Comitato di Presidenza e Consiglio Direttivo DL ILVA 23 luglio 2014 È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge n. 100/2014, che contiene misure urgenti per il risanamento ambientale delle imprese sottoposte a commissariamento straordinario. A dispetto della genericità titolo, il provvedimento in realtà è volto a risolvere alcune problematiche emerse nel corso della gestione commissariale dello stabilimento di Taranto di ILVA SpA. Il testo è stato assegnato alle Commissioni riunite Industria e Ambiente del Senato. Considerata l’imminente pausa estiva e il sovraffollamento dei lavori parlamentari, per rendere possibile la conversione in legge il Governo ha proposto di trasferire i contenuti del decreto-legge sotto forma di emendamento al DL Competitività, in discussione sempre al Senato. Nel merito, si interviene su: 1. la disciplina introdotta lo scorso anno sulla prededucibilità dei finanziamenti concessi alla gestione commissariale di ILVA per predisporre e attuare i piani industriale e di risanamento ambientale. Il beneficio era circoscritto alla conclusione di accordi di ristrutturazione o concordati preventivi. La novità introdotta dal DL n. 100 è che la prededucibilità viene ora riconosciuta ai finanziamenti contratti anche in assenza dei citati piani e a fronte di qualunque procedura concorsuale, dunque anche laddove la gestione commissariale dovesse condurre a una liquidazione fallimentare. Si punta così a rafforzare la posizione delle banche creditrici, per incentivare i finanziamenti “ponte” funzionali al risanamento e/o alla continuazione dell’attività di impresa. 2. la disciplina del commissariamento dello stabilimento di Taranto, attraverso una serie di disposizioni di dettaglio, che ampliano le tempistiche finora previste per gli interventi di risanamento ambientale. Rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi, sono state invece stralciate le norme che prevedevano: i) la nomina di un commissario ambientale, in sostituzione del sub-commissario, per l’attuazione del piano ambientale; ii) la possibilità per il commissario straordinario di chiedere all’autorità giudiziaria lo svincolo delle somme sequestrate alla famiglia Riva, a prescindere dall’attuazione del piano industriale e senza dover prima tentare di reperire le risorse dal titolare dell'impresa o attraverso un aumento di capitale. Pertanto, rimane ferma la figura del sub-commissario e la possibilità di apprendere le somme sequestrate resta subordinata all’attuazione del piano industriale e al previo tentativo di aumento di capitale.
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