3 TERAPIA DEL PAZIENTE CON INFEZIONE DA HCV GENOTIPO 1 NON TRATTATO PRECEDENTEMENTE Nei pazienti con epatopatia cronica compensata da HCV genotipo 1 mai sottoposti a trattamento antivirale, le combinazioni terapeutiche ad oggi disponibili in Italia, ed in grado di garantire risultati soddisfacenti in termini di risposta virologica sostenuta, comprendono regimi di terapia a base di Interferone Peghilato (PegIFN) e Ribavirina (RBV) da soli (in pazienti con elevata probabilità di SVR), o in combinazione con inibitori di prima generazione della proteasi virale NS3/NS4a quali Telaprevir (TVR) o Boceprevir (BOC). Nel prossimo futuro potrà essere disponibile l’inibitore della polimerasi virale NS5B come il Sofosbuvir (SOF), e l’inibitore di seconda generazione della proteasi virale NS3/NS4a come il Simeprevir (SMV). Nei pazienti in cui sia controindicato un trattamento a base di interferone potrà essere utile una terapia di combinazione di SOF con SMV con o senza RBV. Stadio di malattia Regime terapeutico Durata della terapia SVR (%) N° pazienti trattati (settimane) PegIFN+RBV 48 57 333 PegIFN+RBV* 48 83 135 67 668 75 342 PegIFN+RBV+BOC PegIFN+RBV+TVR Non cirrotico 28 o 48 24 o 48 PegIFN+RBV+SOF 12 92 273 SOF+RBV 24 12 73 84 33 25 PegIFN+RBV+SMV 24 81.9 460 12 100 7 12 93.7 16 24 100 6 24 94.1 17 SOF+SMV^ SOF+SMV+RBV^ SOF+SMV^ SOF+SMV+RBV^ Linee di indirizzo AISF – HCV, Giugno 2014 Referenze Manns MP, et al. Lancet. 2001;358:958-965. Thompson A, Gastroenterology 2010;139:120-129. Poordad F, NEJM 2011;364:1195-206 Jacobson IM, NEJMed 2011;364:240515 Lawitz E., NEJM 2013; 368:1878-87 Osinusi A, JAMA 2013 Gane E, NEJM 2013 Jacobson I, et al EASL 2013 & Manns MP et al, EASL 2013 Lawitz E., et al EASL 2014 Lawitz E., et al EASL 2014 Lawitz E., et al EASL 2014 Lawitz E., et al EASL 2014 4 PegIFN+RBV 48 44 136 PegIFN+RBV" 48 88 8 41 24 62 21 PegIFN+RBV+BOC PegIFN+RBV+TVR Cirrotico * " ° ^ ç 48 48 PegIFN+RBV+SOF 12 79 54 SOF+RBV° 24 38 13 PegIFN+RBV+SMV 24 60.4 48 SOF+SMVç 12 85.7 7 SOF+SMV+RBVç 12 90.9 11 SOF+SMVç 24 100 10 SOF+SMV+RBVç 24 92.3 13 Manns MP, et al. Lancet. 2001;358:958-965. Thompson A, Gastroenterology 2010;139:120-129. Poordad F, NEJM 2011;364:1195-206 Jacobson IM, NEJMed 2011 Lawitz E., NEJM 2013; 368:1878-87 Osinusi A, JAMA 2013 Jacobson I, et al EASL 2013 & Manns MP et al, EASL 2013 Lawitz E., et al EASL 2014 Lawitz E., et al EASL 2014 Lawitz E., et al EASL 2014 Lawitz E., et al EASL 2014 Riferito a pazienti F0-F2 ed applicabile se RVR Riferito a pazienti F3-F4 ed applicabile se RVR Riferito a pazienti F3-F4 Riferito a pazienti F3 naive e non responder considerati insieme Riferito a pazienti naive e non responder considerati insieme Dai dati riportati in tabella relativi a schedule, efficacia e profilo di sicurezza dei differenti regimi terapeutici, si evince come sia possibile ottenere una SVR in una elevata proporzione di pazienti. Appare inoltre rilevante sottolineare come: a) nei pazienti non cirrotici tutti i regimi valutati hanno un buon profilo di efficacia e di sicurezza; b) nei pazienti con cirrosi epatica compensata e senza ipertensione portale, e quindi con una forte indicazione al trattamento, i dati di efficacia e di sicurezza con l’utilizzo dei farmaci antivirali ad azione diretta e derivanti dagli studi registrativi appaiono discreti ma andrebbero comunque interpretati con cautela in considerazione del piccolo numero di pazienti arruolati. A tale proposito, gli studi di real-life su TVR e BOC, per quanto eseguiti su coorti di pazienti con cirrosi epatica e talvolta con ipertensione portale e/o in classe B di Child, hanno fornito ulteriori dati su efficacia e sicurezza di tali farmaci. Dati simili relativi a strategie terapeutiche a base di PegIFN/RBV e SOF o SMV non sono ancora disponibili; c) il sottotipo virale di HCV, per quanto non influenzi in modo significativo i tassi di risposta a PegIFN e RBV, interferisce con la risposta a triplice terapia. Sono infatti riportati tassi di SVR più elevati nei genotipi 1b rispetto agli 1a in trattamenti a base di TVR o BOC, e più elevati nei genotipi 1a rispetto agli 1b in trattamenti a base di SOF. Per quel che riguarda SMV i tassi di risposta nella Linee di indirizzo AISF – HCV, Giugno 2014 5 combinazione con PegIFN e RBV sono considerevolmente più bassi nei pazienti genotipo 1a con il polimorfismo Q80K nella proteasi N3/4A. Nella combinazione con Sofosbuvir la presenza della mutazione Q80K pur associandosi ad un tasso di risposta numericamente inferiore non sembra influenzare la risposta terapeutica. Pertanto l’identificazione di tale mutazione non è mandatoria, ma è consigliata, prima del trattamento con Simeprevir in combinazione con Sofosbuvir, soprattutto nei pazienti cirrotici; d) i dati relativi al regime IFN free con SOF e RBV vanno interpretati con estrema cautela alla luce del piccolo numero di pazienti finora trattati, e dei tassi di SVR. Questa considerazione vale soprattutto per i pazienti con fibrosi avanzata nei quali il tasso di SVR è del 38% nei 13 pazienti trattati. Pertanto tale regime va considerato solo in pazienti con controindicazioni all’IFN, in cui la terapia antivirale sia fortemente indicata, e laddove vi siano controindicazioni al o non disponibilità del SMV da usare in combinazione con SOF; d) i dati relativi al regime IFN free con SOF e SMV, per quanto ottenuti su un piccolo numero di pazienti appaiono molto incoraggianti soprattutto per pazienti con controindicazioni a regimi a base di IFN. I dati ad oggi disponibili suggeriscono la non inferiorità di un regime terapeutico di 12 rispetto a 24 settimane, mentre non sono in grado di chiarire se la ribavirina possa incrementare l’efficacia della terapia in alcuni sottogruppi di pazienti; e) I tassi di SVR riportati per regimi con differenti farmaci non sono fra loro direttamente confrontabili in quanto relativi a studi differenti e non ad un unico studio randomizzato. KeyPoints: Dai dati fino ad ora disponibili, gli schemi terapeutici PegIFN+RBV+SOF e PegFN+RBV+SIM nei pazienti senza controindicazioni all’IFN, e nei pazienti con controindicazioni all’IFN, SOF+SMV si candidano come quelli con probabilità di SVR elevate ed effetti collaterali e durata del trattamento ridotti rispetto alle terapie ora disponibili. Nel paziente Genotipo 1a che presenta la mutazione Q80K, non è raccomandabile un trattamento a base di Simeprevir in associazione con PegIFN+RBV. In attesa della disponibilità dei farmaci, si consideri che: I pazienti Genotipo 1 naive con elevata probabilità di guarigione (fibrosi lieve/moderata, IL28 CC, bassa carica virale e RVR) beneficiano di terapia duplice con PegIFN+RBV. I pazienti naive che non raggiungono una RVR, o i pazienti con fibrosi significativa (F2‐F3)/cirrosi compensata trovano indicazione a triplice terapia con PegIFN+RBV+PI (BOC/TVR). I pazienti con fibrosi F0/F1 possono essere “differiti”, mantenendo però uno stretto monitoraggio del paziente per valutare un’eventuale evoluzione /progressione della malattia epatica. Linee di indirizzo AISF – HCV, Giugno 2014
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