Criminologia / Diritto / Giustizia Neuroscienze / Psicologia / Medicina / Comportamento N. 3/ Speciale San Valentino 2014 / € 10.00 L’abito non fa il monaco... ma fa la monaca L’amore non voluto Ti amo. Talvolta! S. Valentino Sedurre in cucina Il Paradigma di Red&Toby Quando l’amore si ammala Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche - Editore 1 BRUCIO PER TE STELLE E STALLE quando il fuoco della passione arde e se ne infischia delle regole sociali come emozioni e sentimenti trasformano la nostra vita in una corsa sulle montagne russe (come e perché amiamo) Prezzo di copertina: 20.00 € ISBN: 978-88-98559-06-0 Autori: Aceranti A., Vernocchi S., Morelli A., Sambrotta V., Scarcella M.R. SE NON SARAI MIO NON SARAI DI NESSUNO stalking e bullismo quando l’amore e l’odio diventano ossessione Prezzo di copertina: 20.00€ ISBN: 978-88-98559-09-1 Autori: Aceranti A., Vernocchi S., Bellebono C., Bertazzoni M., Bonforte A., Carfagna A., Nikehasani M., Sambrotta V. Prezzo di copertina: 25.00 € ISBN: 978-88-98559-00-8 Autori: Aceranti A., Vernocchi S., Bellebono C., Sambrotta V. MAGHI, STREGHE E RESURREZIONI come il gioco ti salva e la vita diventa un gioco Prezzo di copertina: 20.00 € ISBN: 978-88-98559-02-2 Autori: Aceranti A., Vernocchi S., Colombo Lozza A., Coscia F.N., Pagliaro S., Pini S., Sambrotta V. SEI LIBERO DI DIRMI DI SI’ MANUALE DI CRIMINOLOGIA doppio legame, omicidio psichico e ricatto affettivo la seduzione del male Prezzo di copertina: 20.00€ ISBN: 978-88-98559-04-6 Autori: Aceranti A., Vernocchi S., Sambrotta V., Zanini A. Prezzo di copertina: 20.00€ ISBN: 978-88-6047-060-7 Autore: Sambrotta V. Prefazione di A. Aceranti PROSSIMAMENTE Al Settimo Cielo Io non merito di esistere Tu fai schifo Non può essere vero Uscita Prevista: Mar ‘14 Uscita Prevista: 2014 Uscita Prevista: 2014 Uscita Prevista: 2014 Io bloggo, tu twitti Angeli e Demoni Sei un Mostro! Distruggerò tutto! Uscita Prevista: 2014 Uscita Prevista: 2014 Uscita Prevista: 2014 Uscita Prevista: 2014 Per ordinare: email [email protected] 2 Telefono: 0331-145.05.42 EDITORIALE di Andreas Aceranti Amour.... c’est l’amor! Tutti, o almeno la maggior parte di noi, conosciamo i sintomi dell’amore. Le farfalle nello stomaco, il nodo in gola, i sudori freddi, i tremori fini, inappetenza, insonnia… Insomma gli stessi sintomi dell’ansia. E, in alcuni casi, della depressione. Sull’origine dell’amore sono state fatte milioni di ipotesi e sono stati versati fiumi di inchiostro. Dall’ipotesi della derivazione divina al percorso dell’illuminazione interiore, dalla necessità di rinnegare se stessi all’ascesa dell’anima verso reami spirituali più o meno delineati. Ogni cultura, e ogni persona, interpreta i concetti di vita, di morte, di anima, di peccato, di giusto e di sbagliato secondo la propria visione. Ma tutti sono d’accordo su una cosa: tutti abbiamo bisogno di essere amati. Ognuno ama e cerca di essere amato a modo proprio. Ma cosa accade quando il “modo proprio” di uno non coincide con il “modo proprio” dell’altro? Allora ci troviamo davanti all’amore indesiderato, o non corrisposto. Quell’amore che ci lacera il cuore e trasforma i sogni rosei degli innamorati negli oscuri incubi dell’abbandonato e del rifiutato. A volte questo amore scema, o viene sostituito da un altro. In altri casi si trasforma. Muta. Sublima. Ma potrebbe anche diventare un’ossessione. L’ossessione d’amore, da sempre, ha distrutto regni, famiglie, aziende, uomini e donne. Quando l’amore diventa ossessione sia avvera il detto “finché morte non ci separi”. Eh sì, l’amore - qualunque sia la forma che assume - termina solo con la morte… Finché c’è vita c’è amore… Anche se, a volte quell’amore vorremo non fosse mai iniziato. Ma noi, come scienziati, non crediamo agli stereotipi. È per questo che abbiamo deciso di far uscire questo speciale su San Valentino, la festa degli innamorati, dopo la festa. Perché l’amore è personale, è unico, e non può essere incatenato in forme, regali, giorni o feste decisi dalla società. 3 SOMMARIO SPECIALE SAN VALENTINO: 68 San Valentino di Valentina Sambrotta Da sempre San Valentino è considerata la festa degli innamorati. Ma quel è la sua origine? Si è evoluto il suo significato nel corso degli anni? Come? 14 L’amore non voluto di Adolfo Bonforte e Arcangela Carfagna L’amore fa girare il mondo... ma a volte non è corrisposto. E può accadere che non solo non sia corrisposto, ma nemmeno desiderato. E quello che è iniziato come un semplice corteggiamento diventa un incubo da cui a volte è difficile, se non impossibile uscire. E anche una volta fuori gli incubi non smettono più di tormentarci. 22 Ti amo! Talvolta! di Domenico Antonazzo L’amore è eterno.... a volte sì, a volte no. A volte, per renderlo eterno serve un diversivo. La noia e l’abitudine sono la tomba dell’amore che, per rimanere vivo, ha bisogno di essere coltivato con idee sempre nuove e sorprese infinite. Ma quando questo manca, a volte, bisogna ricorrere a nuovi espedienti, come il tradimento. 32 Il Paradigma di Red & Toby di Andreas Aceranti Si dice che una delle forme più alte che esistano sia l’amicizia. Alcuni filosofi sostengono addirittura che l’amicizia, quella vera, sia ben più rara dell’amore. Ma cosa spinge due amici a diventare rivali? Quali dinamiche intervengono tra due amici perché l’idillio si infranga o, ancor peggio, uno dei due si rivolti contro l’altro? 4 non fa il monaco.. 6 L’abito ma fa la monaca di Simonetta Vernocchi Identità di genere, orientamento sessuale e preferenze d’amore sono stati da sempre al centro dell’attenzione delle culture puritane e “normali”. Ma cos’è la normalità? Cosa distingue la “verità” dalla moda? Si può essere normali e socialmente accettati? RUBRICHE 3 Editoriale 12 Romeo e Giulietta 20 La leggenda di Xoroi 38 Antonio e Cleopatra 50 Orfeo ed Euridice 54 L’amore è una poesia 56 La seduzione in cucina di Andreas Aceranti di Roberta Tonini 46 Quando l’amore si ammala di Michele Miccoli Esistono momenti in cui il sogno di una vita si infrange. Esistono altri momenti in cui il sogno non si infrange ma la paura che accade prende il sopravvento. E quando la paura prevale, si sa, la parte razionale scompare e l’irrazionalità prende il sopravvento. Fantasia, incubi e paure si trasformano presto in una gelosia devastante che manda in frantumi anche il rapporto più solido. Fin dalla notte dei tempi il cibo è stato al centro delle più fantasiose tecniche di approccio e di seduzione. Secondo gli antichi alcuni cibi erano talmente impregnati di potere seduttivo da essere addirittura proibiti. Oggi i cibi proibiti sono presenti sono in alcune culture ma anche noi, chi più chi meno, si affida alle proprietà seduttive del cibo, anche se non vogliamo ammetterlo. Fonti delle immagini del sommario: http://1.bp.blogspot.com/-iqSUYEzEpPY/URxUuRy0WCI/AAAAAAAAB5A/M0ogfB1mXtM/s1600/st-valentine.jpg; http://madameparadox.files.wordpress. com/2012/02/dead-cupid1.jpg; http://www.boorp.com/sfondi_gratis_desktop_pc/sfondi_gratis/sfondi_3d_computer_grafica/cupido.jpg; http://www.wallpaperswala.com/wp-content/gallery/friendship/friendship01.jpg; http://www.ohtallinn.com/wallpaper/people-males-free-gay-angel_926039.jpg; http://cache.desktopnexus. com/thumbnails/416935-bigthumbnail.jpg; http://www.hqfreewallpapers.com/files/Japanese%20Food%20Wallpaper.jpg 5 L’abito non fa il monaco... ma fa la monaca! di Simonetta Vernocchi L a sessualità umana è quanto mai complessa, spesso si parla di orientamento sessuale confondendolo con il travestitismo, e di interventi chirurgici per cambiare sesso (nel transessualismo) associandolo all’orientamento sessuale. Ci sono vari livelli di complessità che cercheremo di rendere in modo molto semplice spero anche per i non addetti ai lavori. Nella tabella allegata avete a sinistra una colonna che rientra nella “fisiologia” ossia in ciò che non è patologico. Nella colonna di destra ciò che invece non è sicuramente normale e quindi lo definiamo patologico. La sessualità ha molteplici significati e finalità. 6 Può esprimere emozioni positive come affetto, amore, passione, bisogno di intimità emotiva e fisica (sesso amoroso), o negative, quali odio, distruttività, sadismo. Può esprimere anche voglia fisica, attrazione, gusto del piacere erotico e/o della trasgressione (sesso ricreativo); desiderio di un figlio (sesso procreativo); bisogno di ottenere dei vantaggi emotivi personali (tacitare ansia, angoscia, solitudine, fame d’amore, scaricare tensione, confermare la propria identità o il proprio potere), relazionali (ridurre l’aggressività del partner, ottenere attenzione e così via), o vantaggi oggettuali (denaro, oggetti, viaggi, facilitazioni, carriera come nel sesso strumentale). Pensiamo al fenomeno della prostituzione, alla pedofilia, al turi- Noi non vediamo le cose come sono; vediamo le cose come siamo noi. Anais Nin 7 smo sessuale tanto per citare forme di patologia della sessualità molto complesse. Perché? Più motivazioni possono essere co-presenti. Possono cambiare nel tempo e/o nella stessa persona e coppia a seconda della fase della vita personale e della relazione. La società Fattori socioculturali condizionano il tipo di educazione sessuale, il sistema di valori di riferimento, il grado di polarizzazione dei ruoli nella coppia, gli stereotipi sessuali, il livello di libertà sessuale, la percezione di eventuali problemi, le modalità di espressione verbale del disturbo sessuale, la ricerca o meno di aiuto terapeutico. Possono modulare la percezione del problema sessuale, i tabù che ne inibiscono la verbalizzazione, e quindi il ricorso al medico, e le stesse modalità di espressione verbale del disturbo sessuale. Nei Paesi con grande repres- 8 Perché un unlabelled ha tanta difficoltà ad accettarsi? sione sembrerà che non vi siano per nulla problemi sessuali. In realtà si dispongono di alcuni dati (fonte OMS) che ci devono far riflettere. Circa il 30% degli uomini di razza araba non riesce a mantenere una erezione per più di 20 secondi e soffre di eiaculazione precoce, molti milioni di donne africane presentano mutilazioni genitali ed alterazioni che impediscono un rapporto sessuale normale, le infestazioni da vermi e parassiti possono colonizzare nella donna le vie genitali causando vaginiti croniche… tanto per citare alcuni esempi, e questi sono solo alcuni degli aspetti che con un minimo sforzo grazie allo stato delle attuali conoscenze sarebbero facilmente modificabili. La sessualità umana La sessualità umana comprende: 1. Il sesso biologico determinato dai cromosomi, e da tutti i fattori endocrini, nervosi, recettoriali che portano alla normale differenziazione Simonetta Vernocchi - Medico fisiopatologo e criminologa è professore associato di Fisiologia all’Univ. LUdeS di Lugano e docente di Neurofisiologia del comportamento presso l’Università “La Sapienza” (Roma). sessuale. 2. L’identità sessuale che si struttura attorno all’identità di genere (sono un uomo, sono una donna), di ruolo (padre/madre/fratello/ sorella), di méta o orientamento (ossia il genere sessuale della persona desiderata e qui rientrano gay, lesbiche, bisessuali ed unlabelled). 3. La funzione sessuale che contiene il desiderio sessuale, l’eccitazione, l’orgasmo (con eiaculazione nell’uomo) e la soddisfazione. 4. La relazione di coppia comprende le dinamiche affettive d’amore, passione, intimità; gli stili comunicativi, le dinamiche di potere e controllo; il rapporto sessuale e la sua qualità; il tipo di relazione rispetto al genere dei partner (eterosessuale o omosessuale). L’identità sessuale E’ nell’identità sessuale che si concentrano la maggior parte delle alterazioni psicosessuali dell’adolescenza. Innanzitutto esiste la possibilità di non avere un definito e preciso orientamento sessuale, chiamando “unlabelled” ossia “senza etichetta” questa disposizione. Queste persone si percepiscono molto duttili in materia di orientamento sessuale rivendicando il diritto ad “amare chi mi piace” senza doversi definire una categoria rigida: omo-etero-bisex. Molti degli unlabelled infatti modificano il proprio orientamento sessuale verso una relazione chiaramente etero, soprattutto le donne, per gli uomini poco meno del 50% degli ex unlabelled optano per una relazione omosessuale. Parrebbe quindi che l’essere senza etichetta possa far parte di un processo fisiologico della crescita e della maturazione dell’orientamento sessuale dell’adolescente, tanto più che nella nostra società comportamenti adolescenziali si protraggono oltre il II e il III e talvolta il IV decennio di vita. L’identità sessuale è dinamica, Molti unlabelled modificano il proprio orientamento sessuale verso una relazione etero 9 perché espressione di un vissuto modificabile da fattori endogeni ed esogeni, biologici e psichici. Ha la massima plasticità durante la vita fetale, la prima e seconda infanzia e l’adolescenza. Può andare incontro a modificazioni strutturali significative a tutte le età, in risposta a fattori biologici e psicodinamici, in particolare ad eventi traumatici affettivi o somatici. I periodi di massima vulnerabilità per l’identità sessuale sono la fase prenatale, la pubertà e l’adolescenza. Pubertà e adolescenza La pubertà e l’adolescenza sono decisive per il completamento ed il normale sviluppo dell’identità sessuale. Si definisce pubertà la transizione biologica dall’infanzia alla maturità sessuale. L’adolescenza comprende invece l’insieme delle trasformazioni psico-emotive e psicosessuali che accompagnano la pubertà. In passato pubertà e adolescenza tendevano temporalmente a coincidere. Oggi assistiamo a un progressivo sfasamento tra i due periodi, con importanti conseguenze dal punto di vista medico, psicologico, sessuale e relazionale. La pubertà tende ad anticipare. L’adolescenza, come processo psichico di maturazione, tende a protrarsi oltre i vent’anni, con la dipendenza economica e logistica dalla famiglia. Di crescente importanza ed incidenza sono i disturbi del comportamento alimentare, anoressia e bulimia, per le loro implicazioni sull’identità sessuale, sulla salute generale e ginecologica, per i fattori di rischio per alt re patologie 10 DRAG la nuova forma dello show business che ad essi si accompagnano. Il desiderio sessuale Il desiderio sessuale costituisce una dimensione importante nella sessualità umana. È l’espressione di una funzione corticale associativa complessa, attivata da stimoli endogeni (ormonali, timer biologico, ipotalamo, pensieri, ricordi, evocazione) o esogeni (stimolazione dei sensi), che induce il bisogno e il desiderio di comportarsi in modo sessualmente attivo. Il desiderio può essere considerato come la risultante della somma delle forze che ci portano verso il comportamento sessuale o ce ne al- Il desiderio sessuale è l’espressione di una funzione corticale associativa complessa Carmen Carrera (vero nome Christopher Roman; 13 April 1985 - vivente) è una drag queen, modella e performer di burlesque apparsa sulle reti nazionali americani per le prima volta nel reality televisivo RuPaul’s Drag Race nel 2012, e nello spin off RuPaul’s Drag U dove è apparsa come “drag professor” in due episodi. Il termine drag queen di solito si riferisce a persone che si vestono da donna (appunto in “drag”) con lo scopo di eseguire performance sul palco, cantare dal vivo o in playback, danzare in luoghi come pub, cabaret e discoteche. Famose drag queen includono RuPaul , Jackie Beat e Lady Bunny . L’etimologia del termine “drag queen” è contestata. Il termine drag queen appare nel Polari, uno slang (dialetto) inglese che era popolare in alcune comunità gay agli inizi del 20° secolo ma il suo primo uso documentato per riferirsi agli attori vestiti in abiti femminili risale già al 1870. Il termine “Queen” (regina) può fare riferimento al tratto della regalità che si trova in molti personaggi del mondo drag. È anche legato alla parola dell’inglese antico “quean” o “cwene”, che in origine significava semplicemente “donna” ma che poi ha assunto il significato di “ragazza sfacciata”. Il termine “drag” (trascinare) riferito all’abbigliamento femminile indossato da uomini, ha origini meno chiare. Secondo una teoria, è stato utilizzato in riferimento ai travestiti, almeno fin dal 18° secolo, a causa della tendenza delle loro gonne a trascinarsi sul terreno. Un’altra possibilità è che derivi da lingue diverse dall’inglese. Bardah era una parola persiana che significa “schiavo”, che si è sviluppato nel bardaje spagnolo, termine che si riferisce ad un efebo. Questo è stato preso in prestito dal francese come bardache. La parola francese è stato poi utilizzato in America nella forma berdache, ed è stato utilizzato in riferimento a uomini indigeni che assumevano il ruolo di domestici mentre le mogli lasciavano la casa per assumere compiti di guerrieri. lontanano: stimoli biologico-istinPer saperne di più tuali, fattori motivazionali-affettivi e cognitivi. Il desiderio sessuale nasce ed è Brucio per te modulato da fattori biologici, psiQuando il fuoco della passione arde e chici e relazionali. se ne infischia delle regole sociali E’ difficile per un adolescente, e ancor più per un adulto, ammettere il proprio orientamento sessuale se questo non coincide con l’essere eterosessuale o quello richiesto dal contesto in cui vive. La vita adulta cultura e scienza E nel giovane adulto? Istituto Europeo di Scienze Forensi e Perché è così difficile mantenere Biomediche Editore ISBN: 978-88-98559-06-0. a lungo una relazione felice? Perché è così difficile ammettere la propria omosessualità, la propria eterosessualità o il proprio stato di unlabelled? Molte coppie gay di persone anche istruite, colte, con una buona posizione sociale, una bella famiglia d’origine, faticano a mostrarsi per quel che sono, vivono in clandestinità il loro amore. Così come un ragazzo cresciuto nella comunità gay trova difficoltà a dichiararsi eterosessuale. D’altro canto un altro ragazzo, scoprendosi unlabelled potrebbe spaventarsi di questa sua caratteristica e rifugiarsi in un’apparente decisione (etero o gay) che, però, non è l’espressione vera della sua natura. Domande senza risposta? Se lo schema dei disturbi della sfera sessuale è talmente chiaro da farne una tabella perché allora tanta confusione? Perché un travestito dovrebbe essere il testimonial di gruppo gay? Cosa hanno a che fare i trans sessuali con l’omosessualità? Cosa cerca un uomo in una relazione sessuale a pagamento? Perché un unlabelled ha tanta difficoltà ad accettarsi? A queste e altre domande l’autrice e i suoi collaboratori hanno cercato di rispondere nel libro “Brucio per te” (Quando il fuoco della passione arde e se ne infischia delle regole sociali; Sessualità e orientamento sessuale tra cultura e scienza; Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche Editore; ISBN: 978-88-98559-06-0). Sessualità e orientamento sessuale tra 11 Romeo e Giulietta di W. Shakespeare Nel prologo, il coro racconta come due nobili famiglie di Verona del 1500, i Montecchi e i Capuleti, si siano osteggiate per generazioni e che “dai fatali lombi di due nemici discende una coppia di amanti, nati sotto cattiva stella, il cui tragico suicidio porrà fine al conflitto”. Il primo atto comincia con una rissa di strada tra le servitù delle due famiglie, interrotta da Escalus, principe di Verona, il quale annuncia che, in caso di ulteriori scontri, i capi delle due famiglie saranno considerati responsabili e pagheranno con la vita. Quindi fa disperdere la folla. Il conte Paride, un giovane nobile, ha chiesto al Capuleti di dargli in moglie la figlia poco meno che quattordicenne, Giulietta. Capuleti lo invita ad attirarne l’attenzione durante il ballo in maschera del giorno seguente, mentre la madre di Giulietta cerca di convincerla ad accettare le offerte di Paride. Questa scena introduce la nutrice di Giulietta, l’elemento comico del dramma. Il rampollo sedicenne dei Montecchi, Romeo, è innamorato di Rosalina, una Capuleti (personaggio che non compare mai). Mercuzio (amico di Romeo e congiunto del Principe) e Benvolio (cugino di Romeo) cercano invano di distogliere Romeo dalla sua malinconia, quindi decidono di andare mascherati alla casa dei Capuleti, per divertirsi e cercare di dimenticare. Romeo, che spera di vedere Rosalina al ballo, incontra invece Giulietta. Romeo e Giulietta, dipinto di Ford Madox Brown I due ragazzi si scambiano poche parole, ma sufficienti a farli innamorare l’uno dell’altra e a spingerli a baciarsi. Prima che il ballo finisca, la Balia rivela a Giulietta il nome di Romeo. Rischiando la vita, Romeo si trattiene nel giardino dei Capuleti dopo la fine della 12 festa. Durante la famosa scena del balcone, i due ragazzi si dichiarano il loro amore e decidono di sposarsi in segreto. Il giorno seguente, con l’aiuto della Balia, il francescano Frate Lorenzo unisce in matrimonio Romeo e Giulietta, sperando che la loro unione possa portare pace tra le rispettive famiglie. Le cose precipitano quando Tebaldo, cugino di Giulietta e di temperamento iracondo, incontra Romeo e cerca di provocarlo a un duello. Romeo rifiuta di combattere contro colui che è ormai anche suo cugino, ma Mercuzio (ignaro di ciò) raccoglie la sfida. Tentando di separarli, Romeo inavvertitamente permette a Tebaldo di ferire Mercuzio, che muore augurando “la peste a tutt’e due le vostre famiglie”. Romeo, nell’ira, uccide Tebaldo. Il Principe condanna Romeo solo all’esilio (perché Mercuzio era suo congiunto e Romeo l’ha solo vendicato): dovrà lasciare la città prima dell’alba del giorno seguente. I due sposi riescono a passare insieme un’unica notte d’amore. All’alba, svegliati dal canto dell’allodola, messaggera del mattino (che vorrebbero fosse il canto notturno dell’usigno- lo), si separano e Romeo fugge a Mantova. Giulietta dovrebbe però sposarsi tre giorni dopo con Paride. Frate Lorenzo, esperto religioso in erbe medicamentose, dà a Giulietta una pozione-sonnifero che la porterà a una morte apparente solo per quarantadue ore, in realtà sonno, per non sposare Paride e fuggire. Nel frattempo il frate manda un messaggero a informare Romeo affinché egli la possa raggiungere al suo risveglio e fuggire da Verona. Sfortunatamente il messaggero del frate non riesce a raggiungere Romeo poiché Mantova è sotto quarantena per la peste, e Romeo viene a sapere da un suo amico della morte di Giulietta. Romeo disperato si procura un veleno (arsenico), torna a Verona in segreto e si inoltra nella cripta dei Capuleti, determinato ad unirsi a Giulietta in un breve saluto-lutto e nella morte, in realtà solo sonno. Paride, anche egli in lutto per Giulietta, giunge nella cripta, ma anche come imboscata, dato che sapeva che Romeo sarebbe venuto, avendo intuito il sentimento tra i due, e lo minaccia. Ne nasce un duello a spade sguainate, nel quale Paride rimane ucciso, mentre Romeo, dopo aver guardato teneramente Giulietta un’ultima volta e sul punto di raggiungerla nella morte, si avvelena pronunciando la famosa battuta “E così con un bacio io muoio”. Quando Giulietta si sveglia, trovando l’amante e Paride morti accanto a lei, si uccide trafiggendosi con il pugnale di Romeo, per unirsi a lui. Nella scena finale, le due famiglie e il Principe accorrono alla tomba, dove Frate Lorenzo gli rivela l’amore e il matrimonio segreto di Romeo e Giulietta. Le due famiglie, come anticipato nel prologo, sono riconciliate dal sangue dei loro figli e pongono fine alla loro guerra. Fonte: Wikipedia 13 L’amore non voluto di Adolfo Bonforte e Arcangela Carfagna L a nuova legge sul “femminicidio” anche se è stata varata sull’onda di un fenomeno segnalato dai media con toni allarmanti, nasce da un dato di fatto che segnala una particolarità italiana: nel nostro paese, infatti, il 44% dei casi, quando una donna viene uccisa è per mano di un partner: marito, fidanzato, convivente. Ciò ha spinto il legislatore verso un nuovo potenziamento degli strumenti per la prevenzione e la repressione della violenza di genere, soprattutto nella sua ambientazione domestica. Le nuove norme Le nuove norme si basano soprattutto sull’inasprimento delle pene e delle misure cautelari. È stato introdotto l’arresto in flagranza obbligatorio per i reati di maltrattamenti in famiglia e stalking. La polizia giudiziaria potrà, su autorizzazione del Pubblico Ministero, disporre l’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e il 14 divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Gli aggressori allontanati dalla casa familiare potranno essere controllati attraverso un braccialetto elettronico e dispositivi simili, e in caso di stalking potranno essere disposte anche le intercettazioni telefoniche. Rispetto al decreto legge, il nuovo testo prevede l’inasprimento delle pene quando la violenza è commessa contro una persona con cui si ha una relazione, e non soltanto se si convive o si ha un vincolo (recesso o meno) di matrimonio. Le aggravanti sono previste anche quando i maltrattamenti avvengono in presenza di minori e contro le donne incinte. Come funziona La legge non consente le segnalazioni anonime, ma mantiene La nuova legge sul “femminicidio” nasce da un dato di fatto 15 segreta l’identità di chi le fa. Stabilisce inoltre che la persona che ha subito i maltrattamenti possa fare la denuncia e raccontare la sua testimonianza in modalità protetta, cioè senza la presenza del compagno. È stato risolto con una via di mezzo anche uno dei punti più controversi del decreto, che riguardava la possibilità di revocare o meno la querela. D’ora in poi la querela sarà irrevocabile per le minacce più gravi, tra cui quelle in cui sono coinvolte le armi, mentre potrà essere revocata nei casi di stalking più leggeri. La remissione sarà comunque decisa in tribunale davanti all’autorità giudiziaria. L’irrevocabilità era stata decisa così da proteggere le donne da eventuali intimidazioni successive alla denuncia: molti sottolineano che la misura potrebbe trattenere ancora di più le donne dal denunciare i maltrattamenti, altri invece sostengono che la misura in modo “paternalista” non tiene conto a sufficienza della libertà di scelta delle donne. Da quando Sotto il profilo del diritto intertemporale, il d.l. n. 93/13 e’ entrato in vigore in data 17 agosto 2013, il giorno successivo alla pubblicazio- 16 Le modifiche si applicano solo ai fatti commessi dalla data di entrata in vigore della norma ne nella G.U. Da quella data sono state applicate le nuove disposizioni, tutte immediatamente operative (ad eccezione di quella relativa all’arresto obbligatorio per espressa disposizione in tal senso). La legge di conversione, 15 ottobre 2013 n. 119 è entrata in vigore il 16 ottobre 2013, il giorno successivo alla pubblicazione nella G.U. del 15 ottobre 2013. Le novità In generale, le nuove disposizioni, anche se modificano le norme, sostanziali o procedurali, previgenti operano dalla data di entrata in vigore del d.l. ove ivi contenute, ovviamente se non soppresse dalla legge di conversione, ovvero dalla data di entrata in vigore della legge di conversione se da questa introdotte. Le modifiche alle fattispecie incriminatrici si applicano solo ai fatti commessi dalla data di entrata in vigore del decreto legge ovvero della legge di conversione che contiene tale modifica. In particolare, nel caso di introduzione di nuove aggravanti, queste operano solo se la relativa condotta è stata realizzata dopo l’entrata in vigore della modifica. Adolfo Bonforte - Dottore in Giurisprudenza e Cultore di Diritto Penale presso L’università degli Studi di Lugano (LUdeS) è componente Segreteria Regionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) Le modifiche alle disposizioni del codice di rito operano, dalla data di entrata in vigore del d.l. ove ivi contenute ovvero dalla data di entrata in vigore della legge di conversione se da queste introdotte, anche con riferimento ai procedimenti pendenti per gli atti che non hanno esaurito i loro effetti, laddove non siano inserite norme transitorie. I medesimi principi trovano applicazione per le nuove misure introdotte o per l’ampliamento dei casi di quelle esistenti, trattandosi di materia processuale e in assenza di diversa disposizione transitoria. Le querele Le querele presentate prima del 17 agosto 2013 sono tutte rimettibili. Quelle presentate dal 17 agosto 2013 al 15 ottobre 2013 sono irrevocabili solo nei casi oggi previsti e che, se revocabili, sono rimettibili innanzi all’Autorità giudiziaria che procede ed infine, quelle presentate dal 16 ottobre 2013 sono assoggettate pacificamente alla disciplina oggi vigente. La competenza Le modifiche che incidono sulla competenza, nella specie, su quella del giudice di pace, trovano applicazione immediata, in mancanza di espresse disposizioni transitorie, sulla base del principio tempus regit actum, sempre che il giudice non sia stato già legittimamente investito del relativo giudizio. In tale ultimo caso, trova applicazione la normativa in vigore nel momento in cui il PM esercita l’azione penale e la competenza cosi determinata rimane ferma in forza dell’ulteriore principio della perpetuatio jurisdictionis, anche in caso di sopravvenuta modifica della normativa, a meno che la nuova legge non introduca una specifica disciplina transitoria. Nel procedimento innanzi al Giudice di pace l’esercizio dell’azione penale va individuato, ai sensi dell’art. 15, comma 1, d.lgs. n. 274/2000, nel momento in cui e formulata l’imputazione ed è chiesta l’autorizzazione alla citazione dell’imputato, pertanto coincide con l’emissione del decreto di citazione a giudizio, dopo avere ottenuto la data dell’udienza richiesta. Basterà? Ma queste importanti novità legislative, possono bastare a fermare l’impulso alla carneficina? Perpetuatio iurisdictionis Principio di diritto processuale civile, secondo il quale, una volta istituito validamente il rapporto processuale, nessun cambiamento sopravvenuto può influire su esso e far venir meno la competenza; non determina, cioè, la translatio iudicii. Il principio, già conosciuto nel diritto romano (ubi semel acceptum iudicium, ibi finem accipere debet), è accolto nel vigente codice di procedura civile; infatti l’art. 5, modificato dalla l. n. 353/1990, dispone che la giurisdizione e la competenza si determinano con riguardo alla legge vigente e allo stato di fatto esistente al momento della proposizione della domanda, e non hanno rilevanza rispetto ad esse i successivi mutamenti della legge o dello stato medesimo. Il principio si applica a qualunque specie di competenza: per territorio (i mutamenti in corso di giudizio della residenza, domicilio, dimora non hanno su essa alcuna influenza), per valore e funzionale. Fonte: Treccani.it 17 Arcangela Carfagna - Dottoressa in Scienze Politiche e in Comunicazione Internazionale, ha un Master di II livello in Criminologia e uno in Antipedofilia. E’ Isp. Capo della Polizia di Stato della Procura d. Repub c/o Trib. PV I suoi sostenitori dicono che è un primo passo, ma non sono pochi a sostenere che bisognerebbe fare come in Inghilterra, dov’è stato varato un efficace piano antiviolenza che in pochi anni ha ridotto i femminicidi del 60%. e quindi anche nel nostro paese, dovrebbe essere previsto una riforma strutturale che coinvolga tutte le istituzioni affinché la legge non rimanga solo un inutile dichiarazione d’intenti. Questo basterà a fermare l’impulso alla carneficina? Per saperne di più Se non sarai mio non sarai di nessuno Quando l’amore e l’odio diventano ossessione. Lo stalking alla luce delle modifiche introdotte dal Decreto Legge del 14 agosto 2013, n. 93 e dalla successiva Legge di conversione del 15 ottobre 2013, n. 119 Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche Editore ISBN: 978-88-98559-09-1 Tempus regit actum Tempus regit actum è una locuzione in lingua latina usata nel mondo del diritto, solitamente tradotta in italiano con l’espressione “il tempo regge l’atto”. L’interpretazione ordinaria della frase è quella data in diritto processuale sia civile che penale sulla base del quale il diritto processuale in vigore al momento della causa regge l’actio (con tempus soggetto e actum oggetto). Il principio di diritto processuale “tempus regit actum” e perciò quello in virtù del quale l’atto processuale è soggetto alla disciplina vigente al momento in cui viene compiuto, sebbene successiva all’introduzione del giudizio. Ne consegue che per il principio tempus regit actum deve essere applicata la normativa vigente al momento dell’adozione del provvedimento. Tale principio, peraltro, si applica alle regole processuali (che mutano la procedura) ma non invece a quelle sostanziali (che regolano i diritti) per le quali invece la modifica della normativa non inciderebbe sui rapporti sorti prima della modifica della normativa stessa; pertanto la modifica di una norma sostanziale non sarebbe per sé applicabile ai rapporti sorti antecedentemente alla modifica stessa a differenza dei rapporti processuali che, come detto, sarebbero sempre regolati dalla norma vigente all’epoca di utilizzo della norma, a prescindere dal momento di accadimento del fatto. In altri termini solo per norme a carattere processuale vi sarebbe una sorta di retroattività. In tema di successione delle leggi nel tempo il principio del “tempus regit actum”, proprio della materia processuale, non trova invece applicazione nel caso in cui dalla norma processuale discenda in via diretta la determinazione di una pena o situazione più favorevole. Fonte: Wikipedia 18 L e Terre d’Illyria è un’associazione ludico culturale, operante fra il Nord e Centro Italia, che vuole porsi come punto di riferimento per i giocatori della zona. Il nostro intento è diffondere il concetto di “gioco intelligente”, sostenerlo e promuoverlo. Crediamo fortemente nel gioco come strumento per il miglioramento dell’individuo: vediamo infatti che il Gioco di Ruolo non come un momento di divertimento fine a se stesso, ma come strumento per socializzare, affinare le doti cognitive ed intuitive e sviluppare la fantasia dei partecipanti. Ma Le Terre d’Illyria è anche un gruppo di persone che vuole divertirsi e far divertire. I suoi membri sono appassionati di Giochi di Ruolo, amano mettersi in discussione, sfidarsi e recitare interpretando differenti ruoli in storie raccontate dai Narratori e confrontarsi con altre persone, che siano esse amanti dei Giochi di Ruolo o dei semplici curiosi, perché più siamo più ci divertiamo e cresciamo. Il gioco di ruolo dal vivo è una forma di intrattenimento ludico derivata dall’esperienza teatrale. In questo tipo di eventi i giocatori assumono le vesti di un personaggio fantastico che vive in un mondo simile a quello che era l’Europa durante i Secoli Bui ma modificato dai fenomeni sovrannaturali della magia e popolato da esseri che sono più mito e leggenda che realtà. Gli eventi si svolgono in boschi o borghi medievali, per la durata di uno o più giorni, ci incontriamo con altri appassionati e con persone che per la prima volta si avvicinano a questo hobby, e vestiamo i panni di personaggi di fantasia vivendo avventure fuori dall’ordinario. Ogni evento è un giorno speciale, vissuto in un mondo fantastico costruito sull’immaginazione, sull’interpretazione di tutti i presenti e sulla loro interazione. E’ un po’ come interpretare una storia fantasy di cui si è protagonisti, che si evolve e cambia a seconda delle scelte e delle azioni individuali, e a cui ogni volta che giochiamo si aggiunge un nuovo capitolo scritto da noi. Ogni personaggio viene poi caratterizzato in modo personale attraverso la scrittura della sua storia e della sua psicologia, oltre alla preparazione di un costume adeguato: vesti, armatura, armi ed oggettistica appropriata. I giocatori non recitano un copione già scritto, ma “improvvisano” su un canovaccio costituito dall’Ambientazione, ovvero la descrizione geografica, politica, sociale del mondo di gioco. Interagiscono con gli altri personaggi giocanti e con le comparse (o personaggi non giocanti), che vengono invece mosse dai cosiddetti master: sceneggiatori, registi e arbitri dell’evento. Sito www.leterredillyria.com Indirizzo email [email protected] Forum leterredillyria.forumfree.it Le Terre d’Illyria Associazione ludico-culturale senza scopo di lucro CF 95109160135 19 La leggenda di Xoroi La leggenda narra che moltissimi anni fa Xoroi, un pirata turco, naufragò sull’isola e trovò riparo in una grotta naturale a picco sul mare. Di lì a poco i contadini della zona iniziarono a subire piccoli furti, generalmente di generi alimentari, ma nessuno sospettava di Xoroi, poichè nessuno ne conosceva l’esistenza. La vita di Xoroi trascorreva tranquilla fino a quando, durante una delle sue scorribande notturne, si innamorò perdutamente di una ragazza. Decise allora di rapirla e di portarla con sè all’interno della grotta. All’inizio la ragazza supplicava continuamente Xoroi di liberarla e di lasciarla tornare a casa, ma a poco a poco l’amore li travolse. Intanto tutti i minorchini si misero a cercare senza sosta la ragazza. Protetti ed invisibili all’interno della caverna, Xoroi e la ragazza vissero insieme felicemente per quasi 10 anni e il loro amore fu rafforzato dalla nascita di tre bambini. Una notte accadde però qualcosa di incredibile per Minorca: una spessa coltre di neve ricoprì tutta l’isola! Quando Xoroi e il maggiore dei suoi figli uscirono durante la notte per procurarsi del cibo, lasciarono numerose orme sulla neve. I contadini, viste quelle orme, decisero di seguirle per vedere dove portassero e arrivarono così al nascondiglio di Xoroi. Approfittando dell’assenza del pirata, la ragazza e i figli più piccoli furono riportati alla famiglia d’origine. Xoroi, una volta tornato alla grotta, capì che in nessun modo avrebbe potuto riavere la sua famiglia e quindi, in preda al tormento, decise di gettarsi dalla scogliera con il figlio maggiore. 20 Fonte: http://nonlosodovevadomaviaggio.wordpress.com/2013/08/08/minorca-la-leggenda-di-xoroi/ MAGHI, STREGHE E RESURREZIONI Le critiche ai giochi di ruolo si focalizzano sugli adolescenti che diventano ossessionati dal gioco. Esse suggeriscono che questa ossessione porti ad ogni sorta di difficoltà, tra cui la violenza e suicidio. È credenza diffusa che i giochi siano uno strumento pericoloso che deforma le menti di bambini perfettamente normali e li trasforma in mostri disumani capaci di uccidere i loro genitori. Esse suggeriscono che la riproduzione di un gioco di ruolo è il primo passo sulla lunga strada di un incubo nella vita reale. Siamo stati tutti in grado di identificare le cricche che si formano a scuola: gli atleti, i secchioni, gli sfigati, gli appassionati di auto, le reginette di bellezza, la band e gli outsider. Prima o poi tutti abbiamo desiderato, chi più chi meno, di entrare in uno di questi gruppi, o abbiamo temuto di essere etichettati come membri di uno di essi. BRUCIO PER TE! Un viaggio affascinante tra i meandri del sesso, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere sotto la guida scientifica degli autori che esplorano col lettore questo mondo ancora sconosciuto ai più. Lo scopo della pubblicazione non è trattare ciò che è giusto, ma ciò che è vero. Scienza, fede e morale sono cose diverse che devono rimanere separate. Gli autori riconoscono che molto di ciò che è vero non è giusto e che, spesso, ciò che sembra giusto non lo è. E proprio per questo guidano il lettore con un approccio scientifico, areligioso e apolitico evitando accuratamente di entrare nel merito dei campi esterni allo studio che propongono. Questo libro non parla di giustizia, di salvezza dell’anima o di diritti umani. Si limita a guidare i lettori nell’esplorazione di quel mondo ancora arcano delle verità che giacciono sotto la superficie. STELLE E STALLE D i p a r t i m e n t o Sociopsicologiche e d i S c i e n z e Comportamentali D i p a r t i m e n t o Sociopsicologiche e Collana Neuroscienze e Comportamento Collana Neuroscienze e Comportamento Diretta da Simonetta Vernocchi Andreas Aceranti Stelle e Stalle Diretta da Simonetta Vernocchi Gli autori esplicano il loro pensiero, chiaro, rigoroso e scientifico, Simonetta Vernocchi sul Chiara Bellebono complesso mondo delle emozioni, delle loro origini e delle loro conseStelle guenze. Se il lettore durante questa opera ha pronunciato (o pensato) anche solo una volta la frase “ecco, questo non lo sapevo” oppure “ho imparato una cosa nuova” e nello stesso tempo gli paia di non esser più tanto sicuro di quanto credeva di sapere prima di iniziare la lettura allora abbiamo raggiunto il nostro scopo. e Noi crediamo, che la verità vera, assoluta e inappellabile sulla natura dell'essere e della psiche umani, non solo non sia ancora stata enunciata ma riteniamo che non ne sia stata esposta nemmeno la reale superficie. Magari qualcosa che diremo potrebbe sembrare azzardata o “stiracchiata” ma la domanda che vi pongo è: se le teorie che vi esponiamo trovano applicazione in tutti quelli esaminati, siete davvero sicuri che non si applichino anche a voi? Aceranti A. -Vernocchi S. - Sambrotta V. Magari - scrivono - qualcosa che diremo potrebbe sembrare Stalle azzardata o “stiracchiata” ma la domanda che vi pongo è: se le teorie che vi esponiamo trovano applicazione in tutti quelli esaminati, siete davvero sicuri che non si applichino anche a voi? Consideri, infatti, il lettore che, come scienziati, siamo sempre alla ricerca della verità. d i S c i e n z e Comportamentali Andreas Aceranti - Simonetta Vernocchi Chiara Bellebono - Valentina Sambrotta Stelle e Stalle Come emozioni e sentimenti trasformano la nostra vita in una corsa sulle montagne russe Noi crediamo - continuano - che la verità vera, assoluta e inappellabile sulla natura dell’essere e della psiche umani, non solo non sia ancora stata enunciata ma riteniamo che non ne sia stata esposta nemmeno la reale superficie. Ricordiamocelo mentre leggiamo, soprattutto quando diremo: no, questa cosa per me non vale: io non sono così! ISBN: 978-88-98559-00-8 Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche Editore - eFBI 21 22 Ti amo. talvolta! ragioni ed evoluzioni del tradimento di Domenico Antonazzo I l concetto di tradimento nella coppia in genere si riferisce a un comportamento sentimentale e sessuale accaduto al di fuori della relazione. Possono essere considerati tradimenti diversi tipi di comportamento. Un partner può sentirsi tradito anche quando il comportamento dell’altro denuncia una visione della coppia che svilisce il ruolo della loro unione; come per esempio quando ci si accorge che l’altro mette al centro dei propri interessi la famiglia di origine oppure la professione. Il tradimento è la percezione di un cambiamento importante rispetto alle aspettative ideali in cui si era creduto. Per molti il tradimento inizia come un modo per evadere la routine quotidiana, dalle sabbie mobili delle abitudini e delle frustrazioni di ogni giorno. La nostra società è diventata più narcisista dove l’Io è prevalente sul Noi e dove ogni desiderio richiede un soddisfacimento nell’immediato. Le ricerche Secondo la maggior parte delle ricerche europee e americane oltre il 50% degli uomini e delle donne ha tradito almeno una volta. I dati emersi da una ricerca Censis del 2006 evidenziano che il 13% delle ragazze single italiane vedono il sesso sganciato dalla procreazione ma anche lontano dal sentimento. Anche la scrittrice Marilù Manzini, nel libro “Io non chiedo permesso”, sottolinea che in molti di questi rapporti non vi è trasporto né attrazione fisica, il sesso è fatto in modo meccanico ed è proprio questa nuova situazione sessuale che sradica completamente il ses- 23 so dalla procreazione e a maggior ragione dal sentimento, ciò crea le condizioni ideali per il tradimento, palesemente diverse da quelle delle generazioni passate. L’ erotizzazione della cultura mediatica e la pubblicità, fanno sì che la sessualità felice sia diventata un dovere. E di conseguenza, l’infedeltà si diffonde come un’obbligatoria ricerca di feli- Oggi nella società occidentale le donne tradiscono tanto quanto gli uomini cità. Oggi nella società occidentale le donne tradiscono tanto quanto gli uomini anche grazie alla diffusione dei metodi contraccettivi. Finché morte non ci separi Il divorzio è visto in maniera puritana perché sancisce la fine di un legame che fino a qualche tempo fa era considerato unico. Nei paesi latini non c’è tutta questa urgenza di divorziare, per il semplice fatto che vige il modello arcipelago, dove al centro c’è il matrimonio, ovvero una relazione stabile, mentre intorno si creano diverse relazioni secondarie. Si diceva che il matrimonio rappresentasse la tomba dell’amore, e la scienza non fa altro che sostenere questa tesi, nel senso che dopo i tre anni la dopamina(neurormone alla base del desiderio) viene sostituita dalla ossitocina(ormone della tenerezza), che orienta l’amore travolgente di una coppia verso sentimenti più democratici, come la tenerezza e il rispetto per l’altro. E ci sono persone che non si sentono completate da questo mutamento 24 del rapporto, ma vogliono sentirsi ancora innamorati. Le cause del tradimento Il primo motivo può essere rappresentato dalla noia, si è infedeli per sfuggire alla routine quotidiana, a una vita che sembra non offrire più sorprese, né dal punto di vista emozionale, Né dal punto di vista erotico. Si può tradire per ripicca, quando si dice “chiodo schiaccia chiodo” non esclude gli adulteri da tale definizione. Sono molti i casi di tradimenti per rappresaglia, quando chi è tradito si sente ferito nel proprio narcisismo e compie una vendetta dello stesso tipo. Si può tradire anche per sesso. Tanti uomini sostengono di aver bisogno di fare sesso con una certa frequenza, ma ci sono anche donne che hanno un’iperattività erotica, spesso nascosta. Un ruolo importante lo gioca la trasgressione. Ci sono persone che non possono farne a meno e ritengono che non ci sia desiderio senza trasgressione. Può capitare che la libido sia alto nei confronti della propria fidanzata, ma che diminuisce drasticamente quando la fidanzata diventa moglie. Si può tradire anche quando si va in là con gli anni, quando si ha paura del tempo che passa. Fare sesso diventa una conferma della propria capacità di seduzione. Sono uomini e donne in continua lotta con la vecchiaia, il cui narcisismo è nutrito dal bisogno di conquista. Freud diceva che quando si affacciavano desideri omosessuali, l’uomo tendeva ad accentuare i propri comportamenti eterosessuali, per mettere un coperchio sulla sua identità ambigua. Questo non per dire che gli amatori siano gay mascherati, ma solo che dietro l’iperattività sessuale si nascondono spesso talune incertezze psicologiche. Ci sono anche persone che non riescono ad instaurare rapporti di coppia duraturi perché hanno in sé la paura che l’intimità li renda deboli. Sono soprattutto gli uomini ad aver paura dell’amore, con gli anni, si trasformano in Peter Pan attempati. Aldo Naouri pensa che l’adulterio sia una passione che l’uomo si trascina dall’infanzia, per non aver risolto il complesso di Edipo. Esiste nel traditore la convinzione di trovare la persona perfetta, che in realtà non esiste, ma è solo la proiezione dei fantasmi edipici. Poi c’è chi tradisce semplicemente perché una donna o un uomo non basta a soddisfare tutte le esigenze, la moglie per l’affetto e la stabilità, l’amante per l’erotismo e la novità. Questo accadeva anche in passato, dove la gran parte dei matrimoni erano combinati e , soprattutto la gente di potere, si sposava per interesse e non per amore. Quindi, tutto questo non faceva altro che spingere la persona a tradire il consorte. La Craveri afferma in proposito: “l’unica amante che veramente odiavano le regine era sempre la prima, alla seconda non ci facevano più caso”. I tempi sono cambiati perché ora anche le donne hanno una vita parallela, il marito e l’amante sono le figure di cui la donna non può fare a meno, e a cui chiede ovviamente Sono soprattutto gli uomini ad aver paura dell’amore cose differenti. Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, affermavano di provare un “amore essenziale”, cioè il loro, e amori contingenti, quello provato verso altri. Non c’è limite al peggio... Ci sono dei tradimenti che sono addirittura peggio di quelli appena elencati, come ad esempio tradire il proprio partner con un membro della famiglia, è un doppio tradimento, terribile e urticante per chi lo subisce. Anche quelle che riguardano la “famiglia degli amici” hanno un peso psicologico abbastanza rilevante. Si pensa sempre a quanto un tradimento possa infrangere le nostre barriere, come una lama conficcata nel cuore, ma bisogna anche pensare a quanto male possa fare al corpo, perché sono veicolo di malattie sessuali. La situazione è molto più grave quando attraverso il tradimento non si trasmette una banale Herpes o Candida, bensì Hiv. In Svizzera la metà dei casi di Aids è dovuta all’adulterio del coniuge. ..e al pericolo Un’altra tipologia di tradimenti “pericolosi” è quella in cui si mischiano sentimenti e ruolo sociale, un connubio che li rende ancora più gravi. Come ad esempio il medico o lo psichiatra, non possono avere rapporti intimi con i loro pazienti. La maggior parte dei tradimenti si 25 consumano negli uffici o sul posto di lavoro. In tutti questi tradimenti non c’è ombra d’amore, ma sono governati da sentimenti per lo più negativi come l’orgoglio, la vendetta, la rabbia e l’egoismo. Quindi non è l’adulterio che è “nero” ma la faccia nascosta dei sentimenti. Ricordiamoci che Abele è morto e noi siamo tutti figli di Caino. Nuove e vecchie scappatelle Al giorno d’oggi i “nuovi” adulteri sono mediatici e tecnologici, e si avvalgono dei più sofisticati sistemi di comunicazione come le chat e internet. In questa società ormai tutti fanno outing: dichiarano la propria omosessualità, dicono di aver sofferto per svariate malattie o aver fatto uso di droghe etc. Confessioni pubbliche che se da un lato sono terapeutiche dall’altro hanno la funzione di puntare i riflettori addosso almeno per un quarto d’ora. Un comportamento ormai normale per la gente dello spettacolo, ma anche per la gente comune, che prima nascondeva tradimenti e divorzi ora li esibiscono. Il tradimento attraverso il web ormai sta prendendo piede, anche perché basta stare comodamente seduti sulla poltrona. Si inizia con chiacchiere e grandi discorsi: si parla di libri, di film, della vita, ci si sfoga delle piccole noie quotidiane 26 e, magari, di un matrimonio che non funziona più. E poi, la fascinazione diventa dipendenza : la chat, la chiacchiera via web , diventa un appuntamento quotidiano e indispensabile. Il passo successivo può essere l’appuntamento, ma non sempre. Perché, molti sostengono, sul web non si da importanza al corpo o alla posizione sociale che si ricopre, ma si da importanza alle emozioni, ad un incontro di personalità. Una situazione più vicina alle fantasie che alla realtà, il codice civile punisce l’adulterio reale, non il fantasma. Ci sono numerosi saggi di psicologi e sociologi sul fenomeno, perché da quando internet è entrato nelle case, il tradimento via web è diventato sempre più diffuso. Lo psichiatra e presidente dell’associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, Tonino Cantelmi, ha studiato il fenomeno. Ha scritto un libro in cui afferma che sono più di 3 milioni gli italiani che utilizzano la chat, che si collegano per due ore al giorno, e il 70% del popolo dei chatta, la maggior parte è costituito da donne. Lo psichiatra afferma che la relazione via web è considerata più gestibile e controllabile, rispetto a una relazione reale. Ci sono persone che vivono due storie parallele per un periodo più o meno lungo, e si trat- Per saperne di più al settimo cielo Le ragioni e le conseguenze di amore, infatuazione, gioia e felicità Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche Editore ISBN: 978-88-98559-07-7 ta di cose ben diverse dai flirt casuali. In queste situazioni si trovano soprattutto le donne, sia casalinghe sia manager. Il termine tradimento è troppo generico, già, perché possiamo distinguere il tradimento di sesso da quello di cuore, anche se sempre di tradimento si tratta. Mi viene in mente la divina commedia in cui Dante diede risalto alla figura di Paolo e Francesca, due adulteri. Ma il poeta cerca di risaltare il sentimento che c’era tra i due. E, in ogni caso, possiamo considerare Paolo e Francesca, con i loro sospiri e tremori, il modello degli infedeli “di cuore”. E oggi ci sono numerosissime storie di donne che tradiscono trasportate dal sentimento. C’è chi tradisce perché vive due attrazioni diverse per due persone diverse: separa, quindi, la sicurezza e la tenerezza dall’erotismo, che è emozionante ma instabile. Tradimenti di cuore sì, ma anche frequentissime sono le relazioni che hanno come fine ultimo quello del solo atto sessuale. Sono soprattutto gli uomini che dominano questa parte di tradimento. Ci sono uomini spinti dalla curiosità di tutte le novità della vita, quindi anche di quelle erotiche. Voglio citare l’ex presidente Bill Clinton che si è lasciato trascinare da innumerevoli eccessi sessuali, e la vicenda con Monica Lewinsky ha di fatto messo in gioco la sua carriera politica e la sua famiglia. Negli uomini i tradimenti per curiosità erotica sono stati sempre visti con benevolenza o descritti con orgoglio. Gli eccessi sessuali femminili sono stati etichettati come ninfomania, che è una pulsione urgente e irrefrenabile di fare sesso anche con sconosciuti, e quindi a discapito della relazione. Molti sostengono che sul web non si da importanza al corpo o alla posizione sociale che si ricopre, ma si da importanza alle emozioni, ad un incontro di personalità. La paura del tradimento Sia negli uomini sia nelle donne esiste la paura di essere traditi, e qui riporterò quelle che sono le cause più determinanti. Il primo e non può essere altrimenti, soprattutto per quello che ho scritto nel terzo capitolo, è la gelosia. Il secondo è l’insicurezza e la bassa autostima. Il terzo sono i disturbi di personalità, che possono essere: La diffidenza, che a volte può essere un utile strumenti di difesa, ma non deve essere un’ossessione. Il narcisismo, colui che si serve dell’altra persona e hanno bisogno di una sicurezza più pubblica che privata, perciò temono il tradimento perché potrebbe incrinare per sempre la loro immagine sociale. Il controllante, gli uomini che soffrono di eiaculazione precoce hanno generalmente paura di venir traditi, perché l’insicurezza che è alla base del loro sintomo sessuale è parte essenziale della loro vita. Il quarto punto sono i disturbi della personalità legati al partner, che possono essere: Il seduttore, Ci sono donne e uomini che fanno della seduzione la loro filosofia di vita e, quindi, non possono essere fedeli. 27 Ci se ne innamora teme sempre il tradimento, ed è una paura fondata. Il trasgressore, sono uomini e donne che in passato hanno già tradito e che amano trasgredire. E’ solo nella trasgressione che riescono a provare le emozioni forti. Poi ci sono coloro che hanno una forte dipendenza sessuale sono quelle persone che hanno indotto o subìto una situazione di sesso precoce nell’infanzia, e questo li permette di seguire i loro impulsi al di fuori della relazione. Infine c’è chi ha a che fare con gente psicopatica, che agiscono in funzione dei propri bisogni e dei propri interessi. Persone che non si fanno scrupoli a tradire, dato che non hanno il senso del limite e dell’alterità. Il quinto punto sono l’aumento delle tentazioni, gli uomini temono le tentazioni per la moglie e per le figlie adolescenti. L’ultimo punto sono le ragioni che si trovano al di fuori della coppia, molte persone importanti temono non solo di essere traditi, ma soprattutto di essere piazzati sulle copertine dei giornali. Il dopo Il momento successivo al tradimento è affollato da sentimenti negativi come la rabbia, l’amarezza la vergogna e il dolore. Il sospetto e la gelosia rimangono dentro, anche quando il tradimento è ormai archiviato oppure è stato negato, e diventato un ombra sulla propria vita, un malessere che logora l’esistenza dell’individuo giorno per giorno. Un problema a cui si può andare incontro, è la depressione che può colpire le persone che hanno subìto un tradimento, relazioni patologi- 28 che che possono arrivare fino al suicidio aggressivo, per dimostrare al traditore la gravità delle sue azioni. Un altro problema persistente per la persona tradita e la rabbia, che può indurre a gesti d’impulso dettati dal rancore. La rabbia spesso ci porta a gesti estremi anche in pubblico, gesti di cui ci pentiremo in un secondo momento, magari a mente lucida. L’individuo nel momento in cui viene colpito, in quelli che sono i suoi punti deboli, cerca ti tornare alla ribalta vendicandosi di quella persona che l’ha privata di qualcosa di importante. La vendetta necessità dell’uso di energie nuove, energie che aiutano a distrarre dal tradimento. Perdonare il tradimento, questo è l’argomento che divide molta gente. Perdonare è sintomo di debolezza per alcuni, per altri è la formula giusta per continuare la vita di coppia, sempre che vi siano le energie necessarie per stare insieme. Spesso si tratta di un periodo solo apparente, vale a dire, si crede di aver perdonato ma invece la ferita è ancora ben viva. In molti casi si perdona sopratutto per paura di perdere quella persona. Anche il perdono di un tradimento richiede la sua elaborazione, come il lutto. Poi ci si può riconciliare senza avere rapporti intimi, in questa unione rattoppata dal perdono, però, non c’è più coinvolgimento. Molte coppie effettuano delle analisi sul proprio rapporto, cercando di analizzare quelle che sono le possibili cause che hanno condotto la coppia nello stato attuale. Capire se ci sono ancora i margini per stare insieme, oppure le ferite sono troppo profonde, da non per- Domenico Antonazzo - Dottore in Scienze e tecniche psicologiche con campo di specifica competenza in Relazioni Patologiche e crimini correlati a gelosia, stalking e tradimento. metterlo. La conclusione è appunto la separazione, più facile per le giovani coppie, più complesso per le famiglie con dei figli a carico, soprattutto se sono ancora in età infantile, ed è anche da non sottovalutare, l’impatto economico che può comportare il divorzio. Possiamo per assurdo elencare dei vantaggi nel tradimento, che sono: I vantaggi erotici, perché il tradimento può spingere alla curiosità e stimolare il superamento dei limiti. Vantaggi economici, donne che come ricompensa per i torti subìti, acquisiscono una fortuna. Vantaggi esistenziali, molte volte il tradimento è accolto come un sospiro di sollievo, perché aiuta a mettere fine ad una storia ormai giunta al capolinea. Oggi il numero crescente di divorzi dipende anche dalle richieste eccessive che vengono fatte alla coppia. Allora l’adulterio può essere il Sia negli uomini sia nelle donne esiste la paura di essere traditi momento in cui si scioglie la comunicazione ingarbugliata tra i partner, o si chiariscono le aspettative troppo pressanti che gravano sulla relazione. Nel rapporto di coppia è fondamentale una buona comunicazione, cosa che sembra scontata ma non lo è, dato che ci sono coppie che parlano senza dirsi nulla. Questa dote è importante quando si parla di tradimento, perché una buona comunicazione può permettere alla coppia di risollevarsi dalle macerie. Bisogna saper utilizzare il linguaggio non verbale, perché se con le parlo si dice una cosa, ma il corpo ne fa un’altra, allora questo può rappresentare un problema. Per usare la frase di Georges Herbert, “l’amore inespresso è come il vino tenuto in bottiglia: non appaga la sete”. Bisogna accettare il pericolo: non si può amare senza la paura di essere traditi. 29 Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche e Università degli Studi “Sapienza” di roma presentano master univeristario in CRIMINOLOGIA 30 SE NON SARAI MIO NON SARAI DI NESSUNO 1,4 milioni di persone sono vittime di stalking ogni anno negli Stati Uniti. Le statistiche ci dicono che mediamente 1 donna su 12 e 1 uomo su 45 saranno vittima di stalking almeno una volta nella vita. Il 77% delle donne e il 64% degli uomini conosce i propri stalker. L’87% degli stalker è di sesso maschile. Meno del 2% di stalking si trasformano in casi di omicidio. Tuttavia, il costo emotivo che incide sulle vittime è significativo, soprattutto se non si sa chi lo stalker sia, o se è mentalmente squilibrato o malato di mente. Un’attenzione particolare viene offerta alle le modifiche introdotte dal Decreto Legge del 14 agosto 2013, n. 93 e dalla successiva Legge di conversione del 15 ottobre 2013, n. 119 CRIMINOLOGIA La seduzione del male Questo testo mira a dimostrare che la teoria criminologica non è statica e legata sempre alle stesse scuole di pensiero, ma dinamica. In realtà, la maggior parte degli eminenti studiosi non passano il loro tempo commentando e / o ripetendo le prove delle proposizioni teoriche che esistono da molti anni. Piuttosto, si muovono in più di nuovi spazi -aree spesso situate nei momenti interstiziali tra le teorie più tradizionali. SEI LIBERO DI DIRMI DI SI’ Nel corso della storia abbiamo visto regni e governi caduti per opera dell’intromissione della “Gezabele” di turno. Pensiamo a Cleopatra, a Erodiade, a Elena di Troia, a Yoko Ono, a Maria Stuart e l’elenco potrebbe andare avanti per pagine e pagine. Si dice sempre che dietro un grande uomo ci sia una grande donna. Ma spesso dietro a un disastro che un uomo fa (solo determinati tipi di uomini sono sensibili a una Gezabele, e li chiamerò Acab) c’è una Gezabele che tesse le sue tele. Per un bambino è praticamente impossibile difendersi da queste armi della madre (o del padre) ricattante, e anche per un adulto sano può risultare difficile. 31 Il paradigma di Red & Toby Nemici-amici in amore e in amicizia e il paradosso del fallimento di Andreas Aceranti G eneralmente io vado in palestra al mattino presto. Mi alzo verso le 6.30 e alle 7.00 circa sono già là. Non amo i luoghi affollati ma qualche giorno fa, avendo un’udienza al mattino, ho optato mio malgrado di andare di sera. Mentre correvo sul tapis roulant ho notato due ragazzi che si aiutavano a vicenda a svolgere alcuni esercizi. In particolare ho notato come i due, che conosco e so essere ben più che amici, attivassero, in pubblico, dinamiche molto singolari. Per comodità (e per referenza al titolo 32 dell’articolo) li chiamerò Red uno, e Toby l’altro. Red è il maggiore dei due mentre Toby è di qualche anno più piccolo (credo 8 o 9 anni più piccolo). Sono come due fratelli, e anche di più. Ridono, scherzano, e hanno entrambi recentemente rotto con la rispettiva fidanzata. Sono entrambi eterosessuali ma decisamente omoaffettivi (per maggiori dettagli il lettore veda la nostra opera “Brucio per te”). Ma ultimamente c’è qualcosa che ha attirato, come dicevo, la mia attenzione. Toby conosce molto bene le de- Fallisci ancora. Fallisci meglio. Samuel Beckett 33 bolezze di Red, i suoi timori, le sue fragilità. Come è vero il contrario. Ma la cosa interessante è che Toby sembra cogliere ogni occasione per ferire Red. O per fargli saltare i nervi. Se Red gli chiede qualcosa, Toby lo ignora, o gli risponde solo dopo diverse richieste del primo di avere una risposta. Toby sa che Red è estremamente sensibile a certe dinamiche ed egli le mette in atto apparentemente come forma di provocazione. Credo sia successo a tutti di avere una relazione con qualcuno a cui vogliamo bene (e che dice di volerci bene) che sembra fare apposta e fare di tutto per ferirci o per farci scattare. A questo punto, però, vorrei chiarire alcune dinamiche che accadono e che prendono vita all’insaputa di Toby e che lo obbligano a “trattar male” Red. E più Toby si indaga e cerca di capire cosa non va, dove sbaglia e come cambiare, più affiora il bene che vuole al suo amico, e peggio lo tratterà. 34 Più affiora il bene che vuole al suo amico, peggio lo tratterà. Ma perché? Vorrei analizzare due casistiche specifiche, che di solito appaiono insieme anche se a livelli differenti. Innanzitutto perché questa dinamica (che chiamerò appunto la dinamica Red&Toby – prendendo libero spunto dal cartone animato della Walt Disney Red e Toby nemici-amici) inizi i due soggetti non devono sentirsi sullo stesso piano. Ovvero, entrambi devono nutrire, in forma più o meno esplicita, un senso di inferiorità nei confronti dell’altro. Questo senso di inferiorità può essere un complesso di inferiorità vero e proprio, o manifestarsi come doverosa riverenza, come senso di continua inadeguatezza, necessità di redenzione, senso di abbandono e così via. Come secondo elemento deve esserci un fattore estraneo che spinge Toby ad attivare meccanismi di repulsione. Di solito l’elemento avverso è un soggetto narcisista (se uomo) o istrionico (se donna) che detie- ne un controllo quasi completo di Toby. Sempre per fare riferimento al cartone animato chiamerò questo narcisista Amos, come il cacciatore che cresce Toby addestrandolo per cacciare Red. Amos ha un controllo pressoché completo su Toby anche se quest’ultimo non solo non se ne accorge ma potrebbe, a un certo livello, anche essere convinto di non subire l’influsso del narcisista. Tuttavia le dinamiche che Amos usa per tenere al guinzaglio Toby sono segnali chiari di quelli che chiamiamo, in linguaggio tecnico “doppio legame”. E più Red cercherà di allentare la presa e lasciare Toby libero, più Amos lo aizzerà contro di lui. Ma torniamo all’inizio. Come? Amos percepisce l’enorme potenziale di Red (professionalmente, come persona, come amico ecc…) e cercherà di farselo amico. Ma sapendo che non può reggere il confronto inizierà un’opera distruttrice per impedire a Toby di rimanere legato a Red. Quest’opera di controllo di solito si manifesta in questo modo: 1. Amos prende, per Toby, una serie di decisioni apparentemente innocue (andare in una palestra piuttosto che in un’altra, gli orari di partenza e di ritorno di un viaggio, cosa fare domenica prossima e così via) e le sottoporrà a Toby come ipotesi, scelte che solo in appa- renza possono essere influenzate da Toby ma che in realtà non possono essere manipolate. 2. Amos cercherà di incastrare Red nella sua rete decisionale. Se quest’ultimo dovesse opporsi, rifiutandosi di sottostare alle regole imposte, Amos romperà il rapporto gettando la colpa di Red. Qualora quest’ultimo cerchi una riconciliazioni Amos non accetterà guardandosi bene dal dire a Toby di essere stato lui a rifiutare la mano tesa dell’altro. 3. Amos cercherà di coinvolgere Toby nelle sue liti, cercherà di convincerlo a odiare quelli che lui odia, ad amare quelli che lui ama, ad ignorare quelli che lui ignora. E Toby si ritroverà presto isolato circondato solo da quelli che Amos permette e che non rappresentano una minaccia al suo totale controllo. 4. Amos potrebbe cercare di portare Toby a livelli di privazione (ad esempio facendogli spendere i propri soldi in investimenti fallimentari; creando problemi che solo lui, Amos, sarà poi in grado di risolvere; mettendo Toby in situazioni particolarmente complesse, sia personali sia lavorative, sapendo che questi non ha le risorse o le capacità per cavarsela, convincendolo ad investire soldi che non ha in cose vane come vestiti, cene al ristorante o per vivere oltre le proprie possibilità) 35 Una volta che questa dinamica si è instaurata Toby sviluppa un tratto (o, nei casi peggiori, un disturbo) dipendente. Essendo Amos in rivalità con Red, anche Toby entrerà in rivalità con Red. Più Red si sottomette e si mostra aperto e disponibile, più Toby colpirà ferocemente per ferirlo. Perché questo è quello che Amos vuole. Toby in realtà vuole molto bene, azzarderei che ami proprio, Red. Ma non può farne a meno. E nemmeno se ne accorge. Ma non se ne accorge? Allora potremmo chiederci: Com’è possibile che Toby non si accorga di come si comporta? In realtà Toby se ne rende conto solo se viene messo davanti alle prove. Alle evidenze. Toby non è delirante. È in contatto con la realtà. Semplicemente attiva alcuni meccanismi senza rendersene conto. Ma questo soprattutto perché non s rende conto di quanto sia dipendente da Amos. Questo lo manipola, può fargli fare tutto quello che vuole. È una caratteristica dei narcisisti: sono estre- 36 mamente carismatici, convincenti, affascinanti. E sottolineerei che Toby non è uno stupido. Non è uno sprovveduto. Non è un cretino. Ma, verosimilmente, è estremamente sofferente. Ha subito una grossa perdita, o un grosso trauma, nel passato che ha fortemente minato la sua autostima e la sua capacità di amare. Non essendo in grado di amare e gioire liberamente non è in grado di amare liberamente nemmeno se stesso. Si può rimediare? Se Red esce dalla foresta per cercare l’amico, fa un passo avanti, cerca un dialogo, una spiegazione, allora Toby scappa perché il suo timore di Amos è talmente radicato dentro di lui che non gli permette nemmeno lontanamente di prendere in considerazione l’idea di cambiare. O meglio, consciamente Toby vorrà cambiare, ogni singola volta in cui gli verrà fatto notare come si comporta sceglierà di cambiare. Fino a che non trascorrerà nuovamente del tempo con Amos. Allora, quest’ultimo attiverà nuovamente i suoi comportamenti di controllo e Per saperne di più Sei libero di dirmi di sì Doppio legame, omicidio psichico e ricatto affettivo Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche Editore ISBN: 978-88-98559-04-6 Andreas Aceranti - Psichiatra e criminologo è specializzato in Profiling e Ana- lisi Comportamentale. E’ Professore associato di Psichiatria Clinica e Forense all’Univ. LUdeS di Lugano e docente di Criminolgia Clinica e Psicopatologia Forense presso l’Università “Sapienza” di Roma Toby si ritroverà nuovamente incastrato nella dinamica. de: Perdono o amor proprio? E qui si pongono nuove doman- Per quanto Red deve sopportare le vuote promesse di Toby? Fino a quando è giusto perdonare e sopportare? Sul perdono filosofi e teologi hanno scritto fiumi d’inchiostro senza, a mio parere, cavare un ragno dal buco. Non fraintendetemi: io sono il primo a sostenere che tutti, ripeto tutti, abbiano diritto a una seconda, terza, quarta, quinta, sesta e settima possibilità Ma settanta volte sette mi sembra esagerato. Almeno quando l’altro non fa il minimo progresso. Diverso è il caso in cui Toby faccia dei piccoli passi. Ci prova. E fallisce. Ma almeno ci prova. Ma se Toby si limita a fare promesse. A prendere impegni che non rispetta… beh allora mi sentirei di dire che i tempi dipendono solo da Red. Finché ha voglia di fare il martire, di farsi prendere “per i fondelli” e sprecare il suo tempo in una relazione che, a priori, già promette Per quanto Red deve sopportare le vuote promesse di Toby? male, allora che continui pure. Per quello che mi riguarda la mia pazienza è poca e dopo pochi mesi il tempo è già scaduto. Sembrerò duro, severo, cinico. Ma io credo che se uno ama allora il tentativo di cambiare lo può fare. E, notate bene, non sto giudicando il risultato ma il tentativo. Un buon amico, un buon compagno, un buon partner non è quello perfetto che cambia allo schiocco delle dita, ma quello che capisce quando ti ferisce e cerca di non rifarlo. Lo rifarà. Sicuramente. Ma questo non conta. Questo si può perdonare. Quello che non si può tollerare, a mio avviso, è che Toby continui a farsi i fatti suoi. E ancor meno se anziché, o oltre a, ad Amos, Toby, ubbidisce a Crudelia (sì so che è il personaggio di un’altra storia ma rende bene l’idea). Crudelia..... o come si chiama solitamente: la suocera! 37 Antonio e di W. Shakespeare Antonio, triumviro di Roma insieme ad Ottaviano e a Marco Emilio Lepido, si è fermato in Egitto dopo essersi innamorato della regina Cleopatra. Antonio riceve la notizia che sua moglie, Fulvia, si è ribellata contro Ottaviano, ed è morta. Ora il triumvirato è minacciato da Sesto Pompeo, figlio del Pompeo avversario di Giulio Cesare. Pompeo ha raccolto una flotta, insieme ai pirati Menecrate e Mena e controlla la Sardegna e la Sicilia. A causa di questa situazione, Antonio è consapevole che deve tornare a Roma. Nonostante l’opposizione di Cleopatra, parte. Tornato a Roma, Ottaviano convince Antonio a sposare sua sorella, Ottavia, per saldare i legame tra i due generali. Il luogotenente di Antonio, Enobarbo, sa che Ottavia non potrà appagarlo, dopo esser stato con Cleopatra. In un famoso passo, egli descrive il fascino di Cleopatra con un’iperbole: “L’ età non può appassirla, né l’abitudine rendere insipida la sua varietà infinita: le altre donne saziano i desideri che esse alimentano, ma ella affama di sé laddove più si prodiga: poiché le cose più vili acquistano grazia in lei, così che i sacerdoti santi la benedicono nella sua lussuria.” Un indovino mette in guardia Antonio: “se giochi con lui ad un gioco qualunque, sei sicuro di perdere” In Egitto, Cleopatra viene a sapere del matrimonio di Antonio, e mette in atto una terribile vendetta nei confronti del messaggero che le riferisce la notizia. La sua collera si placa solo quando le sue cortigiane le assicurano che Ottavia è brutta, almeno secondo i canoni estetici elisabettiani: bassa, rozza, con il viso rotondo e con capelli sciupati. I triumviri discutono con Pompeo, e gli offrono un accordo: egli può mantenere il controllo della Sicilia e della Sardegna ma deve aiutarli a “liberare tutto il mare dai pirati” e mandargli un tributo in grano. Dopo qualche esitazione, Pompeo accetta. I generali s’intrattengono in un festino sulla galea di Pompeo. Mena consiglia a Pompeo di uccidere i triumviri per diventare condottiero di Roma, ma egli non accetta. Più tardi, Ottaviano e Lepido rompono la tregua con Pompeo, e i combattimenti ripartono. Questa decisione è disapprovata da Antonio, che è furente. Una volta ritornato ad Alessandria, Antonio incorona se stesso e Cleopatra sovrani dell’Egitto e del terzo orientale dell’impero romano, che era il territorio posseduto da Antonio in quanto triumviro. Egli accusa Ottaviano di non aver spartito con lui le terre conquistate a Pompeo, ed è arrabbiato che Lepido, imprigionato da Ottaviano, è stato escluso dal triumvirato. Ottaviano cede all’ultima richiesta, ma è molto deluso dal comportamento di Antonio. Antonio si prepara a dare battaglia ad Ottaviano. Enobarbo lo spinge a dare battaglia sulla terraferma, dove egli sarebbe avvantaggio, anziché in mare, dove le navi di Ottaviano sono più leggere e meglio condotte. Antonio rifiuta, in quanto era stato sfidato da Ottaviano ad una battaglia navale. Cleopatra s’impegna a mettere la sua flotta a disposizione di Antonio; ma, durante la battaglia navale, la regina abbandona il campo con le sue sessanta navi. Antonio la insegue causando così la disfatta del suo esercito. Vergognandosi per i suoi gesti, dovute all’amore che egli prova per Cleopatra, Antonio la richiama per averlo fatto sembrare un codardo, ma pone anche il suo amore sopra ogni altra cosa, dicendo “datemi un bacio, questo basta a compensarmi.” Ottaviano manda un messaggero a chiedere a Cleopatra di consegnarli Antonio, e di allearsi con lui. Ella esita, e flirta col messaggero; nel frattempo, Antonio entra in scena e, rabbioso, condanna il comportamento della principessa. Fa frustare il messaggero, e finalmente perdona Cleopatra, e le promette di combattere un’altra battaglia per lei, questa volta sulla terraferma. 38 Cleopatra Alla vigilia della battaglia, i soldati di Antonio odono strani oracoli, che interpretano come la perdita di protezione per il loro condottiero, da parte del dio Ercole. Inoltre, Enobarbo, lo storico luogotenente di Antonio, lo abbandona per passare dalla parte del nemico. Invece di confiscare i beni di Enobarbo, che erano stati lasciati presso Antonio durante la fuga da Ottaviano, Antonio ordina che tali beni siano riportati a Enobarbo. Enobarbo è talmente colpito dalla generosità di Antonio, e così pieno di vergogna per la sua infedeltà, che si suicida. La battaglia comincia bene per Antonio, finché Ottaviano non la tramuta in una battaglia navale. Ancora una volta, Antonio perde, la sua flotta si arrende, ed egli denuncia Cleopatra: “questa infame egiziana mi ha tradito.” Antonio decide allora di uccidere la regina per il suo ennesimo tradimento. Cleopatra capisce che l’unico modo per riconquistare l’amore di Antonio, è quello di fargli credere che si è uccisa, col nome di Antonio come ultime parole. Ella si rinchiude nel suo mausoleo, e aspetta il ritorno di Antonio. Il suo piano, però, fallisce: invece che correre per vedere Cleopatra morta, con il cuore pieno di rimorso, Antonio decide che la sua vita non ha più senso. Chiede a Erote, uno dei suoi più intimi amici, di trapassarlo con una spada; Erote non riesce però ad uccidere il suo generale, e si suicida. Antonio ammira il coraggio di Erote e cerca di morire allo stesso modo, ma si ferisce solamente. In uno stato di dolore lancinante, scopre che, in realtà, Cleopatra è ancora viva. Si trascina fino al suo mausoleo, e muore tra le sue braccia. Il suicidio di Cleopatra, busto in marmo di Claude Bertin, 1690 circa, Louvre, Parigi. Ottaviano si reca da Cleopatra e cerca di convincerla ad arrendersi. Ella però rifiuta orgogliosa, per non essere trascinata in trionfo per le vie di Roma come una schiava qualsiasi. La cortigiana Ira descrive la loro probabile sorte: “istrioni di pronto ingegno improvviseranno commedie su di noi, rappresentando i nostri conviti alessandrini; Antonio sarà raffigurato ubriaco, ed io vedrò qualche giovanotto travestito da stridula Cleopatra avvilire la mia grandezza in atteggiamento di puttana.” Questo discorso è intriso di ironia drammatica, perché, al tempo di Shakespeare, la parte di Cleopatra era veramente recitata da un “giovanotto travestito”, e la tragedia di Shakespeare, raffigura i festini di un Antonio ubriaco. Cleopatra decide di suicidarsi, insieme alle sue ancelle Carmiana e Ira, usando il veleno di un aspide. Muore serena, pensando di rivedere Antonio nell’aldilà. Ottaviano scopre i corpi morti e ordina che sia data loro sepoltura con un funerale solenne. Fonte: wikipedia Immagini: 1. h t t p : / / h d w a l l p a p e r. f r e e h d w. com/0003/nature-landscapes_widewallpaper_fabulous-ancient-greek-ruins_25555.jpg 2. http://www.artvalue.com/photos/ auction/0/50/50100/merano-giovanni-battista-1632-antonio-e-cleopatra-2882279-500-500-2882279.jpg 39 S. Valentino tra vecchie e nuove tradizioni di Valentina Sambrotta F ebbraio, secondo il calendario gregoriano è il secondo mese dell’anno e l’unico a contare meno di 30 giorni. I romani, che in origine consideravano l’inverno un periodo senza mesi, lo conobbero a partire da Numa Pompilio che lo aggiunse insieme a gennaio, come ultimo mese dell’anno. Per i romani era un mese dedicato a riti di purificazione, simboleggiando la condizione della natura in atto di ridestarsi dal torpore invernale. Iniziano, infatti, a sbocciare in questo mese le prime viole del pensiero, le margherite e le mimose. Per i cristiani, particolarmente rilevante, è la festa della Candelora il 2 febbraio con cui si ricorda la presentazione al tempio di Gesù e alla quale la tradizione contadina attribuiva un significato dal punto di vista meteorologico, nel passaggio dal clima invernale a quello primaverile. 40 Il mese di febbraio era dedicato alla dea Febris, dea della febbre e della guarigione dalla malaria, celebrata il 14 del mese. A questa tradizione si richiamò la Chiesa cattolica consacrando il giorno inizialmente a Santa Febronia e più tardi a San Valentino, protettore degli innamorati. S. Valentino Il giorno è dedicato a San Valentino, vescovo e martire, nato a Interamna Nahars, (oggi Terni), nel 176 e morto a Roma nel 273. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, fu convertito al cristianesimo ed ordinato vescovo da san Feliciano di Foligno nel 197. Nell’anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell’oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani. Invitato dall’imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l’imperatore al cristianesimo. 41 Claudio II lo graziò dall’esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia. Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L’impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Questo terzo arresto gli fu fatale. Una seconda versione aggiunge che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d’addio che si concludeva con “dal vostro Valentino”. L’era moderna Nell’era della globalizzazione, della commercializzazione e del passaggio dal reale al virtuale San Valentino, secondo quanto indicano le statistiche, perderebbe però parte del suo significato originario. Si calcola ad esempio che almeno il 15% delle donne si spedisca fiori da sola e che il 40% dei cioccolatini regalati a San Valentino finisca nelle mani, e nella pancia, dei bambini. Non solo, seconda una statistica, nel San Valentino del 2013 le coppie sposate con una relazione extraconiugale e che si scambiavano un regalo, erano 42 circa il 63%. Per quanto riguarda la tecnologia, uno studio indica che dal 2010 al 2011 siano aumentate del 162% (percentuale attualmente ancora in crescita) le ricerche di regali effettuate da smartphone, con un conseguente aumento del giro d’affari legato al mCommerce. Nelle due settimane precedenti al 14 febbraio, le ricerche legate ai “regali di San Valentino” sono pressoché triplicate tra il 2010 e il 2011. Secondo Google Statistiche di ricerca le parole più cercate spaziano abitualmente da un generico “idee per San Valentino” alla ricerca di regali specifici come “anelli” e “gioielli” sino ad arrivare a chi si affida al web per trovare l’ispirazione per comporre una frase d’effetto con cui stupire il proprio partner. Rispetto ai paradigmi del marketing tradizionale, il mondo digitale ha modificato in maniera significativa gli spazi e i tempi di interazione cliente-prodotto/servizio aprendo crescenti opportunità di business per gli advertiser. PC, tablet ma ancor di più cellulari e smartphone diventano strumenti fondamentali non solo nella fase di acquisto e nella fruizione di servizi di assistenza post vendita o fidelizzazione, ma anche nei momenti che precedono l’acquisto. Il mondo contemporaneo Le nuove tendenze del 2014 han- Valentina Sambrotta - Sociologa specializzata in Criminologia e presi- dentessa dell’Ass. Cult. “Afrodite” è docente di Vittimologia Applicata presso l’Università degli Studi di Novedrate (CO) no abolito e messo in un angolo remoto le ormai vecchie usanze, in cui bastava un semplice biglietto o, per i più audaci, una poesia abbinata ad un mazzo di rose per la donna della propria vita. L’avvento dei social network e degli smartphone di ultima generazione ha fatto sì che, secondo le statistiche, il giorno di San Valentino 2014 le frasi arriveranno per il 90% dall’online. Alcuni studi si focalizzano sui comportamenti relazionali che si realizzano sui social network e in particolare su Facebook. In una scena del film di Fincher “The social network” si vede Mark Zuckerberg correre nella sua stanza al dormitorio di Harvard e inserire gli status sentimentali – prima di mettere online la sua creatura. Interessante è annotare come davanti a una discussione o a una litigata anche non definitiva con il proprio partner, si ricorra spesso al cambiamento di status sentimentale su facebook per annunciare al “mondo virtuale” quanto accaduto. Questo fa altresì pensare che facebook possa diventare uno strumento per scoprire abitudini e spostamenti di qualcuno che si vuole cor teggiare. Big F potrebbe diventare un gigantesco sistema di ricerca personale della propria anima gemella secondo criteri Alcuni studi si focalizzano sui comportamenti relazionali di affinità. Tanto che probabilmente l’irruzione di questo motore di ricerca interno a facebook spazzerà via le numerose applicazioni nate proprio per questo scopo. Si calcola che il 14 febbraio 2014 il social network registrerà il 200% in più di relazioni sentimentali, percentuale simile anche a quella dei matrimoni celebrati in questo giorno. Gli studi Tre diversi studi presi in considerazione dall’università del Kansas hanno portato i ricercatori di psicologia alla conclusione che la pubblicità sui propri sentimenti faccia male alla coppia e l’intimità violata dal social network aumenti le probabilità che la coppia si separi. I sondaggi dicono che su mille utenti di facebook circa un terzo ha postato almeno un contenuto ri- 43 guardo alla sua vita sentimentale di cui si è in seguito pentito. I rischi Ciò che si rischia di perdere in questa ricerca spasmodica del regalo e della visibilità, improntata all’avere e non all’essere è l’esperienza emotiva. L’esperienza emotiva è alla base dello sviluppo, in quanto ci permette di agire tenendo in considerazione i diritti degli altri, i bisogni e la dignità del prossimo. L’impersonalità sempre più diffusa e la crisi della famiglia, fondamentale nido della nostra civiltà, rappresentano quindi un pericolo per lo sviluppo mentale di molti individui. Se aumentasse il numero di persone spinte nell’agire dall’impulso e dall’istinto senza nessun fondamento emotivo, la società diventerebbe più imprevedibile e pericolosa, aumenterebbero i comportamenti antisociali e violenti e diminuirebbero autocontrollo e compromessi. Le persone diventerebbero sempre più estremiste e chiuse in se stesse. Il pensiero generativo e creativo diminuirebbe e le capacità cognitive meccaniche finirebbero per sostituire la vera innovazione. Queste tendenze sono già in atto. Buona parte dei cittadini dimostra di essere al di sotto dei livelli evolutivi più alti e un alto numero di giovani si comporta come se il suo sviluppo emotivo andasse regredendo. Competitività, ricerca dell’efficienza a ogni costo ed espansione della burocrazia, sono sempre più accentuate. Mettere al primo posto l’educazione dei bambini, le relazioni umane e la qualità delle esperienze emotive nella scuola, nella psicoterapia, nel matrimonio e nelle istituzioni di oggi diventa quindi fondamentale. Gli autentici valori della famiglia, incentrati sull’importanza delle interazioni intime, richiedono di 44 Competitività, ricerca dell’efficienza a ogni costo ed espansione della burocrazia, sono sempre più accentuate. capire che la vita emotiva è il fondamento dell’intelletto, del giudizio e del senso morale di cui la società democratica ha bisogno. I genitori che allevano i figli nell’atmosfera caotica e stressante di famiglie monoparentali o di famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, senza l’aiuto della famiglia allargata, spesso sono troppo stanchi per dedicare ai figli l’attenzione necessaria per un rapporto intimo. Una cultura in cui essere madre o padre non fosse un problema personale ma il compito più importante che un adulto si possa assumere, incoraggerebbe un maggiore impegno. Il gravoso compito di allevare un membro della prossima generazione dovrebbe essere riconosciuto come un lavoro svolto per il bene comune. Le riforme attuate recentemente, come introdurre tempi di lavoro più flessibili, mettere a disposizione dei lavoratori più asili e concedere più permessi per motivi di famiglia, sono solo piccoli passi. Spesso trovare il tempo per sviluppare relazioni sociali sane e positive diventa anticonvenzionale La vera riforma deve interessare i valori su cui si basano le nostre decisioni, la nostra natura umana. Finché persiste la divisione fra la visione soggettiva, spirituale ed emotiva della natura umana e quella oggettiva, razionale e materialista, non ci sarà progresso. Il desiderio del possesso, quasi sempre estetico, piuttosto che reale, impedisce di apprezzare quello che si ha, in una lotta continua contro il tempo e lo spazio. Cercando la soddisfazione completa o il successo in ogni campo, si finisce per non avere il tempo necessario per instaurare relazioni emotive che diano vera soddisfazione. Anticonvenzionale In una società ossessionata dal lavoro e dallo status sociale, spesso trovare il tempo per sviluppare relazioni sociali sane e positive diventa anti convenzionale. Può voler dire affermare i propri valori personali a dispetto delle convinzioni più diffuse. La visione dualistica dello sviluppo mentale nasconde il fatto che il dono migliore che un individuo possa fare all’altro non è l’insegnamento di qualcosa o il regalo di un bene materiale, ma il tempo che decide di dedicargli. Le prime esperienze di una persona, dal finire gli studi al trovare un lavoro, insegnano che sforzandosi per raggiungere il massimo si ottengono grandi ricompense, anche se questo può significare ottenere risultati modesti, se non scadenti in altre sfere. L’illusione che l’intelletto si sviluppi indipendentemente dall’affetto permette di trascurare l’importanza delle interazioni intime, che sono la base per creare esperienze emotive essenziali. Provenendo da famiglie sempre più anaffettive, i giovani sono portati a trascurare le prime esperienze emotive e a separarle dallo sviluppo della mente. Per preparare i genitori a capire i bisogni dei loro figli, lo sviluppo umano dovrebbe diventare materia di studio al pari di altre materie insegnate a scuola. Per soddisfare i bisogni evolutivi di un bambino, questi ha bisogno di almeno un rapporto importante, intimo e duraturo. E’ il contatto e non solo l’insegnamento, a permettere al bambino di apprendere sia le nozioni sia i meccanismi dell’apprendimento. Per quanto riguarda la crisi della famiglia, va evidenziato che il cinquanta per cento dei matrimoni finisce perché la coppia non ha imparato ad affrontare le tensioni della vita e a sviluppare capacità di introspezione che permetterebbero di comprendere l’altro. Comprendere che logica ed emozione non sono in antitesi ma sono due aspetti della stessa medaglia, può portare quindi a una maggiore cooperazione e al progresso di una sana intelligenza emotiva. 45 46 P otrebbe apparire discrasico parlare di amore malato ma, purtroppo, è un problema di coppia molto frequente, molto più di quanto si possa pensare. Da un punto di vista scientifico, quando si può definire la gelosia patologica? La gelosia malata può essere incardinata in 3 grandi categorie, in relazione a caratteristiche precise, formali e soprattutto alla gravità della stessa, che, talvolta, porta al completo disfacimento della coppia poiché viene recepita dal partner quale assoluta mancanza di fiducia. 1) Nella prima categoria va inserita la cosiddetta Gelosia Ossessiva, in cui le manifestazioni comportamentali possono tranquillamente essere ricomprese ed inquadrate in quelle che il DSM IV definisce come disturbo ossessivo compulsivo; 2) Nella seconda categoria troviamo la Sindrome di Mairet, in cui i pensieri riguardanti la gelosia diventano assolutamente primari; 3) In ultimo si colloca la Gelosia Delirante, anch’essa inquadrata nei disturbi deliranti ascrivibili al DSM IV, nota comunemente come “Sindrome di Otello”; Entriamo ora, nell’esame capillare delle patologie “ut supra” catalogate. La Gelosia Ossessiva Nella Gelosia Ossessiva, il dubbio di infedeltà è assolutamente assillante e non contenibile, pertanto, chi ne soffre vive tale patologia con un’intensa carica ansiogena ed alla continua ricerca di prove o presunte tali che, possano confermarlo o lenirlo, per poi proclamare che si aveva ragione. I gelosi ossessivi, si trasformano Quando l'amore si ammala di Michele Miccoli 47 letteralmente in detectives improvvisati, pensando per tutto il tempo a disposizione, come trovare un qualcosa che possa avvalorare la loro tesi. Iniziano così a sottoporre il proprio partner ad estenuanti e ripetitive domande al fine di verificare la più piccola incongruità comunicativa, per poi far esplodere il caso. Nei momenti (rari) di “lucidità”, essi stessi, sono i primi ad accorgersi che tale comportamento è patologico e fuorviante e spesso provoca in loro anche un senso di vergogna ma, poi, non resistendo, i pensieri gelosi ed intrusivi li pervadono e quindi ritornano alla disperata ricerca di ciò che, in realtà, non esiste. Alla luce di quanto sopra esposto, è facile comprendere come molti gelosi ossessivi soffrano di egodistonia. Quello che talvolta può risultare del tutto incredibile è, come il partner riesca ad accettare tutto questo, e, si renda disponibile a rispondere sempre alle medesime domande e, a volte, si renda persino prono a chiedere “scusa”. Non vi è alcun dubbio sul defi- 48 nire l’insieme come “coppia patologica”. La Sindrome di Mairet Nella Sindrome di Mairet, il soggetto vive in un clima pervaso da un passato vissuto nella gelosia non solo esclusivamente di tipo amoroso ma, tutte le idee di gelosia costituiscono e contraddistinguono in modo permanente lo stile di vita ed il pensiero in maniera costante. Queste idee si presentano, in tutti i circuiti relazionali ma, ovviamente, toccano il vertice apicale nei rapporti amorosi. Vivono nelle perenni angoscia ed ansia di poter essere traditi da tutto il contesto in cui vivono. Spesso ricorrono alle benzodiazepine (farmaci calmati tra cui i più famosi sono il Valium, il Tavor e il Lexotan) per poter avere un momento di alienazione dalla realtà e di pace, placando lo stato ansiogeno che rende la loro vita un vero inferno interiore. La Gelosia Delirante In ultima analisi, anche per la gravità superiore della patologia, L’egodistonia indica l’incompatibilità di impulsi, emozioni o idee con l’Io, o con i valori e le rappresentazioni ideali in cui quest’ultimo tende a riconoscersi Michele Miccoli - Laureato in Sociologia e in Giurisprudenza. Ha conseguito Master in Criminologia ed è esperto di CNV e ipnosi. E’ professore di Diritto e Legislazione Sanitaria presso l’Univ. degli Studi di Novedrate (CO) analizzeremo il disturbo di Gelosia Delirante nota come Sindrome di Otello (che prende il nome dalla omonima tragedia Shakespeariana). In questo caso il soggetto vive nella piena convinzione dell’infedeltà del partner, e passa la vita a ricercare qualsiasi traccia che possa ricondurla alla conferma della sua convinzione, ovvero aver finalmente smascherato il traditore. In ogni modo e con ogni tecnica, anche la più subdola, cercherà di strappare a tutti i costi una confessione di tradimento al proprio compagno/a. Inoltre porrà in essere, per restringere l’autonomia del partner, tecniche ed espedienti cercando di averlo sempre sotto il proprio controllo e farà in modo che nessuno possa più avvicinarlo, ciò che volgarmente viene definito con il termine “terra bruciata intorno”. La fondamentale differenza tra la gelosia ossessiva e quella delirante è che in quest’ultima vi è la scomparsa del dubbio che viene sostituita dall’assoluta certezza del tradimento, basata solamente sulla sindrome della quale soffre. Ma vi è di più, cercherà in modo costante di crearsi crediti morali basati su presunti sensi di colpa che crederà, patologicamente, di aver creato sul convivente. Il risultato a cui porta tale delirio è la rottura del rapporto. Qui ci troviamo nel campo delle vere e proprie psicosi, pertanto la figura del medico psichiatra assume una valenza assoluta. Infatti, tale patologia può sconfinare in veri e propri atti di violenza e può portare all’utilizzo di sostanze psicotrope, all’abuso di psicofarmaci o ancor peggio all’alcoolismo. Solo grazie all’aiuto di uno psichiatra ed una adeguata terapia, si potranno alleviare i sintomi ma, in questi casi è veramente difficile po- ter parlare di completa guarigione. Se l’amore è sano anche la gelosia sarà sana Sempre e solo un male? A questo punto, dopo aver letto le devianze più comuni sulla gelosia, il lettore potrebbe chiedersi se la gelosia sia sempre “un male”. Beh, direi che una gelosia sana è sinonimo di autenticità del vicolo amoroso. Non può esserci amore senza un pizzico di gelosia. Il collega Alberoni sostiene, parere da me condiviso, che chi ama veramente una persona è sicuramente più gelosa del passato di quest’ultima. Ratio di tale teoria, è proprio quello basato sul solo pensiero che l’oggetto del nostro amore è appartenuto a qualcuno diverso da noi. Ovviamente si tratta solo di un pensiero “transe unte” che non attua di per sé alcun comportamento preoccupante. Possiamo quindi concludere dicendo che se l’amore è sano anche la gelosia sarà sana. Il DSM Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, noto anche con la sigla DSM derivante dall’originario titolo dell’edizione statunitense Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, è uno dei sistemi nosografici per i disturbi mentali o psicopatologici più utilizzato da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo, sia nella pratica clinica che nell’ambito della ricerca. Nel corso degli anni il manuale, arrivato alla 5° edizione, si è progressivamente evoluto, aggiornato, migliorato e arricchito in linea con l’attuale sviluppo e i risultati della ricerca psicologica e psichiatrica in numerosi campi, modificando e introducendo nuove definizioni di disturbi mentali: la sua ultima edizione classifica un numero di disturbi mentali pari a tre volte quello della prima edizione. 49 Orfeo ed Euridice Orfeo, il più famoso poeta e musicista che la storia abbia mai avuto, che non aveva eguali tra uomini e dei era figlio di Eagro, re della Tracia e della musa Calliope (o secondo altri di Apollo e di Calliope). Il Dio Apollo un giorno gli donò una lira e le muse gli insegnarono a usarla e divenne talmente abile che lo stesso Seneca narra (Ercole sul monte Oeta): “Alla musica dolce di Orfeo, cessava il fragore del rapido torrente, e l’acqua fugace, obliosa di proseguire il cammino, perdeva il suo impeto ... Le selve inerti si movevano conducendo sugli alberi gli uccelli; o se qualcuno di questi volava, commuovendosi nell’ascoltare il dolce canto, perdeva le forze e cadeva ... Le Driadi, uscendo dalle loro querce, si affrettavano verso il cantore, e perfino le belve accorrevano dalle loro tane al melodioso canto (...)”. Acquistò una tale padronanza dello strumento che aggiunse anche altre due corde portando a nove il loro numero per avere una melodia più soave. Ogni creatura amava Orfeo ed era incantata dalla sua musica e dalla sua poesia ma Orfeo aveva occhi solo per una donna: Euridice, figlia di Nereo e di Doride che divenne sua sposa. Il destino però non aveva previsto per loro un amore duraturo infatti un giorno la bellezza di Euridice fece ardere il cuore di Aristeo che si innamorò di lei e cercò di sedurla. La fanciulla per sfuggire alle sue insistenze si mise a correre ma ebbe la sfortuna di calpestare un serpente nascosto nell’erba che la morsicò, provocandone la morte istantanea. Orfeo, impazzito dal dolore e non riuscendo a concepire la propria vita senza la sua sposa decise di scendere nell’Ade per cercare di strapparla dal regno dei morti. Convinse con la sua musica Caronte a traghettarlo sull’altra riva dello Stige; il cane Cerbero e i giudici dei morti a farlo passare e nonostante fosse circondato da anime dannate che tentavano in tutti i modi di ghermirlo, riuscì 50 a giungere alla presenza di Ade e Persefone. Una volta giunto al loro cospetto, Orfeo iniziò a suonare e a cantare la sua disperazione e solitudine e le sue melodie erano così piene di dolore e di disperazione che gli stessi signori degli inferi si commossero; le Erinni piansero; la ruota di Issione si fermò e i perfidi avvoltoi che divoravano il fegato di Tizio non ebbero il coraggio di continuare nel loro macabro compito. Anche Tantalo dimenticò la sua sete e per la prima volta nell’oltretomba si conobbe la pietà come narra Ovidio nelle Metamorfosi (X, 41-63). Fu così che fu concesso a Orfeo di ricondurre Euridice nel regno dei vivi a condizione che durante il viaggio verso la terra la precedesse e non si voltasse a guardarla fino a quando non fossero giunti alla luce del sole. Orfeo, presa così per mano la sua sposa iniziò il suo cammino verso la luce. Durante il viaggio, un sospetto cominciò a farsi strada nella sua mente pensando di condurre per mano un’ombra e non Euridice. Dimenticando così la promessa fatta si voltò a guardarla ma nello stesso istante in cui i suoi occhi si posarono sul suo volto Euridice svanì, e Orfeo assistette impotente alla sua morte per la seconda volta. Invano Orfeo per sette giorni cercò di convincere Caronte a condurlo nuovamente alla presenza del signore degli inferi ma questi per tutta risposta lo ricacciò alla luce della vita. Si rifugiò allora Orfeo sul monte Rodope, in Tracia trascorrendo il tempo in solitudine e nella disperazione. Rifiutava le donne e riceveva solo ragazzi e adolescenti maschi che istruiva all’astinenza e sull’origine del mondo e degli dei. Dopo la sua morte, la sua lira fu portata a Lesbo nel tempio di Apollo che però decise di porla nel cielo in modo che tutti potessero vederla a ricordo del fascino della poesia e delle melodie dello sfortunato Orfeo, alle quali anche la natura si arrendeva, creando la costellazione della Lira. 51 Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche Ente di Formazione no-profit Seminari e corsi di formazione Analisi Comportamentale Criminologia Grafologia Profiling Psicopatologia Forense Vittimologia Corsi a distanza Anatomia e fisiologia Criminal Profiling Criminologia Criminologia Penitenziaria Letteratura Italiana Letteratura Inglese Nutrizione Pet therapy Psicologia Vittimologia Si organizzano corsi (in presenza e a distanza) e seminari anche su richiesta 52 www.fbi-bau.eu email: [email protected] Tel 0331-142.05.42 Fax 0331-142.05.39 Consulenze Consulenze familiari Consulenze finanziarie Consulenze grafologiche Consulenze legali Consulenze linguistiche Consulenze mediche Consulenze medico-legali Consulenze psicologiche Servizi Counselling Counselling familiare Selezione del personale Valutazioni del personale A.N.D.D.O.S Associazione Nazionale Contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale E’ un’associazione senza fine di lucro nata per contrastare l’emarginazione delle persone con orientamenti sessuali diseguali e diffondere la cultura del rispetto dell’identità di genere qualunque essa sia. ANDDOS - Associazione Nazionale contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale. P.iva/C.f 97708510587 Telefono : 06 64824220 Email : [email protected] Indirizzo : Via Sallustiana 15 – 00187 Roma Elenco delle fonti delle immagini Editoriale 1. http://webtaj.com/images/roses-red-rose-for-facebook-day_631868.jpg 2. http://www.wallpaperbunny.com/wallpaper-love-hugs-abstract-for-dekstop/ L’abito non fa il monaco... ma fa la monaca 1. http://helenhill.files.wordpress.com/2011/04/tcompassseaastheyare3.jpg 2. http://www.gannett-cdn.com/-mm-/1d5c572d2e562cabf9265616c829ef8ff6504ed3/c%3D448-4-658-163%26r%3Dx404%26c%3D534x401/local/-/media/USATODAY/test/2013/08/22/1377202323000-topics-article-transgender2-tcm7-90890.jpg 3. http://3.bp.blogspot.com/-WFSyltzy2yo/Td3kInFb_pI/AAAAAAAAAJ0/q3HQEkMoMz0/s400/39295_1582000557187_1450897193_1520822_5183154_n.jpg 4. http://fysopgenderfocus.files.wordpress.com/2013/06/genderqueer.jpg 5. http://allaboutthetele.files.wordpress.com/2013/10/11.png Romeo e Giulietta L’amore non voluto 1. http : / / i mage s 1 . f anp op. c om / i mage s / photo s / 2 1 0 0 0 0 0 / rome o - Ju l i e t - rome o - and - ju liet-1968-2168150-1024-768.jpg 1. http://ayay.co.uk/backgrounds/paintings/pablo_picasso/the-rape-1920.jpg 2. http://www.genovic.com/thumbs/2013/02/5/pink-roses-wallpaper-hd-wallpapers.jpg 2. http://www.wallpaper4me.com/images/wallpapers/gengar_stalking_cubone_w1.jpeg 3. http://sim02.in.com/f5b17f74c0884f0668aff4dc3edda30e_ls.jpg Ti amo. Talvolta! 1. http://www.spencerandlewis.com/wp-content/uploads/2013/03/cheaters_prosper_artwork.jpg 2. http://www.svagonews.com/wp-content/uploads/2011/08/il-tradimento-3.jpg 3. http://theerostouch.files.wordpress.com/2012/06/stab-through-the-heart-betrayal.jpg 4. http://t.wallpaperweb.org/wallpaper/darkart/1280x800/The_Betrayal_by_Tiger_IHD.jpg 5. http://i1.ytimg.com/vi/6hmHlMJxdvE/maxresdefault.jpg 6. http://khongthe.com/wallpapers/abstract/flaming-hearts-243861.jpg La leggenda di Xoroi 1. http://static.panoramio.com/photos/large/43481165.jpg 2. http://img.wallbeam.com/153processed/awesome%20desktop%20wallpapers%20of%20blue%20 roses.jpg 3. http://static.panoramio.com/photos/large/43524747.jpg Orfeo e Euridice 1. http://changedesktop.com/wp-content/uploads/2011/01/Sad_love_poems_hd_wallpaper.jpg 2. http://www.letteratu.it/wp-content/uploads/2012/10/orphee_et_euridice.jpg Il paradigma di Red & Toby 1. http://filmreviews.bizhat.com/wp-content/uploads/2011/10/Vidyut-Jamwal.jpg 2. http://toneitup.com/wp-content/uploads/2013/10/vs-sport-very-sexy-awards-tone-it-up.jpg 3. http://animationews.com/wp-content/uploads/2013/07/a1-the-fox-and-the-hound-wallpaper-2.jpg 4. http://1hdwallpapers.com/wallpapers/ice_fire_fist.jpg 5. http://cdn.steamcommunity.com/economy/image/vn4kmKnCG4a8MSs3GVD9OQYy7intshXGaP_4Lf22tZ53dRNj8N5dlBzoN8k_MLOzCyf3OrjwV95j8uU1_LW0mXpxACPu1k6WHbV7zyZ6rbRBdapp-K9fzTmrp3jjpPTOcCxaabCIGMNOp2HHaib49w8jqjzhqgzJafn0KeDrq4tx 6. http://www.4uik.com/_upload/_big/fkv8bN4ZBPzop00UqexJ.jpg S. Valentino 1. http://1.bp.blogspot.com/-iqSUYEzEpPY/URxUuRy0WCI/AAAAAAAAB5A/M0ogfB1mXtM/s1600/st-valentine.jpg 2. http://s1.bwallpapers.com/wallpapers/2014/01/18/valentines-day-calendar_112125.jpg 3. http://www.wishescollection.com/wp-content/uploads/2013/12/valentines-day-computer-background1920x1080.jpg 4. http://hqwallbase.com/images/big/virtual_love-1500160.jpg Quando l’amore si ammala 1. http://images2.fanpop.com/image/photos/14200000/Jealousy-supernatural-14236592-1024-768.jpg 2. http://www.zastavki.com/pictures/1680x1050/2011/People_Different_people_Jealousy_027223_.jpg Sedurre in cucina 1. http://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&docid=jXjxsedXKs6wUM&tbnid=LWPJFrRYM-BizM:&ved=0CAIQjBw&url=http%3A%2F%2Fwww.desktophdwallpapers.eu%2Fdownload%2Favocado-fish-sauce-japanese-cuisine-1920x1200.jpg&ei=jBIAU8HQKIGWtQaYmoCwBg&psig=AFQjCNEUMZX7_WwMc8EEQetgHMK2UK8Vrw&ust=1392599906535761 2. http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d3/Les_hu%C3%AEtres_de_Saint-Germain-sur-Ay_ERNOUF_Guillaume.JPG 3. http://3.bp.blogspot.com/-PZluTj5Ogpo/UiBE6FINoyI/AAAAAAAAOiE/v6V_2LrM0Cc/s1600/thanksgiving-wallpaper-hd-7.gif 4. http://oedblog.electricstudiolt.netdna-cdn.com/wpcms/wp-content/uploads/apple-e1382039006457.jpg 53 L CHIARU-SCURU CHIARO-SCURO Lùsciu ‘lli jorna du scuru, quannu u mali intra tuppia e fora chiovi, curcati cu mmia ppi putìrimi sùsiri omu nuovu di filicità chinu. Avvampa ppi sempri, cori mia, jettati ‘llu sua, cinniri lavica addiventa ca lu sciroccu luntanu simìna, Sutta a finescia di lu sorrisu sua, ‘un t’astutari, tinirizza d’amuri, videmma si fora stizzia. Luce nei giorni del buio, quando la sofferenza bussa dentro e fuori piove, stenditi con me perché possa alzarmi uomo nuovo di felicità pieno. Brucia per sempre, cuore mio, gettati nel suo, cenere lavica diventa che lo scirocco lontano disperde. Sotto la finestra del suo sorriso, non spegnerti, tenerezza d’amore, anche se fuori pioviggina. Immagine: http://freehdwalls.net/mood-book-heart-love-hd-wallpaper/ 54 p na u è e r o m a ’ a i s e o Poesie tratte da silloge edite da La Zisa edizioni Mario Tamburello - scrive “poesie” nel dialetto delle sue origini siciliane. La sua prima opera dal titolo “On – Off ” ha ricevuto diversi riconoscimenti in più concorsi letterari nazionali e internazionali. MATURITA’ MATURITA’ Lli labbra tua pusavu lu suonnu mia, tra i capiddi sciugliuti e scuri intrizzavu u duluri riggidu e friddu, dintra l’uocchi alluciati d’amuri vitti a via di la vita, ‘llù cori tua trasì l’anima mia. E ‘ntantu u tiempu di li jorna acchiana e scinni precisu precisu, sempri uguali scurri. A primavera assicuta l’estati, l’autunnu s’appoja a lu mmiernu. Oi a vita mia ccu ttia passìa u tirrenu apiertu, senza agnuna. Vesti un sulu culuri l’eternu amuri. U rroggiu di lu veru beni l’ura signa di na sula stasciuni, caricatu ppi sempri è ppi lu tiempu senza tiempu, di l’amuri senza fini. Sopra le labbra tue posai il sogno mio. tra i capelli sciolti e scuri intrecciai il dolore rigido e freddo dentro gli occhi illuminati di amore vidi la via della vita, Nel cuore tuo entrò l’anima mia. Nel mentre il tempo dei giorni sale e scende esatto e puntuale, sempre uguale cadenza. La primavera insegue l’estate, l’autunno si appoggia all’inverno. Oggi la vita mia con te percorre lo spazio aperto, senza angoli. Veste un solo colore l’eterno amore. L’orologio del vero bene l’ora segna di una sola stagione. caricato è per sempre per il tempo senza tempo, dell’amore senza fine. La parola è come acqua di rivo che riunisce in sé i sapori della roccia dalla quale sgorga, e dei terreni per i quali è passata. 55 I l legame tra il cibo e il suo potere seduttivo risale all’alba dei tempi. Il cibo è veicolo di un grande piacere, spesso fine sé stesso, spesso preludio di seduzione e chiave per un piacere sessuale atteso e sognato. Tanti sono gli appuntamenti che iniziano con una cena, e spesso si considera la stessa come un vero preliminare di seduzione. Cinema e letteratura hanno sempre mostrato l’indissolubilità di 56 questi due aspetti di piacere. Questo perché mangiare è il primo gratificante atto che il bambino compie e rimane un aspetto soddisfacente per tutta la vita e fare l’amore è la sublimazione del piacere stesso. La cura e l’attenzione nella preparazione di se stessi, della tavola e nella scelta degli alimenti sono un vero preliminare di seduzione. L’attenzione mette di animo favorevole, seduce, ma soprattutto fa sentire coccolata accettata e com- Sedurre in cucina il potere e il ruolo del cibo nell’arte amatoria di Roberta Tonini 57 La cura e l’attenzione nella preparazione di se stessi, della tavola e nella scelta degli alimenti sono un vero preliminare di seduzione. presa la persona a cui sono rivolte le attenzioni. In questo modo la centralità non è il cibo in sé ma l’idea che si è costruita a livello mentale. Perché no? Ma anche se il cibo non fosse altro che un inganno psicologico perché non utilizzarlo? L’uomo ha sempre cercato di trovare una soluzione immediata anche alla seduzione e quale migliore mezzo se non un alimento? Nel corso dei secoli passati si sono cercati piatti che potessero esaltare e potenziare le capacità amatorie. Se noi non siamo altro che quello che mangiamo allora se si fosse trovato un alimento capace di fare innamorare o sedurre sarebbe stato più facile ed è dagli albori del tempo che l’uomo ci prova... Fin dall’alba dei tempi Il primo riscontro lo abbiamo nel libro della Genesi con la mela di Eva il frutto della conoscenza del bene e del male, ma perché intenderlo non solo come il frutto di un peccato di superbia ma anche di lussuria? Eva che mangiata la mela smette 58 di essere un essere asessuato e scopre di essere nuda e provare pulsioni? Da sempre sessualità e il potere sessuale hanno condizionato il mondo degli uomini diventando prova di valore . Gli antichi egizi avevano le loro ricette e consideravano la lattuga sacra a Min: dio della fertilità e la cipolla era addirittura proibita a chi faceva voto di celibato. Un potere così grande era attribuito alla cipolla, così grande da doverla proibire. Nella civiltà greca il concetto della sessualità era più libero e la ricerca di cibi che potessero potenziare le prestazioni fu altissima soprattutto per le classi più agiate anche per il costo di questi rimedi. Era così rilevante che fu per la prima volta coniato il termine di Afrodisiaco. Deriva ovviamente da Afrodite dea greca nata nuda dalla spuma del mare : dea della bellezza, della passione, della lussuria. Con afrodisiaco si intende ogni cibo o aiuto capace di risvegliare o esaltare il potere sessuale. In Grecia tali cibi erano freschi, esotici, di difficile reperibilità, e proprio per la loro rarità diventa- Roberta Tonini - Soccorritrice del 118 e collaboratrice della Redazione di Varese e de “il Vares8.it” è esperta di dinamiche interpersonali e comunicazione istituzionale. vano maggiormente efficaci, come per tutto quello che non è a disposizione di tutti. Ippocrate consigliava invece lenticchie con zafferano che erano usate a guisa di antico viagra da persone in là con gli anni. Nell’antica Roma regno di baccanali e dissolutezza Ovidio scrive un trattato: Ars Amatoria in particolare tratta di un’erba cara al dio Priapo perché cresceva attorno alle sue statue falliche. L’erba d’eruca oggi chiamata rucola era considerata capace di provocare un’erezione . Particolarmente attenti ai piaceri della carne i romani avevano eletto i frutti di mare in particolare l’ostrica a cibo per eccellenza afrodisiaco (citata in una scena di banchetto erotico di Giovinale) e rimasta fino ad oggi uno principali alimenti afrodisiaci. Nel periodo della nascita e sviluppo del cristianesimo si assiste a una repressione sia sessuale sia di dissolutezza e della gola. Fu un periodo negativo per cibo e sessualità o almeno lo fu in modo pubblico esternato. In concomitanza con il medioevo e la caccia alle streghe si sviluppa la credenza di pozioni rinvigorenti e magiche, veri filtri d’amore. Spesso erano vino miscelato con fiori e miele ottimi e corroboranti. Durante il rinascimento e successivamente con la scoperta dell’America si riprende anche in modo pubblico la ricerca di cibi afrodisiaci e l’arrivo di nuovi alimenti esotici ha un enorme successo. Per esempio i pomi d’oro che richiamano la leggenda delle Esperidi diventano subito subito un alimento afrodisiaco. Proseguendo nei secoli si continua a ricercare il cibo miracoloso. Intimità e potenza Il cibo usato per creare intimità e potenza. Probabilmente tale cibo non esiste, ma esiste un’alchimia di profumi, colori e sapori e la cura nella preparazione e attenzione alla scelta ne fanno un cibo afrodisiaco perché predispongono e stimolano mettendo in condizioni di essere desiderate e desiderare. Consigliamo quindi cibi delicati, semplici, una cura nella gestualità del pasto e un’atmosfera giocosa e rilassata e soprattutto di lasciare telefonino e tensioni fuori dalla tavola!!!! “La golosità è una strada che porta dritto alla lussuria e, se la si percorre con troppa indulgenza, alla perdizione dell’anima. Per questo luterani, calvinisti e altri aspiranti alla perfezione cristiana mangiano male. I cattolici invece, che nascono rassegnati al peccato originale e alle debolezze umane e che grazie al sacramento della confessione ritornano puri e pronti a peccare di nuovo, sono totalmente più flessibili nei confronti della buona cucina da aver coniato l’espressione “boccone del prete” per definire una pietanza deliziosa.” I. Allende 59 TRA I NOSTRI AUTORI Andreas Aceranti Laureato in Medicina e Chirurgia e Psicologia è uno psichiatra forense specializzato in Analisi Comportamentale e Profiling al Trinity College di Londra. Consulente per la Procura e per le Forze dell’Ordine, è Prof. Ass. di Psichiatria all’Univ. degli Studi di Lugano (LUdeS) di cui coordina il Centro di Criminologia ed è Prof. di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense presso l’Univ. degli Studi di Novedrate (CO). Esercita come formatore e dirige l’Unità Analisi Comportamentale dell’Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche. E’ annoverato dall’IBC di Cambridge come uno dei 100 scienziati che segneranno il XXI secolo grazie alle sue pubblicazioni nel Campo dell’Analisi Comportamentale. Domenico Antonazzo Dottore in Scienze e tecniche psicologiche con campo di specifica competenza in Relazioni Patologiche e crimini correlati a gelosia, stalking e tradimento. Adolfo Bonforte Dottore in Giurisprudenza e Cultore di Diritto Penale presso L’università degli Studi di Lugano (LUdeS) è componente Segreteria Regionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP). Arcangela Carfagna Dottoressa in Scienze Politiche e con una seconda Laurea in Comunicazione Internazionale, ha un Master di II livello in Criminologia e uno in Antipedofilia. E’ Ispettore Capo della Polizia di Stato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia Roberta Tonini Soccorritrice del 118 e collaboratrice della Redazione di Varese e de “il Vares8.it” è esperta di dinamiche interpersonali e comunicazione istituzionale. Michele Miccoli Laureato in Sociologia con seconda laurea in Giurisprudenza a pieni voti, e licensiado en derecho alla prestigiosa università di Madrid, dove ha conseguito l’abilitazione alla professione di avvocato. Ha conseguito inoltre un master in Criminologia. Ha frequentato più corsi sulla comunicazione e l’ipnosi presso il CID CNV di Stefano Benemeglio. Attualmente è Professore a contratto presso l’Università E-Campus di diritto sanitario. Valentina Sambrotta Laureata in Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano e specializzata in Criminologia è presidentessa dell’Associazione Culturale “Afrodite”. Esperta di Counselling vittimologico e assistenza alle vittime di violenza è consulente di Criminologia e Vittimologia dell’Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche. E’ cultore presso la cattedra di Criminologia Clinica e Psicopatologia Forense e docente di Vittimologia presso l’Università degli Studi di Novedrate. Tra le sue ultime pubblicazioni troviamo: Genesi del Crimine Violento (Aceranti, A., et al - Lugano 2013); Come e perché amiamo (Aceranti, A., et al - Lugano 2013); Stelle e Stalle (Aceranti, A., et al - Milano 2013); La sindrome di Muchausen per procura (Sambrotta, V., Milano 2013). 60 Mario Tamburello Dopo gli studi in Medicina, nel 2003, la malattia di Parkinson, non l’ha obbligato all’immobilismo, ma l’ha spinto all’impegno sociale e ne ha ispirato la creatività. Già prof. di matematica e biologia è stato vice Presidente di una ONLUS dedicata alla disabilità da malattie neurologiche e Difensore Civico comunale. Scrive nel dialetto delle sue origini siciliane. La sua prima opera, “On – Off”, ha ricevuto riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali. La giuria del 39° Premio Internazionale di Poesia “Città di Marineo”, ha così motivato l’assegnazione del 2° premio: “Non è casuale che l’opera di Tamburello “On-Off”, abbia come sottotitolo “Sentimenti e pensieri in dialetto sicano”, laddove invece trattasi di una raccolta di autentica e moderna poesia dialettale siciliana”. Simonetta Vernocchi Laureata in Medicina e Chirurgia è medico fisiopatologo. E’ Professore Associato di Fisiopatologia all’Università degli Studi di Lugano (LUdeS) di cui è consulente del Centro di Criminologia ed è Professore di Anatomofisiologia del Comportamento e di Criminologia presso l’Università degli Studi di Novedrate (CO). Dirige il Dipartimento di Scienze Biomediche e della Nutrizione dell’Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche. E’ elencata da Marquis Who’s Who tra i 2.000 scienziati più brillanti del 2012 per le sue pubblicazioni sugli attacchi di panico da ipercapnia e per le sue pubblicazioni sulla neurofisiologia delle emozioni. Tutti i nostri autori collaborano gratuitamente. Le spese di redazione vengono coperte esclusivamente attraverso la vendita di spazi pubblicitari e offerte volontarie. Questo perché la nostra filosofia è quella di credere che la cultura sia patrimonio dell’umanità e per questa ragione l’utente non debba pagare. Anche tutti i corsi e seminari (in presenza o a distanza) offerti dall’Istituto Europeo di Scienze Forensi e Biomediche e dai suoi partner sono a titolo gratuito o a costo simbolico per il rimborso delle pure spese di segreteria. Per contattare uno dei nostri autori o per richiedere una consulenza potete scrivere a [email protected] specificando nell’oggetto il destinatario. IN USCITA A MARZO AL SETTIMO CIELO Perché amiamo chi amiamo? Come funziona l’innamoramento? Perché alcune persone non riescono a provare gioia o entusiasmo? Cosa accade nel nostro cervello quando ci innamoriamo? A queste domande cercano di dare un risposta gli autori attraverso un approccio multi-discplinare e rigorosamente scientifico. Gli autori, note autorità nel campo delle neuroscienze e dell’analisi comportamentale, affrontano con rigore scientifico e portando dati e ricerche a supporto di quanto esposto, cercando di portare il lettore ad una comprensione di fenomeni particolarmente complessi e, a volte, ostici con sorprendente semplicità senza banalizzarli. 61 NEI PROSSIMI NUMERI I Serial killer Chi sono e come pensano. Cosa accade nella loro mente quando scelgono la vittima e decidono cosa farne? Perchè? non riescono a fare a meno di uccidere? Pi anti s e g re ti Il nostro cervello è abilissimo nel proteggersi dal dolore. E quindi attraverso meccanismi particolari riesce non solo a non soffrire, ma a rendersi invulnerabile alla sofferenza. Almeno ad un certo livello. Ma, in realtà, nessuno è immune alla sofferenza. E quando sembra che qualcosa non ci tocchi è proprio quello il momento in cui dobbiamo temere : è proprio lì che il nostro cervello ha alzato le difese più forti. Ed è quello il momento in cui siamo più vulnerabli. Soprattutto gli uomini. Amori proibiti e amori segreti Io Bloggo, tu twitti Negli ultimi anni la tecnologia ha di gran lunga sobbarcato i rapporti interpersonali. Chat, videochat, social network, videochiamate, sms, mms, whatsapp, cellulari e internet hanno sconvolto il nostro modo di interagire con gli altri. Ma se da un lato le comunicazioni sono più veloci, dall’altro diventano sempre meno efficienti e, infine, il rapporto si rompe. Luci e Ombre Organo interno di comunicazione e informazione di: Istituto Europeo per le Scienze Forensi e Biomediche Sede legale: Via PierCapponi 83, 21013 Gallarate (VA) www.fbi-bau.eu e-mail:[email protected] Supervisione editoriale: Simonetta Vernocchi Direttore responsabile: Andreas Aceranti Commissione Scientifica: Andreas Aceranti (Comportamento e Profiling), Andrea Colombo Lozza (Grafica e la Fotografia), Michele Miccoli (Giurisprudenza e Diritto), Chiara Bellebono (Comunicazione e Media), Valentina Sambrotta (Sociologia e Criminologia), Davide Orlandi (Informatica e Automatica), Simonetta Vernocchi (Medicina e Neuroscienze). Pubblicità Istituto Europeo per le Scienze Forensi e Biomediche Tel 0331-142.05.42 e-mail: [email protected] 62 Hanno collaborato: Andreas Aceranti, Domenico Antonazzo, Adolfo Bonforte, Arcangela Carfagna, Roberta Tonini, Michele Miccoli, Valentina Sambrotta, Simonetta Vernocchi Abbonamenti e numeri arretrati Istituto Europeo per le Scienze Forensi e Biomediche Via PierCapponi 83 - 21013 Gallarate (VA) Tel 0331-142.05.42 Fax 0331-142.05.39 Pubblicazione parte della Collana “Luci e Ombre” edito e pubblicato da Istituto Europeo per le Scienze Forensi e Biomediche. Stampato in italiano. Febbraio 2014. ISBN 978-88-98559-04-6 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta, rielaborata o diffusa senza autorizzazione scritta dell’editore. Si collabora alla pubblicazione solo previo accordo con l’editore e non si accettano articoli non richiesti. La presente pubblicazione non costituisce testata giornalistica, non ha carattere periodico ed è prodotta e pubblicata secondo la disponibilità del materiale. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. IN VACANZA COI PROFILER Una settimana fianco a fianco di alcuni tra i profiler e i criminologi più rinomati per scoprire il segreto della loro professione Il corso si prefigge lo scopo di formare coloro che desiderano una alta formazione specifica in Profiling e nelle scienze applicate allo studio della personalità umana con un'attenzione particolare al Criminal Profiling. Il corso è strutturato in modo da sviluppare conoscenze sia teoriche sia pratiche dei principi basilari del profiling e l'applicazione di tali principi sia in ambito sociale sia in ambito scientifico; il programma è stato progettato da analisti comportamentali certificati ABAI in collaborazione con l'Università degli Studi ECampus di novedrate e l'Istituto Europeo per le Scienze Forensi e Biomediche. Il numero massimo di iscritti è di 20. Destinatari del corso Questo corso è indirizzato a tutti coloro che hanno un interesse nel campo del Profiling e in particolare del Criminal Profiling. Attestato Al termine del corso verrà rilasciato il Certificato di Alta Formazione Specialistica in Profiling. Programma del corso: Lunedì 8.30-10.30 10.30-11.00 11.00-13.00 13.00-14.00 14.00-16.00 Psicologia Generale (Prof. G. Cavalli) Pausa Psicologia della personalità (Prof. A. Aceranti) Pausa pranzo Psicologia delle masse e dei media (Prof. C. Bellebono) Martedì 8.30-10.30 10.30-11.00 11.00-13.00 13.00-14.00 14.00-16.00 Psicopatologia Generale I (Prof. A. Aceranti) Pausa Psicopatologia generale II (Prof. S. Vernocchi) Pausa pranzo Psicopatologia della personalità (Prof. A. Aceranti) Mercoledì 8.30-10.30 10.30-11.00 11.00-13.00 13.00-14.00 14.00-16.00 Criminologia Generale (Prof. V. Sambrotta) Pausa Profiling I (Prof. S. Vernocchi) Pausa pranzo Profiling I (Prof. A. Aceranti) Giovedì 8.30-10.30 10.30-11.00 11.00-13.00 13.00-14.00 14.00-16.00 Criminal Profiling I (Prof. A. Aceranti) Pausa Criminal Profiling II (Prof. S. Vernocchi) Pausa pranzo Criminal Profiling III (Prof. A. Aceranti) Venerdì 8.30-10.30 10.30-11.00 11.00-13.00 13.00-14.00 14.00-16.00 Tecniche d’indagine I (Prof. M. Miccoli) Pausa Tecniche d’indagine II (Prof. V. Sambrotta) Pausa pranzo Tecniche d’indagine III (Prof. A. Aceranti) Sabato 10.00-12.00 Prova finale Per informazioni: [email protected] tel: 0331-142.05.42 63 Niente è come l’amore di una mamma. Ma a volte anche le mamme sbagliano. E se un errore può essere perdonato a chiunque, l’errore di una mamma - anche se perdonato - lascia tracce indelebili nel cuore e nella mente del bambino. Quest’opera esplora le agghiaccianti realtà del doppio legame, del ricatto affettivo e dell’omicidio psichico. Dinamiche erronee che si instaurano malgrado la buona fede di chi le mette in atto. Quando il bersaglio di queste dinamiche schizofrenogene è un bambino allora dovrà affrontare la schiavitù del doppio legame per il resto della vita finché non troverà il modo di liberarsene... ma se il bersaglio è una bambina allora, forse, la sua strada è già segnata dall’essere una schizofrenogena in erba. Sei libero di dirmi di sì ISBN: 978-88-98559-04-6 Istituto Europeo per le Scienze Forensi e Biomediche www.fbi-bau.eu [email protected] 64
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