Ministero della Difesa ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Relazione sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni - Anno di riferimento 2013 - Presentazione La presente relazione funzionamento fornisce complessivo del un quadro sistema della consuntivo valutazione, sul della trasparenza e integrità dei controlli interni, ai sensi dell’articolo 14, comma 4, lettera a) del decreto legislativo n. 150/2009 (di seguito “decreto”). E’ stata redatta sulla base delle “Linee guida relative agli adempimenti di monitoraggio degli OIV” e della Delibera n. 23/2013 della CiVI T (ora A.N.AC.) concernente “Relazione degli OIV sul funzionamento complessivo del sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni”. Si è tenuto conto, altresì, delle indicazioni contenute nel “Rapporto individuale sull’avvio del ciclo di gestione della perf ormance per l’annualità 2013”. Nel documento, è apparso opportuno accennare agli sviluppi successivi al ciclo della perf orman ce 2013, già concretizzati nel “Piano della Perf ormance 2014-2016 e Direttiva generale per l’attività amministrativa e la gestione per l’esercizio finanziario 2014”. Per gli Enti allineamento vigilati dalla metodologico l’Amministrazione vigilante, Difesa, in è atteso materia stato di il loro controlli predisposto, progressivo interni per ragioni con di praticità e facilità di lettura, in questa stessa Relazione, un apposito paragrafo ad essi dedicato. In merito a tale ultimo aspetto, in ragione di modifiche dell’assetto organizzativo intervenute nei confronti di alcuni Enti vigilati e allo scopo di una più puntuale definizione delle modalità e procedure per l’esercizio dell’attività di valutazione e controllo, si evidenzia che è stato emanato il D.M. (Difesa) 9 settembre 2013 1, il quale ha individuato e circoscritto all’Agenzia Industrie Difesa (AID) ed alla Lega Navale Italiana (LNI) gli enti pubblici vigilati dal Ministero della Difesa che possono avvalersi, per le attività del ciclo di gestione della perf ormance dell’OIV della Difesa 2. 1 2 Ch e s ost it ui sc e e a br og a i l pr e c e de nt e D. M. ( D if es a) 1 6 ot t o br e 2 0 1 0. I n r el azi o ne ag li alt r i Ent i d i c u i a ll ’a br o gat o D. M. 1 6 ot t o br e 2 0 1 0: - d all a d at a di ent r at a in v ig or e d el D. P. R. c on cer ne nt e " R eg o la me nt o r e c ant e la pr iv at iz za zi on e d el l' ent e p u b bl ic o U n i on e na zi on al e uf f i ci ali in c o ng e d o In ragione di tale provvedimento, l’OIV Difesa è chiamato ad esercitare su tali Enti le attività di cui: − all’articolo 14, comma 4, lettera c) – per il solo ambito di conformità alle delibere dell’A.N.AC. -, lettera f) e lettera g) del decreto; − all’articolo 6, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286. Di conseguenza (proprio per la concreta attuazione del richiamato D.M. 9 settembre 2013) sono state definite, con AID e LNI, procedure e modalità operative condivise volte a monitorare il loro ciclo di gestione della perf ormance, destinate a trovare una prima completa realizzazione presente nel ciclo Relazione, ma riferito con all’E.F. un 2014, iniziale non riscontro oggetto della anche nella Relazione sulla perf ormance 2013. In relazione a quanto precede, anche i suddetti Enti hanno fornito, da parte loro, un proprio contribuito alla presente Relazione (secondo l’allegato 1 della citata Delibera CiVIT n. 23/2013), come sintetizzato nel già citato paragrafo dedicato. Infine, in ragione della rilevanza della tematica e delle significative connessioni ed integrazioni con il ciclo della perf ormance, uno specifico paragrafo è dedicato alle iniziative ed attività intraprese dal Dicastero nell’anno 2013, in materia di prevenzione della corruzione, in ottemperanza alle disposizioni recate dalla legge n. 190/2012. d 'I t al ia, l ’U N U CI “è tr asf orm a to i n as s oci az i o ne co n pe rso n al i t à g i ur idi c a di di r i tto pr iv a to , d i ril ev an z a n az i o n al e e se nz a f ini d i l u cr o”. C o me t al e, n on è pi ù s og get t a al d ecr e t o l eg is lat iv o n. 1 5 0 /2 0 0 9; - p er l ’ O NF A, c o me sa nzi o nat o an ch e d all a Ci VI T ( or a A. N . A C. ), n on t r ov a a p pli c azi o ne il d e cr e t o le gi sl at iv o n. 1 5 0 /2 0 0 9 per la c ir c o st anz a ch e n o n h a all e di p en d en ze p er s on al e c ont r at t ua liz z at o ( p ur es s en d o E nt e p u b bli c o); - l’U I TS, c on n ot a de l 2 7 ag o st o 2 0 1 3 d el pr o pr i o C on si gli o Dir et t iv o av ev a es pr e ss o a ll a Ci VI T (or a A. N. A C. ) l a de c isi o ne d i af f i d ar s i a ll’ OI V de l C O NI , r ic ev en d o ne il n u ll a o st a. Indice A. Perf ormance organizzativa ……………………………………… pag. 1 B. Perf ormance individuale.………………………………………… pag. 4 C. Processo di attuazione del ciclo della perf ormance ……. pag. 6 D. Infrastruttura di supporto: sistemi informativi e informatici ………………………………………………………… pag. 8 E. Sistemi informativi a supporto dell’attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e rispetto degli obblighi di pubblicazione …………………. pag. 11 F. Definizione e gestione degli standard di qualità ……….. pag. 13 G. Utilizzo dei risultati del sistema di misurazione e valutazione ………………………………………………………… pag. 14 H. Descrizione delle modalità del monitoraggio dell’OIV … pag. 15 I. Impostazione sistematica per la prevenzione della corruzione …………………………………………………………. pag. 15 L. Enti vigilati dalla Difesa ……………………………………… pag. 17 A. Performance organizzativa Il presente paragrafo fornisce una valutazione complessiva sull’intero processo relativo alla perf ormance organizzativa con riferimento alla fase di definizione degli obiettivi, alla misurazione in corso d’anno e alla valutazione finale dei risultati. In termini di programmazione, la definizione e declinazione degli obiettivi da perseguire e la determinazione della ripartizione delle risorse finanziarie sono stabilite dal Vertice militare, che per tale attività assume a riferimento le linee guida strategiche indicate dal Vertice politico-amministrativo del Dicastero attraverso l’”Atto d’indirizzo” 1. I conseguenti processi, finalizzati alla definizione dell’intera filiera strategica, vedono il coinvolgimento degli attori istituzionali che, di concerto con lo Stato Maggiore della Difesa e con l’OIV, sviluppano l’albero della perf or mance, che esprime il cascading degli obiettivi. Gli indicatori associati agli obiettivi si caratterizzano per i requisiti di “misurabilità in termini chiari e precisi” e “correlazione alla quantità e qualità delle risorse disponibili” chiaramente sintetizzati nella definizione dei valori targe t. In progressione crescente, gli indicatori degli obiettivi sono derivati per aggregazione degli indicatori del controllo di gestione. Questa impostazione assicura attendibilità e analiticità dei risultati profferti dagli multidimensionale indicatori della stessi. “Prontezza Ad esempio, operativa” che l’indicatore misura la principale missione istituzionale delle Forze Armate, e quindi del Dicastero, non solo valorizza la media ponderata dei diversi parametri che compongono l’indicatore, ma espone una misura di sintesi che è rappresentativa anche della struttura territoriale del Dicastero. Infatti, con l’indicatore standardizzato della “prontezza operativa” nel 2013 sono state rilevate 244 unità organizzative, corrispondenti a 1 L’ at t o di in dir i zz o, ch e c o st it ui sc e l’ im p u ls o d el pr o c e di me nt o di pr ogr a mm az i on e st r at e gi ca, i n di ca, t r a l’ alt r o, le “ pr i or it à p olit ic he ” d ell ’ am mi ni st r a zi on e d all e q ua li di s ce n d o no le “f i li er e st r at e gi ch e”. 1 circa 113.000 unità di personale, distribuite sull’intero territorio nazionale (reggimenti, unità navali, stormi, ecc.). In tal modo i dati di sintesi, resi pubblici, sono assolutamente coerenti con gli stessi dati dettagliati e analitici usati dal Dicastero per l’attività interna di benchmarking e per le valutazioni comparative di efficacia ed efficienza delle singole Unità Organizzative Elementari, dati che per la loro evidente sensibilità non possono essere divulgati. L’integrazione tra il ciclo della perf ormance-controllo strategico ed il controllo di gestione è sempre più estesa: nell’E.F. 2012 è iniziata con gli indicatori standardizzati di “Prontezza operativa” e di “Volume di formazione”; è proseguita nel 2013 con gli indicatori di “perf ormance dell’attività contrattuale centrale”, sia dell’Area Tecnico/Amministrativa, sia di quella Tecnico/Operativa; nell’E.F. 2014 sono stati introdotti indicatori di diverse attività di Supporto Logistico allo Strumento Militare (supporto manutentivo dei mezzi, gestione delle scorte infrastrutturale, e ecc.), corrispondenti Unità dotazioni, che quindi supporto rilevano sanitario, le organizzative territoriali; supporto perf ormance delle per l’E.F. 2015 si prevede di completare l’integrazione, per aggregazione, del controllo di gestione nel controllo strategico. Sempre in un’ottica di integrazione e con riferimento al requisito metodologico della quantità/qualità delle correlazione risorse tra obiettivi disponibili, il individuati bilanciamento e tra missioni del Dicastero e vincoli finanziari si riflette nello sviluppo contestuale e interconnesso della declinazione delle attività gestionali (filiera strategica) con i volumi di risorse finanziarie necessarie per la loro realizzazione (formazione del bilancio), che ha piena espressione nelle Note Integrative 2. Attesa la totale corrispondenza tra obiettivi/indicatori di primo livello nel ciclo della perf ormance organizzativa e nelle Note Integrative, si evidenziano due aspetti particolarmente significativi: 2 I n t ut t e l e l or o v er s i on i: a D is eg n o di Le gge d i Bil an ci o, a Le gge d i Bil an ci o, a l Ren d ic o nt o Ge ner al e d ell o St at o. 2 − l’esplicitazione dei valori targe t degli indicatori per i tre E.F. del ciclo di programmazione (stante la valenza triennale delle Note Integrative); − la correlazione tra risorse assegnate e obiettivi correlati, che si riflette nella possibilità di rimodulare i target, E.F. durante, in caso di variazioni del volume di risorse oltre il 10% in valore assoluto calcolato a livello di obiettivo strategico. Nelle Note Integrative, inoltre, gli indicatori degli obiettivi di I livello sono corredati di descrizioni che li rendono più comprensibili anche a persone esterne al Dicastero 3, mentre le schede anagrafiche, conformi alla Delibera CiVIT n. 89/2010 ed elaborate per tutti gli indicatori del Piano della perf or mance completano le descrizioni, necessariamente sintetiche, presenti nel Piano stesso 4. Completano il quadro del sistema di gestione della perf ormance organizzativa taluni aspetti metodologici, sviluppati nel corso del 2013, che hanno trovato compiuta attuazione iniziale nel Piano della perf ormance 2014. Ci si riferisce in particolare a: − elaborazione, nell’ambito della Priorità Politica “Razionalizzazione organizzativa e miglioramento dei processi”, di uno specific o Obiettivo Strategico “Assicurare l'attuazione degli adempimenti in tema di pari opportunità/benessere organizzativo, di qualità dei servizi, di trasparenza ed integrità e di prevenzione della corruzione”, che sintetizza lo stato di programmazione, gestione e rendicontazione delle attività in parola, anche valorizzando i distinti contributi delle articolazioni organizzative referenti; − quantificazione delle risorse umane associate a tutti gli obiettivi strategici; tale valorizzazione è particolarmente significativa per 3 U lt er i or i d es cr i zi on i d eg li in di c at or i a liv ell o di “ pr ogr am mi d i s pe s a” , s ost an zi al me nt e c oi nci d ent i c o n gli O bi et t iv i di I liv e ll o s o no di s p o ni bil i n e l “R a p p or t o s ul la s p e sa d ell e A m min ist r azi o ni c ent r ali d ell o St at o 2 0 1 2 ” d e l ME F/ R GS -ht t p: / /w w w . r gs. m ef . g ov . it / VE RSI O N E-I / P u b b li ca zi on i/ An al is i_ e_ v al ut a zi on e_ d ell a_ S p es a/I n d ic at or i - d ei - p r ogr a mm i/i n de x. ht m l. 4 A par t ir e d all ’E. F. 2 0 1 2, t ut t i gli i n di ca t or i pr es ent i nel la f i l ier a st r at e gi ca s o n o d ot at i d i “ sc he d a a nagr af i c a” e di s ch e da “t e st d el la f at t ib ilit à inf or mat iv a d ell ’i n di cat or e ” ( D eli b er a C iVI T n. 8 9 / 2 0 1 0 – di m en si on e c om pl i an ce ). 3 quegli obiettivi, consistenti essenzialmente in attività di elaborazione organizzativa e di policy, ai quali non sono associate risorse “finanziarie” 5. B. Performance individuale Il processo di assegnazione degli obiettivi è coerente con la Direttiva “Sistema di misurazione e valutazione della perf ormance individuale del personale civile del Ministero della Difesa”; le procedure di programmazione degli obiettivi individuali e dei relativi indicatori di valutazione della perf ormance del personale dirigenziale, di livello generale e non, sono state attivate secondo la tempistica stabilita nella Direttiva stessa. In particolare, gli obiettivi specifici sono all’incarico, dedotti dal risultati coerenti e aderenti rispetto: − agli obiettivi generali connessi corrispondente decreto di conferimento dello stesso; − ai provvedimenti ordinativi della struttura organizzativa, cui ciascun dirigente è preposto; − alle disposizioni di natura organizzativa/funzionale adottati, anche successivamente, dall’Amministrazione Difesa. Il procedimento di valutazione dei dirigenti di II fascia, si è concluso in aderenza alle tempistiche e procedure previste nella citata Direttiva. Come già rilevato nei due precedenti E.F., risulta disatteso il principio di differenziazione dei punteggi (il massimo punteggio è stato assegnato a 89 dirigenti non generali su 100 6). Il procedimento di valutazione dei dirigenti generali e assimilati è in itinere al momento di finalizzare la presente Relazione (si fa riserva di aggiornare il documento al termine del procedimento). 5 N on s on o a ss o ci at e p er n on r en d er n e i n ut i lm ent e on er o s o il m onit or ag gi o, i n q ua nt o n on v i s on o U nit à Or g an izz at iv e (U . O. ) es cl usiv am e nt e de d ic at e a t a li o bi et t iv i. L e r is or s e s on o i nt er a me nt e all o c at e a l “ ser v i zi o ” ( o “ pr ogr am m a o p er at iv o ” se c on d o il Pi an o d el la pe rf orman c e) pr ev al ent e p er le st e s se U . O. . 6 Se c on d o l a r i p ar t i zi on e d el Di c ast er o i n m acr o - are e, i l m a ss im o p u nt e ggi o è st at o at t r i b u it o: n e ll’ ar ea G a bi net t o a 9 d ir ig ent i s u 9; nel l’ ar ea G i ust izi a Mi lit ar e a 5 s u 5; n el l’ ar ea t e cni c o/ o p er at iv a a 9 s u 1 0; n ell ’ ar e a t ec ni c o/ am mi ni st r at iv a a 6 6 s u 7 6. 4 L’attribuzione dei momento eminentemente più valutazione, punteggi, appare quindi, che costituisce meritocratico almeno per i potenzialmente il procedimento di del dirigenti di II fascia (procedura già completata) non in linea sia con quanto disposto nella citata Direttiva, sia con il decreto legislativo n. 150/2009, sia con la legge n. 135/2012 7, che vede nella differenziazione delle valutazioni effettuate in relazione all’effettivo merito del valutato (anche ai fini del riconoscimento dei sistemi premianti), uno dei suoi principi cardine. Nel corso del 2013 non sono intervenute sostanziali variazioni nell’effettivo funzionamento del sistema di valutazione. Le Autorità valutatrici si sono avvalse, per il solo personale dirigenziale con incarico di livello generale, del sistema informativo di monitoraggio predisposto dall’OIV in ambito Difesa, in cui sono ricompresi tutti i programmi operativi dei dirigenti generali civili. Per il restante personale dirigente, così come per il 2012, si è fatto rinvio alle fasce di punteggio del precedente sistema di valutazione del Ministero della Difesa (Direttiva del 30 aprile 2008), anche ai fini dell’erogazione della retribuzione di risultato, salve successive rideterminazioni. Per il personale non dirigenziale non si è proceduto, in quanto il relativo sistema di perf ormance individuale è sospeso con direttiva 8 dell’Autorità politica pro te mpore. In relazione a quanto precede, così come rappresentato anche nell a relazione sul 2012, l’OIV Difesa ritiene di non poter valutare l’adeguatezza della metodologia per la misurazione della perf ormance individuale. Tuttavia, in senso positivo, si evidenzia: − l’approvazione da parte del Sig. Ministro, in data 16 aprile 2014, del nuovo sistema di misurazione e valutazione della perf ormanc e individuale del personale dirigente civile, attualizzato al decreto 7 Di c onv er s i on e de l d ecr et o all ’ ar t i c ol o 5, c om m a 1 1. 8 C o m uni c azi o ne de l G a bin et t o D if e s a nr . A P C / 5 0 0 5 6 5 i n d at a 1 6 f e b br ai o 2 0 1 2, a f ir ma d el S ot t os egr et ar i o de le gat o Dr . G ian l uig i Ma gr i. l eg ge n. 5 9 5/ 2 0 1 2, c on p a r t ic ol ar e r ig u ar d o legge n. 95/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135/2012, e alle più recenti normative in materia di trasparenza e anticorruzione; − l’apertura di un tavolo per la revisione del sistema di perf ormance individuale del personale non dirigenziale che, come detto, risulta sospeso. Per completezza, non risultano essere state avviate procedure di conciliazione, né adottati processi formali o piani di miglioramento individuali. Infine, non è stato ancora possibile attivare la prima rilevazione sul personale dipendente finalizzata a misurare il livello di benessere organizzativo 9, il grado di condivisione del sistema di valutazione e la valutazione del proprio superiore gerarchico, il grado di condivisione del legame tra la valutazione e i sistemi premiali. Si presume di svolgere la prima rilevazione entro il periodo maggio/giugno 2014, in modo da poter dare conto dei risultati nell’ambito della Relazione della perf ormance 2013. C. Processo di attuazione del ciclo della performance Il processo di funzionamento del Sistema di valutazione si è mostrato adeguato in tutte le sue fasi, anche grazie all’articolato intervento dei molteplici Elementi di Organizzazione coinvolti, secondo le precipue competenze, attribuzioni e responsabilità. In particolare: − il Vertice politico-amministrativo (avvalendosi degli Uffici di diretta collaborazione) ha definito la vis ion organizzativa, le strategie e le Priorità Politiche e, a valle del processo di programmazione, attribuito le risorse finanziarie per la gestione amministrativa e la realizzazione degli obiettivi programmati; 9 L’ a p pli c at iv o Q A M M, sv il u p p at o i n ho u s e d al l’ OI V Dif e sa ne l c or s o d el 2 0 1 2, no n è p oi st at o i m pl e me nt at o, in q u a nt o l a c om p le s sit à di div ulg az i on e d el q ue st i o nar i o at t r av e r s o l a r et e I nt r a n et d ell a D if es a n e i m p e div a l a dif f u si o ne v er s o gl i Ent i p i ù p er if er i ci. Ci s i è or i ent at i q uin d i a ll ’ af f i d am ent o d ell a r ilev azi o ne de i d a t i a d un a Dit t a s p ec if i ca m ent e q ualif ic at a, p er l a s om mi ni st r a zi on e d e l q u est i on ar i o v i a I n t er n et . 6 − il Vertice strategico-militare (Capo di SMD avvalendosi dello Stato Maggiore della Difesa e delle altre articolazioni di Vertice) ha contribuito a: definire il contesto nel quale il Dicastero è chiamato ad operare e gli obiettivi che materializzano il cosiddetto “albero della perf ormance”; predisporre le schede anagrafiche degli indicatori per la misurazione del grado di raggiungimento degli obiettivi; garantire – in stretta collaborazione con l’OIV – il raccordo tra controllo di gestione e controllo strategico; − i Dirigenti del Dicastero (militari e civili) in posizione di “valutatori” e “validatori” hanno contribuito alla definizione e assegnazione degli obiettivi e dei relativi indicatori di misurazione dei Dirigenti civili della Difesa; − l’OIV, ha verificato la coerenza degli obiettivi elaborati con le Priorità Politiche dettate dal Ministro; − la Struttura Tecnica Permanente (STP) dell’OIV ha definito le modalità di verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi attraverso le attività di monitoraggio. Relativamente alla Struttura Tecnica Permanente (per la quale sono riportate nel prospetto analitico in allegato 1, sezione C le risorse umane e finanziarie assegnate, nonché le competenze professionali) si conferma l’adeguatezza ed efficacia delle vigenti norme ordinative 10, anche ai fini dell’indipendenza di operato dell’OIV. 10 De cr et o d el Pr e si d ent e d el la R e p u b b li ca 1 1 m ar z o 20 1 1, n. 6 5 c o nc er n ent e “R eg ol a me nt o r e c ant e r i or g an izz az i on e d egl i uf f i ci di dir et t a c oll a b or azi o ne d el Mi ni st r o d ell a d if e s a e di s ci pl in a d ell ’ O r gan is m o in di p en d e nt e d i v a l ut a zi on e d ell a p erf orm an ce, a nor m a d el l’ ar t . 1 4 d el de cr et o l egi sl at iv o 2 7 ot t o br e 2 0 0 9, n. 1 5 0 ” ch e h a in t r o d ot t o m o dif i ch e al T est o U ni c o dell a di s p o siz i oni r eg ol a me nt ar i in m a t er i a di or di na m ent o mi lit ar e di c u i al D. P. R. 1 5 m ar z o 2 0 1 0, n. 9 0. I n p ar t i c ol ar e, l ’ar t 2 1 c o sì c o me n ov el lat o pr ev e d e: - al c o mm a 6, l ’i st it u zi on e de ll ’U f f i ci o di s u p p or t o e l a s ua ar t i c ol azi o ne i n d u e R e par t i e t r e S ezi o ni, di c ui u na d e di cat a al s u p p or t o inf or m at i c o. L a di s ci pl in a d el l’ or ga nizz az i on e int er n a d ell ’U f f ic i o è d ev o l ut a a d a p p os it a d et er mi na zi on e d el P r es i de nt e d el l’ OI V; - al c o m ma 7 l a n om i na de l Re s p on s a bil e de ll ’U f f i ci o di s u p p or t o c o n d e cr et o d el Mi ni st r o de ll a Di f es a s u de si gn azi o ne d el Pr es i de nt e d el l’ OI V; - al c o m ma 8, l ’ as s e gna zi on e all ’U f f i ci o di s u p p or t o d i un co nt in g ent e d i p er s o na le n on s u per ior e a 1 4 unit à. 7 Inoltre, all’interno competenze per della STP garantire risiedono compiuto adeguate capacità sostegno alle e attività dell’Organismo 11 tese a promuovere, all’interno del Dicastero, il pieno accoglimento dei principi enunciati nel decreto e l’aderenza alle delibere dell’A.N.AC.. Alla Struttura, anche per il ruolo propositivo finora svolto quale promotore e artefice dello sviluppo del Sistema, è riconosciuto un elevato grado di autorevolezza nel Dicastero, reso evidente dal totale coinvolgimento nella definizione degli elementi che confluiscono nel “Piano della Perf ormance e Direttiva Generale per l’attività amministrativa e la gestione”. L’attuale bilanciamento di competenze professionali nella STP include, oltre a quelle di natura amministrativa e giuridica, anche quelle operative ed informatiche. Tale composizione ha consentito di sviluppare, dal punto di vista concettuale, e realizzare, dal punto di vista informatico, gli strumenti che il Dicastero impiega per la gestione del Ciclo della perf ormance. D. Infrastruttura di supporto: sistemi informativi e informatici In relazione all’evoluzione normativa riguardante i controlli interni e la misurazione della perf ormance organizzativa, il Dicastero si è dotato, nel tempo, di diversi sistemi di controllo di gestione (SIV1, SIV2 12) e controllo strategico (SPS, PIBOs Programmazione strategica, PIBOs Monitoraggio strategico, PI BOs Budget, PIBOs Nota integrativa al Rendiconto 13) in grado di soddisfare le varie peculiari esigenze. 11 A p ar t ir e d al 3 0 a pr il e 2 0 1 3 è st at a m o dif ic at a in s e ns o m o n ocr at i c o la c onf i g ur a zi on e d ell ’ Or g an is m o, i n pr e c e d enz a c oll eg ia le. 12 I l Sist em a I nf or mat i v o d i V er t i c e – 1 ^ f a se ( SI V 1) è un a pr oc e d ur a i nf or mat i c a p er i l c o nt r oll o de ll a s pe s a de gli Ent i c ent r ali att a a f or ma l izz ar e e ge st ir e il bi la nc i o d ell a Dif es a . I l S ist e ma I nf or m a t iv o d i V er t i ce – 2 ^ f as e (SI V 2) è u n a pr o ce d ur a i nf or m at i ca p er il s u p p or t o d ell a c ont a bil it à e c on o mi c o -a na lit i c a, d el c ont r ol l o di g e st i on e e de l c o nt r oll o d ell a s pes a f in an zi ar i a. 13 I l Sist em a di pr o gr a mm az i on e d el la sp e sa ( S PS) c on s ent e ag li Or g ani Pr ogr a mm at or i de ll a D if e s a, ai v ar i l iv el l i di r e s pon sa b ilit à e s ec o n d o i v in c oli d ef in it i d al l o St at o M agg i or e de ll a Dif e s a, di “ g over n ar e e sv il u p par e ”, i n t ut t e le s u e f a si, l ’int er o pr o ce s s o d i pr ogr a m ma zi on e de ll o st at o di pr ev is i on e d ell a s pe s a. A pr o c es s o u lt im at o è i n gr a d o d i r iv er s ar e a ut o m at i ca m ent e i dat i in es s o c ont en ut i s ul m o d ul o “ pr o gr am ma zi on e ” de ll ’a p p li cat iv o PI B O s. I l Pr o ce s s o int egr at o bi la nc i o o b iet t iv i s t r at e gi ci ( PI B Os ) - pr ogr am m azi o n e 8 Nell’ambito dei suddetti sistemi gestionali, il SIV1 rileva i movimenti programmatico-finanziari relativi al flusso discendente per la spesa accentrata e decentrata in contabilità ordinaria e decentrata in contabilità speciale. Tale sistema garantisce sincronismo, coerenza e conformità tra la programmazione/controllo programmazione/gestione finanziaria strategico attraverso e la l’inserimento dei codici della filiera degli obiettivi sui singoli provvedimenti 14 utilizzati per assegnare i finanziamenti agli Enti preposti al loro impiego amministrativo; ciò consente l’associazione delle poste finanziarie ai pertinenti obiettivi di riferimento e la loro tracciabilità fino al perfezionamento dell’impegno di spesa. Il SIV2 supporta Dicastero, come il Controllo contestualmente regolata dal vigente alla di Gestione (CdG) Contabilità “Manuale dei accentrato Economica Principi e del Analitica, delle Regole Contabili” del MEF. La struttura logica è organizzata per: − unità organizzative (responsabilità – struttura ordinativa) 15; − costi sostenuti (natura dei costi – Piano dei Conti); − finalità perseguite (scopo dell’attività – Piano dei Servizi). In tal modo il CdG, quale strumento di controllo direzionale, si integra perfettamente nel processo iterativo di programmazione economico-finanziaria e del bilancio del Dicastero. st r at eg ic a - c o n se nt e d i sv il u p p ar e, in r el azi o ne all e Pr i or it à P olit ic he def init e d al M ini st r o, i l di s c en d ent e pi an o de gli o bi et t iv i ( al b er o de ll a p erf orm an ce ) e d in di cat or i, in f or m a int e gr at a c on l’ a p p lic at iv o S PS. I l PI B O s - m on it or a ggi o st r at eg ic o - c on s en t e d i ag gi or n ar e, r i lev ar e e r a ppr es ent ar e l e v ar i az i on i af f er ent i gl i “ el e me nt i di m onit or ag gi o ” de ll a f ilier a de gli o bi et t iv i, ov v er o in di cat or i, r i s or se f ina nzi ar i e (st an zi at o, st anz iat o a ggi or nat o, im p eg nat o ) as s o ci at e a d o gni sin g ol o Pr ogr am m a O per at iv o ( P O). I l PI B Os B u d ge t: c on se nt e, s ull a b a s e d ei dat i di b u d ge t f or nit i all a R GS da i Ce nt r i di c o st o d ell a D if e s a, d i c or r el ar e t a li dat i c on l e st r ut t ur e d e p ut at e all a r e ali zz azi o ne di ci a sc u n pr ogr a m ma o p er at iv o, c i ò s ia in f a s e di f or m azi o n e de l b u d ge t si a di r ilev azi o ne. I l PI B O s - N ot a int egr at iv a a l Re n di c ont o c on s en t e, s u ll a ba s e d ei d at i d i c on s unt iv o r ic ev ut i, t r am it e f l u s s o, d all a R GS, di c or r el ar e t a li d at i c on ci as c un P O, p er met t en d o u na v al ut a zi on e de i r is u lt at i c o ns eg uit i a ll a l uc e d ell e r i s or se f in anz ia r ie c om p le s siv a m ent e a ll o cat e n el l’ EF s u gli st e s si. 14 15 I n am b it o Dif es a, d e f init i c o me m o d ell i “ B ” o “ C”. La st r ut t ur a p er r e s p on sa b ilit à è c or r el at a al la st r ut t ur a g e r ar c hi ca (c ent r al e e p er if er i ca ) de ll a Dif e sa. 9 Infatti, come già evidenziato, le metriche e gli indicatori sviluppati nell’ambito struttura del CdG degli sono stati progressivamente indicatori della Programmazione inglobati nella Strategica per obiettivi 16, alimentando sempre più estesamente di anno in anno gli indicatori associati alle Note Integrative. Questo orientamento rende omogenee e confrontabili le rilevazioni del monitoraggio strategico e concorre alla semplificazione ed attendibilità dell’impianto generale di misurazione della perf ormance. Inoltre, le misure quantitative e qualitative dell’output prodotto, assicurata dagli indicatori del CdG, sono funzionali all’analisi dei risultati conseguiti dalle Unità Organizzative (periferiche e centrali) e, quindi, in fase di consuntivazione, alla valorizzazione delle esperienze maturate con la conseguente rilevazione delle criticità e dei punti di forza della filiera programmatica. Il f eedback garantito dagli indicatori del CdG appare pertanto l’incip it del processo di revisione di quanto pianificato con il ciclo di programmazione economico-finanziaria successivo. Pertanto, il CdG supporta l’orientamento strategico e le conseguenti scelte operative secondo un processo “circolare” ed “iterativo”. Nel 2013, la Difesa ha attuato una profonda revisione del Piano dei Servizi, finalizzata a migliorare l’integrazione del CdG con gli altri sistemi di misurazione, valutazione e controllo interno. Conseguentemente, il vigente Piano dei Servizi é: − pienamente coerente con gli sviluppi della struttura del bilancio (attività dei NAVS e individuazione delle “azioni”, di cui rispettivamente agli art. 39 e 40 della legge n. 196/2009); − allineato con le “attività” della Relazione al Conto Annuale (di cui al Titolo V del decreto legislativo n. 165/2001). In linea con la suaccennata razionalizzazione, sono in fase di completamento concettuale gli ulteriori sviluppi che si intendono implementare (anche informaticamente) fin dal ciclo della perf ormance 16 Cf r . pr ec e d ent e par agr af o A “ Pe rf orm anc e or ga niz zat iv a ”. 10 per l’E.F. 2015, revisionando la struttura del bilancio finanziario e quella della programmazione strategica in modo da: − completare la corrispondenza univoca di ciascun programma di spesa con un solo Centro di Responsabilità; − aggiornare l’albero della perf ormance in modo che ciascun Obiettivo di I livello (c/d Obiettivi Strategici – OBS) sia alimentato da un solo programma di spesa del bilancio finanziario. E. Sistemi informativi a supporto dell’attuazione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e rispetto degli obblighi di pubblicazione Nel corso del 2013, alla riconfigurazione dell’area web “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale della Difesa è seguita una graduale implementazione dei sistemi informativi ed informatici per l’archiviazione, la pubblicazione e la trasmissione dei dati, sebbene, talvolta, si sia reso necessario attingere ad archivi cartacei. Il modello organizzativo di raccolta ed edizione dei dati prevede che ogni Unità Organizzativa (U.O.) interessata individui un dirigente responsabile della immissione, pubblicazione ed aggiornamento dei dati di pertinenza e comunichi al Responsabile per la trasparenza (di seguito, Responsabile) quest’ultimo, sezione l’elenco dei nominativi degli operatori; a cura del Responsabile stesso, viene trasmesso alla Internet dell’Ufficio pubblica informazione dello Stato Maggiore della Difesa, per le previste attività di configurazione ed assegnazione delle credenziali di accesso. La modalità procedurale attraverso la quale viene effettuata la pubblicazione dei dati è quella della “redaz ione dis tribuita”, in virtù della quale all’interno di ogni U.O. della Difesa è attivato un gruppo di operatori. Tali operatori agiscono come autori di contenuti di un’area specifica del portale secondo differenti livelli di responsabilità, favorendo, in tal modo, le procedure di verifica e 11 controllo dei dati/atti/documenti pubblicati (editor, author e moderator). Ciascun dirigente responsabile della pubblicazione e dell’aggiornamento dei dati stessi, anche tramite i propri operatori, provvede, per la parte di competenza, all’inserimento diretto dei dati sul sito Internet istituzionale – area “Amministrazione trasparente” – previa approvazione da parte dell’Ufficio pubblica informazione dello Stato Maggiore della Difesa. Relativamente al monitoraggio delle informazioni immesse e dell’ottemperanza alla normativa di riferimento ed alle disposizioni dell’A.N.AC. e del Responsabile, questo è assicurato dalla suddetta rete di dirigenti responsabili, mentre il monitoraggio del sito volto alla verifica della regolarità e della tempestività dei flussi informativi è effettuato con cadenza trimestrale dal Responsabile. A tal fine quest’ultimo controlla la qualità e la “fruibilità” dei dati da intendersi in termini di completezza, aggiornamento e pubblicazione in formato aperto e relaziona sulle attività svolte, con referto scritto, inviato al competente Ufficio di diretta collaborazione ed all’OIV. Con riferimento alla rilevazione degli accessi all’area web “Amministrazione trasparente”, ne è stato acquisito il numero su base annuale finalizzato alla successiva pubblicazione sul sito Internet istituzionale nella sotto-sezione “Altri contenuti”, rendendo altresì possibile determinare la provenienza per aree geografiche dei visitatori della predetta area web. Invece, non è risultato ancora possibile verificare il livello di qualità delle informazioni pubblicate percepito dagli utenti del sito e raccogliere segnalazioni, suggerimenti e proposte per il miglioramento della sezione. E’ da evidenziare, dall’A.N.AC. con infine, come le delibere n. le specifiche 65 e 66 del indicazioni fornite 2013 con riguardo rispettivamente agli obblighi di pubblicazione degli organi di indirizzo politico ed all’applicazione del regime sanzionatorio, sono state recepite dall’Amministrazione nella fase preparatoria e propedeutica alla redazione dell’Aggiornamento 2014-2016 del Programma triennale 12 per la trasparenza e l’integrità del Dicastero, ispirato nell’articolazione e nei contenuti alle disposizioni recate dal decreto legislativo n. 33/2013 (“Riordino della disc ipl ina riguardante gli obbl ighi di pubblic ità, trasp arenza e dif f usione di inf ormaz ioni da parte delle pubbliche amminis tr az ioni”), nonché alle linee guida contenute nella delibera dell’A.N.AC. n. 50/2013, ed opportunamente adeguate alla specifica configurazione della Difesa. Anche se verificatosi all’inizio del 2014, si ritiene significativo segnalare, per completezza, che con D.M. (Difesa) 4 marzo 2014 l’incarico di Responsabile della trasparenza è stato attribuito al Responsabile per la prevenzione della corruzione, favorendo l’ulteriore sinergia tra i due ambiti strettamente correlati. F. Definizione e gestione degli standard di qualità Al fine di dare attuazione alle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. dell’A.N.AC. (“Linee qual ità”), 198/2009 ed guida alla per l’Amministrazione connessa la ha delibera def iniz ione adottato e n. degli 88/2010 s tandard pubblicato sul di sito istituzionale del Ministero il D.M. (Difesa) 19 ottobre 2011 recante una prima tranches di servizi e relativi standard qualitativi. L’elencazione, seppur apparentemente riduttiva rispetto all’attività dell’Amministrazione Difesa, è stata ritenuta, in realtà, indicativa delle tipologie esistenti, tenuto conto che la missione dell’A.D. esplica i propri effetti a vantaggio della collettività in senso indifferenziato e solo marginalmente si presta alla concretizzazione in servizi all’utenza accessibili a domanda individuale. Premesso quanto sopra, nel corso del 2013 è stata condotta un’attività volta alla revisione dell’elencazione contenuta nel citato D.M. al termine della quale tuttavia il quadro generale è risultato sostanzialmente invariato. Pertanto, nel corso del 2014, ed in prosieguo nei successivi esercizi finanziari, dovranno essere svolte una serie di attività, già formalmente auspicate, le cui risultanze, ad avviso di questo OIV, dovranno necessariamente condurre, in ultima 13 analisi, all’approvazione di un nuovo D.M. che consolida, aggiorna e sostituisce quello vigente (attività prevista nella Programmazione Strategica 2014) 17. Nel periodo di riferimento, gli strumenti di monitoraggio e di misurazione del grado di soddisfazione dei destinatari dei servizi non sono stati oggetto di specifiche iniziative di revisione. Gli organi preposti alla gestione dei reclami non sono stati attivati per episodi significativi e, dunque, non si è ritenuta costo-efficace l’implementazione di ulteriori misure organizzative, considerata la perdurante assenza di istanze risarcitorie o di cl ass action. G. Utilizzo dei risultati del sistema di misurazione e valutazione Come già espresso nella precedente relazione, l’effettivo utilizzo dei risultati del sistema di valutazione e misurazione trova concreta risposta nella metodologia adottata in seno al Dicastero che prevede una stretta correlazione tra le diverse fasi in cui si sviluppa e articola il controllo strategico costituendo, nel suo complesso, un sistema circolare ed iterativo in cui la fase di programmazione, gestione e rendicontazione interagiscono attraverso un continuo processo osmotico e di f eed-back. Ciò ha assicurato, nel tempo, il trasferimento e la valorizzazione delle esperienze maturate in ciascuna fase sulle altre e quindi sostenuto il processo evolutivo e migliorativo del sistema stesso. E’ a tale ottica di “concorso” ad un più generale processo che devono essere quindi necessariamente ricondotte le indicazioni emerse in fase di monitoraggio strategico che hanno contribuito, nel tempo, a: − affinare la filiera strategica assicurandone una sempre maggiore coerenza con l’Atto di indirizzo; − migliorare la correlazione tra complessità delle attività (risposta alla molteplicità di input) e livello ordinativo responsabile della loro esecuzione (risposta alle esigenze organizzative); 17 Cf r . p ag. 5 0 d el “ Pi an o d ell a P er f or m an ce 2 0 1 4 - 2 01 6 ”. 14 − meglio caratterizzare le attività condotte in seno al Dicastero, sia estendendo il controllo su un sempre maggiore numero di attività, sia perfezionando gli indicatori di perf ormance, e aggiornando di conseguenza le schede anagrafiche degli stessi; − pervenire ad una allocazione di risorse finanziarie su ciascun obiettivo maggiormente coerente con esigenze di razionalizzazione delle stesse; − individuare e mettere a sistema “serie storiche” di nuovi e più significativi indicatori, volte a definire costi unitari e fabbisogni standard, i previsti livelli di output dei servizi istituzionali; − definire, per ciascun obiettivo, valori target realistici e al contempo sfidanti, aggiornati in base ai dati consuntivi raccolti. H. Descrizione delle modalità del monitoraggio dell’OIV La prima e principale modalità si sviluppa secondo le aggiornate procedure descritte nei precedenti paragrafi “A” e “C”. Sussiste, inoltre, una seconda modalità che si sviluppa sulla base delle disposizioni impartite dall’Autorità politica e compatibilmente con le risorse a disposizione, attraverso un mirato piano di controlli “monotematici” su specifici profili di criticità. Il suddetto piano è stato opportunamente complessivo della bilanciato “sistematica dell’organizzazione, onde non dei ed armonizzato, controlli” tralasciare nell’ambito operanti profili all’interno scoperti, né tantomeno realizzare inefficienti sovrapposizioni, ferma restando la disciplina di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 286/1999. I. Impostazione sistematica per la prevenzione della corruzione Si ritiene significativo adempimento al un disposto cenno della all’attività legge n. svolta 190/2012, nel 2013, integrata in a coordinata nel ciclo della perf ormance con gli altri settori dei controlli 15 interni.Il Responsabile della prevenzione della corruzione 18 (RPC) del Ministero della difesa è stato nominato con D.M. (Difesa) 9 ottobre 2013. Per finalizzare il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e il Codice di Comportamento entro il 31 gennaio 2014, il RPC ha coordinato e diretto una sollecita e complessa strategia di attività, che ha coinvolto tutte le articolazioni del Dicastero più interessate (Stati Maggiori, Comando Generale CC, Segretariato Generale, OIV). Limitatamente agli s tep di maggiore rilevanza esterna: − creazione di una rete di Referenti e coinvolgimento dei dirigenti responsabili delle aree di competenza; − pubblicazione sul sito web della Difesa, in conformità alla Delibera CiVI T n. 75/2013, dell’avviso di avvio dell’elaborazione del Codice, per favorire la più ampia partecipazione di stakeholder; − standardizzazione formale e sostanziale dei contributi forniti dalla diverse U.O. del Dicastero; − pubblicazione sul predisposizione interessati di sito del far web Piano, istituzionale ai pervenire fini di eventuali dell’avviso inerente consentire proposte ai e la soggetti osservazioni all’apposito indirizzo [email protected]. Il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) è stato approvato dal Ministro della Difesa pro te mpore il 29 gennaio 2014, unitamente al Codice di Comportamento, inserito all’interno del Piano. Attualmente il Piano triennale della trasparenza e integrità (P.T.T.I.) rimane distinto rispetto al P.T.P.C.. L’integrazione dei due documenti avverrà quanto prima, unificazione dell’incarico Corruzione con quello anche di di alla luce Responsabile della della Responsabile già accennata Prevenzione della della Trasparenza, recentemente attuata con D.M. (Difesa) in data 4 marzo 2014. 18 Sen za ult er i or i on er i p er l ’ Am mi ni st r a zi o ne, l’ in car ic o di R P C è st at o at t r i b u it o al T en. Ge n. Gi u s e p p e Fa b br i, i n at t o Dir et t or e C ent r al e d ell ’U f f ic i o C ent r al e d el Bi la nc i o e d eg li Af f ar i Fin an zi ar i. 16 Un’apposita sezione del P.T.P.C. è dedicata all’integrazione nel ciclo della perf ormance. In tale contesto sono stati definiti il coordinamento del piano con gli strumenti di controllo e valutazione gli obiettivi e indicatori della perf ormance (individuale ed organizzativa) per i dirigenti responsabili della implementazione delle misure. Nel Piano della perf ormance del Ministero della difesa per il triennio 2014-2016 è stato previsto uno specifico obiettivo strategico (OBS 228) per la misurazione – tra le altre predisposizioni – del grado di raggiungimento degli obiettivi fissati in materia di prevenzione della corruzione. In fase di prima applicazione del Piano, la filiera strategica discendente dall’OBS citato è stata strutturata in maniera da includere le attività in capo al RPC e le disposizioni riferite ai due principali “pilastri” del complessivo impianto dettato dal P.N.A.: − impiego amministrativo delle risorse finanziarie; − formazione e rotazione del personale destinato/impiegato in attività più esposte al rischio di corruzione. E’ stato inoltre previsto uno specifico obiettivo attribuito all’Ufficio Centrale per dell’attività le Ispezioni ispettiva amministrative (controlli diretti e affinché decentrati) sia nel corso verificata l’ottemperanza alle disposizioni recate dal Piano. Gli obiettivi ai vari livelli della filiera, sono corredati da specifici indicatori di misurazione del loro grado di raggiungimento. L. Enti vigilati dalla Difesa Aspe tti gener ali. Il 2013 è stato un anno di transizione per il Sistema di valutazione, trasparenza e integrità degli Enti vigilati dall’Amministrazione Difesa, che, come precisato nella “Presentazione”, ai fini dell’applicazione del decreto legislativo n. 150/2009, sono l’Agenzia Industrie Difesa (AID) e la Lega Navale Italiana (LNI). Poiché il ruolo dell’OIV Difesa nei confronti di AID e LNI si è consolidato solo con il citato D.M. (Difesa) 9 settembre 2013, gli effetti sul ciclo della perf ormance si esplicano pienamente a partire da quello riferito al 2014, ma gli 17 adeguamenti discendenti trovano riscontro anche nella consuntivazione riferita al ciclo del 2013. In materia di strutturazione del sistema di obiettivi (filiera degli obiettivi strategici, obiettivi operativi, programmi operativi) e rispettivi indicatori per la perf ormance organizzativa, è stato adottato un cascading del tutto analogo a quello utilizzato per il Dicastero, con i dovuti adeguamenti principalmente nei collegamenti tra obiettivi strategici e risorse economiche-finanziarie, tenuto conto che per AID e LNI non si applica la sistematica contabile della legge n. 196/2009, né, di conseguenza, la rappresentazione mediante le Note Integrative (alla legge di bilancio ed al rendiconto generale). A supporto informativo per la programmazione ed il monitoraggio del ciclo della perf ormance, l’OIV Difesa ha elaborato e reso disponibile a AID e LNI, in ambiente dif enet un apposito applicativo denominato SIEV 19, che deriva concettualmente dal sistema PIBOs (di uso consolidato per il controllo strategico e la gestione della perf ormance organizzativa della Difesa) del quale rispecchia sostanzialmente la struttura logica. Premesse tali considerazioni generali e di prospettiva verso il 2014, si riepilogano complessivo di del seguito gli sistema elementi della salienti valutazione, sul della funzionamento trasparenza e integrità dei controlli interni, riferito al 2013, per i due Enti vigilati in parola. Perf ormance organizz ativ a. AID La consuntivazione sull’andamento semestrale, economico i cui dell’Agenzia documenti espongono le informativi variazioni comportanti significativi risvolti economici nell’organizzazione delle Unità produttive, nell’evoluzione dei mercati, nonché negli output prodotti, costituisce il monitoraggio intermedio per misurare lo stato di avanzamento degli obiettivi. 19 Sist e ma I nf or m at iv o Ent i Vig il at i. 18 Quindi, a consuntivo, conseguiti e le attraverso indicazioni la comparazione preventive, qualitative tra e i risultati quantitative, esposte nei Budget e nella filiera degli obiettivi, si avrà una compiuta valutazione singole e misurazione Unità e della dell’Agenzia perf ormance nel suo organizzativa complesso. La delle reportistica relativa agli esiti del monitoraggio a consuntivo è destinata sia al Vertice vigilanza politico-amministrativo, svolta sull’Agenzia, quale sia aspetto agli essenziale s takeholder della esterni, in quest’ultimo caso attraverso l’inserimento dei risultati conseguiti all’interno della “Relazione sulla perf omance” pubblicata sul sito istituzionale. Non sono state rilevate nel corso del 2013 criticità tali da modificare gli obiettivi pianificati ad inizio d’anno. LNI I monitoraggi avanzamento intermedi degli effettuati obiettivi per seguono misurare frequenze lo di stato di rilevazione differenziate in relazione alla tipologia dei diversi obiettivi. Infatti, data la diffusione su tutto il territorio nazionale delle numerose Strutture Periferiche, ne consegue una difficoltà di concentrazione ed analisi, in un unico momento, della significativa mole di dati ed informazione che, ai fini del monitoraggio sull’andamento degli obiettivi, affluiscono senza soluzione di continuità alla Sede Centrale. Tale modalità di verifica permette comunque al Presidente della LNI (Organo di Vertice della Lega) di ricevere un’adeguata reportistica sull’andamento delle attività, anche per gli obiettivi monitorati con minore frequenza. Anche nel caso della LNI, non sono state rilevate criticità tali da comportare modifiche agli obiettivi programmati. Perf ormance indiv iduale. AID Gli obiettivi individuali sono assegnati annualmente alle singole figure professionali che partecipano, per quanto di competenza, ai vari livelli (direttamente o indirettamente), alla realizzazione del Piano Operativo e del Piano degli investimenti annuali. In particolare, non 19 essendo l’Agenzia dotata di personale dirigente civile con contratto a tempo indeterminato, risultano oggetto del sistema di valutazione i funzionari (III Area – Direttiva), gli addetti ed assistenti (II Area – Esecutiva) e gli ausiliari (I Area – Ausiliaria). Comunque, i Capi delle Unità produttive (stabilimenti/arsenale) rispondono direttamente al Direttore degli obiettivi, sia quantitativi che qualitativi del Piano Operativo e degli investimenti, a loro assegnati. Gli obiettivi individuali sono definiti a valle della determinazione degli obiettivi operativi delle strutture e come diretta conseguenza di questi ultimi. Nel suo complesso, il processo di assegnazione degli obiettivi risulta coerente con l’apposito Sistema adottato per la valutazione e misurazione della perf ormance individuale. Avendo adottato lo stesso strumento utilizzato dalla Difesa per la misurazione della perf ormance del personale (civile non dirigente), anche l’Agenzia ha sospeso le procedure di valutazione individuale in linea con la determinazione assunta dall’Autorità politica pro te mpore 20. LNI Rispetto alle osservazioni contenute nel “Rapporto individuale sull’avvio del ciclo di gestione della perf ormance per l’annualità 2013”, per la mancata specificazione degli obiettivi individuali e, in particolare, per il non esplicito collegamento tra gli obiettivi organizzativi e quelli individuali dell’unico dirigente della LNI, un deciso miglioramento sarà attuato a partire dall’E.F. 2014. Infatti nel corso del 2013 è stato elaborato, migliorando e sviluppando ulteriormente il Piano della perf ormance 2013, il c ascading di tutti gli obiettivi della Lega Navale. Inf rastruttur a di supporto - sis te mi inf ormativ i e inf ormatic i. AID Il sistema di Controllo di Gestione (CdG) è attuato per tutta l’Agenzia (Sede e Unità produttive) ed è previsto dal Regolamento governativo di Organizzazione e Funzionamento in base al quale la sua attività è 20 Cf r . N ot a n. 1 0. 20 controllata anche dal Collegio dei Revisori dei Conti oltre che dalla Corte dei conti. Fondamentale per il CdG è il livello di informatizzazione della gestione amministrativa e patrimoniale. Al riguardo, l’Agenzia è dotata di un sistema informativo integrato nel quale i dati di contabilità economico-patrimoniale, dei magazzini e della produzione e dei loro costi, quelli degli acquisti e delle vendite, nonché quelli inerenti i costi del personale, sono fra loro interconnessi e confluiscono nella contabilità generale e bilancio, riconciliati con quelli provenienti dal CdG. Tale sistema integrato è stato oggetto nel corso del 2013 di manutenzione evolutiva finalizzata a migliorarne ulteriormente le prestazioni. Da menzionare infine anche i Sistemi informativi interni dedicati alla misurazione del valore della produzione, sistemi anche questi da affinare ulteriormente in modo tale da superare attuali discrasie (nel caso di specie, la mancata acquisizione dei dati di produzione afferenti le ore di lavorazione prestate dalle singole persone su singole commesse). LNI Il Controllo di Gestione, pur non essendo informatizzato in rete, produce una serie di dati di contabilità analitica, attraverso un sistema di reportistica cartacea o tramite e-mail e secondo una tempistica differenziata. L’insieme di tali informazioni alimenta il controllo strategico, consentendo il monitoraggio sull’andamento degli obiettivi. Siste mi inf ormativ i a supporto dell’attuaz ione del Programma triennale per la tr asp arenza e l’integrità e rispe tto degli obbl ighi di pubblic azione. AID L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 33/2013 ha influenzato l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, recando la necessità di integrare e ampliare la portata delle informazioni presenti sul sito, secondo quanto previsto dalla normativa, ma anche il suo adeguamento, mediante l’eliminazione di 21 quelle divenute ormai obsolete. Tale aggiornamento è finalizzato a porre maggiore sinergia di: attenzione completezza al concetto delle di “fruibilità” informazioni, data dalla aggiornamento delle stesse e utilizzo del formato aperto. Il dover applicare le disposizioni contenute nell’articolo 43 del citato decreto e la mancata nomina del Responsabile alla Trasparenza 21 protrattasi per la maggior parte del 2013, ha comportato che ogni Responsabile sensibilizzato di Ufficio alla della raccolta, Direzione Generale aggiornamento e sia stato pubblicazione direttamente sul sito istituzionale dei dati di propria competenza. Tali attività sono collegate ai flussi informativi dei corrispettivi uffici presenti nelle aggiornamenti Unità Produttive comunicati da e ai queste processi o dagli di lavoro uffici e agli centrali di competenza. Di fatto, per motivi tecnici non si è ottemperato alla normativa sulla trasparenza. In merito all’effettivo utilizzo dei dati, da parte degli utenti della sezione “Amministrazione Trasparente”, l’AID sta verificando la modalità più efficace per rilevare il numero di accessi degli utenti al portale per sintetizzarli nella sezione denominata “Altri Contenuti”. LNI Per tutte le tipologie di dati previsti nell’apposita sezione dell’Allegato 1 alla Delibera CiVI T n. 23/2013, la disponibilità è data da un archivio cartaceo. La trasmissione al soggetto responsabile della pubblicazione avviene tramite consegna cartacea. 21 N on p ot en d o in d iv i d u ar e a de g uat e f ig u r e pr of e ss i on ali ( a s se nz a d i Dir ig ent i G en er a li e d i D ir ig e nt i a t em p o i n det er min at o) at t e a o per ar e i n m at er i a d i t r as p ar enz a (n on ch é d i ant i c or r uz i on e) l ’ Ag en zi a h a r ic hi est o ( 9 l u gli o 2 0 1 3 ), d i p ot er s i av v a ler e d el R e s p on sa b il e d e lla t r as p ar en za de ll’ A m min ist r az i on e Dif e sa; r i ch ie st a s u cc e ss iv a me nt e ac c ol t a. A p ar t ir e d al 2 0 1 4, r e c e pe n d o l e in di ca zi on i f or n it e d all ’ OI V Dif es a, in mer it o all a p os si b ili t à di est en d er e l e c om p et enz e d el R es p on s a bil e d el la pr e v enzi o ne de ll a c or r uz i on e an ch e all a Tr as p ar enz a, di s p o nen d o q uin d i di u n un ic o r es p o n sa b i le per ent r am b i i set t or i, il D ir et t or e Ge ner al e de ll ’ Ag en zia, c on Decr et o 2 8 m ar z o 2 0 1 4, h a at t r i b uit o l ’i nc ar i c o di R e s p on sa b il e al la Tr a s p ar e nz a al l o st es s o R es p o ns a bi l e d ell a pr ev en zi on e d e lla c or r uz i on e, gi à i n pr e ce d en za in div i d u at o e st er n am ent e all ’ AI D. 22 La pubblicazione nella sezione “Amministrazione Trasparente” è operata mediante inserimento manuale. In relazione agli altri specifici aspetti richiamati nella citata sezione E del prospetto allegato, si evidenzia la mancanza di sistemi per la rilevazione quantitativa e qualitativa degli accessi ad “Amministrazione Trasparente”, nonché la pubblicazione delle informazioni sull’organizzazione della Lega e sulla sua Presidenza Nazionale in pagine del sito diverse da “Amministrazione Trasparente”. Al riguardo, la LNI ha rappresentato che tali discrepanze di pubblicazione sulla sezione “Amministrazione Trasparente” saranno definitivamente risolte con l’esecuzione di un contratto, già affidato, per l’approntamento del nuovo sito, la cui architettura sarà allineata alle disposizioni normative vigenti. Def iniz ione e gestione degli s tandard di qualità per i serviz i resi all’utenza. AID In relazione al profilo industriale che caratterizza la produzione delle Unità operative qualità” si dipendenti applica dall’AID, massicciamente il concetto ai di processi “standard ed di all’output produttivo. Infatti la maggior parte degli stabilimenti sono dotati di certificazioni di qualità 22. Invece, non risulta applicabile lo standard di qualità per “servizio pubblico”, ai sensi del decreto legislativo n. 198/2009. Infatti, per lo specifico profilo industriale proprio dell’Agenzia, essa non eroga servizi rivolti al pubblico (non sono presenti attività del tipo ufficio relazioni con il pubblico, biblioteche, rilascio di certificazioni o modulistica, ecc.). LNI La Lega Navale è un ente preposto a servizi di pubblico interesse che si ispira ai principi dell’associazionismo, al fine di svolgere comunque attività di promozione ed utilità sociale, ma non quella tipologia di attività ricompresa nella summenzionata definizione di “servizio pubblico”. Per tale motivo, non è stato elaborato ed emanato un 22 ht t p: //w w w . ag enz ia i nd u st r i e dif e sa. it / cer t if ic az i oni. a s p x. 23 [email protected]
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