego, i processi di lavorazione ed il controllo di qualità ed i trattamenti termici dei materiali. - sviluppare programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC ed utilizzare strumenti CAD CAM per la produzione - realizzare l’automazione di sistemi discreti mediante PLC;.conoscere i sistemi di controllo e regolazione e nozioni di robotica - operare nei laboratori rispettando le norme sulla sicurezza del lavoro. - acquisire capacità logico-matematiche Metodi condivisi - Impostare il processo di apprendimento/insegnamento su conoscenze, abilità e competenze Attuare attività di gruppo e di laboratorio sviluppando progetti interdisciplinari da utilizzare come tesina di presentazione all’esame finale. PROGRAMMAZIONE E PROGETTUALITÀ Il C. di C. ha programmato l’attività didattica, ha raccordato le programmazioni individuali, ha individuato le competenze e le attività che supportano l’unità del sapere e il processo di educazioneformazione culturale. Dopo aver improntato la sua azione educativa e disciplinare su una formazione puntuale, ragionata, lontana dal nozionismo e possibilmente critica, ha elaborato a inizio anno scolastico il Patto Formativo dove ha esplicitato i caratteri della sua programmazione educativo-didattica e definito gli impegni formativi ed educativi della classe. Il Patto Formativo e le Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 6 di 77 programmazioni dei singoli insegnanti sono stati consegnati agli studenti per essere consultati durante l’anno scolastico. Nel corso dell’anno il C. d. C. e i Dipartimenti hanno avuto modo di verificare il regolare andamento della programmazione. Tutto questo ha permesso, nell’arco del Triennio, di sviluppare il percorso formativo previsto dall’Ordinamento Ministeriale secondo la logica della programmazione dei curricoli disciplinari. Gli obiettivi disciplinari raggiunti, i tempi impiegati e i mezzi utilizzati sono specificati nelle allegate Relazioni Finali per materia. In ambito alla progettazione del C.d.C., sono da sottolineare le seguenti attività: - organizzazione di attività di orientamento in uscita (partecipazione al progetto FIXO ed ad attività di orientamento universitario) - approfondimento culturale in preparazione al viaggio d’istruzione a Praga e alle visite guidate alla fiera SAMUMETAL ed ad aziende del settore metalmeccanico - approfondimenti disciplinari per la valorizzazione delle eccellenze con azioni di supporto fornito agli studenti per la realizzazione di progetti Esercitazione di prima, seconda, terza prova Il Consiglio di Classe, nel corso dell’anno, ha esercitato gli allievi sulle possibili tipologie delle prove d’esame. Nei mesi di aprile e maggio gli allievi sono stati sottoposti alla simulazione delle tre prove scritte, e più precisamente Meccanica e macchine a fluido il 28 aprile, Terza prova il 6 maggio, Italiano il 10 maggio. Per la simulazione della terza prova, il C. di C. ha scelto la tipologia B (Quesiti a risposta singola). Tale tipologia è sembrata la più adatta ad una verifica essenziale e nello stesso tempo attendibile delle capacità e delle competenze dei discenti. Discipline coinvolte: Sistemi, Tecnologia meccanica ed esercitazioni, Matematica e Inglese con la somministrazione 10 quesiti così suddivisi: 3 quesiti di Matematica e di Tecnologia meccanica, 2 di Sistemi e Inglese. Tempo assegnato 3 ore. Le copie delle simulazioni sono allegate al Documento, con relative griglie di valutazione (e correttori per i quesiti della terza prova). CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Nella valutazione del profitto, il C. d. C. oltre ai risultati delle verifiche sulle conoscenze e sulle abilità, è stato attento: a) alla progressione dell’apprendimento b) all’impegno inteso come disponibilità alla quantità di studio richiesta e come capacità di organizzare il proprio lavoro (individuale o di gruppo), con riferimento anche ai compiti per casa negli aspetti di continuità, puntualità e precisione ( i compiti per casa sono stati oggetto di valutazione) c) alla qualità della partecipazione definita dal complesso degli atteggiamenti dello studente nei confronti del lavoro comune durante le lezioni, con particolare riferimento all’attenzione dimostrata in classe, alla capacità di perseguire un determinato obiettivo, all’interesse verso il dialogo educativo d) alla frequenza scolastica e alla puntualità Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 7 di 77 e) al comportamento inteso come adesione ai principi e alle regole di una convivenza civile e democratica. Alla fine di ogni anno scolastico del Triennio, sulla base dei criteri sopra esposti è stato assegnato ad ogni studente il Credito Scolastico. Scala valutativa Per quanto attiene alla scala valutativa, è stata utilizzata tutta la gamma di voti prevista dalla normativa vigente a ragione dell’enorme importanza della media nell’assegnazione del Credito Scolastico. Ciascun insegnante ha applicato la scala di valutazione discussa e concordata in Dipartimento e nei Consigli di Classe, la quale fa riferimento ai seguenti criteri stabiliti dal Collegio Docenti: - voto 1/2 (profitto nullo o quasi): rifiuto di prova/assenza di risposte/sviluppo argomenti appena abbozzato; - voto 3 (prova molto scadente o decisamente scarsa): presenza di pochissimi elementi positivi a causa di mancata comprensione e/o conoscenza gravemente lacunosa e/o scorrettezza dell’esposizione; - voto 4 (prova gravemente insufficiente) : comprensione parziale, lacune gravi nella preparazione, rispondenza inadeguata alle consegne, lavoro disorganizzato e scorretto anche dal punto di vista formale; - voto 5 (prova insufficiente): comprensione parziale, conoscenze limitate, rispondenza incompleta, struttura approssimativa del lavoro, inesattezze anche dal punto di vista formale; - voto 6 (prova sufficiente): comprensione complessiva, conoscenza con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza complessivamente corretta, strutturazione semplice, ma coerente del lavoro, qualche imprecisione; - voto 7 (prova discreta): comprensione precisa, conoscenza abbastanza ampia anche se non sempre approfondita, rispondenza pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica, esposizione chiara; - voto 8 ( prova buona): comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti significativi, rispondenza, strutturazione organica, buona precisione formale e/o flessibilità di utilizzo; - voto 9/10 (prova ottima): comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile e/o originalità nelle soluzioni. Verifiche Le verifiche sono consistite in prove non strutturate (interrogazioni orali, problemi, relazioni, temi, saggi brevi, trattazioni sintetiche…) e/o strutturate (quesiti con risposta vero/falso, a scelta multipla, a completamento con termini dati...). Durante l’anno scolastico si sono acquisiti i risultati di almeno quattro prove scritte ( per le materie che lo prevedono ), di quattro prove per il voto orale, di due prove di laboratorio e di quattro prove pratiche di Ed. Fisica. La valutazione espressa, chiara, trasparente e tempestiva, è stata sempre comunicata allo studente entro due settimane dall’assegnazione della prova scritta unitamente alla griglia di valutazione, in tempo reale o durante l’ora di lezione successiva per la verifica orale. Nel rispetto della programmazione e per quanto possibile, le verifiche sono state distribuite razionalmente nell’arco dei due periodi e numericamente condivise dai Dipartimenti i quali si sono fatti carico di organizzare anche le varie prove comuni. Le modalità di somministrazione delle verifiche e la tipologia sono precisate nella programmazione del singolo docente. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 8 di 77 ATTIVITÀ INTEGRATIVE/ EXTRACURRICOLARI/ PROGETTI/ VISITE GUIDATE/ VIAGGI D’ISTRUZIONE Attività integrative 1. Giornata della memoria 2. Lezione-spettacolo "Il 900 tra guerra e pace" 3. Giornata della legalità: "A. Moro vittima della ragion di stato" 4. Insegnamento in modalità CLIL: lezioni di discipline tecniche in inglese 5. Corso dialogo in lingua inglese 6. Torneo di calcio 7. Giornata dello sport 8. Premiazioni atleti giornata dello sport 9. Gruppo di lavoro studenti Triennio 10. Incontro con ITS per meccanica e meccatronica 11. Lezioni all'università 12. Offerte prof. Mondo militare 13. Offerte professionali Guardia di Finanza 14. Incontri di informazione servizio civile Partecipazione a progetti Partecipazione al progetto FIXO, (programma con l’obiettivo di supportare erogazione di servizi di placement e di intermediazione per studenti con l’intenzione di ridurne i tempi di ingresso nel mercato del lavoro e di trovare occupazione in linea col percorso formativo seguito) Visite guidate 1. Pordenone: Fiera della meccanica 2. Casale sul Sile: azienda Vettorello (turbine) Viaggio di istruzione Praga dal 3 al 7 dicembre 2013 Attività di recupero Nel corso dell’anno il C. di C. ha realizzato iniziative di sportello di inglese, di meccanica e macchine, di matematica e recupero curricolare in itinere. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 9 di 77 Il Consiglio di Classe: Italiano (Prof.ssa Pellegrino) Storia (Prof.ssa Pellegrino) Matematica (Prof. Capalbo) Inglese (Prof.ssa Perin) Diritto (Prof. Viggiani) Sistemi e automazione (Prof. Dolzan) Tecnologia meccanica ed esercitazioni (Prof. Fortini) Meccanica e macchine a fluido (Prof. Dolzan) Disegno, progettazione ed organizzazione industriale (Prof. Cavallarin) Lab. Disegno, progettazione ed organizzazione industriale e lab. Sistemi e automazione (Prof. Bergamin) Lab. Meccanica e macchine a fluido (Prof. Parolin) Lab. Tecnologia meccanica ed esercitazioni (Prof. Sgnaolin) Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014. Ed. Fisica (Prof.ssa Bordignon) Religione (Dal Bello Dino) Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 10 di 77 Anno scolastico 2013/2014 PATTO FORMATIVO Programmazione educativo – didattica Consiglio della Classe 5 AM Il Patto Formativo definisce gli impegni che si assumono i soggetti protagonisti della scuola (docenti, studenti e famiglie) nel promuovere e gestire il processo formativo e culturale dello studente che si concretizza nell’individuazione e realizzazione del suo percorso educativo e professionale. PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il C.d.C. programma l’attività didattica comune, raccorda le programmazioni disciplinari in modo coerente ed efficace, individua le competenze disciplinari e di cittadinanza, le attività interdisciplinari, la strutturazione delle UDA ed i progetti, promuove il processo di educazione e formazione culturale dello studente e del cittadino. Il Consiglio progetta le attività integrative ed extracurriculari, le visite di studio ed i viaggi d’istruzione. In merito a obiettivi educativi e di apprendimento, il Consiglio di Classe fa riferimento al POF. Nello specifico, questo C.d.C. definisce: 1. Obiettivi educativi e di apprendimento: Obiettivi educativi “imparare ad imparare”: essere in grado di organizzare il proprio apprendimento ricercandone gli elementi di qualità e produttività, in funzione dei tempi a disposizione, delle strategie individuali e del proprio metodo di studio “collaborare e partecipare”: essere in grado di interagire in gruppo comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie ed altrui capacità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive “agire in modo autonomo e responsabile”: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella realtà sociale dimostrando la valenza dei propri diritti, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole e le responsabilità. Essere capaci di riconoscere i propri bisogni in rapporto a quelli altrui per cercare una soluzione pacifica ai conflitti e alle contrapposizioni. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 11 di 77 Obiettivi di apprendimento – competenze di base sviluppare capacità di ricerca autonoma e di progettazione, conoscendo le fonti e gli strumenti di documentazione, ideando la sequenzialità operativa, valutando i risultati e puntando ad un prodotto finito e funzionante “individuare collegamenti e relazioni”: saper individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, cogliendone la natura sistematica, individuando analogie e differenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica avere padronanza dei linguaggi fondamentali (italiano, inglese e matematica) per partecipare attivamente al processo di apprendimento formale ed informale in contesti scolastici ed extrascolastici. Obiettivi di apprendimento – competenze disciplinari progettare e dimensionare organi meccanici e conoscere i principi di funzionamento delle principali macchine. elaborare cicli di lavorazione di componenti meccanici, e progettare di semplici attrezzature tenendo conto dei costi conoscere le caratteristiche di impiego, i processi di lavorazione ed il controllo di qualità ed i trattamenti termici dei materiali. sviluppare programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC ed utilizzare strumenti CAD CAM per la produzione realizzare l’automazione di sistemi discreti mediante PLC;.conoscere i sistemi di controllo e regolazione e nozioni di robotica operare nei laboratori rispettando le norme sulla sicurezza del lavoro. acquisire capacità logico-matematiche Metodi condivisi Impostare il processo di apprendimento/insegnamento su conoscenze, abilità e competenze Attuare attività di gruppo e di laboratorio sviluppando progetti interdisciplinari da utilizzare come tesina di presentazione all’esame finale. 2. Periodi anno scolastico L’anno scolastico è diviso in 2 periodi: il I Periodo dal 12/09/13 al 11/01/14, il II Periodo dal 13/01/14 alla conclusione dell’anno scolastico. 3. Programmazione individuale del docente / Griglia di valutazione disciplinare ( in Allegato) 4. Verifiche Le verifiche consistono in prove non strutturate (interrogazioni orali, problemi, relazioni, temi, trattazioni sintetiche …) e/o strutturate (quesiti con risposta vero/falso, a scelta multipla, a completamento con termini dati...). Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 12 di 77 La valutazione espressa, chiara, trasparente e tempestiva, sarà comunicata allo studente entro due settimane dall’assegnazione della prova scritta unitamente alla griglia di valutazione, in tempo reale o durante l’ora di lezione successiva per la verifica orale. Nell’arco della scansione periodica e nel rispetto di un’attenta programmazione, le verifiche saranno razionalmente distribuite nell’anno scolastico, numericamente condivise dai dipartimenti. Le modalità di somministrazione delle verifiche e la tipologia verranno precisati nella programmazione del singolo docente. Nell’ottica di una didattica per competenze, le singole verifiche sono fonti informative: presentano livelli diversi di richiesta perché misurano conoscenze e/o abilità, assumono “peso” diversificato, sono funzionali ad esprimere un giudizio di competenza. Tale giudizio considera i risultati ottenuti dallo studente nello svolgimento del compito o nella realizzazione del prodotto, la modalità con cui egli è giunto a conseguire tali risultati e la percezione che egli ha del suo lavoro. 5. Scala valutativa Per quanto attiene alla scala valutativa, viene utilizzata tutta la gamma di voti prevista dalla normativa vigente a ragione dell’importanza della media nell’assegnazione del Credito Scolastico. Ciascun insegnante applica la scala di valutazione discussa e concordata in Dipartimento e nei Consigli di Classe, la quale fa riferimento ai seguenti criteri stabiliti dal Collegio Docenti: - voto 1/2 (profitto nullo o quasi): rifiuto di prova/assenza di risposte/sviluppo argomenti appena abbozzato; - voto 3 (prova molto scadente o decisamente scarsa): presenza di pochissimi elementi positivi a causa di mancata comprensione e/o conoscenza gravemente lacunosa e/o scorrettezza dell’esposizione; - voto 4 (prova gravemente insufficiente) : comprensione parziale, lacune gravi nella preparazione, rispondenza inadeguata alle consegne, lavoro disorganizzato e scorretto anche dal punto di vista formale; - voto 5 (prova insufficiente): comprensione parziale, conoscenze limitate, rispondenza incompleta, struttura approssimativa del lavoro, inesattezze anche dal punto di vista formale; - voto 6 (prova sufficiente): comprensione complessiva, conoscenza con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza complessivamente corretta, strutturazione semplice, ma coerente del lavoro, qualche imprecisione; - voto 7 (prova discreta): comprensione precisa, conoscenza abbastanza ampia anche se non sempre approfondita, rispondenza pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica, esposizione chiara; - voto 8 ( prova buona): comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti significativi, rispondenza, strutturazione organica, buona precisione formale e/o flessibilità di utilizzo; - voto 9/10 (prova ottima): comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile e/o originalità nelle soluzioni. 6. Recupero e sostegno La scuola programma azioni finalizzate al successo formativo dello studente organizzando annualmente corsi di sostegno e recupero come parte ordinaria e permanente del proprio lavoro scolastico. Gli studenti si impegnano a partecipare produttivamente alle attività di recupero organizzate dalla scuola e a gestire con serietà lo studio individuale per superare le lacune pregresse. I genitori che ritengono di non avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, debbono comunicarlo Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 13 di 77 alla stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche. 7. Valutazione del profitto “La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche” (D.P.R. 22.06.09 n. 122) I parametri di riferimento per la valutazione del profitto sono: f) qualità del profitto intesa come acquisizione degli obiettivi previsti dalla programmazione (i risultati delle verifiche sulle conoscenze e sulle competenze rappresentano la parte più importante del voto) g) progressione dell’apprendimento h) impegno inteso sia come disponibilità alla quantità di studio richiesta sia come capacità di organizzare il proprio lavoro (individuale o di gruppo), con riferimento anche ai compiti per casa negli aspetti di continuità, puntualità e precisione ( i compiti per casa possono essere oggetto di valutazione) i) qualità dell’interesse e partecipazione definiti dal complesso degli atteggiamenti dello studente nei confronti del lavoro comune durante le lezioni, con particolare riferimento all’attenzione dimostrata in classe, alla capacità di attenzione mantenuta nel perseguire un determinato obiettivo, all’interesse verso il dialogo educativo j) possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate ad un eventuale recupero k) frequenza intesa come partecipazione alle lezioni l) comportamento inteso come adesione ai principi e alle regole di una convivenza civile e democratica. Il Coll. Doc., per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, ha fissato i criteri di valutazione del profitto, di attribuzione del voto di condotta con rispettiva griglia che considera come indicatori la frequenza, il comportamento, la partecipazione e l’impegno. I genitori possono accedere tramite le funzioni del registro elettronico ai voti conseguiti dal proprio figlio in tutte le materie d’insegnamento. Per ottenere la promozione alla classe successiva lo studente: - non deve accumulare più del 25% di ore di assenza (264 ore su un totale di 1056 ore curriculari, si considerino in materia le deroghe del Coll. Doc. ), in caso contrario non può essere valutato e quindi non può essere ammesso alla classe successiva; - deve aver riportato la sufficienza in tutte le discipline. Negli altri casi il C. di C. può deliberare la sospensione del giudizio per alcune materie o la non ammissione. In caso di sospensione del giudizio, lo studente deve sottoporsi alle verifiche per l’accertamento del superamento di carenze pregresse. Per le classi V lo studente è ammesso all’Esame di Stato se consegue la media almeno di sei in tutte le materie del corso di studi. Nel triennio, alla fine di ogni anno scolastico, è assegnato ad ogni studente il Credito Scolastico. Il voto di condotta è espresso in decimi ed è attribuito collegialmente dal C.d.C.; esso concorre alla valutazione complessiva dello studente. 8. Ricevimento genitori Ogni insegnante all’inizio dell’anno scolastico indica, al mattino, un’ora alla settimana per il ricevimento genitori, che proseguirà per tutto l’anno scolastico fino a maggio 2014, esclusi i periodi degli scrutini. Tale calendario sarà comunicato all’inizio dell’anno scolastico ad ogni famiglia. Il Collegio Docenti ha previsto la prenotazione del colloquio tramite registro elettronico, fino al giorno precedente la data del ricevimento. I genitori che hanno difficoltà a presentarsi possono chiedere un colloquio telefonico. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 14 di 77 A metà di ogni periodo ci sarà un ricevimento pomeridiano individuale docente/singolo genitore per illustrare i risultati scolastici dello studente e fornire suggerimenti per il recupero. Spettacolo "Il 900 tra guerra e pace" 27/01/2014 resp. Cons. classe tempi Attività previste per la classe Giornata della memoria durata Attività integrative/extracurriculari/progetti/visite di studio/viaggi d’istruzione 2h Pellegrino 05/06/2014 2h Pellegrino Giornata della legalità: "A. Moro vittima della ragion di stato" 23/05/2014 2h Viggiani Insegnamento in modalità CLIL Lezioni di discipline tecniche in inglese secondo periodo 6h Perin Corso dialogo in lingua inglese secondo periodo 6h Perin gara corsa campestre mese nov. 2013 2h Torneo Calcio a.s. 13/14 1h Bordignon Bordignon Giornata dello sport mese maggio 6h Bordignon Premiazioni mese giugno 1h Bordignon Gruppo di lavoro stud. Triennio a.s. 13/14 6h Incontro con ITS per mecc. e meccatronica da definire 1h Lezioni all'università da definire 6h Offerte prof. Mondo militare da definire 2h Offerte professionali Guardia di Finanza da definire 1h Incontri di informazione servizio civile da definire 1h 03-07 dic 2013 30h da definire 6h Viaggio di istruzione visita guidata ad aziende del settore meccanico e a carattere culturale Progetto FIXO da definire Fortini, Sgnaolin, Fortini Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 15 di 77 Castelfranco Veneto, I docenti del Consiglio di Classe ……………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………. I rappresentanti degli studenti ……………………………. …………………………… I rappresentanti dei genitori ……………………………. …………………………… Relazioni Finali Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 16 di 77 RELAZIONE FINALE: ITALIANO N. ore settimanali 3 x 33 = n. h. 99 CLASSE V A/M N. ore effettivamente attuate = 87 Obiettivi raggiunti Contenuti Ore Metodi e mezzi Criteri di valutazione Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] 1. Padronanza del patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici e tecnologici Abilità Comprensione del messaggio insito nella comunicazione, utilizzando un metodo logico che consenta di individuare e riordinare le conoscenze, le inferenze, le elaborazioni e le finalità Distinzione in un messaggio dei dati probatori da quelli insignificanti ed individuazione di una eventuale gerarchia Sufficiente capacità di affrontare le diverse situazioni comunicative utilizzando il registro linguistico opportuno e il lessico specifico secondo le esigenze dei vari contesti Espressione in forme che raggiungono un sufficiente livello di organicità, proprietà lessicale, correttezza formale, chiarezza, razionalità e criticità 2. Analisi e produzione di testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi 1. Italia dopo Unità 5 - Dimensione storica e culturale - Scapigliatura 2. L’età del Positivismo - Il contesto europeo: la scienza come metodo - Il Determinismo e la selezione naturale in ambito all’idea di progresso - Naturalismo - Il Verismo - Giovanni Verga 3. L’età del Decadentismo - Il contesto storico 28 - Poetiche, temi, linguaggio ed autori del contesto europeo ed italiano. - La destrutturazione del linguaggio poetico - Giovanni Pascoli - Gabriele D’Annunzio 4. Il Novecento e la coscienza della crisi - Il contesto culturale del ‘900 - Il relativismo come nuovo sistema di valori: Einstein, Freud - Il romanzo del Capacita acquisita nel cogliere i caratteri Novecento specifici di un testo letterario e non - Il Futurismo letterario riconoscendone i diversi stili - Luigi Pirandello comunicativi - Italo Svevo Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni 5. La poesia del Utilizzare le informazioni e i documenti primo Novecento in funzione della produzione di testi - Destrutturazione del scritti linguaggio poetico Produrre testi di adeguata complessità - G. Ungaretti in relazione a generi e tipologie - E. Montale richieste, corretti, coerenti, con pregnanza ideativa ed espressivi. Conoscenza ed utilizzo delle caratteristiche proprie delle tipologie testuali dell’Esame di Stato: A, B, C e D Abilità Sufficiente capacità di collocare i testi nel contesto culturale di riferimento, individuare le informazioni di un testo nella loro complessità e rielaborarle a livello astratto 3. Capacità di riconoscere le linee 25 20 Metodi Il metodo di lavoro è caratterizzato da: 1) modo interattivo, che coinvolga la partecipazione degli studenti, facendoli dialogare con il docente alla conquista delle conoscenze possibili; 2) presentazione problematica dei contenuti; 3) gradualità degli stessi; 4) alternanza di spiegazione orale, lavoro sui testi (lettura critica, parafrasi, rinvii), interventi, utilizzo di documenti, collegamenti; 5) omogeneità nella presentazione dei diversi argomenti (ad es. ricostruire sempre il contesto storico, culturale, letterario, ovviamente a livelli diversi di approfondimento 6) collegamento con la storia e con l’arte e l’architettura. Mezzi Libro di testo, documenti ad integrazione. 10 MDB00 Pag. 17 di 77 voto 1/ 2: rifiuto di prova o assenza di risposta o sviluppo degli argomenti appena abbozzato; voto 3: la prova ha pochissimi elementi positivi a causa della mancata comprensione delle questioni poste e/o della conoscenza gravemente lacunosa degli argomenti e/o scorrettezza dell’esposizione; voto 4: comprensione parziale dei problemi, lacune gravi nella preparazione, rispondenza inadeguata alle consegne, lavoro disorganizzato e scorretto anche dal punto di vista formale; voto 5: comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate, rispondenza incompleta, struttura approssimativa del lavoro anche dal punto di vista formale; voto 6: comprensione complessiva, conoscenza dell’argomento con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione; voto 7: comprensione precisa, conoscenza abbastanza ampia anche se non sempre approfondita, rispondenza nel complesso pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara; Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi tra testi e autori fondamentali Abilità Contestualizzazione del testo letterario in un quadro di relazioni riguardanti i luoghi, le correnti letterarie, i generi, le opere dello stesso autore, altre espressioni culturali e artistiche, il ruolo degli intellettuali Rielaborazione dei collegamenti diacronici e sincronici dei movimenti culturali, artistici e letterari Capacità di cogliere la specificità di alcuni testi attraverso la critica letteraria Individuare il rapporto tra il testo e le proprie esperienze, la personale sensibilità Riconoscere i diversi stili comunicativi in rapporto ai periodi, alle culture di riferimento, alle espressioni artistiche, all’evoluzione della scienza e della tecnologia. • • La trattazione degli argomenti di letteratura è strettamente ancorata all’analisi e alla comprensione dei testi MDB00 Pag. 18 di 77 voto 8: comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti significativi, rispondenza alle consegne corretta, strutturazione organica con qualche elaborazione personale, precisione e flessibilità di utilizzo; voto 9/ 10: comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale ed espositiva sicura, approfondita, organica, eventuale originalità nelle soluzioni. Verifiche Verifiche scritte ed orali. Esercitazione su tutte le tipologie testuali della prova d’Esame. Utilizzo di verifiche semistrutturate. Le ore indicate comprendono il tempo dedicato alle verifiche scritte ed orali Allega programma analitico Castelfranco Veneto,15.05.2014 Il DOCENTE: Pellegrino Mattea I Rappresentanti di classe ----------------------------------------------------------------------------------------- Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Pag. 19 di 77 RELAZIONE FINALE: STORIA N. ore settimanali 2 x 33 = n. h. 66 CLASSE V A/M N. ore effettivamente attuate = 56 Obiettivi raggiunti 1. Comprensione critica delle linee essenziali della storia politica, economica e sociale, delle scoperte scientifiche e delle innovazioni tecnologiche del nostro Paese. Inquadramento della storia italiana in quella europea e nel contesto più ampio della storia del mondo, anche per riconoscere le sfide ed i problemi connessi alla globalizzazione Contenuti Ore Metodi e mezzi 1. Il nuovo secolo e la prima guerra mondiale 22 L’Italia fra il 1870 e il 1913 L’età giolittiana Economia mondiale e contrasti imperialistici Approfondimenti: movimenti sociali di massa tra l’800 e il 900 I° guerra mondiale e rivoluzione bolscevica 2. Democrazie e totalitarismi : il nuovo Abilità conflitto mondiale Inquadramento degli eventi e Primo dopoguerra dei fenomeni storici relativi alle Germania: dalla Repubblica storie settoriali nel periodo di di Weimer al ritorno della 15 riferimento utilizzando gli destra strumenti storiografici di Crollo delle istituzioni riferimento liberali in Italia e l’avanzata Esame del sapere storico come del fascismo interpretazione convincente Il fascismo in Italia delle fonti, utile a non far USA e la grande crisi del ’29 coincidere la storia con la Roosevelt e il New Deal narrazione della storia Il Nazismo in Germania Comprensione di cause e L’espansionismo fascista e conseguenze e capacità di nazista in Europa istituire rapporti diacronici e La II° guerra mondiale e il sincronici non in modo nuovo assetto del mondo meccanicistico Capacità di istituire relazioni 3. Il mondo nell’era tra l’evoluzione scientifica e atomica tecnologica, il contesto socioIl dopoguerra: la “guerra economico, i rapporti politici e fredda”, la nascita dell’ONU i modelli di sviluppo La decolonizzazione 7 Comunicare con il lessico La Repubblica italiana proprio delle scienze storiche e USA-URSS e la distensione La questione arabo sociali israeliana Capacità di comprendere la dimensione storica del presente nella propria realtà territoriale, Ad integrazione del nazionale, europea e mondiale programma, si considerino gli Approfondimenti svolti. Criteri di valutazione voto 1/ 2: rifiuto di prova o assenza di Lezioni introduttive risposte o sviluppo degli funzionali a delineare argomenti appena le direttrici di un certo abbozzato; periodo storico; lezioni frontali con voto 3: la prova ha l'uso di carte ed pochissimi elementi integrazioni; positivi per mancata individuazione di nodi comprensione delle problematici ed questioni; conoscenza interpretazioni gravemente lacunosa storiografiche; degli argomenti e/o organizzazione delle scorrettezza informazioni, scaletta dell’esposizione; di riepilogo e lessico specifico; discussioni voto 4: comprensione parziale dei problemi, su temi del lacune gravi nella programma e sulla preparazione, loro eredità nel rispondenza inadeguata presente. alle consegne, lavoro disorganizzato anche Mezzi dal punto di vista Libro di testo formale; Letture di documenti Metodi voto 5: comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate, rispondenza incompleta, incertezze formali; voto 6: comprensione complessiva, conoscenza dell’argomento con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione; voto 7: comprensione precisa, conoscenza 2. Collocazione delle scoperte scientifiche e delle 5. Sviluppo tecnicoscientifico, economia 8 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] abbastanza ampia anche se non sempre approfondita, rispondenza pertinente ed articolata, strutturazione abbastanza organica pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara; innovazioni tecnologiche in mondiale, mutamenti una dimensione storicosociali all’inizio del ‘900 - Il decollo industriale culturale, nella italiano nell’età consapevolezza della giolittiana relatività e storicità dei saperi - La Crisi del 1929 e Abilità “New Deal Collegare alla storia generale le - La Terza rivoluzione storie settoriali relative anche industriale all’indirizzo di riferimento 3. Agire in riferimento ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali nel rispetto della persona, della collettività e dell’ambiente 6. L’esercizio della cittadinanza - L’evoluzione della società e dell’ organizzazione politica nel ‘900 - Comunismo, fascismo e democrazie - La Costituzione italiana - Gli Organismi internazionali Abilità Comprensione delle caratteristiche fondamentali della Costituzione italiana e gli elementi essenziali del Diritto Internazionale • • Le ore indicate comprendono i tempi destinati alle interrogazioni e alle verifiche scritte I punti n.2 e n.3 non presentano le rispettive ore perché gli argomenti sono stati trattati secondo l’ordine cronologico (vedi punto n.1). 4 voto 8: comprensione precisa, conoscenza ampia con approfondimenti, rispondenza alle consegne corretta, strutturazione organica con qualche elaborazione personale, precisione e flessibilità di utilizzo; voto 9/ 10: comprensione precisa e rispondenza completa, padronanza concettuale ed espositiva sicura, approfondita, organica, eventuale originalità Verifiche Verifiche scritte ed orali. Allega programma analitico Castelfranco Veneto,15 maggio 2014 Il DOCENTE: Pellegrino Mattea I Rappresentanti di classe _____________________ _____________________ Pag. 20 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 21 di 77 PROGRAMMA ANALITICO DI ITALIANO CL 5AM Esame di Stato 2013-2014 1. ETA’ DEL REALISMO E DEL POSITIVISMO Il contesto storico e il quadro internazionale. Il contesto culturale e letterario. Italia 1860-1880. Caratteri del Positivismo Illuminismo e Positivismo a confronto. Il ruolo della scienza e il rapporto con la tecnica. L’idea di progresso e le conseguenti implicazioni letterarie. Il determinismo di I. Taine e l’evoluzionismo di C. Darwin. L’età del Realismo in letteratura. Naturalismo: caratteri, protagonisti e metodi. L’impersonalità dell’arte. Il romanzo sperimentale e confronto con romanzo del primo Ottocento.E.eJ.de Goncourt:”Questo romanzo è un romanzo vero”-Analisi testuale Il Verismo in Italia. Differenze con Naturalismo. Analisi dei testi sulla cultura del Positivismo: C. DARWIN, “L’uomo è il risultato di una evoluzione” E. ZOLA, “Osservazione e sperimentazione” GIOVANNI VERGA La vita e la formazione culturale. L’itinerario narrativo. L’opera “preverista” e verista. I caratteri dell’opera “preverista”. L’interpretazione del reale e i temi dell’opera verista. L’idea di “vinto” e il concetto di sovrastruttura. La scelta degli umili. Idea di progresso e visione dell’esistere. “Vita dei campi”: temi e caratteri dell’opera. Analisi testuale da “Vita dei campi”: “Fantasticheria” “I Malavoglia”: caratteri e struttura dell’opera. Il sistema dei personaggi, le tematiche e il ciclo dei vinti, il sistema ideologico . Analisi testuale di: “Prefazione ai Malavoglia” , “La famiglia Malavoglia”, “L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni”. “ Novelle Rusticane”: temi e caratteri dell’opera. Analisi testuale di “La roba”. “Mastro-don Gesualdo”: caratteri e temi dell’opera. Analisi testuale di “L’Addio alla roba”. LA SCAPIGLIATURA I protagonisti, i temi e il programma. . 2. L’ETA’ DEL DECADENTISMO Questioni di datazione. Il contesto storico. La crisi del sistema “ragione”, il ruolo degli intellettuali e il rapporto con la società. Gli antecedenti al Decadentismo: la poesia dei parnassiani, Baudelaire. La poetica decadente, la concezione del reale. Il linguaggio poetico e simbolico: verso la destrutturazione del linguaggio, quale anticipazione al Novecento. Il Simbolismo. I “poeti maledetti”. L’Estetismo: l’atteggiamento “antieroico” del Decadentismo. L’atteggiamento “eroico” del Decadentismo: il Vitalismo. GIOVANNI PASCOLI Dati biografici, l’opera e la poetica. Il mito del “nido” e della “poesia”. Gli strumenti espressivi e il linguaggio sperimentale. Da “Prose”: analisi testuale sul tema relativo alla “poetica del fanciullino”, “E’ dentro di noi”. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 22 di 77 “Myricae”: caratteri, temi e struttura dell’opera. Analisi testuale di “X Agosto”, “Lavandare”, “Novembre”. Da “I canti di Castelvecchio”, analisi testuale de”Il gelsomino notturno”. GABRIELE D’ANNUNZIO La personalità, lo svolgersi della vita e dell’opera. Il velleitarismo. La fase dell’Estetismo. “Il Piacere”: caratteri, struttura dell’opera e tecniche narrative. La struttura dell’opera anticipazione al romanzo novecentesco. Il superuomo e la rilettura di Nietzsche. Appunti su F. Nietzsche “Alcyone”: caratteri dell’opera, il panismo, la novità del linguaggio poetico. Analisi testuale di “La pioggia nel pineto”. “Il Notturno”: temi e caratteri dell’opera. 3. IL NOVECENTO E LA COSCIENZA DELLA CRISI Il Novecento e la società di massa. La coscienza di crisi dell’uomo contemporaneo e il relativismo come nuovo sistema di valori Le teorie di H. Bergson, S. Freud ed A. Einstein: contenuti, implicazioni culturali e letterarie . Il romanzo europeo del Novecento: le nuove tecniche narrative ed il flusso di coscienza . LE AVANGUARDIE Concetto di avanguardia. Caratteri del Futurismo. Protagonisti ed esemplificazioni. Analisi testuale di “Il Manifesto del Futurismo”. LA CULTURA FASCISTA La cultura fascista. Fascismo ed antifascismo. Il ruolo dei Manifesti e degli intellettuali. IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO: LUIGI PIRANDELLO La vita e la formazione culturale. La scelta dell’arte umorista. Il relativismo conoscitivo. La depersonificazione dell’Io e la demistificazione dei valori borghesi. Le opere ed i loro caratteri. Dal saggio “Umorismo”, analisi testuale di “Il sentimento del contrario”. “Il fu Mattia Pascal”: caratteri, temi e struttura dell’opera. La storia di un’identità sospesa. . “Novelle per un anno”: caratteri e temi. Analisi testuale di “Il treno ha fischiato”,”La patente” IL ROMANZO DEL PRIMO NOVECENTO: ITALO SVEVO La vita e la formazione culturale. Il “caso Svevo”. La figura dell’inetto e le influenze di Darwin, Schopenhauer, Joyce e Freud. “La Coscienza di Zeno”: un romanzo innovativo sul piano tematico e narrativo. L’opera testimonianza del romanzo novecentesco. Temi e struttura. La figura dell’inetto. Il rapporto salute/malattia. Il tempo misto. Analisi testuale di “Ultima sigaretta”, “Una catastrofe inaudita”. 4. LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: GIUSEPPE UNGARETTI Caratteri della poesia moderna: la destrutturazione del linguaggio, anticipata dal Decadentismo, e la poesia del primo Novecento. Caratteri e novità delle strutture linguistiche. La personalità e l’opera. La poetica: la prima produzione letteraria e la sperimentazione del linguaggio. Le innovazioni stilistiche. L’esperienza della guerra. “Allegria di Naufragi”:struttura e temi.Analisi testuale di:“Veglia”, “S.Martino”,”Soldati”,”Fratelli”,”Mattina” Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 23 di 77 LA POESIA DEL PRIMO NOVECENTO: EUGENIO MONTALE La personalità e la poetica. Il “correlativo oggettivo”, “il male di vivere” e il “quid”, la figura femminile e il ruolo della donna nella poesia di Montale.. “Ossi di seppia”: caratteri dell’opera. Una poesia antitetica a quella dei “poeti laureati”. Analisi testuale di : “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere”,”Meriggiare pallido e assorto”,Cigola la carrucola del pozzo” Da “Satura”, analisi testuale di “Ho sceso dandoti il braccio”,”Caro piccolo insetto” Castelfranco Veneto, 15.05.2014 Il Docente I rappresentanti di classe ___________________ ___________________ Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 24 di 77 PROGRAMMA ANALITICO DI STORIA Esame di Stato 2013-2014 Il programma di storia segue un percorso cronologico da 1900 a 1945. 1. IL NUOVO SECOLO E LA PRIMA GUERRA MONDIALE • Il Novecento e la società di massa: definizione di società di massa, caratteristiche e linee di sviluppo. Le singole componenti della società di massa. Le tre rivoluzioni industriali a confronto. Partiti di notabili e partiti di massa. Il dibattito politico e la nascita dei partiti. La Chiesa dal non expedit alla Rerum Novarum. Il Modernismo App. “Giochi di massa, le olimpiadi moderne”. • Nazionalismo, razzismo e irrazionalismo. La II Rivoluzione industriale e la catena di montaggio alla base della società di massa. Colonialismo nei secoli ed Imperialismo. Idea di stato, patria e nazione. Conseguenze del nazionalismo: il movimento sionista. Il razzismo. Definizione di Belle èpoque. App. “Esistono le razze?”. • Il decollo industriale italiano nell’età di Giolitti: caratteri, politica interna e politica estera. App. “Giolitti, lo stile del potere”. • La Prima guerra mondiale: cause, fasi della guerra, trattati di pace e la nuova carta d’Europa. Italia tra interventismo e neutralismo. I 14 punti di Wilson e l’idea di autodeterminazione dei popoli. La Società delle Nazioni. • I problemi del Dopoguerra: limiti dei trattati di pace, problemi demografici ed economici, la sfiducia nel sistema liberale, definizione di biennio rosso. • La Rivoluzione in Russia: da realtà della Russia negli anni 1860 alle rivoluzioni. Modalità ed esiti. Nascita URSS. Il partito unico che coincide con lo stato. URSS di Stalin: politica interna, economica e totalitarismo. • App. “Consumi e società di massa”. 2. DEMOCRAZIE E TOTALITARISMI: IL NUOVO CONFLITTO MONDIALE • Il fascismo in Italia. La “vittoria mutilata”, occupazione di Fiume ed esiti, i problemi sociali. Il partito Popolare Italiano, i Fasci di combattimento e il Partito comunista. Le elezioni a confronto e l’ascesa del fascismo: 1919, 1921 e 1924. Il sistema del fascismo: da marcia su Roma a fase legalitaria e dittatoriale. Il consenso. Politica interna, economica ed estera. I rapporti tra lo Stato e la Chiesa: da Patti Lateranensi a Concordato del 1984. Italia antifascista. • USA ed “anni ruggenti”, la crisi del 1929, Roosevelt, il “New Deal” ed il sistema economico misto. Il nazismo in Germania. I caratteri della Repubblica di Weimar: valenza politica ed artistica legata al Bauhaus. I fondamenti ideologici del nazismo, il Terzo Reich ed il suo sistema. Politica economica. App. “La questione degli ebrei” . Definizione di genocidio e totalitarismo. • Verso la II guerra mondiale. Ragioni dell’imperialismo asiatico ai fini della II guerra mondiale La politica estera della Germania • La seconda guerra mondiale. Cause e fasi della guerra. Italia e mondo tra 1943-45. I progetti di pace e le conferenze. Caratteri generali relativi alla questione delle foibe. Per quanto riguarda gli anni 1945 - giorni nostri, il programma si sviluppa seguendo nuclei tematici. 3. IL MONDO NELL’ERA ATOMICA • Le origini della “guerra fredda”. Caratteri e scopi dell’ONU. Esiti della II Guerra mondiale: il nuovo assetto della Germania e la divisione del mondo. Definizione di “guerra fredda”. I paesi Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 25 di 77 non allineati. . • Il fragile equilibrio della “guerra fredda”: crisi di Berlino, Libia di Gheddafi, crisi di Cuba. • Il fenomeno della decolonizzazione: definizione e ragioni della decolonizzazione. Il Neocolonialismo e le relative implicazioni. I paesi oggetto di indipendenza e, in particolare, il caso dell’India di Gandhi, l’apartheid in Sudafrica e Nelson Mandela. • La Repubblica italiana: i problemi del II dopoguerra, il referendum istituzionale e la nascita della Repubblica. I principi della Costituzione Italiana e la struttura della Repubblica. . 4. FINE DEL BIPOLARISMO USA – URSS: LA DISTENSIONE . • Il continuo fragile equilibrio della “guerra fredda”: il muro di Berlino, la crisi di Cuba, la guerra in Vietnam, la questione dell’Afghanistan. 5. Il III DOPOGUERRA • Il crollo del muro di Berlino • La questione arabo - israeliana Castelfranco Veneto, 15.05.2014 I Rappresentanti degli studenti ________________________ ________________________ Il DOCENTE Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] RELAZIONE FINALE : INGLESE CLASSE 5AM Obiettivi raggiunti - potenziamento delle 4 abilità linguistiche di base: comprendere, parlare, leggere , scrivere - dialogare in modo autonomo, lessicalmente e fonologicamente corretto MDB00 Pag. 26 di 77 a.s. 2013-2014 N. ore settimanali 2 x 33 = n. h 66 N. ore effettivamente attuate 63 Contenuti Ore Metodi e mezzi Grammatica, lessico e attività 20 di reading, listening, speaking e writing contenuti nelle units 10, 11 e 12 del libro di testo LANGUAGE LEADER ed.Longman . nozioni Revisione delle grammaticali e strutturali -potenziamento delle nozioni svolte negli anni precedenti ed in sviluppo logico con grammaticali e strutturali di quelle del 5° anno: base - relative clauses: defining, non defining, comment e -parziale acquisizione della reduced clauses terminologia specifica -IF CLAUSES (zero, 1st, dell’area di indirizzo 2nd, 3rd type + mixed ) -reported speech + verbs of -fornire informazioni sintetiche, sia scritte che orali, reporting su argomenti specifici relativi -I wish / If only + would / past tense / past perfect all’ area di indirizzo Writing skills: meccanico ed ad alcuni -letter layout e formal letter argomenti di civiltà, storia e -newspaper article letteratura -a discursive essay -rispondere a quesiti a risposta -short answers multipla e singola, rispettando Vocabulary: -idioms with “mind” i limiti di estensione richiesti -some crime words dal docente -aspects of culture (nouns e -technology -redigere traduzioni dall’ adjectives) inglese expressing -prefixes La maggior parte degli alunni opposites Test ha raggiunto tali obiettivi essenziali. Un gruppo ristretto TECHNICAL ENGLISH di alunni ha raggiunto gli -Types of machine tools and stessi obiettivi minimi con their characteristics qualche difficoltà -Numerical control (imprecisioni formali e (NC, CNC ) grammaticali, esposizione -CAD/CAM systems: -what incerta ). Infine un terzo they enable us to do , gruppo ha raggiunto una -the role of CAD/CAM 6 discreta conoscenza dei systems in modern factories contenuti e una discreta -ROBOTICS in industry : correttezza formale. 11 Tutti gli alunni possiedono an introduction to sufficienti conoscenze nei vari automation , Criteri di valutazione Esercitazioni scritte ed interrogazioni orali sugli Presentazione degli argomenti specifici relativi elementi linguistici all’area di indirizzo nella situazione meccanico e agli offerta dal libro di argomenti di civiltà/ testo o altro letteratura affrontati materiale didattico nonché relativi agli (lezione frontale e argomenti presentati nel class discussion) libro di testo METODI Ricognizione con riflessione sulla lingua Riproduzione mediante scambi comunicativi Pratica con esercitazioni di vario tipo Produzione guidata, poi spontanea ed autonoma MEZZI -libro di testo -fotocopie integrative -audioCD - articoli da rivista -aula LIM Tests di vario tipo: composizione, quesiti a risposta singola sui temi trattati, reading – comprehension, multiple choice, riformulazione, cloze, use of English. La scala di valutazione è quella concordata dai docenti di lingua inglese sulla base delle indicazioni del Collegio Docenti. Valutazione delle capacità linguistiche RICETTIVE (ascoltare e leggere) secondo gli indicatori di attenzione e comprensione (globale, analitica, lessicale, inferenziale) e i descrittori (comprensione e lettura) in base ai livelli : A – B – C –D – E . Valutazione delle capacità produttive (scrivere e parlare ) secondo gli indicatori di competenza lessicale, correttezza grammaticale e strutturale, pertinenza alla traccia, organizzazione delle idee, rielaborazione personale, efficacia espressiva, pronuncia corretta, e Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] argomenti ed anche sufficienti competenze nei vari ambiti. Una parte di loro ha acquisito discrete capacità di approfondimento, talvolta anche critico, di interpretazione e rielaborazione personale dei contenuti proposti. - types and structure of industrial robots, -manufacturing applications of automation and robotics, - the advantages of robots over special purpose machines -Mechatronics -Regulate the robots (magazine article from TIME) Sintetiche nozioni sui principali avvenimenti storici in GB e USA nel 20° secolo -The Irish Question -A debate about the American Civil Rights Movement LITERATURE -The later years of Queen Victoria’s reign, -The Victorian compromise, “The degradation and division of labour” by J. Ruskin, -Aestheticism & Decadence, -Oscar Wilde, -“The portrait” from The 8 Picture Of Dorian Gray” -a passage from I,Robot by Asimov ; -Absurd and Anger: post-war drama -Harold Pinter -H.Pinter, The Room -a passage from “The room” by H. Pinter. 18 -Analisi di un’opera di un autore fine 800 - prima metà 900 ( a scelta dello studente) - ascolto di 3 songs anni 60, 70, 80 MDB00 Pag. 27 di 77 secondo i seguenti descrittori: produzione di testi ed espressione orale in base ai livelli A –B – C- D – E. LEGENDA LIVELLI A – completo raggiungimento degli obiettivi : comprensione precisa dei quesiti, uso del linguaggio appropriato, ampia conoscenza degli argomenti ed esposizione approfondita , correttezza formale (voti: 9, 10 ) B – complessivo raggiungimento degli obiettivi :buona comprensione dei quesiti, conoscenza quasi completa anche se non sempre approfondita, correttezza formale pur con qualche imprecisione, esposizione chiara (voti : 7, 8 ) C – raggiungimento degli obiettivi essenziali : comprensione complessiva, sufficiente conoscenza dell’argomento, qualche imprecisione nella esposizione (voto 6 ) D – raggiungimento parziale degli obiettivi : comprensione parziale dei quesiti, conoscenza lacunosa, esposizione approssimativa / scorretta anche dal punto di vista formale (voti : 5, 4 ) E – mancato raggiungimento degli obiettivi : mancata comprensione dei quesiti, gravi e diffuse lacune nella conoscenza degli argomenti , esposizione fortemente scorretta e confusa, risposta appena accennata o assenza di risposta (voti : 3, 2, 1 ). Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Castelfranco Veneto, 06/05/2014 Pag. 28 di 77 Il Docente I rappresentanti di classe RELAZIONE FINALE: ECONOMIA INDUSTR. ED ELEM. DI DIRITTO CLASSE 5^ A/M _ N. ore settimanali 2 x 33 = n. h 66 N. ore effettivamente attuate 55 Obiettivi raggiunti Contenuti - L'impresa e l'azienda. Sapere la definizione giuridica di imprenditore, di impresa e i diversi tipi di imprenditori; conoscere l’azienda e i suoi segni distintivi. - Le società e i titoli di credito. Conoscere i caratteri essenziali del contratto di società e l’autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta. Caratteristiche e circolazione dei titoli di credito. - Attività produttiva e forme di mercato. Comprendere i fondamenti dell’attività economica e cogliere il significato di azienda quale sistema aperto; conoscere i principali modelli organizzativi aziendali e le regole interne ai vari tipi di mercato e le sue caratteristiche. - Attività produttiva e l'azienda. Conoscere gli elementi e il processo che conducono alla determinazione del reddito d’impresa e l’importanza della determinazione dei costi per la determinazione della convenienza economica. L'imprenditore. Le categorie di impren-ditori. Lo statuto dell'imprenditore commerciale. Gli ausiliari. L'impresa familiare. L'azienda. La società come impresa collettiva. Il contratto di società. L'autonomia patrimoniale. Società di persone e di capitali. Cambiale e assegno. Impresa e imprenditore. I lavoratori. Il profitto. Fattori produttivi e produttività. Il finanziamento degli investimenti. Il progresso tecnico e l'innovazione tecnologica. Le varie forme di mercato. La concentrazione e le barriere. La produzione come attività di trasformazione. L'economia aziendale e il sistema economico. I sottosistemi aziendali. La gestione dell'azienda. Costo, ricavo e reddito. Il risultato economico. Ore 7 15 Metodi e mezzi Criteri di valutazione Lezione frontale con schemi alla lavagna, lettura del testo con sottolineatura delle parti più significative, discussione in classe. Valutazione periodica e finale: voto unico che è scaturito da interrogazioni (almeno due per quadrimestre) in funzione dello sviluppo del programma e dei traguardi raggiunti. 16 10 Castelfranco Veneto, 15.05.2014 Il Docente ………………... I Rappresentanti di classe ……………….. ………………… Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] RELAZIONE FINALE : MATEMATICA MDB00 Pag. 29 di 77 A. S. 2013/2014 Docente: Prof. Capalbo Giannino CLASSE 5A/M Obiettivi MOD. 6 PROBLEMI DI MASSIMO E MINIMO Data una funzione reale, saper determinare massimi e minimi relativi e assoluti Saper analizzare il testo di un problema individuando dati, incognite e loro relazioni risolvere semplici problemi di massimo e minimo MOD. 7 INTEGRALI INDEFINITI conoscere la definizione di primitiva, di integrale indefinito e le relative proprietà formali saper applicare formule e tecniche di integrazione immediata, composta, per sostituzione e per parti saper integrare frazioni algebriche N. ore settimanali 3 x 33 settimane = 99 ore Contenuti Ore Metodi e mezzi studio completo del grafico di una funzione Funzione obiettivo, intervallo di variabilità, massimi e minimi vincolati 10 h presentazione della situazione/pro blema, confronto con soluzioni note, lezione frontale, schematizzazi one dei risultati, discussione, esercitazioni guidate, individuali o di gruppo, correzione delle prove scritte di verifica e recupero curricolare Definizione di primitiva di una funzione e integrale indefinito, relazione fra continuità e integrabilità, formule di integrazione immediata e composta, integrazione per sostituzione e per parti, integrazione delle frazioni algebriche 20 h uso del testo MOD. 8 INTEGRALI DEFINITI E LORO APPLICAZIONI – INTEGRALI IMPROPRI descrivere il processo di misura dell’area del trapezoide sotteso da una curva continua conoscere le proprietà formali dell’integrale definito conoscere e saper dimostrare i teoremi saper applicare le formule e Il problema della misura, area del trapezoide individuato da una curva continua, l’integrale come limite, significato geometrico dell’integrale definito, proprietà formali dell’integrale definito, teorema della Media e teorema Di Torricelli, calcolo di aree sottese da curve continue Applicazioni degli integrali 20 h uso di strumenti didattici multimediali Criteri di valutazione 1 – nullo - non conosce gli oggetti specifici e la relativa terminologia; non sa eseguire i singoli segmenti delle procedure di calcolo, neanche guidato; manifesta difficoltà nei passaggi logici semplici 2 – 3 – molto scadente – scarso conoscenza gravemente lacunosa degli oggetti e della terminologia; esegue procedure in maniera non corretta e anche se guidato non riesce ad evitare errori; manifesta difficoltà nei passaggi logici 4 – gravemente insufficiente conoscenza lacunosa degli oggetti e della terminologia; esecuzione parzialmente corretta delle procedure, riesce a ridurre gli errori se guidato; comprende solo alcune semplici proprietà, ma non ne riconosce le correlazioni manifesta difficoltà nella decodifica dei problemi 5 –insufficiente conoscenza superficiale di oggetti e relativa terminologia; applica correttamente le procedure solo in compiti semplici, ma con frequenti imprecisioni comprende semplici proprietà e se guidato, sa riconoscerne le correlazioni; manifesta incertezze nell’individuazione dei procedimenti risolutivi di semplici problemi 6 –sufficiente riconosce e descrive correttamente gli oggetti; applica correttamente e con sicurezza le procedure in compiti di medio-bassa difficoltà; è autonomo nella decodifica Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] le tecniche di integrazione indefinita nel calcolo degli integrali definiti risolvere semplici problemi di misura di aree saper applicare formule di integrazione in problemi di fisica riconoscere, saper definire e calcolare integrali impropri del 1° e 2° tipo alla fisica Funzioni integrabili in senso improprio su intervalli aperti e su intervalli illimitati MOD. 9 EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL 1° E 2° ORDINE (solo classi 5^Abacus, Meccanica, Elettrotecnica) saper definire le equazioni differenziali, il loro ordine, i vari tipi di soluzioni e le loro proprietà formali conoscere il significato geometrico del problema di Cauchy saper risolvere equazioni differenziali del 1° e 2° ordine dei tipi indicati applicare le equazioni differenziali alla risoluzione di semplici problemi inerenti le discipline scientifiche Equazione differenziale di ordine n, integrali generali, particolari, singolari, il problema di Cauchy, risoluzione di equazione differenziali del 1° ordine: per integrazione, a variabili separabili, formula risolutiva delle equazioni lineari risoluzione di equazioni differenziali del 2° ordine omogenee a coefficienti costanti . Castelfranco Veneto, 20 h MDB00 Pag. 30 di 77 e risoluzione di semplici problemi in ambito disciplinare; riconosce e sa correlare le proprietà fondamentali; utilizza il metodo deduttivo per semplici verifiche 7 –discreto conoscenza sicura di oggetti, terminologia e proprietà; è autonomo nella decodifica e risoluzione di problemi; sa correlare le proprietà con qualche imprecisione nei passaggi più astratti; applica correttamente le procedure anche in esercizi di medio-alta difficoltà 8 –buono applica correttamente procedure in esercizi elaborati e complessi; ricerca in maniera personale vari percorsi risolutivi nei problemi sa correlare le proprietà astratte e individuare strutture comuni; utilizza il metodo deduttivo nelle dimostrazioni 9 - 10 –ottimo – eccellente applica perfettamente e con sicurezza procedure di calcolo; sa interpretare situazioni problematiche utilizzando modelli matematici; individua correlazioni fra problemi in ambiti disciplinari paralleli, nei quali sa trasferire in maniera autonoma le abilità specifiche; approfondisce in maniera personale le conoscenze 15 maggio 2014 Il Docente Capalbo Giannino --------------------------------------I Rappresentanti di classe ……………….. ………………… Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 31 di 77 RELAZIONE FINALE: MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A FLUIDO N. ore settimanali 4x 33 settimane = 132 CLASSE VAM Obiettivi raggiunti Conoscere il cinematismo e l’aspetto dinamico della coppia biellamanovella Saper progettare l’elemento nel rispetto dei dati di progetto. Saper progettare l’elemento nel rispetto dei dati di progetto. Saper distinguere la sollecitazione la fatica da quella statica e saper procedere ai calcoli di progetto e verifica. N. di ore effettive = 121 Contenuti SISTEMA BIELLA MANOVELLA: Studio cinematico del moto del piede di biella. Diagrammi rappresentativi. Studio dinamico. Forze dovute alla pressione interna. Forze dovute alla pressione differenziale. Forze dovute all’ inerzia. Pressione utile. Momenti torcenti sull’ albero ( momento motore e momento resistente ). VOLANO: Massima variazione di energia cinetica in un periodo. Grado di irregolarità. Momento d’nerzia del volano.Dimensionamento del volano (massa nel volano a razze., massa nel volano a disco pieno). Sollecitazione nei volani. Corona sottile. Corona sviluppata radialmente. Corona collegata al mozzo con razze. Razze. Coefficiente di fluttuazione. MANOVELLA D’ESTREMITA’:Calcolo del perno di manovella. Calcolo del perno di banco dell’ albero di trasmissione. Verifica del braccio d collegamento nelle sezioni tangenti al mozzo del bottone e dell’ albero. FATICA: Distinzione tra sollecitazione statica, dinamica e a fatica. Definizioni nella sollecitazione a fatica. Cicli di sollecitazione. Curve di Wöhler. Limite di fatica. Influenza della forma, della finitura superficiale e delle dimensioni secondo la UNI 7670. Coefficiente di sicurezza. Verifiche a fatica. Saper eseguire il dimensionamento e la verifica di alberi di ALBERI: Definizioni. Criteri di dimensionamento seguendo le leggi della fatica trasmisione (Norme UNI). Velocità critiche flessionali. staticamente e a fatica. Ore Metodi e mezzi Lezioni frontali. Esempi, tabelle. 17 11 15 10 8 Lezioni frontali. Esempi. Lezioni frontali. Esempi. Lezioni frontali. Esempi, tabelle Lezioni frontali. Esempi, tabelle Criteri di valutazione I criteri tengono conto della correttezza e completezza della soluzione dei problemi/quesiti proposti come verifica del raggiungimento degli obiettivi. La scala valutativa è quella concordata dal dipartimento e di seguito riportata VOTO1/2(PROFITTO NULLO O QUASI) rifiuto di prova / assenza di risposta o sviluppo degli argomenti appena abbozzato; VOTO 3(PROVA MOLTO SCADENTE O DECISAMENTE SCARSA) la prova ha pochissimi elementi positivi a causa della mancata comprensione delle questioni poste e/o della conoscenza lacunosa degli argomenti e/o della scorrettezza dell’esposizione; VOTO 4(PROVA GRAVEMENTE INSUFFICIENTE) comprensione parziale dei problemi affrontati, lacune gravi nella conoscenza degli argomenti fondamentali, rispondenza inadeguata alle consegne, esposizione disorganizzata e con gravi errori. VOTO 5 (PROVA INSUFFICIENTE) comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate degli argomenti fondamentali, rispondenza incompleta alle consegne, strutturazione Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI DIRITTI: Analogia con le ruote di frizione, costanza del rapporto di trasmissione, profili Conoscere i principi coniugati , numero minimo di denti. Ruote che regolano la dentate cilindriche a denti diritti. Calcolo del trasmissione del modulo. Verifiche. Rendimento moto. Saper scegliere dell’ingranaggio. il tipo e saper RUOTE DENTATE CILINDRICHE A DENTI eseguire la ELICOIDALI: progettazione Confronto tra queste e quelle a denti diritti. dell’ingranaggio Forze agenti. Calcolo del modulo a rottura ed ad usura. 22 Lezioni frontali. Esempi, tabelle, cataloghi. 8 Conoscere i principi e le leggi che regolano le interazioni calorelavoro negli aeriformi. Definizione di gas perfetto e di gas reale. Leggi dei gas perfetti. Trasformazioni dei gas perfetti. Lavoro in una trasformazione. Sistemi termodinamici chiusi e aperti. Funzioni di stato. Conoscere il 1° e 2° Principio della Termodinamica Primo principio della termodinamica. Calori specifici dei gas perfetti. Entalpia. Ciclo termodinamico ideale. Secondo principio della termodinamica. Cenni sulle trasformazioni termodinamiche reversibili e irreversibili. Conoscere i fondamenti teorici e saper utilizzare i diagrammi entalpici ed entropici del vapor d’acqua Rendimento di un ciclo.. Grandezze critiche. Individuazione dei campi di esistenza delle varie fasi. Individuazione della fase gas. Trasformazione isobarica all’interno del diagramma del vapor d’acqua. Diagramma entropico ed entalpico (Mollier) del vapor d’acqua. Esempi di utilizzazione del diagramma di Mollier. Conoscere i fondamenti teorici e saper risolvere problemi applicativi Ciclo termodinamico ideale di Rankine. Rendimento termodinamico ideale. Schema di un impianto a vapore per la produzione di energia elettrica. Miglioramenti del rendimento del ciclo di Rankine (vaporizzazione ad alta pressione, condensazione a bassa pressione, surriscaldamenti). Conoscere i fondamenti teorici e saper risolvere problemi applicativi Ciclo termodinamico ideale Otto, Diesel, Sabathè . Rendimento termodinamico ideale. Ciclo teorico e ciclo indicato. Fasatura delle valvole di scarico e di aspirazione. Parametri motoristici. Lezioni frontali. Esempi applicativi 4 Lezioni frontali. Esempi applicativi 6 Lezioni frontali. Esempi applicativi 6 Lezioni frontali. Esempi applicativi 14 Lezioni frontali. Esempi applicativi MDB00 Pag. 32 di 77 approssimata del discorso, inesattezze anche dal punto di vista formale senza gravi errori, evidenza di uno studio superficiale o prettamente mnemonico. VOTO 6 (PROVA SUFFICIENTE) comprensione complessiva dei problemi, conoscenza dell’argomento con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, alle consegne, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione nell’esposizione. VOTO 7 (PROVA DISCRETA) comprensione precisa della consegna, conoscenze quasi complete anche se non sempre approfondite, rispondenza alle consegne pertinente ed articolata, strutturazione organica del lavoro pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara; VOTO 8 (PROVA BUONA) comprensione precisa dei quesiti, conoscenza ampia degli argomenti con qualche approfondimento, rispondenza corretta alle consegne, strutturazione organica del discorso con esposizione logica e appropriata. VOTO 9/10 (PROVA OTTIMA) comprensione precisa e rispondenza completa alle consegne, padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile / originalità nelle soluzioni. Castelfranco Veneto, 15/05/2014 I Docenti …………………… I rappresentanti di classe ………………………… ………………………… Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 33 di 77 RELAZIONE FINALE: TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI N. ore settimanali 5 x 33 = 165 ore CLASSE 5^A / M N. ore effettivamente attuate 151 Obiettivi raggiunti Scelta razionale in funzione dei processi tecnologici di lavorazione. Contenuti LAVORAZIONI DI FRESATURA Fresatura periferica e frontale Confronto fra i due tipi di lavorazione Scelta razionale in LAVORAZIONI SPECIALI funzione dei processi Studio delle macchine,delle tecnologici di tecnologie e delle attrezzature di lavorazione. uso. Parametri fondamentali delle principali lavorazioni speciali. Elettroerosione, laser, ultrasuoni, dissociazione anodica e plasma. Conoscere il funzionamento e la struttura del C.N.C. Conoscere il linguaggio di programmazione ISO. Acquisire capacità di esecuzione di programmi per la lavorazione alla fresatrice. MACCHINE UTENSILI A CONTROLLO NUMERICO ( CNC ) Linguaggio di programmazione ISO e per Centro di Lavoro “ Famup “. Cad Tridimensionale “ SolidWorks “ Cam “ PowerMill “ Ore 20 10 121 Metodi e mezzi Spiegazioni teoriche Spiegazioni teoriche Lezioni alla macchina per gruppi di alunni. Gli altri apprendono con l'uso del computer. Criteri di valutazione I criteri tengono conto della correttezza e completezza della soluzione dei problemi/quesiti proposti come verifica del raggiungimento degli obiettivi. La scala valutativa è quella concordata dal dipartimento e di seguito riportata VOTO1/2(PROFITTO NULLO O QUASI) rifiuto di prova / assenza di risposta o sviluppo degli argomenti appena abbozzato; VOTO 3(PROVA MOLTO SCADENTE O DECISAMENTE SCARSA) la prova ha pochissimi elementi positivi a causa della mancata comprensione delle questioni poste e/o della conoscenza lacunosa degli argomenti e/o della scorrettezza dell’esposizione; VOTO 4(PROVA GRAVEMENTE INSUFFICIENTE) comprensione parziale dei problemi affrontati, lacune gravi nella conoscenza degli argomenti fondamentali, rispondenza inadeguata alle consegne, esposizione disorganizzata e con gravi errori. VOTO 5 (PROVA INSUFFICIENTE) comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate degli argomenti fondamentali, rispondenza incompleta alle consegne, strutturazione approssimata del discorso, inesattezze anche dal punto di vista formale senza gravi errori, evidenza di uno studio superficiale o prettamente mnemonico. VOTO 6 (PROVA SUFFICIENTE) comprensione complessiva dei problemi, conoscenza Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 34 di 77 dell’argomento con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, alle consegne, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione nell’esposizione. VOTO 7 (PROVA DISCRETA) comprensione precisa della consegna, conoscenze quasi complete anche se non sempre approfondite, rispondenza alle consegne pertinente ed articolata, strutturazione organica del lavoro pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara; VOTO 8 (PROVA BUONA) comprensione precisa dei quesiti, conoscenza ampia degli argomenti con qualche approfondimento, rispondenza corretta alle consegne, strutturazione organica del discorso con esposizione logica e appropriata. VOTO 9/10 (PROVA OTTIMA) comprensione precisa e rispondenza completa alle consegne, padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile / originalità nelle soluzioni. Si allega programma analitico Castelfranco Veneto, 15.05.2014 Docente: Prof. Claudio Fortini …………………………….. Prof. Lorenzo Sgnaolin ……………………………. I rappresentanti di classe Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 35 di 77 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "E. BARSANTI" CASTELFRANCO VENETO Classe 5 Sez. A Meccanica anno scolastico 2013/ 2014 TECNOLOGIA MECCANICA PROGRAMMA SVOLTO Insegnanti : Prof. FORTINI CLAUDIO - Prof. SGNAOLIN LORENZO 1. Macchine utensili tradizionali 1.1 Lavorazioni meccaniche con asportazione di truciolo ( richiami). Moti relativi tra utensile e pezzo per le macchine utensili dotate di moto rotatorio e per le macchine utensili dotate di moto rettilineo. Moto di taglio, moto di avanzamento, moto di lavoro, moto di appostamento (o di registrazione). 1.2 Fresatrici. Classificazione : secondo il tipo di taglio ed i movimenti della tavola porta-pezzo Caratteristiche generali: incastellatura, supporti del pezzo e dell'utensile, moto di taglio, di avanzamento e di registrazione. Fresatrici e frese commerciali. Cenno sui materiali per frese. Procedimenti di fresatura: fresatura di superfici piane con frese a taglio periferico e con frese a taglio frontale. Fresatura periferica. Fresatura in concordanza ed in opposizione, velocità di taglio, velocità di avanzamento, Spessore di truciolo massimo e medio. Forza di taglio con un solo dente in presa e più denti contemporaneamente in presa. Costruzione del diagramma. Potenza di taglio in funzione della forza media di taglio. Potenza di taglio in funzione del volume asportato nell'unità di tempo. Calcolo dei tempi macchina . Fresatura frontale. Spessore di truciolo massimo e medio. Forza di taglio con un solo dente in presa e più denti contemporaneamente in presa. Costruzione del diagramma. Potenza di taglio in funzione della forza media di taglio. Potenza di taglio in funzione del volume asportato nell'unità di tempo. Calcolo dei tempi macchina. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Confronto fresatura periferica e frontale. 2. Lavorazioni dei materiali con metodi inconsueti Lavorazioni tradizionali per asportazione di truciolo e loro limiti. Metodi di lavorazione operanti per mezzo di azioni non meccaniche. Principali metodi di lavorazione. 2.1 Lavorazione per elettroerosione. Principio di funzionamento e schema semplificato di alimentazione e controllo. Materiali lavorabili e produttività. Tolleranze di lavorazione. Macchine a tuffo e a filo: lavorazioni eseguibili. 2.2 Lavorazione al plasma. Definizione di plasma e cenno sui metodi di ottenimento. Schema semplificato di alimentazione e controllo. Impieghi industriali. Torcia al plasma. 2.3 Lavorazione al laser. Principio di funzionamento del laser a gas. Schema semplificato di alimentazione e controllo. Impieghi industriali principali. 2.4 Lavorazione con ultrasuoni. Generatore a magnetostrizione ed elettrostrizione. Principio di funzionamento. Schema semplificato di alimentazione e controllo. Lavorazioni industriali principali. 2.5 Lavorazione elettrochimica. Processo elettrochimico: principio di funzionamento. Legge di Faraday e massa asportata. Schema semplificato di alimentazione e controllo. Applicazioni industriali. Cenno alla rettifica elettrochimica. Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014 Gli insegnanti Prof. FORTINI CLAUDIO __________________________ Prof. SGNAOLIN LORENZO MDB00 Pag. 36 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 37 di 77 I. T. I. S. "E. BARSANTI" CASTELFRANCO VENETO Classe 5° A Meccanica Anno scolastico 2013 / 2014 PROGRAMMA DI TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI Insegnanti: Prof. FORTINI CLAUDIO Prof. SGNAOLIN LORENZO CAD - SOLIDWORKS Comandi preliminari di accensione, per esecuzione di un solido nuovo, per caricamento di un disegno archiviato. di salvataggio ed uscita dal programma. Funzioni dei tasti del mouse e tasti notevoli. Menù principale linee e sottomenù di schizzo: punti (coordinate alfanumeriche), archi(due elementi e raggio, tre elementi), cerchi(centro e raggio, due elementi e raggio), linea, modifica linee (raccordo, smusso, cancella raccordo o smusso), e sistemi di viste. Modifica del colore . Linee di costruzione e loro utilizzo. Menù funzioni: estrusione, taglio estruso, specchia, ripetizione lineare e circolare, rivoluzione, raccordo, smusso, estruzione con sweep e con loft, cupola, Modifiche grafiche interattive parametriche. Esecuzione di solidi elementari con applicazione dei comandi di funzione. CAM - POWERMILL Comandi preliminari di accensione, di caricamento di un modello archiviato, di salvataggio ed uscita dal programma. Funzioni dei tasti del mouse e tasti notevoli. Menù principale, Comandi di: Blocco, Avanzamento, Altezza dei movimenti in rapido, Punto iniziale e Punto finale, Svincoli e Giunzioni, Strategie di percorso, Creazione Utensili. Simulazione del percorso utensile di Sgrossatura e Finitura, Lavorazioni di Ripresa, Elaborazione del listato di Programmazione ISO standard. Castelfranco Veneto 15 maggio 2014 Prof. CLAUDIO FORTINI ......................................................... Prof. SGNAOLIN LORENZO Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 38 di 77 ......................................................... I rappresentanti degli studenti ...................................................... ...................................................... RELAZIONE FINALE : Disegno,progettazione e organizzazione industriale CLASSE 5AM N. ore settimanali 5x 33 settimane = 165 ore N. di ore effettive = 145ore Obiettivi raggiunti 1. Sanno determinare il tempo necessario ad eseguire una certa operazione e calcolarne il costo 2. Sanno determinare la retta costovolume. 3. Sanno determinare il punto d’equilibrio(BEP) Sanno confrontare due processi di produzione e determinare il più conveniente. 4. Conoscono i criteri di ripartizione dei costi nei centri di costo. 5. Conoscono le caratteristiche delle forme gregge o finite in relazione al procedimento che le ha realizzate 6. Sanno determinare i parametri di taglio e le potenze in tornitura. 7. Sanno scegliere gli utensili in tornitura 8. Hanno acquisito la capacità di elaborare un Contenuti Ore Metodi e mezzi Metodi e tempi di lavorazione : Il tempo nella produzione. Efficienza dell’operatore ; calcolo del tempo normale . Determinazione dei tempi standard ; diagrammi di carico macchina ; tempo assegnato di operazione . Abbinamento di due macchine. Costi variabili,fissi e semifissi Determinazione della rette costo25 volume. Break Even Point. Confronto tra due processi di produzione Calcolo dei tempi e confronto dei costi. Esercizio:confronto dei costi di fabbricazione Centri di costo: classificazione dei centri di costo. Ripartizione dei costi nei centri di costo. Studi di fabbricazione Criteri di impostazione di un ciclo di fabbricazione; Scelta delle macchine operatrici, degli utensili e delle attrezzature universali. Cartellino di lavorazione . Foglio analisi operazione . Sviluppo di cicli tipici. Studi di fabbricazione di ruote dentate. 30 Lez. frontali Lez. frontali con impiego del proiettore. Esercitazioni grafiche in laboratorio. Esercizi alla lavagna con impiego di cataloghi e manuali. Criteri di valutazione VOTO1/2(PROFITTO NULLO O QUASI) rifiuto di prova / assenza di risposta o sviluppo degli argomenti appena abbozzato; VOTO 3(PROVA MOLTO SCADENTE O DECISAMENTE SCARSA) la prova ha pochissimi elementi positivi a causa della mancata comprensione delle questioni poste e/o della conoscenza lacunosa degli argomenti e/o della scorrettezza dell’esposizione; VOTO 4(PROVA GRAVEMENTE INSUFFICIENTE) comprensione parziale dei problemi affrontati, lacune gravi nella conoscenza degli argomenti fondamentali, rispondenza inadeguata alle consegne, esposizione disorganizzata e con gravi errori. VOTO 5 (PROVA INSUFFICIENTE) comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate degli argomenti fondamentali, rispondenza incompleta alle consegne, strutturazione approssimata del discorso, inesattezze anche dal punto di vista formale senza gravi errori, evidenza di uno studio superficiale o prettamente mnemonico. VOTO 6 (PROVA SUFFICIENTE) Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] cartellino del ciclo di lavorazione e di compilare un foglio di analisi operazione 9. Conoscono le lavorazioni di Tecniche di fabbricazione : finitura delle ruote Finitura delle ruote dentate dentate e i criteri Vantaggi e svantaggi dei vari tipi di di dentatrici . scelta delle dentatrici 10. Sono in grado di individuare le quote funzionali . 11. Sanno eseguire lo schizzo del grezzo di pezzi stampati e fusi e il disegno costruttivo a partire dal disegno di progetto . 12. Conoscono i vari tipi di sistemi produttivi e l’evoluzione nel tempo delle caratteristiche dell’attività produttiva. 13. Sanno confrontare i diversi sistemi produttivi . 14. Conoscono i modelli produttivi di riferimento. 15. Conoscono le problematiche connesse alla gestione della produzione . 16. Conoscono le problematiche relative alla produzione su commessa e a quella su magazzino 17. Conoscono le problematiche relative alla adozione di ciascun tipo di layout. 18. Sanno scegliere il layout più appropriato Il disegno di fabbricazione Tolleranze generali dimensionali e geometriche. Catene di tolleranze. Quotatura funzionale e quotatura di fabbricazione ; trasferimento di quote. Il disegno costruttivo e sua relazione col ciclo di lavorazione . Il disegno del grezzo. 4 Lez. frontali con impiego del proiettore. Esercizi alla lavagna 8 Lez. frontali con impiego del proiettore. Organizzazione industriale Classificazione dei sistemi produttivi Caratteristiche dei sistemi produttivi . La gestione della produzione : I processi produttivi : processo 8 continuo e processo intermittente I modelli produttivi di riferimento : produzione su commessa , a lotti e a flusso. Produrre su ordine del cliente o per il mercato . La produzione su commessa La produzione per magazzino Il layout d'impianto Modelli di layout : layout per linee , per reparti e per tecnologie di gruppo. Bilanciamento di una linea . Layout per reparti : avanzamento a lotto totale e a lotto parziale . Criteri di scelta del layout . Curve dei costi per i diversi tipi di Lez. frontali con impiego del proiettore . 8 Lez. frontali Esercizi alla lavagna MDB00 Pag. 39 di 77 comprensione complessiva dei problemi, conoscenza dell’argomento con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, alle consegne, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione nell’esposizione. VOTO 7 (PROVA DISCRETA) comprensione precisa della consegna, conoscenze quasi complete anche se non sempre approfondite, rispondenza alle consegne pertinente ed articolata, strutturazione organica del lavoro pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara; VOTO 8 (PROVA BUONA) comprensione precisa dei quesiti, conoscenza ampia degli argomenti con qualche approfondimento, rispondenza corretta alle consegne, strutturazione organica del discorso con esposizione logica e appropriata. VOTO 9/10 (PROVA OTTIMA) comprensione precisa e rispondenza completa alle consegne, padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile / originalità nelle soluzioni. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] 19. Sanno bilanciare una linea di produzione e calcolare il fabbisogno di lavoro straordinario . 20. Sanno confrontare i costi relativi a ciascun tipo di layout e determinare i punti critici . 21. Conoscono il modello organizzativo del TMM . 22. Hanno compreso come sia possibile ridurre le scorte adottando la tecnica Kanban 23. Conoscono i principi base su cui si fonda il TIE . layout . Confronti fra le caratteristiche dei diversi tipi di layout . Total Manufacturing Management Just In Time Total Industrial Engineering; metodo a minima energia . Total Productive Maintenance. 6 Lez. frontali 24. Sanno determinare il lotto economico di produzione e d’acquisto. Lotto economico di produzione e d’acquisto Scorte e volume di produzione. Calcolo del lotto economico di produzione. Variazione dei costi e intervallo operativo del lotto di produzione. Lotto economico con i costi di fabbricazione variabili. Lotto economico e produzione Just In Time. Lotto economico d’acquisto 4 Lez. frontali 25. Sanno calcolare la probabilità utilizzando le formule di Gauss. Elementi di statistica Istogramma delle frequenze relative. Variabili discrete e continue Probabilità a priori e frequenze relative . Variabile casuale e suoi parametri caratteristici . Distribuzioni teoriche di probabilità : la curva di densità di probabilità di Gauss , la distribuzione di Gauss ridotta . Calcolo della probabilità mediante curva di Gauss . 3 Lez. frontali 26. Sanno impiegare il Tecniche reticolari PERT statistico PERTe PERT statistico; nella Individuazione del percorso critico 14 Lez. frontali con impiego del proiettore. MDB00 Pag. 40 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] programmazione di attività complesse. 27. Sanno determinare i ritardi possibili delle attività non critiche . 28. Hanno acquisito la capacità di eseguire alla stazione grafica disegni costruttivi e semplici complessivi in campo bidimensio nale . . Diagramma di Gantt. Definizioni e calcolo dei ritardi . Disegno assistito dal calcolatore (CAD) Disegno bidimensionale Esercizi lavagna 32 alla Spiegazioni teoriche con l’uso del proiettore Esercitazioni al computer Testo adottato: L. Caligaris, S. Fava, C. Tomasello- “Dal progetto al prodotto”vol 3- ed.Hoepli Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014 I Docenti I Rappresentanti di classe ……………….. ………………… MDB00 Pag. 41 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 42 di 77 RELAZIONE FINALE: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE CLASSE VAM N. ore settimanali 3 x 33 settimane = ore 99 N. ore effettive = ore 88 Obiettivi raggiunti 1.Completare argomenti relativi al 4^ anno 2. Progettano e realizzano semplici dispositivi che simulano automatismi utilizzando dispositivi pneumatici ed elettropneumat ici 3. Conoscono la struttura e il funzionamento del PLC. 4. Sanno programmare il PLC in linguaggio Ladder per realizzare automatismi elettropneumat ici Contenuti Ore Metodi e mezzi Motori asincroni trifase: campo magnetico 42 rotante, curve caratteristiche, avviamento e inversione di marcia. Motori asincroni monofase. Motori in c.c. tipi di eccitazione. Curve caratteristiche. Circuiti pneumatici fondamentali e problemi combinatori Problemi sequenziali: sequenza letterale, diagramma delle fasi, equazioni di funzionamento. Segnali di comando bloccanti: loro riconoscimento e tecniche di eliminazione Simbologia unificata UNI per impianti pneumatici. Lettura ed interpretazione di schemi. Componentistica circuitale e utilizzo. Progettazione e realizzazione di circuiti in laboratorio. Logiche di comando, componentistica. Progettazione e realizzazione di circuiti logici. Metodi di minimizzazione. Linguaggi per l'automazione. Confronto tra logica cablata e logica programmabile. Logica cablata: problemi combinatori, problemi sequenziali, memorie, sequenze con segnali bloccanti e tecniche per la loro eliminazione. Logica programmabile: PLC, classificazione, caratteristiche, architettura funzionale, funzionamento; PLC monoblocco e modulari. Moduli di input e di output. PLC sincrono/asincrono. Tempi di reazione. Caratteristiche, architettura funzionale del PLC in dotazione al laboratorio. Campi di applicazione. Criteri tecnici ed economici. Programmazione (linguaggio ladder). Comandi per sequenze di cilindri a doppio Lezione espositiva ed approfondi mento graduale Esercizi applicativi in laboratorio Criteri di valutazione I criteri tengono conto della correttezza e completezza della soluzione dei problemi/quesiti proposti come verifica del raggiungimento degli obiettivi. La scala valutativa è quella concordata dal dipartimento e di seguito riportata VOTO1/2(PROFITTO NULLO O QUASI) rifiuto di prova / assenza di risposta o sviluppo degli argomenti appena abbozzato; VOTO 3(PROVA MOLTO SCADENTE O DECISAMENTE SCARSA) la prova ha pochissimi elementi positivi a causa della mancata comprensione delle questioni poste e/o della conoscenza lacunosa degli argomenti e/o della scorrettezza dell’esposizione; VOTO 4(PROVA GRAVEMENTE INSUFFICIENTE) comprensione parziale dei problemi affrontati, lacune gravi nella conoscenza degli argomenti fondamentali, rispondenza inadeguata alle consegne, esposizione disorganizzata e con gravi errori. VOTO 5 (PROVA INSUFFICIENTE) comprensione imprecisa dei quesiti, conoscenze limitate Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] effetto senza e con segnali bloccanti. Uso dei temporizzatori e dei contatori. Stesura e documentazione del programma Realizzazione in laboratorio di automatismi elettropneumatici con PLC 5. Conoscono le basi dell’algebra degli schemi a blocchi. Sistema; ingressi, uscite, parametri. Algebra dei sistemi a blocchi, blocchi in serie, parallelo, in retroazione. Controllo ad anello aperto e ad anello chiuso. Regolatori P (proporzionali), PI (proporzionaleintegrale) PID (proporzionale-integrale6. Sanno derivativo) schematizzare Componenti di un sistema di controllo: sensori, semplici rilevatori, trasduttori, attuatori. sistemi. Trasduttori: campo di misura, curva caratteristica, sensibilità, risoluzione, linearità, 7. Descrivono isteresi. Trasduttori di: posizione analogici il (potenziometro); posizione digitali (encoder funzionamento assoluti e incrementali); velocità (dinamo dei sistemi di tachimetriche e encoder di velocità); controllo ad temperatura (termoresistenze, termocoppie, anello aperto e pirometri). Circuiti di trasmissione. anello chiuso e dei principali tipi di trasduttori 26 8. Sono in grado descrivere i circuiti di trasmissione 9. Sanno valutare i parametri caratteristici dei robot industriali. 10. Sanno applicare le conoscenze di meccanica, elettrotecnica, elettronica, informatica nello studio di sistemi automatici robotizzati Architettura funzionale. Classificazione funzionale: definizione di robot industriale. Morfologie costruttive: strutture cinematiche fondamentali. Volume di lavoro. Meccanica del robot: motori e riduttori, harmonic drive. Basamenti, bracci, organi di presa, pinze pneumatiche. Elementi di programmazione: linguaggi di programmazione, metodi di programmazione, autoapprendimento Si allega programma analitico 20 MDB00 Pag. 43 di 77 degli argomenti fondamentali, rispondenza incompleta alle consegne, strutturazione approssimata del discorso, inesattezze anche dal punto di vista formale senza gravi errori, evidenza di uno studio superficiale o prettamente mnemonico. VOTO 6 (PROVA SUFFICIENTE) comprensione complessiva dei problemi, conoscenza dell’argomento con qualche lacuna in parti non essenziali, rispondenza corretta, anche se con qualche limite, alle consegne, strutturazione semplice del lavoro ma coerente, qualche imprecisione nell’esposizione. VOTO 7 (PROVA DISCRETA) comprensione precisa della consegna, conoscenze quasi complete anche se non sempre approfondite, rispondenza alle consegne pertinente ed articolata, strutturazione organica del lavoro pur con qualche imprecisione concettuale o formale, esposizione chiara; VOTO 8 (PROVA BUONA) comprensione precisa dei quesiti, conoscenza ampia degli argomenti con qualche approfondimento, rispondenza corretta alle consegne, strutturazione organica del discorso con esposizione logica e appropriata. VOTO 9/10 (PROVA OTTIMA) comprensione precisa e rispondenza completa alle consegne, padronanza concettuale ed espositiva sicura, incisiva, approfondita e flessibile / originalità nelle soluzioni. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 44 di 77 Castelfranco Veneto, 15.05.2014 I Docenti ………………... I Rappresentanti di classe PROGRAMMA FINALE A.S. 2013-2014 CLASSE 5A MECCANICA DISCIPLINA: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE RICHIAMI SUI MOTORI ELETTRICI E SUI SISTEMI PNEUMATICI ED ELETTROPNEUMATICI Elementi di lavoro pneumatici Elementi di comando e pilotaggio pneumatici ed elettropneumatici Circuiti pneumatici fondamentali e problemi combinatori Problemi sequenziali: sequenza letterale, diagramma delle fasi, equazioni di funzionamento. Segnali di comando bloccanti: loro riconoscimento e tecniche di eliminazione Motori asincroni: campo magnetico rotante, curve caratteristiche, avviamento e inversione di marcia. Motori asincroni monofase. Motori in c.c. : a magneti permanenti, ad eccitazione separata, derivata, in serie. Curve caratteristiche AUTOMAZIONE DEI SISTEMI DISCRETI CON PLC Confronto tra logica cablata e logica programmabile. PLC: caratteristiche, architettura funzionale, funzionamento; PLC monoblocco e modulari. Moduli di input e di output. PLC: modalità di acquisizione degli ingressi e di aggiornamento delle uscite. (ciclo sincrono e ciclo asincrono.) Campi di applicazione. Criteri tecnici ed economici. Programmazione: linguaggio ladder. Comandi per sequenze con cilindri a doppio effetto senza e con segnali bloccanti. Funzioni di temporizzazione, di conteggio e loro realizzazione col PLC in uso. Stesura e documentazione del programma. Sequenze con segnali bloccanti e temporizzazioni. Realizzazione in laboratorio di circuiti con PLC ed a tecnologia mista LABORATORIO (PROGRAMMAZIONE E UTILIZZO DEL PLC) Realizzazione in laboratorio di automatismi elettropneumatici in tecnica cablata e con PLC SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE, SENSORI-TRASDUTTORI Sistema; ingressi, uscite, parametri. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 45 di 77 Sistemi continui lineari e sistemi binari. Algebra dei sistemi a blocchi, blocchi in serie, parallelo, in retroazione. Controllo ad anello aperto e ad anello chiuso. Componenti di un sistema di controllo automatico. Regolatori: on-off, proporzionali, integrativi, derivativi, proporzionali – integrativi, PID. Conversione A/D e D/A L’errore a regime nelle catene di regolazione e controllo: sistemi tipo 0,1,2 e loro comportamento ad alcune variazioni canoniche del riferimento (a gradino, lineare, parabolica). Influenza dei disturbi sui sistemi di regolazione e controllo. Trasduttori: struttura e classificazione. Caratteristiche statiche: campo di misura, curva caratteristica, sensibilità, risoluzione, linearità, isteresi. Caratteristiche dinamiche dei trasduttori, condizioni di impiego, circuiti di condizionamento. Circuiti di trasmissione: segnali in tensione, trasmissione a loop di corrente, trasmissione digitale. Trasduttori di: ( principi e schemi di funzionamento) • posizione analogici (potenziometro, a principio induttivo); • posizione digitali (encoder assoluti e incrementali); • velocità (dinamo tachimetriche, encoder di velocità, ad effetto Hall) • forza, pressione (estensimetri, trasduttori piezoelettrici) • temperatura (termoresistenze, termocoppie) ROBOTICA Definizione di robot industriale. Classificazione. Architettura funzionale. Strutture cinematiche fondamentali, volume di lavoro. Tipologie costruttive, gradi di libertà, basamenti, bracci, organi di presa, area di lavoro. Meccanica del robot: motori e riduttori, Harmonic drive Il controllore robotico: sensori “interni” e sensori “esterni”. Istruzione del robot: autoapprendimento, programmazione punto a punto e continuo. Elementi di programmazione: istruzioni per la programmazione robot Scara disponibile in laboratorio LABORATORIO (PROGRAMMAZIONE E UTILIZZO DEL ROBOT) Esercizi di programmazione del robot: simulazione di pick and place, e contornature. Testo: -G. Saba, “Sistemi ed automazione industriale” Vol. 3 terza edizione Ed. Loecher -Appunti dalle lezioni Castefranco V.to, 15/05/2014 Gli insegnanti ………………………………… ………………………………… I rappresentanti degli allievi Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 46 di 77 ……………………………………. …………………………………… RELAZIONE FINALE: EDUCAZIONE FISICA N. ore settimanali 2 x 33 = n. h. 66 CLASSE 5^ AM N. ore effettivamente attuate (al 15/5) = 54 Obiettivi Contenuti Ore Metodi e mezzi Criteri di valutazione LA RESISTENZA Gli alunni conoscono e sanno applicare i principi della resistenza organica per poter migliorare gli stili di vita e promuovere la salute. Gli alunni conoscono i meccanismi 8 energetici che sostengono le attività fisiche di breve, media, lunga durata. Sanno applicare efficacemente metodologie di allenamento e test appropriati. Conoscono il valore dell’attività motorio-sportiva come fondamento per il mantenimento di uno stato di benessere psico-fisico. (Lezione teorica: cap. 21, libro di testo adottato dall’Istituto). A seconda della programmazione si proporranno: -lezioni teoriche -lavori di gruppo -video/filmati -attività pratiche (test, prove con controllo frequenza cardiaca,…). Si prevede una prova scritta inerente ai concetti illustrati nelle lezioni teoriche e alle applicazioni pratiche realizzate sul campo. Ad ogni item corretto si assegna un punteggio: la somma dei punti determina il voto finale della prova. LE CAPACITA' MOTORIE Gli alunni sanno individuare i metodi più adeguati per migliorare la funzionalità del sistema nervoso in rapporto al movimento. Gli alunni conoscono le proprie capacità motorie coordinative e condizionali misurandole e monitorandole con test appropriati. Gli alunni conoscono, sanno valutare e monitorare le proprie capacità motorie con l'uso di test motori adeguati. Il metodo sarà scelto di volta in volta a seconda dei contenuti e delle dinamiche di gruppo che si stabiliranno nella classe. Le unità didattiche saranno caratterizzate da momenti di lavoro comune, per gruppi e talora anche individuale. Per facilitare l'apprendimento e per attivare procedure di insegnamento che siano coerenti con le finalità educative approvate dal Le verifiche in itinere, effettuate attraverso prove pratiche, saranno almeno quattro, distribuite nel corso dell’anno scolastico, inoltre una verifica costante si rende possibile attraverso una osservazione attenta degli allievi durante le attività, in quanto, nell'educazione fisica, gli allievi sono impegnati in un processo continuo di fasi applicative. Nella valutazione sommativa non si terrà conto solo della preparazione 8 Gli alunni riescono ad eseguire un circuito di destrezza a cronometro abbinando abilità tecniche di diversi sport in successione. Sanno eseguire i fondamentali I GIOCHI SPORTIVI individuali e collettivi, appresi Pallavolo, pallacanestro, negli anni precedenti, in una calcetto: gli alunni situazione di gioco collettivo. 20 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] conoscono i principali sistemi di difesa e di attacco. Sanno giocare una partita con gli schemi di gioco appropriati, sanno gestire e arbitrare un torneo tra diverse squadre. ATLETICA LEGGERA: sanno eseguire alcune delle specialità dell’atletica leggera praticabili nel campo sportivo scolastico conoscendone le relative metodologie di allenamento di base. TENNISTAVOLO: conoscono e sanno applicare le regole del gioco. ATTREZZISTICA: conoscono e sanno applicare gli elementi della disciplina. Hanno sviluppato le capacità di controllo del movimento, la capacità oculo-manuale e spaziotemporale. MDB00 Pag. 47 di 77 collegio dei docenti e dal consiglio di classe, si cercherà di favorire una atmosfera che: 8 Conoscono la tecnica delle specialità di salto in alto, salto in lungo, salto triplo, getto del peso, ostacoli, corsa veloce (80 m.), corsa di resistenza (1.000 m.). finale ma anche del livello iniziale e quindi dei miglioramenti conseguiti da ciascun allievo, delle capacità motorie individuali, 1- incoraggi ad essere nonché dell'impegno e attivi; della volontà profusi. 2- favorisca la natura Gli allievi esonerati personale dalle attività pratiche, dell'apprendimento; saranno valutati sulla 3- riconosca il diritto base del livello di all'errore; partecipazione ai 4- incoraggi la compiti organizzativi a fiducia in sé; loro assegnati e sulle 5- metta l'allievo risposte ad eventuali nelle condizioni di interrogazioni e prove essere accettato e scritte relative agli rispettato; argomenti in 6- faciliti la scoperta. programma 2 Sanno effettuare una partita in singolo o in doppio dimostrando padronanza dei colpi e un minimo di capacità tattiche. 8 Sanno eseguire: -una progressione di diversi elementi alle parallele (l’entrata con la pedana, le oscillazioni,i giri, gli appoggi); -diversi tipi di salti al trampolino. -le figure base dell’acrogym. Castelfranco Veneto, 15-05-2014 I Rappresentanti degli studenti ____________________________ _________________________________ IL DOCENTE: Chiara Bordignon Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Pag. 48 di 77 RELAZIONE FINALE: Religione CLASSE 5^AM N. ore settimanali 1 - ore effettive annue 30 Obiettivi Cognitivi: • • • • Cogliere il senso della vita nella realizzazione della vocazione a cui di Dio chiama ognuno di noi in una visione progettuale attraverso la conoscenza di sé, della situazione e delle circostanze (spaziotemporalità) in cui ci troviamo. Capire il senso della sessualità all’interno di un progetto di vita distinguendo le due dimensioni (agapica ed erotica). Prospettiva cristiana e valore dei Sacramenti. Saper discernere e analizzare criticamente i comportamenti. La questione morale ed etica nella storia e attuale. Il decalogo in opposizione al relativismo etico. Saper filtrare e selezionare le informazioni, affrontando le problematiche legate all’attualità con senso critico e costruttivo Contenuti Ore Agli obiettivi esposti sono correlate le seguenti aree tematiche che hanno costituito l’oggetto di studio del quinto 12 anno. Mod. 1 : QUALE ETICA • Cos’è l ‘etica. • No al relativismo etico. • L’etica religiosa. • Etica laica e religiosa a confronto. • Se Dio non esiste, 10 tutto è permesso? • Problematiche etiche. L’embrione uno di noi. • Fecondazione assistita (omologa ed eterologa). • Scienza, etica e ricerca. • Problematiche etiche. Eutanasia: pro e contro. Mod. 2 : LE Metodi e mezzi Criteri di valutazione La metodologia di base ha utilizzato le La valutazione è un seguenti dinamiche: giudizio complessivo che tiene conto dei Presentazione, per seguenti fattori: linee generali, degli comportamento, elementi cognitivi impegno, nella situazione partecipazione, offerta dal libro di capacità di relazione testo o altro e di dialogo materiale didattico. argomentativi (“profitto”), Ricognizione e facendo il più riflessione del attenzione possibile docente sugli spunti alla persona e alla sua più interessanti. situazione singolare. Collegamento con altre discipline scolastiche o altri settori delle scienze. In quest’orizzonte la valutazione, più che “repressiva” o peggio “fiscale”, non può che essere personale, promuovente e terapeutica. Dialogo educativo e discussione in “Personale” in quanto classe. individualizzata e a servizio della maturazione globale Eventuale visione di persona materiale didattico della dell’alunno; appropriato. “promuovente” e “terapeutica” in base alla programmazione Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] evitando atteggiamenti di DIECI PAROLE passività, indifferenza o di sterile polemica • Il Decalogo ieri e (all’interno delle oggi. problematiche religiose, • 4° Onora il padre politiche e sociali e a e la madre: il quelle collegate al valore della rapporto fede-scienza). famiglia. • 5° Non uccidere: 12 figli dello stesso e Operativi/affettivi: unico Dio. • 7° Non rubare. • Aiutare i ragazzi a capire • 8° Non dire falsa che la coscienza va testimonianza:la educata e formata senza ricerca della demagogie o verità. strumentalizzazioni Mod. 3: VITA affinché possano COME IMPEGNO: apprezzare e gustare la VALORI DA gioia della verità. VIVERE • Apprezzare il confronto e approfondire con senso • Religione e critico e costruttivo valori. evitando buonismi e • Riscoperta dei tolleranze relativiste frutto valori: della “non cultura” che valori oggettivi e tocca in parte anche il soggettivi. 8 nostro tempo. •Dadove cominciare? • Vivere con gli “occhi • Giustizia: cambiare aperti” nel saper dosare mentalità.Principio di cuore e ragione per sussidiarietà e evitare atteggiamenti solidarietà. estremistici che vanno dal • Sensibilità. Nessuno fideismo al razionalismo. è inutile. • Preghiera. “Mi ha aiutato a vivere”. • Gustare e sentire la • Fraternità e bellezza e la ricchezza volontariato: la della cultura e dei valori parabola del buon del cristianesimo per samaritano. orientarsi verso una •L’amore vero esiste: maturità autentica e per una vita motivata da valori sessualmente ed oggettivi conquistati nel affettivamente corso dei secoli (sapendo matura. La relazione riconoscere il patrimonio affettiva: un dono che storico della tradizione impegna. cristiana). MDB00 Pag. 49 di 77 e agli obiettivi centrati sul singolo alunno. Più che le carenze riscontrate, sono stati evidenziati quindi tutti gli aspetti positivi e le risorse presenti nell’allievo e che hanno dato al docente speranza di maturazione e progresso nell’apprendimento. Le lezioni sono state supportate dall’utilizzo di mezzi quali: Circa la tipologia delle verifiche è stato Documenti fatto ricorso a: sull’insegnamento morale della Chiesa con particolare riguardo al rapporto fede, ragione e Schemi riepilogativi scienza ( la alla lavagna; ragionevolezza della fede). Approfondimento di documenti utili alla riflessione con l’utilizzo, di materiale didattico vario: riviste, filmati, schede tematiche etc.. Sintesi e commenti orali; Dialogo educativo alla fine di ogni lezione. Approccio individuale, con ogni allievo, per misurare la capacità argomentativa in Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 50 di 77 situazioni di dialogo su quanto appreso. Castelfranco Veneto, 15 maggio 2014 Il docente: prof. Dal Bello Dino I rappresentanti di classe Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Pag. 51 di 77 Simulazioni prove d’Esame Classe V 10.05.2014 Simulazione I Prova Esame di Stato 1. TIPOLOGIA A – Analisi del testo ITALO SVEVO, da “La coscienza di Zeno”, Prefazione Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psicoanalisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 52 di 77 maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Spiega il termine “novella” e le sue possibili implicazioni 2.3 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? 2.4 Quale immagine si ricava del Dottor S.? Perchè si presenta come una figura discutibile? 2.5 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Il brano costituisce la “Prefazione” del romanzo più famoso di Svevo. Quali sono le novità principali di questo romanzo sia nella struttura, nelle tecniche narrative che nel contenuto? Perché quella di Zeno è una figura "strana" rispetto anche ai precedenti personaggi di Svevo? In che modo il romanzo si inserisce nel clima culturale del tempo ed è espressione dell' "età della crisi"? 1. TIPOLOGIA A – Analisi del testo EUGENIO MONTALE, da “Occasioni”, A Liuba che parte La lirica, scritta nel 1938 e confluita nella raccolta “Occasioni”(1939), trae ispirazione da una storia vera. Liuba Blumenthal, come lo stesso poeta annota, era una giovane ebrea che a causa delle leggi razziali lasciò l’Italia in cerca di una nuova patria. Il poeta la intravede alla stazione di Firenze e inquadra solo un particolare tra gli oggetti del suo bagaglio: il gatto cui è affezionata. Non il grillo ma il gatto del focolare or ti consiglia, splendido lare della dispersa tua famiglia. La casa che tu rechi con te ravvolta, gabbia o cappelliera? Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 53 di 77 sovrasta i ciechi tempi come il flutto arca leggera - e basta al tuo riscatto. NOTE v.1 il grillo: è simbolo di saggezza. Si pensi al Grillo Parlante che si prodiga nel dare consigli a Pinocchio. La gabbietta (verso 6) del grillo si vende ancora oggi al Parco delle Cascine, a Firenze, in occasione della festa del grillo, il giorno dell’Ascensione. Secondo la tradizione popolare la gabbietta col grillo canterino è un portafortuna che protegge il focolare domestico. vv.3-4 splendido lare: luminoso nume protettore. I Lari e i Penati rappresentavano nella mitologia romana gli spiriti protettori degli antenati. Erano venerati come protettori della famiglia con statuette collocate in un altarino domestico. Anche Liuba va in esilio e la sua famiglia è stata dispersa dalle persecuzioni razziali: l’aggettivo splendido allude alla lucentezza del pelo del gatto e, nel contempo, evoca la luce dell’anima familiare che guida la ragazza e le dà la capacità di orientarsi. vv.1-2 il gatto del focolare: è simbolo di fedeltà domestica v.8 arca: l’arca salvò Noè e gli animali dal diluvio universale; riscatto: salvezza 1. Comprensione complessiva Sintetizza il contenuto della lirica 2. Analisi del testo 2.1 Quale valore simbolico assumono gli animali citati nel testo? 2.2 A che cosa si riferiscono i “ciechi tempi” menzionati al verso 7? Quale valore assume l’idea di casa in questo testo e nel contesto storico a cui si fa riferimento? 2.3Liuba è una donna che viene travolta dal male o resta aggrappata alla vita? Argomenta la tua risposta 2.4In che cosa consiste il “riscatto” (verso 8) di Liuba? A che cosa è affidato? 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Il tema del "riscatto" o della "salvezza" ritorna continuamente nella poesia di Montale e la figura femminile riveste un ruolo fondamentale, spesso precluso al poeta. Approfondisci questo aspetto della poetica montaliana con gli opportuni riferimenti testuali. 2. TIPOLOGIA B – Redazione di un “Saggio breve” CONSEGNE. Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del “saggio breve” argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà foglio protocollo. (Indicazioni aggiornate da Ministero Esame di Stato 2013) a) AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La delusione come esperienza e metafora della vita Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 54 di 77 DOCUMENTI La delusione politica convinse Dante a rileggere la storia del suo tempo alla luce di una visione provvidenziale e più alta degli eventi, che prefigura la vittoria del bene contro il male. “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello! … Cerca, misera, intorno da le prode le tue marine, poi ti guarda in seno, s’alcuna parte in te di pace gode A. DANTE, “Purgatorio”, Canto VI, vv. 76-78, vv. 85-87 Che pensieri soavi, che speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia la vita umana e il fato! Quando sovviemmi di cotanta speme, un affetto mi preme acerbo e sconsolato, e tornami a doler di mia sventura. O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi? G. LEOPARDI “I Canti”, “A Silvia”, vv. 28-39 E scaraventai il libro a terra. Ma poi lo ripresi; e -sissignori- mi misi a leggere anch'io con un occhio solo, perché quell'altro non voleva saperne. Lessi così, di tutto un po', disordinatamente; ma libri, in specie, di filosofia. Pesano tanto: eppure, chi se ne ciba e se li mette in corpo, vive tra le nuvole. Mi sconcertarono peggio il cervello, già di per sé balzano. Quando la testa mi fumava, chiudevo la biblioteca e mi recavo per un sentieruolo scosceso, a un lembo di spiaggia solitaria. La vista del mare mi faceva cadere in uno sgomento attonito… Sedevo su la spiaggia e m'impedivo di guardarlo, abbassando il capo; ma ne sentivo per tutta la riviera il fragorio, mentre lentamente… mi lasciavo scivolare di tra le dita la sabbia densa e greve, mormorando: "Così, sempre, fino alla morte, senz'alcun mutamento, mai…" L'immobilità della condizione di quella mia esistenza mi suggeriva allora pensieri súbiti, strani, quasi lampi di follia. Da L. PIRANDELLO, “Il fu Mattia Pascal” Ripetono gli intellettuali fascisti, nel loro manifesto, la trita frase che il Risorgimento d'Italia fu l'opera di una minoranza; ma non avvertono che in ciò appunto fu la debolezza della nostra costituzione politica e sociale; e anzi par quasi che si compiacciano della odierna per lo meno apparente indifferenza di gran parte dei cittadini d'Italia innanzi ai contrasti fra il fascismo e i suoi oppositori. I liberali di tal cosa non si compiacquero mai, e si studiarono a tutto potere di venire chiamando sempre maggior numero di italiani alla vita pubblica; e in questo fu la precipua origine anche di qualcuno dei più disputati loro atti, come la largizione del suffragio universale. Perfino il favore col quale venne accolto da molti liberali, nei primi tempi, il movimento fascista, ebbe tra i suoi sottintesi la speranza che, mercé di esso, nuove e fresche forze sarebbero entrate nella vita politica, forze di rinnovamento e anche forze conservatrici. Da B. CROCE, “Manifesto degli intellettuali antifascisti” Maggio 1925 Agli scrittori italiani del primo Novecento l'America fornisce un esempio da seguire, lontano dal conformismo accademico tradizionale, soprattutto perché rappresenta lo specchio dove l' intero popolo italiano può leggere la propria realtà. Ma ci si accorse durante quegli anni di studio che l' America non era un altro Paese, un nuovo inizio della storia, ma soltanto il gigantesco teatro dove, con maggior franchezza Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 55 di 77 che altrove, veniva recitato il dramma di tutti. Da C. PAVESE, “Lettere” P. PICASSO, “Guernica” b) AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Cibo, agricoltura e società DOCUMENTI Che “l’uomo è ciò che mangia” è il detto famoso di Feuerbach: sembra fatto apposta per l’Expo 2015. Esso compare in uno scritto del 1862 e non va inteso in senso grettamente materialistico. L’uomo è innanzi tutto bisogno naturale e se questo tratto non viene soddisfatto, l’accesso ai valori dello spirito ne risulta inibito, come accade per un’umanità, abbruttita per generazioni, dalla fame e dalla miseria. Invece di tante prediche sulla virtù, sarebbe più efficace procurare loro di che sfamarsi. C. SINI, “Il pane dell’umanità” da Corriere della sera, 1.05.2014 Il cibo non è una faccenda che tocca solo destini individuali. Lo sguardo antropologico ci accompagna nella scoperta e nell'analisi del rapporto inestricabile tra cibo e socialità. Fra natura e cultura. Lo studio delle culture "altre" ci ha mostrato la varietà dei modi in cui il cibo genera compagnie umane. Le pratiche alimentari collettive definiscono e ridefiniscono il confine tra noi e gli altri. Determinano regole di inclusione ed esclusione. Fissano mutevoli gerarchie. Delineano i margini della purezza e della contaminazione, disciplinano la prossimità e la distanza sociale. S. VECA, “Intorno alla tavola costruiamo le società” da Corriere della sera, 13.04.2014 La fotografia del problema sta in pochi numeri, divisi in due gruppi. Da una parte questi: sul pianeta Terra, a fronte di una superficie totale coltivata cresciuta del 30% in un secolo, la produzione agricola complessiva è oggi superiore del 600% rispetto a quella di cento anni fa. Il che sarebbe anche una bella cosa se non fosse che per raggiungere un tale risultato, globalmente, si brucia oggi lo scherzetto di un 8 mila per cento di energia in più. Nell'altro gruppo di cifre c'è il fatto che un terzo di questo bendidio mondiale viene regolarmente buttato via. Detto in altri termini, significa che ogni anno finiscono ai vermi 1,3 miliardi di tonnellate di cibo con cui si potrebbero sfamare per ben quattro anni gli 868 milioni di persone che oggi sulla terra soffrono la fame. P. FOSCHINI, “Come Kyoto: il Protocollo di Milan” da Corriere della sera, 13.04.2014 Il dualismo tra "grande" e "piccola" agricoltura è fonte antica di conflitti e di scelte politiche difficili. Bisogna favorire le grandi estensioni con prodotti standard (grano, mais) oppure puntare sulle specialità, i prodotti tipici (vino, olio? Nelle regioni povere del mondo non ci sono dubbi: bisogna appoggiare soprattutto i piccoli produttori e le loro organizzazioni. Non a caso il 2014 è stato dichiarato "L'anno dell'agricoltura Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 56 di 77 familiare". G. SARCINA, “Ricette vincenti: dal Brasile alle pattumiere inglesi” da Corriere della sera, 13.04.2014 Vorremmo sapere, ad esempio, quale uso i cinesi intendano fare delle terre che stanno acquistando in Africa e in America Latina: Vogliono farne il loro personale granaio o sono pronti a concordare programmi di sviluppo che giovino anche alle popolazioni locali? Vorremmo convegni sugli organismi geneticamente modificati che non divengano sin dal primo giorno una sterile contrapposizione di tesi preconcette, Vorremmo che si parlasse con lo stesso spirito di energia nucleare. Vorremmo chiedere ai giapponesi, sempre ad esempio, per quali ragioni un grande Paese, capace di affrontare coraggiosamente un disastro nucleare, debba cedere di fronte alla lobby dei pescatori di balene... S. ROMANO, “Acqua,OGM, nuovi coloni” da Corriere della sera, 13.04.2014 Ok, la zucchina del contadino è meglio. Il Kilometro zero però finisce lì: non è una ricetta economica; è un tragitto troppo breve per farci crescere attorno il mondo; non garantisce la sicurezza alimentare; se preso sul serio provocherebbe litigi globali e, probabilmente, fame. Nell'alimentazione, come in tutti gli altri settori, è il commercio a creare ricchezza, sia materiale che culturale. E a gettare le basi per la convivenza in pace. La barretta Nutri Grain della Kellog's prende il fruttosio, i grani d'avena, l'olio di girasole, il purè di fragole e il colorante rosso negli Stati Uniti; le vitamine, i supplementi minerali e il miele in Cina; i polisaccaridi nelle Filippine; la gomma di guar in India; la lecitina di soia in Danimarca; l'acido malico in Italia; l'alginato di sodio in Scozia. E questo modello vale per tutto: Iphone, automobili, televisori. E' una catena che tiene assieme i pianeti: non necessariamente una garanzia contro i conflitti, ma li rende meno probabili. D. TAINO, “Il chilometro zero è un vicolo cieco” Corriere della sera, 13.04.2014 c) AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: L’ebraismo e la Shoah: cultura della memoria e della testimonianza DOCUMENTI Ora la storia come memoria attiva è un concetto che occupa un posto centrale anche nel pensiero ebraico. Come ha osservato Stefano Levi Della Torre, anziché tradurre la memoria in storia, l’ebraismo, traduce la storia in memoria. A differenza del moderno concetto di storia, secondo cui le memorie del passato sono organizzate in una successione cronologica di eventi collegati da stretti rapporti di causa ed effetto, nella concezione ebraica della storia gli eventi storici vengono spesso tradotti in modelli di comportamento … Tuttavia, il recupero di un legame con la cultura ebraica, di un senso di appartenenza all’ebraismo, non è semplicemente una conseguenza passiva della persecuzione e della Shoah, ma una risposta attiva alla tragicità della storia del Novecento. Ritrovando il passato nel presente, cioè attraverso la pratica della storia come memoria attiva, per cui il fatto storico diviene un modello di comportamento nel presente, il passato diventa uno strumento per elaborare risposte al nostro presente. È così che il recupero di un senso di appartenenza all’ebraismo non si riduce a cultura museale, a monumento, a memoriale del passato, ma si trasforma in un atto di resistenza e opposizione al progetto di Hitler di cancellare l’ebraismo come religione e cultura viva, come memoria attiva, per trasformarlo in un monumento a una civiltà estinta del passato. S. PARUSSA, Scrittura come libertà, 2011 La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 57 di 77 Legge 211, 20 Luglio 2000 A dispetto delle evidenti differenze e delle polemiche che li dividono, i tre dispositivi – negazione, banalizzazione e sacralizzazione della memoria – sono interconnessi come i pezzi di un puzzle. Così, i negazionisti, desiderosi di dimostrare che la lobby ebraica tiene in scacco la comunità internazionale con il ricatto della Shoah, traggono una legittimazione spuria dalla condanna delle letture sacralizzanti e banalizzanti di un genocidio che per essi non è mai avvenuto. Avvantaggiandosi dell’attenzione ossessiva i sacralizzatori e i negatori dirigono sulla memoria del genocidio, i banalizzatori dal canto loro riconducono la rappresentazione della Shoah a formati narrativi stereotipati che rendono la memoria più facilmente assimilabile e commercializzabile, oppure la spogliano dei suoi attributi specifici allo scopo di equipararla ad altri eventi che hanno insanguinato la storia del XX secolo, secondo la logica revisionistica per cui se tutti sono colpevoli allora nessuno lo è per davvero. Infine, nel tentativo di proteggere la memoria della Shoah dagli abusi dei negazionisti e dei banalizzatori, i sacralizzatori finiscono paradossalmente per alimentare entrambi i fenomeni. La sacralizzazione subentra infatti quando qualcuno rivendica un monopolio sulle interpretazioni e sugli usi legittimi della memoria stessa ma solo nei modi e con i toni prescritti. E tuttavia l’aura di sacralità non tutela la Shoah contro le profanazioni più triviali e le strumentalizzazioni più banali. V. PISANTY, Abusi di memoria, 2012 La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace. E questa una verità logora, nota non solo agli psicologi, ma anche a chiunque abbia posto attenzione al comportamento di chi lo circonda, o al suo stesso comportamento. I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra; non solo tendono a cancellarsi con gli anni, ma spesso si modificano, o addirittura si accrescono, incorporando lineamenti estranei. Lo sanno bene i magistrati: non avviene quasi mai che due testimoni oculari dello stesso fatto lo descrivano allo stesso modo e con le stesse parole, anche se il fatto è recente, e se nessuno dei due ha un interesse personale a deformarlo. Questa scarsa affidabilità dei nostri ricordi sarà spiegata in modo soddisfacente solo quando sapremo in quale linguaggio, in quale alfabeto essi sono scritti, su quale materiale, con quale penna: a tutt’oggi, è questa una meta da cui siamo lontani. Si conoscono alcuni meccanismi che falsificano la memoria in condizioni particolari: i traumi, non solo quelli cerebrali; l’interferenza da parte di altri ricordi «concorrenziali»; stati abnormi della coscienza; repressioni; rimozioni. P. LEVI, “I Sommersi e i salvati”, cap. I Il museo ebraico di Berlino è il più grande d’Europa, opera dell’architetto ebreo polacco Daniel Libeskind nel 1999 d) AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Ricerca e tecnologia nell’industria DOCUMENTI Il primo passo per tornare a essere competitivi è smettere di comperare fuori le tecnologie che possiamo benissimo fare qui. Spostamento che richiederebbe non solo nuove linee di competenza, ma che avrebbe bisogno anche di indirizzi politici mirati e slanci economici. Per produrre queste tecnologie all’interno, Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 58 di 77 basterebbe che il Paese investisse 5 miliardi in più ogni tre anni. Uno sforzo per rimanere competitivi che, rispetto agli investimenti attuali, costerebbe 1,5 miliardi in più ogni anno. Tutte prospettive di sviluppo analizzate dalla ricerca strategica dell'Airi che, per ogni singolo settore, cerca di tracciare linee guida sui processi e sui prodotti industriali in grado di generare reazioni a catena sull’economia italiana. Il dialogo per il rilancio va fatto con le aziende, la politica e le associazioni di categoria. Anche perché le idee e le ricerche giuste di certo non ci mancano, anche se spesso restano nel limbo e non raggiungono il mercato. Storicamente, il nostro punto debole è trasformare in prodotti i risultati delle innovazioni. Scoperte e processi che in Italia sarebbero in grado di risollevare settori come il manifatturiero e che darebbero fiato e competenza alle piccole-medie imprese. Da “Corriere della sera”, 4 febbraio 2013 Le politiche industriali hanno l’obiettivo di ottenere miglioramenti di efficienza dinamica quando puntano ad accrescere le risorse disponibili, favorendo la crescita di settori e imprese caratterizzate da forti processi di apprendimento, cambiamento tecnologico, internazionalizzazione, con elevate economie di scala e rapida crescita della domanda e della produttività. Se la struttura dell’economia è caratterizzata da un dualismo tra settori a bassa crescita (agricoltura o industrie e servizi tradizionali) e settori con una forte dinamica della domanda e della produttività (industrie ad alta tecnologia o servizi avanzati), lo spostamento di attività dai primi ai secondi è destinato ad accrescere il reddito medio del Paese. Compito delle politiche industriali è quindi favorire un tale cambiamento strutturale e agevolare la crescita di nuove tecnologie e produzioni. Da Enciclopedia Treccani, “Le politiche industriali del XXI secolo” L'innovazione è l'implementazione di un prodotto nuovo o significativamente migliorato o di un processo, un nuovo metodo di marketing o un nuovo metodo organizzativo in ambito di business, luogo di lavoro o relazioni esterne. Fu l'economista austriaco Joseph A. Schumpeter, già nel 1911, ad introdurre la differenza fondamentale tra invenzione, che non necessariamente comporta l'introduzione sul mercato di un nuovo prodotto o processo, e l'innovazione. Con attività di innovazione si intendono tutti i passaggi scientifici, tecnologici, organizzativi, finanziari e commerciali volti all'implementazione dell'innovazione. Alcune attività di innovazione sono esse stesse innovative, altre invece non sono nuove, ma sono necessarie per l'implementazione dell'innovazione, come ad esempio la ricerca non legata ad una specifica innovazione. Il perfezionamento o sviluppo può riguardare un processo di produzione, un servizio, la creazione di un oggetto artistico, una tecnica medica, una melodia, un nuovo tipo di cibo, una logica filosofica o spirituale. L'innovazione non è limitata all'ambito tecnico: l'innovazione esiste in ogni settore, ma viene spesso legata alla tecnologia sotto forma di progresso tecnico, il quale a sua volte basa il suo fondamento sul progresso scientifico. La tecnologia, a sua volta, è il mezzo più importante per migliorare le condizioni di vita della persona: fa guadagnare terreno nel cammino verso la gioia di vivere. L'analisi delle innovazioni dimostra che i miglioramenti sono piccoli nel tempo, ma sono anche continui: un breve passo alla volta che, perseverando nella camminata, porta lontano. Motore dell'innovazione è l'Etica, cioè il desiderio sincero e forte di servire l'uomo producendo qualcosa di buono e di bello; quando questo sentimento è limitato a se stessi, la capacità innovativa risulta minore. Innovatore è colui che riesce a sognare qualcosa di diverso, di migliore per tutti, portandosi oltre quanto compreso finora. Da “Innovazione del processo e del prodotto”, dispense Università di Padova Le istituzioni educative sono naturalmente destinate ad assumere sempre più importanza nella società post-industriale. Oggi una delle principali critiche che vengono giustamente rivolte alla scuola è quella di voler somministrare una cultura una tantum: negli indirizzi professionali come in quelli umanistici si ipotizza un rapporto statico tra alunno e vita, tra sapere e mondo del lavoro. Nella società post-industriale saranno le esigenze stesse della vita produttiva a scardinare questa vecchia concezione del ruolo della scuola. L’istruzione diventa sempre più una forza produttiva e l’individuo in futuro sarà continuamente stimolato ad aggiornare e arricchire le sue conoscenze, se vorrà mantenersi attivo in una società in cui la routine è ormai lasciata ai robots. Si accentuerà perciò la domanda per una scuola più aperta, meno specializzata, meno nozionistica. La vecchia scuola formava prevalentemente dei manichini, capaci solo di ben rivestire il loro futuro ruolo sociale. La nuova scuola dovrà invece formare degli uomini capaci di affrontare in modo autonomo i problemi della produzione, che al limite coincidono con i problemi stessi dell’avanzamento della Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 59 di 77 cultura e della scienza. Da G. MONTANI, “Rivoluzione scientifica e società post-industriale” 3. TIPOLOGIA C – Tema di argomento storico Il Novecento è il secolo della crisi dell'identità dell'uomo moderno, ma anche delle grandi ideologie (fascismo, nazismo, comunismo) con le quali egli ha tentato di trovare nuove chiavi di lettura e nuovi sistemi interpretativi del mondo e dell'esistenza. Sviluppa tale affermazione con gli opportuni riferimenti storicoculturali. 4. TIPOLOGIA D – Tema di ordine generale "Ricorda che devi comportarti come ad un banchetto. Una portata è giunta di fronte a te: allunga la mano e prendi la tua parte con moderazione. Viene portata via: non trattenerla. Non è ancora arrivata? Non seguire troppo l'appetito, ma aspetta finché non l'hai di fronte. Così devi comportarti con i figli, con la moglie, con le cariche pubbliche, con la ricchezza, perché un giorno sarai degno di stare a banchetto con gli dei. Se poi, quando queste portate ti saranno portate dinnanzi, non ne prenderai, ma le ignorerai, allora non solo sarai un commensale degli dei, ma governerai con loro" Così scrive Epitteto a Roma nel I secolo d.C., suggerendoci un tipo di relazione con le persone e con i beni del mondo, in opposizione con quanto ci viene proposto dal pensiero contemporaneo. Commenta. GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO ESAME DI STATO Candidato..................................................... TIPOLOGIA A TIPOLOGIA B Classe............... TIPOLOGIA C TIPOLOGIA D PUNTI Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] 1) Padronanza della lingua: a) Competenza lessicale ed ortografica b) Competenza morfosintattica c) Punteggiatura 1) Padronanza della lingua: a) Competenza lessicale ed ortografica b) Competenza morfo-sintattica c) Punteggiatura 1) Padronanza della lingua: a) Competenza lessicale ed ortografica b) Competenza morfo-sintattica c) Punteggiatura 1) Padronanza della lingua: a) Competenza lessicale ed ortografica b) Competenza morfosintattica c) Punteggiatura 2) Capacità logico linguistiche a) Capacità di selezionare ed organizzare le informazioni b) Coerenza logica nello sviluppo del pensiero c) Coesione del testo 2) Capacità logico linguistiche a) Capacità di selezionare ed organizzare le informazioni b) Coerenza logica nello sviluppo del pensiero c) Coesione del testo 2) Capacità logico linguistiche a) Capacità di selezionare ed organizzare le informazioni b) Coerenza logica nello sviluppo del pensiero c) Coesione del testo 2) Capacità logico linguistiche a) Capacità di selezionare ed organizzare le informazioni b) Coerenza logica nello sviluppo del pensiero c) Coesione del testo 3) Contenuto a) Comprensione del testo ed eventuale parafrasi b) Analisi ed interpretazione c) Approfondimenti, contestualizzazione, commento d) Conoscenze e competenze sulla natura del testo 3) Contenuto a) Produzione di un testo coerente conforme alla tipologia indicata b) Individuazione delle tesi portanti e confronto dei documenti c) Consistenza delle informazioni in base ai documenti di supporto e alle conoscenze personali 3) Contenuto a) Rispondenza alle consegne b) Conoscenza della materia trattata c) capacità critiche e argomentative d) Espressioni personali 3) Contenuto a) Rispondenza alle consegne b) Pertinenza e consistenza delle informazioni c) Capacità critiche e argomentative d) Espressioni personali MDB00 Pag. 60 di 77 1 2 3 4 5 1 2 3 4 1 2 3 4 5 6 TOTALE/VOTO ...... /15 I COMMISSARI …………………………………………… ……………………………………………. …………………………………………… ……………………………………………. …………………………………………… ……………………………………………. IL PRESIDENTE ……………………….. SIMULAZIONE 2^ PROVA D’ESAME. DISCIPLINA: MECCANICA E MACCHINE. Alunno: _____________________________________________________________ Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 61 di 77 Lo schema riportato in figura rappresenta un motore elettrico che eroga una potenza nominale di 30 kW ad un regime di 750 giri al minuto e, attraverso un giunto rigido G, la trasmette ad un treno di quattro ruote dentate a denti elicoidali. L’ultima ruota è solidale ad un verricello A con un tamburo di diametro d = 32 cm. Il rendimento complessivo della catena cinematica rappresentata è η = 0,80 e la velocità media di sollevamento del carico è pari ad 1,25 m/sec. Il candidato, fissato con motivati criteri ogni altro elemento eventualmente mancante, esegua: - il calcolo del carico massimo Q sollevabile; il calcolo del modulo di entrambe le coppie di ruote dentate (che si suppongono uguali) il calcolo delle forze agenti sull’albero di rinvio il calcolo statico del diametro di minima resistenza dell’albero di rinvio sapendo che A = 70 (mm) , B = 120 (mm), C = 70 (mm) il dimensionamento del giunto rigido G e dei bulloni che garantiscono il funzionamento dello stesso. G motore 1 2 ESAME DI STATO 20__/__ 4 tamburo Q 3 Commissione________________ GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA Disciplina: Meccanica applicata e macchine a fluido Candidato_______________________ Classe __________ Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] 1 2 Assunzioni e scelte: attendibilità, giustificazione e motivazioni Sporadiche giustificazioni non sempre attendibili e/o motivate INDICATORI Risultati: attendibilità e coerenza con le scelte effettuate 5 Discreto Buono/Ottimo Presenza di Scelte Tutte le scelte alcune scelte Qualche scelta giustificate ma non giustificate sono giustificate non giustificata non sempre e/o di e motivate in e/o ben motivata motivate modo attendibile motivazioni adeguatamente insufficienti 7-8-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 Attendibilità Tutti i risultati Assenza quasi Qualche Risultati compromessa coerenti, completa di risultato meno attendibili e dalle assunzioni attendibili e risultati sigificativo non giustificati dalle giustificati dalle significativi e/o fatte, risultati attendibile scelte effettuate scelte effettuate incoerenti attendibili 1a6 4 Sufficiente Processo Errori grossolani Frammentazione Processo Sequenza logica, risolutivo: d'impostazione, del processo Incertezze nel completa e risolutivo sequenzialità, assenza quasi risolutivo, processo coerente con coerente, criteri coerenza logica, presenze di lievi totale di incertezza della risolutivo e formule metodi, criteri e incertezze coerenza procedura appropriati formule appropriati 1a6 7-8-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 1a6 3 Insufficiente Pag. 62 di 77 Punteggi parziali DESCRITTORI Scarso MDB00 7-8-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 Incompleto, Completezza della Svolgimento Tutte le richieste Svolgimento molto breve, Svolgimento scarsa presenza soluzione e sono state completo, con assenza di completo senza di grafici, presentazione soddisfatte in lievi mancanze grafici, schemi mancanze gravi schemi e/o dell’elaborato modo completo generali e/o disegni disegni (schemi, grafici, schizzi) 1a6 7-8-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 Presenza di Assenza di Gravi e diffusi Pochi errori e gravi errori nelle errori, presenza errori e/o non gravi, Completo ed in u.m. e/o delle indicazioni presenza di lievi generale mancanza quasi di unità di Unità di misura totale di unità di incompleta mancanze accurato misura più scrittura delle misura generali significative unità di misura 1a6 7-8-9 10 - 11 12 - 13 14 - 15 Punteggio finale LA COMMISSIONE _______________ _________________ _______________ _________________ _______________ _________________ Castelfranco,______________ SIMULAZIONE TERZA PROVA TECNOLOGIA MECCANICA IL PRESIDENTE _____________ Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Alunno Classe Data MDB00 Pag. 63 di 77 Voto VA-BM Informazioni per la compilazione e sulla valutazione della prova 1. 2. 3. 4. la valutazione totale della prova è pari a 15/15 il mancato rispetto delle consegne assegnate comporta una valutazione complessiva di 6/15 la corretta programmazione dell’esercizio dato comporta una valutazione complessiva di 9/15 se la programmazione contiene gravi errori sintattici o pregiudizievoli per la sicurezza della macchina, la prova verrà valutata con un massimo di 6/15 5. nel caso la programmazione sia corretta ma non rispetti quote del disegno il punteggio verrà decurtato di 1/15 per ogni quota errata per un massimo di tre 6. ogni risposta corretta è valutata con 1.5/15 di punto per un totale di 4.5/15 7. scelta parametri e calcoli delle velocità punti 1.5/15 Quesito 1 Scegliere i parametri necessari e calcolare i valori da inserire nel programma, il materiale da lavorare è C40, le dimensioni del pezzo su cui lavorare sono 100x90x10 Quesito 2 Per quanto riguarda l’esercizio di programmazione eseguire nell’ordine senza tener conto del sistema di fissaggio: 1. contornatura in senso orario unica passata partendo dallo zero pezzo con utensile T3 fresa a candela non forante 4 denti in HSS diametro 12 mm 2. cave, in incrementale (solo la cava) con fresa a candela forante 2 taglienti in HSS diametro 10mm T12 + cava circolare. 3. fori con punta elicoidale diametro 8 mm T18 4. Pi.=Pf. X-20 Y-20 Z100 Quesito 3 Rispondi alle seguenti domande: A. B. C. definizione della parola G83 cosa richiama in una programmazione la parola T10 oltre all’utensile 10 ? elenco le funzioni di taglio nel programma SolidWorks. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 64 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] III prova: correttore quesiti tecnologia meccanica e esercitazioni Quesito 1 La velocità di taglio può essere scelta tra I valori di 25 e 50 m/min La velocità di avanzamento può essere scelta tra i valori di 0,05 e 0,25 mm/dente VT m/min = (3,14 * D *n) / 1000 Va mm/min = az * z * n Quesito 2 N10 G17 N20 O3 N30 MO6 T03 N40 M03 S….. F……. N50 Z100R N60 G00 X-20 Y-20 N70 G00 Z-11 M08 N80 G41 N90 G00 X-10 Y-10 N100 GO1 X0 Y0 M08 N110 Y80 N120 X80 N130 G02 X90 Y70 I80 J70 N140 G01 Y30 N150 X75 Y0 N160 X25 N170 X0 Y25 N180 X-5 N190 G40 N200 X-20 Y-20 N210 M06 T12 N220 M03 S……. F…… N230 Z1R N240 G00 X15 Y25 M08 N250 G01 Z-5 N260 X30I N270 Z2 N 280 G00 X70 N290 G01 Z-3 N300 Y20I N310 Z2 MDB00 Pag. 65 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 66 di 77 N320 G42 N330 G00 X40 Y55 N340 G01 Z-11 N350 X32 N360 G02 X32 Y55 I 40 J55 N370 G01 Z2 N380 G40 N390 X30 N400 M03 T18 N410 M06 F.....S..... N420 G00 X15 Y65 N430 Z2R M08 N440 G01 Z-13 N450 Z2 N460 G00 X55I N470 G01 Z-13 N480 Z2 N490 Z100R N500 G00 X-20 Y-20 N510 M30 Quesito 3 Risposta domande A -La parola G83 definisce il ciclo fisso di foratura profonda B - La parola T10 oltre all’utensile 10 richiama la tabella del presetting utensile dove all’interno sono contenute le informazioni sulla geometria dell’utensile. C Le funzioni di taglio sono: taglio estruso, taglio in rivoluzione, taglio con sweep, taglio con loft, taglio di delimitazione. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 67 di 77 SIMULAZIONE TERZA PROVA - CLASSE 5 Meccanica a.s.2013-2014 LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Candidato : Tipologia B : quesiti a risposta singola. Non è consentito l’uso di dizionari. Il candidato dovrà attenersi ai limiti di estensione indicati (approx. 12 lines). 1 – Write a short paragraph about the evolution machine tools have had since their birth in the 50ies. 2 – Use the information you know to write a summary of the main events of the Second World War in Europe. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 68 di 77 EXAMPLE ANSWERS 1 )In the 50ies new machine tools were provided with numerical control, NC. They had these control devices and could be programmed (NC machine tools). Numerical control is a form of programmable automation in which a machine is controlled by means of codes of numbers, letters, symbols, words or a combination of these. These were machining instructions, e.g. the positions of the cutting tool in sequence, the depth of the cut and others, and they were coded on punched tape or cards. The NC system of the machine interprets the data on the tape or cards and makes the machine work. . In the 80ies a microcomputer replaced the previous control system. They are computer numerical control machines (CNC machine tools). These machine tools could perform a bigger number of operations than the previous ones because they were/are more versatile being easily reprogrammed. The last step is direct numerical control(DNC), in which several machines are controlled and receive instructions for operating from a large central macrocomputer which stores and processes operational procedures. During the 30ies in Europe, the Nazi Party in Germany and the Fascist Party in Italy created the dictatorships of Hitler and Mussolini and formed the Axis Alliance, later joined by Japan. In 1939 the German army invaded Poland and so Britain and France decided to enter the war in defence of Poland. About one year later Russia and the US joined the Allies, while Italy and Japan were on the German side. After Poland, Hitler wanted to conquer France in 1940 and he invaded the country after occupying Holland and Belgium on his way from the north. Hitler planned the invasion of Britain but he was defeated by the British Air Force in the Battle of Britain. In the same year, the Japanese attacked and destroyed the American naval base of Pearl Harbour in the Pacific. In 1942 Hitler lost definitively his war against the Russian army in Stalingrad. Then the US president Roosvelt, Stalin Churchill planned the attack against Germany in Normandy (D Day in 1944). Germany had to fight on two fronts and in April- May 1945 Germany surrendered after Hiltler’s suicide. The war ended with the two bombings on Hiroshima and Nagasaki in Japan by the Americans. The atomic threat made Japan surrender too. 2) Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Anno Scolastico 2013/2014 Docente: Prof.ssa Tiziana Perin TERZA PROVA Classe 5 Mecc Materia: Inglese TIPOLOGIA B QUESITI A RISPOSTA SINGOLA COGNOME E NOME: …………………………………………………………………. GRIGLIA DI ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO Indicatori Criteri d’attribuzione punteggio Punti Sviluppo e approfondimento della trattazione Gravemente lacunosa Insufficiente Sufficiente Discreta Ottima 1 2-3 4 5 6 Correttezza e completezza delle informazioni Gravemente lacunosa Insufficiente Sufficiente Discreta Ottima 1 2 3 4 5 Chiarezza e correttezza dell’esposizione Gravemente lacunosa Insufficiente Sufficiente Discreta/Ottima 1 2 3 4 Totale parti TOTALE PUNTEGGIO ____________/15 Quesito 1 Quesito 2 MDB00 Pag. 69 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Allievo ………………………………………………… MDB00 Pag. 70 di 77 Classe 5^AM A.S. 2013-14 Simulazione 3^ Prova Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 1. Realizzare la sequenza A +/ A – / B +/B − . Il distributore 5/2 del cilindro A è bistabile (elettrovalvole Y1 e Y2), mentre quello di B è monostabile (elettrovalvola Y3 ). Si richiede il diagramma ladder della soluzione rispettando le seguenti condizioni: a- utilizzo della programmazione delle bobine in latching) b- sequenza suddivisa in due gruppi, utilizzo di un unica memoria M1, presenza di un pulsante PM di avvio ciclo singolo e predisposizione di un pulsante di reset (RES) che in qualunque fase del ciclo, se azionato, ripristina immediatamente le condizioni iniziali. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Allievo ………………………………………………… MDB00 Pag. 71 di 77 Classe 5^AM A.S. 2013-14 Simulazione 3^ Prova Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 2) Circuiti di trasmissione dei segnali prodotti in uscita dai trasduttori analogici. Descrivere la trasmissione in tensione e la trasmissione a loop di corrente. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 72 di 77 Simulazione 3^ prova a.s. 2013-14: correttore quesiti Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 1. Realizzare la sequenza A +/ A – / B +/B − . Il distributore 5/2 del cilindro A è bistabile (elettrovalvole Y1 e Y2), mentre quello di B è monostabile (elettrovalvola Y3 ). Si richiede il diagramma ladder della soluzione rispettando le seguenti condizioni: c- utilizzo della programmazione delle bobine in latching) d- sequenza suddivisa in due gruppi, utilizzo di un unica memoria M1, presenza di un pulsante PM di avvio ciclo singolo e predisposizione di un pulsante di reset (RES) che in qualunque fase del ciclo, se azionato, ripristina immediatamente le condizioni iniziali. Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 73 di 77 Simulazione 3^ prova a.s. 2013-14: correttore quesiti Materia: SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 2) Circuiti di trasmissione dei segnali prodotti in uscita dai trasduttori analogici. Descrivere la trasmissione in tensione e la trasmissione a loop di corrente. I trasduttori analogici producono in uscita un segnale elettrico proporzionale alla grandezza in ingresso. Tali segnali viaggiano su una coppia di fili e possono essere di due tipi: -in tensione (la tensione varia tipicamente da 0 a 10 V in modo analogo alla grandezza rilevata) -in corrente (la corrente varia tipicamente da 4 a 20 mA in modo analogo alla grandezza rilevata). Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 74 di 77 I segnali in tensione sono più semplici da utilizzare e con minor costo nei dispositivi che li devono gestire, ma sono vulnerabili ai disturbi elettromagnetici e, causa le cadute ohmiche, sono limitate (15-20 m) le distanze trasduttore-centralina di controllo. Nella trasmissione a loop di corrente l’uscita in tensione dal trasduttore è convertita in corrente e il limite inferiore del campo di misura viene traslato (offset) a 4 mA. Il sistema è ad elevata immunità ai disturbi elettromagnetici, permette di coprire tratte molto più lunghe (200-300 m) ed inoltre è possibile rilevare più semplicemente un guasto al cavo o al sensore (segnale inferiore a 4 mA). SIMULAZIONE III PROVA ESAMI DI STATO 2014 Griglia di valutazione TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Griglia di valutazione disciplinare di: Sistemi e automazione Candidato_________________________ Classe 5^……. Griglia d’attribuzione del punteggio: indicatori descrittori punti PUNTEGGIO PARZIALE Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] gravemente lacunoso insufficiente sufficiente adeguato ottimo 1 2-3 4 5 6 LIVELLO DI COMPETENZA NELLA APPLICAZIONE DI METODI, PROPRIETA’ E PROCEDURE SPECIFICHE errori gravi parziale, imprecisa sufficiente adeguato 1-2 3 4 5 ottimo 6 CHIAREZZA E CORRETTEZZA FORMALE NELL’ESECUZI ONE confuso 1 sufficiente 2 corretta, coerente e ordinata 3 POSSESSO DI CONOSCENZE SPECIFICHE Quesito 1 Quesito 2 Quesito 1 Quesito 2 Quesito 1 Quesito 2 Quesito 1 Quesito 2 MDB00 Pag. 75 di 77 TOTALE (1+2) TOTALE PARZIALE TOTALE PUNTEGGIO _____/15 ITT “E. Barsanti” Castelfranco Veneto a. s. 2013/2014 Classe 5^ ___ Meccanica SIMULAZIONE TERZA PROVA : MATEMATICA TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Candidato: _________________________________________________ Data: 6 maggio 2014 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] MDB00 Pag. 76 di 77 1) Data la funzione y = ln ( x + 2 ) , calcolare l’area della regione piana delimitata dal suo 3 grafico, dalle rette di equazione x = − , x = e − 2 e dall’asse x. (max 10 righe + grafico) 2 +∞ 2) Verificare la convergenza dell’integrale improprio 1 ∫ (x + 1) 0 x dx (max 10 righe) Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] 3) Determina l’integrale particolare dell’equazione differenziale a variabili separabili MDB00 Pag. 77 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] y' = MDB00 Pag. 78 di 77 2y che soddisfa la condizione y(2) = 1 e tracciane il grafico. (max 10 righe + grafico) x Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Classi 5° / Mecc. 06.05.2014 SOLUZIONI SIMULAZIONE DI TERZA PROVA TIPOLOGIA B MATERIA: MATEMATICA QUESITO 1 y = ln ( x + 2 ) , calcolare l’area della regione piana delimitata dal suo grafico, dalle rette di 3 equazione x = − , x = e − 2 e dall’asse x. 2 y = ln (x + 2 ) D : x+2 > 0 → x > −2 Data la funzione y = 0 → ln (x+2) = 0 → x+2 = 1 → x = ─1 ln (x+2) > 0 → x+2 > 1 → x > ─1 = La curva è rappresentata nel grafico a lato. Si osserva che la regione di piano richiesta è costituita da due parti, una nel semipiano negativo delle ordinate e un’altra nel semipiano positivo. Si può calcolare l’area richiesta come somma di due integrali definiti: −1 e−2 3 − 2 −1 Area = − ∫ ln ( x + 2 )dx + = − [(x + 2) ln ( x + 2) − x ] −1 3 − 2 ∫ ln(x + 2)dx = + [(x + 2) ln ( x + 2) − x]e−−1 2 = 1 1 3 1 1 3 − 0 + 1 − ( ln + ) + [e ln e − e + 2 − (0 + 1) ] = − 1 − ln − + [ e − e + 2 − 1 ]= 2 2 2 2 2 2 3 3 1 1 = −1 + + ln + 1 = − ln 2 2 2 2 2 = Integrazione per parti : . = QUESITO 2 +∞ Verificare la convergenza dell’integrale improprio 1 ∫ (x + 1) 0 La funzione integranda è continua nel dominio +∞ limite ∫ (x + 1) 0 x dx = dx {x ∈ ℜ ∧ x > 0}. L’integrale improprio è definito come b 1 x lim a → 0 + , b → +∞ 1 ∫ (x + 1) a x dx MDB00 Pag. 79 di 77 Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] La primitiva ϕ ( x) = ∫ 1 ∫ (x + 1) +∞ x dx = ∫ 1 ∫ (x + 1) 0 x lim = b → +∞ dx = 1 (x + 1) x dx si trova per sostituzione x =t → x = t2 1 2 ⋅ 2t dt = ∫ 2 dt = 2arctg (t ) + C = 2arctg t +1 t t +1 ( 2 ) lim + a → 0 , b → +∞ [2 arctg (b)] − lim a → 0+ [ϕ ( x)]ba = lim a → 0 , b → +∞ MDB00 Pag. 80 di 77 → dx = 2t ⋅ dt ( x )+ C . [2arctg ( b ) − 2arctg (a )] + [2 arctg ( a )] = 2 ⋅ π − 0 = π 2 L’integrale improprio risulta convergente al valore π. QUESITO 3 Determina l’integrale particolare dell’equazione differenziale a variabili separabili y' = 2y x che soddisfa la condizione y(2) = 1 e tracciane il grafico. dy 2 y 1 1 1 1 1 1 = → dy = dx → ∫ dy = ∫ dx → ln y = ln x + c → ln dx x 2y x 2 y x 2 y≠0 y =e ln x + c → y = x ⋅ec → y = ± ec ⋅ x y = k ⋅ x 2 , k = ± ec y’ = 0 → y = 0 soluzione particolare per l’equazione, Se y = 0 si ottiene per k = 0. La soluzione che soddisfa la condizione richiesta: 1 = k ⋅ 22 → k = 1 1 → y = x2 4 4 parabola passante per l’origine. y = ln x + c y' = 2y x Istituto Tecnico Tecnologico “ E. Barsanti “ MDB00 Via dei Carpani 19/B – 31033 – Castelfranco V. ( TV ) Tel. 0423 – 492847 – 493614 Fax 0423 – 720622 email:[email protected] Pag. 81 di 77 Anno scolastico 2013/2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA TIPOLOGIA B : QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Griglia di valutazione disciplinare di MATEMATICA CLASSE 5°__/ Mecc. CANDIDATO __________________________ MATERIA Matematica INDICATORI PERTINENZA della risposta rispetto al quesito CONOSCENZA dei contenuti specifici FORMA E CORRETTEZZA nella modalità del linguaggio specifico della disciplina, nelle valutazioni e nei calcoli DESCRITTORI Gravem. lacunosa Insufficiente Sufficiente Adeguata Ottima Nulla o tot. Errata Approssimativa Essenziale Soddisfacente Precisa e completa Gravi errori ed evidenti difficoltà di esposizione Esposizione stentata, qualche grave errore Esposizione essenziale ma sostanzialmente corretta Esposizione chiara e corretta Esposizione articolata e corretta Quesito 1 Punti Quesito 2 punti 1 2 3,5 4 5 1 2 3,5 4 5 1 1 2 3,5 4 5 1 2 3,5 4 5 1 1 2 3,5 4 5 1 2 3,5 4 5 1 2 2 2 3 3 3 4 4 4 5 5 5 TOTALE PUNTEGGIO _____/15 da 15 a 10 1 1 2-3 2 4-5 3 Quesito 3 punti Punteggio VOTO_____/10 6-7 4 8-9 5 10 6 11-12 7 13 8 14 9 15 10
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