traccia per progetti e microazioni di cooperazione allo sviluppo

Codice modulo: 002184
TRACCIA PER PROGETTI E
MICROAZIONI DI COOPERAZIONE
ALLO SVILUPPO
TITOLO
FASHION FOR COOPERATION
UN PROGETTO DI COOPERAZIONE TRA INDIA E TRENTINO NEL SETTORE TESSILE
SINTESI (MAX 30 RIGHE)
FASHION FOR COOPERATION, promosso dall'Associazione senza fini di lucro
GreenFarmMovement, rappresenta un'azione concreta e puntuale di cooperazione volta ad
instaurare un ponte di sviluppo tra due contesti geografici profondamente diversi che tuttavia
dimostrano una variegata disponibilità di risorse umane e naturali. Il filo conduttore del progetto,
che verrà implementato tra Trento e l'area di Bangalore, capitale dello stato indiano del Karnataka,
risiede nell'incentivo all'occupazione e nella valorizzazione del capitale umano locale, con
particolare attenzione alle categorie più svantaggiate, le donne e i giovani.
Il progetto si concretizza nello scambio di know how nel settore tessile artigianale tra le due aree in
oggetto al fine di realizzare un prodotto condiviso e dal carattere italo-indiano. Al centro
dell'iniziativa vi è il coinvolgimento del Centro Moda di Trento che fornirà dei modelli di abiti
che successivamente potranno essere realizzati da aziende indiane (tra cui la rete FabIndia),
congiuntamente con comunità di donne indiane dell'area di Bengalore secondo le modalità
specificate nei successivi punti del presente documento, e commercializzati sul mercato
italiano principalmente attraverso un sito internet che è già in fase di costruzione.
Verranno utilizzate stoffe indiane, un gruppo di aziende indiane selezionate si occuperà della
produzione degli abiti a partire dal modello italiano, mentre i gruppi di donne aderenti al
programma dell'associazione locale Brothers Integrated Rural Development Society (BIRDS),
finalizzeranno il prodotto fornendo l'etichetta con logo GreenFarmMovement.
Alla base del progetto si individuano pertanto tre tipologie di azioni:

di cooperazione, tra il contesto trentino e quello indiano;

di sviluppo locale, innescando meccanismo di auto sostenibilità in entrambe le aree target;

di business, portando sul mercato un modello sostenibile ed eticamente corretto di
imprenditorialità e produzione.
La sostenibilità dell'iniziativa risiede nelle dinamiche di implementazione delle azioni e nel
coinvolgimento di soggetti pienamente inseriti nei contesti socio-culturali protagonisti:
GreenFarmMovement in quanto promotore, BIRDS/The Sacred Heart Brothers come partner locale,
le donne indiane e il Centro Moda di Trento come principali destinatari diretti e indiretti del
progetto.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.
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MOTIVAZIONE

Dove si realizza il progetto?
Il progetto si realizzerà in parte nella Provincia Autonoma di Trento, in parte in India, nell'area di
Bengalore.
Relativamente all’India nello specifico, verranno coinvolte le aree di Hegdenagara, Doddaguppi,
Bagalur come unità operative e l’ufficio di BIRDS a Geddalahalli come centro di coordinamento
del progetto.
Nello specifico:
Hegdenagara
Hegdenagara
Byrathi
Byrathi Bhande
Kannur
Nagenahalli
Geddalhalli
Hennur Bhande
Doddaaguppi
Doddaaguppi
Anagalpura
Doddaguppi Cross
Mandur
Kattugollahalli
Jyothipura
Budhigere
Kothanur
Hitrahalli
Hasigala
Bagalur
Bagalur
Gopalpura
Gangawara
Chowdappanahalli
Attibele
Yenagunde
Lukkondahalli
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.
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Zona interessata dal progetto, nei pressi di Bengalore – Stato del Karnataka
Vi sono due aspetti economici che caratterizzano il contesto indiano tenuti in considerazione
nell’ambito del progetto FASHION FOR COOPERATION.
Negli ultimi decenni la città di Bangalore ha visto una crescita smisurata del settore dell'Information
Technology (IT). Le aziende qui collocate impiegano da sole il 30% dell’insieme nazionale dei
lavoratori del settore.
Oltre al comparto ICT l’India è una delle poche nazioni al mondo a possedere una completa gamma
di pietre da costruzione come il granito, il marmo, l’arenaria, il calcare, l’ardesia, la quarzite, ecc.
L’India dispone di uno dei migliori depositi di granito al mondo con varietà eccellenti che
comprendono oltre 200 sfumature, che rappresenta oltre il 20% delle risorse mondiali. Le riserve di
granito in India superano circa i 1.690 milioni di metri cubici. Splendide varietà di granito nero e
multicolore si trovano negli Stati del Karnataka, dell’Andhra Pradesh, del Tamil Nadu e dell’Uttar
Pradesh. Le stesse considerazioni possono essere estese anche alle riserve di arenaria che sono di
circa 1000 milioni di tonnellate e sono distribuite negli Stati dell’Andhra Pradesh, Assam, Bihar,
Gujarat, Haryana, Madhya Pradesh, Meghalaya, Mizoram, Karnataka, Orissa, Punjab, Rajasthan,
Uttar Pradesh, Tamil Nadu e Bengala Occidentale.
Tuttavia lo scenario sociale e di sviluppo non è del tutto roseo per la maggior parte della
popolazione indiana dell’area.
Oltre ai forti scompensi ambientali dovuti all’inquinamento industriale, le popolazioni locali sono
impiegate in condizioni di lavoro estremamente dure nelle cave, rendendo ancora più difficile la
vita delle categorie più svantaggiate, tra cui in primis le donne.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
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Inoltre, l’area urbana e le zone rurali circostanti soffrono delle problematiche legate alla rapida
urbanizzazione e contemporanea “fuga dalle campagne”. La società locale è profondamente toccata
da questi mutamenti globali.
L’incontro-scontro tra globalizzazione e tradizione mette in luce due importanti aspetti critici da cui
l’idea del progetto parte:
o l’evoluzione del contesto urbano e rurale, per cui il lavoro nei campi per conto terzi e
l'agricoltura di sussistenza sono le principali attività dei membri delle comunità i quali,
troppo spesso costretti dalla mancanza di mezzi, abbandonano i villaggi per trasferirsi in
città, aumentando il numero enorme di poveri che abitano gli slums ed il livello di
disoccupazione. La maggior parte delle persone sono impiegate dai sei agli otto mesi
all'anno rimanendo disoccupate per il resto del tempo, sempre alla ricerca costante di una
qualsiasi occupazione.
o l’importanza delle caste e la condizione femminile, che a volte impedisce la possibilità di
riscatto dei più poveri e nuoce soprattutto le donne, rappresentanti della categoria più debole
della società in quanto fortemente legata all’ambiente casalingo e ai tradizionali compiti che
ne derivano. Le donne che verranno direttamente coinvolte in questo progetto
provengono per la maggior parte dal mondo delle cave e miniere, dove vengono sfruttate
da giovanissime per l’estrazione di minerali. Tali donne passano da una condizione di
sfruttamento in miniera e nelle cave di granito ad una reclusione in casa o nei villaggi senza
possibilità di riscatto personale e con scarsi ammortizzatori sociali. La zona in cui il
progetto è implementata è duramente affetta da questa piaga sociale.

Quale situazione di bisogno affronta?
Partendo dal contesto territoriale, economico e sociale sopra descritto, il progetto FASHION FOR
COOPERATION nasce dalla necessità di colmare dei bisogni concreti, osservati da
GreenFarmMovement nel corso della collaborazione con il partner locale BIRDS/The Sacred Heart
Brothers. L’attività sul campo di BIRDS/The Sacred Heart Brothers negli ultimi anni, rivolta ad uno
sviluppo locale sostenibile attraverso azioni mirate su singole categorie e problematiche sociali, ha
permesso di raccogliere preziose informazioni sulla struttura della popolazione femminile delle aree
coinvolte nel progetto.
Nello specifico, le caratteristiche peculiari dell’area e i relativi bisogni che ne derivano, si possono
riassumere come segue:

Enorme disponibilità di manodopera non adeguatamente utilizzata in funzione dello
sviluppo delle comunità locali. Un’alta percentuale di tale manodopera è femminile, in cui
si possono riconoscere generalmente 5 categorie (individuate direttamente dal partner
BIRDS nell’ambito delle numerose attività svolte con i cosiddetti Self Help Groups, ovvero
gruppi di auto sostentamento locali) così suddivise:
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Fonte: BIRDS
La maggior parte è quindi assorbita dal lavoro agricolo e dalle attività quotidiane all’interno
della casa, dalla cura dei figli e del marito, alla cucina. Le donne che riescono a rendersi più
autonome sono generalmente assunte come domestiche in nuclei familiari più abbienti o
affiancano il marito nella conduzione di piccole imprese familiari. La percentuale minore
(5%) è rappresentata dalla possibilità di trovare un impiego fuori dalle mura domestiche, dal
duro lavoro dei campi e dal controllo maschile dei mariti. Infine vi è una piccola
percentuale, talmente marginale da non poter essere riportata dal grafico, composta da
studentesse, quindi soprattutto facente riferimento alle nuove generazioni.
 Bisogno di maggiore autonomia

Mancanza di ammortizzatori sociali nel momento in cui le donne terminano di lavorare
nelle miniere. Come accennato sopra, naturalmente queste donne, che rappresentano il
principale soggetto beneficiario del progetto, sono affette da problemi di salute causati dal
duro lavoro precedentemente svolto e non hanno la possibilità di svolgere altre attività,
rimanendo pertanto senza sostegno economico e sociale.
 Bisogno di compensare la mancanza di ammortizzatori sociali

Disponibilità del lavoro principalmente in città, il che comporta uno spostamento
quotidiano. Nella maggior parte dei casi le donne non sono disposte ad uscire dal villaggio
per andare a lavorare e accumulare un reddito, e questo è legato in modo significativo
all’influenza maschile e alla convinzione diffusa che la figura femminile debba prendersi
esclusivamente cura delle faccende domestiche.
 Bisogno di svincolarsi dai pregiudizi tradizionali

Attaccamento all’ambiente domestico. In una situazione di questo tipo è molto più
semplice per una donna che intende avere un reddito e contribuire al sostentamento
familiare, o semplicemente rendersi più indipendente dal marito, svolgere una qualsiasi
attività all’interno delle mura domestiche.
 Bisogno di individuare una soluzione facilmente percorribile e accettabile per tutti i
componenti della famiglia
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
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
Potenziale partecipazione della popolazione femminile a programmi di sviluppo locali.
E’ infatti necessario sottolineare la disponibilità e volontà di molte donne dell’area di
apportare, così come i mariti, un contributo economico alla vita quotidiana della famiglia.
Pertanto, le donne dei villaggi considerati si dimostrano volenterose a seguire dei corsi di
formazione professionali (al momento sono stati proposti e sperimentati corsi di sartoria).
 Bisogno di apprendere e arricchirsi personalmente

Difficoltà nel seguire un percorso professionalizzante in modo autonomo e spontaneo.
Tuttavia, qualora vi sia la possibilità di frequentare dei corsi di formazione professionali è
difficile promuoverne una frequentazione continua sia per mancanza di disponibilità
quotidiana e a lungo termine, sia perché il costo a volte risulta troppo elevato a fronte della
disponibilità economica dei soggetti destinatari.
 Bisogno di affiancamento in un percorso di sviluppo locale

Mancanza di un mercato locale. I corsi di formazione devono svilupparsi in parallelo con
una struttura di distribuzione di eventuali merci prodotte dai soggetti coinvolti, e tale
condizione non è ancora presente nelle aree in cui la formazione è stata sperimentata.
 Bisogno di creare un business locale ed essere imprenditrici di sé stesse
E’ necessario intervenire rispondendo a questi bisogni con iniziative dal basso, che partono dalle
comunità stesse. Il governo indiano ha lanciato dei programmi contro lo sfruttamento femminile e
minorile nel settore minerario, ma l’intervento pubblico, comunque molto recente, non ha sortito
l’effetto desiderato. Le donne e i bambini continuano ad essere sfruttati dalle grandi compagnie
nazionali e internazionali, senza garanzie di tutela né adeguati trattamenti una volta congedati.

Quando e in che modo è stato individuato il bisogno?
Nello specifico, BIRDS/The Sacred Heart Brothers ha individuato la potenzialità delle azioni
proposte nel presente progetto a seguito di una precedente esperienza di formazione in ambito
“bricolage”. Il corso ha coinvolto 450 donne dell’area target per 3 mesi e mezzo e si è tenuto nei
villaggi di residenza dei soggetti interessati o in villaggi molto vicini e facilmente raggiungibili. Le
attività proposte riguardavano la produzione di candele, ricamo, zootecnia, oggetti decorativi,
incensi.
BIRDS fa parte della congregazione The Sacred Heart Brothers con cui GreenFarmMovement ha
esperienza di collaborazione da 4 anni. Dall’interazione di queste due realtà, dall’esperienza sul
campo di BIRDS e dalle missioni esplorative e i piani di fattibilità di GreenFarmMovement, è stato
individuato l’insieme dei bisogni locali che ha visto nascere il presente progetto.
La collaborazione di GreenFarmMovement con BIRDS/The Sacred Heart Brothers ha permesso di
sviluppare ulteriormente l’iniziativa in forma di progetto sostenibile e concreto.

Chi ha partecipato all’individuazione del bisogno?
Da parte indiana da BIRDS/The Sacred Heart Brothers, da parte italiana, principalmente da Joy
Betti, Presidente di GreenFarmMovement, supportato dalle collaboratrici di GreenFarmMovement
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
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Mariavincenza Stoia, Teresa Ruvo e Marianna De Carlo, che hanno preso parte attivamente
all’assessment e allo sviluppo, e in ruoli di responsabilità.

Sono state svolte attività preliminari? Se si, quali? Quando? Da chi? In che modo?
La collaborazione è stata supportata da due missioni:
-
luglio 2013 (basata principalmente sulla raccolta di dati)
-
gennaio – febbraio 2014 (utile per la relazione di fattibilità)
Joy Betti, Mariavincenza Stoia, Teresa Ruvo e Marianna De Carlo hanno preso parte alle missioni.

Con quali risultati?
Si riporta di seguito un estratto della relazione con riferimento ai BROTHERS OF THE SACRED
HEART DI BANGALORE (BENGALURU) redatta a seguito della prima missione, la più
determinante nell’ambito dell’elaborazione dell’idea progettuale.
(Contatti: Victordass Shj: [email protected]; +91 9443195150 data: 23-25/07/2013)
“La sede dell’ordine locale dei fratelli del Brothers Of The Sacred Heart di Bangalore ha all’attivo
numerose attività e progetti. La relazione completa di tali attività fu redatta a seguito del precedente
viaggio di Mariavincenza Stoia, Teresa Ruvo e Joy si sono limitati ad osservare e visitare alcune
delle strutture, in particolare: una della numerose cave presenti sul territorio di Bangalore, il
dispensario e la scuola di accoglienza per i figli dei lavoratori delle cave, la scuola primaria e
secondaria St. Mary School, la sede del progetto BIRDS, due gruppi di help self groups del progetto
ed il centro di tipografia. In questa circostanza si sono affrontate alcune problematiche e difficoltà
di auto sostentamento dei gruppi di help self groups del progetto BIRDS. Una problematica è la
difficoltà di trovare commissioni per queste realtà. Da qui nasce l'idea di iniziare ad aprire
una collaborazione nell'ambito tessile. Si è deciso che il referente del progetto sarà Br. Savary
direttore di BIRDS il quale ha provveduto a scrivere il progetto e che nel successivo viaggio in
India del direttore Joy Betti si sarebbe visonato il progetto e verificato l'attendibilità
L’incontro con il superiore generale dell’ordine il Rev. Br. A. Victordass ha prodotto un interessante
accordo. Dopo la puntuale spiegazione dell’organizzazione da parte di Joy, il Rev. ha deciso di
stringere un accordo con GreenFarmMovement stabilendo come tutor, per i clienti italiani
dell’organizzazione, Br. Vijo, che però dovà sempre comunicare ogni iniziativa, oltre che alla
segreteria GreenFarmMovement, anche al suo superiore, la qual cosa è tenuta a fare la stessa
segreteria GreenFarmMovement.”

Il progetto è la prosecuzione o si collega ad altri interventi realizzati in passato? Se si,
quali?
Si collega sicuramente, negli obiettivi e nelle intenzioni, ad un progetto precedente, anche se non
correlato al settore tessile.
Il progetto precedente sviluppato da GreenFarmMovement si svolgeva in due zone del sud
dellʼIndia: nel distretto di Warangal, in Andra Pradesch, e nel distretto di Mysore, in Karnataka. La
situazione delle comunità tribali e della casta dei Dalit, gli intoccabili, in queste aree rurali è di
estrema povertà, con presenza di fenomeni quali lo sfuttamento minorile e la migrazione verso le
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
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zone urbane. Gli obiettivi perseguiti erano quelli di accrescere la continuità scolastica, estinguere lo
sfruttamento minorile e radicare i giovani sul territorio.
Si prevedeva di costruire, nellʼarco di due anni, due fattorie didattiche secondo i principi
dellʼagricoltura biologica in corrispondenza di due istituti: la scuola St. Mary School, a Warangal, e
la casa di accoglienza Mercy Home, a Mysore. Il compito di queste fattorie sarebbe stato di
produrre il raccolto necessario allʼalimentazione dei 260 bambini che accolti e di fungere da centri
di riferimento locale per lʼagricoltura biologica. Dal punto di vista della formazione si prevedeva di
implementare il percorso didattico di tutti i bambini delle scuole elementari e medie, che
frequentano questi istituti, con lezioni teoriche e pratiche di agricoltura biologica, formazione che
data anche ai contadini della zona coinvolti nel progetto.
Si programmava inoltre di lanciare 10 GreenFarmClub, piccole organizzazioni satelliti di contadini
che fanno riferimento alla fattoria modello, ma che coltivano per i propri interessi, seguendo le
regole dellʼagricoltura biologica. Le fattorie didattiche si sarebbero aperte anche agli istituti
universitari locali, permettendo lo scambio di informazioni e incentivando la ricerca in questo
campo.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
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ATTORI
ASSOCIAZIONE
PROPONENTE
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Chi sono i responsabili del progetto?
GreenFarmMovement Italia
www.greenfarmmovement.org
Via Scopoli 12
38122 Trento
Responsabile Legale : Joy Betti
GreenFarmMovement Italy si è costituita nel 2011 a Trento, è una nuova associazione di giovani
volontari animati da spirito di solidarietà che condividono lʼimpegno alla responsabilizzazione
economica, sociale e civica delle persone per fini sociali e la filosofia del co-pensiero definita dal
fondatore di GreenFarmMovement Joy Betti, (nato in India ed adottato da una famiglia di Trento).
Lʼassociazione sul territorio di Trento ha realizzato iniziative di sensibilizzazione sulla realtà
indiana dello stato del Tamil Nadu e Andhra Pradesh affrontando i temi del biologico, dei gruppi di
acquisto solidale in India, delle energie rinnovabili, della fattoria modello. GreenFarmMovement
Italy pur essendo unʼassociazione di recente costituzione ha lavorato attivamente cercando di
raccogliere fondi per poi avviare attività concrete. Ha organizzato diverse iniziative di
sensibilizzazione rivolta a giovani e non: una cena di autofinanziamento aperta al pubblico, presso
la sede legale dell'organizzazione in via Scopoli, a Trento, col fine di raccogliere fondi per lʼavvio
delle attività.
GreenFarmMovement India
GreenFarmMovement India è attualmente presente in India nello stato del Tamil Nadu –Tirunelveli
e nello stato dell'Andhra Pradesh, conta 96 fra soci e volontari.GreenFarmMovement Italy e India
hanno collaborato alla realizzazione di una azienda agricola e zootecnica nello stato del Tamil
Nadu, con annessi gli alloggi per studenti, ricercatori e turisti che aderiranno ai programmi delle
due organizzazioni promossi a loro volta dalla rete di coordinamento che gravita attorno a
GreenFarmMovement. La rete si basa sulla collaborazione con alcune importanti università indiane
quali la Kakatiya University di Warangal (Andhra Pradesh) www.kuwarangal.com, la Madras
School of Social Work www.mssw.in e il Gandhigram Rural University a Tirunelveli (Tamil Nadu)
www.ruraluniv.ac.in. Questʼultima è riconosciuta a livello nazionale e internazionale per il
contributo allʼeducazione rurale e alle nuove politiche, ed insieme a GFM oltre che cercare di
mettere in atto queste politiche, approfondisce gli studi di usi e costumi delle popolazioni tribali e
della sostenibilità agricola. Il team di GreenFarmMovement India che lavora ai progetti è
interamente indiano e i referenti di questo progetto sono tutti docenti:

Prof. S. Narayanasamy, docente di diritti umani presso la “Gandhigram rural University” in
Tamil Nadu.

Prof. Antony Vedanagayam, docente presso la “Madras School of Social Work”, Chennai,
Tamil Nadu.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.
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
Antony Santhappan, dottorando in Istruzione Permanente, Gandhigram Rural University,
Tamil Nadu.

Br. Thomas Kurian, direttore della St. Mary's School di Raghunatpally, Andhra Pradesh.
GreenFarmMovement Italy e India hanno collaborato alla realizzazione di una azienda agricola e
zootecnica nello stato del Tamil Nadu, con annessi gli alloggi per studenti, ricercatori e turisti che
aderiranno ai programmi delle due organizzazioni promossi a loro volta dalla rete di coordinamento
che gravita attorno a GreenFarmMovement.
Nell’ambito di Fashion for Cooperation GreenFarmMovement India fungerà da antenna
dell’associazione italiana sul territorio di implementazione del progetto, lavorando in stretta
collaborazione con il partner indiano BIRDS/The Sacred Heart Brothers, monitorando lo
svolgimento delle attività in loco e informando la sede italiana dei progressi dei lavori.

Quanti soci ha l’associazione proponente?
GreenFarmMovement Italy conta 100 soci, di cui più del 70 per cento donne.

Quanti soci e/o volontari, operanti in Trentino nella solidarietà internazionale, ha
l’associazione proponente?

Quali sono le attività più rilevanti svolte negli ultimi due anni in Trentino?
15
GreenFarmMovement Italy ha lavorato attivamente cercando di raccogliere fondi per poi avviare
attività concrete. Ha organizzato diverse iniziative di sensibilizzazione rivolta a giovani e non:

Nei giorni 16 e 19 aprile 2013 presso l'istituto agrario di S.Michele è stato presentato il
precedente progetto “Co-pensiero: la rete di GreenFarmMovement prende per mano i
bambini di Warangal e Mysoredi GreenFarmMovement” a 5 classi (quarte e quinte).

In
data
23\02\2013
è
stata
fatta
(http://www.sanbaradio.it/category/argomento/india).

mostra fotografica denominata “ Fatti d'India” allestita presso Simposio, Bar- Ristorante dal
9 dicembre al 28 dicembre 2013. Tale Mostra è stata allestita successivamente presso il Bar
Accademia
dal
10
gennaio
al
25
gennaio
2014
(https://www.facebook.com/events/541744852584606/)

una cena di autofinanziamento aperta al pubblico, presso la sede legale dell'organizzazione
in via Scopoli, a Trento, col fine di raccogliere fondi per lʼavvio delle attività;

presso il locale Barycentro in P.zza Venezia -Trento si sono svolte 2 attività rivolte al
pubblico sviluppando le seguenti tematiche:

-
Il biologico nelle realtà indiane;
-
Gruppi di Acquisto Solidale in India;
-
Le energie rinnovabili in India - il biogas;
-
La Fattoria Modello.
un’intervista
a
Sanbaradio
Presso la Mensa dei Poveri dei Frati Cappuccini di Trento, sono state organizzate le seguenti
attività:
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26/10/2012.
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Presentazione dei Gruppi di Co - investimento Solidale.
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Dibattito con Giancarlo Di Palma, il primo turista partito con GreenFarmMovement in India.
Il dibattito è stato arricchito con proiezione di un video sulla sua esperienza di viaggio.

Cena di autofinanziamento
Lʼassociazione ha avviato un dibattito sulle problematiche della cooperazione internazionale in
rapporto ai mutamenti contemporanei e in poco tempo ha coinvolto e catturato lʼattenzione sulle
proprie iniziative e progetti di organizzazioni e istituzioni che stanno collaborando ai progetti di
GreenFarmMovement: Scuola di pratiche sostenibili; Mensa dei poveri dei frati cappuccini Trento,
Baricentro, Pop Up Associazione di Promozione Sociale, Cooperativa Kaleidoscopio, IASMA,
Istituto Agrario San Michele di Trento, Facoltà di Scienze della Formazione (Rovereto) – di
Economia e management (Trento) – Sociologia (Trento).

Quali sono le attività più rilevanti svolte negli ultimi due anni nei PVS?
Le attività più rilevanti di GreenFarmMovement Italia riguardano l’India, in collaborazione con la
sede locale dell’associazione, GreenFarmMovement India.
Attualmente GreenFarmMovement Italia e GreenFarmMovement India hanno al loro attivo la
costruzione di unʼazienda agricola a Tirunelveli, nello stato del Tamil Nadu. Grazie allʼottenimento
di investimenti privati, si è costituita una fattoria modello, provvista di dieci mucche e cinquecento
galline. In questa azienda, che conta anche diverse tipologie di coltivazioni, vengono rispettati i
processi naturali e i principi dellʼagricoltura biologica. La fattoria modello è affidata al Prof.
Santapan, membro fondatore di GreenFarm India, e grazie alla sua collaborazione si stanno
avviando otto nuove piccole realtà di agricoltura biologica: i GreenFarmClub. Di fatto la funzione
della fattoria modello in scala locale non è solo quella di essere un esempio paradigmatico
dellʼagricoltura biologica, ma anche quella di trovare contadini interessati a portare avanti questo
tipo di coltivazione e metterli nelle condizioni di farlo. I contadini individuati infatti vengono
istruiti sui metodi dellʼagricoltura biologica e forniti di semi e piante autoctoni distribuiti dalla
fattoria modello. Compito della fattoria modello è poi di dare sostegno nello sviluppo delle culture e
di controllare il rispetto delle norme biologiche.
Lʼintervento di GreenFarmMovemente India e GreenFarmMovement Italia a Tirunelveli ha portato
come risultato anche la costruzione di alloggi per ricercatori e turisti, che ha già permesso il
soggiorno di volontari, studenti, ricercatori e staff di GreenFarmMovement. Questi hanno infatti
svolto viaggi di visita sia in Tamil Nadu, presso queste strutture, che a Warangal, presso la St. Mary
School, dove sono stati organizzati quattro soggiorni in cui le volontarie si sono occupate di
affiancare il percorso pedagogico e proporre dei laboratori. Grazie a queste attività di scambio e
visita in queste zone è stato possibile approfondire le tematiche della vita rurale e la condizione dei
bambini sia nelle zone rurali di origine che in ambito scolare.
Se questo primo progetto ha causato trasporto da parte di studenti, ricercatori e turisti in Italia, in
India ha interessato molti contadini, e non solo nelle zone del Tamil Nadu. Grazie alla diffusione di
informazioni del progetto, sono arrivate diverse richieste a GreenFarmMovement India per attivare
fattorie modello in altre zone. Da segnalare che fra le varie richieste abbiamo ricevuto anche quelle
di donne contadine in possesso di terra e volenterose di intraprendere un percorso di cooperazione e
agricoltura biologica. Eʼ per venire incontro a questo interesse che si programma la costruzione di
due fattorie modello in due posizioni geografiche distinte.
 Per il presente progetto si prevedono collaborazioni con altri soggetti? Se si, quali?
Sì, principalmente 2.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.
Codice modulo: 002184
1. BIRDS The Sacred Heart Brothers
http://www.birdsorg.net/
Geddalahalli, Kothanur post,
Bangalore – 560 077, Karnataka
Tel: 0091 080 28465361, +919916602755
BIRDS (Brothers Integrated Rural Development Society) è parte di The Sacred Heart Brothers
una società costituitasi nel 1977, registrata ai sensi del Karnataka Society Registration Act del 1960,
con lo scopo di servire le comunità emarginate come i dalit (“intoccabili”), le donne delle aree
rurali, i bambini, le ragazzine, i lavoratori migranti, gli operai edili, i minatori delle cave, e gli
emarginati. Nell'anno 1997 il gruppo BIRDS venne avviato con la principale intenzione di
riprendere il programma di lavoro sociale nei villaggi del precedente The Sacred Heart Brothers
attraverso la formazione di organizzazioni di persone appartenenti alla comunità, come gruppi
femminili di auto support, il “parlamento dei bambini”, gruppi giovanili, circoli di contadini,
federazioni riservate alle donne o a membri di tribù locali e commissioni per i diritti della foresta
volti alla salvaguardia delle popolazioni delle aree forestali.
2. C.F.P. Centromoda Canossa
http://www.centromoda.tn.it/CMC1/Home.html
Via Grazioli 2
38122 Trento
(Italy)
Tel: 0461265464
L’Istituto Canossiano di Trento ha origine nel 1828 grazie alla passione di Margherita Rosmini,
sorella del famoso filosofo roveretano, fattasi suora canossiana nella sequela della fondatrice
Maddalena di Canossa, che aveva fondato l’Istituto nel 1808.
L’esperienza del Centro di Formazione Professionale Centromoda Canossa parte dai primi del ‘900
con l’avvio di corsi di ricamo, cucito, maglieria e confezione di biancheria per la casa. Quando
ancora l’industria sartoriale non offriva soluzioni alle quali siamo oggi abituati, le conoscenze nel
campo del taglio e della confezione rappresentavano un prezioso bagaglio tecnico in un’ottica
domestica o laboratoriale. Nel 1950 il taglio veniva aggiornato al “Metodo Pasinisi”, in linea con la
maggior parte delle scuole di settore italiane. Intanto il boom economico del dopoguerra e la
conferma del Prestigio dell’abbigliamento Made in Italy sulla scena internazionale, portavano la
moda italiana ad uno sviluppo esponenziale in termini tecnici, qualitativi e quantitativi, tanto da
diventare elemento trainante per la crescita del Paese. Da ciò l’esigenza di una costante sinergia tra
la Scuola e il Mondo professionale e gli attori del contesto socio-economico.
Dal 2000 è iniziato un cammino parallelo ai radicali e tumultuosi cambiamenti dello scenario
economico, produttivo e organizzativo delle aziende-moda, sotto la spinta dei processi globali di
delocalizzazione e utsourcing. Pertanto il focus didattico si è spostato dalla produzione alla
progettazione, dalla confezione alla modellistica. Contestualmente si è ampliato il raggio delle
collaborazioni aziendali, rivolgendosi soprattutto ai distretti del Nord Est e stringendo una
partnership strategica con il Consorzio Moda di Verona.
Come le imprese, anche per il Centro è iniziato un processo di internazionalizzazione, che ha
portato nel 2007 a importanti gemellaggi con Olanda, Svizzera e fuori Europa con Cina e Togo.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.
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Aggiornato il focus dei contenuti didattici, il Centro sta lavorando con sempre maggiore assiduità
sulle metodologie, ispirandosi ai migliori modelli nord e centro europei, americani e indiani, con
particolare riferimento a filosofia e approccio del cosiddetto Project Based Learning, ovvero una
forma di didattica attiva centrata sulla strutturazione non di lezioni ma di percorsi progettuali. Oggi
l’Istituto canossiano è presente in 5 continenti, 35 Paesi del mondo, 348 comunità; sempre
all’insegna della mission originaria: promuovere la formazione integrale della persona umana.
Il centro Moda ha altresì realizzato il progetto gemellaggio extra europeo a.s. 2011/2012 "URBAN
AFRICAN TRIBES in Togo tra 3 scuole professionali per ideare e realizzare una collezione moda
ispirata a tendenze giovanili urbane ed etniche". Il cuore del progetto si può riassumere così:
sperimentare un Laboratorio di Impresa Globalizzata, facendo progettare assieme, in presenza e a
distanza, da allievi di 3 scuole diverse per luogo ma accomunate da mission e contenuti di studio,
una collezione di abiti in modo da mescolare tendenze, pratiche e prodotti e dimostrare così sia il
piacere di lavorare assieme innovando le prassi didattiche sia l’importanza nel mondo di oggi di coprogettare e co-gestire un processo lavorativo complesso,integrato e delocalizzato.
Il progetto ha puntato molto sulla peer-education facendo attivare conoscenze e abilità reciproche
tra allievi italiani e africani con uno scambio reciproco di competenze:
-
gli italiani hanno mostrato brevemente come si progetta e creava una collezione presso il
nostro territorio (ricerca di tendenza e mood, inspiration board, scelta tessuti, design
d’immagine, design tecnico, modellistica, prototipazione)
-
i togolesi hanno mostrato come traducono in prodotti finiti la loro cultura del vestire e
svolgeranno la loro parte produttiva coordinandosi a distanza.
La sfida del progetto consisteva nella vera e propria collaborazione, co-progettazione, co-gestione
di un medesimo processo e prodotto: non si tratta di studenti che viaggiano, si conoscono e poi
seguono ognuno un programma distinto, per quanto condiviso nelle linee, bensì si tratta di un unico
percorso fatto assieme che deve portare ad un output unico co-creato dagli allievi.
Il prodotto è stato
togolese.
esibito nell’evento finale del Centromoda Canossa e nella sfilata del Centro
Attualmente i corsi attivi nel Centro Moda sono: operatore dell’abbigliamento, tecnico
dell’abbigliamento, tecnico commerciale settore moda.

Con quali modalità?
BIRDS/The Sacred Heart Brothers si occuperà della selezione in loco delle donne per la
creazione e cucitura delle etichette con logo GreenFarmMovement per apporre sui vestiti.
Il Centro Moda di Trento si occuperà di fornire i cartamodelli da spedire in India.

L’associazione ha precedenti esperienze nel Paese in cui è localizzato l’intervento?

L’associazione ha precedenti esperienze nel settore?
Sì
No
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PARTNER LOCALE
Il partner locale sarà: BIRDS/The Sacred Heart Brothers

Tipologia? Quali finalità persegue? Quanti soci o volontari ha?
BIRDS è un organo operativo in forma di ONG interno alla congregazione The Sacred Heart
Brother, che a sua volta presenta una società operativa definita: The Sacred Heart Brother Society.
-
Vision: "Un mondo in cui tutti i suoi abitanti vivono in completa armonia con l'altro per
mantenere e beneficiare di ecosistemi equilibrati"
-
Mission: creare una piattaforma solidale per le persone di tutti i ceti sociali in modo che
siano in grado di adottare misure necessarie per garantire sostenibilità ecologica, tutela dei
diritti umani, lotta contro la povertà e giustizia sociale
-
Principi guida: BIRDS/The Sacred Heart Brothers funziona solo per il conseguimento della
sua vision, mission e obiettivi. Riconosce che è solo una parte di un movimento più grande,
pertanto cerca di stabilire legami con diversi attori per lo sviluppo di strategie solidali (dalla
comunità ad altri partners internazionali)
BIRDS attualmente lavora in 85 villaggi nel distretto rurale di Bangalore per il programma Dalit
Empowerment e in 18 distretti del Karnataka per Empowerment Tribal. La popolazione target è
composta da emarginati e svantaggiati, come i dalit, i tribali, donne sole, bambini che lavorano,
malati di AIDS, diversamente abili, e altre categorie che necessitano di immediati interventi socio
-economici sia per sopravvivenza, sia per un generale miglioramento delle condizioni di vita.

Che tipo di attività svolge?
Le attività possono essere classificate in 5 ambiti:
1 . Legittimazione delle donne
o Organizzazione delle donne nei gruppi di auto supporto
o Finanziamenti dalle banche
o Federazioni femminili
o Programmi di sensibilizzazione su leadership, diritti, salute
o Programmi di risparmio e credito
o Programmi di lavoro autonomo
o Formazione di abilità
o Leadership
2 . Sviluppo infantile
o Aiuto educativo
o Educazione supplementare per i bambini con problemi di apprendimento
o Parlamenti dei bambini
o Valori morali
o Leadership e sviluppo della personalità
o Campi estivi
3 . Salute delle comunità
o Campi medici con servizi di riferimento
o Programma di sensibilizzazione di salute e igiene
o Programmi di sensibilizzazione sul diabete, cancro, AIDS
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4 . Sviluppo delle comunità tribali
o Formazione di CBO e FRC
o Sostenere la cultura degli Adivasi, le tradizioni e gli stili di vita
o Difesa
o Diritti Asserzione
o Networking e alleanze
5. Costruzione di case

Ha precedenti esperienze nel settore? Quali?
Sì, come evidenziato nei precedenti paragrafi, BIRDS/ The Sacred Heart Brothers precedente
esperienza di formazione in ambito “bricolage”, in cui erano incluse altresì tecniche di sartoria e
ricamo. Il corso ha coinvolto 450 donne dell’area target per 3 mesi e mezzo e si è tenuto nei villaggi
di residenza dei soggetti interessati o in villaggi molto vicini e facilmente raggiungibili. Le attività
proposte riguardavano la produzione di candele, ricamo, zootecnia, oggetti decorativi, incensi.
Inoltre, attraverso l'iniziativa di BIRDS/ The Sacred Heart Brothers sono state avviati 250 gruppi di
auto-supporto femminili, 23 parlamenti di bambini, 20 gruppi giovanili, 21 circoli di contadini, 80
comitati per i diritti della foresta e 2 federazioni, quali la Karnataka Adivasi Jana Seva Sangha per
gli adivasi (“ appartenenti ai popoli tribali”) in Karnataka, e la Holmbelaku Mahila Okkutta per le
donne nell’area rurale di Bangalore.
RELAZIONE

Quando è iniziata la collaborazione? Quali sono le principali attività realizzate in
collaborazione? In che modo avvengono le comunicazioni? Con quale frequenza?
I responsabili di GreenFarmMovement Italy insieme con GreenFarmMovement India hanno
collaborato per la realizzazione di una azienda agricola e zootecnica nello stato del Tamil Nadu, con
annessi gli alloggi per studenti, ricercatori e turisti. Da quattro anni è maturata una collaborazione
che ha visto l'invio di 50 clienti ( studenti, ricercatori e turisti). Da 2012 è in fase di realizzazione il
progetto approvato e finanziato dalla provincia Mysore.
La collaborazione fra queste due organizzazioni ha al suo attivo il progetto: “programma di scambio
Co-Pensiero” realizzato con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento. Grazie a questo
progetto un docente universitario, due ricercatori ed un operatore sociale sono venuti dallʼIndia per
2 settimane a fare visita a varie realtà sociali e ed economiche trentine. Successivamente 7 Trentini
si sono recati in visita presso le strutture di GreenFarmMovement India.
GreenFarmMovement Italy e GreenFarmMovement India si comunicano costantemente per via
telefonica e tramite mail. Inoltre lo staff di GreenFarmMovement Italy visita il proprio partner
indiano approssimativamente ogni tre mesi. Le comunicazione telefoniche e tramite via telematica
sono giornaliere. Si sottolinea infine che il Presidente di GreenFarmMovement India, Br. Thomas
Kurian appartiene a The Sacred Heart Brothers.
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SOLUZIONE
PROPOSTA

Qual è l’obiettivo generale?
A partire dall’analisi dei bisogni e dei problemi sopra riportata, il progetto si propone i seguenti
obiettivi generali.
 Miglioramento del ruolo delle donne all’interno della comunità nelle aree target
 Avvio di dinamiche di sviluppo locale sostenibile che partono dalla maggiore
considerazione del ruolo femminile
 Miglioramento della cooperazione tra Trento e area target in India

Quali sono gli obiettivi specifici?
 Implementazione di attività di “self-business” femminile nelle aree target
 Riduzione (se non addirittura eliminazione) della dipendenza della sopravvivenza
delle comunità nelle aree target dalle banche e istituzioni finanziarie
 Diminuzione della dipendenza delle donne dal ruolo, posizione e guadagno degli
uomini delle comunità

Quali sono i risultati previsti delle attività?
 Alla fine del 2015 circa 150 donne delle aree target in India hanno un lavoro che
permette loro di essere autonome e contribuire all’economia familiare
 Viene avviata la vendita on line tramite apposito sito degli abiti prodotti dagli indiani
in collaborazione con ragazzi trentini

Quali sono le attività previste? Chi le realizza? In che modo e utilizzando quali
strumenti? Descrizione (1,2,3,…)
Si prevedono i seguenti Work Packages (WP) articolati in Tasks (T):
WP1: Implementazione dell’intervento progettuale da parte dei soggetti italiani (trentini)
T1.1: Definizione dei criteri di selezione dei beneficiari del progetto, interni al Centro
Moda di Trento tramite incontri di coordinamento tra GreenFarmMovement e Centro Moda di
Trento, in cui verranno considerate varie modalità di coinvolgimento degli studenti facendo
soprattutto riferimento alla sensibilità e conoscenza dei dirigenti dell’istituto relativamente
all’interesse e capacità dei ragazzi.
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Deliverable: documento in cui si esplicita la forma di selezione dei partecipanti trentini al
progetto
Soggetti coinvolti: GFM + CMT
Periodo: settembre 2014
T1.2: Organizzazione della struttura del laboratorio presso il Centro Moda di Trento che
coinvolgerà un team di studenti con il compito di produrre dei carta modelli di abiti rivolti al
mercato italiano, utilizzando però stoffa proveniente dall’India, e nello specifico dalle aree target
del presente progetto sopra menzionate. I ragazzi dovranno produrre sia dei carta modelli sia dei
prototipi di abito che verranno successivamente utilizzati come modelli dalle aziende indiane su
cui riprodurre uno stock di produzione vendibile sul mercato italiano.
T1.2.1. Scelta della tipologia e della quantità di modelli che si intendono presentare,
ricerca idea e stesura bozzetti e figurine
T1.2.2. Scelta delle stoffe
T1.2.3. Definizione del calendario e dei coordinatori interni al centro di Moda che
presiederanno il laboratorio
Deliverable: Documento contenente le specifiche del laboratorio (tempi, modalità e prodotto
finale)
Soggetti coinvolti: CMT, in coordinamento con GFM
Periodo: settembre – ottobre 2014
T1.3: Importazione materiale dall’India sul quale i ragazzi del Centro Moda di Trento
dovranno lavorare per produrre i modelli prototipo successivamente da spedire in India per la
realizzazione degli stock per la vendita.
T1.3.1. Selezione aziende indiane per l’acquisto del materiale
T1.3.2. Procedure di ordinazione del prodotto
Deliverable: Fattura dell’ordine
Soggetti coinvolti: GFM (Italia e India)
Periodo: settembre 2014 – metà ottobre 2014 circa
T1.4: Laboratorio di sartoria di 3 mesi con i ragazzi del Centro Moda di Trento
precedentemente selezionati, durante cui i ragazzi trentini avranno la possibilità di vivere
un’esperienza di cooperazione internazionale ed essere protagonisti di un’iniziativa che porterà
le loro creazioni sul mercato. Produzione di cartamodelli, prova in carta, creazione dei campioni
e realizzazione dei modelli in CAD
Deliverable: foto dei prototipi prodotti
Soggetti coinvolti: CMT + ragazzi CMT
Periodo: novembre - dicembre 2014 – gennaio 2015
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T1.5. Invio in India dei modelli preparati dai ragazzi trentini, in modo che vengano prodotti da
aziende selezionate indiane.
Deliverable: Fattura dell’ordine
Soggetti coinvolti: CMT in coordinamento con GFM
Periodo: gennaio 2014
T1.6. Missione di 3 studenti trentini del Centro Moda in India dove seguiranno la filiera della
produzione dei materiali (dal baco di cottone alla realizzazione della stoffa), visiteranno le
aziende che produrranno i vestiti di GreenFarmMovement e visiteranno i gruppi di auto
sostentamento. In questo modo, i ragazzi avranno modo di comprendere la realtà indiana, si
faranno testimoni di un’esperienza unica di scambio e avranno la possibilità di illustrare i
modelli proposti, a partire da un contesto culturale nuovo.
Deliverable: Agenda di missione
Soggetti coinvolti: ragazzi del CMT in coordinamento con GFM
Periodo: fine gennaio 2014
WP2: Implementazione dell’attività imprenditoriale in India
T2.1: Produzione dello stock di abiti da parte delle aziende indiane che utilizzando il
modello proposto dai giovani del Centro Moda di Trento e naturalmente manodopera indiana e
materia prima locale.
T2.1.1. Selezione del pool di aziende indiane, che dovranno rispettare i criteri di
sostenibilità ed eco compatibilità nella produzione. La selezione permetterà di garantire la
distribuzione di prodotti di alta qualità, non solo relativamente alla materia prima, ma
anche al processo produttivo e dettagli.
Si riportano alcuni esempi di aziende che potranno essere contattate:
-
FABINDIA
PHALADAAGRO
ALMSTRONG
SIPA
AUROMIRA
T2.1.2. Fornitura dello stock di abiti per opera delle aziende indiane
Deliverable: Lista delle aziende indiane selezionate
Soggetti coinvolti: BIRDS/The Sacred Heart Brothers + aziende indiane
Periodo: da ottobre 2014 (con l’inizio della selezione delle aziende indiane) a fine marzo 2015
T2.2: Perfezionamento degli abiti prodotti dalle aziende indiane nella fase precedente, tramite
cucitura dell’etichetta con il logo di GreenFarm da parte delle donne indiane delle aree
target beneficiarie del progetto.
Le donne riceveranno una formazione apposita.
Inoltre, sarà allestita un'unità di marketing per la distribuzione di materiali e lo stoccaggio dei
prodotti finiti. Al tal fine ci sarà la necessità di dotare le stanze con armadietti con serrature di
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sicurezza, registri per appuntare le quantità di materiali e scorte, nonché l’acquisto e
l’esportazione. Per il trasporto eventualmente verranno affittati veicoli privati.
Saranno nominati supervisori qualificati in ogni unità per fornire formazione e monitoraggio
all’ esecuzione delle attività. Tali supervisori disporranno di un diploma di sartoria/ricamo e
avranno almeno sei mesi di esperienza nel settore.
Un coordinatore comune sarà incaricato di monitorare il funzionamento complessivo del
programma e il flusso dei materiali, la loro qualità e la loro distribuzione nelle diverse unità
operative. Sarà responsabile di tutto il programma dall'inizio alla fine. Per questo ruolo saraà
selezionata una persone con un profilo molto vicino alle tematiche del sociale, un soggetto
preferibilmente con una qualifica in sociologia o che abbia già affrontato esperienze simili.
L’intera congregazione dei The Sacred Heart Brothers e i Gruppi di auto-sostentamento
contribuiranno al buon esito delle attività e alle selezioni delle dirette beneficiarie.
T2.2.1. Selezione delle donne beneficiarie del progetto tramite colloqui individuali
all’interno della comunità e questionari puntuali (su cui si rimanda ai paragrafi
successivi).
T2.2.2. Selezione dei supervisori e formatori indiani che dovranno garantire il processo e
l’output del lavoro femminile. Il supervisore sarà disponibile presso ciascuna beneficiaria
per fornire ogni tipo di informazione sull’attività richiesta.
T2.2.3. Organizzazione di 3 unità operative di donne (Hegdenagara, Doddaguppi e
Bagalur) ciascuna inclusiva di 10-15 villaggi e funzionanti come centri formativi,
operativi e distributivi. Le 3 unità saranno coordinate dall’ufficio di BIRDS a
Geddalahalli. Si prevede che ciascuna delle 3 unità sia in grado coinvolgere attivamente
50 donne, per un totale di 150 donne formate nell’attività di ricamo in un anno ( vedere
programma corso di formazione in allegato).
T2.2.4. Formazione alle donne per produzione e cucitura dei loghi
T2.2.5. Avvio e monitoraggio dell’attività implementata dalle donne. Gli abiti pronti, con
etichetta con logo GFM apposta, saranno stoccati in India e distribuiti direttamente da lì,
su ordinazione tramite il sito web che sarà attivato appositamente per la vendita on line.
Deliverables: Lista delle donne indiane selezionate
Foto dell’attività prevista in itinere
Foto dei prodotti (etichette e loghi)
Soggetti coinvolti: BIRDS/The Sacred Heart Brothers + donne indiane
Periodo: ottobre 2014 (con la selezione delle donne partecipanti al programma) a fine giugno
2015
WP3: Distribuzione del prodotto dell’attività imprenditoriale indiana
T3.1: Definizione del piano distributivo, strategia di marketing per promuovere gli abiti e
strategia dei prezzi che tenga conto degli obiettivi del progetto e che permetta di ricavare un
margine per le donne indiane che prenderanno parte al progetto.
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T3.2: Distribuzione tramite sito internet (già in fase di costruzione) su tutto il territorio
italiano, ed eventuale contatto con la rete Botteghe del Mondo.
Deliverable: Sito internet
Soggetti coinvolti: GFM
Periodo: da febbraio 2015 (con la pianificazione della distribuzione) a settembre 2015 (e
successivamente, con la distribuzione vera e propria)
WP4: Valutazione
T4.1: Questionari sottoposti alle donne e ai giovani del Centro Moda di Trento per testare
l’interesse nell’esperienza del progetto e l’utilità percepita. Verranno condotti in due momenti, a
metà e alla fine del progetto. Per quanto riguarda il monitoraggio invece, si garantisce un’attività
presieduta da GreenFarmMovement in coordinamento con BIRDS/The Sacred Heart Brother
lungo tutto il periodo di svolgimento del progetto.
Deliverable: Questionari
Soggetti coinvolti: BIRDS/The Sacred Heart Brothers + GFM
Periodo: 2 periodi, uno marzo 2015 e uno a settembre 2015
WP5: Diffusione dei risultati
T5.1: Sfilata ed evento di sensibilizzazione/fundraising aperto al pubblico in cui verranno
messi in mostra i vestiti prodotti nell’ambito del progetto. In questo modo ci sarà la possibilità di
far conoscere le attività di GreenFarmMovement e incentivare l’acquisto degli abiti.
Inoltre, GreenFarmMovement provvederà a aggiornare il proprio sito web istituzionale con
notizie e descrizione del progetto, con relativi risultati raggiunti.
Deliverable: Sfilata
Soggetti coinvolti: GFM + CMT
Periodo: agosto – settembre - ottobre 2015 (considerando l’attività del sito web istituzionale di
GreenFarmMovement e partner indiano e la realizzazione della sfilata prevista per settembre)
 Project Management (trasversale) ad opera di GreenFarmMovement.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.
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
Quando? (cronogramma)
Settembre 2014 – settembre 2015
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 Sono previsti acquisti?
La stoffa dall’India utilizzata per fare cartamodelli
 Se si, dove saranno realizzati?
In India

E’ previsto invio di personale italiano?
No
DESTINATARI

Quanti sono i destinatari diretti?
150 donne

Quanti e chi sono i destinatari indiretti?
I giovani del Centro Moda di Trento, che avranno la possibilità di prendere parte ad
un’esperienza formativa di cooperazione internazionale, e gli acquirenti dei vestiti prodotti
con marchio GreenFarmMovement, che apprezzeranno la qualità dei prodotti contribuendo
ad un’azione sostenibile.

Solo per i destinatari diretti:
Sesso DONNE
Età dai 30 anni
Caratteristiche Donne in condizioni disagiate e non impiegate, per i motivi indicati nei
primi paragrafi, che non hanno la possibilità di cercare lavoro al di fuori della comunità e
che non hanno ammortizzatori sociali, che provengono dal mondo delle miniere e vivono in
precarietà

E’ prevista una selezione dei destinatari diretti?
Sì

Se si, da chi sarà realizzata? BIRDS

Sulla base di quali criteri? In che modo e utilizzando quali strumenti?
Al fine di identificare le donne più idonee a partecipare al presente progetto verranno organizzati da
BIRDS degli incontri all’interno dei villaggi congiuntamente con i Gruppi di auto supporto, in cui
le donne della comunità verranno invitate a partecipare. Gli incontri saranno individuali e
verteranno su: fonti di reddito della famiglia, entità del reddito, membri della famiglia che
contribuiscono al reddito, il loro ruolo in queste dinamiche di finanziamento del nucleo familiare, le
loro attività per contribuire al reddito.
Verrà quindi data priorità a quelle donne che vivono maggiori e pesanti responsabilità all’interno
della famiglia, donne single, donne con redditi minimi, vedove, diversamente abili, che sono
impossibilitate (dai mariti o dai pregiudizi o cause esterne) nel recarsi fuori dal villaggio per la
ricerca di un’occupazione.
I colloqui verranno supportati altresì da un format scritto di indagine da compilare, e un application
form tramite cui registrare la volontà di prendere parte al progetto.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
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VALUTAZIONE

E’ prevista un’attività di valutazione sull’andamento e i risultati del progetto? Se si, da
chi sarà realizzata?
La valutazione del progetto sarà effettuata ogni sei mesi attraverso un questionario di
gradimento che saranno somministrati dal partner indiano, sia alle donne coinvolte nel
progetto che ai produttori partner.
Un altro strumento di valutazione sarà la quantità di merce venduta nel mercato. I criteri di
valutazione sono la soddisfazione del collaboratore e la soddisfazione del cliente. In
particolare il parametro della quantità di merce venduta permetterà la valutazione della
sostenibilità economica del progetto.

Quando?
Ogni sei mesi

Sulla base di quali criteri?
 Interesse dei beneficiari nello scopo del progetto
 Percepita utilità dello stesso
 Risultati attesi

In che modo? Utilizzando quali strumenti?
Tramite questionari e momenti di dialogo con i beneficiari
SOSTENIBILITA’

Una volta concluso il finanziamento il progetto avrà bisogno di ulteriori risorse? Se si,
chi le garantirà? Con quali risorse?
Alla conclusione del progetto è prevista la necessità di nuove risorse economiche che
saranno garantite prevalentemente dalle entrate del progetto e marginalmente dall'attività
commerciale ( invio di clienti) da GreenFarmMovement Italia.
RICADUTE LOCALI

Sono state realizzate e/o sono previste attività di sensibilizzazione della popolazione
trentina riguardo al progetto? Se si, Quali?
E’ prevista una sfilata finale, al termine del progetto, organizzata dal CMT in cui verranno
presentati i vestiti e le dinamiche di progetto.

Chi le realizzerà?
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Questo momento promozionale e divulgativo verrà organizzato da GFM con la
collaborazione del Centro Moda.

Dove?
Presso il Centro Moda di Trento, anche per valorizzare il lavoro dei ragazzi trentini
partecipanti.

Quando?
A settembre, a fine progetto, secondo cronogramma.
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COSTI
1 Euro = 80 INR
Voci
costo
Descrizione
Costo in Rupie
Costo in Euro
(1INR=0,012
5Euro)
1
INDIA
Formazione: 3 formazioni ciascuna di 3000 INR
9000,00
112,50
2
INDIA
Quota per il tutor per 3 formazioni ciascuna per 2000 INR
6000,00
75,00
3
INDIA
Salario per il coordinatore: 7000 INR per 12 mesi
84000,00
1050,00
4
INDIA
Salario di un supervisore: 7000 INR per 12 mesi
84000,00
1050,00
5
INDIA
Affitto degli spazi: 3 unità operative per 3000INR ciascuna per 12 mesi
108000,00
1350,00
6
INDIA
Acquisto della stoffa, inclusa la commissione per i Gruppi di donne: 800 INR per 700 pezzi
560000,00
7000,00
7
INDIA
Spese di trasporto: 1500 INR per 4 mesi
6000,00
75,00
8
INDIA
Spese di esportazione
36000,00
450,00
9
INDIA
Confezionamento vestiti
15000,00
187,50
10
INDIA
Fornitura dei centri operativi con materiali di supporto come armadi per riposizionare il materiale
60000,00
750,00
135000,00
1687,50
e i prodotti finiti: 20000 INR ciascuna per 3 unità operative
11
INDIA
Macchinari: 3 macchine da cucire per 20000 INR ciascuna; 3 macchine per ricamo per 25000
INR ciascuna
12
ITALIA Spese sfilata, laboratorio tessile, acquisto materiale e promozione evento in Italia
3000,00
13
ITALIA Spese gestione sito e-com
1700,00
14
ITALIA Biglietti aerei e spese di vitto e alloggio in India per 3 studenti del Centro Moda
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del 26/10/2012.
3000
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ENTRATE
Associazione
3500
Partner Locale
1000
Centro Moda
2000
Disavanzo
15000
Si prevede di produrre 700 capi di abbigliamento dal prezzo medio unitario di 45 euro.
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Il ricavo lordo complessivo:
700 X 45euro= 31.500 euro
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Il ricavo netto:
31.500 – 21.487 (da budget) = 10.013 euro
Considerando che le spese riferite alle voci 10-11-12-14 del suddetto budget non saranno presenti
nel secondo anno di attività con un risparmio pari a 8437 Euro.
Se il ricavo netto di 10013 euro verrà reinvestito per le attività dell'anno successivo con una
seconda edizione di “Fashion for Cooperation” il progetto può ritenersi sostenibile.
Modulo certificato ai sensi dell’art. 9, comma 4, della l.p. 23/1992 e approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2312 del
26/10/2012.