SportWeek vince il premio Ferrari “Copertina

SportWeek vince il premio Ferrari “Copertina dell’Anno”
grazie al suo impegno contro il razzismo
Milano, 8 maggio 2014 - Con grande soddisfazione, il settimanale SportWeek ha vinto l’edizione 2014
del premio “Copertina dell’Anno”, organizzato dalla famiglia Lunelli, da tre generazioni alla guida delle
cantine Ferrari, prima casa italiana di spumante metodo classico, che premia la fantasia e la creatività nei
giornali, quotidiani e periodici. I finalisti a fianco di SportWeek erano: Sette, periodico del Corriere della
Sera già vincitore del premio, Left, Panorama e Famiglia Cristiana; valutati da un’illustre giuria composta
da alcuni dei componenti della Famiglia Lunelli, Camilla e Matteo, da autorevoli giornalisti tra cui Aldo
Cazzullo, Monica Maggioni, Lamberto Sposini, Clemente Mimun, Mattia Feltri ed esponenti della scena
culturale italiana: Lella Costa, Oliviero Toscani, Roberto Saviano. Un titolo è chiamato, in poche battute,
a raccontare un articolo, a farlo diventare attraente. E la copertina è il biglietto da visita di un periodico.
Ne interpreta l’anima con un‘immagine, un titolo e una sequenza di “strilli”. Ci sono titoli e copertine che
sono entrati nella storia. Ieri sera, alla Triennale di Milano, è stato il turno di SportWeek, vincitore del
premio per merito di una copertina dedicata al tema del razzismo nello sport e in particolare del calcio.
“Quattro volti e una parola, BUU, accompagnata da un punto interrogativo e da un punto esclamativo,
che ripete un verso purtroppo abbastanza usuale negli stadi italiani. Così si è realizzata una copertina di
straordinaria intensità, molto forte e altrettanto efficace per dire, in modo esemplare, di un problema che,
purtroppo, esiste e resiste in tutt'Italia: il razzismo”, recita la motivazione.
La settima edizione del Premio Ferrari ha visto inoltre affermarsi Il Manifesto per il miglior titolo “Sono
Stato”, apparendo, sotto l’immagine di Giorgio Napolitano, in merito alla sua rielezione al Quirinale. Il
New Yorker si è invece aggiudicato, con un ampio articolo dedicato a Massimo Bottura, la prima
edizione del Premio Ferrari "L'Arte di Vivere Italiana", dedicato alla stampa estera che abbia valorizzato
al meglio lo stile di vita italiano o il Made in Italy di eccellenza.
La copertina di SportWeek del 5 ottobre 2013, data antecedente a Juve-Milan, ritrae quattro famosi
calciatori di colore: M'Baye Niang, (attaccante del Montpellier in prestito dal Milan), Paul Pogba
(Juventus), Kwadwo Asamoah (Juventus), Mario Balotelli (Milan), accompagnata dal titolo BUUU?! “Il
calcio vive un allarme razzismo e Juve – Milan (anche senza Balotelli) è l’ennesima gara a rischio. La
nostra inchiesta per capire come uscirne.”
In merito al riconoscimento, Matteo Dore, direttore di SportWeek riporta: “Questo premio è il risultato di
un costante lavoro di squadra. Siamo inoltre contenti che venga riconosciuto a SportWeek e a La Gazzetta
dello Sport il lavoro che quotidianamente viene fatto per difendere lo sport da questi elementi che lo
inquinano e lo sporcano.”
Il tema del razzismo è purtroppo sempre attuale, risale appena al 27 aprile l’ultima vicenda, che ha
coinvolto Dani Alves, esterno del Barcellona, con il frutto di banana lanciatogli dagli spalti del Villareal
al momento di battere un corner.
Argomento, quello della discriminazione, che anche grazie a questo premio non cesserà di essere sotto i
riflettori per combatterlo.
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